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Mentre il Principe un'opera unitaria, i Discorsi gi dal titolo suggeriscono l'idea di una serie di
divagazioni, a partire da Ab Urbe Condita (della fondazione di Roma) dello storico latino Tito Livio.
L'opera divisa in tre libri. Il libro I (60 capitoli) dedicato all'amministrazione dello Stato e
all'importanza della religione come strumento politico; a causa di ci, Machiavelli rimpiange la
religione pagana di Roma, che induceva il cittadino a identificarsi nello Stato, e critica quella cri-stiana
che invece lo distoglie dagli interessi civili. Il libro II si occupa della politica estera; Il terzo spiega
come le azioni di alcuni uomini abbiano fatto grande Roma, e come si trasformino gli Stati.
Per Machiavelli le forme accettabili di Stato sono: il principato, monarchia limitata cio controllata
dagli aristocratici e dalla borghesia; la repubblica sull'esempio di Roma, con un equilibrio interno di
poteri. E' questa la repubblica mista, in contrapposizione con quella aristocratica (dominata da
un'oligarchia, Venezia) e democratica (dominata dalle classi pi basse, la Firenze repubblicana).
La scelta di questi due sistemi e il rifiuto di ogni degenerazione del potere in tirannia (potere assoluto
del principe), oligarchia (dell'aristocrazia) e anarchia (del popolo) dipendono dal fatto che principato
e repubblica mista permettono assetti istituzionali pi equilibrati e dunque pi stabili.