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MSP – ITALIA Normative sulle

Associazioni Sportive
Dilettantistiche

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• Presentazione di MSP – ITALIA – a cura di Alessandra Calligaris: Segretario
Nazionale MSP – Italia;

• Procedure di affiliazione a cura di Roberto Standoli: Responsabile


Nazionale settore Subacquea;

• Normativa fiscale ASD – a cura di Francesco Perugini: Consulente fiscale


MSP-Italia;

• Assicurazione di settore a cura di Laura Marroni: Vice-Presidente DAN


Europe;

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MSP – ITALIA – Ente di
Promozione Sportiva
Riconosciuto dal CONI.

Alessandra Calligaris – Segretario Nazionale MSP-Italia

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Procedure di affiliazione:
Per costituire un’ ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA (A.S.D.) è necessario
redigere l’ATTO COSTITUVO e lo STATUTO nel rispetto dei requisiti previsti dalla
normativa vigente (Codice Civile, TUIR, art. 90 della Legge 289/2002 e successive
modifiche).
Per usufruire dei benefici fiscali è necessario procedere alla registrazione
dell’associazione presso l’Agenzia delle Entrate territorialmente competente. La
tassa di registro è pari ad € 200,00 e si conferisce con delega bancaria, mod. F23
(Codice tributo 109 T). Su entrambi i documenti deve essere apposta una marca
da bollo di € 16,00 ogni 100 righe. Contestualmente alla registrazione occorre
richiedere l’attribuzione del Codice Fiscale e/o Partita IVA.
A questo punto, occorre richiedere l’AFFILIAZIONE all’Ente di Promozione Sportiva
(o Federazione sportiva nazionale di riferimento, o a Disciplina Associata).
E’ consentito ad ogni Associazione, già affiliata ad altro Ente di Promozione
Sportiva o Federazione Nazionale, di affiliarsi al MSP ITALIA.
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Procedure di affiliazione:
La procedura, molto semplificata, richiede la trasmissione dei seguenti
documenti:
1. ATTO COSTITUTIVO e STATUTO con gli estremi di registrazione presso
l’Agenzia delle Entrate e successive modifiche statutarie;
2. Certificato di attribuzione del Codice Fiscale e/o Partita IVA;
3. Fotocopia del documento di identità del Presidente dell’A.S.D., in corso di
validità;
4. Fotocopia del Bonifico di € 55,00 da effettuare in favore di MSP ITALIA Codice
IBAN: IT50D0200805051000400508451 UNICREDIT BANCA DI ROMA Causale
“ Affiliazione Anno Sportivo 2016/17 “ o “ Anno Solare 2017 “(a seconda del
periodo scelto dall’ A.S.D.) Settore Subacquea;
5. Indicazione di un recapito particolare della corrispondenza se diverso dalla
sede legale;
6. Indicazione dei recapiti telefonici e/o fax e dell’indirizzo di posta elettronica.-
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Procedure di affiliazione:
Il Responsabile di Settore provvederà al perfezionamento on-line dell’affiliazione,
all’emissione di tessere in favore dei membri del Consiglio Direttivo dell’A.S.D.,
all’attestazione dell’affiliazione. Nel plico spedito con raccomandata, verranno
inseriti oltre al modulo di ricevuta tessere anche una copia in più del modulo di
affiliazione. Entrambi vanno sottoscritti dal Presidente e rispediti con la MASSIMA
SOLLECITUDINE all’Ente, utilizzando l’allegata busta preaffrancata.

Ma non basta. Per ottenere il riconoscimento ai fini sportivi e poter usufruire


delle relative agevolazioni fiscali, è necessaria l’ISCRIZIONE AL REGISTRO
NAZIONALE tenuto dal CONI.
Un ulteriore adempimento consiste nell’obbligo di trasmissione all’Agenzia delle
Entrate del MODELLO EAS, contenente i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali.
NON DEVONO ADEMPIERE A TALE OBBLIGO le A.S.D. iscritte nel Registro del CONI
che NON SVOLGONO ATTIVITA’ COMMERCIALE.
6
Procedure di affiliazione:
Roberto Standoli: Responsabile Nazionale Settore Subacquea:

SETTORE SUBACQUEA MSP ITALIA


Via Porta Carrese, 43
64100 TERAMO
Tel. +39 0861 252589
Fax +39 0861 252589
Cell. 388.9252044
e-mail: subacquea@mspitalia.it

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LA GESTIONE DELLE
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
DILETTANTISTICHE

Consulente Nazione MSP Italia -


Dr.Francesco PERUGINI 8
CHE COS’E’ UNA A.S.D.?
Un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) è una
organizzazione di più persone che decidono di
associarsi stabilmente e si accordano per realizzare
un interesse comune: la gestione di una o più
attività sportive, senza scopo di lucro e per finalità
di natura ideale, cioè praticate in forma
dilettantistica.
Se le ASD hanno specifiche caratteristiche e
rispettano determinati obblighi normativi, sia nella
fase di formazione sia nella gestione, possono
accedere a molteplici agevolazioni fiscali.
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Dr.Francesco PERUGINI 9
L’ATTIVITA’ SPORTIVA
DILETTANTISTICA
I criteri per distinguere l’attività sportiva
dilettantistica da quella professionistica sono
indicati dal Consiglio Nazionale del CONI.
L’attività sportiva professionistica è quella svolta, a
titolo oneroso e in modo continuativo nelle
discipline regolamentate dal CONI, da parte di
atleti, allenatori, direttori tecnico-sportivi e
preparatori atletici che conseguono la
qualificazione delle federazioni nazionali.

