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Elena Falletti

LA NUOVA FRONTIERA

Appunti di viaggio dalla Cina

2010

( Questo testo è diffuso sotto licenza creative commons “Attribuisci – Non Commerciale – Non opere
derivate” ed è scaricabile gratuitamente dal blog dell'autrice http :// elenafalletti. wordpress.com o da
http : //scribd.com . )

1
Premessa

Per sistemare gli appunti di un viaggio emozionante come quello che ho effettuato in
Cina dal 1 7 luglio al 1 5 agosto 2 0 1 0 occorre il silenzio della montagna. Solo qui, infatti,
mi è stato possibile riordinare tutte le idee, le sensazioni, le esperienze vissute durante il
soggiorno compiuto in occasione della Summer School organizzata dalla mia Università,
la Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza e la Fudan University di Shanghai.

Ho intitolato questi miei racconti di viaggio “La nuova frontiera” perchè la Cina odierna,
sviluppata sulla costa orientale e ancora selvaggia all 'interno e ad occidente, mi ricorda
l ' epopea del vecchio far west americano. Situazioni, culture e tempi differenti, ma in
comune c ' è la voglia di espandersi ed arricchirsi ad Ovest.

Queste pagine non hanno una specifica pretesa di scientificità, ma riguardano solo miei
pensieri e racconti, anche di natura personale, relativi all ' esperienza che ho vissuto :
questo scritto non rappresenta altro che la mia visione di ciò che ho visto e compreso
alla luce dei miei interessi.

Le cose da raccontare sono moltissime e ho organizzato questo documento come


segue : tra le diverse migliaia di foto che ho scattato ho scelto quelle che mi sono
sembrate più significative e ad esse ho affiancato una didascalia di commento. Ho
pensato di divulgare questo testo non attraverso un canale editoriale di pubblicazione sia
esso tradizionale cartaceo ovvero digitale, ma attraverso la piattaforma Scribd e il mio
blog affinché i contenuti potessero essere distribuiti gratuitamente, nei soli limiti della
licenza creative commons che ho deciso di attribuire al mio lavoro, cioè : “Attribuisci, Non
commerciale, Non opere derivate”.

Non posso esimermi dal ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa
esperienza a partire dagli uffici della mia Università, l ' Amministrazione, l ' Ufficio Relazioni
Internazionali, gli amministrativi e i docenti della Fudan University che ci hanno ospitato e
regalato lezioni veramente interessanti, il collega Samuele Astuti con il quale ho gestito
gli oneri, ma soprattutto gli onori di questa esperienza, tutti gli studenti che hanno
partecipato al progetto e, dulcis in fundo, Vittorio Bertola con il quale ho condiviso
l ' avventura.

Col de Joux, 2 6 agosto 2 0 1 0

2
SHANGHAI

Shanghai è stato il luogo principale dove si è svolto il nostro soggiorno. Si tratta della
città più dinamica e vivace della Cina, più di Beijing, più di Honk Kong. Shanghai è la Cina
moderna proiettata come un missile verso il futuro : il governo centrale di Beijing mira a
spodestare New York quale centro finanziario internazionale entro il 2 0 3 0, secondo me
ci riusciranno in anticipo. Prima di raggiungere lo scopo vanno ancora affrontate alcune
criticità, ad esempio tra le altre, la scarsa trasparenza dei mercati e la disciplina dei
bilanci societari. Tuttavia l 'impressione che se ne ricava osservando lo sfavillante
quartiere di Pudong è che l ' America, oggi, sia qui, che New York si sia trasferita sulle
rive dello Huang Pu.
Ma Shanghai possiede anche un rovescio della medaglia con diverse sfaccettature : ad
esempio i quartieri della gente che svolge la propria vita e le proprie attività per strada.
Questi sono in contrasto così stridente con i quartieri dello shopping lussuoso o con i
quartieri del business che non si può non rimanerne affascinati, anche perchè pure nelle
situazioni più povere che abbiamo potuto vedere, tutti vivono molto dignitosamente la
propria condizione. Anzi le persone che si incontrano per strada sono indaffaratissime a
fare qualcosa, andare da qualche parte, contrattare un bargain, tutto con il volto deciso
e sereno di chi sa di stare vivendo una occasione irripetibile e imperdibile.

