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da linea di comando
Nicola Vitacolonna
vitacolo@dimi.uniud.it
http://www.dimi.uniud.it/~vitacolo
Corso di Laurea in Biotecnologie
Università degli Studi di Udine
6 novembre 2002
1 Introduzione
In questa breve nota è spiegato come utilizzare i tool Java e C da linea di
comando, cioè da una finestra di terminale (o finestra DOS). Gli esempi
si riferiscono al sistema operativo Windows. Quando aprite la finestra di
terminale1 vi trovate davanti un prompt, cioè qualcosa di simile a
C:>
C:>D:
C:>cd C:\home\utenti
1
2 Java
2.1 Il compilatore javac
Quando, in BlueJ, compilate una classe o un progetto, BlueJ non fa altro
che eseguire il compilatore javac contenuto nella directory bin della distri-
buzione di Java presente nel calcolatore. Potete eseguire questo programma
direttamente da una finestra di terminale2 .
Innanzitutto bisogna assicurarsi di trovarsi nella directory che contiene i
file sorgente. Si ricorda che i file sorgente terminano col suffisso .java. Per
compilare uno di tali file, ad esempio LaMiaClasse.java, si usa il comando
C:>javac LaMiaClasse.java
dove hfile sorgentii è una lista, separata da spazi, di uno o piú nomi di file
sorgente (come LaMiaClasse.java). Le opzioni cominciano di solito con il
carattere - e possono essere seguite da argomenti. Ad esempio, l’opzione
-d hdirectoryi
in cui hnome classei dev’essere il nome della classe (senza suffisso!) che
contiene il metodo main(). Se, ad esempio, LaMiaClasse.java contiene un
metodo main(), dopo averla compilata la si può eseguire con il comando
2
Purché le variabili d’ambiente PATH e CLASSPATH siano state correttamente impostate.
Si consultino eventualmente le note d’installazione di Java sul sito della Sun.
3
La presenza delle parti poste tra parentesi quadre è facoltativa.
2
C:>java LaMiaClasse
Ciascuno degli eventuali argomenti scritti dopo il nome della classe è inter-
pretato come un oggetto di tipo String da passare al metodo main(). La
segnatura del metodo main() è infatti:
public static void main(String[] args)
Come si vede, riceve in input un array (eventualmente vuoto) di stringhe.
Ad esempio, se si invoca LaMiaClasse con il comando
C:>java LaMiaClasse primoArg 3 abc
si avrà args[0] = "primoArg", args[1] = "3" e args[2] = "abc".
Tra le opzioni del comando java mette conto di segnalare l’opzione -jar,
usata per eseguire file .jar4 . Se, ad esempio, avete creato un archivio
LaMiaApplicazione.jar, potete eseguirlo con il comando
C:>java -jar LaMiaApplicazione.jar
È possibile consultare la documentazione dell’interprete java all’indirizzo
http://java.sun.com/j2se/1.4/docs/tooldocs/windows/java.html.
3
3 Compilazione ed esecuzione di programmi C
I computer del laboratorio dispongono di un compilatore C chiamato gcc.
Potete scrivere un programma in C usando un qualunque editor di testo
disponibile sul calcolatore (ad esempio, il Notepad di Windows), salvando
il file che contiene il codice con un nome avente suffisso .c. Supponiamo
ad esempio di aver creato un file chiamato hello.c che contiene il seguente
programma:
int main() {
printf("Ciao, mondo!\n");
return 0;
}
Per compilarlo con gcc bisogna spostarsi nella directory che contiene il file
hello.c e scrivere:
C:>gcc hello.c
Ciò genera (se non sono stati commessi errori) un programma eseguibile
chiamato a.exe. È probabile che preferiate dare un altro nome a tale pro-
gramma. Per fare ciò si usa l’opzione -o seguita dal nome del file oggetto.
Ad esempio:
C:>hello