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CHOROGRAFIA [STORICA
DEL DUCATO.
E PROVINCIA
DEL SIRMIO
DALLA SAGRA CESARI-3A MAESTA’
DI LEOPOLDO
lNVITTlSSIMO IMPERATORE
Confèrito col Mero , e Mtſto Im‘ha-0,:- col Titolo
~ d’ A L T E Z Z A
AL PRENCIPE
LlVlO ODESCALCHI
DUCA Dl BRACCIANO , E CER( ace.
Txndoua nell’ldíomaì ltalíano dalla già ſtamp'ata
in Latino dall’iſteſſo Autore
GlUSEPPEAVANCI DA FERMO,
E dal jk'edç/Ìma Dedicata
ALL’ URBANO AMICO
Con l’aggíonta della Bolla d’Oro ſopra la
médcſima Invcſh'tura ace.
EMANAÎA L’ANNO Mma Sgtcsuro Navman OTTO -
@WHEN-BR*
IN ROMA .L’ANNO DEL GIUBI[.EO MDCCñ '
Nella, Staglparù di Domenico Antonio Ercole m Pari-me‘:
CON LIEENZA DE‘ SUPERIORI.
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;AMICO ’UMANO - -
` , E R ì compiace-Wi_
. . ‘ -hò tradoçto. in.,
Idíoma Italiano let-Chorografia.
Iſtoríca del Ducato ..del Sirmio,
“ian, . , Che
che ViÎpl‘eſentai‘ín latino-.L’Anſiìxi
eizia, quale mi predomina , hà ſu
perato in mè il pOtente rifleſſo ,
che mi rimoveva dal ſodisſarvi .
Era queſti l'eſſermi ſtato un'iver
ſalmentefigurato il DUCA ODB~
SCALCHl di genio sì ſe'veramentea
modeſto, e tant' alieno da tutto
ciÒ,che poſſa dar pompa di Mon
do al ſuo Nome, che non ſenza.,
pena lo riguardi impreſſo , perche
egli ſempre ſoſpetta nella. Gloria.,
ſteſſa , non s'adombxi qualche va
nità , che deteſta come veleno deli
la Virtù , à cui ſola in ogni ſuo at;
to indrizza limenzione; Penſaì
Vo per tanto nel renderla volgarä
bon ſoſs’jo ſcoperto l’Autore del*:
_la Latina. A benche lit-abbiate)
eſpoſta alla_ commune Luce l’1
r1' al: Diploma ‘d‘el‘l'InVe’flitum di*
' - quel
quel Ducato, Voi però da oneſto
Amico m'havete obligato col te
nermi naſcoſto dalla rejtà del ſur
to , che pel-’poch’ore ng feci per‘
tracopiarla , ſopra di cui {le ,am
maſſai dipoil‘a Chorografia , non
col fine di' rilevare i menti dell’
InveſtitO, che non ſofle udirſi lo.
.dare ; mà ſolo per publicare un'
abozzo di quelle belle Drom-1,2;
Gratitudine, eBeneficenza ambi ñ
inñun Ceſare LEOPOLDO à no—
ſtri tempi fatte incomparabili ,
quale , ſe con la prima ſ1`e reſo ſm
golare ſrà li vomini , con la. ſecon
da nella grandezza dell'Anima.;
Sua Anguſta fi copia la ſom iglian
za. diDío. Con queſto fine me—
deſimo , ſe Voi l’approvatc , di
volgatela pure . Se la trovate)
diſetcoià , ſppptímetela: La de
‘ dico
dico alla Voſifira urbanità : Fatte-L‘ ‘ì’ i‘
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CHOROGRAFIA [STORICA
DEL DUCATO
DEL
IRMlO. Citta‘ Me
tropolí,e di ſublime
grido, à ſentimento
de’più erudítí Iſtorí
ci, fù da ſuoi fonda
menti erctta da Sir
mo (a) Rè de Tri—
ballí , da] di cui no
me H1 chiamata Sir
mio .I Triballí , che
la popolorno , già furono celebrati alla—ſalna da
quell’antíca età , che più giuſtamente dlſtmgue
A va
(a) .Anton. Banfi”. rerum Hungar. Dec. l . 1-!.
2
vai meriti delle Nazioniſhavendoli deſcritti Cb)
er huomini , che nelle belle Virtù , ſuperaſſero
qualſivoglia altra Gente , che ſrà li ſuoi l’Aſia
vantar poteſſe . Traffero queſti Popoli la loro
origine più particolarmente dalla Miſia inferio
re , Paeſe tant’abbondantc de grani , che ragio
nevolmente (C) venne ſouranomato il Granajo
di Cerere, delli Gentili ciecamente venerata.
per Dea della fertilità de Campi . La dolce pa
ce , che ricolma d’ogni proſperità chi hà fortu
na di goderla, felicitò longamente i Triballi ,
onde moltiplicorno di numero in tal’ ecceſſo ,
che ſurno coſtretti ad allargarſi i Confini,c_.
procurarſene de' nuovi oltre le proprie Patrie.. .
Riſoluti per tanto li più coraggioſi, e più ſorti
uſcirono com’un Torrente (d) dalla SarmaziL.
Aſiatica , inondando tutta la Miſia lungi gl’an
tichi Peoni , e vittorioſi la reſero ampio domi.
nio delle loro riportate conquiſte . Concordi
ſtà eflì diviſero l’occupate Provincie , 8c una...
parte di quelle , che compartirno à Servi ſù no
minata la Servia ,l'altra la quale fix ritenuta dal-—
li più Nobili frà li Triballi,(e) ſù denomata la...
Bulga~
(b) Ptolom. 1.3.47.
(C) Juli”: Soli”. Poli/Z. mp. 2)’.
(d) .At/a: nov. de Sert:. ò‘ Bulgar.
(e) Pt01.ci.‘.
Z
Bulgaria . Sii-mò' dunque Rè della Servía , e
Bulgaria havendo più oltre diſteſo ſin' al Da
nubio per la Pannonia lo Scettro , alla gloria…
d’haver fondato Sirmio,in oggi nomato Zirmak,
aggiunſe la ſcielta , che fece delle più Illuſtri Fa
miglie de' Triballi per popolarlo a ed arricchirlo
de’glorioſiffimi Patrizi; e benche all’ Iſtorico
Onofrio (r) fia piacciuto d’aſcrivere queſta rino
mata Città fià le Colonie de’ Romani , moſſo à’
ciò credere dall’antichità d’un marmo con l’In
ſcrizzione, quale l’accenna Colonia di Roma 5
Scrittori però di maggior’ erudizione ò queſto
non aſſeriſcono , ò, toltane l’addotta fondazio
ne di Sirmio più plauſibile al vero z puol accor
darſi , che ſucceffivamente da’ Romani ſoggio
gato, dal Senato , e Popolo Romano folle poi
decretato per loro Colonia . ñ
E’ più che certo , che queſta Città ſi reſe tan
to grande, 8: adorna de’fiiſti , che da lei ſola..
‘preſe il nome (g) tutta quella vaſta , e riguarde
vole Provincia,quale eſtende i ſuoi limiti in una
i Figura (h) triangolare , bislonga , ed infleſſa. ,
~circuita da trè celebri Fiumi , che ſono la
A 2. Dra
QVI GIACE
LORENZO DVCA DI WILAK
FIGLIO DI NICOLA
RE DELLA BOSINA ñ
ASSIEME CON CATERINA
S V A M O G L I E
L’ ANNO M. D.
28
porri eſcreſcenti , per il che Jo pure hò un’anei—
lo fatto di queſto tale oro appreſſo di Me . Que
ſto è il formale atteſtato di Galeotto Marzio
Scrittore ,e Teſtimonio di viſta di queſt’oro ,
che naturalmente germoglia nel Sirmio , ſog~
giongendo la ragione di tal’effetto della `natura,
che non è meraviglia ſe dagl’altri ſuoi Coiſtori~
ci queſto particolare in fatti ſtupendo non ſi tro»
va notato , perche l’antichità molte coſe tal’ora
ònon le hà ſapute , òſapendole non hà fatto
caſo di tacerle , ò pure non le ſcriſſe , poiche al
l’ora non le haverà vedute à cauſa, che forſi non
v’erano: mentreche la rivoluzione dell’ottava
sfera , e la longhezza de tempi porta di nuovo
ſott’occhj degl’huomini coſe , che prima mai
fumo vedute , e leva della viſta ciò che in altri
tempi fia veduto: così ſcrive Galeotto ſopraci
tato . Si creda come ſi voglia in queſto fatto , è
,certiſſimo , che di quel vino generoſìſſìrno (e)
con giuſta appetenza deſiderato da Foraſtieri ,
ove già ne ſîi una grandiſſima abbondanza , di
preſente non ve n’è tanta copia z perche eſſen
do ſtato ſottopoſto il Sirmio per il corſo di tant’j
anni alla Barbarie de Turchi, che ſono d’un.;
genio inculto , e non delicato , dal giorno, che..
l’inva
(e) Muanflfi136`3 gr.39, ' '
29
l’invaſero ſotto Solimano , le Vigne furno col
rigore in quei tempi uſato appreſſo quelli Bari
bari diſſipare , Se inſalvatichiteſi lc viti degene
rorno in Labruſche; Laonde , dove prima (O
la natura coltivava le delizie alla ſète , dopoi
negletta la coltura del terreno, e deſèrtati i ſuoi
Colli , li laſciò in abbandono , quaſi ‘ritirando-.
ſi dal beneficare d’avantaggio quei Popoli ti
rann eggiati da un Dominio Inſëdele .
Eſſendo nondimeno ſempre il Terreno del
Sirmio lo ſtelſo , dobbiamo ſperare , che quan
to prima riſorga dal medemo la ſua natia fèrti
lità , mentre di già finalmente le è ritornata nel
ſenola bella Pace , e di nuovo viſi è inalberato
il ſegno trionfale della Croce ,’ che è l’impreſa ,
e lo ſtemma (E) del Regno d’Ungaria . Era co
ſtume in detto Regno portarſi avanti il ſuo Rè,
e Monarca una Croce lavorata alla Patriarchale
rialzata ſopra il Campo d’argento sù di trè mon
ticelli verdeggiantiz E queſta Arma , ò Inſe
gna fù inſtituita , (h) e data al Regno della Pan
monia da S.Steſano primo Rè col titolo d’Apo
ſtolo , quando nell’Anno del Signore 10003‘
Silve
(ſ) Idem 1ib.7.
(g) Blafimjm de armoirz‘er de M. rie Brizmm'llee
(h) "Pm" Barm- {017510. (n.1090,
30
Silveſtro il. Papa lo coronò con la Corona... ñ
Reale chiamata l’Angelica .
Seconda à noſtri voti , e preghiere dell’Uni
verſo Cattolico la ſperanza , che riſorga la feli~
licità à noſtri giorni di quel Regno Apoſtolico,
mentre già ſono tz. Anni , che la Religione..
Chriſtiana ivi incenſa quella Sacra Pianta , da
cui pendette il frutto Divino della Noſtra Salu
te , e ciò per il Santo Zelo , (i) 8c efficace aſſi
ſtenza di quell’Ottimo , e Maſſimo Pontefice...
I N N O C E N Z O XL d'Immortale memo
ria , quale dal punto , che dalla Divina Provi
denza ſîi fatto Padre Commune à tutti li Catto
lici battezzati, fù la ſua mira , e ſollecitudinL.
Paſtorale più ſingolare , e grave, lo ſtendere...
al Vangelo iconfmi, abbattere la ſuperbia de
gl’Inimici della Croce , formare , e ſtringere la
Sagra Lega contro gl’ldolatri , indefeſſamentL,
vcgliare giorno , e notte in difeſa , e protezzio-*
ne del nome Chriſtiano . Queſto Zelantiſſimo
Papa fù quello , che per tenere ben cuſtoditi i
Fedeli di Chriſto raccommandati alla ſua cura
EVangelica , fin dal primo momento del ſuo
Pontificato girando l’occhio Paterno ben dad
lontano a fare ſcoperta ſopra i moti degl’Inimi
Cl
(i) Sub Hat/na i” addizione .
i 3 I
'ci della Santa Chieſa Romana , oſſervò ſollevar
ſi contro di eſſa certi Turbini degl’In fedeli , L.
riſuonarli all’orecchio il rimbombo delle Tem
peſte , ch’andavano ad aggirarſi da Barbari,qua
..I—r-—ñ.-—
li minacciavano alla Republica Chriſtiana qua
ſil’ultimo eſterminio: Onde con la providenza
inſpiratali da Dio , ſi miſe in animo d’impiega
re tutta la forza , ed induſtria ſagace, per ſalvare
dalla preveduta boraſca la Navicella del ſuo
Preceſſore S. Pietro : Ammaſsò dunque, quan
to potè,gl’Erarii del Prcncipato temporale ſenza
un minimo aggravio de proprii ſudditi . Sottraſ
ſe à queſto effetto tutto ciò ſi prepara al luſſo in
ſino allo ſparamiarſi del proprio vitto , 8c al
proprio veſtito , apparecchiandoſi la Tavola..
ſolo del mero neceſſario per vivere , 8c al di ſot
to non veſtendoſi che con vcſtimenti aſſai uſati,
e ben laceri : Sminuì alla ſua Corte infino 1L..
ſpeſe neceſſarie , induſtriandoſi di non pregiu
dicare nell’apparenza al decoro della maeſtà Pa
pale - Tutto lo ſtudiato ſparamio , e quanto
tra di giuſtizia pertinente alle rendite del Pren
cipato-,prima ch’il Turco inondaſſe con l’Armi
ſize per l’Ungaria' all’aſſedio dell’ImperiaIe di
Vienna , di poi con mani profuſel’impiegò , Se
apri l’Erario de congregati Teſori in ſtabilim en
to
3 20
to della ‘Sagra Iſe’ga‘ 5 aggiunſe al temporaleirnó-v
piegato per la preveduta guerra contro li Mao
mettani, ancor’i Beni Spirituali: Sidiſpoſe..
con mirabile intrepidezza di cuore in queſta Sa
gra Guerra à ſoſtenere le Cauſe di Chriſto :
tutto vi s’applicò- con ſomma opportunità , e..
maturità di giudizio , con tutte le ſue ſempre
lodevoli, ed induſtrioſe maniere, con li ſuoi
continui , e larghiſſimi ſuſſidi accreſciuti ,
non ſolo con quanto ſi era riſervato della pro
pria Eredítà Paterna , mà ancor con li ſommi
niſtratili generoſamente dal ſuo Nipote unico
Figlio del ſuo Defonto Fratello,con la più eſem—r
plare attenzione , e robuſto coraggio da buon..