3
People ' s Square, Piazza del Popolo
Si tratta di un enorme spazio verde circondato da grattacieli che ricorda in modo
neppure troppo celato Central Park di New York. A People ' s Square sono localizzate
importanti istituzioni come il Municipio, il Museo di Shanghai, il Museo della Progettazione
Urbanistica. Piazza del Popolo è attraversata da Nanjing Road, la via – ex concessione
inglese – principale dello shopping frequentata da migliaia e migliaia di persone ogni
giorno.
Alla domenica in un grosso gazebo della piazza si verifica un curioso fenomeno : al
mattino le madri degli scapoli vanno ad affiggere gli annunci matrimoniali per conto dei
figli. Negli annunci viene specificato età, altezza, peso, tipo di lavoro e beni posseduti
dallo scapolo in cerca. Nel pomeriggio sono le madri delle ragazze nubili che vanno a
selezionare un candidato papabile che vada bene alla loro figlia e successivamente
l 'incontro viene stabilito prima tra le famiglie e dopo tra i diretti interessati. Questo
“mercanteggiamento dei fidanzati” da parte delle famiglie e dei genitori dei giovani
sembrerebbe essere dovuto a due circostanze. Da un lato a causa dello scarso tempo
dei giovani da dedicare alle faccende sentimentali e intime poiché sono impegnatissimi
nel lavoro, quindi delegano la questione ai genitori. Mentre dall ' altro lato a causa della
ormai ultraventennale c.d. “politica del figlio unico” che ha sbilanciato, soprattutto nelle
grandi città, il rapporto percentuale tra uomini ) molti di più ( e donne ) molte di meno (.
Così sono le donne, anzi le madri delle ragazze, a “scegliere” il partito che reputano più
vantaggioso per la loro preziosa figliola.

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Proprio dietro a People ' s Square ci sono questi deliziosi quartieri alberati, ancora
risparmiati dall 'incombente avanzata dei grattacieli. Tuttavia non stupirebbe se entro
qualche mese questo quartiere venisse spazzato via da un nuovo insiediamento di
grattacieli e centri commerciali. Per quello che abbiamo potuto osservare funziona così :
si costruisce una nuova linea di metropolitana ) al momento a Shanghai ci sono 11 linee
di metro, delle quali almeno quattro costruite nell ' ultimo anno in vista dell 'Expo ( e dove
viene localizzata una stazione, ivi si costruisce un presidio di centri commerciali
spazzando via i palazzi costruiti durante l ' epoca comunista o le case ancora più vecchie.
Questi sopravvivono, almeno temporaneamente, a margine del nuovo isolato.

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Dalle strade alberate di cui all 'immagine precedente partono dedali di viuzze come
questa, dove sono ammassate biciclette e case e dove, dall ' aria che si respira, si
comprende perchè l ' acqua del rubinetto di Shanghai ) e di tutta la Cina ( non sia potabile.
Si tratta di edifici risalenti alla fine dell 'Impero, quando, con la prima rivoluzione che ha
portato alla nascita della Repubblica Cinese, sono state costruite case in muratura che
sostituirono le vecchie capanne di fango e paglia, e di case costruite durante il periodo
comunista.
Questa raffigurata è una zona centralissima, tra la Concessione Francese e People ' s
Square : non esisterà ancora per molto.

6
Questo è l 'ingresso di uno degli edifici raffigurati nella foto precedente. Tutto in questi
quartieri è in comune : i servizi igienici, la cassetta della posta, i contatori dell ' acqua e
della luce.

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Vita di strada : il mercato è il fulcro della vita del quartiere. Ci sono bancarelle per ogni
genere di merce, ma ciò che affascina di più sono le bancarelle con il cibo. Caldo, freddo,
confezionato, fresco, vivo. Vengono offerti in vendita le più diverse specialità della cucina
cinese : noodles, spiedini, ravioli. E si possono scegliere gli ingredienti con i quali comporre
il proprio pasto : i granchi sono vivi, la verdura è freschissima, le ciotole di zuppa sono
ottime e abbondanti e a poco prezzo. Con meno di cinque yuan ) cinquanta centesimi (
si può mangiare a sazietà.

