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Reinhard Kammer LO ZEN NELLARTE DEL TIRARE DI SPADA Traduzione di Barbara Anceschi < Feltrinelli [JRO BoM Zereo UTS > “Tuo dlfopera originale TN DER RUNST, DAS SCHWERT 2U FOHREN Eine Binfuhrung in ie altjapanischeFechthunst (© Fischer Verlag GmbH, Frankfurt am Main 1969!1985/2007 Traduzione dal tesco di © Giangiacomo Felrinell Editore Milano niversale Economica” -ORIENTE. Stampa Grafica Sipe! Milano {SBN 978-88.07720987 Ubi in arr, | omment percocet Premessa del curatore Non ci vorra molto perché a fianco del judo, che «ia da tempo & conosciuto in Europa, si imponga alla ‘coscienza dell'Occidente anche arte giapponese del tirare di spada, il kendo ("Ia via della spada"), Asso- ciazioni di kendo sono gia sorte in Inghilterra e negl Stati Uniti e, visto il crescente interesse per la cultura, dell'Asia orientale, ® prevedibile che anche in que- stambito non si registrino battute d'arresto, Certa- ‘mente il kendo non é solo uno sport, esso si rif una, tradizione molto antica, che ha profonde radici nel- Tarte e nella filosofia. Il Tengu-geijutsu-ron, uno se to sullarte della spada risalente allnizio del xvi se- colo, offre uno sguardo sulle sue basi spiritual, senza ‘addentrarsi troppo nei dettagli tecnici. Esso eviden- Zia, molto opportunamente, alcuni trattitipici del ken- doche consentono di coglierne le profonde differenze rispetto alla scherma europea, anche se, per esempio, la descrizione del duello degli orsi che si trova in Sui teairo delle marionette di Kleist lascia intravedere una concezione della scherma che siawvicina.a quella giap- pponese. Accanto al Tengu-geijutsu-ron di Shissai Cho- zan esistono anche altri scritti, forse pitt riuscit, sul- la teoria della spada, come il Fudochi Shinmyo-roku ddi Takuan Soho. Ma limportanza di presentare il Tén- _egeijutsu-ron in una traduzione integrale deriva dal- 2 incredible quantita di idee e di tesi dalle origini pit diverse che presenta, dalla riechezza di immagini e di paragoni, che spesso definiscono il contenuto di un Pensieromeglio di milleparole,¢inoltredallinsistenza e dalla sincerita con le quali lautore difende le pro- prie convinzioni; eg infatti considera davvero il per- corso che wuol far conoscere come 'unico autentico: seguendolo, ogni uomo, non solo Vartista dedito al combattimenta con la spada, pud soddisfare la pro- pria vocazione. Il dogmatismo mostrato da Shissai Chozan va certamente ascritto ai buoni propositi che loanimano, valore del Tengu-geijuisu-ron sta anche nel suo intento di sllontanare dall'srte della spada la repu- tazione di attivita orientata solo al perseguimento della morte, cos} come era intesa dai contemporanei di Shissai, e di inserirla nel sistema del pensiero con- fuciano, che si rapporta al monde, alla vita ¢ all'uo- ‘mo con un atteggiamento positive, Shissai fa ricor- soa concetti ea idee derivati dal buddhismo, ma so- lo indirettamente @ colpevole della confusione che si ® venutaa creare in quest'ambito: tale confusione de- iva piuttosto dal neo-confucianesimo al quale Shis- sai aderisce, che a sua volta ha assorbito molti in- flussi provenienti dal buddhismo, Un altro punto importante nel Tengu-geijutsu-ron consistenel professare incessantementela validita uni- versale delle leggi delfarte della spada in relazione a tutti gli ambiti della vita umana, nonché nell‘atteggia- ‘mento equilibrato e sincero che si oppone a ogni ten- tativo di mitizzazione. La forma di un racconto a cor- ice, che pone le idee di Shissai in bocea ai Tengu! + Miche creature wppones che resenany pes informa d minced c ablans e momagne el Gappone: (Wad E} tun mero espediente letterario e non presta il fianco ‘tentazion! di mistificazione, anche se per mezzo di questa forma e grazie alla scelta del titolo, Discorso. sul’ arte dei demon di montagna,ilpubblico che Shis sai voleva conquistare doveva sentirsi coinvolto in, prima persona ~ infatti non si pud negare al Tengu gefjutsu-ron il carattere di un‘opera di insegnamen- to e di conversione. Proponiamo qui sinteticamente le tesi pit impor- tanti di Shissai come ausilio per la lettura della tra- duzione del Tengu-geiutsu-ron. 1. La perfezione nell'arte della spada & composia dda due elementi: Ia sicurezza nella tecnica e la cono- scenza intellettuale. I due aspetti devono costituire ‘unlunita, dipendono necessariamente uno dallaltr, 2. La conoscenza intellettuale si manifesta nella “naturalezza del cuore”. Lartista della spada deve cor- rispondere spontaneamente a ogni situazione senza alcun turbamento dovuto a sentimenti o pensieri. La reazione deve seguire senzaesitazioni, nellostessomo- do in cui lo specchio riflette limmagine riflessa, Non deve rimanere bloccata dalla situazione. 43. Lassoluta apertura nei confronti della situazio- ne contingente siottiene solo se ogni componente del- la costituzione psico-fsica (il principio, lenergia*e il, con "pend ace eda n,n Kam ied soto, Tanimacione o enegia prope i quasi en {i guto Ke cera adiger,ncremeriarioc rae. nai: teem tad nominee geoee epee eration po {hes dsc wonpe dallamite Semantic dlloraine nappone incr} ‘cuore) si pud sviluppare senza limitazioni. Su questo punto ha la sua influenza lesercizi. 4, La perfezione nelfarte della spada, conseguita nel senso appena descritto grazie alla sicurezza nella, tecnica ealla conoscenza intellettuale, non & un ¥ Deve essere praticata in accordo con i pri pi etici fondamentali del'universo quali fumani Tonesth ela lealta, Acquistavalore solo in relazione al Ja sua utilita per la comunita e per lo stato. Dal mo- mento quindi che nega questi valori, il buddhista non pud essere un vero maestro nellarte della spada. La perfezione é riservata a colui che segue la via indica- ta da Confucio, e con cid la via delluniverso. Shissai Chozan 2 esigente nelle sue richieste. Ha grande considerazione dell'uomo e delle sfide che Tambiente gli pone. E non da lui confrontars\ in mo- do superficialecon un’arte che pud essere decisiva per Tavita o la morte di un womo, Cosi, la sta opera éan- che un documento di umanita, nonostante il tema {guerresco e nonostante le invettive contro il buddhi- ‘smo, In questo sensoha soddisfattole richiestedi Con- fucio, che rivolgendosi a Tau-hsia dice: “Deviessere un uomo di scienza grazie alla tua no~ bilta, e non per la tua malvagita’ Ta Ip RSet wee Sip Ee q 1 ee i é 2 % & a 3 w 7 feta depo dt 1729. x t DISCORSO SULLARTE DEI DEMONI DI MONTAGNA (Tengu-geijutsu-ron) di Shissai Chozan Introduzione 1 compito deli'arte della spada & in primo luogo quello di esercitare la preparazione atletica nell uso della spada. Percid le varie scuole hanno sviluppato le forme pitt diverse di allenamento, in un caos mul- tiforme che coinvolge sia il loro interno, sia i loro rap- porti con Testerno. Solo se si possiede la necessaria, ccondizione fisica si@ in grado di adattarsi a situazio- ni che si trasformano in continuazione, el si pud afli- dare ai movimenti del corpo, adattarsi alla quiete o al movimento che caratterizzano ogni situazione, co- aliere i punti di forza e le debolezze propri e dellav- versario, guidare sensazionie pensieri nella giusta rezione ¢, infine, riconoscere automaticamente come ci si dovra comportare nei combaitimenti suecessivi Ma realta come “la spada che da la morte” oppure “la spada che da la vita” non possono essere