miti
1
1891… ma d’altronde i fucili usati nella seconda guerra mondiale delle altre
nazioni erano molto più recenti? Vediamo: Germania, Mauser K98k, adozione
1898, Inghilterra, Lee Enfield, 1900, Russia, Moisin-Nagant, 1891, Giappone
Meiji-Arisaka, 1897, USA, Springfield 1903… 1903! Il “vecchio” 91 era
decisamente in buona compagnia!
2
confronto dei tedeschi, capaci di sfruttare flessibilmente i loro Panzer
appoggiati da aliquote di fanteria meccanizzata, artiglieria, genio e aviazione
di supporto: anche in questo caso il confronto Italia-Inghilterra è quindi…
pareggio! In effetti, quando inglesi e italiani si scontrarono in Nord Africa in
condizioni di parità numerica, e senza i tedeschi di mezzo a rubare la scena,
anche i Carristi italiani colsero degli allori, come la Divisione Ariete a Bir el
Gobi il 19 novembre 1941, quando i suoi 130 carri M batterono i 150 carri
Crusader della potente e esperta 22° Brigata Corazzata inglese,
distruggendone 42 e perdendone 30. Sicuramente il nostro Esercito era però
notevolmente inferiore nelle artiglierie controcarro, nelle comunicazioni, nella
logistica e nelle forze meccanizzate, anche se in Nord Africa una buona parte
delle unità di fanteria fu comunque dotata di automezzi, come pure le nostre
Grandi Unità inviate in Russia con lo CSIR, che poteva allineare alcuni dei
migliori reparti del Regio Esercito e dei Battaglioni M. Analizzando le
performance di aerei e navi spesso arriviamo a un giudizio di non inferiorità
dei nostri mezzi, per esempio anche l’utilizzo della Royal Navy del Radar e
della decrittazione (non efficientissima, peraltro) dei messaggi italo-tedeschi
nella guerra navale nel Mediterraneo, non deve mascherare gli incredibili
errori tattici e la pavidità strategica degli Ammiragli italiani nel 1940-1943.
Passando all’Aeronautica gli inglesi non avevano poi solo gli splendidi Spitfire:
nel 1940-1941 i nostri antiquati biplani CR-42 erano coetanei dei biplani
inglesi Gladiator, e gli Hurricane, una volta tropicalizzati per l’utilizzo in Nord
Africa, avevano le stesse prestazioni dei nostri Macchi MC 200 Saetta… poi le
famose “otto mitragliatrici” dei caccia inglesi, se paragonate alle sole due dei
nostri caccia, potevano risultare superiori solo a chi non osservasse che le
armi inglesi erano di piccolo calibro, 7.7 mm, mentre quelle dei nostri aerei
erano le potenti Breda-SAFAT da 12.7 mm, sparanti proiettili incendiari di
peso quadruplo rispetto ai proiettili inglesi. Il nostro Macchi MC 205 Veltro,
inoltre, benché consegnato ai reparti in pochi esemplari nel giugno 1942,
aveva caratteristiche pari ai più moderni aerei avversari.
3
“Noi avevamo i muli, i tedeschi i carri armati”. Considerando che la
Wehrmacht schierò contro la Russia nel 1941 più di centotrenta Divisioni e di
queste solo una ventina erano Corazzate o Motorizzate, e tutte le altre
appiedate e ippotrainate come nelle Campagne Napoleoniche… affermazioni
come queste si possono spiegare solo con il ruolo “di parte” di scrittori come
Revelli e Rigoni Stern nel dopoguerra. Le cattive prove di talune unità italiane
nel periodo 1940-1942 non vanno quindi ricercate tanto nell’inferiorità dei
materiali, ma nello scarso addestramento e coesione tra militari di truppa
provenienti da regioni diverse, e non resi affiatati dai propri Ufficiali del Regio
Esercito, i quali spesso si consideravano come superiori non solo di grado, ma
anche di… casta, quindi incapaci di vincere il rispetto e guadagnarsi la fedeltà
dei propri uomini. Inoltre gli Ufficiali Superiori stessi, spesso anziani,
applicarono tattiche risalenti alla prima guerra mondiale in un contesto di
guerra di movimento molto diverso, e invece di aggiornare le loro conoscenze
d’arte militare preferirono dare la colpa dei loro fallimenti ai soldati o alle loro
armi!