microvilli.
Le giunzioni aderenti sono formate da filamenti sottili disposti trasversalmente rispetto allasse
maggiore della cellula. I microfilamenti non si legano direttamente alla membrana ma c un
proteina mediatrice.
Le caderine sono una grande famiglia di proteine che mediano le interazioni fra cellule.
Giunzioni a macula o a bottone rientrano nella categoria delle giunzioni aderenti per la funzione e
la presenza di caderine ma sono pi resistenti.
La zona viene rinforzata dallaccumulo, sulla membrana interna della porzione interessata, di
proteine che costituiscono una sorta di placca/ piastra proteica. Sulle placche ci sono delle strutture
filamentose ( filamenti intermedi, tonofilamenti) coinvolti prevalentemente nel mantenere la
struttura della cellula; come se facessero unansa quando entrano in rapporto con la placca.
Le cellule interagiscono non solo tra loro ma anche con sostanza intercellulare.
Ad esempio lenterocita prende contatto anche col tessuto su cui poggia. La cellula riesce a fare
delle modificazioni strutturali importanti apprezzabili al microscopio.
La cellula sul suo versate forma una struttura che richiama tantissimo i desmosomi, zona ispessita e
filamenti intermedi . Sullaltro versante non c niente di tutto questo, sul versante extracellulare
come proteine transmembrana non abbiamo le caderine ma unaltra grande famiglia di proteine
recettoriale, le integrine.
Sulle integrine si legano poi proteine presenti nella sostanza extracellulare che hanno affinit con le
integrine. questo tipo di giunzioni sono chiamate emidesmosomi. I filamenti hanno
uninterazione meno forte con la placca rispetto ai desmosomi, non formano unansa.
Giunzioni gap o nexus ( il nome deriva dallaspetto laterale della membrana con questo tipo di
giunzioni) mediano un ambiente creando un unico canale (connessone) tra due cellule, formato
da proteine connessine.
Attraverso questo canale possono passare solo alcune molecole, molto piccolo con diametro di
circa 2 nm ( possono passare proteine molto piccole come lAMPciclico).
Lo spazio che lasciano tra due cellule molto piccolo, anche questo circa 2 nm, non deve esserci
dispersione di proteine quando passano.
Queste sono le giunzioni pi dinamiche, le cellule le fanno e disfanno continuamente a seconda
della necessit.
Aumento di ioni Ca++ o del pH pu determinare una chiusura di questi canali in questo modo il
danno di una cellula non si trasmette a quelle vicine, un meccanismo di difesa.
Inclusi sono attributi di natura e significato diverso che troviamo solo in alcuni tipi cellulari.
Spesso organuli presentano una topografia molto precisa, ma in ogni caso il tutto accolto in una
matrice cellulare, una soluzione molto densa: lo ialosol o citosol.
A seconda dello stato e delle zone della cellula questa matrice cellulare pu essere pi o meno
densa: pi solubile in alcune zone (simile ad una soluzione acquosa), in altre pi simile ad una
soluzione gelatinosa.
n.b ialosol, citosol sono la parte amorfa del citoplasma.
Basofilia citoplasmatica
Il citoplasma un ambiente complesso, costituito da una soluzione a gel acquoso chiamata citosol.
Nel citosol sono contenuti gli organuli se quellorganulo presente in grande quantit in una
determinata cellula possiamo vederlo al MO a seguito di una colorazione selettiva.
tecniche istologiche tecniche aspecifiche che utilizzano vari coloranti e ci permettono di avere
un quadro generale del nostro tessuto senza info particolari
tecniche istochimiche sono pi specifiche
Ad es. lepitelio intestinale viene colorato con ematossilina ed eosina, una colorazione che ci
permette di distinguere varie parti della cellula.
Lematossilina un colorante basico, ci permette di vedere i nuclei (sono basofili, poich il materiale
genetico contiene acido desossiribonucleico), mentre leosina un colorante acido, e colora il
citoplasma delle cellule che non hanno basofilia.
