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ANBEL S.rl. 20137 Milano - Via Cadolini, 9 Tel. 02 55194826 - fax 02 55195411 Gallerie e grandi opere sotterranee ‘Anno XXII - N. 61 Agosto 2000 Periodico, rconoscluto dal C.NR della Socet@ ttaana Gallerie - allan Tunneling Society ~ ‘Member of ITA/AITES ISSN CBSS-141/S. Arar Na. dle Ricerte: od SESSPS Dicetfore Responsable: Sebastiano Pela CConsilic Ditettho SIG ¢ Comitato di Redazione: Preto Lunard- Presidente SIG ‘Abersten Lennart Moi Vittorio Bots Ebecto Pedi Renato Campa Errco Fea Daniele © Gols Remo Pelee Sebastiono Colombe Adofo Pigorini Bruno Focerct Alesandro Pama Antonio Geandos Remo. Rosazza Bonclbene Erica Gaasso Piergorgio __ Trevseni Davide ‘Monglardi Erman Piero | Zanetto Leonardo Redazione: P Oreste, D. Pele, W. Cunibert ‘COggeri ‘Collabora: L Brino ‘Segreteria ai Direzione: Sivan Peeuzzi Direzione: : ‘io SIC Segretera della Socet italiana Callrie Plaza San Marco, |- 20121 Milano “Tel. 02 6575710; fax 02 6599758, e-mal: wusig@tinit “Redazlone, amiministrazione, stampa, ‘abbonamentl e publica: Patron Editore ‘ia Bade, 12 - 40050 Quarto Inferiore - Bologna ‘Tel, 05}. 767008 - Fax 051 768252 ‘e-mat patroned@tin it ‘AbbonamentL $0,000 (ester 100.000). Fascia arta: 32,000 (est. 35.000). ‘Verramento sul cp, 1611400 intestato aleditore Lsbbohamenta deco dol 1° genaio condita cevimento de fatcico aretat faxckol aon pervert postono essere ichiest ‘alfabbonate non clire 20 gioridopo la rceione del nero success. Impaginazione @ rafica: Exegi Sne- Bologna © butrization del Tusa Torino of 2638 del 25.01.76 Publentone quadrrmestoe gratuita a sock ella Soci talans Gallere Le opin espresse dag Autos non impegne a Direzione. “ut jet driprosaane sono sera. sommearie. Intervista a: 9 Ing, Paolo Zedda, Dirigente Socleta Autostrade S.p.A. Interview with: 12 Ing. Paolo Zedda, Company management Societa Autostrade S.p.A. G.BARLA, M, BARLA 15. Continuo e discontinuo nélla modellazione numerica dello scavo di gallerie : 29. Continuum and discontinuum modeling in tunnel engineering iM. Magee ® pS 37 La sicurezza nelle gallerie stradali, dopo la tragedia del 24. marzo 1999 nel tunnel:del Monte Bianco foe AB La sécurité dans les tunnels routiers, aprés la catastrophe survenue le 24 Mars 1999 dans le tunnel du Mont Blanc R. Pisa 51 La riduzione delle emissior $0. Reduction of noise emissions from road tunnels ni di rumore dalle gallerie stradall » E Beruaz, §, FUGCO, 8. MAMAN, P, PORCARL E. ROSAZZA BONOBENE ‘67 Scavo in rimonta con TBM: lesperienza del cunicole di Maen "76 Riser tunnel éxcavation with TBM: the experience of the Maen tunnel : rubriche ee oe 82 Nota tecnica 88 SIG : 98 Abbiame letto - News S : ? 100 Congiessie convegni ‘ 102 I1A-AITES ees 104 Conferenze permanenti Alta Velocité 107 Notizie dalle aziende - Innovazioni fecnologiche concn CuLAsoRATIONE A CALLE CHANDOS ae {Sotabrine a alls sparta Soc = oy Soe el Asse BOL Ne Maa e eee casei nate esicnetnne edie: conan eer iva in upc ip Dts WELSS Sten eqn a enero os cop ppt col Per eg et a Aten on dorama cede 30.000 ate (ovapenden 9 popes np dee veins nce fags saps to compres Le spre ele een ato ea acans ema 2x 799 cn (ad), es cata per pubbaone ger Fre or icon easton dona sp, aa ed conegie i ay as are secs ao deve ese neconsagnto on bee sine a asin 50 bt carr tats gh anos) rele 2 Trg ana ed alse est devon ester dich ran dps Wine contalscompapsto dio ea supa Per wate vera Fae etna che pl orgs: lfc «ele togate bianoanaro bane pp bP reeeeina ple tonya rota teat Sopp ure Le ical elie ve eae eee ptasra lnc Pe ogy aie smo coral putanents 25 eet etl cope ier aveao areca. eat © GALERIE E GMAND) OPERE SOTTERRANEE 1.61 agosto 2000 Continuo e discontinuo nella modellazione numerica dello scavo di gallerie Giovanni BARLA, Marco BARLA. Dipatimento di Ingegneria Stree Geotecica Politecnico Trina La presente memoria intende offrire un confronto tra l'utilizzo della modellazione 1. Introduzione La previsione del comportamento di una galleria allo scavo @ un problema ingegre- Fistico complesso.Linteresse dellingegne- re geotecnico nella fase di progettazione & quello di stabilie le condizioni di stabi Tita dello scavo in “condizioni intrinseche (cio quando non & ancora installata aleu- na struttura di supporto o stabilizazione) con l'tilizzo di metodi appropriati per le costruzione e il sostegno della galleria. La chiave del successo di tale processo 2 il lvello di conoscenza raggiunto nella descrizione delle condizioni dell ammasso