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Mercato dell'elettronica a Baoshan road. Questo è il mercato dedicato all'elettronica
nella zona di Baoshan Road, dove venne costruita la prima stazione ferroviaria di
Shanghai a metà del XIX Secolo.
Ciascuna merce ha una proprio mercato dove è possibile negoziare alle bancarelle
l'acquisto del prodotto desiderato . Anche se venditore e cliente non conoscono la lingua
della controparte, è sufficiente il display luminoso di una calcolatrice per scrivere i prezzi
nelle varie fasi della contrattazione e le espressioni del volto delle parti : scandalizzata per
il prezzo eccessivamente alto nel caso del cliente, disperata per il prezzo troppo basso
nel caso del venditore . La trattativa può essere estenuante e la sua durata dipende dalla
pazienza del cliente occidentale, non abituato a questo tipo di trattative . In ogni caso la
trattativa sarà vantaggiosa per entrambe le parti. Per il venditore cinese perchè ha
venduto ad un prezzo più alto di quanto avrebbe venduto a un suo connazionale, per
l'acquirente occidentale perchè ha acquistato ad un prezzo di molto inferiore di quelli
praticati a casa sua. Unico rischio : la probabile fregatura dell'acquisto di merce di qualità
più scadente di quella venduta nei centri commerciali.

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Per vendere non è necessario possedere un negozio o una bancarella, è sufficiente
avere a disposizione della merce ( e una bilancia ).

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Vicino a People ' s Square sorge un tempio buddista molto antico ) anche se di recente
ricostruito : in Oriente infatti non esiste il concetto di restauro, ma quando un edificio è
fatiscente o non è più bello lo si rasa al suolo e lo si ricostruisce ex novo, anche se
uguale a quello precedente, proprio come è successo in questi anni a questo tempio (.
Ci hanno sorpreso due circostanze : da un lato che esiste un biglietto d 'ingresso e che lo
devono pagare non solo i turisti ) ovvio ( ma anche i fedeli che vanno a pregare ;
dall ' altro che dentro il tempio esistono esercizi commerciali che vendono mercanzia di
vario genere, principalmente collegata all ' espletamento dell ' attività religiosa. Non vi è
dunque un monopolio del commercio nel luogo religioso, né una maledizione per chi
esercita attività lucrose nel luogo di preghiera.

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Questa chiesa è stata edificata a margine di Nanjing Road sul lato nord di People ' s
Square, quando la zona era la Concessione Inglese alla fine del XIX secolo. Essa resiste,
con campane sonanti, tra i grattacieli di uffici e centri commerciali che sembrano
soffocarla o spingerla via.

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Mao è il convitato di pietra : presente ovunque : stampato sui soldi, raffigurato in
giganteschi monumenti, ma nessuno ne parla. E ' come se fosse in corso un processo di
rimozione collettiva di una fase recente della storia che ha causato troppi dolori e
sofferenze. Anzi, la reazione al culto della personalità maoista è molto presente in tutti
gli strati della popolazione : da quelli ricchissimi ) che accumulano capitali e spendono
molto denaro nell ' acquisto di status symbol occidentali, macchine, gioielli, abiti tutti
rigorosamente di griffe ( a quelli dai redditi più modesti, che comunque manifestano il loro
distacco dal Grande Timoniere vestendosi con colori sgargianti dalle fantasie definite da
uno di noi “tamarre”. Dopo tanti anni con la divisa, ecco che esplode la libertà e la voglia
di colore.

Curioso episodio nel piccolo e bellissimo museo dei manifesti della propaganda
comunista. Incontriamo un noto esponente della vita forense torinese che rimpiange la
sua gioventù sessattontina lamentandosi che tutte le cose in cui egli credette ormai sono
ridotte in uno scantinato. Mentre lo diceva, però, i suoi accompagnatori erano distratti
dalla potenza e veemenza delle immagini raffigurate da quei poster e dalla musica del
Concerto per violino op. 8 1 di Beethoven che ha allietato in modo surreale la nostra
visita.

