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LE PIANTE MEDICINALI AYURVEDICHE

Le piante medicinali che vengono usate nellAyurved


a hanno una legame diretto con la Prakurti e i cinq
ue
elementi. Nella creazione delluniverso, le piante
sono al primo posto, esse possono essere considerat
e come i
nostri antenati, la nostra origine; infatti lesser
e umano risulta pi creativo e la pianta invece pi
cosciente,
energia potenziale. Quindi il Purusha coscienza,
come la pianta, mentre la Prakurti creativit com
e lessere
umano.
Lo scopo dellerboristica ayurvedica estrapolare
lenergia potenziale delle piante per renderla atti
va nellessere
umano. Secondo il principio dellAyurveda si pu ut
ilizzare qualunque pianta ad uso terapeutico. Attua
lmente,
nelle case farmaceutiche ayurvediche si utilizzano
pi di 400 piante, 100 delle quali sono considerate
fondamentali, e tra queste 15 ancora pi essenziali
(5 di gusto dolce, 5 di gusto amaro, 5 di gusto pu
ngente).
Tra queste ultime vi sono tre piante, considerate l
anima del regno vegetale, chiamate Triphala. Il Tr
iphala
costituisce la cura universale.
Nella medicina ayurvedica, la propriet delle erbe
viene scoperta attraverso il principio di gusto, en
ergia,
potenza post-digestiva, qualit, effetto peculiare
e infine azione.
TRIPHALA (Terminalia Chebula, Terminalia Bellerica,
Emblica Officinalis)
Il Triphala la pi popolare formula erbacea dell'
India, un efficace lassativo ma allo stesso tempo
sostiene e
tonifica il corpo grazie al suo elevato valore nutr
itivo: il Triphala depura e disintossica l'organism
o senza vuotare
le riserve del corpo. quindi considerato un rimed
io globale: migliora la digestione, riduce il coles
terolo, migliora
la circolazione, esercita un effetto cardio-protett
ivo, riduce la pressione, migliora le funzioni del
fegato, ha
provate propriet antinfiammatorie ed anti-virali,
espettorante e ipotensivo.A causa del suo elevato
contenuto
nutritivo, i terapisti ayurvedici non considerano i
l Triphala un semplice lassativo. Alcune ricerche s
cientifiche e
l'esperienza pratica di popoli che lo assumono da s
ecoli hanno dimostrato che il Triphala depura il sa
ngue e
disintossica il fegato, aiuta la digestione e l'ass
imilazione del cibo, e riduce significativamente il
colesterolo. Di
conseguenza, considerato una sorta di panacea uni
versale.
AGLIO (Allium Sativum)
una pianta erbacea perenne fornita di un bulbo ch
e al termine della vegetazione forma dei bulbilli (
spicchi).
Originario dell'Asia centrale ed introdotto in Occi
dente in tempi remoti, l'aglio oggi coltivato su
scala industriale.
I bulbi, che ne costituiscono la droga, si raccolgo
no in estate quando la porzione aerea della pianta

completamente secca, e si conservano normalmente se


nza bisogno di essere essiccati. L'aglio vanta nume
rose
propriet salutari, alimentari e aromatiche: stimol
ante, digestivo, antireumatico, ipotensivo, antiset
tico,
espettorante, rubefacente, antibatterico, antimicot
ico, antivirale. L'aglio usato un riconosciuto ri
medio per
disturbi cardiovascolari, specialmente nei casi di
alti livelli di colesterolo e trigliceridi associat
i a rischi di
arteriosclerosi. anche generalmente raccomandato
come misura preventiva per raffreddori, influenza e
altre
malattie infettive. Oltre a oligoelementi e sali mi
nerali, il bulbo contiene vitamine A, B1, B2, PP e
C.
