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Nino Bonaiuto

Quella vacanza a
Tunisi
novella erotico
sentimentale
novella
La presente novella un'opera di fantasia. Qualsiasi
riferimento a fatti, persone o circostanze puramente
casuale.
Tutti i diritti appartengono all'autore.

Quest'opera distribuita gratuitamente

Copyright 2014 di Nino Bonaiuto

http://amorigay.blogspot.com

Attenzione: per via della descrizione dettagliata degli


atti sessuali, necessaria nell'ambito del racconto, la
lettura di questo ebook riservata ad un pubblico
adulto.
Dedicato a Gianni
Quella vacanza a
Tunisi
Quando scese dalla scaletta dell'aereo a Tunisi, il sole
era accecante e faceva molto caldo. Dopo aver
passato i controlli di dogana, usc sullo spiazzo
dell'aeroporto per prendere un taxi che lo portasse in
albergo. Finalmente le vacanze. Dopo due anni di
convivenza Gianni lo aveva lasciato e lui era rimasto
solo. Si era disperato per due settimane, poi aiutato
dagli amici e in particolare da Elena, una sua amica
d'infanzia se n'era fatta una ragione e si era
rassegnato alla solitudine.
Vedrai che presto qualcuno lo trovi, lo aveva
confortato Elena.
Alessandro aveva sognato una vacanza con Gianni a
Formentera, ma adesso, da solo, aveva scelto Tunisi,
poich erano anni che desiderava fare una vacanza in
un paese arabo, ma aveva sempre dovuto rinunciare
all'idea, dato che i paesi di religione islamica non sono
molto tolleranti verso le coppie gay.
Il suo albergo era situato in una zona abbastanza
centrale della capitale tunisina. Si trattava di un
grande resort, con diverse piscine e grandi spazi per
praticare gli sport pi svariati. Il tassista era un arabo
piuttosto in carne, pelato, sui cinquant'anni, con un
paio di baffi molto folti. La musica araba nella
macchina, ripetitiva e fastidiosa, costituiva la prova
provata che Torino era ormai lontana e la sua vacanza
solitaria in un paese arabo era finalmente realt.

Arriv in albergo e un fattorino lo aiut a portare i


suoi bagagli nella sua camera, una doppia che pagava
come singola, lussuosa, luminosa e dotata di ogni
comfort. Quando il ragazzo spar, di fronte alla stanza
vuota si sent profondamente solo e gli venne un moto
di autocommiserazione. In quella stanza cos grande
lui e Gianni sarebbero stati benissimo.
Si costrinse a disfare i bagagli e a scendere nella hall,
per togliersi la malinconia di dosso e per esplorare il
posto dove avrebbe trascorso una settimana in pieno
relax.
In giro per l'albergo c'erano diversi turisti, per lo pi
giovani, da diversi paesi, ma la maggior parte
sembrava provenire dalla Francia e della Germania.

Si iscrisse alla gara di nuoto, giusto perch si svolgeva


dalle undici all'una, l'intervallo da riempire fra la
colazione e il pranzo. Poi, nel tardo pomeriggio
sarebbe uscito per visitare la citt. A Tunisi, fino alle
cinque del pomeriggio, uscire per strada era
sconsigliato, a causa del forte calore e del sole a
picco. Ne avrebbe approfittato per fare una bella
dormita dopo pranzo, anche se non rientrava fra le
sue abitudini.

Ripens a Gianni: dov'era in quel momento? Di sicuro


con il suo nuovo boyfriend, il tipo palestrato e tatuato
di venticinque anni, coi capelli pettinati a cresta, che
aveva rimorchiato in una discoteca.
Alessandro era molto meno alla moda, niente
tatuaggi, niente piercing, niente palestra, niente
pettinature stravaganti. Coi suoi ventinove anni
sapeva di essere un bellissimo giovane uomo,
normale, in forma. Se avesse voluto, non sarebbe
stato difficile trovare un uomo con cui fare
nuovamente coppia. Ma lui non era cos frivolo da
passare facilmente da una storia a un'altra. Non si
scherza col cuore, era solito ripetere ai suoi amici.
Ci avrebbe pensato dopo questa vacanza, una volta
tornato a Torino. Adesso non voleva pensare
all'amore, voleva solo divertirsi e rilassarsi.

Il giorno successivo, dopo un sonno ristoratore, si


fece trovare a bordo piscina per il corso di nuoto.
C'erano altri nove nuotatori, tutti tra i venti e i
quarant'anni, tranne un signore che poi scopr
essere un tedesco visibilmente pi stagionato,
intorno alla cinquantina.
L'albergo, per rispettare gli usi del luogo, aveva
istituito gare solo per uomini o solo per donne, ed
anche l'animatore era uomo, nel caso di gare maschili
o donna, nel caso di gare femminili.
L'animatore della gara di nuoto si chiamava Ahmed,
uno splendido ragazzo tunisino, snello, di carnagione
scura, dai lineamenti arabi e dai cortissimi capelli ricci.
Un bagnino dal corpo perfetto. Indossava solo degli
slip da nuoto rossi.
Alessandro pens a come sarebbe stato far l'amore
con lui, ma subito distolse il pensiero: non era il caso
di eccitarsi, dal momento che anche lui indossava uno
slip da nuoto.
Il ragazzo arabo si esprimeva in inglese e in francese,
ma sapeva anche dire qualche parola in italiano e in
tedesco.

Alessandro presto seppe che tra i nuotatori c'erano


altri due italiani: un tipo cicciottello e peloso della
provincia di Padova, che poi seppe si chiamava
Guido, e un altro ragazzo, molto bello, snello, sui
trent'anni anche lui, moro. Sembrava molto riservato,
dato che non parlava con nessuno.
Finita la gara, vinta da un francese ventenne molto
atletico, Alessandro si ferm a parlare con questo suo
coetaneo timido. Scopr che era un ventisettenne di
Asti, si chiamava Andrea e si guadagnava da vivere
lavorando come cameriere nel miglior ristorante di
Asti. Era andato in vacanza con una comitiva di amici,
cinque persone, compreso lui: due amiche con i
rispettivi ragazzi e poi lui, da solo, visto che la sua
ragazza, Miriam, quell'anno ad agosto doveva
lavorare. Era stata assunta per quattro mesi nel
supermercato di un centro commerciale come
cassiera. Avrebbe avuto potuto andare in vacanza
solo a fine settembre.

Andrea era proprio bello. Aveva un sorriso aperto


che allargava il cuore. Alessandro non pot fare a
meno di rimanere profondamente colpito dai suoi
occhi scuri, cos belli, cos puliti.
Promettono il paradiso, pens. Beata questa
Miriam!, sospir.
Il ragazzo di Asti aveva capelli cortissimi, fisico
atletico e leggermente peloso. Pi Alessandro lo
guardava e pi s'accendeva di desiderio. Sentiva che
il suo pene era diventato turgido.
All'improvviso colse lo sguardo di Andrea, che
puntava in direzione del suo inguine. Gli stava
guardando il pacco! Fu un attimo: il giovane astigiano
si ricompose rapidamente, distogliendo lo sguardo,
ma quell'attimo bast ad Alessandro per capire che
poteva sperare. Il cuore gli balz in gola.

Sorrise alla volta di Andrea, che ricambi il sorriso.


Posso invitarti a pranzo?, chiese Alessandro.
Sicuro, rispose Andrea. Prima per devo avvisare
i miei amici, se no poi mi aspettano inutilmente.
Va bene, ci vediamo fra venti minuti nella mia stanza,
la 228. La stanza nella palazzina pavot,
papavero, spieg Alessandro. Le palazzine
dell'albergo avevano nomi di fiori. Andrea e i suoi
amici alloggiavano in una stanza della palazzina
marguerite, margherita, un po' distante da dove
alloggiava Alessandro.

