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Il marchese del Grillo

Il carbonaio Gasperino in preda a una crisi d'identit

Nella Roma papalina del 1809 il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di Papa Pio VII, trascorre le sue
giornate nell'ozio pi completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e
tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi di sua madre e della parentela conservatrice, bigotta e autoritaria.

Il suo principale passatempo, che lo rende famoso in tutta la citt, costituito da innumerevoli scherzi e beffe dei quali
risulta spesso vittima la sua aristocratica famiglia, composta da personaggi stravaganti e chiusi al mondo esterno.

Il ricco nobile proprietario terriero in grado sempre di uscire con umorismo e in maniera rocambolesca dalle tante e
impensabili situazioni durante tutta la commedia, sfruttando senza vergogna anche le conoscenze dell'alta borghesia
spesso compiacente (ne l'esempio la scena del tribunale con la condanna alla gogna dell'ebanista ebreo Aronne
Piperno).

Un incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasperino, suo perfetto sosia, ispira il nobile a coronare il suo
repertorio burlesco. In varie situazioni egli arriva a coinvolgere il Pontefice in nome di una giustizia e di un rinnovamento
sempre invocati ma che mai riescono seriamente ad impensierire l'audace e brillante "Sor Marchese": nel finale infatti,
dopo una finta condanna alla ghigliottina inflittagli da Pio VII, viene graziato da quest'ultimo, che gli concede di
riprendere il suo posto tra i Sediari pontifici.

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