Facolt di Ingegneria
Corso di riabilitazione
strutturale
Docente: Alessandro Balducci
Ancona, 04 dicembre 2013
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
La sovrastante soletta in calcestruzzo armato da considerarsi come sovraccarico, mentre,
inserendo i connettori, questi contrastano le forze di scorrimento tra la trave e la soletta,
realizzando una sezione mista acciaio-calcestruzzo in cui il lembo superiore in calcestruzzo
soggetto a compressione e buona parte della sezione in acciaio soggetta a trazione,
mentre il laterizio interposto funge da cassaforma per il getto e da alleggerimento.
Diverse sono le tipologie di connettori, ma i pi diffusi sono quelli a piolo saldato alla trave,
oppure quelli infissi meccanicamente nellacciaio. In generale i connettori sono di altezza
pari a circa 2/3 dello spessore del getto.
Lo spessore minimo della soletta in calcestruzzo armato di circa 5 cm, mentre lo
spessore delle ali delle travi in acciaio, per lutilizzo dei connettori, non deve essere inferiori
ai 5 mm.
Per la determinazione delle caratteristiche della sezione composta, il procedimento, in sede
di dimensionamento, si svolge ammettendo valida lipotesi di Navier sulla conservazione
delle sezioni piane in campo elastico e quindi la validit della legge di Hooke sulla diretta
proporzionalit, sempre in campo elastico, fra sforzi e deformazioni. Imponendo tali
condizioni la sezione composta acciaio-calcestruzzo, escludendo la presenza del tavellone
in laterizio, pu essere considerata teoricamente omogenea in riferimento al rapporto di
omogeneizzazione fra i moduli di elasticit dellacciaio e del calcestruzzo, e procedendo
quindi secondo la metodologia usuale per le sezioni composte acciaio-calcestruzzo.
Numero e dimensione dei connettori viene determinato verificando che lo sforzo di
scorrimento fra le due sezioni (trave in acciaio e calcestruzzo) agente nel singolo
connettore sia inferiore alla resistenza ammissibile a taglio del piolo.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Connettori a piolo
Fissati con chiodatrice
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
Connettori saldati
Tipologie di connettori
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Rinforzo solai in ferro e laterizio con cappetta collaborante in c.a.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a.
La tecnica di rinforzo con soletta collaborante, in calcestruzzo eventualmente leggero (cls
strutturale alleggerito densit 16-18 KN/mc), realizza anche un forte irrigidimento nel piano del
solaio; gli effetti di tale intervento vanno valutati sia in relazione alla ripartizione delle azioni tra
gli elementi verticali sia allaumento delle masse. Nel caso in cui gli elementi lignei non siano
adeguatamente collegati alle murature, necessario collegare la soletta alle pareti, tramite
elementi puntuali analoghi a quelli gi indicati, o ai cordoli, se presenti e realizzati come
successivamente descritto.
Nel caso di solai a travi in legno e pianelle di cotto, che presentano limitata resistenza nel
piano, possono essere adottati interventi di irrigidimento all'estradosso con caldane armate in
calcestruzzo alleggerito, opportunamente collegate alle murature perimetrali ed alle travi in
legno.
Edifici esistenti in muratura SOLAI
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a.
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a.
Fig. 2 - Azioni
interne nella
soletta e nel
travetto
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a. - IL PROBLEMA DEI CONNETTORI
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a. - IL PROBLEMA DEI CONNETTORI
Per tener conto della deformabilit della connessione nelipotesi a) di connessione rigida
(conservazione delle sezioni piane), si pu procedere nel modo che segue.
lincremento v di freccia dovuto alla deformabilit della connessione legato al
massimo slittamento fra soletta e travetto dalla semplice relazione approssimata:
v = 10
Fissato il valore dellincremento di freccia e quindi dello slittamento, nota la rigidezza
KP del connettore, si ricava la resistenza VP ad esso richiesta: Vp = Kp
Formula approssimata per il calcolo di Kp
(d diametro del connettore; t distanza fra
soletta e trave in legno)
Limite di applicabilit
(Kw rigidezza del legno)
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a. - IL PROBLEMA DEI CONNETTORI
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a. - IL PROBLEMA DEI CONNETTORI
Formula approssimata EC5 per il calcolo del modulo di scorrimento istantaneo sotto lazione
dei carichi di esercizio (Kser) corrispondente alla rigidezza del singolo connettore (Kp), valida
solo per soletta non distaccata dalla trave :
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Recupero solai in legno con cappetta collaborante in c.a.