ALOE (Aloe Vera)
Tra le pi di 250 specie di Aloe, la pi importante
l'Aloe Vera, che possiede propriet antinfiammat
oria,
antibatterica, lenitiva, depurativa e preventiva gr
azie allazione di una molecola proteica combinata
con un
carboidrato complesso, che agendo in combinazione c
on altri principi attivi sarebbe in grado di regola
re svariate
azioni di controllo sul metabolismo. LAloe vera co
ntiene vitamine A, C, E, e svariate vitamine del ti
po B,
minerali, ben 20 dei 22 aminoacidi indispensabili p
er il nostro organismo, e ancora enzimi vari, prote
ine e
mucopolisaccaridi. LAloe vera si rivelata utile
nei processi di rigenerazione dei tessuti, guarigio
ne da ferite e
irritazioni, psoriasi, esposizione al sole. Attualm
ente in sperimentazione, con buoni risultati, nel
le cure
anticancro.
ASPARAGO SELVATICO (Asparagus Racemosus)Pianta appa
rtenente alla famiglia delle liliacee, si sfrutta
comunemente la sua radice per le sue caratteristich
e emollienti, rinfrescanti, toniche e nervine. Ha i
noltre
propriet dietetiche, depurative, dimagranti, costi
pative, oftalmiche, afrodisiache, ed i suoi princip
i attivi sono
correntemente utilizzati nella cura di disordini di
origine nervosa, dispepsia, tumori, infezioni del
cavo orale,
tubercolosi, bronchiti. Le sue propriet ricostitue
nti sono sfruttate in casi di debilitazione organic
a in generale,
ma le sue principali virt sono eminentemente diure
tiche: lasparago utile per tutti quei disturbi in
cui la ritenzione
di acqua nell'organismo provoca scompensi. Le radic
i dell'Asparago giovano ai malati di cuore per elim
inare
l'acqua che ristagna nei tessuti per mancanza di un
vigoroso circolo cardiaco, agli idropici e agli ob
esi. Le
preparazioni a base di Asparago sono sconsigliate a
chi soffre di infiammazioni renali.
BRAHMI (Bacopa Monnieri)
La Bacopa Monnieri un tonico ayurvedico utilizzat
o da oltre 3.000 anni. I soggetti trattati migliora
no
concentrazione e apprendimento, fortificano la memo
ria, aumentano la rapidit di reazione e il lavoro
intellettuale. La Bacopa agisce rapidamente (i prim
i miglioramenti sono osservati 90 minuti dopo ling
estione)
aumentando la sintesi proteica nellippocampo, regi
one del cervello deputata alla memorizzazione a lun
go
termine. In condizioni di stress associate alla pri
vazione del sonno, lansia viene ridotta e la fatic
a mentale
diminuisce. La Bacopa possiede inoltre propriet an
tiossidanti, efficace nella sindrome del colon ir
ritabile e
riduce lipertensione migliorando la funzione respi
ratoria in situazioni di stress.
CENTELLA (Centella Asiatica)Pianta erbacea perenne,
spontanea nei luoghi umidi dei paesi tropicali,
intensamente coltivata in India. Il nome sembra der
ivare dal verbo centellinare con riferimento al fat
to che la
pianta continuamente sorseggia l'acqua delle zone p
alustri in cui vive. Nella medicina ayurvedica la C
entella
Asiatica ha sempre goduto grande fama per le sue vi
rt cicatrizzanti esplicate particolarmente in pres
enza di
piaghe e ulcere. Mostra inoltre un particolare trof
ismo per il tessuto connettivo stimolandone la sint
esi: questo la
rende ideale per il trattamento della cellulite, me
ntre dona sollievo alle gambe gonfie. La sua attivi
t terapeutica
si manifesta principalmente nelle azioni vasoprotet
tiva e trofica-cicatrizzante.
CANFORA (Cynnamomum Camphora)
L'albero della Canfora raggiunge i 50 metri di alte
zza e pu vivere fino a duemila anni. Sfregando le
sue foglie si
sente un odore acre e pungente, quello della canfor
a (da non confondere con la naftalina, prodotto chi
mico). Le
essenze volatili di queste foglie sono potenti deco
ngestionanti delle vie respiratorie e forti stimola
tori del muscolo
cardiaco. Insieme all'eucalipto quest'albero stat
o usato per bonificare terreni infetti dalla malari
a, in quanto le
sostanze volatili che le sue foglie emanano sono de
i forti repellenti per molti insetti. Dal legno si
ottengono i
cristalli di canfora con cui si ricavano ottimi lin
imenti e pomate di grande valore terapeutico. La ca
nfora un
analettico cardiaco e respiratorio, un antisettico
bronchiale e polmonare.