roccioso (in termini di parametri geologi- i, geotecnici,idrogeologici e tensional), rnonché Failita di tenere conto delle com- ponenti fondamentali del comportamento degli ammassi rocciosi utlizzando metodi appropriati per 'analisi di tensioni e.spo- stamentiindotti attorno allo scavo e neg lementi strutturali (interventi di soste- ignoe stabilizzazione rivestimenti definitiv, ec). Diversi metodi sono disponibili per analist - gallerie tgp 200, ‘numerica di tipo continuo e quella di tivo Viene riportato un breve resoconto degli aspetti di base insieme all'iso di soluzioni in forma chiusa e modellazioni numeriche con elaboratori elettronici. Vengono fornil ‘aleuni spunti utili per la scelta, in fase di progettazione, tra una modellazione dell’ammasso rocciaso continua o discontinua. Sono inoltre sviluppate alcune considerazioni sulla validazione del madello di classificazione dell’ammasso roccioso ¢ la risposta allo scavo attesa dalla galleria. Nel dettaglio é poi discusso il caso di una galleria scavata con TEM (diametro: 4.75 m) in micascisti; Vattenzione é posta sul confronto dei risultati ottenuti con t ‘metodi rumerici ed analisi di tipo continuo e discontinuo, discontinuo nellingegneria degli scavi. discontinuo in connessione con i metodi tensionale delle gallerie, dalle soluzioni in forma chiusa ai pit recenti metodi di mo- dellazione numerica, Con la potenza com- putazionale oggi disponibile ad un costo ragionevole, & possibile isolvere problemi via via pit complessi. In particolare, con avvento dei metodi numeric, si assstito allo sviluppo di tecniche in grado di simula- re realisticamente il comportamento di un ammasso roccioso. Questa & una condizio- ne alquanto differentedallinizio della Mec- canica delle Rocce, quando i metodi dian: lisi e le soluzioni utiizzate erano di solito tratte da altre discipline ingegneristiche. Questo & sicuramente il caso della sol zione di Kirsch del 1898 per il calcolo di tension’ e deformazioni attorno ad un foro circolare in una piastra omogenea, isotro- pa, lineare ed elastica, soggetta a un carico biassial. Le soluzioni in forma chiusa sono tuttora utili per capire concetiualmente la rispo- sta delle gallerie allo scavo. Si potrebbero rmenzionare a questo riguardo le soluzioni che sono disponibiliattualmente per 'ana- lisi dello svluppo progressivo della plasti- cizzazione attorno ad una galleria crcolare scavata in un mezzo sottoposto ad uno sta- to tensionale di tipo isotropo (si veda per esempio: Brown et al, 1983; Panet, 1995) per lanalisi dellinterazione tra lammas- so roccioso e le strutture di rinforzo. Ad ‘ogni modo, lo sviluppe di tecniche moder ree per lo scavo e la costruzione di galleie (cio’ le misure di rinforzo e stabilizzazio- ne, uso frequente di trattamenti al fronte in ammassi rocciosi deboli, le sequenze di scavo, tipiche di galerie di grande diame- tro), ... eanche la complessita delle condi- zioni dell'ammasso roccioso ¢ il suo com- portamento, che sono meglio descritte og- gi che nel passato, grazie agli strumenti di indagine modern, ec. rendono queste so- luzioni di limitato utiizzo in campo proget- tuale. Se restringiamo l'attenzione ai moderni me- todi numeric e alle analisirigorose dei pro- blemi delle galleri, la decisione da prende- re in fase di progettazione riguarda la scelta tra due approcci. + Approccio Continuo: Yammasso roccioso @ trattato come un continuo con proprietainizali di defor mabilita e resistenza uguali in tutte le di- rezioni, che definiscono una legge costi- tutiva data per il mezzo: elastico, elasto- plastico, ec «© Approccio Discontinuo: Yammasso roccioso @ rappresentato co- ime un discontinuo e la maggior parte dell'attenzione in fase progettuale & ri volta ala caratterizzazione degli elemen- ti di roccia, dei giunti e delle disconti- nuita, Lapproccio consiste nel conside- rare la natura a blocchi del sistema sotto analisi. Ogni blocco pud interagire con i vicini per mezzo dei giunt. Linteresse sta nel fatto che le carateristiche fon- fi % Fig Cites resistenza di Hoek-Broun pera roca inate pertammassorecisa Sehenatizatione del po- cess scala del dfcone del Fated Sem, Fig 1 -HodBron fees jr the intact rack ate- rial and th rck mse Mstton ofthe scaling process and Afton of facto of Soe. 2. Fondamenti 2, Modellazione continua e discontinua 2.1.1. Modellazione continua LLuso della modellazione continua nel'n~ gegneria degli scav rende necessaro simu- Tare la rsposta dellammasso roccioso allo scavointroducendo un continuo