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Unità didattica 28
Impianti elettrici
di cantiere 1
A cura di: Ing. Francesco Crinelli
Ing. Chiara Sutera
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Introduzione
Generalità
Alimentazione
Il cantiere
La provvisorietà e la continua evoluzione, tipica della struttura, che induce spesso a trascurare i
problemi legati alla sicurezza, alle condizioni ambientali gravose e alla presenza di persone poco
consapevoli del rischio elettrico rendono questo ambiente di lavoro particolarmente pericoloso,
come purtroppo confermano le statistiche sugli infortuni sul lavoro.
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Campo di applicazione
û lavori di costruzione nuovi edifici;
û lavori di riparazione, trasformazione,
ampliamento o demolizione di edifici
esistenti;
û costruzione di strade, viadotti, parchi,
canali, teleferiche;
û lavori di movimentazione o escavazione
di inerti, pietre e ghiaie;
û interventi di manutenzione in banchina e
di costruzione navale.
L’impianto elettrico di cantiere è l’insieme dei componenti elettrici, ubicati all’interno del recinto di
cantiere, tra loro elettricamente associati in modo da rendere disponibile l’energia elettrica a tutti
gli apparecchi utilizzatori del cantiere. L’impianto ha in genere una vita breve, e viene dismesso a
fine lavori con il recupero, per un successivo riutilizzo, di gran parte degli impianti e delle
attrezzature.
La funzionalità e la consistenza dell'impianto elettrico sono funzione della durata e delle
dimensioni del cantiere e pur non essendo richiesto dal DM n. 37/2008 nessun tipo di progetto, è
sempre consigliabile, almeno per i cantieri di dimensioni considerevoli, approntare una
documentazione completa (schemi di quadri e condutture, misure di protezione dai contatti diretti
e indiretti e schema dell'impianto di terra) delle principali caratteristiche dell'impianto.
L’impianto elettrico di cantiere deve essere realizzato nel rispetto delle Norme CEI, in particolare
deve rispondere alla Norma CEI 64-8/7, alla Guida CEI 64-17, nonché alle prescrizioni delle Norme
CEI applicabili ai singoli componenti dell’impianto.
Gli impianti elettrici da cantieri sono soggetti alle prescrizioni riportate nella sezione 704 della
Norma CEI 64-8, che si applicano sia agli impianti fissi sia agli impianti movibili o trasportabili ad
esclusione degli apparecchi utilizzatori, e si riferiscono ad impianti temporanei destinati a:
- lavori di costruzione nuovi edifici;
- lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti;
- costruzione di strade, viadotti, parchi, canali, teleferiche, ecc.;
- lavori di movimentazione o escavazione di inerti, pietre e ghiaie;
- interventi di manutenzione in banchina e di costruzione navale.
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Definizioni
Impianto elettrico di cantiere
componenti elettrici, associati in modo da rendere disponibile
l’energia elettrica degli apparecchi utilizzatori del cantiere
Impianto elettrico di cantiere: insieme di componenti elettrici, ubicati all’interno del recinto di
cantiere, elettricamente associati in modo da rendere disponibile l’energia elettrica degli
apparecchi utilizzatori del cantiere.
Impianto elettrico fisso di cantiere: impianto costituito da componenti elettrici fissati in
modo rigido a parti strumentali od infrastrutturali del cantiere.
Impianto elettrico movibile di cantiere: impianto costituito da componenti elettrici non fissati a
parti strutturali od infrastrutturali del cantiere .
L’impianto di cantiere trae origine dal punto di allacciamento della linea di alimentazione del
quadro generale dell’impianto. Se invece l’alimentazione deriva da un impianto esistente, il punto
di alimentazione coincide con i morsetti dell’interruttore immediatamente a monte della linea di
cantiere.
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Generalità
Entro 3 metri dall’origine dell’impianto, in qualsiasi cantiere deve essere installato un interruttore
generale, dotato di chiusura a chiave se ubicato in luogo accessibile a più persone.
In mancanza di specifiche contrattuali l’impresa appaltante non è tenuta fornire alle imprese
subappaltante il servizio relativo all’impianto elettrico di cantiere.