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Dr.Francesco PERUGINI 10
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
FORMA GIURIDICA
Le associazioni si suddividono in “riconosciute” o
“non riconosciute”.

L’Associazione sportiva RICONOSCIUTA:


in tale fattispecie l’ente è dotato di personalità
giuridica ossia il suo patrimonio è perfettamente
distinto rispetto a quello dei singoli associati.

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Dr.Francesco PERUGINI 11
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
FORMA GIURIDICA

L’ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA
Per ottenere il riconoscimento è necessario che
l’associazione venga costituita mediante atto
pubblico ed esso andrà richiesto presso gli uffici
della Regione oppure presso la Prefettura - Ufficio
Territoriale di Governo, a seconda che si voglia
svolgere l’attività a livello regionale ovvero a livello
nazionale.

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Dr.Francesco PERUGINI 12
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
FORMA GIURIDICA

L’ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA
Una volta ottenuto il riconoscimento ed effettuata
l’iscrizione nell’apposito registro, l’associazione
acquisisce l’autonomia patrimoniale perfetta, con la
conseguenza che dei debiti sociali risponderà
soltanto l’associazione con il proprio patrimonio.
Per il riconoscimento è obbligatorio dotare
l’associazione di un patrimonio adeguato all’attività.

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Dr.Francesco PERUGINI 13
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
FORMA GIURIDICA

L’ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA


È la forma più comune ed elementare di
associazionismo. L’iter di costituzione è molto
semplice e non è prevista alcuna forma di controllo
da parte dell’autorità amministrativa, può essere
sufficiente un accordo verbale tra i soggetti che
intendono svolgere l’attività, salvo quanto meglio
specificato nelle successive slide.

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Dr.Francesco PERUGINI 14
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
FORMA GIURIDICA
L’ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA
Nell’associazione non riconosciuta i soggetti che
hanno agito in nome e per conto della medesima
sono responsabili personalmente e solidalmente
con l’ente degli obblighi o di eventuali debiti
contratti con i terzi, indipendentemente dal fatto
che siano titolari di cariche sociali.
LE INDICAZIONI NELLE SUCCESSIVE SLIDE SI
RIFERISCONO ALLE ASD NON RICONOSCIUTE

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Dr.Francesco PERUGINI 15
LA COSTITUZIONE DI UNA ASD
REQUISITI STATUTARI

CODICE CIVILE Art. 90 L.289 /2002 ART.148 TUIR –


obbligatori Obbligatori per ART. 4 dpr 633/72 IVA
agevolazioni fiscali Agevolazioni per ENP
per le ASD

Ove l’Associazione sportiva voglia anche il


riconoscimento di ONLUS, dovrà rispettare anche le
disposizioni del D.Lgs. 460/97 Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 16
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002

IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002


Il comma in questione introduce gli elementi
fondamentali per ottenere il riconoscimento di
attività sportiva DILETTANTISTICA.
Le ASD si costituiscono con atto scritto nel quale
deve tra l'altro essere indicata la sede legale.

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Dr.Francesco PERUGINI 17
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
L’atto costitutivo e lo statuto, parte integrante del
verbale di costituzione, dovranno avere forma
scritta.
Non è richiesta la forma dell’atto pubblico né che
l’autentica di firma. Non è pertanto necessario
l’intervento di un notaio.
L’atto costitutivo dovrà essere registrato presso
l’Agenzia delle entrate.

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Dr.Francesco PERUGINI 18
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
LA DENOMINAZIONE
Elemento distintivo della natura sportiva
dilettantistica dovrà essere indicato nella
denominazione.
Il comma precedente dispone che le associazioni
DEVONO indicare nella denominazione sociale la
finalità sportiva e la ragione o la denominazione
sociale dilettantistica.

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Dr.Francesco PERUGINI 19
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
LA DENOMINAZIONE
La denominazione è l’appellativo che distingue
l’associazione e deve essere caratterizzata dal
requisito della verità, ossia non deve contenere
indicazioni che possano trarre in inganno i terzi.
Art. 7 cod.civ.
Si sconsiglia l’utilizzo, nella denominazione, di
Federazione nazionale, Scuola
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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
LA SEDE DELLA ASD
Le stesse esigenze di pubblicità, che impongono
l’indicazione della denominazione dell’associazione
nell’atto costitutivo, richiedono anche l’indicazione
della sede.
L’associazione può istituire una o più sedi
secondarie (si consiglia di prevederlo nello statuto).

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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
L’OGGETTO SOCIALE
Lo statuto deve contenere l'oggetto sociale con
riferimento all'organizzazione di attività sportive
dilettantistiche, compresa l'attività didattica.
È di fondamentale importanza definire con
precisione quelli che sono gli scopi istituzionali; in
quanto solo le prestazioni aventi finalità istituzionali
possono godere delle agevolazioni fiscali.

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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
LA RAPPRESENTANZA LEGALE
L’articolo in questione richiede che lo statuto debba
indicare l’attribuzione della rappresentanza legale
dell'associazione. Solitamente questa viene
attribuita al suo Presidente.
Avvertenza: si ricorda che nelle ASD “non
riconosciute” la responsabilità illimitata è assunta
da chi agisce in nome e per conto della ASD e non
da chi ha la rappresentanza legale.
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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
ASSENZA DI FINI DI LUCRO
L'assenza di fini di lucro e la previsione che i
proventi delle attività non possono, in nessun caso,
essere divisi fra gli associati, anche in forme
indirette.
Lo scopo deve essere lecito e non può essere di tipo
economico o lucrativo.