consolidamento
della copertura
lignea mediante
realizzazione di
una struttura
reticolare mista
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Rinforzo solai di piano e copertura in legno
consolidamento
della copertura
lignea mediante
realizzazione di
una struttura
reticolare mista
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
Rinforzo solai di piano e copertura in legno
Copertura lignea
della ex chiesa di
San Carpoforo,
Milano
Dettagli
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
PROTESI
Edifici esistenti in muratura INTERVENTI SOLAI in LEGNO
PROTESI
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
INTERVENTI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI IN MURATURA
Interessano globalmente ledificio migliorandone il comportamento scatolare. Vanno
applicati, per quanto possibile, in modo regolare ed uniforme alle strutture. Lesecuzione
di interventi su porzioni limitate delledificio va opportunamente valutata e giustificata
calcolando leffetto in termini di variazione nella distribuzione delle rigidezze. Nel caso si
decida di intervenire su singole parti della struttura, va valutato leffetto in termini di
variazione nella distribuzione delle rigidezze. Particolare attenzione deve essere posta
anche alla fase esecutiva degli interventi, onde assicurare lefficacia degli stessi, in
quanto leventuale cattiva esecuzione pu comportare il peggioramento delle
caratteristiche della muratura o del comportamento globale delledificio.
Cerchiature esterne
In alcuni casi, si possono realizzare con elementi metallici o materiali compositi, allo
scopo di chiudere la scatola muraria e di offrire un efficace collegamento tra murature
ortogonali. Tale intervento pu risultare efficace nel caso di edifici di dimensioni ridotte,
dove i tratti rettilinei della cerchiatura non sono troppo estesi, o quando vengono realizzati
ancoraggi in corrispondenza dei martelli murari. necessario evitare linsorgere di
concentrazioni di tensioni in corrispondenza degli spigoli delle murature, ad esempio con
opportune piastre di ripartizione o in alternativa, nel caso si usino fasce in materiale
composito, procedendo allo smusso degli spigoli.
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
Ammorsatura
Unidonea ammorsatura, tra parti adiacenti o tra murature che si intersecano, si pu
realizzare, qualora i collegamenti tra elementi murari siano deteriorati (per la presenza di
lesioni per danni sismici o di altra natura) o particolarmente scadenti; si precisa infatti che
questi interventi di collegamento locale sono efficaci per il comportamento dassieme
della costruzione in presenza di murature di buone caratteristiche, mentre per le
murature scadenti preferibile linserimento di tiranti, che garantiscono un miglior
collegamento complessivo.
PEDAGNOLAIN ABETE10X5
SOSTITUZIONECANALEDI GRONDAINRAME
8
CONSOLIDAMENTOTRAVEAMMALORATA 72
7
0
0.8
9
11
3
8
3,5
ALTERNATEL=30cm., L=45cm., FORO22, INTASATOCON RESINAEPOSSIDICA
16
16 15 2 8
NUOVE TRAVATURE IN LEGNODI ABETEASEZIONE
SQUADRATATRAPEZOIDALE
44 65
APPOGGIOTAVOLATOCON