equivalen- te. li modo pit comune di risolvere questo problema, che pare aver ricevuto un'univo- ca accettazione, & di scalae le propeeta della rocca intatta allammasso roccioso utiizzando relazioni definite empiricamen- te quali sono quelle date da Hoek e Brown (1997). Ses utilza il riterio di Hoek e Brown per descrivere il comportamento del'ammasso roccoso, il punto di partenza del proceso di scala 8 la defnizione dei parametri pera roccia intatta 6, (resistenza a compressione monoassiale) © m, (costante del materiale che dipende dalle proprieta della roccia), che possono ottenersi sulla base dipprove di compressione monoassiale e triassiale in a~ oratorio. Quindi, utilizzando note correla zioni (che dipendono dal grado di disturbo della roccia, che varia a seconda del tipo di roccia e de! metodo di scavo) con gli indi- ii qualits dell'ammasso roccioso (cio® Q modifcato 0 RMR, 0 GSI), si possono sti- mare i parametri m, e 5, (costanti dell'am- masso roccioso secondo il criterio di Hoek Brown) oppure ce @ (rspettivamente co esione e angolo di attrito dell'ammasso roc- cioso) (Fig. 1). 11 prossimo gradino nell'approccio di tipo continuo &I'utilizo di leggi costitutive ap- propriate per 'ammasso roccioso. Lelasti Cita lineare viene utiizzata comunemente, inoltre possono essere utilzzate anche leg- gi costitutive di tipo elastico non lineare. Se si pone lattenzione sulla degradazione progressiva delfammasso roccioso, i mo- dell elasto-plastici devono essere utlizzati per descrivere il comportamento post plc- co. Una funzione di plasticizzazione spesso scelta coincide con il criterio diresistenza di Hoek e Brown: (i fa risposta dell'ammasso roccioso 2 elastica, se lo stato tensionale @ interno ai confini stabiliti dalla funzione di plasticizaazione; (i) la risposta dellam- asso roccioso & plastica, quando lo stato tensionale agente & tale da raggiungere la famaione di plasticizzazione. In funzione del- a qualita dellammasso roccioso possono poi essere postuiati diversi comportamenti postpicco; le relazioni caratteristiche mo- strate in Fig. 2 sono tra quelle pit frequen+ ‘temente utilizzate per la soluzione dei pro- blemi di gallerie (Hoek e Brown, 1997): (@) Qualita. dellammasso roccioso molto scadente: il comportamento dell'am- masso roccioso & rappresentato ade- uatamente assumendo che si comporti in modo idealmente plastico, il che si- sgifica che la deformazione continua ad tn valore tensionale costante e che non sono variazioni di volume associate, (b) Qualita dell'ammasso roccioso media: 2 ragionevole assumere che si verifichi un comportamento ditipo rammollente, ‘quando la resistenza del’ ammasso roc- cioso @ ridotta dallo stato tensionele in sito allo stato di rotture; quindi, quan- do si raggiunge questo stato finale, "re- sido", la deformazione avviene ad uno stato di tensione costante. (6) Qualita. del'ammasso roccioso molto buona: in questo caso:(ammassi rocciosi consistent, tipo graniti e gneiss) si as- sume che, quando la resistenza del'am- tmasso rocciaso viene superata, si veri 2 unistantaneo crollo dela resistenza. Questo & associato ad una significative dilatanza della roccia, che si comporta come un mezzo dotato di un angole di resistenza al taglofinito e coesione nul la. Come riassunto da Hoek et al, (1991) ~ 51 veda anche Startfield e Cundall (1988) ~ diversi metodi numerici sono stati sviluppa- ‘i negli ultimi anni; essi danno la possibili- ‘a di ottenere soluzioni appropriate ai pro- Ah ae exastico a0, ! oo i a0 eUSTC ‘aasrc evssrico/’ipeameNTe LASTICO PERFECTLY ASTIC RAuOUENTE IDEAMENTE FRAGLE ‘STRAIN SOFTENING PERFECTLY BRITE a T we T cs (e) quota det mmasioreciso moto seadente (a) very poor quay rock mass Fig: 2-Lig|foro-delarnaone sugar pe dere il Fig 2 Sorgeted sts las or iver gully rock mses, (0) quata dtrernmasso rcciowo media (average qualty rook mass (@) qualia detrerenaseorocelosa moto consstnts (6) vary good quaty hard rock mass deltanmasso oes, stot chele scale dle adnate sono diferent (Hoske Brom, 1997, modi). rele tha the sess ae iret (Hoek ad Brun, 1997, nofie), galleria gat 2000 blemi di ingegneria degli scavi mediante un approccio di tipo continuo. Questi metodi rnumerici possono essere divisi in due class: tmetodi di contorno e di dominio. I metodi di contorne comprendono diversi metodi ad element di contomo (BEM) e implicano ia suddivisione del contorno dello scavo in clement, mentre 'ammasso roccioso & ap- presentato come un continuo indefinit. | rmetodi del dominio, che includono il me- todo degli element finiti (FEM) e il meto- do delle differenza finite (FDM), implicano ‘che un problema fsico &simulato numerica- mente mediante una iscretizzazione (ciot dividendo in zone o element) della regione di studio, coe del'ammasso roccioso in cui avviene lo scavo. 