I rapporti contrattuali non coinvolgono direttamente il committente ma l’impresa affidataria,
coinvolgendo inoltre le altre imprese subappaltanti quali ulteriori utenti dell’impianto.
Per evitare il proliferare di impianti sul cantiere, il progettista o il coordinatore per la sicurezza
dovrebbe inserire nei compiti di fornitura di servizio la realizzazione di un impianto elettrico di
cantiere.
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Il responsabile dei lavori (o il committente) o il coordinatore per la progettazione, deve tener conto
dei rapporti contrattuali fra l’impresa appaltante e le imprese utilizzatrici che eseguono lavori
elettrici e non. È necessario che le persone preposte informino gli operatori di cantiere in
merito:
- alle caratteristiche dell’impianto elettrico;
- ai criteri di sicurezza da adottare per un utilizzo corretto dello stesso;
-ai rischi correlati all’utilizzo dei componenti elettrici.
Quando si procede ad attività di trasformazioni di edifici esistenti, il titolare deve fornire
informazioni in merito ai rischi ambientali, tra cui:
- informazioni relative alla presenza di impianti elettrici attivi;
- presenza di ambienti a maggior rischio in caso di incendio;
- presenza di ambienti con pericolo di esplosione.
Diapositiva 8
PROPERTIES
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Diapositiva 9
Il cantiere edile, per quanto attiene alle installazioni elettriche, costituisce un luogo ad alto rischio,
poiché generalmente non risulta sufficientemente protetto da intemperie o da altri fattori possibili
di danneggiamento.
L’area del cantiere normalmente non è asciutta, inoltre vi è presenza di polvere, agenti corrosivi e
corpi solidi di piccole dimensioni, presentando, quindi, rischi di urto e allagamento, nonché
particolari situazioni di vibrazioni e temperature variabili. In sostanza l’ambiente cantieristico
rappresenta un luogo facilmente “conduttore” anche per la presenza di scavi e superfici metalliche
e richiede pertanto che l’impianto elettrico di cantiere sia costituito da elementi ad alto grado di
isolamento e protezione.
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Le condizioni caratteristiche della realtà del cantiere, che hanno concrete conseguenze sugli
impianti di cantiere sono le seguenti:
-durata: l’impianto di cantiere è per sua natura temporaneo; ne consegue che in un cantiere per il
quale si prevede una lunga durata dell’impianto debba essere progettato e realizzato con maggior
funzionalità rispetto ad uno di breve durata. Inoltre vanno programmate revisioni periodiche;
- condizioni climatiche: un cantiere è soggetto ai cambiamenti delle condizioni climatiche, quindi
l’impianto elettrico deve sopportare intemperie e temperature variabili con la stagione;
- rischio di urti: è legato alla movimentazione di materiali e alla presenza di mezzi di cantiere.
Vanno studiate le ubicazioni più adatte per linee e quadri e, se necessario, previste apposite
barriere protettive;
- dimensione: come la durata anche l’estensione condiziona il progetto, richiedendo attenzione alle
cadute di tensione per le dorsali quando queste si avvicinano al centinaio di metri. Inoltre se si
prevede un’intensa attività bisogna prevedere più quadri di distribuzione;
- presenza di linee aeree e interrate: agenti esterni possono provocare contatti accidentali con le
linee, quindi si deve redigere il cosiddetto “piano di posa delle linee elettriche”, che deve essere
realizzato tenendo conto delle esigenze di attività del cantiere;
- accessibilità del potenziale di terra: nei locali conduttori ristretti le attrezzature elettriche devono
essere conformi alle particolari prescrizioni normative;
- presenza di polveri e acqua: le polveri presenti nei cantieri richiedono elevati gradi di protezione
per le custodi. Se la presenza di polveri è ben localizzata, i quadri di distribuzione vanno ubicati a
distanze opportune da tali zone. Come per le polveri, il rischio di presenza d’acqua condiziona la
scelta delle custodie, ma anche in generale il posizionamento dei quadri elettrici;
- presenza di persone: la progettazione deve tener conto che in alcuni periodi il cantiere potrebbe
affollarsi di persone con compiti molto diversi tra di loro e si deve predisporre l’impianto in modo
da permettere il contemporaneo esercizio delle varie attività;
- presenza di impianti elettrici attivi: gli impianti elettrici estranei al cantiere possono
rappresentare un pericolo, quindi si deve provvedere al loro sezionamento. Se, per esigenze
produttive, questi impianti devono essere mantenuti, si deve valutare la compatibilità di detti
impianti con il cantiere (acqua, polveri, mezzi in movimento), studiare le misure comportamentali
per le maestranze e le protezioni meccaniche da applicare agli impianti;
Diapositiva 11
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Diapositiva 12
L’impianto elettrico di cantiere può essere alimentato secondo varie modalità, sulla base in
particolare dei carichi prevedibili e delle misure di protezione, soprattutto contro i contatti indiretti
e contro le sovracorrenti.
