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COMUNE DI GARDONE RIVIERA


S E T T O R E I N N O VA Z I O N E T E C N O L O G I C A E A M B I E N T E

13 G EN N AI O 20 10
AN A LI SI GE S TI ON E
RI FIU TI (20 00- 20 09)
STUDIO APPROFONDITO E PROSPETTIVE
PER IL FUTURO RELATIVE A NUOVE
INIZIATIVE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI
E DEGLI ECOCENTRI

Relatore
Stefano Ambrosini
Delegato Innovazione Tecnologica e Ambiente

Comune di Gardone Riviera

PIAZZALE PIETRO
S C A RP E TTA
25083 GARDONE RIVIERA
(LOMBARDIA)
0365 294611

 
ANALISI GESTIONE RIFIUTI (2000-2009)
STUDIO SINTETICO E PROSPETTIVE PER IL FUTURO RELATIVE A
NUOVE INIZIATIVE PER LA GESTI ONE DEI RIFIUTI E DEGLI
ECOCENTRI

A N A L I S I D E T TA G L I ATA S I T U A Z I O N E R I F I U T I

Propongo all’attenzione della cittadinanza i dati relativi alla gestione dei rifiuti effettuata nel
comune di Gardone Riviera.
Riepilogo dell’ultimo decennio
anno Chi RSU RPS RSI

2000 Gardone 1.570.180 16.920

2001 Gardone 1.537.730 144.760

2002 Gardone 1.576.830 199.740

2003 Gardone 1.502.260 191.660 30.160

2004 Gardone 1.493.670 37.780 -

2005 Gardone 1.532.360 64.830 -

2006 Gardone 1.534.930 151.370 42.000

2007 Gardone 1.472.800 122.980 91.420

2008 Gardone 1.389.320 88.480 86.710

2009 ( gen-ott) Gardone 1.203.090 95.410 91.720,0


Piccola Legenda:
RSU ossia Rifiuti Solidi Urbani: Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze
o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane, anche se pericolose.
La definizione normativa in Italia è data dal primo comma dell’art. 181 del decreto legislativo
3 aprile 2006 n. 152 (cosiddetto Testo Unico Ambientale):

« Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato A alla
parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo
di disfarsi; indipendentemente dal fatto che il bene possa potenzialmente essere oggetto di
riutilizzo (diretto o previo intervento manipolativo) »

In pratica è il rifiuto SECCO ossia l’indifferenziato.


RSI ossia Rifiuti solidi ingombranti
RPS ossia Residui Pulizia Stradale.

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..
..
..
.
Analizzando..i dati si puo’ notare che i dati si discostano da un max di 1.576.830 kg/annui ad
un min di 1.389.320 kg/annui.
Si puo’ affermare quindi che nell’ultimo decennio la RSU è rimasta pressochè costante nel
tempo e non ha avuto variazioni
Passiamo poi al nocciolo della questione ossia la differenziata (Ometto di inserire metalli
RAEE, pile, medicinali etc perché hanno una valenza irrisoria in percentuale sulla
rimanenza.)

anno CARTA VETRO PLASTICA Vegetale Organico


2000 125580 183620 10190 480970 -
2001 127450 188460 8508 544810 69600
2002 128045 180730 8920 383010 36260
2003 122450 174400 9150 472120 54900
2004 158890 173870 11693 769170 60900
2005 126570 164830 9900 810730 28400
2006 106490 175000 17150 904070 0
2007 156140 209740 22510 1012440 0
2008 160425 211090 30280 1229090 0
2009 ( gen-
139958 186760 16340 1116450 0
ott)

Analizzando propriamente questi dati si evince che la variazione nel periodo (2000-2008) del
rifiuto differenziato a Gardone Riviera è stato il seguente:
 Carta: +27,7%
 Vetro: +14,9%
 Plastica: +197%
 Vegetale:+ 156%
 Organico: non viene + raccolto

Visti così sembrano dati veramente interessanti e ottimistici sulla quota di raccolta
differenziata nel nostro comune.

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In realtà osservando la seguente tabella si ottiene un’analisi + approfondita della questione.
ANNO R.D. indifferenziata differenziata tot rsu

200 34,5% 901.580 158.225 2.421.520 34,5%

2001 36,8% 1.682.490 980.806 2.663.296 36,8%

2002 30,5% 1.776.570 780.370 2.556.940 30,5%

2003 33,7% 1.724.080 875.325 2.599.405 33,7%

2004 44,9% 1.531.450 1.247.359 2.778.809 44,9%

2005 44,3% 1.597.190 1.270.520 2.867.710 44,3%

2006 43,5% 1.728.300 1.328.635 3.056.935 43,5%

2007 48,0% 1.680.820 1.553.640 3.234.460 48,0%

2008 53,6% 1.542.833 1.781.977 3.324.809 53,6%

2009 (gen-
51,28 1.431.538 1.506.757 2.938.295 51,28
ott)
Analizzando in dettaglio la tabella qui sopra cosa possiamo vedere?
Possiamo notare che la nostra raccolta differenziata cresce ininterrottamente dal 2000, anno in
cui era al 34,5% fino ad arrivare all’attuale dato di ottobre 2009 ad un 51,28%.
E qual’è il dato discordante?
Il dato che non torna all’ordine del giorno, è la differenziazione percentuale dei componenti
della differenziata.
Allego i grafici sulla RSU e differnziata:
Raccolta differenziata 2009 (fino a luglio 2009)

Si noti che il vegetale rappresenta oltre il 75% di tutta la differenziata

Raccolta complessiva 2009 (fino a luglio 2009)

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..
..
..
..
.

Grafico relativo alla differenziata (serie storica dal 2000)

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Si noti l’impennata del vegetale avvenuta dal 2002 in poi, in concomitanza con l’apertura
dell’isola ecologica e con la messa a norma delle isole ecologiche (e quindi con l’accesso a
pagamento) di Toscolano Maderno e Salò.
Dato per dato evidente che buona parte del vegetale che viene conferito nel Centro
Temporaneo di Raccolta alla Traina non è “Gardonese” ma proviene da attività esterne al
comune proviamo a valutare la nostra situazione ipotizzando l’eliminazione del vegetale dalla
quota di calcolo RSU/differenziata.

anno indifferenziata differenziata tot rsu

2000 1.587.100 353.450 1.940.550 18,2%

2001 1.682.490 435.996 2.118.486 20,6%

2002 1.776.570 397.360 2.173.930 18,3%

2003 1.724.080 403.205 2.127.285 19,0%

2004 1.531.450 478.189 2.009.639 23,8%

2005 1.597.190 459.790 2.056.980 22,4%

2006 1.728.300 424.565 2.152.865 19,7%

2007 1.687.200 534.820 2.222.020 24,1%

2008 1.564.510 531.209 2.095.719 25,3%

2009 (gen-
944.570 282.426 1.226.996 23,0%
ott)

Proponendo un dato ipotetico di un crollo del vegetale conferito in isola ecologica con il
divieto di accesso ai non residenti riuscite a percepire che la valutazione sulla reale quota di
differenziata è ben + bassa del 50% evidenziato dalle tabelle precedenti?
Ipotizzando una quota vegetale “REALE” sulle utenze d’uso gardonesi e osservando le serie
storiche antecedenti la situazione relativa alle isole ecologiche ci assestiamo su una quota
media di 460tonnellatte/annue.

Riproprongo allora la tabella modificata con questo valore di vegetale.

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..
..
..
..
anno . indifferenziata differenziata tot rsu

2000 1.587.100 803.450 2.390.550 33,6%

2001 1.682.490 885.996 2.568.486 34,5%

2002 1.776.570 847.360 2.623.930 32,3%

2003 1.724.080 853.205 2.577.285 33,1%

2004 1.531.450 928.189 2.459.639 37,7%

2005 1.597.190 909.790 2.506.980 36,3%

2006 1.728.300 874.565 2.602.865 33,6%

2007 1.687.200 984.820 2.672.020 36,9%

2008 1.564.510 981.209 2.545.719 38,5%

2009 (gen-
944.570 562.426 1.506.996 37,3%
ott)
Si noti quindi che una valutazione statistica effettiva ci posiziona fra il 32,3% e il 38,5% di
differenziata REALE nel nostro territorio.
Questo piccolo studio mi ha portato a studiare in maniera approfondita il problema
consultando le migliori realtà a livello nazionale nella gestione del rifiuto e della raccolta
differenziata incontrando o confrontandomi telefonicamente/mail un buon numero di
amministratori/gestori tra cui evidenzio:
 consorzio CIT (bacino TV1)
 comune Sommacampagna (Assessorato Ambiente)
 comune Capannori – lucca (Assessorato Ambiente)
Da uno studio approfondito e dal confronto con le sopracitate realtà le conclusioni per la
risoluzione del problema sono venute quasi da se.
Cosa dovremmo fare come amministrazione per gestire il problem rifiuti con una visione
rivolta al futuro e uno sguardo all’innovazione?
Innanzitutto, provvededere ad un isola ecologica a norma e efficiente con una progettazione
accurata e precisa.
In un secondo luogo prevedere una scelta importante per il comune quale l’adozione di un
sistema di raccolta rifiuti porta a porta da studiare con cura e da introdurre ai cittadini
gardonesi come mezzo incline, sia all’ecologia, sia all’economicità della gestione stessa.
Affronterò queste due ultime voci in maniera approfondita in articoli a loro dedicati.

ANALISI SUL RAPPORTO DIFFERENZIATA SPINTA


Il costo di gestione aumenta rispetto al sistema tradizionale, e vi dico di + tende al raddoppio
del costo.
Vediamo l’altra faccia della medaglia.

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Avendo una differenziata spinta (ossia una raccolta che avviene PORTA a PORTA mediante
sacchetti e/o bidoncini della carta, vetro, umido, secco e plastica) si va ad aumentare la qualità
della differenziata stessa.
Ossia in parole povere si riuscirebbe a passare dalla classificazione di 3a-4a fascia in cui
siamo stati in quest’ultimo decennio ad una 1a fascia con un netto balzo.
Questo passaggio comporterebbe un’introito diretto consistente nel contributo CONAI in
corrispondenza ad ogni materia prima riciclata derivante dalla raccolta differenziata.
Per darvi un’idea degli importi siamo a:
 Plastica circa 200,00 Euro/ton.
 Carta e Cartone circa 22 Euro/ton
 Vetro circa 17 Euro/ton
Realizzando quindi un introito dovuto al contributo conai si riesce ad ammortizzare il
maggior costo dovuto alla raccolta porta a porta.
Ma, altra domanda, che vantaggi può portare al cittadino gardonese la Raccolta differenziata
spinta?
Oltre ad un miglioramento dal punto di vista paesaggistico, con la completa sparizione dei
cassonetti stradali, il vantaggio maggiore per il cittadino gardonese consta nel passaggio dalla
TARSU (ossia la tassa sui rifiuti) alla TIA (ossia Tariffa Integrata Ambientale) e in special
modo alla tariffa puntuale.
Il grande vantaggio sta nel far pagare in base alla metratura dell’abitazione solo una
percentuale della tariffa e la restante parte invece correlarla alla reale produzione di rifiuto del
nucleo familiare.
In parole povere pago ciò che non riciclo.
I meccanismi per l’attuazione della differenziata spinta sono già attivi in altri consorzi italiani
da molti anni e mi sono rivolto ad molti tra quelli rappresentanti le eccellenze a livello
nazionale per avere lumi sulla gestione e sulle difficoltà iniziali.
La concezione sull’abbassamento del costo complessivo sta nel fatto di un’ulteriore scelta
quale quella della diminuzione periodica del ritiro del secco (ossia l’indifferenziata)
settimanalmente o anche quindicinalmente diminuendo drasticamente la gestione dei ritiri
(ora è giornaliera quindi immaginatevi un rapporto 365 a 52 oppure ancora meglio 365 a 26) e
l’aumento netto della tariffa applicata sull’indifferenziata.
Basandoci su degli studi di dati provenienti da comuni o consorzi in cui questo modello è
stato applicato con successo vediamo che la differenziata si attesta sull’80% (o anche lo
supera) della produzione totale di rifiuto e quindi il secco è un esiguo 20% (noi ora siamo,
con i dati depurati dal falso-vegetale, sul 30% circa), ed inoltre da analisi e studi nel secco
rimanente c’è ancora un 30-35% di riciclabile (ossia un buon 6-9%).
Il passaggio successivo è vedere di adottare un piano economico di un progetto di questo tipo
che sarebbe unico in tutto il bacino del garda bresciano e che puo’ essere davvero la
rivoluzione copernicana nella gestione del rifiuto, sia per il rispetto dell’ambiente che ci
circonda e sia per la razionalizzazione delle spese.
Passo immediatamente successivo, sarà l’attuazione di una importante campagna di
sensibilizzazione della cittadinanza, che dovrà avere una durata minima antecedente
all’attuazione del progetto di 6-12 mesi.
Per effettuare questa campagna ci avvaleremo (dopo aver valutato un attento piano
economico) dell’aiuto di un consorzio esterno al nostro che gestisce 44 comuni tutti oltre al
75% di differenziata. Appena avrò aggiornamenti su piano economico e valutazioni varie vi
aggiornerò con precisione.

I L C O N S I G L I E R E R I S P O N D E : D O M A N D E S U L L’ A N A L I S I D E L L A G E S T I O N E D E I
RIFIUTI

Come promesso, rispondo a tutte le domande e riflessioni poste dai lettori.


Punto primo: quando scade il contratto con Garda Uno SpA?
Il contratto scade nel marzo 2011
Secondo: è veramente questa la tua intenzione?

