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Istituzioni di diritto privato di Francesco Galgano

Riassunto
IL DIRITTO PRIVATO
Capitolo primo

Il diritto un sistema di regole per la soluzione di conflitti fra gli uomini.


La funzione del diritto di proibire luso della violenza per la soluzione dei conflitti e quindi di
risolvere i conflitti con lapplicazione di regole predeterminate. Queste regole compongono
un sistema: ciascuna concorre ad assolvere una funzione complessiva, che di adeguare i
rapporti fra gli uomini ad un dato modello di ordinata convivenza e di realizzare un equilibrio
generale. Questi sistemi di regole mutano nel tempo o si variano nello spazio.

Lunit elementare del sistema del diritto la norma giuridica; il sistema nel suo complesso,
ossia linsieme delle norme che lo compongono, prende il nome di ordinamento giuridico.
Per indicare pi norme si vuole parlare di istituto.
Ciascuna norma consiste in un comando o precetto, formulato in termini generali ed astratti;
il testo delle leggi diviso in articoli, numerati in ordine progressivo, suddivisi in commi.
Il discorso delle norme giuridiche un discorso in funzione precettiva in quanto prescrivono
un dato comportamento.
Sono precetti generali perch non si rivolgono a singole persone, ma ad una serie di
persone. Sono precetti astratti perch non riguardano fatti concreti, ma una serie ipotetica di
fatti.

Sono regole precostituite, infatti, sono create prima dellinsorgere; la preCostituzione ha la


funzione di assicurare uniformit e corrisponde al principio della certezza (i singoli devono
sapere in anticipo quali sono comportamenti leciti e quali illeciti).
La sentenza un comando individuale e concreto.
Il grado di generalit e di astrattezza delle norme pu essere pi o meno elevato. Il pi alto
grado raggiunto dalle norme che si rivolgono a chiunque o che si riferiscono a qualunque
fatto.
Sono le norme dette di diritto comune o generale che prendono in considerazione specifiche
condizioni. Sono invece di diritto speciale, quelle con limitato grado di generalit ed
astrattezza (delimitano la serie di soggetti cui si rivolgono o dei fatti cui si riferiscono).

Il rapporto giuridico ogni rapporto fra gli uomini regolato dal diritto oggettivo; entro questo
rapporto, possiamo distinguere un soggetto passivo (la norma gli impone un dovere) e un
soggetto attivo (linteresse del quale quel dovere imposto).
Nel rapporto giuridico al dovere del soggetto passivo si contrappone un potere sovrano del
soggetto attivo detto potest in imperio.
Il diritto soggettivo si classifica in situazioni vantaggiose e svantaggiose. Entro la categoria
delle situazioni vantaggiose, vi sono:
i diritti assoluti ,sono i diritti inviolabili della persona, fanno parte:
- i diritti reali, che il diritto di propriet
- i diritti della personalit, sono i diritti a tutela della persona umana.

I diritti relativi ,spettano ad un soggetto nei confronti di una o pi persone. Di questi fanno
parte: i diritti di credito che hanno un valore economico e diritti di famiglia ossia diritti
reciproci tra i componenti

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Entro la categoria delle situazioni svantaggiose abbiamo:
1) Lobbligo
2) Il dovere
3) La soggezione
La soggezione ricorre quando una norma espone un soggetto a subire, passivamente, le
conseguenze di un atto altrui. Ai poteri riconosciuti dal diritto privato si d il nome di diritti
potestativi, es. diritto di sciogliersi da un contratto senza opposizione dellaltro.
Diverso tanto dal dovere quanto dalla soggezione lonere: comportamento che il soggetto
libero di osservare o di non osservare, ma che deve osservare se vuole realizzare un dato
risultato.
Nel diritto soggettivo, il soggetto portatore dellinteresse protetto coincide con il soggetto
titolare del diritto. Pu accadere, per, che il diritto oggettivo attribuisca ad un soggetto una
pretesa a protezione di un interesse altrui (potest).
Le potest sono poteri propri del soggetto, anche se spettatigli nellinteresse altrui; non
vanno confuse con i poteri derivati in forza dei quali un soggetto abilitato ad agire
nellinteresse altrui per incarico conferitogli dallo stesso interessato; o vi abilitato per
provvedimento della pubblica autorit e in tal caso il potere di provvedere allinteresse altrui
prende il nome di ufficio.

Il fatto giuridico ogni accadimento, naturale o umano, al verificarsi del quale lordinamento
giuridico ricollega un qualsiasi effetto giuridico, costitutivo o modificativo o estintivo di
rapporti giuridici. Pu essere un fatto umano: il caso in cui la Costituzione, la modificazione
o lestinzione di un rapporto giuridico si produce solo come effetto di un consapevole e
volontario comportamento delluomo. La categoria do distingue fra fatti o atti leciti e fatti o atti
illeciti; si distingue fra comportamenti discrezionali e dovuti, a seconda che il soggetto sia
libero di compierli oppure vi sia obbligato.
Gli atti giuridici sono una sottocategoria dei fatti giuridici e si possono definire come atti
destinati a produrre effetti giuridici. Sono di due specie:
Dichiarazioni di volont: si distinguono per lo specifico ruolo che in essi si svolge la
volont delluomo: leffetto giuridico si ricollega alla volont degli effetti; il caso del
contratto che latto risultante dallaccordo di due o pi parti diretto a costituire,
regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale.
Dichiarazioni di scienza: il linguaggio legislativo indica con il nome di atti anche le
dichiarazioni di scienza. Con esse il soggetto dichiara di avere conoscenza di un fatto
giuridico. Leffetto di provare lesistenza di fatti giuridici, di per s costitutivi o
modificativi di rapporti.
I negozi giuridici sono atti di volont, ossia quelli che per il codice civile rientrano fra
gli atti giuridici.

LE FONTI DEL DIRITTO E LINTERPRETAZIONE DELLA


LEGGE
Capitolo secondo

Le fonti del diritto sono di due tipi: fonti di produzione (i modi di formazione delle norme
giuridiche) e fonti di cognizione (i testi che contengono le norme giuridiche gi formate).
Le fonti del diritto che interessano il nostro paese sono di due ordini: fonti del diritto
nazionale (basate sulla sovranit dello Stato italiano) e fonti del diritto sovranazionale
(basate sui poteri della Comunit Europea).
Le preleggi, che precedono il codice civile, risalgono al 1942, senza tener conto della
Costituzione della Repubblica (1948), della Comunit europea (1957), dellautonomia

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legislativa delle Regioni (1970). Le preleggi indicano come fonti di diritto le leggi, i
regolamenti e gli usi. Oggi il sistema delle fonti deve essere costituiti da: il Trattato della C.E.
e regolamenti comunitari, la Costituzione e le leggi costituzionali, le leggi ordinarie dello
Stato, le leggi regionali, i regolamenti e gli usi.
A questo ordine di successione corrisponde una gerarchia: le norme contenute di grado
superiore vincolano lattivit produttiva di norme mediante norme di grado inferiore. Le leggi
ordinarie non possono contrastare la Costituzione e i regolamenti non possono contrastare
le leggi ordinarie. Dobbiamo distinguere gerarchicamente:

a) La Costituzione la legge fondamentale della Repubblica, deve la sua posizione


sovraordinata alla sua natura di Costituzione rigida. Per modificarla si adotta uno
speciale procedimento di revisione costituzionale, diverso dallordinario procedimento
di formazione delle leggi. Lo stesso procedimento vale per le altre leggi costituzionali.
Una norma in contrasto con la Costituzione si dice costituzionalmente illegittima (art.
134 Cost.) e a dichiarare ci la Corte Costituzionale e in tal caso la norma di legge
cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza (ha
effetto generale).

b) Le leggi ordinarie sono quel procedimento di formazione di norme giuridiche che


regolato dagli art. 70 ss. Cost.. Sono equiparati ad atti del governo aventi forza di
legge ordinata: decreti legge, che il governo emana solo in casi straordinari di
necessit ed urgenza e che perdono efficacia entro 60 gg se il parlamento non li
converte in legge, e decreti legislativi che il governo emana su delega del parlamento,
sulla base di una legge di delegazione che dichiara anche il tempo, entro il quale, la
delega deve essere esercitata.

c) Le leggi regionali sono il portato dellautonomia delle Regioni (art. 117 Cost.).
lautonomia legislativa comporta una limitazione interna alla sovranit dello Stato che
con una propria legge pu dettare solo i principi fondamentali, mentre riservata
alle Regioni la legislazione analitica. Le leggi regionali non possono essere in
contrasto con i principi fondamentali posti con legge statale.

d) I regolamenti sono una fonte normativa sottordinata alla legge: non possono
contenere norme contrarie alle disposizioni di legge; sulla loro legittimit giudica il
giudice ordinario. Vengono emanati dal Governo o da altre autorit. Si distinguono
regolamenti governativi di esecuzione (regolano, nei particolari, materie gi regolate
dalla legge) e regolamenti governativi indipendenti (regolano materie non regolate da
alcuna legge). I regolamenti governativi hanno avuto tuttavia una forte rivalutazione
con la delegificazione. La legge 400 del 1988 ha riconosciuto al Governo il potere di
emanare regolamenti indipendenti, purch, non si tratti di materia coperta da riserva
di legge. La delegificazione consente di emanare regolamenti con efficacia
equivalente alla legge a condizione che la materia da regolare non sia coperta da
riserva assoluta di legge e che una legge autorizzi il Governo a disciplinare una data
materia fissando le regole generali a cui dovr attenersi.

e) Gli usi o consuetudini, sono una fonte non scritta e non statuale di produzione di
norme giuridiche:consistono nella pratica uniforme e costante di dati comportamenti,
seguita con la convinzione che quei comportamenti siano giuridicamente
obbligatori.La prassi, invece, il consueto modo di comportarsi degli operatori di un
dato settore, ad esempio, dalle banche o dalle pubbliche amministrazioni.

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Ad un livello sovraordinato rispetto alle fonti di diritto interno, inclusa fra esse la stessa
Costituzione, si collocano, nella gerarchia delle fonti, il Trattato istitutivo della Comunit
europea e i regolamenti emanati dal Consiglio della Comunit nelle materie fissate dal
Trattato.
La Comunit rivolge direttive vincolanti, ai singoli Stati membri per la formazione di un diritto
europeo uniforme ed esercita unindiretta funzione creatrice del diritto.

Gli applicatori della legge devono stabilire qual la norma entro cui pu essere fatto
rientrare il caso da risolvere e perci, qual la norma da tradurre in comando particolare e
concreto e, inoltre, deve stabilire qual il significato da attribuire alle norme.
Questoperazione, chiamata interpretazione, deve essere condotta secondo criteri fissati
dalla legge. Lart. 12 stabilisce che, nellapplicare la legge non si pu attribuire altro senso se
non quello fatto palese:
a) dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse (interpretazione
letterale) il giudice deve attenersi alla legge senza interpretazione propria;
b) dallintenzione del legislatore (interpretazione teologica) Le parole sono solo il mezzo
mediante il quale si esprime lintenzione del legislatore. Linterpretazione deve essere quella
che risulti pi aderente al senso letterale delle parole e, al tempo stesso, il pi possibile
corrispondente allintenzione del legislatore.

Linterpretazione estensiva attribuisce alle parole della legge un significato pi ampio di


quello letterale, mentre linterpretazione restrittiva, d alle parole un significato pi ristretto di
quello comune.
Lordinamento giuridico deve essere in grado di dare una soluzione di ogni possibile conflitto
che si generi fra coloro che vi sono sottoposti. A colmare eventuali lacune si provvede
allapplicazione analogica (casi simili o materie analoghe). Non possono essere applicate a
casi simili le norme penali e le norme eccezionali (fanno eccezione alle norme generali).
Se il giudice non trova nessuna norma analoga, dovr decidere secondo i principi generali
dellordinamento giuridico dello Stato che sono principi non scritti, ricavati per induzione da
una pluralit di norme.
Linterpretazione secondo il diritto comunitario effettuata in base ai principi
dellordinamento delle Comunit europee in materia di disciplina della concorrenza.

LE PERSONE
Capitolo terzo

Per il diritto luomo una persona o un soggetto di diritto. La prima espressione usata dal
codice civile, la seconda di uso dottrinale; nella nostra civilt ogni uomo , in quanto tale,
una persona.
Si definisce come capacit giuridica lattitudine delluomo ad essere titolare di diritti e di
doveri; lespressione equivalente a quella di soggettivit giuridica o personalit giuridica.
Questa titolarit si acquista al momento della nascita e si perde al momento della morte.
La nascita dichiarata da uno dei genitori o da un loro procuratore, oppure dal medico o
ostetrica o altre persone che hanno assistito al parto. La dichiarazione e resa entro 10 giorni
allufficiale dello stato civile del comune in cui avvenuta la nascita. Questa dichiarazione d
luogo allatto di nascita che lufficiale iscrive nei registri dello stato civile, mentre la morte, d
luogo allatto di morte. Gli atti dello stato civile hanno forza probatoria: fanno fede, fino a
prova contraria, della verit di ci che stato dichiarato allufficiale di stato civile e provano
fino a querela di falso ci che lufficiale di stato civile attesta essere stato dichiarato alla sua
presenza.