ALLORO INDIANO (Cynnamomum Tamala)
Albero di taglia moderata, dalle sue foglie e dalle
radici si estraggono oli essenziali i cui componen
ti hanno
effetto carminativo. stata dimostrata lefficacia
dellAlloro indiano nel trattamento di pazienti af
fetti da diabete
mellito. Presenta inoltre propriet astringenti e d
igestive, ed un ingrediente presente in molti pre
parati per la
cura dei disordini gastro-intestinali. La droga ha
effetto diuretico, mentre lolio distillato dalle f
oglie un potente
stimolante. inoltre utilizzato per ridurre lalit
osi. La foglia usata in cucina come spezia e cond
imento.
CANNELLA (Cynnamomum verum)La cannella, da sempre c
ircondata da un'aura magica, era conosciuta in
Asia nel 2.500 a.C. Contiene tannini, olio essenzia
le, eugenolo, canfora. Lessenza di cannella usat
a in
gastronomia (aromatizzante, correttivo del sapore,
per dolci e creme); cosmetologia (profumante per lo
zioni,
saponi, profumi, creme); medicina ayurvedica (carmi
nativo, astringente, antibatterico, antimicotico, s
timolante
della secrezione gastrica, antispasmodico, vasodila
tatore periferico, ipotensore, antisettico, ad alte
dosi
convulsivante ed antiulcerante, stimolante della fu
nzionalit cardiaca e respiratoria); aromaterapia (
stimolante,
antisettico); aromacosmesi (dermopurificante, deodo
rante, profumante).
LIMONE (Citrus Limon)
Pianta legnosa sempreverde alta fino a 4 metri, o
riginaria dell'Asia orientale. Del limone si utiliz
za il succo
spremuto dai frutti maturi e la scorza degli stessi
, particolarmente ricca di ghiandole oleifere. Ha p
ropriet
antiscorbutiche, astringenti, aromatizzanti, digest
ive, antisettiche, depurative e revulsive. Esercita
una funzione
digestiva nei mal di stomaco, nelle nausee e nei ca
si di digestione difficile per la presenza di acidi
che ne
provocano i movimenti delle pareti aumentando la se
crezione dei succhi gastrici. Come calmante viene u
sato
per massaggi contro i dolori reumatici, con il caff
contro il mal di capo, mentre come astringente e
cicatrizzante
viene usato nei casi di irritazione o piaghe della
mucosa della bocca (afte e angina). Viene inoltre i
ndicato per
chi soffre di urecemia, reumatismi, gotta e calcoli
al rene e al fegato. Svolge un'azione depurativa n
ei confronti di
chi soffre di obesit
CORIANDOLO (Coriandrum Sativum)
una Spezia fondamentale e della cucina orientale,
nelle quali viene usato per aromatizzare carne, pe
sce,
salsicce e verdure cotte. I suoi semi infusi aiutan
o ad alleviare i dolori reumatici e dell'artrite. I
l coriandolo un
blando stimolante e digestivo. proprio da frutti
di coriandolo che prendono il nome i coriandoli car
nevaleschi,
perch un tempo venivano gettati a manciate durante
le feste mascherate. Il Coriandolo possiede propri
et
carminativa, antispasmodica, aperitiva. utile in
caso di spasmi gastrointestinali, digestioni lente,
meteorismo,
dispepsie, inappetenza.
CUMINO (Cuminum Cyminum)
Pianta officinale delle Apiacee, se ne utilizzano i
frutti. Contiene oli essenziali: (aldeidi, terpeni
, flavonoidi,
tannini. Il Cumino ha azione carminativa, facilita
la digestione, utile nelle forme dolorose gastro-
intestinali con
flatulenza ed in particolare nel meteorismo postpra
ndiale. Lolio essenziale ha attivit deprimente ne
i confronti
del sistema nervoso centrale, determinando rilassam
ento muscolare e effetto analgesico. Tradizionalmen
te gli
vengono attribuite propriet emmenagoghe e galattag
oghe. utile in caso di dispepsie intestinali e me
teorismo.
