Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.
2014 - Posteitaliane
Anno XVII - n 182
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
E allora
prendiamola
a ridere
Nel numero di ottobre abbiamo
intitolato il nostro editoriale
Non ci resta che piangere alla
luce delle vicende che stavano
caratterizzando la vita politica
dellItalia.
Leditoriale di questo mese, per
non ripeterci, abbiamo deciso di
intitolarlo Ed allora mettiamoci
a ridere.
Siamo veramente sbalorditi ma
proprio vero che al peggio non
vi misura n confine.
Sarebbe lungo il cartello dei do-
lori su cui dovremmo posare la
nostra attenzione ma certamen-
te, imprevedibilmente, questa
volta la priorit se l guadagna-
ta sul campo il sindaco di Livor-
no Filippo Nogarin, esponente
di spicco, per chi ancora non lo
sapesse, del M5Stelle.
Infatti, dopo avere caldeggiato
e sostenuto (giustamente) la ri-
chiesta di intitolazione della Ro-
tonda di Ardenza al defunto Pre-
sidente della Repubblica - il li-
vornese Azeglio Ciampi - stato
costretto ad un clamoroso die-
trofront a seguito della sconfes-
sione ricevuta dal gruppo con-
siliare grillino che detiene, sep-
pure per un solo voto, la mag-
gioranza nel Consiglio Comuna
segue a pag. 2
Fine e apoteosi
della Seconda Repubblica
di Francesco Butini
Sostiene lon. Pierluigi Bersani, ex segreta-
rio del Partito Democratico: Vorrei fare un
appello ai deputati e ai senatori del PD: se
siete entrati con Bersani e uscite con Ver-
dini cosa successo? Mi dite cosa ho sba-
gliato io e cosa ha fatto giusto lui? (Cor-
riere della Sera, 26 ottobre 2017). Al mo-
mento non risultano risposte in pubblico.
Solo il sen. Verdini ha indirettamente rispo-
sto ai cosiddetti bersaniani nel suo in-
tervento in Senato lo stesso giorno del 26
ottobre: non comprendono il momento
che viviamo. Evidentemente il momento
complicato da capire.
Fra un anno e mezzo circa la Seconda Re-
pubblica compir 25 anni. Negli ultimi anni
si sono accentuati gli scricchiolii del suo
cedimento strutturale, ma al tempo stesso
viviamo la sua apoteosi: difficile trovare
tempi pi complessi da capire di questi.
Quali sono i pi sonori scricchiolii annun-
ciatori della fine? Il partito degli astensio-
nisti lunico che non teme le elezioni, dato
il crescente e polemico distacco degli elet-
tori verso la politica, manifestato in tutte le
recenti tornate elettorali ad esclusione del
referendum costituzionale. Il popolo ha
bocciato nettamente la riforma costituzio-
nale nel referendum del dicembre scorso.
La Corte costituzionale ha falcidiato la ri-
forma delle legge elettorale (Italicum). Il rin-
novo dei vertici della Banca dItalia pas-
sato attraverso il coinvolgimento politico
All'interno
Intervista con
Giorgio Ambrogioni
Presidente Nazionale CIDA
a cura di Claudio Tonci
Novembre 2017
di un organo che non centra nulla nella pro-
cedura di nomina (il Parlamento), e la tensio-
ne di tutti gli organi costituzionali.
Dopo lapprovazione definitiva della nuova,
ennesima, legge elettorale della Seconda
Repubblica (Rosatellum) il presidente del
segue a pag. 2
Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
Luned 13 Novembre, h. 17.30
incontro con il
Marco Valtriani
Direttore C.N.A. di livorno
sul tema
La situazione economica
del territorio livornese
Moderatore:
Dott. Enrico Dello Sbarba
Sala Conferenze Fondazione Livorno - P.za Grande
Gioved 23 Novembre, h. 15.30
conferenza con proiezione su
L'Acquedotto Leopoldino
Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
Marted 5 Dicembre, h. 17.30
incontro con il
Dott. Fabio Del Nista
sul tema
La nuova stagione delle banche
dopo la crisi
Moderatore:
Dott. Massimo Cappelli
 2 Politica
dalla prima pagina
E allora
prenidamola a ridere
le di Livorno.
Era scontato che un evento del genere
non potesse rimanere circoscritto al solo
ambito locale ed infatti ha assunto dimen-
sioni nazionali.
Non nostra attenzione soffermarci trop-
po a lungo su questo penoso e sconcer-
tante episodio che, per la sua gravit, si
commenta da solo. Ci limitiamo pertanto
ad esprimere un giudizio condiviso da tan-
ta gente: a nostro modo di vedere per il
Sindaco Nogarin lunica via di uscita di-
gnitosa, di fronte al dilagare di quello che
divenuto un autentico scandalo nazio-
nale, sarebbe stata quella delle dimissio-
ni.
La sconfessione, il venir meno di un rap-
porto di stima e di fiducia da parte del-
lintero gruppo consiliare del M5Stelle,
sono di una gravit tale ed hanno as-
sunto una valenza politica cos eclatante
che altre vie di uscita non riusciamo ad
intravedere: divenuto, in effetti, un pro-
blema che coinvolge la stessa dignit
personale.
Naturalmente ci non avverr, come in-
vece, in alcune circostanze, accaduto
durante la tanta oltraggiata stagione del-
la prima repubblica, ma il vulnus resta
e con questo resta anche un immagine
ulteriormente sbiadita specialmente se
messa in rapporto con la mediocrit di
una gestione della cosa pubblica ormai
sempre pi apparente.
Purtroppo a rimetterci sar, ancora una
volta, la citt che gi sub il dileggio na-
zionale per la vicenda delle false teste di
Modigliani nel lontano 1984: ah, dimenti-
cavamo le glorie della livornesit sono
comunque esaltate dalle pagine della
nota rivista letteraria Il Vernacoliere.
Il secondo episodio, su cui vogliamo bre-
vemente soffermarci, quello delloltrag-
gio recato alla figura di Anna Frank vio-
lata da alcuni ultras laziali ma che ha tro-
vato un penoso riscontro anche in occa-
sione del ricordo che la dirigenza del cal-
cio nazionale ha voluto dedicare, dopo il
vergognoso misfatto, alla memoria delle
vittime dellolocausto: molte, purtroppo,
le manifestazioni e gli atteggiamenti con-
trari da parte dellestremismo reazionario
ed anarcoide che si infilato nei gruppi
degli ultras negli stadi di calcio e non
solo.
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
E augurabile un impegno serio da parte
delle autorit calcistiche e dello Stato
contro un fenomeno che non pu pi
essere ignorato: lantisemistismo e lin-
quietante fenomeno del revanchismo fa-
scista rappresentano un aspetto di ulte-
riore deterioramento della dignit nazio-
nale.
Unaltra inquietante pagina riguarda in-
fine il pericolo del frazionismo che sta
aprendo ampi varchi, specialmente nel
Nord Italia dopo i referendum in Lom-
bardia e Veneto e con particolare rilievo
in questultima regione, dove le istanze
autonomiste possono trasformarsi in as-
surde e pretestuose richieste tali da met-
tere in discussione perfino lunit nazio-
nale.
Del resto, dopo la clamorosa bocciatura
del referendum istituzionale del 4 dicem-
bre 2016 che, se approvato, avrebbe giu-
stamente restituito allo Stato centrale al-
cune funzioni fondamentali a tutela del-
linteresse generale, si rischia ora, con
queste ventate autonomiste, di com-
promettere anche i rapporti con la Co-
munit Europea.
Pensiamo proprio di chiudere qui que-
sta litania in negativo delle vicende
che angustiano questo nostro Paese che
in primavera, dopo lapprovazione da
parte dei due rami del Parlamento di una
legge elettorale, faticosamente approva-
ta attraverso una sequela di voti di fidu-
cia ed un lacerante dibattito, sar chia-
mato alle urne per le elezioni politiche
dai risultati molte incerti stante anche il
frazionamento e la frattura sempre pi in-
sanabile presente pure tra le forze politi-
che pi responsabili.
Fine e apoteosi
della Seconda Repubblica
Senato della Repubblica abbandona il
gruppo parlamentare del Partito Democra-
tico parlando di una sorta di violenza
nellimbavagliare il ramo del Parlamento
da lui presieduto con i voti di fiducia a
raffica sulla legge elettorale.
Tempi difficili da capire? No. Sono solo
tempi miseri da vivere.
Ma insieme alla fine appare sempre pi
evidente lapoteosi della Seconda Repub-
blica. I suoi tratti caratteristici emersi e con-
solidati nel tempo rimangano infatti intat-
ti e intangibili. Un esempio per tutti: il fon-
damento politico della Seconda Repubbli-
ca sempre stato il populismo anti-parti-
tico e anti-politico. C tutta una mitolo-
gia e una narrazione ossessiva contro i
partiti, contro la politica di mestiere, con-
tro larte della mediazione. Insomma, po-
pulismo bello e buono. Ebbene oggi molti
commentatori si chiedono cosa uscir fuori
dallimminente campagna elettorale, qua-
lora si rivelasse fondato il rischio che lo
scontro si possa risolvere tra tre populi-
smi lun contro laltro armati.
Sarebbe una situazione quasi ridicola se
non fosse tragica. Quando sussiste un
solo populismo, il sistema funziona e tutti
si collocano (almeno apparentemente)
contro di lui. Quando i populismi sono
due, la situazione si complica ma in fondo
il sistema pu funzionare comunque nel-
lalternanza tra un populismo di centro-
destra e un populismo di centro-sinistra.
Ma qualora i populismi fossero tre, e in-
sieme raccogliessero la quasi totalit dei
voti e dei posti in Parlamento, il sistema si
pu bloccare del tutto.
La nuova legge elettorale, con le preferen-
ze elettorali attuali, non farebbe emergere
nessuna coalizione vincente. Probabilmen-
te fatta apposta per salvare domani i
deboli di oggi. A meno che il popolo so-
vrano non riservi qualche sorpresa. Lo ha
gi fatto in molte elezioni locali e regionali.
Lo ha gi fatto nel referendum costituzio-
nale. Perch non potrebbe farlo anche nel-
le prossima elezioni politiche?
Periodico mensile
del Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Mauro Paoletti, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Battaglini, Francesco Butini,
Massimo Cappelli, Fabio Figara, Gian-
ni Giovangiacomo, Nicola Graziani, An-
drea Jardella, Luca Lischi, Mario Lo-
renzini, Angela Simini, Franco Spugne-
si, Lorenzo Taccini, Claudio Tonci.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Giornale chiuso in tipografia il 2/11/2017
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Rinascita leghista e grillismo,
e per il PD crisi
Solo uno sguardo molto superficiale delle
cose pu portare a tracciare un parallelo
tra il braccio di ferro tra Madrid e Barcello-
na e gli scenari che si aprono dopo i refe-
rendum consultivi di Veneto e Lombardia.
Diverso il clima, per fortuna, diversi gli
sbocchi. Ma questo non significa che la
politica italiana, gi concentrata su altri
appuntamenti ad iniziare dalle elezioni si-
ciliane, si possa permettere di considerare
la questione gi archiviata, grazie magari
allavvio di un tavolo negoziale.
Al di l del loro risultato (in Lombardia
non si pu certo parlare di un successo,
anche a causa della prova disastrosa data
dal voto elettronico), le due consultazioni
sono un segnale di malessere della nostra
democrazia.
Hanno dimostrato che sussiste ancora
una forte spinta centrifuga che fa degli in-
teressi economici locali il proprio punto di
forza; come anche lesistenza di un bloc-
co che spazia dalla Lega ai Cinque Stelle a
settori del centro-sinistra (qualcuno so-
stiene addirittura anche ambienti cattoli-
ci) pronto a mettere tutto in discussione
nel nome del sacro interesse del proprio
quartiere, o valle alpina. questa la cosa
che deve preoccupare di pi: si va ulte-
riormente perdendo lo spirito di comunit.
Un Paese il cui organismo ha in s una
magagna di questo genere un Paese che
non va lontano.
Non un caso che sia la Lega la principale
beneficiaria di questo rilancio degli slo-
gan datati anni 90. Zaia e Maroni, non a
caso, provengono dalla prima generazio-
Politica 3
di Nicola Graziani
ne del leghismo. Il fatto poi che sia il primo da Strasburgo, dalle scelte politiche di
ad essere lincontrastato vincitore di que- Matteo Renzi: il primo a tendergli una
sto passaggio non pu non ricordare che mano, tre anni fa, in un famoso incontro al
la Lega nasce proprio in Veneto, e non in Nazareno.
Lombardia, alla fine degli anni 80. Quan- Ed il Pd dovr stare attento a non cadere
do cio in quelle zone si perde la capacit nellerrore, commesso anche in questi mesi,
di proposta politica da parte dei cattolici. di rincorrere posizioni che sono al tempo
Ora, grazie alla nuova legge elettorale, il stesso estranee alla sua natura e comun-
Carroccio punta con gli alleati di centro- que gi appannaggio degli altri. Essere di
destra a prendersi moltissimi dei seggi lotta e di governo era una peculiarit della
della quota uninominale. sinistra di una volta, e neanche allora fun-
Il gioco sar nel riuscire a guadagnarne zion. Essere pi leghisti dei leghisti, pi
anche nelle altre regioni italiane. Non a grillini dei grillini cosa impossibile.
caso Salvini subito corso a cancellare il Quello di cui ha bisogno il Paese la risco-
richiamo al settentrione dalla denomina- perta della politica dellinclusione e della
zione ufficiale del suo partito. Qui peser solidariet, nella lezione di Papa France-
sicuramente il ruolo di un Berlusconi rin- sco.
giovanito, pi che dalle sentenze attese Ma per farlo ci vuole coraggio.
Mala tempora currunt
Leggendo, con interesse, il numero di Ottobre, vi ho trovato un filo conduttore tra Non
ci resta che piangere di Enrico dello Sbarba e La grande paura del ceto medio di Nicola
Graziani.
Considerazioni amare anche se realistiche. Mentre, una boccata di ottimismo, lho indivi-
duata in quanto ha scritto Antonio Melani, a proposito di Ragionando sul PD. Pur-
troppo, Dello Sbarba, ha ragione nellaffermare che la non politica senza bussola.
Mentre, parimenti, difficile non concordare con Graziani, a proposito del fatto in Italia
il ceto medio stato umiliato, declassato e destrutturato negli ultimi 25 anni.
Soltanto Melani ha dato a me, e ad altri lettori, la speranza che il baricentro politico non
torni nelle mani di chi, dal dopoguerra fino a ieri ha guidato la citt, trasformandola in un
arido deserto. Rispondendo, io, negativamente, alla sua domanda: se a Livorno esiste
ancora uno spazio ragionevole per una candidatura a Sindaco della citt, targata P.D..
No! Non esiste. Anche se, allo stato dei fatti, il Movimento 5 Stelle non appare migliore di
quanti lo hanno preceduto.
Andrea Iardella
 4 Attualit
VOCAZIONE TURISTICA: DUE CITT A CONFRONTO
Livorno e Mantova
Livorno: Fortezza Vecchia.
di Massimo Cappelli
Nei giorni scorsi, con un gruppo di amici,
abbiamo visitato Mantova, citt dei Gon-
zaga, uno dei principali centri del Rinasci-
mento italiano ed europeo. Due giorni in-
tensi per vedere le bellezze artistiche e na-
turali di questa citt e conoscere latteggia-
mento dei suoi abitanti verso i turisti.
Mantova non una grande citt, ha circa
50mila abitanti, un terzo di Livorno, e se si
riesce a prenotare un albergo in centro si
pu visitare a piedi. Cos abbiamo fatto e il
primo giorno abbiamo veduto il Comples-
so Museale del Palazzo Ducale, immenso,
con la Camera degli Sposi affrescata dal
Mantegna, il Teatro Accademico Bibiena,
un vero gioiello del XVIII secolo, oltre ad
effettuare una gita sul Mincio (Lago di
Mezzo e Lago Inferiore), con una puntata
nella Vallazza, zona protetta del Parco Na-
turale del Mincio.
Il secondo giorno invece una visita gui-
data al Palazzo TE e, sulla via del ritorno,
una visita a Sabbioneta, citta ideale se-
condo i principi rinascimentali.
Gi da queste poche righe il confronto con
Livorno, da un punto di vista artistico e
culturale, appare improprio e dal risultato
scontato. Daltra parte Mantova (e anche
Sabbioneta) citt Patrimonio dellUma-
nit, nel 2016 stata proclamata Capitale
Italiana della cultura. Sar citt europea
dello sport nel 2019 e, per non farsi man-
care niente, nel 2017 ha ottenuto il titolo di
citt pi verde dItalia per la qualit del
suo ecosistema urbano. Quindi un para-
gone infattibile. Per le due giornate tra-
scorse in quei luoghi anche se non fredde
o piovose sono state comunque due gior-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Mantova: Cortile del Palazzo Te.
nate umide e grigie. Pur beandoci delle
bellezze artistiche e naturali devo dire che
, qualche volta, abbiamo pensato a Livor-
no dove sapevamo che stava splendendo
il sole e anche a quegli amici che, imper-
territi, continuavano a fare il bagno in mare.
Ogni citt ha le sue specificit. Livorno,
pur avendo dato i natali a Fattori, Masca-
gni e Modigliani e avendo un bel museo
sui macchiaioli non citt darte, perch
la sua storia non una storia aristocrati-
ca, ma popolare. Per ha altre qualit: il
mare e soprattutto una particolare condi-
zione climatica che le dona miti tempera-
ture per tutto lanno.
Allora occorre valorizzare ci che si ha e
fondamentale in questo diviene il rappor-
to con il turista.
A Mantova abbiamo trovato una cittadi-
nanza pronta ad accogliere il turista, sem-
pre disponibilit e cortesia e ristoranti con
prezzi accessibili. Predisposizione anche
a fare sistema: se un ristoratore non ave-
va posto indicava dove poter andare per
risolvere il problema, se si era fuori orario
una sistemazione veniva comunque tro-
vata. Importante lavorare e soddisfare le
esigenze del cliente.
E pronta Livorno? Ancora no. E un fatto
culturale. Occorre capire che la disponibi-
lit, la cortesia, leducazione non sono un
asservimento al prossimo, ma un compor-
tamento professionale se si vuole svilup-
pare il turismo. Questo sia per chi esercita
direttamente una attivit commerciale ma
anche per il semplice cittadino che favori-
sce la creazione di un ambiente favorevo-
le che mette il turista a proprio agio.
E vero, lofferta di Livorno, specie se pa-
ragonata a quella delle altre citt darte
della Toscana , pu apparire inferiore, per
quello che ha potrebbe essere molto pi
valorizzato se fosse messo a sistema.
Provo a fare alcuni esempi, non da esperto
, ma basati solo sulla osservazione, tanto
per rendere lidea. Livorno ha varie com-
pagnie teatrali cittadine e ciascuna opera
autonomamente. Perch tutte assieme non
cercano di organizzare un festival teatrale
che divenga un evento di richiamo? Lho
visto fare ad Edimburgo e tutti gli anni si
ripete e ne costituisce una caratteristica.
Livorno ha numerosi circoli nautici. Per-
ch non fare di Livorno una citt della
vela, il clima favorirebbe competizioni tut-
to lanno, con una forte presenza turistica
di qualit. I progetti in merito ci sono, ba-
sterebbe considerarli. Livorno ha scuole di
musica. Perch non viene sparsa per la cit-
t, come a Vienna ? Sarebbe una attrazione.
Livorno ha lAccademia Navale, ha avuto
un grande cantiere navale e ora ne ha uno