2.1.2, Modellazione discontinua | giuntie le discontinuita di un ammasso roccioso giocano un ruolo importante nel- la tisposta allo scavo, cio i giunti posso- 1no formare blocchi liberi vicino al contorno della galleria e possono provocare insta- bilitalocali i giunti indeboliscono la roc ciae ingrandisconoa zona soggetta a spo- stamenti causatidallo scavos i giunti cam- biano il flusso dell'acqua in vicinanza dello ‘seavo (si veda, ad esempio: Shen e Barton, 1997). Questi ed altri aspetti hanno por- tato a dare, progressivamente, sempre pid attenzione allutilizzo di modell di tipo di- scontinuo nellingegneria degli scav, so- prattutto mediante 'uso dei codici UDEC & ‘DEC, rispettivamente per la modellazio- ne 2D e 3D. Nonostante cid, la modella- zione di tipo discontinuo non 2 utilizzata ‘cosidiffusamente come quella continua ed 2 considerata relativamente nuova e “non sufficentemente testata” per essere appli- cata per analisie la progettazione in inge- gneria delle rocce (Hart, 1993). Nel metodo degli elementi distint, 'am- masso roccioso & rappresentato come un insieme di blocehi separati che possono es- sere considerat sia deformabili che rigid. Giunti e discontinuita sono considerati co- me interface tra elementi diversi. Le carat: teristiche rilevanti di questo metodo che lo rendono in grado di apprezzare i meccani- smi rilevanti che caratterizzano un mezzo discontinuo, sono (Cundall e Hart, 1993): (j)il metodo permette spostamenti fit (i) il metodo riconosce nuovi contatti au- tomaticamente mentre il calcolo prose- gue. galleria gute 2000 ‘CoNTINUO £ DISCONTINUD NELLA MODELLAZIONE NUMERICA DELLO SCAVO DI GALLERIE Per applicare il metodo degli elementi di- stint alla soluzione dei problemi i scavo delle gallerie, due aspetti importanti sono quell che riguardano la geometria delle discontinuita e le proprieta assegnate a giunti I primo aspettoriguarda 'inserimen- to nel modello di queigiunti che sono mag gjormente critic perla risposta dell ammas- 50 roccioso. Il secondo aspetto 2 stretta- mente collegato alla necessit di assegna- re alle discontinuita presenti nel modello le propriett di rigidezza e resistenza delle discontinuita reali in sito. Nonostante ne!- la letteratura specializzata siano disponibili dati che possono fornire una strada per la scelta di parametri appropriati (Bandis, 1993), permangono notevoli difficota in questo aspetto della modellazione. Si pub comunque sottolineare che un sostanziale aiuto per determinare I parametri necessa- ri per una modellazione discontinua in 2D ¢ 3D pud essere ottenuto da prove indice su carotee rilievi geologico-strutturali (Bar- ton, 1998 e 1999). 2.1.3, Discussione Quando in fase di progettazione e analisi si studia un particolare problema, occorre scegliere tra l'adozione i un modello di comportamento delfammasso roccioso continuo o discontinuo. Questa decisione ud essere basata sull'analisi di meccani- sm (seivolamento lungo i giunti, apertura dei giunti, movimento e rotazione di bloc chi, ecc.) che sono in grado di influenzare la stabilta della galleria e sulla spaziatura dei giunti relativamente alla dimensione dello scavo. Si pud fare rferimento a un intervallo di valori di Q suggeriti per cui la modella- zione discontinua é pit appropriata di que!- la continua (Qe0.1~100), come sivede in Fig. 3 (Barton, 1998). Sulla base dellesperienza acquisita e di uno studio dei metodi di analisi che sono solitamente utilizzati nellingegneria degli scavi, si possono fare le seguenti osserva- = la modellazione isotropa continua 2 uti- lizzata pit frequentemente della model- lazione discontinua, anche in quei casi in cui la dimensione dei blocchi @ sigrifica- tiva, in confronto con la dimensione dello scavo, oppure quando l'ammasso roccio- so mostra un comportamento fortemen- te anisotropo; =a modellazione numerica & utilizzata troppo spesso, anche in quel cast in cuii problemi sono caratterizzati da pochi ed incertidatidiinput & appropriato tichia- amare laclassificazione dei problemi ripor tata da Startfield eCundall, 1988, che ri- ‘conoscono questo come uno dei casi pit diffusi in Meccanica delle Rocce), oppure la dimensione dello scavo non @ tale da giustificare Fanalsi ~ appare