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L ' anarchia della circolazione stradale è illuminante per quanto concerne libertà e
democrazia in questo Paese. In Cina, in tutte le città che abbiamo visitato, le regole del
codice della strada sono un optional capzioso, che va bene solo per gli occidentali,
perchè fanno perdere tempo agli indaffaratissimi cinesi. Infatti, pedoni, motocarri,
biciclette, motorini, risciò si reputano esentati dal rispetto dei segnali semaforici : essi
passano sempre, verde o rosso, non ha importanza. Sovente questa tentazione ce
l ' hanno anche taxi, auto, bus, camion. Le strisce pedonali sono solo un elemento
decorativo dell ' asfalto. In queste condizioni l ' attraversamento di una strada risulta
essere un rischio anche mortale. Per questo sono stati predisposti, non a tutti gli incroci,
ma solo a quelli più affollati, dei soprapassaggi pedonali, provvisti anche di scale mobili,
ma per la stragrande maggioranza degli incroci nell ' attraversamento occorre
raccomandarsi l 'integrità e la vita a Dio e a Buddha.
Immaginate dunque un miliardo e mezzo di persone che circolano in questo modo : è
l ' anarchia. Immaginate quindi se a tutta questa enormità di persone venisse concessa la
libertà di pensare autonomamente. Su questo punto del discorso tutti gli expats che
abbiamo incontrato ci hanno guardato letteralmente inorriditi. Da un lato sarebbe la fine,
dall ' altro non si tratta di ipotesi realizzabile, perchè al momento, già dalle scuole primarie,
la popolazione cinese viene educata ad obbedire e non a pensare in via autonoma.

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Nonostante l 'irrefrenabile processo di occidentalizzazione in corso, i cinesi sono ancora
molto legati alla loro cultura e alle loro tradizioni, e l ' affollamento di questa deliziosa Casa
del The, vicino agli YuYu Garden, una delle zone con il più alto tasso di frequentazione
dell 'intera città, ne è la dimostrazione.

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I grattacieli di Shanghai, il " World Trade Center " ) familiarmente definito come
“cavatappi” ( e la " Jinmao To wer " sono gli eleganti simboli della rinascita di questa città.
Collezionisti di record ) più alto bar del mondo, più alta piattaforma di osservazione etc ( ,
colpiscono non solo per la loro bellezza, ma anche per la velocità con cui sono stati
costruiti : nei dintorni sta crescendo quello che sarà il nuovo grattacielo simbolo, che
verrà terminato entro un paio di anni.

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Pudong al crepuscolo non ha bisogno di commenti.

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C ' è che è terrorizzato dal cibo cinese e chi ne va pazzo, noi facciamo parte della
seconda categoria. Nonostante molti ci avessero messo in guardia a fare attenzione a
cosa avessimo mangiato : dalla carne di cane, di topo, di serpente e così via, la nostra
soddisfazione nei confronti della cucina cinese è stata massima per tutta la durata del
nostro soggiorno. Abbiamo mangiato di tutto, ma la cosa che ci ha conquistato sono i
ravioli con carne di maiale e granchio e delizioso bollente brodino contenuto nella sfoglia
insieme al ripieno. Sarà difficile ) forse non impossibile ( trovarli nei ristoranti occidentali.

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WORLD EXPO

SHANGHAI 2 0 1 0

BETTER CITY BETTER LIFE

La visita all 'Expo è stata una tappa obbligata del nostro soggiorno a Shanghai. Ci siamo
chiesti che senso abbiano le esposizioni mondiali di questi tempi, ma abbiamo capito che
questo Expo è forse il più significativo dei lustri precedenti e futuri : offre un palcoscenico
mondiale all ' orgoglio cinese ritrovato.

Abbiamo dovuto fare i conti con il gigantismo cinese : spazio espositivo enorme, code
infinite, caldo cocente, distanze colmabili solo con bus elettrici ricaricabili ) si ricaricavano
ogni paio di fermate per circa cinque minuti (.

Dal canto nostro abbiamo visitato lo stand italiano ) essendo cittadini, occorreva
presentarsi solo all 'ingresso VIP con passaporto e ci siamo evitati un cinque /sei ore di
coda ( e con sollievo di alcuni di noi siamo tornati a casa, anche se illusoriamente. Alcuni
di noi, eroici, hanno sfidato la canicola e le code e si sono impegnati nella visita di più
padiglioni.

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File di gente che vogliono entrare nel padiglione italiano.

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Tra le diverse innovazioni utili a migliorare la vita nelle città future, l 'imprenditoria italiana
ha presentato all 'Expo di Shanghai il “cemento trasparente”, un composto in grado di far
trasparire la luce esterna.

L ' immagine non è capovolta : per rappresentare la bellezza del nostro Paese, dei campi
coltivati, fonte della pasta di cui noi siamo molto orgogliosi, gli architetti del padiglione
hanno tappezzato il soffitto con questo campo di grano e papaveri suscitando la
meraviglia dei visitatori.

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Una speciale citazione a parte merita l'enorme padiglione cinese : rosso, a forma di
piramide atzeca rovesciata, dominatore di tutto lo spazio espositivo.