importante per imbarcazioni di lusso, ha
anche una tradizione di navimodellisti, per-
ch non creare un museo del navimodelli-
smo, magari vicino allo sbarco delle migliaia
di croceristi?
Livorno ha un sistema di fortezze signifi-
cativo (Fortezza Vecchia, Fortezza Nuova,
Rivellino) tutte da valorizzare. La materia
prima c.
Quello che occorre avere una visione sulla
potenzialit di sviluppo e una capacit or-
ganizzativa e di coinvolgimento dei citta-
dini e di privati investitori. Occorre essere
aperti, uscire da una condizione di citt
chiusa su se stessa che appare in con-
traddizione persino con la storia di Livor-
no. Dar vita a nuovi progetti , senza ab-
bandonarsi alle comodit che comunque
la citt offre e che paradossalmente ne fa-
voriscono il declino.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
ANSIA TECNOLOGICA
Viviamo affannati nelle nostre socie-
t complesse e inquiete ri-piene di
abbondanza fino ad essere stracol-
me di cose (di tante e meravigliose
bont ma anche di montagne di rifiu-
ti). Societ frenetiche, in cui le per-
sone vanno sempre di corsa con gli
inseparabili smartphone tra le mani
(ma verso quale meta?). Societ tec-
nologiche e iper-connesse, dove la
privacy non esiste pi. Tutto traccia-
bile e scannerizzato, comprese le no-
stre esistenze sempre pi fragili e an-
siose.
Il social dovrebbe assumere il compi-
to di facilitare lintegrazione, la com-
prensione, la condivisione, il rispet-
to, la socialit appunto, mettendo in
secondo piano lego. E invece il so-
cial assume sempre di pi la funzio-
ne di urlo, di protesta, di cattiveria, di
maldicenza, di offesa. Se almeno po-
tessimo liberarci dalle cose e dagli
oggetti per ristabilire un giusto rap-
porto con esse.
Se almeno riuscissimo a liberarci da
unansia che penetra fino alle viscere
pi recondite della nostra vita, procu-
rando ferite indelebili. Assistiamo ine-
sorabili e silenti (accettando passiva-
mente questa invadenza eccessiva e
patologica delle tecnologie) e non sap-
piamo governare ci che abbiamo pro-
dotto.
Loggetto eccede, primeggia e domi-
na indiscusso e prepotente su di noi,
che diventiamo soggetti-oggetto per-
dendo cos la capacit di controllare
di Luca Lischi
(e di frenare) gli strumenti che abbia-
mo tra le mani. Preoccupante la fre-
quenza con cui affidiamo tali oggetti
tecnologici ai nostri bambini e adole-
scenti. Senza innescare alcun freno,
la possibilit di andare fuori norma e
fare danni a s e agli altri diventa una
condizione di normalit condivisa. Con
questi strumenti (necessari e utili) ma
usati in modo eccessivo e spessissi-
mo in modo inopportuno, stiamo di-
ventando un popolo di ansiosi e di fra-
gili. La No-mo-fobia, ovvero la fobia
di restare disconnessi la nuova di-
pendenza che prende sempre pi
campo, in particolare tra i giovani.
E in aumento vertiginoso lutilizzo di
ansiolitici, di antidepressivi, di anti-
stress, di farmaci imbonitori che as-
sicurino un po di tranquillit e sereni-
t. La pace, la serenit danimo di-
ventano ormai un miraggio irraggiun-
gibile senza il ricorso a qualcosa di
chimico e farmacologico.
E invece non siamo quasi pi capaci
di gestire il proprio tempo da soli e
senza imbonitori occulti.
Sempre connessi e sempre in attesa
di notizie, di like da ricevere e da in-
viare, di contatti virtuali da commen-
tare senza sosta (assai spesso istin-
Attualit 5
tivamente, senza alcuna capacit di
controllo, di limite, di pudore, lascian-
do cos tracce preoccupanti di sog-
getti incapaci di saper gestire le si-
tuazioni).
I nostri occhi sempre pi concentrati
su video che offrono di tutto, che fa-
cilitano la connessione e la durata (si
stanno progettando pile che durino set-
timane intere, e si stanno offrendo ve-
locit di collegamento sempre pi
competitive).
Tutto si deve avere presto e nellim-
mediatezza. Se non ricevo notizie o
non riesco ad inviarle, o se non fun-
ziona il collegamento lansia diventa
una routine. Non possibile aspetta-
re troppo o staccarsi da quello che
diventato parte di noi stessi.
Se loggetto che usiamo non funzio-
na, o funziona male, anche noi fac-
ciamo altrettanto. Siamo talmente in
simbiosi con esso che cambiamo
dumore al cambiare schermata. Sem-
pre in movimento, ma con il rischio di
non muovere neppure un passo. Sia-
mo degli ansiosi tecnologici perenne-
mente inquieti per fragili motivi, per una
dipendenza ossessiva con oggetti
solo apparentemente appaganti.
Non esiste uomo o donna che non si-
ano stati ansiosi, inquieti, desiderosi
di trovare la pace dellanima. Luo-
mo nato per vivere nelle convulsioni
dellinquietudine o nel letargo della
noia affermava Voltaire.
Quanti poeti, uomini e donne di scien-
za e di fede, letterati e artisti hanno
provato linquietudine del vivere e han-
no cercato assiduamente di trovare le
strade per dare risposta alla pesan-
tezza che richiede il vivere. Certamen-
te non con la leggerezza e la facilo-
neria degli smartphone. Ad essi biso-
gnerebbe rispondere con le parole di
SantAgostino, alla ricerca di quella
pace dellinquietudine, quale strada
maestra per comprendere il proprio
tempo: Et inquietum est cor nostrum
donec requiescat in Te. Il nostro cuo-
re inquieto finch non riposa in Te
(in una Persona, non in un oggetto!).
 6 Attualit
Il Direttore generale di Confindustria Livorno-Massa Carrara ha illustrato l'andamento dell'economia livornese
Umberto Paoletti gradito ospite a Il Centro
di Gianni Giovangiacomo
Il dottor Umberto Paoletti, Direttore ge-
nerale di Confindustria Livorno-Massa
Carrara, presentato dal direttore del
Centro Enrico Dello Sbarba, come un
personaggio di grande rilevanza per la
nostra provincia per cui le nostra citt
merita una sua approfondita riflessio-
ne, ha parlato sul tema: La situazio-
ne economica del territorio livornese.
La sua relazione ha messo in rilievo
delle criticit evidenti come la sostan-
ziale mancanza di dialogo tra gli stes-
si Comuni e le Amministrazioni pro-
vinciali e regionali, frutto di una men-
talit isolazionista dei nostri territori
che invece dovrebbero impegnarsi ad
affrontare un tasso di disoccupazione
a due cifre. Tutto questo avviene nella
totale assenza di una cultura dellin-
novazione che impedisce di guardare
al futuro. Linnovazione obbliga a cam-
biare, non tutti ne hanno la capacit
o la voglia -ha detto in seguito Paolet-
ti- rispondendo alle domande dei pre-
senti. Erano stati conclusi -ha conti-
nuato Paoletti- due accordi di program-
ma, per i quali si erano avuti finanzia-
menti aggiuntivi sia dallo Stato che
dalla Regione, ma non stato raggiun-
to nessun obiettivo. Tra laltro abbia-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Umberto Paoletti, Direttore generale di Con-
findustria Livorno-Massa Carrara,
mo dei requisiti geo-fisici che molti ci
invidiano ma non siamo riusciti a sfrut-
tarli. Anche riguardo al manifatturiero
abbiamo le carte in regola ma non c
accordo tra la Regione e i Comuni di
Livorno, Rosignano, Piombino, tutto
questo perch manca una strategia
condivisa. E necessario consolidare
gli investimenti e ulteriori investimenti
seri si possono avere con la bonifica
dei vecchi siti industriali che dovremo
risolvere presto perch costituiscono
dei freni allo sviluppo, e questa una
responsabilit che non possiamo cari-
care a nessuno se non alle Ammini-
strazioni locali!. Bisogna -ha aggiunto
il relatore- avere una Formazione Pro-
fessionale specifica per il mondo del
lavoro dove si presentano situazioni pi
problematiche per le nuove generazio-
ni, perci necessario individuare i fab-
bisogni effettivi dei territori, con con-
tenuti, obiettivi e risorse chiare. Lal-
ternanza scuola-lavoro viene oggi bol-
lata come la strumentalizzazione del
lavoro occulto, ma il progetto di alter-
nanza scuola-lavoro effettuato dagli stu-
denti dellITI nella raffineria ENI di Li-
vorno, che sono stati immessi nel pro-
getto lavorativo, in ossequio alle tutele
e alle Leggi, ha dato dei buoni risultati,
le polemiche attuali su questo tema
generano solo un caos inutile e gra-
tuito, creando solo insoddisfazione.
Avevano fatto -ha ricordato Paoletti- la
proposta della holding di territorio ma
non si concretizzata per la mancan-
za dellunit di intenti. Lo stesso discor-
so vale per il Piano della Costa e per
le Attivit di ricerca e sviluppo dove la
litigiosit dei Comuni per la difesa dei
loro territori ha prevalso negativamen-
te. La citt di Pisa ha avuto invece uno
sviluppo ben diverso e con Pisa biso-
gna confrontarsi e non essere indiffe-
renti. Riguardo alla digitalizzazione e
innovazione necessario portare avanti
dei progetti sperimentali specialmente
con lUniversit affinch le nuove indu-
strie possano radicarsi sul territorio,
dove esistono gi delle eccellenze
come la Kaiser e non solo. Le cose da
fare -ha concluso Paoletti- sono mille
mentre ora si interviene solo sulle emer-
genze. E indispensabile creare un Ente
che veda tutte le Istituzioni alleate al
fine di utilizzare al meglio il patrimonio
che gi abbiamo. Deve dunque rinasce-
re un po di tifo per il nostro territorio
da parte di tutte le istituzioni pubbli-
che e private, ma anche gli stessi indi-
vidui, ciascuna persona, deve essere
da pungolo al cambiamento.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Premiata per il suo costante impegno nella professione giornalistica e per il lavoro svolto in favore dei colleghi
La livornese Elisabetta Cosci
eletta vice presidente del CNOG
E la giornalista livornese Elisabetta Cosci la
nuova vice-presidente del CNOG, Consiglio
nazionale dellOrdine dei Giornalisti, per il
triennio 2017-2020. Lelezione avvenuta a
Roma durante la prima seduta del nuovo Con-
siglio nazionale.
Eletta nelle consultazioni del 1 ottobre in To-
scana, Elisabetta Cosci la prima donna ad
essere nominata vice-presidente del CNOG.
E stata eletta dal Consiglio nazionale con 35
voti a favore su 60.
Questa elezione una grande soddisfazione
per tutta la Toscana - ha commentato Carlo
Bartoli, presidente di ODG Toscana - E la
prima volta che una donna viene eletta in que-
sta carica e ne siamo doppiamente orgoglio-
si. E un riconoscimento che premia limpe-
gno di Elisabetta non solo nella professione
giornalistica ma anche e soprattutto per il la-
voro svolto in questi anni allinterno dellOr-
dine nazionale in favore dei colleghi.
Nata a Livorno e iscritta allordine dei giorna-
listi dal 1984, Elisabetta Cosci ha collaborato
con radio (radio flash, Radio Popolare, CNR),
TV (RTL, Tele Elefante, trasmissioni Rai)
quotidiani (il Tirreno, La Nazione, Il Telegra-
fo, lUnit, il Manifesto) e periodici (TV Sor-
risi e Canzoni, Tutto e con Nuovo Consu-
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
AREZZO
San Giovanni Valdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
SIENA
Abbadia san Salvatore
Sovicille
.............................................
FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
.............................................
Attualit 7
particolare di arte, cultura, teatro: dal Museo
Fattori, al Castello Pasquini di Castiglioncel-
lo, al Museo Civico Archeologico di Cecina,
allArmunia Festival, a premi letterari come il
Premio Castiglioncello Costa degli Etruschi e
il Premio per la Cultura politica Spadolini.
Docente a corsi di giornalismo e ufficio stam-
pa per giornalisti, nel maggio 2010 stata
eletta consigliera del Consiglio Regionale del-
lOrdine dei Giornalisti della Toscana. Nel 2013
stata eletta consigliera nazionale e da oggi
vice-presidente del CNOG.
Dal Consiglio nazionale sono inoltre stati elet-
ti Carlo Verna, in qualit di Presidente, Guido
DUbaldo, in qualit di Segretario, e Nicola
Marini, in qualit di Tesoriere.
La redazione de Il Centro, che g aveva avuto
modo di apprezzare le qualit professionali di
Elisabetta Cosci, si congratula con la neo vice
Elisabetta Cosci presidente del Consiglio nazionale dellOrdi-
ne dei Giornalisti e le porge i pi fervidi augu-
mo). Si occupata di temi di attualit e crona- ri di buon lavoro.
ca, come la tragedia della Moby Prince, il traf-
fico di rifiuti illeciti ed ha realizzato reportage
dallestero, in particolare dalla Libia, con in-
terviste a Gheddafi ed Arafat.
Dagli anni 90 si occupa di uffici stampa, in
LUCCA
Gallicano
Antraccoli
Altopascio
Ponte alla Ciliegia
.............................................
PISTOIA
Panicagliora
............................................. AZIENDA STORICA
LIVORNO
Via Cattaneo (LI)
Dal 1839 Olivete e Frantoio in Bibbona (LI)
............................................. Vendita diretta Olio Extravergine di Oliva
PISA e linea cosmetica a base di polifenoli
MontecatiniVal di Cecina www.peccianti.com
(Loc. La Bacchettona) Tel. 0586/670087
CHORUS S.r.l.
Ingegneria Impiantistica
Via Guido Rossa, 27
57016 Rosignano M.mo (LI) Italy
Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783
mail: www.chorusimpianti.com
Sito Internet: www.chorusimpianti.com
 8 Spigolature
Solo un commento
desolato
Abbiamo letto, con desolazione ma
meglio sarebbe parlare di dispera-
zione della la vergognosa querelle
sorta a seguito della proposta di Bep-
pino - mitico e storico titolare del ri-
storante de La Barcarola, di intitola-
re al livornese Azeglio Ciampi - la
Rotonda di Ardenza.
Ci sembrava una proposta ragione-
vole ed indovinata su cui era spera-
bile ladesione generale di tutta la
cosiddetta classe politica livornese.
Una volta tanto anche il Sindaco
Nogarin aveva aderito alliniziativa
sostenendo la proposta ma aveva fat-
to i conti, senza loste (non c ne
voglia il nostro amico Beppino) ed in-
fatti la maggioranza del gruppo pen-
tastelllato livornese ha ritenuto cosa
buona e giusta opporsi: poi anche
Il segretario comunale del PD livornese ha parlato a alIlpiano
Bellandi: Non possiamo permetterci
di ripetere gli errori del passato
(Gi. Gi.) - Nel presentare Federico Bel-
landi, segretario comunale del PD livor-
nese, il direttore del Centro Enrico Del-
lo Sbarba, ha fatto una panoramica del-
le prossime iniziative del Circolo cultu-
rale che riguarderanno la storia del Can-
tiere, la situazione bancaria, lacquedot-
to Leopoldino, mentre a gennaio previ-
sto un intervento del professor Franco
Cardini. Prima di cedere la parola al-
lospite della serata, Dello Sbarba ha sot-
tolineato la mancata realizzazione degli
impegni presi dallAmministrazione Co-
munale, la pi eclatante delle quali stata
la non riuscita titolazione della Rotonda
dArdenza allex Presidente della Repub-
blica Carlo Azeglio Ciampi.
Federico Bellandi ha quindi tracciato il
programma del suo partito per i prossi-
mi mesi, Il partito - ha detto - ha svilup-
pato una discussione interna sulle attua-
li difficolt che ha la politica nei confronti
dei cittadini. Una cosa certa: non pos-
siamo permetterci di ripetere gli errori del
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
ure
t
lo a
ig
Sp
un esponente dellestrema destra, gi
consigliere comunale, si unito al coro
dei no con dichiarazioni al limite
della decenza.
E probabile non se ne faccia di nul-
la! Cos vanno le cose in questa sfor-
tunata citt!
AllElba litigano
per il dissalatore
e rischia di rimanere
senzacqua.
Esiste un progetto in loc. Mola nel co-
mune di Capoliveri, per la costruzio-
ne di un dissalatore di acqua marina,
aderito Centrodel Viminale per la
passato, lobiettivo quello di ritornare
a governare Livorno proponendo un can-
didato Sindaco che sia credibile.
Sulla situazione economico-sociale del-
la citt le responsabilit del PD sono li-
mitate, ci proponiamo di fare una con-
ferenza di programma basata sul dia-
logo con la citt attraverso iniziative iti-
neranti incontrando le associazioni di
categoria di ogni tipo, i sindacati, il vo-
lontariato e le varie realt strutturate sul
territorio.
Per ritornare forza preponderante - ha
continuato il relatore - proponiamo un
dialogo aperto senza chiusure nei nostri
confini e riallacciando i fili che si dono
spezzati. E nostro intendimento cercare
linfa nuova attraverso idee, proposte e
anche risorse umane per poter svilup-
pare il nostro programma per il futuro
governo della citt.
Voglio anche aggiungere - ha spiegato
Bellandi - che non il Congresso il luo-
go in cui di decide il nostro candidato
in gran parte gi finanziato ma la con-
testazione di un gruppo di operatori,
che dovrebbero essere i pi interes-
sati, si sta opponendo al progetto che,
se realizzato, risolverebbe i gravi pro-
blemi di rifornimento idrico dellIso-
la.
Le attuali conduttore sottomarine che,
per il rifornimento idrico, collegano la
Val di Cornia con lIsola dElba sono
ormai vecchie ed a rischio di possibi-
le rotture con conseguenze facilmen-
te immaginabili.
Non vorremmo che piccoli interessi
avessero conseguenze drammatiche
per la comunit elbana!
Speriamo che almeno in questo caso
prevalga lesigenza della sopravviven-
za!
Migranti,
accoglienza al palo
da parte dei Comuni
Solo 1017 su 7978 comuni hanno
distribuzione dei migranti sul territori.
Questa la dura realt: la grande mag-
gioranza di coloro che hanno accet-
tato la richiesta appartiene al Meri-
dione dove, evidentemente, lo spirito
della solidariet prevalente. Que-
sindaco, abbiamo dunque il bisogno di
sto rende problematica la chiusura dei
una personalit che esca da primarie
cosiddetti
aperte e noncentri
con un di raccolta
nome Il sen-
gi deciso per-
so della solidariet ormai un optio-
ch la stessa citt deve trovare interesse
nella
nal. partecipazione alla designazione.
Parlando infine delle elezioni politiche Bel-
landi ha precisato che Il rosatellum
Da Jena
un passo avanti riguardo al metodo eletti-
vo precedente in quanto permette di
Se il Nordcandidati
esprimere vuole lautonomia benve-
pi legati al territorio
in una
nuti alvera
Sud competizione. Il partito deve
ritornare ad essere attrattivo e avere
rappresentanti allaltezza per poter gover-
nare lItalia.
Non posso pensare - ha concluso - che
ci possano governare persone come quel-
le del M5s che a Livorno nella vicenda
Ciampi hanno dimostrato tutta la loro inef-
ficienza, cos come mi sento di dire no ad
un governo di larghe intese.
Sulla sua relazione di sono poi aperti gli
interventi e tra questi segnaliamo quelli
di Lorenzini, Ciacchini, Jardella, Del Ni-
sta.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Livorno 79
Le riflessioni di Luca Becce numero uno di Assiterminal e amministratore delegato di TDT

