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QUADERNI

Baldo Todaro

La gestione contabile e fiscale delle associazioni di volontariato e onlus


La gestione
contabile e fiscale
delle associazioni
di volontariato e onlus

Cesvop
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QUADERNI
del CE.S.VO.P.

Printed in Italy
Copyright 2006
PittiGrafica s.a.s. Tecniche Editoriali

Il quaderno è stato realizzato con


il contributo del Comitato di Gestione per il Fondo Speciale
per il Volontariato della Regione Siciliana
finanziato dalle Fondazioni
- Compagnia di S. Paolo
- Monte dei Paschi di Siena
- Cariplo
- Cassa Centrale di Risparmio Vitt. Em. II
- Banco di Sicilia Quaderni monografici a cura di Vincenzo Borruso
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QUADERNI
del CE.S.VO.P.

Baldo Todaro

La gestione
contabile e fiscale
delle associazioni
di volontariato e onlus
BIANCA

Cesvop
Sommario Pag. 145 L’Agenzia Nazionale per le Onlus
» 147 Le associazioni di volontariato
Legge n. 266/91
Pag. 107 Gli enti non commerciali » 148 Le scritture contabili
» 107 Aspetti generali » 155 Il bilancio
» 109 Aspetti contabili » 157 La funzione di controllo
» 112 I libri obbligatori per il lavoro dipendente » 158 Il registro inventario
» 112 Il Codice Fiscale » 159 Le convenzioni con Enti pubblici
» 113 Le O.N.L.U.S. » 161 Le agevolazioni fiscali specifiche
» 113 Caratteristiche » 161 Le erogazioni liberali a favore dell’Associazione
» 114 Costituzione e cancellazione » 161 L’imposta di bollo
» 119 Regime giuridico delle attività » 161 L’imposta di registro
» 121 Il reddito » 162 IRES - Imposta sul reddito delle società
» 122 Le scritture contabili » 163 L’imposta sulle donazioni e successioni
» 123 Il bilancio » 163 L’imposta comunale sulla pubblicità
» 124 Le erogazioni liberali a favore delle Onlus » 164 L’imposta comunale servizio affissioni
» 132 De Tax sperimentale » 164 Pedaggi autostradali
» 133 I titoli di solidarietà » 165 Beni di proprietà dello Stato
» 133 Raccolte pubbliche di fondi » 165 Beni di proprietà degli Enti Locali
» 134 Le ritenute alla fonte » 165 Ulteriori benefici della L.R. N. 22/94
» 134 Obblighi fiscali » 165 I contributi regionali
» 135 I.V.A. - Imposta sul Valore Aggiunto » 167 L’I.R.A.P. - Imposta Regionale per le Attività Produttive
» 136 I.R.A.P. - Imposta Regionale sulle Attività Produttive » 167 Le agevolazioni sulle tariffe postali
» 137 Imposta di bollo » 169 IVA - L’imposta sul Valore Aggiunto
» 137 Tasse di concessione governativa » 171 Le quote associative ed i contributi dei Soci
» 137 Imposta di Registro » 172 I rimborsi spese ai volontari
» 138 Imposta sulle successioni » 174 Le prestazioni di lavoro
» 138 Imposta sulle donazioni » 178 Le prestazioni di lavoro autonomo da parte dei profes-
» 138 Imposta sull’incremento di valore degli immobili sionisti e degli artisti
(INVIM) » 179 L’obbligo di assicurazione
» 139 Imposta sugli intrattenimenti » 180 Il cambio della Sede sociale
» 141 S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori) » 181 I finanziamenti alle Associazioni - Il Fund Raising
» 142 E.N.P.A.L.S. (Ente Nazionale di Previdenza ed Assisten- » 185 Il Bilancio sociale
za per i Lavoratori dello Spettacolo)
» 142 Lotterie - Tombole - Pesche di beneficenza » 189 Modulistica
» 145 Imposta Comunale sugli Immobili

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Gli enti non commerciali oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività com-
merciale sono soggetti passivi IRES.
L’art. 143 stabilisce che il reddito dell’ente non com-
merciale è costituito dalla somma dei redditi fondiario, di
capitale, d’impresa e diversi. Non creano reddito in quan-
to non sono considerate commerciali le prestazioni di
servizi che non rientrano nell’art. 2195 c.c. purchè rien-
tranti nelle finalità istituzionali.
Rientrano nell’art. 2195 c.c. le attività industriali diret-
Aspetti generali. te alla produzione di beni o servizi, le attività intermedia-
Il codice civile distingue gli enti commerciali da quelli rie nella circolazione dei beni, le attività bancarie ed assi-
non commerciali. curative, le attività di trasporto e tutte le attività ausilia-
I primi hanno come obiettivo l’utile da conseguire per rie a quelle elencate.
remunerare i soci per il capitale investito, i secondi non L’art. 150 stabilisce che per le Onlus non costituisce
hanno tale obiettivo in quanto la loro attività general- esercizio di attività commerciale lo svolgimento delle atti-
mente consiste nell’offerta di servizi gratuiti a favore del- vità istituzionali nel perseguimento di esclusive finalità
la collettività genericamente intesa o di talune categorie di solidarietà sociale.
di persone. Questi enti possono svolgere anche attività Non creano reddito anche le entrate realizzate attra-
commerciale ma questa non deve essere prevalente verso raccolte pubbliche occasionali effettuate nel corso
rispetto all’attività complessiva istituzionale. Ciò indi- di manifestazioni organizzate per celebrazioni, ri-
pendentemente dalle caratteristiche dell’assenza del fine correnze o campagne di sensibilizzazione.
di lucro, dalla destinazione dei risultati economici Va ricordato che l’art. 8 del D.Lgs. 460/97 (Onlus) sta-
dell’attività o dalla natura pubblica o privata dell’ente. bilisce che entro il 30 aprile dell’anno successivo devono
Gli enti non commerciali (comunemente chiamati non essere redatti e conservati i rendiconti (entrate e spese)
profit) possono a fine anno avere un utile ma questo non di ciascuna di queste iniziative effettuate.
può in alcun modo diretto od indiretto essere distribuito ai Non creano reddito neanche le somme corrisposte da
soci. In genere si preferisce chiamare avanzo di gestione o enti pubblici a fronte di servizi svolti secondo i fini istitu-
risultato positivo dell’esercizio la differenza positiva tra le zionali per mezzo di convenzioni.
entrate e le uscite del conto economico. Per quanto riguarda l’I.R.A.P. (Imposta Regionale sulle
Tra gli enti non commerciali sono comprese le Associa- Attività Produttive) - di cui era stata prevista la cancella-
zioni di volontariato e le ONLUS. zione - essa è dovuta nel caso in cui vi siano dipendenti,
Ai fini delle imposte dirette il T.U.I.R. - Testo Unico collaborazioni occasionali o a progetto.
delle Imposte sui Redditi (DPR n. 917/1986), come modifi- L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) si applica sulle
cato dal D. Lgs. N. 344/2003, all’art. 73 stabilisce che gli cessioni di beni o servizi nell’esercizio di imprese o arti e
enti privati diversi dalle società, che non hanno per professioni. Quindi presupposto impositivo per un ente

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non commerciale è l’effettuazione di una attività com- In dettaglio:
merciale. - Art. 14) tenuta delle scritture contabili rappresen-
Ma per effetto dell’art. 111 del T.U.I.R., esclusivamente tate da libro giornale, libro degli inventari, registri ai fini
per le Associazioni di promozione sociale, non si conside- IVA, scritture ausiliarie patrimoniali, scritture ausiliarie
rano attività commerciali e quindi non rientrano nel cam- di magazzino.
po dell’IVA le cessioni di beni e servizi fatte ai soci ed ai - Art.15) Redazione entro 4 mesi dalla chiusura
loro familiari conviventi. dell’esercizio di una situazione patrimoniale, economica
Non rientrano nel campo dell’IVA, in quanto conside- e finanziaria distinguendo l’attività istituzionale da quel-
rate attività commerciali analogamente a quanto avviene le connesse.
per le imposte dirette, le raccolte pubbliche di fondi, la - Art.16) Registro dei beni (cespiti) ammortizzabili
somministrazione di bevande ed alimenti ai soci o ai par- nel quale sono elencati tutti i beni mobili ed immobili pos-
tecipanti alle manifestazioni pubbliche organizzate, seduti e le quote di ammortamento annuali.
l’organizzazione di viaggi e soggiorni per i propri soci - Art. 18) Contabilità semplificata per le associazioni
dietro pagamento di un corrispettivo. che hanno un volume di entrate inferiori ad euro
Anche in questo caso l’esclusione dal campo IVA previ- 309.874,11 per l’attività di servizi oppure inferiore a
sta dall’art. 109 del T.U.I.R. è subordinata alla tenuta di 516.456,90 per l’attività di cessione di beni relativamente
distinta contabilità e rendicontazione. alle attività commerciali. Per la contabilità semplificata
non vi è l’obbligo della tenuta del libro giornale, inventa-
Aspetti contabili. ri, bilancio, registro dei beni ammortizzabili, scritture
Un ente non commerciale ha l’obbligo di tenuta della ausiliarie. Per gli enti che superano i limiti di cui sopra
contabilità (art. 13 e 20 del DPR n. 600/73) ma non vi sono sono obbligatori anche il registro dei beni ammortizzabi-
regole specifiche per le scritture contabili. Per gli aspetti li, le scritture di magazzino, i libri IVA.
tecnici si fa quindi riferimento alle regole valide per le Il richiamo all’applicabilità degli artt. 14-15-16-18 è
imprese e società. valido esclusivamente per l’attività commerciale even-
A seconda del tipo di attività e della complessità delle tualmente svolta dagli enti.
registrazioni contabili occorre adoperare i libri contabili Il libro giornale (art. 2216 c.c.) deve indicare giorno per
idonei. Fondamentalmente il libro giornale e quello degli giorno le operazioni effettuate. Le scritture non devono
inventari che consentono a fine anno la redazione del avere spazi in bianco o cancellature. Il libro giornale va
bilancio che non è altro se non la rappresentazione sinte- bollato e numerato prima dell’uso. La forma del giornale
tica delle rilevazioni contabili. dipende dal numero delle registrazioni che dovrà contene-
A seconda dei casi devono quindi essere tenute: le scrit- re e dal metodo contabile adoperato (partita semplice, dop-
ture contabili ai fini delle imposte dirette (art. 20 DPR n. pia, all’americana, meccanografico, ecc).
600/73), il libro giornale ed il libro degli inventari (art. Il libro inventario per le imprese è previsto dall’art.
2216-2217 c.c.), registro IVA, magazzino, beni ammortizza- 2214 c.c. ed anch’esso va bollato e numerato prima
bili e tutti i libri sociali (art. 14-15-16-18 DPR n. 600/73). dell’uso. In esso vengono raccolti i bilanci di fine eserci-

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zio e l’elenco dei beni esistenti. Per l’attività di raccolta pubblica di fondi va predispo-
Il registro dei beni ammortizzabili riguarda i beni (mo- sto un apposito rendiconto, che può essere contenuto
bili ed immobili) che vengono utilizzati per più anni e all’interno del rendiconto generale annuale, accompa-
sono assoggettati alla procedura di ammortamento, cioè gnato da una relazione illustrativa.
la diminuzione del loro valore patrimoniale in relazione
al deperimento degli stessi per l’uso protratto nel tempo. I libri obbligatori per il lavoro dipendente.
Nel registro vanno annotate, per categorie di beni mobili Gli enti non commerciali che assumono dipendenti
omogenee (macchine da ufficio, arredamento, macchine devono tenere i libri paga e matricola, che sono libri
elettroniche, beni inferiori ad euro 516,46, ecc. la data di obbligatori sia ai fini previdenziali che fiscali.
acquisto, il costo, il coefficiente di ammortamento prati- Prima di essere adoperati devono essere numerati e
cato, la quota di ammortamento, il valore all’atto della vidimati dall’INAIL. Per gli anni successivi non è neces-
dismissione. Per i beni immobili, che vanno indicati sin- saria la vidimazione.
golarmente, va anche indicata la eventuale rivalutazione Nel libro devono essere indicati, per ciascun dipen-
del valore o la svalutazione. Sono previsti vari modi di dente:
procedere all’am-mortamento. - generalità
L’ammortamento ordinario viene effettuato in base alle - qualifica
tabelle ministeriali, quello integrale riguarda esclusiva- - data di assunzione e licenziamento
mente le attrezzature minute ed i beni di costo unitario - ammontare della retribuzione
inferiori ad euro 516,46, l’ammortamento accelerato può - numero familiari a carico ai fini delle detrazioni
essere effettuato in ragione di una più intenso uso del fiscali
bene rispetto a quello normale. L’ammortamen-to può - ammontare delle altre detrazioni fiscali
anche essere ridotto rispetto a quello ordinario. Il libro matricola va tenuto nel luogo dove si presta il
Per il primo anno si può procedere ad un ammorta- lavoro. Il libro paga deve anch’esso essere numerato e
mento del 50 % del costo. vidimato dall’INAIL all’atto della sua istituzione. Nel
Le scritture di magazzino riguardano gli enti non com- libro paga vanno registrati tutti gli elementi della retribu-
merciali che hanno un volume di entrate superiori a zione per ciascun periodo di erogazione.
5.164.568,99 euro annui ed un valore di rimanenze a fine
anno superiore ad euro 1.032.913,80. Il Codice Fiscale.
L’obbligo di redigere il bilancio consuntivo riguarda L’ente non commerciale deve possedere il codice fisca-
le associazioni che tengono la contabilità ordinaria. le, che va richiesto su apposito modello all’Agenzia delle
Un regime speciale è previsto per le Associazioni sen- Entrate competente per territorio. Il codice fiscale è indi-
za fine di lucro che abbiano ricavi da attività commerciali spensabile per acquistare beni con fattura, per stipulare
non superiori ad euro 250.000,00 le quali sono esonerate contratti, erogare stipendi o compensi a terzi, per versare
dalla tenuta della contabilità, dall’emissione di ricevute e le ritenute fiscali, per fare le dichiarazioni fiscali quali
scontrini fiscali. sostituti di imposta.

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Le O.N.L.U.S. tori della Onlus purchè si trovino nelle condizioni di svan-
taggio previste.
Le prestazioni di servizi rese in conformità alle finalità
istituzionali, senza una specifica organizzazione e verso
pagamenti di corrispettivi che non eccedono i costi di
diretta imputazione non sono considerate attività com-
merciali e quindi sono esenti da IRES.
Sono esenti da IRES anche i contributi corrisposti da
enti pubblici per lo svolgimento di attività che, pur aven-
Caratteristiche do caratteristiche di attività commerciale, hanno finalità
Fra gli enti non commerciali sono comprese le sociali coerenti con i fini istituzionali degli enti stessi e
O.N.L.U.S. (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità sono svolte in base a convenzioni.
Sociale) disciplinate dal D.Lgs. n. 460/97. La finalità sociale dell’attività si riscontra nella coeren-
Le Onlus (il cui status deriva dai benefici strettamente za con le competenze istituzionali degli enti pubblici che
fiscali previsti) perseguono fini di solidarietà sociale e operano nei settori sociali e sanitari.
quindi svolgono attività di cessione di beni o prestazioni I benefici fiscali previsti in loro favore derivano dal-
di servizi in settori di interesse collettivo. l’esercizio delle attività elencate nel Decreto Legislativo e
Vi sono settori per i quali le finalità di solidarietà sono considerate socialmente importanti. Naturalmente a fron-
riferibili alle condizioni dei destinatari (assistenza sanita- te dei benefici fiscali previsti vi sono divieti e sanzioni
ria, istruzione, formazione, sport dilettantistico, promo- specifiche.
zione della cultura e dell’arte, tutela dei diritti civili) e
quindi l’attività è rivolta a favore di categorie di soggetti Costituzione e cancellazione.
in condizione di obiettivo disagio per condizioni fisiche, Ai sensi del D.Lgs n. 460/97 entro 30 giorni dalla costi-
psichiche, economiche, sociali o familiari (disabili fisici e tuzione le Onlus devono trasmettere alla Direzione
psichici, tossicodipendenti, alcolisti, indigenti, anziani Regionale delle Entrate il modello approvato con decreto
non autosufficienti in condizione di disagio economico, ministeriale 19/1/1998 allegandovi (come previsto dal
minori abbandonati, orfani o in situazione di devianza o D.M. 266/2003) una dichiarazione sostitutiva resa dal lega-
disadattati, profughi, immigrati non abbienti). le rappresentante nella quale vengono attestate le attività
Vi sono altresì settori per i quali si prescinde dalle con- statutarie ed il possesso dei requisiti previsti dall’art. 10
dizioni dei beneficiari per le caratteristiche specifiche del D.Lgs n. 460/97 e cioè:
dell’attività da svolgere (assistenza sociale e socio- - l’esercizio dell’attività in uno o più dei settori elencati;
sanitaria, beneficenza, ecc.) - l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà
Le finalità di solidarietà sociale si intendono comun- sociale;
que realizzate anche se tra i beneficiari delle attività - il divieto di svolgere attività diverse da quelle istitu-
sociali vi sono i soci, loro parenti, dipendenti e collabora- zionali ad eccezione di quelle connesse;

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- il divieto di distribuire anche in modo indiretto utili Da questa procedura si evince che è l’iscrizione ad ave-
od avanzi digestione; re effetto costitutivo del diritto ad usufruire delle agevola-
- l’obbligo di impiegare tali utili od avanzi per lo svol- zioni fiscali e non più la comunicazione come avveniva
gimento dell’attività istituzionale; prima e, nel caso in cui la comunicazione sia stata fatta
- l’obbligo di devolvere il patrimonio dell’associazio- entro i termini, gli effetti dell’iscrizione retroagiscono alla
ne, in caso di scioglimento, ad altra Onlus od a fini di pub- data di registrazione dell’atto costitutivo (nel caso di scrit-
blica utilità; tura privata registrata) od alla data dell’atto di costituzione
- l’obbligo di redigere il bilancio o il rendiconto (se nella forma di atto pubblico). Se invece la comunicazio-
annuale; ne è stata fatta oltre il termine dei 30 giorni dalla costitu-
- disciplina delle modalità associative tali da esclude- zione gli effetti decorrono dalla data della comunicazione.
re espressamente la temporaneità della partecipazione Successivamente dovranno essere comunicate le
alla vita associativa e da consentire il diritto al voto; variazioni intervenute nella composizione delle cariche o
- l’uso dell’acronimo Onlus o dell’intera locuzione della sede sociale.
nella denominazione ed in ogni forma di comunicazione Per le Onlus costituite prima dell’emissione del decre-
pubblica. to del 29/12/2003 e quindi iscritte nel registro per effetto
La dichiarazione va redatta secondo il modello appro- della semplice comunicazione, al fine di eliminare gli abu-
vato con decreto del 29/12/2003 che ha regolamentato con si nel frattempo evidenziatisi sull’uso dei vantaggi fiscali
ritardo tutta la procedura dell’iscrizione e costituisce par- da parte di enti ed associazioni le cui caratteristiche
te integrante del modello di comunicazione. La sua assen- obiettive difficilmente possono essere riconducibili alle
za determina la non iscrivibilità dell’organizzazione. Onlus (bande musicali, pro-loco, società sportive, circoli
In alternativa alla dichiarazione sostitutiva può essere ricreativi di varia natura ecc.) la circolare n. 14/E del
trasmessa copia dell’atto costitutivo e dello statuto asso- 26/2/2003 ed ancor più la recente circolare n. 22/E del
ciativo, a mezzo raccomandata A.R. oppure consegnata in 16/5/2005 ha disposto che gli uffici delle imposte provve-
duplice copia alla Direzione Regionale Entrate. dano a controlli formali e sostanziali presso le Onlus al
A seguito dell’invio del modello e della documentazione fine di accertare l’eventuale insussistenza dei requisiti
di cui sopra la Direzione Regionale delle Entrate, verificata previsti dal D.Lgs. n. 460/97.
la regolarità della stessa e la sussistenza dei requisiti, iscri- Ai fini del controllo le Direzioni Regionali delle Entrate
ve la Onlus nell’anagrafe nazionale tenuta presso il Mini- possono invitare le Onlus a trasmettere entro 30 giorni lo
stero delle Finanze dandone comunicazione entro 40 gior- statuto e l’atto costitutivo o altri documenti ritenuti
ni. Nel caso in cui si ritenesse di acquisire ulteriori elemen- necessari per il controllo.
ti di valutazione, possono essere richiesti chiarimenti cui Nella lettera di richiesta è prevista un’autodichiara-
rispondere entro 30 giorni e la decisione deve pervenire zione da parte del legale rappresentante di essere incorso
entro i successivi 20 giorni. Nel caso in cui la notifica in errore nel definire l’associazione una Onlus e pertanto
dell’avvenuta iscrizione o del diniego non pervenisse nel ne chiede la cancellazione dall’anagrafe.
termine l’associazione si intende iscritta all’anagrafe. In mancanza della richiesta di cancellazione, l’agenzia

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delle entrate, nel caso in cui riscontri la mancanza dei iscritte al registro regionale di cui alla legge n. 266/91 (in
requisiti, chiede il parere dell’Agenzia nazionale per le Sicilia esiste anche il registro regionale delle OO.VV. di
Onlus ed in caso di conferma emette il provvedimento Protezione Civile), le O.N.G. (Organizzazioni Non Gover-
formale di cancellazione, notificandolo al legale rappre- native), le Cooperative sociali.
sentante con le motivazioni. Avverso il provvedimento di Le Onlus di diritto non devono inviare alcuna comuni-
cancellazione va presentato ricorso alla Commissione cazione all’Agenzia regionale delle entrate perché non
Tributaria Provinciale la cui competenza deriva dalla possono essere iscritte all’anagrafe nazionale. Per loro la
natura esclusivamente fiscale della categoria delle Onlus qualificazione di Onlus si ottiene solo al momento del-
(circolare n. 22/E del 16/5/2005). l’iscrizione nel registro regionale della legge n. 266/91.
La comunicazione dell’avvenuta cancellazione viene Possono essere Onlus anche le Associazioni di promo-
inviata anche all’ufficio delle imposte competente per zione sociale di cui alla Legge n. 383/2000.
l’effettuazione dei controlli e l’applicazione delle relative È da tenere presente che l’uso illecito della denomina-
sanzioni. Ricordiamo, in particolare, quella prevista dal- zione “Onlus” comporta l’irrogazione da parte degli uffici
l’art. 28 del D. Lgs. n. 460/97 e cioè l’uso illecito della deno- fiscali della sanzione da 309,87 a 3.098,74 euro a carico del
minazione di Onlus. Il mancato ricorso avverso al provve- Presidente e dei membri degli organi di amministrazione.
dimento di cancellazione impedisce il ricorso avverso agli L’assenza dei requisiti di legge, le violazioni del divieto
atti di accertamento effettuati dall’Agenzia delle Entrate di svolgere attività diverse da quelle previste o del divieto
per il recupero di eventuali tributi illegittimamente non di distribuzione anche indiretta di utili comporta la san-
versati dagli interessati. zione da 1.032,91 a 6.197,48 euro.
Se la cancellazione è dovuta al venir meno di uno o più Il mancato invio delle comunicazioni previste per
dei requisiti previsti la Onlus decade dalle agevolazioni l’anagrafe Onlus comporta una sanzione da 103,29 a
fruite dalla data in cui sono venuti meno i requisiti stessi. 1.032,91 euro. Le sanzioni sono irrogate dal competente
Se invece la cancellazione è dovuta alla mancanza anche Ufficio delle entrate (art.54, comma 1-2 del DPR n. 600/73).
di un solo requisito fin dal momento dell’iscrizione gli I rappresentanti legali ed i componenti gli organi di
effetti decorrono dalle stesse date sopra indicate a propo- amministrazione delle organizzazioni che hanno indebita-
sito della decorrenza degli effetti dell’iscrizione. mente fruito dei benefici del D. Lgs. n. 460/97 o che hanno
Assume particolare rilievo la eventuale iscrizione o can- consentito a terzi di fruirne, sono obbligati in solido, anche
cellazione dall’anagrafe delle Onlus delle articolazioni peri- con i terzi, per le sanzioni e relativi interessi.
feriche di una associazione nazionale. Se le sezioni locali La Onlus può essere cancellata dall’anagrafe generale
sono legate alla struttura centrale da un rapporto organico con apposito provvedimento dell’Agenzia Regionale delle
e conseguentemente non hanno piena autonomia patrimo- Entrate a seguito di accertamenti compiuti che abbiano
niale, amministrativa e contabile, le stesse non possono evidenziato mancanza dei requisiti. L’atto di cancellazio-
essere iscritte autonomamente all’anagrafe in quanto vi è ne è impugnabile presso la Commissione Tributaria Pro-
iscritta la struttura nazionale. vinciale.
Sono Onlus di diritto le Associazioni di volontariato L’eventuale perdita della qualifica di Onlus comporta