CURCUMA (Curcuma Longa)
Pianta officinale delle Zingiberaceae, se ne utiliz
za il rizoma. Tra i principi attivi contenuti, curc
uminoidi,
ciclocurcumina, turmenolo, tumerina, polisaccaridi.
Ai curcuminoidi sono dovute le propriet: antinfia
mmatoria,
antivirale e detossificante generale e in particola
re del fegato. Sono in grado di esercitare il blocc
o dei radicali
liberi circolanti e di inibire la formazione di nuo
vi. Grazie alla ciclocurcumina esercita una potente
attivit
antiossidante. Il turmenolo previene lautoossidazi
one dellacido linoleico, acido grasso che fa parte
della
struttura della membrana cellulare. L'attivit anti
nfiammatoria, stata evidenziata sia nelle infiamm
azioni acute
che croniche. La Curcuma indicata in caso di into
ssicazioni epatiche; infezioni virali, ittero, insu
fficienza
epatica, alterazioni alle pareti dei vasi.
BHANGRA o BRINGARAJA (Eclipta Alba)
Pianta annuale, ha propriet riducenti nei confront
i di zuccheri e steroli. Gli estratti alcolici da f
oglie e rami hanno
evidenziato attivit antivirale e calmante. Dalla p
ianta viene inoltre estratto un olio utilizzato in
cosmesi per dare
lucentezza e salute ai capelli. Il succo estratto d
alle foglie stimola lappetito, migliora la digesti
one e regola
lintestino. In caso di epatite virale utilizzato
per stimolare la secrezione biliare e proteggere i
l parenchima.
inoltre sfruttato come stimolante per la memoria, e
d in Ayurveda utilizzato come agente anti-invecch
iamento e
ricostituente. Esternamente, utilizzato in caso d
i infiammazioni, piccoli tagli e bruciature, mentre
il succo
estratto dalle foglie ha azione coagulante, e mesco
lato con il miele efficace in caso di affezioni a
lle vie
respiratorie, agli occhi e alle orecchie.
AMLA (Emblica Officinalis)Pianta delle euforbiacee,
conosciuta anche con il nome di Ribes indiano.
Diffusa
nellIndia settentrionale e Sud-occidentale, si sfr
uttano le propriet dei suoi frutti, che hanno azio
ne lassativa,
carminativa, diuretica, afrodisiaca, astringente e
refrigerante. Il frutto inoltre molto ricco di vi
tamina C. Le
qualit della Emblica Officinalis vengono sfruttate
in caso di anemia, itterizia, dispepsia, disturbi
emorragici,
diabete, asma e bronchiti. infine efficace nella
cura dellinsonnia ed ha un salutare effetto sui ca
pelli.
EUCALIPTO (Eucalyptus Globulus)
Contiene olio essenziale che viene eliminato parzia
lmente per via polmonare; ha attivit antisettica,
espettorante. I tannini manifestano unattivit ast
ringente. Ha inoltre propriet ipoglicemizzante dov
uta ai tannini
che riducono la glicogenolisi nei tessuti e la dige
stione delle sostanze amilacee (con minor assorbime
nto di
zuccheri a livello intestinale). Indicato in caso d
i bronchite e tosse. un insetticida naturale per
le zanzare della
malaria. Ha propriet, balsamiche, espettoranti, an
tisettiche e anticatarrali.
LAVANDA (Lavandula Officinalis)
La lavanda tra le piante pi conosciute, anche tr
a coloro che vivono nelle citt e non sono appassio
nati delle
passeggiate tra le colline ed i monti; dai fiori di
questa pianta si ottiene una essenza dal caratteri
stico profumo,
particolarmente intenso. In Ayurveda viene, da semp
re, considerata un'antispasmodico ed un sedativo di
tutto
rispetto; al punto da trovare utilizzo anche nelle
forme leggere dell'insonnia. Viene utilizzato, con
soddisfazione,
per combattere i disturbi funzionali dell'apparato
gastrointestinale (dispepsie di origine nervosa, me
teorismo e
disturbi intestinali di origine nervosa). Pu esser
e utile come ausilio nelle manifestazioni spasmodic
he delle vie
respiratorie, come le tossi stizzose e le manifesta
zioni asmatiche. Preserva il midollo osseo dai dann
i delle
radiazioni e delle sostanze chimiche tossiche, comp
resi i farmaci antitumorali. antibatterico, antim
icotico ed
antivirale, per cui adatto anche per il trattamen
to delle malattie infettive.