Genova e Livorno? Complementari

Livorno e Genova? Sono complementari e macro-aree dellItalia e dellEuropa nord Logistica e della Portualit ha detto chiara-
su questa complementarit occorre lavo- orientale. Genova, invece, favorita nelle mente una cosa: il problema principale dei
rare. La Darsena Europa? Se il progetto connessioni con larea nord-occidentale, porti italiani non la mancanza dellofferta
stato salvato e finanziato dal Governo e lo sar ancora di pi in futuro non appe- infrastrutturale: non ci sono poche banchi-
perch si va ad investire su un porto sul na verranno completate opere infrastrut- ne, quello che manca sono le connessioni.
quale si sono gi curate le interconnessio- turali importanti come il Terzo Valico, ha Il gap che abbiamo con i porti del Nord
ni. Partono da qui le riflessioni che il presi- esordito Becce. Europa principalmente dovuto a questo:
dente di Assiterminal e amministratore de- Per lamministratore delegato del TDT, lo siamo ancora deficitari nella capacit di
legato di Tdt, Luca Becce, ha consegnato scalo labronico e il porto della Lanterna inoltro della merce a destinazione.
allAutorit di Sistema Portuale del Mar sono, insomma, due porti che non si fan- E la Piattaforma Europa? Per Livorno un
Tirreno Settentrionale in una lunga inter- no concorrenza tra di loro, essendo depu- progetto fondamentale, perch si va a rea-
vista pubblicata sul canale youtube del- tati a servire aree differenti. Su questa com- lizzare unarea sostitutiva rispetto a quella
lAuthority (vai su: https://www.youtube.com/ plementarit sarebbe utile lavorare. oggi dedicata ai contenitori. La posta in
watch?v=usWLJ-cEKdw ) Il numero uno dei terminalisti italiani, che gioco alta: Livorno ha dichiarato Bec-
Livorno favorita rispetto a Genova con crede fortemente negli effetti positivi della ce - che da sempre il porto del continente
riferimento alle connessioni che vanno dal riforma della 84/94, si soffermato a lungo americano, non ha connessioni con il Far
mercato di riferimento, ovvero la Toscana, sulle potenzialit del porto della Citt dei East. Occorre quindi accelerare in modo
sino alle direttrici di collegamento con le Quattro Mori: Il Piano Nazionale della radicale lo spostamento a mare della piat-
taforma contenitori, come peraltro sta fa-
cendo il presidente Corsini.
CILP E SINTERMAR RISPONDONO PRESENTE Becce convinto di una cosa: Se il pro-
getto stato salvato dal Governo per-
ch Livorno ha gi lavorato da tempo, e
Aumenta il traffico delle auto nuove prima di altri, sulle interconnessioni e sul-
la capacita di inoltro della merce verso i
Ormai non un mistero per nessuno: il porto della citt dei Quattro Mori si sta mercati di destinazione. Noi oggi abbia-
specializzando sempre di pi nel traffico delle auto nuove. A dimostrarlo lincremento mo lunico porto in Italia ad avere la con-
percentuale che questo settore ha fatto registrare nei primi nove mesi dellanno. nessione diretta della ferrovia con la rete
Sulla base dei dati aggiornati al 30 settembre 2017, sia Cilp che Sintermar hanno nazionale.
incassato variazioni positive, arrivando a movimentare insieme 492 mila unit. Non a caso, i volumi di merce del Termi-
In particolare, con una movimentazione complessiva di 236 mila auto nuove, la nal Darsena Toscana inoltrati via ferro-
Compagnia Impresa Lavoratori Portuali ha chiuso questi primi nove mesi con un via sono cresciuti in modo esponenziale
aumento del 10% (circa 20 mila unit in pi rispetto allo stesso periodo del 2016). Il in questi mesi, arrivando a rappresentare
traffico prevalente stato operato alla sponda Est, dove lazienda gestisce spazi oggi il 20% del totale della merce com-
importanti. plessivamente movimentata. Genova non
Sono state invece 256mila le auto nuove transitate tra gennaio e settembre per le arriva al 10%.
aree di Sintermar. Rispetto allanno precedente, il terminalista ha sbarcato e Becce pronto a scommettere: la Piatta-
imbarcato 42mila unit in pi, totalizzando un + 17%. forma Europa non sar una semplice cat-
Insomma, se tale andamento dovesse proseguire anche nellultimo trimestre, per tedrale nel deserto, ma grazie ad essa Li-
questo settore si potrebbero raggiungere nuovi record di traffico. vorno potr non soltanto rafforzare i no-
E c una novit: le Car Carrier a Livorno non hanno imbarcato o sbarcato soltanto stri servizi regolari da e per lAmerica, ma
auto nuove ma anche cingolati e mafi-trailer: la Cilp ha movimentato questanno tornare a sviluppare una capacit com-
100 pezzi, e per Sintermar i numeri sono simili. Anche se marginale, si tratta di un merciale di relazione con il Far East.
traffico nuovo rispetto al recente passato, che potrebbe presto acquisire nello scalo
labronico un certo appeal.

Compagnia
Portuale di
Livorno
Societ Cooperativa
10 Livorno e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Livorno affonda
tra Ciampi e lalluvione
@Andrea Lazzeri / Altra Toscana blog