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..
..
..
.. è quella di effettuare un bando di gara, obbligatorio per legge, al quale
.
La mia intenzione
potranno partecipare solo società private o società con una partecipazione pubblica al 70%.

NOTA SOLE 24 ORE


Quindi quà la questione si suddivide in due parti:
1. non si puo’ più assegnare come in passato il servizio di rifiuti direttamente “in house”
a Gardauno (per legge non si puo’ + dal 2010)
2. Gardauno se vuole partecipare al bando di gara che verrà effettuato deve far entrare
un 30% di quota privata nel suo assetto societario, oppure creare a sua volta una
società esterna a se stessa che partecipi al bando di gara.
In ogni caso è un momento epocale e particolarmente delicato perchè per la prima volta si
entrerà in un meccanismo guidato da un bando di gara aperto e non ad un’assegnazione
diretta.
Terzo: se così fosse, date la scarse dimensioni della struttura comunale e la totale
assenza di qualsiasi esperienza, il progetto mi sembrerebbe poco realistico specie in
relazione alle ambizioni operative che si ricavano dagli esempi che hai portato.
Vedasi risposta precedente. La gestione non verrebbe in alcun modo effettuata dal comune o
da una controllata, ma verrebbe assegnato con regolare bando di gara.
Quarto: ci sono possibilità di assegnazione del servizio a soggetti diversi da Garda Uno
SpA?
Chiaramente, ci sarà un regolare bando di gara.
Quinto: credo che tutte le sinergie possibili con le altre amministrazioni della zona
vadano ricercate con la massima volontà per cercare di fare “sistema” in funzione
dell’”appetibilità” della gestione servizio per altri soggetti gestori e, in conseguenza,
dell’abbassamento dei costi di una gestione complessa come quella della raccolta
differenziata spinta porta a porta.
E’ quello che sto facendo attualmente. Ho già incontrato l’amministrazione salodiana e sto
fissando appuntamenti con le altre del nostro “bacino”. Abbi fede! Sto lavorando con grande
attenzione ad ogni piccola sfaccettatura della vicenda.
Sesto: premesso che a mio parere il massimo incremento possibile della raccolta
differenziata dovrebbe essere un obiettivo a prescindere, siamo sicuri che i costi
diminuiranno? Perché mi sembra che almeno una delle testimonianze che ci hai portato
(comune di Bozzolo) dica chiaramente il contrario: “in ogni caso la tariffa è più cara”.
Abbiamo già – o è possibile avere – qualche valutazione preventiva?
Allora, questo è il punto focale della questione.
Non mi nascondo dietro ad un dito.
Il costo della Gestione e ritiro del rifiuto raddoppia, ma, in ogni caso, prendendo esempio da
un comune “vicino” come SOMMACAMPAGNA, il contributo CONAI per la qualità del
riciclato è passato da circa 30000€ a € 120.000.

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Nel loro caso il costo di ritiro della “differenziata” +  il secco è di  € 442.368,34 e €
105.517,35, ma vi ricordo che copre l’80% del rifiuto…e quindi abbassa drasticamente il
costo del ritiro del secco che passa ad un 19,26%
Se…..
Spese per conferimenti rifiuti in discarica
Kg. Annui % raccolta Rifiuto conferito in discarica
2007 Al costo medio di € 112,56

937.432 19,26 € 105.517,35

3.930.067 80,74 € 442.368,34


Invece
Ricavi per avvio di materiali a centri di recupero
Kg. Annui % raccolta Rifiuto avviato a centri di recupero
2007 (carta, plastica, vetro,metallo, legno)

937.432 19,26 € 28.623,00

3.930.067 80,74 € 120.000,00


Quindi il comune ha una spesa di gestione e ritiro rifiuti di circa 550.000€ e un introito dal
CONAI per la differenziata pari a 150.000€ circa.
In ogni caso il dato preponderante è un aumento del costo della gestione, ma a sua vota un
aumento della qualità della differenziata e del corrispettivo contributo CONAI.
Per dare un dato di riferimento un comune come SOMMACAMPAGNA di 14606 abitanti.
composto da 5550 famiglie,spende 1.000.000€ circa all’anno per la gestione dei rifiuti +
smaltimento con la DIFFERENZIATA SPINTA.
Noi con un servizio normale senza differenziata (ne spinta, ne parziale), ma soltanto con i
bidoni stradali, spendiamo circa 800.000€ per un comune di 2.665 abitanti.
Ossia spendiamo quasi la stessa cifra di un comune che ha 5 volte il nostro numero di
abitanti!
Settimo: si è valutato che tipo di incidenza può o non può avere su un sistema di raccolta
porta a porta spinto l’esistenza sul territorio di un preponderante numero di “seconde
case” con presenze stagionali o saltuarie? E le utenze alberghiere?
Già previsto. Per le seconde case è un problema già analizzato e risolto. Hanno anche loro i
bidoncini e li usano solo se sono preenti in abitazione.
Per gli alberghi hanno la differenziata nella loro struttura.
In ogni caso ti propongo una breve analisi della questione.

SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI IPOTIZZATO PER GARDONE


RIVIERA

Popolazione ca. 2.700

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..
..
..
.. a oscillazione delle presente turistiche soprattutto nei mesi da maggio a
.
Comune soggetto
ottobre.

Elementi da considerare nella pianificazione:


1. presenza del Vittoriale degli Italiani, frequentato da circa n. 230.000 presenze/anno.
2. elevata presenza di seconde case -ca. 1.600 abitazioni di soggetti residenti e circa n.
1.800 abitazioni classificate “seconde case”-.
3. Non sono presenti campeggi o strutture analoghe all’interno del Comune.
4. Presenza di strutture alberghiere di rilievo

Sistema di raccolta “standard Savno”:

tipologia di rifiuto contenitore Frequenza del servizio


Secco residuo carrellato 120 lt Settimanale
Umido: bidone da 21 lt. Settimanale
Plastica e lattine: Sacchetto Blu da 100 lt. Settimanale
Carta e cartone: Sacchetto Carta Settimanale
Vetro: Carrellato da 120 litri Settimanale

Stante la natura turistica del luogo sono previste nel periodo di maggior flusso turistico (da
maggio a ottobre) dei servizi integrativi soprattutto per quanto riguarda l’umido. Da prendere
in considerazione eventuali rinforzi sulle differenziate sempre nel periodo estivo.
Abitazioni 1 casa: Carrellato del secco con transponder con rilevazione dello svuotamento.
Stessa tecnologia relativamente alle 2° case ovvero carrellato da 120 lt. con transponder con
lettura
dell’effettivo conferito.
Campagna informativa soprattutto rivolta a proprietari di 2° case e turisti (in almeno 4
lingue).
Alberghi fornitura di cassonetti di adeguata volumetria per la raccolta differenziata

Raccolta dei cartoni presso utenze commerciali con frequenza da stabilirsi.


Posizionamento di due piccole isole ecologiche presso le spiagge da posizionare all’inizio
della stagione balneare e ritiro durante la stagione invernale.

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Verifica ed eventuale rafforzamento dei cestini stradali soprattutto in coincidenza con il lungo
lago con eventuale fornitura di cestini per la raccolta differenziata pluriscomparto o a singolo
scomparto con richiamo cromatico della tipologia di rifiuto.

Servizio di spazzamento manuale dell’eventuale zona centrale con biciclette ecologiche con
bidoni per la raccolta differenziata del rifiuto.

Vittoriale
Stante la particolarità del luogo e il consistente afflusso turistico la soluzione eventualmente
proposta sarebbe di posizionare all’interno
dell’area delle attrezzature a basso impatto visivo
per la raccolta possibilmente differenziata dei
rifiuti.

44
..
..
..
..
.
Inoltre negli eventuali ingressi e/o in particolari posizione da stabilire in contraddittorio si può
valutare la possibilità di creare delle isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti come
proposto per le spiaggie o attraverso una struttura fissa a basso impatto visivo

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Ottavo: sono già previsti dei tempi operativi di massima?
Tempi di massima? Da attuare un progetto fine ad essere funzionale al bando del marzo 2011.
Nono: si è pensato ad attivare per tempo un “Piano di Propaganda” per sensibilizzare i
cittadini? (in fondo non dovrebbe essere così difficile, visto che sono riusciti a
convincerci persino dell’ineluttabilità e convenienza delle pensioni private …).
Chiaramente è fondamentale la sensibilizzazione della cittadinanza ed è previsto un piano
informativo che punti alla cittadinanza residente,non residente, turistica e anche alla
compoente di migranti regolari sul nostro territorio comunale.
Questo ultimo punto secondo me è decisamente importante e da attuare partendo già dal 2010
con un’opera capillare di sensibilizzazione della cittadinanza, a partire dalle scuole.

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A P P E N D I C E – D O C U M E N T I C O R R E L AT I

Allego, per completezza di informazione, alcune tra le risposte che ho ricevuto dagli
amministratori/funzionari dei comuni premiati come COMUNI RICICLONI nel 2008 e nel
2009 in merito alla gestione e alle esperienze dei singoli comuni e amministrazioni.

Comune di Fornace (TN)


Fornace è un comune di 1.291 abitanti della provincia di Trento.

Buongiorno sono Antonelli Marco assessore ambiente del comune di Fornace. Ho letto la
sua richiesta e le rispondo volentieri. Il nostro comune è socio dell'azienda AMNU di Pergine
Valsugana assieme ad altri 17 comuni dell'Alta Valsugana, nel 2005 è iniziato il nuovo
sistema di raccolta porta a porta per quanto riguarda il secco mentre per quanto riguarda il
rifiuto differenziato si usano i bidoni stradali distribuiti in maniera uniforme sul territorio
mentre materiale ingombrante lo portiamo al centro raccolta di Civezzano a 6 km da Fornace.
Noi come comune abbiamo organizzato alcune serate informative sul tema, poi abbiamo
distribuito gratuitamente alle famiglie con bambini da 0 a 2 anni un kit di pannolini lavabili,
a chi lo richiedeva. Sono 4 anni che organizziamo una giornata ecologica coinvolgendo le
varie associazioni del paese. Quest'anno abbiamo aderito all'iniziativa della provincia
autonoma di Trento per quanto riguarda le ECOFESTA , facendo una delibera di giunta che
stabilisce un regolamento per avere questo marchio. Il grosso merito del premio comunque va
alla percentuale di differenziata arrivata all' 80 % . Questi sono solo alcuni dati , vi allego
alcuni volantini che abbiamo inviato alle famiglie che le possono servire per ulteriori
informazioni.
I dati sulla raccolta dei rifiuti a Fornace

rifiuto residuo raccolta differenziata % R.D.


82.202 318.489 79%

Su tutto il bacino di utenza, dal 2004 (prima dell’introduzione del servizio personalizzato)
al 2007, il rifiuto smaltito in discarica è stato ridotto di quasi 11.000 tonnellate e la raccolta
differenziata è aumentata dal 35% al 75%. Solo mediante questo cambiamento radicale delle
abitudini dell’utenza, generato dal nuovo sistema personalizzato di raccolta rifiuti, l’attuale
discarica è ancora funzionante. Continuando con il vecchio sistema a quest’ora chissà dove
avremmo dovuto smaltire i nostri rifiuti.

Comune di Roncade
Roncade (in veneto Roncàe) è un comune di 13.911 abitanti della provincia di Treviso.

L’ottimo risultato ottenuto della raccolta differenziata dei rifiuti si è concretizzato grazie a
tre azioni complementari messe in atto dall’amministrazione comunale:
- le scelte dei metodi di raccolta differenziata, via, via migliorate e potenziate nel tempo
con
strategia di gradualità;
- le svariate iniziative pubblicitarie volte alla promozione del territorio
- il metodo di raccolta differenziata:
La raccolta differenziata a Roncade si è evoluta sempre in meglio: al crescere della
sensibilità verso il problema rifiuti si è passati dalla semplice raccolta del vetro con le ormai
note campane verdi alla raccolta di lattine e rifiuti urbani pericolosi (farmaci e pile) Poi è
stato fatto un altro salto di qualità raccogliendo anche la plastica, la carta e il cartone, ma non

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..
..
..
.. fare di più e così nel giugno del 1999 bar-ristoranti, negozi di frutta e
bastava si doveva.
verdura e fiorerie hanno cominciato a separare i rifiuti umidi con ottimi risultati. A fronte di
una problematica sempre più grave quale è quella dei rifiuti e della ricerca dei siti per
smaltirli, l’Amministrazione di Roncade decide di: estendere a tutti la raccolta “porta a porta”
con separazione di rifiuto secco e rifiuto umido Con la conseguenza dell’eliminazione di tutti
i cassonetti dove i rifiuti finivano senza essere separati e quindi portati senza nessun
trattamento in discarica.
Il periodo iniziale del nuovo sistema ha causato alcuni disagi per la popolazione che ciò
nonostante ha dimostrato un senso civico e una collaborazione non ndifferenti tanto da
riuscire ad adattarsi al nuovo sistema in meno di sei mesi e già nel giugno 2000, infatti, i
primi bilanci hanno superato le più rosee aspettative in termini di raccolta differenziata. Il 1
Gennaio 2003 il Comune di Roncade ha aderito al Consorzio Intercomunale “Priula” per la
gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e gli altri servizi di nettezza urbana Grazie
all’innovativo sistema di raccolta dei rifiuti (attraverso il massimo potenziamento della
raccolta differenziata) messo a punto dal Consorzio i comuni aderenti oltre a raggiungere
altissime percentuali di raccolta differenziata, hanno sostituito la vecchia TARSU (Tassa
asporto
rifiuti solidi urbani) con la Tariffa commisurata sull’effettiva produzione dei rifiuti da
parte delle utenze.

