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PRELIEVO DI CAMPIONI DAL CALCESTRUZZO INDURITO PER VALUTAZIONE DELLA RESISENZA

Scheda C1 rev0

PRELIEVO DI CAMPIONI DAL CALCESTRUZZO INDURITO PER VALUTAZIONE DELLA


RESISENZA

1. GENERALITA’

La valutazione della resistenza meccanica del


calcestruzzo indurito costituente un’opera, si può
ottenere prelevando dei campioni in sito (secondo UNI
EN 12504/1-2002 unitamente alla UNI 6131-2002), i
quali vengono successivamente sottoposti alla prova di
compressione in laboratorio (secondo UNI EN 12390/3-
2003).
L’estrazione dei campioni di calcestruzzo indurito
(carote) avviene attraverso l’impiego di un’attrezzatura
chiamata carotatrice, in grado di estrarre provini
cilindrici di diametro e profondità variabili.
Il prelevamento deve essere condotto in modo da
ridurre al minimo il danneggiamento provocato
dall’estrazione sul campione; per tale motivo il prelievo
deve essere effettuato quando il calcestruzzo risulta
sufficientemente indurito, ossia quando la sua
resistenza a compressione stimata è maggiore di 15
2
N/mm .

2. PRELIEVO DELLE CAROTE

Prima della definizione della posizione di carotaggio, è


necessario considerare le implicazioni strutturali
derivanti dal prelievo del campione. Le carote
dovrebbero essere prelevate preferibilmente in punti carota. In un campione prelevato in sito, e pertanto
lontani dai giunti e dai bordi, in zone poco o per nulla ancora non rettificato, il rapporto tra la dimensione
armate (impiego del pacometro), evitando il massima dell’aggregato presente nel calcestruzzo ed il
danneggiamento degli strati impermeabilizzanti, e diametro della carota, influenza significativamente la
possibilmente laddove le sollecitazioni (flettenti, resistenza misurata, soprattutto allorquando si avvicina
taglianti, torcenti, ecc.) risultano minime. Se possibile, a valori maggiori di circa 1/3 (il programma di ricerca
anche per motivi di affidabilità del risultato oltre ad Measurement and Testing Programme ha dimostrato
evitare di compromettere la struttura testata, deve che: a) per aggregati D20mm, carote D100mm sono del
essere evitato il carotaggio attraverso l’armatura; in ogni ~7% più resistenti delle carote D50mm, mentre carote
caso ci si deve assicurare che le carote da sottoporre a D50mm sono del ~20% più resistenti delle carote
prova di compressione non contengano barre di D25mm; b) per aggregati D40mm, carote D100mm
armatura (o corpi estranei), soprattutto se parallele o sono del ~17% più resistenti delle carote D50mm,
pressoché parallele all’asse longitudinale della carota. mentre carote D50mm sono del ~19% più resistenti
Una volta individuata la zona sede del prelievo, si delle carote D25mm). Vale pertanto il principio,
procede alla installazione della carotatrice, la quale condizioni del sito permettendo, di tendere
deve essere rigidamente posizionata al fine di evitare possibilmente al massimo diametro di prelievo
fenomeni vibratori, deve essere dotata di punte affilate e ragionevolmente ammissibile.
perfettamente cilindriche, deve usufruire di abbondante Nel decidere la lunghezza delle carote da prelevare,
acqua di raffreddamento. occorre considerare il diametro della carota, il metodo di
Solitamente il carotaggio, allo scopo di evitare rettifica applicabile, e se il confronto deve essere
danneggiamenti delle carote, è eseguito effettuato con resistenza cubica (L / D = 2,0 dopo la
perpendicolarmente alla parete in calcestruzzo. rettifica) o resistenza cilindrica (L / D = 1,0 dopo la
Di fondamentale importanza al fine di ottenere un rettifica). Solitamente vengono prelevate carote di
risultato attendibile, risulta essere la dimensione della lunghezza L = 1,50÷2,00 D.

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Il numero minimo di campioni da prelevare dalla 4. PREPARAZIONE E COMPRESSIONE