Quando Andrea buss alla porta, Alessandro s'era


gi rivestito con una camicia bianca di lino e un paio
di pantaloncini di cotone color avana, che gli
coprivano le cosce fino alle ginocchia. And ad
aprire. Andrea da vestito era, se possibile, ancora pi
bello che in tenuta da nuoto.
Accomodati, disse Alessandro, con un sorriso
pieno di premure. Sei bellissimo, non pot fare a
meno di commentare. Andrea richiuse la porta, ma
rimase in piedi, guardandolo incuriosito. Sorrideva,
senza un vero motivo, senza rendersene conto.
C' qualcosa in te che mi attira, devo ammetterlo,
esord Andrea un po' a disagio. Sono etero, ho la
ragazza e ti assicuro che fra noi il sesso molto
soddisfacente. Ma, non so come dirtelo..., prosegu,
con un sorriso disarmante. Mi ti farei, disse infine
con intensit, guardandolo negli occhi, come a
sfidarlo.

Alessandro non disse niente. Si avvicin, lo abbracci


forte, cercando la sua bocca. Il bacio fu lungo e
profondo.
Andrea parve molto turbato. Non avevo mai baciato
un altro maschio, prima d'ora.
Alessandro vide con piacere che nei calzoncini di
Andrea c'era una evidentissima prova della sua
eccitazione. Con la mano gli accarezz il pene sopra
la stoffa, valutandone la durezza e le grosse
dimensioni. Che meraviglia. Sei bellissimo, ripet
Alessandro, estatico, guardandolo negli occhi.
Poi gli slacci i pantaloncini, facendoli scivolare lungo
le cosce muscolose. Gli slip bianchi, di cotone
elasticizzato, si tendevano e lasciavano intravedere il
contorno degli attributi virili del giovane.

Alessandro vi appoggi il naso, aspirando gli odori


intimi maschili del suo partner; era come inebriato. La
sua erezione era diventata dolorosa, ancora costretta
nei suoi calzoncini color avana. Si rialz e se ne liber
velocemente, con la fretta dettata dall'eccitazione. Si
tolse poi gli slip, liberando il pene, che emergeva
dritto, con la punta verso l'alto, da un fitto cespuglio
di peli scuri, che velavano anche i grossi testicoli
rosei.
Si tolse anche la camicia, rimanendo completamente
nudo.
Rivolse di nuovo le sue attenzioni ad Andrea: lo
abbracci e lo baci, mentre lo fissava dritto negli
occhi, con uno sguardo carico di libidine.

Vieni di qua, disse Alessandro. Prese per mano il


ragazzo e lo condusse in camera, invitandolo a
sedersi sul suo letto. Si inginocchi fra le sue gambe
aperte e fece entrare delicatamente la punta del pene
del ragazzo di Asti fra le sue labbra, facendolo
avanzare lentamente fino a che gli fu possibile.
L'eccitazione era alle stelle, il glande del giovane
aveva un sapore che ricordava l'odore di lavanda.
Dall'inguine coperto di peli arrivava un afrore leggero,
che ricordava l'odore del mare.
Poi, con movimenti da vero esperto, cominci un
ritmico su e gi, succhiando e muovendo la lingua nei
punti pi sensibili del pene del giovane.
Andrea gemeva e con la mano sulla testa di
Alessandro, lo induceva ora ad accelerare, ora a
rallentare i suoi movimenti.

Quando Alessandro si accorse che Andrea era vicino


all'orgasmo, si stacc, prese dal cassetto del
comodino un flacone di lubrificante, che porse ad
Andrea. Si mise poi a quattro zampe sul suo letto,
offrendogli la piena visione del suo sedere bianco e
liscio. Andrea si morse le labbra, fremendo di
desiderio, alla vista di quel culo, cos bello, cos
invitante.
Lo penetr con una lenta e inesorabile avanzata.
Quando fu entrato completamente, gli venne alla
mente un pensiero folgorante: era la sua prima volta
con un uomo e si rendeva conto che non aveva mai
provato sensazioni cos forti. Quando aveva fatto le
stesse cose con le donne il coinvolgimento emotivo
era stato sicuramente inferiore. L'eccitazione dovuta a
una situazione cos insolita lo condusse quasi
all'orgasmo.

Alessandro mugolava di godimento, mentre Andrea a


poco a poco accelerava le spinte.
Persero la cognizione del tempo. Poi, con un urlo
strozzato, accompagnato da movimenti incontrollati
del corpo, Andrea raggiunse un orgasmo possente,
come mai gli era accaduto. Ad Alessandro sembr
che le contrazioni con cui il suo amico si svuotava
dentro di lui non terminassero mai.

Andrea ricadde esausto sul letto, ansimando. Poi con


la mano cerc il pene eretto di Alessandro, per farlo
arrivare, a sua volta, al piacere supremo. Masturb
lentamente il suo amico, il quale ad ogni movimento si
contorceva nel godimento.

Con potenti spinte contro il pugno di Andrea,


Alessandro eiacul con veemenza, e gli schizzi
copiosi si dispersero disordinatamente sul letto e sul
pavimento. Andrea temette che qualcuno potesse
sentire le urla di piacere del suo compagno. Era rosso
in viso, estremamente coinvolto. La sua eccitazione
era di nuovo ai massimi. Possibile che una tendenza
sessuale cos prepotente fosse fin l rimasta dietro le
quinte? Eppure con Miriam il sesso era stato sempre
bello e soddisfacente.
Le sensazioni provate in questa occasione, tuttavia,
appartenevano a un'altra categoria: un livello di
piacere e di desiderio nettamente superiore. Questo
era il sesso, dunque, quella forza invincibile che
trascina le persone nel pi dolce dei paradisi o nel pi
terribile degli inferni. Il sesso caricato a mille da una
profonda, sentita emozione.

Dopo una veloce doccia, i due giovani si rivestirono e


andarono al mercatino arabo pi grande di Tunisi,
quello che si trova in centro. I due ragazzi
passeggiarono fra le bancarelle coloratissime, ricolme
di stoffe, tappeti, frutta e spezie dai profumi inebrianti,
cos forti da far girare la testa.
I venditori gridavano per attirare l'attenzione dei
clienti. Andrea compr la rosa del deserto, un
minerale che presenta pieghe regolari, somiglianti a
petali di rosa. Non difficile trovarlo, appena sotto la
sabbia del Sahara, ma di sicuro un souvenir
d'obbligo, per chi visita i paesi del Nord Africa.

Ad un'altra bancarella, un giovane arabo, con


bellissimi occhi da cerbiatto, gli vendette due flaconi
di profumo, Eau dans le dsert, Acqua nel
deserto. Andrea aveva aperto uno dei flaconi e
annusato il profumo, acutissimo e molto penetrante,
come erano un po' tutti i profumi arabi.
Alessandro compr una piastra per ardere l'incenso e
diversi bastoncini aromatici da bruciare. Poi
d'improvviso, su una bancarella vide una bella camicia
bianca li lino, con un ricamo arabo. Contratt in
maniera estenuante, come d'obbligo fare nei suk
arabi, e per pochi dinari l'acquist.
Andrea, vorrei regalarti questa camicia. Penso che
addosso a te sia stupenda, disse porgendo il pacco
al ragazzo.

Andrea prese la camicia e sorrise: Grazie Ale. Mi


piacerebbe che accettassi questo profumo da parte
mia, disse poi, porgendogli una delle due scatoline,
contenente la boccetta con l'essenza. Sono felice di
essere qui con te, disse poi il ragazzo di Asti,
guardandolo con occhi sorridenti.
Dio mio... mi sto innamorando, pens Alessandro,
non riuscendo a capire se era pi felice o pi
preoccupato. Sono felice anch'io, Andrea. Non hai
idea quanto.
Tornati in albergo, i due uomini si baciarono ancora,
ma decisero di risparmiare le forze per il giorno
seguente.

