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Claudio G.

Casati

EMERGERE DALLA
RECESSIONE:
CONQUISTA DEL
PRIMO LAVORO

Settembre 2010
EMERGERE DALLA RECESSIONE: CONQUISTA DEL PRIMO
LAVORO

Le crisi economiche cancellano posti di lavoro ma ne creano


anche di nuovi. Comunque ottenere un posto di lavoro in
periodi di recessione rimane un progetto complesso.
Il manuale di sopravvivenza intende affrontare alcuni temi sulla
ricerca attiva del lavoro e sulle principali caratteristiche
richieste per differenziarsi dai concorrenti sul mercato del
lavoro passando dalla caccia al posto di lavoro alla sua
conquista con azioni di guerriglia.

Contenuti
• Disoccupazione giovanile - rischio “lost generation” 3
• Le crisi movimentano il mercato del lavoro e le 4
carriere
• Posti vacanti durante le recessioni 5
• Manuale di sopravvivenza alla recessione 5
• Ricerca del lavoro durante i periodi di recessione 6
• Il Contenuto del CV è fondamentale 7
• Come portare il proprio CV in primo piano 7
• Metodi di caccia al posto di lavoro 9
• Dalla caccia alla guerriglia 11
• Caratteristiche delle tecniche da guerriglia 13
• Controllo dei risultati della ricerca attiva del lavoro 14
e ripianificazione
• Note sull’Autore 14
• Appendice 1 – Libro Bianco

Copertina: Immagine da kinesisinc.com

Tag: caccia al lavoro, guerriglia per la conquista del lavoro,


posti vacanti, ricerca attiva del lavoro, rischio lost generation,
guerriglia, primo lavoro, competenze e capacita, creare valore

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Disoccupazione giovanile – rischio “lost generation”

Disoccupazione giovanile record in Italia ad aprile 2010,


secondo l’Istat: il tasso di disoccupazione nella popolazione tra
15 e 24 anni è pari ad aprile al 29,5%, con un aumento di 4,5
punti percentuali rispetto ad aprile 2009.
A livello mondiale la disoccupazione giovanile ha raggiunto un
livello record nel 2009 ed è destinata a crescere ulteriormente
nel 2010 a causa della crisi e della ripresa troppo lenta del
mercato del lavoro. La gravità della situazione è descritta nel
rapporto, pubblicato in coincidenza con le celebrazione della
Giornata internazionale della Gioventù (12 agosto 2010),
dall’agenzia ONU International Labour Organization (ILO).

Dal rapporto ILO “ GLOBAL EMPLOYMENT TRENDS FOR YOUTH”, 2010


http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_emp/---emp_elm/---
trends/documents/publication/wcms_143349.pdf

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Secondo Steven Kapsos, autore del rapporto, si rischia di creare
«una generazione perduta costituita di giovani che sono stati
spinti fuori dal mercato del lavoro e che hanno perso ogni
speranza di poter vivere in modo decente». Alla fine del 2009 i
giovani tra 15 e 24 anni disoccupati erano 81 milioni su un
totale di 630 milioni.
Il rischio “lost generation” fu introdotto nel 2009 dagli analisti
inglesi che avevano definito NEET (Not in Education,
Employment or Training/ non lavorano, non studiano, non si
formano) i giovani durante la crisi economica.
I dati Eurostat mostrano che la situazione più drammatica è in
Spagna dove il tasso di disoccupazione tra i giovani sotto i 25
anni ha raggiunto il 40,5%, ben lontano dal 9,4% della
Germania.

