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INTRODUZIONE

Lobiettivo di questo manuale quello di fornire i concetti


base relativi lanalisi grafica. Esso permetter al lettore di
capire cosa lanalisi tecnica e perch il suo studio utile
per operare sui mercati finanziari. I concetti esposti in tale
manuale sono solo una piccolissima parte dellanalisi
tecnica, non sufficiente per poter operare sui mercati
finanziari.

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LA TEORIA DI DOW

Charles Henry Dow pu essere considerato il padre dellanalisi tecnica. I


suoi lavori sono stati pubblicati sulle pagine del Wall Street Journal, da lui
stesso edito, a partire dal 1884, ma soltanto nel 1903, dopo la sua morte,
che questi sono stati raccolti da un suo allievo, S.A. Nelson, e sviluppati
da Hamilton nel 1922 e Rhea nel 1932.

Dow noto a tutti per aver creato un indice del mercato azionario
americano, tuttora fra i pi seguiti: Dow-Jones. A quel tempo lindice Dow-
Jones includeva 11 titoli di cui 9 erano di compagnie ferroviarie e fu poi
suddiviso in due indici diversi nel 1897, il Dow-Jones Industrial Average e
il Dow-Jones Transportation Average.

Nei suoi articoli Dow osserv levoluzione dei due indici evidenziando delle
regole generali che spiegherebbero il comportamento dei prezzi. Queste
regole sono:

Le medie scontano tutto. Ci significa che il prezzo comprende in s tutte le

informazioni esistenti. Infatti ogni qual volta si registra una nuova


informazione gli operatori tendono a diffonderla provocando cos un
aggiustamento del prezzo.
Le due medie devono confermare la tendenza. Ai tempi di Dow esistevano

solo i due indici elaborati da lui. Una tendenza espressa da uno dei due
doveva quindi secondo Dow essere confermata anche dallaltro per
essere attendibile.
Esistono tre tipi di tendenza. In un movimento di mercato possibile

identificare un trend primario, ossia un ampio movimento al rialzo o al


ribasso con durata di 12/36 mesi, che si articola in una serie di
massimi/minimi crescenti/decrescenti. Il trend secondario rappresenta
invece una correzione temporanea del trend principale e si realizza in un

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periodo di tempo compreso fra uno e tre mesi arrivando a ritracciare fra
1/3 e 2/3 del trend principale. Il terzo tipo di tendenza dato dalla
fluttuazione giornaliera o trend di brevissimo periodo (dura al massimo
qualche settimana). Spesso i trend di brevissimo periodo rappresentano
delle correzioni del trend secondario.
Il corso del trend principale a sua volta caratterizzato da tre fasi:

o una fase di "accumulazione", durante la quale gli operatori,


approfittando di prezzi convenienti e di un disinteresse da parte della
Borsa, procedono ad acquistare titoli;
o una fase intermedia, che origina dal diffondersi di notizie positive
relative il titolo , che richiama nel mercato la massa degli investitori,
determinando un deciso rialzo dei prezzi ;
o una terza fase dominata dallingresso sul mercato dei piccoli
risparmiatori, ingresso che provoca decisi rialzi dei prezzi. Durante questa
fase gli operatori che hanno accumulato nella prima fase iniziano a
"distribuirli" liquidando le proprie posizioni e dando quindi il via ad una fase
di discesa dei prezzi.
La tendenza deve essere confermata dallandamento dei volumi scambiati.

In un trend positivo quindi i volumi dovrebbero aumentare durante i


movimenti al rialzo e diminuire durante le fasi di correzione. Viceversa per
i trend ribassisti.
Un trend rimane tale fino al verificarsi di un preciso segnale di inversione. Il

trend si esaurisce quando si verifica almeno un massimo relativo inferiore


a quello precedente, nel caso di un trend al rialzo, oppure quando si
verifica un minimo relativo superiore a quello precedente, nel caso di un
trend al ribasso.
Non sempre una tendenza definita. Vengono chiamate "linee" delle fasi di

movimento orizzontale dei prezzi allinterno di un canale che solitamente


si configura nel corso di una fase di accumulazione o di distribuzione.
Normalmente la formazione di un canale laterale anticipa un forte
movimento del mercato, ma non prevedibile la direzione del movimento
di uscita dal canale laterale.