Alessandro torn nella sua camera, pul i residui del


suo incontro con Andrea e si mise sul letto. La sua
mente si mise a fantasticare, immaginando di tornare
in Piemonte, di vivere insieme con Andrea e magari
un giorno, chiss, sposarlo. Si sentiva come sospeso
a mezz'aria, in balia di un sentimento leggiadro di
felicit. Si addorment con molta difficolt: era stato
un giorno magnifico, di forti emozioni, l'adrenalina non
si era ancora esaurita nelle sue vene.
Andrea torn nella sua camera e rivide i suoi amici.
Ma che fine hai fatto?, gli chiese Adele, una sua
vecchia amica fin dai tempi delle scuole medie.
Guarda che lo dico a Miriam, che sparisci tutto il
giorno, e magari te la fai con qualche bella
francesina, sogghign in tono scherzoso.

Ma no, sono stato a riposare e poi sono uscito con


un ragazzo di Torino, che viene alle gare di nuoto con
me. Questo pomeriggio Siamo andati al suk di Tunisi,
quello bello, in centro.
Bhe, ce lo potevi dire, che ci venivamo anche noi,
invece di starcene qui a perdere tempo in albergo, lo
rimprover Piero, il ragazzo di Adele.
Andrea si sentiva a disagio, odiava dover mentire ai
suoi amici. Nella sua testa c'era tanta confusione, tanti
desideri contrastanti e tanti sensi di colpa.
E che tipo questo di Torino?, chiese Antonella,
l'amica di Adele, che col marito Ferruccio, costituiva
l'altra coppia. Presentacelo, cos usciamo tutti
insieme, propose Ferruccio con entusiasmo.

Si chiama Alessandro, ha ventinove anni, fa lo


steward.
Cazzo! Allora un figo della madonna!, esclam
Antonella, che nonostante fosse sposata o forse
proprio perch era sposata, era sempre molto
interessata alla bellezza maschile.
S proprio bello. Alto, moro, occhi scuri, viso
regolare..., cominci Andrea.
Vabb se cos bello meglio che non ce lo fai
conoscere, disse Ferruccio con malcelata invidia.
Ferruccio non era di certo un modello: alto, magro,
aveva gli occhiali da vista con montatura metallica e
stava perdendo i capelli davanti. Chi lo incontrava
pensava che fosse un giovane intellettuale, bench
avesse a malapena il diploma e lavorasse come
operaio in un'industria dolciaria.

E' qui con la morosa?, disse Piero.


E' single, ma non parlerei di morosa: Alessandro
gay. Ci fu un attimo di silenzio, nessuno sapeva cosa
dire. Perch Andrea aveva deciso di trascorrere la
giornata con uno steward gay?
Faccelo conoscere comunque, disse Antonella, per
spezzare l'imbarazzo.
Va bene, con piacere, rispose Andrea.
Ma... c' qualcosa fra di voi?, chiese cautamente la
donna, che aveva sentito una nota di eccessivo
entusiasmo nella sua descrizione.
Andrea guard per terra, si rabbui, e dopo un po'
alz lo sguardo e parl lentamente: Sapete, mi
succede una cosa strana. Quel ragazzo mi attrae
fisicamente. Non sono gay, voi lo sapete, ma per la
prima volta provo un certo interesse per un uomo.
Parlo dal punto di vista fisico.
A me non mai capitato, disse Ferruccio. Ma so
di altri casi di folgorazione sulla via di Damasco, per
cos dire.

Ma tu non provi niente per lui? A parte l'attrazione


fisica?, chiese Adele, con tono serio.
Non lo so..., rispose Andrea, soprappensiero.
Hai intenzione di parlarne con Miriam?, sond
Adele.
E che le dico? Ci penso un po' e poi, quando torno
ad Asti, la vedr e affronter a questione, ribatt il
giovane.
Prima di addormentarsi pens ad Alessandro, ai
momenti di tenerezza, ai baci e alle carezze. Sent
affiorare nella sua anima il desiderio di stargli vicino,
di toccarlo, di fare l'amore con lui.
Negli altri letti le due coppie riposavano. Alz la testa
per scrutare meglio nella stanza buia. Adele dormiva
e Piero russava gi, vinto dal sonno. Gli sembr di
scorgere un movimento nel letto di Ferruccio e
Antonella. Pens che si stessero masturbando
reciprocamente, in maniera silenziosa.
Ripens ad Alessandro e alla scopata grandiosa del
pomeriggio. Ebbe un'erezione; con la mano sistem
meglio il pene. Poi cominci a masturbarsi piano
piano, cercando di sfiorare la zona del filetto con il
dito indice. Pens alle sue spinte e al godimento che
Alessandro aveva provato sotto i suoi colpi.
Immagin che il giovane di Torino gli stesse facendo
un pompino e che lui stesse per venire nella sua
bocca. L'orgasmo arriv rapido e non essendosi
portato appresso dei fazzolettini di carta si pul col
lenzuolo, sperando che non si sentisse troppo l'odore
dello sperma nella stanza, l'indomani.

Placato il desiderio, il ragazzo ripens ad Alessandro


e alle sue parole: Sono felice anch'io, Andrea. Non
hai idea quanto. Era vero: non ne aveva idea, aveva
solo una gran confusione.
La mattina dopo, alle otto, Alessandro, ancora in
dormiveglia, sent bussare alla sua porta. Sono io,
Andrea, disse una voce dietro l'uscio. Si alz di
scatto e si rese conto di avere addosso solo gli slip.
Arrivo!, grid, mettendosi al volo i calzoncini che
giacevano per terra.
Ciao, disse vedendo Andrea. Il sorriso ampio e
luminoso denunciava la sua felicit per la visita
inattesa. Come mai qui a quest'ora?, chiese con la
gioia di chi riceve un gradito dono.
Volevo chiederti se hai gi fatto colazione. Ma devo
intuire di no: stai dormendo!, disse Andrea, ridendo.
Vorrei che ti unissi a me e ai miei amici. Gli ho
parlato di te e ti vogliono conoscere.
Va bene. Vediamoci fra mezzora: il tempo di farmi
una bella doccia. Mi vesto e vengo gi. Ci vediamo
nella hall?.

Ti aspetto, rispose Andrea a bassa voce,


accarezzandogli la guancia. Alessandro lo guard
intensamente, con desiderio, poi a malincuore
chiuse lentamente la porta.
Circa mezzora dopo, Alessandro fece il suo ingresso
nella hall. Aveva pantaloni leggeri tipo pinocchietto,
color petrolio, e una polo bianca, da tennista. Il fisico
snello, i capelli corti pettinati all'ins e il viso
abbronzato gli conferivano un aspetto da modello di
moda.
Due coppie e un ragazzo alto stavano in piedi vicino
agli ascensori. Era Andrea con i suoi amici.
Alla sua vista il cuore di Alessandro si mise a battere
forte.

Vi presento Alessandro, disse Andrea con


entusiasmo ai suoi amici, appena lo vide.
Alessandro sfoder il suo sorriso pi smagliante e si
vide presentare Adele, una ragazza mora, con i
capelli arruffati, pinzati sulla sommit con un
mollettone rosa, dall'aspetto poco curato, quasi
trasandato; Piero, fidanzato di Adele, uno spilungone,
coi capelli ricci corti, dalla faccia abbastanza
anonima; Antonella, una ragazza sorridente dai capelli
biondo scuro, con un bel fisico: belle tette e la faccia
di una che sa godere del sesso; ed infine Ferruccio,
marito di Antonella, secco come un chiodo, pochi
capelli, ma con un non so che di interessante, pens
lo steward torinese.
Andrea era in canotta blu e calzoncini da
pallacanestro dello stesso colore.
Dopo aver scelto un tavolo nella sala della colazione,
si alzarono alla volta dei tavoli del buffet, per scegliere
cosa mangiare.