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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
ASSENZA DI FINI DI LUCRO
Ai fini dell’assenza dello scopo di lucro, lo statuto
dovrà prevedere che agli associati esclusi, receduti
o dimissionari, non possono richiedere a rimborso i
contributi versati, né vantare alcun diritto sul
patrimonio eventualmente accumulato dalla ASD.

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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
ASSENZA FINI DI LUCRO – DISTRIBUZIONE DI UTILI
L’assenza dello scopo di lucro deve essere
strettamente valutata con l’ulteriore condizione del
divieto di distribuzione indiretta di utili.
Avvertenze:
Occorre fare molta attenzione a questi elementi, in
quanto in sede di verifica dell’Agenzia delle Entrate
o della Guardia di Finanzia non è insolito trovare il
disconoscimento della natura di ENP.
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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
ASSENZA FINI DI LUCRO – DISTRIBUZIONE DI UTILI
Bisognerà porre particolare attenzione, pertanto,
all’entità di eventuali compensi agli amministratori,
ai tecnici, agli istruttori, nonché ad altre fattispecie
che vedono legati l’associato alla ASD. Ad es.:
-Locazione immobiliare, ove il locatore sia un
associato;
-noleggio di attrezzature di proprietà dell’associato.
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REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
ASSENZA FINI DI LUCRO – DISTRIBUZIONE DI UTILI
Occorre che tutti i rapporti avvengano, se necessari,
a valori “normali” di mercato.

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Dr.Francesco PERUGINI 28
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
DEMOCRATICITA’
Le norme sull'ordinamento interno devono essere
ispirate a principi di democrazia e di uguaglianza dei
diritti di tutti gli associati, con la previsione
dell'elettività delle cariche sociali.
Non saranno ammesse clausole che limitino le
cariche sociali solo ad alcuni associati; ad es. ai soci
fondatori.
No quote differenziate, né tesseramento istantaneo
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Dr.Francesco PERUGINI 29
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
IL BILANCIO
L’ASD avrà l'obbligo di redazione di rendiconti
economico-finanziari; lo statuto dovrà contenere le
modalità di approvazione degli stessi da parte degli
organi statutari.

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Dr.Francesco PERUGINI 30
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18 DELL’ART. 90 L.289/2002
LA LIQUIDAZIONE
Lo Statuto dovrà contenere le modalità di
scioglimento dell'associazione; nonché l'obbligo di
devoluzione ai fini sportivi del patrimonio.

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Dr.Francesco PERUGINI 31
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – L’ART. 90 L.289/2002
IL COMMA 18-bis DELL’ART. 90 L.289/2002
AMMINISTRATORI ED INCARICHI PLURIMI
E' fatto divieto agli amministratori delle ASD di
ricoprire la medesima carica in altre società o
associazioni sportive dilettantistiche nell'ambito
della medesima federazione sportiva o disciplina
associata se riconosciute dal CONI, ovvero
nell‘ambito della medesima disciplina facente capo
ad un ente di promozione sportiva.

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Dr.Francesco PERUGINI 32
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR
STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE

Accanto alle clausole “istitutive” ai fini del


riconoscimento della natura dilettantistica delle
associazioni sportive, sono vigenti altre clausole
richiamate da norme fiscali.
Nello specifico dall’articolo 148 del TUIR (testo
unico imposte sui redditi).

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Dr.Francesco PERUGINI 33
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR

STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE

-divieto di distribuire anche in modo indiretto,


utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve
o capitale durante la vita dell'associazione,
salvo che la destinazione o la distribuzione non
siano imposte dalla legge;

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Dr.Francesco PERUGINI 34
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR
STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE

- obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente, in


caso di suo scioglimento per qualunque causa,
ad altra associazione con finalità analoghe o ai
fini di pubblica utilità e salvo diversa destinazione
imposta dalla legge;

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Dr.Francesco PERUGINI 35
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR
STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE
- disciplina uniforme del rapporto associativo e
delle modalità associative volte a garantire
l'effettività del rapporto medesimo, escludendo
espressamente la temporaneità della
partecipazione alla vita associativa e prevedendo
per gli associati o partecipanti maggiori d'età il
diritto di voto per l'approvazione e le
modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per
la nomina degli organi direttivi dell'associazione;
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Dr.Francesco PERUGINI 36
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR
STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE
-obbligo di redigere e di approvare annualmente
un rendiconto economico e finanziario secondo le
disposizioni statutarie;
-eleggibilità libera degli organi amministrativi,
principio del voto singolo, sovranità dell'assemblea
dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro
ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme
di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle
relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti;
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Dr.Francesco PERUGINI 37
REQUISITI STATUTARI DI UNA
ASD – art. 148 TUIR
STATUTO E LE ALTRE CLAUSOLE DI NATURA FISCALE
- Intrasmissibilità della quota o contributo
associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa
di morte e non rivalutabilità della stessa.

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Dr.Francesco PERUGINI 38
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
LA REGISTRAZIONE DELLO STATUTO
Dopo aver svolto l’assembla costitutiva ed aver
approvato lo statuto associativo, la ASD dovrà
procedere:

- alla richiesta del codice fiscale / p.iva,


- al versamento dell’imposta di registrazione,
- a richiedere la registrazione dell’atto.