In questi giorni di sindrome autodistrutti-

va, Livorno offre il peggio di s contestan-
do la proposta di intitolare la Rotonda dAr-
denza a Carlo Azeglio Ciampi. Un rappre-
sentante di un gruppuscolo dopposizio-
ne, tal Bruciati, ha sostenuto che se a un
Ciampi si dovesse dedicare quella terrazza
sul mare, fosse Piero, il poeta chansonnier
geniale e alcolizzato. La boutade ha fatto
ridere e cos, sommerso da cotanta face-
zia, anche il sindaco Nogarin ha dovuto
fare marcia indietro.
Credo che questo sia il paradigma di una
citt incapace di guardare se stessa e il
futuro con sguardo lungo e con capacit
di fare. La battutaccia, lo sminuire ogni
cosa, la banalizzazione orgogliosa e miope
delle proprie energie, la smargiassata in-
concludente: la filosofia di vita di chi non
intende mai discutere nel merito.
Eppure non ci sarebbe stato neppure dan-
dar troppo lontano con la memoria
Proprio in questi giorni si parla di Banca
dItalia e di banche che hanno truffato mi-
gliaia di risparmiatori e imprese. Carlo Aze-
glio Ciampi fu nella squadra di Baffi e Sar-
cinelli quando si tratt di combattere con-
tro Sindona che veniva difeso dalla mafia
e da una parte della Dc. E ancora: Carlo
Azeglio Ciampi fece commissariare la Cas-
sa di Risparmio di Prato che aveva accumu-
lato un buco di 1.230 miliardi di vecchie lire
ed era diretta da Silvano Bambagioni, pleni-
potenziario di Giulio Andreotti in Toscana.
Era il luglio del 1986 e Andreotti aveva un
peso determinante nella politica italiana,
ma Ciampi (non quello con la chitarra e il
fiasco) ebbe il coraggio solitario di scon-
trarsi con la Dc e parte del Pci. Almeno i
pratesi questo fatto dovrebbero ricordar-
lo ai Livornesi.
Invece silenzio.
Se nessuna piazza sar dedicata allex go-
vernatore di Bankitalia ed ex presidente
della Repubblica (dal Colle seppe frenare
le pi pericolose derive berlusconiane)
nulla cambier. AllItalia e agli italiani one-
sti interessa marginalmente quel che av-
viene a Livorno. Dovrebbe, per, interes-
Carlo Azeglio Ciampi, allora presidente della Repubblica, insieme all'ex sindaco Alessandro Cosi-
mi, legge il suo augurale messaggio nel 400 anniversario dell'elevazione di Livorno a citt
riportato nel marmo posto nel Palazzo del Comune. (foto Roberto Onorati)
sare ai livornesi.
Per un caso del destino la proposta topo-
nomastica di Nogarin si intrecciata con il
dopo-alluvione. Vedo un filo rosso tra le
due vicende, tra lottuso rifiuto alla memo-
ria di Ciampi e lindolenza opportunistica
con cui si discute del dopo-disastro.
Lultimo episodio clamoroso: il commis-
sario Enrico Rossi annuncia in conferenza
stampa che ha preparato un progetto per
scavare un fiume in mezzo alla citt. Un
nuovo Rio Maggiore che lambirebbe lo
stadio Picchi, attraverserebbe lippodro-
mo e sfocerebbe vicino allAccademia.
Forse Rossi , da buon pontederese, ha
avuto limprinting dallo Scolmatore del-
lArno che, partendo dalla Val dEra, sfo-
cia proprio a nord di Livorno. Un fantasio-
so progetto che fa il paio con la cabinovia
tra la stazione ferroviaria e il centro citt,
annunciato dai pentastellati. Ma al di l
della fattibilit, colpisce il modo: piano e
tracciato del nuovo Rio Maggiore non
sono stati neppure illustrati alla giunta
Nogarin. Una prassi quantomeno inusua-
le, uno intenzionale schiaffo istituzionale
che suona come una provocazione oppu-
re un diabolico modo per suscitare lop-
posizione dei cittadini e quindi non fare
nulla, addossandone infine la colpa ai so-
liti labronici.
Quel che colpisce, per, ancora una vol-
ta il silenzio da quaqquaraqu della cosid-
detta societ civile livornese. Stoccate,
parate e contrattacchi avvengono soltan-
to nel misero circuito della politica. Non si
vedono proposte degli ordini dei geologi,
degli ingegneri, degli architetti. Come se la
tragedia di quella notte di settembre non
riguardasse strade, lottizzazioni, palazzine
disegnate sulle carte dei loro studi profes-
sionali. Non si ascoltano voci autorevoli
capaci di guardare a un interesse colletti-
vo. Chi deputato a rappresentare lidenti-
t critica della citt fuori dal palazzo tace, si
limita a seguire il chiacchiericcio e a darne
pi o meno fedele rappresentazione ma non
prende posizione. La stessa chiesa cattoli-
ca, guidata da un vescovo pi attento al
mattone che alle anime, interviene strumen-
talmente col primario obiettivo di tutelare
la coscienza sporca dellaula mariana e il
businnes della fede al Santuario.
Nessun soggetto che appartiene alla clas-
se dirigente della citt sembra voler assol-
vere al suo dovere di indicare una strada
innovativa, capace di abbandonare quelle
pratiche che sono alla base della tragedia.
Su un unico punto laccordo presto tro-
vato: chiedere interventi dallalto. Sovven-
zioni, sgravi fiscali e soldi, possibilmente
tanti e subito. Le scelte di lungo respiro
meglio delegarle ad altri, meglio accodarsi
al potente di turno. Sia esso un Ciano o un
Pci. Con la differenza che Ganascia e il par-
titone sono ormai polvere della storia e i
poteri della citt guardano altrove impegna-
ti a inseguire singoli interessi particolari.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
DIBATTITO PUBBLICO: Nuovo incontro di monitoraggio
Piattaforma Europa e Stazione Marittima
A un anno di distanza della conclusione
del dibattito pubblico, il secondo ad esse-
re mai stato organizzato in Regione Tosca-
na, le istituzioni, la comunit portuale e i
cittadini si sono riuniti sotto la volta della
Sala Canaviglia per fare il punto della si-
tuazione su due grandi progetti in corso di
sviluppo nel porto di Livorno: la Piattafor-
ma Europa, recentemente rivisitata dai ver-
tici della Port Authority Livorno- Piombi-
no, e la nuova stazione marittima.
Nella cornice della splendida Fortezza Vec-
chia, sono state illustrate le principali no-
vit.
Per la Piattaforma Europa, stato il diri-
gente tecnico Enrico Pribaz a fornire un
aggiornamento sulla nuova procedura.
Procedura che - ha sottolineato Pribaz -
coerente con il prp vigente. "Il 6 ottobre -
ha dichiarato Pribaz - L'Adsp ha pubblica-
to il bando per la progettazione delle opere
foranee e dei dragaggi. Questo progetto,
che sar assoggetto a valutazione di im-
patto ambientale, sar sottoposto a gara
attraverso una procedura di appalto inte-
grato nei settori speciali e aggiudicato con
il criterio dell'offerta economicamente pi
vantaggiosa. Il 9 novembre scadranno i
termini per la presentazione delle doman-
de di partecipazione. Apriremo le doman-
de pervenute nei giorni immediatamente
successivi"
"Contestualmente - ha aggiunto pribaz -
l'adsp sta predisponendo un altro bando
di caratterizzazione, geognostica, geofisi-
ca dei fondali marini dove sorgeranno le
nuove opere. Dovremmo cos riuscire ad
avere un quadro conoscitivo della situa-
zione ambientale. Siamo nell'ordine di un
bando del valore di uno, due milioni di
euro".
Passando alla realizzazione del Terminal
vero e proprio, il dirigente ha ammesso che
il nuovo codice aggiunge potenzialit nel-
la scelta della procedura. "Col nuovo co-
dice abbiamo fatto un passo in avanti - ha
detto- il terminal contenitori puo essere
realizzato attraverso la concessione dei la-
vori, attraverso il classico appalto o attra-
verso l'iniziativa privata, ovvero con un
soggetto che presenta un progetto di fat-
tibilit che spetta all'amministrazione com-
petente valutare".
stato invece il dirigente area programma-
zione dell'Adsp, Claudio Vanni, a parlare
Livorno 11
pliamento di spazi di fruizione pubblica, la
valorizzazione beni storici (Fortezza Vec-
chia), e un sistema di accessibilit connes-
so con la strada di grande comunicazione".
Nel corso dell'incontro si parlato anche di
del progetto di realizzazione della stazione ambiente. Le istituzioni stanno lavando alla
marittima: "su questo progetto siamo an- attivazione di un osservatorio ambientale e
cora in una fase interlocutoria - ha detto - sociale sulle nuove opere. Intanto, stato
gli obiettivi sono molteplici: assieme al da poco attivato un tavolo di coordinamen-
comune abbiamo predisposto un piano to tra i comuni di Livorno e Pisa , la Regione
particolareggiato che si proponga di rea- Toscana e l'Autorita di Sistema Portuale per
lizzare una nuova stazione marittima, una immaginare la futura viabilit di cintura del-
migliore integrazione tra citt e porto, l' am- l'area portuale.
Viaggio inaugurale dellultima nata di Viking Ocean Cruises
A Livorno la nuovissima Viking Sun
Foto di gruppo del Comandante
Viaggio inaugurale a Livorno della nuovissima Viking Sun, lultima nata del Gruppo norvegese
Viking Ocean Cruise. La Viking Sun, come le unit gemelle si posizione nel segmento di mercato
di unit piccole ma molto esclusive e di gran lusso.
Con una stazza lorda di 47.800 tonnellate, una capienza di poco meno di 1000 passeggeri, la nave
caratterizzata da una nuova livrea, progettata, costruita e allestita specificatamente per il mer-
cato di lusso con un design moderno di ispirazione scandinava.
Ormeggiata alla Banchina Alto Fondale 46/47, sulla Viking Sun questa mattina, su invito del-
lAgenzia Trumpy nella persona di Claudio Perone, alla presenza del Comandante della nave,
Anders Steen, si svolta la cerimonia dello scambio dei crest inaugurali alla quale hanno parteci-
pato il Presidente dellAutorit di Sistema Portuale dellAlto Tirreno, Stefano Corsini accompa-
gnato dal dirigente e funzionari dellAutorit di Sistema Portuale. Presenti i dirigenti di Porto di
Livorno 2000 ed in rappresentanza della Guardia Costiera, il T.V. Cinthia De Luca.
Il Comandante Steen ha espresso il suo gradimento per lormeggio ricevuto alla Calata Alto
Fondale ed ha sottolineato che questo il primo dei 5 scali previsti a Livorno anche per lanno
2018. Il Gruppo Viking Ocean Cruises ormai cliente consolidato del Porto di Livorno tanto che
per il 2018 sono previsti 27 scali di cui 21 in overnight, a partire dal mese di gennaio, con le altre
unit gemelle: Viking Star, Viking Sky, Viking Sprit.
Il territorio dellAutorit Portuale di Sistema comprende oltre Livorno anche Piombino e Porto-
ferraio ha commentato il Presidente Corsini - e si presenta con una offerta polivalente per
accogliere i crocieristi anche repeaters che vogliono scoprire una Toscana nuova e esclusiva.
Il capitano della nave ha confermato lattrattiva che il Porto di Livorno offre, sottolineando che
questoggi a bordo sono rimasti soltanto 100 ospiti e che, per le escursioni cos diversificate che
la Toscana propone, per la Compagnia Livorno rimane uno scalo molto interessante e ricco di
opportunit anche per il futuro.
12 Intervista
DODICI DOMANDE AL NUMERO UNO DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA
DEI DIRIGENTI E DELLE ALTE PROFESSIONALIT DEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO
Intervista a Giorgio Ambrogioni
Presidente Nazionale di Cida
di Claudio Tonci
 Cida,la Confederazione che Lei pre-
siede e che raccoglie tutta la dirigenza
privata e pubblica, ha elaborato un do-
cumento da presentare al Governo per
illustrare il proprio pensiero su temati-
che sociali, fiscali, sanitarie e di politica
industriale: qual la ragione di questo
documento e quali sono i contenuti?
R) Il motivo di fondo il divario che anco-
ra ci separa dai Paesi pi avanzati del Vec-
chio Continente e che rappresentano il
gruppetto di testa cui affidata la co-
struzione della nuova Unione Europea.
A nostro avviso lItalia non pu correre il
rischio di essere un gregario di questo
progetto e va quindi colmato il gap in ter-
mini di crescita, produttivit e, aggiungia-
mo, classe dirigente preparata. I dati su pil
ed occupazione indicano un certo dinami-
smo della nostra economia: allora sfruttia-
mo questa situazione congiunturale per
imboccare una via di risanamento struttu-
rale del sistema-Paese. Purtroppo la ma-
novra di bilancio 2018 non sembra poter
imprimere questa spinta e allora, come par-
te significativa della classe dirigente, i
manager, le alte professionalit del pub-
blico e del privato, hanno voluto dare un
contributo concreto con un documento-
manifesto di politica economica che, ci
auguriamo, possa essere condiviso nei
programmi elettorali della prossima cam-
pagna elettorale. Per questi motivi preferi-
sco, per il momento, soprassedere sui con-
tenuti specifici del nostro documento, in
attesa di presentarlo ufficialmente alle isti-
tuzioni, alle forze politiche e sociali.
 Ha citato lEuropa e la necessit di
partecipare alla stesura di una nuova go-
vernance europea, ma non abbiamo an-
cora i numeri a posto. Non rischiamo di
essere inascoltati?
R) Il Paese pi che su una sterile ed impro-
duttiva trattativa sulla flessibilit deve in-
sistere sullurgenza e sulla necessit per
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
lItalia e per lEuropa di considerare il no-
stro Mezzogiorno per quello che : non
un insieme di piccole regioni, ma una gran-
de area pari ad un terzo del Paese in grave
ritardo di sviluppo economico e sociale,
per il quale le ricette ed i palliativi dellul-
timo ventennio non hanno portato a ri-
sultati concreti.
 Torniamo al documento: in termini
generali, quali sono i criteri cui si ispi-
rano le proposte di Cida al futuro Par-
lamento? Se la legge di bilancio vi ap-
pare tiepida, quali i fronti sui quali
urgente intervenire?
R) Nelle audizioni parlamentari cui Cida
ha partecipato, nei nostri incontri con i
rappresentanti delle forze politiche che
siedono alla Camera ed al Senato, abbia-
mo sempre sostenuto la necessit che la
legge di bilancio 2018 rappresentasse lini-
zio di un percorso di risanamento della
finanza pubblica, realizzabile con una ri-
gorosa razionalizzazione delle spese oc-
correnti per il funzionamento della mac-
china dello Stato. Cos come siamo con-
vinti sostenitori della spending review,
della lotta allelusione ed allevasione fi-
scale: tutti settori in cui si possono recu-
perare risorse indispensabili alla crescita.
 Audizioni, incontri: Cida si ritiene
poco o molto ascoltata come associa-
zione rappresentativa di interessi?
R) Cida un organismo politico di rap-
presentanza sociale pienamente ricono-
sciuto. Semmai, mentre l manager tenta-
no e si impegnano a far funzionare meglio
il Paese, si ha limpressione che molti sog-
getti stentino a riconoscerlo. Comunque
quello della rappresentativit un tema
di grande interesse e sul quale ci stiamo
impegnando per approfondirne gli svilup-
pi e studiare gli strumenti migliori per eser-
citarla oggi.
 Non solo i tradizionali meccanismi
di rappresentativit sono in crisi: an-
che i sistemi di welfare, nati nel Nove-
cento, sembrano non riuscire pi a svol-
gere un efficace ruolo redistributivo ed
egualitario. Cida ha affrontato questo
tema?
R) Vanno contrastati con determinazione i