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la perdita di tutte le agevolazioni godute dall’inizio del dell’attività istituzionale cui è strettamente legata. Tale
periodo d’imposta, l’obbligo di istituire le scritture conta- attività non deve essere prevalente rispetto a quella isti-
bili ed il calcolo di tutte le imposte dovute sulla gestione tuzionale ed i ricavi non debbono superare il 66% delle
commerciale in conseguenza della retrocessione della spese complessive dell’Associazione.
Onlus a ente economico. Le attività connesse possono essere analoghe a quelle
La circolare ministeriale n. 168/98 prevede, nel caso di istituzionali o accessorie per natura a quelle istituzionali
perdita della qualifica di Onlus, l’obbligo di devolvere il ed hanno la caratteristica di essere indirizzate a chiunque.
patrimonio ad altra Onlus od a fini di pubblica utilità, sen- Non sono considerate attività commerciali quelle svolte
tito il parere dell’Agenzia Nazionale per le Onlus. a favore dei propri associati, a fronte dei loro contributi
Tale indicazione non sembra suffragata da alcuna nor- associativi, in conformità alle finalità istituzionali.
ma in quanto la devoluzione del patrimonio ad altra Sono invece considerate attività commerciali i servizi
Onlus è prevista esclusivamente in caso di scioglimento svolti a favore degli associati dietro versamento di contri-
della Onlus e non certo per irregolarità nell’assolvimento buti o quote associative supplementari che rappresentino
degli obblighi. nuove o maggiori prestazioni rispetto a quelle cui gli stes-
In caso di scioglimento le Onlus hanno l’obbligo di si hanno ordinariamente diritto o i servizi svolti a favore
devolvere il proprio patrimonio ad altra associazione con di persone non svantaggiate.
finalità analoga o che abbia fini di pubblica utilità. La deli- Sono considerate attività commerciali connesse:
bera di scioglimento e l’individuazione del beneficiario - la gestione di spacci e mense associative;
del patrimonio deve essere presa dall’Assemblea dei soci - la vendita di alimenti e bevande (fatta eccezione per
con la presenza dei ¾ degli aventi diritto. La delibera con- le associazioni di promozione sociale purchè sia stretta-
cernente la devoluzione del patrimonio deve essere inol- mente complementare);
trata all’Agenzia nazionale per le Onlus per il prescritto - l’organizzazione di viaggi e soggiorni turistici (ad
parere (art.10, comma 1, lett. f del D.Lgs. n. 460/07 ed art. eccezione di quelli organizzati dalle associazione di pro-
3, comma 1 del Decreto Presidente Consiglio dei Ministri mozione sociale quale attività strettamente complemen-
n. 329 del 21/3/2001). Conseguentemente la devoluzione tare a quella istituzionale);
effettiva del patrimonio può avvenire soltanto dopo il - la gestione di fiere o esposizioni a carattere commer-
parere dell’Agenzia. ciale;
- la pubblicità (che si ha quando si riceve un con-
Regime giuridico delle attività. tributo in denaro o in natura da parte di una azienda per
Le Onlus possono svolgere solo attività commerciali diffonderne il marchio o l’immagine dei prodotti nelle
connesse a quelle istituzionali e destinate al reperimento proprie pubblicazioni, manifesti, striscioni, ecc. Il con-
dei fondi necessari al finanziamento delle stesse (ivi com- tratto con l’azienda deve evidenziare la caratteristica
prese le attività riconducibili al fund raising). L’attività di dell’occasionalità del rapporto altrimenti l’attività non
reperimento fondi non può costituire una autonoma atti- può essere considerata marginale e quindi l’utile derivan-
vità ma deve essere inserita nel programma di attuazione te dal contratto diventa imponibile Ires);

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- le sponsorizzazioni (che si hanno quando a fronte del minato in maniera forfettaria, se derivante da ricavi com-
contributo ricevuto viene organizzata una manifestazione e merciali fino ad euro 516.456,90 annui o, se derivante da
reclamizzato il marchio o il nome dell’azienda, riproducen- prestazione di servizi, fino ad euro 185.924,48, applicando
dolo nel proprio materiale d’uso o di propaganda (borse, i seguenti parametri:
magliette, cappellini, ecc). - per prestazioni di servizi il 15% fino ad euro 15.493,71
Sono attività commerciali: ed il 25% da euro 15.493,71 ad euro 185.924,48;
- La gestione di serate danzanti, concerti, mostre ecc. - per altre attività il 10% fino ad euro 25.822,84 ed il
con biglietti a pagamento ed aperti al pubblico. Se si trat- 15% da euro 25.822,84 ad euro 516.456,90.
ta di un evento occasionale l’utile è soggetto ad IRES a Anche se tale regime riguarda le imposte dirette sono
meno che i ricavi non eccedono il 50% dei costi di diretta obbligatori i registri Iva (corrispettivi, fatture emesse,
imputazione, nel qual caso l’attività va considerata margi- acquisti).
nale e quindi non soggetta ad IRES.
- La vendita di prodotti di qualsiasi genere anche se Le scritture contabili.
nei confronti dei soci. Anche in tal caso gli utili sono sog- L’art. 20 bis del DPR n.600/73 è relativo alle scritture
getti ad IRES a meno che non si tratti di vendita di pro- contabili delle Onlus (ad eccezione delle cooperative).
dotti acquisiti a titolo gratuito o prodotti dai propri soci Le scritture contabili possono riferirsi a due aspetti
od assistiti il che fa considerare tale attività quale margi- dell’attività:
nale ai sensi del D.M. 25/5/95. - quelle che riguardano tutta l’attività;
- La gestione di un bar interno ai locali dell’associa- - quelle che riguardano le eventuali attività connesse.
zione ed aperto ai soli soci. I locali adibiti a bar non devo- Per quanto concerne il primo caso il D. Lgs n. 460/97
no avere accesso diretto dalla pubblica via e non possono prescrive la tenuta di scritture contabili cronologiche e
essere reclamizzati all’esterno con insegne. Va richiesta al sistematiche idonee a descrivere con compiutezza ed ana-
Comune una licenza da circolo e vanno rispettate tutte le liticità le operazioni poste in essere e rappresentare in un
norme edilizie e sanitarie in materia. apposito documento da redigere entro quattro mesi dalla
- Le cessioni di beni o prestazioni di servizi ai soci o chiusura dell’esercizio la situazione economica e patri-
partecipanti dietro pagamento di specifici corrispettivi, moniale, distinguendo quanto deriva dalle attività istitu-
comprese le quote supplementari stabilite per maggiori o zionale e quanto dalle attività connesse. Tale obbligo si
diverse prestazioni rispetto a quelle a cui hanno diritto. intende assolto tenendo il libro giornale ed il libro degli
Ai sensi dell’art. 148, comma 4 IRES sono comunque con- inventari con vidimazione e bollatura iniziale degli stessi.
siderate commerciali: la gestione di spacci aziendali e Le scritture contabili e la relativa documentazione
mense, l’organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, la devono essere conservate per 5 anni o per il periodo per il
gestione di fiere. quale sono in corso accertamenti o contenzioso.
Nel caso in cui il volume complessivo delle entrate
Il reddito. (istituzionali e connesse) non supera l’importo di euro
Il reddito delle attività commerciali può essere deter- 51.645,49 l’obbligo della tenuta delle scritture cronologi-

21 22
che e sistematiche può essere sostituito dalla tenuta di un contenente la situazione patrimoniale, economica e
rendiconto delle entrate ed uscite complessive (utilizzan- finanziaria nel quale vi sia la distinzione tra le attività
do la contabilità di cassa), distinto per attività (art. 20bis istituzionali e quelle connesse.
DPR n.600/73 ed art. 8 D.Lgs. n. 460/97). Non è consentito distribuire anche in modo indiretto
Ai fini delle imposte dirette l’attività istituzionale delle gli utili o gli avanzi di gestione.
Onlus non costituisce esercizio di attività commerciale Circa tale divieto la legge elenca alcune ipotesi che pos-
(art.111 ter T.U.I.R.), né richiede la tenuta di scritture con- sono configurarsi quale distribuzione di utili:
tabili e pertanto non deve essere oggetto di dichiarazione - La cessione di beni o le prestazioni di servizi a
o rilevazioni ai fini fiscali. favore di chiunque faccia parte della Onlus, dei loro
Le attività connesse mantengono la loro natura di atti- parenti entro il 3° grado ed affini entro il 2° grado a
vità commerciale e come tali devono essere rilevate, con- condizioni più favorevoli in ragione della loro qualità;
tabilizzate e dichiarate però non concorrono alla forma- - La stessa ipotesi nei confronti di chi faccia ero-
zione dell’eventuale reddito. gazioni liberali a favore della Onlus;
Se l’Onlus svolge prevalentemente attività commercia- - L’acquisto di beni o servizi dai soci o terzi ad un
le per un intero periodo di imposta perde i requisiti di prezzo superiore al normale senza valida ragione;
ente non commerciale. - La corresponsione di compensi ai componenti gli
La circolare ministeriale n. 125/98 indica alcuni para- organi amministrativi e sindacali della Onlus
metri che costituiscono indici di commercialità che non superiori al massimo previsto per le Società per
comportano automaticamente la perdita di qualifica di Azioni;
ente non commerciale ma sono considerati particolar- - La corresponsione ai dipendenti di compensi
mente significativi per un giudizio complessivo sull’at- superiori del 20% rispetto a quanto previsto dal
tività svolta da parte dell’Agenzia delle entrate. contratto di lavoro.
Questi parametri sono: Nel caso di violazione del divieto di corresponsione di
- prevalenza delle immobilizzazioni rispetto alle altre utili anche indirettamente è prevista una sanzione pecu-
attività; niaria a carico di ogni componente il consiglio direttivo
- prevalenza dei ricavi da attività commerciali rispetto della Onlus da 1.032,91 a 6.197,48 euro.
ai ricavi derivanti dalle attività istituzionali;
- prevalenza delle perdite per l’attività commerciale Le erogazioni liberali a favore delle Onlus.
sulle spese effettuate per l’attività istituzionale. Vanno distinte quelle effettuate da persone fisiche pri-
vate da quelle effettuate da imprese.
Il bilancio. Per i privati è previsto un beneficio fiscale del 19% su
Oltre alla tenuta di scritture contabili cronologiche e un importo massimo di euro 2.065,83. Quindi si tratta di
sistematiche (libro giornale e libro inventari - art. 25 un beneficio sull’imposta lorda e non di una detrazione
D.Lgs. 460/96) le Onlus hanno l’obbligo di redigere entro 4 dal reddito.
mesi dalla chiusura dell’esercizio un apposito documento Le quote associative annuali ed i contributi straordina-

23 24
ri chiesti dall’Associazione ai propri soci non godono dei zioni di tutti i dipendenti dell’impresa risultante dalla
benefici fiscali in quanto non si tratta di liberalità ma di dichiarazione dei redditi dell’impresa (art. 100 D. Lgs. n.
obbligo previsto dallo statuto associativo. L’eccezione è 344/2003). Per il personale così utilizzato l’impresa conti-
rappresentata dalle associazioni di mutuo soccorso per le nua a sopportare l’onere dei contributi previdenziali ed
quali è prevista la deducibilità per i soci dell’importo fino assistenziali.
ad euro 1.291,14 dei contributi associativi. Inoltre le imprese possono donare derrate alimentari,
Per le imprese è prevista la deducibilità dal reddito prodotti farmaceutici o beni diversi purchè siano oggetto
d’impresa per le erogazioni fino ad euro 2.065,83 oppure della propria attività di produzione o scambio.
fino al 2% del reddito d’impresa (art. 100 del D.Lgs.n. L’ammontare della donazione detraibile ai fini fiscali
344/2003. L’importo di euro 2.065,83 fa riferimento ad un non può superare euro 1.032,91. Tale importo si riferisce
reddito d’impresa di euro 103.450,00 al valore d’inventario dei beni che vengono ceduti.
Le imprese non possono dedurre l’erogazione di cui Il valore dei beni ceduti si cumula con le eventuali altre
sopra se hanno già effettuato le erogazioni previste alle donazioni in denaro fino al massimo di euro 2.065,83 o del
lettere a)b) dell’art. 65 del TUIR. Ovviamente la Onlus 2 % del reddito d’impresa.
dovrà rilasciare apposita ricevuta per le erogazioni prove- Si fa eccezione per le donazioni di derrate alimentari e
nienti sia da privati che da imprese e che dovranno essere prodotti farmaceutici che per difetto di confezionamento
state effettuate esclusivamente non in denaro contante ben- o altre cause si è soliti escludere dalla vendita. In questo
sì con versamenti presso banche o sportelli postali, bonifici caso non vigono i limiti sopra indicati.
bancari, assegni bancari o circolari, carte di credito, carte Per i prodotti alimentari donati la legge n. 155/2003
prepagate al fine di consentire all’Amministrazione finan- equipara le Onlus che distribuiscono tali prodotti ai con-
ziaria di poter procedere all’eventuale verifica. sumatori finali in modo da esonerare le ditte che hanno
È altresì consigliabile utilizzare un registro dove anno- donato i prodotti da responsabilità per la loro corretta
tare i nomi dei donatori, la data e l’importo oppure utiliz- conservazione, trasporto ed utilizzo. Compete alla Onlus
zare un apposito bollettario a madre e figlia. In tal caso il verificare che gli alimenti siano ancora consumabili da
bollettario, i cui fogli saranno numerati, deve contenere i parte dei destinatari.
dati identificativi dell’Associazione compreso il numero Ai fini delle imposte dirette le donazioni di beni non
di iscrizione al registro regionale, i dati del donante e costituiscono ricavi, ai fini Iva l’operazione è esente da
l’attestazione che la ricevuta viene rilasciata ai fini del- Iva. Va emessa la fattura con il riferimento al D. Lgs. n.
l’art. 13) del D. Lgs. N. 460/97. La ricevuta va firmata dal 460 ed alla qualifica di Onlus del ricevente.
legale rappresentante o da un suo delegato. In alternativa le merci donate possono essere conside-
Per le imprese è prevista altresì la deducibilità del rate distrutte, senza obbligo di emissione di fattura, senza
costo del proprio personale (purchè assunto a tempo inde- essere considerate operazioni esenti da Iva.
terminato) utilizzato dall’Onlus oppure per prestazioni Per quanto riguarda i beni ceduti gratuitamente, la
effettuate a favore dell’Onlus, fino ad un massimo del 5 Onlus deve rilasciare alla ditta una dichiarazione sostitu-
per mille del totale della spesa complessiva delle retribu- tiva di atto notorio contenente l’elenco dettagliato dei

25 26
beni ricevuti e l’impegno ad utilizzare gli stessi esclusiva- I proventi della raccolta pubblica di fondi non costitui-
mente per finalità istituzionali. La dichiarazione deve scono reddito purchè tale raccolta sia pubblica (cioè aper-
essere firmata dal Presidente o da un suo delegato in ta a tutta la collettività, alla quale va data comunicazione)
quanto la dichiarazione coinvolge la responsabilità ed occasionale (non prassi ordinaria). Il D. Lgs precisa
dell’Associazione. che l’evento per essere considerato occasionale deve coin-
La Onlus deve poter dimostrare di avere utilizzato i cidere con una festività, una ricorrenza per la Onlus, una
beni per le finalità istituzionali. campagna di sensibilizzazione cioè un progetto specifico
Non vi sono termini precisi di scadenza per tale utiliz- di raccolta fondi.
zo però è opportuno provvedere in tempi brevi e docu- Per ogni raccolta fondi deve essere redatto un rendicon-
mentarne l’utilizzo in modo opportuno. to dal quale risultino le entrate e le spese specifiche. È con-
L’impresa dovrà comunicare preventivamente al- sentita l’imputazione di parte dei costi fissi della Onlus
l’Agenzia delle Entrate, mediante lettera raccomandata riferibili all’iniziativa. È opportuno indicare a quale utiliz-
con avviso di ricevimento da pervenire almeno 5 giorni zazione sono stati destinati i fondi raccolti.
prima della consegna dei beni alla Onlus, la donazione Il recente art. 14 del Decreto Legge n. 35/2005 conver-
dei beni che intende fare, indicando data ed ora del tra- tito con legge n. 80/2005 meglio noto come “più dai meno
sporto e destinazione. La comunicazione va fatta anche versi” ha notevolmente innovato in materia (sovrappo-
al locale comando della Guardia di Finanza nel caso di nendosi alle norme della legge 266/91 e del D. Lgs. 460/97)
beni di valore superiore a 5.164,57 euro. in quanto consente alle persone fisiche, imprese ed enti di
In caso di derrate alimentari o prodotti farmaceutici qualsiasi natura giuridica di effettuare donazioni, goden-
esclusi dalla vendita per difetti di confezionamento nella do di una deduzione del 10% del proprio reddito (fino al
comunicazione dovrà essere indicato il difetto. Ciò al fine limite massimo di 70.000 euro) a favore delle Onlus di cui
del superamento dei limiti di euro 1.032,91 ed euro 2.065,83. al D. Lgs. 460/97, alle associazioni di promozione sociale
Il trasporto della merce deve essere documentato dal iscritte al registro nazionale ed alle associazioni di volon-
Documento di trasporto (DDT ex bolla d’accompa- tariato che hanno per oggetto la tutela, la promozione e la
gnamento). Entro il giorno 15 del mese successivo la ditta valorizzazione dei beni artistico, storico e paesaggistico.
deve annotare la donazione nei registri Iva. L’art. 14 del D. Lgs. n. 35/2005 stabilisce che tale bene-
La mancanza anche di uno solo degli adempimenti di ficio non è cumulabile con altri eventuali benefici previsti
cui sopra (compresa la dichiarazione della Onlus) fa venir da altre norme a favore delle stesse categorie di soggetti
meno il beneficio fiscale. non profit. In proposito la risoluzione n. 180/E del
Se si tratta di beni di modico valore o facilmente depe- 27/12/2005 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il
ribili l’impresa è esentata dalla comunicazione all’Agen- beneficio della non rilevanza fiscale della cessione di der-
zia delle Entrate. rate alimentari e prodotti farmaceutici previsto dall’art.
Gli enti non commerciali possono effettuare erogazioni 13 del D. Lgs. n. 460/97 costituisce agevolazione autonoma
in denaro a favore delle Onlus con detrazione d’imposta sul quale non hanno effetto le limitazioni previste dall’art.
fino ad euro 2.065,83 (art. 146 D. Lgs. N. 344/2003). 14 del D. L. n. 35/2005.