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Ogni persona identificata con nome e cognome. Il nome le dato, a scelta, da chi dichiara
la nascita allufficiale mentre il cognome, se si tratta di figlio legittimo, quello del padre,
altrimenti iscritto come figlio di ignoti. Se poi il figlio naturale viene riconosciuto allora egli
assume il cognome del genitore che lo ha riconosciuto. La persona, divenuta maggiorenne,
pu decidere di cambiare nome e anche cognome.
Il domicilio il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari o interessi;
coincide normalmente con la residenza, che il luogo della dimora abituale della persona.
Dal domicilio principale si distingue il domicilio speciale, che la persona pu eleggere per
determinati atti o affari.
La dimora il luogo dove la persona, attualmente, soggiorna anche se non corrisponde al
luogo in cui soggiorna abitualmente. Non dimora il luogo dove si prende alloggio
occasionalmente, ma il soggiorno.
Se una persona scompare dal luogo del suo ultimo domicilio o residenza e non se ne hanno
pi notizie , pu sorgere il problema della conservazione del suo patrimonio. I successori
possono chiedere al tribunale la nomina di un curatore dello scomparso. Trascorsi due anni
dal giorno cui risale lultima notizia, il tribunale pu dichiarare lassenza della persona e
immettere nel possesso temporaneo coloro che sono gli eredi se lassente fosse morto.Essi
possono far loro solo le rendite che i beni producono, ma non possono alienarli o ipotecarli.
Se lassente ricompare, gli dovranno essere restituiti tutti i beni ma non le rendite.
Dopo dieci anni dalla scomparsa, anche se non ne stata dichiarata ufficialmente lassenza,
il tribunale ne pu dichiarare la morte presunta. Da qui si apre la successione ereditaria e
coloro che sono gli eredi acquistano la piena disponibilit di tutti i beni. Se la persona
ricompare gli vengono restituiti i beni nello stato in cui si trovano e se sono stati venduti, egli
ha diritto allincasso della somma se non gi stata consumata. Se il coniuge si
risposato,alla ricomparsa del presunto morto(coniuge) rientra in vigore il precedente vincolo
matrimoniale.

La capacit dagire lattitudine del soggetto a compiere atti giuridici, mediante i quali
acquistare diritti e assumere doveri. La prima spetta al momento della nascita, la seconda si
consegue con il raggiungimento della maggiore et. Il sedicenne, che per gravi motivi,
costretto a contrarre matrimonio, pu essere autorizzato dal giudice, accertata la maturit
psico fisica a sposarsi; pu riconoscere anche il figlio naturale.
Il minore assume doveri e acquista diritti, per mezzo dei suoi legali rappresentanti. Egli
sottoposto alla potest dei genitori o, in mancanza, alla cura di un tutore nominato dal
pretore. Ad essi spetta la legale rappresentanza del minore e compiono, in suo nome, gli atti
giuridici. Ci valido solo per gli atti che non abbaino carattere strettamente personale. Il
sedicenne che sia autorizzato dal tribunale a contrarre matrimonio emancipato.
Lemancipazione comporta lacquisto della piena capacit dagire limitatamente agli atti di
ordinaria amministrazione(non intaccano o incrementano il patrimonio). Per gli atti di
straordinaria amministrazione(intaccano il patrimonio:come lipoteca) deve essere
autorizzato dal giudice tutelare ed assistito da un curatore.
Il maggiore di et pu trovarsi in condizioni di abituale infermit mentale; in questi casi egli
pu essere interdetto, ossia privato della capacit dagire.
Linterdizione non permette neanche di contrarre matrimonio, pronunciata dal tribunale su
richiesta del coniuge, persona convivente, di un parente oppure del pubblico ministero che
nomina anche un tutore dellinterdetto che ha gli stessi poteri di legale rappresentanza del
tutore del minore.
Linabilitazione quando linfermit non tanto grave, deve essere concessa dal tribunale.
Possono essere inabilitati anche i prodighi, cio coloro che sperperano il loro patrimonio o
che fanno uso di alcool o sostanze stupefacenti. Ad essi viene nominato un curatore: la sua
posizione corrisponde a quella del minor emancipato.

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Le caratteristiche comuni sono:
-protezione dellincapace
-intervento del giudice
-sono dichiarate con sentenza e annotate nei registri
-possono essere revocati
-gli atti compiuti sono annullabili
Lannullabilit meno grave della nullit, essa sanabile, non soggetta a prescrizione.

Persona fisica e persona giuridica


Secondo il codice civile, sono persone anche le organizzazioni collettive alle quali si d il
nome di persone giuridiche per distinguerle dalle persone fisiche.
La persona giuridica e la persona fisica sono soggetti di diritto; ci sono norme che trovano
applicazione solo nelle persone fisiche o solo nelle persone giuridiche.
La persona giuridica dotata di una propria capacit giuridica che le permette di essere
titolare di propri diritti e di propri doveri. Alla persona giuridica riconosciuta una propria
capacit di agire: essa compie atti giuridici per mezzo delle persone fisiche che agiscono
come suoi organi.
Classificazione
Le persone giuridiche si distinguono in persone giuridiche pubbliche, come gli enti pubblici, e
persone giuridiche private.
1)Sono persone giuridiche pubbliche o enti pubblici lo Stato, regioni, province e comuni; il
loro carattere distintivo il loro potere sovrano o potest di imperio. Li si definisce enti
territoriali perch sono enti esponenziali di una data comunit, stanziata su un determinato
territorio ed hanno il compito di provvedere alla generalit dei bisogni della collettivit. Gli
enti pubblici economici hanno per oggetto esclusivo lesercizio di unattivit commerciale.
Gli enti pubblici territoriali hanno la cosiddetta doppia capacit di diritto pubblico e privato.
-La prima la potest sovrana che lente pubblico pu esercitare sulle cose e nei confronti di
persone;
- la seconda lattitudine riconosciuta allente pubblico di essere titolare di diritti e di doveri e
di compiere atti giuridici.
Gli enti pubblici strumentali non hanno questa doppia capacit, ma hanno solo la capacit di
diritto privato. Gli atti che pongono in essere con i terzi sono atti di autonomia contrattuale.
Tutti gli enti pubblici perseguono fini pubblici, destinati a soddisfare i pubblici interessi.
2) Le persone giuridiche private sono le organizzazioni collettive, ovvero persone
giuridiche di diritto comune. Le pi importanti sono le associazioni, le fondazioni e le societ.
-Le associazioni sono una manifestazione della natura sociale, una forma di stabile
organizzazione collettiva attraverso la quale vengono perseguiti scopi superindividuali. Il
concetto di formazione sociale comprende sia le organizzazioni collettive volontarie, come le
associazioni, sia le organizzazioni collettive necessarie come gli enti pubblici territoriali o la
famiglia.
Lassociazione si costituisce per contratto mediante il quale pi persone si impegnano al
perseguimento di uno scopo di natura ideale o di natura non economica. Ad essa, una volta
costituita, possono aderire nuovi membri. Essa agisce per mezzo dei propri organi: gli
associati, riuniti in assemblea, formano lorgano sovrano mentre gli amministratori, nominati
dallassemblea, formano lorgano esecutivo.
-La fondazione pu essere definita come la stabile organizzazione predisposta per la
destinazione di un patrimonio privato ad un determinato scopo di natura ideale. Le differenze
tra fondazione e associazione sono date da:
a) Latto costitutivo della fondazione un atto unilaterale e pu essere costituita anche per
testamento.
b) la fondazione ha un solo organo, formato dagli amministratori, che vengono nominati nei
modi previsti dallatto di fondazione.
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Le associazioni e le fondazioni conseguono il riconoscimento della personalit giuridica per
decreto del Decreto del presidente della repubblica (art. 1d.p.r).
Le associazioni non riconosciute sono quelle che non hanno chiesto(partiti o sindacati) o
non hanno ottenuto il riconoscimento di associazioni (causa mancanza di patrimonio
necessario per lo scopo).
Le differnze tra associazioni riconosciute e non sono:
a) Le associazioni riconosciute possono acquistare beni, mobili e immobili sia a titolo
oneroso sia a titolo gratuito. Le associazioni non riconosciute possono acquistare beni
solo a titolo oneroso.
b) Delle obbligazioni assunte da unassociazione riconosciuta risponde soltanto
lassociazione con il suo patrimonio. Per le associazioni non riconosciute stato
stabilito che:
1) per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano lassociazione i terzi
possono far valere i loro diritti sul fondo comune, mentre delle obbligazioni stesse
rispondono anche personalmente e solidamente le persone che hanno agito in nome
e per conto dellassociazione.
2)Delle obbligazioni assunte in nome di unassociazione lassociato non mai
responsabile personalmente mentre, gli amministratori delle associazioni non
riconosciute, sono personalmente responsabili.
Si parla di comitati quando fondi destinati ad uno specifico scopo di pubblica utilit sono
raccolti per pubblica sottoscrizione da una pluralit di promotori.

I diritti della personalit


Ci sono diritti soggettivi che sono creati dal diritto oggettivo, ma ci sono diritti soggettivi che
si dicono solo trovati dal diritto oggettivo: sono i diritti delluomo. Si considerano come diritti
spettanti alluomo in quanto tale, e come diritti che ogni Stato ha il dovere di riconoscere e
garantire.
Nellart.2 la Repubblica garantisce i diritti inviolabili delluomo; inviolabili sia da parte della
pubblica autorit sia dagli altri uomini.
I diritti della personalit si classificano fra i diritti assoluti cio sono protetti nei confronti di
tutti; sono diritti indisponibili in quanto il loro titolare non li pu alienare e non pu neanche
rinunciarvi. Sono imprescrittibili perch non si prescrivono, in pratica non si estinguono per il
prolungato non uso nel tempo.
Nessuno pu essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per legge; se
il paziente incapace il consenso dato dal suo rappresentante. Nel caso dellaborto della
minorenne o dellinterdetta necessario anche il consenso della donna stessa. Non ha una
protezione civile il diritto allonere cio il diritto alla dignit ne al decoro personale.

Un diritto della personalit spetta a ciascuno sul proprio nome. Lart. 7 protegge il diritto al
nome con un duplice aspetto:
a) luso del proprio nome il diritto di identificare se stessi con il proprio nome e come
diritto di essere identificati con esso dagli altri. protetto contro chi contesti alla
persona o le impedisca luso del proprio nome, o contro chi la identifica con un nome
diverso dal proprio.
b) LUso esclusivo del proprio nome protetto contro chi usurpi il nome altrui per
identificare se stesso o per identificare una cosa.

Una protezione analoga attribuita allimmagine della persona. Lart. 10 cita la protezione
del diritto del singolo alla riservatezza, a sottrarre la propria immagine e gli atteggiamenti
della propria vita privata agli occhi di estranei; inoltre riporta la protezione del diritto di
informazione del pubblico, del diritto di cronaca della stampa. Quindi vietato esporre o

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pubblicare limmagine altrui senza il consenso della persona ritratta salvo che non si tratti di
una persona notoria.

Il diritto allidentit personale definito come il diritto a che non sia travisata la propria
immagine politica, etica o sociale con lattribuzione di azioni non compiute dal soggetto o do
convinzioni da lui non professate. Questo diritto leso anche se le azioni o le convinzioni
attribuite al soggetto non sono di per s disonorevoli e dannose della sua reputazione.

Il diritto alla riservatezza: diritto a che non siano divulgati, con la stampa, la televisione e altri
strumenti di comunicazione di massa, fatti attinenti alla vita privata della persona, anche se
di per s veri e di per s non lesivi alla sua dignit. La legge punisce chi installa apparati o
strumenti al fine di intercettare comunicazioni o convenzioni telefoniche o telegrafiche.

Trattamento dei dati personali: i computers possono essere utilizzati per la tenuta delle
cosiddette banche dei dati, possono essere notizie di carattere oggettivo ma possono essere
anche notizie di carattere soggettivo, ossia notizie sul conto di persone, di imprese e di enti.
Per dato personale si intende qualsiasi informazione relativa a persone fisiche o giuridiche
che siano identificate o identificabili.
Per il trattamento dei dati sensibili, ossia tali da rivelare lorigine razziale, le convinzioni
religiose, le opinioni politiche ecc necessaria lautorizzazione del Garante.
I diritti riconosciuti allinteressato sono:
1) Conoscere, mediante laccesso al registro del Garante,lesistenza di trattamenti di dati che
lo riguardano;
2) Ha diritto di ottenere la cancellazione dei dati trattati che hanno perduto ogni utilit (diritto
alloblio);
3) Ha diritto allaggiornamento e allintegrazione dei dati;
4) Ha diritto ad opporsi al trattamento dei dati personali raccolti a fini di informazione
commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

I BENI E LA PROPRIET
Capitolo quarto

Per il codice civile i beni sono le cose che posso formare oggetto di diritti (art. 810 c.c.),
ossia le cose che luomo aspira a fare proprie, escludendo gli altri dallutilizzo.