Il messaggio lanciato dai cinesi con il loro Chinese Pavillion è chiaro : noi siamo presenti
sulla scena, anzi la dominiamo, e facciamo le cose a modo nostro, non ci importa di
ribaltare tradizioni, regole o consuetudini.

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XIAN

Xian è nota per essere l ' antica capitale, quella dell 'imperatore che non voleva morire e
ha portato nell ' aldilà la sua corte e il suo esercito riprodotti in terracotta. Xian è l ' antica
capitale, l ' unica con la cinta muraria quasi intatta e migliaia di persone che attendono
qualcosa, forse il treno, all ' ombra delle antiche mura vicino alla stazione ferroviaria.

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Insieme alla Torre del Tamburo, la Torre della Campana è uno dei pochi edifici storici
sopravvissuti : è al centro di una rotonda stradale. La Torre della Campana e la Torre
del Tamburo spiccano per autenticità nella selva di tetti a pagoda degli edifici moderni.

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Antica e fino a pochi anni fa desolata nella campagna, la Pagoda della Grande Oca è
stata restaurata mentre la città le cresceva intorno. Poco distante sorge il parco giochi
dedicato alla dinastia Tang : una joint venture dei cinesi con la Disney. Basta non
guardare in quella direzione e non si rompe la magia di questo luogo incantato.

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L 'Esercito di terracotta è una delle più famose attrazioni turistiche cinesi. In mezzo al
nulla nella calura della campagna sorge il centro commerciale per turisti costruito intorno
al sito ) poi diventato museo ( : venditori di souvenir di giada plasticata, bancarelle di cibo,
artigiani, fruttivendoli. Una miriade di negozianti in attesa famelica di turisti in un percorso
di avvicinamento lunghissimo. Abbiamo attraversato il parcheggio dei pulmann
) ovviamente siamo andati con il bus di linea cinese, non in taxi ( , la zona dedicata alle
cibarie, la zona dedicata ai souvenir, il parco del museo e finalmente i siti archeologici! Si
tratta di tre fosse e di un museo. Quando si entra nella fossa n. 1, quella famosa in
tutto il mondo come l ' ”hangar” si ha di fronte una distesa sterminata di guerrieri uno
diverso dall ' altro, posti in fila, ma in modo non perfetto : sembra quasi che si muovano.
Fa certamente impressione, ma lascia perplessi, perchè non ci si aspetta che a ( lo
scavo non sia terminato ; b ( che non ci si possa avvicinare ai guerrieri. Siamo così
abituati alle loro fotografie in primissimo piano pubblicati su qualsivoglia rivista che non
prendiamo neanche in considerazione l 'idea di non poterci avvicinare. In realtà è possibile
vedere alcuni guerrieri protetti da una gabbia di vetro, ma non si può camminare tra di
essi e soprattutto bisogna lottare con dozzine di persone per uno spazietto di fronte al
vetro. Somma delusione!
Poi mano a mano che si gironzola per le fosse ci si rende conto dell ' enormità del lavoro
ancora da fare. L ' imperatore ha seppellito il proprio esercito di terracotta affinchè
difendesse la sua tomba e l ' accompagnasse nel viaggio nell ' aldilà, ma il soffitto in legno
degli accampamenti non è stato in grado di reggere il peso della terra smossa, così è
crollato sopra i soldati, distruggendoli. Adesso gli archeologi che lavorano allo scavo
devono ricomporre e incollare tutti i pezzi di ciascun guerriero, uno alla volta, in un puzzle
enorme!

26
Camion sulla strada per Xian. Tornando con il bus di linea sembrava di fare un giro in
Africa

27
Mercato mussulmano. Il quartiere mussulmano di Xian è l ' erede del crocevia
commerciale dell ' antica via della seta, percorrendo la quale i mercanti mussulmani e
arabi venivano a fare affari in Cina. I discendenti di questi sono rimasti e
orgogliosamente indossano i copricapi tradizionali, le donne il velo, e la cucina è più
araba che cinese.

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BEIJING

Beijing, la capitale del Nord, è una città con un enorme problema di traffico : siamo stati
in imbottigliati per ore, per il traffico abbiamo dovuto più volte cambiare il nostro
itinerario. Il caldo era asfissiante, l 'inquinamento faceva bruciare gli occhi e la gola, ma il
fascino dei suoi monumenti antichi, seminascosti dalla nebbia provocata dalla calura, è
stato davvero impagabile. Tuttavia la prossima volta ci torneremo in aprile o in ottobre.