Paſtore , con le ſue vigilie inceſſanti , col conti
nuo piangere , e ſupplicare l’affiſtenza del forte
braccio di Dio, con imporre publici digiuni,
ed ordinare à tutto il ſuo Apoſtolico Gregg-L.
Orazioni publiche,e private per implorare l’aiu
to Divino per la Cauſa commune contro un.,
Eſſercito sì formidabile degl’Infedeli , già dila
gati come un ferociſiimo Torrente contro di
Vienna d’Auſtria , ſtando tutto il Mondo Cate'
tolico in timore d'eſſere ſottomeſſo allaTirannia.
Piacque finalmente alla Divina Providenzaó,
che diſpone de Regni non alla forZa humana ,‘
mà
33
ma ſecondo il ſuo eternoBeneplacito di farli gb;
dere i frutti della pietà, e del Paterno ſuo Zelo ,
tramutandoli sù gl’occhi le ſparſe lagrime per il
concepito dolore contro il violento oppreſſore.. _
della Religione Cattolica in lagrime d’allegrez
za 5 mentre non ſolo vidde abbattuti li terribi
li sforzi de Turchi , ma in oltre felicitarli , e be
nedirli li continuati ſuſſidii preſtati ſucceſs-iva—
mente alla Sagra Lega , e ſingolarmente nell’
Ungaria , con fare che ſi ricuperaſſe tutto quell",
Apoſtolíco Regno alla Santa Fede fino ad 0c
cuparſi proſperamente Belgrado l’antemuralL.
di eſſo di là dal Danubio , che divide quella
forte Pazzia eſpugnata (k) dall’Armi Ceſarea.
nell’Anno del Signore 16 8 8. e fugati vergo
gnoſamente con frequenti Vittorie degl’lmpe
riali valoroſi queiTrací poc’anni prima ſuperbi,
e già reſi formidabili à tutta l’Italia ſteſſa . ( Se
bene , di poi, che queſto Glorioſìſsimo Papa...v
chiuſe le pupille alla luce del Mondo di nuovo
ſia ſtato da Barbari ſottopoſto nel Meſe d’Otto—ſ
bre del 1690.)
Col Gran Papa INNOCENZO X I. de
gniſsimo Succeſſore di S. Pietro martirizato
ſotto Nerone per difendere , e dilatare la Fede ,
E fin
(k) Hiſtar. Anna]. 'i 688.
34
'fin 'da quei punto tutto l’UniÌerſo Cattolico
. ſi riempi d'allegr—ezza il Cuore, vedendo‘ſi à
noſtri .giorni in quell’Apoſtolico Regno n'ſiori
rei"albero trionfaie della S. Croce , cui ſotto il
Religioſiſsimo Imperio dell'Auguſtiſsim'o 1m
peratore LEOPOLDO ſi‘i irrigato col ſudore , e
col ſangue di tanti invítti ſsimi Campioni uniti
nella Sagra Lega , quali non perdonor‘ono need
indefeſſe fatiche , ne alii ſuoi Regii Erarii, quaſi
che eſauſti , e conſumati , nc :i -pr-oprii Patrimo.
nii, ‘ſoffi‘endo continue calamità , e frequenti
dubbiezze delle loro medeſime vite in una..
guerra si giuſta , e ſanta., generoſamen re , e ſen
za pauſa di ripoſo travagliorno tanto, -che alla
fine gli riuſcì di ſciogliere da ‘ceppi della Tira n
nide 'Ottomana li Popoli d'Ungar-ia, e di rido`
nare alla ſoave libertà della Reiigione Romana
quel Vaſtiſëimo Reg-no fiorito fin dalla ſua fon~
dazione ſotto d’un Santo, quale fu -il primo del
l’a Regia ſtirpe reſtituendogli quell’antichi tro
fei -, che tirannicamente li fumo per piùd’un.
Secolo diſtratti , e ſminuití_ .
' L’Auguſtiſſimo CESARE , che 'ſmiſtamen
te regge l’impetio,per tanto altamente conſide
rando quanto con giuſtiſſime ragioni la Repu
blica Chriſtiana ſi confefli obligata alle affidue
‘ bene`
35'
beneficenze , ö: al gran Zelo da Padre , che in..
u‘n’occaſione tanto pericoloſa , in cui vaci-llava
la cauſa de Fedeli di Chriſto , dimoſtrò i1- pre
mernorato Papa INNOCENZO , ſotto li di'
cui piiſſìmi auſpicii ſi diſſipò ſingolarmente...
quella barbara tempeſta’, ſotto la ferocia della..
quale ſenz’altra ſperanza di riparo pat-vero cſ
poſte all'ultimo pericolo le più ſtrati Provincie,
in cui s’afficura la Religione Apoſtolica, ſe mai
foſſe riuſcitaà Turchi d’abbattere l’ argine più
vigoroſo della medeſima con la deſolazione di
Vienna d’Auſtria; E come che giornalmente..
l’Anima religioſiffima del Maſſimo Imperado
re LEOPOLDO riflette ſtà di ſe,quali , e quan
te liberaliffime beneficenze , zelo , 6c induſtrie
ilrpredetto lnnocent‘iſſimo Pontefice habbia..
.u ate,8c effettivamente impiegate in quell"inon
dazione degl’lnfedeli , per cui non ſolo ſe le...
conſervò il ſuo Ceſareo Soglio della ſua' Città
capitale; ma ancor di più , che la predetta Pa
terna aſſiſtenza R1 la cauſa principale , che rien
traſſe nell’ereditario poſſeſſo di quaſi tutta la...
Monarchia della Pannonia , quale (1) rileva il
principal ponto dell’Armadella ſua Auguſtiffi
.ma famiglia :` Per tanto quaſi impaziente la...
E a ' ' ſplen
i' i) _fe/4 de Armor-'rex marg.
36
ſplendidiffima mano della Ccſàrea grandezza ,
che fm d’all’ora haveſſe ſolamente di proprio
moto , e con liberalità totalmente gratuita
aſcritto frà li Prencipi del Sagro Romano 1m—
. perio il Prencipe LIVIO ODEscatC-o Duca di
Bracciano unico Nipote del prememorato
Sommo Sacerdote INNOCENZO XI. , che..
in oltre ſcielta la più amena , e più nobile por
zione del ſuo Regno d’Ungaria col medeſimo
proprio , e gratuito moto della ſua incompara
bile ſplendidezza volle di queſta conferire una'
piena inveſtitura , ed ampio poſſeſſo al ſudetto
Prencipe ODESCALCHI . ln tal guiſa dunque.
l’eſemplare , e clementiſiima gratitudine Ceſa
rea hà inſtituito , e creato il prenominato Pren
cipc Limo in Duca della Provincia del Sirmio,
e d’llock donando ad eſſo Duca , eſucceffiva
mente à ſuoi Figli , eſue Figlie deſcendenti di
grado in grado in perpetuo il Sirmio con tutte
le più Vaſte prerogative della Souranità con tut
to l’aſſolutoDucale Dominio,e ſuprema poteſtà
nella
delle più
più ampia forma , che ſi, poſſa
eſteſe ſipreeminenze e col concepire
Diploma‘,
, Regio per la conneſſa Bolla aurea nell’ iſteſſa
formalità, e plenarie giuriſdizioni , che già fur
no_ conceſſe , goderno, e pacificamente uſorno
il
37
il Primogeníto del Rè della Boſina , e tutti gl’
altri Duchi del Sirmio ſin da primi, e ſucceſſivi
tratti di tempo ſotto li ſuoi Regii preceſſori , e
M onarchi della Pann onia . _
In fatti deveſi riguardare queſto inſigne Du
cato non ſolo per le rimarcabili ſopra delineate
grandezze ( mentre da Geograſi più moderni
(m) non ſolo peril primato negl’ordini 'di pre
cedenza, ancora per la vaſtità del Territorio ,ì
vaghezza di ſito,e delizia ſettiliſsima dellaCam
pagna è numerate per il primo ſia li Comitati
della preſente diviſione nell’Ungaria Inferiore )
ma più oltre , perche la fortuna , e la natura pa~
re, che ſi ſiino ſcelta quaſta Provincia del Sirmio
per ivi gareggiare aſsieme, chi di loro poteſſe
più à mano prodiga felicitarla‘ de ſuoi Beni,
ca uſa ſingolare , per cui ſi è re ſo il Sirmio tanto
- memorabile all' Iſtoria Eccleſiaſtica , ‘ e pro
fana .
Imperocheſe ſi hanno da ponderare i fàſti , e
miſurar le grandezze di queſto Duca to , ſi tro.
Verà,che (n) Sirmio ſin dalli ſuoi primi luſtri
fit chiamata la Capitale di quella Provincia, do
,ve .Auguſto II- Imperatore de Romani ivi allog
gio,
(m) Samb”. i” .lpmd.fil.7 58. ”#30.
(ſi) DFF-10_10].
z8
i'ò il ſuo Eſercito nella guerra di Dacia , e do
vc (o) la Monarchia de Goti vi collocò la Sede
del ſuo imperio . Sirmio ſi gloria d’eſſere ſtato.
il più delizioſo ſoggiorno di molti Imperatori.
d’Oriente , e d’Occidente , e d’haver ſervito ad
eſſi della più amabile difeſacontro i rigori dell’
Inverno ſnervati dalla placidezza della ſua aria
temperatiſſima . Fu queſta già famoſifiima.
Città riputata il più proporzionato .luogo per
ſtabelirvi la Ceſarea Corte per eſſer poſta in un
ſito il più facile per reggere l’Europa , e tenere...
in freno l’Aſia non molto diſcoſta de Confini ,
ſP) eſſendo lontana non più che trè al più quat~
tro giornate dal Mare Adriatico .
‘ Trà li .faſti civili ſi vanta il Sirmio (<1) d’eſſere
fiato Patria del Grand’lmperatore Valerio Au
reliano Succeſſore dell’Imperatore Flavio Clau
dio , da cui traſſe l’origine la Stirpe Coſtanti
niana . Si ſollevò queſti all'Imperio non inal
zato dalla naſcita , ò dalla fortuna al Trono ,
.. ma‘
ſo) jo'. Luci”: de Reg. Daím,Ò-;_ [J. "6. -
ñ CW 1.2.
( Banfi”. ci!. ñ ,a
Samb”. .Apmd. n. 3 -fiiL7 ;6
(q) Epitome quſaur. .Anligm'h Impera!. Roma”. Orient.
Ott-idem. . j '
[con. ex antiquír Numiſm. Mitſui-Tac” defined.) .
' 39
m5 dalla pìeſtanza delle ſue Virtù , di Cui imia
ghi Flavio Ceſare à crearlo Capitano Generale
(lt-.Cavalieri contro li Goti, quali &licemente
abbettè z e diſtruſſe. Nell’Anno del Signore
27 1. fiì eletto Imperatore , ed haveudoli con
ferito il nobil genio della Patria una naturale
ſthn'tà nella Diſciplina Militare , perche uno
de ſuoi Soldati haveva violato l’oſpitalità con..
lo ſtupro di chi l’alloggiava , lo fece vivo lega
re alle cime di 'due gra-n piante piegate alèieme ,
e di poi fatte queſte ſciogliere , perche con im
pero ritomaffero al ſuo naturale , rimaſe così
eſemplarmenve ſquarciato per mezzo il mal~
fattore , e vindícato l’inſulto . Compl proſpe
ramente la Guerra contro de Franchi ſotto Ma
gonza 2 Domò lì Sueví , e li Marcomani Popo-ſi
li antichi di Germania , ſiino oggi ò li Boemi,
òli Moravi: Nell’Affiria debellò la celebre..
. Zenobia ſouranomata la Regina delle Amazo—
ni Moglied’Odenato , quale proteggeva il fa
moſo E-reſiarcha Paolo di Samoſata di lei Mac
ſtro nelle Lettere Greche ,e Latine: Reggeva...
queſta l’Arabia,l’Antíochia, e la Siria , e nel paſ*
ſare con l’ElÎercito ſuo dalla Città di Palmira_.
fù preſa dall’Armi d’Aureliano -, 8c aſs-lame con
la Regia Famiglia traportata in Roma‘, fil con
‘ dotta
4° .
dotta 'dall’lmperator'e n'el ſuo triplìeato trion
_`_———~|
fo in Campidoglío . `
Vantaſi la Città" di Sirmio Madre d’un’ al
tro glorioſiſsimo Cittadino (r) nel ſuo Aurelio
Valerio-Probo , àcui diede un’Indole sìgene—
ſi roſa , 8cVirtù
firo di educò nella
, che ſua giovanetto
ancor adoleſcenzapaſsò
con tal
ad lu
eſ
ſere eletto Tribuno di Roma . Nell’Anno 27 7.
ucciſo Tacito lmperatorc , fù Probo di Sirmio
eletto lmperatore dell'Univerſo; Appena c0
ronato di Lauri Auguſti queſto valoroſo Ceſa
re nel ſecondo Meſe del ſuo Imperío ſpogliò
della Porpora Imperiale , che ſi era uſurpato ,ñ
Floriano Fratello dell’Imperatore Tacito ſudet
to . Nel corſo di ſei anni , che viſſe alla gloria ,
domò in Battaglia il Tiranno Saturnino ribelle
nelle Gallie , e lo levò dal Mondo : Sconfiſſc
in Albenga nella Liguria, oggi Genovelato ,
Proculo (5J altro Tiranno figlio del Tiranno E—
_ reniano,e di Viturgia ſua moglie . Bonoſo (r)
Figlio di una certa Galla , e di un Pedante Ret,- ,
torico , che pur ſ1 era fatto Tiranno , più amìCO. z'
dl l
A F QVI’
(u) Banfi”. ci!. ſi
Platina in Vita Pontifl_
Caii a”. :83,
42.
