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Fig. 4. Lampada ad olio con stoppino di Fig. 5 - “Gauguin’s Chair”, Van Gogh 1888
Argand (1784) Fig. 6
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Fig. 7 – Lampada ad olio di paraffina pressu- Fig. 8. – Lampadario a gas di Argand (1809)
rizzata con mantello incandescente (1895)
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Fig. 11 – Humphry Davy mostra la luce ad arco alla Royal Fig. 12 – Lampada ad
Institution di londra (1808) arco di carbone chiusa
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Con l’arrivo della lampada allo xeno ad lora fu chiamata “Ville Lumière”. Dopo
arco corto nel 1951, la lampada ad arco pochi anni, anche altre importanti città
di carbone cessò di essere utilizzata nelle di Europa si dotarono di illuminazione
applicazioni teatrali e simili. pubblica. Nelle zone rurali, la lampada
ad olio continuò ad essere usata fino al
2.7 Illuminazione pubblica secolo scorso.
L’illuminazione pubblica iniziò dopo
la metà del 17° secolo; fino ad allora, 2.8 La lampada ad incandescenza
per illuminazione esterna, si ricorreva I predecessori
alle torce, o “fla mbeaux”, cioè bastoni Lo sviluppo della lampada ad incan-
ricoperti di fibre immersi in resina, gras- descenza iniziò nello stesso periodo del-
so o sebo. Esse erano portate da servi la lampada ad arco di carbone. Tuttavia,
per illuminare la strada davanti alle car- i risultati iniziali non furono incorag-
rozze dei loro padroni; ed anche per il- gianti, tanto che per lungo tempo anco-
luminare feste all’aperto. ra furono preferite le lampade ad arco
Forse, il primo esempio di impianto elettrico di carbone. Il primo a scoprire
fisso di illuminazione stradale con lan- che una barretta di metallo o un filo di
terne ad olio fu quello installato ad ferro diventavano incandescenti quan-
Amsterdam, nel 1669, ad opera del- do erano percorsi da una corrente elet-
l’olandese Jan van der Heyden. Nei 50 trica fu, probabilmente, L. J. de Thenard
anni seguenti, quasi tutte le città del nel 1801. Sir Humphry Davy, nel 1808,
vecchio mondo ebbero l’illuminazione scoprì che, mentre la maggior parte dei
stradale, sebbene in una scala molto ri- materiali bruciavano rapidamente, il pla-
dotta rispetto ai giorni di oggi. Dal 1810 tino emetteva luce per un tempo consi-
in poi, nelle città si sviluppò l’illumina- derevole. Nessuno vide la potenzialità
zione a gas, per il basso costo del com- di creare una sorgente di luce di tal fat-
bustibile e della manutenzione. Ancora ta, anche perché a quel tempo le sorgen-
oggi, il gas è usato in certe strade, ma ti di alimentazione elettrica non erano
più per motivi estetici che per illumina- adeguate allo scopo. Tra il 1840 e il
zione. Un esempio, è l’impianto del 1854, numerosi ricercatori condussero
camminamento che conduce a Castel esperimenti con la luce elettrica ad in-
dell’Ovo a Napoli. Anche a Berlino Est candescenza. In quegli anni, H. Goebel,
esistono ancora installazioni con lanter- un tedesco emigrato negli Stati Uniti,
ne a gas. utilizzò per primo la luce ele ttrica ad
Nel 1844 si utilizzarono le lampade incandescenza. Egli sigillò un filamen-
ad arco di carbone per illuminare Place to di bambù carbonizzato in bottigliette
de la Concorde, a Parigi. Dopo il 1878, di profumo, che usò per illuminare la
tutte le piazze e strade principali di Pa- vetrina del suo negozio di orologi a New
rigi furono illuminate con queste sor- York. Goebel non riuscì a sviluppare la
genti di luce, al punto che la città da al- sua invenzione per la mancanza di una
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il doppio di quella del filamento di car- oggetti non erano soddisfacenti. Nel
bone, ma il problema era di ottenere dal 1946, furono realizzate lampade con
metallo fili sottili di tungsteno. La so- efficienza doppia. Nel 1973, l’efficien-
cietà Siemens riuscì nell’intento, e nel za aumentò del 50%, e anche le qualità
1910 produsse le lampade chiamate cromatiche migliorarono. Uno svilup-
Wotan. Nel 1912, l’americano Irving po importante si ebbe nel 1980, con l’in-
Langmuir scoprì che l’evaporazione del troduzione delle lampade fluorescenti
filamento, e il conseguente annerimento compatte, dette anche a risparmio
del bulbo di vetro in cui era rinchiuso, energetico.
si potevano diminuire sensibilmente
riempiendo la lampada con un gas iner- Lampade a vapori di mercurio ad alta
te. Le nuove lampade furono pressione
commercializzate nel 1913 ed ebbero un La 1a lampada a vapori di mercurio ad
successo così grande che tutte le altre alta pressione apparve nel 1906, ma tali
lampade uscirono dal mercato. Nel lampade non hanno mai avuto grande
1959, gli americani E.G. Zubler e F.A. successo a causa della loro modesta ef-
Mosby aggiunsero al gas una piccola ficienza luminosa e delle scarse qualità
quantità di alogeno (normalmente cromatiche. Nel 1961, fu inventata la
bromo o iodo) , ottenendo le lampade lampada a vapori di mercurio ad alta
ad alogeni, che presentano un triplice pressione con l’aggiunta di alogeni, dan-
vantaggio : una più lunga vita della lam- do luogo alle lampade a vapori di
pada, una maggiore efficienza lumino- alogenuri, commercializzate nel 1964,
sa, che raggiunse il valore di circa 20lm/ caratterizzate da elevata efficienza e
W, e un ridotto annerimento del bulbo. buone qualità cromatiche.
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