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(provincia di Palermo)
P.U.D.M.
Progettista: Redatto:
Ingegneria
I.I.A. Integrata
Ambientale Controllato:
Via Sardegna, 33 Palermo Verificato:
Tel. 091- 6788257
INDICE
1 INTRODUZIONE ................................................................................................. 2
1.1 PREMESSA GENERALE .................................................................................................. 2
1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO .................................................................................. 4
1.3 DEFINIZIONI E INDIRIZZI GENERALI ...................................................................... 5
1 INTRODUZIONE
1.1 PREMESSA GENERALE
Con l’espressione Demanio Marittimo si indica l’insieme dei beni, ivi comprese le pertinenze
demaniali, destinati a soddisfare gli interessi pubblici riguardanti la navigazione, il traffico
marittimo e, più genericamente, i pubblici usi del mare.
I beni appartenenti a questa categoria trovano elencazione, oltre che nei richiamati artt. 822 e segg.
del C.C., nell’art. 28 del Codice della Navigazione.
La Regione Siciliana con la Legge Regionale 15/2005 del 29 novembre 2005, “Disposizioni sul
rilascio delle concessioni di beni demaniali marittimi e sull’esercizio diretto delle funzioni
amministrative in materia di demanio marittimo”, ha fissato le procedure per il rilascio delle
concessioni demaniali marittime e per l'esercizio diretto delle funzioni amministrative a esse
connesse.
In particolare, all’art. 4 comma 1 della suddetta Legge Regionale, è stato previsto che le attività e le
opere sul demanio marittimo devono essere esercitate e autorizzate mediante appositi piani di
utilizzo delle aree demaniali marittime, approvati dall’Assessorato Regionale del Territorio e
dell’Ambiente su proposta dei comuni costieri.
Alla legge ha fatto seguito il Decreto Assessoriale del 25/05/06, concernente le “Linee guida per la
redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione siciliana”.
Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, istituita con D.A. 438 del 21/06/2001 (coincidente solo in
parte con l’omonimo SIC).
In data 19/08/11 è stato pubblicato sulla G.U.R.S. il Decreto Assessoriale del 04/07/11 “Linee guida
per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione Sicilia” che sostituisce il
precedente D.A. del 25/05/06.
Negli ultimi anni ci sono state inoltre modifiche sostanziali al P.U.D.M. dovute a:
Pertanto si è reso necessaria una revisione ed adeguamento del P.U.D.M., così come meglio
specificato più avanti, ai fini del rilascio del parere di approvazione da parte dell’A.R.T.A..
Oltre che dalle norme di carattere generale contenute negli artt. 822 e segg. del codice civile i beni
demaniali marittimi sono disciplinati da una legge speciale, comunemente denominata Codice della
Navigazione, il cui testo definitivo venne approvato con R.D. del 30/03/42, n° 327, nonché dal
relativo Regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. n° 328 del 15/2/52.
Nell’ambito della Regione Siciliana occorre tenere conto, altresì, delle disposizioni normative
contenute nello Statuto e nelle successive norme di attuazione. In particolare, l’art. 32 Statuto
assegna alla Regione i beni del demanio dello Stato esistenti nella Regione medesima, eccetto quelli
interessanti la difesa dello Stato o servizi di carattere nazionale.
Legge Regionale 15/2005 del 29 novembre 2005, “Disposizioni sul rilascio delle concessioni di
beni demaniali marittimi e sull’esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di
demanio marittimo” e ss.mm.ii.
Decreto Assessoriale del 04/07/11 “Linee guida per la redazione dei piani di utilizzo del demanio
marittimo della Regione Sicilia”
Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 che con l’art. 34 duodecies, novellando il citato articolo 1,
comma 18, del D.L. n. 194/2009, ha disposto la proroga sino al 31 dicembre 2020 delle
concessioni demaniali in essere alla data del 30 dicembre 2009 (data di entrata in vigore del D.L. n.
194/2009) ed in scadenza entro il 31 dicembre 2015.
Legge n. 228/2012 che all’art. 1 comma 547 ha esteso le previsioni dell’articolo 1, comma 18, del
D.L. n. 194/2009, come sopra modificato, alle concessioni aventi ad oggetto:
Decreto Assessoriale 12/08/14 “Proroga della durata degli atti di concessione di beni demaniali
marittimi in scadenza alla data del 31 dicembre 2015” al 31 dicembre 2020.