29
Palazzo d 'Estate : l ' afa era così opprimente che a malapena si scorgevano gli edifici che
compongono il complesso monumentale. Iniziamo ad accorgerci della presenza di turisti
cinesi : torme di persone che, curiose, toccano, quasi annusano, quasi aggrediscono le
opere d ' arte che fino a pochi decenni fa era impedito ai comuni mortali anche solo di
vedere.

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Il panda, animale simbolo della Cina, sovente prezioso dono diplomatico, si rotola triste
nell ' erba. In natura il suo manto è bianco e nero, nella cattività dello zoo la pelliccia è di
un coloro marroncino fecale. L ' animale è depresso e oppresso, forse dal caldo, forse
dall 'inedia della prigionia. Di certo è un animale privilegiato : ha i suoi spazi verdi che
ricostruiscono la foresta pluviale e addirittura un getto d ' acqua che simula la pioggia
tipica delle foreste del Sichuan. Ma lui è indifferente a tutto : al caldo, alla foresta finta,
agli spruzzi d ' acqua alle decine di visitatori che vociano cercando di ottenere la sua
attenzione.

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La tigre siberiana, i leoni, le pantere non sono oggetto di premure speciali, come i panda.
I grandi felini ) come tutti gli ospiti ( sono alienati in gabbia, girano senza meta e senza
fermarsi, e ogni volta che ruggiscono i presenti gridano eccitati.

32
La grande Muraglia. Ci sono salita, sono stata quasi travolta dalla folla, non sono
ruzzolata giù dai gradoni irregolari perchè era impossibile : la folla mi sosteneva.

33
Il Bird ' s Nest : l 'idea architettonica è davvero molto bella e la rassomiglianza con il nido
d ' uccello realistica. La domanda che ci poniamo è : ma quanto acciaio è stato utilizzato?
La copertura in acciaio sovrasta così tanto tutto, che l 'interno – nonostante sia uno
stadio con regolamentare pista d ' atletica attorno al campo - sembra piccolo.

34
La Città Proibita. Nonostante la bellezza e l 'incomparabile fascino del posto, è stata
l ' unica nota dolente del viaggio perchè non si riusciva a resistere ) o sopravvivere (
all 'invadenza della folla di turisti. Turisti cinesi che con la voracità di chi vede per la prima
volta qualcosa fuori dalla soglia di casa doveva toccare tutto, arrampicarsi sui marmi o
sulle grate di legno, correre, gridare, travolgere. Quando siamo usciti, abbiamo tirato un
sospiro di sollievo, nonostante la solita calura asfissiante. Che peccato, ci torneremo
d 'inverno.

35
La vita in strada è una abitudine per i cinesi, a Shanghai come a Pechino. Questa
famigliola è stata sorpresa durante il pasto nelle vie di un antico hutong, i quartieri
tradizionali di Pechino che stanno in buona parte per essere rasi al suolo per far spazio a
grattacieli, ovviamente.

36
HANGZHOU

In cielo c’è il paradiso, in terra ci sono Hangzhou e Suzhou. Quanta ragione ha il


proverbio cinese! Hangzhou è un paradiso creato dalla natura ) e dal non invasivo
intervento umano ( per essere dipinto con tecnica d ' acquarello sulla fragile carta. Il caldo
non sminuisce la magia, mentre il temporale tropicale ne aumenta il fascino.
) Le immagini di Hangzhou non hanno proprio bisogno di commenti!(

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38
39
NANJING

Di Nanjing, l ' antica capitale del Sud, abbiamo visto solo la collina : troppo vasta e troppo
bella per essere abbandonata a favore della visita nel consueto groviglio di grattacieli.
Per raggiungere la collina abbiamo impiegato quasi una intera ora a capire dove
fermassero i bus : Nanjing non è città per turisti non cinesi, non ci sono indicazioni in
inglese e quindi gli appassionati di enigmi hanno potuto dedicarsi alla loro attività
preferita : intuire dove portassero i bus cercando di decrittare i caratteri. Operazione
portata a termine con successo!