27 28
La differenza più immediata tra questo beneficio e quanto il presupposto è che la Onlus deve tenere scritture
quello previsto dal D. Lgs n. 460/97 è che il D.L. n. 35/2005 contabili idonee a rappresentare con completezza ed ana-
consente la deduzione dall’imponibile e non la detrazione liticità i fatti contabili ed entro il 30 aprile redigere il con-
dell’imposta. Cosicché il beneficio fiscale per le persone to consuntivo (bilancio con stato patrimoniale e conto
fisiche è in relazione all’aliquota massima di IRPEF cui è economico). Il che porta ad escludere tutte le Onlus che
assoggettato il reddito complessivo (minimo il 23 %). adottano la contabilità semplificata prevista dal D. Lgs.
Oltre le donazioni in denaro la legge prevede che i pri- 460/97 in quanto hanno proventi inferiori ad euro
vati facciano donazioni in natura. 51.645,69 nell’anno.
Naturalmente le associazioni di volontariato che pos- Inoltre il sistema di contabilità che deve tenere la
sono beneficiare di tale norma sono esclusivamente quel- Onlus deve prevedere scritture separate per l’attività isti-
le iscritte ai registri regionali ex lege 266/91. tuzionale e per quella connessa (commerciale).
Anche per i benefici dell’art. 14 del D.L. 35/2005 valgo- Tutto quanto precede significa che la Onlus deve tene-
no le stesse modalità di versamento ed attestazione di cui re un libro giornale tenuto secondo le modalità della par-
si è detto prima, in particolare per la dichiarazione che la tita doppia, un piano dei conti che consenta la distinzione
donazione è fatta ai sensi dell’art. 14 del D.L. n. 35/2005 dell’attività istituzionale e dell’attività connessa, un libro
(Circolare n. 39/E del 19/8/2005). inventari in cui siano esposti le attività e passività della
Nella legge non è previsto l’obbligo della comunicazio- Onlus ed il conto economico.
ne all’Agenzia delle Entrate per cui dovrebbe essere Da segnalare a questo proposito un effetto poco grade-
obbligatorio solo il documento di trasporto. La circolare vole per il donante in caso di omissione dell’obbligo della
n. 39/E precisa che le erogazioni in natura devono essere contabilità e del bilancio completo da parte dell’Onlus
considerate in base al loro valore normale, cioè con riferi- beneficiaria. In questo caso il donante non avrà ricono-
mento al prezzo di mercato di beni della stessa specie o di sciuto il beneficio fiscale e dovrà pagare l’imposta “evasa”
beni similari. La precisazione evidenzia la differenza con con le relative sanzioni! Potrà soltanto rivalersi nei con-
il beneficio derivante dal D. Lgs. 460/97 che identificava il fronti della Onlus beneficiaria iniziando una causa civile
valore della merce donata con il costo di acquisto. per risarcimento danni.
Oltre la pesante sanzione prevista per i casi di indebito Questi aspetti ben difficilmente renderanno la norma
godimento dei benefici è da tenere nella massima conside- idonea a sviluppare le donazioni nei confronti della gene-
razione la “responsabilità solidale del donante e del bene- ralità delle Onlus in quanto il donatore prima del suo
ficiario per le imposte in tal modo evase e per le relative gesto di liberalità dovrebbe:
sanzioni pecuniarie nel caso in cui non sussistano nel bene- - Accertarsi se la Onlus risulta iscritta nell’anagrafe
ficiario i requisiti richiesti” (cioè la mancanza della qualifi- nazionale o se è stata cancellata (difficile da controllare
ca di Onlus od i suoi presupposti). perché la Direzione delle Entrate non è tenuta a certifica-
È però opportuno precisare che i benefici del “più dai re la qualità e l’Agenzia Nazionale delle Onlus non è in
meno versi” difficilmente potranno interessare la genera- possesso di tale anagrafe). Il controllo può essere fatto
lità delle Associazioni di volontariato-Onlus di diritto, in solo per le Onlus di diritto (Associazioni di volontaria-

29 30
to/ONG/Cooperative sociali) in quanto la qualifica deriva zione all’apposito elenco nazionale sul modello predispo-
dalla loro iscrizione in registri ufficiali pubblici. sto contenente una autodichiarazione relativa al possesso
- Accertarsi se la Onlus in questione tiene una ordina- dei requisiti;
ria contabilità in partita doppia, regolari registri e bilanci - inviare all’Agenzia regionale delle entrate, con racco-
completi (difficile da accertare perché le Onlus non depo- mandata a.r. una ulteriore dichiarazione di persistenza dei
sitano i loro bilanci presso uffici pubblici e quindi non requisiti e copia della ricevuta telematica della domanda
sono consultabili). inviata, dopo la pubblicazione dell’elenco dei soggetti
- Accertarsi se la donazione effettuata è stata destina- iscritti nell’albo sul sito dell’Agenzia. Tale dichiarazione è
ta ai fini istituzionali dell’Onlus. ( ! ) condizione necessaria per accedere alla ripartizione della
L’unica cautela è rappresentata per il donante da auto- somma.
certificazioni sui vari punti rilasciate dal legale rappre- Alla Onlus saranno versate dal Ministero del Welfare le
sentante della Onlus. somme alla stessa destinate dai contribuenti che hanno
Una ulteriore ipotesi di beneficio fiscale e contempora- indicato correttamente il suo codice fiscale.
neamente una modalità di raccolta fondi da parte delle In caso di errata o mancata indicazione del codice
Onlus è rappresentata per il solo anno 2006 - da quanto fiscale la somma complessivamente destinata dai contri-
previsto dall’art. 1, comma 337 della legge n.266/2005. buenti sarà ripartita alle Onlus in proporzione al numero
Tale articolo stabilisce che una quota pari al 5 per mille complessivo delle destinazioni dirette espresse con
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dal l’indicazione corretta del loro codice fiscale.
contribuente per i redditi dell’anno 2005 possa essere Tale meccanismo desta parecchie perplessità sull’ef-
destinata, dal contribuente stesso, al sostegno del volon- fettivo beneficio per la generalità delle Onlus. Infatti è
tariato e delle Onlus di cui all’art. 10 del D. Lgs. N. 460/97. destinato a premiare esclusivamente le Onlus che con
Il Decreto del Presidente del Consiglio del 20/1/2006 ha una grande campagna informativa e di sensibilizzazione
stabilito le modalità che devono seguire i contribuenti, le saranno riuscite a convincere un notevole numero di con-
Onlus e le associazioni di volontariato per godere dei tribuenti a scrivere il loro codice fiscale nella dichiarazio-
benefici derivanti dalla legge. ne dei redditi.
Il contribuente può destinare il 5 per mille della sua
imposta apponendo la firma in un apposito riquadro pre- De Tax sperimentale.
visto del modello della dichiarazione dei redditi 2006. Può In via sperimentale, per gli anni 2003/2004/2005 il D. L.
indicare un beneficiario specifico indicandone il codice n. 269/2003 all’art. 19 ha previsto che l’1 % dell’IVA sugli
fiscale. In caso contrario la sua quota va ad alimentare il acquisti di beni effettuati presso esercizi convenzionati
fondo nazionale da distribuire. con associazioni ed Onlus, che svolgono attività etiche,
Il rappresentante legale della Onlus deve: venga destinato agli stessi scopi. Lo stesso articolo chiari-
- inviare all’Agenzia delle entrate, esclusivamente per sce che le associazioni di volontariato ed Onlus sono iden-
via telematica ed attraverso i soggetti a ciò autorizzati tificate come svolgenti attività etiche.
(CAF/professionisti consulenti fiscali), richiesta di iscri- Il consumatore che acquista beni per un importo pari o

31 32
superiore a 50 euro può stabilire che l’1 % dell’IVA relati- occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modi-
va al suo acquisto venga versata dallo Stato all’associa- co valore o di servizi ai sovventori, in occasione di cele-
zione od alla Onlus che ha fatto la convenzione con brazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione. Tra
l’esercizio commerciale. tali servizi sono compresi anche le attività di spettacolo.
Non risulta che la norma abbia avuto grande successo Per beneficiare di questa agevolazione occorre redige-
e, fra l’altro, non risulta nelle banche dati la circolare con re entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio ed indipen-
la quale il Ministero delle Finanze avrebbe stabilito i cri- dentemente dalla redazione del rendiconto annuale, un
teri e le modalità di accesso al beneficio da parte delle apposito rendiconto dal quale devono risultare in modo
associazioni. chiaro e trasparente le entrate e le spese relative a ciascu-
na manifestazione
I titoli di solidarietà.
L’art. 29 del D. Lgs. n. 460/97 ha previsto la possibilità Le ritenute alla fonte.
dell’emissione di titoli di solidarietà finalizzati al finanzia- Dal 1/1/98 non si applica la ritenuta del 4% (art. 28 del
mento di Onlus, con deducibilità fiscale del costo sostenu- DPR 600/73) sui contributi corrisposti alle Onlus sia dagli
to per l’emissione. Enti pubblici che dagli enti privati.
Il regolamento di attuazione è stato emanato con D.M.
n. 328/99 ma l’applicazione della norma non ha finora Obblighi fiscali.
dato i risultati previsti. Tutte le attività istituzionali non hanno specifici obbli-
I titoli di solidarietà hanno natura di titoli obbligazio- ghi fiscali.
nari a tasso fisso non convertibili ed i soggetti abilitati alla L’associazione può essere soggetta ad IRES soltanto se
loro emissione sono le banche e gli intermediari finanzia- ha redditi patrimoniali (provenienti da immobili) o reddi-
ri. Questi devono destinare i fondi raccolti attraverso ti derivanti dalle attività commerciali prima descritte. I
l’emissione dei titoli esclusivamente al finanziamento di redditi da capitali (come ad es. gli interessi bancari) sono
Onlus, devono tenere una contabilità separata per la loro assoggettati ad imposta alla fonte e non vanno dichiarati.
gestione, ogni anno deve essere data comunicazione L’associazione, in presenza di sole attività istituzionali,
all’Organismo di controllo sia dei titoli emessi che dei deve chiedere soltanto l’attribuzione del codice fiscale in
finanziamenti cui sono stati destinati i fondi raccolti. quanto la partita IVA è relativa all’attività d’impresa.
Va precisato che chi acquista i titoli non ha alcun bene- Anche in presenza di attività commerciale marginale o
ficio fiscale né gode di un tasso di rendimento più favore- connessa è sufficiente il possesso del codice fiscale.
vole rispetto ad altri prodotti sul mercato. L’associazione assume la funzione di sostituto d’impo-
sta e quindi è soggetta a tutti gli adempimenti e le respon-
Raccolte pubbliche di fondi. sabilità relative per la ritenuta IRPEF d’acconto che è tenu-
Non concorrono a formare reddito imponibile ai fini ta ad operare in caso di compensi corrisposti a dipendenti
IVA e IRES i fondi che vengono acquisiti dagli enti non o collaboratori a progetto od occasionali. In tal caso deve
commerciali a seguito di raccolte pubbliche effettuate presentare il mod. 770 relativo ai compensi erogati ed alle

33 34
ritenute IRPEF effettuate che può essere inviato per via quale lo spazio concesso su giornali o riviste, sono esenti
telematica entro il 30 novembre di ogni anno o presentato da IVA esclusivamente se effettuate a titolo gratuito (riso-
entro il mese di maggio. luzione n. 50 del 18/4/2000 dell’Agenzia delle Entrate).
Sono esenti da IVA le cessioni gratuite di beni per i
I.V.A. - L’Imposta sul Valore Aggiunto quali non è stata già detratta l’IVA in fase di acquisto (art.
La legge istitutiva dell’IVA prescrive che l’imposta si 2 DPR n. 633/72), le cessioni gratuite di prodotti alimenta-
applica all’attività commerciale posta in essere con la ri e farmaceutici (art.6 L. n. 133/99), le cessioni gratuite di
caratteristica della imprenditorialità, cioè l’esercizio abi- beni in possesso dell’azienda ma non prodotti o commer-
tuale dell’attività stessa. cializzati dalla stessa purchè di modico valore unitario
Per esercizio abituale dell’attività commerciale si in- (Euro 25,82) (art. 2 DPR n. 633/72).
tende l’attività svolta con regolarità, sistematicità e ripeti- Per la composizione, legatoria e stampa dei propri noti-
tività finalizzata al raggiungimento di uno scopo sociale. ziari o periodici la Onlus e l’associazione di volontariato
L’attività della Onlus è quindi soggetta ad IVA solo riguar- pagano l’IVA ridotta del 4 %.
do all’attività commerciale abituale (art. 4 DPR n. 633/72).
Le attività strettamente connesse a quella istituzionale I.R.A.P. - Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
sono attività commerciali ed anche se sono esenti dalle L’imposta è in vigore dal 1/1/98 e la sua base imponibile
imposte dirette (art.111 ter T.U.I.R.) c’è l’obbligo della fa riferimento a due elementi:
tenuta dei libri IVA e della contabilità semplificata /art. 20 a) I compensi al personale dipendente, ai collaboratori
bis DPR n. 600/73). Conseguentemente occorre emettere a progetto autonomi, ai collaboratori occasionali;
fatture, registrarle, tenere il registro dei corrispettivi e b) L’utile di esercizio.
degli acquisti, delle liquidazioni e dei versamenti. Le La base imponibile va calcolata con voci e criteri diver-
Onlus non sono soggette all’obbligo dei corrispettivi (rice- si con riferimento ai due settori di attività: istituzionale e
vute fiscali o scontrini) limitatamente alle operazioni commerciale.
riconducibili alle attività istituzionali, mentre rimane Per il settore istituzionale vige il sistema retributivo
l’obbligo per le operazioni connesse accessorie le quali con le seguenti modalità di rilevazione dell’imponibile da
generalmente traggono origine dalla raccolta fondi. Pur assoggettare:
costituendo attività commerciale per le seguenti attività è - per gli stipendi dei dipendenti si considera l’impo-
prevista l’esenzione IVA: Trasporto malati o feriti a mez- nibile INPS;
zo ambulanze, prestazioni socio-sanitarie, di assistenza - per le collaborazioni a progetto si considera il
domiciliale o ambulatoriale a favore di anziani, inabili compenso lordo decurtato dalla ritenuta INPS;
adulti, tossicodipendenti, handicappati psicofisici, malati - per le collaborazioni occasionali si considera il
di Aids, minori disadattati (art. 14 D.Lgs. n. 460/97). compenso lordo.
L’esenzione dall’IVA riguarda le prestazioni effettuate Per il settore commerciale (riferito alle associazioni di
direttamente dalla Onlus. Le prestazioni delle aziende volontariato ed Onlus) la base imponibile è rappresentata
nei confronti delle Onlus di divulgazione pubblicitaria, dall’utile derivante dall’attività connessa.

35 36
Le due basi imponibili vanno poi sommate per deter- misura ordinaria dell’imposta di registro di cui al DPR n.
minare la base imponibile complessiva cui applicare le 131/86 per tutti i trasferimenti onerosi di proprietà immo-
deduzioni e poi applicare la percentuale d’imposta. biliari a favore delle Onlus a condizione che le stesse
L’aliquota base è del 4,25 %, ma le singole regioni pos- dichiarino l’utilizzazione diretta per lo svolgimento delle
sono abbassarla od aumentarla costituendo proventi di attività istituzionali e che ciò si verifichi entro 2 anni
esclusiva competenza della regione. La deduzione previ- dall’acquisto. L’imposta viene assolta con l’importo fisso
sta è di euro 7.500,00 con riferimento ad un imponibile di determinato in euro 129,11.
euro 180.759,91. Nel caso in cui si accerti un uso diverso, l’imposta sarà
L’IRAP va pagata: il 1° acconto entro il 20 giugno, oppu- dovuta in misura ordinaria e l’importo sarà maggiorato
re entro il 20 luglio con la maggiorazione dello 0,40 %; il 2° da una sanzione pari al 30% dell’imposta. Gli atti costitu-
acconto entro il 30 novembre. Il saldo definito al 31 mag- tivi e le modifiche statutarie delle Onlus sono soggetti al
gio successivo. La Regione Siciliana, con l’art. 7 della L.R. pagamento dell’imposta fissa di euro 129,11.
n. 2 del 26/3/2002 ha concesso l’esenzione dall’Irap alle
Onlus, alle associazioni di promozione sociale ed alle coo- Imposta sulle successioni.
perative sociali. L’art. 19 del D. Lgs.n. 460/97 stabiliva l’esenzione
dall’imposta sulle successioni di cui al D. Lgs. N. 349/90 a
Imposta di bollo.
favore delle Onlus per i beni immobili ricevuti per effetto
L’art. 17 del D. Lgs. N. 460/97 stabilisce l’esenzione
di disposizioni testamentarie. Tale esenzione è stata supe-
dall’imposta di bollo di cui all’art. 27 bis del DPR n. 642/72
rata in quanto l’imposta sulle successioni è stata abolita
per gli atti, istanze, documenti, contratti, certificazioni,
con l’art. 13 della Legge n. 383/2001.
copie anche conformi, estratti, attestazioni e dichiarazio-
ni adottate o richieste dalle Onlus.
Imposta sulle donazioni.
Tasse di concessione governativa. Le Onlus sono esenti dall’imposta sulle donazioni pre-
L’art. 18 del D. Lgs. N. 460/97 stabilisce l’esenzione dal- vista dall’art. 3, comma 1 del D. Lgs. N. 349/90 per effetto
le tasse di concessione governativa di cui al DPR n. 641/72 dell’art. 19 del D. Lgs n. 460/97. La Onlus dovrà rilasciare
per tutti gli atti e provvedimenti riguardanti le Onlus. apposita dichiarazione all’atto della donazione.
Per beneficiare dell’esenzione per i telefonini radiomo-
bili è necessario che in occasione dell’attivazione Imposta sull’incremento di valore degli immobili
dell’utenza di telefonia mobile, il rappresentante legale (INVIM).
della Onlus rilasci al gestore una apposita dichiarazione Questa imposta colpiva l’incremento di valore di un
attestante la qualifica di Onlus (risoluzione n. 154/E del immobile accertato all’atto di un nuovo trasferimento, sia
2000 dell’Agenzia delle Entrate). a titolo di donazione che di cessione. Ne era prevista
l’esenzione per le Onlus con l’art. 20 del D. Lgs. n. 460/97.
Imposta di Registro. Dal 1/1/2002 l’imposta è stata eliminata con l’art. 8 comma
L’art. 22 del D.Lgs. n. 460/97 stabilisce l’esenzione dalla 1 della Legge n. 448/2001.

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Imposta sugli intrattenimenti. to per finalità di beneficenza non superino 12 giornate
Il Decreto Legislativo n. 60/99 nel sopprimere l’imposta l’anno;
sugli spettacoli di cui al DPR n. 640/72 ed introdurre quel- - dai fondi raccolti siano detratte spese per un am-
la sugli intrattenimenti, ha distinto le manifestazioni in: montare massimo di un terzo degli incassi;
- Attività di intrattenimento che sono caratterizzate - venga redatto un apposito rendiconto dal quale
dall’aspetto prevalentemente di divertimento ed implicano risultino entrate ed uscite per ciascuna manifestazione.
la partecipazione attiva della persona che ne usufruisce; Se lo spettacolo è organizzato da un ente pubblico
- Attività spettacolistiche che hanno una connotazio- l’imposta non è dovuta.
ne culturale ed implicano una partecipazione passiva del- Le attività di intrattenimento, se svolte da un soggetto
la persona che assiste allo spettacolo. titolare di partita IVA, sono soggette anche al regime IVA.
Le attività di intrattenimento che possono interessare Le attività spettacolistiche che possono interessare le
le Onlus sono: le esecuzioni musicali di qualsiasi genere, Onlus sono:
ad esclusione dei concerti vocali e strumentali; i tratteni- - spettacoli cinematografici ovunque dati al pubblico,
menti danzanti anche in discoteca o sale da ballo quando anche se in circoli e sale private;
l’esecuzione di musica dal vivo ha una durata inferiore - spettacoli sportivi ovunque si svolgano;
alla metà delle ore di apertura al pubblico. - esecuzioni musicali di qualsiasi genere esclusi i con-
Per queste attività l’imposta è del 16 % del totale degli certi vocali e strumentali, anche se effettuate in discote-
incassi. La base imponibile è rappresentata dall’importo che e sale da ballo quando l’esecuzione di musica dal vivo
dei biglietti venduti o dal prezzo comunque pagato per ha una durata pari o superiore alla metà delle ore di aper-
assistere o partecipare all’intrattenimento. tura al pubblico;
A questa base vanno aggiunti tutti gli importi relativi - lezioni di ballo collettive;
alle consumazioni, ai servizi accessori imposti obbligato- - corsi mascherati e in costume, rievocazioni storiche,
riamente, i proventi da sponsorizzazioni, i contributi da giostre e manifestazioni similari;
chiunque erogati. - spettacoli teatrali di qualsiasi tipo;
Vi è esenzione dall’imposta per gli intrattenimenti occa- - spettacoli di marionette;
sionalmente svolti dalle Onlus in caso di celebrazioni, ri- - mostre e fiere campionarie.
correnze, campagne di sensibilizzazione. Le attività spettacolaristiche sono soggette solo al regi-
Occorre però darne preventiva comunicazione all’Uffi- me IVA. Gli adempimenti previsti a carico dei soggetti
cio SIAE territorialmente competente. che organizzano attività spettacolaristiche sono analoghi
Nel caso in cui si tratti di attività di intrattenimento mes- a quelli per gli intrattenimenti.
sa in opera a favore di una Onlus per fini di beneficenza, la I soggetti che non sono intestatari di partita IVA, che
base imponibile è ridotta del 50% a condizione che: organizzano occasionalmente attività di spettacolo, sono
- sia data comunicazione preventiva all’ufficio SIAE esonerati dall’emissione dei biglietti di ingresso in quanto
competente; tale attività non è soggetta al regime IVA.
- gli intrattenimenti organizzati da uno stesso sogget- Per lo svolgimento di attività di intrattenimento o spet-

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tacolo effettuata in luoghi pubblici (1) od aperti al pubbli- tratta di intrattenimento) oppure una comunicazione (se
co (2) deve essere richiesta al Comune una licenza di pub- si tratta di spettacolo).
blica sicurezza che ha lo scopo di garantire l’incolumità
pubblica, l’ordine pubblico, la pubblica moralità ed il E.N.P.A.L.S. (Ente Nazionale di Previdenza ed Assisten-
buon costume. za per i Lavoratori dello Spettacolo).
Tale licenza non va richiesta se il locale è privato od Qualsiasi operatore dello spettacolo che svolga, anche
aperto al pubblico e l’attività prevista viene effettuata in modo occasionale, un’attività di tipo artistico è tenuto
senza fine di lucro anche indiretto (senza biglietti di all’iscrizione all’ENPALS.
ingresso, consumazione a pagamento, vendita di beni, Gli organizzatori di eventi che ingaggiano in qualsiasi
ecc). Va soltanto fatta una comunicazione preventiva modo un lavoratore dello spettacolo debbono farne denun-
all’autorità di P.S. zia all’Ufficio Enpals (presso gli sportelli Siae), indicando
gli estremi della prestazione e del compenso stabilito.
S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori) Su tale compenso sono dovuti i contributi.
Chiunque utilizza in pubblico, riproduce o mette in Le associazioni di volontariato iscritte ai registri della
commercio, gratuitamente od a pagamento, opere protet- legge n. 266/91 sono esenti dall’obbligo del versamento
te dalla legge sul diritto d’autore deve ottenere la preven- dei contributi come previsto dalla circolare Enpals n. 21
tiva autorizzazione da parte dei titolari dei diritti i quali del 4/6/2002.
sono rappresentati dalla SIAE. Poiché si presume che la prestazione del lavoratore
Le opere sono protette dalla legge fino al termine di 70 dello spettacolo preveda un compenso, nel caso in cui
anni dalla morte dell’ultimo dei coautori. questa venga effettuata gratuitamente la circostanza deve
La somma quindi che viene pagata alla SIAE non è una essere dimostrata. Deve essere pertanto richiesta all’arti-
tassa o imposta ma costituisce un compenso per il lavoro sta una dichiarazione da cui risulti la gratuità della pre-
di tipo creativo fatto dagli autori delle opere. stazione e la condivisione degli scopi di solidarietà sociale
L’art. 15 bis della Legge n. 633/1941 introdotto dal D.L. perseguiti dall’ente organizzatore e dalla manifestazione.
n. 545/1996 prevede che il compenso venga ridotto quando
l’esecuzione o la rappresentazione di un’opera avviene per Lotterie - Tombole - Pesche di beneficenza.
soli fini di solidarietà nella sede delle associazioni di volon- Il DPR n. 430/2001 disciplina le varie iniziative volte
tariato, sia rivolta ai soci ed invitati e non realizzi lucro. Le alla raccolta fondi per le attività istituzionali dell’Asso-
associazioni devono risultare iscritte al registro ex legge n. ciazione.
266/91 da almeno due anni. - Nelle lotterie vengono venduti biglietti da blocchetti
La SIAE è anche l’ente preposto al rilascio di particola- a madre e figlia numerati progressivamente ed i premi
ri permessi, certificati e nulla osta per l’organizza-zione vengono vinti secondo diverse modalità. La vendita può
di attività di intrattenimento e spettacolo. Pertanto gli avvenire soltanto nel territorio della propria provincia e
organizzatori devono presentare alla SIAE prima l’importo complessivo dei biglietti in vendita non può
dell’inizio della manifestazione una dichiarazione (se si superare euro 51.645,69;