spiezate dal unto divista formale. Solo nel momento in cui lesen- sazioni c i pensier, le mani e i piedi soddisfano le e sgenze della situazione contingente in perenne mut ‘mento, la decisione sulla vitae sulla morte & davvero nelle nostre mani e non in quelle dell‘avversatio. Oz- gi ci sono molti combattenti famosi nel mondo pera, loro arte nel tirare di spada. Ogni scuola si suddivide € sua volta in diecimila sottocorrenti che ne accolgo- no acriticamente le regole e le trasmettono ai propri 15 discepoli Alcuneistruisconoiloroallievisecondoprin- cipi elevati e ritengono che, appropriandosene nel profondo, si sia in grado di regnare sullimpero e sul ‘mondo; altre sostengono nei loro insegnamenti che ccon Yaiuto di una raffinata tecnica di combattimento si possa tenere testa da soli a dieci avversari;altre an- ora alfermano che, se si esercita semplicemente il cuore e lenergia eli si volge nella giusta direzione, si [pu aver ragione senza fatica di tutto cid che ci si op- pone. Alb, queste sono tutte dottrine presuntuose ed ‘ecventriche, con le quali la vera arte della spada non hha niente a che fare. Chi impara da queste apprende ali errori dai propri maestr e li trasmette ai propri alunni. Avwiene come per il detto: “Quello che un ¢a- ne latra sbagliando, altri diecimila cani lo riferiscono ‘come fatto vero”. E non bisognerebbe dolersi!? Per questa ragione, molti si sono persi per strada, © sono pochi quelli che sono in grado di occuparsi con lastes- sa cura della tecnica connessa allabilita del corpo e dell'artedell'educazione del cuore. Traquesticeilmae- stro Shissai Chozan. Per alcuni anni, egli ha orienta- to il proprio cuore verso gli insegnament dei santi ¢ dei saggi e si & preso cura dei seguaci delle arti mil tari. Esilamentadi come le persone che studianol'arte della spada si muovano nel mondo, di come abbiano perso di vista elemento fondamentale, di come si ac- ccalorino per fat secondari, per come travisino i prin- cipi, rigettino la teenica esi allontanino completa- mente dal giusto principio della spada, Per trasmette rel suo insegnamento ai giovani e agli jgnoranti, ha scritto Topera dal titolo Tengu-geijutsu-ron, Richia- ‘mandosi ai meravigliosi discorsi dei Tengu, parla per prima cosa del principio autentico dell'arte della spa- da; successivamente, spiega i principi pitiprofondidel- le varie arti coinvolte, come Vequitazione e Ia strate- 16 aia; ¢, alla fine, conclude riprendendo il discorso che riguarda la cura del cuore e delfenergia. Indica cos) al combattente quale sia la via autentica. Nel suo li: bro, inolire, chiarisce oltre ogni dubbio che nella via, che dalla superficie porta nel profondo, che dal basso. porta verso alto stanno anche la legge e Fordine del, ‘mondo. I! vero combattente, che fa propri questi in- segnamenti, impara Yarte del combattimento e prat ca Tarte delia spada, avra come unico desiderio quel Jo dinon discostarsi da questi principi! Seriuo da Kanda Hakuryashi! cremita proveniente dl cir condario di Teshims Tabu, el reicesimo tno Kyo anno dls Seimmia, isin giomodelf lime me. se che promette fortuna "Su Kanda Haya (anche Haken) non haan nti rai el pero Tokugawa er fara ep ellen {Gr Tr sol sets cordane Sich ner a adeno Bas) Shalem ae Ta ape ocienale dla provincia dt Musashi. Wtenitorod 1 Luomo é un essere in movimento, Se non si muo- ve nel Bene, necessariamente si muovera nel Non-Be- ne. Se in lul non sorge un pensiero qui, gi verra un. altro pensiero la. I cuore del! uomo & soggetto lle pit, svariate trasformazioni e non sta mai fermo. Liuomo. ron riuscira a capire il suo cuore e a seguire le leggi A propos decent dl orgie ils 0 pope: in pene tall emer dl propor una talon cin per opal ence lap ‘Pome: Ma etre Teg i alsa pat sop sl parle vere prese dal cco. tom sempre voce, eral ‘apponeeperinicarenmesesino cont cutee non se Petceabed paste stwees sleet weeent semen {noes sempr com laste pare rom strata dl cont end ‘Sena sno ner all adrian wneaaricolrt inccarion “ind ein mie pe “i lap i. Seco Cow L (kato da Tha) ono co seat dal cerimonin all ac, a io con ato daltons, alla sritraedalla matematica. Le Li! (oppure Lich engon0| India anche come /ching, Lh Yuh-ching, Shing, Sach Orerat 9 sa, il recipiente. Solo successivamente ha cercato di introdurl alle leggidelleduicazione del cuore, cos co- ‘me si manifestano nella Grande Via. ‘Se fin dalla giovinezza una persona si muove al- interno delle Sei Arti, allora considera il proprio cuo- recomel'essenziale ei tiene lontano dai discorsi mal- ‘yagi, ¢ in tal modo il suo cuore rimane puro da tru ‘chi eda piaceri meschini, Sconsideratezza, pregiud io, cttiveria ed egoismo non possono mettere in pe- ricolo il suo corpo. Alfesterno, fortifica la struttura, {del suo fisico, e cosi simantiene libera dalle malattie; per quanto riguarda invece la disposizione danimo, diventa un presidio per limpero e ne accetta i bene- fici, che non la lasciano indifferente. Quando arriva, a questo punto e capisce che cos’ il suo cuore, allo- ra diventa un aiuto per la Grande Via, Non bisogna considerare di poco valore una singola arte a causa delle sue limitazioni, ma neppure cadere nellerrore di esaltarla come fosse la Vial Cisono uomini deditiallarte della spada, Su que- sto, tuna volta, ho fatto una riflessione. Net tempi pas- ‘ati, quando Minamoto no Yoshitsune ancora si chia: mava Ushiwakamaro, si recd lontano in un paese di montagna chiamato Kurama, dove si incontr® con i ‘Tengu, grandi e piccoli. Dopo aver penetrato perfino ultimo segreto delVarte della spada stando presso di loro, si scontro con Kumasaka, un potente ladrone, nella locanda di Akasaka nella provincia di Mino. Da solo, Ushiwaka sbaraglid un gran numero di banditi uccise Kumasaka. Cos) almeno riferisce la tradi zione. Anch’io mi esercitai con tutta la mia forza di * bet anche Usivaka, nome che Yokitune porta in gone (oom omnes) 2» volonta su quella stessa via, ma, benché avessi tra scorso anni a esercitarmi in questattivita, non avevo ancora penetrato il suo ultimo segreto, e per questo mi disperavo. Pensai che se anchiio mi fossi recato sulle montagne e mi fossi unito ai Tengu, forse essi mi avrebbero iniziato al mistero di questa via. Nel ‘mezzo della notte mi inoltral percid tra le montagne senza un compagno. Mi sedetti su una pictra, met tai e chiamai i Tengu molte volte, ma nessuno mi ri- spose, benché ripetessi la mia invocazione notte do- po notte, Finalmente, una notte, si alzd un vento tra Je montagne, che mi rese dawvero inquieto, Strani es- seri alati— non so dire quanti fossero -, dalla faccia, rossa ¢ dai lunghi nasi, sbucarono uno dopo Falto dalle nuvole, e le loro grida risuonarono con violen- za. Poco dopo, presero posto sulla cima di un cedro, uno di loro inizid a parlare: “Il principio non ha for- ‘ma. La sua funzione si manifesta di volta in volta at- traverso lo strumento. Senza strumento non si pub conoscere il principio. La meravigliosa manifesta- zione dell’Uno originario si esprime nella trasforma- zione dello Yin e dello Yang, e il principio celeste del cuore dell'uomo si mostra nella capacita di percepi- re le Quattro Virti fondamentali.