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Herzen, Bakunin,
Cernysevskij
Piccola
Biblioteca
Einaudi
Copyright 1952 e 1972 Giulio Einaudi editore s.p .a., Torino
Herzen, Bakunin,
Cernysevskij
Piccola
Biblioteca
Einaudi
Indice
p. vii Introduzione
cxiii Prefazione alla prima edizione
cxix Avvertenza alla seconda edizione
cxxi Nota
Il populismo russo
i.
H E R Z E N , B A K U N IN , C E R N Y S E V S K IJ
3 I. Herzen
70 11. Bakunin
118 n i. Problema contadino e socialismo negli anni
30 e 40
167 iv. IlK o lo k o l
237 v. Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij
340 vi. Il movimento intellettuale degli anni 6o:
Dobroljubov e Scapov
niana, per i quali tanto piu difficile che per me, stranie
ro, era farsi unidea propria, personale, in mezzo al silen
zio, allisolamento e alla monotonia della storiografia uf
ficiale.
N quella solitudine fu, forse, senza qualche benefico
effetto. Un profondo fossato aveva cosi diviso i populisti
dai marxisti, dai social-democratici, dai socialisti rivolu
zionari. Dopo la fine della Narodnaja volja, con l inizio
soprattutto del nostro secolo, la storia della Russia di
ventava del tutto inaccessibile a chi avesse voluto stu
diarla a Mosca. I populisti erano praticamente l ultimo
periodo della storia del movimento rivoluzionario russo
sul quale fosse dato ottenere testi e documenti - se non
tutti, almeno in quantit sufficiente. Dopo, cominciava il
silenzio, un silenzio tanto spesso e profondo che anche
oggi, a quasi un ventennio dalla morte di Stalin, esso
tuttaltro che definitivamente rotto. Malgrado qualche
interessante eccezione, l inizio del secolo x x resta ancor
oggi uno dei periodi della storia russa meno indagato e
discusso nellUnione Sovietica.
Trovai piu tardi, leggendo Marc Bloch, la spiegazione
del perch questa rottura, questo fossato tra Otto e No
vecento, avrebbe potuto mutarsi in un elemento positi
vo. Non la generazione storica immediatamente se
guente, non sono i figli ad intender meglio quel che vol
lero e fecero i padri. Un distacco necessario perch le
generazioni si intendano al di l e al di sopra delle im
mediate eredit. La continuit storica tuttaltro che
uniforme e richiede un ritrarsi, un distacco. Ora, in Rus
sia, i social-democratici, a partire da Plechanov, poi i bol-
scevichi e menscevichi, da Lenin a Dan, cosi come natu
ralmente i socialisti rivoluzionari, tutti i movimenti cio
che dominarono la Russia nelle rivoluzioni del secolo
ventesimo, tesero naturalmente a considerare i populisti
come una eredit da rifiutare o da utilizzare, da spendere
o da tesaurizzare. L immagine degli uomini della genera
zione di Herzen e di Cernysevskij, di Bakunin e di 2 elja-
bov venne profondamente mutata da questo processo di
assimilazione non storica, ma sostanzialmente politica.
Giunse poi la dittatura di Stalin e spezz questa conti
INTRODUZIONE IX
3
L INTRODUZIONE
i.
Herzen, Bakunin, Cernysevskij
_
I.
Herzen
6
22 CAPITOLO PRIMO
42 I I I , 224.
43 X III, 16.
44 II I , 38.
45 II I , 88.
64 CAPITOLO PRIMO
46 I I I, 22-23.
47 Zamecatel'noe desjatiletie [Limportante decennio]: vedilo ri
stampato in p. v. annenkov, Literaturnye vospotninanija [Memo
rie letterarie], con prefazione di N. Piskanov, L. 1928, pp. 159
sgg. e nella edizione di questi ricordi curata da V. P. Dorofeev,
M. i960, pp. 135 sgg. Su tutto questo periodo cfr. isaiah ber-
lin, A Marvelous Decade, 1838-1848. The Birth of th Russian
Intelligentsia, in Encounter, 1935-56.
48 annenkov, Literaturnye vospotninanija cit., p. 216.