_. 'er GIACE A .
,i PROBO IMPERATORE,
E VERAMENTE HVOMO.
D’ OGNl PROBITA’,ì
DOMATORE
DELLE GENTI BARBARB,
E TRlONFATORE DE TIRAN NI.
- Nel Sirmio celebre ſi rende l’Iſtoria (x) ſotto
gl’Anni della Redenzione del Genere Humano
3 5 1. in Coſtanzo Figlio di Coſtantino Magno .
Era rimaſto Coſtanzo ſol’Imporatote , 8: Erede
del Vaſtiſſimo Imperio di Coſtantino Magno
ſuo Padre , eſſendo morti Coſtante , e Coſtan
tino~ ſuoi Fratelli, ſtà quali, ed cſſo eraſtatad_ .
'dal Teſtamcnto Paterno diviſa , e [compartim—
la monarchia del Mondo‘. Inſorſero contro di
eſſo Magnezio , e Vetranío fattiſi da i loro parti-`
ti ciaſcuno di effi‘coronarelmperatori _contro il
legitimo Imperatore Coſtanzo . Venuti à par
lamento CoſtanZo , e Vetranio co’ i loro Eſſer
citi nelle Campagne del Sirmio -, perorando in_.
faccia adeffi Coſtanld , preſente per comporſi
fiä loro la paceil Tiranno iVetranio , fùC10*
tale 1*..i'
r .
(x) Zozimm' unica-;51,
43
eloquenza diCoſtanzo `,` che ricordando ad en—
trambi gl’Eflerciti la fedeltà dovuta al Legitimo
Imperatore, l’Eſſercito di Vetranio abbandonò
queſti, e ſ1 riproteſtò di ſeguire il partito( di C0
fianzo , quale clementifiìmamente perdonò à
Vetranio la vita , eli conceſſe , che all’ozío trat
tato— ſplendidamente poteſſe paſſare l’avanzo de
giorni ſuoi, havendolo clementiſſimamente l’,
Imperatore dichiarato Governatore di Prufiìa
nella Bittinia,ove in breve mon' * In tanto Ma
gnezio l’altro Tiranno nell’ Italia s"impadronì
di Roma , e con l’Armi feroci per non perderſi
nell’aura delle Vittorie , velocemente paſsò con
le ſue truppe più veterane verſo il Sirmio, ove
ſvernava col ſuo Eſſercito l’Imperatore Coſtan-.
zo . Tutto terrore , e ricolmo di crudeltà na
turale s’accampò ſotto Sciſcia (Z) volgarmente
detta Kovaz ſituata alla ripa d’Oniwiz , dove
queſta fiumara s’imbocca nella Sava , 8c al pri
mo arrivarvi preſe la' detta Città dandola à fèrſi
ro , e fiioco . Gonfio delle continuate Vittorie,
prevalendoſi del calore de ſuoi Soldati, conduſ—
ſe (a) ſotto Sirmio l’Eſſercito ſtringendo in.:
F 2. queſta
r’.-
ó_—
64
- -comparabile di cuor'ez contendèndo di ſupera:
ogn’altro in amore di gratitudine, effettivamen
te l'habbia aſſunto al Ducato del Sirmio il Pri
mario nel Regno dell’Ungaria,e creatolo Duca, -
con conferirli un'intiera Provincia , e titolo d’.
Altezza , e preeminenze di vero Sourano . Nel
cumolo di tanti onori clementiſiimamente con-`
feriti ad uno de ſuoi Prencipi Italiani,la naturale
ſagacità dell’Italia,nonmeno che le altre Nazioñ'
ni, è certo che farà ancor qualche volta ſucceſſi-z
vamente rifleſſo agl’immenſi Beneficii , di cui
non può ſcordarſi un’ animo grato,quali il Piiſ
ſimo Papa INNOCENZO Xl. Zio dell’Inveſti—
to ODESCALCHI generoſiſſimamente diffuſe al—Î
l’Impero R0mano,allUngaria , alla Polonia… ,
alla Republica di Venezia unitamente riſtretti
per le ſue paſtorali ſollecitudini z aſſiſtenze da.;
Padre , e copioſiffimi ſuſſidii nella Sagra Lega
contro gl’Infedeli per difendere la Fede , e Re
' ligione .Cattolica , e quanto opportunamente
il Zelante Paſtore fù eletto da Dio in tempi tan
to calamitoſi , perche giovaſſe con la ſua pietà ,`
vigilanza , ed opere univerſalmente à tutta l*
Europa,dove confina con l’Ottomana Potenza.
La prefpicaflima Italia nel trattenerſi sù queſte
rifleſèioni potra ben felicemente ricordatſi ,che
ſe_
65'
ſe quel Sommo~ , e' providentiſsimo Ponteficù
virilmente , e con quel ſuo intrePidiſsimo petto
non ſi contraponeva da argine robuſtiſsimoàſ
quell’impetuoſo Torrente di ſopra zoo. mila—
Barbari sboccati dalla Tracia , per ſobiſſare la…,
Fede Romana.Quando haveſſe atterrataVienna,
ſarebbe poi forli ſotto irriparabili rovine inon
dato ſoura lei ſteſſa , e l’haverrebbe tutta ſcon-Î
volta , e díſsipata ſotto 1a ſua propria ferocia, e..
ſua conſueta Tirannide, dove per tali mezzi
fortunatamente l’hà preſervata .
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I LEOPOII-j
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DIVINA CLEMENZA
1-: L E T T o
I M P E RATOR E
D E R O M A N i
Sempre Auguſto Rè della Germania , d’U'nga-î
:ria , Boemia , Dalmazia , Croazia , Schiavo
nia Sec. Arciduca d'Auſtria, Duca di Borgo
gna , Brabanzia , Stiria , Carintia , Carniola ,
Marcheſe di Mora-via,Duca di Lucem-burgo,
della Sleſia SUPERIORE a 8c INFERIO
RE , di Wirtemberga , e Tecka , Prencipe di
Svevia , Conte di Auſpurg, Tirolo, Ferrero ,
Kiburg , e Gorizia , Langravio d’Alſazia… ,
Marcheſe del Sagro Romano impero ,
Di Burgravía , edella SUP E RIO R E, ed
lNFERlORE Luſatia , Signore della
Marcha, di Porto Naone della
Schiavonia , e delle '
Saline Sec.
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~z ALL’ ILLUSTRE NOSTRO ,
.E PRENCIPE
DEL SAGRO ROMAN0 IMPERIO ,
FEDELE , E DILETTO
D- LIVIO ODESCALCO
Cugino , e Noſtro Prcncipc:
Cariſs. la Noſtra Ceſarea
Grazia,öc ogni Bene..
75' '
molte liberalità , e doni moſtrò il-ſua affetto , e
contribuì non paco alla memorabile Vittoria .
che conſeguì ſotto Coccina, ſi come parimente
in riguardo delle inſigni Virtù , e meriti della..
Tua Dilezziane) concorrevano alla Regia Co
rona di Polonia , non traſcurò alcun mezzo,che
poteſſe promovere il ben publica , ed alla tran
quillità di quel Regno : E che poteſſe giu dicarſi
opportuno perl’incremento della Noſtra Au~.
guſta Caſa , ed operando in tal guiſa ancora la_.
Tua Dilezzionc ſi ſtudiò di renderſi benemerito
à Noi , ed alla detta Noſtra Caſa 5 Così pure..
riguardando, che il Sagra Collegio de Cardina-r
li , doppo la morte del ſpeſſo nominato Som mo'
Pontefice,di moto proprioà cammuni , e pieni
ſuffragii , e ſenza mai eſſere preceduto alcun’eſfl
ſempio di queſto onore, elcſſe , e dichiarò la;
Tua Dilezzionc
Chieſa . Generale dellÎArmi dellaſſ Santa
.—
78
tori, quali doppo Noi ſuccederanno nel Sagra'
Romano Imperio , e dalli Rè in perpetuo dop f
p0 queſta Noſtra conceſſione , ſiate predetti,
chiamati, nominati, 8c intitolati Celſiffimi Du
chi dcl Sirmio( il qual titolo di CELSISSIMO
in ldioma Italiano è l’Altezza del Duca, 6c in..
latino fi ſuole eſprimere Celſitudo Ducalir) 8c
in oltre da Noi , e dalli Rè , 8: Imperatori Ro
mani, che ſaranno ſucceſſivamente Noſtri Suc
ceſſori vi fia dato il titolo di Dilezzione unita
mente aflìeme col titolo di Noſtro Cugino Ca-.ì
riſiimo; E vogliamo che tutte le Cancellati@
Noſtre , e da tutte quelle che ſaranno ſucceſsi—
Vamente delli Noſtri Succeſſori nel Sagro Ro
mano imperio , 8c all’Auguſta Noſtra Caſa...
'Auſtriaca , e delli Regni à Noi ſoggetti, Pro
vincie , e Signorie , ogni qual volta vi haveran
no da nominare ò à viva voce , ò in ſcritto , ò
in qualſivoglia modo fiſaccia menzione della...
Tua Dilezzione,ò de Tuoi Succeſſori come Du
ca del Sirmio , diino à Voi, v’attribuiſchino, Se
inſcrivino il Titolo , la nuncupazione , il pre
dicato , 8c il Vocabolo della dignità di Celſiſsi
mi ( che in linguaggio italiano èl’Altezza del
Duca , che ſi ſuole eſprimere in latino Celſzìudo
Ducalis,) 8c unitamente li titoli di Dilezzioni ,
e di
79
e di Cugini Noſtri Cariièimí , ſi come ~ptár il pre*
detto effetto della Noſtra mente benigna , e...
della Noſtra Ceſarea volontà periNoſtri De
cretihabbiamo ingionto, e ſtrettamente ordi
nato alle dette Noſtre Cancellarie z c qucſto pa
rimente habbiamo Noi ſopraggiunto con la
noſtra benevolenza verſo la ſteffa ſpeſſe volte..
nomata ALTEZZA del DUCA di SIRMIO ,
acciò la ſua Dilezzionc nelli Decreti da ſpedírſi
dalla Cancellaria venga honorato , 8c inveſtito
col titolo d'ALTEZZA del DUCA .
Decretando Noi , e col preſente Noſtro Im-`
periale Diploma fermiíèimamente ordinando ,
che per l’avvenire per tutti i tempi perpetui fu
turi la predetta Altezza del Duca di Sirmio , e..
del medeſimo gl’Eredi , e deſcendenti , che na
ſccranno Maſchi , e Femine in vigore di queſta
Noſtra conceſsione , 8c aggregazione ſiino , e..
debban eſſere , ſi chiamíno , nominino , eſiino
riputati così ne ſcritti, come à viva voce , ò
vero in qualſivoglia altro modo , e ogni volta
che fi faccia menzione , ò della SUA DILEZ
ZIONE , ò di quelli ſuoi Eredi , e deſcendenti ,
Duchi del Sirmio, e ſiino come D U C H I del
SIRMIO a DUCHI ,e PRENCIPI del SA
CRO ROMANO IMPERIO, ccolmede~
ſimo
80
ſimo habito ſing’olare' , col quale ſi reach-o “tan-v
to nel Sagro Romano Imperio , quanto 'in lta
lia , e che nelle ſolenni comparſe ſogliono uſare
conceſſo in ſegno della medeſima preeminenza,
eſsi così veſtiti preſiedino , toltone qualſivo
glia impedimento , e contradizzione, e così an-Î
cora con tutti, e ſingoli honori , dignità, pre-j
rogative, eſenzioni, preeminenze, libertà,Giu~
risdizíoni , Privilegii , Inſegne, Grazie , Indul
ti , Regalie, equalſivoglia altro, tanto in Giu-.
díZÌO a che fuori di Giudicatura in tutte le coſe , .
Stati , c Cauſe tanto ſpirituali , che temporali ,
Eccleſiaſtiche , e Proſane, 8c in qualſiſia Seffioj
ne, Aſſemblee ,Comizii , e Proceſſioni , òal
tra comparſa da per tutto, 8c in tutti li luoghi
poſiìno , e debbano godere, e pacificamente..
poſſedere , delle quali gl’altri Duchi tanto nel
Romano Imperio, quanto nell’ſtalia ,8c in qualf
ſlVOglſa luogo , e Terre nel dare , e ricevere le...
Giurisdizioni , conferire , e prenderſi Feudi , 8c o
in tutte le altre , e ſingolc attincnze, che s’aſpet
tano alla condizione de Duchi, godono , "ſano’
e ne ſono in fruizione , e poſſeſſo , e dal paſſato p
fin quì hanno goduto uſato , e fiati in poſſeſſo ,
in qualſivoglia modo per conſuetudine , ò Vero
dritto di ragione ,
In
8 ſit
In oltre all’Añlteózza del Duca di Sirmio per il
Noſtro affetto verſo di Ello facciamo , e CODCC‘f
diamo queſta Grazia ſpeciale , che ſe mai acca
deſſe , moriſſe ſenza-Figlioli legitimi , premeſſa..
la Noſtra Ceſarea approvazione , e fatta prima.
l’inſinuazionc-appreſſo la Cancellaria Noſtra_
Imperiale di Corte , poſſa , 3c habbia facoltà di
nominare , 5c adottare qualcheduno deIlLfiia..