Ematossilina rosa, e non tutte le cellule presentano basofilia citoplasmatica.
in alto a snepitelio intestinale, utilizza una delle colorazioni pi diffuse in istologia, impiego di
due coloranti, uno acido ( eosina, colora il substrato di rosa), e basico ( ematossilina, colore
violetto)
Dalla colorazione emerge che tutti i nuclei di tutte le cellule sono basofili perch contengono lacido
debole desossiribonucleico.
Con questa tecnica per non possiamo definire quali organuli siano presenti nella cellula.
alto a dx globuli rossi con al centro cellula precursore da cui originano che si trova nel midollo
emopoietico. Questa cellula presenta una peculiariet ha un nucleo enorme e una sottile striscia
periferica, una cellula intensamente basofila.
Basso a sn tessuto ghiandolare, abbiamo una cellula con zona colorata basofila a forma di
fiore il centro corrisponde alla zona in cui la struttura ghiandolare ha un lume, i petali basofili si
trovano nella porzione pi periferica (la parte che circonda il nucleo).
identificabile il nucleo di tutte queste cellule, piuttosto vuoto e poco colorato. Il DNA ha uno
strato fisico per cui non si riesce a evidenziarlo per bene come materiale colorato. Queste cellule
presentano un citoplasma basofilo
basso a dx neurone con nucleo piuttosto chiaro, dentro c una sferetta pi piccola intensamente
colorata ( nucleolo).
Il citoplasma nel neurone basofilo, ma una basofilia non omogenea , chiazzata ( fu chiamato
sostanza tigroide)
I RIBOSOMI
Ribosomi liberi
Quando la proteina viene sintetizzata, se origina dal poliribosoma necessariamente solubile:
mantiene la conformazione adeguata nel citosol, e sar quindi una proteina del citosol
(tipo enzimi del ciclo di Krebs o della glicolisi anaerobica, o alcuni neuroni che permettono la
produzione dei neurotrasmettitori, o proteine nucleari, cio quelle che nel nucleo rappresentano i
fattori di trascrizione o di inibizione della trascrizione; potranno essere proteine ribosomiali, che
vengono tradotte per raggiungere i ribosomi a giro nel citosol, componenti del citoscheletro,
formato da proteine filamentose tutte solubili, o anche proteine della membrana, almeno quelle che
si legano al versante intracellulare).
Quando le proteine hanno funzioni diverse, entra in gioco il reticolo endoplasmatico.
Proteine citosoliche sui ribosomi liberi vengono sintetizzate tutte le proteine che rimangono
dentro la cellula come proteine del citosol.
Solubili nel citosol, in grado di mantenere la loro conformazione e funzionare.
Possono essere anche proteine che trasportano altre proteine nel nucleo.
Proteine nucleari o mitocondriali es. enzimi del circlo di Krebs, sintetizzate da ribosomi liberi
proteine estrinseche di membrana che si legano sul versate intracellulare del plasmalemma es.
distrofina.
Proteine sintetizzate sul RER proteine non solubili nel citosol, destinante ad uscire dalla cellula
o proteine di membrana. Tutte le proteine che escono dal reticolo sono circondate da una struttura
membranosa.
Se la cellula ha la funzione nello specifico di produrre materiale che esca dalla cellula stessa il suo
RER estremamente ampio.
Il RER un sistema membranoso in perfetta continuit in ogni cellula che poi assume una
particolare morfologia a seconda della funzione della cellula.
Questo sistema di membrane comunicanti forma delle cisterne (pi raramente forma dei tubuli).
Necessariamente accanto alle cisterne ci sono delle vescicole dentro a cui le proteine possono essere
concentrate o trovarsi sulla membrana stessa del reticolo.
Perch le proteine vanno a finire sul reticolo?