41 42
- Nelle tombole vengono vendute delle cartelle nume- ed almeno 30 giorni prima analoga comunicazione va fat-
rate progressivamente (senza alcun limite) contenenti i ta al Comune ed alla Prefettura. Presso il Comune va
numeri ed i premi vengono vinti in base alla combinazio- costituita una cauzione in denaro o fideiussione di impor-
ne realizzata attraverso l’estrazione dei numeri. La vendi- to pari al valore complessivo dei premi promessi determi-
ta può avvenire soltanto nel comune in cui avviene nato in base al prezzo di acquisto, a garanzia dei vincitori
l’estrazione ed in quelli limitrofi e l’importo complessivo dei premi previsti.
dei premi non deve superare euro 12.911,42; Nel caso in cui l’evento si svolga in occasione di feste
- Nelle pesche di beneficenza i premi vengono vinti locali e la tombola abbia un montepremi inferiore a
soltanto se sono indicati nei biglietti venduti. La vendita 1.549,37 euro, ovvero la pesca di beneficenza preveda un
può avvenire soltanto nel comune in cui si effettua la massimo di euro 7.746,85 di raccolta, è sufficiente la sola
manifestazione e l’importo complessivo dei biglietti non autorizzazione amministrativa comunale.
deve superare euro 51.645,69. Il controllo sul regolare svolgimento delle manifesta-
Per tutte le forme di cui sopra va redatto un regola- zioni compete al Comune.
mento ed i premi non possono consistere in denaro, titoli Per le lotterie e tombole l’associazione prima del-
di credito e valori bancari in genere. l’estrazione deve ritirare tutte le cartelle e tutti i biglietti
L’art. 39, comma 13 quinquies del D.L. n. 269/2003 sta- invenduti e dichiararli nulli. L’estrazione dovrà essere
bilisce che della iniziativa va data preliminarmente comu- effettuata alla presenza di un incaricato del Comune e
nicazione al Ministero dell’economia e delle finanze dovrà essere redatto apposito verbale la cui copia dovrà
Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con essere inviata alla Prefettura oltre che consegnata al rap-
apposito modello e prima ancora delle comunicazioni di presentante comunale.
cui in appresso. Trascorsi 30 giorni dalla ricezione della Per le tombole, entro 30 giorni dovrà essere presentata
comunicazione, senza che sia intervenuto un provvedi- al Comune la documentazione che attesta l’avvenuta con-
mento da parte del Ministero, il nulla osta si intende rila- segna dei premi ai vincitori. Dopo di che il Comune resti-
sciato. Entro lo stesso termine di 30 giorni il Ministero tuirà la cauzione prestata.
può subordinare il nulla osta all’adempimento di specifi- Per le pesche o banchi di beneficenza l’associazione
che prescrizioni circa lo svolgimento dell’iniziativa, tali dovrà provvedere a controllare il numero dei biglietti ven-
da non farla coincidere con l’attività di giuoco dello Stato. duti ed al termine della manifestazione redigerà apposito
Oltre le sanzioni amministrative è previsto l’arresto verbale alla presenza del rappresentante del Comune,
fino ad un anno per il legale rappresentante della Onlus rilasciandone copia allo stesso ed inviando altra copia alla
che abbia fatto svolgere l’iniziativa nonostante il diniego Prefettura.
pervenuto dal Ministero oppure non abbia ottemperato Gli importi pagati dai partecipanti alle lotterie, tombo-
alle prescrizioni. le e pesche di beneficenza sono esclusi dal regime IVA,
Dopo aver inviato la comunicazione al Ministero, così come non costituiscono reddito imponibile per
dell’iniziativa va data comunicazione all’Agenzia delle l’associazione.
Entrate almeno 60 giorni prima della data di svolgimento

43 44
Imposta Comunale sugli Immobili. mico-finanziarie di conoscenza del settore non profit.
Per effetto del disposto dell’art. 7, comma 1, lettera i) Sono nominati con D.P.C.M., durano in carica 5 anni e
del D. Lgs. n. 504/1992 gli immobili posseduti dalle Onlus non sono rieleggibili.
a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento e L’Agenzia è sottoposta a vigilanza del Ministro del Wel-
destinati ad attività assistenziali, sanitarie, didattiche, fare e di quello delle Finanze. L’attività più conosciuta è
culturali e ricreative sono esenti dall’imposta comunale l’emissione di pareri all’Agenzia delle Entrate sul posses-
sugli immobili di cui alla legge n. 140/97. Tale attività deve so dei requisiti formali e sullo scioglimento delle Onlus
essere materialmente ed esclusivamente svolta. con devoluzione del patrimonio.
L’agevolazione è oggettiva, cioè riguarda non il proprie-
tario dell’immobile bensì la sua utilizzazione effettiva.
Una interpretazione restrittiva della norma portereb-
be ad escludere dal beneficio gli ambienti destinati ad
uffici (quindi non specificamente utilizzati per l’attività
esente), mentre una interpretazione estensiva consenti-
rebbe la concessione dell’esenzione al proprietario
dell’immobile se l’Associazione ne dispone in forza di un
contratto di locazione.
Con ulteriore provvedimento ( art. 7, comma 2 bis del
D.L. n. 203/2005) l’esenzione dall’ICI si intende applicabi-
le alle attività sopra indicate a prescindere dalla natura
eventualmente commerciale delle stesse.
Si ricorda che per l’acquisto di immobili, l’accetta- Definizioni:
zione di donazioni, eredità o legati non è richiesta alcuna (1) Luogo pubblico: Luogo continuamente accessibile,
di diritto o di fatto a tutti o un numero indeterminato di per-
autorizzazione da parte di organi statali per effetto
sone ed al quale è possibile accedere senza alcuna limitazio-
dell’art. 13 della legge n. 127/97.
ne o condizione (strada, piazza, campagna, giardino pubbli-
co, terreno privato non recintato, ecc).
L’AGENZIA NAZIONALE PER LE ONLUS (2) Luogo aperto al pubblico: Luogo accessibile al pub-
blico a certe condizioni imposte da chi esercita un diritto sul
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. luogo stesso (bar, cinema, teatro, pubblico esercizio, ecc).
329 del 21/03/2001 ha istituito l’Agenzia per le Onlus che (3) Luogo privato: Luogo chiuso con limitazione
ha poteri di indirizzo, promozione, vigilanza ed ispezione dell’accesso a persone già individuate o individuabili.
per la uniforme e corretta osservanza delle norme sulle (4) Luogo esposto al pubblico: Luogo che, pur non
Onlus. potendo essere considerato aperto al pubblico, permette di
È composta da 11 componenti scelti tra persone di ele- osservare dall’esterno di esso cosa vi si svolge (giardino priva-
vate competenze e professionalità nelle discipline econo- to, stanze di abitazioni a piano terra con finestre aperte, ecc.).

45 46
Le associazioni di volontariato della decisione di scioglimento da parte dell’Assemblea
dei soci.
Legge n. 266/91 La circolare Ministero Entrate n. 168/98 stabilisce inve-
ce che la perdita della qualifica di Onlus comporti lo scio-
glimento dell’Associazione e quindi la devoluzione del
patrimonio.
L’assunto non è condivisibile in quanto la perdita della
qualifica di Onlus ha come riflesso soltanto l’uscita dell’as-
sociazione da un regime fiscale agevolativo e ciò non può
Premesso che le Associazioni di volontariato costituite ai costituire una causa legale di scioglimento.
sensi della Legge n. 266/91 ed iscritte ai registri regionali Anche nell’ipotesi di un’associazione nata come Onlus
sono considerate Onlus di diritto, si rimanda a quanto pri- che viene cancellata dall’anagrafe nazionale è giuridica-
ma descritto per tutti i benefici previsti dal D. Lgs n. 460/97. mente corretta l’ipotesi dello scioglimento e della devolu-
La legge n. 266/91 prevede però dei benefici specifici zione del patrimonio. L’assemblea dei soci può ben pren-
per le associazioni di volontariato sempre a condizione dere atto della decisione della Direzione Regionale delle
che le associazioni siano iscritte al registro regionale. In Entrate, modificare lo statuto eliminando i riferimenti al
mancanza, non sono neanche Onlus e sono quindi sogget- D. Lgs. N. 460/97 ed agire quale ente non commerciale,
te alla disciplina prevista per gli Enti non commerciali. figura giuridica prevista dal codice civile.
È bene precisare che le Associazioni iscritte al registro
regionale non sono tenute ad adeguare i loro statuti alle Le scritture contabili.
clausole prescrittive del D. Lgs. n. 460/97, non sono tenu- La Legge n. 266/91 non prevede alcuna forma specifica
te alla comunicazione all’Agenzia Regionale delle Entra- di contabilità. L’art. 3) prescrive soltanto l’obbligo di for-
te, non sono tenute ad inserire l’acronimo Onlus nella mazione del bilancio dal quale devono risultare i beni, i
loro denominazione, non sono tenute alle scritture conta- contributi o i lasciti ricevuti.
bili, possono optare per la completa esclusione dall’IVA. Va evidenziato che la legge n. 266/91 quando parla di
In caso di cancellazione dal registro regionale l’Asso- bilancio intende riferirsi ad un documento di fine anno
ciazione perde tutte le agevolazioni fiscali sia derivanti che può a seconda dei casi essere il rendiconto oppure il
dalla legge n. 266/91 che dal D. Lgs. n. 460/97. conto consuntivo (composto da stato patrimoniale e conto
Un problema particolare è rappresentato dall’inter- economico).
rogativo circa la destinazione del patrimonio di una Asso- Le associazioni di volontariato pur non avendo alcun
ciazione di volontariato già iscritta al registro regionale e obbligo di tenuta di contabilità, tranne per gli aspetti par-
conseguentemente Onlus di diritto nel caso della sua can- ticolari di cui si parla in questa pubblicazione, è bene che
cellazione dal registro stesso. avvertano l’esigenza di tenere una ordinata contabilità
Sia la legge n. 266/91 che il D. Lgs. n. 460/97 prevedono delle proprie entrate e spese anche con un sistema sem-
la devoluzione del patrimonio associativo solo a seguito plificato, per più di una esigenza:

47 48
- quella di consentire la periodica informazione del segno che si emette ed a favore di chi. L’importo va anno-
Consiglio Direttivo delle entrate e delle spese che tato tra le uscite della banca. L’importo dell’assegno che
si vanno effettuando; si utilizza per prelevare del contante dalla banca per le
- quella di assolvere correttamente all’obbligo minute spese di cassa va posto tra le uscite del conto cor-
previsto dalla legge n. 266/91 della formazione ed rente e tra le entrate della cassa.
approvazione del bilancio annuale da parte del- La tenuta di questa contabilità può anche essere effet-
l’Assemblea dei Soci; tuata con fogli “excel” per chi dispone di un PC.
- quella della corretta trasparenza nei confronti della È evidente che mentre l’uso del registro cartaceo non
collettività al cui servizio l’Associazione si pone. consente manomissioni essendo i fogli numerati e tim-
Una contabilità ordinata presuppone: brati i fogli excel possono essere modificati in qualsiasi
- l’esistenza di documenti giustificativi degli incassi momento. È opportuno quindi, procedere alla stampa
e delle spese; mensile dei fogli excel della contabilità di cassa e munirli
- la tenuta dei fondi dell’associazione su un conto di data, firma e timbro per farne documento ufficiale.
corrente bancario o postale; D’altra parte la correzione di un errore si potrà fare nel
- la tenuta della stessa da parte di un responsabile. foglio del mese successivo.
La contabilità di una Associazione va organizzata a All’arrivo dell’estratto conto bancario è bene controlla-
seconda delle dimensioni della sua attività e dei rapporti re la rispondenza delle operazioni ivi descritte con quelle
che essa ha con i terzi (enti pubblici in particolare ed i annotate nella contabilità, procedendo alla loro integra-
finanziatori). zione per ciò di cui non si poteva essere preventivamente
Un modo semplice ed elementare di tenere la contabi- a conoscenza (importo degli interessi, spese tenuta conto,
lità consiste nel tenere il registro di cassa, che è il registro bolli ed imposte, invio contabili). È da ricordare che
nel quale si segnano in ordine di data tutte le entrate e le anche per il conto corrente bancario non sono dovuti bol-
uscite man mano che si verificano, annotandone la causa- li in applicazione del disposto sia della legge 266/91 che
le. Chiaramente, a qualsiasi data la differenza tra il totale del D. Lgs. 460/97.
delle entrate ed il totale delle uscite sarà uguale alla som- La tenuta della contabilità con il solo registro cassa non
ma che si trova in cassa e/o in banca alla stessa data. Il consente di evidenziare i fatti che ancora non sono diven-
registro cassa può essere a due colonne (incassi/paga- tati incassi o pagamenti, cioè i crediti ed i debiti né la con-
menti) o a tre colonne se si desidera sempre avere eviden- sistenza dei beni durevoli acquistati nel tempo.
te il saldo (incassi/pagamenti/saldo). Al termine dell’anno nel rendiconto sarà opportuno
Se oltre alla cassa (contanti) si dispone di un conto cor- inserire, per completezza di informazione sullo stato
rente bancario è opportuno utilizzare un registro a 4 dell’associazione, anche gli eventuali debiti e crediti.
colonne utilizzando le prime due per i movimenti della Per le associazioni che hanno una numerosa attività e
cassa contanti e le altre due per i movimenti del conto quindi un congruo numero di documenti contabili (fattu-
corrente. re/ricevute) è opportuno tenere una contabilità in partita
Per questi ultimi occorre annotare il numero dell’as- doppia.

49 50
La partita doppia garantisce la quadratura dei totali partita doppia è la contabilità analitica che consente di
perché i singoli movimenti vengono registrati in due rilevare i costi ed i ricavi delle singole attività poste in
diversi conti che hanno due colonne di segno algebrico essere dall’Associazione (tipo la contabilità specifica pre-
opposto. vista per le attività connesse).
A differenza della contabilità tenuta con il solo registro L’elenco dei conti viene chiamato piano dei conti e va
cassa, la contabilità tenuta con il metodo della partita organizzato secondo lo schema di bilancio che si vuole
doppia consente di rilevare tutti i fatti economici (costi e adottare.
ricavi) e patrimoniali (debiti e crediti). Nel ricordare che la legge n. 266/91 stabilisce soltanto
Dalla contabilità in partita doppia si ricava a fine anno l’obbligo della redazione a fine esercizio di un bilancio da
il bilancio (conto consuntivo) composto dallo stato patri- cui risultino i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti, ciascu-
moniale e dal conto economico. na associazione può redigere il bilancio nella forma più
La contabilità in partita doppia può essere tenuta adatta a rappresentare i risultati dell’attività svolta.
secondo il principio di cassa oppure secondo il principio Il rendiconto della gestione può essere quindi più sem-
di competenza. plicemente di tipo finanziario (rendiconto di cassa) o più
Secondo il principio di competenza i fatti vengono rile- complesso se è formato da un conto economico (co-
vati contabilmente riferendoli al periodo al quale si riferi- sti/ricavi) ed uno stato patrimoniale (attivo/passivo/pa-
scono. Infatti il pagamento o la riscossione di prestazioni, trimonio netto).
servizi, ecc. il cui periodo di riferimento va oltre il 31 Nello stato patrimoniale (nella sezione attivo) vi posso-
dicembre (data generalmente di chiusura dei conti) va no essere i seguenti conti:
imputato per quota parte al periodo di competenza. (Es. - immobilizzazioni immateriali cioè i software
pagamento semestrale anticipato di fitti o di assicurazioni). acquistati, brevetti, licenze, dominio web.
Il principio di competenza nella contabilità consente - immobilizzazioni materiali cioè le attrezzature, i
di rilevare i debiti ed i crediti all’atto del loro insorgere. mobili d’ufficio, le auto, ecc.
Nella partita doppia vi sono: Le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono
- conti finanziari che sono quelli che rilevano i movi- soggette ad ammortamento, cioè alla diminuzione del
menti di denaro nonchè dei crediti e debiti e trovano la loro valore contabile a causa del trascorrere del tempo
loro collocazione finale nello stato patrimoniale; attraverso la creazione di uno specifico conto (fondo
- conti economici che rilevano i costi ed i ricavi trovan- ammortamento nella parte passiva) cui anno per anno si
do la loro collocazione finale nel conto economico il cui imputa una parte del valore secondo la tabella ministe-
saldo evidenzierà un utile od una perdita dell’esercizio. Il riale o coefficienti di ammortamenti ritenuti più opportu-
conto “utile” o “perdita” è un conto economico di capitale ni dall’Associazione. L’elenco delle immobilizzazioni, il
perchè viene evidenziato nella parte dello stato patrimo- loro valore iniziale, lo stato del loro ammortamento ed il
niale chiamata patrimonio netto, il cui valore è il risultato valore attuale, nonché la loro ubicazione è contenuto nel
algebrico degli avanzi o disavanzi di anni successivi. registro dei cespiti ammortizzabili, libro obbligatorio.
Un ulteriore affinamento della contabilità ordinaria in - i crediti verso terzi, che vanno iscritti nello stato

51 52
patrimoniale al valore di presumibile realizzo. Si distin- - spese per attività istituzionale;
guono in crediti scadenti entro dodici mesi e crediti sca- - spese per la formazione dei volontari;
denti oltre i dodici mesi. Tra questi ultimi vanno compre- - spese per quote associative ad organismi;
si i depositi cauzionali per i contratti di locazione, utenze - spese per attività commerciali marginali (connesse);
per servizi (Enel, acqua, ecc). - spese per raccolta fondi;
Nello stato patrimoniale (nella sezione passivo) vi pos- - spese per rimborsi ai volontari;
sono essere i seguenti conti: - spese per stipendi al personale;
- patrimonio netto (somma algebrica degli avanzi e - spese generali (manutenzione e pulizia locali,
disavanzi degli anni precedenti); utenze, postali, cancelleria, ecc);
- fondi a destinazione vincolata (cioè accantona- - spese per canoni locazione;
menti per uno scopo specifico); - spese per assicurazione volontari;
- fondi di ammortamento; - ammortamenti;
- trattamento fine rapporto di lavoro (TFR), che - interessi passivi;
evidenzia le quote di accantonamento per la - oneri vari.
somma da corrispondere ai dipendenti al termine Le scritture contabili vanno tenute in modo ordinato
del rapporto di lavoro; cioè non devono avere spazi in bianco e portare cancella-
- fondo rischi ed oneri, che si costituisce per far ture. Se è necessario correggere quanto scritto le corre-
fronte a costi che si avranno al verificarsi di talune zioni devono consentire di leggere quello che si è corret-
condizioni (incerta obbligazione a pagare to. Le registrazioni vanno fatte entro il termine di 60 gior-
determinati tributi o sanzioni); ni previsti dalla legge. La stampa ufficiale dei registri (se
- debiti verso terzi, anch’essi distinti a seconda se tenuti in maniera meccanografica) va fatta entro il termi-
scadono entro o dopo dodici mesi (quest’ultimo ne di presentazione delle dichiarazioni fiscali.
caso si riferisce a mutui o debiti di finanziamento Sul libro giornale e sul libro inventari vanno applicate
oppure a depositi cauzionali richiesti a terzi). due marche da bollo da euro 14,62 ogni 100 pagine.
Nel conto economico parte Entrate - vi possono essere: Tutta la documentazione che attesta l’entrata o la spe-
- proventi da quote associative; sa va conservata fino alla scadenza dei termini di accerta-
- proventi da oblazioni ed erogazioni liberali; mento previsti dalle norme fiscali e cioè il 31 dicembre
- proventi da contributi di Enti; dei 5 anni successivi a quello di riferimento, anche se non
- proventi da attività commerciale marginale è stata fatta alcuna attività di tipo commerciale.
(connessa); Occorre fare attenzione agli scontrini fiscali stampati
- proventi da raccolta fondi; su carta termica perché dopo un po’ si cancellano e quin-
- proventi derivanti da convenzioni; di è opportuno farne subito fotocopia da conservare
- proventi da interessi attivi; insieme all’originale. Nel caso di erogazioni liberali fatti
- proventi vari. da privati l’Associazione, oltre a rilasciare ricevuta, deve
Nel conto economico parte Uscite - vi possono essere: tenere agli atti l’elenco nominativo degli stessi o le matri-

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ci delle ricevute rilasciate contenenti gli elementi per che sono Onlus di diritto) se hanno entrate annue supe-
identificare il donatore. riori ad euro 51.645,69 devono redigere il bilancio com-
Va precisato che le associazioni iscritte al registro pre- pleto (stato patrimoniale e conto economico) perché devo-
visto dalla Legge n.266/91 Onlus di diritto godono del prin- no tenere obbligatoriamente il libro giornale ed il libro
cipio di maggior favore, cioè del diritto a scegliere per inventari (art. 20 bis DPR n. 600/73).
ciascuna imposta se applicare i benefici derivanti dalla Tutte le Onlus (anche le associazioni di volontariato
Legge n.266 oppure godere di quelli derivanti dal D. Lgs Onlus di diritto) che hanno ricevuto nell’anno erogazioni
n. 460/97. liberali per effetto dell’art. 14 del D.L. n. 35/2005 (legge
Ciascuna associazione valuta la propria convenienza più dai meno versi) per un importo detraibile per l’impre-
fiscale nella scelta, che è alternativa, può essere diversa sa compreso tra il 10% del reddito ed euro 70.000,00 devo-
per ciascuna imposta, ma deve essere mantenuta per no tenere il bilancio completo.
l’intero anno. Il bilancio delle Onlus deve rappresentare adeguata-
mente la situazione patrimoniale, economica e finanzia-
Il bilancio. ria dell’organizzazione (art. 20 bis DPR n. 600/73 ed art.
Al termine di ciascun anno va redatto un documento 14 D.L. 35/2005).
riassuntivo delle entrate e delle spese che prende il nome Il bilancio deve contenere tutti i dati relativi ad ogni
di rendiconto (se si è seguita la contabilità con il registro di singola raccolta fondi occasionale fatta.
cassa), di bilancio (espressione generica usata nella legge Il bilancio deve essere sottoposto ad approvazione
n.266/91), oppure di conto consuntivo (espressione più cor- dell’Assemblea ordinaria dei soci accompagnato da una
retta introdotta dal legislatore nella legge sulle associazio- relazione del Presidente a nome del Consiglio Direttivo
ni di promozione sociale) che è formato da un conto econo- dell’associazione.
mico e da uno stato patrimoniale. Il termine di approvazione del bilancio è fissato dallo
Il bilancio, che con l’uso della contabilità in partita dop- statuto associativo e comunque non può superare il quar-
pia, si compone dello stato patrimoniale e del conto eco- to mese dalla chiusura dell’esercizio. Può derogarsi da
nomico, è di regola corredato dall’elenco analitico dei tale termine, se è previsto dallo Statuto, esclusivamente
debiti e crediti al 31 dicembre e dall’elenco dei beni pos- per particolari esigenze della struttura e comunque entro
seduti. il termine di sei mesi dalla chiusura dell’esercizio. In tal
Le norme legislative sul bilancio sono varie e possono caso i motivi del mancato rispetto del termine ordinario
portare ad equivoci. devono risultare dalla relazione di accompagnamento al
Vediamo di rappresentarle sinteticamente. bilancio.
La legge n. 266/91 parla genericamente di bilancio dal Si parla di esercizio e non di anno in quanto è consen-
quale devono risultare i beni, i contributi o i lasciti rice- tito che il periodo contabile non coincida con l’anno sola-
vuti (art. 3 comma 3). Se la contabilità consiste nel solo re (1 gennaio-31 dicembre).
registro cassa significa fare il rendiconto. Poiché generalmente nello statuto associativo l’eserci-
Le Onlus ordinarie (non le associazioni di volontariato zio si riferisce all’anno solare il termine dei quattro mesi