Famiglia . `
Per teſtificare più certamente; e maggior
mente la propenſione del Noſtro animo Ceſa
reo verſo la predetta AlteZZa del Noſtro Duca.
del Sirmio , e Prencipe del Sagro Romano Im—
perio ñ, di certa ſcienza unitamente , e col Sano
Conſiglio , e con quella autorità Ceſarea , che...
uſiamo , e con la plenaria Poteſtà della medeſi
ma benignamente in infinito habbiamo conceſ
_ ſ0 , e donato la libertà, e facoltà di ſabricare , e
coſtruire in qualche luogo di ſua Giuriſdizione
commodo ad elio, 6c opportuno l’Officina mo—
netaria‘ chiamatta volgarmente la Zecca , 8c in...
eſſa ſare battere , cognare moneta d’oro 5 c...
d’argento , 5c impiegarle ſecondo richieda il bi
ſogno , eſpargerla ,e divolgarla-z però di mag
gior genere , che da una parte vi ſia imprefl‘a,
la noſtra Aquila Imperiale , e dall’altra l’Arma
' L cioè
82.
cioé ſtemma della ſuakDilezzione , e l’Arma dc
ſuoi Deſcendenti,che ſia medeſimamente ſegna
ta coll'iſcrizzione del proprio Nome , e Cogno
me , quale però ſia moneta buona , ſincera, giu
fia , e che non ſia adulterata, ò inſeriore :i quel
la , che cognano gl’altri Prencipi d’Italia , ove
ro della Germania per conceſſione grazioſa...
hauuta dalli Noſtri Auguſti Anteceſſori Impe
ratori de Romani, e dalli Rè (così che niuno
poſſa havere giuſta cauſa di lamentarſi della‘
qualità della medeſima moneta conjata ) . Vo
lendo , e fermamente ordinando per il Noſtro
Ceſareo Editto , che la ſudetta ALTEZZA di
Lrvro ODESCALCHI Duca del Sirmio , e Pren
cipe del Sagro Romano Imperia , e li di Lui
Figli , e Deſcendenti Maſchi , che la detta mo
neta d’oro , e d’argento come ſopra , buona# ,
giuſtañ, perfetta , e ſincera , nc inferiore à quel
la ,la quale ſi batte, come ſopra ſi è detto, dagl‘
altri Precipi ò d’italia , ò di Germania ſoggetti
al Noſtro Sagro Romano Imperio , ſecondo il
tenore, e preſcritto de Privilegii conceflìli dagl‘
Auguſti Imperatori de Romani , e dalli Rè , in
qualche certo loco della ſua Giuriſdizione da eſ
ſo fatta battere , la medeſima poſſa ancora im,
piegarla , e ſpargere in qualſiſia luogo , e Teſi-ra,
c _ _. epo—
83
e poſſa eſſere ſua cura il ſarla correre ne com',
mercii , e traficarla z e POffino godere , uſare.. ,
poſſedere, eprevalerſi ſenza qualſiſia im pedi
mento di tutti, e ſingoli Privilegii , Grazie , li
bertà, dritti, delli quali godono, ſono in poſ.
ſeiſo , coſtumano tutti gl’altri Ptencipi del Sa—
gro Romano imperio in qualſivoglia modo , ò
er conſuetudine, ò per. ragione di giudizio',
non oſtante qualſivoglia coſa,che faceſſe incom
trario . ~
A’ queſte conceſſioni deſidcrando Noi di
rendere qualche più illuſtre, :congruo argo.
mento della Noſtra Ceſarea liberalità all’AlteZ*
za di L l v 10 ODESCALCHI Duca del Sirmio o
e Prencipe del Sagra Romano Imperio peri
meriti , e ſue proprie Virtù , con la medeſima.»
come ſopra, Autorità Imperiale , habbiamo ſat
ci , cercati il ſudetto , e li di Lui Figlivoli, e.;
Deſcendenti legitimi maſchi CONTI del Sa
gro Palazzo Lateranenſe , e della Noſtra Corte
Ceſarea , e del Conciſtoro Imperiale z e li hab
biamo clementemente inſigniti col titolo di -
Conti Palatini,iicome anco in vigore del pre
ſente Diploma facciamo , creamo , erigiamo ,
eſaltiamo, 8c infignimo la detta Altezza del
‘ ;Duca di'Sirmio al numero, e conſorzio degl’
xi‘, I., a., altri
v
..
Ì
84
altri Conti Palatini , come anc’o Eggreghiamo ,
e aſcriviamo frà medeſimi i di Lui ,Figli , e Dc
ſcendenti legitimi maſchi, ordinando , .e col
preſente Imperiale Editto decretando , che poſ: ,
ſmo prevalerſi , uſare, poſſedere, e godere di.
tutti , e ſingoli Privilegii , Grazie , dritti , Im.
munità , onori , eſenzioni , conſuetudini , eli.
bertà , di cui gl’altri Conti del Sagro Palazzo
lateranenſe fin ora hanno uſato, poſſeduto , e
goduto, ò pure uſano , poffiedeno , ſi preval
gono , e godono in qualſivoglia modo per con-r
ſuetudine , ò vero libertà .
Diamo , e concediamo alla ſpeſſo nominata.
Altezza del Duca di Sirmio , 8c alli di Lui Fi*
glivoli , e Deſcendenti legitimi maſchi un am
pia AUTORITA’ , e FACOLTA’ ,, con la..
quale poſſa , e vaglia z e medeſìmamente poſſa.
no , e vagliano per tutto l’Imperiov Romano , e
per qualſivoglia Luogo , e Terra ſare , e creare
publici Notarii , òvero Tabellioni , eGiudici
Ordinarii , 8c à tutte le perſone, che ſiino abili ,
idonei, e degni di ſede (ſopra di che carichiamo- '
la Voſtra coſcienza) concedere , e dare l’Ofiìcio
del Notariato , ò veto Tabellionato ,- e della.
Giudicatura ordinaria, e con Autorità Imperiale
invcſtire quelle Perſone , e ciaſçheduna di eſſe…
PQ‘
87
per mezzo della 'penna `, e calamaro ( conforme
ſi coſtuma) purche però trovi quelle Perſone..
abili , 8c idonei , e che dalli medemí publici
Notari, ò vero Tabellioni , c Giudici ordinarii
da crearſi da effi in tal guiſa , e da ciaſcuno di
lorocoſtituíti preſenzialmente col corpo pro
prio avanti di eſſi, ricevino il dovuto giuramen
to di fedeltà , cioè in queſto modo : Che ſaran
no à Noi , ed al Nofiro Sagro Romano Impe
rio , ed à tutti gl’Imperatori Romani, che ſa
ranno Noſtri Succeſſori , 8c alli Rèzche legiti
mamente entreranno nei Regni, Fedeli, nL.
mai interverranno in conſiglio, dove ſ1 tratti
il Nofiro. pericolo; ma diſenderanno il Bene.. ,
ela Noſtra Salute , e fedelmente l-a promove
ranno , e per quanto potranno le forze
loro , proibiranno ', e divertiranno li No-‘
ſtri danni : In Oltrç che tutti gl’lſtromen
ti tanto publici che privati , le ultime voó‘
lontà ,i Codicilli ,i Teſtamenti, e qualunque..
atto judiciale , c tutte ,e ſingole altre materie…,
cheà quelli , ò quello in particolare accaderan
no di fare , ò ſcrivere per debito delli detti Offi
cii , giulia, pura, e fedelmente ſenza alcuna..
ſimulazione , machinazione , falſità , ed ingan~
no ,leggeranno , faranno , e detterarmo , ſenza
haver riguardo ad odio ,intereſſe ,v donativi , ò
` altre
8 6‘
altre paſſioni , e favorií ma le ſcritture , che..
doveranno diriggere in forma publica* ſedelſi
mente,ſecond0 la conſuetudine de i luoghi , le..
ſcriveranno , leggeranno , ſaranno , e dettaram
no in membrane nette , con carte_ non raſe , c__.ì
ſoglj politi: promoveranno le cauſe degl’Oſpi*
tali, e delle miſerabili Perſone , e per quanto.
potranno invígileranno per il mantenimento
de Ponti, e ſtrade publiche z terranno fedelmen
te ſotto ſècreto le ſentenze ,` ele depoſizioni de
Tcſtimonii, finche ſaranno publicate , ed appro
Vate , e retta , giuſta , e puramente faranno tut
te l’altre , e ſingole coſe , quali diragione , ove
ro conſuetudine in qualſivoglia modo s’aſpctta
ranno à detti Offlcii: E queſti tali Notari pu
blici , overo Tabellioni , e Giudici ordinarii ,
che l'Altc zza del Duca di Sirmio , eli di Lui lc
_ gitimi Dc‘ſcendenti crearà, poffino , e vagliano
per tutto l’imperio Romano , 8c in qualſivoglia~
..--l‘uogo ,g e terra ſare , ſcrivere , e publicare con
tratti 'atti- giuridichi , Iſtromentí , &ultime vo‘
e’ roma.. ed ancora interporre Decreti, 8c autorità
in‘ qualſivoglia centrattmche ricerchi alcuna co
ſa ſimile, e fare publicare,8< eſſercitare tutte l’al- _
tre coſe , che ſi conoſcono appartenerſi , ed aſ
pettare all’Officio di publico N-otaro, overO'Ta
bellio'ne
' ’ , e Giudice Ordinario s Ordinando;
i che
37
che in ogni luogo ſi preſti una piena Fede à
tutti gl’lſtromcnti , e ſcritture da farſi da qucſti
tali Tabellioni , Notari publici , ò Giudici Qr
dinarii . i
In oltre all’avanti nominata Altezza del Du
ca , e alli di Lui Figli , e Deſcendenti maſchi le
gitimi conccdiamo,e doniamo una piena facol
tà, che poſfmo , e vaglino legitimare i naturali ,
Baſtardi , Spurii , Eſpoſii , li volgarmcnte chia
mati Muli , Prole Adulterina , nati .da incerto
Padre., .òd’incçrta Madre , ò per inccſto copu
lativamente , ò diſiuntivamente , e qualſivoglia
altro di ſimile illegitima naſcita , abbenche gl’
Infanti foſſero preſenti , òabſenti , maſchi , L,
ſemine generati da copula illecita, ò dannata.. ,
eſſendovi, ònon eſſendovi altri Figli legitimi ,
ancor ſenza il conſenſo di queiii , viventi, ò
ancora morti li _di loro Parenti (cccettuati però
ſolamente li Figlivoli de Prencipi , Conti, c.,
Baroni), e poiſtno li medemi reſtituire, eri
durrerelilegitimati , e ciaſcuno di effià tutti,
e ſingoli dritti legitimi, e totalmente ſcancellare
Ogni machia di genitura,rcſtituendoli à tutte , e
ſingole ragionidi Succeſſioni , e d’Eredità de
Beni Paterni, e Matcrni,c de Cognati,e Parenti,
ancora ab inteſtato , ed allieme agl’onori , Di
gnità
88 ’
gnità , e ſingoli atti legitimi , tanto per contrat
ti, quanto per Teſtamento , ò in qualſivoglia al
tro modo in Giudizio , ed EſtragiudiZialmente,
come che foſſero generati , e nati di vero , e le~
gitimo Matrimonio , togliendoſeli affatto l’obi—
ce di Prole illegitima; E che la di loro legiti
mazione fatta per li ſudetti,come ſopra,onnina
mente ſì reputi, e ſi tenga per giuſta,e legitima ,*
non altrimente , che ſe foſſe fatta con tuttele
ſolennità legali , alli di cui difetti vogliamo , 8c
intendiamo, che reſti ſupplito ſpecialmente con
la Noſtra Autorità Imperiale: Purche però si‘
fatte legitimazioni , non pregiudichino alli Fi
glivoli , 8c Eredi legitimi , e naturali : E che
veramente quelli, i quali s’avveranno da legiti
mare , doppo , che ſaranno legitimati ſiino , e ſi’
riconoſchino eſſere, e ſi nominino, e ſi poſiìno ,
e debbano nominare in ogni luogo , e Terra.
come veri legitimi , e legitimamente nati della...
Caſa , Famiglia , overo della Parentela de ſuoi
’Parenti , poſſmo , e`vagliano alzare , e porta
re le Arme, e le inſegne de medemi Parenti , e'
ſi ammettíno à tutti gl’atti legitimi,0fficii,drit
ti , onori, e Dignità tanto Eccleſiaſtiche, che
Secolari come veramente legitimi , anzi ancora
ſrino reſi Nobili, ſeſi li di loro ParentiNobi
ſaranno
i 89
Nobili; epoffinó, v'e debbano'godere , editri
poſſeſſarſi in tutti gl’atti publici , -e privati delli
-medeſirni Officii , dritti , onori , e dignità, di
cui giudizialmente, 6( eſtragiudi zial-mente uſa
no , poſſiedono , e godono li veri legitimi, non
oſiante qualſivoglia legge, ehe proibiſca , che li
Naturali, Baſtardi , Spur-ii, Eſpoſti , inceſtuoſi ,
adulterini , e volgarmente chiamati Muli copu
lativamente , overo diſgiuntivamente, ò qualſi~.
Voglia altro generato ,ò da generarſi d’illecita‘ ,
e ſcelerata copula non poi-ſino , overo debbano
eſſere legitimati , eſſendovi Figlivoli naturali,
e legitimi , ò ſenza il conſenſo , e volontà de..
Figlivo-li naturali, overo legitimi , ò de Parenti,
ò de Padroni de Feudi , e ſpecialmente in Aut/y.
‘ guib. macinat- çffic.ſiiiperñtotum S. naturalesſi
de Fxudfiier. commuz'nter Dom. a’ Ag”. 59*
{.'jubemus C.- de emancíj) liber. e ſimili leggi ,
quali leggi, e ciaſchuna di eſſe certamente_- ,
eſpreſſamente , e di certa Noſtra ſcienza voglia*
mo ſiino derogare. Ancor di più non oſtanti ne
caſi premeſiì ad alcune _diſpoſizioni de contra
henti , 8c ultime volontà de Defonti , 8c altre...
leggi , Statuti de luoghi , ordini, e conſuetudi
ni , benclie foſſero tali , che ricercaſſero in que,
Ro preſente Privilegio farſi di eſſi una ſpeciale ,
M in:
9Ò
ac individua menzione, con le` quali oſtando, ò
volendo oſtare, in queſto caſo preciſamente con
certa Noſtra ſcienza , e con la Plenaria Poteſta
Ceſarea onninamente le deroghiamo , e` voglia
mo eſſere derogato .
Simil-mente con la medeſima Noſtra Impe
riale Autorità diamo, e concediamo al l’Altezza
del Duca di Sirmio , 8c _à di Lui Figli-voli , e le~
gitimi Diſcendenti maſchi un'ampia facoltà ,
con la quale poſſa , e vaglia , e medemamente
poſſano , ò vaglino confermare, dare , &inſti—
tuire Tutori , eCuratori , e per cauſe legitime
rimoverli . ‘
Et in oltre adottare , 8c arrogare Figlivoli , e
farli , coſtituirli , 8c ordinarii adottivi , 8c arro
gati , 8c emancipare li Figlivoli legitimati , ò
da legitimarſi, e gl’Adottivi , ed’adottarſi co
ſtituiti in qualſivoglia emancipazione di tutti, e
ſingoli ancor Fanciulli , e Giovani .