Caffellatte, ciambellone, frutta, yogurt... siamo


italiani, non riusciamo a mangiare le uova strapazzate
e il bacon di prima mattina, disse Alessandro, di
buon umore.
Sei qui in vacanza da solo?, gli chiese Adele,
prudentemente.
S, il mio ex mi ha lasciato tre mesi fa, disse con un
accenno di tristezza il ragazzo.
Per Adele era strano che un uomo, assolutamente
maschile negli atteggiamenti, potesse dire qualcosa
come il mio ex.

Dopo aver parlato di cose irrilevanti, quali il viaggio,


la sistemazione in albergo, le prime impressioni sulla
Tunisia, s'era instaurata una certa sintonia fra
Alessandro e il resto della compagnia anche se ogni
tanto i ragazzi e le rispettive compagne si
scambiavano sguardi un po' imbarazzati, poich
Alessandro e Andrea flirtavano in maniera spudorata,
con gli sguardi e con i sorrisi. Inoltre non perdevano
occasione per sfiorarsi e toccarsi.
Perch non organizziamo qualcosa tutti insieme?,
disse Ferruccio. Potremmo andare a Cartagine.
Dicono che sia fantastica.
Non quella originale, perch fu distrutta
all'indomani delle guerre puniche, ma quella ricostruita
dai Romani. Dev'essere comunque molto
affascinante, puntualizz Piero.
Affittiamo un suv e dividiamo le spese, propose
Andrea.
La strada desertica che portava a Cartagine si
estendeva diritta, sotto un sole allucinante. Fortuna
che Cartagine si trova sul mare, nelle cui vicinanze il
clima non mai troppo rovente.
Il sito archeologico di Cartagine era pieno di turisti
che si muovevano a frotte, agli ordini di guide
poliglotte.

Alessandro e Andrea si attardarono nella visita delle


rovine, mentre le due coppie di amici erano andate
avanti a vedere i resti delle terme di Antonino.
I tuoi amici sono simpatici, ma io ho tanta voglia di
stare da solo con te, disse Alessandro.
Andrea lo guard, felice e sorridente. Anch'io.
I loro sguardi, carichi di desiderio e d'amore si
incrociarono per qualche secondo.
Ho pensato una cosa, disse poi Andrea, un po'
riluttante.
Dimmi, lo incoraggi Alessandro.
Che ne dici se pi tardi, in albergo, mi trasferisco da
te per dormire?, disse Andrea, tutto d'un fiato.
Magari! Avevo paura di chiedertelo, ma ora che me
l'hai proposto tu, sono felicissimo, confess lo
steward. Se non fosse pericoloso ti bacerei qui,
ora, continu, con voce entusiastica.
Dopo... Abbiamo tutto il tempo..., rispose Andrea,
con un sorriso malizioso.
Alessandro cerc con gli occhi un posto per
appartarsi, individuandolo in una grotta che si apriva
sotto un'arcata di pietra, fuori dal percorso previsto
per le visite turistiche. Vi trascin Andrea e dopo
essersi guardato intorno per accertarsi che non ci
fosse nessuno lo addoss al muro e lo baci con
impeto, forzando la sua lingua a esplorare la bocca
del suo giovane amico.
Un rumore di passi nella loro direzione li convinse a
staccarsi e a ricomporsi in fretta. Un grasso turista
francese sulla sessantina, accompagnato dalla moglie,
apparve davanti a loro. I due si scambiarono uno
sguardo perplesso. Evidentemente li avevano visti
baciarsi.
Poco dopo Andrea cap a cosa fosse dovuta la loro
perplessit: nei pantaloncini di Alessandro c'era il
gonfiore evidente di una erezione piena.

Davanti alle terme di Antonino, Antonella chiese dove


fossero finiti i due single.
Si sono appartati, le rispose Ferruccio, con un
sorrisetto malizioso.
A fare che?, chiese la moglie. Non potevano certo
mettersi a limonare in un posto cos affollato, con
tanta gente fra i piedi.
Adele rispose che non voleva saperlo. Ma vi pare
possibile che uno perda la testa cos, dall'oggi al
domani?, chiese ad alta voce la donna.
Si chiama colpo di fulmine, chios Ferruccio.
Capisco tutto, ma mi sembra che esagerino, riprese
Adele.
Se ben mi ricordo, noi, quando ci siamo conosciuti,
facevamo peggio di loro, le disse Piero, con un
sorriso divertito.
Ho capito, rispose esasperata Adele. Andrea si
sta comportando in modo molto scorretto, continu,
indignata. Miriam amica mia e non si merita di
essere cornificata in questo modo.
Adele, non sono fatti tuoi. Sono affari loro.
Restiamone fuori, le disse serio Piero.
Dopo qualche minuto Alessandro e Andrea li
raggiunsero, entrambi felici e sorridenti. Nessuno si
sarebbe stupito se si fossero tenuti per la mano.
Tutto bene, ragazzi?, chiese Antonella.
Alla grande!, rispose prontamente Andrea. Ci
siamo persi qualcosa?
Il gir termin per l'ora di pranzo e i ragazzi
tornarono in albergo.
Andrea, dopo pranzo, prese il suo trolley, lo apr sul
suo letto e cominci a riempirlo con i suoi effetti
personali.
Ma che fai? Te ne vai?, chiese allarmata Adele.
Ragazzi, da oggi sto un po' qui e un po' da
Alessandro. La notte dormir con lui.
Ti abbiamo fatto qualcosa? Se cos, scusaci: non
era nostra intenzione offenderti in alcun modo, disse
Antonella, rattristata che l'amico stesse per trasferirsi.
Ma no! Va tutto bene, solo che vorrei stare un po'
con lui. Cos voi avete anche una maggiore privacy.
Io preferirei che tu restassi con noi, disse Adele,
risentita.
Ho gi deciso, le comunic asciutto il ragazzo.

Quando raggiunse Alessandro nella sua stanza,


Andrea prese possesso del comodino vuoto accanto
al letto. Si spost poi in bagno. Mentre era intento a
riporre il suo spazzolino nel bicchiere porta spazzolini,
sent squillare il suo smart-phone. Corse a rispondere.
Era Miriam.
Erano d'accordo per sentirsi una volta al giorno e
questo accadeva la sera, dopo cena.
Ciao Andrea. Va tutto bene l?, chiese la ragazza,
con tono sospettoso.
S, pi o meno come ieri sera, quando ci siamo
sentiti, rispose Andrea. Il ragazzo aveva deciso di
non rivelarle quello che stava accadendo a Tunisi, per
poi parlarle di persona, una volta tornato ad Asti.

Ho parlato con Adele e ho avuto l'impressione che


ci sono cose che dovrei sapere, ribatt la ragazza,
con molta ansia nella voce.
Adele? Che t'ha detto?. Sentiva montare la rabbia.
Come si permetteva Adele di impicciarsi dei fatti
suoi?
Dice che hai un po' abbandonato gli amici e che ti
stai coltivando nuove amicizie italiane, disse Miriam,
sperando in cuor suo che Adele avesse esagerato coi
sospetti.
Miriam, ho semplicemente conosciuto un ragazzo di
Torino ed esco con lui.
La ragazza proruppe in una risata liberatoria.
Giuramelo che un ragazzo e non una ragazza.
Te lo giuro, si chiama Alessandro, fa lo steward sugli
aerei.
La notizia parve tranquillizzare Miriam, ma Andrea
era dolorosamente consapevole del brutto inganno
nel quale la sua fidanzata stava cadendo. Se avesse
saputo della sua latente bisessualit, non sarebbe
stata cos tranquilla.
Decise che le avrebbe scritto un'e-mail, subito. Si
mise pazientemente a comporla sul suo smart-phone,
mentre Alessandro lo stava aspettando sdraiato sul
letto. Il televisore, acceso su un canale televisivo
italiano, trasmetteva l'ennesimo episodio di una soap
opera che andava avanti da decenni.

