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Per restaurare la religione di C ri­

'Leggi e passa ai tuoi compagni sto occorre condannare la Chiesa.


fP. / PQOUDNÒN)

A Cura dal GRUPPO ANARCHICO "LA FIACCOLA,, - Ragusa

LA V E R I T À - VI D A R A' l_A L I B E R T A - ,,
“SACRE BOTTEGHE- SACRO MERCATO E..."LE SACRE RELIQUE,.
La verità sulla chiesa cattolica apostolica romana è una : che i cosidetti sacra-*
menti, dal battesimo al matrimonio, son serviti e servono alla chiesa di Roma come
strumenti di dominio e di mercato. Quello della penitenza (il confession le ) per
citarne uno, è il più infame e spudorato strumento di spionaggio, d’asservimenlo e
di corruzione che ricordi la storia di tutte le tirannie d'ogni specie, di ogni .tempo e
d’ogni luogo. Del resto, su clic cosa non speculano gli sciacalli e i corvi annidati
net Vaticano? Tuffo è per toro oggetto di basso traffico; dai carnevalo.li elettorali
a quei baracconi da fiera che si chiamano santuari, dalle rinnovate gazzarre pagane
alle cosidette »sacre relique». Non parliamo poi del mercato delle indulgenze eh e
ancora, anno 1947, si fa. A proposito di »sacre relique»: Si è parlalo tanfo* di un
braccio di S. Giovanni Saverio trasferito a Napoli in pompa magna e perfino con
intervento £ accompagnamento di tutte le Autorità FASCISTE. O ra quel braccio si
è messo a fare aspra concorrenza al sangue di S. Gennaro tanto che i miracoli
non si contano piu !!! ??? Innanzi tutto però è da vedere se si tratta veramente di
un braccio del sant© ovvero di qualche braccio appartenente a un selvaggio della
penisola di Malacca dovè morì S,. Francesco Saverio o ad un soldato ubriacone
svizzero il cui scheletro per l’occasione fu saccheggiato e santificato. Infatti queste
miracolose ossa di santi non ¡si sa dove cominciano nè dove* finiscono. Figliamo ad
esempio S. Francesco di Parla. 11 suo corpo fu bruciato, ma ciò nonostante si ado­
rano: un corpo al convento di Pies^is’ du-Parc^ uno a Tours; uno a Parigi; uno ad
Aix in Provenza; uno a Paola in Calabria; uno a Napoli; uno a Genova; uno à Bo*
logna; uno a Madrid; imo a Malaga; u.io Barcellona di Spagna; uno a Roma. Do­
dici corpi interi della stessa persona e tutti miracolosi e autentici !L??. Sentite ora
la moltiplieazione di S. Giovanni Battista, si diSse che il corpo e la testa furono
portate a Sebaste, dove Giuiianp l’Apastata li fece bruciare per spargere le ceneri
al vento. Ciò nondimeno le ceneri del corpo di S. Giovanni si trovano per intero a
Roma, a Genova, a Vienna, nel Delfinato, a Pujen, a Velai, ad Amieus e a Donai.
Ma non basta. Si adorano ossa (??) dello stesso santo a San Giovanni Moriana a
a Laugey, a S. Martino di Tours, a Brescia, a S. Felice di Nola. . Spalle si rinven*
nero a S. Dionigi, a Longpori, a Leìssie; gambe ad Abbeville, a S. Giovanni di N e­
mours. a Ciiatres: braccia con tutte le dita a. Bologna, a Rodi, in Olanda, a Roma
a Siena, a Venezia, a Perpignano; diti staccati si mostrano nei reliquario di Firenze
Tolosa, Bnoges, di S, Giovanni delle avventure (amorose ??) presso Macon, della
Abbazia di Bassa Fontana nella Champagne, di Parigi, di Malta, deH’Ijzscuridle presso
Madrid, e.badate bene sona tutti «indici» della mano dritta con la quale il santo
battezzò Gesù. Di teste di S. Giovanni cen’è un subisso e tutte intere oltre a quella
che fu bruciata a Sebaste. Una ne esisteva ad Emlsa in Francia ¡c pel V. Secolo se
ne trovò un’altra nella stessa Città
Verso l'anno 850 ne venne scoperta una nuova a Camapo, che fu portata a Clp-
slantinopoll; Posseggono altre teste i Maroniti del Libano, ad Amiens, S. Giovanni
d’Ancrely in Saintonge, Poma, Parigi, Soisson, l’Escuriale. Una dodicesima o tredicc*
sima testa, il papa Giovanni XIW la vendette per 50 ducati ai fiorentini. E come sei