40
Arrivo alla stazione : invece delle fermate dei bus abbiamo trovato un bel lago e sullo
sfondo la città moderna

41
I trecento e passa gradini per salire al mausoleo del padre della Cina moderna, che non è
Mao, ma Sun Yat-Sen.

42
Nanjing è stata la prima capitale della Dinastia Ming, prima che gli imperatori
trasferissero definitivamente la capitale al Nord, a Beijing. Questo è il mausoleo del
fondatore della dinastia. Come ogni mausoleo che si rispetti ha i suoi difensori : un
esercito di animali e di soldati di pietra che vegliano sul percorso verso la tomba del loro
signore. Un percorso meraviglioso da fare all ' ombra della luce crepuscolare. Dietro al
mausoleo,nella collina, è nascosta la tomba vera e propria, pare protetta da canali pieni
di mercurio liquido : nessuno ha mai osato aprire o profanare le tombe degli imperatori.

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SUZHOU

Famosa già ai tempi di Marco Polo, Suzhou ha, per ora, mantenuto il suo aspetto
tradizionale : infatti, i quartieri più moderni, quelli con i grattacieli, sono stati costruiti
dall ' altra parte della stazione ferroviaria. Tuttavia sorgono anche nella città vecchia
cattedrali commerciali dedicate alla vendita di prodotti di lusso.
La parte vecchia di Suzhou è godibile anche a piedi, il traffico è comunque indisciplinato,
ma le strade sono paragobabili alle vie europee e sono alberate, quindi all ' ombra.
La parte più bella di Suzhou sono i sui giardini, spazi piccoli ) secondo i parametri cinesi (
ma sapientemente organizzati in modo da comprendere uno specchio d ' acqua, rocce,
siepi, alberi padiglioni. Una oasi di pace e riflessione dalla quale non si vorrebbe più
uscire.

44
Primo impatto con i canali e i ponti di Suzhou : c ' è qualcosa di innegabilmente familiare!

45
Il canale che costeggia il Giardino del Padiglione dell'Onda Montante

46
Come a Venezia, ma l ' acqua dei canali è verde smeraldo.

47
L ' atmosfera è così tranquilla e sicura che il commerciante non teme di addormentarsi
per il caldo nel suo negozio, tanto nessuno gli ruberà niente : non solo c ' è il controllo
sociale, ma pure sempre qualche poliziotto nei dintorni.

48
Il giardino del Maestro delle Reti

49
YANGZI RIVER

THREE GORGES DAM


Fino a qualche anno fa lʼespressione “Le Tre Gole” in Cina indicava una stupenda zona
paesaggistica attraversata dal fiume Yángzǐ. Adesso invece designa indiscutibilmente il
faraonico progetto della più famosa Diga, la “Diga” per antonomasia. Si comprende bene
lʼenormità di questo progetto non tanto osservandone lo sbarramento a valle, che
comunque è molto imponente, ma viaggiando lungo il fiume a monte. Infatti, la striscia di
roccia pulita, lavata dalle acque del fiume al loro livello massimo invernale di 1 7 5 metri, si
estende per più di cinquecento chilometri lungo tutto il tratto del bacino fluviale. Si tratta
di una striscia che raggiunge anche i venti metri di altezza. Questa striscia di roccia,
tornata forse al suo colore primordiale, indica bene quanto sia carica di carbone lʼaria qui
intorno, infatti sono innumerevoli le chiatte che sul fiume trasportano questo minerale a
valle.
Lʼultima delle Tre Gole è strozzata da una cesura in cemento armato alta più di
duecento metri e lunga tre chilometri. Guardandola da valle si vede una montagna grigia
e rossa assai maestosa ma non si capisce bene quanto essa sia gigantesca, anche a
causa della sua posizione quasi storta rispetto alla prospettiva di osservazione. Una
imbarcazione, ad esempio il battello che ci ospitava, impiega quattro ore a a superare le
cinque chiuse per risalire a monte. Superate le chiuse e ripreso a navigare si rimane
impressionati alla enormità dellʼopera al punto che non si riesce a vedere la sponda
opposta del bacino, poiché è presente quasi sempre una fitta foschia provocata
dallʼevaporazione dellʼacqua. La temperatura è di 4 0 ° C e solo la stupita meraviglia
consente di resistere sul ponte per ammirare lo strano paesaggio e quasi ignorare la
sensazione di cottura in corso della propria carne.
Il colore delle acque dello Yangzi è fecale ed in alcuni punti porta tracce di pattume, più
legnetti e rami che plastica, comunque a monte della diga, dove nella notte si forma una
isola di immondizia, questo materiale viene raccolto a mano e smaltito chissà dove.
Ci si potrebbe perdere nei numeri e nelle statistiche che illustrano questo progetto, infatti
io quasi non me li ricordo più, ma con i miei occhi ho potuto misurarlo grazie alla
suddetta striscia di roccia pulita e, mentre percorriamo controcorrente il fiume, non
riesco a non pensare cosa sia rimasto li sotto : case, campi coltivati, scavi archeologici,
intere città, pezzi di vita della popolazione costretta a migrare altrove, trovando nuova
ospitalità in palazzi e in villaggi costruiti ex novo sule sponde del fiume, magari 1 7 5 metri
sopra quelle sommerse o migrando in città più grandi come Chonqing, Beijing, Shanghai.
Ci viene detto che lʼenergia prodotta da questa diga illumina le città fino a Naijning e
addirittura Shanghai, consente il controllo delle devastanti alluvioni, migliora i sistemi di
irrigazione e tutto il resto che ci è stato spiegato, ma soprattutto rappresenta
perfettamente il potere ancora imperiale del governo centrale di Pechino.
Lo scenario naturale è davvero bellissimo e maestoso, ma il pensiero di ciascuno di noi
non riesce a staccarsi dalla Diga, non possiamo proprio evitare di chiederci come fosse
“prima”.