BENI per essere qualificabili giuridicamente come beni, le cose devono essere:
-Utili: in quanto suscettibili di soddisfare un bisogno
-Appropriabili o accessibili: es. non un bene un pianeta lontano
-Limitate: o comunque presenti in natura in quantit scarsa e inferiore rispetto al bisogno
PROPRIET il codice non definisce la propriet ma luso che pu farne il proprietario.
Art.832 C.C.
Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo,
entro i limiti e con losservanza degli obblighi stabiliti dallordinamento giuridico.

1. facolt di godere delle cose: indica la facolt del proprietario di utilizzare la cosa, implica
la possibilit di usarla o non usarla, di come usarla, di trasformarla o distruggerla.
Per le cose fruttifere ha il diritto di fare propri i frutti della cosa. Distinguiamo
-frutti naturali quelli che provengono direttamente dalla cosa (prodotti agricoli, delle miniere)
-frutti civili il denaro che il proprietario ricava dalla cessione ad altri.

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Con la vendita del fondo agricolo comporta la vendita anche dei frutti, solo con la
separazione i frutti diventano cose a s stanti, essi appartengono al proprietario della cosa
madre, salvo che la legge non disponga diversamente.

2. facolt di disporre delle cose: la disposizione giuridica delle cose ossia la disposizione
materiale. la facolt di vendere o di non vendere la cosa, di donarla o no, di lasciarla in
testamento o di costituire sulla cosa diritti reali minori a favore di terzi o di porre sulla cosa
una garanzia reale (ipoteca)

3. la pienezza del diritto di propriet: il proprietario pu godere delle cose in modo pieno,
farne tutto ci che non sia espressamente vietato. Il proprietario gode di facolt illimitate.
La pienezza del diritto di propriet viene meno quando sulla cosa siano costituiti diritti reali
minori, non si parla in questo caso di piena propriet ma di nuda propriet.

4. lesclusivit del diritto di propriet: il proprietario pu godere e disporre delle cose in


modo esclusivo, egli pu servirsi ed escludere chiunque altro dal godimento e dalla loro
disposizione. La pretesa del proprietario protetta dallautorit giudiziaria.

Lordinamento giuridico cerca un punto di equilibrio fra gli opposti interessi del proprietario e dellintera
collettivit. Questo risultato viene perseguito con una duplice tecnica legislativa:
5. i limiti alla facolt di godere e di disporre: un generale limite il divieto di atti di
emulazione ossia, il proprietario non pu compiere atti che abbiano solo scopo di nuocere o
recare molestie ad altri. La facolt di godimento pu essere per vari aspetti limitata (ad es.
per i piani regolatori).

6. gli obblighi del proprietario: es. obbligo di coltivare i terreni destinati allagricoltura, le
terre incolte possono essere assegnate a chi ne faccia richiesta (affitto forzato)

CLASSIFICAZIONE DEI BENI (sono beni le cose che possono formare oggetto di diritto)

Beni in patrimonio: sono di propriet di qualcuno;


Beni di nessuno: non hanno un proprietario pur potendo averlo.
La fondamentale distinzione data da:
Beni immobili: sono il suolo, sorgenti, corsi dacqua, tutto ci che incorporato al suolo
(alberi,case..) e galleggianti saldamente e permanentemente assicurati alla riva.
Il suolo,oggetto di propriet, prende il nome di fondo: fondo rustico se destinato
allagricoltura o fondo urbano se destinato allindustria, al commercio o ad insediamenti
abitativi.
Circolazione caratterizzata da forme complesse.
Beni mobili, per esclusione sono tutti gli altri beni, comprese le energie naturali.
Il denaro il bene mobile per eccellenza.
Pi cose mobili formano una universalit di cose se appartengono al medesimo proprietario
ed hanno una destinazione unitaria.
Circolazione assai rapida.
Beni pubblici registrati: hanno le caratteristiche di beni mobili ma la loro circolazione segue
iter simili a quelli dei beni immobili.

Pertinenze: sono le cose, mobili o immobili, destinate durevolmente al servizio o ad


ornamento di unaltra cosa, mobili o immobile. Il rapporto pertinenziale stabilito tra pi cose
influisce sulla circolazione delle pertinenze.
Circolazione: gli atti che hanno per oggetto la cosa principale(nave) includono anche le
pertinenze(scialuppe), se non sono specificatamente escluse. Il proprietario della cosa

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principale non deve per forza essere anche il proprietario delle pertinenza. Lacquirente che
acquista la cosa principale, compra anche le pertinenze, a meno che non sia in male fede.
Se per la cosa principale (nave) un immobile o mobile registrato, il suo proprietario della
pertinenza pu rivendicarla anche nei confronti del proprietario in buona fede.
Cosa composta: sono pi cose che vengono unite in modo da formare ununica cosa
omogenea. La cosa composta non pu essere separata dalle altre senza che la cosa
risultante dalla loro unione perda la propria identit(automobile formato da pi pezzi).
Un'altra classificazione delle cose data da:
1)Cose fungibili (beni di genere): ogni bene indifferentemente sostituibile con altri (denaro,
prodotti in serie).
Cose infungibili (beni di specie): esiste in unico esemplare (opera darte, manufatto
artigiano) o che presentano propri caratteri distintivi (immobile).

2)Cose consumabili: si estinguono per luso (alimenti, carburante).


Cose inconsumabili: uso ripetuto nel tempo anche se si deteriorano (automobili,
indumenti).

IL POSSESSO
Capitolo quinto

Art. 1140
Il possesso il potere sulla cosa che si manifesta in unattivit corrispondente
allesercizio della propriet o di altro diritto reale.
E il potere di fatto ,ci significa che non un diritto

ELEMENTI:
Corpus possessionis: comportamento materiale che il soggetto assume nei confronti
del bene, come se fosse il proprietario (elemento oggettivo-materiale)
Animus possidenti: volont del possessore di esercitare i poteri del proprietario o del
titolare di altro diritto reale (elemento soggettivo-psicologico)
Dal possesso distinguiamo la detenzione che avere la cosa nella propria materiale
disponibilit(abitare un appartamento).
Per essere possessore occorre lintenzione di possedere cio lintenzione di comportarsi
come proprietario (chi abita un appartamento senza pagare laffitto) possedere in modo
diretto.
Non possessore chi detiene la cosa per un titolo,cio detenzione da parte del lavoratore
degli strumenti di lavori appartenenti al lavoro,possedere in modo indiretto.
in buona fede chi possiede ignorando di ledere un diritto altrui, in mala fede chi sa di
possedere la cosa altri. Il possesso si presume in buona fede salvo prova contraria. Per
essere in buona fede basta che ci sia un minimo di diligenza e che il possessore fosse
originariamente in buona fede.

Tempi del possesso:


successione nel possesso:se il possesso del defunto era in buona fede resta tale
anche quello dellerede,nonostante sia questultimo in mala fede.
accessione del possesso: lacquirente pu far sommare il proprio tempo a quello del
venditore ma cos diventa in mala fede se il venditore era in mala fede.

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AZIONI A DIFESA DEL POSSESSO

Le azioni possessorie fanno parte delle azioni petitorie.


Lazione di reintegrazione o di spoglio, spetta al possessore entro 1 anno dal fatto che
sia stato violentemente o clandestinamente spogliato del possesso. Questazione
data a qualsiasi possessore indipendentemente dalla durata del suo possesso.
Lazione di manutenzione riguarda i beni immobili o le universalit di mobili, data solo
se il possesso durava da oltre un anno e non stato conseguito in modo violento o
clandestino,lazione di manutenzione spetta al possessore che:
-Sia molestato nel possesso della cosa (ostacolato nel possedere) o abbia
turbative (scarico di detriti sul suo fondo).
-Abbia subito uno spoglio non violento o non clandestino.

AZIONE DI NUNCIAZIONE spetta sia al possessore che la proprietario non possessore o al


titolare di altro diritto reale. Ha la funzione di prevenire un danno che minaccia la cosa,sono:
denuncia di nuova opera: si teme un danno alla cosa. Deve avvenire entro 1 anno
dallinizio della nuova opera e che questa non sia terminata.
denuncia di danno temuto: danno grave e imminente (es. la casa del vicino
minaccia di crollare verso la nostra propriet).

I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIET


Capitolo sesto

La propriet si pu acquistare solo nei modi previsti dalla legge.

A TITOLO DERIVATO: quando si acquista sulla cosa il diritto di propriet che spetta gi ad
un precedente proprietario, si ha quando la cosa trasferita al nuovo proprietario per
contratto o per successione. Chi trasferisce il diritto e detto Dante causa, chi lo acquista
detto Avente causa. Lavente causa acquista la propriet della cosa solo se e solo come il
dante causa ne era proprietario. Se la cosa era di terzi e questa la rivendica, chi acquista
come se non avesse acquistato nulla.

A TITOLO ORIGINARIO quando il diritto di propriet che si acquista sulla cosa


indipendente dal diritto di un precedente proprietario.
Il diritto del precedente proprietario destinato a soccombere di fronte al diritto di chi
acquista a titolo originario. Conseguenza del titolo originario dellacquisto che la propriet
acquistata libera da ogni diritto altrui che avesse gravato il precedente proprietario.

Occupazione: il modo con cui si acquista la propriet delle cose mobili che non
appartengono a nessuno, i beni immobili che non appartengono a nessuno (detti beni
vacanti) sono di propriet dello Stato. Richiede un elemento materiale (impossessamento
della cosa) ed elemento psicologico (volont di farla propria).

Invenzione: chi ritrova una cosa smarrita la deve consegnare al Sindaco del luogo dove si
trova e avr in cambio dal proprietario un premio pari a 1/10 del valore della cosa. Se il
proprietario non si presenta entro 1 anno la cosa diventa sua per invenzione. Altro caso il

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tesoro (cosa mobile di pregio, nascosta di cui nessuno pu provare di essere proprietario),
apparterr per al proprietario del fondo e per al ritrovatore.

Accensione: secondo il generale principio, la propriet di una cosa qualificabile come


principale, fa acquistare la propriet delle cose qualificabili come ad essa accessorie.
Si conoscono 3 forme:
Accessione di cosa mobile a cosa immobile: ogni bene che venga materialmente
unito al bene immobile accede a questo. (es. un impresa costruisce un edificio, man
mano che i materiali vengono uniti al suolo diventa proprietario il proprietario del
suolo).
Accessione di cosa immobile a cosa immobile: es. alluvione che sposta la terra da
monte a valle, il proprietario del fondo a valle acquista per accessione la propriet
della maggior estensione del suo fondo.
Accessione di cosa mobile a cosa mobile: se le cose mobili appartenenti a diversi
proprietari sono unite (unione) o mescolate (commistione), il proprietario della cosa
principale diventa proprietario del tutto, pagando alllatro il valore della sua cosa. (es.
la vernice di Tizio stata usata per verniciale la macchina di Caio).
specificazione: l acquisto della propriet della materie altrui da parte di chi la adopera per
formare una nuova cosa (es. scultore)

Il possesso in buona fede dei beni mobili.

Possesso vale titolo: il possesso dei beni mobili pu determinare lacquisto istantaneo
della propriet nel momento stesso in cui lo si consegue. Ha la funzione di rendere rapida e
sicura la circolazione dei beni mobili.
acquisto della cosa da un non proprietario: il compratore, ne acquista la propriet
mediante in possesso, purch sia in buona fede.
vendita della stessa cosa mobile a pi persone: ne diventa proprietario chi tra loro ne
entra in possesso per primo in buona fede.

Lusucapione: lacquisto della propriet mediante il possesso continuato nel tempo


Pu accadere che un bene abbia per anni un possessore non proprietario, ed un proprietario
non possessore. Nel tempo il proprietario non possessore perde il diritto di propriet,
irrilevante che il possessore sia in buona o mala fede e non deve essere violento o
clandestino. Il tempo necessario per acquistare la propriet varia a seconda del bene:
- 20 anni per i beni immobili e per universalit di mobili ( usucapione ordinaria)
-10 anni per i beni mobili registrati se c buona fede e con presenza di contratto
(usucapione abbreviato)
- immediato, quando c possesso + buona fede + titolo idoneo di beni mobili(usucapione
istantanea).
I DIRITTI REALI SU COSE ALTRUI
Capitolo settimo

Con il diritto di propriet possono coesistere altri diritti sulla cosa, detti diritti reali minori.
Questi diritti reali sono solo 6, perch la legislazione a favore della piena propriet.

