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Le acque torbide della conoscenza

(Profondità della Conoscenza, Forza della Conoscenza e i Pilastri della Verità)

La filosofia è la scienza della saggezza. O meglio, letteralmente, la filosofia è l'amore per la saggezza, dove philo-
vuol dire “amore” e -sophia “saggezza”. Ho deciso di iniziare questa discussione partendo dalla filosofia perché
secondo l’accademia moderna la filosofia sarebbe una tradizione unicamente occidentale!

Sebbene la filosofia orientale venga studiata rigorosamente e approfonditamente nelle università americane, alcuni
accademici non considerano la filosofia orientale come filosofia in senso tradizionale e in alcuni casi una certa
minoranza accademica non l'ha mai neanche riconosciuta come filosofia vera e propria, il che può implicare che i
popoli dell’estremo oriente hanno una diversa concezione della saggezza, o anche che di saggezza non ne hanno
affatto …. Credo che sia proprio a causa di quest'atteggiamento del nostro mondo accademico che il pensiero
occidentale ha permeato completamente la coscienza collettiva del nostro tempo, e questo ha fatto più male che bene
all’evoluzione del pensiero nel mondo intero, inclusi il medio e l’estremo oriente.

Se l’occidente fosse stato più flessibile nella sua interpretazione dei dogmi filosofici e di come questi si rapportino al
discorso culturale dell’Asia del passato, il mondo occidentale sarebbe oggi molto più raffinato in termini di profondità e
di vastità e sarebbe meno prepotente sul resto del mondo. Se gli occidentali avessero prestato più attenzione a
pensatori come Shundai Zatuwa di Kyuso Muro – un filosofo giapponese che riuscì a fondere il Confucianesimo con
un’estetica giapponese più appetibile – oggi avremmo una maggiore raffinatezza nel nostro pensiero.

Ad esempio: i filosofi cinesi tendevano verso l’umanesimo più che verso la spiritualità; verso il razionalismo più che
verso il misticismo; e verso il sincretismo più che verso il settarismo! La filosofia occidentale, invece, ha sempre
cercato di definire l’”assoluto” e di dare senso al nostro mondo soprattutto in rapporto ai valori giudaico-cristiani,
piuttosto che cercare ideali etici pratici.

La filosofia occidentale è giunta in Cina intorno al 1897 attraverso le prime traduzioni, e nei dieci anni successivi le
idee della filosofia occidentale furono portate in Cina da studenti di ritorno dall'America del Nord e dall’Europa. La
filosofia occidentale fu di grande influenza in Cina nel ventesimo secolo e incoraggio il “pragmatismo” e il
“materialismo”, che sono l’antitesi dell’idealismo.

Tra i filosofi occidentali pubblicati in Cina in questo periodo, ci fu John Dewey. Dewey era considerato un riformatore i
cui insegnamenti enfatizzavano l’individuo più che il governo. Ricordate, gli insegnamenti di Confucio si basavano
sulla promozione di certe virtù: gentilezza, rettitudine, decoro, saggezza, e lealtà, le quali costituivano l’insieme dei
doveri dell’uomo; rispetto per i genitori, in vita e non, e un governo di natura paternalistica. Gli insegnamenti di
Confucio esortavano anche all’attento rispetto dei doveri di cittadino verso lo stato, laddove il pensiero occidentale
corrompeva lo stato e la famiglia ponendo l’individuo prima del governo. Questi erano i semi dell’imperialismo
occidentale che aprirono la strada a un'epoca di distruzione per i cinesi.

Il fatto che la filosofia occidentale sia così radicata nel nostro modo di pensare, fino al punto che gran parte della
popolazione è inconsapevole dei suoi inavvertibili effetti sulla nostra percezione, è piuttosto problematico. Altrettanto
problematica è l’idea che l’individuo sia più importante della società.