tante zucche giovannesche non fossero sufficienti, un pezzo della testa era a Malta;
parecchi cranii brillavano c continuano forse a brillare a Venezia, a S. Giovanni di
Moriana, a Besancon, a Colonia; e una sergua di/mascelle si ammirano in S. Gio»
vanni di Nemours, in S. Giovanni ¡di Lione, a Torino, ad Aosta, a Beanvais (cpn due
denti); in oltre una collezione di denti potrebbe raccogliersi a Roma, Norimberga,
S. Dionigi. Esistono tuttora due cervelli del precursore; uno a Torino nella diocesi
di Chartres e l’altro a Nogent-le-Rofrou. E non mancano neppure orecchi staccati
che ognuno può vedere’ a Parigi e a Saint-Flour. Naturalmente tutte le ceneri, tutti
i cofpi, tutti gli sliuchi, lutti i cranii, tutti gli orecchi, per i possessori sono i veri; c
tutti miracolosi nè più nè meno come il sangue di S. Gennaro e il braccio di S.
Francesco ..Saverlo: e forse più. Non parliamo del latte della Madonna che ce nè
sparso tanto per il mondo cristiano che se si raccogliesse tutto ci sarebbe da riem­
pire un magazzino di cacio e ricòtta. Nessuna vàcca 'svizzera od olandese in questa
partita potrebbe, neppure lontanamente,'gareggiare con la M adre di Gesù. Ne vidi
una uGiiigiieiid in un Saiiturio sperduto tra i mónti presso le MsdSyic, a 0 »b ;!m a n na.
E, ridete infedeli; nella chiesa di S. Frontino nel Perigueux «Si mostrava, scrive De
Sanctis, una bottiglia nella quale si conservava unoi.. siàrnuto (!!!) dello Spirito Santo
(!!!???) » E perchè, no, anchè una scorreggia ? Del Redentore non può mostrarsi il
corpo per la semplicissima ragióne che Cristo (furbo lui! ) risuscitò e se lo pollò
in paradiso accanto al Padre eterno c allo Spirito Santo. In tutto il resto però c’ è
bazza a chi tocca. Di sangue se ne potrebbe fare una buona quantità "di sanguinacci.
Contenenti s’ intende sàngue di porco e di bove, e niente affatto sangue del N aza­
reno. Con le spine tòlte alla corona con cui Gesù sull sul Calvario, in ogni tempo
ne soh corse tante per il mondo nei relìquariche ci sarebbe da formare una siepe
da chiudere ermeticamente l’entrata della Villa Giulia di Palermo. Con il legno della
Santa Croce se si potesse raccogliere tutto quanto basterebbe ad ardere per un me­
se intero un fot-no da pane. Con i chiodi con cui fu crocifìsso cisarebbe da ferrare
tutte le zampe di tutti gli asini; muli, cavalli vaticaneschi. Una parte del Cordone om­
belicate di Gesù, tagliato da Maria era a Lucca nella Croce d el'V oltò Santole una
altra parte era a Roma in S. Marco del Popolo. Il prepurzio (cio è la testa di p ip ì)
che gli fu tagliato nella circoncisione, lo posseggono (beati ló ro );i frati di Charvoux
nel Poitou, i quali ^mediante lauti . Compensi in denarò, lo mostrano rinchiuso in
un relicjuario d'argento alle donne incinte affinchè possono pàrtorii'è più facilmente.
Altri prepurzi del nazareno risplendono di/luce divina a Roma irf ’S. Giovanni in Là-
terano; a Hildespenim Oppideskèn in Germania; a Calcatala pressò Viterbo; alle Cap­
puccine di Siena. In tutto cinque ( dicesi 5 ) teste di pipì. E scusate «e sono pochi.
Ora ve Io immaginate il bambino Gesù con 5 ptepurgi e conseguentemente 5 teste
di pipì ? Credete forse che io èsagere per diffamare èd infangare la rèlìgioncKdei
saccomanni? M a niente affatto. Quello che sto scrivendo* io non è neppure lattee»-
ma parte di ciò che sii tale argomentò si lègge1 nel * pivionaria- delle retìque dei
Santi* di Luigi De Sarictis, a cui rimando il ProCÌ;iVa'tòrèJdèi rè, il'prefetto e il que­
store se per caso si trovassero in fregola di procedere contro il dannato miserdenfe.
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Da i Era Nuova gennaio 1947 PAOLO SOH IOGH I

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