Area: l’insieme di ambiti costieri demaniali marittimi, compresi all’interno dei confini comunali,
tendenzialmente omogenei e cioè aventi medesime caratteristiche ambientali, morfologiche ed
infrastrutturali. Ogni area deve costituire inoltre la rappresentazione di uno o più insiemi costieri
identificati tenendo presente la loro finalità secondo criteri che consentano una trattazione unitaria
dei territori da essa individuati e delle norme ad esso collegate.
Zona: superficie con particolarità specifiche tali da giustificare una regolamentazione specifica e le
cui esigue dimensioni non consentono la costituzione di un’area; la regolamentazione di dettaglio
della zona è dettata dalle caratteristiche ambientali (pericolo geologico; fenomeni erosivi;
salvaguardia degli ecosistemi; salvaguardia del paesaggio) ovvero da motivate e specifiche scelte di
recupero o, al contrario, di sviluppo degli ambiti territoriali, e comunque funzionali al riassetto del
territorio costiero.
servizi igienici per i bagnanti, per un minimo di 3 di cui 1 per portatori di handicap;
cabine spogliatoio, per un minimo pari al 10% dei punti ombra (ombrelloni);
docce all’aperto per un minimo di 4, ad acqua fredda e senza possibilità di uso di saponi;
servizi per la sicurezza della balneazione - locale di primo soccorso - deposito per attrezzature
- locale tecnico - una passerella principale in doghe di legno appoggiata al suolo e collegate
fra loro - percorsi per disabili;
un gruppo di contenitori attrezzati per fornire un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti.
Sono ammesse anche attività e attrezzature, complementari alla balneazione, quali: bar, ristorante,
giochi, attrezzature sportive, ecc.... La superficie da assentire in concessione non deve eccedere, in
linea di massima, i 3.000 mq., e quella coperta non può essere più dei 10%. Al fine di non costituire
barriere visive, le strutture devono essere disposte in modo ortogonale alla linea di costa e non
possono, in linea di massima, superare il 30% del fronte concessorio.
magazzino;
Sono anche ammessi: punti di ristoro e relativi spazi ombreggiati, eventuali giochi a carattere
stagionale. La superficie da assentire in concessione, in linea di massima, non può superare i 2.000
mq. di cui non più del 5% coperta.
Aree attrezzate per pratiche sportive Parte del territorio demaniale marittimo destinato ad attività
sportive, ove è ammesso il noleggio delle attrezzature necessarie e dove si possono svolgere attività
tese all’insegnamento e alla pratica di vela, windsurf, canoe, pattini e similari, con i seguenti servizi
minimi:
servizi igienici per gli utenti, per un minimo di 3 di cui 1 per portatori di handicap;
rimessa o magazzino;
Sono anche ammessi eventuali punti di ristoro e spazi ombreggiati. Per i suddetti servizi la
superficie coperta non può superare complessivamente 100 mq.
n. 10 (massimo) box per il soggiorno all’ombra dei cani di dimensione mt. 1,40x1,40 e altezza
massima mt. 1,40 realizzati con struttura in legno e con copertura in canne o similari. In
aderenza ai box dovranno essere realizzati i servizi di pulizia e doccia per gli animali, dotati di
piattaforma ed impianto idoneo per la raccolta delle acque di scarico. All’interno dell’arenile
è consentita l’attività di addestramento e allevamento di cani abilitati al salvamento.
L’arenile in concessione dovrà essere delimitato con recinzione in tavolato e rete metallica
aventi altezza massima non superiore di mt. 200, dotato di un adeguato numero di aperture
provviste di porte. L’igiene e la pulizia inerente l’attività nel suo complesso dovranno essere
garantiti da un insieme di fattori definiti sia in fase di progettazione che in fase di gestione nel
rispetto delle norme igienicosanitarie.
Punto di ristoro: Sono ammessi servizi di ristoro aventi tipologia di chiosco, con la possibilità di
situarvi manufatti e spazi ombreggiati. Devono essere assicurati i servizi per la raccolta
differenziata dei rifiuti. La superficie occupata dal chiosco nei corpi principali non può superare i
100 mq. in linea di massima, al netto di pedane, piattaforme, camminamenti, ecc…
• servizi igienici per gli utenti, per un minimo di 2 di cui 1 per portatori di handicap;
• magazzino;
• bar con annesso magazzino, spogliatoio, wc per il personale e di servizio, area lavoro;
Spazi ombreggiati: Sono sempre ammessi, fatti salvi specifici divieti contenuti nelle norme del
P.U.D.M., e purché a carattere stagionale, spazi ombreggiati, ossia spazi per la sosta delle persone
all’ombra, da realizzarsi tramite sedute in legno o similari, con copertura in tessuti o similari.