Chi era?, grid lo steward.


La mia fidanzata, grid in risposta Andrea.
S'affacci nella camera e disse, scuro in volto: Le
voglio bene, una brava ragazza. Proprio per questo
non merita di essere ingannata in questo modo. Le
scrivo un'e-mail raccontandole di noi.
Scusa non meglio dirglielo a voce? Stavi al
telefono con lei poco fa, perch non gliel'hai detto?
Mi mancato il coraggio, ammise Andrea,
rivelando il suo senso di colpa. Ci pens un po' e poi
annull il testo che aveva gi scritto sul suo smart-
phone. Hai ragione. Adesso la chiamo.
Compose il numero e attese che Miriam rispondesse.
Ciao Andrea... dimmi, rispose sorpresa la ragazza.
Miriam... t'ho detto di quel ragazzo di Torino che ho
conosciuto qui... credo di essermi innamorato di lui...
evidentemente sono bisessuale.
Ci fu un silenzio pesante dall'altra parte, tanto che
Andrea credette che si fosse interrotta la
comunicazione. Pronto?.
Che ti devo dire, Andrea?, disse la ragazza, con
voce stranamente ferma. Vuol dire che tra noi
finita. Pace, prosegu rassegnata.
Miriam, sei una ragazza meravigliosa. Il problema
solo mio, riprese il ragazzo, in tono concitato. Ti ho
amato e ti amo ancora. Sono confuso, disse con
voce rotta.
Non te la prendere. La vita prosegue, disse la
ragazza, scoppiando in lacrime. Andrea aveva voltato
le spalle ad Alessandro e mentre parlava guardava
fuori dalla finestra. Si sentiva un verme.
Quando chiuse la conversazione, il ragazzo si sfog in
un pianto liberatorio, che Alessandro rispett,
tenendosene fuori.

Poi Andrea lo raggiunse a letto, senza parlare.


Alessandro lo abbracci, gli carezz il viso, la testa e
lo riemp di piccoli teneri baci. Andrea rispose
stringendo lo steward fortemente a s. Aspir il suo
profumo buono, di pulito e di fresco, e si sent pi
tranquillo.
Credo di essermi anch'io innamorato di te, sussurr
Alessandro. Andrea lo guard negli occhi e sorrise.
Hai visto che mi hai fatto fare? Mi hai fatto lasciare
con la mia fidanzata. Stavo con lei da due anni,
rispose, parlando piano.
Ti vuoi mettere con me?, gli chiese Alessandro,
guardandolo intensamente.
Hai bisogno di chiedermelo? Per me noi due stiamo
gi insieme, obiett Andrea.
Io intendevo dire di metterci insieme sul serio, anche
quando questa vacanza sar finita e dovremo tornare
in Italia. Asti dista da Torino meno di un'ora di
macchina. Vorrei che tu entrassi nella mia vita, che
fossi il mio compagno.
Per tutta risposta Andrea baci sulle labbra l'amico.
Poi si distese nuovamente sul letto, guardando il
soffitto e appoggiando la sua testa sulla spalla
dell'altro.
Stare insieme con un ragazzo per te una cosa
normale, ci sei abituato, tutti quelli che conosci lo
sanno e lo accettano senza problemi. Per me una
cosa nuova. Gi mi stupisco per il fatto che Adele,
Piero, Antonella e Ferruccio abbiano accettato la
cosa quasi senza batter ciglio, anche se in mia assenza
penso che mi critichino e facciano pettegolezzi. Un
po' li conosco.
Gir il volto verso Alessandro e continu: Dovr
fare coming out con tutti. Non voglio nemmeno
pensare ai miei genitori e ai miei parenti... Sono un
po' spaventato.
Alessandro si alz e si distese sopra di lui, la fronte a
toccare la fronte, occhi piantati negli occhi. Faremo
tutto con grande naturalezza e con gradualit. A me
basta che ci vediamo spesso, che ci sentiamo e che ci
confrontiamo sui problemi di tutti i giorni.
D'accordo, disse Andrea sottovoce.
Con il lavoro che faccio sono sempre fuori casa.
Una situazione cos la migliore, credimi. Le mie
precedenti storie sono finite a causa delle mie assenze
prolungate. Anche Gianni, il mio ex, s' trovata
un'alternativa quando ero al lavoro. In quel periodo
facevo le rotte dell'Estremo Oriente. Le compagnie
aeree ci fanno fare spesso turni massacranti, disse
pensoso Alessandro.

Andrea si stava eccitando, sentendo il calore del


corpo di Alessandro sul suo. Il ragazzo di Torino,
d'altro canto, cominci a baciarlo e a leccarlo sul viso
per poi scendere sul petto. Gli sbotton la camicia e
gli succhi dolcemente i capezzoli rosei. Prosegu
verso il basso, disseminando di bacetti la pelle liscia
del suo giovane amante, che sottolineava con brividi e
continue risatine il piacere misto al solletico che
riceveva. Alessandro si sofferm a baciare, la
protuberanza dura nei pantaloncini del giovane.
Quando lo steward gli slacci i pantaloncini e gli
abbass gli slip, il pene bianco, ancora incappucciato,
si libr nell'aria come una molla. Un bacio prolungato
sul prepuzio fece rabbrividire Andrea di piacere. Poi,
con l'altra mano impegnata ad accarezzare lo scroto
roseo, Alessandro fece entrare il pene del ragazzo
nella sua bocca, iniziando un leggero movimento su e
gi.
Andrea butt la testa all'indietro, con gli occhi chiusi,
mentre la fellatio del suo compagno si faceva sempre
pi invasiva. Succhiava come un vero maestro e con
la lingua esplorava ogni punto sensibile del suo pene.
Se avesse continuato in questo modo, non avrebbe
resistito neanche un altro minuto.
Soffiava e gemeva mentre le carezze si facevano
sempre pi intime e avvolgenti. Alessandro vide che il
petto e le spalle del suo amante si erano arrossate,
segno evidente di un orgasmo travolgente in arrivo.
Continua, amore mio, sospir Andrea fra i rantoli,
ma Alessandro rallent, per prolungare il piacere del
suo ragazzo.
Poi all'improvviso un gemito pi forte e un
irrigidimento del corpo di Andrea annunciarono
l'orgasmo. Vengo... vengo....
Alessandro acceler le sue spinte, facendo eiaculare
Andrea nella sua bocca. Inghiott tutto quanto. La sua
produzione non era stata una abbondante, segno che
il ragazzo praticava anche una regolare
masturbazione.

