(lle ORGANOLOGIA
I] flauto Boehm compie 150 anni
Brevettato nel 1847, il flauto Boehm si avvia ancora pieno
‘UNA LUNGA SPERIMENTAZIONE
di vitalita a compiere 150 anni alle soglie del 2000: un
bilancio di questo secolo e mezzo di storia e un'analisi delle
tappe percorse dal flautista-inventore che evidenzia,
inaspettatamente, remore inespresse e ripensamenti.
DIANDREA POMETTINE
| giomo doggi, grazie alla sua vastisima diffusione,
non abbiamo alcuna esitazione a identificare nello
strumento boehmiano quanto, nella comune acce-
zione, viene indicato col termine di flauto (o flauto
‘traverso), ma ogni epoca ha avuto il suo flauto e quello Bochm,
nato 150 anni fa, interpretasu scala universale I'deale tipologia
dello strumento soltanto a partire dallinizio del secolo... mal-
grado moltisiano portat, per ragioni psicologiche, a retrodata-
re Vet del flauto modemno e della sua tradizione, Un'involon-
taria conferma di questo diffuso fenomeno ce la fornisce R.
Meylan che, pur dentunciando questa erronea tendenza da par
te di non precisati ‘maestr’, incorre egli steso in un analogo
‘lapsus freudiano’, scrivendo nel suo libro che Vinvenzione del
lauto Boehm risaliva circa al 1832. A questo proposito non si
pud fare a meno di notare che, in quella data, i flauto quale lo
conosciamo oggi non era stato ancora neppure concepito.
Nel 1832 Bochm presenti Vinvenzione di uno strumento che
ebbe breve vita e cadde rapidamente in disuso in seguito alla
‘comparsa de! fau-
to attuale, brevet-
tato dallo stesso
inventore tedesco
quindici anni pit
tardi, nel 1847
(fig.1). Dal mo-
‘mento che alba
del nostro flauto
non & cost remota
nel tempo, ci si
chiede quale sia
stato il segreto del
suo rapido succes-
so e come abbi
fatto il suo inven
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f ro}
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SJsmeeortey | tore, il tedesco
Boehm, a battere
con la sua creazi
ne tutti gli altri
Pe gl
numerosi flauti
che durante il se-
colo XIX furono
lo presenta gia numerase soluzion che saranno
‘iprese nelmodello del 1847.
12
proposti in alter-
nativa,
SYRINX
Le qualita vincenti di Boehm furono, a
io avviso, le seguenti: 1) Il coraggio, la
determinazione ¢ la lungimiranza di rimet-
tere in discussione in toto le caratteristiche,
xnon solo costructve, del flauto che la storia
gli aveva consegnato e, per adeguarlo alle nuove esigenze della
‘musica romantica, di trasformarlo da semplice strumento fre~
‘quentemente autocostruito dal flautista, a prodotto tecnologi-
0 (ticordiamo che il lauto usato da Bochm albepoca della sua
giovinezza, ¢ dal quale egli prese le mosse, era quello di legno
a sette fori e una chiave). 2) II merito di scegliere un procedi-
‘mento del tutto inedito nel campo della costruzione degli
strumenti a fiato: il metodo scientifieo, 0 quantomeno l'ap-
proccio pit razionale e sistematico che fosse possibile ai suoi
tempi, quando la fisiea acustica era ancora agli albori (von
Helmholtz compiva in quegli anni le prime important espe
rienze in questo campo con i suai risonatori). 3) I ticorso ad
una sperimentazione metodica, instancabile € a tutto campo,
che praticamente non si interruppe, per intero arco della sua
esistenza; il primo flauto, ad una chiave, lo costruiall'eth di 15
anni nel 1809, mentre Die flte und das flotenspiel, fondamenta-
le ma non ultima pubblicazione, per aggiomnare il suo lavoro
sull’invenzione del 1847, & del 1871, quando aveva 77 anni.
D'altra parte non bisogna semplicisticamente credere che il
‘modello Bochm sia nato in modo improwviso, o sia stato sin