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Definizione di trasduttore:

dispositivo che riceve delle informazioni da un segnale in ingresso (misurando)


costituito da una determinata grandezza fisica e le restituisce
mediante un segnale di uscita costituito da una grandezza fisica,
della stessa specie oppure di specie diversa, pi adatta alle successive elaborazioni

Trasduttori con uscita elettrica: interessanti per le possibilit di elaborazione della loro uscita
Definizione di sensore da norma CEI 65:
elemento primario di una catena di misura
che converte la variabile in ingresso in un segnale misurabile

Esempio: giunto di misura di una termocoppia, filo di platino di una termoresistenza al


platino

Definizione di trasduttore da norma CEI 65:


dispositivo che accetta uninformazione nella forma di una variabile fisica o chimica
(variabile di ingresso) e la converte in una variabile di uscita di uguale
o diversa natura, in accordo con una legge definita

Esempio: trasduttori di portata, temperatura, velocit, pressione, livello


SISTEMA
AMBIENTE

x(t ) y (t )
SISTEMA SISTEMA
TRASDUTTORE
MISURATO UTILIZZATORE

SISTEMA
AUSILIARIO
Modello di un trasduttore

Funzione di conversione:
x(t ) = f [ y (t )]
Funzione di conversione inversa:
y (t ) = g [x(t )]
Relazione che lega il segnale di ingresso a quello duscita. Non detto che g = f 1

Esempio: estensimetro
L(t ) R(t )
Ingresso: x(t ) = Uscita: y (t ) =
L0 R0
R(t ) L(t )
Legame ingresso uscita: =S con S costante quindi g = S = cost.
R0 L0
Grandezze dinfluenza

Influenzano il funzionamento del trasduttore una volta definita la sua funzione di conversione

Possono appartenere ad uno qualsiasi dei 4 sistemi definiti


- sistema ambiente (es. temperatura)
- sistema ausiliario (es. effetto dellautoriscaldamento nelle termoresistenze)
- sistema utilizzatore (es. resistenza di ingresso)
- sistema misurato (es. misura di flusso con temperatura del fluido che varia)
Si pu pensare di riuscire a tener conto dellinfluenza di queste grandezze una volta
individuato il loro effetto

TEMPO
Influenza il modo di funzionare del trasduttore. Si considera a parte perch non possibile
controllarne leffetto.
Campo di misura e campo di sicurezza

Il modello scelto per rappresentare il comportamento del trasduttore, cio la sua funzione di
conversione, pu essere diverso a seconda del campo di variabilit del segnale di ingresso.

Es. termoresistenza metallica: R(T ) = R0 [1 + (T T0 )] vale per piccole escursioni da T0 ,

[ ]
diversamente: R(T ) = R0 1 + (T T0 ) + (T T0 ) + .....
2

Queste due definizioni riguardano le grandezze in ingresso al trasduttore.

Il campo di misura definisce i limiti entro i quali deve variare il misurando affinch il
trasduttore funzioni secondo le specifiche fornite per caratterizzarlo.
Data la funzione di conversione per un certo trasduttore necessario definire anche i limiti
entro i quali deve variare la grandezza in ingresso affinch il trasduttore funzioni entro le
specifiche dichiarate.

Il campo di sicurezza lintervallo di valori entro il quale pu variare il misurando affinch


il trasduttore non subisca danneggiamento permanente nel suo modo di funzionare.
Non si chiede al trasduttore di fornire informazioni in uscita secondo le specifiche definite.
Campo di variabilit delluscita

Campo di normale funzionamento: intervallo di valori assunti dalluscita


corrispondentemente al campo di misura del misurando

Valori estremi delluscita: campo di valori limite assunti dalluscita


corrispondentemente ai valori limite del campo di sicurezza del misurando
Comportamento energetico

Trasduttori attivi: lenergia entrante con il segnale di ingresso compare direttamente in


uscita (a meno delle perdite), anche se in forma diversa.
Es. termocoppie

Trasduttori passivi: lenergia associata al segnale di uscita proviene in prevalenza da una


sorgente ausiliaria.
Es. estensimetri, termoresistenze

Perturbazioni che il trasduttore introduce sul sistema misurato: generalmente i trasduttori


attivi tendono ad estrarre energia dal sistema misurato, mentre i trasduttori passivi tendono a
cedere energia al sistema misurato. necessario ridurre al minimo queste perturbazioni.
Regime dinamico e regime stazionario

Un trasduttore opera in regime stazionario quando le variazioni nel tempo del segnale di
ingresso sono tali che la funzione di conversione non risulta alterata in modo significativo
rispetto a quella che si ha con misurando costante nel tempo.

In caso contrario si dice che il trasduttore opera in regime dinamico.

Sar necessario caratterizzare il trasduttore in entrambi i regimi di funzionamento.