49 Su questo aspetto della sua attivit, vedi p. sakulin, Russkaja
literatura i socializm. Cast' pervaja. Rannij russkij socializtn [La
letteratura russa e il socialismo. Parte prima: Il primo sociali
smo russo], M. 1924, e Socializtn Belinskogo. Stat'i i pis'ma. Re-
dakcija i kommentarii P. N. Sakulina [Il socialismo di Belin
skij. Articoli e lettere, a cura e con commenti di P. N. Sakulin],
M. 1925, come pure la refutazione di questi due libri di s. e .
scukin, V. G. Belinskij i socializtn [V. G. Belinskij e il sociali
smo], M. 1928.
50 V I, 275.
51 I H , 3 i 9 .
52 I I I, 14 1.
53 IH , 332.
54 II I , 361.
55 I I I, 448.
56 I I I, 24.
57 I I I , 91.
58 111, 57 -
59 Ibid.
60 A. s. chomjakov, Polnoe sobranie socinenij [Opere complete],
M. 1904, tomo I, p. 636.
61 ju. F. samarin, Socinenija [Opere], M. 1877 sgg., tomo I, p. 40.
62 Vedi n. s. derzavin, Gercen i slavjanofily [Herzen e gli slavofi
li], in Istorik marksist, 1939, fase. I.
63 I I I, 117 .
64 August von Haxthausen si era formato in un ambiente tipica
mente romantico, aveva collaborato al periodico Wiinschen-
ruth insieme a rnim, Brentano, i fratelli Grimm. Con questi
ultimi rimase sempre in stretti rapporti damicizia. Le sue idee
sui rapporti agricoli nascevano dunque dal romanticismo del
Volkstum. Tutto quanto egli scrisse di notevole interesse. Vedi
ad esempio De labolition par voie lgislative du partage gal et
temporaire des terres dans les communes russes, Paris 1858, do
ve egli riesamina i problemi agrari russi e dellEuropa occidenta
le dopo lesperienza del 1848.
65 Lo faceva notare, non senza qualche amarezza, uno degli slavo
fili A. I. Koselv dicendo: Un tedesco, visitando la nostra pa
tria diede il via ai nostri scienziati per uno studio serio di ci
HERZEN 65
che essi menzionavano prima senza seriet... (Obscinnoe poze-
mel'noe vladenie [La conduzione comunitaria della terra], in
Russkaja beseda, 1858, fase. V i l i , p. 108). E la discussione
sulla priorit della scoperta dell 'obstina dura ancora nella sto
riografia russa e sovietica. Vedi ad esempio v . M. s t e j n , Ocerki
razvitija russkoj obscestvenno-ekonomiceskoj tnysli xix-xx ve-
kov [Saggi sullo sviluppo del pensiero economico e sociale russo
nei secoli x ix e xx], L. 1948, pp. i n sgg. Su tutti questi proble
mi, vedi la Introduzione, pp. l sgg., con la bibliografia ivi indi
cata.
66 I I I , i n .
67 A. H a x t h a u s e n , Studien ber die inneren Zustnde, das Volksle
ben und insbesondere die lndlichen Einrichtungen Russlands,
3 voll., Hannover 1847, Berlin 1832. Questopera fu tradotta in
russo solo parecchi anni piu tardi e soltanto parzialmente, da L.
I. Ragozin, a Mosca, nel 1870.
68 Nel 1846 N. I. Nadezdin, uno dei pi interessanti critici del ro
manticismo russo, teneva un discorso alla Societ geografica rus
sa - fondata lanno innanzi per esortare alla raccolta di dati
sulluomo del popolo - attirando lattenzione su quei resti di
vita sociale dove la forza del tempo ed altre influenze non hanno
cancellato le tracce dellorganizzazione primitiva della vita popo
lare. p. p . s e m e n o v , Istorija poluvekovoj dejatel'nosti Itnp.
Rus. Geograficeskogo Obscestva (1845-1895) [Storia di mezzo
secolo dattivit della Imper. Societ geografica russa (1845-
1895)], Spb. 1896, pp. 38-39.