E che poſſa , e paſſino concedere à chi lo ſi*:
chiede il perdono dell’età , interporre l’autori
tà , e Decreto in tutte le coſe. Ancora mano
mettere li ſervi , e parimente interporre autorità
e Decreto in qualſivoglia manumiffione fatta..
per vendetta, ò ſenza , e nell’alienazioni de mi~
nori, e tranſazzioni d’alimenti .
Che
9I
Che poſſa , e poſſino diſpenſare dall’Infamia
gl’lnfami tanto per legge , quanto di fatto , ò
in ogn’altro modo copulativamente , ò diſgiun
tivamente contratta , c queſti reſtituirli alla fà
ma , togliendoda cſIi ogni nota d’lnfamia tan
to incorſa , quanto da incorrerſi, così per l’avue
nire ſi reputino , e ſi promovino come atti , 8c
idonei à tutti , e ſingoli atti legitimi , e Poſſino,
e debbino eſIere riputati , e promoſſi alli mede
ſimi , ſervato ſempre l’ordine della legge .
Ancor di più alla predetta Altezza del Du
ca di Sirmio, 6c àdi Lui Figli, e Diſcendenti
maſchi, di Noſtro moto , ſcienza, 8c Autorità ,
con le quali habbiamo il ſopra conceſſo, conce
diamo , che poſſino , e vaglino creare , promo
movere, ordinare , coſtituire , e fare Dottori
di Teologia, di Legge, di Medicina, e Filoſo
fia ,eli Licenziatiin qualſiſia lecita facoltà farli
Maeſtri, Baccillieri , e Poeti Laureati : Nella_,
creazione di qualſiſia Dottore , debbano valerſi
almeno di trè Eccellenti Dottori nella profeſ
ſione di quello è da crearſi , li quali eſaminino
il Dottorando, ò Licenziando, e à quello, che...
troveranno idoneo , e comproveranno ſuf
ficiente , con l’interpoſizione della ſua Autorità
( com è di coſtume) conferiſcliino l’Inſcgne...
M 2. del
’92.
del Dottorato , Licenziatura , Magiſterio, Bac-f
cillierato , e Laurea Poetica: E certamente…
que’tali da Voi Dottorati poſſìno poi libera
mente , e vaglino in tutte le Città , 8c in qualſi.
voglia luogo ſare , 8c eſſercitare tutti gl’ atti di
Dottore , dileggere ,inſegnare , interpretare.”
ſalirla Cathedra , e tutti gl’altri atti di Dottor-i ,`
Liccnziati , Maeſtri ,e Baccillieri , e godere , e
prevalerſi di tutti , e ſingoli Pri vilegii , Prero
gative , Eſenzioni , Libertà , Conceſſioni ,O—
nori , Preerr'iinenze , favori , Indulti , e Grazie ,.
che tutti gl’altri Dottori , Licenziati ,.e Maeſtri,
Baccillieri , e Poeti Laureati, li quali nella Scuo—
la , overo Accademia, 8c. Univerſità di Vienna,
di Parigi , di Pavia , di Piſa , di Colonia , d’In
gloſtat , 8c in qualſivoglia altra Scuola ,. ò Ac.
cademia publica , e privilegiata promoſſi , ove,
ro ancora daNoi, ò dagl’Auguſti Imperatori de
Romani, e Rè furno inſigniti, ò inqualſivoz
glia modo hanno ricevuto Sl fatte. Inſegne , go:.
dono , uſano , c poſſiedono- in qualſivoglia..?
meníera per conſuetudine , ò per legge.
Più oltre all’Altezza. del DucadiSirmio , 8a
alli Figli del medeſimo, eDiſcendenti maſchi
diamo una libera poteſtà , e facoltà ,.che poſh
e poſſino concedere , e donare ad honeſíì-e Per»,
one
93
ſone , che nè- pregaſſero l’lnſcgna ,- ò Arma con
Corona Regia , ò ſenza ſecondo la convenienza
della qualità della Perſona ( il che vogliamo di—
penda dall’Altezza del Duca di Sirmio, e delli
di Lui Diſcendenti), eli medeſimi renderli ca
paci tanto del-l’inſegna , 8c Arma , quanto de
Feudi, purche nella Conceſſione di tali Arme
s’aſtenghino dal conferirli l’Aquila intiera maſ
ſimamente Imperiale, ò pure le Arme preciſe
della Caſa di qualſiſia Prencipe , Conte , Baro
ne , e Gentil’huomo; quali da eſſi- decorati delli
Stemmi, ò d’ Arme poſſino alzare , portare ,
uſare ,e godere in qualſivoglia luogo , e Terra_
in tutti , e ſingoli atti honeſti , e decenti , e nell’
eſſere ſpediti all’Armate , ne duelli , e qualſiſia ,
’ combattimento , nelle Bandiere ,in Anelli , Si~
gilli , lapidi ſepolcrali , öc in ogni ſu—-ppelletile à
loro arbitrio, con tutti , e ſingoli Privilegi, drit
ti , e Grazie , quali tutti gl’altri decorati delle
"Arma da Noi, e Noſtri Prcdeccſſori, eicapaci di
Feudi uſono, e godono , eche ſii-no admeſſià,
quelle prerogative , alle quali queſti vengono.
ameſſi, e ricevuti per conſuetudine,ò per legge .‘
Di poi per .ornamento più inſigne conia...
ſopradetta Noſtra Imperiale Autorità conce~
diamo , e vogliamo, che ne l’Altezza del Duca.
di
94 ñ
di Sirmio, e tutti'li di Lui Figli , e Diſcendenti
legitimi dell’uno , el’altro ſeſſo, ne li Miniſtri ,
Familiari , Domeſtici, ò Sudditi di Eſſi , ele
coſe di tutti lor0,0vero de Beni mobili,ò immo
bili in ogni luogo eſiſtenti di chi chi ſia , poſſano
chiamare , citare, overo trarſi in giudizio al Tri`
bunale della noſtra Curia Imperiale,di Rotweil,
ò di Veſteſalia, ò di qualunque altra Curia, ove
ro di Provincie Eccleſiaſtica , ò Secolare, ò pu
re à qualſivozzlia altro Tribunale del Sagro Ro
mano imperio per qualſivoglia cauſa proſana, ò
che queſta concerni le 'Perſone , ò l’honore , ò
la robba , e facoltà; nè in alcuno di queſti mai
ſi debba , ò ſi poſſa giudicare , ſentenziare , e
procedere contro lamedeſima Altezza del Du
ca , overo di Lui Eredi , e Diſcendenti , ne con
tro la loro Vita , ò contro i loro Beni z ma ſe..
alcuno pretenda di competerſeli qualche azzio
ne , raggione, òquerela contro la Sua Dilez
zione , overo contro di Eſſi , ò alcuno delli ſu
detti,li medcſimi non altrove,che avanti di Noi,
ò degl’ſmperatori de Romani , e Rè Noſtri
Succeſſori venghino convenuti : Contro però
li' Miniſtri, Familiari, Domeſtici , Clienti, e...
Sudditi delli predetti,e contro la di loro vita rob.
ba, e Beni, avanti li Giudici ordinarii , alii' quali
- per
r‘—__ 97
per raggione de ſuoi Beni , e delle Perſone ſiino
ſoggetti , e non altrove , s’appartenga di proce
dere , convenire , 8c intentare contro di quelli lÎ
azzione giudiziale . Al giudizio,e cognizione...
delle cauſe de quali ancora l’iſteſſe parti ſi devo
no rimettere per qualunque Giudice da darſi ad
iſtanza della Sua Dilezzionc, e delli ſuoi ſudet
ti : Se non quando forſe ſi negaſſe notoriamen
te di rendere ragione in detti luoghi ſecondo le
loro inſtanze agl’Attori , che ſupplicaſſero il ri
medio della Giuſtizia ,overo mali rigiri , ò ap*
poſtatamente ſi prolungaſſe la ſpedizione della_
Giuſtizía , nel qual caſo certamente ſia libero à
ciaſcuno , ò ſia lecito di portare , e proſeguire la
ſua ragione ne luoghi , e giudicature,dove ſi p0
trà impetrare . Che ſe mai accadeſſe contro la..
Noſtra volontà e ſudetta conceſſione , che LL.
Dilezzionc dell’Altezza del Duca di Sirmio , e
li ſuoi Diſcendenti in perpetuo , eli di loro Mi
niſtri ,Domeſtici , ò Familiari, ò le loro robbc,
e Beni in tutto , ò in parte foſſero convenuti,
citati , ò tratti in Giudizio d’alcuna Curia , ove:
ro Provincia Eccleſiaſtica , ò Secolare di Ro
tweil, ò di Veſtfalia , ò avanti qualunque altro
Tribunale, ò che contro la Sua Dilezzionc , e
li ſudetti , e contro le di loro Perſone , robba , e
Beni
96
Beni s’intcntaſſe qualche azzione; o querela ,ſi
procedeſle , ſi ſentenziaſſe, ſi giudicaſſe , ſi ſorñ’
maſſe Decreto , ò atto alcuno con qualſiſia pre
tcſto , ò colore: Noi da hora per all’hora di
Noſtra ſcienza, e con l’Autorità premeſſa di
cliiaramo,e decretiamo,che tutto ciò,e qualſivo
glia coſa talmente intentata , ogni proceſſo ,
giudicatura ſeguita , Sentenza , Decreto , 8c at:
to , che foſſe ſtato fatto , che ſia tutto contrario,
irrito , ſcaſſato , e vano , e di niuna forza , vaj
lore , e momento , così che alli tratti in tal gui
ſa in Giudizio, ecitati non poſſa in qualſivo
glia modo , ne vaglia , e debba arrecare ver un..
danno , e pregiudizio .
In oltre all’Altezza del Duca del Sirmio , 8c'
alli ſuoi Diſcendenti in infinito diamo, e con:
cediamo ancora queſta inſigne prerogativa, e
grazia , che ſe quando accada nel Noſtro Sa gro
Romano Imperio, nelli Noſtri Regni, e Pro
vincie Ereditarie, che la Sua Dilezzione, eli
ſuoi Diſcendenti fabrichino da fondamenti , e
muniſchino Fortezze , ò Rocche , ò vera
mente , che riſabrichino le rovinate , come
ancora li già fabricati Caſtelli, Rocche , Villag
gi , Luoghi , Poflefiìoni , Signorie , Terre i Ca'
ſe , ed habitazioni libere, Ville , e realmente.
li
97
li poſſedeſſ’erd‘, è con‘ qualunque altro modo' , e
titolo giuſto , e legitimo acquiſtaſſero Vaſſaſli ,`
e Servi ſenza alcun impedimento, e remota.,
qualſiſia contradizione , paſſino , e ‘vaglino li—
beramente poſſedere ,godere , 8c uſare , 8c haver.
libero Dominio delle _,medcſime Rocche, Ca
ſtelli , Villaggi, Luoghi , Poſſeſſioni, Signoria ,
Terre , Ville , Caſe , habitazioni , Gente libeó
ra, Vaſſalli , ò Servi, e di più ò conſervanti'
detti Luoghii loro Nomi antichi, ò abolirli ,
mutarli , 8c imporli nuovi nomi , e per ſua ſen -
tenza, ed arbitrio ſuo dalli medeſimi aſſumerſi
la denominazione.
Et in quanto circa li predetti Caſtelli, Vil
laggi , e Luoghi, ò coſtrutti overo in altro mo
do legitimamente acquiſtati , affinche maggior
mente , _e ſempre più ſi rendano riguardevoli l'
AlteZZa del Duca del Sirmio, eli di Lui Diſcen~
denti con la predetta Noſtra Plenaria PoteſtÈ
Ceſarea, e Regia , 8c in ogni miglior modo ,
con cui ciò poſſa , e debba farſi con ogni mag-s
gior efficacia , diamo, e concediamo ad eſſi ,
ed alli ſudetti un ampia facoltà ſopra la Caccia,
e la Peſca d’imporre nuovi Tributi, Dazii , e..
Gabelle, di coſtituire le Fiere annuali , e per -
ſettimane , di erigere Oſtarie , 8c Alberghi pu;
' N blici,
93 .
blici , con facoltà di eſitare li Vini , 6c ogn’altra
:ſorte di bevande , di ſabricar Molini , riceverç.,
Banditi , di eſſercitare il mero, e miſto Imperia,
di conferire , e ricevete Feudi, -e tutti gl’altri
Privilegii , che uſano , e godono tutti gl’altri
Duchi , e Prencipi ne’loro Caſtelli , Villaggi ,
Terre , Ville , e Signorie per raggione di legge ,
ò per Privilegio : Così Eſſi poſſano , e vaglino
prevalerſi della medeſima facoltà, uſarla goder
la , non altrimente , clie ſc di tutti, e ſingoli
detti Privilegii foſſe fatta nella preſente Conceſ
ſione una ſpeciale , 8c individua menzione , ſal
Ve però ſempre le ragioni del Sagro Imperia , e
di tutti gl’altri inparticolare .
Mcdeſimamente all’AlteZZa del Duca del
Sirmio , e alli ſuoi Diſcendenti diamo , e conce
diamo piena facoltà ,e licenza, che Eſſo , e tutta
la ſua Famiglia tantoin Caſa , che viaggiando
in tutte le Regioni , Provincie , Città , Caſtelli,
Villaggi, Se in tutti gl’altri luoghi ſoggetti im
mediata , e mediatamente à Noi, 8c al Sagra
Romano Imperia poſſa , e vaglia , paſſino me
deſimamente , e vaglino liberamente portare... ,
ed haver ſeco ainii di qualſivoglia ſorte tanta
diſenſive , ,che offenſive , che convenghi‘no al
Nobil’ Huomo, e ſenza alcun impedimento per
loro
99
loro decoro , ſicurezza , e biſogno .