Questo dipende da una sequenza caratteristica dellmRNA, sequenza di segnale che viene
riconosciuta da una proteina citosolica che permette alla proteina in traduzione di avvicinarsi e
interagire con la membrana del reticolo vi entra dentro o interamente o per un primo tratto, in
ogni caso vengono sempre glicosilate un processo importante che rende pi stabile la proteina
in modo che non vada via.
Il reticolo endoplasmatico ruvido a servizio delle proteine ribosomiali, che devono essere
contenute o nello spessore della membrana, o allinterno di una struttura membranosa.
E un sistema di cavit rivestite da membrana tutte intercomunicanti, come ununica struttura
ripiegata tantissime volte dentro la cellula.
La basofilia citoplasmatica ci dice che le cellule hanno tanti ribosomi, ma non se sono liberi o adesi
o entrambe le cose.
A dircelo il tipo di cellula: il RE tutto intorno al nucleo; se vedo tanto reticolo, che tipo di
secreto potrebbe produrre, ad esempio, una cellula ghiandolare?
Enzimi, tanti enzimi diversi, destinati a uscire dalla cellula per uscire bisogna che siano
contenuti in delle vescicole, che si formano solo da organuli che hanno membrana (e i ribosomi non
ce lhanno).
I neuroni sono ricchissimi sia di ribosomi liberi sia di reticolo endoplasmatico, perch fanno tante
cose diverse.
- le proteine estrinseche destinate al versante extracellulare (per stare sul versante intracellulare
ci sono vari mezzi di trasporto che le conducono a destinazione; quelle che staranno sul versante
extracellulare hanno bisogno di vescicole; due modi per avere queste proteine: o proteina dentro la
vescicola, o proteina viene secreta e poi interagisce con la membrana sullesterno. In ogni caso ci
vuole una vescicola)
- proteine per la membrana: la membrana cellulare contiene circa il 50% di proteine che si
intercalano tra i due foglietti e viene continuamente rinnovata essendo a contatto con lambiente
esterno, con cui interagisce continuamente. E una delle zone che si usurano di pi, e questa usura
particolarmente manifesta nelle cellule muscolari e nei neuroni: consumano una enorme quantit di
ATP per rinnovare la membrana che continuamente chiamata a funzionare, e poi ci sono tante
pompe e tanti recettori. Le piccole porzioni di membrana provengono dalle strutture membranose in
cui si intercalano nuove proteine, che sono state sintetizzate dai ribosomi, e che poi vanno nel
reticolo e cos via. Tutte le proteine di membrana necessitano del reticolo endoplasmatico ruvido.
I ribosomi sono apprezzabili quando sono molto numerosi; li vedo con colorazione con colorante
basico (basofilia citoplasmatica).
Possono essere liberi o adesi, in base alle proteine che devono sintetizzare.
I ribosomi liberi sono responsabili di proteine citosoliche o destinate a entrare nel nucleo, proteine
estrinseche su versante intracellulare della membrana.
Per quanto riguarda i ribosomi adesi, le proteine che devono sintetizzare contengono una sequenza
segnale che obbliga il ribosoma a spostarsi sul reticolo, reticolo che poi glicosiler queste proteine.
Sono tutte proteine che non possono rimanere solubili nel citoplasma o perch precipiterebbero, o
perch sono proteine di membrana. Sintetizzano quindi proteine destinate a uscire dalla cellula,
proteine dei lisosomi, proteine estrinseche, proteine intrinseche della membrana; di fatto
sintetizzano anche la membrana stessa, proteine rimuovono pezzetti vecchi perch non pi
funzionanti e usurati.
Nelle cellule c unaltra struttura membranose che si organizza in cisterne appiattite, in continuit
col RER il REL
il REL svolge numerosissime funzione , si specializza nei vari tessuti in cui si trova (il RER
fondamentalmente sintetizza sempre proteine)
Altra funzione caratteristica del REL la si vede nelle cellule muscolari: la capacit di contrarsi
dipende da vari eventi, ma sicuramente leffettore fondamentale il calcio, senza il quale non c
contrazione poich non si innescano delle modificazioni a livello dei filamenti contrattili che
permettono linterazione tra miosina ed actina.