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comporta l’approvazione del bilancio o del rendiconto al perseguimento dei fini istituzionali;
entro il 30 aprile. È possibile, con variazione da inserire - accertare che vengano rispettate le regole di
nello statuto associativo, prevedere il ricorso all’art. 2464 funzionamento degli organi associativi;
del codice civile che consente per impossibilità tecniche - accertare che vengano predisposti i documenti
di stesura del bilancio il differimento del termine al 30 contabili fondamentali e cioè i bilanci preventivo e
giugno. consuntivo;
L’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea - accertare, nel caso in cui vi sia una attività consi-
dei soci rende definitivi i dati contabili. stente, la regolare tenuta della contabilità, la
Si tenga presente però che questo non significa impu- rispondenza delle scritture con i documenti, la
nità per il Presidente o l’amministratore dell’associa- consistenza di cassa e banca, l’effettuazione di tutti
zione che avessero posto in essere comportamenti illeciti gli adempimenti fiscali;
rilevabili in prosieguo e che abbiano costituito danno per - attestare nella relazione di accompagnamento al
l’associazione, per i quali, giova ricordare, gli stessi conti- bilancio consuntivo la correttezza dei dati ivi
nuano ad essere personalmente responsabili anche con il contenuti.
proprio patrimonio. In particolare, l’attività del Collegio dei revisori ha par-
Il bilancio non va depositato presso alcun ente. Di norma ticolare rilievo per gli aspetti fiscali in quanto:
è trasmesso all’Assessorato regionale unitamente alla docu- - verifica quali sono gli obblighi fiscali dell’asso-
mentazione di rito ai fini del normale controllo dello stesso ciazione;
sulle associazioni iscritte al registro ex legge n. 266/91. - verifica il permanere o meno delle caratteristiche
che consentono all’associazione di essere ente non
La funzione di controllo. commerciale;
Nelle associazioni può essere previsto un organo di - verifica la commerciabilità o meno delle attività
controllo della gestione che è il Collegio dei revisori. accessorie;
Pur non essendo obbligatorio, è opportuna la sua costi- - verifica l’impostazione della contabilità separata
tuzione in quanto tale organo svolge una funzione impor- per tali attività e la loro rendicontazione;
tantissima perché è chiamato a controllare la correttezza - verifica la corretta procedura per le erogazioni
della gestione dell’associazione sia dal punto di vista con- liberali ricevute e la corretta utilizzazione dei beni
tabile che del rispetto delle norme legislative e delle rego- ricevuti in dono o l’utilizzazione per i fini istitu-
le statutarie a tutela dei soci, dei beneficiari dell’attività zionali del personale dipendente prestato gra-
associativa, degli enti pubblici con i quali si possono tuitamente dalle aziende.
intrattenere convenzioni, dei terzi in genere.
Fra l’altro la sua attività è garanzia anche per lo Stato Il registro inventario.
per i benefici fiscali che riconosce alle associazioni. Con il nome inventario siamo abituati ad indicare
Compiti quindi dei revisori sono: l’elenco dei beni mobili ed immobili di una associazione. In
- accertare la corrispondenza degli atti di gestione realtà non è così. Il Registro degli inventari è il registro nel

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quale si riportano anno per anno i bilanci dell’associazione sono essere fatte soltanto dalle associazioni iscritte al
dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea ordinaria dei registro regionale ex legge n. 266/91.
Soci il cui svolgimento è previsto ordinariamente dallo sta- Le convenzioni possono prevedere diverse modalità
tuto associativo entro il 30 aprile di ogni anno. riguardanti il compenso spettante all’associazione per il
L’inventario cui generalmente intendiamo riferirci è in servizio prestato:
realtà il registro dei beni (cespiti) ammortizzabili nel qua- - il rimborso delle spese vive sostenute dall’associa-
le vengono iscritti in ordine cronologico e divisi per tipo- zione fino ad un massimo di euro..., purchè regolarmente
logia (macchine elettroniche/d’ufficio/mobili e arre- documentate;
di/immobilizzazioni/beni di valore inferiore a 516,41 euro) - il rimborso delle spese vive sostenute e documen-
i beni durevoli soggetti al cosiddetto ammortamento. Cioè tate fino ad un massimo prefissato, con la facoltà ricono-
una procedura di diminuzione del loro valore patrimonia- sciuta all’associazione di richiedere agli utenti del servi-
le a causa del tempo trascorso dal loro acquisto. zio ulteriori prestazioni (specificate nel contratto) i cui
Questa procedura non ha niente a che vedere con il costi vengono indicati;
costo del bene che viene sostenuto all’atto del pagamento - un contributo fisso senza obbligo di documentazione;
della fattura. - un contributo fisso con l’obbligo di richiedere agli
Il bene acquistato entra nel patrimonio dell’Associa- utenti una partecipazione alle spese di importo predeter-
zione ed ha un valore che all’inizio corrisponde al costo di minato.
acquisto per poi diminuire anno per anno a seconda della Nel primo caso si è di fronte all’ipotesi prevista dalla
percentuale di ammortamento prevista dal D.M. legge n. 266/91 di una entrata derivante dal rimborso spe-
31/12/1988 cui il bene deve fare riferimento. ( 25 % per le se previsto da convenzione e pertanto non si tratta di
autovetture, 20 % per macchine d’ufficio elettroniche e entrata da attività commerciale.
P.C., 12 % per mobili e macchine ordinarie d’ufficio ecc.). Nel secondo caso si hanno due tipologie diverse:
Naturalmente vi sono i beni di valore inferiore a 516,41 accanto ad entrate chiaramente di tipo non commerciale
euro il cui costo viene ammortizzato nello stesso momen- vi sono entrate derivanti da servizi effettuati a richiesta
to dell’acquisto e che quindi non hanno alcuna rifluenza degli utenti dietro un corrispettivo. Siamo in presenza di
nel patrimonio dell’associazione. una attività commerciale i cui utili non costituiscono
imponibile solo se l’attività può essere considerata attivi-
Le convenzioni con Enti pubblici. tà connessa.
L’attività di una associazione può trovare collocazione Nel terzo caso l’attività prestata si configura come atti-
all’interno di un rapporto con un ente pubblico attraver- vità di impresa che però godrebbe delle esenzioni previ-
so la stipula di una convenzione, cioè un contratto nel ste dalla legge se l’attività rientra tra quelle istituzionali
quale le parti individuano il servizio da effettuare, le sue dell’associazione.
caratteristiche e modalità di esecuzione, le modalità di Nell’ultimo caso, infine, si tratta di due tipologie di
controllo, il compenso. attività d’impresa di cui la prima può rientrare tra quelle
Va ricordato che le convenzioni con enti pubblici pos- esenti, ma la seconda costituirebbe esercizio d’impresa a

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meno che non si dimostri che tutte le entrate da questa strazione, agli effetti dell’imposta di registro, dovrà esse-
attività non coprono tutte le spese connesse ad essa. re eseguita senza pagamento di imposta”.

Le agevolazioni fiscali specifiche. IRES - Imposta sul reddito delle società


Esse sono determinate dall’art. 8) della legge n. 266/91: Dal 1° gennaio 2004 i redditi prodotti da società ed enti
- esenzione dall’imposta di registro per gli statuti e sono soggetti ad una nuova imposta denominata Ires
per gli altri atti dell’associazione connessi allo (Imposta sul reddito delle società). La nuova imposta sosti-
svolgimento della sua attività; tuisce l’Irpeg, in vigore fino al 2003.
- esclusione dal campo IVA per le attività associative Ai sensi dell’art. 8) della legge n. 266/91 i proventi deri-
in quanto le stesse costituiscono cessioni di beni o vanti da convenzione non costituiscono reddito imponibile.
prestazione di servizi ai soli fini di solidarietà; I proventi delle attività commerciali e produttive mar-
- esenzione IRES per i proventi derivanti dalle ginali sono considerati reddito non imponibile se viene
attività commerciali marginali purchè se ne documentato il loro totale impiego per i fini istituzionali
documenti il loro impiego per i fini istituzionali; (circolare ministeriale n. 3/152 del 1992).
Le attività considerate marginali sono elencate del
Le erogazioni liberali a favore dell’Associazione. Decreto M. Finanze 25/5/95 e cioè:
Nel caso di associazione iscritta al registro regionale a) attività di vendita occasionale nel corso di celebra-
spettano i benefici previsti per le Onlus. zioni o iniziative di solidarietà, od in concomitanza di
campagne di sensibilizzazione pubblica;
L’imposta di bollo. b) vendita diretta di beni ricevuti gratuitamente da
L’art. 8) comma 1 della legge n. 266/91 stabilisce terzi a titolo di sovvenzione;
l’esenzione dall’imposta di bollo di cui all’art. 27 bis del c) vendita diretta di beni prodotti dai volontari (o dagli
DPR n. 642/72, per gli atti costitutivi e tutti gli altri atti assistiti al fine della loro riabilitazione e del loro reinseri-
connessi allo svolgimento dell’attività di una associazione mento sociale);
di volontariato. d) somministrazione di bevande ed alimenti nel corso
L’esenzione riguarda anche l’imposta di bollo sugli di manifestazioni, celebrazioni, ecc. purchè avvenga nel
estratti conto bancari. luogo della manifestazione;
e) prestazioni di servizi, in conformità alle finalità isti-
L’imposta di registro. tuzionali, dietro il pagamento di compensi non superiori
L’art. 8) della legge n. 266/91 stabilisce l’esenzione al 50% del costo di produzione.
dall’imposta di registro di cui al DPR n. 131/86 per gli atti La vendita dei prodotti a)b)c) deve essere effettuata
costitutivi (che di norma contengono in allegato lo statuto direttamente dalla associazione, senza alcun intermediario.
associativo), le loro modifiche e gli altri atti connessi allo Le attività commerciali marginali devono essere svolte
svolgimento dell’attività. La circolare del Ministero delle in funzione della realizzazione del fine istituzionale e sen-
Finanze n. 3/1992 stabilisce che “la formalità della regi- za l’uso di mezzi organizzati professionalmente che costi-

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tuiscano concorrenza sul mercato, come potrebbe essere quali la pubblicità può essere fatta: con insegne, cartelli,
l’uso di pubblicità sui prodotti venduti, l’uso di locali locandine, targhe, stendardi, veicoli in genere privati o
attrezzati. Presupposti quindi per la identificazione di pubblici, con pannelli luminosi, striscioni posti attraver-
una attività marginale sono l’occasionalità e la concomi- so le strade, apparecchi amplificatori, mediante distribu-
tanza di eventi. Non è specificato il numero massimo di zione di manifestini o altro materiale pubblicitario oppu-
manifestazioni che si possono considerare occasionali nel re mediante persone che circolano con cartelli od altri
corso di un anno. mezzi pubblicitari.
L’occasionalità, comunque, si mantiene se la stessa Per ciascuna modalità è prevista una tariffa che è
manifestazione si ripete tutti gli anni. Non costituiscono ridotta del 50% se la pubblicità è effettuata da associazio-
reddito imponibile le quote associative o gli altri contri- ni od altri enti senza fini di lucro (art. 16). Sono esenti
buti versati dai soci non relativi a prestazioni cui hanno dall’imposta esclusivamente le insegne, targhe e simili
diritto. L’assenza di imponibilità ai fini delle imposte apposte per l’individuazione delle loro sedi (art. 17).
dirette non comporta l’esenzione dall’obbligo dell’IRAP
limitatamente alle retribuzioni del personale dipendente, L’imposta comunale servizio affissioni.
dei lavoratori autonomi occasionali e a progetto, a meno Per l’effettuazione delle pubbliche affissioni da parte
che la regione interessata non ne decida per legge l’esclu- del Comune è richiesto, a norma dell’art. 19 del D. Lgs. n.
sione. È il caso della regione Lombardia ed è il caso della 507/93, il pagamento a favore dello stesso Comune di un
regione Sicilia. diritto che comprende anche l’imposta sulla pubblicità.
La tariffa è ridotta del 50% per i manifesti di associazioni
L’imposta sulle donazioni e successioni. ed altri enti non aventi scopo di lucro.
L’esenzione prevista dalla legge n. 266/91 per tutti gli Il regolamento comunale stabilisce criteri e modalità
atti di donazione, eredità o legati a favore delle Odv è sta- di svolgimento del servizio di affissione e di pagamento
ta superata dall’abolizione dell’imposta intervenuta con dell’imposta sulla pubblicità.
la legge n. 383/2001. È rimasto l’obbligo della dichiarazio- Trattandosi di tributi comunali si ritiene che con la
ne all’Agenzia delle entrate. modifica dell’art. 119 della Costituzione effettuata con
l’art. 5 della legge costituzionale n. 3/2001, i Comuni pos-
L’imposta comunale sulla pubblicità. sano legittimamente deliberare l’esenzione dagli stessi
Ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 507/93 per la diffusione per le associazioni di volontariato e le Onlus operanti nel
di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di proprio territorio in quanto il nuovo articolo così recita:
comunicazione visive od acustiche è dovuta al Comune “I Comuni, le Province ...hanno autonomia finanziaria di
una imposta da parte di chi dispone del mezzo attraverso entrata e di spesa. …stabiliscono ed applicano tributi ed
il quale il messaggio viene diffuso. entrate propri...”.
Il presupposto rilevante è che i messaggi si riferiscano
all’esercizio di attività economica. Pedaggi autostradali.
Con gli artt. 12-15 vengono elencati i vari modi con i Per effetto dell’art. 209 del DPR 16/9/1996 i veicoli delle

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Associazioni di volontariato adibiti al soccorso, purchè Con circolare n. 2/96 e decreto assessoriale n. 602/97 sono
nell’espletamento dello specifico servizio e siano muniti state fissate le modalità di richiesta e precisamente:
dell’apposito contrassegno approvato dal Ministero dei Tra- - istanza di concessione;
sporti, sono esentati dal pagamento dei pedaggi autostradali. - rendiconto dell’esercizio nel quale è stata sostenuta
Rientrano nell’esenzione anche i mezzi antincendio la spesa;
permanentemente attrezzati a questo scopo. - copia del registro dei soci che hanno effettuato
l’attività di volontariato;
Beni di proprietà dello Stato. - copia del contratto di assicurazione;
L’art. 7 del D.L. n. 677/1996 stabilisce che i beni mobili - quietanza di pagamento del premio;
ed immobili di proprietà dello Stato (compresi quelli del - autocertificazione attestante le convenzioni sti-
Ministero della Difesa) divenuti obsoleti od inutilizzati, pulate con enti;
possono essere destinati a titolo gratuito alle Associazioni - dichiarazione attestante che l’onere assicurativo n o n
di volontariato di protezione civile. è stato posto a carico dei soci volontari o degli enti
pubblici con i quali sono state fatte convenzioni.
Beni di proprietà degli Enti Locali. La legge regionale n. 14/98 che disciplina le associazio-
L’art. 18 della legge regionale n. 22/94 prevede che gli ni di volontariato di protezione civile prevede l’eroga-
enti locali, l’amministrazione regionale e gli enti sottopo- zione di contributi per:
sti alla tutela della regione possano cedere alle associa- - sostegno a specifiche attività;
zioni di volontariato i beni mobili, arredi ed attrezzature - acquisto attrezzature, equipaggiamenti e mezzi;
dichiarati fuori uso. - iniziative per il miglioramento della preparazione
tecnica;
Ulteriori benefici della L.R. n. 22/94. - attività di formazione ed informazione dei cittadini;
L’art. 18 citato prevede altresì che l’Amministrazione - rimborso premi per l’assicurazione dei volontari e
regionale e gli Enti Locali possano mettere a disposizione dei mezzi.
delle Associazioni di volontariato strutture e servizi logisti- L’istanza va presentata corredata da:
ci per lo svolgimento delle loro attività. - relazione illustrativa dell’attività da svolgere;
L’art. 17 consente la concessione in uso gratuito da - preventivi di spesa vistati dall’ufficio comunale di
parte dei Comuni dei beni confiscati in base alla normati- protezione civile;
va antimafia. - dichiarazione di non avere chiesto ad altro ente
analogo contributo;
I contributi regionali. - dichiarazione di essere in possesso dei permessi ed
L’art. 16 della legge regionale n. 22/94 prevede la con- autorizzazioni che fossero eventualmente richiesti
cessione di un contributo dell’80% della spesa sostenuta per lo svolgimento dell’attività;
nell’anno precedente per l’assicurazione obbligatoria dei - dichiarazione di impegno a svolgere l’attività previ-
volontari. sta in caso di concessione del contributo;

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- dichiarazione sulla veridicità della documentazione con istanza da fare all’Autorità per le garanzie nelle comu-
presentata. nicazioni e relativa documentazione.
I contributi sono concessi nella misura dell’ 80 % della Sono esclusi dall’agevolazione i periodici che conten-
spesa prevista ed erogati in unica soluzione attraverso il gano inserzioni pubblicitarie per un’area superiore al 45
Comune di appartenenza. % dell’intero stampato, su base annua.
Al termine dell’attività il contributo va rendicontato Le stampe promozionali e propagandistiche, anche
allegando alla relazione illustrativa tutti i documenti giu- finalizzate alla raccolta dei fondi, spedite in abbonamen-
stificativi delle spese sostenute. La rendicontazione va to postale hanno una tariffa superiore a quella prevista
presentata all’Ufficio Regionale per il tramite dell’Ufficio per le pubblicazioni informative.
comunale di protezione civile. Per ottenere le agevolazioni occorre fare istanza alla
Direzione Commerciale Business regionale delle Poste
L’I.R.A.P. - Imposta Regionale per le Attività Produttive Italiane Spa indicando nome e periodicità della testata
La legge regionale n. 2 del 26/3/2002 stabilisce l’esen- allegando:
zione dall’IRAP a favore delle Onlus. - dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal
Conseguentemente riguarda anche le associazioni di legale rappresentante che attesti che l’associazione non
volontariato iscritte ai registri regionali ex legge n. 22/94 ha fini di lucro in quanto rientrante fra quelle indicate
e n. 14/98. nell’art. 10 del D. Lgs. n. 460/97;
- copia del documento di riconoscimento del dichia-
Le agevolazioni sulle tariffe postali. rante;
Con Decreto Legge n. 353/2003, così come modificato - copia dello statuto;
dalla legge n. 46/2004, le tariffe postali agevolate sono sta- - richiesta di apertura di un conto per la spedizione
te estese alle Associazioni ed Organizzazioni senza fini di del periodico con l’indicazione della tipografia presso la
lucro (cioè sia alle Onlus che alle Associazioni di volonta- quale verrà stampata;
riato della legge n. 266/91). - certificato di iscrizione del periodico al Tribunale;
Le agevolazioni riguardano l’applicazione della tariffa - dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la
più bassa per la spedizione di stampe periodiche infor- tiratura di ogni singolo numero del periodico.
mative delle associazioni e delle Onlus la cui tiratura per Sono esclusi dalle agevolazioni i periodici che conten-
singolo numero non superi le 20.000 copie. gono inserzioni pubblicitarie per un’area superiore al 45
La tariffa più bassa riguarda i periodici che non con- % dell’intero stampato, su base annua.
tengono inserzioni pubblicitarie. Può essere richiesta, dalle associazioni che periodica-
I periodici possono contenere inserzioni pubblicitarie mente effettuano almeno 1.000 invii contenenti pubblici-
entro il 45 % dell’area dell’intero stampato. tà, la spedizione mediante POSTA TARGET. In tal caso
In tal caso la tariffa è superiore ma è subordinata non si procede alla materiale affrancatura che viene
all’avvenuta iscrizione dell’associazione al Registro degli sostituita con un riquadro a stampa sulla busta od all’in-
Operatori della Comunicazione (R.O.C.) che si effettua terno dell’involucro cellofanato riportante il logo Posta-

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Target e gli estremi dell’autorizzazione concessa. Cia- periodici o notiziari le associazioni godono della riduzio-
scun invio deve avere la stessa tipologia e lo stesso peso. ne dell’aliquota IVA al 4 %.
Tutti gli invii devono essere divisi per Codice di Avvia- In passato la prassi ministeriale aveva consentito
mento Postale ed, all’interno della stessa città, per zona l’esenzione dall’IVA per gli acquisti di ambulanze, ma la
CAP. L’importo corrispondente all’affrancatura va pagato circolare n. 217/E dell’Agenzia delle Entrate del
con bollettino di conto corrente postale, la cui ricevuta va 30/11/2000 ha precisato che la prassi era contraria ai rego-
allegata alla distinta della spedizione da effettuare. Le lamenti comunitari in materia di IVA e quindi l’esenzione
tariffe postali sono quelle della posta ordinaria. è cessata.
Conseguentemente, di seguito all’opera di sensibiliz-
I.V.A. - L’Imposta sul Valore Aggiunto zazione delle organizzazioni di volontariato nazionali di
Gli acquisti da parte delle associazioni di beni e servizi trasporto sanitario e di protezione civile la legge n.
sono assoggettati ad IVA in quanto l’associazione è consi- 342/2000 all’art. 96 prevede un fondo di 5 milioni di euro
derata come un “consumatore finale”. Pertanto non vi è per l’anno 2000 e 7,5 milioni dal 2001 in poi per la conces-
alcun diritto alla detrazione dell’IVA pagata sugli acquisti sione di contributi alle associazioni che hanno effettuato
e sulle prestazioni ricevute e l’IVA pagata resta a carico acquisti di ambulanze (nei limiti dell’80 % del fondo), di
dell’associazione. beni strumentali (nei limiti del 15 % del fondo) e di beni
Le attività strettamente connesse a quella istituzionale da donare alle strutture sanitarie pubbliche (residuale
sono considerate attività commerciali, quindi c’è l’obbli- 5%) nell’anno precedente a quello della istanza.
go della tenuta dei libri Iva e della contabilità semplifica- L’importo del contributo che viene concesso deriva dal
ta (art. 20 bis DPR n. 600/73). rapporto tra l’ammontare delle somme richieste e la
Conseguentemente occorre emettere fatture, regi- disponibilità del fondo a disposizione .
strarle, tenere il registro dei corrispettivi e degli acquisti, Il regolamento di attuazione è stato emanato con D.M.
delle liquidazioni e dei versamenti. Se si applica il princi- n. 388/2001.
pio di maggior favore (applicazione dell’art. 8 della legge Le ambulanze ed i beni strumentali che per le loro
n. 266) non vi è alcun obbligo. caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizza-
Le operazioni effettuate dalle associazioni non si con- zione, devono essere utilizzati direttamente ed esclusiva-
siderano cessioni di beni né prestazioni di servizi ai fini mente per attività di utilità sociale.
dell’IVA, anche se si riferiscono ad attività commerciali Naturalmente i beni di consumo non possono essere
marginali. considerati beni strumentali.
Tale esclusione comprende tutti gli adempimenti con- Le istanze vanno presentate entro il 31/12 di ogni anno
nessi e cioè apertura di partita IVA, emissione di fatture, al Ministero del Welfare e devono essere relative ad
registrazione contabile. acquisti già effettuati dei quali va prodotta idonea docu-
Per le prestazioni effettuate basta emettere una Nota mentazione.
di Debito o una ricevuta. Con decisione del 23/12/2005 il Ministero, su conforme
Per la composizione, la legatoria e la stampa dei propri parere dell’Ufficio Legislativo, ha concordato con l’Osser-

