Il Mezzo Interstellare

T ESINA IN A STROFISICA

Riccardo Della Monica

Università degli Studi di Napoli - “Federico II”
Indice

1 Panorama osservativo 1

iii
Capitolo 1

Panorama osservativo

All’inizio del XX secolo, la convinzione piuttosto diffusa tra gli astronomi era che
la Via Lattea (che molti ritenevano costituisse la totalità dell’universo) fosse un
sistema composto unicamente da stelle immerse nel vuoto. Il numero relati-
vamente esiguo di oggetti diffusi che si conoscevano (Figura 1.1), e che ad alti
ingrandimenti non si risolvevano in singole stelle, si riteneva essere manifestazio-
ne di fenomeni isolati, nubi estese di materiale rarefatto, in uno spazio altrimenti
vuoto.

1
2 Capitolo 1 Panorama osservativo

Oggetti diffusi conosciuti agli inizi del XX secolo

Nebulose Brillanti

Nebulosa di Orione Nebulosa Elica Nebulosa Velo

M42
Nicolas-Claude Fabri de Peiresc, 1610
Nebulose Diffuse
Furono divise in nebulose a emissione (con
spettri caratterizzati da righe di emissione) e
nebulose a riflessione (che riflettono gli
spettri stellari delle stelle circostanti).
Non avevano un’ulteriore sottoclassificazi-
one. Si credeva inizalmente che fossero
buchi nella volta celeste (Herschel le
Nebulose Oscure
NGC 7293
K. L. Harding, 1824
Nebulose Planetarie
Scoperte da Herschel, si riteneva
fossero zone di formazione di sistemi
planetari (da cui il nome attribuitovi).
C33 - C34
W. Herschel, 1784
Nebulose Filamentose
Presentano strutture estese con forme
filamentose, furono scoperte e catalogate
da Herschel. Ora sappiamo che strutture
di questo tipo sono resti di superovae.

descrive come “ein loch in Himmel”, buchi

nei Cieli) ma poi interpretate come
addensamenti di materiale che assorbono
tutta la luce del fondo stellare. Sono
particolarmente evidenti nelle regioni più
luminose della Via Lattea. La prima
classificazione delle nebulose oscure risale
a E.E. Barnard che compì una survey
fotogradica compilando il Catalogo
Barnard (contenente 366 oggetti).

Figura 1.1