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Se la mano tocca, il cervello _Misponde Dein 26-02-2017 Pega 42/45 Foote 2/3 La memoria e la comprensione di un testo migliorano se questo viene letto su un supporto fisico. E la prima ragione riguarda il tatto eggere. Come cambia la Tettura dalla carta al digitale, dal punto di vista delle neu- roscienze? Cosa succede al cervello quando sfogliamo pagine pesanti grammi trale ditaoal contrarioscrolliamo su tablet racconti in raccordi di pixel?” Elo stesso? O qualcosa muta, nei pro- cessi neurali che riorganizzano stan- ghette sbilenche in segni, quindi in parole, poi in significati? A risponde- re# Davide Crepaldi, professore asso- ciato di Neuroscienze Cognitive alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), diret- tore di uno dei pochi laboratori italia ni che esplorano la scienza del cervel lo applicata alle lettere. «Sono r: centri di studio dedicati al tema, so- prattutto se capportati ai numeri dell’industria che ha a che fare col linguaggio. Questo @ vero in Italia come allesteron. Oltre che pochi, gli esperti, sono interessatiad altri aspet- 1H, di solito, pi che al mutamento informatico nei nostri costumi cultu- rali: «La ricerca neuroscientifica sulle differenze fra carta e digitale @ agli esordi, C’® molta richiesta dai media, dalfopinione publica, ma meno in- vestimenti specifici per la scienza, a riguardo», Prima premessa. La seconda @ che la tecnica usata per la ricerca speri- mentale in questi laboratori rende, a priori, dipendente dai device digitali cid che sappiamo sulla lettura: «La maggior parte, se non la quasi totalita, degli esperimenti si basa su test ese guiti al computer o con un tablet», perché attraverso gli schermi @ pit facile tracciare i comportamenti acu. lari o mappare in diretta i neuroni quando reagiamo alle parole. Questo introduce allora, forse, un primo frammento di risposta alla domanda iniziale: la carta sembra conservare ancora buona parte del segreto irridu- cibile del nostro rapporto con i testi Irriducibile perché le neuroscienze non riescono ancora a dirci tutto, sulla lettura, & cosi? Le conoscenze scientifiche sono molto avanzate sulla prima fase dei processi cognitivi che sottostanno alla lettura, la fase cio del riconosci- ‘mento dei segni. Il percorso che dal- la retina, trasduce le impressioni ot- tiche nell'area occipitale del cervello, siamo in grado di seguirlocon grande precisione. Molto piit complessa di venta invece la ricostruzione esatta della strada che compiamo verso Vastrazione, ovvero il passaggio dalla pura riorganizzazione della perce- zione all'attribuzione dei significati Questa complessit’ nasce anche dal fatto che non c’é un'unica area cele- brale specifica per la lettura, ma una costellazione». D’altronde linvenzione della scrittu- +a (cinquemila e 400 anni fa) @ re- centissima, rispetto alla nostra evo- luzione. ¢’é gia un adattamento uindi, in qualche modo. «Esatto, Infatti nel leggere vengono reclutate, e integrate, diverse aree che insieme concorrono lla rappresenta- zionedelle parole. Abbiamoosservato ad esempio che scandendo la parola “mela” il cervello attiva fra gli altri | neuroni sensoriali del gusto. Di fronte a“correre” quelli del movimento -ad- dirittura invia Vimpulso agli arti. Non sappiamo invece dove si nasconda, ad esempio, il luogo di concetti metafisi- cicome“pensiero", mentre riusciamo a seguire cid che attivano i verbi delle emozioni. Tutta questa complessita prescindedalla visione insé,tant’éche la lettura dei ciechi, che passa attra- verso altri canali sensoriali, mobilita gli stessi circuiti neurali» ome cambiano allora queste due fasi nel nostro cervello fra carta € schermo? ‘Per quanto riguarda la prima fase, quella del riconoscimento visivo, non cambia praticamente nulla, fatta ec- cezione per alcuni aspetti che perd non sono cognitivi, come lafatica~ mento oculare, causato dalle superfici retroilluminate (la carta, che riflette soltanto la luce, & molto piitrilassante alla vista). Le tecniche che usiamo nei laboratori per seguire i movimenti ‘oculari durante la lettura ci mostrano come il cervello guidi i nostri ocehi su raggruppamenti di unita: il percorso ciot non2costante, ettera perlettera, stanghetta per stanghetta, ma si muo ve a salti di senso ~ e questo avviene di continuo, sotto il livello della e: scienza. Ora: la velocita, oltre ch Tacapacit tessa, di quest ativta, > Ritaglio stampa Dein 26-02-2017 Pega 42/45 Foote 3/3 visiva non cambia fra carta e digi- tale. Cosi come non cambia or ganizzazione disignificati semplic chiedessimoa delle personedimemo- rizzare una breve lista di parole, non troveremmo alcuna differenza fra la quantita dinformazioni immagazzi nata da chi legge su un foglio e chi invece sullo schermo. Le vere diffe- renze arrivano piuttosto quando si ha ache fare con compiti pits complessin. Esiste quindi uno scarto. In cosa? «Nella conoscenza. E stato rilevato che la memoria e la comprensione di tun testo sono migliori se il contenuto b letto su carta anziché su tablet 0 computer, Questo é legato probabil- mente a due fattori. Il primo riguarda Vesperienza "fisica” stessa del testo su carta: la multisensorialita della pagi 1a, al tatto, aumenta infatti gli stimo- li, quindila piacevolezza registratadal, cervello, che come abbiamo detto, continua a creare rimandi fra aree diversi, nellalettura. Questa sensoria- lita aumenta quindi l'attenzione, ri: spetto al contatto pili vacuo con uno schermo, L'altro aspetto fondamenta- le@ dovuto all'organizzazione spazia- le dell'informazione. La disposizione degli oggetti-parole @ importantissi- ma per il nostro cervello, tanto che & stato dimostrato come, ad esempio, lapartealta di uno spazio sia associa. ta.a concetti positivi, mentre quella bassa a pensieri negativi, cosi come discorsi legati al futuro ci fanno spo- stare impercettibilmente un po’ in avanti, al passato indietro. Sui sup- porticartaceiil nostro cervelloriesce ad avere molti pitt agganci fisici cui appendersi, per ricordare, ami che in un testo scorrevole ¢ uniforme man- cano. Su un libro quindi la memoria registra meglio, in modo pit efficace. Ovviamente tutto questo confron- tando un rilegato standard con un tablet. Rispetto alle pagine web dei siti d'informazione la differenza & «Perché banalmente sappiamo che per quanto possiamo essere concen- trati, un banner che si apre ogni 30 secondi, ouna pubblicita interattivaa Tato pagina, non possono fare a meno di spostare Vattenzione del nostro cervello». . Ritagiio stampa ad_wso.

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