Il metodo “Priula” consiste nel eseguire una raccolta differenziata porta a porta spinta di
tutte le tipologie di rifiuti fornendo ad ogni famiglia, azienda, attività commerciale ecc. tutti i
contenitori necessari per tale raccolta oltre che aver attivato in tutti i comuni aderenti CERD
in grado di accogliere anche tutti i rifiuti ingombranti e pericolosi che non vengono raccolti
presso le famiglie. Il metodo inoltre ha permesso di calcolare (grazie all’innovativo sistema di
registrazione dei vuotamenti dei contenitori) una tariffa per l’utenza in funzione di quanto
rifiuto secco la stessa utenza produce.

Le attività pubblicitarie negli anni sono state veramente molteplici:

- ogni innovazione sul sistema di raccolta differenziata è stato preceduto dalla


promozione in ogni frazione del comune del Comune con serate, manifesti e
volantini. In questi dieci anni di lavoro sul tema dei rifiuti abbiamo incontrato i
cittadini di tutte le frazioni almeno 3 volte

- sono stati pubblicati numerosi articoli sui giornali locali e sull’organo ufficiale del
nostro Comune nonché sul sito internet

- ogni anno da l’Amministrazione aderisce all’iniziativa di Legambiente Puliamo il


Mondo coinvolgendo le scuole e le associazioni;

- nel 2004 l’ufficio ambiente comunale ha effettuato due ore di lezione sul tema della
raccolta differenziata presso tutte le classi di tutte le scuole elementari del comune
(4 scuole) e le classi 2 del locali scuole medie

- sempre nel 2004 in accordo con le Direzioni Didattiche delle scuole Elementari e
Medie del Comune è stata ideata una iniziativa finalizzata alla realizzazione di un
logo pubblicitario per la promozione della raccolta differenziata riservando la
selezione agli alunni delle classi 5^ elementare e 1^ media. Sono stati realizzati dai
ragazzi fra Elementari e Medie 86 disegni, tutti sul tema della raccolta differenziata
dei rifiuti.

Ponte delle Alpi (BL)

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Ponte nelle Alpi (in veneto Pont) è un comune italiano di 8.500 abitanti della provincia di
Belluno, in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione
Cadola.

Gent. Stefano,
le invio in allegato una relazione (relativa all'anno 2008, per il 2009 non abbiamo ancora
elaborato i dati definitivi che comunque sono migliorativi rispetto al 2008) della nostra
esperienza.
In estrema sintesi dalla nostra esperienza si evince che: la racolta differenziata porta a
porta estesa a tutte le frazioni dei rifiuti è la scelta giusta da fare; serve un progetto e un piano
industriale molto curato e puntuale; bisogna investire molto in comunicazione -soprattutto
incontrando i cittadini e lavorando nelle scuole; è necessaria una puntuale e efficiente
gestione del servizio.
A disposizione per ogni altro chiarimento e se una volta maturata la deisione pensa che
possa servire posso venire a raccontare la nostra esperienza.
Cordialità Ezio Orzes

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: COME PASSARE DAL 23% all’81,6


% DIMINUENDO I COSTI DEL 12%

L’esperienza del primo anno del Comune di Ponte nelle Alpi

A distanza di un anno dalla partenza, a regime su tutto il territorio comunale, del nuovo
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, il Comune di Ponte nelle Alpi (BL)
si attesta su una percentuale di differenziazione (media 2008) dell’81,6%.

Siamo passati da una percentuale di raccolta differenziata del 22,4% del 2006 (il 2007 è stato
un anno di transizione, poiché il nuovo servizio è partito in maniera scalare sul territorio dal
16 ottobre 2007) all’ 81,6% del 2008. Il dato ancora più significativo però, è la riduzione
della produzione di rifiuto secco indifferenziato: nel 2006 abbiamo portato in discarica
2938 tonnellate di rifiuto secco indifferenziato nel 2008 solo 334 tonnellate, una
riduzione dell'88 %. Nel 2006 ogni cittadino del nostro comune produceva 348,2 Kg di
rifiuto secco indifferenziato destinato alla discarica nel 2008 ne ha prodotto in media
solo 41,6 Kg.

Numeri ancora più significativi, se si pensa che la percentuale di raccolta differenziata è


calcolata in peso sul totale raccolto, escludendo quindi tutta la componente organica, come
scarti di cucina, autosmaltita a domicilio con il compostaggio domestico, praticato a Ponte
nelle Alpi, dal 61% delle utenze domestiche. Considerando anche questa frazione di rifiuto
autosmaltita, secondo il metodo utilizzato da Arpa Veneto, a Ponte nelle Alpi si raggiunge
l’85,8% di raccolta differenziata.

Siamo riusciti a fare tutto questo in sei mesi, (la delibera del Consiglio Comunale, che dà
avvio al progetto, è del 28 maggio 2007, a gennaio la differenziata era già all’80,83%), con
una piccola società pubblica, la Ponte Servizi s.r.l., dove operano un gruppo di giovani
capaci e motivati, a dimostrazione che il pubblico può davvero essere efficiente e garantire
servizi di qualità facendo risparmiare i cittadini.

LA SITUAZIONE PRECEDENTE

Non è stato semplice scegliere di modificare in modo così radicale il sistema di raccolta; l
´Amministrazione precedente aveva appena effettuato ingenti investimenti su mezzi e grandi
cassonetti stradali con pessimi risultati, costi di smaltimento dell´indifferenziato in

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..
.
continuo aumento, abbandoni indecorosi di rifiuti fuori dai cassonetti e dalle campane.
La nostra comunità si era battuta negli anni precedenti, con una grande mobilitazione
popolare e forte determinazione, bloccando un progetto di costruzione di una mega-
discarica sul nostro territorio (nel nostro comune c´è già una discarica provinciale attiva
da anni). C´era, da parte di molti, la voglia di dimostrare che questa comunità era capace di
ridurre fortemente la dipendenza da soluzioni impiantistiche nella gestione del ciclo dei rifiuti
urbani.

UNA BUONA IDEA, UN PROGETTO MIRATO, LE COLLABORAZIONI GIUSTE

Presa la decisione, ci siamo affidati per la progettazione del sistema, l´assistenza alla società
nella fase d´avvio del nuovo servizio e l´elaborazione della tassa puntuale, al Consorzio
Priula, che vanta una grande esperienza in questo settore. Il “metodo Priula”,
progressivamente integrato e affinato in risposta alle sollecitazioni che venivano via via
presentate dai cittadini nei numerosi momenti di confronto, si è dimostrato, alla prova dei
fatti, assolutamente in grado di adattarsi ad aree territoriali diverse: paesi di montagna, case
sparse, piccoli centri storici di pregio con strette viuzze, aree urbane a elevata intensità
abitativa.
LA PONTE SERVIZI S.R.L.: UN ESEMPIO DI SOCIETÀ PUBBLICA
EFFICIENTE

Dimostrare che una società pubblica può davvero offrire alla cittadinanza servizi efficienti di
grande qualità a un costo inferiore è stata per noi una bella sfida. Costituita il 14 giugno del
2007, la Ponte Servizi s.r.l. è riuscita, da quella data e fino all’avvio del nuovo servizio il 16
ottobre, ad acquistare i mezzi, le attrezzature ed organizzarne la distribuzione, programmare il
servizio, aprire e gestire l'Ecocentro comunale, restaurare un edificio di proprietà del Comune
con criteri di efficienza energetica, dove ha sede, ed aprire gli sportelli al pubblico il 15
ottobre 2007. Ci lavorano un piccolo gruppo di dipendenti competenti e motivati, gentili, che
vivono con partecipazione questa esperienza a stretto contatto con la gente.

COSTRUIRE IL CAMBIAMENTO: COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE

L´aspetto virtuoso e culturalmente significativo della raccolta differenziata spinta è


rappresentato dal separare i rifiuti in casa: siamo costretti a riflettere su ciò che abbiamo
comperato e a pensare al modo in cui l´abbiamo utilizzato, a che cosa ci è servito, a quanto
tempo è rimasto in casa nostra, se pochi secondi o molti anni e se valeva veramente la pena
comprare quella merce. I rifiuti sono energia, sono materia e lavoro “sprecati”, sono un
indicatore dell'inefficienza del nostro sistema, sono risorse strappate alla terra e dalle mani
della parte più povera dell'umanità. Abbiamo stimolato e ci siamo aperti, ad una riflessione
collettiva su questo tema; sono state organizzate e tenute, dal 24 settembre 2007, ventitre
serate informative che hanno toccato tutte le frazioni di Ponte nelle Alpi e che, in totale,
hanno visto la partecipazione di oltre tremilacinquecento persone, quasi una persona per ogni
nucleo familiare.

Abbiamo coinvolto associazioni di categoria, commercianti, artigiani e imprenditori, tenuto


assemblee nei garage dei condomini, avviato, con la collaborazione delle insegnanti, una
campagna di sensibilizzazione nelle scuole, con una lezione tenuta in ogni classe degli
istituti di ogni ordine e grado, iniziativa che, tra l´altro, continua anche in questi mesi. Tra gli
strumenti di informazione abbiamo distribuito un opuscolo informativo, l'ecocalendario e un
vocabolario del riciclo, un indice alfabetico dalla A alla Z, che contiene l'indicazione di tutte
le tipologie di rifiuto domestico e delle corrette modalità di conferimento, che ha reso
semplice e immediata la comprensione del sistema.

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L’AVVIO DEL NUOVO SERVIZIO
Il porta a porta a Ponte nelle Alpi è stato avviato per step successivi: dopo la campagna di
informazione, è iniziata, il primo ottobre 2007, una capillare distribuzione di contenitori
per carta-cartone, vetro-plastica-lattine, umido e secco non riciclabile, dei sacchetti e del
materiale informativo, che ha toccato tutte le utenze domestiche e non domestiche del
comune. Quindi, il servizio è partito in momenti diversi nelle tre aree territoriali omogenee
del Comune: il 16 ottobre 2007 nella zona dell’Oltrerai (cinque frazioni), il 2 novembre
2007 nella zona dei Coi de Pera (quattordici frazioni) e il 26 novembre 2007 sul resto del
territorio comunale (le rimanenti quattro frazioni, che comprendono la parte più popolosa e
centrale del comune).
La rimozione completa dei cassonetti e delle campane stradali, completata il 15 dicembre
2007, è stata graduale e calibrata in base alla percentuale di ritiro dei contenitori da parte delle
utenze della zona di riferimento. In contemporanea, è stato aperto, l’8 ottobre 2007,
l'Ecocentro comunale, al quale attualmente può essere conferito tutto ciò che la Ponte Servizi
s.r.l. non raccoglie a domicilio: si può affermare che in attualità ogni rifiuto domestico, oltre
trenta diverse tipologie, nel nostro Comune è raccolto in maniera separata e
correttamente recuperato e riciclato.
Abbiamo avviato e perfezionato alcuni sevizi dedicati per le utenze non domestiche, quali
cartone, vetro monomateriale, RAEE, imballaggi in plastica, legno, oli vegetali.
È stato attivato un servizio dedicato e gratuito di raccolta dei pannoloni (frequenza di
raccolta due volte alla settimana) per utenze con particolari problematiche, come gli
anziani o cittadini non autosufficienti con problemi di incontinenza. È questo un servizio
di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché riesce a dare una risposta efficace a questa
componente più fragile della nostra comunità. Inoltre, a tutte le famiglie con bambini in età
da 0 a 3 anni, è stata data la possibilità di conferire all’Ecocentro i pannolini, che non
vengono così messi nel proprio contenitore del rifiuto secco non riciclabile, riducendo la parte
variabile della tariffa che queste famiglie pagheranno. Stiamo programmando per il 2009
l’avvio di un piano di incentivazione all’abbandono dell’uso del tradizionale pannolino usa e
getta per i neonati da zero a trenta mesi promuovendone la progressiva sostituzione con un
diverso tipo di pannolino lavabile e riutilizzabile.

GRADO DI PUREZZA DEI MATERIALI POST-CONSUMO RACCOLTI E LORO


EFFETTIVO RECUPERO

La grande attenzione che i cittadini e la Società dedicano questo nuovo servizio si traduce in
una straordinaria qualità dei materiali post-consumo raccolti a domicilio e all'Ecocentro. Dalle
analisi merceologiche effettuate riscontriamo percentuali di rifiuto non conforme (materiali
conferiti nel contenitore sbagliato o sporchi) mediamente inferiori al 2% (le ultime analisi
sulla frazione vetro-plastica-lattine e della plastica monomateriale registrano una percentuale
di rifiuto non conforme attorno lo 0,5%, l’analisi merceologica effettuata sull’umido 0,2 %
di scarto). Tutto questo si traduce in minori costi di trattamento, effettiva capacità di
riciclo e recupero dei materiali, maggiori introiti dal circuito CONAI.

LA RIDUZIONE DEI COSTI

I risultati ottenuti hanno permesso, come previsto nel progetto redatto dal Consorzio Priula e
nel piano finanziario previsionale della Ponte Servizi s.r.l., una riduzione del costo totale del
servizio: dai 950 mila Euro di costo del servizio del 2007, agli 839 mila Euro del 2008, con
un risparmio dell’11.6%. L’elaborazione in corso del piano finanziario 2009 prevede
un’ulteriore diminuzione del costo del servizio del 4%.