NEEM (Azadirachta Indica)
Pianta sempreverde delle Meliaceae, diffusa in tu
tte le zone dellIndia. Il Neem viene utilizzato co
me
vermifugo, insetticida, astringente, tonico e antis
ettico. Possiede propriet anti-diabetiche, anti-ba
tteriche e anti-
virali, ed utilizzato con successo in caso di dis
turbi allo stomaco, ulcere e vermi. La corteccia de
lla sua radice
presenta qualit astringenti e toniche. Il Neem vie
ne diffusamente utilizzato nel trattamento della fe
bbre
malarica. Lolio utilizzato per la fabbricazione
di saponi, shampoo e pasta dentifricia.
PEPE LUNGO (Piper Longum)
Ha propriet antiasmatiche e antiallergiche. Grazie
alla piperina riduce le reazioni anafilattiche pas
sive a livello
cutaneo. Uno studio condotto su bambini affetti da
asma, con somministrazione di di piper longum per u
n anno,
stata osservata la riduzione della gravit degli
attacchi asmatici in oltre il 50% dei casi. Inoltre
scomparsa la
positivit dei soggetti ai test di allergia cutanei
, a dimostrazione di un blocco degli agenti respons
abili delle
manifestazioni allergiche. stata dimostrata anche
unattivit epatoprotettrice nel danno al fegato i
ndotta da
tetracloruro di carbonio.
PEPE NERO (Piper Nigrum)
I cibi preparati con il pepe nero curano l'inappete
nza. ricordato negli antichi libri dei Bramini co
me rimedio
nella cura di disturbi urinari e del fegato, delle
emorroidi e dellitterizia e come mezzo per rimuove
re il grasso.
Originario dell'India meridionale e della Cambogia,
stato portato nel bacino mediterraneo durante l'
epoca
Ellenistica. Il Pepe nero viene usato dall'antichit
sia come condimento che come farmaco, grazie alle
sue
propriet diaforetiche, carminative e diuretiche, m
a soprattutto alla sua attivit fortemente lipoliti
ca. Mostra anche
rilevante potere antiossidante.
MANJISTHA (Rubia Cordifolia)
Pianta rampicante diffusa nella zona dellHimalaya
e nelle regioni collinari dellIndia, se ne sfrutta
no in Ayurveda
le radici ed i frutti grazie alla loro azione alter
ativa, antitumorale, astringente, diuretica, emmena
gogica,
emostatica. Le sue qualit sono sfruttate in caso d
i amenorrea, emorragie, problemi circolatori, diarr
ea,
dissenteria, edema, disturbi cardiaci, epatite, her
pes, itterizia, menopausa, dolori mestruali, parali
si, disturbi della
pelle, artrite reumatoide, ostruzione dei canali ur
inari. La Rubia Cordifolia infine utile per ripul
ire e regolare il
fegato, la milza, il pancreas e i reni. Il frutto,
in particolare, utile in caso di ostruzione epati
ca. Dalle radici si
ricava un impasto usato per rimuovere le efelidi e
schiarire la pelle.
SANDALO (Santalum Album)L'essenza di sandalo ha col
ore giallo chiaro e viene estratta dal legno: ha pr
opriet
antiflogistica, antidepressiva, antispastica, antis
ettica, espettorante, diuretica, carminativa, astri
ngente, tonica,
sedativa. L'olio di sandalo viene usato nella prepa
razione dei profumi pi di tutte le altre essenze e
d uno degli
oli pi benefici per la pelle. inoltre indicato i
n caso di infezioni delle vie urinarie, cistite, in
fezioni delle vie
polmonari, tracheite e bronchite cronica.
SESAMO (Sesamum Indicum)
La storia del sesamo affonda le sue radici in un pa
ssato molto remoto: era gi conosciuto dagli egizi
5000 anni

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