Uno di questi - il signor Martin Heidegger, riconosciuto come uno dei più originali e influenti pensatori del ventesimo
secolo e filosofo eminente, era un sostenitore di Hitler e del nazismo. Riuscite a crederci? Quest’uomo sarebbe stato
il genio definitivo del nostro tempo. Wow… si può essere più radicalmente occidentali di così? Noi teniamo in grande
considerazione una persona del genere, che supportava il più malvagio tiranno del nostro tempo, un uomo che uccise
sei milioni di ebrei oltre a slavi e gitani!

Aristotele, altro dio del nostro mondo accademico, giustificava la schiavitù: possiamo ritenerlo un uomo migliore?
Certo, ma spero che afferriate quello che voglio dire. In seguito, il pensiero filosofico occidentale è ed è rimasto fino a
oggi l’elemento fondante del mondo in cui viviamo, ma questo vuol dire forse che sia oggi la filosofia più corretta?
L’intera umanità per secoli è stata alla ricerca dell’”assoluto” – alcuni possono definirlo tale, l’assoluto, mentre altri
possono affermare che la causa ultima della realtà è una qualche strana energia che opera dietro le quinte. Perché
siamo qui? Chi siamo? Cos’è che fa di noi una persona? Queste sono le domande che si pose Cartesio, il padre della
filosofia moderna. E per quanto possa meritare questo titolo, molte delle sue idee sono state smentite. L’unica cosa
che fu in grado di provare fu la propria esistenza.

Quello che spero di chiarire in questo saggio è l’enorme differenza che c’è tra chi parla per il mondo, in termini di cosa
sia il vero pensiero e la vera conoscenza e di come questi debbano essere interpretati, e chi cerca le verità ultime e il
vero bene per l’umanità attraverso una forma d'ideologia. Gli esistenzialisti, ad esempio, erano gli anti-filosofi, e i
filosofi erano sempre anti-esistenzialisti, che dibattevano costantemente gli uni con gli altri. Ad esempio Pascal era
anti-Cartesio; Kierkegaard era anti Hegel; Nietzsche era anti-Socrate; Albert Camus era semplicemente un pagano ed
era forse il più illuminato di tutti, poiché non cercava di unificare dio o l’uomo, ma semplicemente di liberarsi di ogni
forma di pensiero giudaico-cristiano. Io andrei anche oltre: perché non liberarsi di ogni forma moderna di religione e
filosofia occidentale?

E’ questo il punto fondamentale del mio ragionamento ed è qui che secondo me Camus aveva capito qualcosa
d'importante: liberiamoci del mediatore. Certo, il Medio Oriente ha avuto Allah e l'Europa Gesù Cristo, ma il
Cristianesimo garantiva solo un'uguaglianza spirituale laddove l'Islam dava all'uomo una fratellanza universale,
indipendentemente dal colore o dall'etnia. Sembra bello, vero? E' solo un'altra stampella per la mente a cui credere. Io
penso che aderire a un sistema di principi possa essere più utile all'uomo che il suo tentativo di fondere la sua
esistenza con l'assoluto, ma è solo la mia opinione.

Molti grandi pensatori sono sorti in Medio Oriente, e tra questi ci fu un grande maestro di nome Rumi, studioso e
filosofo mistico musulmano del tredicesimo secolo, il quale già in quell'epoca dimostrò che la Terra ruota intorno al
suo asse e costruì il primo globo. Dunque anche i medio orientali, per quanto religiosi, contemplavano nozioni di
scienza e razionalità.

Purtroppo per l'Europa, in questa stessa epoca molti dei più grandi pensatori europei erano perseguiti quando
andavano contro il pensiero filosofico e la religione occidentale e perché credevano nella scienza. Il che mi suona
strano visto che l'Europa è/era considerata la culla della civiltà moderna da molti accademici attuali quando, in effetti,
in quell'epoca avevano ancora molto da imparare. E nonostante tutto avrebbero prodotto alcuni tra i più grandi
pensatori della storia??? Un' affermazione del genere non ha alcun senso, considerando l'enorme disparità tra i veri
scienziati e i fanatici religiosi che dettavano in che modo il mondo dovesse essere compreso. Ma chi sono io per
mettere ciò in discussione?