Parimente havendo Noi ricevuto , ed aſſun
Io ſotto la Noſtra Clientela , difeſa , Protezzio
ne , e ſalva Guardia, e ſotto quella del Sacro
Romano Imperio la ſpeſſo nominata Altezza"
del Duca di Sirmio , e li ſuoi Diſcendenti con...
tutta la loro Famiglia , e con tutti li loro Beni ,
Poſſeſſioni ,Caſe, Poderi, Campi, Vigne... ,
Orti, e tutte le coſe, quali poſſiedono preſen
temente nell'lmperio , ne' Regni, e Provincie
Noſtre , e per l’avvenire legitimamentc acqui—
ſteranno . Volendo , 8c ordinando, che ſiino ,
debban’eſſcre , e venghino riconoſciuti aſſieme
con le Perſone , Beni , e tutte le coſi: ſotto que
ſta ſpeciale Protezzione , e ſalva Guardia della
Noſtra Aquila Imperiale in perpetuo , ſalvi,
protetti, e ſicuri da ogni gravame, 6c oppreſ
ſione , e che in avvenire poſſino eſſere in poſſeſ
ſo, e godere di tutte , e ſingole Immunità , Gra
zie , e Prerogative , delle quali uſano, fruiſco—
no , ſono in poſſeſſo , e godono di ragione, ò
per conſuetudine tutti gl’altri, che ſono coſti
tuiti ſotto la ſalva Guardia , e Protezzione No
ſtra a e del Sagro Romano Imperio . Et affina'
che certamente , e notoriamente coſtià tutti di
queſta Noſtra Protezzione , difeſa , SaIVa Guar
N dia’
ICO
dia, e del Sagra Romano Imperio,c0ncediamo,
e doniamo alla medeſima Altezza del Duca di
Sirmio , 8c alli di Lui Eredi una plenaria ſacol
tà , autorità, e licenza , che ogni Volta, che ha
veranno biſogno ,ò vorranno , paſſino , e va
glino nelle dette ſue Caſe , poderi , Fondi, Or.
ti , Beni , e Poſſeſſioni affiggere , 8c alzare l’
Aquila Noſtra Imperiale aſſieme con le Noſtre
Inſegne , e del Sagra Romano imperio , e degl’_
altri Noſtri Regni unitamente, ò in parte in.
teſtimonianza , e ſegno di. queſta tale ſalva...
Guardia , 8c ogni Volta che li piaccia col dovu
to onore, e riverenza levarle ſenza alcun'oſta.
cala, e contradizzione .
Ancora alla Dilezzione dell" Altezza dei
Ducadi Sirmio , e ſuoi Eredi come ſopra dia.
mo , e concediamo queſta facoltà ,i che di qUal.
ſivoglia originale , Privilegii , Iſtromenti , öe
altri letterali documenti , 8c atti conſueti ad in
titolarſi con qualſiſia nome paſſino farne uno, ò
più tranſunti, e li medeſimí autenticare, e leñì
galizzare col ſuo Sigillo impreſſo , 8c appeſo ,
alle quali Scritture, e tranſunti come ſopra le
galizzati , 8c autenticati ſe li debba prcſtare..
. piena , ed indubitata Fede tanto in giudizio,
che çſtragiudizialmentg iii ogni luogo, e Terra
come
7-101
Come che li proprii originali, ò Tranſunti de..
medeſimi foſſero legalizzati , ò autenticati da…
alcun Elettore del Sagro Romano Imperio ,
Prencipe ,ò Prelato, ò degl’altri Provinciali del
medeſimo Imperio .
Mà perche ancor più copioſamente l’Altez
za del Duca di Sirmio ſperimenti la propenſio~
ne del Noſtro Animo benigno , con l’Autorità
-Noſtra Imperiale , e Regia ſcientemente , e de~
liberatamente al medeſimo , e ſuoi legitimi Di
ſcendenti in infinito habbiamo donato , e con~
ceſſo queſta grazia , facoltà, e poteſtà, e col te
nore di queſta Noſtra Bolla concediamo, e do
niamo , che ſe quando pareſſc , e foſſe commo~
do ad Eſſi di ſtare, ed habitare in qualche Città,
ò Villaggio tanto del Sagro Romano imperio ,
*quanto degl’altri Regni , ò Soggetto alla Giu
riſdizzione de Noſtri Dominii , che l’Altezza—
del Duca di Sirmio , e li di Lui Diſcendenti , e..
tutti li loro Domeſtici’, e Familiari in quella...
Città , ò Villagio , 8c ancora in tutti gl’altri
Luoghi,Terre, c Città per il Sagro Romano
Imperio, ancor per l’Italia , eperi Regni, c..
Provincie Noſtre Ereditarie ſi reputino , ſiino ,
e debban’ eſſere aſſoluti , liberi , 8c onninamen
”immuni , öc eſenti da qualunque peſo , dona
tm,
1 0'2
tivi , impoſizioni rſieali , perſonali , miſte, ordi
narie, e ſtraordinarie s'impanghino da chi ſi ſia,
ò ſi coſtumino da eſigerſi , e quello che le ha
verà impoſte , ò eſigerà habbia titolo di qualſi
voglia Dignità , Autorità , e Poteſtà , ed anco
ra ſia , e debba eſierelibero ,immune , ed eſen
te come ſopra da tutte le eſazzioni di Tributo ,
di Cuſiadia , di Guardie de Soldati, e dalle Ga
belle , Datii, impoſte , e dal peſo d’allaggiar
Soldati , e da ſimili coſe , che è di Noi, e de
Noſtri Eredi, e SucceſſoriJmperatori de Ro
mani , e Rè, e degl’Elettori , ed altri Prencipi .
della Famiglia , overo de Miniſtri della Noſtra
Corte , e di qualſivoglia altro peſo ,e gravame,
così che non ſiino tenuti in verun modo ad a1-
cuna coſa delle predette , nè le m'edeſime coſe‘_
dalli ſudetti , come ſopra in aimna’maniera... ,_
ò forma paſſino eſigerſi i ſe ſarſi non haveſſero
comprato, overo in qualſiſia titolo vauiſteian-. .
no Poſſeſſioni , ò Beni Urbani , ò Civili,
li ſiino di già aggravati delli peſi Urbani , che
ſiino obligatí à rendere , e pagare *li ‘ con-.
ſueti . _ , . J ‘‘
ſuaA' queſte Conceſſioni
Dilezzionem aggiongiamo,che'alla
ſuoi Eredi ſiaze debbaſieſſe're li-L
bero in dette Città,e Villaggi`d’entrare,& have:
‘ lu0go
103
luogo nelle .loro Aſſemblee , Diete', e Raunanze
del Publico ſtà li Senatori Nobili , Magiſtrati,
e Congreſſi degl’altri oneſti Cittadini, e di eſen
tarſi à loro piacere dallemedeſime Città , e loro
- Territorii , e Giuriſdizioni , e di nuovo partirſi,
e andar via , e portarſi altrove con tutte le coſe
loro , e ſuoi Beni ſenza alcuna molcſtia ò im.
pedimento , e ſenza pagar alcun Tributo , ò
Ccnſo nell’andarvi , ò partirſi , ò ſia in danari
contanti , ò di coſe mobili, 8c immobili, e Be
ni, e rendite loro di qualſivoglia ſorte ,_ öc in_,'_
qualſiſia luogo eſiſtenti, overo, ſe di nuovo pia
ceſſe loro ritornare nelli medeſimi Luoghi, da.. ,
dondepartirno , 8c ivinuovamente ſtabilire la~ ,
loro Caſa ,ed habitazione , poſſino , e vaglino
come prima eſſere nondimeno ancora in _poſſeſ
ſo, c goderemedeſimamente il detto Privilegio_
d’immunità , ö( eſenzione .
E per comprovare ancor di più all’AlteZZa.,
del Duca di Sirmio la Noſtra propenſione , c_
benigna volontà con qualche altra teſtimonian—
za più evidente z diamo , e concediamo allo
Steſſo , 8c alli ſuoi Diſcendenti , che poſſa , L
vaglia , poſſino , e vaglino ogn’anno, ſei Perſo
ne nate di legitimo Matrimonio , ignobili, qua-4
li v venghino raccommandati dalla propria..
* Virtù
I O4.
;Virtù , e meriti, con la Noſtra Autorità , e Poi
teſtà nobilitarli , e frà li Noſtri Nobili , e del Sañ‘
gta Imperio crearli , e farli , ordinarli , coſti
tuirli , ö: inſignirli col Nome , ordine , e grado,’
e fliſti , e titoli di Nobiltà , e di più aggiungerle
qualche Inſegna con leArmi della ſua Famiglia,
per la quale coſti, che acquiſtorno la vera No
biltà . Quali in tal guiſa creati , fatti, e caſtitui-`
ti Nobili, come ſopra , per l’Altezza del Duca_
di Sirmio , e per i di Lui Diſcendenti legitimi ,
ſiino , e debban eſſere reputati , chiamati, in
ſcritti , e nominati per tali veramente Nobili da
tutti , e ſingoli di qualſivoglia condizione , pre
emineiiza, Stato , e Dignità in ogni luogo , e_.
[ſerra in qualunque Giudizio , 8c eſtragiudizial
mente, in tutte le coſe Spirituali , e Tempora
, li , Eccleſiaſtiche , eProſane, ancorche foſſero
tali ,delle quali nel preſente Noſtro Diploma..."
giuſtamente ſe ne doveſſe ſare una ſpeciale...
menzione , così che in tutto, e per tutto in qual-ì
ſivaglia atto , negozii , ed eſſercizii paſſino a e.;
vaglino , e debbina uſare , poſſedere , e godere’
degl’hanori , e Dignità , Officii , e ricompenſe ,‘
preeminenze , libertà, Privilegii, Grazie, ed
Indulti , di cui tutti gl’altri Nobili Noſtri, L;
del Sagra Romano Imperia, e di tutti gl’altri
Luo
.. . I 05'
Luoghi , 'e Tette uſano , e godono , 6c à quelle
prerogative medeſime ſono admeſſi ' in qualſiñ`
voglia modo per conſuetudine , ò ragione di
Legge . ` -'
Ma .imperoche aſſaiſſimi ingenui novelli‘
Guerrieri di diverſe famigliegnel vSagro Roma-~
no Imperia , 8c in Italia , e altrove Vanno alla..
Guerra ſotto provettiſſimi Condottieri d'Eſſer
citi, Luogotenenti , e Colennelli Generali per
Terra , e Mare , ci ſembra ben degno, che quelf
li, che da novelli ſireſero' huomini ſegnalati ,
venghino aſcritti nelli Faſti dell’ordine Cavalle
~reſcoz per tanto all’Altezza' del Duca di Sir
mio , 6c alli Maſchi legitimi Diſcendenti della_..
ſua Dilezzionc diamo la facoltà , e Poteſtà
di fare à Nome Noſtro , coſtituire , e crearL.
ſei Guerrieri ogn’anno , overo Cavalieri , ’8c in
ſignirli della Dignità del Cavalierato , e conſèf
rirli ſecondo il coſtumc le Inſegne Militari, e..
con eſie'condecorarli z quali Guerrieri, overo
CaValieri da Eſſo Duca , e dalli ſuoi come ſopra
creati* habbino piena poteſtaì di uſare le Pennac
chiere, veſti’ , Collari, ò Collane d’oro , tenere
i'l luogo, e preeminenza dell’ordine Equeſtre,
e da per tutto eſſercitare 'tutti gl'atti Cavallereſ
chi , 8c habbino tutti, e, ſingoli dritti , Privile
. .. ,'- ' o q gjj ì
‘È
Q
- 106
ii, eſenzioni ,,lrnmun_ità, e Prerogative , qua
li uſano gl’altri Guerrieri , e Cavalieri , ò in va
ce ,ò di Noſtra mano, immediatamente creati ,i
e decorati di tali Dignità , non aſtanti ,_. e parti-
calarmente L 1. 59- 2.. eg** tot. tir. C. de Feffi Got.
e3- auratù liſa-i L. ricettuto però da eſſi ,, ò da..
ciaſcuno di eſſi il giuramento in queſto modo ,
che ſiegue_ :. cioè , che firanno à Noi , 8c alS’a
gra Romano-imperio , Sc alli. Noſtri Succeſſori
legitimi in qualſivoglia Luogo , e Terra , che..
ſiino ,_ ò pervenendoà qualunque Dignità , ed;
Ordine quant'eſſerſi voglia. maggiore ,_ ſempre..
Fedeli , ne mai ſaranno in conſeglio,.trattato , e
partecipazione , dove ſi. tratti, e ridondi in_.
danno ,_ e pericolo, Noſtro , e del Sagra Im
peria Romana 5, anzi. piu, toſto con forza , ed
in ogni maniera poſſibile divertirannoli ſudet
ti danni., e detrimenti , mà. che difenderanno , e
proteggeranno; da quel- punto , che li ſaranno
nati,gl’0rfa`ni,e Pupilli.,le Vedove,e tutte l'altre
perſone miſerabili. ,_e le Chieſe leſe, 8c appreſe.
p Similmente all’Altezza del- Duca di Sirmio ,L
&calli ſuoi DiſCendenti Maſchi di propriame
to,ſcienza, e Poteſtà, con le quali per avanti die;
dimo, e conceſſuno una Plenaria Pateſtà , e..~
facoltà ,i ſi come ancora
_ Per, il Preſente Diplama,
diamo
107
diamo , e-c’oncèdíàmo , che àNoſtro Nome , c
- in luogo , e VecoNoſtra po'ſfino , 'e vaglino ſi* .ñ
re, e creare o’gn’a—nno altretanti , cioè ſei ‘Conti
ordinarií del Sagro Lateranenſe Palazzo , e del—
la Noſtra Corre Ceſarea , e del Conciſtoro Im
periale ñ, li quali habbino la medeſima facoltà ,
eBaſtardi
poteſtà ,, delle
cioè di creare
quali Notari
queſti tali , Conriſi‘hanno
c legitimare
ſempre coſhlmato di uſare , e poffinò ,.,C deb bi
no preVa-ierſi deil’altre Grazie , Privilegii z eſen
zioni , ed honori ~, di cui tali Conti ?Palacini fat
ti , ‘e creati da Noi godono , ne ſono-in poſſeſſo ,
e c—oſtumano per conſuetudine, ò per Legge .' ‘
Doppo -, che dunque ,come già di ſopra ſi è
accennato ſecondo la facoltà conceſſa all’Aitez-ñ
za del Duca di_ 'Sin-‘nio , 8c à ſuoi Diſcendenti in
infinito , haver-*mno realmente fatti acquiſti per
compra ñ, Eredità , ò per altro giu‘ſto titolo di
poſſeſſo , ò d’acquiſtmuſino, e poffiedino li
'medeſimi col pieno dritto di Dominio , e niflu~
`nb , ſia di qualſivoglia condizione, ‘fiato , ed
-eminenza , ardiſ‘ca di moleſìare , ò inventare
oſtacoio ò d’ impoſizioni , òdi contribuzioni, ò
con ritrovare qualſivoglia altro vocabulo d’eſ—
ſazzioni in niſſuno qualſiſia tempo , ò ſotto co
Îio‘re dimaqdarli ordinarii, ò eſtraordinariipa
O `2. gamen—
`.