I diritti reali hanno diritto di seguito (o sequela), ossia sono opponibili a tutti i successivi
proprietari. Decadono in prescrizione per non uso dopo 20 anni. Lazione a difesa dei
diritti reali lazione confessoria, che mira ad ottenere il riconoscimento del proprio diritto
sulla cosa altrui contro chiunque.

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Consolidazione: quando il diritto reale si estingue, il diritto del proprietario si riespande.
Confusione: quando il proprietario diventa titolare del diritto reale (es. successione)

DIRITTO DI SUPERFICIE: il diritto di edificare sul suolo o nel sottosuolo altrui una propria
costruzione.
Il superficiario ha la propriet superficiaria ossia la propriet della costruzione e il diritto di
costruzione.
Il diritto pu essere perpetuo o a tempo determinato, in questo caso, scaduto il tempo, il
proprietario del suolo diventa proprietario delledificio.

USUFRUTTO: comprende:
a) facolt di godere delle cosa ossia utilizzarla a proprio vantaggio ma nel rispetto
della destinazione economica
b) facolt di fare propri i frutti della cosa, possono essere naturali (prodotti del suo
ricevuti in usufrutto) oppure frutti civili( gli interessi dei capitali ricevuti in usufrutto)
Il proprietario conserva la facolt di disporre della cosa ad esempio venderla(nudo
proprietario
Lusufrutto si estingue con:
-morte dellusufruttario
-decorso 30ennale
-decorso termine diverso, per contratto (abuso usufrutto)
-rinuncia dellusufrutto
-perimento del bene(terremoto)
-cade in prescrizione
Lusufrutto non si pu passare agli eredi ma pu essere ceduto con atto fra vivi, ma alla
morte del primo usufruttuario questo diritto si estingue.
Il bene deve essere custodito con la diligenza del buon padre di famiglia.
Usufrutto volontario: stabilito dalle parti(per contratto o per testamento)
Usufrutto legale: es. i genitori fino a che il figlio minorenne.

*USO: limitata facolt di godimento. Lusuario pu servirsene e fare propri i frutti per i bisogni
suoi e della sua famiglia; mentre al proprietario spettano le eccedenze.

*ABITAZIONE: ha per oggetto una casa e consiste nel diritto di abitarci limitatamente ai
bisogni propri e della propria famiglia.

* Il diritto o la cosa in oggetto NON possono essere ceduti a terzi.

ENFITEUSI: ha per oggetto un fondo rustico, un diritto perpetuo o di durata non inferiore a
20 anni, pu essere ceduto o trasmesso ad eredi. Lenfiteuta deve: 1 migliorare il fondo e
2 pagare un canone periodico. Egli ha diritto di affrancazione ossia pagare una somma
per acquistare la propriet.
Il concedente pu chiedere la devoluzione se lenfiteuta non rispetta gli obblighi.

SERVIT PREDIALI: sono un peso imposto sopra un fondo per lutilit di un altro fondo
appartenete a diverso proprietario. Fondo servente : colui che gode di un
immobile(passare nel vialetto non proprio per accedere a casa).
Fondo dominante :proprietario di un immobile (proprietario di un immobile).
La servit viene classificata in:
-servit positive e negative, le prime permettono al proprietario del fondo di utilizzarlo in
modo diretto e il fondo servente non pu opporsi; le seconde sono lobbligo del fondo
servente di non poter fare (non poter apportare modifiche al vialetto)
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-servit continue e discontinue
-servit apparenti e non apparenti
La servit si pu estinguere attraverso: scadenza del termine,abbandono del fondo,
confusione e prescrizione.
LA COMUNIONE
Capitolo ottavo

La propriet o altri diritti reali possono appartenere a pi persone definita comunione: es.
compropriet, cosuperficie, cousufrutto, compossessoecc.
Abbiamo 3 tipi di comunione:
Comunione volontaria(dipende dalla volont dei partecipanti alla comunione es.
comprare un motorino in comune)
Comunione incidentale(eredit, non dipende da loro ma i partecipanti possono
sottrarsi allobbligo)
Comunione forzosa(alla quale non ci si pu sottrarre in nessun modo)

La coesistenza si realizza mediante lideale scomposizione in quote che indica la misura


secondo la quale ciascun partecipante concorre ai vantaggi e agli oneri.

FACOLT DI GODIMENTO E DI DISPOSIZIONE.


Uso della cosa comune: spetta ad ogni partecipante in quale non deve alterare la
destinazione economica della cosa e comportarsi in modo da non impedire luso della
cosa aglaltri partecipanti.
Amministrazione della cosa comune: indica il potere da parte di un solo partecipante
rispetto agli altri(anche se sono di numero maggiore) se esso detiene la quota di
maggioranza. per le innovazioni e gli atti di straordinaria amministrazione invece
occorre una maggioranza di numero e prende il nome di doppia maggioranza.
Atti di disposizione della propria quota: ciascun partecipante pu senza dover
chiedere agli altri alienarla,darla in usufrutto.ipotecarla ecc.
Atti di disposizione dellintera cosa comune: consenso unanime. Ciascuno pu
chiedere la divisione se possibile e se la comunione non forzosa.

IL CONDOMINIO
I singoli appartamenti sono di propriet solitaria, mentre le parti delledificio necessarie
alluso comune(il suolo, i muri portanti..ecc) sono oggetto di compropriet.
Condominio verticale (parte comune di un edificio), condominio orizzontale (parte comune a
pi edifici es parcheggio,impianto di riscaldamento etc).
Il condominio un caso di compropriet forzosa, i condomini devono contribuire alle spese
delle parti comuni(es ascensore) e non possono sottrarsi(art. 1123 comma 1)
Certe spese sono ripartite in base alluso.
Le decisioni sono prese dallassemblea dei condomini.
Con pi di 4 condomini c bisogno dell amministratore.
Con pi di 10 deve essere formato un regolamento per luso delle cose comuni.
MULTIPROPRIET
Pi persone che possono godere a turno ciascuna per un determinato periodo dellanno
luso della cosa comune.
La multipropriet indivisibile.

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LOBBLIGAZIONE
Capitolo nono
Art. 1173 c.c.
I diritti dobbligazione sono i rapporti tra creditore e debitore, non definito nel codice civile e
hanno caratteri distintivi:
a) si presentano come diritti ad una prestazione personale, ossia ad un dato
comportamento di un soggetto. Questo comportamento consiste in una prestazione di
dare o consegnare, fare o non fare;
b) i diritti dobbligazione sono relativi: spettano ad un soggetto nei confronti di uno o pi
soggetti determinati o determinabili;
c) i diritti dobbligazione fruiscono di una difesa relativa: il loro titolare pu difenderli, con
azione di giudizio, solo nei confronti della persona dellobbligato e non pu agire nei
confronti di terzi;

RAPPORTO OBBLIGATORIO: un vincolo che lega un soggetto ad un altro soggetto per


lesecuzione di una data prestazione. Lobbligazione formato da:
1)soggetti 2) prestazioni 3) interesse creditorio

1) un soggetto attivo dellobbligazione, detto creditore, al quale spetta di diritto esigere


una data prestazione;
2)un oggetto dellobbligazione, che la prestazione dovuta dal debitore al creditore;
3)un soggetto passivo dellobbligazione, detto debitore, il quale tenuto ad eseguire la
prestazione;
Possono esserci pi debitori o pi creditori, quindi, i soggetti possono essere determinati o
determinabili.
Loggetto dellobbligazione, ossia la prestazione dovuto dal debitore al creditore deve avere
carattere patrimoniale, ossia deve essere suscettibile di valutazione economica (art.1174).
Linteresse del creditore, pu anche non essere di natura patrimoniale.
La prestazione pu essere classificata:
1)una prestazione di dare o consegnare: pu consistere nel pagamento di una somma di
denaro o nella consegna di un bene; essa pu dare luogo ad obbligazioni di genere
(consiste nella consegna di una cosa determinata solo nel genere:un dato quantitativo
di denaro,un dato numero di autovetture etc) o ad obbligazioni di specie (consistono
nella consegna di una cosa determinata nella sua identit es quel terreno,
quellautovettura etc);
2)una prestazione di fare: pu dar luogo a obbligazione di mezzi (deve svolgere una
determinata attivit senza garantire il risultato che il creditore si attende es il dovere di
un medico) o ad un obbligazione di risultato (il debitore obbligato, verso il creditore,
a realizzare anche il risultato es taxi);
3)una prestazione di non fare: un imprenditore si obbliga verso un altro a non fargli
concorrenza;
4)la prestazione di contrattare: consiste nel concludere un futuro contratto;
5) la prestazione di garanzia: differisce dalle altre in quanto esse sono prestazioni di
comportamento

In un rapporto obbligatorio possono esserci piu creditori di un medesimo debitore, e piu


debitori di un medesimo creditore. In questo caso lobbligazione pu essere: solidale o
parziaria.

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- C solidariet attiva quando, ciascuno dei creditori di un medesimo debitore, pu
rivolgersi a questo ed esigere da lui lintera prestazione ci libera il debitore
dallobbligazione nei confronti degli altri creditori; c solidariet passiva, quando
ciascuno dei debitori del medesimo creditore, pu essere costretto da questo ad
eseguire lintera prestazione con la conseguenza di liberare dallobbligazione gli altri
debitori.(art.1292).
- Lobbligazione parziaria quando, ciascuno dei creditori di un medesimo debitore pu
esigere da questo solo la sua parte della prestazione; o quando, ciascuno dei debitori
di un medesimo creditore (parziariet passiva) pu essere costretto a pagare solo la
sua parte. (art. 1314).
Uneccezione si ha quando la prestazione consiste nella consegna di una cosa
indivisibile(consegna di unautomobile) o in una prestazione di fare indivisibile(trasporto di
una cosa indivisibile) in questo caso lobbligazione sar necessariamente solidale (art.1316).

Le fonti di obbligazioni sono:


il contratto: accordo di 2 o pi parti, una fonte volontaria
il fatto illecito: ogni fatto che crea ad altri un danno ingiusta, una fonte non volontaria
ogni altro atto o fatto: questa categoria generica comprende sia fonti volontarie
che fonti non volontarie

LADEMPIMENTO E LINADEMPIMENTO
Capitolo decimo

Ladempimento lesatta esecuzione, da parte del debitore, della prestazione che forma
oggetto dellobbligazione. Ad esso consegue lestinzione dellobbligazione e la liberazione
del debitore. Lesattezza della prestazione deve essere valutata rispetto a diversi criteri:
a. le modalit di esecuzione della prestazione: nelladempiere lobbligazione il debitore
deve usare la diligenza del buon padre di famiglia, cio la diligenza delluomo medio
(art.1176 comma 1), la diligenza deve essere valutata secondo la natura dellattivit
esercitata(art 1176 comma2) es:il medico richiede una diligenza specifica
b. il tempo di esecuzione della prestazione: la prestazione deve essere eseguita dal
debitore a richiesta del creditore o alla scadenza del termine. Nel primo caso, il
creditore pu in qualsiasi momento a sua scelta esigere la prestazione (art.1183); nel
secondo caso, il termine fissato si presume a favore del debitore,oppure pu essere a
favore del creditore o pu essere a favore di entrambi (art.1184);
c. il luogo di esecuzione della prestazione deve essere stabilito dalle parti, e se non
hanno stabilito nulla valgono 3 regole:
1) lobbligazione di consegnare una cosa determinata va adempiuta nel luogo in cui
la cosa si trovava quand sorta lobbligazione;
2) lobbligazione di pagare una somma di denaro si adempie al domicilio del
creditore al tempo delladempimento;
3) ogni altra obbligazione si adempie al domicilio del debitore al momento
delladempimento (art.1182);
d. la persona che esegue la prestazione: tenuto ad eseguire la prestazione il debitore
oppure da un terzo nel caso si tratti di consegnare una somma di denaro o cose
fungibili.
Il creditore pu rifiutare ladempimento del terzo solo in 2 casi:
1) se ha un obiettivo interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione;
2) o se il debitore abbia manifestato al creditore la sua opposizione alladempimento
altrui (art.1180);

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e. il destinatario delladempimento: chi paga nelle mani del creditore incapace di
intendere e di volere non liberato,ladempinto deve essere eseguito nelle mani del
suo rappresentante legale, o dei genitori, o del curatore a meno che non provi che
quanto ha pagato stato rivolto a vantaggio dellincapace (art.1190);
f. lidentit della prestazione: il debitore liberato solo se esegue la prestazione dovuta;