La Cina, prima di Mao, era una civiltà magnifica dalla tecnologia avanzata, anche superiore all'Impero Romano. Lo
stesso Gengis Khan, sovrano dei mongoli, era estremamente avanzato sotto molti aspetti, anche in quanto praticava
la tolleranza, permettendo agli ingegneri cinesi (che aveva conquistato) di servire nei propri eserciti. Furono questi a
costruire catapulte e lanciafiamme e ad avanzare le abilità militari dei mongoli. Per di più, i mongoli non avevano una
lingua scritta, né biblioteche, né religioni organizzate, né scienza, né filosofia, eppure giunsero a dominare più terre
dell'Impero Romano! Secondo usanza, Gengis Khan avrebbe dovuto uccidere tutti i suoi nemici, ma rinunciando a
farlo ne guadagnò in civiltà, rendendosi in tal modo una vera leggenda tra i dominatori della storia.

Nel caso degli Stati Uniti, tradizionalmente una nazione cristiana, servi e padroni hanno sempre servito lo stesso dio.
Era allo stesso dio dei propri padroni (gli schiavisti) che gli afro-americani chiedevano pietà mentre subivano percosse
e linciaggi. Gli schiavisti bianchi adoravano e servivano il dio giudaico-cristiano di domenica, mentre dal lunedì al
sabato schiavizzavano e vendevano essere umani come se fossero effetti personali o bestiame. Un'idiozia del genere
non ha precedenti nella storia, neanche ai tempi di Cesare! Come possono lo schiavo e il padrone adorare lo stesso
dio? Come può uno schiavo amare il proprio padrone e il dio del proprio padrone fino all'ultimo respiro?

("Forse dio ama l'uno e odia l'altro").

Religione, filosofia e storia occidentale possono combinarsi in una pericolosa e imprudente esaltazione accademica
che probabilmente fa più male che bene. Il mondo si sta lentamente svegliano volgendosi verso valori più umanistici,
il che vuol dire che le nazioni si fanno sempre più empatiche nei confronti di altre nazioni ed etnie. Sono le unilaterali
politiche estere degli Stati Uniti a essere elitarie e orientate al terrore, portando instabilità al mondo in cui tutti viviamo
e che condividiamo gli uni con gli altri, mostrando così un'evidente e rozza attitudine fondamentalista occidentale,
fatta di dogmi religiosi e distorsioni storiche e filosofiche - sulla base di una visione occidentale che parte dall'antichità.
Questa mentalità che "l'occidente ha ragione" ha intossicato le menti di oltre metà del mondo.

In definitiva, quando rifletto sulle mie convinzioni, mi rimane la consapevolezza che le uniche cose che per me
contano veramente nella vita sono le mature donne giapponesi, i massaggi, il delizioso sake e la cucina giapponese, i
santuari. Non c'è bisogno di pensarci più di tanto. Troppe persone si affaticano nelle ignote e improbabili acque della
conoscenza, e questo mi porta a fare un'altra osservazione.

Esiste chiaramente una differenza tra ciò che si può e ciò che non si può dimostrare. Quello che sale deve anche
scendere. Questo principio scientifico, per quanto intelligente o stupido uno possa essere, non potrà mai essere
messo in discussione o smentito. E tuttavia, le verità non dimostrabili, in cui la gente sceglie di credere una menzogna
al punto di dover gettare via ogni forma di logica e razionalità, è la tendenza prevalente nella società di oggi. Una
madre manda il figlio in Afghanistan e in Iraq perché crede fermamente che se lui non va a combattere, il nemico
verrà ad attaccarci con tutta la sua forza, rubandoci la libertà.

Novembre è il mese in cui il sig. Mishima Yukio si tolse la vita per amore dei principi e del sacrificio. Il suo dio vivente
non era un qualche uomo bianco in cielo che con benevolenza ci guarda da lassù e poi decide chi ama di più o chi è
l'eletto. Il dio di Mishima era reale, essendo l'imperatore del Giappone. E attraverso lo sventramento rituale pose fine
alla propria vita.

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