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vatorio Nazionale del Volontariato che il contributo possa dei soci non concorrono a formare reddito imponibile per
essere concesso sulla base della fattura di acquisto non effetto dell’applicazione dell’art. 148 del D. Lgs. 12/12/2003
quietanzata ed erogato alla presentazione della quietan- n. 344 ai sensi dell’art. 9 della Legge n. 266/91.
za. I beni per i quali è stato concesso il contributo devono
essere utilizzati direttamente ed esclusivamente dai bene- I rimborsi spese ai volontari.
ficiari del contributo. La legge n. 266/91 precisa che l’attività del volontario è
Il loro uso non può cambiare per almeno 3 anni e nello quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito,
stesso periodo non possono essere ceduti. tramite l’organizzazione di cui fa parte, senza fini di lucro
Per l’anno 2000 il contributo concesso è stato del 28% anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà e
per le ambulanze e dell’11,74 % per i beni strumentali. che tale attività è incompatibile con qualsiasi forma di
Negli anni successivi la percentuale di costo recuperata lavoro subordinato od autonomo od altro rapporto di con-
dalle associazioni è diminuita rendendo il provvedimento tenuto patrimoniale con la stessa organizzazione di ap-
sempre meno efficace. partenenza. È tuttavia previsto il rimborso da parte
Poiché il meccanismo della concessione del contributo dell’associazione delle spese sostenute dai propri volon-
a posteriori, unitamente alla progressiva diminuzione del tari per la loro attività (art. 2).
contributo in termini percentuali per effetto dell’aumen- Deve trattarsi però di spese effettivamente sostenute e
to costante dell’importo delle richieste rispetto alla dispo- documentate e relative all’intervento loro richiesto dal-
nibilità del fondo, portava a vanificare lo spirito del prov- l’associazione. Tali rimborsi sono esenti da qualsiasi rite-
vedimento legislativo che intendeva annullare la spesa nuta fiscale e previdenziale.
sostenuta dalle associazioni per l’IVA, l’art. 20 del D. L. n. Non può in alcun modo procedersi ad una forfetizza-
269/2003 consente alle associazioni iscritte al registro ed zione di tali spese e, conseguentemente, al loro pagamen-
alle Onlus di conseguire un contributo del 20 % del prez- to in assenza di documentazione fiscale. Va tenuta pre-
zo complessivo di acquisto, mediante analoga riduzione sente la responsabilità personale di chi nell’associazione
dello stesso praticata dal venditore. Il venditore recupera procede al pagamento di pseudo-rimborsi. Ciò è partico-
tale somma compensandola in sede di dichiarazione dei larmente importante nel caso in cui l’associazione abbia
redditi di impresa. una convenzione con un ente pubblico per l’effettuazione
Questo meccanismo può essere utilizzato però soltanto di un servizio e tra le spese vi comprenda anche il paga-
per le ambulanze. Esclusivamente per le associazioni di mento di impropri rimborsi spese ai volontari.
vigili del fuoco volontari, l’art. 20 del D.L. n. 269/2003 pre- È da considerarsi obbligatorio (in applicazione della
vede la concessione di un contributo del 20% del costo legge 266/91 che prescrive “entro limiti preventivamente
complessivo di acquisto delle ambulanze e dei beni mobi- stabiliti dalle organizzazioni stesse”) che il Consiglio
li destinati ad attività antincendio. Direttivo dell’Associazione deliberi ad inizio di anno qua-
li sono le spese che possono essere rimborsate ed i loro
Le quote associative ed i contributi dei Soci. limiti.
Le somme versate a tale titolo all’associazione da parte Tale delibera dovrebbe prevedere:

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- i tipi di spesa ammissibili; Le prestazioni di lavoro.
- i limiti di spesa per singolo tipo; L’associazione di volontariato, la cui attività è caratte-
- la procedura di autorizzazione per effettuare la spesa; rizzata dalle prestazioni volontarie e gratuite dei propri
- la documentazione che il volontario è tenuto a pre- soci, può avvalersi di personale dipendente o di presta-
sentare; zioni di lavoro autonomo ma esclusivamente nei limiti
- la procedura di controllo della documentazione e necessari al regolare funzionamento dell’associazione o a
dell’effettuazione del rimborso. qualificarne l’attività. Deve quindi esservi una chiara
È opportuno che il rimborso delle spese avvenga su sproporzione tra il numero dei volontari e quello dei di-
richiesta dell’interessato fatta su apposito modello. pendenti e collaboratori.
Tra le spese rimborsabili possono rientrare: In genere il ricorso a dipendenti e collaboratori riguar-
- le spese di viaggio relative a spostamenti effettuati da le attività amministrative, il coordinamento di partico-
per prestare l’attività. Per l’uso della propria autovettura lari attività, consulenze specialistiche e simili.
è consentito il rimborso sulla base dei km. percorsi e del Tralasciando il caso dell’assunzione di personale
quinto del costo/litro della benzina super. È consigliabile dipendente per il quale si deve individuare il contratto
l’adozione di una tabella km delle distanze che serva da collettivo nazionale di riferimento e la tipologia del rap-
riferimento generale, stante che ormai non esiste più da porto tempo pieno, part/time, lavoro intermittente le pre-
anni la tabella ACI di riferimento. Per l’uso della macchi- stazioni a favore dell’associazione possono avere le
na in città dove non può essere prevista una tabella km seguenti caratteristiche:
delle distanze è da consigliare il rimborso del solo costo - rapporto di lavoro autonomo con un libero pro-
della benzina con l’uso della scheda carburante. È indi- fessionista;
spensabile comunque che siano dettagliati date, luoghi e - rapporto di lavoro autonomo occasionale vero e
motivo degli spostamenti e che tali dati siano riscontrabi- proprio;
li nell’attività prestata dal volontario; - rapporto di collaborazione coordinata e conti-
- le spese di vitto ed alloggio nel caso di prestazione nuativa c.d. a progetto (LAP);
resa al di fuori dell’abituale sede; - rapporto di collaborazione coordinata e conti-
- altre spese fatte dal volontario per conto dell’asso- nuativa a carattere occasionale.
ciazione e riguardanti beni o servizi. Le ultime due tipologie sono previste negli artt. 61/69
Tra le spese non rimborsabili vi sono tutte le spese non del D. Lgs. n. 276/2003, comunemente detta “Biagi” e del-
documentate e tutti i rimborsi forfetari. la relativa circolare ministeriale n. 1/2004.
Tra le spese non rimborsabili è opportuno inserire Il rapporto di lavoro autonomo con il libero professio-
anche quelle sostenute dal volontario per recarsi presso nista per consulenze, docenze ecc, presuppone la reda-
la sede della sua associazione. Infatti tali spese sono pro- zione di una convenzione nella quale vengono precisate
pedeutiche allo svolgimento dell’attività e quindi non si durata (in genere annuale), tipologia delle prestazioni da
riferiscono ad una attività prestata, come previsto dalla effettuare e modalità di svolgimento, compenso per sin-
legge n. 266/91. gola prestazione o forfetario per l’intera durata. Natural-

73 74
mente il professionista rilascerà fattura o parcella, con Possono essere stipulati successivi contratti di lavoro
addebito del contributo della sua Cassa di Previdenza con lo stesso collaboratore su analoghi progetti o pro-
(che provvederà lui stesso a versare) e dell’IVA. grammi di lavoro. Come pure possono essere stipulati più
Sull’importo della fattura o parcella dovrà essere effet- contratti per lavori diversi.
tuata la ritenuta IRPEF d’acconto (20 %) il cui importo Il contratto stipulato può essere rescisso prima della
dovrà essere versato dall’associazione all’erario entro il scadenza. Può considerarsi concluso anche prima della
giorno 16 del mese successivo mediante il Mod. F 24. data di scadenza se il progetto viene ultimato prima della
Il rapporto di lavoro autonomo occasionale vero e pro- data stessa. In tal caso il compenso è ugualmente dovuto
prio è caratterizzato dall’assenza della continuità e del per intero.
coordinamento da parte dell’associazione e pertanto non Del contratto va data comunicazione all’INPS territo-
vi sono obblighi contributivi riale competente per l’iscrizione dell’interessato alla
Il rapporto di lavoro a progetto, che prevede la forma Gestione Separata per i quali dovranno essere versati i
scritta, si instaura con una persona per la realizzazione di contributi. Tale iscrizione è compatibile con l’esistenza di
un programma o progetto da realizzare entro una data altri rapporti di lavoro a progetto o lavoro dipendente da
indicata. Il progetto viene identificato come un’attività parte della stessa persona.
ben identificabile collegata ad un risultato finale cui il Per i dipendenti pubblici occorre acquisire il consenso
collaboratore partecipa direttamente. Il progetto può preliminare dell’amministrazione di appartenenza e
essere connesso all’attività principale ed a quella acces- comunicare i compensi liquidati al Dipartimento della
soria dell’associazione. Funzione Pubblica.
Il programma di lavoro invece consiste in un tipo di Il rapporto di lavoro a progetto o programma viene
attività non direttamente riconducibile ad un risultato fi- per grandi linee assimilato al lavoro dipendente anche se
nale in quanto il risultato è parziale e destinato ad essere mancano alcuni elementi caratteristici di questo come
integrato da altre attività. l’orario di lavoro e il carattere di subordinazione. Il titola-
Poiché il collaboratore ha il dovere di non svolgere atti- re del rapporto espleta i propri compiti in autonomia pur
vità in concorrenza, non deve diffondere notizie e apprez- in presenza di una attività di coordinamento dei dirigenti
zamenti che possano recare pregiudizio all’associazione, dell’associazione.
l’inosservanza di tali doveri può giustificare la risoluzio- Il compenso può essere corrisposto mensilmente o con
ne anticipata del rapporto di collaborazione. altra cadenza e va assoggettato al contributo INPS nella
È possibile istituire più contratti successivi con lo stes- percentuale prevista a seconda delle caratteristiche pre-
so collaboratore. videnziali del collaboratore ed alla ritenuta IRPEF secon-
Il contratto deve essere stipulato in forma scritta. Deve do le percentuali di tassazione e le detrazioni spettanti
contenere l’indicazione del progetto o programma di lavo- per il lavoro dipendente.
ro, il compenso pattuito ed i criteri di determinazione Sia il contributo INPS (a carico del collaboratore ed a
dello stesso, i tempi e le modalità di pagamento nonché carico dell’associazione) che la ritenuta IRPEF e relative
gli eventuali rimborsi spese. addizionali regionali e comunali vanno versate all’erario

75 76
con il Mod. F 24 entro il giorno 16 del mese successivo al Sull’importo corrisposto va effettuata la ritenuta
pagamento del compenso. IRPEF di acconto del 20 % con la modalità di cui sopra.
La liquidazione del compenso avviene attraverso una Anche per i rapporti di lavoro occasionali l’associa-
busta-paga. zione entro il 15 marzo dell’anno successivo deve rilascia-
È dovuto dall’associazione anche il contributo obbli- re la certificazione dei compensi pagati nella sua qualità
gatorio INAIL. L’assimilazione del LAP al lavoro dipen- di sostituto d’imposta ed entro le scadenze previste pre-
dente implica la tenuta del libro infortuni, del libro matri- sentare il Mod. 770.
cola e del libro paga, come per i dipendenti. Va precisata la responsabilità che incombe sul Presi-
Gli altri adempimenti fiscali sono rappresentati: dente dell’associazione per l’omesso versamento delle
- dalla certificazione del compenso erogato da rila- ritenute fiscali effettuate nei confronti dei dipendenti e
sciare al collaboratore entro il giorno 15 del mese di mar- dei collaboratori.
zo dell’anno successivo; L’art. 1, comma 414 della Legge n. 311/2004 ha aggiun-
- dalla denuncia all’INPS dei compensi pagati to l’art. 10 bis al D. Lgs. n. 74/2000 nel quale si stabilisce la
nell’anno; reclusione da 6 mesi a 2 anni per chiunque non versa
- dal pagamento dei contributi INAIL entro il 16 feb- entro il termine previsto per la dichiarazione annuale del
braio dell’anno successivo; sostituto d’imposta, le ritenute risultanti dalla certifica-
- dalla presentazione entro il 31 maggio dell’anno suc- zione rilasciata ai sostituti, per un importo superiore a
cessivo della dichiarazione quale sostituto d’imposta 50.000,00 euro nel periodo d’imposta.
(Mod. 770). Il modello può anche essere trasmesso per via L’istituto del ravvedimento operosi previsto dall’art.
telematica entro il mese di novembre. 13 del D. Lgs n. 472/97 prevede la possibilità di regolariz-
Il lavoro occasionale è caratterizzato da una prestazio- zare spontaneamente violazioni ed omissioni con il versa-
ne di lavoro autonomo non esercitata in via abituale e mento di sanzioni ridotte, la cui entità varia a seconda
quindi caratterizzata da una attività episodica non sog- della tempestività del ravvedimento e del tipo di violazio-
getta a ripetizioni ravvicinate nell’arco del tempo, che in ne. Il ravvedimento può essere operato in qualsiasi mo-
un anno solare non possono essere superiori a 30 giorni mento dell’anno.
ed ai 5.000,00 euro complessivi. Non può essere operato se è iniziata una attività di accer-
Nel caso in cui dovesse superarsi il limite di euro tamento o di contestazione da parte dell’amministrazione
5.000,00 sono dovuti i contributi INPS con iscrizione alla finanziaria portata a conoscenza dell’associazione.
gestione separata dell’INPS, come disposto dall’art. 44
del D.L. n. 269/2003. Le prestazioni di lavoro autonomo da parte dei profes-
La circostanza del superamento o meno del limite di sionisti e degli artisti.
euro 5.000,00 deve essere attestata dal collaboratore occa- In genere le Associazioni di volontariato ricorrono a
sionale, con una dichiarazione da apporre sulla ricevuta prestazioni di professionisti con partita IVA quali avvoca-
del pagamento che viene fatta a loro favore dall’associa- ti, commercialisti, medici, psicologi, ecc.
zione. L’Associazione ha l’obbligo di effettuare anche nei con-

77 78
fronti di queste persone la ritenuta IRPEF di acconto la particolarità del rapporto che lega il socio alla associa-
mentre è tenuta a corrispondere l’importo dell’IVA e del zione che non è riconducibile ad alcun rapporto di lavoro
contributo della cassa di previdenza cui è iscritto il pro- anche di tipo autonomo.
fessionista. L’obbligo è di carattere generale e prescinde dal grado
Gli adempimenti fiscali sono gli stessi visti prima. di pericolosità dell’attività svolta.
Le prestazioni degli artisti hanno però degli aspetti L’obbligo riguarda esclusivamente i soci attivi, quelli
particolari. cioè che effettivamente svolgono l’attività di volontariato.
Infatti, qualsiasi operatore dello spettacolo che svolga, Nulla vieta comunque all’associazione di estendere la
anche in modo occasionale, un’attività di tipo artistico è copertura assicurativa anche ai soci non attivi, cioè a quel-
tenuto all’iscrizione all’ENPALS (Ente Nazionale di Pre- li che contribuiscono all’attività associativa solo con il
videnza ed Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo). proprio contributo annuale.
Gli organizzatori di eventi che ingaggiano in qualsiasi In attuazione dell’art. 4 della legge n. 266/91 deve esse-
modo un lavoratore dello spettacolo debbono farne de- re istituito il registro degli aderenti che prestano attività
nunzia all’Ufficio Enpals (presso gli sportelli Siae), indi- di volontariato nel quale vengono indicate per ogni volon-
cando gli estremi della prestazione e del compenso stabi- tario le generalità e la residenza.
lito. Su tale compenso sono dovuti i contributi. Il registro va aggiornato con le nuove adesioni o cancel-
Le associazioni di volontariato iscritte ai registri della lazione dei volontari dall’associazione e va tenuto con le
legge n. 266/91 sono esenti dall’obbligo del versamento consuete modalità dei libri obbligatori (numerazione e
dei contributi come previsto dalla circolare Enpals n. 21 timbratura delle pagine, autentica delle variazioni da par-
del 4/6/2002. Poiché si presume che la prestazione del te del Presidente, senza abrasioni o cancellature).
lavoratore dello spettacolo preveda un compenso, nel Le polizze assicurative possono essere individuali o
caso in cui questa venga effettuata gratuitamente la cir- cumulative. Nelle polizze cumulative, che hanno premi
costanza deve essere dimostrata. Deve essere pertanto più contenuti, non vengono indicati i nominativi dei
richiesta all’artista una dichiarazione da cui risulti la gra- volontari assicurati, bensì il numero massimo di essi. In
tuità della prestazione e la condivisione degli scopi di soli- questo caso è possibile che la compagnia assicuratrice
darietà sociale perseguiti dall’ente organizzatore e dalla richieda comunque l’elenco degli assicurati e le sue varia-
manifestazione. zioni al fine di evitare sotterfugi.
La copertura assicurativa decorre dal giorno successi-
L’obbligo di assicurazione. vo a quello di iscrizione e cessa alle ore 24 del giorno di
L’art. 4 della Legge n. 266/91 impone alle associazioni cessazione comunicato.
l’obbligo di assicurare i propri aderenti che prestano atti-
vità di volontariato per i rischi di infortunio e di malattia Il cambio della Sede sociale.
connessi con lo svolgimento dell’attività, nonché per la Il cambio della sede sociale va comunicato all’Agenzia
responsabilità civile verso i terzi. delle Entrate sull’apposito mod. AA5/5 del Ministero del-
Non è un adempimento da fare presso l’INAIL attesa le Finanze (anagrafe tributaria) anche se non si è soggetti

79 80
di imposta. Il modello, firmato dal legale rappresentante 35/2005) non sono molto conosciuti e spontaneamente
dell’associazione, va corredato della copia della delibera utilizzati per cui le entrate che possono pervenire alle
dell’Assemblea Straordinaria dei Soci o del Consiglio associazioni sono sporadiche ed aleatorie. Per cui le dona-
Direttivo (a seconda se la variazione della sede ha richie- zioni e le liberalità vanno spinte attraverso azioni pro-
sto o meno la variazione dello Statuto associativo) e della grammate ed incisive.
fotocopia del documento di identità e codice fiscale del Sinteticamente queste azioni vengono indicate con il
Presidente se la variazione viene presentata da persona termine inglese di Fund Raising e possono essere effet-
diversa. In tal caso occorre anche presentare la delega tuate improvvisando con buona volontà oppure rivolgen-
del Presidente redatta su apposito modello dell’Agenzia. dosi ad esperti che studiano le caratteristiche dell’asso-
ciazione committente, i suoi programmi e successiva-
I finanziamenti alle Associazioni - Il Fund Raising. mente impostano una campagna di raccolta fondi razio-
L’attività delle associazioni non può svolgersi senza nale e produttiva.
avere a disposizione delle entrate la cui entità consente Modalità esemplificative di raccolta fondi sono:
un maggiore o minore numero di iniziative e quindi una - la vendita di oggetti costruiti dai soci o dalle persone
più o meno efficace soddisfacimento dei bisogni della col- assistite dall’associazione in occasione di mani-
lettività cui ci si rivolge per gli scopi sociali previsti nello festazioni in luoghi pubblici od aperti al pubblico;
statuto associativo. - la vendita di generi avuti in dono da imprese;
Le entrate possono provenire da privati o da enti pub- - l’organizzazione di spettacoli di intrattenimento con
blici. biglietto di ingresso od offerta spontanea di liberalità;
Tra i primi vi sono le quote associative annuali, le dona- - l’organizzazione di giochi a premi, pesche, tombole,
zioni e liberalità fatte da persone fisiche e da imprese, la ecc.;
vendita di beni prodotti dai soci, finanziamenti da impre- - l’invio a mezzo postale di depliants che illustrano
se sotto forma di sponsorizzazioni. l’attività dell’associazione ed allegata lettera di
Le seconde sono relative esclusivamente a contributi richiesta di donazione per sostenerla;
generici o concessi per l’effettuazione di determinate ini- - la visita a titolari di aziende per sensibilizzarli ad
ziative, oppure sono relative a rimborsi o compensi deri- una donazione generica di sostegno oppure al
vanti da convenzioni per l’effettuazione di servizi. finanziamento di uno specifico progetto;
In genere le associazioni, specie le più piccole, non - la stipula di un accordo con una azienda per mezzo
dispongono di congrue risorse finanziarie derivanti dalle del quale l’associazione pubblicizza l’azienda od i
quote sociali o da contributi generici degli enti pubblici suoi prodotti avendone un corrispettivo legato alle
(Comuni o Province) per cui è indispensabile che le stes- vendite.
se imparino ad utilizzare le tecniche che consentono di Il fund raising deve essere un progetto volto a creare
raccogliere fondi dai privati. nel tempo un flusso di risorse costanti ed adeguate
Gli strumenti legislativi che prevedono vantaggi fiscali all’attività istituzionale che si vuole perseguire. Una dona-
per i donatori (legge n. 266/91, D. Lgs. N. 460/97, Legge n. zione soltanto emotiva è destinata a non ripetersi.