TAVOLADI COMPENSATOFENOLICOMM. 20
0.05
L'ANGOLODI APERTURA TRA LE ALI, INIZIALMENTECONCEPITOA90, VIENE
PORTATOA 60 PERAUMENTARE IL NUMERODI TAVOLEDAFISSARE
Bullonature 14 al piatto
Piatti 60x10 saldati Piatti 60x10 Piatti di controventamento 60x10 saldati allo
del traliccio scatolare
VITI DALEGNO 10 L=6 CM
0.76
0.05
60
100
VARIABILE
0.40
ANGOLARE ROVESCIO60x40x6 ANCORATOCONVITI
MORDENTI 8/20 PERFISSAGGIOTAVOLATO
750
0.05
0.65 0.65 0.65 PIATTI A CODA DI RONDINEANCORATO
ALL'ANGOLARE MEDIANTEPIATTODI
Scatolare di ancoraggio da fissare al COLLEGAMENTO400x50x6
Fori 22/50 traliccio mediante saldatura
GIUNZIONE DEI TRALICCI DA CORDOLOTIRANTE IN PROFILOMETALLICO60X10, ANCORATOALLAPARTESOMMITALEDELLA
ESEGUIREINSITO N.B. La foratura per gli ancoraggi alle strutture lignee (travicelli, travi) verr realizzata in sito MURATURA CON PERFORAZIONI ARMATE
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
Cordoli in sommit alla muratura
CORDOLO RETICOLARE COSTITUITO DA PIATTI IN ACCIAIO 60x8
SALDATI, FISSATO MEDIANTE PERFORAZIONI ALLA MURATURA,
PER CERCHIATURA SOMMITALE DELLA STESSA
440
FORO PER
VELUX
445
Trave in legno
20x20
Trave di colmo 20x20 Trave di colmo 20x20 Trave di colmo 20x20 LINEA DI COLMO
485
CONTROVENTI DI FALDA
Trave in legno
PIATTI IN ACCIAIO 60x8
20x20
445
FORO PER
VELUX
Trave in legno
20x20
590 510
500 485
CAPRIATA
CAPRIATA
IN LEGNO
IN LEGNO
TRAVICELLI (sez. 8x6) CON SOPRASTANTI
PIANELLE IN LATERIZIO
C C
CORDOLO RETICOLARE COSTITUITO DA PIATTI IN ACCIAIO 60x8
SALDATI, FISSATO MEDIANTE PERFORAZIONI ALLA MURATURA,
PER CERCHIATURA SOMMITALE DELLA STESSA
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
Cordoli in sommit alla muratura
Trasverso
sez. 20x20
TRAVICELLI (sez. 8x6) CON SOPRASTANTI
Trasverso PIANELLE IN LATERIZIO
sez. 20x20
24
ANCORAGGIO CATENA SOLETTA IN CLS STRUTTURALE ALLEGGERITO S=5 cm
IN LEGNO AL MURO RETE 6/20x20"
PIANELLATO IN LATERIZIO 100 100
TRAVICELLO sez. 8x6 cm catena capriata
TR. sez. 20x20 sez. 28x24 TR. sez. 20x20
26
TR. sez. 20x26 TR. sez. 20x26
DI SOTTOTETTO (1:25)
+ 4,05 RETE 6/20x20" + 4,05 100
Tave in legno
sez. 20x26
TAVOLATO S=35 mm
TAVOLATO S=35 mm
E
HEA 140 - S 235 HEA 140 - S 235
TAVOLATO S=35 mm
B
C B
PIATTI 60x5 DI CONTROVENTATURA PIATTI 60x5 DI CONTROVENTATURA
NEL PIANO DELLE FALDE, ADAGIATI SUL NEL PIANO DELLE FALDE, ADAGIATI SUL
TAVOLATO E ANCORATI SUI CORDOLI TAVOLATO E ANCORATI SUI CORDOLI
SOMMITALI ALLE MURATURE C SOMMITALI ALLE MURATURE
TAVOLATO S=35 mm
E E E
CARPENTERIA COPERTURA (1:50)
Edifici esistenti in muratura CRITERI GENERALI DI CONSOLIDAMENTO
INTERVENTI IN COPERTURA: Ricostruzione solaio di copertura in acciaio e legno
PACCHETTO ISOLANTE PACCHETTO ISOLANTE
28
HEA 140
HEA 140 S 235 TAVOLATO S=35 mm
TAVOLATO S=35 mm S 235
4 12
PART. SEZIONE "E" 4 12
Carpenteria piano
terra
Corpo E Corpo D
Corpo A
Corpo C
Corpo B
Edifici esistenti in muratura - analisi di interventi strutturali non risolutivi caso reale
A partire dal 2003 il complesso stato oggetto di lavori di restauro e miglioramento sismico che
non sempre hanno condotto ai risultati attesi.
Corpo B