* Larte della spada 2 rivolta alla vittoria e alla sconfitta (al combattere), ma se si giunge al suo nucleo si notera che esso 8 co- stituito dalla naturalezza del cuore che si sviluppa in, ‘modo meraviglioso. Il principiante avra sicuramente difficolta ad addentrarst in questo campo dal oggi al. domani. Per tale motivo, linsegnamento degli anti- * So Tan, app sito: le Quatro Vi fondant indapens ‘a pr contadansio, Ln ivan nee a Mec ceed jn app, amee uma apy ones reine app. ‘a, ompartaments comet, dco cn gap ct) sagen oe. cchi segul la naturalezza della forma, ed essi si impa- ‘ronirono della tecnica del colpo e della stoceata, del fendente. della parata; tutto allora i svolgeva con fa- cilita e senza fatica. In tal modo, migliorarono armonia delle ossa e dei muscoli, esercitarono il la voro delle mani e dei piedi, padroneggiarono la pra: tica e risposero alle esigenze imposte dalle diverse si- tuiazioni. Se non si esperti nella tecnica, ileuore pd anche essere forte, ma non riuscira a compiere la fun- Zione cui & preposto. La tecnica si esercita per mez: zo dellenergia. Lenergia & qualcosa che stabilisce la forma per mezzo del cuore. Per questo motivo, @ im: portante che Ienergia sia vitalee libera, piena di for 2a emanifesta, Nella misura in cui si conosce il prin- cipio della tecnica, allora si corrisponde alla natura dello strumento. Acquisita la maturita nella tecnica, Venergia diventa armoniosa ed equilibrata, il princt pio in essa contenuto si manifesta da sé, e quando lo si compreso nel cuore e non si ha pit alcun dubbio, allora tecnica e principio coineidono, Venergia & rac: colta, lo spirito si calma, ele reazioni seguono senza impedimenti. Dai tempi antichi, questo era il meto- do corretto per esercitare un‘arte, Per tale motivo per tun'arte ® importante linsegnamento della pratica, Se non si & esperti nella tecnica, lenergia non & armo- niosa né in equilibrio, non si ottiene la forma appro- priata, il cuore e la forma diventano due cose distin- te, ecosi non si ottiene la liberta Di soguito, un altro Tengu disse: “La spada ® un ‘oggetto, con il quale si fende, la lancia un og con il quale si penetra. Che eos'altro si potrebbe fare con queste armi? Cosi la forma segue len Yenergia segue il cuore. Se il cuore @ immobi ‘allo. ra anche lenergia non si muove,e se il cuore ¢calmo M narrator ascot it dicorso det Teg seu sulla cima det ced. ‘lustrastone proveniente da uanica edcone de Tongegeutsuron enon é turbato da nulla, allora anche Venergia & in. armonia e lo segue in questo stato, soddisfacendo le tsigenze della tecnica senza alcun problema, Ma se nel cuore sono presenti motivi di turbamento, allora energia é inibita, e le mani e i piedi non realizzano Ja funzione loro assegnata. Se si fa dipendere il cuo- re dalla tecnica, Tenergia viene inibita e non & in ar- ‘monia né in equilibrio. Se si indirizza il proprio cuo- re verso questo percorso e si eccede in questo attes- ¢giamento, allora irisultati sono scarsie deboli. Quan- do infatti la consapevolezza di una persona si risve~ alia, capitacome se'siaccendesse un fuocoebruciasse della legna: se si respira liberamente, la gola diventa, secea, se invece si trattiene il respiro, ci si gonfia fi ro a scoppiare. Chi nellarte della spada cerca di ri- spondere all’avversario solo badando alla propria si curezza e stando in attesa, diventera quello che ‘ce un temporeggiatore; sara d’impedimento a se stes- so enon fara un passo in avanti, Al contrario, si fara ‘gioco di sé. Egli non capisce bene cosa significhi nel- attacco attendere, nellattesa attaccare, e percid fa ricorso alla consapevolezza e provoca gravi danni a se stesso. Sono molti quelli che, mentre sono intenti da una parte a ibattere, dallaltra a parare un colpo, sono tenuti in scacco da un avversario roz20, ma for- tee vengono costretti alla difesa e non assestano al- ‘cun fendente. E tutto questo accade solo perché si so- no rifugiati nella consapevolezza. Quell'avversario ro2zo, invece, non sa come si debba reagire, né pos- siede un cuore che possa alloccasione attaceare o ri- battere, ma per il fatto che per natura & un ragazz0 robusto e non ha paura di niente, e non attribuisce al, rnemico un valore superiore a quello che attribuisce a lun insetto, non si consegna con tutto il suo cuore a questa situazione e non vuole ottenere nulla per for- za, enon ¢ neppure rigido e non si chiude, non aspet taenon sitrattiene, non ha dubbi, né 2 agitato e, ap- pena si trova davantiall'awersario, non indugia nel lariflessione. La sua energia eil suo cuore sono liberi {in ugual misura, Per la qualita della sua energia, st periore alla maggior parte dei maestri di spada che nnel mondo godono di considerazione. Cio nonostan- te, non lo si pud considerare bravo. Sebbene non tro- vi sulla sua via ostacoli come avviene nel caso della violenza esercitata da un‘onda che si frange, si com: porta spontaneamente per il fatto che non @ illumi: nato e si affida allenergia del suo sangue. arte del Ia spada consiste nella reazione naturale del cuore, nel procedere senza forma e nell'andare senza trac: cia. Cid che possiede forma e figura non rappresenta, Jo sviluppo meraviglioso della naturalezza (del euo- re). Non appena ci si rifugia, anche per pochissimo, nel pensiero, lenergia prende forma. Il nemico col- pisce cid che in questo modo ha preso forma. Se il ‘cuore @ libero da turbamenti,allora Venergia in ar- moni e calma, e se lenergia @ in armonia ed é cal- ‘ma, allora® vitalee libera nei movimenti e senza una, forma fissa; senza sforzi ¢ forte in modo naturale. I cuore & come uno specchio luminoso o come lacqua, quando & calma. Non appena la consapevolezza e il pensiero disturbano anche in minima parte il cuore, lasua limpidezza viene meno. Gliesperti dell'arte del- la spada di oggi non sanno che cosa significhi essere liberi e non inibiti nelle proprie reazioni dallimmo- bilita del cuore. Utilizzano accorgimenti provenienti dalla consapevolezza e consumano il loro spirito in cose insignificanti, credendo in tal modo di aver ac- quisito labilita. Per questo motivo, non riescono adi- ventare qualcuno in altre arti. Molte sono le arti, e se si volesse esercitarle tutte, non basterebbe una vita 2s per padroneggiarle. Ma se s‘impegna il proprio cuo re in un‘unica arte, allora si conosceranno anche le altre arti pur senza farne una pratica concreta” Di segito pari un stro det Tengu: “Che la spada sian oggetto con il quale fende ela lana ia un to con l quale si penetra evident. Ma chat al Inntona da questo priacipi non conoece la funioe dla cosa, fendente hale sue legge stocata ha iesue lege , se non si conoscono le funzion loro a- segnate, non sirende completamente gustziaalleco- Ser Sela forma non Sadeguata,ilcalpo non vaasegno Ih dove dowrebhe andares anche sei core forte Gisiallontana molto dal principio dela tecnica, non consegue ib ches vorrebbeconseguie. Alora sic: cede quello che il mio maestro era slitoindcareco- tne: preciso nella scsi, oscuro nel dscora. Eun tmonaco zen del quale s dice che suo cuore & lu. ‘minato, che gode della fiducia del governo e che é di- ‘entato i comandante in capo defeserio ditto come potrcbbe dissinguersinellzione contro Themici? Anche sil suo cue libero da impurthe rani, senon Sespertonella tecnica del condurre una fucrr non pub ener daiitTttisanno come siten- eum arco comesiscocea una freccia Ma chi non 3 afd gues vi ail del ogo aro) non tspeto nla tecnica, manchera aciimenteilberaglio ¢ non trapassera Tarmatura delfawersaio, se tende Faroo a propria discrezion escocca la fectia. Le