81 82
Occorre preliminarmente definire gli obiettivi della so Wilfredo Pareto l’ 80 % dei risultati viene dal 20 % degli
campagna, analizzare le risorse necessarie per realizzar- sforzi. Anche nel fund raising l’80 % dei fondi raccolti
la e quelle disponibili, la disponibilità delle persone che proviene dal 20 % dei donatori;
dovrebbero realizzarla. 6) Dire sempre la verità. Non farsi tentare dall’idea di
Occorre ancora dedicare molta attenzione alle caratte- ingigantire una buona causa per impressionare il donatore;
ristiche delle persone cui si indirizza la campagna, alle 7) Rendere facile donare. Indicare sempre le modalità
motivazioni scelte per stimolare la donazione, alla valuta- per offrire il contributo, precompilare il bollettino di ver-
zione se più opportuna una richiesta di sostegno generico samento, fornire la busta già affrancata;
ovvero una richiesta su un progetto specifico da realizzare. 8) Non cercare alibi. Riconoscere i propri errori nella
Attivata la campagna occorre monitorarla prevedendo campagna fund raising;
tempi e risultati da raggiungere ed adeguando l’azione ai 9) Affidare il fund raising a persone preparate. Il
risultati. fund raising non si può improvvisare;
Al termine della campagna mantenere i contatti con 10) Non è necessario essere una grande associazione
tutte le persone alle quali ci si è rivolti, in special modo per fare fund raising;
con quelli che hanno effettuato la donazione. Per tutto 11) Controllare costantemente l’azione di fund rai-
questo è indispensabile l’aiuto di un esperto. sing;
Sintetizzando, vi sono delle idee guida alla base del 12) Ringraziare sempre;
fund raising : 13) Ricordarsi sempre del donatore.
1) Il reciproco interesse. Cioè utilizzare il rapporto
allo scopo di un reciproco beneficio. L’associazione deve
scoprire cosa può spingere il possibile finanziatore ad
intervenire. Connessione emotiva? Attenzione ad una
causa?;
2) È un rapporto tra persone. Chi dona deve essere
visto come una persona non come un portafoglio. Occorre
quindi stabilire un rapporto che faccia partecipe sempre
il donatore della vita, dei problemi e dei successi dell’as-
sociazione;
3) La tecnica di marketing. Non si tratta di assillare i
potenziali donatori, occorre interessare;
4) Il giusto per 6. Per avere successo l’azione di fund
raising deve essere condotta dalla persona giusta, che
chiede al donatore giusto, la giusta cifra, per un giusto
progetto, nel momento giusto, nel modo giusto;
5) La legge di Pareto. Per l’economista del secolo scor-

83 84
Il Bilancio sociale La periodicità annuale della sua stesura consente di
effettuare confronti temporali sui risultati raggiunti.
Il Bilancio Sociale è un documento pubblico rivolto a
tutti gli interlocutori sociali che direttamente o indiretta-
mente sono coinvolti nell’attività dell’azienda, dai proprie-
tari, ai dipendenti, ai clienti, ai fornitori, alle banche, ecc.
Nel Bilancio Sociale si rende noto l’identità ed il siste-
ma di valori di riferimento assunti dall’azienda, la coe-
renza dei comportamenti gestionali ed i risultati dell’at-
Il Bilancio Sociale è una nuova forma di rendicontazio- tività svolta rispetto a tali valori, la rilevazione dello stato
ne che si comincia a diffondere negli anni 90 nelle impre- di interazione con la collettività cui si rivolge, nonché gli
se statunitensi, inglesi, tedesche e francesi, allorché il obiettivi di miglioramento che l’azienda si impegna a con-
comportamento dei consumatori evidenzia di essere seguire nel futuro.
influenzato da motivazioni sociali che fanno riferimento Le caratteristiche del Bilancio Sociale ovviamente
ai temi dell’inquinamento, del rispetto della genuinità dei sono leggermente diverse a seconda della tipologia del-
prodotti, dello sfruttamento dei lavoratori del terzo mon- l’azienda che lo produce: di produzione, di consumo, di
do o dei minori. servizi, pubblica, privata, ecc.
L’influenza dei temi sociali nel comportamento dei Per tutte però valgono talune caratteristiche fonda-
consumatori orientava gli stessi verso le aziende che mentali:
dimostravano di condividere tale sensibilità a discapito di - La descrizione dell’identità (assetto istituzionale,
quelle che non mostravano tale condivisione. scopi o meglio missione valori etici di riferimento, obietti-
Conseguentemente le aziende profit hanno comincia- vi a breve, medio e lungo termine).
to ad elaborare, sulla base del lavoro di gruppi di studio - La produzione e distribuzione del c.d. valore ag-
qualificati, una nuova forma di rendicontazione della loro giunto, cioè la ricchezza prodotta dall’azienda nei con-
attività tale da mantenere od accrescere il consenso e la fronti dei diretti interlocutori: proprietari, dipendenti,
legittimazione sociale nei loro confronti il che avrebbe pubblica amministrazione (per le imposte e tasse), banche
loro consentito di mantenere competitività e profitti. (per gli interessi sui finanziamenti concessi).
In Italia a partire dall’anno 2000 inizia la pubblicazio- - La relazione sociale nella quale vengono esplicitati
ne da parte di alcune aziende nazionali di produzione del gli obiettivi e le norme di comportamento coerenti con
loro bilancio sociale, cui seguono gli istituti di credito ed l’identità aziendale, l’identificazione delle categorie di
ora gli enti pubblici Comuni ed ASL. interlocutori diretti ed indiretti dell’azienda (stakehol-
Il Bilancio Sociale è un documento consuntivo dell’at- ders) cui è diretto il Bilancio Sociale, le politiche perse-
tività svolta in un anno di attività, contiene informazioni guite nei confronti delle singole categorie di stakehol-
veritiere e controllabili sui risultati raggiunti, sugli obiet- ders, la completa esposizione dei fatti aziendali con infor-
tivi perseguiti e sui programmi futuri. mazioni quali-quantitative, le opinioni degli stakeholders

85 86
sull’attività svolta, le comparazioni tra i dati indispensa- - per la modulistica Onlus www.finanze.it oppure
bili per meglio illustrare l’attività svolta e consentire le www.agenziaentrate.it
valutazioni da parte degli stakeholders, i programmi di - per leggi e decreti www.parlamento.it (banca dati dal
miglioramento. 9/5/1996)
Oggi tale forma di rendicontazione, fondamentalmen- - www.comune.jesi.an.it (banca dati dal 1998)
te sociale, non può che essere praticata dalle associazioni - per leggi e decreti - www.gazzettaufficiale.it (ultimi 60
di volontariato. giorni)
Una Associazione di volontariato che è nata con una - p e r s e n t e n z e Ta r e g i u s t i z i a a m m i n i s t r a t i v a
missione sociale e che opera per il benessere dei destina- www.giustizia.amministrativa.it
tari della propria azione, che agisce nella collettività, che - www.altalex.com
alla collettività si rivolge per migliorare e professionaliz- - per il Ministero del Welfare - www.welfare.gov.it
zare i propri volontari, che agisce con criteri di democra- - per disegni di legge - www.senato.it
ticità e senza scopi secondari non può che condividere
l’adozione di uno strumento che consentirebbe di fare
conoscere la sua “mission”, il suo operato, i risultati della
sua azione, i suoi obiettivi ed il grado di raggiungimento
di essi, le sue difficoltà, i rapporti con la collettività, il gra-
do di soddisfazione dei propri utenti, il grado di percezio-
ne della sua presenza da parte degli altri.
Il Bilancio sociale è quindi l’occasione per rendere con-
to del proprio operato in modo esauriente e trasparente
ed offrirsi alla valutazione della collettività verso la quale
opera.

*************

Per la ricerca di aggiornamenti si consigliano i


seguenti siti web:
- per il diritto d’autore e la SIAE - www.siae.it
- per il fund-raising - www.fundraisinglab.com
- per il marketing sociale - www.sodalitas.it
- per il bilancio sociale - www.bilanciosociale.it
- per le risoluzioni e circolari dell’Agenzia delle
Entrate - www.agenziaentrate.it

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MODULISTICA » 121 Giornalmastro all’americana
» 122 Rendiconto semplificato di cassa
» 123 Stato patrimoniale dell’associazione
Pag. 191 Sollecito pagamento quota sociale annua » 124 Conto economico dell’associazione
» 192 Autorizzazione rimborso spese » 125 Verbale Consiglio Direttivo di approvazione rendi-
» 193 Richiesta rimborso spese conto annuale o conto consuntivo
» 194 Ricevuta acquisto valori bollati
» 195 Modello parcella (per lavoro occasionale)
» 196 Ricevuta per erogazioni liberali da privati
» 197 Comunicazione donazione merce
» 198 Dichiarazione ricezione merce
» 199 Domanda di occupazione temporanea di suolo pubblico
» 100 Richiesta di autorizzazione per la somministrazione di
alimenti e/o bevande
» 101 Denuncia di inizio attività di somministrazione di ali-
menti e bevande ai soli soci
» 102 Comunicazione dello svolgimento di manifestazioni di
sorte locali: lotterie, tombole, pesche, banchi di bene-
ficienza
» 107 Comunicazione di effettuare una lotteria di beneficenza
» 108 Domanda di esenzione dall’imposta di bollo
» 109 Domanda di patrocinio
» 110 Richiesta di contributo
» 112 Richiesta di contributo art. 96
» 113 Richiesta di contributo
» 114 Fac-simile domanda per potere usufruire delle tariffe
previste per le Associazioni e Onlus - lettera C
» 115 Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
» 116 Richiesta spedizione posta target
» 117 Fac-simile dichiarazione sostitutiva di atto notorio
attestante la tiratura di ogni singolo numero del perio-
dico
» 118 Richiesta conto corrente postale per spedizione
periodico
» 119 Giornale semplice all’italiana
» 120 Giornale mastro a tre colonne

89 90
SOLLECITO PAGAMENTO AUTORIZZAZIONE
QUOTA SOCIALE ANNUA RIMBORSO SPESE

Luogo e data...................... Il Sig. _____________________________________________,


è autorizzato a recarsi il giorno_______________________,
RACCOMANDATA A. R.
presso _____________________________________________
nella sua qualità di ___________________________________ ,
Egr. Sig.___________________ per il seguente motivo:_________________________________
Via________________, n. _____ Conseguentemente è autorizzato il rimborso delle spese di viag-
__________________________ gio anche con l’uso di proprio automezzo.

Oggetto: Sollecito pagamento quote associative annuali. Data, _____________


Firma
La S.V. risulta non avere versato la quota associativa per l’anno (o Il Presidente_________________
gli anni)_______________ per l’importo di euro ____________
La invito pertanto a provvedere al versamento della superiore
somma entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della
presente.
In difetto, sarà adottato nei Suoi confronti il provvedimento di
esclusione dall’Associazione, come previsto dall’art. _________
dello Statuto associativo.
In attesa di un Suo sollecito riscontro alla presente, porgo distinti
saluti.

Firma
Il Presidente_________________

91 92
RICHIESTA RICEVUTA ACQUISTO
RIMBORSO SPESE VALORI BOLLATI

Richiesta rimborso spese sostenute da _____________________ VALORI QUANTITÀ IMPORTO


Incarico ____________________________________________
Per la riunione, la visita, l’incontro del _____________________ Marche da bollo N _____ da € _____ Totale € ______
a __________________________________________________ Francobolli Ord. N _____ da € _____ Totale € ______
Per:________________________________________________ Francobolli
Autorizzazione del Comitato/del Presidente/del V. Presidente/del Posta Prioritaria N _____ da € _____ Totale € ______
___________________________________________________
Itinerario effettuato con l’autovettura targata________________- TOTALE COMPLESSIVO € ______
___________________Km_______ x € 0,25 €__________
Spese viaggio (aereo/treno/nave - in classe economica) €__________
Data, _____________
Solo andata A/R
Bus/metro/pedaggio autostradale €__________
Timbro e firma Esercente ____________________________
Pasti consumati n.______a € _________ €__________
Pernottamenti ______a € ___________ €__________
Varie ___________________________ €__________

TOTALE €__________
Si dichiara di esonerare l’Associazione dei danni eventualmente subiti
per l’uso dell’autovettura

Data _______________ Firma_______________

N.B. Le richieste di rimborso devono essere accompagnate dai documenti di


spesa in originale per pasti e pernottamenti le ricevute o le fatture devono essere
intestate all'associazione.

Rimborsati €_______________________ in data _________________


Mediante ________________________________________________
Firma per quietanza ________________________________________

93 94
MODELLO PARCELLA RICEVUTA PER EROGAZIONI
(per lavoro occasionale) LIBERALI DA PRIVATI

Cognome _____________________Nome ______________________ Associazione __________________


Data di nascita _______________ Luogo di nascita ________________ Via __________________________
Prov. ________ Domicilio fiscale _____________________________ Città _________________________
Città ____________ Prov. ___ Codice Fiscale ____________________ C.F. __________________________
Iscritta al Registro Regionale
Spett.le Associazione
Con D. A. n.___ del ______________
_______________________
Via ___________, n. ______ Data......................
C.F.____________________

Ricevuta n. _________
Descrizione: Compenso per l’attività di ____________________
svolta in occasione di _________________________________
Si riceve dal Sig. _______________________, nato a _____________
svoltosi a ______________ dal ___________al _____________ il _____________, residente in ___________, via _______________,
C.F. ________________________ l’importo di euro _____________,
- Importo lordo € a mezzo ___________*, a titolo di erogazione liberale.
- Ritenuta di acconto IRPEF 20% €
Si rilascia la presente ai fini dei benefici fiscali previsti dall’art. 13 del
_____________ Decreto Legislativo n. 460/97.
Netto a pagare €.
=========== Esente da bollo
Bollo sull'originale Ai sensi del D. Lgs. N. 460/97

Si dichiara, sotto la propria responsabilità che la presente prestazione è Firma


esclusa dal campo di applicazione dell'IVA, art. 5 del D.P.R. 633/72.
Il Presidente_________________
Luogo e data......................
(*)
Firma_______________
·
- Assegno bancario n._________Banca ______________
Quietanza
·
- Bonifico sul c/c n. _________ intestato all’Associazione
Dichiaro di avere ricevuto l'importo netto di cui sopra (euro ________) a
mezzo ____________________________ ·
- Assegno di c/c postale n. _________________________

Data...................... Firma_______________

95 96
COMUNICAZIONE DICHIARAZIONE
DONAZIONE MERCE * RICEZIONE MERCE

Ditta _________________________
Associazione di volontariato ____________________
Sede via ______________________
Sede via ____________________________________
Città _________________________
Città ____________ Prov. ______________________
Prov. _________________________
C.F.________________________________________
Partita Iva _____________________
Iscritta al Registro Regionale con D. A. n.__ del _____

RACCOMANDATA A. R. data...................... Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà

All’Agenzia delle Entrate Il sottoscritto ____________, nato in ___________ il ________,


di___________________
Via ___________, n. ___
residente in ________________ via _________________n. ___
C.F. __________________________ nella qualità di Presidente
Al Comando dell’Associazione “__________________________________”
Guardia di Finanza (**)
di ___________________
via ____________, n. ___ DICHIARA

e p.c. All’Associazione di avere ricevuto in donazione dalla Ditta __________________


“_________________” con sede in ____________, via ____________________n. ____
via_____________, n. ___
tutte le merci indicate nel DDT n.____ del ______________
Oggetto: Donazione merci.
emesso dalla stessa Ditta e che le stesse saranno utilizzate esclu-
Si comunica che, ai sensi dell’art. 13, comma 2 del D. Lgs. n.460/97 si
sivamente per finalità istituzionali.
provvederà alla donazione di merci oggetto della propria attività
all’Associazione di volontariato “__________________________”
con sede in __________, via ___________ C.F. __________________ La presente dichiarazione viene resa ai sensi e per gli effetti
Si fa presente che il trasporto delle merci presso la sede dell’Associa- dell’art. 13 del D. Lgs. n. 460/97.
zione ____________________ sarà effettuato a cura dell’Associazione
ricevente in data _____________, con inizio alle ore ___________
Firma
Le merci hanno un valore complessivo, sulla base del costo di acquisto,
di euro ___________ Il Presidente_________________
Si allega elenco delle merci oggetto della donazione.
La Ditta _________________

(*) Da inviare almeno 5 giorni prima della consegna. (*) Si allega copia del DDT n. ____
(**) Solo nel caso in cui il valore delle merci sia superiore ad € 5.164,57

97 98
DOMANDA DI OCCUPAZIONE TEMPORANEA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER LA
DI SUOLO PUBBLICO SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E/O BEVANDE

Al Sindaco del Comune Al Responsabile dell’Ufficio Pubblici


Esercizi del Comune di
di _________________
____________________

Oggetto: Domanda di autorizzazione per la somministrazione di ali-


menti e/o bevande ai sensi e per gli effetti dell’art. 19, legge 7 agosto
Oggetto: Occupazione temporanea di suolo pubblico 1990, n° 241 e art. 3, D.P.R. 4 aprile 2001, n° 235.
Il sottoscritto ______________________, nato il ___________, Il sottoscritto _________________, nato il __________, a _________,
a _________________, residente in _____________________, residente in _____________, via_____________________________,
via_________________________________________, n. ____, n° _____, C.F. ______________, nella sua qualità di Presidente
dell’Associazione “_______________________________________”,
C.F. ____________________________, nella sua qualità di
con sede in __________, via ________________________, n° _____,
Presidente dell’Associazione “ _________________________” tel. __________, fax __________, C.F. ___________________,
con sede legale in ____________, via ____________________,
n. ____, tel. _______________, fax __________________, CHIEDE
C.F. _________________________, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della legge 25 agosto 1991, n° 287, il
rilascio dell’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e/o
CHIEDE bevande, a favore degli associati, presso la sede dell’Associazione,

di poter occupare temporaneamente il suolo pubblico per DICHIARA


un’estensione pari a mq._______ (scrivere in lettere), a mezzo di 1. che l’attività consisterà nella somministrazione di alimenti/bevande;
________________________, dalle ore _____ alle ore _____ 2. che la somministrazione sarà/non sarà svolta direttamente1 dai soci
dei giorni _______________, per lo svolgimento della seguente dell’Associazione;
iniziativa ___________________________________________ 3. che il locale, dove sarà esercitata la somministrazione, è conforme alle
norme e prescrizioni edilizie, igienico-sanitarie e di sicurezza, come
risulta dalle relative autorizzazioni in possesso dell’Associazione.
Luogo e data...................... Firma
Firma Luogo e data__________
Il Presidente_________________
Il Presidente_________________
Si allegano in copia alla presente domanda i seguenti documenti:
1. copia atto costitutivo o statuto dell’associazione;
2. copia documento di identità del Presidente dell’Associazione.

1. Qualora l’associazione affidi l’attività di somministrazione di alimenti e/o bevande ad


un soggetto terzo, quest’ultimo deve essere indicato nella domanda che deve necessaria-
mente sottoscrivere.

99 100
DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE COMUNICAZIONE DELLO SVOLGIMENTO DI
DI ALIMENTI E BEVANDE AI SOLI SOCI MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI:
LOTTERIE, TOMBOLE, PESCHE, BANCHI DI BENEFICIENZA (1)

Al Responsabile dell’Ufficio Pubblici Esercizi


AL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
del Comune di ____________________
Ispettorato compartimentale dei monopoli di Stato

Oggetto: Denuncia di inizio attività di somministrazione di ali- Il/la sottoscritt __ (cognome) ___________(nome) _____________,
menti e/o bevande ai soli soci, ai sensi per gli effetti dell’art. 19, nat __ a ______________il _____________, CF _________________,
legge 7 agosto 1990, n° 241 e art. 2, D.P.R. 4 aprile 2001, n° 235 residente in ____________, CAP ________, via _________________,
n. _____, tel _____/______________, fax ______________________,
Il sottoscritto____________, nato il __________, a _________, di cittadinanza ____________, in qualità di rappresentante legale
dell’ente organizzatore della manifestazione, denominato
residente in ___________, via___________________, n. ____,
_________________, con sede legale in ________________________
C.F. _______________________, nella sua qualità di Presidente CAP ____________, Via ____________________________ n. _____,
dell’Associazione “__________________________________”,
con sede in __________, via ___________________, n° _____, COMUNICA
tel. __________, fax __________, C.F. _______________,
ai sensi dell’art. 39, comma 13-quinquies del D.L. 30 settembre 2003,
DENUNCIA n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n.
326, che l’ente medesimo intende svolgere nel Comune di
ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della legge 7 agosto 1990, n° ___________in via __________________ in data ________________
241 e con riferimento all’art. 2, D.P.R. 4 aprile 2001, n° 235, una (barrare la casella a fianco della manifestazione interessata):
l’inizio, a decorrere dal giorno __________, dell’attività diretta
di somministrazione di alimenti e/o bevande di tipo __________ LOTTERIA TOMBOLA PESCA/BANCO DI BENEFICENZA

a favore degli associati, nei locali non aperti al pubblico, posti A tal fine, consapevole delle responsabilità penali e della decadenza in
presso la sede dell’Associazione, cui incorrerebbe, a norma degli artt.75 e 76 del D.P.R. 445/2000, in
caso di dichiarazione mendace,
DICHIARA

di avere avuto rilasciata da codesto Comune l’apposita autoriz- DICHIARA


zazione in data __________ e che i locali, dove sarà esercitata la (barrare le caselle interessate):
somministrazione, sono conformi alle norme e prescrizioni edi- r
che l’ente organizzatore:
lizie, igienico-sanitarie e di sicurezza, come risulta dalle relative r
ha forma giuridica di: *
ente morale *
associazione *
comitato,
autorizzazioni in possesso dell’associazione;
è disciplinato dagli artt.l4 e seguenti del codice civile e non ha
Firma fini di lucro, ma scopi:
Luogo e data......................
Il Presidente_________________ *
assistenziali *
culturali *
ricreativi *
sportivi

101 102
r
è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale di cui c) che le cartelle sono contrassegnate da serie e numerazione progres-
all’art.10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460; sive, indicate nella fattura di acquisto rilasciata dallo stampatore;
r
è un partito o movimento politico di cui alla legge 2 gennaio d) che i premi posti in palio non superano, complessivamente, la
1997, n. 2, e che la manifestazione di sorte locale sopra indicata somma di € 12.911,42;
si svolgerà: e) che la vendita delle cartelle non verrà effettuata a mezzo di ruote
* nell’ambito di manifestazione locale dallo stesso orga della fortuna o con altri sistemi analoghi;
nizzata e denominata___________________________
*
al di fuori di una particolare manifestazione; per le PESCHE ed i BANCHI DI BENEFICENZA:
r
che la manifestazione è necessaria per far fronte alle esigenze a) che la manifestazione di sorte che si intende effettuare non si presta,
finanziarie dell’ente (2); per la sua organizzazione, all’emissione di biglietti a matrice, una
parte dei quali è abbinata ai premi in palio;

DICHIARA INOLTRE: b) che la vendita dei biglietti è limitata al territorio del comune ove si
effettua la manifestazione;
per le LOTTERIE: c) che il ricavato della vendita dei biglietti non supera la somma di €
a) che i biglietti in vendita saranno staccati da registri a matrice e 51.645,69;
concorreranno ad uno o più premi secondo l’ordine di estrazione; d) che la vendita delle cartelle non verrà effettuata a mezzo di ruote
b) che la vendita dei biglietti è limitata al territorio della provincia; della fortuna o con altri sistemi analoghi;

c) che l’importo complessivo dei biglietti non supera la somma di e) che i premi consistono solo in servizi e in beni mobili, esclusi il
€ 51.645,69 ed è pari ad € _____________; denaro, i titoli pubblici e privati, i valori bancari, le carte di credito
ed i metalli preziosi in verghe;
d) che i biglietti sono contrassegnati da serie e numerazione progres-
sive, indicate nella fattura di acquisto rilasciata dallo stampatore; f) che l’ente organizzatore intende emettere n. ___________biglietti,
al prezzo di € ________cadauno, per un totale di € _____________.
e) che la vendita dei biglietti non verrà effettuata a mezzo di ruote
della fortuna o con altri sistemi analoghi;
f) che i premi consistono solo in servizi e in beni mobili, esclusi il A norma dell’art.14, comma 2, del D.P.R. 430/2001, allega alla pre-
denaro, i titoli pubblici e privati, valori bancari, le carte di credito sente comunicazione, nella consapevolezza che la mancata allega-
ed i metalli preziosi in verghe. zione non consentirebbe il rilascio del richiesto nulla osta:

per le TOMBOLE: per le LOTTERIE:


a) che la tombola sarà effettuata con l’utilizzo di cartelle portanti una - regolamento nel quale sono indicati:
data quantità di numeri, dal numero 1 al 90, con premi assegnati alle
cartelle nelle quali, all’estrazione dei numeri, per prime si sono a) la quantità e la natura dei premi;
verificate le combinazioni stabilite; b) la quantità ed il prezzo dei biglietti da vendere;
b) che la vendita delle cartelle, è limitata al territorio del comune in cui c) il luogo in cui vengono esposti i premi;
la tombola si estrae d) il luogo ed il tempo fissati per l’estrazione e la consegna dei
*
ed ai comuni limitrofi (barrare la casella se ricorre il caso); premi ai vincitori.

