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sovraccolore rosa-rosso spesso insuf- ni pi o meno consistenti. La polpa to del Ministero per le politiche agri-
ficiente sia per estensione e unifor- bianca, di tessitura fine, molto croc- cole denominato Liste di orienta-
mit che per intensit e brillantezza. cante, soda e succosa. Il sapore otti- mento varietale dei fruttiferi (che
Pu esservi anche presenza di ruggi- mo, molto dolce, leggermente acidulo. coinvolge per il melo ben 15 Unit
nosit piuttosto estesa. Inoltre sog- I frutti si conservano a lungo e posso- operative disposte su tutto il territo-
getta allalternanza di produzione, ri- no presentare vitrescenza. rio nazionale, tra le quali anche lIsti-
sponde male al diradamento chimico, Il limite nella colorazione ha fatto s tuto sperimentale di frutticoltura del-
necessita di essere raccolta in pi che dalla capostipite Fuji siano stati la Provincia di Verona), il clone Na-
stacchi, presenta talvolta vitrescenza selezionati numerosissimi mutanti mi- gafu 12 (o Chofu 12) (foto 4) ri-
nei frutti (caratteristica peraltro ap- gliorativi di questo carattere. Sono pi sultato il pi interessante e quindi po-
prezzata nei mercati orientali) (Stai- di un centinaio i cloni disponibili che sto in lista A tra le variet da consi-
ner et al., l.c.). Il tutto fa di Fuji una per, anche allocchio pi esperto, gliare per la pianura; presenta infatti
variet che richiede quindi una parti- spesso sono molto simili (foto 3), tal- una colorazione rosso-rosa intenso
colare e attenta tecnica di coltivazione volta uguali, e ci ha creato una certa striato su oltre l80% del frutto. Altri
per contenere al minimo i suoi difetti e confusione sul mercato vivaistico. La cloni, come lo striato Nagafu 6 (o
ottenere una mela con livelli qualitati- differenziazione pi importante tra i Chofu 6) (foto 5) e il Nagafu 2 (o
vi estetici tali da essere apprezzata e tipi cosiddetti striati e quelli con co- Chofu 2) (foto 6), sono stati posti in
valorizzata dal mercato. lorazione uniforme, ma tale distin- lista B, il primo a causa di una minor
zione non sempre cos precisa tanto sovraccolorazione e il secondo poi-
Descrizione che i francesi hanno proposto tutta ch presenta un sovraccolore, inten-
del gruppo Fuji una serie di categorie intermedie (Tril- so ed esteso su oltre il 70% del frutto,
lot e Masseron, 1995). La causa di que- ma di tipo uniforme. Altri cloni infine
La Fuji una variet diploide ca- sta variabilit da ricercarsi nellinsta- come Akifu 1 e la precoce Yataka
ratterizzata da un albero piuttosto vi- bilit genetica che caratterizza i cloni
goroso (simile a Granny Smith), con di Fuji, che al cambiare degli anni o
habitus standard, chioma espansa e delle localit possono presentarsi dap-
portamento simile alla Morgenduft. prima di un tipo e in seguito dellaltro
In vivaio ben reagisce alle tecniche o in categorie intermedie (per esem-
che favoriscono la formazione di rami pio: Nagafu 6 inizialmente descritta
anticipati. La fioritura intermedia, come uniforme in un secondo tempo
contemporanea a Golden Delicious, si dimostrata striata, e viceversa per
in genere di buona entit (foto 2). Nagafu 2) oppure, soprattutto nei ti-
cultivar molto fertile, impollinata da pi striati, mostrare una colorazione a
Golden Delicious, dalle Gala, da settori, indice di mutazioni di tipo chi-
Granny Smith e da Red Delicious merico (Kikuchi et al., 1997).
delle quali anche buon impollinato- Il clone da ricercare e da preferire
re. Lentrata in produzione rapida e nelle piantagioni deve innanzitutto co-
la produttivit abbondante, talvolta lorare bene e possibilmente essere di
eccessiva, ma ci non compromette la tipo striato data la preferenza del
pezzatura dei frutti che rimane accet- consumatore verso questo tipo di mele.