Questo risultato, tra l´altro, è stato raggiunto portando la copertura del costo del servizio di
igiene urbana dal 96% al 98%, puntando ad arrivare a copertura totale nel 2009. A cosa è
dovuta, in buona parte, questa riduzione dei costi: soprattutto dall'abbattimento dei costi di

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.
trattamento..e smaltimento in discarica del rifiuto, che sono passati dai 457mila Euro del
consuntivo 2007 ai 56 mila Euro del 2008. Lo smaltimento del secco non riciclabile era una
voce di costo che incideva nella misura del 57% (dato 2006) del costo complessivo del
servizio. Si trattava, in gran parte, di un costo che l´Amministrazione comunale non riusciva a
controllare, in quanto dipendente dai costi di gestione della discarica, fissati dall´Autorità di
bacino.

Dal 2008, pur non potendo passare dal sistema della Tarsu a quello della Tia, per il blocco
imposto dalla Legge Finanziaria, è stato redatto un regolamento della Tarsu che prevede dal
secondo semestre 2008 il passaggio ad un sistema puntuale: in pratica, i cittadini pagano
una quota fissa, che copre il 52% dei costi del servizio e una variabile che dipende dal numero
di svuotamenti del contenitore del rifiuto secco non riciclabile.

In sostanza, i cittadini più differenziano e meno pagano e se praticano il compostaggio


domestico, possono godere di un ulteriore sconto del 20% sulla parte variabile della
tassa. La Tarsu puntuale potrà essere applicata, poiché ogni contenitore in dotazione alle
famiglie e alle aziende è dotato di un trasponder (sistema che consente di identificare la
localizzazione del prelievo, l’identificazione dell’utenza cui il contenitore si riferisce e la
tipologia del materiale post-consumo raccolto), che viene letto dagli operatori al momento
dello svuotamento. In questo modo, tutti gli utenti avranno un beneficio, con una riduzione
dei costi della bolletta rispetto all'anno precedente, che potrà variare dal 10% al 40%, a
seconda della loro virtuosità.

EFFETTI COLLATERALI
Decoro urbano. Le piazzole in cui erano posizionati i cassonetti e le campane erano
diventate luoghi di abbandono, piccole discariche, porzioni di territorio degradate. La
completa rimozione di tutti i contenitori stradali ha restituito questi spazi ai paesi e alla gente
che se ne è riappropriata. Recentemente nella frazione di Soccher un gruppo di cittadine ha
spontaneamente raccolto fondi che ha utilizzato per riqualificare queste aree abbellendole con
fiori e panchine, ricreando nuovi spazi di socializzazione.
Occupazione. Per effettuare il nuovo servizio, rispetto al precedente, lavorano quattro persone
in più. Buttavamo un sacco di soldi per seppellire i rifiuti in discarica, ora spendiamo meno e
riusciamo a dare uno stipendio ad altre quattro famiglie.
È cambiato anche il tipo di lavoro: gli operatori sul territorio e all'Ecocentro non raccolgono
più immondizia, ma materiali, hanno un rapporto diverso e più stretto con la gente,
raggiungono ogni casa del nostro territorio, si rapportano con la scuola, le varie attività
imprenditoriali, rafforzando lo scambio di informazioni/relazioni tra la nostra comunità e il
comune.
Nuovi imprenditori. In questo mutato scenario si comincia a parlare di nuovi imprenditori
del commercio, che concretamente stanno operando per offrire alla clientela prodotti sfusi,
bibite vuoto a rendere, distributori di latte crudo, di detersivi alla spina.
Soddisfazione dei cittadini. Registriamo continuamente un elevato grado di soddisfazione
della gente che partecipa, collabora, suggerisce. Le perplessità e le criticità iniziali di
alcuni sono state superate, la sensazione diffusa è che stiamo facendo una buona cosa.
La gente anche in questo caso, se stimolata a partecipare, dimostra di essere su posizioni
più avanzate della media della classe politica. La nostra soddisfazione di amministratori è
data dalla consapevolezza che questo progetto è oramai diventato un patrimonio della nostra
comunità.

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Tabella: andamento mensile % raccolta differenziata

Tabella: andamento mensile % raccolta differenziata comprendendo il compostaggio


domestico.

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Tabella: andamento procapite rifiuto secco indifferenziato smaltito in discarica.

Comune di NOVARA (NO)


Novàra (Nuara in insubre, Noara in piemontese; pronuncia di entrambi [n(u)'wara]) è un
comune di 104.059 abitanti[1] capoluogo dell'omonima provincia.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A NOVARA NELL’ANNO 2008 SUPERA IL
70%

Il Comune di Novara con deliberazione n. 44 del 17.06.2003 ha approvato il Piano Comunale


per la gestione dei rifiuti ponendosi i seguenti obiettivi :
 Raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata prevista dalle norme
vigenti ;
 Riduzione drastica dei rifiuti da smaltire in discarica;
 Incremento dei materiali inviati al recupero;
 Riorganizzazione delle raccolte dei rifiuti utilizzando modalità operative omogenee
su tutto il territorio comunale;
 Contenimento dei costi del sistema rifiuti;
 Rimozione dei contenitori stradali con conseguente eliminazione della vista del
“fuoricassonetto” ed efficace pulizia delle strade.
================================================
Deliberazione del Comune di Novara n. 146/2003 di presa d’atto del “Piano di Raccolta
differenziata porta a porta” redatto da ASSA S.p.A.
Determina Dirigenziale del Comune di Novara n. 162/2004 di approvazione dell’impegno di
spesa per l’avvio del servizio
Ordinanza Dirigenziale del Comune di Novara n. 4/2004 di disciplina della raccolta
differenziata porta a porta

Tempi di Attivazione
In 27 mesi :
 Servizio avviato in n° 13 circoscrizioni

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 Abitanti serviti - 102.800
 Utenze domestiche - 43.000
 Utenze non domestiche - 8.000

Con l’avvio della R.D. la crescita della produzione totale dei rifiuti si ferma.

La diminuzione è dovuta all’eliminazione dei contenitori stradali ove venivano conferiti


rifiuti speciali e rifiuti urbani prodotti nei comuni limitrofi

RIFIUTI SMALTITI IN DISCARICA 2008 :

- 23.164 Tonnellate pari al 62,8 % in meno rispetto all’anno 2003


- 572 Tonnellate pari al 4% in meno rispetto all’anno 2007
I viaggi giornalieri con semirimorchi in discarica si sono ridotti da 6 a 2

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RACCOLTA DIFFERENZIATA 2008 :


+20.887 Tonnellate pari al 138,8 % in più rispetto all’anno 2003
+1.543 Tonnellate pari al 4,5% in più rispetto all’anno 2007

R.D. 70,48%
Gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal D.Lgs. 152/06 e dall'articolo 1, comma
1108, della legge 296/2006 sono stati raggiunti già nel 2006.
In particolare la suddetta normativa prevede il raggiungimento graduale presso ciascun
Ambito Territoriale Ottimale del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre
2012, fissando i seguenti obiettivi intermedi:
- entro il 31 dicembre 2006 il 35%;
- entro il 31 dicembre 2007 il 40%;
- entro il 31 dicembre 2008 il 45%;
- entro il 31 dicembre 2009 il 50%;
- entro il 31 dicembre 2011 il 60%;

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RACCOLTA RIFIUTI 2008 :
i rifiuti non recuperabili sono solo il 27,6% dei rifiuti totali
nell’anno 2003 i rifiuti non recuperabili erano il 71% dei rifiuti totali

RIFIUTI RACCOLTI PROCAPITE (Kg/abitante/anno) :

I rifiuti non recuperabili prodotti nell’anno 2008 sono solo 133,4 kg/ab./anno

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.. MESSE IN ATTO NELL’ANNO 2008 PER INCREMENTARE
.
AZIONI

LA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

 Controllo capillare di tutte le postazioni dei contenitori, con monitoraggio dei


flussi qualitativi e quantitativi dei rifiuti conferiti;
 Segnalazione dei comportamenti scorretti quali :
 Conferimento rifiuti non conformi;
 Mancata differenziazione dei rifiuti;
 Incrementi ingiustificati dei rifiuti non recuperabili;
 Mancato rispetto dell’ordinanza e delle allegate disposizioni tecniche e norme
comportamentali;
 Lettere di ammonimento per gli amministratori di condomini e p.c.
all’Assessorato Ambiente e al Comando della Polizia Municipale (circa 1.600 in
un anno);
 Per i recidivi , circa 1.000 servizi a pagamento per lo svuotamento contenitori
rifiuti non conformi ( per ripristinare le condizioni per differenziare
correttamente);
 Analisi merceologiche e relative lettere (circa 100) per certificare la mancata
differenziazione dei rifiuti o il conferimento di rifiuti non conformi;
 Innumerevoli incontri con l’Istituto Case Popolari, Polizia Municipale e
funzionari comunali per risolvere situazioni difficili dovute alla presenza
massiccia di extracomunitari;
 Sostituzione adesivi sui contenitori con nuovi con scritte in sette diverse lingue.
 Corso per tutti gli operatori addetti alla raccolta per migliorare l’organizzazione
del servizio di raccolta differenziata e per ottimizzare i rapporti con gli utenti con
una informazione e sensibilizzazione mirata.

VANTAGGI ECONOMICI : i costi totali non sono aumentati con la raccolta differenziata, i
maggiori costi di raccolta sono stati compensati dalla sensibile diminuzione dei costi di
smaltimento in discarica

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VANTAGGI ECONOMICI : la tarsu pagata dai novaresi è tra le più basse se confrontata
con le altre città capoluogo di provincia, dal 2005 non è stata adeguata neppure all’inflazione.

CONSORZIO PRIULA (Provincia di Treviso – Bacino TV3)

LA “GESTIONE INTEGRATA” E SOSTENIBILE DEI RIFIUTI


con raccolta domiciliare e tariffazione puntuale
Il Consorzio Intercomunale Priula nasce nel 1987 per volontà di 5 Comuni della
Provincia di Treviso. Nell’anno 1990 si associano altri 9 Comuni e viene costituita la società
operativa per la raccolta dei rifiuti nei Comuni Consorziati (Contarina SpA). Nel 2000
l’Assemblea consortile decide di uniformare la gestione di rifiuti urbani, introducendo in tutto
il territorio consortile lo stesso servizio di raccolta “domiciliare” spinto per tutte le frazioni e
lo stesso sistema di tariffazione puntuale, superando la situazione gestionale frammentaria
preesistente. Tra il 2002 e la fine del 2007 aderiscono al Consorzio altri 10 Comuni (per un
totale di 24 Comuni).
Il Consorzio Priula è l’unico soggetto gestore dell’intero ciclo dei rifiuti urbani per i 24
Comuni associati, con una popolazione 2009 di oltre 241.000 abitanti e circa 110.000 utenze,
applicando un unico Regolamento tecnico per i servizi e un unico Regolamento per la
Gestione della Tariffa. La gestione dei servizi avviene attraverso una società pubblica
(Contarina Spa) condivisa dal 2008 con il confinante Consorzio Azienda Treviso3.
Complessivamente il sistema integrato viene così applicato in circa 460.000 abitanti e oltre
200.000 utenze.
Il territorio servito è eterogeneo sia dal punto di vista orografico (pianura, collina,
montagna), sia da quello urbanistico (aree agricole a bassa densità abitativa alternate a centri
abitati di media dimensione con realtà condominiali di cintura al capoluogo provinciale, oltre
a centri storici di stampo medioevale con strade strette) e produttivo (presenza di grosse zone
industriali e centri commerciali-direzionali, ma anche moltissime micro-aziende fortemente
disperse sul territorio). Tale situazione diversificata rappresenta un forte vincolo rispetto alla
gestione dei rifiuti, brillantemente risolta con l’applicazione di un “modello domiciliare
integrato” che – unito a un sistema di tariffazione puntuale (PAYT – Pay As. You
Throw“Paghi quanto butti”) – fornisce la migliore soluzione dal punto di vista della raccolta
differenziata, del contenimento/riduzione della produzione dei rifiuti (soprattutto di quelli da
smaltire in discarica o inceneritore, della qualità dei materiali raccolti e dell’equità delle
tariffe applicate a cittadini e imprese.

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..
..
..
.. persegue infatti i seguenti obiettivi:
Il Consorzio.
 garanzia di una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta al
recupero o allo smaltimento, fungendo da controllore dell’intera filiera del rifiuto;
 riduzione della produzione procapite di rifiuti (in particolare del rifiuto secco
residuo), e raggiungimento di un’elevata percentuale di raccolta differenziata,
garantendo il mantenimento nel tempo di un’elevata qualità merceologica dei
materiali raccolti;
 maggiore responsabilizzazione degli utenti rispetto agli scopi di tutela e
sostenibilità ambientale;
 completa tracciabilità dei rifiuti gestiti e ottimizzazione dei giri di raccolta, con
raggiungimento di elevati standard di qualità del servizio e di soddisfazione
dell’utenza;
 educazione dell’utenza alla prevenzione e riduzione dei rifiuti, all’acquisto
intelligente, al compostaggio domestico, alla raccolta differenziata;
 trasparenza tra servizio reso, determinazione dei costi e applicazione delle tariffe;
 applicazione di un sistema di qualità dei servizi e di tracciabilità dei percorsi.