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Dr.Francesco PERUGINI 39
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
LA RICHIESTA DEL CODICE FISCALE / P.IVA
L’ASD dovrà procedere con la richiesta del codice
fiscale mediante l’utilizzo e la presentazione del
modello AA5/6.
Qualora l’ASD preveda di effettuare anche
operazioni di natura commerciale sarà obbligata
alla richiesta anche della Partita IVA, utilizzando il
modello AA7/10.
La richiesta successiva della P.IVA comporterà una
diversa attribuzione numerica rispetto al Codice
fiscale. Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 40
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
LA REGISTRAZIONE DELLO STATUTO
La ASD dovrà, all’atto della registrazione dell’atto
costitutivo:
1. compilare il modello 69, reperibile sul sito
dell’Agenzia delle Entrate,
2. portare almeno 2 originali dell’atto costitutivo e
dello statuto (ove venissero portate delle copie
saranno aggiunti i diritti per la copia conforme);

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Dr.Francesco PERUGINI 41
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
LA REGISTRAZIONE DELLO STATUTO
La ASD dovrà, all’atto della registrazione dell’atto
costitutivo :
3. Applicare sui documenti soggetti a registrazione
l’imposta di bollo (con data di emissione non
successiva alla stipula),su ogni copia del contratto
da registrare, nell’importo di 16 euro ogni 4 facciate
scritte e, comunque, ogni 100 righe;

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Dr.Francesco PERUGINI 42
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
LA REGISTRAZIONE DELLO STATUTO
La ASD dovrà, all’atto della registrazione dell’atto
costitutivo :
4. Consegnare copia del versamento dell’imposta di
registro eseguita mediante il modello di pagamento
F23, causale RP, codice tributo 109T, importo euro
200,00, oltre codice Ufficio amministrativo.

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Dr.Francesco PERUGINI 43
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
L’AFFILIAZIONE AL MSP ITALIA
L’ASD, ottenuto il codice fiscale e/o la partita iva,
eseguita la registrazione dell’atto costitutivo, per
usufruire delle agevolazioni fiscali richiamate dalla
L.289/90 (agevolazione L.398/91, detassazione
compensi) deve procedere con la richiesta di
affiliazione al MSP.

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Dr.Francesco PERUGINI 44
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
L’AFFILIAZIONE AL MSP ITALIA
Con l’affiliazione al MSP, l’ASD ottiene altresì
l’iscrizione al registro telematico del CONI che
assolve ad una duplice funzione:
-Riconoscimento ai fini sportivi
-e conseguente presupposto per l’applicazione della
disciplina fiscale privilegiata.

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Dr.Francesco PERUGINI 45
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
Ulteriore adempimento posto in capo alle ASD
consiste nella compilazione nell’invio del modello
EAS.
L’adempimento deve essere eseguito entro 60
giorni dalla data di costituzione; pertanto occorrerà
essere tempestivi nell’espletamento di tutti gli atti
prodromi.
Trattasi di onere e non di obbligo.

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Dr.Francesco PERUGINI 46
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
Come chiarito dal’Agenzia delle Entrate, il termine
fissato per la presentazione del modello EAS non ha
carattere perentorio, ma è bene rispettarlo.
La principale contestazione consisteva infatti nella
impossibilità, per l’ente che non aveva trasmesso il
modello EAS entro i 60 giorni dalla data di
costituzione, di fruire delle richiamate agevolazioni,
come sostenuto da taluni verificatori.

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Dr.Francesco PERUGINI 47
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
L’Agenzia delle Entrate, però, precisa e rileva come
la presentazione del modello EAS oltre i termini
sopra precisati, non preclude definitivamente
all’ente di tipo associativo di avvalersi del regime
agevolato, bensì impedisce l’applicazione del
regime di favore alle sole attività realizzate in data
precedente la data di presentazione del modello
stesso.

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Dr.Francesco PERUGINI 48
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
L’Agenzia delle Entrate evidenzia, infine, che è
comunque consentito alla ASD che non abbia
presentato il modello nei termini previsti di fruire
fin dalla data di costituzione dei benefici fiscali ad
essi riservati, inoltrando il modello EAS entro il
termine di presentazione della prima dichiarazione
utile e versando contestualmente una sanzione, c.d.
ravvedimento operoso.

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Dr.Francesco PERUGINI 49
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
Il modello deve essere presentato praticamente da
quasi tutte le ASD.
Sono esonerate le ASD che non svolgono attività
commerciale, né decommercializzata (corrispettivi
specifici per lo svolgimento della pratica sportiva) e
che quindi richiedano ai propri associati la sola
quota associativa.

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Dr.Francesco PERUGINI 50
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
IL MODELLO EAS
Per la compilazione del modello EAS, le ASD, che si
siano affiliate al MSP e quindi siano iscritte al
Registro detenuto dal CONI, possono compilare il
modello in via semplificata.
I campi da completare sono quelli contrassegnati da
numeri: 3, 4,5,6,20,25,26.
In caso di modifica dei dati, la ASD dovrà
ripresentare il modello EAS entro il 31 marzo
dell’anno successivo all’intervenuta variazione.
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Dr.Francesco PERUGINI 51
ADEMPIMENTI COSTITUTIVI
Con la presentazione del modello EAS, termina l’iter
“costitutivo” di una ASD, che prevede:
-La redazione ed approvazione dello statuto
- la richiesta di codice fiscale e/o di attribuzione
della P.IVA
- la registrazione dello statuto
-L’iscrizione al MSP
-L’iscrizione al registro del CONI
-La presentazione del modello EAS
Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 52
LA GESTIONE DELLA ASD
Quanto alla tenuta dei registri sociali (Assemblee,
Cda, Elenco soci), per le ASD, non è previsto dal
nostro codice civile alcun obbligo di istituzione.
Ovviamente si dovrà comunque attenersi su quanto
previsto nello statuto associativo.