Linadempimento consiste in ogni discordanza tra il dovuto e ci che effettivamente


prestato. Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta tenuto al
risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo stato
determinato da impossibilit della prestazione derivante da causa a lui non imputabile
(art.1218).
altre cause di estinzione sono:
novazione: sostituire unobbligazione esistente per volont delle parti, con una nuova
diversa dalla precedente per oggetto o per titolo (art.1230). per oggetto: il
trasferimento pu avvenire non pi per denaro ma con immobile. Per titolo: la somma
di denaro viene restituita non pi a titolo di prezzo di vendita ma a titolo di mutuo.
remissione: la rinuncia volontaria del creditore al proprio diritto, pu consistere in una
dichiarazione espressa (art 1236) se il creditore offre di estinguere il debito, il debitore
pu rifiutarsi,ma deve farlo in un tempo preciso se tace invece lobbligazione viene
estinta.
compensazione: vi compensazione quando 2 persone sono obbligate luna nei
confronti dellaltra, essa pu essere totale o parziale, oppure possiamo avere:
a)compensazione legale: opera in modo automatico(cio di diritto) si attua tra debiti:
-omogenei, che abbiano quindi per oggetto la stessa somma di denaro
- liquidi, valutabili economicamente
- esigibili, non sottoposti a termine non ancora scaduto
b)Compensazione giudiziale: decisa dal giudice
c) compensazione volontaria : accordo delle parti senza compensazione giudiziaria e
legale
confusione: debitore e creditore si riuniscono nella stessa persona e cos i rapporti di
debito-credito si esauriscono(art.1253-1255);

IL CONTRATTO
Capitolo undicesimo

Art. 1321
Il contratto laccordo di due o pi parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un
rapporto giuridico patrimoniale.
cio avere come oggetto cose o prestazioni personali suscettibili a valutazione economica
il contratto bilaterale quando le parti sono 2 necessariamente 2, es(venditore
compratore) invece plurilaterale quando sono pi di 2 come nei contratti di societ o di
associazione
Lart.1325 CC scompone il concetto di contratto in 4 requisiti del contratto:
accordo tra le parti;
la causa;
loggetto;
la forma quando risulta prescritta dalla legge sotto pena di nullit.

LACCORDO TRA LE PARTI


Ci che costituisce o regola o estingue un rapporto patrimoniale laccordo tra le parti, ossia
la loro concorde volont. Il contratto pu essere concluso in modo

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- espresso : quando la volont delle parti viene dichiarata, in maniera scritta o orale
- tacito: quando la volont delle parti non viene dichiarata ma si presume dal comportamento
AUTONOMIA CONTRATTUALE (art.1322 CC): le parti possono liberamente determinare il
contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge.
La proposta: la dichiarazione di volont di chi vuole vendere, mentre laccettazione la
dichiarazione di volont di accettare o meno la proposta.( AUTONOMIA CONTRATTUALE)

PROCESSO DI FORMAZIONE DEL CONTRATTO (art.1325 CC):


Il contratto si forma sul principio dellaccordo tra le parti ed inoltre il contratto concluso nel
momento in cui chi ha fatto la proposta a conoscenza dellaccettazione dellaltra parte.

proposta consenso negoziale

accettazione

Unaccettazione non conforme alla proposta equivale ad una nuova proposta.


Il contratto concluso, o perfezionato, solo se e solo quando si raggiunge piene coincidenza
fra le dichiarazioni di volont delle parti contraenti. Fino a che laccordo non si perfezionato
non si manifestano gli effetti.

Leffetto del contratto avviene dal momento in cui la proposta viene accettata e
laccettazione della proposta, recapitata al domicilio del proponente, ci fa presumere che ne
sia a conoscenza, a meno che egli non dimostri di non averne avuto notizia senza sua colpa
(art.1335 CC). (es. Caio accetta la proposta di Tizio, laccettazione viene comunicata al
domicilio di Tizio presumendo che ne sia a conoscenza, se cos non fosse deve dimostrare
di non aver avuto notizia a causa di malattia, ragioni di lavoro ecc.)

CAUSA
La causa una funzione economica-sociale dellatto di volont, per regolare o estinguere un
rapporto patrimoniale non sufficiente la volont il bene non passa dalluno allaltro e
lobbligazione non sorge se manca una causa

La causa deve esistere sia in astratto che in concreto.


Es. Se mi voglio assicurare, la causa in astratto c, tipica, ma se manca il rischio sulla
cosa che voglio assicurare manca la causa in concreto.

Lilleicit della causa produce nullit nel contratto. Il controllo della funzione economico
sociale della causa si pone solo per i contratti atipici.
Art.1343 CC la causa illecita quando contraria a norme imperative, allordine pubblico o
al buon costume. La causa non va confusa con il motivo.
Il motivo la ragione interna per la quale il soggetto si induce al negozio. I motivi sono
irrilevanti per il diritto ma rileva solo il motivo illecito. Il contratto illecito (quindi nullo)
quando le parti si sono determinate a concluderlo esclusivamente per un motivo illecito
comune ad entrambe (art.1345 CC). I caratteri necessari per lannullamento quindi sono:
illecito;
determinante alla ragione del negozio;
comune alle parti (non basta la conoscenza di una delle parti ma ci vuole la
condivisione del motivo).
Ci possono essere contratti in frode alla legge visti cio come mezzi per eludere una norma
imperativa (art.1344 CC).

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OGGETTO
la cosa o il diritto (reale o di credito) che il contratto trasferisce da una parte allaltra
oppure le prestazione che una parte si obbliga ad eseguire a favore dellaltra. Il contratto ha
pi oggetti: es. la cosa venduta e il prezzo;
L'oggetto del contratto deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile (art.1346
CC).
Loggetto deve essere determinato o determinabile attraverso gli elementi compresi nel
contratto.
Pu essere oggetto del contratto una cosa futura.

FORMA
Il principio generale la libert delle forme, purch il contratto sia valido sufficiente che la
volont delle parti sia espressa in qualunque modo o forma. Fanno eccezione i contratti
immobiliari che trasferiscono la propriet su beni immobili che hanno bisogno di un atto
scritto(art 1350) la forma scritt necessaria anche per altri contratti che non hanno per
oggetto beni immobili.

Le forme scritte:
L'atto pubblico il documento redatto dal notaio il quale attesta le volont dichiarata in sua
presenza dalle parti, con le richieste formalit.(art.2699 CC.)
La scrittura privata il documento sottoscritto dalle stesse parti senza la partecipazione di
un pubblico ufficiale, la scrittura privata pu essere autenticata da un notaio(art 2703)

IL CONTRATTO PRELIMINARE
il contratto con il quale le parti si obbligano, luna nei confronti dellaltra, a concludere un
futuro contratto, del quale predeterminano il contenuto essenziale. La figura pi diffusa il
preliminare di vendita: fonte di obbligazione, per una, di vendere, per laltra, di comprare.
Il trasferimento della propriet si avr solo quando le parti concluderanno il contratto
definitivo.
Qui le parti si impegnano reciprocamente a ritrovarsi in un secondo momento per riprodurre
il contratto gi definitivo.
Altra figura la minuta di contratto: le parti concordano su alcuni estremi del futuro
contratto, ma non ancora su punti essenziali. Se non si raggiunge il successivo accordo sui
punti mancanti, si dovr ritenere di essere in presenza di un contratto nullo.

VALIDIT E INVALIDIT DEL CONTRATTO


Capitolo dodicesimo

La nullit e lannullabilit sono sanzioni che rientrano nella categoria della invalidit del
contratto.

NULLIT:.
la sanzione pi grave prevista dal nostro ordinamento giuridico;
latto nullo non produce alcun effetto;

CAUSE DI NULLIT DEL CONTRATTO (art.1418 CC)


Il contratto nullo quando contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga
diversamente. Le ipotesi per le quali la legge dispone diversamente sono quelle

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dellannullabilit del contratto e sono lincapacit di contrattare delle parti. Producono nullit
del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati dall'articolo 1325 (accordo tra le parti,
forma, oggetto, causa).
Il contratto nullo oltre ai motivi elencati in precedenza, anche per illiceit della causa ,
delloggetto, dei motivi ( art 1418) questi sono illeciti quando sono contrari a norme
imperative, allordine pubblico, o al buon costume.
- Loggetto: illecito quando la cosa/prestazione in questione del contratto uno
strumento illegale(vendere sostanze stupefacenti o rubate)
- La causa: si riferisce alla funzione del contratto e non alla cosa/prestazione
- Il motivo: per la conclusione del contratto solitamente irrilevante per il diritto, ma
diventa rilevante quando illecito. Per rendere nullo il contratto il motivo deve essere
illecito deve essere conosciuto da entrambe le parti( es. noleggiare una nave per
esercitare il contrabbando)
ANNULLABILIT
Cause di annullabilit sono: lerrore, la violenza, il dolo e gli altri casi stabiliti dalla legge.
Le cause annullabilit possono essere suddivise in due grandi gruppi:
le cause attinenti allincapacit di chi contrae (art.1425 CC) es. minore, interdetto,
inabilitato;
le cause che attengono ai vizi del consenso: il soggetto che contrae pienamente
capace ma la sua volont viziata (errore, violenza o dolo) art.1427 CC.
Lincapacit naturale : diversa dallincapacit legale infatti lincapacit di intendere e di
volere del maggiorenne affetto da infermit mentale, ma non interdetto ne inabilitato; oppure
lo stato temporaneo di intendere e di volere ovvero causa transitoria.

LERRORE:
il contratto annullabile se la volont di una delle parti stata dichiarata per errore o estorta
con dolo o violenza. Queste rientrano nella categoria dei vizi della volont.
pu essere: errore motivo o errore ostativo.
-Errore motivo: per essere causa di annullabilit del contratto deve essere un errore
essenziale( art 1428), cio il contraente non avrebbe concluso il contratto se fosse stato a
conoscenza dellerrore.
Lerrore essenziale quando:
1) cade sulla natura o sulloggetto del contratto: il primo lerrore sul tipo di contratto(es.
credo di comperare invece ricevo in leasing), il secondo riguarda la cosa o la prestazione
descritta nel contratto( es. credo di aver acquistato un biglietto per un dato film, e invece mi
viene data la proiezione di un altro film).
2) cade sull'identit delloggetto quando compro un terreno credendo che i suoi estremi
catastali ne indicano un altro cio quello che volevo comprare. Oppure cade sulla qualit
delloggetto.
3) quando cade sullidentit o sulle qualit della persona dellaltro contraente, nel primo caso
credo di contrattare con Tizio ma invece contratto con Caio. Nel secondo caso non sono a
conoscenza che il contraente non sia in condizione economiche buone.
4) se si tratta di errore di diritto, quando il contraente non a conoscenza o interpreta in
modo errato la legge( es. compro un terreno agricolo per costruire, interpretando in modo
errato il piano regolatore che mi vieta di costruire in quella zona)
-Lerrore ostativo: un errore sulla dichiarazione del contraente stesso oppure un errore
commesso dalla persona o dallufficio che trasmette la dichiarazione quindi commesso da
terzi.

Il DOLO: il contraente indotto in errore da raggiri, puo essere dolo determinante o


incidente. Il primo quando il contraente se fosse stato a conoscenza del raggiro non
avrebbe contrattato, il contratto annullabile (art. 1439); il secondo quando il contraente
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avrebbe ugualmente contrattato ma in condizioni diverse, il contratto valido e laltro
contraente deve risarcire il danno subito

La VIOLENZA pu essere: fisica o morale


La prima esclude la volont del dichiarante e comporta la nullit del contratto; la seconda
consiste nellestorcere il consenso con la minaccia, si costringe la persona a dichiarare la
propria volont.
Differenze tra nullit e annullabilit:
a chiedere la dichiarazione di nullit pu essere chiunque, anche se terzo rispetto alle
parti, basta che dimostri di avere interesse (art. 1421), a chiedere lannullamento del
contratto pu farlo sono la parte a cui prevista lannullabilit, cio la parte incapace di agire
o vittima dellerrore ecc.

EFFICACIA E INEFFICACIA DEL CONTRATTO


Capitolo tredicesimo

Il contratto invalido anche inefficace: la sentenza che dichiara nullit o che pronuncia
lannullamento del contratto lo rende improduttivo di effetti giuridici ed elimina gli effetti
prodotti nel frattempo.
Si fa riferimento a:
CONDIZIONE: un avvenimento futuro e incerto al cui verificarsi si producono o vengono
meno gli effetti del contratto.
Condizione sospensiva, se si verifica la condizione si producono gli effetti;
Condizione risolutiva, se si verifica la condizione produce la risoluzione del contratto e gli
effetti si eliminano
La condizione pu essere:
-casuale; lavvenimento futuro pu essere indipendente dalla volont delle parti o dipendere
da 1 di esse.
-potestativa se si tratta di elementi determinati dal soggetto;
-mista se si verificano entrambi i casi.
La condizione meramente potestativa consente in un fatto il cui compimento o la cui
omissione non dipende dalla volont del terzo ma dal mero arbitrio (se vorr); per
questo motivo nulla

SIMULAZIONE: una causa definitiva dellinefficacia del contratto. I contraenti con la


propria dichiarazione creano condizioni apparenti per fingere un contratto nei confronti di
terzi, oppure stipulano un contratto con contenuti diversi da quello voluto.