co- se devon svlger in questo modo: lavolonta deve ex sere sincer, la forma corti, Fenerga tlempitett- toll corpo ed essere vitae; cos) non viene exert ‘olenca lla natura delfarco, arco arciere cont Scono ununitae, quand si tende arco esi comple- {erecta in'preda a quests suandions codie eine 26 pper lo spirito che riempie il cielo e la terra, allora lo spirito & calmo, nulla turba | pensier e senza sforzo silascia andare la freccia. Dopo averia scoceata, si & ‘uguali a prima. Dopo che si& colpito il bersaglio,sii- pone I'arco con calma. Questa la procedura abituale nella via del tiro con arco. Se ci si attiene a questo procedimento, allora la freccia vola lontana e trapas- ‘sa farmatura senza fatica. Larco e la freccia sono fat- tidi legno, ma se lo spirito delfarciere si fonde con lo- ro formando un‘unita,allora anche Varco & pieno del- lo spirito ed & un essere altrettanto meraviglioso, Tut- to questo non si raggiunge con ntelligenza della co- scienza. Si pud conoscere il principio gia in preceden- za, ma se non lo si comprende a partire dal cuore, non si esperti nella tecnica e non si acquistata abilita ‘manuale grazie allesercizio,allora non si penetrer& suo miracolo. Se, nel'ntimo, la volonta non é sincera €, per quanto riguarda lesteriorta, la postura del cor- po non é corretta, Tarmonia delle ossa e dei muscoli non é solida. Se Fenergia non riempie tutto il corpo, Vimpiego delle forze non ha durata. Se lo spirito non @ calmo e Fenergia non é vitae, allora ci siaffida al- intelligenza di una coscienza egoista e non ci si basa, invece, sulla via (la via del tiro con Varco). Se si pieza Yareo con violenza e si tende la corda, si esercita vio- lenza sulla natura del¥arco, Varco e Vareiere sono in cconflittoe costituiscono degli opposti, ecosl non si at- tua la mutua penetrazione dello spirto, Al contrario, si ostacola la forza dellarco e lo si deruba del suo po- tere, e percié la freecia non vola lontana e non pene tra nella corazza del nemico’. “Nel rapporto quotidiano con gli uomini capita csattamente la stessa cosa. Se la volonta non é since- ra il comportamento non & corretto, allora non c’ ‘Samurai ches exerctano. a un‘antis eiione del Tngiegeiunero Jealta nei confronti del signore e neppure rispetto per i genitori da parte dei fili, non e’ fiducia tra parenti «amici, il singolo diventa presuntuoso e la massa de- genera, non si riesce pitta collocarsi nellordine delle ‘cose. Se Ienergia non riempie pit il corpo, allora dal suo interno si sviluppano le malattie, il cuore intist- ® timorosi nello sbrigare le proprie faccende € liberi, si perde la capacita di cogliere relazio- si fa violenza alla natura delle cose, si va contro il sentre tipico dell'uomo. Se ci si separa, dalle cose e non si in armonia con esse, allora scop- pia il conflitto; se lo spirito non & calmo, subentrano, ‘moltidubbi,non si prendono decisioni riguardo le pro- prie cose. I pensieri sono agitati il proprio intima non, in armonia, e si fanno molti errori negli affari.” ‘Quando il cuore ¢ immobile, anche Fenergia ®im- mobile. Che la tecnica sia un fatto naturale significa che il suo principio deriva dalle condizioni natural del corpo esirichiama allo scopo che le? proprio, Non, si pud dire che sia inutile esercitarsi nella tecnica. 1 principio deriva dal alto, mentre nellesercizio si ten de dal basso verso Talto. Questa é la regola. Il cuore dell'uomo non cattivo fin dall origine. Sesilascia gui dare dalla sua natura e non si fa sedurre dalle passio- ni e dai piaceri, allora il suo spirito é libero dai biso- gni, non inibito nelle reazioni nei confronti degli og- gettl. Per questo, le parole del Ta Hstieh ~'La via del Grande Insegnamento consiste nel mostrare la splen- dida virta’ ~ e quelle dello Chung Yung ~ ‘Seguire la propria natura, questa é la via’ - fanno da guida a co- loro che studiano, perché provengono dallaltezza del la Grande Origine. Gli errori di un cuore dominato dalle passioni, invece, sono molto gravi; non si pud cambiare la propria indole ¢ ritornare di colpo alla » chiarezza della propria natura. Perel &necessatio in- segnare all'uomo come acquisire la capacita di giudi- io, una saggezza pitt grande, sentimenti sinceri; bi- sogna insegnargli ad assumere un atteggiamento in- trospettivo e di autodisciplina, e a porsi cosi sul soli- do terreno dell'esercizio - condurio alla maturita nel- Yesercizio della tecnica. Nellarte della spada succede cesattamente Ia stessa cosa. Se, al cospetto dell avver- ‘sario, ci si dimentica della vita, ci si dimentica della ‘morte, ci si dimentica del nemico, ci si dimentica di i pensieri sono immobile si€ liberi dalle joni della coscienza,secisiabbandona spon- taneamente al flusso naturale delle proprie sensazi ni,allora si liberi in ogni situazione che muta di con- tinuo, e non si inibiti nelle proprie reazioni. Se ci si trova in mezzo a un gran numero di awversari che di- stribuiscono colpi e fendenti davantie dietro,a destra ca sinistra, & possibile che la forma svanisca in pol- vere -_ma se lenergia si raccoglie e lo spirito &calmo, non subentra il men che minimo vacillamento. Anche se capitasse come nel caso di Tau Lu, quando si rad drizzb il berretto, come si potrebbe cadere con la ma- no wuota? Questo? il grande segreto dell arte della spa- dda, Ma non & certo una via che si pub percorrere in un, batito di ciglia e senza pagare pedaggio. Bisogna ac- quisire esperienza nella tecnica, esercitare la propria cenergia e allenare il proprio cuore. Se non si affinano tali capacita con grandi sforzi, non si raggiungera lo scopo. Se si volesse affidare ai principianti la parola diun maestro, allora bisognerebbe usare questa m: ssima: Lerrore consiste in ci: tenere vivo il vuoto nel ‘cuore e percepire la pigrizia come armonia’ "Quel che il mio maestro era solito indicare come ‘forte, ma rozz0' assomiglia, se non per alcuni dettaal, ‘al modo di procedere del guerziero, che viene indicato 30 dalle varescuole come yuu (pezzato), Questo at teggiamento& semplicemente piv di metodo, Tart Sinica che, praziealaforea'e al vigoredlfenergia, Siete sotto ped Faversaro,senea vitae la for, ‘a.esonra cecal fanco che a asco scopert Siprecipta sic conttola forza delfaveraries cok piace come un macigno che cade, Mase Tenergia a ora cod traboccantee al previo a meted na ‘elt celpto un avveranrioprtico nella eeiea se Scacomplctamentenelastatrappolainsemecon quel Tocheclstadivantiedieto,Senonsiconoscono an. toga gl svantaget dla forma, si commettono inev tabment dg eon er questo bloogna cocchars anche nll forma, Ses tiene presente a forma, non Siperde Fenergia non ng ascorbia ne trattenta es dlimentca dela vitae della morte si pereorre a pro. Dra via, senza esere asl dai dubb Cuno ya I ce proven dalfnerga ee uno bur ce pro: tiene dal core ma ent sono, in relic unfunea cose, Se ileuore e Tenerga non compongono unit non S¥e capact dlloyabuns: Questo® i sete che mo. ‘zie prinipiant nlfarte dela gpada desono per Somer. Ma quando Fenengin debolee sopagslang noanchet pit picell bbl, ons! poo meter apa uerarte Si csrcitafenerga cll sors dl ‘minaret dubbi dal core: maqucstoattegpiamento che Posie aspet di praia, non rapprsentaf tem Facolosadimantenereil cure libero daostaeol enon Impeditonelleropriereazion-Pol eecessarochegl stor slano grand Sei principio chiarove seals ‘uisia Taba tenieneFenergia forte