Il calcio fondamentale, ma anche tossico: non pu essere costantemente libero nel citosol ad alte
concentrazioni, soprattutto a quelle necessarie per una contrazione rapida ed efficace, richiesta ad
esempio dalla muscolatura scheletrica.
Le cellule muscolari non solo contengono un apparato contrattile, ma anche un enorme quantit di
REL: questi tubuli diventano cisterne, si allargano, si dilatano per poter contenere pi spazio per
contenere una sempre maggiore quantit di calcio.
Il Reticolo funziona quindi come deposito per il calcio, deposito particolarmente efficiente con
calcio a concentrazioni molto pi elevate rispetto a quelle nel citosol.
Lo pu fare per due ragioni:
possiede pompe per il calcio sulla sua superficie che concentrano il calcio contro gradiente
allinterno del REL in queste cavit cos estese c una proteina particolare che in grado di
legare il calcio in modo che la minor quantit possibile resti libera, altrimenti troverebbe il modo di
uscire la reticolo
Dentro il reticolo ci sono delle proteine della famiglia delle calsequestrine che sono proteine con
bassa affinit per il calcio (quindi lo legano solo quando molto concentrato, come nel caso del
REL) ma sono estremamente capaci, riescono a legare moltissimi ioni Ca++
Tutto il tessuto muscolare svolge questa funzione.
E inoltre in grado di produrre ormoni steroidei, cio quelli che derivano dal colesterolo.
Il colesterolo normalmente viene assunto con la dieta, ma le cellule sono in grado anche di produrlo
da sole.
Questo colesterolo viene depositato nelle cellule che producono gli ormoni steroidei come incluso
che appare come una struttura sferica (normalmente negli allestimenti tradizionali non si vede
perch, essendo un lipide, viene estratto durante la preparazione; rimane per nel citoplasma, come
interruzione del citoplasma che ci dice che l cera colesterolo. In alcuni tipi cellulari queste zone
sono talmente numerose da perforano il citoplasma, queste cellule sono chiamate spongiociti).
Una volta che ho colesterolo depositato come incluso, interviene il REL, che lunico ad avere gli
enzimi per produrre gli ormoni steroidei, insieme ai mitocondri.
I mitocondri delle cellule a secrezione steroidea sono diversi dagli altri mitocondri.
Riepilogo funzioni:
detossificazione (ossido-riduzione, coniugazione)
riserva ioni Ca++
glicogenolisi (processo metabolico che degrada molecole di glicogeno fino ad ottenere il
monosaccaride glucosio)
sintesi lipidica ( fosfolipidi, steroidi)
sintesi di apolipoproteine (proteine capaci di legare lipidi e sono costituenti delle lipoproteine,
aggregati molecolari deputati al trasporto di colesterolo e trigliceridi attraverso la circolazione ai
vari tessuti e organi)
APPARATO DI GOLGI
Il RER si trova spesso lontano dalla superficie cellulare, poich ci che esce di l non deve
immediatamente uscire dalla cellula ma deve per forza passare attraverso un altro organulo in
contiguit con il RER: lapparato di Golgi.
Ovviamente si chiama cos perch lha scoperto Golgi.
Golgi stava studiando delle cellule che per lappunto hanno un enorme apparato di Golgi; successe
qualcosa che cambi le caratteristiche della soluzione che stava preparando e dette un risultato
inaspettato.
Golgi stava studiando i neuroni, che sono le cellule che hanno lapparato di Golgi pi sviluppato, e
voleva capire come funzionavano: cera una diatriba tra lui e un altro morfologo spagnolo, Cajal
(alla fine fu dato il nobel a entrambi).
I due discutevano se lencefalo fosse fatto o no da un grande sincizio di neuroni, e quindi se i
neuroni in realt non esistessero come entit singole: non si capiva come facessero a comunicare, e
con limpregnazione non si riusciva assolutamente a vedere le sinapsi.