crescenti fenomeni di marginalit sociale:
molti aspetti di sicurezza sociale vanno ri-
visti accrescendo gli sforzi per una pi
sostenibile assistenza integrativa e previ-
denziale. Nel nostro documento forniamo
proposte concrete, con unattenzione par-
ticolare al welfare aziendale ed ai meccani-
smi di sanit integrativa. Anche la com-
plessa macchina fiscale dovrebbe essere
oggetto di una profonda revisione.
 Quello sul fisco un tema da prendere
con le molle: i dirigenti, dicono le stati-
stiche, sono considerati fra i contribuen-
ti pi tartassati
R) I dirigenti hanno sempre fatto il proprio
dovere di contribuenti e le cifre lo dimo-
strano. Secondo un recente studio di Iti-
nerari previdenziali, poco pi del 12% dei
contribuenti versa circa il 54% dellIrpef
complessiva. Questo 12% composto da
contribuenti che dichiarano redditi dai
35mila ai 300mila euro annui (questi ultimi
sono lo 0,083%; lo 0,20% quelli da 200mila
euro). E il grosso sta fra i 35mila ed i 100mila
euro: questi, ad esempio, sono l1,08% dei
contribuenti, cio un esercito di 440mila
noti al fisco che versa allerario il 17,22%
del totale dellIrpef. Insomma vista la si-
tuazione fiscale evidentemente squilibra-
ta ai danni del reddito fisso (dipendente e
pensionato), in prospettiva crediamo sia
sostenibile e realizzabile un sistema che
preveda una riduzione degli scaglioni fino
ad arrivare, in tempi congrui, alla cosid-
detta aliquota unica.
 Veniamo alla politica industriale: al
ministero dello Sviluppo Economico
puntano molto su innovazione e con In-
dustria 4.0. siamo sulla strada giusta?
R) Certamente il modello di Industria 4.0
ha avuto il grande merito di aver impresso
una scossa positiva ed unaccelerazione
al sistema produttivo. Ora va migliorata la
parte relativa alla formazione e prepara-
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Giorgio Ambrogioni, Preisdente Nazionale di CIDA
zione della risorsa umana che parte
insostituibile del progetto e senza la quale
c il concreto rischio di un fallimento.
Pi in generale, dovremmo cominciare a
domandarci qual il business plan del-
lo Stato, ovvero quali beni e servizi la Pub-
Cosa dire, invece, delle banche alcu-
blica Amministrazione debba produrre per
essere moderna: gli investimenti pubblici
hanno toccato il minimo storico ed tem-
po che lo Stato si impegni in tal senso.
I manager operano allinterno di un
sistema industriale che ne valorizza il
ruolo o, al contrario, non si riesce a
sfruttarne le potenzialit?
R) La situazione dellimprenditoria italia-
na non incoraggiante se si pensa che il
60% degli imprenditori ha superato i 60
anni, che solo il 25% delle imprese italia-
ne sopravvive alla seconda generazione
ed addirittura il 15% alla terza. Ci denota
una scarsa propensione ad assumersi re-
sponsabilit imprenditoriali e a scarso in-
teresse allinnovazione. Questo si riflette
anche sullingresso dei manager nelle im-
prese, soprattutto in quelle medio-piccole.
gio a Cida dopo oltre 40 anni di appar-
ne delle quali hanno creato non pochi
dispiaceri ai propri clienti?
R) Per esse si detto molto ma fatto ben
poco. Ci si domanda: langue da sempre (o
quasi) in Italia il comparto dei fondi di cre-
dito, peraltro molto attivi in Europa, spes-
so paradossalmente sostenuti da impre-
se, e danaro, nazionale.
 Banche, imprese, mercato del lavo-
ro: quali riflessioni fare dopo una disa-
mina non proprio esaltante?
R) Spiace constatare che il nostro un
Paese rivolto allindietro, dove ogni novi-
t viene vista con sospetto e spesso ma-
nipolata a proprio vantaggio: il caso dei
Intervista 13
voucher, strumento adattissimo per i la-
vori occasionali, stato frainteso e criti-
cato ideologicamente. Anche se non sono
mancati gli approfittatori, tuttavia per one-
st intellettuale occorre riconoscere che
esso ha avuto il pregio, se non altro, di
scoprire isole di lavoro sommerso da
lungo tempo stagnanti .
 Con il documento-manifesto di
Cida, non c il rischio di aver elabora-
to una proposta di politica economica,
magari eccellente, ma destinata a finire
chiuso nei cassetti
R) Ognuno deve svolgere il suo ruolo ed
assumersi le proprie responsabilit. Il no-
stro compito quello di offrire alla politi-
ca una visione lungimirante in grado di
indicare la strada che crediamo possa ve-
ramente permettere un sostanziale svilup-
po del Paese, insieme ad una rinnovata
voglia di fare. Insomma, i dirigenti pur
consapevoli dei limiti dei loro compiti, ma
consci della propria valenza, non inten-
dono sottrarsi a questa sfida: i manager
sono protagonisti del cambiamento e sono,
essi stessi, canali di innovazione forgiati
da un reale processo di selezione come non
sempre possibile trovare in altri campi.
Politica compresa.
 Presidente, per finire, una doman-
da personale: come ha vissuto il passag-
tenenza a Federmanager?
R) Herny Ford diceva chiunque conti-
nua ad imparare resta giovane: ho fatto
mia questa massima per ampliare i miei oriz-
zonti e conoscere nuove realt. In Cida
ho dovuto confrontarmi con le problemati-
che della dirigenza pubblica, della politica
sanitaria, della scuola. Una visione asso-
ciativa complessa, che va necessariamen-
te portata a sintesi e comunicata allester-
no, fatta conoscere nelle sedi istituzionali,
politiche, sociali. E un lavoro che va fatto
con umilt ma anche con ambizione: quella
di esaltare i principi valoriali dei dirigenti e
riconsegnare allidentikit del manager un
appeal positivo e condiviso.
PORTO DI LIVORNO 2000 s.r.l.
Terminal Crociere
Piazzale dei Marmi
LIVORNO
Tel. 0586.202901 - Fax 0586.892209
info@portolivorno2000.it
14 Livorno
Interessante dibattito pubblico in Fortezza Vecchia
Porto: Sviluppo e riqualificazione
di Cristina Battaglini
Una folta presenza di pubblico e tutto il
cluster marittimo hanno preso parte al-
lincontro svoltosi in Fortezza Vecchia,
alla Sala Canaviglia, per parlare dello svi-
luppo e riqualificazione del porto di Li-
vorno. Presenti il presidente dellAutori-
t di Sistema Portuale Stefano Corsini e il
Sindaco Filippo Nogarin, per collaborare
verso il nuovo progetto di Darsena Li-
ght, succedutosi a quello di partenza che
risale a circa tre anni fa.
Tra i relatori, Enrico Pribaz, dirigente tec-
nico dellAutorit di Sistema Portuale
dellAlto Tirreno, ha illustrato il tema
Piattaforma Europa Fase1- aggiornamen-
ti sullo stato di avanzamento del proget-
to, che ha spiegato come non essendoci
una normativa specifica, la fattibilit tec-
nica del progetto era legata al preciso bi-
lanciamento dei sedimenti di dragaggio
(volumi di escavo e volumi di riporto). In
questo modo si ha una riduzione dei co-
sti e dei tempi, grazie al decreto del luglio
2016.
Pertanto lAutorit Portuale, vista la no-
vit, come ben noto ha revocato il bando
precedente che era slittato cinque volte a
partire dalla sua scadenza datata il 15
marzo 2016, e cercato una nuova prospet-
tiva per il terminal contenitori. Ecco quin-
di una visione del nuovo terminal, ridise-
gnato sulle vasche di colmata, con una
superficie di 62 ettari, 1200 metri di ban-
china e avvalendosi del collegamento fer-
roviario che come si ricorder stato inau-
gurato nel dicembre scorso.
Il nuovo terminal contenitori sar quindi
circa la met di quanto previsto inizial-
mente, ed avr un canale di accesso di
profondit di 16 metri poi da portare a 20.
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
LAutorit Portuale, il 6 Ottobre, ha pre-
sentato il bando per la progettazione delle
opere foranee e dei dragaggi, incluso lo
studio di impatto ambientale e la valuta-
zione di incidenza ambientale. Le doman-
de di partecipazione al nuovo bando di
gara dovranno essere presentate entro il 9
Novembre. Si prevede che la nuova Dar-
sena Light- come spiega lAutorit Por-
tuale di Sistema con la piena condivisione
del sindaco Nogarin- verr realizzata pri-
ma del 2023.
Tra gli altri relatori, Claudio Vanni, direzio-
ne strumenti di programmazione e sistema
informativo portuale, ha illustrato Il futu-
ro dellarea della Stazione Marittima, spie-
gando le modifiche che sono state appor-
In dieci anni pi di 30 mila studenti hanno visitato lo scalo labronico
Nuova edizione di Porto Aperto
E siamo a 11. E stata presentata stamatti-
na a Palazzo Rosciano la nuova edizione
di Porto Aperto, che questanno, lundi-
cesimo dalla sua nascita, si arricchisce di
nuovi importanti elementi e nuovi prota-
gonisti, come i porti di Piombino, quelli
elbani di Rio Marina, Cavo e Portoferraio,
e quello dellIsola di Capraia, che sono
assieme a Livorno le sei stelle della nuo-
va costellazione dellAutorit di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
In questi dieci anni oltre 30mila studenti
hanno visitato il nostro porto attraverso
visite gratuite e guidate ha detto il diri-
gente Promozione e Studi, Gabriele Gar-
giulo c una volont di integrazione
tra due mondi, quello portuale e quello
cittadino, che vogliono continuare a par-
larsi.
Il programma 217-2018 particolarmente
articolato e prevede tra le altre cose:
- Visite guidate ai porti ricadenti sotto la
circoscrizione dellAdsp (i destinatari
sono gli studenti delle scuole primarie e
secondarie).
- Trasmissioni televisive con focus tema-
tici su argomenti di stretta attualit e di
interesse per la comunit portuale.
- Incontri con le scuole e la cittadinanza e
mostre per conoscere le zone inaccessi-
bili dei porti ed i suoi protagonisti.
- Visite preliminari al laboratorio multime-
diale del Port Center.
tate dal precedente piano, come la ridu-
zione della superficie utile lorda, delle su-
perfici destinate al commercio, allimple-
mentazione delle funzioni destinate al di-
rezionale, servizi e turistico-ricettive, alla
integrazione e sinergia con il terminal ma-
rittimo e laereoporto di Pisa, la costruzio-
ne della nuova piazza della Stazione Ma-
rittima con un collegamento pedonale tra
la piazza e la piazza del Luogo Pio, la ri-
qualificazione del Silos. Renato Butta, in-
gegnere ambientale, ha parlato di Model-
listica e monitoraggi ambientali: le attivit
dellAutorit di Sistema Portuale in corso
sui temi di traffico, qualit dellaria e ru-
mori e delle varie convenzioni sviluppa-
te dallAutorit Portuale di Sistema.
- Visite al magazzino ex FS adiacente il
terminal crociere del porto, struttura che
ospita oggi il navicello Pilade e la mo-
tovedetta Marzocco. Mentre la Moto-
nave Bruno Gregoretti, attualmente in
cantiere per gli ultimi interventi restauro,
invece ormeggiata nel porto Mediceo,
in prossimit della Fortezza Vecchia.
- Iniziative culturali in Fortezza Vecchia
(LAutorit, dal 1 agosto 2013 diventa-
ta custode della Fortezza Vecchia in virt
delle concessioni temporanee sottoscrit-
te con gli Enti proprietari. La concessio-
ne iniziale stata prorogata, per il qua-
driennio 2016-2020).
Il programma Porto Aperto stata la
chiosa del presidente Corsini a margine
della conferenza stampa una iniziati-
va molto articolata che in questi anni ci
ha dato parecchie soddisfazioni.
Investire sulla conoscenza dei porti del
Sistema dellAlto Tirreno, valorizzarne la
memoria storica e le bellezze culturali e
architettoniche, di cui anche Piombino
particolarmente ricca, un obiettivo no-
bile che occorre perseguire con sempre
maggiore convinzione: per questo moti-
vo, il prossimo traguardo da raggiunge-
re per i prossimi anni sar quello di svi-
luppare ulteriormente il percorso esposi-
tivo- didattico che oggi va dalla Fortezza
Vecchia, e dal suo Port Center, sino al
Magazzino Ex Fs.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
qui
Diocesi di Fabio Figara
Felici coincidenze?
No, miracoli!
Miracoli e segni della SS. Beata Vergine di
Montenero sono stati al centro dellincontro
di venerd 20 ottobre scorso in Vescovado,
organizzato dalla Diocesi di Livorno, per ri-
flettere con gli esperti sui fenomeni straordi-
nari legati allinvocazione di Maria.
Guarigioni inspiegabili e conversioni del-
lanima: miracoli veri e propri, spesso na-
scosti, sconosciuti, ma reali, che toccano
e cambiano la vita di coloro che ottengo-
no la Grazia divina. un punto di scontro,
ma anche di contatto, tra la pura Fede e la
Scienza, un argomento complesso, affa-
scinante, ma che attira sempre lattenzio-
ne di chiunque, scatenando continui di-
battiti nelle comunit scientifiche e reli-
giose. La sale del Vescovado, gremita in
occasione del convegno, lennesimo
esempio dellinteresse della comunit ver-
so tale argomento.
Levento, inserito nellambito delle cele-
brazioni per il 70 anniversario della pro-
clamazione della Madonna di Montene-
ro a Patrona della Toscana, stato orga-
nizzato con lausilio dei rappresentanti
del Tavolo delloggettivit (di cui fan-
no parte i Primari dellospedale di Livor-
no) per cercare di trovare risposte a molti
interrogativi sui miracoli, fatti prodigiosi
che avvengono continuamente ai piedi
della Madonna di Montenero.
Per loccasione sono intervenuti Suor Co-
stanza Galli, medico oncologo, don Luca
Giustarini, priore del Santuario di Mon-
tenero, il dottor Franco Balzaretti, mem-
bro del Comitato Medico Internazionale
di Lourdes, e lo stesso Monsignor Simo-
ne Giusti, Vescovo di Livorno.
necessaria lesistenza di un evento
straordinario e di una guarigione inspie-
gabile per avviare le procedure di verifi-
ca spiega Balzaretti - compito di noi
medici di coadiuvare lautorit eccle-
siastica in questo compito di riconosci-
mento. Facendo parte della Commissio-
ne di Lourdes, un organismo molto selet-
tivo, ho avuto la fortuna di conoscere
molte persone che si sono sentite tocca-
te dalla Grazia. Perch il miracolo pu
riguardare non solo una guarigione in-
Livorno 15
Suor Costanza Galli, medico oncologo, don Luca
Giustarini, priore del Santuario di Montenero,
il dottor Franco Balzaretti.
spiegabile, quindi visibile, ma anche una
conversione, fatto che, di solito, passa in
secondo piano. Fede e la ragione non la-
vorano in contrasto, ma unite nella ricer-
ca della Verit.
Da queste persone anche noi medici pos-
siamo imparare molto, soprattutto dal loro
modo di vivere: esempi come lo stato per
me Suor Luigina Traverso, il 68 miracolo
di Lourdes, di cui mi sono interessato di-
rettamente. Noi medici, purtroppo, spesso
trascuriamo alcuni aspetti delle relazioni,
presi dai vortici della burocrazia, da leggi
e incombenze. Ma il nostro impegno ver-
so il paziente deve essere completo, sotto
ogni punto di vista: impegnati tecnicamen-
te, ma coinvolti emotivamente.
I numerosi ex-voto presenti nel Santuario
raccontano fatti straordinari e tante vicen-
de incredibili. E, ancora oggi, sotto lo
sguardo di Maria, i miracoli continuano.
 16 Rosignano e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Il cantante del festival di Sanremo degli anni Sessanta incide ora un CD per i nipoti