Porti e approdi turistici: nei P.U.D.M. possono essere previsti, a titolo meramente indicativo, delle
aree per la realizzazione di porti e/o approdi turistici regolamentati da precisa normativa in materia.
Le eventuali scelte per il posizionamento di queste aree devono tenere conto:
Spiaggia libera: area demaniale marittima, non concessa a terzi, di uso pubblico e accesso libero e
gratuito. In tali aree non è fornito, salva diversa indicazione mediante idonea cartellonistica, il
servizio di salvamento e di controllo della balneazione e pertanto tali attività rimangono a rischio e
pericolo del soggetto che le esercita.
2 IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
2.1 IMPOSTAZIONE DEL PIANO
Ai sensi del punto 1, Allegato A del D.A. 04/07/11 sono tenuti a redigere il P.U.D.M., ai sensi
dell’art. 4 della Legge Regionale n. 15/2005, tutti i comuni della Regione siciliana il cui territorio
sia prospiciente sul demanio marittimo. Il P.U.D.M redatto da ciascun comune interessato riguarda
tutta la fascia prospiciente l’ambito territoriale di competenza che appartiene al pubblico demanio
marittimo.
Al presente piano si è pervenuti con la revisione del piano originario approvato in Consiglio
Comunale nel 2009.
verificare l’eventuale aggiornamento della cartografia rilasciata dal Sistema Informativo del
Demanio della Regione Siciliana (S.I.DE.R.SI.): dall’esame svolto congiuntamente con
l’Ufficio Tecnico del Comune è stato possibile appurare che la cartografia di base sulla
quale riportare gli elaborati grafici del P.U.D.M. non è variata
svolgere numerosi tavoli tecnici con i rappresentanti del Comune per la definizione delle
Linee Guida Generali da inserire nel Piano (si veda paragrafo 2.2)
Regolamento di attuazione
Documentazione fotografica
Alla scadenza delle concessioni demaniali, sull’area identificata come scogliera, la superficie
massima consentita per la concessione è di 1.000 m2
Fermo restando quanto asseverato alla lettera e) del punto 7) dell’Allegato A al D.A. 07/07/11,
le strutture a servizio degli stabilimenti o delle aree attrezzate (bar, wc, spogliatoi, ecc…)
devono essere previste, lì dove possibile, perpendicolari al fronte strada al fine di non costituire
barriera visiva al litorale
Alla scadenza delle concessioni demaniali, entro due anni dall’avvenuto rinnovo, deve essere
prevista la riduzione del 50% del numero delle cabine, di qualsiasi forma e natura, e/o della
superficie occupate dalle stesse e riportata nelle planimetrie allegate in concessione
TAV. 3.A: disciplina la zona dal confine con il Comune di Palermo al ristorante-hotel Scogliera
Azzurra:
• Sulla zona limitrofa al confine con il Comune di Palermo, visto il P.U.D.M. approvato dal
Comune di Palermo e considerato che la zona presenta un particolare pregio ambientale e
paesaggistico, occorre prevedere solo l’utilizzo come “spazi ombreggiati”, così come
definiti nel paragrafo 1.3
• Sulla zona limitrofa al porto inserire la possibilità di realizzare aree pertinenti alle attività
commerciali esistenti sulla fascia prospicente il demanio
TAV. 3.B: disciplina la zona Torre, da via dei Villini fino al viale A. Vespucci:
• In considerazione del fatto che l’area riveste particolare pregio dal punto di vista
paesaggistico ed ambientale e che è caratterizzata da violente mareggiate si prevede il
prolungamento della zona denominata “C2” (non utilizzabile ai fini della concessione) fino a
ridosso del lotto 2 denominato “Free Beach”
• Individuare un’area, compresa tra via De Gasperi e Punta del Passaggio, per lo svolgimento
di eventi culturali temporanei per la promozione del territorio così come previsto alla lettera
Q) del punto 7 dell’Allegato A alle Linee Guida
• E’ stata inoltrata al Servizio 5 Demanio dell’A.R.T.A., da parte del Comune di Isola delle
Femmine, richiesta di subentro alla concessione n° 230/06, in decadenza (Nota del Serv. 5
Demanio Marittimo A.R.T.A. n° 54976 del 26/11/14), intestata alla ditta “Acqua e Vento”