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Dr.Francesco PERUGINI 53
LA GESTIONE DELLA ASD
Si consiglia, per una corretta e trasparente gestione
dell’Associazione, delle scelte dell’Organico
direttivo, di quello assembleare e di un tempestivo
aggiornamento della compagine associativa, di
adottare i registri delle assemblee, del cda e
dell’elenco soci.
L’adozione (e la corretta tenuta) dei registri potrà
essere anche un valido supporto difensivo, in caso
di verifiche da parte dell’amministrazione
finanziaria.
Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 54
LA GESTIONE DELLA ASD
OBBLIGHI CONTABILI
Per le ASD che svolgono esclusivamente attività
istituzionali non sono previste in ambito civilistico
specifiche regole per la tenuta della contabilità e la
rendicontazione del bilancio.
Benché, in tali circostanze, non sussistano obblighi
di natura contabile, è consigliabile adottare, per
ragioni di trasparenza e correttezza nella gestione
dei fondi della ASD, dei registri di prima nota, di
cassa e banca.

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Dr.Francesco PERUGINI 55
LA GESTIONE DELLA ASD
OBBLIGHI CONTABILI
L’utilizzo di detto registro renderà più semplice la
redazione, per la sua approvazione, del rendiconto
economico finanziario richiesto dalla normativa già
citata.
Inoltre, la mancata tenuta di registri potrebbe
precludere o rendere particolarmente gravosa la
gestione e la richiesta di liberalità e contributi ad
enti locali e/o altri soggetti.
La questione cambia e si complica nel momento in
cui l’ASD intenda effettuare anche attività
commerciale. Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 56
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
In primo luogo occorre precisare e distinguere le
attività istituzionali da quelle commerciali.
Solo le seconde sono assoggettate ad imposizione
ai fini dell’IVA, delle imposte sui redditi IRES ed
IRAP.
Inoltre, per le ASD alcuni proventi pur essendo
oggettivamente commerciali perdono, in base a
specifiche disposizioni legislative, tale natura e non
concorrono quindi alla formazione del reddito.

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Dr.Francesco PERUGINI 57
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
Occorre pertanto saper distinguere le entrate tra:
•proventi non commerciali o istituzionali
•proventi commerciali
•proventi esclusi dalla formazione del reddito
imponibile al fine di poter definire con correttezza
gli obblighi sia di natura contabile che fiscale che
derivano dallo svolgimento dell’attività posta in
essere.

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Dr.Francesco PERUGINI 58
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
Attività istituzionali:
•Sono neutre fiscalmente
•Non rilevano ai fini delle imposte
Per attività istituzionale si intende in via generale
quella resa in conformità e per il conseguimento
delle finalità sociali e prevista dallo statuto e
dall’atto costitutivo.

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Dr.Francesco PERUGINI 59
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
ENTRATE ISTITUZIONALI
non rilevanti ai fini IRES ed IVA ad esempio:

- Quote associative
-Corrispettivi per prestazioni di natura sportiva
istituzionale
- Elargizioni a titolo di liberalità da privati e/o enti
pubblici.

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Dr.Francesco PERUGINI 60
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
Art. 148 TUIR
Non e' considerata commerciale l'attività svolta
nei confronti degli associati o partecipanti, in
conformità alle finalità istituzionali, dalle
associazioni, dai consorzi e dagli altri enti non
commerciali di tipo associativo. Le somme
versate dagli associati o partecipanti a titolo di
quote o contributi associativi non concorrono a
formare il reddito complessivo.
Ai fini IVA è prevista una disciplina simile
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Dr.Francesco PERUGINI 61
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
COMMERCIALI – soggette ad IRES ed IVA ad
esempio:
- Prestazione di servizi a non soci/associati
- Pubblicità e sponsorizzazione
- Vendita di materiale sportivo
- Organizzazione di attività ed eventi aperti al
Pubblico con ingresso a pagamento
- Somministrazioni di alimenti e bevande
- Altre attività
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Dr.Francesco PERUGINI 62
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
Affinché i corrispettivi specifici siano
decommercializzati e fuori dall’applicazione del’IVA,
occorre che gli acquirenti dei servizi messi a
disposizione dalla associazione sportiva non siano
terzi rispetto alla medesima ma ne facciano parte,
• in senso ristretto come associati della stessa,
• o, in senso allargato, come tesserati della famiglia
sportiva, leggasi FSN o EPS di appartenenza.

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Dr.Francesco PERUGINI 63
ATTIVITA’ COMMERCIALE ED
ISTITUZIONALE
Tale appartenenza deve preesistere,
temporalmente, al momento della iscrizione.

La ratio della norma consiste nella previsione che


l’associazione che intende utilizzare l’agevolazione
fiscale non offra un servizio al pubblico, ma ad un
mercato ristretto e determinato di soggetti, gli
associati.

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Dr.Francesco PERUGINI 64
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
Il regime fiscale indubbiamente più adottato tra le
ASD è quello disciplinato dalla legge 16.12.1991, n.
398.
Per potere usufruire delle agevolazioni della citata
Legge 398/91, necessita che l'associazione non
abbia conseguito nel precedente periodo d'imposta
proventi commerciali superiori a Euro 250.000.
Limite da rispettare anche nella vigenza del regime.

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Dr.Francesco PERUGINI 65
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
L’accesso si ottiene mediante opzione:
- alla SIAE prima dell’anno solare nel quale si
intende usufruire del trattamento di favore;
- all’Agenzia delle Entrate.
L’opzione ha effetto fino a quando non è revocata
ed è comunque vincolante per un quinquennio.
L’opzione può essere espressa allegando al modello
Unico il quadro VO della dichiarazione IVA.