Fabrizio Ferretti
torna alla ribalta
di Dino Dini

uno che oltre 50 anni fa con la sua voce

e le sue canzoni conquist il successo nel
mondo della televisione, della radio, del
palcoscenico ed oggi, dopo essere stato
per lungo tempo lontano dai microfoni,
tornato a cantare incidendo un Cd per
dedicarlo ai suoi quattro nipotini. Il suo
nome Fabrizio Ferretti, nato a Rosigna-
no Solvay nel 1945 e divenuto negli anni
60 una celebrit della musica leggera.
Un nome il suo che probabilmente dice
poco ai giovani ma che i lettori un po pi
ag ricordano certamente perch in que-
gli anni il successo di Ferretti fu davvero Un ritaglio de Il Tirreno che ha dato ampio spazio allniziativa del nonno Fabrizio Ferretti
grande. Cominci presto Fabrizio a farsi ap-
prese parte anche al Cantagiro percorren- Recentemente il cugino Andrea, facendo-
prezzare per lintonazione, il timbro e lesten-
sione della sua voce. Frequentava le scuo- do tutta lItalia. Ferretti fu anche attore gli notare che ha ancora una voce bella e
le elementari e il suo maestro che agli alun- cinematografico in due film: Europa - potente, gli ha suggerito di fare un Cd nella
ni faceva cantare in coro lAve Maria, fu il Operazione streap-tease e I ragazzi del- sala di incisione di San Pietro Belvedere a
lHully-Gully. Laiatico dotata di modernissimi impianti,
primo a notare le sue qualit canore.
Nel 1968 Pippo Baudo lo invit alla tra- dove lui stesso registra i suoi pezzi. Ferretti
Pi tardi fu allievo del famoso maestro
smissione televisiva Sette Voci. Per il ha accolto linvito, ha scelto dodici brani
Compare che preparava i cori in occasio-
ne delle stagioni liriche realizzate al teatro giovane cantante di Rosignano quelli fu- molto famosi adatti al suo genere e, accom-
Solvay dal mitico direttore Dino Lessi. Ma rono anni di grande popolarit: un perio- pagnato dalla pianista Maura Balzini, per
il vero inizio della sua carriera Ferretti lo do segnato da tanti applausi durante le quattro mesi ha lavorato per la registrazio-
sue lunghe tourne e da tanti autografi ne. Il Cd intitolato Le rondini e Fabrizio
ebbe nel 1962 quando partecip al con-
firmati alle folle dei suoi ha voluto che sua nipote Matilde di nove
corso di Castrocaro in cui si piazz al se-
fans in tutte le regioni della Penisola. anni gli disegnasse la copertina.
condo posto insieme ad Iva Zanicchi.
Nel 1963 incise la canzone Oh, baby pian- Ma intanto anche in Italia, come nel resto Fra i brani incisi ci sono Caruso, La ne-
ger sul suo primo 45 giri di cui furono dEuropa, si stava affermando la musica vicata del 56", La donna cannone e Le
vendute in poco tempo trecentomila co- dei Beatles e dei Rolling-Stones. rondini. Lautore di questultima canzone
Lorientamento e il gusto del pubblico Lucio Dalla che la lanci senza successo
pie, rimanendo per quattro mesi fra i primi
cambiarono, arriv la nuova moda dei nel 1990. Dalla, poco prima della sua scom-
posti nella classifica italiana a pari merito
gruppi musicali e il successo dei cantanti parsa, voleva riproporla al suo pubblico ma
con Gianni Morandi.
Con il Gianni nazionale strinse una bella singoli cominci a declinare. non fece in tempo e cos Ferretti in sua
amicizia che dura ancora oggi. Nello stes- Anche Fabrizio non fu risparmiato da quel memoria ha voluto inserirla nel suo Cd.
so anno fu invitato da Mike Bongiorno a declino e piano piano si ritir dal mondo Fabrizio ha due figli, Francesco e Annali-
della canzone. Nel maggio del 1969 si spo- sa che gli hanno dato quattro nipoti: oltre
cantare nella trasmissione La fiera dei
s e poco dopo inizi la sua attivit im- a Matilde, Vittoria di sei anni, Francesca e
sogni. Poi finalmente arriv il Festival di
prenditoriale nel campo delledilizia indu- Pietro entrambi di quattro. Ha inciso que-
San Remo del 1964 dove, accompagnato
dal maestro Gorni striale. Fu anche dirigente di associazioni sto CD per dedicarlo solo a loro. Dice:
Kramer, si piazz al quarto posto con la sportive di tennis e pallacanestro, disci- Quando siamo tutti e cinque insieme ci
canzone La prima che incontro. Al pri- pline che aveva esercitato e di cui era sem- divertiamo da matti. Me li porto in macchi-
pre stato molto appassionato. na e loro a squarciagola cantano con me
mo posto si era classificata Gigliola Cin-
Buon sangue non mente, Fabrizio cugi- tutte le mie canzoni. Pronuncia queste
quetti con Non ho let.
no di Andrea Bocelli e nel 1995 allet di parole con un largo sorriso e con la con-
Poi prese parte al Festival Bar con Per-
ch lho fatto conquistando il terzo po- cinquanta anni, su sollecitazione di Edi, sapevolezza che il tempo dei fans e delle
sto. Nel 1965 fu di nuovo al Festival di madre di Andrea, prese lezioni di canto folle plaudenti si esaurito e che oggi i
San Remo con la canzone Tu che ne sai dal maestro Bettarini di Prato che gli im- suoi nipotini sono il solo pubblico che lo
post la voce come tenore. fa sciogliere di felicit.
arrivando per soltanto sesto. Pi tardi
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Montecatini val di Cecina 17