Risposta al gradino di un trasduttore

x(t )
1 0 per t < 0
x(t ) = u (t ) =
1 per t 0
t
y (t ) fascia di ampiezza
sovraelongazione specificata

y ( )

percentuali
significative
del valore di
regime

tempo morto t
tempo di salita
tempo di risposta
tempo di assestamento
Risposta in frequenza di un trasduttore

solitamente chiamata risposta in frequenza di un trasduttore linsieme delle due curve che
rappresentano, al variare della frequenza del misurando, le variazioni dellampiezza e dello
sfasamento del segnale duscita.

Siamo ancora nellipotesi di comportamento lineare del trasduttore.

Le due curve non sono altro che il modulo e la fase della funzione di trasferimento di Fourier,
cio del rapporto tra le trasformate di Fourier delluscita e dellingresso:

Y ( )
G ( ) =
X ( )
Esempi di curve che rappresentano la risposta in frequenza di un trasduttore

G ( )
ampiezza

fascia di ampiezza
specificata

ts

G ( )
fase


Significativo: se lampiezza, al variare della frequenza, del G ( ) resta confinata allinterno
di una fascia predeterminata (specificata dallutente) si pu dire che a meno di questa fascia
di incertezza lampiezza resta costante al variare della frequenza.

Frequenza di taglio superiore: frequenza in corrispondenza della quale il G ( ) viene


attenuato di 3 dB (30%)

Da un certo valore di frequenza in poi G ( ) = 0 .

La fase di G ( ) sempre negativa: luscita sempre in ritardo rispetto allingresso.


Condizioni di non distorsione per un trasduttore

Qualitativamente: un trasduttore distorce quando la forma della funzione del tempo che
costituisce il segnale duscita risulta alterata in modo significativo rispetto a quella del
segnale dingresso.
Si parla di forma e non di ampiezza.
Si sempre nellipotesi di comportamento lineare.

Supponiamo di avere un segnale di ingresso x(t ) scomponibile in un numero discreto di


sinusoidi xi (t ). Condizione di non distorsione:
y (t ) = G0 x(t 0 ) con G0 e 0 costanti
quindi dalla definizione di G ( ):
G ( ) = G0 costante e G ( ) = 0 con 0 costante
Graficamente

G ( )
ampiezza

G ( )
fase

I trasduttori reali non possono obbedire alle condizioni di non distorsione a qualsiasi valore di
frequenza. Ci saranno campi di frequenze entro i quali possibile affermare che il trasduttore
non distorce con lapprossimazione di una fascia di tolleranza specificata
G ( )
fascia di tolleranza
ampiezza specificata

ti ts

In questa curva G (0 ) = 0 , ed costante a meno della fascia di tolleranza ammessa solamente


per valori di pulsazione tali che: ti ts .
Se lampiezza della fascia 3 dB allora ti viene detta pulsazione di taglio inferiore e
ts pulsazione di taglio superiore.
Caratterizzazione di un trasduttore

- Principio di funzionamento
- Grandezza misurata
- Grandezza di uscita
- Eccitazione (eventuale)
- Caratteristiche metrologiche (in regime stazionario e in regime dinamico)
- Condizioni operative (intervallo di valori delle grandezze di influenza entro il quale il
trasduttore garantisce le prestazioni metrologiche dichiarate)
Grandezza misurata

- Specie del misurando: natura della grandezza fisica che costituisce il misurando
- Campo di misura
- Campo di sicurezza del misurando

Eccitazione

In genere una fonte di alimentazione ausiliaria. Si indica il valore della tensione oppure
della corrente che consente il corretto funzionamento del trasduttore.
Grandezza di uscita

- Specie del segnale di uscita (tensione, corrente, resistenza, induttanza, capacit,


frequenza)
- Campo di normale funzionamento delluscita (output range)
- Valori estremi delluscita (output overload values)
- Potenza erogabile (output power)
- Impedenza di uscita (output impedance)
Caratteristiche metrologiche in regime stazionario

Funzione di taratura. Relazione che permette di ricavare da ogni valore della grandezza di
uscita la corrispondente fascia di valori del misurando, cio linsieme di valori, tutti
ugualmente validi che possono essere forniti per precisare lentit del misurando. Si parla di
fascia perch la corrispondenza fra grandezza di uscita e misurando non pu essere n
biunivoca n univoca in quanto il trasduttore non un sistema con un solo ingresso ed una
sola uscita. Linformazione viene fornita indicando dove si colloca la fascia di valori
mediante un punto collocato nel valore intermedio della fascia e lampiezza della fascia
stessa. Linformazione viene quindi data in due fasi diverse: curva di taratura e incertezza di
taratura.
Curva di taratura: Relazione almeno univoca che lega ogni valore della grandezza di uscita
al corrispondente valore da associare al punto centrale della fascia di valore del misurando.
Se la curva di taratura rettilinea si parla di costante di taratura.
y (t )
curva di
taratura