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Dr.Francesco PERUGINI 66
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
Agevolazioni ed adempimenti:
-esonero dall’obbligo di tenuta dei registri contabili,
dalla certificazione dei corrispettivi e dalla
presentazione della dichiarazione IVA;
- obbligo di conservare e numerare
progressivamente le fatture di acquisto;
- obbligo di annotare i corrispettivi ed i proventi
commerciali, una volta al mese, entro il 15 del mese
successivo a quello di riferimento nel modello di cui
al D.M. 11 febbraio 1997;
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Dr.Francesco PERUGINI 67
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
Agevolazioni ed adempimenti:
- obbligo di presentazione della dichiarazione dei
redditi e IRAP
- esonero dalla presentazione del modello IVA
- assoggettamento a tutte le altre imposte indirette.

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Dr.Francesco PERUGINI 68
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
La determinazione dell’ IVA in relazione al regime
della legge 398/91 prevede quanto segue:
- detrazione dell’IVA forfetizzata: 50% dell’imposta
sulle operazioni attive (compresa ora anche la
sponsorizzazione), 1/3 per la cessione o
concessione di diritti di ripresa televisiva e di
trasmissione radiofonica;
- l’IVA viene versata trimestralmente, senza
maggiorazioni, entro il giorno 16 del secondo mese
successivo al trimestre di riferimento.
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Dr.Francesco PERUGINI 69
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
- annotazione, entro il giorno 15 del mese
successivo a quello di riferimento, dell’ammontare
dei corrispettivi e di qualsiasi altro provento
conseguito nel mese, nell’esercizio di attività
commerciali, nel modello di cui al decreto
ministeriale 11 febbraio 1997 (iva minori);
-numerazione progressiva e conservazione delle
fatture di acquisto e di quelle emesse.

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Dr.Francesco PERUGINI 70
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
-Sono soggetti all’obbligo di documentazione tutti i
pagamenti a favore e versamenti effettuati da
società e associazioni sportive dilettantistiche di
importo superiore o uguale a 1.000,00 € devono
essere eseguiti tramite conti correnti bancari o
postali ovvero secondo idonee modalità per
consentire i controlli da parte dell’Amministrazione
Finanziaria.
La violazione non comporta più la decadenza del
regime fiscale.
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Dr.Francesco PERUGINI 71
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
Ai fini delle imposte sui redditi, il reddito imponibile
è determinato forfettariamente, nella misura del
3% dell’ammontare complessivo dei proventi di
natura commerciale e aggiungendo a tale
percentuale l’intero importo delle plusvalenze
patrimoniali.
Sul reddito così determinato si applica l’IRES nella
misura pari alla percentuale in vigore a far tempo
dal periodo d’imposta in oggetto.

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Dr.Francesco PERUGINI 72
ATTIVITA’ COMMERCIALE
IL REGIME FISCALE L.398/91
La componente di reddito, così determinata
formerà base imponibile anche ai fini IRAP.
Ai fini della corretta determinazione dell’IRAP
bisognerà altresì tener conto di eventuali
retribuzioni, compensi da co.co.co. non aventi
natura sportiva, interessi passivi da attività
commerciale.

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Dr.Francesco PERUGINI 73
COMPENSI
Le ASD, nello svolgimento delle proprie attività,
possono avvalersi di prestazioni di lavoro per le
quali erogano compensi, rimborsi, premi, indennità,
ecc.
Oltre ai consueti rapporti di lavoro, le ASD Alle ASD
sono riservate particolari agevolazioni per le
somme erogate nell’esercizio diretto di un’attività
sportiva dilettantistica.

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Dr.Francesco PERUGINI 74
COMPENSI
Tra queste rientrano le somme corrisposte ad atleti
dilettanti, arbitri e giudici di gara che partecipano
direttamente alla manifestazione sportiva; somme
relative all’attività di formazione, preparazione e
assistenza all’attività sportiva dilettantistica
(allenatori, istruttori, ecc.), a prescindere
dall’esistenza di un collegamento diretto tra
l’attività e una manifestazione sportiva.

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Dr.Francesco PERUGINI 75
COMPENSI
Stesso regime è applicato ai rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa
(caratterizzata da continuità nel tempo,
coordinazione e inserimento del collaboratore
nell’organizzazione economica, assenza del vincolo
di subordinazione) di carattere amministrativo
gestionale di natura non professionale.
Ad esempio: le prestazioni relative ai compiti tipici
di segreteria (raccolta delle iscrizioni, tenuta della
cassa e della contabilità) da parte di soggetti non
professionisti. Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 76
COMPENSI
Le somme erogate sono considerate “redditi
diversi” e per chi le percepisce non concorrono a
formare il reddito fino alla somma di 7.500 euro
annui.
ATTENZIONE! Il periodo di imposta (anno) a cui fare
riferimento è quello di chi percepisce il compenso,
cioè l’anno solare, e non il periodo di imposta
dell’ente che potrebbe non coincidere.
Inoltre il limite è sempre relativo alla persona e non
in relazione al singolo rapporto.
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Dr.Francesco PERUGINI 77
COMPENSI
Chi percepisce le somme:
- rilascia alla ASD, al momento del pagamento, una
autocertificazione che attesti eventuali compensi
della stessa natura ricevuti da altri soggetti;
- rilascia una ricevuta dell’avvenuto pagamento,
non soggetta a Iva, ma assoggettata ad imposta di
bollo (attualmente di 2,00 euro) se il compenso è
superiore a 77,47 euro.

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Dr.Francesco PERUGINI 78
COMPENSI
L’ASD, a prescindere dalla tipologia di rapporto di
lavoro con chi percepisce il compenso, opera come
sostituto di imposta e pertanto determina
l’ammontare dei compensi ed eventualmente,
all’atto del pagamento, opera le ritenute sulla
somma che supera i 7.500 euro.
Di seguito si riporta una tabella con gli scaglioni
delle ritenute da trattenere.