PREVENZIONE
Secondo quando previsto a livello comunitario e nazionale, il Consorzio sta predisponendo
uno specifico “Programma di prevenzione” della produzione dei rifiuti, per implementare
tutta una serie di iniziative in grado di minimizzare e ridurre la produzione dei rifiuti, tra le
quali:
 un “Mercatino solidale del riuso” (avviato nel 2009) gestito dalla Comunità
Emmaus;
 un progetto “Eco-sagre” (avviato nel 2007), finalizzato a ridurre i rifiuti con uso
di lavastoviglie,utilizzo di stoviglie biodegradabili, massimizzando la raccolta
differenziata;
 l’utilizzo di pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta (già sperimentata e in
fase di avvio);
 la diffusione di distributori alla spina per latte, detersivi,… e la vendita di prodotti
sfusi;
 l’incentivo all’utilizzo dell’acqua di rubinetto rispetto all’acqua minerale.

SERVIZI
Le modalità di raccolta “domiciliare integrata”, in base al nuovo standard migliorato nel
2008 (sulla base dell’esperienza fatta dal 2001 in poi) prevedono la raccolta porta a porta di:
 secco non riciclabile: contenitore grigio (da 120 lt per utenze domestiche – 40
litri per condomìni, di varia volumetria per le aziende);
 ogni contenitore è dotato di “trasponder”, letto automaticamente a ogni
svuotamento assegnando la produzione di rifiuto allo specifico utente farmaci e
medicinali:
 contenitori bianchi presso farmacie, distretti sanitari e ambulatori medici pile e
batterie contenitori gialli cilindrici presso esercenti e locali pubblici frazione
organica:
 contenitore marrone da 25 lt (e sottolavello areato azzurro da 6 lt) per uso interno
per le utenze domestiche, varia volumetria per le aziende erba e ramaglie:
 contenitore aerato beige (da 120-240 lt) vetro-plastica-lattine:
 contenitore blu (da 120 lt per le utenze domestiche – 40 lt per condomìni, di varia
volumetria per le aziende);
 la plastica flessibile (shopper, buste, …) va conferita agli Ecocentri carta:
contenitore giallo (120 lt per utenze domestiche 40 lt per condomìni, varia
volumetria per aziende)

43
 cartone: raccolta dedicata a mano per utenze commerciali

APPARTAMENTI
Per appartamenti di ridotta dimensione (in particolare nei centri storici) con assenza di
spazi di deposito dei rifiuti, è stato brevettato un contenitore impilabile che agevola l’utente.
Ai servizi sul territorio vengono affiancati servizi specifici secondo un “Modello di
gestione interna”, nei quali il Consorzio offre il proprio know-how per migliorare la raccolta
differenziata direttamente nei locali o spazi interni (mercati, scuole, ospedali, alberghi,
strutture complesse,…).
Il servizio di spazzamento e lavaggio di strade è standardizzato con interventi
programmati in relazione al numero di abitanti, oltre a un servizio di pulizia del territorio,
manutenzione e svuotamento cestini pubblici, pulizia delle aree dei mercati rionali.

ECOCENTRI
Quale anello fondamentale a completamento del sistema di raccolta domiciliare, il
Consorzio ha realizzato 23 Centri di Raccolta Differenziata (Ecocentri), con presenza di
personale addetto alla guardiania. Tutte le utenze dei Comuni consorziati possono accedere
indistintamente a ogni Ecocentro, nel quale è possibile conferire: cartone, vetro, inerti,
imballaggi in plastica, metalli, legno, erba e ramaglie, beni durevoli e Rifiuti da
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche-RAEE (nei 5 flussi previsti dalla normativa
specifica), rifiuti pericolosi di origine domestica (contenitori etichettati T e/o F, pile e batterie,
accumulatori al piombo, farmaci e medicinali), pneumatici usati di origine domestica, toner e
cartucce per stampanti di origine domestica, oli e grassi commestibili, oli minerali di origine
domestica, rifiuti ingombranti non recuperabili, oggetti in plastica rigida.

ECOSPORTELLI
Nel territorio consortile sono attivi 24 Ecosportelli (uno per Comune), dove cittadini e
aziende possono ottenere informazioni su servizi e Tariffa, sistemi di raccolta, attivare i nuovi
servizi, ricevere attrezzature e materiali per la raccolta. La gestione unitaria dei front-office
prevede una rete geografica informatica WAN di collegamento in tempo reale con la sede
centrale. Il passaggio al porta a porta ha offerto una possibilità unica di rilevare sul territorio i
fabbricati con la loro numerazione civica che, georeferenziata su Carta Tecnica Regionale,
consente la costruzione del Sistema Informativo Territoriale col quale analizzare e
programmare i servizi.
TARIFFA PUNTUALE
A partire dall’anno 2002 il Consorzio ha introdotto nei Comuni la Tariffa puntuale,
costituita da una “parte” fissa” e una “parte variabile”, commisurata all’effettiva produzione
di rifiuto e alla potenzialità di servizio fornito, in linea col principio “chi inquina paga”, con
copertura integrale dei costi di gestione e nella logica economica di tutti i servizi a rete.
Per le utenze domestiche tutti i costi sul servizio vengono riversati sul secco non
riciclabile (con riduzione del 30% sulla parte variabile per chi attua il compostaggio
domestico):
 parte fissa: uguale per tutte le famiglie (dal 2010 in base ai componenti il nucleo
familiare);
 parte variabile: rapportata al numero di svuotamenti del contenitore del secco
non riciclabile.
Per le utenze non domestiche ogni servizio è contabilizzato sia per la parte variabile sia
per la parte fissa:
 parte fissa: commisurata al volume dei contenitori assegnati per tutte le tipologie
di rifiuti;
 parte variabile: per il rifiuto secco non riciclabile è rapportata al numero di
svuotamenti effettuati o all’effettiva quantità (servizi a pesatura individuale); per i
rifiuti riciclabili è rapportata al volume del contenitore in dotazione per ogni

44
..
..
..
..
.
tipologia di servizio o all’effettiva quantità (servizi a pesatura individuale nelle
zone industriali).
CONTROLLO
Per controllare in modo sistematico il comportamento degli utenti e il fenomeno degli
eventuali abbandoni sul territorio è stata istituita una specifica figura di “Ecovigile”.Per
scoraggiare comportamenti scorretti, nella quota variabile della Tariffa è previsto l’addebito
di un numero minimo di svuotamenti per quelle utenze che risultano avere produzioni
ridottissime o nulle di rifiuto secco. L’abbandono corrisponde comunque a una quota inferiore
all’1% dei rifiuti urbani gestiti, paragonabile a qualsiasi altro contesto sia con raccolte
domiciliari sia con contenitori stradali. Sul fronte dei controlli preventivi, è anche previsto un
“sistema di gestione della qualità-SGQ” dei rifiuti e dei servizi, mediante l’utilizzo di adesivi
che vengono apposti, a cura dell’operatore di raccolta, sui contenitori dell’utenza laddove
siano presenti rifiuti non conformi, abbandoni all’esterno dei contenitori, utilizzo di sacchi in
plastica al posto di quelli biodegradabili per il rifiuto umido,…

COMUNICAZIONE/EDUCAZIONE

Vengono effettuate iniziative costanti e specifiche nei confronti delle scuole e


dell’utenza.Sul fronte della COMUNICAZIONE, prima e durante l’introduzione della
raccolta domiciliare spinta e della Tariffa puntuale è stata effettuata una massiccia campagna
informativa a tutti i cittadini e le aziende in tutti i Comuni. A questa viene affiancata la
pubblicazione di un periodico consortile (inviato a tutte le utenze) e di un Ecocalendario
(inviato anch’esso a tutte le utente e riportante tutte le informazioni e i servizi resi). Per
agevolare i cittadini stranieri è stato anche elaborato specifico materiale informativo
multilingue. Oltre alle attività sia di tipo “esterno” (nei confronti dell’utenza) vengono gestite
attività di tipo “interno” nei confronti degli uffici e strutture del gruppo aziendale. E’ attivo
anche un sito Internet impostato per supportare e garantire l'accessibilità ai contenuti della
rete a tutti gli utenti (conformemente a tutte le linee guida definite dall'iniziativa WAI
promossa dal W3C). Nel sito Internet l’utente può anche consultare informazioni relative al
proprio contratto tra le quali il numero e le date di effettuazione degli svuotamenti del proprio
contenitore del rifiuto secco nel rispetto della privacy. L’impegno per una corretta gestione
dei propri rifiuti è promosso anche attraverso progetti di

EDUCAZIONE ambientale rivolti alle scuole (“impariamo a rifiutare”), sulla tematica dei
rifiuti e del consumo consapevole, della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Nel
territorio dei 2 Consorzi (Priula e TvTre) sono programmati per l’anno scolastico 2009-2010
n. 1 corso insegnanti, circa 1.000 interventi in aula e circa 100 visite guidate a Ecocentri,
impianti compostaggio e trattamento rifiuto secco, vetrerie, impianti aperti Consorzio
Comieco,…

I RISULTATI DEL MODELLO “DOMICILIARE INTEGRATA”

L’andamento dei dati di produzione dei rifiuti ben rappresenta gli effetti positivi della
gestione integrata ”domiciliare+tariffa puntuale”. L’evoluzione a partire dall’anno 2000 è
stata caratterizzata da 4 fasi:
 fase 1: ricognizione modalità precedenti di raccolta (prevalentemente a
cassonetto stradale);
 fase 2: introduzione raccolta domiciliare con distribuzione attrezzature
necessarie; applicazione tariffa presuntiva per circa un anno;
 fase 3: introduzione tariffa puntuale;
 fase 4: messa a regime servizio di raccolta e sistema di tariffazione.
L’introduzione della raccolta domiciliare nella fase 2 ha ottenuto l’effetto immediato di
aumento sensibile della percentuale di RD, con una prima riduzione del rifiuto secco e una
leggera diminuzione del rifiuto totale (impedendo soprattutto i precedenti conferimenti
abusivi di rifiuti speciali da parte delle aziende).L’introduzione della tariffa puntuale nella

43
fase 3 ha consentito un consistente abbattimento della quantità di secco residuo e un forte
aumento della RD, ma ha consentito anche di diminuire sensibilmente il rifiuto totale.

Bellizzi
Bellizzi è un comune italiano di 13.131 abitanti, della Provincia di Salerno in Campania.

Benefici conseguenti all’adozione del sistema di raccolta domiciliare

Benefici diretti
- Pieno rispetto delle disposizioni legislative comunitarie, nazionali e regionali ed
in particolare:
- Dlgs. 152/2006
- Ordinanza del Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania n°
28/2004.
- Riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti complessivamente
raccolti
- Massimizzazione delle pratiche di riutilizzo, riciclaggio e recupero di materia
(ivi compreso il recupero energetico)
- Impiego della discarica come forma residuale di smaltimento
- Elevato livello qualitativo dei materiali raccolti (e quindi facilmente
ricollocabili sul mercato delle materie prime seconde per il tramite dei consorzi
di filiera)
- Perfetta integrazione del sistema nel Piano Regionale di ridefinizione gestionale
del ciclo dei rifiuti in Regione Campania
Benefici indiretti

- Incremento occupazionale di circa il 50% degli operatori addetti alla raccolta


- Drastico abbattimento dei costi di smaltimento a carico dell’Ente
- Cospicui ristori economici derivanti dalla cessione ai Consorzi di Filiera del
materiale recuperato in modo differenziato
- Abbattimento dell’impatto ambientale connesso all’eliminazione dei cassonetti
stradali con evidenti benefici per il decoro urbano
- Coinvolgimento diretto della cittadinanza e incentivazione al rispetto per
l’ambiente

Andamento delle percentuali di raccolta differenziata nel tempo

44
..
..
..
..
80,00 .
70,00
,78 ,12
60,00 ,09 71 70
69
50,00
40,00 ,16 35%
46
% 30,00
Lim ite

,94
m inim o
20,00 21 norm ativo
1
10,00 4, 3
0,00
00 01 02 03 04 05
20 20 20 20 20 20
Anno

Andamento della composizione del rifiuto raccolto nel tempo

100%
31 28 30
80%
52
60% 78 25
24 26
99
40% 21

20% 45 46 44
7
27
15
0% 1-

00 01 02 03 04 05
20 20 20 20 20 20
Anno

Organico Riciclabile Residuo

Composizione rifiuti anno 2001

CARTA CER. (200101)


74,92%
VETRO (CER. 200102)

ORGANICO (CER. 200108)

MULTIMATERIALE (CER. 150106)

INGOMBRANTI (CER. 200307)


3,77%
1,23% INDIFFERENZIATO (CER. 200301)
1,61%
4,00% 14,44%

Composizione rifiuti anno 2005

43
CARTA CER. (200101)

CARTONE CER. (150101)

VETRO (CER. 200102)

ORGANICO (CER. 200108)

SFALCI E RAMAGLIE (CER. 200201)

LEGNO (CER. 200138)


4,468% 5,338%
6,179% MULTIMATERIALE (CER. 150106)
29,883%

PILE (CER. 200134)


0,907%
0,353% FARMACI (CER. 200132)
0,115%
0,010% INGOMBRANTI (CER. 200307)

0,009%
0,159% 44,226% APPARECCHIATURE C.F.C. (CER. 200123)
0,271% 0,747%
0,150% BENI DUREVOLI (CER. 200135-36)
7,187%

MATERIALE FERROSO (CER. 170405)

ABBIGLIAMENTO USATO (CER. 200110)

INDIFFERENZIATO (CER. 200301)

Costi sostenuti per la raccolta degli R.S.U. nel quinquennio 2001-2005

100%

80%

60%

40%

20%

0%

2001 2002 2003 2004 2005


-20%

Costo del Servizio di Raccolta RSU e di Igiene Urbana Acquisto Beni di Consumo

Costi di Conferimento RSU Ricavi Consorzi di Filiera

Ricavi ottenuti dal conferimento ai consorzi delle varie componenti merceologiche