50
Navi spazzine. Tutte le mattine l 'immondizia trasportata dalla corrente del fiume viene
raccolta a mano grazie a queste navi spazzine. Ignoro dove venga effettivamente
smaltita.

51
Un tratto della diga, che ha una lunghezza di tre chilometri.

52
La Cina ha fame di carbone per alimentare il suo prodigioso sviluppo e le acque dello
Yangzi sono solcate da chiatte ricolme di questo minerale estratto dalle miniere situate
sulle pendici delle montagne che costeggiano il fiume. Le chiatte che trasportano
carbone sono le più numerose tra i natanti che solcano le acque del fiume.

53
Lo Yangtzi all'imbocco delle Tre Gole : fotografia scattata sul colle dove sorge la Città
dell'Imperatore Bianco.

54
Imbocco delle tre Gole : scenario naturalistico famoso, simbolico e molto amato in Cina
tanto da essere rappresentato sul una delle banconote più diffuse : quella da 1 0 RMB.
Da un lato Mao, dall ' altro lo scorcio della Gola.

55
CHONGQING

Formalmente Chongqing è la città più grande del mondo con quaranta milioni di abitanti.
In realtà è una municipalità enorme sparsa su un territorio vasto ritagliato ad hoc dal
Governo centrale per farne il polo dello sviluppo della Cina centrale e occidentale e di
ricollocare i milioni di sfollati a seguito della costruzione della Diga delle Tre Gole.
Chongqing è caldissima davvero, temperatura costante che supera i trentacinque gradi :
mattina sole cocente, mezzodi quaranta gradi e oltre, sera vento caldo e asfalto che
emana calore.
Chongquing non ha tracce di occidentali o di indicazioni in inglese : non ha turisti e non si
vedono uomini dʼaffari non cinesi in giro, neanche allʼhotel Intercontinental che ci ospita.
In un certo senso è la prima città “cinese autentica” che vediamo e si respira una
genuina “aria da terra di frontiera”.

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Macellaio con servizio a domicilio per le viuzze di un antico borgo di pescatori inglobato
nella Grande Città.

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I timori dell 'influenza aviaria hanno quasi provocato lo smantellamento del mercato dei
fiori e degli uccelli di Chongqing soprattutto per quanto riguarda la parte dedicata al
commercio dei volatili. Tuttavia ci sono ancora alcuni venditori che propongono i loro
animali da cortile ) per la maggior parte oche, anatre e galline ( con le zampe legate, le
penne delle ali tagliate e nella calura opprimente solo con un po ' d ' acqua a disposizione.

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I contrasti di Chongcinq : non dubitiamo che anche qui presto verranno costruiti grattacieli
e centri commerciali. Ci siamo spesso domandati, però, dove venissero allocate tutte le
persone che vivono nelle case destinate all ' abbattimento.

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Chiudo questa mia breve ) e di certo non completa ( carrellata di foto sul nostro viaggio
in Cina. Credo che questa foto, scattata a Chongqing, rappresenti bene il futuro della
Cina : grattacieli e lusso.

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