103 104
per le TOMBOLE: adempimenti di propria competenza, nello svolgimento delle loro fun-
1) regolamento: zioni istituzionali.
a) con la specificazione dei premi Dichiara altresì di essere a conoscenza del proprio diritto di accesso e
degli altri suoi diritti, relativi ai dati forniti, riconosciutigli dall’art.7
b) con l’indicazione del prezzo di ciascuna cartella; del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
2) documentazione comprovante l’avvenuto versamento della cau- Allega copia fotostatica di un proprio documento di identità, in corso
zione a favore del Comune nel cui territorio la tombola si estrae, di validità.
nelle forme e secondo le modalità previste dall’art. 14, comma 4,
del D.P.R.430/2001 ed in misura pari al valore complessivo dei
premi promessi, determinato in base (barrare le caselle interessate): Data......................
Firma
*
al loro prezzo d’acquisto;
Il Presidente_________________
*
al valore normale degli stessi (se non acquistati a titolo oneroso).

SI IMPEGNA:

a) a dare comunicazione dello svolgimento della manifestazione, a


norma dell’art.14 del D.P.R.430/2001, almeno trenta giorni prima,
al Prefetto competente ed al Sindaco del Comune in cui si effettuerà
l’estrazione;
b) a comunicare altresì alle predette Autorità ed all’Ispettorato com-
partimentale dei monopoli di Stato, in Via ......................................,
eventuali variazioni delle modalità di svolgimento della manife
stazione, in tempo utile per consentire l’effettuazione dei controlli;
c) a svolgere la manifestazione nelle forme e secondo le modalità,
(1) La comunicazione dev’esser presentata, o fatta pervenire,
nonché provvedendo a tutti gli adempimenti, di cui agli artt. l3 e 14
all’Ispettorato compartimentale dei monopoli di Stato, per tutte le
del D.P.R.430/2001 ed, in particolare, ai commi 6 e seguenti
manifestazioni di sorte locali, prima dell’inoltro della comunicazione
dell’art.14 del richiamato D.P.R.430/2001, con special riferimento
da inviare, a norma dell’art.14 del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430,
alle pubblicazioni ed alle verbalizzazioni ivi previste, alla pubbli-
pubblicato sulla G. U. n.289 del 13.12.2001, al Prefetto e al Sindaco
cità delle estrazioni, da svolgere alla presenza di un incaricato del
almeno trenta giorni prima della manifestazione.
Sindaco, ed alle formalità di chiusura della manifestazione.
Decorsi trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, senza
Il sottoscritto dichiara di essere informato che il conferimento dei dati
l’adozione di un provvedimento espresso da parte dell’Ispettorato, il
sopra riportati e contenuti nell’allegata documentazione è condizione
nulla osta allo svolgimento della manifestazione si intende rilasciato.
necessaria per l’ottenimento del richiesto nulla osta ed esprime libera-
mente il proprio consenso al loro trattamento, anche con strumenti (2) A norma dell’art.l3, c.1, lett.b), del D.P.R.430/2001, non sono
informatici, che sarà limitato alla consultazione necessaria a consentire tenuti ad adempiere a tale prescrizione i partiti ed i movimenti politici
il prescritto controllo da parte dell’Ispettorato ed all’eventuale comuni- di cui alla legge 2 gennaio 1997, n.2, se la manifestazione di sorte
cazione, ove dovesse occorrere, ad altri enti od organi pubblici, volta a locale sopra indicata si svolgerà nell’ambito di una manifestazione
consentire agli stessi il controllo sulla manifestazione e gli altri relativi locale dagli stessi organizzata.

105 106
COMUNICAZIONE DI EFFETTUARE DOMANDA DI ESENZIONE
UNA LOTTERIA DI BENEFICENZA DALL’IMPOSTA DI BOLLO

Al Sig. Sindaco del Comune di Spett.le Istituto Bancario


______________
_____________________
Via ___________ n. ____
Oggetto: Lotteria di beneficenza
Il sottoscritto _________________, nato il __________, a _________, ____________________
residente in __________, via ________________________, n. _____,
C.F. _______________________, nella sua qualità di Presidente
Oggetto: Esenzione dall’imposta di bollo per gli estratti conto
dell’Associazione “_______________________________________”,
con sede in ____________, via ______________________, n. _____, bancari
tel. __________, fax __________, C.F. ______________________, Il sottoscritto _______________________, nato il __________,
COMUNICA a ______________, residente in ________________________,
la promozione di una lotteria di beneficenza che si terrà in via________________________________________, n° _____,
________, via ___________________, n. ___, il giorno ______, C.F. _____________________, nella sua qualità di Presidente
dell’Associazione di volontariato “______________________”,
DICHIARA con sede in __________, via ___________________, n° _____,
ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n° 445 di: C.F. ___________________, iscritta nel Registro generale re-
·
che la lotteria di beneficenza è indetta per il conseguimento gionale del volontariato come da decreto assessoriale n. ______
del fine di _________________; del ______________,
·
che i biglietti emessi saranno n° ______, contrassegnati da
numerazione progressiva e venduti esclusivamente nel terri- CHIEDE
torio di codesto Comune ;
·
che i premi in palio consisteranno esclusivamente in ·
l’esenzione dall’imposta di bollo sugli estratti conto relativi
_______, saranno esposti presso la sede sociale dell’Associa- al conto corrente intrattenuto presso il Vostro Istituto, come
zione e verranno consegnati ai vincitori il giorno __________ disposto dall’art. 17 del D. Lgs. 4 dicembre 1997, n° 460 e
presso ________________; dall’art. 8 della Legge 11 agosto 1991 n. 266;
·
che l’estrazione della lotteria sarà pubblica e avverrà alla pre ·
il riaccredito degli importi trattenuti indebitamente.
senza di un incaricato di codesto Comune con redazione del
relativo verbale.
Luogo e data...................... Firma Firma
Luogo e data......................
Si allegano in copia alla presente istanza:
Il Presidente_________________ Il Presidente_________________
1. copia statuto dell’Associazione;
2. copia del documento d’identità del Presidente dell’Associazione;
3. regolamento della lotteria di beneficenza.

107 108
DOMANDA DI PATROCINIO RICHIESTA DI CONTRIBUTO

Al Sig. Sindaco del Comune di Luogo e data......................


______________ Prot. n. _____
RACCOMANDATA A.R.
Oggetto: Domanda di patrocinio per la realizzazione di Al Sig. Sindaco
___________________________________________________ del Comune di______________

Il sottoscritto _____________, nato il __________, a ________, Oggetto: Richiesta di contributo per la realizzazione di _____________
residente in __________, via __________________, n° _____, ________________________________________________________
C.F. _______________________, nella sua qualità di Presidente
Il sottoscritto _____________, nato il __________, a _________,
dell’Associazione di volontariato “_____________________”,
residente in __________, via ____________________, n. _____,
con sede in ______________, via _______________, n° _____,
C.F. _______________, nella sua qualità di legale rappresentante
tel. __________, fax __________, C.F. ___________________,
dell'Associazione di volontariato “______________________”,
CHIEDE con sede in __________, via ____________________, n. _____,
C.F. ________________________, costituita in data _________
il patrocinio di codesta Amministrazione Comunale per la realiz- come da atto registrato in data _________________ presso
zazione della seguente attività:__________________________, l'Ufficio del Registro di _________________ al n. _____

DICHIARA CHIEDE

1. di nominare il Sig. _________________, nato il __________, la concessione di un contributo per la realizzazione dell'iniziativa
a _________, residente in ____________, via______________, di seguito descritta:___________________________________
C.F. _____________________, quale responsabile della indica-
ta attività, esonerando codesta Amministrazione da ogni even- DICHIARA
tuale responsabilità inerente tale manifestazione;
1) che l'iniziativa per la quale viene richiesto il contributo si svolgerà
2. di impegnarsi a rendere pubblico il sostegno concesso
in _____________ nel periodo _________ e nel caso di eventuali
dall’Amministrazione Comunale;
variazioni di tempo e di luogo ne sarà data tempestiva
3. di non aver presentato analoga richiesta ad altro Comune. comunicazione;
Luogo e data...................... Firma 2) che nel caso di corresponsione del beneficio, si applicherà la
Il Presidente_________________ norma di cui all'art. 4, comma 2, D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 109;

109 110
3) che l'associazione non esercita alcuna attività commerciale
pertanto, sull'ammontare concesso, non dovrà applicarsi la
ritenuta fiscale del 4% ai sensi dell'art. 28 D.P.R. 29 settembre
1973, n° 600;
4) di impegnarsi a citare codesta Amministrazione tra i soste-
nitori dell'iniziativa, rendendo noto pubblicamente quanto
concesso;
5) di non aver presentato richiesta per lo stesso motivo ad altro
Comune.
Firma
Il Presidente_________________

111
RICHIESTA DI CONTRIBUTO
RICHIESTA DI CONTRIBUTO
ART. 96

Luogo e data......................
Luogo e data...................... Prot. n. _____________
Prot. n. ___
RACCOMANDATA A.R. RACCOMANDATA A.R.

Al Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento delle politiche sociali e previdenziali Dipartimento degli Affari Sociali
Osservatorio Nazionale per il Volontariato
Direzione Generale per il volontariato
Via____________________, n° _____
Via Veneto, n. 56 - 00187 ROMA
Oggetto: Richiesta di contributo ai sensi dell’art. 12 della legge 11
Oggetto: Richiesta di contributo ai sensi dell’art. 96 legge 21 novembre agosto 1991, n° 266
2000, n° 342 e del Regolamento Ministeriale 28 agosto 2001, n° 388
Il sottoscritto _____________, nato il __________, a _________,
Il sottoscritto _________________, nato il __________, a _________, residente in __________, via _________________________, n. _____,
residente in __________, via _________________________, n. _____, C.F. ____________________, nella sua qualità di legale rappresentante
C.F. _______________, nella sua qualità di legale rappresentante pro- dell'Associazione di volontariato “___________________________”,
tempore dell’Associazione di volontariato “____________”, con sede con sede in __________, via _________________________, n. _____,
in __________, via _________________, n. _____, C.F. ___________, C.F. _____________, costituita in data _______ come da atto registrato
iscritta al Registro regionale con D.A. n.__ del _______ in data ________ presso l'Ufficio del Registro di __________ al n° ____
CHIEDE CHIEDE
ai sensi e per gli effetti dell’art. 96 della legge 21 novembre 2000, n° 342, ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 della legge 11 agosto 1991, n° 266, la
che all’Associazione venga concesso il contributo per l’acquisto concessione del finanziamento di una somma pari ad € _____ (scrivere
effettuato nell’anno________di __________________ (ambulanza/beni in lettere) per la realizzazione del seguente progetto _______________
strumentali/beni da donare a strutture sanitarie pubbliche).
A tal fine dichiara che l’utilizzo del bene oggetto del contributo è diretto DICHIARA
ed esclusivo per le attività di utilità sociale e che lo stesso bene non può ·che l’Associazione svolge la propria attività nella seguente area di
essere suscettibile di diverse utilizzazioni senza radicali trasformazioni. intervento:____________________________________________;
Nel caso di concessione del contributo richiesto con la presente doman-
·che l'attività per la quale viene richiesto il contributo si svolgerà in
da, il sottoscritto chiede che l’erogazione venga effettuata a mezzo
__________ nel periodo _______ e nel caso di eventuali variazioni
bonifico bancario (specificare le coordinate bancarie/postali) intestato a
di tempo e di luogo ne sarà data tempestiva comunicazione;
____________________.
·che nel caso di corresponsione del beneficio, si applicherà la norma
Firma _______________e timbro di cui all'art. 4, comma 2, D. Lgs. 31 marzo 1998, n° 109.
Firma
Si allegano alla presente istanza:
1. certificato di iscrizione dell’Associazione al Registro Regionale del Volontariato Il Presidente_________________
2. dichiarazione del legale rappresentante ai sensi dell’art. 5, lett. d, D.M. 28 agosto 2001, n° 388 del Si allegano alla presente istanza i seguenti documenti:
Ministero del Welfare e delle Politiche Sociali, con copia del documento d’identità; 1) atto costitutivo e statuto dell’associazione;
2) copia dell’atto di iscrizione dell’associazione nel Registro Regionale delle Associazioni di
3. copia dell’atto di acquisto e della fattura del bene per cui si chiede l’erogazione del contributo.
Volontariato della Regione____________________________________

112 113
Fac-simile domanda per poter usufruire DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
Concernente fatti, stati o qualità personali a diretta conoscenza dell’interessato
delle tariffe previste per le Associazioni (art. 47 D.P.R. 28 Dicembre 2000 n. 445 - Testo unico dalle disposizioni legislative
e Onlus - lettera C e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)

Associazione di volontariato _______________________ Il sottoscritto _____________________________________________


Sede via __________________ Città ________________ nato il ________________ a _______________________(_________)
Prov. ______ C.F. _______________________________
residente a _____________ in Via ______________________ n._____
Iscritta al Registro Regionale
con D. A. n.__ del ________ Nella qualità di legale rappresentante dell’Associazione
________________________________________________________
Prot. n._____ Data...................... Codice Fiscale ___________________ Con sede in _______________
Via ___________________________ n. ____ Tel. ________________
Spett. Poste Italiane Spa Editrice della pubblicazione__________________________________
Direzione Commerciale
Con periodicità ________________ e Redazione in _______________
Regionale
via A. De Gasperi, 103 Via _______________________ n. _____
90146 Palermo
DICHIARA
Oggetto: Richiesta agevolazione tariffaria.
·
che l’Associazione è compresa fra i soggetti di cui al comma 2
Il sottoscritto ____________________________, nato in __________, dell’art. 1 del Decreto Legge 24 dicembre 2003, n° 353, convertito,
il _______, residente in ________, via _________________, n. ______, con modificazioni, in L. n. 46 del 27 febbraio 2004 e che la
C.F. __________________________, nella qualità di Presidente pubblicazione non rientra fra quelle escluse dalla relativa agevola-
dell’Associazione “_____________________” con sede in _________, zione tariffaria di cui all’art. 2 dello stesso Decreto Legge;
CAP ______, via ______________ n. ___, C.F. __________________,
e-mail ______________, Tel. ______________ Fax _______________ ·
che l’Associazione non ha fini di lucro in quanto:
a) rientrante fra quelle indicate nell’art. 10 del Decreto legislativo
CHIEDE 4.12.1997 n. 460 (O.N.L.U.S.), iscritta all’anagrafe delle
l’ammissione alle agevolazioni tariffarie per gli invii postali di O.N.L.U.S. presso la Direzione Regionale delle Entrate del
cui al comma 20, lettera c, dell’art. 2 della legge 23/12/1996 n. Ministero dell’Economia e Finanze di_______________
662, per il periodico ______________________________ prot______del _____________
(nome e periodicità della testata). b) Organizzazione di volontariato (di cui alla L. 11.08.1991 n. 266);
L’Associazione si impegna a rifondere eventuali differenze Dichiara inoltre di conoscere la responsabilità penale cui può andare incontro
in caso di falsa dichiarazione ai sensi dell'alt 76 D.P.R. 28 Dicembre 2000 n. 445.
tariffarie emerse in sede di verifica del quantitativo di copie
Le attestazioni rese con la presente dichiarazione hanno come riferimento
spedite, delle loro caratteristiche e qualificazione. temporale la data della sottoscrizione.
Si allegano n. 2 copie del primo numero del periodico che verrà spedito in Abbonamento
Postale. Il dichiarante_________________
Firma (firma per esteso e leggibile)
Il Presidente_________________ (allegare copia di un documento di riconoscimento del dichiarante)

114 115
RICHIESTA SPEDIZIONE Fac-simile dichiarazione sostitutiva di atto notorio
POSTA TARGET attestante la tiratura
di ogni singolo numero del periodico

Associazione di volontariato _______________________


Sede via __________________ Città ________________ Associazione di volontariato _______________________
Prov. ______ C.F. _______________________________ Sede via __________________ Città ________________
Iscritta al Registro Regionale Prov. ______ C.F. _______________________________
con D. A. n.__ del ________ Iscritta al Registro Regionale
con D. A. n.__ del ________
Prot. n._____ Data......................
Prot. n._____ Data......................
Spett. Poste Italiane Spa
Direzione Commerciale Spett. Poste Italiane Spa
Regionale Direzione Commerciale
via A. De Gasperi, 103 Regionale
90146 Palermo via A. De Gasperi, 103
90146 Palermo
Oggetto: Richiesta spedizione posta TARGET.
Oggetto: Attestazione tiratura.
Il sottoscritto _______________________, nato in __________,
il _______, residente in ________, via ____________________, Il sottoscritto _______________________, nato in __________,
n. ______, C.F. __________________________, nella qualità di il _______, residente in ________, via ____________________,
Presidente dell’Associazione “__________________________” n. ______, C.F. __________________________, nella qualità di
con sede in _________, CAP ______, via __________________ Editore dell’Associazione “__________________________”
n. ___, C.F. __________________, e-mail _________________, con sede in _________, CAP ______, via __________________
Tel. ______________ Fax _______________ n. ___, C.F. __________________, e-mail _________________,
Tel. ______________ Fax _______________
CHIEDE
DICHIARA
di potere impostare e spedire Pubblicità diretta indirizzata - che la tiratura complessiva di ogni singolo numero della testata
posta Target, presso l’Ufficio postale ____________________, ____________________ non supera le 20.000 (ventimila) copie
senza la materiale affrancatura, secondo le vigenti normative e viene stampata presso ________________________________
postali. Il pagamento dell’importo corrispondente avverrà me-
diante versamento in conto corrente postale contestualmente alla
spedizione. Firma

Firma Il Presidente_________________

Il Presidente_________________

116 117
RICHIESTA CONTO CORRENTE POSTALE GIORNALE SEMPLICE
PER SPEDIZIONE PERIODICO ALL’ITALIANA

N°OPERAZIONE DATA DESCRIZIONE IMPORTO


Associazione di volontariato _______________________ OPERAZIONE OPERAZIONE
Sede via __________________ Città ________________
Prov. ______ C.F. _______________________________
Iscritta al Registro Regionale €
con D. A. n.__ del ________

Prot. n._____

Data......................

Spett. Poste Italiane Spa €


Direzione Commerciale
Regionale
via A. De Gasperi, 103 €
90146 Palermo

Oggetto: Attestazione tiratura. €


Il sottoscritto _______________________, nato in __________,
il _______, residente in ________, via ____________________, €
n. ______, C.F. __________________________, nella qualità di
Presidente dell’Associazione “__________________________” €
con sede in _________, CAP ______, via __________________
n. ___, C.F. __________________, e-mail _________________, €
Tel. ______________ Fax _______________
CHIEDE €
l’apertura di un conto per la spedizione del periodico
__________________________________. €
Referente per ogni circostanza è il Sig. _____________________
Totale pagina €
Tel. _____________________, Fax ______________________
Le spedizioni verranno effettuate dalla Tipografia
Riporto da pagina precedente €
__________________, via _____________, Tel _____________
Firma
Il Presidente_________________
Totale a riportare €

118 119
GIORNALE MASTRO GIORNAL MASTRO
A TRE COLONNE ALL’AMERICANA

N°OPERAZIONE DATA DESCRIZIONE IMPORTO CASSA PARTITE CASSA BANCHE


DESCRIZIONE IMPORTO
OPERAZIONE OPERAZIONE FUORI
Dare Avere OPERAZIONE OPERAZIONE Dare Avere Dare Avere Dare Avere Dare Avere
CASSA

Totale foglio Totale pagina

Riporto da pagina Riporto


precedente precedente

Totale
Totale a riportare a riportare

120 121
RENDICONTO STATO PATRIMONIALE
SEMPLIFICATO DI CASSA DELL’ASSOCIAZIONE

- Cassa al 1 gennaio ATTIVITÀ: - Immobilizzazioni immateriali


- Immobilizzazioni materiali:
ENTRATE:
terreni e fabbricati;
- entrate per quote associative annuali
impianti e attrezzature tecniche;
- entrate per contributi da __________
macchine per ufficio;
- entrate da liberalità
automezzi;
- entrate per contributi straordinari dei soci
altri beni;
- entrate da raccolta fondi
mobili e arredi.
- entrate da attività accessorie
- Crediti:
Totale Entrate
per servizi resi;
per contributi da ricevere per attività;
USCITE:
altri crediti.
- Spese fitto locali
- Disponibilità:
- Spese per utenze (luce-Telef acqua)
conto corrente bancario
- Spese postali e bancarie
conto corrente postale
- Spese cancelleria e stampati
cassa contanti.
- Spese di propaganda
Totale Attività
- Spese per attività istituzionale
- Spese per attività accessorie
PASSIVITÀ: - Patrimonio netto;
- Spese per raccolta fondi
- Fondi a destinazione vincolata;
- Spese viaggio
- Fondi di ammortamento;
Totale Uscite
- Fondi rischi ed oneri;
- Cassa al 31 dicembre - Debiti v/ terzi.
Totale Passività

122 123
CONTO ECONOMICO VERBALE CONSIGLIO DIRETTIVO DI APPROVAZIONE
DELL’ASSOCIAZIONE RENDICONTO ANNUALE O CONTO CONSUNTIVO

PROVENTI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI:


- Quote associative annuali Alle ore_____ del giorno ______, presso la sede sociale, si è
riunito il Consiglio Direttivo dell’Associazione per discutere e
- Erogazioni liberali deliberare sul seguente
- Contributi da privati
- Proventi diversi ORDINE DEL GIORNO
Totale
- Esame ed approvazione del rendiconto/conto consuntivo rela-
tivo all’esercizio______________;
ONERI ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
- Convocazione dell’Assemblea ordinaria dei soci;
- Oneri diversi di gestione
- Varie ed eventuali.
- Oneri per attività di promozione
- Oneri per attività accessorie Sono presenti i componenti il Consiglio Direttivo: ___________
- Altri oneri ___________________________________________________
- Ammortamenti Il Presidente, constatato che sono presenti n.______ componenti
su ______, dichiara valida la seduta e passa alla trattazione degli
Totale argomenti posti all’ordine del giorno.
Illustra quindi le voci del__________ chiuso al 31 dicembre scor-
so e dal quale risulta un risultato _________di euro ___________
Dopo ampia ed esauriente discussione il Consiglio ad unanimità
di voti

DELIBERA

·
di approvare il rendiconto/conto consuntivo dell’esercizio
_____________, che si trascrive in calce al presente verbale;
·
di convocare l’Assemblea ordinaria dei Soci per il giorno
__________, alle ore ________, in prima convocazione e,
occorrendo, in seconda convocazione per il giorno_________,

124 125
alle ore ________, presso la sede sociale con il seguente ordi-
ne del giorno:

1) Approvazione rendiconto/consto consuntivo dell’esercizio


________________________________________________
2) ____________
3) ____________
dando incarico al Presidente di provvedere alle formalità per la
convocazione.

Null’altro essendovi da deliberare e nessuno chiedendo la parola.


La seduta è tolta alle ore _____
Letto, confermato e sottoscritto.

Firma Firma
Il Segretario_________________ Il Presidente_________________

Finito di stampare
nel mese di aprile 2006
coi tipi della Pitti Grafica s.a.s. Tecniche Editoriali
Via S. Pelligra, 6 - 90128 Palermo
Tel./Fax 091.481521
e-mail: pittiedizioni@libero.it

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