44
..
..
..
..
.
60.000,00 €

50.000,00 €
6 €
9, 9 €
40.000,00 € 1 . 73 4, 0
6
5
7 . 34
4
30.000,00 €

20.000,00 €


10.000,00 € , 87
86
8. 7
- €
2003 2004 2005
Anno

Percentuali dei ricavi ottenuti dal conferimento ai consorzi delle varie componenti
merceologiche

100% 2%
3%
5,7 6, 1
90%
%
,14
29
80% Legno
%
,94 ,03
%
70% 931
% 40 43
0,3
Acciaio
60%

50% 5%
6,6 5%
8,4 Alluminio
40%
%
,61
69
30% Cartone
%
,68 %
20% 46 ,19
42

Carta
10%

0%
2001 2002 2003
Plastica

Gravellona Toce
Gravellona Toce (in piemontese Gravelon-a o Gravalon-a [gravə'lʊŋa]; Gravaluna in
lombardo) è una città di 7.755 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola. Importante
snodo stradale nel Verbano Cusio Ossola, Gravellona Toce è un vivace centro commerciale
ed industriale che si estende nella piana prossima alla confluenza del torrente Strona nel
fiume Toce.
In merito a questo comune,ecco alcuni dati:
- popolazione residente = 7.781
- rifiuti totali prodotti (tonnellate/anno): 4.138,46
- rifiuti urbani indifferenziati (t/a): 912,41
- raccolta differenziata (t/a): 3.226,05 - percentuale raccolta differenziata 78%
- in particolare:
- frazione organica (t/a): 757,24
- sfalci e potature (t/a): 413,86
- carta e cartone (t/a): 724,12
- vetro (t/a): 391,76

43
- metalli e contenitori metallici (t/a): 159,08
- plastica (t/a): 245,73
- legno (t/a): 246,58
- tessili (t/a): 161,39
- ingombranti e Raee (t/a): 126,29

rifiuti urbani indifferenziati pro capite (chili/abitante per giorno): 0,321

La tipologia di raccolta è porta a porta, dove vengono dedicati dei giorni specifici per il
ritiro dei diversi rifiuti; ad esempio:
- martedì: organico, vetro e sfalci + verde;
- giovedì: carta e indifferenziato;
- sabato: organico (seconda volta) e plastica;

- per il resto dei rifiuti (legno, ingombranti, ecc...) c'è un centro di raccolta messo
a disposizione del Comune presso il quale si possono portare (senza alcuna
spesa da parte del cittadino privato): pneumatici, ingombranti, batterie, verde,
legno, metalli, abiti, inerti,oli minerali, raee.

Le ditte/aziende si servono di un'area più grossa gestita da una società costituita da diversi
Comuni.

Inoltre, il Comune sta avviando una serie di iniziative tra le quali:


- lezioni di educazione ambientale presso le scuole elementari e medie dove viene
spiegata l'importanza del riciclo del rifiuto;
- serate pubbliche a tema per i cittadini;
- incontri con i principali ipermercati della zona (Ipercoop + altri) al fine di
valutare la riduzione degli imballaggi dei prodotti in vendita e l'istallazione di
distributori automatici per prodotti quali detersivi, latte, ecc...

Si sta valutando inoltre la possibilità di istituire, tramite soggetti privati, un punto di


raccolta di rifiuti "pregiati" come ferro, alluminio, rame, piombo, ecc... dove il privato viene
pagato direttamente in rapporto al peso ed al valore di mercato del rifiuto stesso.

A tutto ciò aggiungiamo un lavoro di vigilanza e controllo da parte della polizia locale
che, in diversi casi, si preoccupa di aprire a campione dei sacchetti di rifiuti al fine di
costatare la corretta gestione della raccolta differenziata oltre che monitorare il territorio in
termini di preservazione dell'ambiente in generale.

FIEMME SERVIZI - Val di Fiemme


La Val di Fiemme (Fleimstal in tedesco) è una delle principali valli dolomitiche ed è
situata nel Trentino orientale.

Fiemme Servizi è una società dei Comuni della Valle di Fiemme che si occupa di raccolta
dei rifiuti urbani. La Valle di Fiemme ha una popolazione di circa 20.000 abitanti, a questa
cifra vanno sommate le presenze turistiche. Dalla fine dell'anno 2004 abbiamo introdotto un
sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti, questo, unito ad una buona campagna informativa
ci ha permesso di ottenere buoni risultati nella raccolta differenziata (83,89 % nell'anno
2009), pur in un contesto con un comparto turistico importante ed internazionale.
Fin da subito, oltre alla raccolta e al corretto smaltimento dei rifiuti, abbiamo creduto
prioritario sensibilizzare la popolazione sulla non produzione dei rifiuti. Dal 2006 in poi
abbiamo sviluppato le seguenti tematiche sulla riduzione dei rifiuti, che si riassumono come
segue:

44
..
..
..
.. di latte crudo a mezzo di distributori automatici. Abbiamo finanziato 2
- Vendita.
erogatori di latte crudo i quali sono stati concessi in comodato a due aziende
agricole locali. La collocazione degli stessi nei centri storici dei due paesi principali,
unita ad una campagna informativa a mezzo giornali e radio ci ha permesso da
subito di ottenere buoni risultati di vendita e di conseguenza di riduzione dei rifiuti.
Questa iniziativa ha molteplici risvolti positivi quali riduzione nella produzione dei
rifiuti, l'offerta di prodotti a filiera corta e la valorizzazione dei prodotti locali.
- Campagna di sensibilizzazione ed incentivo all'utilizzo dei pannolini lavabili per
neonati. Sono state organizzate serate sul tema, è stato coinvolto il locale centro
neonatale di Cavalese, inoltre, ogni nuovo nato riceve in dono un kit completo di
pannolini lavabili. Da stime ipotizziamo che ogni anno questa iniziativa ci permetta
di risparmiare alla discarica circa 100 tonnellate di rifiuti all'anno.
- Progetto di eliminazione degli shopper in plastica e sostituzione con shopper in
MaterBi o in stoffa. Iniziativa in collaborazione con Coop Trentino.
- Promozione ed organizzazione delle "Giornate del Riuso". Un modo per dare una
nuova casa ad oggetti di ogni tipo evitando la via della discarica.
- Promozione del compostaggio domestico
- Raccolta degli oli alimentari con un contenitore dedicato

Nelle ultime edizioni di Comuni Ricicloni siamo stati premiati come il miglior consorzio
"Premio 100 di questi consorzi" ed i nostri comuni hanno avuto ottimi piazzamenti nella
classifica generale (3-4 comuni posizionati nei primi 10).

Il sistema da noi adottato è un porta a porta con contenitore dedicato per la frazione non
riciclabile e per la frazione organica, campana stradale per carta e per multimateriale (vetro,
imb.plastica e lattine). Inoltre, sono presenti 4 Centri di Raccolta Materiali per la raccolta
delle altre frazioni (RAEE, pericolosi, ingombranti, verde, cartoni, metalli, legno, nylon,
inerti, plastica, tetrapak)

Per quanto riguarda i dati sulla raccolta nel 2004, ultimo anno con il sistema a cassonetto
avevamo le senguenti performance:
- 26,1 % di raccolta differenziata (escluso lo spazzamento, in Trentino il dato sulla
raccolta differenziata non tiene conto degli spazzamenti stradali in quanto la
quantità di spazzamento raccolta è fortemente influenzata dall'altitudine dei comuni
e dalle nevicate dell'anno a causa del ghiaino stradale)
- 11.718 tonnellate totali di rifiuto prodotto delle quali 3.186 differenziato e 8.532
indifferenziato
- 398 tonnellate di rifiuto organico 315 di verde e ramaglie
- 951 tonnellate di multi materiale (vetro, imb.plastica e lattine) e 935 tonnellate di
carta e cartone
- 40 tonnellate di RAEE

Nell'anno 2009 i dati sulla raccolta, invece, sono stati i seguenti:


- 83,89 % di raccolta differenziata (escluso lo spazzamento, in Trentino il dato sulla
raccolta differenziata non tiene conto degli spazzamenti stradali in quanto la
quantità di spazzamento raccolta è fortemente influenzata dall'altitudine dei comuni
e dalle nevicate dell'anno a causa del ghiaino stradale)
- 9.931 tonnellate totali di rifiuto prodotto delle quali 8.332 differenziato e 1.599
indifferenziato
- 2.081 tonnellate di rifiuto organico 1.385 di verde e ramaglie
- 2.223 tonnellate di multimateriale (vetro, imb. plastica e lattine) e 1.823 tonnellate
di carta e cartone
- 150 tonnellate di RAEE

43
Comune di Sommacampagna (VR)
Sommacampagna è un comune di 14.606 abitanti della provincia di Verona composto da
5550 famiglie.

SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI INTEGRATO


“PORTA A PORTA”
1985-1998 - Raccolta a cassonetti stradali di varie dimensioni, campane bianche per la
raccolta di plastica, campane verdi per la raccolta di vetro, campane gialle per
la raccolta di carta/cartone in aggiunta alle raccolte effettuate da gruppi di
volontariato e contenitori per pile e medicinali. Fino all’anno 1989 erano
presenti n. 3 aree incontrollate per la raccolta dei materiali ingombranti;
1989-1995 Realizzazione di n. 3 isole ecologiche sorvegliate da gruppi di volontariato
locale per il deposito di materiali differenziati e di materiali ingombranti;
01.01.1996 – Istituzione servizio di compostaggio domestico – I cittadini resistenti hanno la
possibilità di domandare in forma scritta la consegna di 1 composter in
comodato d’uso con il versamento di una somma pari al 50% del costo di
acquisto (con gare d’appalto effettuate dall’Amministrazione Comunale),
incaricando l’ufficio ecologia della consegna. Attualmente risultano utilizzati
dalle famiglie di Sommacampagna circa 898 composter;
01.05.1998 -Inizio nuovo sistema di raccolta rifiuti “porta a porta” stradale (senza l’utilizzo di
cassonetti) e passaggio da tassa a tariffa per la riscossione dell’importo a carico
degli utenti relativamente ai servizi di raccolta rifiuti e pulizia di strade e
marciapiedi;
Il servizio consiste in:
n. 2 raccolte stradali settimanali di rifiuto SECCO e di rifiuto UMIDO
n.1 raccolta stradale mensile di materiali quali CARTA, PLASTICA,
VETRO, INDUMENTI –SCARPE E TESSUTI;
n.1 raccolta stradale settimanale di CARTA e VETRO per le utenze
commerciali/servizio;
I restanti materiali (polistirolo, legno ingombranti, verde e ramaglie, inerti,
batterie al piombo, olii minerali esausti e filtri auto, olii vegetali/animali,
contenitori T/F, frigoriferi, televisori, lavatrici, cucine…) vengono depositati
dagli utenti alle isole ecologiche comunali sorvegliate da personale preparato,
dislocate nelle frazioni e nel capoluogo, ed aperte in determinati giorni ed
orari della settimana;
Tutti i materiali oggetto di raccolta differenziata vengono avviati a centri di
recupero autorizzati, mentre il rifiuto secco viene depositato in discarica;
L’Amministrazione recupera circa il 20% della tariffa variabile mediante la
vendita dei sacchetti per il secco e dei sacchetti per l’umido in mater-bi,
tramite rivenditori autorizzatti, l’importo di vendita di tali sacchi viene
ricaricato un importo inerente i servizi attivati sul territorio, (chi meglio
differenzia meno sacchi acquista!);
30.06.2003 – Consegna a tutte le famiglie ed a tutte le utenze commerciali e di servizio della
tessera magnetica (badge) per accedere agli eco-centri comunali; Tale tessera
permette a tutti gli utenti regolarmente iscritti al servizio tributi (tassa rifiuti) di
accedere all’area ecologica per depositare i vari materiali differenziabili
prodotti dalla famiglia e dall’attività dell’esercizio commerciale;
17.04.2004 – Inaugurazione nuova isola ecologica di Via Cesarina, realizzata a metà strada
tra il capoluogo di Sommacampagna e la frazione di Caselle, che ha sostituito
le due vecchie ed obsolete isole di Caselle e Sommacampagna;

44
..
..
..
..
.
01.05.2006 – Variazione servizio:
n. 2 raccolte quindicinali di PLASTICA
n. 1 raccolta settimanale di SECCO indifferenziabile (è stata mantenuta la
doppia raccolta settimanale per utenze speciali quali bambini ed anziani con
problemi fisici); Questa variazione è stata effettuata in considerazione del
fatto che già dal 01.01.2002 molti più materiali plastici (tutti gli imballaggi)
potevano essere conferiti nei sacchi (gialli) dedicati a tale raccolta;
02.10.2006 – Distributori automatici:
Distribuzione automatica dei sacchi per il rifiuto secco e per il rifiuto umido,
mediante n. 5 distributori dislocati in vari punti del paese e presso l’eco-centro
comunale di via Cesarina, utilizzando la tessera magnetica già in possesso
dell’utenza per l’accesso agli eco-centri comunali;
01.02.2007 – Introduzione di PRESS CONTAINERS presso eco-centro di Sommacampagna,
per ottimizzare il servizio di raccolta carta/cartone, plastica, secco ed
ingombranti, permettendo la raccolta di maggiori quantità di materiali
all’interno dei contenitori e minori spese di viaggio per i conferimenti presso i
centri di raccolta;
I press container e tutta la struttura dell’Eco-Centro utilizzano la corrente
elettrica prodotta dall’IMPIANTO FOTOVOLTAICO di 20 Kwa, posto sulla
tettoia dell’eco-centro stesso, rendendolo di fatto autosufficiente dal punto di
vista energetico.
01.07.2007 – Ulteriore differenziazione definita R.A.E.E. (attrezzature, elettriche ed
elettroniche) che oltre a frigoriferi, TV e Monitor pc, già raccolti alle isole dal
1998, ora obbliga l’utente a conferire alle isole ecologiche tutti i materiali che
vengono attivati da corrente elettrica o da batterie;