tabile anche in condizioni estreme. Tra i cloni di Fuji in osservazio-
Una carica eccessiva di frutti va per a ne, nellambito del Progetto finalizza-
scapito della loro ottimale colorazione
(gi carente per motivi genetici) e fa- Foto 2 - La quantit dei fiori nella Fuji
vorisce la sua gi naturale tendenza al- sembra limitata, dato il suo portamento, ma
lalternanza di produzione. Necessita la fertilit elevata
quindi di diradamento energico negli Foto 3 - Le differenze tra diversi cloni di
anni di carica ma reagisce scarsamen- Fuji sono spesso molto ridotte 2
te ai principali diradanti chimici. In
Val Padana si raccoglie nella prima de-
cade di ottobre preferibilmente in due
o tre stacchi per favorire la colorazio-
ne. Non presenta fenomeni di cascola. Red Fuji
Il frutto di notevole pezzatura (dia-
metro superiore a 80 mm e peso medio
oltre 230 g, ma che raggiunge anche i
300 g), di forma sferoidale un po ci-
lindrica, piuttosto irregolare. Il colore Morihofu
di fondo dapprima verde chiaro in
seguito giallo, con sovraccolore rosa-
rosso in alcuni cloni uniforme, in altri
striato. Nelle parti non esposte del Chofu 2
frutto o nei frutti sottochioma il so-
vraccolore risulta molto limitato e an-
che la qualit e il sapore ne risentono.
Pu presentare della rugginosit este-
sa su porzioni anche abbondanti di Chofu 12
buccia soprattutto nei primi anni di
produzione, con rischio di fessurazio- 3
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Arboricoltura
Foto 7 - Yataca,
clone di Fuji
interessante per la
maturazione pi
precoce
Foto 4 - Fuji Chofu 12 (o Nagafu 12) il (foto 7), sono ancora in lista C neces-
clone migliore, posto in lista A tra le cultivar sitando di ulteriori osservazioni pri-
per la pianura nelle liste di orientamento
varietale del Mipa
ma di poter dare un giudizio definiti-
vo (Fideghelli e Bassi, 1997).
Altri cloni striati interessanti, non
ancora confrontati nellambito del Pro-
getto suddetto, ma oggetto di positive
osservazioni in diverse stazioni speri-
mentali, sono il Fuji BC 2 (foto 8), il
Kiku 8 e il Morihofu 3 A. Questi as-
sieme a Chofu 6 e Chofu 12, sono
tra i cloni pi innestati dai vivaisti al-
toatesini nel 1996 per i nuovi impianti
di questanno; per la prima volta nei lo-
ro vivai la produzione di astoni di
Fuji supera il 5% del totale anche se
cultivar consigliata solo per il fondo-
valle (Lugli e Stainer, 1997). Tale mate-
riale per non ancora certificato e
sar commercializzato senza alcuna
etichetta derivando da produzione
propria dei singoli vivaisti. (Weis,
1997). Molto importante quindi la
realizzazione di una continua selezione
Foto 8 - Fuji BC 2, clone gi oggetto dei migliori cloni che necessitano di
di positive osservazioni essere costantemente osservati e se
Foto 5 - Fuji Chofu 6 (o Nagafu 6) in diverse stazioni sperimentali necessario rinnovati.
Foto 9 - Impianto
molto fitto di
Nagafu 6
su sel. P22.
Per migliorare il
sovraccolore della
Fuji devono
essere impiegate
tutte le strategie
possibili: in questo
caso si sta provando
lefficacia delluso
di un telo argentato
riflettente posto
Foto 6 - Fuji Chofu 2 (o Nagafu 2), il sotto il filare
miglior clone a colorazione uniforme (non 30 giorni prima
striata) della raccolta
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Arboricoltura
Foto 10 - Tipico impianto di Fuji Nagafu 6 su M9 alla 4a foglia Foto 11 - Nuovo reimpianto di Fuji Chofu 12 su M9 impiegando file
con densit di circa 2.800 piante/ettaro binate sfalsate. Al 1 anno si possono ottenere 3-4 frutti per pianta
15 16
Foto 14 - Esempio di astone ben preparato in vivaio. Foto 15 - Asportazione di rami
apicali troppo vigorosi tramite strappo, cos da impedire lemissione di nuovi germogli.