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GRAFICI E VOLUME

Sono necessari due strumenti per effettuare l'analisi tecnica:prezzi e


volumi. Lo strumento che consente di visualizzare una serie storica di
prezzi il grafico. Esistono diversi tipi di grafico a disposizione
dell'analista. La differenza tra i diversi grafici costituita dalla quantit di
informazioni visualizzabili sul grafico.

La raffigurazione pi semplice il "line chart" che fornisce un unico valore,


normalmente il prezzo di chiusura. Questo tipo di grafico, pur fornendo un
utile quadro generale del mercato o del titolo in esame:

Esempio grafico chart line

Il "bar chart" il grafico pi comunemente usato dagli analisti. Consente di


ottenere tutte le informazioni a disposizione su un determinato titolo o
mercato: prezzo di apertura, prezzo minimo, prezzo massimo e chiusura.
In un bar chart il limite superiore dellasta rappresenta il prezzo massimo

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toccato, quello inferiore rappresenta il prezzo minimo, la tacca di sinistra
rappresenta il valore di apertura e quella di destra il valore di chiusura.

Esempio grafico bar chart

Il grafico "candlestick", detto "candele giapponesi" stato ideato in


Giappone nel 1700 per il mercato del riso, sia a pronti che a termine. I
giapponesi attraverso l'interpretazione delle candele giapponesi facevono
previsioni circa l'andamento dei prezzi.Il tipo di analisi spiegato in uno
dei capitoli seguenti.

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Esempio grafico a candele

I grafici fin qui analizzati sono costruiti utilizzando unasse delle ordinate
(y) che evidenzia i valori e unasse delle ascisse (x) che evidenzia il
tempo. I valori sullasse delle ordinate possono essere espressi sia in
scala aritmetica che in scala semilogaritmica. A seconda del tipo di scala
prescelto laspetto complessivo del grafico cambia. La scala
semilogaritmica risulta pi indicata in caso di alti incrementi del valore in
quanto le proporzioni dei vari incrementi risultano rispettate. Per esempio
in caso di rialzo del 100%, dal valore 100 al valore 200, la linea risulta pi
ripida rispetto a quella del passaggio dal valore 200 al valore 300 (+50%).

Volume

Il volume rappresenta invece il numero di unit (azioni) scambiate durante


la giornata borsistica. Esso assume un'importanza fondamentale durante
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le analisi dei grafici. Un qualsiasi segnale direzionale del trend ha
maggiore significativit previsionale se accompagnato da alti volumi,
mentre diamo meno significato direzionale ad un segnale accompagnato
da volumi bassi.Il volume rappresenta la benzina di un trend.Quindi in fase
di trend una decrescita dei volumi pu essere un campanello d'allarme

Grafico con volume

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Le trendlines

Una volta chiarito il concetto di supporto e di resistenza,si pu analizzare


un altro strumento tecnico: la trendline o linea di tendenza. Le trendlines di
fondo rappresentano uno degli strumenti pi semplici utilizzati dagli analisti
tecnici. Una trendline rialzista la linea retta (in un trend rialzista) che
congiunge i minimi. Una trendline ribassista (in un trend ribassista) la
linea che congiunge i massimi.

Disegnare la trend line

Per disegnare la trend line bisogna prima di tutto evidenziare il trend. Ci


significa che per disegnare una trendline rialzista, sono necessari almeno
due minimi con il secondo pi alto del precedente. Sebbene i criteri per
tracciare una trendline siano differenti , rimane fermo il punto che un
analista tecnico deve essere ragionevolmente sicuro che sia stato
raggiunto un secondo minimo(reaction love) dopo aver identificato il
primo. Una volta individuati i due minimi ascendenti si potr disegnare una
linea diritta al rialzo verso destra che li congiunga.
Finora le trendlines tracciate sono solo provvisorie, ma per confermare la
validit,le stesse linee dovrebbero essere testate una terza volta, e
successivamente rimbalzare da essa. Sono necessari due punti per
disegnare una trendline e un terzo per confermare la validit. Inoltre
bisogna considerare che i prezzi potrebbero anche sporcare di poco la
trend line, questo non pregiudicherebbe la validit della stessa.