Golgi sosteneva che si trattasse di un sincizio.
Entrambi misero a punto dei metodi per impregnare i neuroni, con sali di metalli pesanti in modo
da non colorarli ma da impregnarli.
Quando aveva fortuna, otteneva un vetrino in cui si impregnavano soltanto alcuni neuroni, lo
studiava e lo descriveva (dimensione, forma, lunghezza dei prolungamenti ecc )
Con questa tecnica riusc a fare una classificazione dei neuroni semplicissima ma fondamentale.
Una volta un vetrino si impregn nel citoplasma in un modo particolare, mettendo in evidenza un
sistema complesso localizzato intorno al nucleo che fino ad allora non era mai stato descritto.
Suppose che non doveva essere un caso, e riprov varie volte, notando che mantenendo certe
condizioni alcuni vetrini davano risultati diversi.
Chiam questo oggetto apparato reticolare interno.
Per molti anni nessuno ha creduto allesistenza di questo apparato, e solo dopo la sua morte, con la
microscopia elettronica, stata dimostrata la sua esistenza.
Lapparato presente in tutte le cellule ed ha una serie di caratteristiche.
Si trova sempre vicino al nucleo e, se c, vicino al RER anche se non sono dipendenti (se il RER
scarso il Golgi pu benissimo essere presente in quantit abbondanti).
Svolge tante funzioni: coinvolto ad esempio nella sintesi di proteine le proteine che vengono
dal RER vanno al Golgi.
E un organulo membranoso, una serie di membrane descrive delle cavit , si dispongono a formare
cisterne appiattite un po concave, e queste cisternine si mettono una sopra laltra formando una pila
di cisterne con una faccia convessa (versante CIS) e una concava (versante TRANS)
Anche qui, si tratta di fatto di ununica cisterna in continuit che si ripiega.
La faccia convessa e quella concava hanno una posizione ben precisa: la convessa guarda sempre il
nucleo, la concava dallaltra parte, normalmente verso la membrana cellulare.
Motivazione questo ordine di cisterne non messo a caso, tra le cisterne delle due estremit ci
sono delle differenze di composizione della membrana e delle differenze funzionali.
Nella zona pi vicina la nucleo avvengono le prime attivit e modificazioni della data molecola che
saranno terminate sulla faccia pi lontana.
Inoltre, la faccia convessa quella pi vicina al reticolo, da cui arrivano attraverso vescicole
proteine non ancora mature. Queste proteine che ormai non usciranno mai pi da strutture
membranose, a meno che non siano riversate allesterno.
Abbiamo quindi un RER dove la proteina ad esempio stata glicosilata ed ha assunto la sua
conformazione finale, viene inserita nella sua vescicolina e va allapparto di Golgi.
Queste vescicoline di transizione hanno la stessa conformazione delle varie membrane (il doppio
foglietto fosfolipidico), cos da poter interagire le une con le altre.
Quando la proteina arriva al Golgi sulla parte cis, entra attraverso una sorta di endocitosi: la
vescicola si fonde e il suo contenuto riversato allinterno dellapparato ( non detto che ci sia un
contenuto, potrebbe trattarsi di una proteina di membrana).
In ogni caso, mentre la vescicolina si fonde unaltra dovr tornare al reticolo, altrimenti si
consumerebbe il reticolo dando vita ad un Golgi enorme.
Questo fenomeno di riciclo continuo vale sempre, poich la quantit di membrana deve essere
conservata.
Passano dal Golgi anche proteine pure che hanno la necessit di uscire allinterno di vescicole,
anche se magari si limitano ad attraversarlo.
Il Golgi non sempre uguale, pu cambiare di dimensioni: cambia il numero delle cisterne, dipende
da quante funzioni deve svolgere e da quanto sono complesse le molecole che lo attraversano.
Alla fine quasi sempre la vescicola esce dalla faccia trans, ma non la regola: per risparmiare
tempo ed energia, se si tratta di una proteina molto semplice, invece di arrivare fino al versante trans
pu essere fatta uscire lateralmente da qualche cisterna precedente.