che la facia di utlizo dei codici rhumerii, che rendono disponibili metodi di analissofstcat, pub risultare in un non corretto utiliz0 di tali metodi. Qualche volta la tendenza & di essere soddisatt di aver fatto “girare" un modello, anche se i risultati sono in aperta contraddizione con le regole di progettazione empirica e i giudlzio ingegneistico. ees at ST HE | a Ke) t On 100 fig. 3 Schema che ita icampi i applcaone dela modelione scons nrelaione a are dnc Q (Barton 1998, modct). Fig 3 Schontc gran sogestig he ange of pplication of scntam wodling in atin tote Qvale (Barn, 1898, od. a G. BARLA, M. BARLA 2.2. Validazione della modellazione discontinua Lfutilizzo dei metodi numerici nella pratica ingegneristica, connesso con la necessita di adottare schemi concettuali (continuo ver so discontinue) pit appropriati per ana- lisi di un dato problema (ammesso che si- ano disponibili dati sufficient), comporta che la modellazione dei componenti, roc- cia, giunti e discontinuta sia assai pil lo- gica e tilevante della modellazione conti- ‘nua’ (Barton, 1999). 1iconfronto mostrato in Fig. 4 dimostra chiaramente questo pun- to divista, specialmente se vengono inclusi nel'analisii meccanismi critici del problema fisic in studio. Esiste una domanda fondamentale sull uso dei modell discontinuinellingegneria degt scavie nelfingegneria delle rocce in genera- le. Ein relazione alla complessita dei modell discontinui da utilzzare per fare in modo di essere sicuri di non aver omesso dall'analist al aspeti critic principal (Hart, 1993).Da tn lato, la diffcolta sta nel fornire suficien- +i dati geologici; dall'altro, la necessita di strumenti di calcolo pud eccedere quanto disponibile. Sulla base delesperienza acquisita, un ap- proccio possibile a questi problemi consiste nelfaiizzare la modellazione discontinua insieme ai metodi di classficazione dell'am- ‘asso roccioso in un ambito di validazione incrociata dela risposta attesa delfammas- so allo scavo. Non appena il modello spe- ifico dimostra di essere accettabile in una data condizione di ammasso roccioso, pub essere migliorato e ancora vaidato duran- te lo scavo della galleria. Si pud utilizzare, come forma preliminare di verfica del mo- dello numerico, una serie di ine guida, da- te come funzione dei valori di Q (Barton, 1999). + Categorie di supporto Sulla base di analis di casi riportat in let teratura, Grimstad e Barton (1993) hanno dato il diagramma di Fig. 5, che permette di legare il valore dellindice Q alle con- dizioni di stabilita del cavo ed agli inter venti di sostegno, sula base del parame- ‘tro Dimensione Equivalente. Questo para- metro & la larghezza, i diametro o laltezza delle pareti dello scavo diviso un coeffi ciente numerico che tiene conto del!uti- lizzo € del grado di sicurezza applicable ai (a) modelo continuo - zoe plasiczzate {abeontnium mose!-ylted anes Fig. 4 Cononto ta) caso a gun biutare(b) mo elaine dscntinuain uaa dun ico meccanisro insabita attorne ad na galleria scnata con TBM in un _asasso occioeo tne SS 5 SS oN * sen gates XS See ON o os Fe 4 Compare of conti bigs cose ad) conta malin sits when nag ie! iti ity eho aruda TBM ected tlt weak ok mas. sistemi di rinforzo perché rendano stabile lo scavo. Altre linee guida sono disponibili, sempre basate sullindice Q, che permettono di de- finire un numero di parametri addizionali che hanno a che fare con la stabilita della galleria e gli interventi di rinforzo (Barton et al, 1974): a) la larghezza massima non rinforzata;b) la pressione di stabilizzazione a tetto;c) la lunghezza det bulloni ROCK MASS CLASSIFICATION a F E Fagecally | Bie | Vey vo ee | pe pe ° 4 1 cot aan ea om OF aa : ro [i] oe 2 8 x Be wot crs ai | Good y= ys3.0) 8 ug. a 8 8 a estas qty 2 BD Ey Se aR oo [REINFORCEMENT CATEGORIES 1) Wong {Fk infra blr ad elig, 5-9 S03 Botting (Pb eifredhtorc doling 9-12 SB 3 er tate B ‘pierced shear bln, 1215 om, SEB SSrenaig aig 0 ed af oe. St shots nd bls, Sf RRSYB, a ea 41860) BG 9 Gas cre tg, CCA Fig 5 Caegoe stmate basse sure qual Q (Gintde Barton, 1993), Fig 5 Emad saport cateovis bse apn the lmeling ality index © (Grit and Barton, 195) galleria Ages + Deformazione della galleria (Barton, 1998) Verticale: sean [o, y = SPAN /S vm “700-8 ya (rel Orizontae: HecHT [a ~ oe dove: 6, ¢ 6, (la componente di tensione verticale e orizzontale in situ), ¢, (la resi- stenza a compressione monoassiale della roccia intatta) sono dati in unita omoge- nee (cio® MPa); SPAN e HEIGHT (la lar- sghezza e l'altezza