Come usare la trendline


Una volta che il terzo punto viene confermato e il trend procede lungo la
retta disegnata. Una delle caratteristiche basilari del trend la sua
continuit. Di conseguenza, una volta che il trend assume una certa

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inclinazione,identificata dalla trendline, solitamente tende a mantenerla.
Quindi la trendline non aiuta solo a determinare le estremit della fase di
correzione ma, cosa ancor pi importante,segnala eventuali cambiamenti
del trend.
In un trend rialzista,per esempio, spesso linevitabile correzione al ribasso
tester o si avviciner alla linea di tendenza rialzista (up trendline). Al
contrario una trendline al ribasso potr essere usata come area di
resistenza per vendere meglio.
Finch la trendline non viene violata pu essere usata per determinare le
aree dacquisto o di vendita. La rottura della trendline segnala
uninversione di trend, per liquidazione di tutte le posizioni nella direzione
del trend precedente. Molto spesso, la rottura della trendline un
avvertimento dinversione di tendenza.
Cosi come accade per livelli di supporto e di resistenza,anche le
trendlines, una volta violate, invertono i rispettivi ruoli. In altre parole una
trendline rialzista(cio una linea di supporto) diventer una linea di
resitenza una volta rotta al ribasso.
Una trendline al ribasso(cio una linea di resistenza) diventer sempre di
supporto, una volta che stata decisamente rotta. Perci sempre una
buona idea proiettare tutte le trendlines il pi possibile verso destra, anche
quando esse sono gi state rotte. La linea del canale, unaltra utile
applicazione della tecnica delle trendlines. Talvolta infatti i prezzi fluttuano
tra due linee parallele: la linea di tendenza principale e la linea del canale.
Ovviamente,quando lanalista riconosce lesistenza di un canale,lo potr
anche usare,per avere dei buoni profitti. Tracciare le linee del canale
abbastanza semplice. In un uptrend bisogner prima disegnare la linea al
rialzo principale collegando i minimi. Dopo di che, si disegner una linea,
partendo dal primo massimo prominente che risulter parallela alla linea
principale rialzista; entrambe le linee saranno indirizzate verso destra,
dando luogo cosi a un canale.
Se il successivo rimbalzo raggiunge e corregge la linea del canale
significa che probabilmente il canale valido. Lo stesso vale per
downtrend, ovviamente nella direzione opposta.

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Il Buy scatta alla rottura di resistenze statiche, linee rosse, al rientro in
canale di lungo termine linea arancione, alla rottua delle trend line
ribassiste di breve termine ,linee nere.

Sell alla rottura verso il basso dei supporti statici, linee verdi, alla rottura
delle trend lines rialziste di breve e di lungo,

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LE FIGURE

Uno dei dogmi dell'analisi tecnica si fonda sul principio che la storia ripete
s stessa.
Partendo da questo assunto, viene spontaneo ipotizzare che alcuni
comportamenti si riproducano con sistematicit rendendo possibile, se
individuati in tempo, la formulazione di ipotesi sulla successiva evoluzione.
La branca dell'analisi tecnica che si dedica allo studio di questi patterns
ripetitivi, detta analisi grafica o chartismo, individua, nei grafici dei prezzi,
alcune figure standard alle quali assegna dei significati ben precisi.
Prima di descrivere le pi importanti occorre precisare che, in relazione
alla evoluzione normalmente manifestata nel tempo, queste figure
possono assumere caratteristiche di
*consolidamento
*inversione
Le figure di consolidamento si formano nel corso di una fase di
assestamento, in attesa che le quotazioni riprendano la tendenza
originaria o invertano il loro andamento.
Le figure di inversione, invece, si formano al culmine di una tendenza
definita e anticipano l'avvio di un movimento contrario.

Figure di consolidamento: triangoli


Si formano con successive oscillazioni del grafico all'interno di due rette
che delimitano massimi e minimi convergenti.
Si distinguono in tre tipi:
simmetrici, caratterizzati dall'esistenza di due trendlines convergenti,
inclinate nella stessa misura ma in direzione opposta;
ascendenti, caratterizzati dall'esistenza di una retta di supporto
ascendente e di una di resistenza orizzontale; hanno carattere previsivo
prevalentemente rialzista;
discendenti, caratterizzati dall'esistenza di una retta di resistenza

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discendente e di una di supporto orizzontale; hanno carattere previsivo
prevalentemente ribassista.
A prescindere dal tipo di triangolo in corso di formazione, solo la
perforazione del supporto o della resistenza pu dare indicazioni sulla
futura evoluzione della tendenza.