Le crisi movimentano il mercato del lavoro e le carriere

Settori in crescita nel 2009 Principali competenze


in UK (secondo iProfile.org) trasversali (iProfile.org)
• Soluzione Problemi
• Computers/IT
• Organizzazione
• Energia
• Comunicazione efficace
• Salute
• Governo • Rispettare gli impegni
• Multi-tasking
• Legale
• Management &
• Produzione Aero-
leadership
spaziale
• Business Internazionale • Negoziazione
• Sicurezza • Motivazione del
personale
• Formazione
• Prendere decisioni
• Ambiente
• Ricerca & Analisi
• Scienza/R&D
• Lavoro di gruppo

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Posti vacanti durante le recessioni

“È utile ricordare che anche durante le recessioni rimangono


posti vacanti, ovvero posizioni lavorative che le imprese
vogliono occupare, e per le quali stanno cercando attivamente
lavoratori.
Un alto livello di disoccupazione è compatibile anche con un
alto numero di posti vacanti in presenza di mismatch (di skills o
geografico) o di una bassa efficienza della tecnologia di
matching tra domanda ed offerta.
Le risposte di politica economica possono essere differenziate,
dovendo in un caso riconciliare le caratteristiche cercate dalle
imprese con quelle offerte dai lavoratori (con politiche sulla
istruzione e formazione, politiche per la mobilità, ecc…) e
nell’altro nel favorire lo sviluppo di canali informativi ed
istituzioni, di mercato o no, che garantiscano l’incontro di
domanda ed offerta di lavoro”.
[Estratto da: ISTAT N. 2/2010, I posti vacanti in Italia e in
Europa, C. Baldi e M. Sorrentino].

Confindustria e Confartigianato hanno stimato in Italia circa 100


mila posti vacanti nel 2009 che includono tecnici, tecnico-
commerciali, ingegneri, panettieri, artigiani e professionalità a
forte specializzazione.

Manuale di sopravvivenza alla recessione

Il dramma è gigantesco, epocale e richiede politiche


economiche adeguate ma per chi si vuol dare da fare subito
qualche occasione c'è.

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Terminati gli studi è importante trovare un’occupazione al più
presto, anche collaborando, a titolo gratuito, con
organizzazioni conosciute; non rifiutare contratti “atipici”.
Lavorando, oltreché fare esperienza, si diventa più visibili, si
acquisisce credibilità, si attiva meglio il networking e ci si
presenta sul mercato del lavoro con un biglietto da visita
“professionale”.
Questo breve Manuale di Sopravvivenza introduce alcuni nuovi
metodi e strumenti per migliorare l’efficacia della Ricerca
Attiva del Lavoro:
• Migliorare sistematicamente il Contenuto del CV
(Curriculum Vitae)
• Attivarsi per portare il proprio CV in primo piano
• Passare dalla caccia al posto di lavoro alla sua conquista
con azioni di guerriglia.

Ricerca del Lavoro durante i periodi di recessione

Nella situazione attuale pochi sono coloro che possono


permettersi di affrontare la ricerca di un posto di lavoro con
nonchalance.
Poiché attualmente i datori di lavoro hanno il controllo del
mercato di reclutamento, è fondamentale che il candidato
sappia presentare le sue caratteristiche personali e
professionali in modo brillante, onesto ed efficace.
La concorrenza è a tutto campo man mano che sempre più
persone fanno domanda per un numero limitato di lavori.
Alcune semplici regole e tecniche garantiscono le prime
posizioni nella caccia al lavoro.

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Il Contenuto del CV è fondamentale

Mediamente un selezionatore riceve 1.500 CV (curricula vitae)


ogni mese, quasi tutti via e-Mail. Per la prima occhiata spende
in media 15 secondi. Dopo il primo esame scarta il 60 percento
dei candidati che non verranno mai contattati.
Dopo un secondo esame conclude che il 96 percento dei CV
ricevuti non sono rilevanti per la specifica ricerca. Entreranno
nella seconda fase di selezione (l’intervista) 30 CV.
CV vaghi e senza riferimenti alla capacità del candidato di
creare valore sono la causa di esclusione nella prima fase di
selezione secondo il 73 percento dei selezionatori (indagine
2009 di iProfile.org).
Nei periodi di crisi economiche, i selezionatori non hanno
difficoltà a trovare candidati; per cui le persone che cercano
lavoro devono creare efficienti ed efficaci relazioni con diversi
selezionatori.

Come portare il proprio CV in primo piano

Nei processi di ricerca personale il CV


viene letto dal selezionatore e/o dal
datore di lavoro nella prima fase di
selezione dei candidati.
Per superare questa barriera diventa
importante presentare un CV “perfetto”.

