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Alessandro Cattaneo
sindaco
partito: Popolo della Libertà (ala ex Forza Italia)
orientamento politico: liberalsecchione
motto: “Sì Giancarlo, come dici tu capo”
animaletotem: delfino
sogno nel cassetto: riuscire ad essere più a destra di Piera Capitelli
libro sul comodino: J. D. Salinger, Il giovane Holding
reddito lordo dichiarato nel 2005: 22.323€
Il nuovo sindaco di Pavia è un ingegnere trentenne, Alessandro Cattaneo, già coordinatore cittadino di Forza Italia. Il
centrodestra rappresenta in fondo la continuità coi vecchi potentati democristiani e socialisti della Lombardia, con l’aggiunta
di un pizzico di ex MSI e del razzismo della Lega. Tutta la retorica sul “volto giovane” e sul “pragmatismo” di stampo
imprenditoriale non bastano a nascondere ad occhi attenti che, ponendo questa pedina a Palazzo Mezzabarba, Berlusconi e i
suoi ascari hanno completato la conquista di Pavia, allineandola con i governi provinciale, regionale e nazionale.
L’on. Giancarlo Abelli, “il Faraone”, onnipresente politico berlusconiano lombardo che tira le fila di un importante blocco di potere in regione e in provincia (sua
moglie, assessore provinciale, è al centro di uno scandalo scoppiato questo estate quando è emerso che è titolare di un loschissimo conto cifrato in Svizzera), disse
di Cattaneo in campagna elettorale: “È giovane, saprà farsi guidare”. Da Abelli, appunto.
Questo individuo ha fatto carriera nella Lega facendosi la fama di ragazzotto isterico e con pericolose amicizie nell’estrema destra,
cementate dalla comune ossessione per il centro sociale Barattolo (nel 20012002 alcuni neonazisti, responsabili di varie
aggressioni, furono invitati presso la sede della Lega Nord per una misteriosa riunione e in seguito invitati dallo stesso Centinaio a
partecipare al consiglio comunale – dove si presentarono armati!). Si coprì di ridicolo nel 2003 quando fu rivelato dalla stampa
locale che usava l’indirizzo email terronsgohome@yahoo.it.
La Fiamma Tricolore lo chiama “l’amico Centinaio” e si è complimentata per la sua elezione a vicesindaco. La sua nomina a vicesindaco ha suscitato
notevoli polemiche, visto che pochi mesi prima aveva definito, su un gruppo fascistoide su Facebook, i frequentatori del Barattolo come “rudo”, “zecche”, “luridi”.
Fabrizio Fracassi
eminenza grigia
deleghe: Urbanistica, Edilizia Privata, Politiche Energetiche, Politiche
Economiche, Protezione Civile, Politiche Agricole e Forestali
partito: Lega Nord
orientamento politico: padanospocchioso
motto: “Lei non sa chi sono io”
animaletotem: faina
sogno nel cassetto: diventare il maggiore collezionista di cadreghe della Padania
libro sul comodino: M. Bulgakov, Cuore di cane
reddito lordo dichiarato nel 2005: 30.484€
Segretario provinciale della Lega Nord, membro del Consiglio d’Amministrazione del Parco del Ticino, Fracassi è uno di
quelli che per primo ha capito che anche la Lega Nord da “forza antisistema” come sembrava nei primi anni Novanta poteva rapidamente diventare un comodo
autobus per accedere a molte stanze dei bottoni. Da quella di assessore all’Urbanistica in cui è appena entrato potrà gestire tutto il nuovo Piano Regolatore e avere
un peso notevole in questa giunta sempre più sbilanciata a destra.
Rodolfo Faldini
matusa
deleghe: Istruzione, Politiche Giovanili, Formazione Professionale,
Economato e Mense Scolastiche
partito: Pavia Città per l’Uomo
orientamento politico: clericonoioso
motto: “Lasciate che i fanciulli vengano a me”
animaletotem: topolino di parrocchia
sogno nel cassetto: cacciare i toffa dalla scalinata del Duomo
libro sul comodino: G. Bernanos, Diario di un curato di campagna
reddito lordo dichiarato nel 2005: 15.358€
Faldini rappresenta in giunta la lista Pavia Città per l’Uomo, una imbarazzante creatura della zoologia politica pavese: leader di
questo gruppo pretesco è Francesco Adenti, che fu parlamentare nell’UDEUR del furbacchione Clemente Mastella. Nel suo programma elettorale aveva cantato le
lodi degli oratori come esempio di aggregazione giovanile “buona” e aveva dichiarato: “Nuovi e vecchi spazi di aggregazione giovanile non potranno essere
gestiti secondo lo spirito dell’autogestione” – e infatti poche settimane dopo il suo insediamento ha lanciato il suo attacco al Barattolo (vedi pag. 6).