di Mancuso Rosalba (Lotto 4); per tale lotto è previsto l’utilizzo solo come “spazi
ombreggiati”, così come definiti nel paragrafo 1.3
• Nel tratto compreso tra il Lotto 4 e la nuova area destinata ad “Area attrezzata per la
balneazione” non sono più previsti l’utilizzo di “Campi boe” e “Giochi”, ma solo l’utilizzo
come “spazio ombreggiato”, così come definiti nel paragrafo 1.3
• Alla scadenza della concessione demaniale il Lotto 4-bis “Sikulo”, concessione n° 47/2010
si dovrà adeguare alle linee guida stabilite nel presente Piano
• Alla scadenza dei termini previsti dalla normativa, la concessione demaniale del lotto 5
“Kalos”, concessione n° 335/06, non è più prevista per motivazioni di natura tecnica
(presenza di pompe di sollevamento del nuovo piano fognario); il lotto sarà accorpato al tratto
di spiaggia libera in concessione al Comune
TAV. 3.D: disciplina il tratto di spiaggia tra la via Garibaldi e il confine con il Comune di
Capaci:
• Nei tratti in concessione al Comune denominati L1, L2 ed L3, non devono essere previsti
chioschi, piattaforme, pedane, camminamenti, o qualsiasi struttura, anche temporanea,
dedita ad attività commerciale e/o di ristoro
• Nel tratto L1 in concessione al Comune deve essere previsto l’utilizzo di “Aree attrezzate
per l’accesso di animali di affezione”, così come definito nel paragrafo 1.3.
Le nuove concessioni demaniali marittime e quelle in essere (il cui termine di scadenza è il
31/12/2020) in fase di rinnovo, dovranno adeguarsi ai parametri e disposizioni riportate nel
P.U.D.M. condiviso dal Consiglio Comunale ed approvato definitivamente dall’A.R.T.A..
Seguendo in senso antiorario la linea di confine del territorio comunale, da Punta della Catena,
posta al confine con Palermo, si prosegue lungo la linea di costa, rocciosa e frastagliata,
comprendendo la piccola penisola dominata dalla Torre in Terra fino alla Punta del Passaggio a
nord, per proseguire ad ovest lungo la spiaggia sabbiosa che si sviluppa per circa 1 km (La Praia)
fino ad incontrare il confine del territorio comunale di Capaci. Da questo punto, la linea di confine
prosegue in direzione sud-sud/est per risalire, seguendo una poligonale costituita da tratti rettilinei
rispettivamente ortogonali e paralleli alla linea di costa, fino a raggiungere Portella della Balata, da
cui prosegue lungo lo spartiacque della Montagna Raffo Rosso e Pizzo Mollica (533 m s..m) per poi
ridiscendere repentinamente di nuovo verso Punta della Catena.
Il territorio comunale comprende, infine, un piccolo isolotto disabitato, denominato appunto Isola
delle Femmine o Isola di Fuori, posto proprio di fronte all’estrema propaggine della piccola
penisola della Torre in Terra (Punta del Passaggio) e sorvegliata dalla Torre di Fuori.
Il territorio comunale di Isola delle Femmine si estende per Ha 354 circa lungo la fascia costiera e
confina con il Mare Tirreno e con i territori dei Comuni di Palermo, Capaci e Torretta.
1. la fascia costiera, compresa fra il mare Tirreno, la ferrovia PA-TP ed il confine con il
territorio di Capaci;
3. la fascia che si sviluppa a monte dell’autostrada e risulta delimitata dai rilievi montuosi che
fanno da coronamento all’intero territorio comunale.
Tale regime vincolistico discende in parte dall’applicazione di disposizioni di legge nazionali e/o
regionali, in parte dalla emanazione di specifici provvedimenti amministrativi, a tutela di interessi
di varia natura: paesaggistica, ambientale, di igiene pubblica, di sicurezza del traffico, ecc…
L’intero territorio comunale risulta sottoposto al vincolo a tutela dei beni paesaggistici ed
ambientali di cui alla Legge 1497/39.
Il territorio del Comune di Isola delle Femmine ricade inoltre parzialmente in Siti di Interesse
Comunitario (S.I.C.) identificati da ITA 020005 “Isola delle Femmine” e ITA 020047 “Fondali di
Isola delle Femmine – Capo Gallo”.
La Riserva Naturale Orientata di Isola delle Femmine, istituita con D.A. 584 del 1/9/1997, coincide
con l’omonimo SIC.
La Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, istituita con D.A. 438 del 21/06/2001, coincide solo in
parte con l’omonimo SIC.
3.3 MORFOLOGIA
Dal punto di vista morfologico, il territorio comunale appare come una sorta di “anfiteatro naturale”
composto da tre settori nettamente distinti.
La platea è costituita da un vasto pianoro che si affaccia sul Mare Tirreno secondo una linea di
costa molto articolata, costituita in parte da una scogliera rocciosa ed in parte da un litorale
sabbioso, e degrada dolcemente fino alle pendici dei rilevi montuosi; quest’area subpianeggiante,
compresa tra 0,00 e 45,00 metri sul livello del mare, risulta caratterizzata da una pendenza lungo la
direttrice nord-ovest variabile tra lo 0 e il 10 %.
Allontanandosi dalla linea di costa, la pianura si trasforma in un versante particolarmente acclive (la
gradinata), costituito da una larga fascia di detrito di falda (contrada Coste Estremola), che,
sviluppandosi fra quote variabili tra i 45,00 e i 110-300 m s.l.m., raggiunge valori di pendenza
superiori al 30 %, e si raccorda, infine, bruscamente con le pareti sub-verticali dei rilievi della
Montagna Raffo Rosso e di Pizzo Mollica (533 m s.l.m.).
Pianura e depositi costieri. Procedendo da nord verso sud si estende un’ampia area sub-
pianeggiante, compresa tra 0,00 e 45,00 m. s.l.m., dalla morfologia modellata, risultato dell’azione
morfologica del mare quaternario, che provocando cicli alterni di deposizione ed erosione ha creato
un ampio terrazzo 29 marino, che si ritiene costituisca la parte ribassata di una faglia presunta,
avente direzione Nord- Sud ubicata alle pendici dei rilievi alto-collinari.
Per quanto riguarda il perimetro costiero, la parte settentrionale si presenta caratterizzata da scogli
rocciosi che degradano dolcemente verso sud-ovest con la spiaggia, che si estende per circa 1 km
con andamento regolare ed uniforme.
Da un’analisi dell’andamento della spiaggia e delle correnti prevalenti del moto ondoso, risulta che
la spiaggia è in arretramento probabilmente a causa del limitato apporto solido del torrente Ciachea.
In prossimità del centro abitato, ubicato nella parte settentrionale del territorio comunale, la costa
frastagliata assume la forma di una cala che ha permesso la realizzazione di una piccola area
portuale per l’attracco dei pescherecci locali.
3.4 LITOLOGIA
Dal punto di vista strettamente geologico i terreni dell’area in questione insistono su un basamento
flyschoide di età Oligocene superore – Miocene inferiore che non affiora ma è stato intercettato a
varie profondità durante l’esecuzione di campagne geognostiche.
Su di esso poggiano i detriti calcarei della Piattaforma Panormide di età compresa tra il Trias e
l’Eocene che costituiscono i rilievi calcarei presenti.
I depositi costieri attuali costituiscono la fascia perimetrale occidentale per una lunghezza di circa 1
km. Sono costituiti da elementi con granulometria sabbiosa prevalentemente carbonatica, di origine
organogena, di colore giallastro, con fauna strettamente litorale.
Il detrito di falda, costituito da una coltre di detriti di spessore compreso tra 3,00 e 5,00 metri,
provenienti dalla disgregazione del litotipo carbonatico presente a monte, risulta ubicato ai piedi dei
rilievi alto-collinari nascondendo il contatto stratigrafico dei due litotipi sottostanti.
Seguendo in senso antiorario la linea di confine del territorio comunale, da Punta della Catena,
posta al confine con Palermo, si prosegue lungo la linea di costa, rocciosa e frastagliata,
comprendendo la piccola penisola dominata dalla Torre in Terra fino alla Punta del Passaggio a
nord, per proseguire ad ovest lungo la spiaggia sabbiosa che si sviluppa per circa 1 km (La Praia)
fino ad incontrare il confine del territorio comunale di Capaci in prossimità dell’hotel “Saracen”.
La politica attuata dall’amministrazione comunale negli ultimi tempi, ha condotto alla eliminazione
di grandi strutture che si erano venute a determinare nell’utilizzo della fascia costiera del territorio
proprio a causa della vicinanza del centro balneare con l’area metropolitana di Palermo. Sono state
eliminate strutture di notevole impatto ambientale e si è vigilato affinché tutti gli interventi pubblici
e privati riguardanti la fascia costiera fossero indirizzate al rispetto del decoro e della bellezza
paesaggistica del territorio.