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Figure di consolidamento: bandiere
Si formano, dopo una forte espansione del trend sottostante, con uno
sviluppo temporaneo del grafico all'interno di un canale orientato in
direzione contraria a quella del trend principale, la cui ripresa ha origine
solo con la perforazione del lato del citato canale opposto a quello della
pendenza.

Figure di consolidamento: rettangoli


Sono caratterizzati da una serie di oscillazioni del grafico all'interno di due
rette parallele orizzontali. E' la perforazione del supporto (parallela
inferiore) o della resistenza (parallela superiore) che fornisce indicazioni in
merito alla futura evoluzione della tendenza.

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Figure di inversione: testa e spalle - testa e spalle rovesciato
La pi nota figura di inversione prende il nome di testa e spalle.
Nel corso di un trend rialzista, il grafico ripiega formando un primo picco,
la spalla sinistra. Successivamente, i prezzi riprendono a salire portandosi
al disopra del primo picco prima di ripiegare approssimativamente a livello
del precedente avvallamento; il nuovo picco prende il nome di testa.
Infine, i prezzi hanno un'ultima impennata, fino a un livello pi basso di
quello della testa, per poi ripiegare una terza volta formando cos la spalla
destra.
La figura, a questo punto, non ancora confermata. Perch si abbia
conferma della inversione della tendenza in corso necessario tracciare
una retta passante per i primi due minimi, la linea del collo o neckline; solo
dopo che il grafico avr perforato verso il basso questa linea si potr
considerare avviata una nuova tendenza ribassista. Occorre tenere
presente peraltro che, solitamente, dopo essere sceso al disotto delle
neckline, il grafico rimbalza provvisoriamente a livello della stessa neckline
prima di riprendere definitivamente la strada del ribasso.
Specularmente al testa e spalle, si pu parlare di testa e spalle rovesciato
quando l'analoga figura si forma, all'inverso, al termine di una tendenza
ribassista.

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Figure di inversione: doppio massimo - doppio minimo
Il doppio massimo si forma al culmine di una tendenza rialzista con
l'apparizione di un primo ripiegamento, un successivo rimbalzo a livello del

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precedente picco e, infine, un ultimo ribasso al disotto del supporto
passante per l'avvallamento formatosi tra i due picchi. Solo la perforazione
di tale supporto costituisce conferma dell'avvenuta inversione di tendenza.
Peraltro, cos come visto anche per il testa e spalle, frequente rilevare la
presenza di un rimbalzo del grafico fino a livello del precedente supporto,
ora resistenza, prima dell'avvio definitivo della nuova tendenza ribassista.
Specularmente al doppio massimo, si pu parlare di doppio minimo
quando l'analoga figura si forma, all'inverso, al termine di una tendenza
ribassista.

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Figure di inversione: triplo massimo - triplo minimo
Il triplo massimo presenta le caratteristiche, congiunte, del testa e spalle e
del doppio massimo. Anche il triplo minimo, ovviamente, presenta le
caratteristiche del testa e spalle rovesciato e del doppio minimo.

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OSCILLATORI

Gli "oscillatori" o "indicatori" sono strumenti statistico-matematici, utilizzati


per effetuare analisi pi profonde sui grafici . Attraverso di essi possibile
evidenziare informazioni che sfuggono alla semplice analisi grafica.
Queste informazioni sono molto importanti nella pratica di trading e sono i
livelli di ipercomprato e ipervenduto, la volatilit, le divergenze e
laccelerazione. I segnali degli oscillatori devono essere utilizzati come
conferma o meno di segnali grafici .

Gli oscillatori pi utilizzati dai trader e dagli analisti sono la Media Mobile, il
Momentum e il Relative Strength Index (RSI), lo Stocastico .Alcuni di
questi sono oscillatori trend-following, ossia analizzano la tendenza, altri
hanno lo scopo di evidenziare gli eccessi del mercato (ipercomprato e
ipervenduto) o le oscillazioni cicliche.