struttura oggetto dello studio, qualora lo scopo del
DELLE CAROTE
prelievo sia l’acquisizione della resistenza caratteristica
media del conglomerato, non deve essere inferiore a 3. Giunte in laboratorio, le carote vengono misurate
Subito dopo il prelievo della carota, la stessa dovrà (diametro, lunghezza, peso, presenza, diametro e
essere sottoposta ad esame visivo, al fine di identificare posizione di eventuale ferro di armatura) e ne vengono
eventuali anomalie che richiederebbero il prelievo di predisposte le estremità (secondo tolleranze specifiche
ulteriori campioni. di planarità, perpendicolarità e rettilineità).
Ogni campione andrà immediatamente ed In seguito viene eseguita la prova di compressione in
indelebilmente marcato, fotografandolo vicino al luogo accordo con UNI EN 12390-3, utilizzando macchinari
del prelievo, nonché registrandone posizione ed conformi ad UNI EN 12390-4.
orientamento, possibilmente con uno schizzo della Non vengono solitamente sottoposte a prova carote con
struttura. Buona norma è inoltre quella di indicare la superfici fessurate, incavate, scagliate o con nidi di
classe di esposizione (UNI EN 206-1/2006) del ghiaia.
campione prelevato. Il trasporto presso il laboratorio
dovrà essere effettuato con ogni cautela atta ad evitare
la rottura del provino o la comparsa di fessurazioni che
altererebbero il risultato della prova di compressione.
Non esiste un diametro minimo schiacciabile, tuttavia la
minima forza di compressione possibile impressa dalle
presse, risulta ragionevolmente applicabile solo a
provini di una certa sezione.

3. LAVORI CONCLUSIVI IN SITO

Ogni foro da cui è stata prelevata una carota andrà


adeguatamente sigillato; la sigillatura dei fori verticali
realizzati lavorando dall’alto potrà essere realizzata
tramite l’impiego di malta cementizia colabile,
premiscelata, espansiva o antiritiro, a spessore
centimetrico. Per chiusure di fori aventi diametro D >
10cm sarà possibile “tagliare”la malta fino al 40%
con ghiaietto di opportuna granulometria. La chiusura
dei fori sub-orizzontali o verticali realizzati lavorando dal
basso (sopra-testa) potrà essere realizzata tramite
l’impiego di malta cementizia tixotropica, premiscelata,
espansiva o antiritiro, a spessore centimetrico, applicata
per riporti successivi di spessore massimo pari a 5 cm.
La preparazione del supporto richiede l’eliminazione di
parti friabili, polverosità ed un accurato lavaggio a
saturazione delle superfici.

La bontà della prova di schiacciamento, sia essa


eseguita su provini cubici oppure cilindrici, viene
testimoniata dal tipo di rottura che riscontra alla fine del
procedimento, così come esposto nel seguito.

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Rotture soddisfacenti di provini cubici: tutte e quattro le facce esposte sono fessurate in modo pressoché uguale,
generalmente con minore danno alle facce in contatto con i piatti della pressa.

Rotture non soddisfacenti di provini cubici: dove T rappresenta le fessurazioni da trazione

Rotture soddisfacenti di provini cilindrici

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Rotture non soddisfacenti di provini cilindrici

Le rotture non soddisfacenti, possono essere dovute ad insufficiente attenzione durante i procedimenti di prova
(posizionamento e/o rettifica del provino), a difetti della macchina di prova, o ad una cattiva qualità del provino.

5. RISULTATI DELLA COMPRESSIONE (03/1976); in via approssimata esso può essere dedotto
dalla resistenza cubica Rck, attraverso la relazione Ec
DELLE CAROTE 2
(N/mm ) = 5700√(Rck).
La resistenza alla compressione di ciascun provino
viene determinata dividendo il carico di rottura del
campione per l’area della sezione trasversale, calcolata
dal diametro medio.
Il valore della resistenza cubica può essere ottenuto da
quello della resistenza cilindrica attraverso la relazione
Rcub = Rcil / 0,83, valida per L/D >2; per valori inferiori
del rapporto L/D, le norme ASTM C42:68 propongono il
coefficiente correttivo ottenibile dal grafico seguente, da
impiegare nella relazione Rcub = Fc x Rcil / 0,83.
Il modulo elastico secante del calcestruzzo può essere
ottenuto sperimentalmente secondo la UNI 6556

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1,00
fattore di correzione Fc
0,98

0,96

0,94

0,92

0,90

0,88

0,86
1,00

1,10

1,20

1,30

1,40

1,50

1,60

1,70

1,80

1,90

2,00
rapporto L/F
2
Esempio: carota D 11,3 cm; L = 17,0 cm (rettificata); L/D = 1,50; A = 100,29 cm ;
carico di rottura = 277 kN; Rcil = 27,62 N/mm2;
2
Fc = 0,96; Rcub = Fc x Rcil / 0,83 = 0,96 x 27,62 / 0,83 = 31,95 N/mm .

6. COSTO DELLA PROVA DI


COMPRESSIONE DELLE CAROTE

Il costo richiesto per la compressione di n°1 carot a in


calcestruzzo, nonché per la redazione del relativo
certificato, ammonta indicativamente a 15,00 €.

7. NOTE

L’opportunità di effettuare indagini, di scegliere la


tecnica di intervento, di definire i requisiti dei materiali
da ripristino, di scegliere i materiali da ripristino, di
definire le fasi esecutive, nonché di eseguire controlli
preliminari ed in corso d’opera, va sempre affrontata
assieme ad un tecnico di comprovata esperienza.

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