Alcune indicazioni:
• Mantenere iI CV corto (ottimo 1 pagina), brillante e
focalizzato.

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• Inserire all’inizio del CV:
 Informazioni Personali (nome, cognome, indirizzo,
tel, email, …),
 Profilo (Caratteristiche personali, competenze,
obiettivi professionali -- max 200 caratteri),
 Occupazione desiderata, per focalizzare il CV e
differenziarsi dagli altri candidati.
• Utilizzare formati standard per iI CV (es. formato
Europass) per facilitare la lettura ai selezionatori e
sistemi online di memorizzazione dei CV che permettono
un aggiornamento continuo.

• Evidenziare Competenze e Capacità di Creare Valore sul


lavoro, che sono le informazioni più importanti per le
imprese.

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• Controllare l’accuratezza e completezza del CV C e far
emergere, attraverso profilo e occupazione desiderata,
che esiste un progetto personale di sviluppo
professionale.
• La e-mail
mail di accompagnamento, oltre che riportare i
riferimenti alla posizione lavorativa ricercata, permette
di personalizzare la candidatura
ndidatura evidenziando le
competenze e gli interessi del candidato per il settore e
la specifica posizione.

Metodi di caccia al posto di lavoro

Durante i periodi di crisi molti dei tradizionali metodi di ricerca


del lavoro sono armi spuntate. Rimangono tra i più efficaci
“Contatti personali” e “Networking”, che d’altra parte
richiedono un impegno notevole da parte di chi cerca un lavoro.

9
Un buon compromesso è rappresentato dalle Agenzie di
Collocamento e di Lavoro Interinale.

L’attesa di una chiamata da parte di aziende che hanno


consultato gli elenchi dei diplomati, presso le scuole, e dei
laureati, presso le università, o dei data base delle associazioni
datoriali, sta diventando un ricordo storico.

Fonte: www.twc.state.tx.us/news/tjhg/cycle.html

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La ricerca del lavoro, sopratutto nei periodi di crisi, richiede
una gestione progettuale attraverso attività di pianificazione,
esecuzione e controllo.
La caccia al posto di lavoro è diventata un lavoro impegnativo
che va gestito in modo professionale.
Occorre utilizzare approcci innovativi, quali ad es. passare dalla
caccia al posto di lavoro alla sua conquista con azioni di
guerriglia.

Dalla caccia alla guerriglia

Il vecchio Oli-Devoto definisce guerrigliero un membro di una


formazione che svolge attività di guerriglia “serie discontinua di
azioni di guerra condotte contro un esercito regolare da
formazioni autonome irregolari di scarsa entità, generalmente
favorite dalla conoscenza dei luoghi”, ovvero “Qualcuno con
mezzi limitati che ha un obiettivo e fa qualsiasi cosa per
raggiungere quell’obiettivo”.

Armato di pc, telefono, attrezzato con accesso veloce alla rete,


con la disponibilità di strumenti software e siti web 2.0 (dai
social network Facebook e LinkedIn, alle riviste elettroniche
EzineArticles e Scribd, ai siti di presentazione YouTube e

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SlideShare, ecc) il nostro jobseeker guerrigliero può attivare
azioni mirate alla ricerca del posto di lavoro ambito.
Si possono utilizzare tecniche non-convenzionali, spesso
radicali, sempre strategiche, da guerriglia per farsi conoscere e
assumere, dopo avere
1. definito, con estrema chiarezza, la posizione di lavoro
desiderata,
2. scelta l’area geografica dove lavorare,
3. individuato un gruppo di datori di lavoro “ideali”
Come nella guerriglia, per conquistare un posto di lavoro, non
servono azioni di massa (es. spedire migliaia di CV) ma azioni
mirate coerenti con i propri obiettivi professionali.
Kevin Donlin, Jobs Columnist, Minneapolis Star Tribune, in ("3
Guerrilla Job Search Tactics") riporta come esempi di azioni
innovative:

• Sviluppare una Analisi Competi-


tiva per l’azienda o il settore
nel mirino,
• Usare una busta speciale (es. un
Biglietto di Ringraziamento)
come cavallo di Troia per
inviare il CV,
• Scrivere un Libro Bianco su un
tema di interesse per l’azienda
o il settore nel mirino.