Guardando lapparato di Golgi al microscopio elettronico, ci sono alcune porzioni laterali dilatate,
pi grandi, sono zone da cui possono uscire vescicole che contengono proteine.
Questo un modo per risparmiare tempo soprattutto quando il Golgi molto sviluppato ma lavora
per altri scopi.
Normalmente le prime vescicole che fuoriescono sono voluminose e molto idratate, ma la cellula
non si pu permettere di perdere tanta acqua.
Questi granuli abbastanza voluminosi vengono ridotti di dimensioni attraverso delle pompe che
buttano fuori soluto: si chiamano proprio granuli di condensazione, perch via via subiscono una
sorta di condensazione del loro soluto.
Alcune vescicole sono rivestite possono rimanere dentro la cellula ed essere selezionate;
contengono clatrina: non solo si formano sulla membrana quando c lendocitosi, ma possono
formarsi anche sullapparato di Golgi.
Spesso si tratta di piccole porzioni di membrana con funzioni altamente qualificate (ad esempio
sistemi di pompe) che in questo modo vengono protette finch non arrivano a destinazione, poich
nel tragitto potrebbero subire degli attacchi da parte dei lisosomi.
Anche queste vengono dal Golgi, che la sede di maggior ricambio della membrana, tra queste due
componenti c un continuo scambio di informazioni.
E fondamentale la sua funzione di smistamento: necessario che quello che viene dal reticolo
passi da qua.
E coinvolto nel turnover del plasmalemma, produce granuli di secreto/granuli di condensazione,
glicosila sui residui azotati glicosilazione specifica, solfatazione (per glicogeno o
glicosamminoglicani);
in grado di produrre una serie di zuccheri complessi, fosforila, partecipa alla sintesi di lipidi e
fosfolipidi insieme al REL.
I granuli appena secreti sono molto grandi, poi subiscono un processo di condensazione fino a
diventare dei granulini piccolissimi.
Dal Golgi originano anche i lisosomi tramite marcatura con mannosio-6fosfato.
Dimensioni: molto variabili, hanno tante dimensioni, non si possono ridurre facilmente in un range
ristretto.
In media hanno dimensioni che vanno dai 5-600nm di lunghezza fino ad 1-1.5 micron, ma ci sono
mitocondri lunghi anche 5-6 micron, grandi quanti un globulo rosso (ovviamente li troviamo in
cellule che sono grandi in proporzione).
Ci sono anche mitocondri estremamente piccoli, con diametro inferiore al potere di risoluzione del
microscopio ottico ( meno di 200 nm).
Caratteristica dei mitocondri la doppia membrana: ci sono due membrane diverse tra loro anche
come funzioni.
Abbiamo una membrana esterna, uno spazio intermembrana chiamato camera mitocondriale
esterna, e una membrana mitocondriale interna che fa una serie di invaginazioni verso la camera
mitocondriale interna: sono le creste mitocondriali.
La camera mitocondriale interna contiene granuli densi, talvolta glicogeno, DNA e ribosomi.
Differenza direzionale:
Nel tessuto adiposo bruno la direzione longitudinale invece che trasversale.
Sono i mitocondri di questo tessuto che gli conferiscono la capacit di produrre calore riscaldando il
sangue allinterno dellorganismo, in particolari periodi della vita.
Lo pu fare, appunto, perch contiene mitocondri particolari:
in queste creste non presente lenzima fosforilasi, e quindi non c la fosforilazione dellATP
alla fine del processo di glicolisi, ma possiede un altro enzima, termogenina, che utilizza lenergia
liberata durante questo flusso di idrogenioni non per fare ATP ma per produrre calore.
E importante ricordare che si tratta di un tessuto molto vascolarizzato, in modo che tanto sangue
passi di l.
Differenza morfologica:
Laltro tipo di cresta mitocondriale si ritrova in un altro tessuto. A cambiare la forma, che non
lamellare ma tubulare.