La simulazione pu avere 3 forme:

-Simulazione assoluta: le parti fingono di porre in essere un contratto, mentre in realt non
ne vogliono porre in essere nessuno;

-simulazione relativa: le parti fingono di porre in essere un contratto, mentre in realt ne


vogliono porre in essere un altro. Il contratto simulato quello destinato solo ad apparire,
mentre il contratto dissimulato quello realmente voluto dalle parti.

-Interposizione fittizia di persone: nel contratto simulato appare come contraente un


soggetto, detto interposto, che una persona diversa dal reale contraente chiamata
interponente.

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Prove della simulazione (art.1417 CC):le parti non possono provare la simulazione tramite
testimoni, ma solo tramite prova scritta dellaccordo di simulazione. I terzi possono provare
la simulazione anche per testimoni in quanto sarebbe difficile procurarsi lo scritto che le parti
tengono nascosto.

LA RAPPRESENTANZA
Capitolo quattordicesimo

RAPPRESENTANZA
Il contratto concluso dal RAPPRESENTANTE in nome e nell'interesse del rappresentato, nei
limiti delle facolt conferitegli, produce direttamente effetto nei confronti del RAPPRESENTATO
(art.1388 CC).

Il rappresentante DEVE concludere il contratto


in nome del rappresentato;
nei limiti della facolt conferitegli;
nellinteresse del rappresentato; se c conflitto di interessi del rappresentante il
contratto annullabile.

AMBASCERIA: quando tutti gli elementi del contratto siano stati decisi dal rappresentato,
e il rappresentante si limita a dichiarare la sua volont.

CONTRATTO DI MANDATO Il mandato il contratto con il quale una parte si obbliga a


compiere uno o pi atti giuridici per conto dell'altra (art.1703 CC).
Il mandato pu essere:
con rappresentanza (art.1704 CC) se al mandatario stato conferito il potere di agire
in nome del mandante. Si applicano le regole della rappresentanza;
senza rappresentanza (art.1705 CC) Il mandatario agir per conto del mandante ma
in proprio nome, con la conseguenza che ne acquisir gli obblighi e diritti derivati dal
contratto concluso.

GLI EFFETTI DEL CONTRATTO


Capitolo quindicesimo
Linsieme dei diritti e delle obbligazioni reciproche che nascono dal contratto definito
rapporto contrattuale.
Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non pu essere sciolto che per mutuo dissenso o
per cause ammesse dalla legge (art.1372 CC).
MUTUO DISSENSO: nuovo accordo fra le parti diretto a estinguere il gi costituito rapporto
contrattuale.

Il contratto pu consentire a una delle parti o ad entrambe la facolt di recesso unilaterale


(art 1373 cc). Questo atto unilaterale non richiede laccettazione dellaltra parte ma
semplicemente che ne sia a conoscenza per sciogliere il contratto.
Contratti a esecuzione istantanea e esecuzione differita, la facolt di recesso pu essere
esercitata solo prima che la parte abbia gi eseguito la sua prestazione
Contratti a esecuzione continua o periodica, il recesso si pu effettuare anche se gi
iniziata la prestazione. La legge nega i rapporti contrattuali perpetui che vincolano le parti
per tutta la vita. Per alcuni contratti un requisito essenziale la previsione di un termine di
durata.

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Nel nostro ordinamento vige il PRINCIPIO CONSENSUALISTICO ( art 1376 cc) nei contratti che
hanno per oggetto il trasferimento della propriet di una cosa determinata, la propriet o il
diritto si acquistano per effetto del consenso delle parti. Ci significa che si diventa subito
proprietari al momento del contratto per effetto dellaccordo e non quando ci viene
consegnata la cosa. Quando loggetto del contratto sono merci da trasportare il passaggio
di propriet avviene al momento della consegna allo spedizioniere ( art 1378 cc ).

Art.1380 CC: questa norma risolve il conflitto tra persone che abbiano diritti di godimento
sulla medesima cosa adottando un criterio, cio prevale quello che per primo se ne
impossessato.

Gli effetti del contratto rispetto a terzi


il contratto vincola le parti ma non produce effetto rispetto ai terzi art 1372 CC.
Chi, per contratto, promette la prestazione di un terzo esprime una valida promessa, ma
obbliga solo se stesso: se il terzo si rifiuta di obbligarsi, il promittente dovr indennizzare il
danno subito dellaltro contraente (art. 1381 CC) es. tizio vende la propria azienda e
promette al compratore che la banca continuer a finanziarla,se la banca non finanzia sar
tizio a doverne rispondere.

Nel momento della conclusione del contratto una parte pu riservarsi la facolt di nominare
successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal
contratto stesso (art.1401 CC). La nomina deve essere fatta nel tempo stabilito nel contratto
o entro 3 giorni e non ha effetto se non viene accettata dal terzo art 1402 CC.
Effetti della nomina art.1404 CC: Quando la dichiarazione di nomina stata validamente
fatta, la persona nominata acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dal contratto con
effetto dal momento in cui questo fu stipulato.

Contratto a favore di terzi (artt.1411 ss CC):


questo tipo di contratti rappresentano uneccezione. Gli effetti positivi del contraente vanno a
favore di un terzo (es. assicurazione sulla vita con beneficiario altro soggetto). Non occorre
che il terzo accetti, ma acquista il diritto automaticamente,se il terzo non accetta i benefici
rimangono allo stipulante. Occorre che lo stipulante abbia un proprio interesse a procurare
benefici al terzo.

RESCISSIONE E RISOLUZIONE
Capitolo sedicesimo
RISOLUZIONE:
non altro che lo scioglimento del contratto. Si distingue tra contratti a titolo oneroso e
contratti a titolo gratuito. Questi indicano lo scambio tra le prestazioni delle parti ,
ciascuna delle parti si obbliga una prestazione per avere in cambio la prestazione
dellaltra parte. Questo rapporto di corrispettivit tra le prestazioni detto SINALLAGMA.
La legge prevede 3 generali cause di risoluzione del contratto :
risoluzione per inadempimento: pu assumere 2 forme
1) risoluzione giudiziale, se una delle parti del contratto non adempie alla propria
obbligazione laltra parte ha 2 scelte:
a) pu agire in giudizio per ladempimento che richiede al giudice di condannare
linadempiente ed eseguire la prestazione mancata
b) pu agire per la risoluzione, chiedendo al giudice di sciogliere il contratto art 1453
cc, verr anche esso esonerato dalla propria prestazione e se gi stata effettuata
potr chiedere la restituzione.
2) risoluzione stragiudiziale, opera di diritto e se ne conoscono 3 forme:

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a) il contratto pu essere risolto per inadempimento senza provvedimento giudiziario, la
parte adempiente pu ordinare per iscritto allaltra parte di adempiere entro un termine che
non pu essere inferiore a 15 giorni . allo scadere del termine il contratto risolto di diritto
b) clausola risolutiva espressa, le parti possono accordarsi che il contratto si risolva di diritto
senza necessit di rivolgersi al giudice, la parte adempiente deve dichiarare allaltra di voler
risolvere il contratto
c) dato dal termine essenziale con il quale il contratto risolto di diritto entro il tempo
indicato nel contratto.

Risoluzione per impossibilit sopravvenuta della prestazione e risoluzione per


eccessiva onerosit sopravvenuta.
Limpossibilit sopravvenuta della prestazione comporta lestinzione dellobbligazione e
quindi la risoluzione del contratto, la parte liberata dallobbligazione non pu chiedere la
controprestazione e se lha gi ricevuta deve restituirla( art 1463 ).
Limpossibilit sopravvenuta pu essere solo parziale, in tal caso non si risolve ma laltra
parte ha diritto a una riduzione della controprestazione che pu assumere anche valore
economico.
risoluzione per eccessiva onerosit data da uno squilibrio economico tra le prestazioni.
Pu accadere che nel tempo fra il momento della conclusione del contratto e quello
dellesecuzione di una prestazione sopraggiungono avvenimenti straordinari e
imprevedibili quali la prestazione di una delle due parti diventa eccessivamente onerosa
rispetto alla prestazione dellaltra.

RESCISSIONE:
la rescissione del contratto significa scioglimento o risoluzione di esso, abbiamo 2 ipotesi:
1) Contratto concluso in stato di pericolo, cio chi per contratto assume obbligazioni con
sproporzione tra il valore di ci che d e quello che riceve (es: il chirurgo in caso di
operazione urgente chiede 10.000 euro anzich .5.000 approfittando della situazione
di pericolo.) art 1447 CC
2) Contratto concluso in stato di bisogno: c sproporzione tra la prestazione di una parte
e quella dellaltra, essa dovuta dalla situazione di bisogno economico, anche
momentaneo, di una delle parti. Es(persona che si trova in difficolt svendendo i
propri beni per realizzare denaro, e il compratore che sa delle condizioni di nquesto
ne approfitta offrendo un prezzo irrisorio).

La presupposizione : una causa di risoluzione del contratto non prevista dalla legge ma
riconosciuta dalla giurisprudenza che consiste in un presupposto oggettivo del contratto che
le parti hanno avuto presente nel momento della sua conclusione, ma che non hanno
menzionato nel contratto, al successivo venir meno di quel presupposto viene ricollegata la
possibilit, per il contraente che vi ha interesse, di ottenere dal giudice la risoluzione del
contratto. Lopposta soluzione tende a basarsi sullapplicazione delle clausole generali di
buona fede nellinterpretazione e nellesecuzione del contratto.

CRITERI DI COMPORTAMENTO DEI CONTRAENTI E


DINTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO
Capitolo diciassettesimo
La buona fede esprime un dovere: il dovere delle parti contraenti di comportarsi con
correttezza e lealt. La buona fede contrattuale ha la funzione di colmare le inevitabili lacune
legislative: la legge non pu prevedere tutte le possibili soluzioni; il principio generale della
correttezza e della buona fede consente di identificare altri divieti e altri obblighi oltre a quelli
previsti dalla legge.

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Il dovere di buona fede opera:
a) nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto (art.1337); ha un
dovere di informazione completa e non imprecisa; chi viola la buona fede, ha Causato
danno ed , quindi, tenuto a risarcire;
b) nellesecuzione del contratto art 1375 cc : c lobbligo di comportarsi secondo buona
fede in pendenza della condizione, per conservare integre le ragioni dellaltra parte
(art.1358); c il divieto di rifiutare la propria prestazione, avvalendosi della eccezione
di inadempimento, se il rifiuto contrario alla buona fede (art.1460); es. (lazienda
elettrica pu sospendere lerogazione di energia allutente che non paga la bolletta,
ma contraria alla buona fede sospenderla se la bolletta non pagata stata
recapitata nel mese di agosto quando lutente in ferie.

I criteri per linterpretazione del contratto vincolano le parti, sono criteri dei quali si avvale il
giudice, allorch vi sia una controversia fra le parti. Si possono avere 2 criteri:
Linterpretazione soggettiva si basa sulla ricerca della comune intenzioni delle parti;
linterpretazione oggettiva si rif al concetto di buona fede contrattuale.
Criteri oggettivi sono:
le clausole ambigue, alle quali si possono attribuire pi sensi;
le clausole delle condizioni generali di contratto, si interpretano contro lautore della
clausola, cio il contraente pi debole;
Secondo il principio di conservazione del contratto la clausola si interpreta nel senso in cui
risulta pi valida o efficace (art.1367).

I FATTI ILLECITI
Capitolo diciannovesimo

FATTO ILLECITO: qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto
(art. 2043). Lobbligazione che ne deriva , in particolare, lobbligazione di risarcire il
danno;(dare una somma di denaro che rappresenta lequivalente monetario del danno subito
)infatti, le obbligazioni derivano da fatto illecito (art. 1173) e unobbligazione di risarcimento
del danno, pu derivare anche da contratto (art. 1453).