Hai inghiottito..., constat Andrea, con


un'espressione colma di sorpresa e di tenerezza. Volle
baciarlo. Cosa c'era di pi amorevole che accettare
una parte dell'altro dentro di s?
C'era ancora il suo sapore nella bocca dell'altro, un
sapore delicato, leggermente salato.
Andrea volle ricambiare il favore, ma stavolta prefer
mettersi in ginocchio e praticargli una fellatio senza
spogliarlo. Alessandro abbass i pantaloncini e gli slip
e guard dall'alto Andrea impegnarsi a succhiare e
spingere ritmicamente avanti e indietro la testa.
L'eccitazione era massima e tutto il suo essere ardeva
di passione. Un orgasmo esplosivo lo colse di
sorpresa, lanciandolo in una dimensione senza spazio
e senza tempo. Andrea accolse la sua emissione,
calda e salata, nella sua bocca e inghiott, non senza
un fremito di disgusto. Non l'aveva mai fatto, non
aveva mai assaggiato nemmeno il proprio sperma.
Dopo che l'ebbe fatto pens che non era poi cos
male.
Era un gesto molto intimo ed estremamente eccitante,
pens.
Sfiniti, si ritrovarono a letto abbracciati. Si
addormentarono senza nemmeno rendersene conto.
Quando i due andarono a trovare gli amici di Andrea,
i ragazzi li accolsero con allegria, ad eccezione di
Adele che li salut appena. La notizia che Andrea e
Miriam avevano rotto era gi di dominio pubblico.
Alessandro sent che l'aria era cambiata e che Andrea
non era pi ben visto come quando li aveva visti per
la prima volta. Cenarono insieme, ma nessuno os
parlare della notizia del giorno, n Alessandro e
Andrea ebbero il cuore di rivelare loro che s'erano
appena messi insieme.
Tornati in camera, Andrea disse che non avrebbe
cercato pi i suoi amici per il resto della vacanza.
Non mi sono sentito a mio agio durante la cena. Mi
sentivo come sotto accusa, ma io non ho fatto niente
di male.
Magari hanno bisogno di tempo per abituarsi. Sono
legati alla tua ex quanto lo sono a te, disse
Alessandro, cercando di confortarlo, mentre si
toglieva la maglietta.
Se vorranno essermi ancora amici, mi cercheranno,
se no va bene anche cos, concluse il ragazzo,
sdraiandosi con addosso solo un paio di slip bianchi,
accanto al suo fidanzato.
Il giorno dopo Alessandro si svegli di soprassalto. Il
posto accanto al suo era vuoto. Andrea non c'era.
Guard l'orologio: le nove! Il sole era gi alto fuori.
Si alz con l'angoscia nel cuore. Normalmente
avrebbe avuto bisogno di almeno un quarto d'ora per
svegliarsi del tutto, ma in quell'occasione era gi
sveglissimo. Andrea!, chiam.
Nessuno rispose. Andrea era evidentemente uscito.
Le cose di Andrea erano ancora l, le magliette
nell'armadio, il suo spazzolino da denti in bagno.
Anche la sua valigia stava al suo posto.
Usc in preda all'ansia, senza rendersi conto che non
s'era messo nemmeno la maglietta. Gir per i salotti,
s'affacci nella hall. C'era tanta gente gi vestita per le
escursioni e tanti giovani bivaccavano sui divani.

Pens che fosse andato dai suoi amici di Asti, anche


se la sera prima aveva detto che non li avrebbe pi
cercati.
Che fosse andato a fare colazione con loro? Oppure
da solo. Quest'idea lo fece star male.
Guard la piscina e finalmente lo vide, immerso in
acqua, sorridente. Agitava la mano in segno di saluto.
Lo raggiunse di corsa.
Ma si pu sapere dove te ne vai?, disse
Alessandro, ancora agitato.
Tu dormivi e mi sono venuto qui in piscina. Ho
chiesto ad Ahmed se si poteva fare una nuotata, ed
eccomi qua, disse mentre usciva dall'acqua.
Mi hai fatto spaventare, disse Alessandro,
finalmente tranquillizzato. Ho persino pensato che eri
andato a fare colazione da solo o con i tuoi amici di
Asti.
Andrea si stava asciugando, avvolto nel suo
accappatoio. Alz gli occhi verso di lui e lo guard
con severit. Cio, io avrei fatto colazione senza di
te? Non lo dire pi!, disse accigliato, riprendendo ad
asciugarsi i capelli col cappuccio dell'accappatoio.
Scusami se ho pensato questo. Per un momento mi
sono sentito perduto, senza di te, disse commosso
Alessandro.
Andiamo in camera e prepariamoci per la colazione,
se vogliamo trovare ancora qualcosa da mettere sotto
i denti, disse Andrea col tono di chi ha il completo
controllo della situazione.
I giorni a Tunisi volarono. Ebbero ancora contatti con
gli amici di Andrea, ma non uscirono n pranzarono
pi insieme.
Il giorno della partenza un gran numero di persone
aspettava la navetta per l'aeroporto. La hall era piena
gente e di bagagli. Arrivarono anche le due coppie di
Asti con le quali Andrea era partito. Si salutarono, ma
rimasero due gruppi separati.
Sull'aereo Andrea si sedette vicino al finestrino, con
Antonella accanto, Ferruccio accanto a lei, a met
dell'aereo. La conversazione fu molto scarsa,
limitandosi per lo pi ai convenevoli. Andrea dorm
per quasi tutto il viaggio.
Alessandro aveva il posto nella parte anteriore e
durante il viaggio guard spesso in direzione di
Andrea, senza tuttavia poterlo scorgere.
A Torino il cielo era nuvoloso e l'aria fresca, le
vacanze erano davvero finite. Con le valige caricate
sull'autobus che da Caselle porta in centro,
Alessandro e Andrea si tennero per mano durante
tutto il tragitto. Era bello essere di nuovo a casa, in
quella meravigliosa citt, accogliente e materna.
Vuoi tornare subito ad Asti? Perch non ti fermi un
po' da me?, chiese Alessandro, con un filo d'ansia.
Io domani e dopodomani non lavoro.
Per stasera non ci sono problemi. Io riprendo il
lavoro domani sera, rispose Andrea, con un sorriso.

Presero un taxi e raggiunsero il quartiere di San


Donato, dove Alessandro abitava in un appartamento
di sua propriet.
Aperta la porta, li accolse il caratteristico odore di
chiuso. Il padrone di casa si affrett ad aprire porte e
finestre, per arieggiare.

Era un appartamento piccolo, arredato in maniera


spartana, funzionale. La casa di una persona che vive
per lo pi fuori e che quindi non ha il tempo di
curarla.
Si fecero una doccia e scesero al supermercato a fare
la spesa per la cena. Alessandro non amava fare la
spesa, mentre Andrea adorava aggirarsi fra gli
scaffali, spingendo il carrello. Era curioso di tutto: se
c'era un nuovo prodotto o un nuovo gusto di gelato
voleva assolutamente provarlo.
Comprarono un pollo allo spiedo ancora caldo e
profumato, della provola, un po' di prosciutto cotto,
patatine surgelate da friggere, ketchup, maionese, e
una baguette.
Andrea sugger di prendere della birra al doppio
malto.
Davanti alla cassiera Alessandro resistette a tutte le
insistenze del suo compagno, che voleva a tutti i costi
pagare: Andrea era suo ospite e non avrebbe pagato
nemmeno un centesimo.
Tornati a casa, si abbracciarono e si baciarono. Poi
prepararono la tavola e cenarono, continuando a
flirtare e a ridere.
Ma davvero non eri mai stato con un maschio,
prima? Non ci posso credere. E poi sei molto
esperto... nel sesso gay, intendo, disse Alessandro,
con tono goliardico. Sembra che tu sia nato per
farlo, aggiunse poi, prorompendo in una fragorosa
risata.
Guarda che con le donne sono un toro da monta.
Nessuna mai rimasta delusa. Quanto ai maschi... mi
sono sempre piaciuti, quelli giovani e dall'aria
sperduta. Quelli come te, disse, ridendo forte a sua
volta. E tu l'hai mai fatto con una donna?, chiese
poi.
A quattordici anni mi fidanzai con una ragazzina
bionda, minuta, di un anno pi piccola, ma pi per
non essere da meno dei miei amichetti. Aveva un
fratello di diciott'anni che mi piaceva da impazzire.
Credo di essermi innamorato di lui, per la prima
volta, disse Alessandro.
Che fine ha fatto?
Chi? Lei o lui?, chiese ridendo il padrone di casa.
So che lei sposata e ha un figlio. Di lui ho perso le
tracce. Chiss com' diventato...
Come ti sei accorto che mi piacevi? Io ero molto
riservato, chiese Andrea.
Mi hai guardato il pacco. Pi esplicito di cos!
Andrea lo guard con gli occhi sbarrati e una scoppi
un una risata. Che sfrontato!
Stasera non ci sono scuse, il viaggio, la stanchezza...
non m'interessa. Voglio ampliare i miei orizzonti.
Arricchire il mio catalogo di esperienze, disse il
giovane di Asti, ridendo e accarezzandosi con la
mano il pacco sotto la stoffa dei pantaloni.
E dove scappi?, fu il commento di Alessandro, che
si lecc il labbro superiore con la punta della lingua.