ecxima, all Tasiconseguela maturthe ni penetra essen, Se dl- Finzi dello studio cat fren solo in campo toric, sirinuneaalfarmatira portante eco none cond, honostante gn! foro, labia tecnica * Scorsi tra i Tengu uno che pareva importante; i suo naso non sporgeva cosi tanto, le sue ali non si ve devano quasi, era abbigliato di tutto punto con le vesti dda cerimonia e stava seduto al suo posto, quando in- ‘comincid a parlare: "Tutto quello che ciascuno di voi di volta in volta ha spiegato non é irragionevole. Dai tempi antichi @ visto come necessario il fatto che il sentimento sia appassionato e la volonta serena, che Timpegno rivolto alla tecnica sia costante, che ci si ‘mantenga fieri e che non si abandon la fiducia ne- ali inseznamenti tramandati dal maestro; e che non, Si trascuri di sforzarsi con tutto il cuore dallinizio al- Ia fine, di misurarsi nella tecnica, di andare al fondo delle cose incerte, di ragsiungere la maturita nelle- sercizio e di conoscere se stessieil principio. Solo co- ssi arriva nel profondo della conoscenza. Per prima cosa, il maestro trasmette la tecnica senza pronun- care tna parola sul suo contenuto. Egli aspetta sem- plicemente che Fallievo scopra tutto da solo. Questo ‘viene chiamato ‘tendere, ma non scoccare’. Si trattie- ne dal dare spiegazioni, non perché abbia un caratte~ re meschino. Vuole semplicemente ottenere che Yallievo raggiunga la maturita con Tesercizio e con Vimpiego del proprio cuore. Se Iallievo si sforza con. tutto il cuore e riesce a raggiungere qualcosa grazie alle proprie forze, allora va e lo presenta al maestro, Eilmaestro, secorrisponde al suo cuore, glidara sem- plicemente la sua approvazione. Da parte del maestro, hon proviene alcun ammaestramento, Cid non acca de solo nelle arti K'ung-tzu (Confucio) dice: ‘Se indi coun angolo, ed egli non é in grado di rferirlo agli al- tui te, allora non mi ripeto’. Gli antichi insegnavano seguendo questo metodo, Percid, le art e la scienza allora erano profonde e vere. Per gli uomini del no- ‘tro tempo, il sentimento & superficie ¢ la volonta tncortante; fn dalla glovinezza detestano la fatica © mans le Comesitiya questo ategglameato.aniva a tal punto che cereano di procurarst al pit presto ogni ‘antaggio di cui percepiscono il valore. Anche seven- ono educa secondoil metodo degh antichi, onc cssuno di loro che lo metia in paties. Og la via jene aperta dal maestro; anche al principianteeglt mostra a parole mister della viae dove porta, el prende flliew per mano elo conduce innandi~al- Idi piot Ma proprio perch si procede in questo mo- do, molt snnotena e-non vanno avant A poco a Poco, gl allie arrivanoa capire ce cova sia fpr Sipio, coe unlivelo superiore, perio metono d teri antichiaccusandoli di essere impenetrabili esi Sforzano di selare i cielo senza essere in posseseo delfesercizio necessario. Questa solo la moda del tempo. Conde un somo nomi» gir Cavallo, In quel caso &neceseari trattenere Tenergia he induce eaallo a fugite e favorite Fenergiapo- silva che lo mantiene in movimento, ma senza Ut- Ilzare violeneal “Se i impegna troppo il proprio cuore rela tecni- ce, Fenergi blocen enon bin armonia né in equll- brio. Sip de che questo ategglamento equivale dlimenticare inicio perchési¢ intent aricercarelaf ne, Ma non ¢ neppure ammissibile rfutarlo del tutto e dire che non bisognerebbe esercitari. La tecnica & Ia enzione propria dellarte della sada. Sesifiuta la funzione a ese assegnaa, in che cosas dovrebe manifestae il principio della sua essenza? Eserel- {andonela funzione,siriconoscelessenza,elaliberta della sua funzione consiste proprio nel riconoscere la sua essenza. Essenza e funzione provengono da tnfunics orjgine, non c sclusione dl conti tra manifestarione esteriore e sostanza. E possibile r- a easement Pry do, non viene insegnato neppure dal maestro, Solo acquisendo VabilitA tecnica attraverso Vesercizio, lo si consegue in modo naturale. L’azione del maestro silimita a mostrare il percorso alfallievo, Questo non, € facile da spiegare epercid @ anche raro trovarlo rea- Tizzato" ‘Uno dei Tengu gli pose questa domanda: “Se le co- se stanno cosi, non é una via inaccessibile per perso- ne come me, anche con tutto lesercizio possibile?” Egli rispose: “Perché dovrebbe essere inaccessibi- 1? Attraverso lo studio & possibile arrivare al livello di lun santo ~e con quanto meno si pud acquisire la mae- stria nelfesercitare un’abilita di una singola arte co- me quella della spada! Larte della spada é, in primo uogo, Yesercizio dellenergia, ¢ percid allinizio dello studio si esercita lenergia per mezzo della tecnica, Esercitare 'energia separatamentedalla tecnicafindal principio dello studio non ha senso, perché non si ha nulla con cui mettersi alla prova. Una volta, invece, che si & esperti nelfesercitare lenergia, si riuscira a penetrareil proprio cuore. Poi, potrebbe dipendere da, ‘un‘abilita innata, se si fanno passi avanti velocemen: te olentamente. E facile riconoscere la manifestazio- ne meravigliosa del cuore ~ difficile, invece, & essere liberi nelle varie situazioni che mutano di volta in vo- ta, basandosi sulle conoscenze personali. Larte della spada é un'arte che ha a che fare con la vita e con la ‘morte, ma é difficile non considerare la vitae la mor: te come due cose distinte. Chi in grado di non con- siderare la vita e la morte come due cose distinte tro- vera senza difficolta la liberta. Uno dei Tengu chiese: “Se le cose stanno cos}, un ‘monaco zen che @ andato al di la dei concetti divita e 8 Dua Tengu inseguono we oro sie le, xo seco. rig Lowwre (da F Poncetton Ls Gardes "de Ste japon) di morte pud trovare Ia liberta nel senso inteso dal- Tarte della spada?”, Egli rispose: “Nel suo caso lo scopo dellesercizio ° dilferente. Egli odia il ciclo delle reincarnazionie vi- ve nellatiesa di una completa liberazione, Non bada alla vita e alla morte dato che, fin dall'inizio, ha affi- ato l suo cuorealla morte. Percid, sei trova nel mez zo di un gran numero di nemiei, anche quando la for- ma é andata in polvere, @ in grado, senza esitazioni, di stare calmo net suoi pensieri. Ripudia le esigenze della vita. Lunica cosa che fa é di non odiare la mor- te. Quando si dice che per il Santo la morte e la costituiscono un'unica cosa, si tratta di una cosa dif. ferente. Se, durante la vita, ci si dedica a vivere e se, nella morte, ci si dedica a morire, non si scinde affat- toil proprio cuore in due. Bisogna seguire solo cid che éreititudine, e pereorrere la propria vial In questo mo- do si trova la liberta. Un altro chiese: “Rapportarsi alla vita e alla mor: te senza propensione né avversione, questo & un mo- do di porsi. Ma se quello (i monaco) rifiuta le neces- sita legate alla vita, non si comporta anche lui in mo- do libero’ Eglirispose: "Fin dall'inizio, eli dirige il cuore ver sso qualeos altro. Per lui, al di sopra di tutto ¢@ la com- pleta liberazione, le necessita della vita lo lasciano in- dlifferente; per ui, solamente la morte & qualeosa di po- sitivo. Per questo motivo, non riescea essere libero dal- lenecessita della vita. Negliinsegnamenti del Santo, la vita ¢ la morte non sono concepite come due cose di stinte; invita si compie la via della vita, nella morte si compie la via della morte. Nessun moto della coscien- ‘asi leva, ed egli &calmo nei suoi pensieri. Percid é li bero durantela vita