ANDAMENTO RACCOLTE DAL 1997 AL 2007


ANNO SISTEMA % rsu differenziata % rsu
indifferenziato
1997 cassonetti 20,14 79,86
1998 Cassonetti/porta a 48,24 51,76
porta
1999 Porta a porta 72,00 28,00
2000 Porta a porta 72,30 27,70
2001 Porta a porta 68,30 31,70
2002 Porta a porta 79,60 20,40
2003 Porta a porta 77,50 22,50
2004 Porta a porta 77,10 22,90
2005 Porta a porta 76,90 23,10
2006 Porta a porta 77,25 22,75
2007 Porta a porta 80,74 19,26
Se…..
Spese per conferimenti rifiuti in discarica
Kg. Annui % raccolta Rifiuto conferito in discarica
2007 Al costo medio di € 112,56
937.432 19,26 € 105.517,35

3.930.067 80,74 € 442.368,34


Invece
Ricavi per avvio di materiali a centri di recupero
Kg. Annui % raccolta Rifiuto avviato a centri di recupero
2007 (carta, plastica, vetro,metallo, legno)

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937.432 19,26 € 28.623,00

3.930.067 80,74 € 120.000,00

Anno 2008 costo rifiuto secco in discarica €/tonnellata = 130,00 + iva 10%
Costo rifiuto ingombrante €/tonnellata = 140,00 + iva 10%
Costo rifiuto da spezzamento €/tonnellata = 93,00 + iva 10%

Comune di Ponte di Piave (TV)


Ponte di Piave è un comune di 7.105 abitanti della provincia di Treviso.

In qualita' di Assessore all'Ambiente le descrivo in modo sintetico l'esperienza in atto, per la


raccolta dei rifiuti che ci ha permesso di essere tra i primi posti tra i Comuni Ricicloni. Il
servizio viene svolto dall'azienda Savno, per il 90% di proprietà dei Comuni. A Ponte di
Piave viene attuato dal 2004 il sistema di raccolta porta a porta spinto: un bidone per il secco,
uno per l'umido, uno per la VEPLA, ed uno per la carta. La raccolta del verde viene fatta con
sacchi di iuta ogni 15 giorni. La VEPLA e la carta vengono raccolta con frequenza
quindicinale, mentre l'umido ed il verde, vengono raccolti settimanalmente. Il sistema è stato
applicato dopo una serie di incontri per frazione che hanno favorito la partecipazione
responsabile della comunità. Il ruolo fondamentale viene svolto dal CARD (Centro di
Raccolta Differenziate) che raccoglie rifiuti ingombranti, vetro carta e cartone verde e
ramaglie, imballaggi di plastica, pneumatici, inerti, legno batterie, ferro e metalli ed
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il Card si trova in un'area industriale
facilmente accessibile ed è aperto l'intera giornata di sabato e altre due mezze giornate
settimanali. Si consiglia un'area molto ampia per il CARD che deve essere custodito con
grande cura. Vi è poi un Ecosportello aperto tre mezze giornate settimanali che permette agli
utenti di avere chiarimenti sulla bolletta, di segnalare eventuali disservizi, e di fornir etutte le
informazioni sul servizio. Periodicamente L'Assessorato all'Ambiente sollecita la
collaborazione dei cittadini sia per migliorare il servizio sia per ridurre l'abbandono dei rifiuti
nel territorio. La pulizia generale del territorio viene fatta attraverso la collaborazione con
l'Associazione Mato Grossso che svolge un servizio efficiente e di qualità. Purtroppo la tariffa
di smaltimento è soggetta ad aumenti continui perchè il CDR prodotto da un impianto situato
in territorio provinciale deve essere poi trasferito in sedi lontane per essere utilizzato come
combustibile. Complessivamente la popolazione esprime un buon grado di soddisfazione del
servizio svolto.

Comune di Capannori (LU)


Capannori (pronuncia /ka'pannori/) è un comune di 45.570 abitanti della provincia di
Lucca.

A Capannori il “Porta a porta” è un sistema ormai consolidato su oltre 43 mila dei 45 mila
cittadini del comune di Capannori, con una raccolta differenziata che supera l’80% di
differenziazione. Sono bastate queste cifre per far schizzare la raccolta differenziata a livello
comunale oltre il 57% nel 2007 e oltre il 69% nel 2008. Con questi dati già dal 2006
Capannori è il PRIMO comune toscano per raccolta differenziata.
I RISULTATI
RISULTATO CONSOLIDATO NELLE 18 FRAZIONI SERVITE DAL “PORTA A
PORTA” NEL MARZO 2008: 82% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
PRIMA DEL PORTA A PORTA: Raccolta diff. 2004 a livello comunale: 37,37% di RD
DURANTE L’ESTENSIONE DEL PORTA A PORTA…
Raccolta differenziata 2006 (31% della popolazione servita): 53,66 di RD%
Dal 2006 Capannori è il primo comune in Toscana per raccolta differenziata!
Raccolta differenziata 2008: 69,19 di RD%

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Dal 6 Aprile.. 2009 il servizio viene attivato ad altre 9 frazioni del Comune. La popolazione
servita dalla raccolta domiciliare arriva così al 95%. Il passo successivo sarà l’applicazione
della tariffa puntuale che permetterà di calibrare la tariffa anche in base al rifiuto
effettivamente prodotto dalle famiglie.
I VANTAGGI AMBIENTALI
Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 abbiamo avviato a riciclaggio 56.861 tonnellate
di rifiuti.A Marlia e Lammari (le due frazioni più abitate servite dal porta a porta) abbiamo
avviato a riciclo, dal Gennaio 2006 al Dicembre 2007, ben 8.288 tonnellate di rifiuti.
Dall’avvio del “Porta a porta”, grazie all’aumento della raccolta differenziata abbiamo
ottenuto una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate.
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2008 abbiamo risparmiato:
- l’abbattimento di 100.000 alberi;
- il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua;
- l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio
idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini.Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la
mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di
sfalci e potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2.Sommando questi dati si
ottiene la mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2.
I VANTAGGI ECONOMICI
Nel 2007 a Capannori sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In
Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla
tonnellata.Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati
sarebbero stati necessari ben 2.515.680,00 euro per il loro smaltimento.La spesa di
conferimento agli impianti di riciclaggio di queste 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688
euro. Inoltre occorre considerare che la carta è una risorsa. Infatti dalla vendita delle 6.439
tonnellate di carta raccolta nel 2007, sono stati ricavati ben 340.010 euro Andando dunque a
sottrarre il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita
della carta, si ottiene un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di
167.678 euro.Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo
smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è
dunque pari a 2.348.000 nel solo 2007.
I VANTAGGI OCCUPAZIONALI
Un ulteriore elemento positivo dell’esperienza di raccolta domiciliare a Capannori è l’aspetto
del lavoro. Il “porta a porta” necessita infatti di un numero più elevato di operatori.
Dall’inizio del sistema di raccolta “Porta a porta” ad oggi ci sono state circa 40 nuove
assunzioni. Questo non ha significato però maggiori costi perché questi sono stati compensati
dai risparmi ottenuti dal mancato smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Questi risparmi li
abbiamo investiti non solo in mezzi più piccoli ed ecologici ed in nuovo personale ma anche
garantendo un risparmio sulla tariffa al cittadino.
I VANTAGGI PER I CITTADINI
Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi
delle nuove assunzioni, abbiamo riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini. La
riduzione è stata pari al il 20% sulla parte variabile.Ai vantaggi legati alla riduzione della
tariffa si aggiungono anche i vantaggi di un servizio di grande qualità, che oggi viene
richiesto nelle frazioni dove non è ancora stato attivato. L’eliminazione definitiva dei
cassonetti comporta inoltre un maggior decoro urbano e l’eliminazione di tante piccole
discariche abusive che prima di formavano accanto ai cassonetti.I cittadini di Capannori
possono inoltre conferire qualsiasi tipologia di rifiuti presso due ISOLE ECOLOGHICHE che
abbiamo realizzato con un sistema informatico che registra ogni conferimento ed attribuisce
all’utente un punteggio registrandolo su una tessera magnetica. A fine anno il punteggio si
trasforma in un bonus economico inviato con assegno direttamente a domicilio.
IL RICICLAGGIO
Tutto il materiale raccolto in maniera differenziata è avviato a riciclo.L’organico, in attesa di
poterlo trattare in un nostro impianto che abbiamo in programma, viene inviato all’impianto

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di compostaggio di Montespertoli (FI) ed è poi destinato alla produzione del compost. Il
Compost viene poi indirizzato verso tre filiere: l’utilizzo diretto in agricoltura, la
commercializzazione alle aziende che producono terriccio ed un’ultima parte alle aziende che
producono fertilizzanti.La carta viene selezionata tra carta congiunta e selettiva, è venduta
attraverso il consorzio COMIECO per il recupero della carta ed indirizzata alle aziende che
poi producono cartone o carta riciclata.Il mutlimateriale (vetro, plastica e lattine) è stato
indirizzato all’impianto dell’azienda Revet di Pontedera, dove è stato selezionato ed avviato
ai rispetti consorzi del riciclo.La plastica viene suddivisa in 5 colori (trasparente, azzurrata,
blu, verde e ad alta densità) al fine di valorizzarla al meglio nel mercato del riciclo. Nemmeno
gli scarti di questo processo di selezione vengono avviati a smaltimento perché sono
riutilizzati dall’azienda per la produzione di pancali in materiale riciclato
LA RIDUZIONE DEI RIFUTI
La strategia “Rifiuti zero” verso cui ci stiamo indirizzando cerca di combinare riciclaggio, e
dunque raccolta differenziata, con politiche mirate a prevenire e ridurre la produzione dei
rifiuti. Abbiamo dunque avviato politiche mirate a ridurre la produzione degli scarti cercando
di legare buone pratiche ambientali con buone pratiche in campo sociale ed economico.
1 Compostaggio domestico
Circa il 30% dei rifiuti soldi urbani è composto dall’umido, la frazione organica.
Grazie ad una grande campagna per il Compostaggio Domenistico, iniziata fin dal 2005,
abbiamo tolto dai rifiuti tonnellate di organico che sono andate direttamente nei terreni e negli
orti, invece di finire nei cassonetti. Per incentivare questa buona pratica abbiamo riconosciuto
un’ulteriore sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa a tutti i cittadini che praticano
l’autocompostaggio.
Grazie a questa politica oggi le utenze che hanno avviato il compostaggio domestico sono
salite a 2023 nel territorio comunale.Nel corso del 2007 abbiamo abbinato una grande
campagna per l’autocompostaggio ad un verifica su una campione di quanti avevano finora
aderito. I controlli hanno dimostrato che oltre il 96% dei casi stavano facendo in maniera
corretta il compostaggio domestico.
2 Capannori acquista verde
Per sottolineare anche l’importanza dell’utilizzo dei materiali riciclati e di alimentare il
mercato dei prodotti con materie prime seconde, il Comune di Capannori, primo in Toscana,
ha adottato dal 2005 il sistema degli acquisti verdi, con un delibera di adesione alla procedura
GPP (Green Public Procurement) tutti gli acquisti dell’ente comunale sono stati vincolati ad
una procedura che selezioni i prodotti fatti dando una preferenza a quelli prodotti con
materiale riciclato in modo da sostenere la domanda dei prodotti realizzati con un minor
impatto ambientale e dimostrare che anche attraverso gli acquisti si può incidere.Nel 2005
grazie al “ Green Public Procurement” il Comune di Capannori ha vinto il Premio “Toscana
Ecoefficente”.Oltre alla procedura per acquisti verdi abbiamo avviato un sistema interno al
palazzo comunale che ha attivato la raccolta differenziata ed il recupero dei rifiuti speciali
come, ad esempio i toner delle stampanti, che in questo modo possono essere rigenerati e
avviati a nuova vita. Per questa politica abbiamo vinto nel 2008 il Premio “Comune
Riutilizzatore”.
3 Acqua buona nelle mense
L’Italia è il paese Europeo con il maggior consumo di acque minerali. Un consumo che non è
certo motivato dalla minor qualità delle acque di acquedotto bensì da una massiccia campagna
pubblicitaria che ci induce all’acquisto dell’acqua al supermercato con costi superiori del
1000% rispetto a quella “pubblica” e con una qualità non certo migliore. L’acquisto di acque
minerali comporta gravi conseguenze sull’ambiente per i rifiuti che producono ma anche per
la grande circolazione di tir che attraversano l’Italia per trasportare l’acqua del Sud Italia al
Nord e viceversa. Con l’inizio dell’anno scolastico 2007 abbiamo deciso di sostituire
progressivamente dalle mense scolastiche le acque minerali con l’utilizzo delle brocche di
acqua del rubinetto. Questo ci fa risparmiare, solo dalle prime tre scuole da cui è partito il
progetto, ben 8.500 confezioni di acqua minerale all’anno. Nel corso del 2008 altre scuole
hanno aderito al progetto che stiamo estendendo a tutto il Comune.
4 La Via dell’Acqua