Queste creste sono strettamente coinvolte nella funzione che svolgono le cellule nelle quali si
trovano.
Si ritrovano nelle cellule del tessuto a secrezione steroidea.
Nella camera mitocondriale interna troviamo il DNA, che si replica e contiene messaggi importanti
(ci sono addirittura malattie che si trasmettono solo per via materna perch riguardano il DNA
mitocondriale).
Contiene informazioni che la cellula utilizza, e quindi difetti di questo DNA comportano difetti
nella cellula.
E un DNA particolare, circolare, non rivestito di proteine, uguale a quello che troviamo nei batteri.
Ci sono ribosomi, pi piccoli (mitoribosomi), diversi da quelli della cellula.
Teoria endosimbiontica Il fatto che la membrana mitocondriale interna sia priva di colesterolo
ha portato a formulare un ipotesi sullorigine dei mitocondri.
Vengono da fuori, e sono stati endocitati dalla cellula.
Il mitocondrio ha cambiato lesistenza della cellula, fondamentale da un punto di vista evolutivo.
I mitocondri sono gli unici organelli che si possono dividere, per scissione binaria.
PRO: DNA mitocondriale ad anello, mitoribosomi, scissione binaria, doppia membrana, membrana
interna senza colesterolo
Funzioni principali
Producono ATP
partecipano allossidazione degli acidi grassi (usati se non c il glucosio)
sintetizzano il gruppo eme dellemoglobina (i mitocondri contengono anche ferro al loro interno),
producono steroidi insieme al reticolo
accumulano, fungono da deposito di ioni calcio e magnesio.
Nella matrice ci sono granuli densi glucosio concentrato in questi cationi, presenti nella matrice
e in particolare in alcune cellule, come le cellule muscolari. La funzione contrattile molto poco
controllata, ma controllata dalle stesse cellule che non sono innervate in maniera capillare.
C un sistema locale che controlla la concentrazione di calcio non solo nel reticolo ma anche nei
mitocondri:
ci sono degli enzimi, come lossidonitricosintetasi (NOS) che produce ossido nitrico (che sta nel
viagra, concentrato di ossido nitrico con azione vasodilatante) il quale agisce sulle cellule
muscolari, rilassandole.
Questo rilassamento coinvolge in parte anche i depositi di calcio nei mitocondri, perch la
contrazione calcio-dipendente: lossido nitrico blocca luscita di calcio dai mitocondri.
In ogni caso anche lenzima calcio-dipendente, funziona solo con accumulo di calcio.
Questo equilibrio molto complesso, il calcio uno degli ioni pi misteriosi, sempre disponibile ed
continuamente controllato, in tutti i distretti in cui si trova c un sistema che dipende dal calcio.
(miei appunti)
Possono variare in dimensioni
I mitocondri piccoli si trovano nei neuroni, perch i neuroni hanno una morfologia molto complessa
e possiedono prolungamenti che possono farsi estremamente sottili allontanandosi via via dal corpo
della cellula, i mitocondri per localizzarsi nelle estremit pi lontane devono essere trasportati e
quindi essere piccoli.
Le dimensioni medie di un mitocondrio dovrebbero permettere la sua visualizzazione a MO ma
molto difficile colorarli si usa colorazione regressiva con ematossilina ferrica; reazioni
istoenzimatiche ; colorazioni sopravitali
morfologicamente presentano doppia membrana con creste mitocondriali sono gli unici organuli
costituiti da due membrane diverse
membrana esterna composizione chimica sovrapponibile a quella presente nel resto delle
membrane della cellula
insieme a quella interna delimita la camera mitocondriale esterna, ambiente particolare a pH acido
membrana interna pi estesa di quella esterna, per essere contenuta nel volume del mitocondrio
deve infatti fare delle pieghe; 70% proteine, 30% lipidi
le proteine sono quella serie di enzimi che mediano le redox della respirazione cellulare
Non contiene colesterolo, ha un composizione chimica simile a quella dei batteri
Le creste sono pieghe molto sottili, sono lamellari ( laminari) a percorso trasversale rispetto allasse
del mitocondrio.