Foto 16 - Nella parte mediana e basale della pianta le branche vigorose sono asportate con
14 le forbici, cos da favorire un rinnovo con una vegetazione pi contenuta
Foto 17 - Impianto in piena produzione (alla 4a foglia) di Fuji Foto 18 - Esempio della facilit allalternanza di produzione cui
Nagafu 6: si possono ottenere 15-18 Kg per pianta soggetta Fuji se non ben diradata
Potatura di allevamento e di vo, eliminando branchette invecchiate, sit) (foto 12-17) con produzioni me-
produzione spoglie ed eccessivamente lunghe a fa- die annuali per ettaro che non devono
Le cure colturali devono permettere vore di giovani brindilli. Lo sviluppo essere inferiori ai 450-500 q; tali quan-
la rapida messa a frutto e contempora- nella parte apicale della freccia di tit sono in linea con quelle ottenute in
neamente sviluppare unarchitettura branchette troppo vigorose (in genere altre regioni.
della pianta adatta allottenimento di con diametro superiore a 1/3 di quello Lottenimento di queste produzioni
una buona colorazione dei frutti. nel punto di inserzione della freccia) elevate e costanti condizionato da
Allimpianto gli astoni sono sfoltiti pu essere contenuto con lasportazio- un corretto diradamento dei frutti fin
dai rami al di sotto dei 70 cm o con un ne tramite strappo, cos da impedire dai primi anni di impianto e da una
angolo di inserzione acuto. La freccia, lemissione di nuovi germogli (foto 15) buona presenza di impollinatori, al fi-
se vigorosa, preferibilmente piegata, e, nello stesso tempo, esercitare una ne di favorire lottenimento di una for-
come pure eventuali laterali anchessi generale azione frenante. Nella parte ma regolare dei frutti.
vigorosi; se deboli, invece, sono leg- mediana e basale invece le branche vi-
germente spuntati per favorire il rive- gorose sono asportate con le forbici Diradamento
stimento. La messa a frutto nei primi cos da favorire un rinnovo con una ve- Si gi detto della notevole fertilit
2-3 anni avviene in prevalenza su brin- getazione pi contenuta (foto 16). della Fuji (foto 19); questa cultivar
dilli e in seguito anche su lamburde e Operando in tale maniera negli im- presenta inoltre problemi di alternan-
rami misti. tipico della Fuji la pre- pianti veronesi di Fuji si sono otte- za di produzione (foto 18) e di scarsa
senza di branchette lunghe e spoglie nuti alcuni frutti per pianta (1 kg cir- efficacia dei diradanti chimici auxini-
con gemma apicale a fiore; per tale ca) gi al 1 anno (foto 11) e al 2 anno ci. Lideale sarebbe avere al massimo
motivo bisogna creare le condizioni produzioni intorno a 4-6 kg/pianta, che un frutto per mazzetto fiorale; per il
per lo sviluppo di formazioni fruttifere raggiungono i 10 kg al 3 anno (foto momento non ancora stata messa a
ben distribuite su tutto il ramo. 13). Dal 4 anno in poi si in piena punto una tecnica efficace che possa
La potatura di produzione dal 2-3 produzione con quantitativi di circa sostituire il diradamento manuale.
anno deve favorire un moderato rinno- 15-18 kg/pianta (a seconda della den- La linea pi usata nel veronese per il
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Arboricoltura
diradamento chimico limpiego del 140 unit di potassio (K2O) per ettaro microjet o a goccia: il primo preferi-
carbaryl a 50-70 g/hl addizionato di 100 (Marangoni et al., 1997). bile poich pu avere uninfluenza po-
cc/hl di olio minerale quando il diame- Per favorire la colorazione neces- sitiva sulla colorazione dei frutti e pu
tro dei frutticini centrali circa 10 mm sario non abbondare con gli apporti essere impiegato anche come difesa
(foto 20). In taluni casi il trattamento azotati, contenere al minimo le caren- antibrina in fioritura.