69 Riportato in nota in IV , 451.
70 a n n e n k o v , ZamecateVnoe desjatiletie cit., p. 463. Sugli occiden
talisti moscoviti: B. N. c i c e r i n , Vospominanija. Moskva soroko-
vych godov. VstupiteVnaja statja i primecanija S. V. Bacbrusina
[Ricordi, Mosca degli anni 40. Articolo introduttivo e note di
S. V. Bachrusin], M. 1929, pp. 35 sgg.
71 Vedi linteressante articolo polemico di m . n . p o k r o v s k i j , Otku-
da vzjalas' vneklassovaja teorija razvitija russkogo samoderzavija
[Lorigine della teoria superclassista dello sviluppo dellassoluti
smo russo], in Istoriceskaja nauka i bor'ba klassov [Scienza stori
ca e lotta di classe], M.-L. 1933, tomo I, p. 167.
72 X II, 184 sgg.
73 P. V. Annenkov i ego druz'ja. Literaturnyja vospominanija i pe
re piska 1855-1885 godov [P. V. Annenkov e i suoi amici. Ricordi
letterari e carteggio dal 1833 al 1885], Spb. 1892, p. 338,
74 Ibid., p. 429.
73 Lettera ad Annenkov del 12 ottobre 1847, citata da questulti
mo, ibid., p. 492.
76 I I I , 303. Contemporaneamente notava che gli slavofili ricorda
no quello che il popolo dimentica, II I , 362.
77 Herzen ripeter molto spesso questi versi che sono il simbolo del
la sua speranza nella Russia. Nel 18 31 saranno il motto che apri
66 CAPITOLO PRIMO
derar beato solo colui che non perde mai di vista l asso
lu to 21, questo quel che Bakunin aveva cercato e trova
to nella morale di Fichte. Sono sulla mia strada. Potr
esser triste, solitaria, ma degna di m e 22, scriveva in
conclusione.
In questa ascesi orgogliosa la filosofia di Fichte si tra
sformava tutta in unaffermazione del proprio io di fron
te al mondo. Ma in nome di che cosa? Bakunin non lo
sapeva ancora. Riempiva questo eroismo, titanismo astrat
to, vuoto, con unesaltazione dellamore universale, con
una riintroduzione di tutta la terminologia, la fraseolo
gia religiosa, pietistica. Lo riempiva pure con unenor
me volont predicatrice, che cercava di trasformare tut
te le persone attorno a s a seconda di questo suo credo,
intervenendo nella loro vita, nei loro sentimenti, bru
ciandoli alla luce dellassoluto che credeva daver conqui
stato. Non era la sua una costruzione intellettuale, ch
Bakunin rest allora, come sempre anche in seguito, lon
tano dal pensiero puro; e tuttavia non era neppure sol
tanto l espressione d un sentimento vago e dilagante. In
realt era per lui una educazione della volont, un voler
dimostrare a se stesso le proprie forze, magari nel vuoto,
un volersi persuadere della potenza e del destino del
l uomo. Ecco perch le pagine di Fichte gli piacquero
tanto.
Tornando su Fichte qualche anno dopo, in occasione
della lettura duna biografia del filosofo, Bakunin vedeva
chiaro in se stesso: Ecco - scriveva - il vero eroe del
nostro tempo, l ho sempre amato profondamente e gli ho
invidiato la sua straordinaria forza, la sua capacit da-
strarsi da tutte le circostanze esteriori e interiori e dal
l opinione degli altri per marciare diritto e senza stan
carsi verso gli scopi che sera posti, illuminato dalla co
scienza della verit e della benedizione di dio. Anche in
me c qualcosa di simile, ma io debbo ancora formare la
mia propria forza...23.
Prima di partire per Berlino nel 18 3 7 , Stankevic ebbe
ancora il tempo daiutarlo a studiare la filosofia di Hegel,
che poteva persuadere Bakunin - come gi aveva persua
so lui (per il quale del resto il periodo fichtiano fu molto
BAKUNIN 77
meno importante) - che non si trattava di portare titani
camente la terra verso il cielo ma di cercar dio nella sto
ria e nelle cose. Il problema della realt, dopo tanto
romantico entusiasmo, costitu la nuova tappa della sua
vita. Hegel lo aiut a metter fine a ci chegli, pi tardi,
definir il tempo della nostra giovent tempestosa e
della libert, quando eravamo presi dallentusiasmo...
il tempo in cui la parola realt non era stata ancora
pronunciata tra di n o i 24.
A partire dalla met del 18 3 7 , si pu dire infatti che
nelle sue lettere predomini la terminologia hegeliana.
