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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 14 APRILE 2010, N. 8875

In fatto e in diritto
La parte contribuente sopra indicata ha impugnato la cartella di pagamento relativa alla TARSU per
il 2001 nei confronti del Comune di (.......) e del concessionario per la riscossione, chiedendone
l'annullamento, sostenendo, tra l'altro, l'infondatezza della pretesa in quanto fondata su delibera
consiliare di modifica al regolamento alla tassa e di delibera di Giunta recante l'adozione delle
tariffe per detto anno annullate dal giudice amministrativo.
La Commissione Provinciale ha dichiarato inammissibile il ricorso, ritenendo che la cartella di
pagamento avrebbe potuto essere impugnata per eventuali vizi propri, non per contestare la
legittimità dell'imposizione tributaria. Con la decisione in epigrafe, la C.T.R. ha ritenuto
ammissibile il ricorso contro la cartella anche per vizi della presupposta iscrizione a ruolo; ha
rilevato che, a seguito dell'annullamento delle predette delibere comunali da parte del giudice
amministrativo, si configurava la non più opinabile inesistenza delle fonti amministrative
dell'obbligazione tributaria, con conseguente radicale assenza di fondamento per l'esercizio del
potere impositivo; tuttavia, ha ritenuto che l'imposta fosse dovuta, ma non in virtù e nella misura
indicata in cartella, dovendosi (ex art. 69.1 d.lgs. n. 507/93) intendere prorogata la tariffa in
precedenza approvata e non oggetto di annullamento da parte del giudice amministrativo; e in virtù
di questa pronunzia, che rimuoveva ogni effetto della cartella nei confronti della parte ricorrente, ha
considerato assorbita ogni ulteriore censura della stessa.
Avverso questa sentenza, la parte privata ha proposto ricorso per Cassazione, con quattro motivi. Il
Comune ed il concessionario hanno resistito con controricorso; l'ente impositore ha proposto anche
ricorso incidentale, con due motivi, rispetto al quale la società ha presentato controricorso.
Col primo motivo, la parte ricorrente, deduce "violazione e falsa applicazione dell'art. 69 d.lgs. n.
227/97", per avere la C.T.R. erroneamente applicato alla fattispecie la proroga prevista da tale norma
nel diverso caso della mancata tempestiva approvazione della tariffa, mentre, nell'ipotesi quale la
presente, di annullamento per illegittimità delle tariffe approvate per un certo anno, nessuna
disposizione prevede l'ultrattività di quelle approvate per periodi precedenti...……….

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20102c-N-8875.aspx

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