Con la realizzazione del presente Piano, l’Amministrazione comunale intende proseguire nella
direzione intrapresa ed ottenere la riqualificazione della costa conseguendo il completo sviluppo
economico e sociale dell’intera fascia costiera e non solo di quella specificatamente balenabile.
tra ogni concessione di nuova previsione, esclusivamente per le tipologie stabilimenti balneari,
aree attrezzate per la balneazione e punti di ristoro (così come descritte al paragrafo 1.3), deve
essere lasciata una distanza minima di almeno 100 ml; la medesima distanza deve essere
rispettata ai fini del rilascio delle nuove concessioni anche rispetto a quelle esistenti. Al fine
della verifica delle suddette distanze non vengono considerate le concessioni assentite in favore
dei comuni e delle altre amministrazioni per finalità di pubblico interesse, nonché quelle
comunque dirette a consentire l’utilizzo pubblico e gratuito del bene demaniale marittimo.
L’obbligo di rispetto della distanza minima non trova comunque applicazione per le
concessioni all’interno degli ambiti portuali.
il fronte mare di ogni singola concessione di nuova previsione per uso turistico-ricreativo degli
arenili non può essere superiore a 100 ml ad esclusione di interventi di interesse pubblico;
la recinzione dei lidi deve essere tale da non impedire la vista del mare e al confine con il ciglio
della strada, non deve superare m 1,20;
gli scarichi, in assenza di idonea rete fognante, devono essere convogliati in fosse settiche a
tenuta, opportunamente dimensionate;
i manufatti dovranno avere forme contenute ed essere realizzati con la dimensione maggiore
ortogonale alla battigia in modo da consentire la visione del mare dalla strada; i manufatti
dovranno avere, in generale, la caratteristica di precarietà e devono essere realizzati con
materiali e metodologie che ne consentano, ove prevista, la facile rimozione. Dovranno essere
utilizzati materiali eco-bio-compatibili anche di tipo innovativo, lignei. Non è consentita la
sui manufatti esistenti sono sempre ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria, nonché,
nel rispetto delle previsioni di legge, la manutenzione straordinaria e il restauro conservativo;
ogni manufatto potrà essere colorato con un massimo di tre colori (bianco, azzurro, giallo);
negli stabilimenti e nelle aree attrezzate si dovrà porre una segnaletica in legno, senza opere di
fondazione, indicante l’ingresso, l’uscita, il nome ed il confine della concessione;
nelle aree in concessione tutte dovranno essere garantite condizioni di facilità e sicurezza del
movimento delle persone anche attraverso la posa di camminamenti da realizzarsi in legno con
tavole appoggiate al suolo e collegate fra loro; devono essere garantite le condizioni di fruibilità
ai portatori di handicap;
gli spazi utilizzati e quelli limitrofi per una lunghezza pari al fronte mare demaniale marittimo
in concessione da entrambi i lati e per tutta la profondità della fascia demaniale, non oggetto di
altre concessioni, devono essere puliti per tutto l’anno dai concessionari;
In tale fascia non sono consentite istallazioni di alcun tipo né la disposizione di ombrelloni o sedie
sdraio o qualsiasi attrezzatura anche se precaria. Va comunque vietata qualsiasi attività o
comportamento che impedisca il transito alle persone ed ai mezzi di servizio e soccorso dalla costa
o spiaggia verso il mare e viceversa. Occorre prevedere sempre dei percorsi pedonali di accesso o di
uso pubblico, realizzabili mediante progetti d’iniziativa pubblica o privata convenzionata.
Gli accessi alla spiaggia devono essere conformi alla normativa sull'abbattimento delle barriere
architettoniche. Tali accessi saranno, di norma, assicurati ad intervalli non superiori a 150 m l’uno
dall’altro.
È vietato l’accesso al mare e l’attraversamento degli habitat costieri al di fuori delle strade e dei
luoghi che sono esplicitamente designati a tale funzione ad ogni mezzo meccanico che non sia di
servizio, se non esplicitamente autorizzato. Ad ogni sbocco pubblico, ove questo arrivi nell’area
demaniale, va lasciato libero un corridoio di larghezza adeguata e comunque non inferiore a mt.
5,00. Gli accessi alla spiaggia devono essere conformi alla normativa sull’abbattimento delle
barriere architettoniche.