Lo ha ottenuto per la terza volta il Comune di Montecatini Val di Cecina

Premio Bandiera verde Agricoltura

di Sandro Cerri
Il Comune di Montecatini Val di Ceci-
na ha ottenuto per la terza volta, il
Premio Bandiera Verde Agricoltura,
gi assegnato a questo Ente nel 2009
e nel 2013.
E un riconoscimento prestigioso, as-
segnato dalla C.I.A. Agricoltori Ita-
liani, a seguito di una attenta valuta-
zione delle candidature e della docu-
mentazione proposta, a dimostrazio-
ne delle politiche agricole, ambientali
e di tutela del territorio che riguardano
un Comune.
DallAmministrazione Comunale di-
chiarano di essere orgogliosi di que-
sto premio, e lo vogliono condividere
con tutti i Cittadini di Montecatini e in
special modo con chi opera nel mondo
rurale e con chi si adopera, a vario tito-
lo, per la tutela e per la salvaguardia
dell ambiente naturale.
Il 10 Novembre il Sindaco sar a Roma,
al Campidoglio, a rappresentare il il Co-
mune di Montecatini Val di Cecina alla
cerimonia di consegna di questo pre-
stigioso riconoscimento.
Nuova
Sezione
Primavera
alla Scuola
dellInfanzia
Altra notizia positiva che proviene dal
palazzo comunale del Comune mine-
rario, riguarda lattivazione della Se-
zione Primavera presso la Scuola del-
lInfanzia di Montecatini, in unarea
completamente rinnovata ed ampliata.
Sono ormai diversi anni che il Comune
di Montecatini ha scelto di investire
concretamente su tutto il fronte che ri-
guarda la Scuola in generale in questo
Comune.
La Sezione Primavera considerata,
dallAmministrazione Comunale, un fio-
re allocchiello della politica scolasti-
ca, che permette un ingresso nel mon-
do della scuola ai bambini che com-
piono i due anni di et.
E un servizio che il Comune offre ai
propri Cittadini ed totale carico del-
lEnte, per circa 23.000 Euro lanno.
Questanno, oltretutto, a seguito della
nuova normativa che prevede spazi
maggiori per i bambini, Il Comune ha
ristrutturato ed ampliato larea dedica-
ta alla Sezione Primavera, per un co-
sto dei lavori di circa 7.000 Euro, in
modo da poter ammettere 10 bambini,
invece di 6 che sarebbero stati ammes-
si che i vecchi spazi disponibili.
LAmministrazione Comunale si dichia-
ra particolarmente soddisfatta di que-
sto servizio che pu di nuovo offrire alle
famiglie di questo Comune e ai loro
bambini, in uno spazio ampliato e com-
pletamente rinnovato.

CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno

Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno
e

sport, tempo libero, volontariato

Acli Service Srl
assistenza, consulenza, sostegno
Via Cecconi 40 ai lavoratori, ai giovani,
Livorno ANACI Sezione di Livorno
ai migranti, alle famiglie Via Puini 97 Int. 35 - Livorno

Vieni alla CISL

troverai Cortesia, Competenza, Convenienza
I nostri servizi: Fiscali, RED, ISEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti,
Permessi di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori.
Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL
Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n 0586-899732
18 Cultura
L'augurio degli Amici dei Musei e dei Monumenti livornesi che possa aprire entro la fine dell'anno
Il Museo della citt
di Marisa Speranza
Secondo i pi recenti annunci, sembra
ormai imminente lapertura del Museo
della Citt. Entro la fine dellanno? Se
lo sono augurato gli Amici dei Musei e
dei Monumenti livornesi, per bocca del-
la loro presidente Annamaria Pecchioli
Tomassi, in occasione della loro XIV
Giornata Nazionale, celebrata presso
lauditorium del Museo di Storia Natu-
rale del Mediterraneo.
Lincontro, partecipato e affollato, ha
avuto come suo motivo conduttore un
tema molto sentito: Un museo, una cit-
t. Sul progetto museale, modificato nel
tempo, che si presenta come unoppor-
tunit di sviluppare il tema della livor-
nesit, si soffermata a lungo la Presi-
dente, prima di dare la parola allarchi-
tetto Marco Magni (Studio Guicciardini
e Magni di Firenze). Questi, con le sue
Note sul progetto architettonico per il
nuovo Museo della Citt di Livorno,
ha visualizzato sullo schermo gli spazi
di appartenenza di una struttura che si
preannuncia grandiosa. Il lavoro, inco-
minciato nel 2012, mette in evidenza le
novit del percorso, tra cui anche il col-
legamento dei Bottini dellOlio con la
chiesa attigua attraverso un braccio co-
struito. E poi larea di accoglienza con
la caffetteria, la biblioteca, il laboratorio
didattico..... . Attraverso le varie sezio-
ni, scorre la vita di una Comunit : dalle
origini e dalla fondazione di Livorno,
sino al pi recente passato. Della sezio-
ne archeologica ha parlato con dovizia
di particolari il prof. Stefano Bruni (Uni-
versit di Ferrara) con una premessa che
solleva interrogativi: Solo la casualit
pu portare a Livorno dei monumenti
dantichit. La collezione archeologica,
un museo ritrovato. Che, ha spiegato,
Edilizia - Pulizie civili e industriali - Giardinaggio
Tel. 0586.790.751 - Fax 0586.790.604 - www.aclilabor.it
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
larcheologo, vuole essere un museo
di territorio, fatto con quello che cera e
quello che stato concesso. Manca-
no, infatti, i reperti che stanno a Rosi-
gnano (pi di 200 tombe ritrovate a Ca-
stiglioncello) e sono scarsi gli oggetti
della fase medievale.
Alcuni ritrovamenti vengono dalla Me-
loria, dalla Valle Benedetta, da Quercia-
nella, da Ardenza. Si sa che nel passato
a Livorno le antichit non mancavano. I
Medina, facoltosi mercanti ebrei, ave-
vano una strepitosa collezione : si ri-
cordano il dittico di avorio e la rac-
colta di gemme favolose (poi vendute
agli inglesi).
Fino al 1857 un certo Alessandro Fran-
cois, in societ con Ricasoli, and
Acli Labor
SOCIET COOPERATIVA
Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline
ROSIGNANO SOLVAY
scavando per tutta lEtruria in cerca di re-
perti (ne furono trovati ben 6000 nella sua
casa quando mor). Nel 1863, tra Collesal-
vetti e Cecina, furono trovate delle tombe
con cinque urne (le compr il Comune).
E questo, ha spiegato Bruni, il primo
nucleo di un museo, come luogo delle
memorie cittadine. Poi entra in campo la
ricca collezione di Enrico Chiellini (pas-
sata direttamente al Comune) e nel 1877
viene aperto il Museo Civico che ha sede
prima presso il liceo Niccolini, poi in piaz-
za Guerazzi (1896) dove rimane sino al-
linizio della Seconda guerra mondiale,
quando (1940) fu tutto imballato e mes-
so in sicurezza per giacere in qualche de-
posito imprecisato. La storia della colle-
zione Chiellini ricca di colpi di scena,
documentati nel tempo da studiosi e gior-
nalisti.
Ma cosa conteneva la raccolta poi di-
spersa qua e l con la guerra? Escluden-
do i falsi di terracotta, bronzo e ferro pro-
curati a suo tempo dal custode Valchie-
rotti, e poi scomparsi da Livorno, lelen-
co annovera oggetti di et etrusca e ro-
mana, una pisside eburnea del IV seco-
lo da Cartagine (rimasta nei cassetti del
Comune), una notevole parte numisma-
tica, ricordi garibaldini, collezione di armi
e utensili litici ,oltre a quadri antichi di
grande valore, oggi non accessibili o vi-
sibili. Bruni ha ricordato una strepitosa
statua romana (dea Igea) rimasta a Villa
Fabbricotti fino a due anni fa. I quadri di
fine Ottocento e primo Novecento sono
stati invece collocati al Museo Civico
Fattori a Villa Mimbelli.
Tra poco, con il Museo della Citt , i Bot-
tini dellOlio torneranno a raccontarci
una storia a lungo interrotta. E priori-
tario ridare questo spazio alla citt, ha
concluso lassessore alla cultura Belais,
sottolineando che la struttura ha costi
importanti e ci si aspetta un ritorno.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Cultura 19
7

PRESENTATA L'OPERA IN DUE VOLUMI

Storia della Croce Rossa in Toscana

di Cristina Battaglini
E stata presentata recentemente alla
Sala Consiliare della Provincia lopera
in due volumi Storia della Croce Rossa
in Toscana dalla nascita al 1914 (Fran-
co Angeli editore) a cura di Fabio Berti-
ni, Costantino Cipolla, Alessandro Fab-
bri, Paolo Vanni, alla presenza delle au-
torit, della presidente del Comitato CRI
di Livorno Anna Braccini, dei curatori,
del presidente Comitato Livornese Ri-
sorgimento amm. Luigi Donolo, del prof.
Giuseppe Armocida, presidente onora-
rio della Societ italiana di Storia della
Medicina, del prof. Paolo Cioni, presi-
dente del Comitato CRI di Empoli, an-
che in rappresentanza del Comitato to-
scano CRI.
La Storia della Croce Rossa ha inizio al-
lorch Henry Dunant, dopo la battaglia
di Solferino e San Martino del giugno
1859, scrive le sue riflessioni sulle con-
dizioni dei feriti di quella battaglia e le
pubblica nel novembre del 1862 (Un
souvenir de Solferino), unopera de-
stinata agli amici ma che invece si dif-
I due volumi sulla Storia della Croce Rossa in
Toscana dalla nascita al 1914.
operare personalit le pi varie, sia del-
la nobilt che della nuova borghesia; la
Croce Rossa stata istituzionalizzata da
Francesco Crispi, con listituzione poi
della scuola di formazione che hanno
permesso una notevole presenza di In-
fermiere Volontarie nella Prima Guerra
Mondiale.
Il nome Croce Rossa Italiana fu ufficial-
mente adottato nel 1876.
Lopera Storia della Croce Rossa in To-
scana articolata in due volumi, di cui
il secondo costituisce una raccolta di do-
cumenti che sono stati ritenuti maggior-
mente rilevanti nella ricostruzione delle
vicende storico-sociali della CRI in To-
scana; il nucleo pi rilevante quello
della documentazione relativa a Guido
Corsini, con la corrispondenza intercor-
sa tra Corsini ed Henry Dunant, il suo
Invito patriottico e carteggi di Corsini
con altri personaggi.
Il primo volume dedicato agli studi ed
suddiviso in due parti: nella prima si
ricostruisce la storia di tutti gli attuali
Comitati Provinciali della Regione ed una
biografia di alcuni fra i pi prestigiosi
protagonisti della vita del Comitato fio-
rentino, uomini e donne che raccolsero
lopera di Guido Corsini e la rafforzaro-
no.
Nella seconda parte del primo volume
vengono analizzate tematiche specifiche
della Storia della Croce Rossa nella Re-
gione, come la presenza femminile nella
CRI fiorentina e nella CRI toscana dalla
nascita al 1914, elemento anche di eman-
cipazione, e il primo treno-ospedale del-
la CRI che passa da Firenze.

L.R.C.
fonde subito nel mondo. In Toscana,
Guido Corsini, segretario del Comune
di Firenze, citt che stava per diventare Consorzio
la Capitale dItalia, sente parlare di Hen-
ry Dunant e del suo libro e gli scrive; Consorzio globale impianti e costruzioni civili-industriali e stradali
ci sfocia nellistituzione a Firenze di Imprese consorziate delle provincie di Livorno e Pisa
un Comitato della Croce Rossa, al quale
Via Aurelia, 453 - Rosignano Solvay
fanno seguito i Comitati nelle altre citt
Tel. 392/2128889 Fax: 0586/763570 e-mail: consorziolrc@hotmail.it
della Toscana. Henry Dunant avr oc-
casione di visitare Firenze nellottobre
1877, e altre citt toscane.
Talvolta la Croce Rossa ha precorso i
tempi perch tutto ci che accade in Cro-
ce Rossa in diretta relazione a ci che
accade o accadr in Italia, -come spiega
nella prefazione del libro Francesco Ca-
poni, Presidente del Comitato Regionale FAMIGLIA CHIANINA MINNOZZI
della Toscana della Croce Rossa Italiana.
Il contesto nel quale si inserisce la CRI
quanto mai rispondente poich la tra-
dizione di volontariato in Toscana ra-
PORCAVACCA
- AGRITURISMO & MACELLERIA -
dicata nei secoli, il volontariato una
consuetudine che fa parte della cultura Vendita al dettaglio di carni e salumi
locale. Inoltre lesperienza della CRI ha
favorito listituzione di ulteriori attivit interamente prodotti e lavorati in azienda
di volontariato (tutte le associazioni no- Loc. Poggio Marchino - Rosignano Marittimo
minate Croci di vario colore). Tel. 0586.799032 - Cell. 338.661.38.16 - 333.824.10.52
Nella CRI toscana si sono trovate ad
20 sponsor e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Scopri le novit
e le offerte
sul nostro sito
Via dellIndustria 8 - S. Pietro in Palazzi (Cecina)
Tel/Fax 0586/669029 - Cell. 39.335.7777099
info@outletdellaristorazione.it
ORARI: Luned-Venerdi: 9-12.30/14.30-19 Sabato: 9-12.30

GUIDI Soc. SECOS srl AUTOFFICINA Paolo di Paolo Di Capua

Tagliandi Multimarche
Costruzioni Edili e Industriali Diagnosi Elettronica
Via Modigliani, 21 - Rosignano Solvay Via Caduti di Nassirya 6 - Rosignano M.mo
Tel. 0586/799456 - Cell. 335/7850476
Tel. 0586.760153 - Fax 0586.760414
e-mail: paolo_dicapua@virgilio.it

Loc. Cotone, 75 - Rosignano Solvay Erogazione del servizio

Tel/Fax 0586.792464 di manutenzione di aree verdi
Via della Repubblica 118
ROSIGNANO SOLVAY
dei F.lli Costantini Tel. 0586/794962 - Fax 0586/764026
s.n.c. e-mail: coopgiglio@tin.it
S.C.R.L.

