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CURRICULA SOCIALI DELLE PROPOSTE DI CANDIDATURE

DELL'ASSEMBLEA TERRITORIALE VALDERA DI POTERE AL


POPOLO
Curriculum sociale di Maurizio Rovini

Si è sempre battuto fin da ragazzo per aumentare la consapevolezza del popolo e della
sua forza, della sua capacità di autogoverno, della produzione e dell'equa ridistribuzione,
convinto che il modello capitalistico basato sul profitto sia una grave deviazione
dall'equilibrio tra l'uomo e la natura. Il dominio dell'uomo sull'uomo si rispecchia nel
dominio dell'uomo sulla natura e va combattuto senza violenza con la forza della ragione e
della giustizia sociale.

Nel mondo del lavoro

Macchinista delle ferrovie ex statali oggi Mercitaliarail. Dal primo giorno di lavoro
impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori. Eletto rappresentante dei macchinisti
nell'RSU all'epoca delle lotte del COMU è diventato poi segretario provinciale della CUB
trasporti a Livorno per un breve periodo, quindi protagonista col sindacato ORSA ferrovie
della battaglia contro l'introduzione del macchinista solo. Ha aderito, dopo l'ennesimo
contratto penalizzante al Coordinamento Autonomo Trasporti e collabora con attivisti CUB
trasporti per una piattaforma rivendicativa dal basso.
Da sempre contrario al cosiddetto “distacco sindacale” si è sempre battuto per un
sindacato di lavoratori e non di sindacalisti.

Ambiente

Sostenitore di aziende biologiche e del piccolo artigianato locale promuove le iniziative del
PUNTO DI SVOLTA, alla fine degli anni 90, nei comuni di Ponsacco, Lari e Chianni,
creando una rete di aziende, finanziandole con cene e raccolta di fondi in collaborazione
con la nascente finanza etica.
Nel 2000, insieme ad altri genitori, impone, con una lotta molto partecipata, era il periodo
della mucca pazza, al Comune di Lari di abbandonare la forma dell'appalto per la mensa
scolastica e creazione del centro cottura bio (il primo in provincia di Pisa) per fornire pasti
alle scuole elementari e materne del Comune.
Partecipa all'affossamento di almeno 2 progetti di inceneritori per rifiuti nella piana di
Pontedera, in collaborazione con Legambiente Valdera, promuovendo incontri con la
popolazione e l'uso di video forniti dal Forum Rifiuti di Padova.
La formula vincente di mobilitazione della popolazione attraverso l'uso di supporti
audiovisivi, riguarda anche l'ultima battaglia condotta nel 2016-2017 contro la
realizzazione di un impianto geotermico in Valdera attraverso la creazione di un Comitato
No Geotermia in Valdera. Aderisce alla rete NOGESI contro la geotermia elettrica
speculativa e inquinante e sta organizzando un convegno in Valdera contro la geotermia a
bassa entalpia.
Insieme a Legambiente Valdera e Costa etrusca, ha presentato delle osservazioni contro
la realizzazione di un impianto geotermico di 4000 metri di profondità, nel comune di
Montecatini V.C. che inquinerebbe fortemente di arsenico la falda acquifera
dell'acquedotto della Steccaia (Cecina).
Sollevare la questione ambientale al popolo, porre di fronte a lui le alternative e i problemi,
facilita sempre l'approfondimento di tematiche, come la geotermia, che ai più sembrano
facilmente catalogabili come energie rinnovabili e pulite, ma a volte non lo sono.
Proseguire la battaglia sulle energie del futuro, l'uscita dal fossile e dalla geotermia come
precondizione di un maggior controllo del popolo delle sue fonti energetiche, si accorda
con la battaglia per limitare le emissioni gas serra in maniera più efficace.
Tra l'altro sperimenta personalmente forme di agricoltura di transizione attraverso la
produzione di frutta e verdura secondo i principi della permacoltura e degli orti sinergici.
Ha progettato e realizzato recentemente due impianti di Forest Garden (frutteto consociato
con piante forestali) in due aziende di Chianni e Terricciola.

Curriculum sociale di Stefano Liberati

Stefano Liberati 46 anni, diplomato, lavoratore in un discount, iscritto ai Cobas.


Ha sempre seguito la situazione sociale e politica nazionale e del territorio ma avuto solo
due anni la tessera di un partito, Rifondazione Comunista a meta anni '90.
Inoltre ha partecipato a titolo personale a rivendicazioni, manifestazioni e scioperi sul
territorio pisano.

Dal 2011 entra a far parte come volontario di quella che nel 2013 sarebbe diventata
l'Associazione Politico Culturale "La Rossa" di Lari dove tutt'ora fa parte del Consiglio
direttivo e dei gruppi di lavoro.

L'associazione ha sostenuto e continua a sostenere rivendicazioni e lotte ambientali,


sociali e lavorative (ultime delle quali Iscot e TMM di Pontedera), battaglie di democrazia
come l'ultimo referendum costituzionale, quello sull'acqua pubblica e sulla sanità toscana.
Insieme all'Associazione quindi collabora con tanti comitati, movimenti e associazioni
perché questa è nata con lo spirito di dare voce, collegare tutte queste realtà di base
resistenti e solidali, e sostenere e condividere insieme le battaglie per la costruzione di
una societa anti-capitalista e anti-fascista, dove il mutualismo, la pace e la giustizia sociale
finalmente siano al centro e non regnino interessi economici e discriminazioni.
Tante infatti queste realtà associative e di movimento con cui ci sono stati rapporti e pezzi
di strada condivisi e ancora da condividere, iniziative e collaborazioni: Archivi della
Resistenza di Fosdinovo, Notti Rosse di Casalgrande, Forum Acqua Valdera, Comitato per
il referendum costituzionale, Comitato Stop TTIP Valdera, Comitato No Geotermia Valdera,
nodo di Emergency di Pisa, Legambiente Valdera, Settembre Rosso di Empoli, Clash City
Workers di Firenze, ACAD, Mala Servanen Jin - Casa delle donne che combattono, rete e
unione studenti, B.S.A. di Ponsacco, RES Valdera, Movimento No Tav, Coordinamento
Lavoratori Livornesi, Comitato No Guerra No NATO, Comitato provinciale per il diritto alla
salute e tante altre.

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