della galleria) sono date in mm 2.2.1 Esempio Con il caso in studio, descritto nel seguito, si scelta una galleria di diametro 4.75 m come problema tipico di validazione della modellazione discontinua con il codice 2D ad Elementi Distinti UDEC ({tasca, 1996). Lintento & stato quello di studiare influen 22 delle condizioni del'ammasso roccioso, valutate mediante lindice Q, sulla zona di disturbo attorno alla galeria. Sono stat utilizzati quattro modell diversi, ‘come si vede nella Fig. 6. Sono state intro- dotte tre serie di discontinuita continue (S, = scistosita,J1, J2 giunti) in modell piani ‘con dimensioni 2020 m, assegnando pa- rametr talida avere un intervallo di Q com- preso tra 8.5, peril modello 1, e 0.67, per il modello 4. Per tutti modelo stato ten- sionaleinitiale & assunto pari a: 6, (tensio- ne verticale)=16.2 MPa, 6, (tensione oriz- zontale)=4 MPa, che rappresenta uno stzto idotto dalla gravita alla profon- ditt di Grea 600 m, con un valore assunto del rapporto 6/6, di 0.25. La spaziatura ‘re i glunti di ciascun sistema, definita nella Fig. 6, riportata nella Tab. 1 Per tutti i modell i Blocchi di roccia ven- {ono assunti deformabil, con l'assunzione che la rocciaintatta (gneiss) & un materiale Tab.1 ‘Spaziatura dei giunti (m) ‘Modelo Scistosita _J1__J2 1 08 16 20 2 06 © 12.15 3 04° 081.0 4 025 04-05 tag 2000 ‘CONTINUO & BISCONTINUO NELLA MODELLAZIONE NUMERICA DELLO SCAVO DI GALLERIE : clasto-plastico ideale che segue'ilcrterio di resistenza di Mohr-Coulomb. Le propriet& vengono’assegnate come segue: Modulo di Young E-60 GPa Rapporto di Poisson y=0.25 Coesione co 30. MPa Angolo di attrito 33° Le discontinuit® vengono assunte come i Hh) NN HAN Fe 6 - Quatro ode UDEC co diferent oe dQ: m0 dlp 1 (Q=8.5}; modelo 2 (4.1); modell 3 (Q=1.3}: inode 4 (00.67). Fig, 6 Fur UDEC models ih diferent Q voles: model 1 (Q=85); mad! 2 (Qe4.1); model 3 (Q1.3); model 4 (0087). a — giunti Mohr-Coulomb, cio’ elastic ideal- mente plastic, con rigidezza normale K, ¢ tangenziale K, date come segue: K,=40 GPa/m, K=4 GPa/m. La coesione 8 sempre considerata nulla, con angolo di resistenza a taglio per la scisto- sith e peri giunti uguale a 58°, 38°, 22° ‘11° rispettivamente per i modell 1, 2, 3 € 4 * Galleria non sostenuta Una prima serie di analisi 2 stata effettuata ni intrinseche, cio8 con la galle- ria priva di rivestimento, con la zona distur bata cosi definita (Shen e Barton, 199; = Zona di rotura, dove blocchi di roccia li- beri cadono nella galler ~ Zona aperta, dove si apron i giuntis + Zonadi taglio, dove igiunti subiscono une certa deformazione di taglio (5 mm). | risultati ottenuti peri 4 modell, sono illa- strati nelle Figg. 7=9, dove si mostrano le zone di rottura, di apertura o di taglio attor: no alla galleria. Si possono fare i seguenti commenti: (1) le zone di rotture calcolate attorno alla galeria dimostrano che mentre iTmodello 1 stabile, imodelli 2, 3 e4 dan- 1no condizioni crtiche in maniera progressi- 19; (2) le zone aperte e di taglio crescono conil decrescere della qualitt del'ammasso roccioso dal modello 7 al 4, in linea con i! comportamento in termini di zone di rottu- ra; (3) i risultati ottenuti sono in accordo con le categorie di supporto stimate nell Fig. 5, dove solo la galleria simulata con il modello 1 non richiede alcunrinforzo, men- ‘rei modelli da 2 a 4 richiederebbero inter- venti di sostegno diversi e via via pit impe- gnativ. + Galleria sostenuta Come diretta conseguenza dellanalisi de- scrtta e sulla base delle linee guida di Fig, 5 in termini di sostegni rchiest, sono state introdotte nei modeliida 2 a 4 le misure di rinforzo/stabilizazione descrite in Tab 2. Lapresenza dei bullonié stata simulata me- iante opzione CABLE disponibile nel co- dice UDEC, che permette di considerare tun bullone completamente collegato al'am- rmasso roccioso. Il calcestruzzo proiettato & stato introdotto nel modello mediante lop- vione STRUCT che permette di simularlo come un insieme di travi collegate all'am- rmasso roccioso. ‘Come prima stima delle capacita previsio- G. BARLA, M. BARLA, ‘Tab. 2 Modelo Ni Lunghewza ——_—Spaziatura Spessore de ibuiloni dei ballon fm] de bullont[m] __cs proiettato [er] 2 5 24 170 40 3 9 3.0 1.40 80 4 i 3.0 1.25 nS (5 suppne ce bal sino splat second na magia uadata ces VJ Fig 7 Bloch plastica eter ation al alin perimadel da 4 Fie 7 - ile ed lose lcs aru the tame forms 104. O Fig 8 Zone aperte toro al galeria peri model da 124 Fig 8 - Open osu a formal 1 to 4 Fig,9- Zoned tio toro ala galeria peri model 124 Figg 9 Shear ens ood the tol oro 10 4.