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UNA GIORNATA DI METALLO

Non credevo che questa giornata luminosa fosse fatta di metallo.


Forse perch ieri sera ho bevuto parecchi bicchieri ed ho passato, poi, la notte senza
dormire e l'oscurit mi faceva credere che non sarebbe finita con il domani.

Oggi c' vento e Milano limpida attraverso il suo sole lucente.


Io invece sono rincoglionito.

Ho speso del tempo stanotte a camminare per Lugano, a bere rum, a dare l'addio ad un
amico che si sposa. Le mie ore del buio sono state vissute con amici per parlare ed
ascoltare i sogni ed il futuro.

Stamani prima dell'alba di nuovo Milano, una colazione fra i miseri spazi di un bar
affollato, poi fermi ancora in macchina per parlare ed ascoltare.
Ad un certo momento arrivata l'Africa e nei nostri discorsi sono comparse le persone
che soffrono, le multinazionali, i governi, il controllo dei popoli e l'esplosione
demografica.

L'occidente, una razza padrona. Ma di che cosa ?


Padrona forse del bisogno per tutti e della pigrizia dell'uomo, di queste comodit che si
possono pagare solo mantenendo la sofferenza dei popoli arretrati.

Loro arretrati e noi avanti.


Noi civilt urbana e globale dai bisogni comuni.

Ma quanto distiamo dalla realt e dal tempo ?


E cosa comandiamo ? O siamo comandati dalle nostre esigenze ?
O qualcuno ci comanda tramite queste ?

Li, seduti in macchina, con l'Africa e la sofferenza dei popoli e con i nostri mostri di
sempre e la nostra educazione di luoghi comuni.
Seduti a parlare per volerci bene, ad amare insieme un momento cercando di capire le
nostre parole.
Intanto assieme alle nostre menate il cielo cambiava colore e il buio diveniva sempre
meno intenso.

C'era gi luce quando entrai infine dentro casa.


C'era silenzio e solitudine.
Non pi le parole dette o sentite, ma solo i miei pensieri mi accompagnavano quando mi
buttai stanco sul letto.

Razza padrona o razza schiava ? Testa confusa o solo stanca ? Ed i bisogni, le necessit,
il mio credo, il mio conflitto ?
Ancora adesso vorrei illudermi e capire dove tutti noi siamo arrivati.
Giornali, televisione, radio, informazioni: sono questi gli strumenti per organizzare i
nostri micromondi reali ? Come possiamo convivere con le nostre illusioni di tempo e
realt per le partite che giochiamo in mezzo alle strade ?
Ed ancora, a chi potrei chiedere per avere una risposta reale in questa giornata di
metallo lucente ?

Chiudo gli occhi e sospiro.


L'unico dato che possiedo il sonno ed il risveglio.

Massimo R.

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