5.3 LE AREE
Il territorio Comunale, relativamente al demanio marittimo di propria competenza, è stato suddiviso
in due aree, così come definite nel paragrafo 1.3:
Area scogliera: la parte settentrionale che si presenta caratterizzata da scogli rocciosi che
degradano dolcemente verso sud-ovest. La linea di costa ha inizio da “Punta della Catena”, posta
al confine con il territorio comunale di Palermo, e prosegue lungo la linea di costa, rocciosa e
frastagliata, comprendendo la piccola penisola dominata dalla “Torre in Terra”, e attraversando la
“Punta del Passaggio a nord” arriva, ad ovest, in prossimità della via Garibaldi dove ha inizio la
spiaggia. L’Area costa si estende per una lunghezza del fronte demanio marittimo di circa 3.950 ml.
Nell’area in oggetto risultano in atto rilasciate le seguenti concessioni (si vedano gli elaborati 2.A,
2.B e 2.C per individuare l’ubicazione delle stesse):
Area spiaggia: si estende per circa 1 km con andamento regolare ed uniforme. Il litorale si estende
lungo il “Viale Saraceno”, iniziando in prossimità di via Garibaldi (in corrispondenza del cimitero)
fino al confine con il territorio comunale di “Capaci
L’Area Spiaggia si estende per una lunghezza del fronte demanio marittimo di 948 metri lineari di
cui 703 ml sono concessi a terzi.
Nell’area in oggetto risultano in atto rilasciate le seguenti concessioni (si veda l’elaborato 2.D per
individuare l’ubicazione delle stesse):
5.4 LE ZONE
Così come previsto al punto 7) lettera A) del D.A. 04/07/11 è possibile suddividere le aree in zone
la cui regolamentazione di dettaglio è dettata da caratteristiche ambientali e di sviluppo peculiari.
Pertanto l’area scogliera è stata suddivisa in tre zone di seguito descritte:
Zona denominata con il simbolo cartografico “C1” estesa tra il confine territoriale con il comune di
Palermo e il porto turistico peschereccio.
Zona denominata con il simbolo cartografico “C2” estesa tra il porto turistico peschereccio e la via
De Gasperi comprendendo la Punta del passaggio a nord. (vedi Foto 2).
Zona denominata con il simbolo cartografico “C3” estesa tra la via De Gasperi e l’incrocio tra il
viale Marino e la via della Torre.
L’area spiaggia presenta caratteri di continuità sia morfologici che di sviluppo tali che non si è
ritenuto necessario suddividerla in zone
Tipologia autorizzata
Identificazione lotto Estremi della concessione
in concessione
Lotto “1” – “La Rosa 40/04 del 05/04/04 piattaforma per uso
dei Venti” Capitaneria di Porto elioterapico
Nel tratto di circa 200 m compreso tra il confine con il Comune di Palermo e il confine nord-est
della particella identificata come 1002 nella cartografia SIDERSI di base:
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
Nel tratto compreso tra il confine nord-est della particella identificata come 1002 nella
cartografia SIDERSI di base e il confine est del lotto 1:
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Stabilimenti balneari”, simbolo cartografico “Sb”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Aree pertinenti alle attività commerciali esistenti sulla fascia prospicente il demanio”,
simbolo cartografico “Ap”, così come indicato al paragrafo 2.2
Nel tratto compreso tra il confine ovest del lotto 1 e il confine est della particella identificata
come 998 nella cartografia SIDERSI di base:
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
Nel tratto compreso tra il confine est della particella identificata come 998 nella cartografia
SIDERSI di base ed il porto turistico peschereccio:
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Aree pertinenti alle attività commerciali esistenti sulla fascia prospicente il demanio”,
simbolo cartografico “Ap”, così come indicato al paragrafo 2.2
Su tutta la zona de quo, la superficie da assentire in nuova concessione non deve eccedere i
1.000 m2.
Su tutta la zona de quo, le concessioni in essere (il cui termine di scadenza è il 31/12/2020), in fase
di rinnovo, non devono eccedere la superficie 1.000 m2.
Al fine di non costituire barriere visive, le strutture devono essere disposte in modo ortogonale alla
linea di costa.
Nessuna
In considerazione del fatto che la zona riveste particolare pregio dal punto di vista paesaggistico ed
ambientale e che è caratterizzata da gravosi fenomeni meteomarini che si verificano durante il corso
dell’anno, anche nella stagione estiva, con particolare violenza ed intensità, su di essa non è
L’area demaniale, compresa tra via De Gasperi e Punta del Passaggio, ed indicata col simbolo “Mc”
può essere utilizzata per eventi culturali temporanei per la promozione del territorio comunale e/o
del mare così come previsto alla lettera q) del punto 7 dell’Allegato A alle Linee Guida.