Il sistema di alimentazione del tipo IT, che richiede la presenza di un dispositivo per il costante
controllo dell’isolamento che segnali in manifestarsi del primo guasto a terra, nei cantieri è
generalmente sconsigliato.
Nel caso di alimentazione dalla rete pubblica in bassa tensione, i collegamenti a terra vengono
effettuati secondo il sistema TT, che prevede che le masse dell’impianto di cantiere siano collegate
ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello previsto per il collegamento a terra
di un punto (il neutro) della rete pubblica di alimentazione.
Nel caso di grandi cantieri può essere necessario alimentare l’impianto elettrico a media tensione
realizzando una cabina di trasformazione di cantiere. Quando il cantiere sia destinato a lavori in
edifici già dotati di cabina di trasformazione del committente, l’impianto elettrico può essere
alimentato tramite questa cabina.
In caso contrario occorre realizzare una cabina di trasformazione media tensione/bassa tensione di
cantiere.
In tal caso le masse dell’impianto di cantiere risultano collegate, per mezzo di un conduttore di
protezione al punto di collegamento a terra della cabina di trasformazione (lo stesso sistema può
essere adottato anche se l’alimentazione avviene tramite gruppo elettrogeno).
L’impianto elettrico di cantiere può essere alimentato da gruppi generatori funzionanti in isola
oppure utilizzati come riserva in alternativa alla alimentazione pubblica.
Non viene utilizzato il sistema di gruppi generatori in parallelo con l’alimentazione pubblica
dell’energia.
Se il gruppo elettrogeno utilizzato è di potenza limitata (in genere monofase) ed alimenta un solo
apparecchio utilizzatore, l’alimentazione avviene mediante “separazione elettrica”, senza realizzare
alcun collegamento intenzionale a terra delle masse e dello stesso gruppo elettrogeno.
Nel caso di gruppo elettrogeno in riserva i generatori vengono adoperati in alternativa
all’alimentazione pubblica.
In questo caso ci si riferisce all’utilizzo di gruppi elettrogeni di potenze medie o elevate per le quali
si deve collegare a terra il centro stella dello stesso generatore, ottenendo il sistema TN-S o TN-C.
E’ consentita l’alimentazione di apparecchi utilizzatori mobili o trasportabili tramite le prese di un
impianto fisso preesistente al cantiere, rispettando comunque le seguenti condizioni:
- le prese utilizzate devono essere protette da un interruttore differenziale con Idn ≤ 0,03 Ampere;
- l’impianto esistente deve essere a regola d’arte, realizzato secondo le norme di buona tecnica;
- l’impianto esistente deve essere adatto a sopportare le particolari condizioni ambientali
(presenza di polveri, spruzzi d’acqua, sollecitazioni meccaniche) derivanti dall’attività di cantiere;
tale condizione risulta comunque di difficile realizzazione proprio in cantiere, in quanto spesso è
difficile conciliare l’intenzione con la realtà dei fatti.
Diapositiva 13
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Diapositiva 14
Riepilogo
GENERALITA’
Caratteristiche dell’impianto elettrico di
cantiere
Indicazioni generali e rapporti tra imprese
ALIMENTAZIONE
Alimentazione in BT, MT, con gruppo elettrogeno o
con impianto esistente