All'improvviso l'atmosfera surriscaldata venne


lacerata dallo squillo del campanello.
Proprio ora?, si chiese Alessandro con disappunto,
guardando l'orologio al polso. Mancavano dieci
minuti alle ventuno.
Chi ?, grid. Nessuna risposta. Guard dallo
spioncino e trasecol: Gianni!
Apr immediatamente la porta.
Gianni era sempre un uomo bellissimo, alto, moro,
snello, il fisico adatto per il suo lavoro di istruttore di
nuoto. Si era fatto crescere la barba, che gli conferiva
un ulteriore tocco di fascino.
I suoi occhi scuri ebbero un guizzo, come percorsi da
un fulmine.
Ciao Ale, bentornato, disse con un sorriso. Questi
sono per te, per cominciare a farmi perdonare,
prosegu, porgendogli una scatola di cioccolatini di
una marca molto costosa.
Alessandro non provava rancore verso il suo ex. Era
riuscito a farsene una ragione, ma una piccola rivincita
gli spettava di diritto.
Come mai da queste parti? Il bambolotto ti ha
mollato?, chiese con sarcasmo.
Gianni parve incassare il colpo. Alessandro lo vide
indietreggiare impercettibilmente.
Chi? Quello stupidello? E' stato un tremendo errore.
Una follia, ammise Gianni.
Non mi sembrava che fosse questa la tua opinione,
questa primavera, ribatt Alessandro, con tono
severo.
Andrea abbass lo sguardo. Ho sbagliato. Io voglio
bene solo a te, non ci pu essere mai nessun altro.
Capisco, quel che dico ha poco valore per te, la mia
credibilit ai minimi, disse Gianni, con un sorriso
forzato. Poi alz gli occhi per guardarlo in faccia:
Non mi fai entrare?
Sono in compagnia. C' il mio ragazzo, rispose
Alessandro, calcando la voce sull'ultima frase.
Il sorriso spar dalla faccia di Gianni, sostituito da una
smorfia di sofferenza.
Entra, te lo presento, continu il padrone di casa,
con un'espressione di trionfo sul viso.
Gianni si avvicin ad Andrea, il quale si alz da tavola
per salutare lo sconosciuto.
Ti presento Gianni, il mio ex, disse asciutto
Alessandro. Gianni, questo Andrea, il mio
fidanzato.
Piacere. Andrea strinse la mano del nuovo arrivato,
con un sorriso che faceva trasparire la sua curiosit.

Vuoi qualcosa da mangiare? Ho fatto poca spesa,


siamo tornati stamattina da Tunisi. C' un po' di
provola in frigo e del prosciutto cotto, disse
Alessandro, con un tono pi affettuoso.
Grazie Ale. Un po' di provola la gradisco volentieri.
Non mangio da stamattina.
Poi ci mangiamo questi, disse Alessandro,
indicando i cioccolatini che aveva portato Gianni.
Avevo saputo che tornavi oggi dalla tua vacanza,
disse Gianni. Volevo darti il benvenuto, continu.
Non immaginavo che in vacanza c'eri andato con un
nuovo ragazzo. Si gir verso Andrea: Hai detto che
ti chiami Andrea, giusto?.
Non siamo andati in vacanza insieme. Ho conosciuto
Andrea a Tunisi. Appena l'ho visto me ne sono
innamorato perdutamente, disse Alessandro, nel
caso che Gianni ancora non l'avesse capito che lui
non era pi libero, grazie a Dio.
Sei di Torino?, chiese Gianni a Andrea.
No, di Asti , precis il giovane.
Alessandro non gradiva che Gianni mettesse sotto
torchio il suo ragazzo. Cerc di cambiare argomento:
Come te la passi?, chiese, mentre Gianni addentava
quel che era rimasto della baguette.

Il suo ex lo guard con un'espressione piccata, quasi


a dire Ma che razza di domanda mi fai?.
Ti diverti a vedermi soffrire? Ti stai gustando la tua
vendetta, vero? Non ti facevo cos cattivo, protest
Gianni, con stizza.
Gianni un bravo ragazzo. Siamo stati insieme per
due anni. Anche se lui era geloso per via del mio
lavoro, sempre in giro, in contatto con tanta gente, io
gli sono stato sempre fedele, raccont Alessandro
ad Andrea, mentre Gianni lo ascoltava attento.
A marzo scorso comincio a capire che c' di mezzo
un altro. Gianni diventa svagato, impaziente, non mi
riserva le premure alle quali mi aveva abituato. Ad
aprile squilla il suo cellulare, un momento che lui era
sceso a buttare la spazzatura. Il nome che campeggia
sul display Alberto. Rispondo e quello, prima di
sentire la mia voce, dice Ciao amore. Beccato con
le mani nel sacco!, continu Alessandro, che s'era
via via scaldato e adesso il suo tono era concitato,
sopra le righe.
Andrea guardava la scena, dispiaciuto che la
conversazione avesse assunto i toni dell'accusa e della
recriminazione.

Gianni, con gli occhi bassi, guardava la scorza della


provola davanti a lui.
Io ti amavo davvero, disse ancora il padrone di
casa, rivolto a Gianni. Non puoi nemmeno
immaginare la tristezza, il rammarico, la perdita di
autostima in seguito a questo tuo tradimento. Mi
sembrava di non essere degno d'amore e di rispetto.
Se ne sono uscito fuori stato per merito di Elena,
aggiunse, il viso ormai completamente stravolto.
Gianni si alz con fatica, le sue energie sembravano
essersi completamente prosciugate. Scusami Ale,
disse. Vi lascio alla vostra serata e vi auguro ogni
felicit, sul serio. Quanto a me, la lezione l'ho
imparata a mie spese. Ho infranto la regola d'oro: non
fare ad altri ci che non vuoi che gli altri facciano a te,
e ora la pago, disse stanco.
Alessandro era molto scosso, perch tutte le
emozioni negative si erano risvegliate e lui era
ripiombato nel clima di quei giorni bui della scorsa
primavera. Ma si rendeva conto che amava ancora
Gianni e vederlo soffrire adesso non gli procurava
nessun piacere, semmai ancora sofferenza.

Non riusc a dire nemmeno una parola, finch Gianni


non richiuse la porta dietro di s.
Ci vollero due ore perch Alessandro si riprendesse
dallo scontro con il suo ex, ma alla fine pens che
era necessario considerare tutta quella storia come
acqua passata.
Era disteso a letto, accanto al suo Andrea, che si era
assopito nudo.
In cuor suo perdon Gianni e si ripromise di non tirar
fuori l'argomento della loro rottura in nessuna
occasione. Bisogna andare avanti e per questo il
passato dev'essere abbandonato, con animo
leggero, pens. D'altro canto questa storia mi ha
consentito di capire molto di pi me stesso e gli
uomini. E alla fine mi ha regalato l'incontro con
Andrea, l'amore mio. Si gir a guardarlo e sorrise fra
s. Un angelo dalle forme perfette, virile e dolce.
Bellissimo. Ebbe un'erezione immediata. Cerc di
alzarsi dal letto, quando sent la voce di Andrea, che
s'era svegliato in quel momento.
Si chin su di lui e lo baci leggermente sulle labbra.
Il ragazzo apr gli occhi e gli sorrise: Ho voglia,
disse.
Anch'io, rispose il padrone di casa, sfilandosi
pantaloncini e slip insieme.
Andrea si gir di fianco e Alessandro vide che il suo
pene, bianco e dritto era completamente scappellato.