Membrana mitocondriale esterna : 6nm, enzimi per la sintesi del colesterolo e dei suoi derivati,
trasportatori
camera mitocondriale esterna: variabile in ampiezza, pH acido ( qua dentro che vengono pompati
gli idrogenioni per creare un gradiente elettrochimico e produrre ATP)
funzionalmente sono coinvolti nel ciclo di Krebs e nella fosforilazione ossidativa, nella sintesi di
ormoni steroidei e fosfolipidi ( attraverso membrana esterna), rappresentano una riserva di calcio e
magnesio per la cellula e allo stesso tempo una modo per eliminare questi ioni dal citoplasma della
cellula se in eccesso, prendono granuli di emosiderina che contengono il ferro
LISOSOMI
PROTEASI
endopeptidasi
esopeptidasi (amino-& carbossipeptidasi)
NUCLEASI
DNAasi
RNAasi
GLICOSIDASI
LIPASI
SOLFATASI
FOSFATASI ACIDA
I lisosomi sono chiamati cos perch sono dei corpi litici, contengono enzimi litici idrolasi acide
Un particolare tipo di lisosoma l acrosoma ( sulla testa dello spermatozoo). Se non ci fosse, lo
spermatozoo non riuscirebbe ad accedere alloocita, essendo esso protetto da una struttura
molecolare complessa che solo gli enzimi dellacrosoma sono in grado di degradare.
Allinterno delle cellule i lisosomi accumulano quindi materiale di scarto, fanno un po da discarica.
Questo direttamente proporzionale alla vita della cellula: trovare dei lisosomi vecchi in una cellula
dipende da quanto questa cellula vive. Se le cellule hanno vita breve i lisosomi verranno eliminati
insieme alla cellula e non possibile che si accumulino.
Se invece le cellule hanno vita molto lunga, o addirittura son cellule perenni (tipo i miocardiociti),
facile trovare residui visibili anche al microscopio ottico.
Ad accumularsi materiale accumulato spontaneamente, visibile anche in una preparazione
convenzionale.
Questi lisosomi vecchi e pieni di scarti aumentano nel tempo ingombrando il citoplasma;
anche questo fenomeno un effetto dellinvecchiamento e va di pari passo con la diminuzione
dellefficienza dellorganulo.
Un esempio di materiale di scarto la lipofuscina, un materiale di natura lipidica; in genere i lipidi
complessi, tipo i lipidi di membrana come gli sfingolipidi o i gangliosidi, sono difficilmente
degradati e si accumulano nella cellula. Siccome si ossidano, acquisiscono un colore giallastro tipo
il grasso esposto alla luce, e si vedono direttamente.
Per quanto riguarda le dimensioni, sono in genere al di sopra del potere di risoluzione della
microscopia ottica (quindi pi di 200nm di diametro), ma molto difficile vederli: o uso la
colorazione vitale, o sono modificati rispetto alla loro funzione canonica.
Svolgono la funzione che svolgono perch possiedono in teoria tutti gli enzimi per degradare
materiale anche se come gi detto ci sono molecole difficilmente accessibili, tipo quelle di natura
lipidica.
Queste proteine sono contenute sia sulla membrana che allinterno dei lisosomi e sono attivati dal
tipico ambiente acido dei lisosomi.
Ci sono i lisosomi dei macrofagi, che eliminano i materiali estranei; ci sono i classici lisosomi di
ogni cellula, che cercano di eliminare molecole derivanti da processi catabolici.
I lisosomi intervengono anche in tutti i fenomeni che riguardano la degradazione degli organuli
invecchiati, dei frammenti di membrana vecchi che vengono continuamente rinnovati (le vescicole
contenenti frammenti vecchi di membrana vengono spolverate dai lisosomi).
E sulla membrana che stanno i lipidi pi difficili da degradare.