ed @ libero nella morte, Nella crea ” zone, quello (il monaco zen) non vede nientaltro che illustone e inganno, nel mondo degli uomini niental- tro che sogno e apparenza. E cosicrede che realizzare la via della vita coincida con Iessere attaccato alla vi ‘ta e impegnato nelle proprie faccende, Questo si pud notare anche da come egli si comporta nella quot nita: si tiene lontano dalla Ietteratura, rifluta la sud visione tra signori e sottoposti come inutile, non fa dif- Ferenzatrapunirioneericompensa,nonhaaleunape- parazione militare, e se prende in considerazione il go- Yerno e il culto dei santi, gli pare un gioco da bambi- ni. E Tarte della spada e Tarte della lancia, che egli re spinge e rifluta come cose ordinarie, che senso posso- rho mai avere per lui? Quando lo sorprende la morte, ‘nonrimane attaccatoalla ita. Sasolamentecheilmon- do intero @ una trasfigurazione del cuore”. Uno diloro chiese: “Ma allora perché, fin dai tempi sich latin della gpadassono unit a monacizen gli rispose: "Non @ che i monaci zen insegnasse- 10 i segreti delarte della spada. Solo se nel cuore c® ‘equilibrio,sicorrispondonoappienole cose. Daltronde ‘durante la vita si soffre perché si ama la vita e non si ‘wuole staccarsene. Se si & sconvolti ed eccitati in ogni fibra del proprio cuore, come se ci si trovasse nelle grotte dei Tre Moni, allora questo indica solo che ci sicomporta in modo errato nei confronti della vita. Al- cauni, per molti anni, hanno rivolto la propria volont& nathan) comprende| sie el dene, modo dal weg Infor 2. Silat (anec mpd) compre mondo debe ore imohitat ans argpadhan)conprente monde dell spit ‘Ce ila Ean Sool A Dito of Chinese Bd es, london 1937 970 Py verso quest, non sono godt ma un into dt pace, hanno eserctato Ia loro energla esi sono impa- Gromit della tecnica, ma il loro cuore non i era ano. ‘a aperto alla vittoria e alla sconfitta, Nellira ene! ri sentimento, trscorsero mest e anni, Successivamen. te, si unirono a un monaco zen e diventarono pratiel dl principio della vitae della morte, e quando senti- ond che tute le cove di questo mondo non sono altro che rasfigurazioni del cuore il loro cuore si ape su bito ell loro spirto divenne calmo, Siliberarano da ia cui aspiravano e cos! divennero liberi. Avendo esereitato per molt anni la loro energia ed essendosi confrontat! con la tecnica, avevano costrlto le pre teste per tale stato, Non si arvva a questo livllo da ‘un minuto alfaliro, Con filluminazione sotto il basto- ne® di un monaco zen succede esattamente la stessa cosa: non nasce dal nulla. Chi non ancora esperto nelfarte, pud seguire monaci famosi e 1 sage! bonz ‘ma non raggiungera Vlluminazione!” 1 “Se in tutte le arti, da quella del giocoliere che lan- cia in aria le pale fino a quella di far ruotare dei piat- tipostiin cima a un bastone, labilita si acquisisce per mezzo dellesercizio pratico, la perfezione pitt alta si acquisisce invece attraverso 'energia. Limmensita del ciclo e della terra, la luminosita del sole e della luna, il venire e Tandare del freddo e del caldo nel susse- uirsi delle siagioni, il divenire e lo scomparire delle * Nel monastrt2en, durante le seson i mataron, i maestco cipeetbchaieapolineetgele con unappenis tenes Ogee, Stpreviechesodiamenn persian » cose in questo mondo - tuite queste manifestaziont fon sono altro che il mullome avvicendamento di Vine Yang sopreo dello Vine dello Yang non pad tasere scoperto con leparole. Tutte le cose del mondo anno il loro fondamento in quest princi, atraver- Solaloroenergia vengonochiamateallavita. Lenergia ‘Toriginedella vita Setalenergia viene eparata al- Ta sua forma (cit dal suo supporto), allora sulbentra la morte. Lava ela morte non sono altro che il mule ‘forme questa energa, Se sl co nosce origine della vita, sfconosce anche che cosas fnifich la morte. Seal fata chiarezza sulla via del {Evita e della morte, allora foscurith cla luminosith, Iadlivint el demone colncidano. Quale che sia a tuazione nella quale mi trovo in questo momento, Sono in vita allora sono libero, se sono morto, anche inquesto caso sonolibero, I buddhista vive nella pat radeleiclodellereincarnazion. Pero liguidala crea done come un inganno cun'llusione inunciaal pen- Siero od evita la conoscenza, e nel momento in eur toma nel oto nel quale non esistono andare e veni- fe, eventaegi stesso Budaha, Nelinsegnamento del Santo non € presente la pair per I cielo delle rein Camazion. Li, durante la trastormazione, si storna Semplicementea dssolvrs Seat esercitaenergia Ia Conoscenza del cuore &immediata “Anche se si riconosce facilmente il principio del- la vita e della morte, ossia Taffliggersi temporanea- mente a causa della vita, tale stato si indica come il ‘cuore che sbaglia. Questo cuore che sbaglia si muove {in modo arbitrario, e per questo motivo lo spirito si tormenta e non sa che sta portando in giro di conti- no un grosso peso,” Uno di loro chiese: “Il senso pitt profondo non si pud dedurre dal semplice ascot. Vorrelallor sent Te qualeona in linea generale, sulfesercizio" Eglirispose: "La via non si pud vedere né sentire. Cid che sipud vederee sentie, sono solo le tracee del Tai, Rieonoscee dl trace che cosy ia dtr le tracce, questo si chiama intuizione. Se Timparare fon un cain mod nto alors non eal cam aiuto, Anche se, perarte della spada,s trattas0- lo diuvabiialimitata, ¢comunque un agire meravt lioso del cuore, e chi penetra nel suo nucleo pli profondo riesce a essere in armonia con la via. Anche , finora,Iintuzione mle stata negata, ne ho sentito ire qualcosa di sfuggita,E orate lo vogllo racconta. rein breve, Prendilo cum grano sas e non rimanere attaccato alle parole. Allor, cio che stabilisce la for. mma attraverso il cuore & Tenergia, Per questo motivo, Je funzioni nelfintero corpo vengono regolate in tut. toe per tutto, dalfenergia, La parte tmmateriale del. Tenergia si chiama cuore, Ha in sil Principio Celeste eesitrovain unaposizione pit elevata dell energia. Or. Binariamente, i cuore non possiede né forma né suo. no, né colore né odore; entra in funzione solo attra. verso Tenergia, Lenergia € cio che penctra le region! superiori come quelle inferior. Ogni pensiero, anche se insignificamte, ricade nelfambito delfenergia, Si chiama sentimento j0)ilmovimento del cuore chena sce non appena entra in contatio con gli oggett. Si chiama pensiero (nen ilsemplice andare e vente dl leconsderazion. Quundoileure comspondendo a propre sensazioni, in movimento. segue le i Celest della sua natura, allor la chiareen pervs de tuto il suo operato,eTenergia non & soggetta aun movimento arbitrario, Per esempio, ¢ cid che accade ‘quando una barea, seguendo la corrent, viene trasci- nata.a valle, Anche se si muove, la barca @ molto tran- quilla enon mostra alcuna tracciadi movimento. Que- sto si chiama‘essere immobili nel movimento’. Gli wo- ‘mini comuni non hanno ancora tagliato le radii del- Te illusioni legate alla vita e alla morte. Loscurita si ‘stende sopra di loro di continuo e tiene lontana dalo- ro la chiarezza. Percio se non sono ricolmi di allegria odiira, di gioia di dolore, sono folie wuoti e come Se sifossero riempiti di acqua sporca. Ma sufficien- te il minimo movimento di un unico pensiero, ¢ eid che si trova nell oscurita si solleva, le passioni c i de- sideri si muovono in modo disordinato, Tio opprime lacoscienza (ryashin). E-come