ripetuto dopo una settimana. Nono- ze di magnesio, potassio, microele-
stante i due interventi comunque ne- menti e assicurare al terreno una buo- Difesa da parassiti e avversit
cessario ripassare manualmente il pi na dotazione di sostanza organica. atmosferiche
presto possibile per diradare i numero- Per conoscere la fertilit del terreno La difesa delle Fuji dai parassiti
si mazzetti con la presenza di 4-5 frutti allimpianto buona pratica eseguire non differisce sostanzialmente da
(foto 21) per avere gli effetti benefici unanalisi del suolo e in seguito, per quella attuata nel Veneto sulle altre
non tanto sulla pezzatura, ma sullindu- monitorare le reali condizioni nutriti- cultivar di melo. Fuji pi sensibile
zione fiorale per lanno successivo. ve del meleto, ricorrere alla diagnosti- alla ticchiolatura di Golden Deli-
In alcune prove condotte su Fuji ca fogliare effettuando le relative ana- cious e, a causa della raccolta molto
presso lIstituto agrario di S. Michele lisi una volta nel mese di giugno e una tardiva, necessita delle medesime cu-
allAdige (Trento) si avuta una buo- seconda allinizio di agosto. In tale ma- re riservate alle variet sensibili, quali
na risposta con limpiego di una mi- niera pi facile individuare sia le ma- Morgenduft o simili, sia per le infe-
scela con 50 g/hl di carbaryl+50 cc/hl crocarenze, in genere pi evidenti, sia zioni primarie primaverili, sia per le in-
di NAA (acido naftalenacetico)+100 le microcarenze, talvolta sottovaluta- fezioni estivo-autunnali tipiche delle
cc/hl di olio minerale da distribuire te, da contenere con la realizzazione di zone umide veronesi. Tutta la pratica
quando il frutticino centrale di 12-14 trattamenti fogliari da effettuarsi so- colturale per deve prestare particola-
mm. In questo modo stata eliminata prattutto nei mesi primaverili. re attenzione a mantenere integro lap-
lalternanza, anche se pu verificarsi La fertilizzazione non deve assoluta- parato fogliare non particolarmente
la presenza di qualche frutto piccolo mente essere disgiunta da una raziona- abbondante in questa cultivar.
ed comunque necessario completare le gestione idrica; entrambe infatti in- Si deve quindi fare attenzione a tutti
il dirado manualmente (Comai, comu- fluenzano lequilibrio vegetativo, non- quei patogeni (ticchiolatura) e parassi-
nicazione personale). ch la produzione e la qualit dei frutti. ti (afidi, minatori fogliari, eriofidi, ra-
Vi sono studi anche su altri principi La pratica dellirrigazione nel Vene- gno rosso) che possono alterare nega-
attivi che per non sono ammessi in to stata fino ad ora delegata a criteri tivamente il giusto rapporto tra foglie e
Italia, almeno come diradanti. In Ta- empirici e allesperienza dei frutticol- frutti (i giapponesi prevedono la pre-
smania, ad esempio, si visto la buona tori (Bassi e Piva, 1996). auspicabile senza di 50 foglie per ogni frutto). In ta-
efficacia sulla pezzatura dei frutti e ladozione di sistemi pi moderni con le maniera possibile evitare che le
sulla fioritura dellanno successivo ef- lausilio di servizi di assistenza allir- piante di Fuji in estate appaiano gi
fettuando un trattamento con 30-40 rigazione che, attraverso il calcolo spoglie o con foglie non efficienti e
g/hl di ethephon dallinizio alla piena del bilancio idrico, determinino le ef- quindi con scarsa capacit fotosinteti-
fioritura. Inoltre nel proseguimento di fettive esigenze idriche del meleto; po- ca e di metabolizzazione di sufficienti
tali esperimenti si vista lefficacia di trebbe anche essere ampliata la speri- sostanze nutritive (soprattutto negli
un secondo intervento con 14-16 g/hl mentazione, iniziata da alcune aziende anni di carica) con influenze negative
di benziladenina 23 giorni dopo la pie- agricole del Consorzio ortofrutticolo sul colore e sulla brillantezza dei frutti.
na fioritura (Bound et al., 1993). zeviano di Verona, che impiega in ab- In particolare va messa in atto una
binamento tensiometri nel terreno e efficace lotta contro gli eriofidi e si de-
Fertilizzazione e irrigazione apparecchiature (messe a punto dalla ve operare unattenta scelta dei fungi-
Non vi sono indagini specifiche nel stazione sperimentale francese dellIn- cidi, realizzando una linea di difesa si-
veronese per quanto riguarda le esi- ra) chiamate Pepista che misurano mile a quella effettuata su Golden De-
genze nutritive delle Fuji; valori me- il potenziale idrico della pianta (Ma- licious, dove preferito luso di cap-
di per la coltivazione del melo nei ter- rangoni et al., l.c.). tano e diclofluanide che hanno un ef-
reni veronesi prevedono la distribu- I sistemi irrigui impiegati negli im- fetto cosmetico.
zione annuale di 30-50 unit di azoto pianti di Fuji del veronese sono vari; Dalle osservazioni finora raccolte,
(N), 6-25 unit di fosforo (P2O5) e 90- la preferenza per quelli localizzati a le Fuji sembrano meno suscettibili
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Arboricoltura