~ — nali della modellazione discontinua della galleria sosteruta mediante UDEC, l'atten- zione & stata posta sul confronto tra gli spostamenti vertical e orizzontali Av e Ah dati dalla formula empirica basata su Q pre- cedentemente riportata ei rsultati dei cal- coli UDEC. Tali valori sono riportati nella seguente Tab. 3. Teb.3 Modelo yf] ‘dren stinatocleleto_stinatoalolto 2 45-50 26-26 5 92-102 47-53 4 260-51 3-129 3. Caso di studio 3.1, Informazioni di base Il caso in studio tiguarda Vevento acca- duto II Settembre 1997, alla progressiva 2.360 m, durante lattraversamento di una zona di faglia, che ha causato il blocco tem- poraneo della TBM durante lo scavo della galleria F2, uno dei principalielementi del- Fimpianto idroelettrico di Pont Ventoux-Su- sa nella Valle di Susa, vicino a Torino. Que- sta galleria (4.75 mdi diametro) viene sca- vata da una TBM aperta, allnterno di mi- ccascisti quartic, sotto una copertura che raggiunge 800 m al massimo (Fig. 10). Dopo i primi 1.800 m circa, dove le condi- Zion’ dell'ammasso roccioso sono state ge- nneralmente buone, con RMR varabile da 65 1a 75 (Fig. 11) lo scavo dela galleria & dt ‘ventato via via pit difficile, avicinandosial- la zona di faglia. Attualmente, la galleria in- contra dificolta notevoli con consistent ri- tardi rispetto ai tempi di avanzamento pre- Visti La Fig, 12 mostra due fotografie prese oltre la progressiva 2.360 m, dove la faglia diinteresse attravers la galleria, influenzan- do significativamente 'avanzamento. galerie sags 2000 ‘CONTINUO E DISCONTINUO NELLA MODELLAZIONE NUMERICA DELLO SCAVO DI GALERIE Fig, 10 Galleria F2 Pont Vetour-Clrea Fig. 10- Pont Vertowe-Claea F2 tel fig 1 - Una vista deta gallesiaF2in une steione in cui ameassorocoxo costiuito da gress si presenta di buone condi Fig. I-A ft F2 tml inthe section where the is rack ssw geal god 3.2. Descrizione del problema alla progressiva 2.360 m Lo schema di Fig. 13 illustra in modo sem- plificato le condizioni della galleria in pros- simita del fronte, dove la TBM si@ bloccata ‘temporaneamente, come conseguenza del superamento della soglia di plasticizzazione del movimento di un blocco (25 cm) dal piedtitto destro (Fig. 14). Il micascisto quar- aitico & caratterizzato dalla presenza di tre © quattro famiglie di discontinuita, compre- sala scistosita. Sulla base della caratterizza- ione geologica, condotta dal geologo del galerie ge 2000| comimittente (Pont Ventoux, 1997) non ap- pena la TBM ha potuto avanzarealeuni me- tri dalla sezione di blocco (Fig. 15), sisono potute evidensiare almeno due discontinui ‘8 sub-parallle, la seconda dele qual (una faglia con direione N6SE e immersione 83 verso 5, che intercetta 'asse della galleria) ha un riempimento di agi, con un‘apertu- +a compresa tra alcuni centimetre pit diun decimeto. Le condizioni dell'ammasso roccioso sono state stimate, in particolare su un tratto i galleria di 7 m di lunghezza, dala pro- gressiva 2.349 alla 2.356 m, con findice RMR uguale a 31. In base ad una pit ac- curata stima deltindice Q, Barton (1997) ha individuato, tra la progressiva 2.350 ¢ a 2.360 m, un intervallo di valori di Q compresi tra circa 0.007 (‘eccezionalmen- te scadente’ — localmente) € 0.3 (‘scaden- con una media pesata di tutti i dati di cirea 0.05. Uacqua fluisce attraverso i giu- nti ad una temperatura, di 20°C. Nessun dato quantitativo & disponibile riguardan- te la pressione delfacqua, che non sembra in grado ci superare, con una copertura di 650 m, un massimo di 6-7 MPa (al di fuori dell'area di drenaggio della galleria) ‘8.3. Resistenza dell'ammasso roccioso La resistenza del'ammasso roccioso nella sezione di interesse & controllata dalle con dizioni di qualita scadentie dalla limitata re- sistenza a taglo lungo le discontinuit2. Sulla base di prove triassiali su campioni ci roccia intatta, si sono valutatii seguenti valor 5 Cu. m, [MPa] [MPa] el aH an 7) 64 dove. €., Sono la resistenza a compres- sione monoassiale (picco e residuo) € my m,, sono le corrispondenti costanti empiri- che di Hoek e Brows Per ammassi rocciosi di qualita molto buo- na, che &ilcaso di gran parte della lunghezza della galleria sino alla zona ci interesse(Fig. T), le proprietatipiche dell'ammasso roccio- s0 possono essere definite sulla base de! Ge- ological Strength Index (GSI) come segue: = Resistenza dela roccia intatta oy = 144 MPa = Costante diHoekBrown m= 70 = Geological Strength Index GSi= 70 ae