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Caratteristiche delle tecniche da guerriglia

• Proattive –- l’approccio proattivo garantisce la


definizione delle priorità di pianificazione, la visibilità e
il completo controllo delle iniziative implementate e
favorisce l’apprendimento continuo.
• Mirate -- focus su specifici settori industriali, datori di
lavoro, aree geografiche, e tipo di posizione lavorativa.
• Coerenti –- la gestione personale delle azioni di ricerca
del lavoro garantisce la coerenza nel tempo e favorisce
lo sfruttamento dell’effetto leva delle tecniche
guerrigliere.
• Personalizzate –- CV, lettera di accompagnamento, note
per le interviste, vengono personalizzate per lo specifico
settore industriale, obiettivo della ricerca del lavoro.
• Efficienti –- metodi e strumenti di basso costo o gratuiti,
molti disponibili sul web 2.0
• Efficaci –- condividono i vantaggi delle funzioni
automatiche del software del pc e del cellulare e degli
strumenti online di ricerca lavoro.
• Invasive –- accesso al Mercato del Lavoro Nascosto,
richieste di assunzione non ancora pubblicate o messe a
budget dalle aziende (70-80 percento di queste richieste
vengono intercettate prima di arrivare sul Mercato del
Lavoro Visibile).

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Controllo dei risultati della ricerca attiva del lavoro e
ripianificazione

Se dopo un quadrimestre non ci sono risultati significativi è


necessario valutare la situazione, le barriere all’entrata e le
alternative.
Sulla base dell’esperienza acquisita valutare se vi sono spazi
per migliorare metodi e strumenti nella ricerca attiva del
lavoro.
Oppure rimuovere le barriere sul lato dell’offerta (divario nelle
competenze tecniche e/o divario nelle competenze non-
tecniche) progettando un piano di formazione per acquisire le
conoscenze/ competenze necessarie per la carriera
professionale desiderata.
Oppure, utilizzando le conoscenze sul settore acquisite durante
le azioni di guerriglia, considerare l’auto-impiego iniziando una
attività professionale e/o imprenditoriale.

Claudio G. Casati attualmente si occupa di ricerca sui


sistemi di gestione aziendale e di alta formazione
professionale. Come dirigente industriale ha coperto
posizioni manageriali nelle operations in società
multinazionali; come consulente di direzione ha
operato nelle aree supply chain, produzione e
manutenzione.
Nato a Savona, laureato in Scienze Matematiche a
Torino, diplomato in Direzione Aziendale alla SDA
Bocconi di Milano.

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Appendice 1 – Libro Bianco
“Scrivere un Libro Bianco”

Obiettivo: Farsi conoscere da un gruppo selezionato di


imprese, potenziali apprezzati datori di lavoro.

Fasi per realizzare il " Libro Bianco " (nome fantasioso per un
rapporto di ricerca):
1. individuare un tema di attualità del settore industriale
di riferimento
2. raccogliere le opinioni di 3-5 esperti industriali
3. sistematizzare in una sintesi di 5-10 pagine le idee
principali.
Come integrazione può essere efficace intervistare alcune
persone importanti individuate durante la ricerca, ottenere
l’approvazione delle interviste e pubblicarle sul Libro Bianco.
Lancio operativo:
• Spedire il Libro Bianco ai datori di lavoro per i quali
volete lavorare – non usare email
• Pubblicarlo su riviste web (Scribd.com, Ezine
Articles.com) per avere la massima audience.
• Proporre il Libro Bianco come articolo per la
pubblicazione su riviste di business e di settore.
• Postare il Libro sul vostro Blog (eventualmente aprirne
uno) strutturandolo in nuggets (contender post) da
propagare per 5-10 giorni, quindi collegarlo ai vostri
profili online su Linkedin e Facebook.

Cfr. http://ezinearticles.com/?expert=Kevin_Donlin

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