quando si sospinge una. barea contro corrente con tina pertica:allora le onde diventano alte, la barea si muove, non si tranguill, nel proprio intimo. Se lenergia si muove disordinata- ‘mente, non si liberi nelle proprie reazioni. Larte del- la spada una questione che concerne la vitoria o la sconfitta. Gia dallinizio dello studio & necessario ta- sliare le radici del!llusione che riguarda la vita e la morte. Ma le radici dellllusione sulla vita e sulla m te non si lasciano tagliare di colpo. Percid, per cono- scere il principio della vita e della morte, bisogna met- tere a nudo il proprio cuore, esercitare lenergia, ¢ ne cessario darsi da fare incessantemente. Esercitando- Si fino alfesaurimento, si conquista la maturita nella tecnica, fenergia si calma; comprendendo nel cuore il principio della vita e della morte, non ci sono pitt dub- bi né error Se su questo sentiero la chiarezza non & pitt ostacolata da nulla, allora anche i pensieri sono immobili, Sei pensieri sono immobili la chiarezza si cestende anche all'energia che, vitale e mobil, si pro- paga al cuore, che in tal modo, a sua volta, ¢ senza fostacoli e senza limitazioni nella sua azione e, libero fe senza impedimenti, domina la forma di quel mo- mento fatto che ore sega le propre senszio Ile slaveloce nel reap sssomgloa un agg dil the pos dee quand sage ara pro 3 ston che si genera quando i porcuste un ogg Nalombatimento smanfesaa capaci deal te Sefioe bere da penser allor ovma non of Fre acum appgio per Tattacc. Se offre Hance Fevacco ease di poner! che ln abiano, Sela forma non presenta slim apps alas, allora non c® motivo she esto abba nogo. Questo chia ma'non averené un io ne un avrg, Sean {anche un avvenario, Dato che non presente To comes st fleteser i uno specchia hn nel Pen Seip minutlfoneellale aperstocerea doe Tefal dich st avisina. Succede proprio come nel caso dun uomo dalla vit pee, che non st pub convncere per merzo di fasta La mervigia della naturaersa conse inc, Se al vule nopechiare auto steno at, facendoo sgorgarc dal propio Geewo 8 gh wa pani Dato che ele pecans fe, tralia io, enerpasostcolataelarearione non bera. Chi non sfletssulfaione meravgine della ‘ancanta dun metodo oagsce non eosdone co Specs monnent ecomte ua divin viene Indicate come un tom che capace Tare dal opeda e I’ha penetrat a htiotes “MapurtropponoiTengvabbiamolunghinas bee- chi ealiche inratcano nel tentatwo di venirea ca. Po dle ar arc ori ont ries d essere. nelle reason del nostro cuore; pore in dallin Zi, abbiamo rivolto la nostra volonta esiasvamente ‘erso questa via‘ Questo Tambito nel quale edc Ino il nostro cuore ed esereitiamo la nostra eneria None curiam, invec, del fatto che anche lealtreco. Maestro di spada durante una lecione impanita dew Tengu Davtuoper tradionale Musrata dello Yay inka se abbiano una grande importanza per noi eche leco- ‘se possano penetrare in noi anche attraverso eli chi ele orecchie, noi le gnoriamo a occhi aperti. Per non, parlare del fatto che non ci teniamo assolutamente! Cost in questarte siamoespertie siamo giuntiallachia- rezza, ma messi a confronto con ambit pit vasti non siamo di alcun aiuto. La nostra chiarezza é limitata. E ‘come se una lampada fesse posta in una scatola con unsolo lato aperto. Dalla parte in cuisi trova /apertura @ luminoso, dallaltra parte invece Ia luce non filtra. id chearriva in unaltro punto, debolmente,¢ soloun, chiarore indiretto. Le cose stanno cost anche per noi, percid non riusciamo a fare esperienza di tutto. Per prima cosa, si prende in considerazione tna piccola, apertura; se si amplia questa apertura sfruttando la propria forza, allora pian piano apertura diventa pit ‘grande grazie alla forza dell'esercizio, ecosi cresce 10 spazio illuminato, Se ci si esercitasse con la terra ¢ il cielo e tutte le altre cose di questo mondo come con la spada esi facessea pezzi questa scatola,allora 'intero,, ampio mondo si riempirebbe di luce, le rearioni del cuore non troverebbero ostacoli e sarebbero libere, & anche se da davantie da dietro, da destra eda sinistra ciincalzassero nemiei potenticomerricchezza, nobilt, poverta, umili origin, sfortuna e bisopno, preoccupa- zioni e dolore, i pensieri non sarebbero affatto agitati, siscaccerebbero i nemici come si scacciano le mosche ‘con un ventaglio. Tutti questi nemiet giaceranno di- stesi davanti a noi, e nessuno potra pit alzare la testa, Se giungiamo fino a questo punto, allora anche il no stro naso diventera pit piccolo, e anche senza ali pos- sedetemo la liberta del volo,” generale succede che un uomo che ha acquisi- to la maestria in un'unica arte e si comporta sempre 45 inbase al suo cuore ha gia carpitoun barlume del pri cipio (della via). Ma visto che la sua volonta ® indiri zata in primo luogo a quest unica arte, vi rimane i trappolato, gli impossibile percorrere la via. Anche se ama la scienza, nel momento in cul fa di quest ar- tela sua padrona e degrada a schiavo lnsegnamento della via, tutto cid che gli capita di sentire sul princi pio piit importante diventa servo dell arte, enon & ca- pace di collocarlo in un contesto piti ampio. Come po- trebbe tale principio essere daiuto al suo cuore? Se ‘uno che &esperto in unvarte ne fa proprio il principio, allora Tarte che egli esercita giorno per giorno sari daiutoal suo cuore e pi svelera i segreto della sua ve- ra essenza. In tal modo, egli trovera la liberta anche in questarte. Ma @ difficile liberarsi di un qualsiasi pensiero al quale ci siamo aggrappati fin dalfinizio, Se, grazie alla scienza e allfarte, riesce almeno a. ‘minare il cuore che @ imprigionato dal proprio io (shi- shin), allora niente sulla faccia della terra pud mette- re in movimento il suo io, ed egli reagisce senza im- pedimentie liberamente. Un cuore che é imprigiona- to dal proprio io non st rivolge necessariamente solo, ‘a cose come oro e argento, denaro e proprieta, amore fe desiderio, intrighi e inganni, non ha bisogno nean- che di essere cattivo: ¢ sufficiente che un solo pensie~ rosiaggrappi anche per poco a una qualsiasi cosa, che ‘12 gia imprigionati dal proprio io. Se questo aggrap- parsie limitato, allora anche il cuore é limitatamente Ostacolato, se invece si protrae,allora anche il cuore trova grandi astacoli, Colui che ha fatto acquisire al stio cuore la maestria in una certa arte, sa bene che tun cuore imprigionato dal proprio io @ uno svantag- ¢gio perlesecuzione di quest arte; tuttavianon fa ilten- tativo di metterlo in rapporto con reazioni pitt com- plesse, Quando si esercita il cuore, succede la stessa 6 il principio si comprende velocemente e con f cilita, ma seanche un solo pensiero dissemina ombre, non si riesce a esercitarlo veramente. E lio che eser- cita il cuore, ed @ sempre Tio che esercita Varte, Ma non ci sono due cuori. Su questo fatto bisognerebbe riflettere di continuo! “Ci sono, dunque, molti che sono esperti nell'arte della spada: la loro energia @ in armonia, hanno speri- ‘mentato che cosa & per loro vantaggioso in combatti- ‘mento, non hanno pitt dubbi e non fanno pit ervori, i loro animoé calmo ecost hanno trovato laliberta. Seb- ‘bene la loro azione meravigliosa sia di natura divina, ‘non si sono ancora liberati di ogni supportor in questo assomigliano al marinaio che cammina sul bordo del la barca, o al muratore che aggiusta i tettie che si ar- ampica sulla torre e sistema Il le sue tegole. Persone di questo tipo si definiscono artist esperti nelle armi.” ‘Uno dei Tengu chiese: "Come bisogna fare per pro- ‘muovere Io studio della via attraverso la pratica di unfarte?’ gli rispose: "Il cuore non @ nient‘altro che dispo- sizione naturale (sei) e sensazione (j@). La disposizio- ne naturale & costituita dal Principio Celeste del cuo- re, 2calma, immobile e non possiede né colare né for- ma. Solo attraverso il movimento dei sentimenti di- venta falsa o sincera, buona o cattiva. A causa della, trasformazione dei sentiment ci si fa unvidea dell zione meravigliosa del cuore, si conosce la separazio- ne trail Principio Celeste e i desideri umani, Cid side- finisce scienza. Che cosa® mai il sapere intomnoa que- ste cose? Indichiamo con la parola ‘sapere’ la chiarez- zadivina, infalibile einoppugnabile, perché dotata di luna conoscenza innata e misteriosa. Non intendiamo Ja furbizia del sapere superficiale. La furbizia del sa- a superficiale a la sua origine nella sfera della co Scienza, La coscienza ¢ percerione del cuore. Scbbe ne la coscienza provenga originariamente dalla ch fezza dvina,¢influenzata da sentimenti buonte cat tiviest manifesta in ale maniera,e percio anche laco- Sclenza mostra gusto elerratoy il buono elleattive ‘manifestandost in questo modo, favorisce sentimen- {i buoni e cali, producendo cos! unfabilitalezata a doppio filo allo. Questo si chiama sapere superficia {ei sapere innavo e divinamente limpido non dipen- de dal sentiment! buon! o cattv;@ puro e oginari tel luoge dal quale risplende il suo principio non e Se Tessere imprigionato dal proprio fo, percid non @ 1né buono né cativo, ma semplicemente Umpido, Se Coscienza s orienta in tale ditezionee non st vanta pit Gi abilita legate al proprio io, allorariesce a domina- econ suceeseo sentiment ¢ non ne iene invischia- {a,c fal che questi seguano le Legg Celesti del cu re. E se I sentiment seguono il cuore e il cuore non ¢ pid legatoal bene eal male ed2 libero dal sentimento, ella paura,allora la coscienza riesce a essere in a ‘monia con ia chiarezzadivina, ell sapere sl mette In funzione Se sl raggiunge quesia condizione,non ciso- no pit tracce della coscienza, Chiamiamo tale stato Imancanza di coscienza (nu). Se, invece, la coseien- 2aincoraggia|sentimenti ei desidere,per questo mo- tivo, eorrea intrighie a inganni e non interrompe le sue varie rasformazion,lloral iometteiceppial cao- rene impedisce a chiarezza. Questo chiamato cuo- re che sbaglia (mojin) Perla maggior parte degli uo- thin, {sentiment le passion! sierigono a signori del ‘cuore, dunque sono tenuti da questo cuore che sbaglia in un movimento costante, senza sapere che cosa af- figga i loro spiro in quel modo, Pered, per mezzo della scienza, questi ervori del cuore che sbaglia ven- 8 ‘gono spazzati via, si impara il Principio Celeste del ‘cuore esi lascia irrompere la sta chiarezza e, seguen do le ste Legg Celesti, si smette di ricorrere agli in- ‘ganni diun sapere superficiale,silascia chelle cose sia no cose smettendo di essere aggiogati a esse, ci si ras segna agli eventi cosi come vengono, non si prova de- siderio e non si prova odio. E cost si pub meditare per Fintera giornata, e non si creano fastidi al cuore per- cché non sié imprigionati dal proprio io, e benché ci si alfatichi per tutto il giorno in questa attivita, non si ‘causa affanno al proprio spirito. Ci st affida al desti no, € su cid che é giusto non ci sone pit dubbi né er- rori. Nel proprio cuore si@ completamente sinceri,im- passibili nella volonta, non si ricorre ad alcun ingan- 190 intrigo per sfuggire a una disgrazia, non ci si ac- contenta di un sapere superficiale per procurarsi dei vantaggi. Nella vita ci si afida alla vitae si compie la propria via, nella morte ci si affida alla morte e non ci si preoccupa di quello che verra. Anche se il cielo ela tetra si muovessero e si trasformassero, questo cuore non si lascerebbe travolgere; il cuore non sarebbe tur- bato anche se tutte le cose di questo mondo lo met- tessero in ombra. Non ci si agsrappa ai pensieri, nel- leazioni si indipendenti. Conoscere il proprio cuore © occuparsi della propria energia, stare sal garsi, non trascurare nulla, rimanere calmi senza con- flit e oppressioni — se daifinizio dello studio si per- segue questa volonta, allora anche le chiacchiere nel la stanza delle visite si trasformano in uno strumento per esercitare il cuore. Allnizio non ct né grande né piccolo; anche il segreto dell'arte della spada non va. oltre. Si penetra questarte attraverso Tesercizio, ¢ se sitrattadiconoscere ilcuore attraverso 'esercizio quo- tidiano, sara di aiuto e diincoraggiamento edi grande vantaggio Vessere gia penetrat all'interno di unarte. * Dalla superficie ci si addentra nel profondo, si parte dal basso e si sale ~ dai tempi antichi questo era il me- todo, per promuovere, attraverso Tarte, lo studio del- la via, per esercitare Tarte e portare a compimento lo studio, Se si sono superati i cinquant/anni e le mani e { piedi non obbediscono pit, ose st malati ose illa- ‘oro non lascia tempo libero, allora non ci si pud de- dicare alla tecnica (dell'arte della spada). Se si eer tala professione del guerriero, ma non lo si fa basan- dosi sul cuore, non si@ felici. Ma anche se le mani ei piiedi non obbediscono pit la testa vorrebbe esplo- dere, se cl si vuole esercitare a essere tuttuno con il proprio cuore, allora bisogna concentrare la volonta, come stato spiegato in precedenza, ed esercitare che nel cuore & immutabile. Se, in tal modo, si mani- festa il principio dell'unita della vita e della morte e se il cielo e la terra e tutte le cose di questo mondo non ‘sono pitt dostacolo,allora si pud anche venir legati al Tetto o addirittura fare il lavoro del pompiere~con cid ches rispecchia nel cuore, con cid che arrivaalle orec- chie, con tutto questo, come fosse una spada, si deve fsercitare il cuore. Ma se si ha tempo libero e st va da, lun maestro di questarte e ci si esercita nella tecnica, ‘i apprende il principio e lo si riconosce nel proprio ‘cuore e, trovandosi di fronteall'awversario, si combat te com le forze migliorie si guarda la morte in faccia con animo lieto ~allora che cosa potrebbe alfliggerci? Un combattente deve stare attento semplicemente al fatto che la sua volonta rimanga ferma. All'apparenza sto in bocea ai Tengu e ho segnalato cosi che non ® un, discorso da prendere sul serio. Come avrei potuto io stesso far passare come cosa i titolo Conversazioni oniriche! a pall p23 p.28 p36 p44 pt Indice delle immagini Linizio del Tengu-geijutsu-ron. Stampa su ta- ‘oletta di legno del 1729. TM narratore ascolta il discorso dei Tengu seduti ‘sulla cima dei cedri. Mustrazione proveniente da unvantica edizione del Tengu-geijutsu-ron. Samurai che si esercitano. Da un‘antica edizio- ne del Tengucgeijutsu-ron. Due Teng inseguono un loro simile. Elsa, xvi secolo. Parigi, Louvre (da F. Poncetton, Les Gar- des de Sabre Japonaises). ‘Maestro di spada durante una lezione impartita da un Tengu, Da unvopera tradizionale illustra- ta dello Yagyet Shinkage ry Posizioni di combattimento. Da un opera tradi- zionale dello Shintd-ryit 93 13 93 Indice Premessa del curatore DISCORSO SULLARTE DEI DEMONI DI MONTAGNA (Tengu-geijutsu-ron) di Shissai Chozan Indice delle immagini

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