Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Dopo la conferenza stampa della Ministra Gelmini del 2 settembre, siamo di fronte alla
colpevole ignoranza o alla mistificazione della verità sulle reali condizioni della scuola
siciliana, e all’offesa cinica e spregiudicata dei precari siciliani che da 18 giorni praticano lo
sciopero della fame. Tutto questo è inaccettabile per un Ministro della Repubblica!
Bisogna dare voce alla verità per impedire la precarizzazione del futuro delle giovani
generazioni, le disuguaglianze sociali, la povertà economica e culturale della Sicilia. I tagli
agli organici sfasciano la scuola pubblica, dividono socialmente il Paese allontanando
ancora di più il Nord dal Sud, rompendo i legami sociali e solidali.
La segreteria regionale della FLC Cgil denuncia una vera e propria “Emergenza Sociale
in Sicilia” con una scuola immiserita dai tagli insopportabili agli organici, circa 12.500
posti negli ultimi due anni con la legge 133/08, che seminano il seme della povertà e delle
disuguaglianze sociali e abbattono il futuro della Sicilia.
Per queste ragioni la FLC e la Cgil siciliane rilanciano la vertenza scuola in Sicilia con la
mobilitazione lanciando un appello all’impegno civico e alla partecipazione ai lavoratori e
alle lavoratrici di ruolo e ai precari della scuola, dell’università e della ricerca, ai precari
rimasti disoccupati, agli studenti medi e universitari, alle famiglie, ai partiti politici, ai
sindaci e alle comunità locali.
Inoltre, la FLC Cgil siciliana aderisce alla manifestazione del 12 settembre a Messina
promossa dai CPS per rivendicare pari opportunità e investimenti per la scuola pubblica
meridionale.