Tipologia autorizzata
Identificazione lotto Estremi della concessione
in concessione
Su questa zona, data la particolare conformazione morfologica della fascia costiera in questione e
considerata la vicinanza della stessa ad un area ad elevata urbanizzazione adibita ad uso abitativo
residenziale, non è consentito nessun altro titolo concessorio oltre quelli esistenti.
Su tutta la zona de quo, le concessioni in essere (il cui termine di scadenza è il 31/12/2020), in fase
di rinnovo, non devono eccedere la superficie 1.000 m2.
Al fine di non costituire barriere visive, le strutture devono essere disposte in modo ortogonale alla
linea di costa.
Tipologia autorizzata in
Identificazione lotto Estremi della concessione
concessione
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
Nel tratto compreso tra il Lotto 4-bis e la nuova area destinata ad “Area attrezzata per la
balneazione”
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
Nel tratto compreso tra la nuova “Area attrezzata per la balneazione” e l’Area spiaggia
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Campi boe”, simbolo cartografico “Cb”, così come definiti al paragrafo 1.3
Su tutta la zona de quo, la superficie da assentire in nuova concessione non deve eccedere i
1.000 m2.
Su tutta la zona de quo, le concessioni in essere (il cui termine di scadenza è il 31/12/2020), in fase
di rinnovo, non devono eccedere la superficie 1.000 m2.
Al fine di non costituire barriere visive, le strutture devono essere disposte in modo ortogonale alla
linea di costa.
Tipologia autorizzata in
Identificazione lotto Estremi della concessione
concessione
Lotto 8 – lido Rosamarea 51/04 del 29/04/2004 Capitaneria di area attrezzata per la
(Stassi) Porto balneazione
Alla scadenza delle concessioni demaniali, entro due anni dall’avvenuto rinnovo, deve essere
prevista la riduzione del 50% del numero delle cabine, di qualsiasi forma e natura, e/o della
superficie occupate dalle stesse e riportata nelle planimetrie allegate in concessione.
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Animali di affezione”, simbolo cartografico “Aa”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Aree attrezzate per pratiche sportive”, simbolo cartografico “Ps”, così come definiti al
paragrafo 1.3
- “Spiaggia libera”, simbolo cartografico “Sl”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Area attrezzata per la balneazione” simbolo cartografico “Bn”, così come definiti al
paragrafo 1.3
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Aree attrezzate per pratiche sportive”, simbolo cartografico “Ps”, così come definiti al
paragrafo 1.3
- “Spiaggia libera”, simbolo cartografico “Sl”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Spazi ombreggiati”, simbolo cartografico “So”, così come definiti al paragrafo 1.3
- “Aree attrezzate per pratiche sportive”, simbolo cartografico “Ps”, così come definiti al
paragrafo 1.3
- “Spiaggia libera”, simbolo cartografico “Sl”, così come definiti al paragrafo 1.3
La lunghezza del fronte demaniale marittimo lasciato alla libera fruizione è pari a 245 ml
ALLEGATI
Addi, 14 del mese di aprile dell’anno 2015, alle ore 12,00 circa presso la casa comunale, previ
accordi si è riunito un tavolo tecnico .
Risultano presenti:
Scopo della riunione è la prosecuzione dei lavori intrapresi in data 17 febbraio u.s. relativi alla
revisione, aggiornamento ed adeguamento del PUDM adottato dal Consiglio Comunale con
Delibera del Settembre 2009, alle linee guida di cui al D.A. del 2011.
Inoltre, considerato che in data 13/03/2015 con nota protocollo n. 3112 è stata inoltrata al
Servizio 5 Demanio Marittimo dell’A.R.T.A. da parte del Comune di Isola delle Femmine, la
richiesta di subentro alla concessione n° 230/06, intestata alla ditta “Acqua e Vento” di Mancuso
Rosalba, si suggerisce di destinare tale area come “spazi ombreggiati”.
Inoltre nella relazione tecnico descrittiva a pagina 29 (ventinove), alla voce:possibili utilizzi previsti
nel PUDM, nel secondo capoverso aggiungere “aree pertinenti alle attività commerciali” così
come definiti a pagina 30 , primo capoverso.
Il Sindaco
F.to Stefano Bologna
L’assistente
F.to Ing. Giuseppe Puleo