Il fatto illecito presenta elementi oggettivi:


1. il fatto: un comportamento umano, commissivo (consiste in un fare) od omissivo
(consiste in un non fare);
2. il danno ingiusto: la lesione di un interesse altrui, meritevolmente di protezione
secondo lordinamento giuridico in alcuni casi lingiustizia palese:
quando sia stato leso un diritto della personalit (diritto alla salute,allintegrit
fisica, diritto allonore)
quando sia stato leso un diritto reale (diritto di propriet) es. automobile
danneggiata in un incidente stradale
quando luccisione di una persona comporti lesione del diritto al mantenimento
dei suoi familiari;
quando sia stato leso un diritto relativo (diritto di credito);es uccisione di un
giocatore crea danno anche alla societ che ne detiene il contratto.
quando sia stata lesa la libert contrattuale;es (il contraente indotto a
concludere un contratto che altrimenti non avrebbe concluso , per falsa
informazione di un terzo)
quando sia stata lesa una situazione di fatto (uccisione del concubino ossia
donna non legata da matrimonio ma convivente e mantenuta dalla persona
uccisa);

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quando sia stato leso, da parte della Pubblica .Amministrazione ., un interesse
legittimo;
3. il rapporto di casualit fra il fatto e il danno: deve esserci un rapporto di causa ed
effetto tra fatto e danno, per cui si possa dirsi che il primo ha causato il secondo;es
se tizio ferisce caio in un incidente e mentre lautoambulanza mentre lo trasporta in
ospedale viene coinvolta in un altro incidente con la conseguente morte di caio, tizio
dovr rispondere solo del ferimento e non della morte)
il fatto illecito presenta anche elementi soggettivi:
4. il dolo o la colpa: dolo lintenzione di provocare levento dannoso, colpa invece la
mancanza di diligenza, prudenza ossia il danno non voluto ma provocato per
imprudenza (lonere di provare il dolo o la colpa del danneggiante incombe sul
danneggiato).

RESPONSABILIT INDIRETTA: responsabile del danno un soggetto diverso da quello


che ha commesso il danno (art. 2043). Ipotesi:
a. responsabilit dei padroni o dei committenti: se il danno cagionato da un
dipendente, del danno risponde il suo datore di lavoro (art.2049);
b. responsabilit di chi tenuto alla sorveglianza di incapaci: se il fatto illecito
commesso da persona incapace di intendere e di volere, questa non ne risponde
(art.2046), ne risponde chi tenuto alla sorveglianza dellincapace (art.2047);
c. responsabilit dei genitori, dei tutori, dei percettori: i genitori sono responsabili dei
fatti illeciti dei propri figli, il tutore lo per linterdetto o per il minore, gli insegnanti
dei propri allievi (art.2048); i responsabili in b e c possono liberarsi da
responsabilit, provando di non aver potuto impedire il fatto.

RESPONSABILIT OGGETTIVA: si risponde di un fatto produttivo di danno anche se lo si


commesso senza dolo e senza colpa. Si basa sulla sola esistenza, tra fatto e evento
dannoso, di un rapporto di casualit: si risponde se il danno appare conseguenza evitabile
del fatto commesso; ci si libera da responsabilit con la prova dellimprevedibilit o
dellinevitabilit dellevento dannoso.
I casi pi importanti di responsabilit oggettiva sono:
1. esercizio di attivit pericolose: chi crea danno ad altri tenuto al risarcimento se non
prova di aver adottato tutte le misure per evitare il danno (art.2050);
2. animali o cose in custodia (art.2051/2052);
3. rovina di edificio es se un edificio crolla e crea danni a persone o cose ne risponde il
proprietario, salvo che il danno non causato per difetto di manutenzione (art. 2053);
4. circolazione dei veicoli (art.2054);

IL RISARCIMENTO DEL DANNO: chi responsabile del danno, o a titolo di dolo o di colpa
oppure a titolo di responsabilit diretta o oggettiva, deve risarcirlo, ossia risarcire al
danneggiato con una una somma di danaro in base al danno causato (art.2056).
In luogo del risarcimento in danaro si pu ottenere, se possibile una reintegrazione in forma
specifica (art.2058)il risarcimento del bene leso pu avvenire anche attraverso la
sostituzione del bene stesso; il danno risarcibile solo il danno patrimoniale e comprende
lucro cessante e danno emergente. Il primo sempre danno futuro( es il mancato guadagno
che spetta al lavoratore colpito da invalidit permanente, il lucro corrisponde alle somme che
avrebbe percepito nella sua vita lavorativa senza invalidit), mentre il secondo pu essere
sia presente sia futuro ( spese per le cure).
I danni non patrimoniali (morali) sono sofferenze fisiche o psichiche del danneggiato, sono
risarcibili solo nei casi previsti dalla legge (art.2059). Il danno biologico la lesione
dellintegrit psico fisica della persona.

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Se pi persone sono responsabili dello stesso danno, rispondono solidamente; il
danneggiato pu richiedere risarcimento da ciascuno di essi, sar poi chi ha pagato che avr
azione di regresso nei confronti degli altri responsabili( se tizio e caio sono responsabili del
danneggiamento di sempronio anche se la colpa e al 90% di tizio e al 10% di caio,
sempronio pu esigere il risarcimento dellintero danno da caio, che poi pretender da tizio il
rimborso del suo 90 %), e solo ora si potr tenere conto del diverso grado della colpa di
ciascun (art.2055).

IL DANNO DA PRODOTTI: una qualit che si richiede ad ogni prodotto industriale la


possibilit di essere usato in condizioni di sicurezza, senza pregiudizio in pratica per integrit
fisica e per i beni dellutente. Al danneggiato spetta lonere di provare il danno, il difetto e la
connessione casuale fra difetto e danno. La responsabilit oggettiva ammette la prova
liberatoria che concede al produttore di liberarsi da responsabilit in vari modi.

RESPONSABILIT DEL DEBITORE E GARANZIA DEL


CREDITORE
Capitolo ventunesimo

LA RESPONSABILIT PATRIMONIALE: il debito il dovere del debitore di eseguire una


data prestazione avente valore economico; il credito il diritto del creditore di esigere quella
data prestazione. Il rapporto obbligatorio, che nasce, destinato ad estinguersi con
ladempimento, cio con lesecuzione della prestazione: il creditore realizza cos il proprio
diritto, il debitore consegue la propria liberazione.
Secondo il principio della responsabilit patrimoniale, il debitore risponde delladempimento
delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti o futuri (art.2740). essi costituiscono la
garanzia del creditore.
Il debito ha per oggetto una specifica prestazione( es dare 100 euro ) a un creditore), mentre
la responsabilit,ha per oggetto lintero patrimonio del debitore ( es vale 10.000 euro). Il
credito il diritto ad una data prestazione ( es il pagamento dei 100 euro), la garanzia del
credito costituita dallintero patrimonio del debitore. ( es i 10.000 euro)
Il rapporto fra debito e responsabilit si manifesta:
in fase costitutiva;il debitore nel momento in cui gli viene concesso un mutuo in quanto
disponga di un patrimonio, il debitore potr disporre solo di beni immobile a patto che
il loro valore sia superiore al mutuo ricevuto.
in fase estintiva, il creditore pu procedere allesecuzione forzata, quando il debitore non
non esegue la prestazione dovuta;
in fase intermedia, riguarda le vicende che possono investire il patrimonio del debitore.es
un mutuo che grava sul suo patrimonio, pu far perdere garanzie al creditore, che in
questo caso pu adottare delle misure di tutela come quella di richiedere la
prestazione prima del termine di scadenza.

LE GARANZIE REALI, IL PEGNO: ha la funzione, come lipoteca, di vincolare un dato bene


a garanzia di un dato credito; il bene pu essere dello stesso debitore oppure di un terzo che
acconsenta di garantire per un debito altrui. Il pegno si costituisce su cose mobili, oppure su
diritti di credito (art.2784). Sono diritti reali di garanzia, diritti reali su cosa altrui: il bene resta
di propriet di chi lo ha dato in pegno e pu essere, liberamente, alienato. Ma il creditore,
che detto creditore pignoratizio (ipotecario) nel caso dellipoteca, acquista un duplice
diritto:
il diritto di procedere ad esecuzione forzata sul bene anche nei confronti del terzo
acquirente (il pegno o lipoteca segue la cosa nei successivi passaggi di propriet,
fino a quando il credito non sia estinto) detto diritto di seguito;

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il diritto di soddisfarsi sul prezzo ricavato dalla vendita forzata del bene con preferenza
rispetto agli altri eventuali creditori del medesimo debitore (diritto di prelazione). Il
creditore pignoratizio ha come vantaggio rispetto agli altri eventuali creditori, e quindi
sar il primo ad essere risarcito. Es( se il valore della cosa venduta e superiore al
debito con il creditore principale e gli altri creditori, la somma restante rimane al
debitore)
La cosa data in pegno ha, normalmente, un valore superiore allammontare del credito che
garantisce; di questo maggior valore, il creditore non pu approfittare: nullo il patto
commissorio, ossi il patto con il quale creditore e debitore convengano che, in caso di
mancato pagamento, la cosa data in pegno passi di propriet del creditore (art.2744).
Il pegno si costituisce per contratto reale di cose mobili, che si perfeziona solo con la
consegna della cosa dal proprietario al creditore (art.2786); quando si tratta di pegno di
crediti, un contratto si perfeziona solo con la notificazione del pegno al debitore da parte del
creditore( es se il debitore paga il suo debito di 100 euro deve anche metterlo per
iscritto(art.2800).
Se il debitore paga, in capitale,il valore della cosa impegnata il creditore dovr restituirgliela
(art.2794). Se il debitore non paga, il creditore, dopo avergli intimato di pagare, pu far
vendere la cosa da un mediatore o chiedere al giudice che gli sia assegnata la propriet.
Per il pegno di crediti, il creditore pignoratizio tenuto, alla scadenza, a riscuotere il credito:
tratter quanto a lui dovuto e, quindi verser leventuale eccedenza al proprio debitore
(art.2803). perci il pegno dei crediti implica anche un mandato a riscuotere il credito del
proprio debitore.

LIPOTECA: si distingue dal pegno perch ha ad oggetto beni immobili oppure beni mobili
iscritti in pubblici registri e perch la sua costituzione richiede una specifica modalit:
liscrizione in pubblici registri.
Lipoteca pu avere diverse fonti:
-ipoteca volontaria: si basa su un contratto fra debitore o terzo datore di ipoteca e
creditore o su un atto unilaterale(ossia dichiarazione di una sola parte) del debitore o
del terzo datore di ipoteca. Devono avere forma scritta a pena di nullit (art.2821);
-ipoteca giudiziale: si basa su una sentenza di condanna al pagamento di una somma di
danaro o alladempimento di unaltra obbligazione o al risarcimento del danno da
liquidarsi successivamente (art.2818);
-ipoteca legale: pu essere iscritta, anche contro la volont del debitore, nei casi
espressamente indicati dalla legge (alienazione bene mobile registrato o immobile
che non sia stato pagato dallacquirente). In questo caso lipoteca si costituisce su
bene alienato e garantisce il pagamento del prezzo (art.2817).
Sia lipoteca giudiziale che quella legale, si costituiscono per iniziativa del creditore.
Lipoteca volontaria, lipoteca giudiziaria e latto unilaterale, sono solo dei titoli per ottenere
lipoteca, purch questa esista veramente deve essere inscritta nei registri (art. 2808). Su un
medesimo bene si possono iscrivere pi ipoteche, alle quali viene assegnato un grado, in
base alla loro successione. Se il bene viene sottoposto a vendita, verr soddisfatto prima il
creditore di primo grado, poi quello di secondo.
Caratteristiche:
liscrizione conserva il suo effetto per ventanni, trascorsi i quali lipoteca si estingue,
salvo che liscrizione non venga rinnovata prima della scadenza (art.2847);
un diritto reale di garanzia: il bene ipotecato pu essere venduto, ma chi lo
compera, compera un bene gravato da ipoteca;
il creditore non pagato ha diritto di promuovere la vendita forzata del bene anche in
confronto al terzo acquirente (art.2808);

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lipoteca si estingue con la sua cancellazione nel registro; il conservatore dei registri
non pu procedere dufficio alla cancellazione, serve una domanda dalla parte
interessata (art.2884).

LA FIDEIUSSIONE: il contratto con il quale una persona, detta fidussore, garantisce


ladempimento di unobbligazione altrui, obbligandosi personalmente verso il creditore
(art.1936).
Leffetto che produce la responsabilit solidale nei confronti del creditore: esso pu esigere
il pagamento dal debitore o dal fideiussore, senza necessit di rivolgersi prima al debitore
principale, salvo che ci non sia previsto dal contratto.(art. 1944)
Il fideiussore diventa debitore: la sua unobbligazione accessoria, valida solo se valida
lobbligazione del debitore principale (art.1939), ossia la causa del contratto di fideiussione
la garanzia di un debito altrui e se esso manca, viene meno la causa della fideiussione; la
fideiussione non pu eccedere ci che dovuto dal debitore (art.1941).
Se il creditore si rivolge al debitore principale e questo paga, si estingue lobbligazione
principale e anche la fideiussione; se, invece, il creditore si rivolge al fideiussore, questi ha
azione di regresso verso il debitore principale per il rimborso di quanto ha pagato (art.1950).