Medie mobili

La Media Mobile un oscillatore trend-following, ossia analizza la


tendenza in atto. Pu essere di tre tipi: semplice, ponderata ed
esponenziale. E possibile tarare la Media Mobile in funzione delle analisi
che loperatore deve realizzare. Lesatta taratura della Media Mobile
funzione del profilo temporale delloperazione che si deve svolgere. Infatti
un numero di rilevazioni contenute fornir una Media Mobile molto reattiva
alle variazioni della serie in esame mentre viceversa una Media Mobile
tarata su un numero elevato di sessioni pi indicata a rilevare i
movimenti di medio-lungo periodo.

La "taratura" ottimale anche funzione della volatilit del mercato preso in


esame,ad esempio per serie storiche molto volatili sar opportuno
utilizzare Medie Mobili con un numero di sessioni pi elevate cos da

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limitare i falsi segnali generati. Per "ottimizzazione" si intende quindi la
ricerca del timing pi indicato che consenta di evitare i falsi segnali e di
evitare nel contempo di avere indicazioni eccessivamente in ritardo
rispetto ai movimenti del mercato. E possibile procedere verificando quale
tipo di Media Mobile abbia dato i migliori risultati su quel particolare
mercato nel passato.Anche se occorre considerare che i movimenti futuri
saranno diversi da quelli gi verificatisi e quindi il risultato potr essere
dissimile da quello sperato. E conveniente testare quindi la Media Mobile
sia in periodi di bassa volatilit che in momenti di alta volatilit, sia in
periodi di mercato direzionale che in fasi di congestione, sia durante trend
rialzisti che ribassisti.

Per ottenere la Media Mobile si procede facendo la media aritmetica di "n"


sessioni. Ad ogni nuova sessione che si forma sul grafico loscillatore
aggiunge alla media aritmetica il nuovo valore e toglie il primo valore della
serie. In una Media Mobile ponderata invece, nel caso per esempio di una
MM a 10 giorni, il decimo valore viene moltiplicato per 10, il 9 per 9 e cos
via e il totale diviso per la somma dei multipli. Nella Media Mobile
esponenziale invece i coefficienti hanno un valore progressivo
esponenziale.

Nella pratica di trading le medie mobili forniscono un segnale operativo


quando sono intersecate dal grafico del prezzo. Normalmente infatti la
media mobile sta sotto il livello dei prezzi in un mercato rialzista e sopra il
livello dei prezzi in un mercato ribassista. Quando il prezzo "rompe" la
media mobile dal basso verso lalto si genera un segnale di acquisto e
quando la rompe dallalto verso il basso si genera un segnale di vendita.
Un altro metodo operativo consiste nellutilizzo di due medie mobili, una di
breve e una di medio-lungo periodo. Quando le due medie si incrociano si
genera un segnale di acquisto/vendita.

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(es. grafico con Medie Mobili:segnale di acquisto quando la media veloce
interseca la media lenta).

Momentum

Il momentum un altro indicatore della tendenza. E stato elaborato per la


da J. Welles Wilder Jr. assieme ad una altro famoso oscillatore, lRSI. Il
Momentum indica la velocit del trend e rapporta lultima chiusura con la
chiusura di n sessioni precedenti. Quindi la formula:

M = C Cn

Dove C = ultima chiusura

Cn = chiusura di n periodi precedenti

Ad esempio per ottenere un indicatore Momentum a 10 si sottrae lultima


chiusura alla chiusura della 10 sessione precedente. Si ottiene cos un
valore positivo o negativo che viene evidenziato sopra o sotto la linea
dello zero. Lindicatore ci dice quindi se il mercato si trova in una fase di
accelerazione del trend o di decelerazione dello stesso. Consideriamo un

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mercato rialzista . Accellerazione :i prezzi si muovono al rialzo e il
Momentum sale; decellarazione: i prezzi salgono ma lindicatore scende.
In caso di mercato ribassista il funzionamento lo stesso; ovvero se i
prezzi scendono e lindicatore pure ci troviamo in una fase di
accelerazione della tendenza ribassista, mentre se i prezzi scendono e
lindicatore sale il trend ribassista si sta affievolendo.