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Dr.Francesco PERUGINI 79
COMPENSI

Le ritenute devono essere versate entro il 16 del


mese successivo mediante modello F24.

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Dr.Francesco PERUGINI 80
COMPENSI
La ASD rilascia la Certificazione Unica a chi ha
percepito il compenso entro il 28 febbraio dell’anno
successivo a quello in cui le somme sono state
corrisposte oppure entro 12 giorni dalla richiesta in
caso di interruzione del rapporto di lavoro.
La ASD poi trasmette la Certificazione Unica
all’Agenzia delle Entrate entro il successivo 7 marzo.
In alcuni casi potrebbe ricorre anche la
predisposizione del modello 770.

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Dr.Francesco PERUGINI 81
COMPENSI
Non concorrono a formare il reddito e non
riducono il plafond di euro 7.500,00, i rimborsi di
spese documentate relative al vitto, all'alloggio,
al viaggio e al trasporto sostenute in occasione
di prestazioni effettuate fuori dal territorio
comunale.

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Dr.Francesco PERUGINI 82
FAQ N.1
Un presidente di associazione sportiva può percepire indennità in qualità
di istruttore? Potrebbe essergli assegnato un compenso come “dirigente”
in uno con l’indennità di cui sopra?
RISPOSTA:
L’art. 90 della L.289/2002 prevede che "l'assenza di fini di lucro e la
previsione che i proventi della attività non possono, in nessun caso, essere
divisi fra gli associati, anche in forme indirette".
In mancanza di espressa indicazione legislativa soccorrono, in proposito, i
criteri stabiliti all'art. 10, comma 6 del decreto legislativo 4 dicembre 1997,
n. 460. Tale disposizione, relativa alla disciplina tributaria delle ONLUS,
nell'individuare alcune fattispecie che "costituiscono in ogni caso
distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione", dispone che si
considera :

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Dr.Francesco PERUGINI 83
FAQ N.1
"in ogni caso distribuzione indiretta di utili o di avanzi di gestione (...) la
corresponsione ai componenti gli organi amministrativi e di controllo di
emolumenti individuali annui superiori al compenso massimo previsto dal
decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1994, n. 645, e dal
decreto-legge 21 giugno 1995, n. 239, convertito dalla legge 3 agosto
1995, n. 336, e successive modificazioni e integrazioni, per il presidente del
collegio sindacale delle società per azioni".
La lett. E) dello stesso comma prevede inoltre che costituisce distribuzione
indiretta di utili anche "la corresponsione ai lavoratori dipendenti di salari
o stipendi superiori del 20 per cento rispetto a quelli previsti dai contratti
collettivi di lavoro per le medesime qualifiche“.

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Dr.Francesco PERUGINI 84
FAQ N.1
Come sottolineato dalla Risoluzione n. 9 del 2007, “la previsione dei limiti
quantitativi previsti dalle citate lettere (…) nell'erogazione di corrispettivi e
compensi è finalizzata ad evitare che, attraverso la corresponsione degli
stessi, si realizzi indirettamente distribuzione dei proventi dell'attività
dell'ente.
Ciò comporta che il concreto verificarsi di una delle fattispecie individuate
dalla disposizione in argomento costituisce, in ogni caso, distribuzione
indiretta di utili.
Dalla ricostruzione sopra operata discende che il mancato rispetto delle
condizioni e dei limiti stabiliti dall’art. 10,comma 6, del D. Lgs. n. 460 del
1997 configura di per sé un’indiretta distribuzione fra soci dei proventi
dell’attività sociale di cui all’art. 90, comma 18, lett. d), della legge n. 289
del 2002, salvo la possibilità di chiedere, ove se ne verifichino i
presupposti, la disapplicazione ai sensi del citato articolo 37-bis, comma 8,
del DPR n. 600 del 1973.
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Dr.Francesco PERUGINI 85
FAQ N.1
Fuori delle fattispecie individuate dall’art. 10, comma 6, del D.Lgs. n. 460
del 1997, le ipotesi di distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione, e
quindi l’intento di conseguire finalità lucrative, devono essere verificati
caso per caso in relazione agli specifici comportamenti elusivi posti in
essere.
In particolare, va accertato se il cumulo di più compensi in capo allo stesso
socio consenta, di fatto, di aggirare i limiti quantitativi previsti da ciascuna
fattispecie dell’art. 10, comma 6, del D. Lgs. n. 460 del 1997 o eluda
comunque, in concreto, il divieto di divisione dei proventi derivanti
dall’attività sociale recato dall’art. 90, comma 18, lett. d), della legge n. 289
del 2002, tenuto conto dell’entità delle erogazioni complessivamente
corrisposte al socio (compresi i compensi che non concorrono a formare il
reddito), in relazione alle attività svolte dalla società e ai redditi percepiti
dallo stesso ente.”