‘F
.f I o 8 ‘ .
- gamenti . Parim'ente però vogliamo , che per
niun modo reſti derogato agl’antichi dritti, e_ 'd’
obligazioni inhcrential fondo , ed al terreno_ ,
ed agl’altri legitimi dritti acquiſtati , mà che
quelli antichi peſi affiſii alla robba rcſtino intie
mi , cdallibati ſenza pregiudizio del Terzo.
E mentre l’Altczza del Duca. di Si;mio,.c li
di Lui legitimi Diſcendenti idoneamentc acqui
ficranno Bcni,overo Territorj,c Terre per qual»
ſiſia contratto d’ogni ſortc,ò di nomc,compra ò
con ogn’altro contratto atto alla traſlazione del
-_ Dominio. Ancor queſta Inſignc Prcrogativa al
Medcſimo, 8c alliSuoi con l’Autorità di ſopra..
detta doniamo , e bcnignamente concediamo
tutto ciò, che ſarà fiato tctratto… ed occupato ,
col, prevalcrſi de. dritti. della vicinanza , ò per
ragione- di Parentela, non po ffino rendervani,
`ò reſciñndcre , è: annihilare. li Dominii ben traſ
fcriti in Eſſi: M3. che l’iſtcſſa Altezza del Du…
ca di Sirmio., e tutti li di Lui Diſcendenti ſenza
‘attendere _l’altrui pretenſionc del 33m congruo… ,
c più in generale detto Protimiſeo 1 ſiino , e ſi .
laſcino. ſicuri, liberi , c ſenza alcun diſturbo
‘nelle Poſſeffioni , c Dominii- loro acquiſtati , e
comprati . Per contraçio. fi: dagl’Anteceffom'
.della medeſima 'Altezza del _Duca 1 _cloro P0
' \\
' fieri.
. 3 o9
{iui foſſe fiato per il paſſato alienato qualche
coſa de Beni già ſpettanti al detto Ducato , ò
per l’avvenire ſi alienaſſero , diamo , concedia-c
mo , e doniamo ſopra tutti li predetti Beni al
Duca , e ſuoi Diſcendenti per ricuperar‘li me
deſimi legitimamente la ragione, e dritto genti—
lizio per la recuperazione di tutti, e ſingoli ,Be
ni.: Sublato , e tolto ogn’uſodi poſſeſſo , e qual
.ſiſia preſcrizzione in tal modo, che non poſiino
mai ſervire d’alcun’oſtacolo ', e d’impedimento
ad Effi nel ricuperare, e ri petere’tuttc le robbe.;
,ſudette . 'z ' ~
Ancor in oltre vogliamo , che da Noi cle
mentemente ſia proveduto in.que,ſto all’Altez.
l'a del Duca di Sirmio , e ſuoi ,legitimi Diſcen
l denti
tante ,ad
cheEſſo
,poſſino qualſivoglia
, edtalli ſudetti , ò incontratto
qualſiſia ſpet_
nio
do offertoli reſ’cringere fi'à li termini dell’Equi.
tà ,z acciò le uſure &ambievolmcnte pattegiatc ,
e ſtípulate non eſchino fuori di miſura ,e modo
legitimo del Sagro Romano Imperia , ed inte
reſſe limitato, con le revocazioni del medeſimo,
cioè_ del lucro "ceſſante , e danno emergente ñ, e..
' tutto ciò,'c_he eccede le‘ uſure. di cinque oncie, ſii;
. loro giuriſdizione di rivocarlo , ritenerlo per ſe,
e'ripcterç il pagato .
In
IIO
In oltre all’Altezza del Duca di Sirmio ,ó c..
ſuoi legitimi Diſcendenti Noi li diedimo,e con- i
c'edeſimo queſta grazia ſingolare , e ‘libertà , e
con l’Autorità Ceſarea , che uſiamo , e con 1L.
Plenaria Poteſtà della medeſima in vigore ‘del
preſente Diploma diamo, e concediamo , che
per l'avuenire tutti ,e ſingoli ‘Feudi , "e Subfeudi
Nobili, e convenienti all’Ordine Cavalereſco
tanto Eccleſiaſtichi , quanto Secolari,e0mpreſi ,
Sc appellati ſotto qualſivoglia nome , niſſuno
onninamente eccettuato , che da , e dal
Noſtro Sagro Romano Imperia , e da altri da..
quì avanti , e ne tempi futuri ’haveranno ottenu—
to , comprato , ò in qualſiſia altro modo have
ranno acquiſtato come Beni Feudali , poffino,
e yaglino concederli , e darli à Perſone Eccle
ſiaſtiche ,e Secolari in Feudi ,e Subfcudñi , e da..
tutti quelli Vaſſalli richiedere il ſolito omaggio,
e giuramento di fedeltà , eli Vaſſalli Enza ve
runa contradizzione , ò impedimento -poſſmo
`ricevere tali Feudi dall'Altezza del Duo-’d, e dal
li di Lui Diſcendenti ., e ſopra di quofli ſiino
obligati preſtarli li ſoliti giuramenti come al Si.
gnore , e Signori diretti: Che ſe li Vaffalli non
liaveranno preſtato à tempo debito li detti giu
ramenti , e ſi foſſero _in ciò oppoſti , ñò haveran
on
Ill
.no-cercati altriſutterfirgii , daquel poni) reſiſ
no- pri-vati, e ſpogliati del dritto Feudale , e l’
Altezza del Duca ,e li di Lui Diſcendenti come
Padroni de Feudi entrino in. poſſeſſo di tali Be
nitFeudali in augumento a e migliorazione del
l’altre ſue pertinenze z e. Beni , e ritenglëino per
'ſe li‘ medeſimi Beni comeproprii , ò à ſuo piace
re , libertà , öe arbitrio habbino la licenza , e
facoltà di concedcrli ad altri : Se quando mai
quella Noſtra facoltà , c Grazia fatta loro
foſſe contraria ad alcune leggi Eccleſiaſtiche , e_
Secolari , ò~all`e leggi commnni , eFeudali , alle
Coſtituzioni
dini ,Statuti~,libertà
, ò ſi poteſſero , overo conſu
ſpiegare contrarieà etu~
tuſſtte le
ſopradette i’nſpez’zioni, e maſſimamente alle
conſuetudini,eleggi ſtabilite(che il Padrone del
Feudo li- ſuoi Beni allodiali, e proprii ſenza il
conſenſo del PadroneFendale non poſſino tras
ſerirein altre Perſone di condizione, e ſtato in
feriore, 8: accadendo tal caſo, li Vaſſalli non ſii
no obligati accettare li Feudi dal Padrone di
condizione più inferiore- di quella ſia fiato il’
primo Padrone) :. Noi con vera ſcienza onni-~~
namente deroghiamo, e vogliamo ſia derogato,
ſupplcndotutti , e ſingoli difetti ſiino di qualſi
voglia ſorte, che_ potranno apparire ,, ò.ritro-›
. ,un .
_ñ u a J
‘al .
x- iſa-- ,' r . -~
varſi . _ordinando , Volendo ,__e DecÎctando , -
che Contro il tenore… delle coſe "premeſſe niente
onninamente', e in qualſivoglia mafioſi poſſa..
mai penſare , ſpiegate’ , ò Proſerite, edinterpre
_tare , ò ſi debba ammettere , c ciò'Per la' ‘Ple—Ã*
~naria Noſtra Potcſtaì ceſarea,Rc`gia,öc'Arci
calc,öc in.Virtù .delle preſenti COnc'eſiìoni . Alli" Î
quali medeſima Altezza del Duca , eſuoi le“
gitimi_Diſcendenti diamo ancora queſta ſpecia
le facoltà , con' la quale vacahdo per morte_ , ò ~
altrimente nel Sagro Romano Irñperio_, ò' nell’
Italia qualche Ducato , Principato , Comitato ,
ò altta Signoria: ( Se Noi per Noi quel Duca-_
cato , Principato , Comitato ,"ò Dominio non..
i ilvoleſſimo ritenereImperio,
Sagro Romano , ne li Noſtri Succeſſori
e l’Auguſta , 'ed
Noſtra
Caſa , eli Parenti, e Cognati della medeſima.;
non lo voleſſero per sè riteneteflî) non lo ‘preten
deſſero , nè vi foſſero altri Sncceſſori , ò legiti
, mi Pretendenti ) nel comprare, ed haVcr tale..
Ducato , Principato, Comitato , ò Dominio'
` poffino , e debbino eſſere preferiti l’Altezza del
Duca di Sirmio , e li di Lui legitimi Diſcenó.
denti - , ‘
In oltre all’ Altezza del Duca di-Sirmio , e- .
di lui Diſcendenti ancor_ qùeſta Grazia halfiaz
' p . p i ’ . ` ~ mo ì i
-
l
‘A
I r3
mo conferito, che all'i medeſimi clementemente
habbiamo dato , e donato tutti, e ſingoli Beni
tanto Feudali, quanto AUDdla-laiqfi proprii ſituati ñ
ne i loro Ducati, Principati , Signorie , Domi
nii , Territorii , e Giurisdizióni , e tutti li B eni
ridotti , e caduti in Noſtra Poteſtà , e de N oſiri ,
Succeſſori, ò per morte , ò per .delitto , ò pe r
commeſſa ſellonia di quelli, cheoccuporno , e...
poſſederno 'sì fatti Beni, ò ſàtticosi cad-uchi , e
in qualſivoglia altro modo , ò per giuſla condi
zione , overo per dichiarati Banditi , overo per
altra Cauſa per ragione di Giuſtizia , ò per
;PNA
.~‘_….r—ñ",.".— . _ó
conſuetudine antica devoluti ‘al Noſtro Fiſco e
Così li doniamo , e li concediamo in vigore...
della preſente Bolla con la Plenaria , Ceſarea.. z
Regia, 8( Arciducale Noſtra Poteſtà un pieno
dritto , efacoltà , che Pollino mai darſi, ò per
raggione di legge, overo per Grazia Noi, e li
Noſtri Poſteri all'Altezza‘ del Duca, eſuoi Di
ſcendenti: Volendo , 8c ordinando , che l’Al-ſi
'rezza del Duca, e ſuoi Poſ’ceri occupino , e poſ
ſeghino queſ’ti tali Beni commeſſi , e confiſcati
à Nome Noſtro, e de Noſtri Succeſſori, e li con
vertino in miglioramento de ſuoi Feudali, ò
Allodiali con i Feudi ſecondo le ragioni Feudañ
‘li:_ Ma in circa alli Allodiali poſſmo , e vaglino
P come
I I4
come de proprii altri loro Benidiſporne, gover
nali, ed approfittarſene: E ciò ſenza oſtacolo ,
e ſenza veruna contradizzione Noſtra, e de N0 ~
ſtri Succeſſori .
Più oltre all’Altezza del Duca di Sirmio an
cora queſta particolare libertà , e grazia clemen~
temente concediamo , che Eſſo z e li ſuoi Eredi ,
e Diſcendenti legitimi nelli ſuoi Caſtelli , Roc
che , Poſſeſlìoni , e Dominii fin dove s’eſtendo
no il loro diſtretto , e la Giuriſdizione con le...
Caſe , Orti , Poderi, e le altre pertinenze , e_.
tutto ciò, che di preſente poſſiedono, ò per l’av
uenire otteranno con giuſto titolo paſſino goñ
dere, c tenerſi in poſſeſſo del dritto dell’Aſilo , e
tutti, c ſingoli homicidi, e ſimili non ſicure..
Perſone , e delinquenti ( eccettuati li publici La
droni)nelli 'predetti Caſtelli , Terre , e Domi
nií , 8c altre Caſe , e Ville ſicuramente poffino
dimorarvi,e che tali Homicidi,e Perſone Crimi
nali poffino per un’anno,ed un giorno ivi tratte
nerſi, 8c uſare, eſſere in poſſeſſo , e godere d’ogni
libertà, nè in detti luoghi giuridica,nè ſenza giu
ridicamente da qualſiſia Signore poffino eſſere...
catturati, ne d’indi debbino eſſer‘eſtratti à forza :
Ma però, ſe dopo paſſato il tempo preſcritto d’
un’anno , e d’un gioriio,alcuno contro la tale ,ò
tali
1’ I f
tali Perſone contumaci deſideraſſe per ‘via di
Giuſìizia procedere , 8c agire, la ſpeſſo nomina_
ta Altezza del Duca , e li di Lui Diſcendenti cori_
me ſupra' ſaranno obligati , ò ſpontaneamente;
ſubito amminiſtrare Giuſtizia , overo conſegna-'
re li Delinquenti à quella Giuriſdizione , e Ter
ritorio ,in cui ſarà ſtato fatto il delitto , ſegnate
però le lettere eondizionali , che la detta conſe
gna non debba mai rivoltatſi in pregiudizio del
l’uno , ò dell’altro , &,in caſo,con l’obligo di ri
conſegnarlo . Volendo , ed ordinando , che al.
l’Altezza del Duca *di Sirmio , e ſuoi legitimi
Diſcendenti la detenzione di ſimili PerſonL. ,
doppo che ſaranno ſtate mandate via dalli ſuoi
Territorií , non debba inſerire onuinamente..
alcun detrimento , ò danno .
