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viene
considerato il più genuino musicista dell’anima nazionale norvegese. I suoi brani testimoniano una notevole
inclinazione per le alterazioni armoniche, che combinate con maestria ed efficacia anticipano stilemi che saranno
propri di B. Bartòk. Ammiratore di Verdi, G. limitò la composizione per il teatro alle musiche di scena per il Peer Gynt
di H. Ibsen, riuscendo a realizzare quadri di grande efficacia espressiva, al punto che le due Suites (op. 46 e 55) che ne
trasse sono considerate il suo capolavoro sinfonico.
Il Peer Gynt è un poema drammatico di H. Ibsen scritto in versi e pubblicato a Copenaghen il 14 novembre del 1867;
questa prima edizione ebbe un gran successo e vide stampare 1250 copie e fu seguita da una ristampa di 2000 copie
dopo solo 14 giorni. Fu così che, sull’onda del successo del poema, Ibsen chiese a Grieg di musicarlo per una
rappresentazione teatrale. La prima del Peer Gynt si tenne a Oslo nel 1876. Le musiche di Grieg ebbero un ottimo
riscontro; e l’enorme successo – più di venticinque repliche in un solo anno – spinse Grieg a rielaborare la partitura
originale e a ripresentare il lavoro in forma di concerto. Naquero così le due Suites. In questi riadattamenti, l’ordine
dei brani non segue più la sequenza degli eventi del testo letterario: Grieg ha voluto, così, privilegiare l’equilibrio
espressivo musicale senza rispettare la continuità cronologica del dramma isbeniano.