Si disposero a sessantanove e godettero della vista,


dell'odore e del sapore l'uno dell'altro. Andrea
sospirava di volutt, mentre Alessandro si prodigava
nel rendergli un servizio quanto pi piacevole
possibile.
Mi piacerebbe che tu me lo mettessi dietro. Vorrei
provare come si sente. A vedere te, sembra una cosa
belissima, disse Andrea in un bisbiglio. Poi lo faccio
io a te.
Il sorriso entusiastico di Alessandro gli fece capire
che il suo compagno non stesse aspettando altro.
Andrea si distese a pancia in gi sul letto, mentre il
padrone di casa si sdrai sopra di lui, spingendo il
pene nel suo ano vergine. Il dolore fu lancinante,
nonostante il lubrificante che Alessandro non aveva
lesinato, proprio perch per il suo compagno era la
prima volta.
Entrare e avanzare nello strettissimo canale gli diede
le vertigini, fino al punto che gli sembr di svenire dal
godimento. Nel momento supremo la sensazione fu
vivissima, al confine fra un piacere mai sperimentato
prima e una sensazione dolorosa, come quando viene
toccato un nervo scoperto.
Anche Andrea aveva provato all'inizio un dolore
lancinante, come se fosse stato sottoposto a
un'operazione chirurgica senza anestesia. Poi il dolore
era scemato per dare spazio a un appagamento
pieno, fino a quel momento per lui sconosciuto.
Quando fu il turno di Andrea, Alessandro si mise a
quattro zampe sul letto. Il piacere del sesso anale
attivo Andrea l'aveva scoperto precocemente, dal
momento che l'aveva praticato con quasi tutte le
ragazze con le quali aveva fatto sesso. Farlo con
Alessandro era per un'altra cosa: penetrare un
maschio, fino a sentirlo suo, gli dava dei brividi di
eccitazione che non aveva mai provato con le donne.
L'esperienza fu se possibile ancora pi sublime di
quella fatta a Tunisi.
Nelle fasi dell'orgasmo Andrea pens a Gianni, lo
splendido ex del suo compagno. Immagin Gianni
che sodomizzava Alessandro e questi che a sua volta
lo faceva godere con la bocca. L'esplosione
dell'orgasmo non tard, facendolo scuotere e
tremare, mentre dalla sua gola fuoriuscivano rantolii e
grida spezzate.

La mattina dopo, a colazione, Andrea fece degli


accenni a Gianni e all'incontro che avevano avuto.
Ne sei ancora innamorato?, chiese a bruciapelo,
mentre spalmava la marmellata di albicocche su una
fetta di pane tostato.
Ma no! Che dici?, si difese Alessandro, mentre
girava il cucchiaio nel caffellatte. Si ferm un attimo e
guard dritto in faccia il suo compagno. Sono un
uomo, non un robot. Non posso dire di non provare
dei sentimenti per un ragazzo che stato il mio
compagno per due anni, disse poi, ripensandoci.
Rimarr uno a cui ho voluto bene e che me ne ha
voluto. Ma per me ora c' una sola persona che
conta, e sei tu, termin con tono deciso.
Sei tu che mi fai battere forte il cuore quando ti
rivedo, dopo un'assenza anche breve. Sei tu quello
con cui vorrei passare tutto il mio tempo libero. Sei
tu....
Andrea allung la mano e strinse la mano del suo
fidanzato, dall'altro capo del tavolo.
Mi venuta di nuovo voglia, annunci Andrea.
Dopo pranzo doveva tornare ad Asti, rivedere i suoi,
sentire gli amici. La sera poi doveva andare al lavoro,
al ristorante. Odiava tutto ci. L'unica cosa che
desiderava in quel momento era stare col suo
Alessandro e non lasciarlo pi.
Alessandro si alz, indossava solo gli slip.
Un'erezione imponente spingeva per essere liberata.
Torniamo a letto, disse.
L'amore come viene
Nino Bonaiuto

Federico, uno studente universitario


gay di 22 anni, in crisi. Da oltre un
anno stato lasciato da Andrea, un
ragazzo pi grande di lui, che non ha
ancora imparato ad accettarsi
completamente.

Federico si lasciato la sofferenza


alle spalle da poco tempo.

All'universit dopo una serie di


sguardi d'intesa, si avvicina a
Maurizio, il suo professore
quarantacinquenne, regolarmente
sposato e con prole.

Ne scaturisce una storia d'amore e


sesso forte ed incendiaria.

Ben presto per, la realt busser


alla loro porta per chiedere il conto,
ma non detto che le cose debbano
per forza andare male. Chi seguir il
cuore e prender l'amore come
viene, potrebbe avere come premio
la felicit.
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L'uomo che cercavo
Nino Bonaiuto

Pietro un giovane gay di trent'anni


che vive ancora con la madre. Si
innamorato diverse volte nella sua
vita, ma non ha mai avuto una vera
storia. Quando ormai si rassegnato
a fare a meno dell'amore, un operaio
stradale gli mette gli occhi addosso,
scatenando in lui pulsioni che
nemmeno sapeva di avere.

Le esperienze sessuali e amorose,


che da quel momento diventano la
sua ragione di vita, lo condurranno
inevitabilmente, attraverso sentieri di
felicit e di sofferenza, alla scoperta
di se stesso. Si render conto che
solo passando attraverso le braccia
di diversi uomini, arriver a
conoscere l'uomo che potrebbe
renderlo felice, l'uomo che cercava.

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Un futuro per noi due
Nino Bonaiuto

Antonio non ha ancora mai fatto


l'amore: un ragazzo ingenuo,
spensierato, intenzionato a studiare e
a esplorare l'universo misterioso e
avvincente degli uomini, dai quali
prepotentemente attratto.
Aurelio pi maturo, riservato,
misterioso, con una determinazione e
una forza morale insolite in un
ragazzo della sua et. I due ragazzi, al
primo anno di universit, incrociano
lo sguardo per strada,
apparentemente per caso.
L'attrazione fisica fulminea e
irresistibile.

Per loro l'inizio di una storia


d'amore romantica, fatta di rispetto,
attenzione dell'uno verso i bisogni
dell'altro e, naturalmente, sesso senza
tab e senza inibizioni.
I problemi pi drammatici si
presentano nel momento in cui
debbono comunicare alle loro
famiglie, ignare della loro
omosessualit, la realt della loro
relazione di coppia. L'amore segna il
passaggio essenziale dall'adolescenza
all'et adulta, facendo approdare i
due giovanissimi a una vita fatta di
autodeterminazione e responsabilit.
I due ragazzi si scoprono
improvvisamente uomini, liberi di
scegliere il proprio destino, liberi di
scegliere l'amore. Ma possibile per
due diciannovenni realizzare il
progetto di una vita di coppia stabile
e duratura?

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Quel ragazzo del Sud
Nino Bonaiuto

Giorgio, un ingegnere milanese di


cinquantuno anni, dirigente presso
unimportante societ informatica,
ancora un belluomo ed soddisfatto
della vita che conduce.
E orgoglioso della sua famiglia: ha
una moglie intelligente e ancora bella
e tre figli ormai grandi.
Le cose cambiano quando, prima di
Natale, conosce al lavoro Vito, un
ragazzo omosessuale che ha la met
dei suoi anni, trasferito da Roma alla
sede di Milano.
Giorgio scopre, con grande
sconcerto, di esserne attratto
fisicamente.
Vito, dal canto suo, lo corteggia
senza nascondersi: gay dichiarato e
non teme di essere frainteso.
Ben presto iniziano una relazione
basata sul sesso, senza mettere in
conto il rischio dinnamorarsi.
La vita di Giorgio ne sar sconvolta:
non riuscir a mantenere a lungo
segreta la sua relazione col giovane
meridionale.
Il pericolo di perdere tutto - lavoro,
famiglia e reputazione - non lo
fermer: non c niente che valga pi
della sensazione della piena e
compiuta felicit.
Se poi sar possibile salvare capra e
cavoli meglio ancora.

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