Ancora all’Altezza del Duca di Sirmio, 8c
alli ſuoi Diſcendenti doniamo, e concediamo
queſta ſpeciale Grazia , e facoltà , che ,ſe mai
qualche volta aceaderà z che ne i loro Ducati,
Prencipati , Territori': ,. Dominii , 8c altri luo
ghi ſpettanti ad Eſſi ſi ſcuoprino Miniere d’oro,
òd’argento, ò di rame ,ò di piombo , ò di ſale,
ò d’altro Metallo,di tali Miniere, con tutti iMe
talli in perpetuo , e liberamente poffino, e,
vaglino haver-ne il pofiefib, eſſerne Padroní a e
. _P a _~ goder’- ,
'1.16
Îèódcrchò Eſſi iſteffi , ò pera-[tri cavia-'ke ,coſti
tuire , 8c ordinare per le medeſime Statuti ,ñ e
Leggi convenienti, e giuſte , e come è* di ragio
ne legale, e di conſuetudine, godino delle fleſſe
miniere ritrovate , e coltivate , che rendono l’o
ro , l’argento ,il rame ,› ed ogn’altro Metallo ,ñ e
di tutti li dritti di qualſivoglia ſorte, dell’Immu—
nità , Giuriſd-izioni , ſiutti , decime , e degl’altri
emolumenti , ſecondo le leggi , ele conſuetudi—
'ni delle Miniere, 8c aſſieme poffino liberamente
impadronirſi , e vaglino impoſleſſañrſi ,. e gode
-re le dette Miniere con tutti ,. e ſingoli pro
ii Feudi , e Beni allioda-li , mobili, 8c immo
bili- ſenza alcuna riſèrva , li quali l’Altezza del'
Duca- di Sirmio, e ſiioi Diſcendenti in tutte le
ſue Poſſeſiìoni , Dominii,Territorii , e Ville.,
che di preſente hanno , overo per l’avvenire
aequiſteranno per la morte, delitto, ò com*
meſſo dique’ tali, che occupano Beni di tal na
tura , ò ſi ſaranno caduchi in qualſivoglia altro
‘mode-,e che mai poteflero competere à Noi, 8c
*alli Noſtri Succeſſori del Sagre Romano Impef
rio , ò pure al Fiſco Noſtro ,— e dell’Imperioñ;
7E promettiamo clementemc nre, che Noi, e li
Noſtri Succeſſori manuterremo l’Altezza del
Duca, eli ſuoi Poſteri in pacifico poſſeſſo, lo
difendçremo ,e proteggercmq , nè di volere , e
edo4
›—
I I7
edover permettere~ , che mai ſe lr apporti alcun
pregiudizio: l_ o fieſſo ancora intendiamo de
Teſori naſcoſti ò ſiinoin oro , metallo , pietre
prezioſe , ò utenſilii d’argento , e ſopra di que
ſto per il preſente Diploma clementemente li
diamo,e concediamo il medeſimo dritto legale ,
ed una pari facoltà .
Del reſto poi , affinchè li delitti ſiino gaſtiga
ti , e la Commune Salute, ed utilità perſèveri,
ſciente , e deliberatamente , e col Noſtro matu
-ro Conſeglio all’Altezza del Duca di Sirmio , 5c
alli ſuoi Poſteri Legitimi in tutti li ſuoi Ducati.,v
Prencipati , Contee , Dominii , Città , Caſtelli,
Rocche , Gran Villaggi ,e Ville , che di preſente
poſſeggono,e per l'au venire con legitimo,e giuññ
ſtoTitoloacquiſtar anno li habbiamo clemente
mente cóceſſo,e donato la PIENISSIMA G IU
RlSDlZIONE con il DRlTTO DELLA SU~
PERIORITA’,cosi che nelli medeſimi Ducati ,
Principati,Comitati,Domjnii,Città,Caſtelli hab,
-bino una PIENA FACOLTA’ d’inſtituire—
-Tribunale, di alzare le Porche, ò Travi infami ,
-öc à ſuo piacere, 8c opportunità de Luoghi‘coſii
tuirvi , e porvi uno , ò più Giudici , overo Go
vernatori , Preſidenti , e Prefetti, ed alli medeſi
mi di ſurrogarvi le Perſone neceſſarie, 8c eſſerci
;atvi la Giuriſdizione Criminale: E di preſmte
.WL
118
col tenore di queſto Imperiale Diploma' con la:.
Plenaria N.Ceſarea Poteſtàflon animo delibera
to concediamo, diamo,e doniamo alla ſpeſſo no
minata Altezza del Duca di Sirmio , 8c. alli ſuoi
Poſteri in perpetuo qucſta‘Grazia , che nelli ſo
pradctti Ducati , Principati , Comitati, Domi
nii , Caſtelli , Gran Villaggi, e Territorii Suoi z
Se, 5c ogni qualvolta, che per la coſa ſarà parſo,
ne luoghi più commodi paſſino ordinarvi uno,ò
più Giudici Idonei , 8c habili Officiali , e ſubro
garli uno , ò più Soſtituti, 8c ivi per li medeſimi
giudicare di tutte, e ſingole Cauſe Civili, e Cri
minali , come delle frodi delle Gabelle , dc Dc
litti. 5 Maleficii , ecceſſi (ſenza cccettuarne qua
lunque ſi ſia) ò ſiino merci, e Beni, debiti per
tinenti , pene , multe , Bandi e Relegazioni dal
- la Patria , pene corporali, ANZI DELLA VI
TA , E DELLA MORTE , 6c ogni altro
caſo di Mero , e Miſto Imperio, ò altrimente..
ſiino e ſi reputino della Giuriſdizione Cummu~
Jne , e poſſino ſormar querele ~ giudicialmente...
‘procedere , eſaminare , e pronunciar Sentenze ,
ed eſeguirle, e nelli predetti Ducati , Principati,
Contee ,Signoria , Caſ’telli , Città,Gran Villag
gi , e Luoghi a e Territorii à Loro ſpettanti , im
porre picciole, e gravi multe,ſecondo la conſue
› tudine 3
‘—
i—ìÉÌLW
1r9
tudine de luoghi , e l' equità della materia , fm
tutto ciò , che è decente in coſe ſimili ancora in
tutte le Cauſe,e Caſi tanto Civili,che Criminali,
imporre,ſtabilire,e FAR LEGGI giuſte,e ſalu
tari , Coſtituzioni , e Statuti conformi al dritto
commune, 8c alle leggi Noſtre , e dell’Imperio,
uali habbino tale efficacia, come ſe foſſero fatte
da Noi ſteſii , e dalli noſtri Poſteri , ele medeſi
me ſecondo l’opportunità del tempo , e la con
venienza , ogni volta, che la neceſſità lo richie—
defle di nuouo poſſrno abolire, mutarle,miglío~
rarle , overo del tutto caſſarle, ed eſigere la..
multe taſſate , e poſlino , e debbano impoſſeſſar
ſi , e godere le ſtcſſe ſenza vcruna contra—
dizzione, ed oſtacolo: E tutti, e ſingoli , che ne
ſudetti luoghi poſſederanno , e ſaranno ſoggetti
a lle Giuriſdizioni predette, ſaranno ſtrettamen
te obligati ad obedire, e ſiate al giudicato : Così
l’Altezza del Duca di birmio , edi di lui Diſ
cendenti legitimi Padroni,e Poſſeſlori delli pre
detti Ducati, Principati , Contee , Dominii ,
Caſtelli, Città, Terre , Villaggi , e Territorii ,
nelli medeſimi , in ò uno , ò in altro di detti
Luoghi à loro piacere , ed arbitrio poſſino , e
debbano alzare il Patibolo , Forcha , e Travi in
ſami , giudizialmente procedere ſopra li delitti ,
dele~
12.0
*delegare più oltre la'Giudicaturaà Perſbne ho
neſte , òc idonee ,e qualificate , e perle medeſi
me,preſe tali Perſone Malefiche ne ſuoi Ducati,
Principati , Comitati, Signorie , Città , Caſtel
li , e ne loro diſtretti , e Giuriſdizioni imprigio
narle, e queſti tali , 8c altri facinoroſi altrove , e
ſuori del Territorio preſi , e condotti ad eſſere
debitamente puniti, havuti li ſufficienti indízü
ſottoporſi alli tormenti, ed eſaminarli , e ſecon
do la confeſſione overo ſecondo ciò , che ma
nifeſtamente coſta conformemente ſecondo le
leggi dell’Imperio , e conſuetudini publicamen
te giudicarli , e punirli ſenza alcuna contradiz
zione , 8: impedimento ,in tal guiſa però , che
l'Altezza del Duca di Sirmio,e li di Lui Diſcen-_
denti legitimi Padroni , Poſſeſſori de predetti
Ducati, Principati , Contee , Signorie , Caſtelli ,
Città , Villaggi da i loro Giudici , '6c Officiali a
ciò coſtituiti, ricevino prima il ſolito gi uramcn—
to per la dovuta oſſervanza dell’equità , e della..
.Giuſtizia, con queſta condizione, che come
Giudici non parziali agitino , prOeedino , e de
cretino con pari equità contro il Povero, 8c il
Ricco, e di più , che parimente ſi ſpoglino af
fatto, e poſponghino ogni riſpetto, amore, odio,
donativo, favore, timore, amicizia, inimicizia,
non
I 2- I
non altrimente in tutte le cauſe di quelche con; .
venga , Bca ſuo tempo' avanti l'Onípotente… ſi
Dio nell’ Eſtremo Giudizio poſlino con burma'v
fede , e voglino riſponderne , ten‘derne conto , e
difendere ſe medeſimi . " _ '
Mà perche alle volte per eſperienza ſi é 've
du'to , che queſti tali Privilegii , e Diplomi non'
ſi puonno‘ ſempre traſportare da luogo , e luogo
ſenza pericolo di levarſi , ò perderſi à cauſa del ñ
le mutazioni delle coſe , e de tempi . Volendo'
ancora in queſta parte provedere all’ Altezza…`
del Duca di Sirmio, e ſuoi legitimi Diſcendenti,
acciò ogni qual volta vorranno prevalerſi
del beneſizio di queſte conceſſioni, non habbia’
no biſogno di produrre queſto Noſtro‘ Origina
le , per tanto ordiniamo , che poſſino tranſun
tare,ò fare che ſiano traſuntati più eſſempii ſotto
il ſigillo autentico ’di qualche Prelato, Prenci pe,
Conte , Barone , Magiſt‘rato , Provinciale , ò
Municipale , overo' ancora d’alcun’ altra Per,
ſona qualificata , e degna di ſede: ò pure poſsi
no farne copia autentica per mano ‘di qualche,
Notaro legale,e collazionata farla ſottoſcrivere ,
e ſottoſegnare alla preſenza di due Teſtimonii
degni di fede, alle quali vogliamo, che ſe li pre
ſtj pari ſede tanto in giudizio,che eſtragiudizial
mente, e- parimenteiu ogni-luogo: ’Che ſe le'
Q lette
I ZZ'
lettere originali di queſto diploma ſpariſſero , ſi
ſcancellaſſero , ò ſvaniſſero in modo , che non ſi
poteſſero conoſcere, e che ſi rompeſſe il Sigil
lo , ò abbrugiaſſe per incendio , ò pur ancor ſoſ
ſe rubbato all’Altezza del Duca , e ſuoi Diſcen
denti , in tal caſo li predetti Tranſonti fatti nel
la conformità ſopraccennata douranno ottenere
la medeſima Fede , che l’originale , e havere lai.,
medeſima forza , valore , e fermezza ,in tutti li
luoghi , e Terre , e in tutti gl’atti , enegozii tan~
to Eccleſiaſtici , che proſani , e miſti non meno,
che foſſero queſto iſteiſo preſente originale , non
oſtanti , nelle coſe predette , tutte , e ſingole leg.
gi di qualſivoglia valore in contrario , non,
oſtanti le Coſtitutioni , Ordini , Riforme, Pri
vilegii, Eſenzioni , Grazie, Prerogtive, che ſii
no ſotto qualunque nome , e ſiino di qualſiſia..
tenore , tanto fatti , che da farſi da Noi , e No
ſtri-Preceſſori , overo per qualſiſia Prencipe Du
ca , Marcheſe , Conte ,Univerſità , ò altra Po
teſtà di qualſivoglia ſorte, ò condizione ſotto
qualſivoglia clauſula, öe eſpreſſioni di parole ,
benche foſſero tali , delle quali foſſe neceſſario
inqueſto Noſtro Diploma d’inſerirle di parola.
‘in parola , e farne ſpeciale menzione , quali fo'ſ:
ſero in contrario à tutte , e ſingole di eſſe in
quanto oſtaſſcro alla preſente Noſtra Conceſ
ſiae
v
I
12.3
ſione , Sc Indulto , poteſſero oſtare , con la Ple
naria Autorità, Poteſtà, e di Noſtra ſcienza , e
proprio moto , come nelle Conceſſioni ſopra—
dette per la preſente Bolla Imperiale deroghia
mo ,e vogliamo , che ſia derogato .
Permettiamo ancora all’Altezza del Duca di
Sirmio , e ſuoi legitimi Diſcendenti , e Poſteri ,
che ogni volta che li accaderaì di prevalerſi di
queſtalibcrrà, overo prerogativa non habbia..
biſogno nelle ſue lettere , quali ſopra l’ uſo de
'Privilegii conceſſili ſi ſpediranno,di eſporre per
diſteſo tutto intiero il tenore del preſente Diplo
ma , ma ſolamente del Capitolo a ciò ſpettante
aſſieme con una parte dell’ Eſordio , e l’ annota
'zione del luogo , e del giorno , in cui ſir ſegnato
queſto medeſimo Diploma , baſti fare comme
morazione , e ſpecialmente eſprimerlo .
Dichiaramo ancora , che,ſe ſorſi accada , che
`l’Altezza del Duca di Sirmio", e ſuoi legitimi
Diſcendenti come ſopra qualche volta non..
_pongan' IN USO le predette noſtre Grazie , li
bertà, lndulti , immunità , Privilegii ,* Eſen
'zioni , eConceſſioni, ò alcune di eſſe, queſto
-tale NON USO nelli predetti Privilegii non li
generi, ò non liapporti verun pregiudizio ,
impedimento, danno , òdiſetto; Anzi queſte
tali conceſſioni , Grazie, Se lmmunità voglia
Q 2 mo
1 E.
LEOPOLDO.