CA.PA. TER s.r.l.

Ca.Pa. Ter da tempo un autentico punto di riferimento sul territorio
toscano per opere di movimento terra e lavori di edilizia pubblica e privata
di qualunque tipologia, con competenze specifiche nella costruzione e
nella manutenzione di fognature, canali di drenaggio e sistemi di bonifica.
Via Don Luigi Sturzo n. 172 - Tel. 0586.984479 - Guasticce (LI)
Via Caduti di Nassiriya - Loc. Le Morelline Due - Rosignano Solvay
Phone: +39 0586 728111 - Fax: +39 0586 728222
e-mail: info@simeeng.com - website: www.simeeng.com

COSTRUZIONI EDILI www.soaquadrifoglio.it

info@soaquadrifoglio.it
GEOM. LUONGO ANTONIO
Via Risiera San Saba 19 - Castiglioncello (LI) Lattestazione.
Tel. 0586.764080 - Cell. 347.7683628 Pi conveniente, pi edificante

ETRURIA
NORD
Soc. Coop a r.l.
O.M.P.
ROSIGNANO SOLVAY
S.r.l.

Imballaggio industriale - Trasporti - Facchinaggio - Servizi Via G. Rossa 24 Tel. 0586.791174

Piazza Monte alla Rena, 5 - Rosignano Solvay Fax. 0586.791173
Tel. 0586.793288 - Fax 0586.793304 E.mail: omp@omprosignano.it

Di Gabbia A. & Figlio SRL

COSTRUZIONI - stradali - fognature - acquedotti
PRODUZIONE - emulsioni bituminose - conglomerati bituminosi - MEZZI PROPRI
Sede Legale Uffici, Impianto: Via dello Struggino 24 - Livorno (loc. Picchianti) Tel. 0586/428121 e-mail: info@digabbia.it
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Cultura 21

L'Italiano
si impara a scuola!
di Mario Lorenzini

Correva lanno 1962 quando a San Vin- E vogliamo riportare una osservazione parando, si tratta di un cambio culurale,
cenzo un giovane maestro - si chiama- linguistica del preside Castelli non pi una sequenzalit ma una vera
va Giovanni Galgani - vinse il primo con- Quanto a ministra, nonostante lodore alternada cos lassessore regionale al-
corso magistrale del dopoguerra. Il Prov- di minestra,c' qualcuno che ci prova. lIstruzione, prof. Cristina Grieco, inter-
veditore agli studi di Livorno gli affid il Leggo infatti sul Tirreno, di un paio di vista da Toscana Oggi, mentre il Presi-
primo Bibliobus in circolazione per mesi fa, una nota del cronista dove si dente della Confindustria di Livorno-
listruzione popolare con il compito di cita LA MINISTRA LIVIA TURCO con una Carrara, dr. Alberto Ricci, allAssem-
insegnare la lingua italiana ai contadini nota STATO PI VOLTE MARCATO IL blea Generale ha sottolineato limportan-
dellEnte Maremma nella pianura di FEMMINILE. za della Formazione e dei Rapporti con
Campiglia, Le forme femminili dei nomi di carica o le Scuola fra cui il recente progetto di ap-
Tempi lontani. di professione nella norma linguistica prendistato di primo livello attuato dalla
Pi tardi, nel 1984, il Preside Luciano dellitaliano contemporaneo rappresen- raffineria Eni di Livorno con lITI Galilei
Castelli, a cura del Centro Studi Rober- tano ancora una questione non risolta. un articolato percorso formativo della
to Angeli, present La lingua italiana Sorprende che finora nessuna maestra durata di due anni che ha lintento di raf-
oggi, tendenze e problemi. non si intervenuta su questa iniziativa li- forzare lacquisizione delle competenze
Capita a tutti, parlando o scrivendo, di braria sostenuta da un quotidiano locale. tecnico-professionali e relazionali al
domandarsi come si dice: adempiere Evidentemente liniziativa lascia il tem- quale aprtecipano venti studenti.
a un dovere o adempiere un dovere?. po che trova. E abbiamo gi segnalato altre iniziative
Lerrore nella lingua un rischio per tutti. Meglio cos. cui sono stati interessati i nostri Istituti.
Ma lerrore cos? Le critiche apparse recentememte sul-
Nasce spontaneo rifarsi alletimologia la stampa nazionale in seguito a mani-
errare prima che sbagliare, ha signifi- Scuola e lavoro festazioni manovrate degli studenti, non
cato andare in giro,andare vagando, al- Si pu studiare lavorando e lavorare im- ci interessano.
lontanarsi dalla retta via e quindi allon-
tanarsi dal giusto, sbagliare. Ma nella
lingua quale la retta via? Quale il
giusto? Chi lo decide
Linsegnamento della lingua italiana co-
mincia fin dalla prima elementare e
termina,si pu dire al termine dellulti-
ma classe dellistruzione secondaria.
E compito esclusivo del maestro e del
professore.
No certo di un libro che oggi-2017-cir-
cola e viene presentato da alcuni gior-
nali.
A ciascuno il proprio compito. Capita
spesso leggere strafalcioni nella carta
stampata,cosi come spesso laureati Via della Villana, 126, Rosignano Solvay-Castiglioncello
che sbagliano i tempi dei verbi.
Ma non fanno testo.
Telefono:0586 760981

Ristorante ARAGOSTA
CHIUSO IL MARTED

specialit Cacciucco alla Livornese - Frutti di Mare - Pesce fresco - Crostacei

Terrazza estiva - Sala climatizzata - Servizio Catering e Banqueting
ACCURATA SELEZIONE DI VINI TOSCANI E NAZIONALI
Livorno - Piazza dell'Arsenale 6 (Porto Mediceo) - Tel. 0586.89.53.95 - Cell. 349.860.75.25
22 Cultura e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Goldoni: il programma di novembre

di Angela Simini

Il teatro Goldoni di Livorno nel mese di

novembre apre le porte alla lirica, col Na-
bucco di Giuseppe Verdi, ma debuttano
anche la prosa, la danza e i concerti. Si
entra nel vivo dunque della produzione
2017/18, della quale illustriamo di seguito
il calendario.

Danza
Venerd 3 novembre alle ore 21.00 si par-
te con lo spettacolo di Danza: Solo Gol-
dberg Improvisation di e con Virgilio Sie-
ni.
Luned 27 novembre alle ore 21.00 la
volta della danza classica col Balletto di
San Pietroburgo Giselle , musica di A.
Giselle - Balletto di San Pietroburgo.
Adam, coreografie di J. Coralli.

Concerti
Gioved 9 novembre alle ore 21.00 de-
butta la Stagione Concerti Al chiaro di
luna, per la esclusiva apertura della cu-
pola del teatro. LOrchestra Regionale To-
scana, diretta dal M Enrico Dindo come
direttore e violoncellista, esegue musiche
di R.Strauss, A.K. Glozunov, A. Dvorak,
R. Schumann.
Alla novit della cupola coperta dalla sola
vetrata, si aggiunge la proposta de La
Strada del Vino e dellOlio Costa degli
Etruschi e Toscana in tavola, che dalle
ore 20.00, prima di ciascun appuntamen-
to in cartellone ( incluso quello fuori ab-
bonamento con lOrchestra dellIstituto
Mascagni) offriranno a tutti i presenti una
degustazione di prodotti tipici toscani,
in segno di ideale legame tra le eccellen-
ze del nostro territorio e la buona musica.
Mercoled 22 novembre alle ore 21.00 :
Concerto Verso Nabucco, Sinfonie e In-
termezzi celebri, esegue lOrchestra Citt
di Ferrara, dirige Marco Severi.
Prosa
Marted 14 novembre ore 21.00 e mer-
coled 15 Il Nome della Rosa regia e
adattamento di Leo Muscato, dal Best
seller di Umberto Eco, versione teatrale
di Stefano Massini, con Eugenio Allegri.
Lirica
Venerd 24 novembre alle ore 20.30, con
replica domenica 26 alle ore 16.30, sar il
Nabucco di Giuseppe Verdi a inaugurare
la stagione lirica. Lo spettacolo debutta
con la direzione del M. Marco Severi.
Ancora non conosciamo il cast.
Teniamo infine presente che per meglio
conoscere ed apprezzare le proposte in
cartellone per la stagione lirica e concerti-
stica, ci saranno le consuete Guide al-
lascolto a cura del M. Daniele Salvini
ad ingresso libero.

Una scena de Il Nome della Rosa.

 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Un incontro con Virginia Viti:
la chimica giusta tra arte e scienza
di Lorenzo Taccini
Virginia Viti una giovane ragazza livor-
nese, da sempre appassionata di danza
e recentemente laureata in medicina. An-
diamo a conoscere questa persona, tra
quelle che nella nostra citt di Livorno,
fanno la differenza.
- Virginia, una ragazza, o per meglio dire,
una donna a tutto tondo: dal campo
medico, a quello artistico fai valere le
tue passioni e la tua caparbiet. Raccon-
taci in breve chi sei e qual la tua storia
in questi due ambiti.
Per la danza ho cominciato a 4 anni:
passando davanti alla Gemini che sta-
va aprendo mi appassionai quasi per
caso a quelle che erano le attivit co-
reutiche offerte dalla palestra. A 8 anni
rischiai di smettere (non mai pi ac-
caduto!): cominciavo ad usare le punte
e mi spaventai. Aldil di questo, non
ho mai smesso ed anche questanno ri-
prender. Sul piano medico innegabi-
le che lispirazione sia nata dal fatto
che in famiglia si respira medicina;
sono stata molto testarda nel percorso
ed al primo anno non entrai neppure,
ma ho insistito e ce lho fatta.
- Come definiresti il tuo carattere e cosa
ti ha permesso di fare un percorso cos
faticoso, con tanta decisione e con otti-
mi risultati?
La testardaggine e la mia capacit di
saper organizzare le cose: finch ce la
faccio, provo a fare tutto ci che rie-
sco.
- Figlia darte in campo medico, hai sem-
pre tenuto a sottolineare la tua emanci-
pazione ed indipendenza nel campo del-
la medicina, in quanto giovane capace
di arrivare con le proprie forze, ed in
quanto appunto- donna. Pensi che ci
siano ancora delle differenze di genere
per trovare lavoro, qui in Italia?
Per trovare lavoro no, perch colo con-
corso il lavoro lo trovi, ma sul campo
lavorativo la donna deve fare uno sfor-
zo in pi: manca un adeguato sostegno
ai bisogni che una donna incontra nel-
la vita lavorativa.
- A guardarti oggi ed a vedere il tuo
curriculum, hai senzaltro fatto tuo il
concetto di mens sana in corpore sano.
Che ruolo ha svolto la danza sul piano
dellequilibrio chimico con i tuoi stu-
di di medicina?
Sicuramente la danza uno sfogo es-
senziale, cosa che ho realizzato soprat-
tutto da grande!
- Qual il tuo rapporto con la citt e
con i livornesi con i quali hai avuto a
che fare?
Io non sono innamorata dei livornesi,
ma amo molto la citt. C troppo qua-
lunquismo ed il livornese medio ha
sempre la scusa buona per non fare
qualcosa. C molta ignoranza e la
mentalit che si possiedano i diritti,
senza il rispetto dei doveri.
- Virginia vede a Livorno il suo futu-
ro?
Se trovassi un impiego a Livorno non
direi mai di no. Credo sia lecito pro-
vare di tutto per tentare di fare la
Virginia Viti
cultura 23
19
differenza.
- Quale sarebbe il tuo sogno nel cas-
setto?
Il mio sogno nel cassetto sarebbe di-
ventare uneccellente chirurgo, tutta-
via vorrei anche portare avanti una
famigliae mi domando se le due cose
siano conciliabili.
- Pensi che ci siano alcune persone in
particolare che dovresti ringraziare per
essere arrivata dove sei oggi?
Il mio babbo sicuramente in cima
alla lista delle persone che mi hanno
ispirato ed ha sempre dimostrato.
- Facciamo un po di gossip per i no-
stri lettori pi curiosi: riesci a concilia-
re tutto questi impegni anche con gli
impegni della vita sentimentale?
S, proprio perch il mio fidanzato
un medico: rimane pur sempre unar-
ma a doppio taglio perch c compe-
titivit, ma ci diamo sempre una mano
e condividiamo i nostri interessi.
- Se tu potessi esprimere un desiderio
per migliorare il no-
stro ospedale di Li-
vorno, quale sareb-
be il primo aspetto
sul quale interverre-
sti?
Farlo nuovo! La
struttura non asso-
lutamente adeguata
al bacino di portata
della citt e manca-
no i servizi fonda-
mentali.
- Salutiamoci con la
tua citazione prefe-
rita.
Non ho mai trovato
in niente una fra-
se da fare mia
come citazione.
Credo che non pos-
sa bastare una fra-
se sufficiente a rap-
presentare tutto
quello che il no-
stro concetto della
vita.