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Con lo stesso.. obiettivo di diminuire l’utilizzo delle acque minerali ma anche per valorizzare i
luoghi delle fonti naturali presenti sul territorio come luoghi di “bene comune”, abbiamo
costruito un percorso denominato: “La Via dell’Acqua”. Il percorso valorizza la presenza
delle fonti con una cartellonistica stradale e l’indicazione delle proprietà dell’acqua che ne
sgorga e la garanzie dell’assoluta sicurezza nell’utilizzo.
5 Latte alla Spina
Per la riduzione degli imballaggi ma anche per la valorizzazione della “Filiera Corta”
abbiamo realizzato un distributore automatico del latte alla spina. Grazie a questo distributore:
- il cittadino potrà avere un latte più fresco, non trattato e più genuino,
- il latte sarà più economico perché con 1 euro si acquista 1 litro di latte fresco appena
munto;
- all’allevatore viene riconosciuto più del doppio rispetto a quanto riconoscono le centrali
del latte;
- il latte può essere acquistato con un proprio contenitore riutilizzandolo e risparmiando
all’ambiente l’utilizzo dei contenitori “usa e getta”.
Grazie al distributore automatico del latte il comune di Capannori ha vinto anche nel 2008 il
Premio “Toscana Ecoefficente”
6. Detersivi alla spina
Detersivi di qualità, naturali ed ecologici, di produttori locali, possono essere acquistati,
direttamente usando un proprio contenitore! In tredici punti vendita del Comune di Capannori
è possibile acquistare detersivi alla spina risparmiando e facendo risparmiare all’ambiente lo
smaltimento di tanti inutili imballaggi.
7. Ecosagre
Grazie al nuovo regolamento e all’impegno delle associazioni niente più usa e getta di
plastica nelle sagre estive! Ecosagre a Capannori significa ridurre l’impatto ambientale delle
manifestazioni estive paesane nel territorio comunale. Gli organizzatori delle sagre estive,
infatti si impegnano a:
- differenziare tutti gli scarti prodotti dalla sagra e dei partecipanti;
- ridurre la produzione di rifiuti e di imballaggi durante le feste
- utilizzare stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili o in materiale compostabile
8. Pannolini ecologici
Grazie ai pannolini lavabili si riduce notevolmente la produzione di rifiuti ma anche la spesa!
I nuovi Pannolini lavabili, semplici da usare, sono riutilizzabili: per il 90% sono costituiti da
cotone biologico e materiali naturali, si possono lavare anche in lavatrice e comportano un
risparmio di oltre il 70% per le famiglie rispetto ai normali pannolini. Il Comune ha fornito a
80 famiglie il primo kit e, dopo un'iniziale sperimentazione di 20 giorni, a chi intende
proseguire nel progetto, fornisce il secondo kit con una sovvenzione del 50%.
9. Assorbenti ecologici
Sono disponibili presso la farmacia comunale gli assorbenti ecologici. Grazie alla possibilità
di essere lavati e più volte riutilizzati contribuiscono alla riduzione dei rifiuti. C'è anche un
risparmio per le signore perché con la spesa equivalente di una quattro mesi di "usa e getta" si
acquistano assorbenti ecologici che durano 10 anni. Il prodotto è anallergico e facilmente
lavabile.
10. Mercatino di scambio e riuso
Gli oggetti inutilizzati possono essere utili agli altri. E' questa l'idea che sta alla base del
mercatino di scambio e riuso. Al termine della giornata i cittadini hanno lasciato in piazza le
cose che non servono più, che sono state messe all’asta, sono state vendute, scambiate,
regalate o barattate. Gli oggetti invenduti verranno riciclati.
11. Via la plastica da tutte le mense
Con la nuova gara delle mense scolastiche e comunali, il Comune di Capannori mette al
bando l'usa e getta! In tutte le mense scolastiche e comunali dove ancora si usava la plastica,
vengono invece inserite le lavastoviglie industriali e i piatti di coccio. Niente più piatti o
bicchieri di plastica ma piatti lavabili che permetto un ulteriore e notevole riduzione nella
produzione degli scarti a Capannori.
Utopia?

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Dopo la delibera di adesione alla strategia “Rifiuti zero al 2020”, alcuni ci definivano (e c’è
chi ancora oggi lo fa) dei sognatori, come se il sogno non potesse più appartenere a chi
amministra una comunità e fa di tutto per costruire un futuro migliore per noi e le future
generazioni.Dopo i risultati raggiunti abbiamo dimostrato che per noi “Utopia” non è
fantasticare bensì impegnarsi nella costruzione di un futuro migliore per tutti noi.
Inconcepibile utopia è pensare che possiamo andare avanti in questo modo, senza ripensare i
nostri consumi, i nostri scarti e gli effetti ambientali dei nostri stili di vita. Grazie alla raccolta
domiciliare e ai progetti sulla riduzione, oggi a Capannori i rifiuti non aumentano più, bensì
diminuiscono! Abbiamo assistito infatti ad una decrescita complessiva dei rifiuti prodotti che
anche nel 2008 ha registrato una percentuale vicino al 5%, con una riduzione di oltre il 20%
sui rifiuti indifferenziati.Un dato estremamente positivo si riscontra nella produzione pro-
capite di rifiuti giornalieri, che dal 2004 ad oggi è andata progressivamente calando.Si è
infatti passati da 1,92 Kg di rifiuti pro capite al giorno del 2004 a 1,39 kg del gennaio 2009 e
per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati, sempre giornalieri pro capite, da 1,21 Kg del 2004
a 0,48 Kg del gennaio 2009
L’elemento cardine e centrale di tutte queste politiche:
LA PARTECIPAZIONE
Viviamo oggi la necessità di strutturare rivoluzioni che cambino profondamente la nostra
società, condizionata da mass media e dalla pubblicità, disaffezionata alla politica e alla
partecipazione attiva. C’è bisogno di lavorare tanto con ed in mezzo alla gente, per cambiare
le nostre abitudini e far crescere la consapevolezza degli effetti di questo modello di sviluppo,
così come delle buone pratiche sociali ed ambientali che possiamo costruire dal basso.
Occorre lavorare, su tutti i fronti, aggregando e coinvolgendo, senza rinchiudersi né in circoli
chiusi come è successo ad alcuni movimenti, né nelle stanze del potere come invece è
successo a parte della politica. A Capannori la sfida è iniziata da Guamo, dove non solo
abbiamo sperimentato, primi in Toscana, la raccolta domiciliare, ma lo abbiamo fatto
costruendo questa grande sfida assieme alla cittadinanza, in assemblee svolte in ogni contesto,
sia istituzionale che ricreativo, nelle circoscrizioni, nei bar e nelle parrocchie, con un impegno
ed un ascolto che ha fatto crescere dal basso l’idea migliorandola passo per passo.La necessità
di progetti che coinvolgano le comunità e sappiano ridefinire i nostri stili di vita è una
necessità sociale ed ambientale senza precedenti.E’ una necessità sociale perché
l’aggregazione comunitaria è quasi scomparsa, affidata sempre più agli spazi sterili e vuoti
del mercato e dei grandi centri commerciali, dove l’individualismo e l’apparenza dominano
sull’autenticità dei bisogni e delle relazioni.E’ una necessità sociale perché la politica è
svuotata della partecipazione dal basso di cui invece deve alimentarsi come linfa vitale per
costruire il bene comune.E’ una necessità sociale perché le regole del mercato impongono una
politica di prezzi che porta la produzione locale ad essere strangolata dalle grandi marche che
mettono in crisi l’economia locale.E’ una necessità ambientale perché la società
dell’immagine e dell’usa e getta si basa quasi esclusivamente sulla pubblicità e sull’immagine
con sprechi insostenibili di risorse, di energia, di trasporti.Il buon esito di progetti che
sappiano invertire queste tendenze dipende esclusivamente dalla dimostrazione alla comunità
che esiste chi progetta un futuro diverso, che ha una speranza solo se passa dalla
responsabilità delle scelte di ognuno di noi. Giorno per giorno.In questo percorso a
Capannori, oltre alle decine di assemblee, abbiamo voluto stimolare la partecipazione dal
basso anche e soprattutto attraverso la collaborazione attiva con le associazioni locali, di
ognuna delle frazioni attraversate dalla raccolta domiciliare.Grazie ad un piccolo sostegno
economico, di 6 euro per ogni famiglia visitata, sono stati infatti i volontari delle associazioni
locali, associazioni ambientaliste, di volontariato, sportive, sanitarie….a visitare ogni nucleo
familiare, distribuire il materiale informativo, i sacchetti ed i bidoncini e a spiegare a tutti gli
abitanti l’importanza della raccolta differenziata.Questo ha fatto si che ogni cittadino sia stato
visitato, per la distribuzione del materiale, direttamente dal vicino, dal parente, dal conoscente
o dall’amico. Non c’è stata imposizione dall’altro ma una opera di aggregazione che ha fatto
crescere enormemente la sensibilità ambientale in tutto il comune. Il grande impegno politico
degli amministratori, l’eccezionale coinvolgimento cittadino, la mole di forze dispiegate sul

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..
..
..
.. sensibilizzare e far conoscere questo
territorio per .
indubbiamente gli elementi centrali di questo successo.
importante progetto, sono stati

CONCLUSIONI
Marco Revelli in uno dei suoi ultimi libri scrive che oggi serve un nuovo paradigma della
politica, che parte dall’abbandono dell’enfasi della potenza per ricostruire una politica che
parte da altre logiche, quelle della cooperazione, della relazione. La sinistra, sempre secondo
Revelli, non può fare a meno dell’utopia, di una tensione morale verso il cambiamento che
non passi necessariamente attraverso il potere, ma lo utilizzi come un mezzo per il vero
cambiamento della realtà.E’ a partire dalla costruzione del cambiamento che possiamo
costruire indispensabili sinergie tra società civile, movimenti, associazioni per un impegno
collettivo che coinvolga (od imponga laddove ce n’è bisogno) anche la politica nella
costruzione delle buone pratiche e nella ricerca dell’utopia di una società più giusta e di un
ambiente più sano. Politica e ambiente sono beni comuni di tutti noi.A Capannori abbiamo
cercato di declinare l’utopia del fare e del cambiamento con quella di una grande
partecipazione collettiva che ridisegnasse le pratiche quotidiane collettive. In parte ci siamo
riusciti, la strada da fare è ancora molta ed anche grazie al’Associazione dei Comuni Virtuosi
possiamo arricchirla sempre più.La politica è tale se riesce a maturare consapevolezza, se
alimenta la partecipazione, se fa crescere la democrazia ed il protagonismo delle comunità
Unire queste urgenze di partecipazione all’urgenza di salvare il nostro ambiente dal degrado e
dall’insostenibilità è la prima missione di un buona amministrazione. L’utopia non è infatti un
mero sogno di pochi idealisti ma può essere declinata in scelte quotidiane e di responsabilità
che coinvolgono ed aggregano le comunità locali nella costruzione di un migliore futuro
possibile.

CONCLUSIONI

Al termine di questa analisi in sintesi possiamo affermare che la scelta vincente è


l’applicazione di un modello combinato che utilizza la raccolta di tipo porta a porta spinto e
una tariffazione mediante TIA con Tariffa Puntuale.

Questa valutazione è il risultato di una serie di visite presso i comuni virtuosi e le


comunicazioni che gli amministratori e i centri premiati a livello nazionale ci hanno inviato e
che abbiamo recepito ed elaborato in questa relazione.

Da notare inoltre che notevole importanza è data dalla parte della sensibilizzazione della
cittadinanza alla problematica e alla partecipazione nella risoluzione del problema.
Questa ultima parte è fondamentale per l’acquisizione della cittadinanza di questo modello
vincente.
Si noti come l’importanza della sensibilizzazione venga da molti consorzi recepita come
motivazione per effettuare sul territorio incontri con cadenza temporale anche annuale nel
periodo successivo all’introduzione del modello.

Falso problema legato alla vocazione turistica del comune.


Molti gestori e amministratori pongono il falso problema del paese a vocazione turistica.
Questo modello è stato infatti applicato a zone come la Val di Fiemme e altre zone che sono
completamente a vocazione turistico.
Come è risultato dallo studio di questi case study particolareggiati si evince che a situazioni
particolari esistono sempre soluzioni particolari.

Falso problema delle seconde case.


Altra questione inerente prettamente al caso di Gardone Riviera come di altri comuni
gardesani.

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L’esperienza decennale dei gestori e amministratori che abbiamo interpellato con questa
analisi ci ha portato alla conclusione che il modello porta a porta spinto ben si adatta
all’applicazione con zone che, come la nostra, sono ricche di seconde case.
L’applicazione del modello viene effettuata con le seconde case in maniera identica a quella
delle prime case, ossia con la consegna dei bidoni per il conferimento della differenziata e una
sensibilizzazione mediante incontri dedicati e corrispondenza speciale.
Un altro esempio di applicazione mi è stato dato dalla FIEMME servizi durante una
conversazione telefonica, nella quale mi hanno riferito che nel caso delle seconde case
vengono incontro al cittadino non residente fornendo attraverso gli eco sportelli presenti
capillarmente sul territorio, gratuitamente per l’umido e a pagamento per il secco, dei sacchi
per il conferimento aggiuntivo ai bidoni.
Questi sacchi verranno utilizzati quando il non residente lascia la casa al termine del suo
periodo di occupazione in maniera da non dover lasciare i bidoni fuori dall’abitazione.

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