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Dr.Francesco PERUGINI 86
FAQ N.2
1. Una ASD senza partita IVA può concedere l'uso della palestra che ha in
affitto ad un'altra ASD senza partita IVA?
RISPOSTA
Il combinato disposto dell’articolo 148, commi 1 e 3, del TUIR e dell’art. 4
del Dpr 633772 (IVA) prevede, in sostanza, la non imponibilità ai fini
dell’imposta sui redditi di talune prestazioni rese da specifiche categorie
associative, quando sussistono congiuntamente i seguenti presupposti:
a) le attività agevolate devono essere effettuate dagli organismi associativi
tassativamente indicati;
b) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi devono essere rese in favore
degli “iscritti, associati o partecipanti” ovvero “di altre associazioni che
svolgono la medesima attività e che (…) fanno parte di un’unica
organizzazione locale o nazionale, dei rispettivi associati o partecipanti e
dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali”;
c) le stesse attività devono essere effettuate “in diretta attuazione degli
scopi istituzionali”. Consulente Nazione MSP Italia -
Dr.Francesco PERUGINI 87
FAQ N.2
Nel caso in esame occorre chiedersi, quindi, se la concessione della
palestra/centro sportivo ad altra ASD (affiliata alla stessa Federazione)
possa effettivamente considerarsi attività in diretta attuazione degli scopi
istituzionali.
In merito potranno assumere rilievo valutazioni di fatto (attività svolta,
modalità di affitto/noleggio, entità del canone, etc) da farsi in relazione al
caso concreto, dovendosi escludere la possibilità di sottrarre ad
imposizione i compensi per prestazioni accessorie o collegate solo in via
indiretta o eventuale agli scopi istituzionali.

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Dr.Francesco PERUGINI 88
FAQ n.3
Se una associazione acquista le divise sociali e poi le vende ai soci senza
nessun ricarico, questa attività va considerata come commerciale oppure
rientra nelle attività considerate non commerciali?
RISPOSTA:
Ai sensi dell’art. 148, terzo comma, del TUIR, “…non si considerano
commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali,
effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli
iscritti, associati o partecipanti, di altre associazioni che svolgono la
medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto
fanno parte di un'unica organizzazione locale o nazionale, dei rispettivi
associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni
nazionali, nonché le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute
prevalentemente agli associati.”

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Dr.Francesco PERUGINI 89
FAQ n.3
Il quarto comma dello stesso articolo precisa che “La disposizione del
comma 3 non si applica per le cessioni di beni nuovi prodotti per la
vendita, per le somministrazioni di pasti, per le erogazioni di acqua, gas,
energia elettrica e vapore, per le prestazioni alberghiere, di alloggio, di
trasporto e di deposito e per le prestazioni di servizi portuali e aeroportuali
ne' per le prestazioni effettuate nell'esercizio delle seguenti attività:
a) gestione di spacci aziendali e di mense;
b) organizzazione di viaggi e soggiorni turistici;
c) gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;
d) pubblicità commerciale;
e) telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari.”

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Dr.Francesco PERUGINI 90
FAQ n.3

Da quanto sopra emerge che la “cessione di beni nuovi prodotti per la


vendita” è sempre attività commerciale e come tale assoggettata a
tassazione.
Pertanto, la “vendita” di attrezzatura sportiva da parte della ASD ai propri
soci costituisce attività commerciale.

Diverso è il caso in cui l’ASD acquisti su indicazione e richiesta dei soci –


anticipando i soldi - le divise e si faccia da questi ultimi solo rimborsare,
senza alcun ricarico.

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Dr.Francesco PERUGINI 91
FAQ n.4
E’ possibile variare le quote associative anno per anno ed eventualmente
portarle a zero in un anno.
RISPOSTA:
L’articolo 16 del c.c. disciplina il contenuto dell'atto costitutivo e dello
statuto che, nel caso di associazioni, devono indicare i diritti e gli obblighi
degli associati e le condizioni della loro ammissione. L’articolo 90 della
Legge 289/2002 ha stabilito che, per le associazioni sportive
dilettantistiche, lo statuto deve, tra l’altro, prevedere le norme
sull'ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza
dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell'elettività delle cariche
sociali. L’assemblea generale degli associati determina le regole di
organizzazione, compresa la quota associativa, uguale per tutti i soci nel
rispetto del principio di uguaglianza degli stessi. Si ritiene pertanto che, al
di fuori di tali previsioni normative, l’importo della quota associativa venga
stabilito in completa autonomia dall’assemblea dei soci.
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Dr.Francesco PERUGINI 92
Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Francesco PERUGINI

GRAZIE PER L’ATTENZIONE


Si ricorda che l’Ente MSP Italia mette a disposizione
un servizio completamente gratuito di “esperto
risponde” su questioni di “prima informazione” non
aventi carattere di consulenza; eventuale richiesta
di assistenza, comunque, potrà essere direttamente
inviata al seguente indirizzo:

asd@associatipmi.com

Consulente Nazione MSP Italia -


Dr.Francesco PERUGINI 93
MSP e DAN
Nuova Tessera Associativa per le Attività Subacquee

DAN Europe Foundation


La card DAN per MSP

• DAN e MSP intendono intendono collaborare per offrire


ai soci MSP soluzioni assicurative specifiche per le
attività subacquee

• Le attività coperte saranno: immersioni subacquee in


ambito ricreativo, snorkeling, apnea, pesca subacquea,
fotografia subacquea

DAN Europe Foundation


Perché DAN?

DAN Europe Foundation


DAN Europe Foundation
DAN Europe è un’organizzazione internazionale che si occupa di medicina e
ricerca scientifica con lo scopo di promuovere la sicurezza dei subacquei in tutto il mondo.
DAN garantisce informazioni e servizi specialistici a beneficio dei suoi iscritti.
Inoltre, DAN opera attivamente per la prevenzione di incidenti subacquei conducendo
innovativi progetti di ricerca e proponendo una varietà di corsi di primo soccorso.
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La card DAN per MSP

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Cosa è coperto?

Prezzo della card 50€


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Condizioni particolari

• Limiti di profondità:
massimo 42m e in ogni caso entro i limiti del brevetto

• Validità all’estero:
copertura valida anche all’estero, in tutto il mondo, per un
massimo di 30 giorni per anno

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