Momentum e segnali operativi

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Nella figura vediamo il momentum.Segnali operativi si hanno quando
lindicatore taglia verso lalto(buy) o il basso(sell) la linea dello zero.

RSI

RSI sinonimo di Relative Strength Index. Anche questo indicatore fu


elaborato da Wilder e costituisce unevoluzione del Momentum. A
differenza di questo, lRSI considera una media delle chiusure precedenti.
Esso viene calcolato considerando la media delle sedute positive
dellintervallo temporale preso in esame e la media delle sedute negative
nello stesso periodo e dividendo quindi la media rialzista per quella
ribassista. La formula:

RSI= 100 (100/(1+RS)

RS= rapporto tra MEDIA DELLE CHIUSURE AL RIALZO DI X GIORNI

MEDIA DELLE CHIUSURE AL RIBASSO DI X GIORNI

Il risultato rapportato su una scala da 0 a 100 dove i valori 20 e 80


rappresentano le aree di ipercomprato e ipervenduto. RSI quindi non un
indicatore trend-following ma ha lo scopo di evidenziare gli eccessi del
mercato. Lindicatore genera quindi un segnale operativo quando il valore
dellindicatore scende dai livelli di ipercomprato/ipervenduto. In pratica
lRSI misura la forza della domanda e dellofferta e le mette in relazione fra
loro. Da qui deriva la capacit di previsione dellindicatore in quanto, se
anche i prezzi continuano a salire ma aumenta il numero dei venditori
lindicatore scende. Le scansioni temporali pi utilizzate sono 3, 5, 9 e 21,
pi la 14, consigliata dallo stesso Wilder. Per la scelta della scansione
temporale pi appropriata bisogna sapere che ad un valore minore
corrisponde una maggiore volatilit dellindicatore.

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RSI e segnali operativi

In figura l RSI. egnali operativi in funzione del trend. La linea del 50


rappresenta un valore da monitorare. Quando lindicatore taglia verso
lalto la linea del 50 avremmo un segnale buy, quando la taglia verso il
basso sell.

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Stocastico

Lo Stocastico un indicatore che uti alle serie storiche dei prezzi. Anche
il suo valore pu variare fra 0 e 100. La teoria su cui si basa tale indicatore
: quando il trend rialzista la chiusura d'ogni singola giornata di Borsa
dovrebbe essere molto vicina al prezzo massimo registrato nella giornata
stessa; viceversa quando il trend volto al ribasso la chiusura di Borsa
dovrebbe trovarsi in prossimit del prezzo minimo. Partendo da questa
teoria l'autore costru un indicatore che, dato un intervallo temporale (per
esempio cinque giorni), indicasse la posizione relativa dell'ultima chiusura
rispetto all'intero range dei prezzi dell'intervallo considerato. Tanto pi la
chiusura si trova in prossimit dei massimi quanto pi il trend sar
orientato positivamente e viceversa. Lo Stocastico costituito da due linee
denominate: %K e %D, dove la linea %D semplicemente una versione
rallentata (media mobile) della linea %K. La
formula di % K la seguente:

100*[(C -L5)/(H5 - L5)]

Dove C equivale all'ultima chiusura, L5 corrisponde al prezzo minimo degli


ultimi 5 giorni e H5 corrisponde al prezzo massimo degli ultimi 5 giorni.
Quando l'oscillatore si trova al di sopra di 70 si dice che il mercato si trova
in ipercomprato, quando l'oscillatore si trova sotto 30 si dice che il mercato
in ipervenduto.I migliori segnali operativi sono offerti dall'oscillatore
quando si verificano contemporaneamente alcune condizioni. In
particolare un buon segnale di acquisto si verifica quando :
Entrambe le linee sono in ipervenduto, la linea %D registra una
divergenza positiva rispetto all'andamento dei prezzi, ed infine la linea %K
incrocia dal basso verso lalto la linea %D.
Mentre un buon segnale di vendita si verifica quando l'oscillatore si trova
in ipercomprato, la linea %D registra una divergenza negativa rispetto ai
prezzi e la linea %K dal basso verso lalto la linea %D. Particolare cautela
deve essere utilizzata nel caso di segnali operativi opposti alla direzione
del trend per i quali si dovrebbe attendere una conferma grafica.

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Stocastico e segnali operativi

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