incertezza x(t )
di taratura
Incertezza di taratura: indica la larghezza della fascia di valori. Pu essere specificata:
- in valore assoluto
- in valore relativo, riferita al valore del punto intermedio della fascia cui associata
- in valore ridotto, riportandola ad un valore qualsiasi del campo di misura
Dalla funzione di taratura si possono ricavare altre due grandezze: sensibilit e linearit.
Sensibilit: pu essere definita per un punto qualsiasi della curva di taratura e coincide con
linverso della sua pendenza; se la curva rettilinea coincide con linverso della costante di
taratura.
Linearit: indica di quanto la curva di taratura si discosta dallandamento rettilineo. Dai
diversi modi per definire la retta di riferimento si ottengono diverse definizioni di linearit.
In ogni caso la linearit, cio il massimo scostamento, viene definito in valore relativo oppure
in valore ridotto.
y (t ) y (t )

x(t ) x(t )
Linearit riferita allo zero Linearit riferita agli estremi

y (t ) y (t )

x(t ) x(t )
Linearit indipendente Linearit secondo i minimi quadrati
Risoluzione: minima variazione del misurando che provoca una variazione apprezzabile nel
valore della grandezza di uscita. Pu essere espressa in valore assoluto, relativo oppure
ridotto.
Soglia: valore minimo del misurando che fornisce un valore della grandezza in uscita pari
allincertezza delluscita.
Ripetibilit: attitudine del trasduttore a fornire valori della grandezza di uscita poco diversi
fra loro quando in ingresso viene applicato lo stesso misurando per pi volte consecutive
senza modificare le condizioni operative. In genere espressa come lincertezza di taratura.
Isteresi: massima differenza fra i valori della grandezza di uscita corrispondenti allo stesso
misurando raggiungendo il valore di questultimo prima partendo dallestremo inferiore, poi
dallestremo superiore. Vanno considerati tutti i possibili valori entro il campo di misura.
Viene espressa in valore assoluto, relativo o ridotto.
Stabilit: da dividersi in breve termine (durata paragonabile al tempo impiegato per portare a
termine il processo di misura) e lungo termine (mesi o anni). Indica la capacit del trasduttore
di mantenere inalterate le sue caratteristiche di funzionamento per un certo intervallo di
tempo. La stabilit a breve termine coincide con la ripetibilit.
Viene espressa in valore assoluto, relativo o ridotto. Si usa anche il termine deriva o, se il
misurando nullo, deriva dello zero.
Caratteristiche metrologiche in regime dinamico

Risposta in frequenza:
- campo di frequenze di non distorsione (frequency range)
- frequenza di risonanza (resonant frequency) se ne ha pi di una si indica la pi bassa

Risposta al gradino:
- sovraelongazione (overshoot)
- tempo morto (dead time)
- tempo di salita (rise time)
- tempo di risposta (response time)
- tempo di assestamento (settling time)
- frequenza delle oscillazioni di assestamento (ringing frequency)
- fattore di smorzamento (damping factor)
Risposta libera: (natural response) coincide con levoluzione libera yl (t ) ed il modo in cui
luscita del trasduttore si evolve nel tempo partendo da un valore iniziale non nullo e in
assenza del misurando. In genere si riporta la frequenza naturale (natural frequency) del
modo pseudoperiodico (se esiste e la pi bassa se ne esiste pi di una).

Limite di velocit: (velocity limit o, a volte, slew rate) indica il valore limite della velocit di
variazione del misurando oltre la quale luscita del trasduttore non riesce pi a seguirlo.

Tempo di recupero: (recovery time) intervallo di tempo richiesto perch il trasduttore ritorni
a funzionare in modo normale dopo un evento anomalo (che non ne ha provocato lavaria
permanente).
Rumore: (noise) una variazione del segnale duscita non correlata ad alcuna informazione
utile. Viene fornito in valore efficace, precisando la banda di frequenza. Questo il rumore di
uscita del trasduttore supponendo che il misurando sia privo di rumore.
Condizioni operative

Indicate con environmental oppure operating conditions fanno riferimento alle diverse
condizioni di impiego del trasduttore: taratura, funzionamento normale, sovraccarico,
immagazzinaggio. In genere riguardano le grandezze dinfluenza e le condizioni ambientali.

Esempi di grandezze dinfluenza:


- sistema misurato: temperatura, pressione, umidit
- sistema utilizzatore: impedenza dingresso
- sistema ausiliario: tensione, corrente, frequenza, impedenza equivalente
- ambiente: temperatura, pressione, umidit, vibrazioni, campi elettrici, campi magnetici
Campi di variabilit per queste grandezze dinfluenza:
- campo di riferimento (reference operating conditions)
- campo di normale funzionamento (normal opearting conditions)
- campo di sicurezza (operative limits)
- campo di stoccaggio (storage conditions)

Funzione dinfluenza: indica come agisce una determinata grandezza dinfluenza su una
delle caratteristiche metrologiche del trasduttore.
Esempi: come la tensione di alimentazione o la temperatura ambiente agiscono sulla costante
di taratura del trasduttore.

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