IL CONCORSO DEI CREDITORI E LE CAUSE DI PRELAZIONE: una medesima persona


pu avere pi creditori: il suo patrimonio pu costituire la garanzia patrimoniale di una
pluralit di crediti; vale la regola generale della parit di trattamento: i creditori hanno uguale
diritto di essere soddisfatti sui beni del creditore (art.2741). A ci fanno eccezione le cause di
prelazione, le quali consistono nel diritto di preferenza che riconosciuto dalla legge a
determinati crediti.
I privilegi sono diritti, di preferenza, accordati dalla legge a determinati crediti in
considerazione della causa del credito, ossia della specifica natura del rapporto dal quale
derivano. Il privilegio generale spetta su tutti i beni mobili del debitore, il privilegio speciale
solo su determinati beni, mobili o immobili e ha diritto di seguito, segue la cosa anche se
stata acquistata da terzi (art.2746/2747).

I creditori non muniti di cause di prelazione sono detti creditori chirografari, i creditori muniti
di pegno, ipoteca o privilegi sono detti creditori privilegiati. Il privilegio si basa su una
specifica connessione fra il credito e la cosa, mobile o immobile.

DECADENZA: pu accadere che il debitore diventi insolvente;nel caso in cui abbia piu debiti
con piu creditori, per il creditore si delinea una negativa prospettiva, in quanto gli altri
creditori si approprino di tutto ci che resta del patrimonio del debitore e al termine di
scadenza del pagamento del debito lui non trover pi nulla. Il codice civile, pone rimedio,
concedendo al creditore di esigere immediatamente la prestazione e di concorrere insieme a
tutti gli altri creditori (art.1186).
DIRITTO DI RITENZIONE: il creditore, che detenga una cosa del debitore, pu rifiutarsi di
restituirla fino a quando il suo credito non sia stato soddisfatto. Si parla di ritenzione
privilegiata quando sulla cosa il creditore ha qualche privilegio.

PRESCRIZIONE E DECADENZA
Capitolo ventitreesimo

PRESCRIZIONE: lestinzione dei diritti a causa del loro mancato esercizio per un tempo
prolungato (art.2934); il termine ordinario di prescrizione di dieci anni (art.2946), un
termine maggiore vale per i diritti reali su cosa altrui, che si estinguono per mancato

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esercizio ventennale. La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto poteva
essere esercitato (art.2935). Il diritto di propriet non sottoposto a prescrizione.
Il decorso del termine di prescrizione interrotto se:
a) il titolare del diritto compie un atto di esercizio dello stesso, come latto con il quale si
inizia un giudizio (art.2943);
b) il soggetto passivo riconosce lesistenza del diritto (art.2944).
se il creditore chiede il pagamento del credito al nono anno, ossia in prossimit della
scadenza il suo credito cadr in prescrizione dopo altri 10 anni.
Ci sono alcuni casi dove la prescrizione non di 10 anni ma ha termini pi breve. Es
annullamento del contratto: si prescrive dopo 5 anni.

Diversa dallinterruzione la sospensione della prescrizione: il decorso del termine di


prescrizione si arresta con il verificarsi di una causa di sospensione e ricomincia a decorrere,
per la parte residua, quando la causa di sospensione cessata.
DECADENZA: lestinzione di un diritto per mancato esercizio entro un dato tempo
(art.2964). Essa consiste nel limitare entro un breve tempo lo stato di incertezza delle
situazioni giuridiche (es. il diritto del compratore di denunciare entro 8 giorni dalla scoperta
un difetto della cosa vendutagli); non ammette n sospensione, n interruzione. Essa non
pu essere impedita se non dal compimento dellatto (art.2966); pu essere pattuita: il
contratto pu sottoporre a termine di decadenza lesercizio dei diritti che da esso derivano.
Ma nullo il patto con cui si stabiliscono termini di decadenza che rendono eccessivamente
difficile a una delle parti lesercizio del diritto (art.2965).

LA FAMIGLIA
Quando parliamo di Famiglia nel senso stretto del termine, ci riferiamo al nucleo familiare,
costituito dai coniugi e dai loro figli minori. Tra questi intercorrono dei rapporti giuridici
ovvero il diritto e lobbligo di coabitazione fra i coniugi, lobbligo dei coniugi ad istruire ed
educare i propri figli ,ecc.
Possiamo parlare di famiglia anche in senso piu ampio del termine e quindi in questo caso
parliamo di parentela e di affinit.
a)La parentela il vincolo che unisce le persone discendenti luna allaltra ovvero i parenti in
linea retta(padre e figlio) ,o discendenti da uno stipite comune quindi parenti in linea
collaterale( zio e nipote). La parentela prima della riforma del 2012 poteva essere legittima o
naturale. -Legittima quella che legava persone da vicoli sanguigni nati da un matrimonio; -
Naturale era la parentela che legava persone da vicoli sanguigni per nati fuori dal
matrimonio. Mentre dal 2012 anche i figli nati al d fuori dal matrimonio hanno lo stesso stato
giuridico.
b)Laffinit il vincolo che intercorre fra una persona e i parenti del suo coniuge anche se
morto.
Il matrimonio si distingue in :
1)Matrimonio come atto : il consenso che danno 2 persone per convivere come marito e
moglie creando una famiglia, latto di matrimonio una specie di contratto in quanto
lincontro di 2 dichiarazioni di volont, ma differisce dal contratto perch non costituisce un
rapporto patrimoniale tra le parti .Latto regolato dal codice civile infatti gli sposi possono
scegliere di unirsi in matrimonio davanti allufficiale di stato civile.
2)Matrimonio come rapporto: appunto il rapporto che si viene a creare tra i coniugi
dallatto,e dura fino alla morte di uno di essi oppure viene sciolto in caso di divorzio.
Per sposarsi sono richieste condizione per la validit del matrimonio e sono:
a)la maggiore et ,i minori di 18 anni non possono sposarsi ma in caso di gravi motivi(si
esclude il matrimonio riparatore) ,possono contrarre in matrimonio i minori che hanno
compiuto 16 anni.

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b)la sanit mentale non pu sposarsi lnterdetto per infermit mentale .
c)la libert di stato non pu sposarsi chi vincolato da un precedente matrimonio.
d)lassenza di parentela, affinit .
Il matrimonio nullo se non ci sono le condizioni richieste e se siamo in presenza ai vizi del
consenso (violenza, timore ecc).
Per la legge il matrimonio basato sulleguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti
stabiliti dalla legge a garanzia dellunit familiare, per questo motivo il marito e la moglie
hanno gli stessi diritti e stessi doveri .
I doveri dei coniugi sono reciproci, e sono: a) il dovere reciproco alla fedelt , si ha il dovere
di astenersi da rapporti sessuali extraconiugali.
b) dovere reciproco allassistenza materiale e morale ,ossia si ha il dovere di provvedere a
tutti i bisogni della vita del coniuge.
c)il dovere reciproco alla collaborazione nellinteresse della famiglia ovvero di contribuire al
mnage familiare.
d) il dovere reciproco della coabitazione
Dopo il matrimonio la moglie aggiunge al proprio il cognome del marito e lo conserva anche
da vedova. Il matrimonio influisce anche la cittadinanza in quanto il coniuge di un cittadino
italiano acquista la cittadinanza italiana .
Altro dovere dei coniugi la responsabilit genitoriale cio entrambi i genitori hanno lobbligo
e il dovere di educare e istruire i propri figli tenendo conto della personalita del minore ,
questo significa che i genitori devono valorizzare la capacita e linclinazione naturale e le
aspirazioni dei figli; questo perche i genitori hanno la rappresentanza dei figli minori
attribuitagli dalla legge, infatti essi hanno anche un usufrutto legale sugli eventuali beni dei
figli. Se questo non avviane il giudice pu revocare la podest dei genitori e pu ordinare
lallontanamento dei figli dalla residenza familiare. I figli a loro volta devono rispettare i
genitori e eventualmente contribuire al mantenimento della famiglia,in ogni in quanto figli
minori hanno il divieto di abbandonare la casa dei genitori.
In caso di separazione personale tra i coniugi i doveri reciproci si annullano perche non c
obbligo della coabitazione e della fedelt. La separazione pu essere :
1)giudiziale quando pronunciata dal tribunale su richiesta di uno dei coniugi quando siamo
in presenza di fatti che rendono la convivenza intollerabile o dannosa per i figli. Il giudice
stabilisce a quale genitore affidare i figli, anche se di norma si fa rifermento allaffidamento
condiviso ovvero i figli sono affidati ad entrambi i genitori ,e inoltre il giudice decide quale dei
coniugi resta nella casa familiare.
2) consensuale quella decisa di comune accordo tra i coniugi ,che determinano anche
laffidamento dei figli .
Il matrimonio si scioglie con la morte di uno dei coniugi o con il divorzio,lo scioglimento
riguarda il rapporto matrimoniale e produce effetti dal momento in cui si verifica la causa
che lo determina(data della morte del coniuge). Si distingue dalla nullit del matrimonio che
riguarda latto del matrimonio che lo elimina dallorigine.
Il divorzio si chiede quando :
a)siano trascorsi 3 anni di separazione personale
b)ci sia stata condanna dellaltro coniuge(ergastolo)
c)non ci sia stata consumazione del matrimonio
d)laltro coniuge straniero abbia ottenuto allestero lannullamento o lo scioglimento del
matrimonio.
Nel pronunciare il divorzio il tribunale decide anche laffidamento della prole, stabilisce la
somma dellassegno periodico, che si basa su criteri assistenziali (condizione economiche )e
su criteri risarcitorio(ragioni del divorzio).
Tra i coniugi pu esserci comunione dei beni o separazione dei beni.
La comunione dei bene : comprende:
1)i beni acquistati dai coniugi durante il matrimonio.
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2) i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi :percepiti ma non consumati al momento
dello scioglimento della comunione.
3)i proventi dellattivit separata di ciascuno di essi percepiti ma non consumati.
4)le aziende costituite durante il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi.
Lamministrazione ordinaria dei beni della comunione spettano separatamente a ciascuno
delle parti,mentre gli atti di straordinaria amministrazione spetta congiuntamente, infatti gli
atti che riguardano beni immobili e mobili compiuti solo da un coniuge possono essere
annullati.
Separazione dei beni si ha quando i coniugi al momento del matrimonio scelgono questa
opzione, ovvero scelgono di restare proprietari individuali di ci che acquistano durante il
matrimonio, e ne conseguenza ne godono individualmente.
I coniugi oltre al regine legale della comunione,e quello convenzionale della separazione
,possono scegliere di adottare regini atipici non previsti dalla legge. Le convenzioni
matrimoniali sia tipiche che atipiche possono essere stipulate e mutate in qualsiasi
momento del matrimonio in quanto sono veri e propri contratti soggetti a norme a norme
generali sui contratti.
Lo stato di figlio : la riforma della legge del 10 dicembre del 2012 stabilisce che tutti i figli
hanno lo stesso stato giuridico, indifferentemente che sia nato allinterno della famiglia o
che sia stato adottato. Lo stato di figlio si determina sulla base di due criteri :1) spetta a chi
sia stato concepito durante il matrimonio, anche se nato dopo la cessazione o dichiarazione
di nullit del matrimonio;
2)spetta a chi sia nato durante il matrimonio anche se concepito prima della sua
celebrazione.
Per concepimento in costanza di matrimonio si intende sec lArt.231:il marito padre
del figlio concepito durante il matrimonio , questa affermazione basata sul concetto di
presunzione in quanto si presume che il figlio di una donna congiunta figlio anche del
marito, ma non in alcuni casi si pu esercitare lazione di disconoscimento della paternit
, e quindi si deve dimostrare:
a)che i coniugi non coabitavano al momento del concepimento;
b)il marito era effetto da impotenza
c)la moglie pur coabitando con il marito ha commesso adulterio.
Mentre per non concepito durante il matrimonio si intende il figlio nato dopo 300 giorni
dopo lo scioglimento o annullamento del matrimonio.
Per nascita in costanza del matrimonio si intende il figlio nato dopo la celebrazione del
matrimonio e dopo 180 giorni dalla celebrazione dello stesso. Lart.233 stabilisce che il figlio
reputato nato allinterno del matrimonio ,se uno dei coniugi ,o il figlio stesso ,non ne
disconoscono la paternit. Il figlio nato fuori dal matrimonio pu essere riconosciuto da uno
o entrambi i genitori, il riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio una libera
dichiarazione del genitore; pu ottenere laccertamento giudiziale della paternit o
maternit; se non riconosciuto assume il nome datogli dal dallufficiale di stato, ed iscritto
nei rigistri dello stato civili come figlio di ignoti.

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