G. BanLA, M. BARLA Fig. 12 Vota dl ari Fs (0) prt Sita () dest, dele condo sli son reat dic puro davchiedere istalxonepressoch contin di pamel mt Fi 1 Ae of te 2 te (0) () rh als whew sity condos became vey deo so eects placement of oe plot, Fi, 1 Sthema del cond sii dll armassorociooal reat, Fig 18 -Shchof eek com isa the face 2 Fig, 1 - Fotogaa che most latest cea TAM bocata perilsuperamento dela sogia di plasticzstone eg i ‘revineto un Hoco su pete desta Fig 4 Phoographshoing the ha of TBM jammed with rockowstening ad block morenent ofthe ight side “St gon 2000, = Costante di HoeleBrown m= 2.4 = Costante diHoek-Brown 5, = 0.02 Resistenaa a compressione delfammassorocioso Gq ~ 27.2 MPa = Modul di deformazione Ey = 35 Cha 3.4, Stato tensionale in situ Viste le alte coperture ed i fenomeni de- formativi in atta, accompagnati talora da instabilit’ perimetral (“slabbing”) lungo la stata berate ed aires sea: ‘CONTINUO £ DISCONTINUO NELLA MODELLAZIONE NUMERICA DELLO SCAVO DI GALLERIE lunghezza della galleria, si raccomandato, di effettuare misurazioni di stato tensiona- le mediante prove con martinetto piatto & di fratturazione idraulica. Al momento so- ‘no disponibili solo i dati di prove con mar- tinetto piatto,riportati nella Tab. 4, ricava- ti da misurazioni attorno alla sezione della galleria alla progressiva 950 m, dove la co- pertura & circa 400 m. Sulla base di uno studio delle concentrazio- ni di sforzo in condizioni elastiche lineari 15- Condon’ de snasso ociso al eto (Sisto (0) dest. Lafotograia€ tts presa dopo cela TEM Fg 15 - Rack was cons ttm ef) it welt The potogrph wo later when he TBM ws mv che Jo con elena Presione [equi (a) Py +50 33 “45 BS attorno alla galeria utilizzando il metodo degli elementi finite il codice Phase? (Cur- rane Corkun, 1997), come vsibile nella Fig. 16, sono state valutate le seguenti tensio- ni iniziali nel piano perpendicolare allasse della galleria: = tensione principale rmassima = 15 MPa 3 tensione principale rinima = 2.6 Ma (0, angolo che la 6, forma conla verticale a15° 3.5. Modellazione continua 3.5.1. Lapproceiom=0 Al fine di determinare fino.a che punto tun approccio di tipo continuo possa por tare ad una interpretazione ragionevole del- le condizioni i stabilita della galleria, sono state eseguite diverse analisi numeriche u lizzando un criterio a tensione deviatorica costante, come proposto da Martin etal (1997). Le tension‘ iniziali G, e 6 in corrisponden- za della sezione di interesse (progressiva 2.360 m) sono state assunte proporzional- mente pit alte in relazione alla copertura superiore a 650 m. Inoltre, il rapporto K, della tensione principale minime sulla mas- sima (6,/0,), nel piano trasversale ala gal- leria, 8 stato considerato uguale a 0.2, co- me nella sezione delle misure tramite mare tinetto piato. Le analisi m=O sono state effettuate me- diante il codice Phase? e il crterio di Hoek e Brown per differenti valori di cy @ s=1. Le condizioni di stabilits della galleria so- no state valutate in base al calcolo del fat- tore di sicurezza come illustrato nella Fig 17. Limplicazione & che 'ammasso roccioso allntemo della zona a fattore di sicurezza itario (SF 1) sia instabile, 3 meno cche sul contorne del cavo non sia applicata tna pressione di stablizzazione. Da queste analisi semplificate (modello co- stitutivo continuo lineare elastico, nessuna influenza del carico idrostatico, ecc.) la gal- Tera subisce rotture ocalia piedrit, che si G. BARLA, M. BARLA Fig 16 a) Unea dill delaesione pvincipale massing (9) Tension anger al celte emis. Pov con mae tintlo pao, con copertua di cea 200e. Fig 16 o) Maximum principal stress om tous.) Conputed and mace toner ti sess, Flajac lott, with oe bandera 400m eppraial Fe 17 Fite di stareradetemint con fapgroeco m0 perl gilli ala progres 2360 m(9,~100, 75 MP) fev approfondiscono all'interno dell'ammasso roccioso quando la resistenza a compres- sione monoassiale della roccia intatta passa da 100 MPa a 75 MPa. Questo significhe- rebbe che nel caso diforte regime tensiona- le anisotropo, come evidenziato dal valor di K, uguale a 0.2, non possono essere esclusi feriomeni di instabilta local (‘slabbing”), sela resstenza della roccia @compresa nel Fintervallo 100-75 MPa. 3.5.2, II modello elastico plastico fragile Le analis di cui sopra considerano il feno- meno di instabilita dell'ammasso roccioso alcontorno dello scavo, senza tenere conto della presenza delle discontiuita. Si quin-

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