L assoluto - che aveva voluto conquistare e affermare,
in lotta contro tutto - si riversa su tutto quel che lo cir
conda, rischiando ogni volta di farsi non storia, compren
sione pi profonda delle cose, ma di dare appunto a quel
le cose un valore assoluto, dattribuire il valore di cate
goria e di verit ad ogni fenomeno, soprattutto ad ogni
sentimento. Non cercava pi una consolazione, ma una
giustificazione. La generica fraseologia religiosa del suo
periodo fichtiano si faceva pi intima, dettagliata, ca
s is tic a e scrupolosa.
Stankevic era ormai allestero. Rimasto al centro di
quel piccolo gruppo di filosofi moscoviti, Bakunin lesse
e rilesse Hegel lasciandosene persuadere sempre pi e
predicandolo agli altri. Unesposizione delle idee di
Hegel - non originale certo ma che prova la sua cono
scenza di quel filosofo - contenuta in due articoli di
questi anni, di cui uno solo fu pubblicato, nel 1840. Da
Hegel fini per trarre una riconciliazione con la realt,
ma una riconciliazione anche questa volta tutta volon
taristica, che non era n abbandono religioso e neppure
ancora interesse per i vari problemi concreti. Era un ten
tativo di dare un contenuto alla forza che aveva creato
in s, un contenuto che non fosse pi soltanto lamore
infinito o un senso religioso vago e potente.
Insieme a Belinskij, che fu in quegli anni sotto la sua
forte influenza, giunse allora, come abbiam ricordato
parlando di Herzen, ad applicare la sua giustificazione fi
losofica al mondo politico che lo circondava. Era voler
dimostrare a se stesso desser uscito dalla velleit, dai
78 CAPITOLO SECONDO
80 CAPITOLO SECONDO
9
III.
Problema contadino e socialismo negli anni 30 e 40
IO
150 CAPITOLO TERZO
Il Kolokol
12
214 CAPITO LO QUARTO
tava cosi quel che si diceva del fanatismo religioso dei rus
si, della guerra per l ortodossia chessi avrebbero scate
nato contro i turchi, con quella profonda tolleranza po
polare per tutte le fedi religiose chegli aveva conosciuto
nella sua regione, dove sincontravano elementi musulma
ni, protestanti, ortodossi ed eretici dellortodossia.
Questa tolleranza popolare, fondata sulla diretta espe
rienza di una vita dura e difficile, stava alla base di quel
la lezione di realismo che Cernysevskij riconosceva nei
suoi ricordi dinfanzia e di giovent. Il semplice sguar
do umano su ogni singolo fatto della vita dominava nel
la mia famiglia. I miei vecchi erano gente di buon sen
so
I suoi vecchi eran tutti di famiglia ecclesiastica. Per
generazioni erano stati preti nei villaggi della regione
della Volga. Quando non cerano parrocchie disponibili
si mettevano a fare i contadini, quando invece la fortuna
arrideva loro in modo eccezionale, come avvenne al pa
dre di Cernysevskij, venivan chiamati in una chiesa del
capoluogo, a Saratov. Le abitudini di vita di questi popi
erano duna semplicit patriarcale, n si distinguevano
spesso da quelle dei contadini loro parrocchiani. Cerny
sevskij racconta, ad esempio, come soltanto allinizio del
secolo sintroducesse nella sua famiglia luso del t e
dello zucchero. Quando il nonno materno si rec dal
proprio vescovo ad Astrachan, credette opportuno por
targli in omaggio un pan di zucchero, di cui fece acquisto
in viaggio, previa precisa clausola che se per caso il ve
scovo non avesse accettato il dono, il mercante avrebbe
ripreso questa merce, da lui considerata del tutto su
perflua.
II padre di Cernysevskij aveva gi fatto un notevole
passo avanti. La sua biblioteca era come uno specchio del
la cultura teologica dallora, fatta di vite di santi medie
vali e di trattati del principio del Settecento (tra cui, na
turalmente, le opere di Feofan Prokopovic, l educatore
di numerose generazioni di ecclesiastici russi, il riforma
tore dellepoca di Pietro). Ed eran trattati in latino, ini
ziale strumento dapertura verso l Occidente, ancor prima
del tedesco e del francese. Spesso Cernysevskij scriveva
1
13
246 CAPITOLO QUINTO