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Tor Vergata
Facolt di Medicina e Chirurgia
Dip. di Chirurgia
INTRODUZIONE
Modulo MED/48: Patologie dellApparato Locomotore Arto inferiore
* L IMMOBILITA determina:
Occorre valutare:
EDEMA VENOSO
LINFEDEMA
LINFEDEMA
I grado: consiste nel semplice accumulo di acqua che porta ad un edema degli
arti inf. Tale gonfiore inizialmente transitorio, riducibile e difficilmente causa
disagi importanti
III grado: corrisponde allo stato indurativo del sottocute, si ha una fibrosi del
tessuto. Ledema non pi riducibile ed ogni presidio terapeutico risulta solo
parzialmente efficace
VALUTAZIONE
turbe circolatorie
Occorre valutare:
DEAMBULATORE
- nella fase iniziale della rieducazione, per lo pi con
persone anziane
- dopo una lunga immobilizzazione
- quando non concesso il carico sullarto inf. leso
consente un maggior equilibrio durante la
deambulazione
- va abbandonato quando il carico concesso maggiore
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
la deambulazione
BASTONI CANADESI
- sono gli ausili pi utilizzati in tutte le fasi della rieducazione alla
deambulazione dallassenza di carico fino al raggiungimento del
carico completo
- con essi possibile realizzare SCHEMI di CAMMINO diversi:
4 tempi canadese arto inf. leso canadese arto inf. sano
3 tempi canadesi - arto inf. leso - arto inf. sano
2 tempi canadese+arto inf. leso canadese+arto inf. sano
- labbandono di un appoggio avviene quando il paz. in grado di
tenere l80% - 90% del carico totale mentre il cammino senza
ausili viene proposto quando in grado di tenere lintero carico
sullarto leso e di deambulare in modo abbastanza corretto
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
la deambulazione
Es. di deambulazione in tre tempi con due stampelle:
N.B. la stampella si tiene dalla parte opposta a quella del lato operato.
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
la deambulazione
IL BASTONE
- si usa nella fase finale della rieducazione in sostituzione
dei canadesi, quando il paz. non riesce ancora ad
effettuare sullarto inf. un completo e corretto carico
sullarto inf. leso e presenta zoppia o dolore o si sente
insicuro
- va posto allaltezza del gran trocantere
- per i paz. anziani rappresenta spesso la soluzione
definitiva non superabile
- rispetto al b. canadese comporta una minore elevazione
della spalla ma offre un minor supporto, obbligando al
controllo del polso
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - ANCA
POSIZIONE DI PARTENZA
POSIZIONE FINALE
Lanca flessa al limite di movimento consentito
(120); il gin in flex
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - ANCA
POSIZIONE DI PARTENZA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina. Arti inf. in
posizione anatomica ed il bacino in
posizione orizz.
POSIZIONE DI PARTENZA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta o supina con
lanca ed il gin. flessi a 90
POSIZIONE FINALE
Lanca in rot. int. fino al limite di mov.
consentito (40) gamba e piede sono in
direzione lat; lanca in rot. est. fino al limite
di mov. consentito (60) gamba e piede sono
in direzione mediale
VALUTAZIONE TENSIONI MUSCOLARI - ANCA
TEST DI THOMAS:
MISURAZIONE LUNGHEZZA M. FLESSORI
TEST DI OBER
MISURAZIONE LUNGHEZZA M. ABDUTTORI
(m. tensore della fascia lata o benderella ileo-tibiale)
SEGNO DI TRENDELEMBURG:
Rilevano una debolezza dei muscoli abduttori
Inclinazione o caduta
dell emibacino sano
verso il basso quando il
paziente poggia,
unilateralmente,
sullarto malato
negativo positivo
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GINOCCHIO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina
(posizione anatomica). Un
asciugamano ripiegato posto sotto la
parte distale della coscia
POSIZIONE FINALE
Lanca ed il gin. sono. Il calcagno spostato
verso la natica fino al limite di movimento di
flex del gin. (140);
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GINOCCHIO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina
(posizione anatomica). Un
asciugamano ripiegato posto sotto
la parte distale della coscia
POSIZIONE FINALE
IPERESTENSIONE (0 - 10) * Il femore
stabilizzato e la parte inf. della gamba
portata in avanti oltre gli 0 di est.
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GINOCCHIO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta, con
il gin. flesso a 90. Un asciugamano
ripiegato posto sotto la parte
distale della coscia
POSIZIONE FINALE
A partire dalla posizione di completa
rotazione interna, il terapista ruota la tibia
esternamente per lintera ampiezza di
movimento possibile (mediamente pari a
60)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GINOCCHIO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina; un
asciugamano posto sotto il cavo popliteo
PROCEDURA
Una mano applicata contro la base della
rotula con lavambraccio che poggia sopra la
coscia. Laltra mano posta sopra la prima ed
entrambe muovono la rotula in direzione
distale fino al limite del movimento consentito.
La rotula si muove verticalmente per un totale
di 8 cm. nel passaggio dalla flex allest. del gin.
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GINOCCHIO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina; un
asciugamano posto sotto il cavo popliteo
PROCEDURA
I pollici sono posti sul margine lat. della rotula, i
polpastrelli degli indici sul margine mediale. La
rotula viene spostata medialmente dai pollici
(circa 9,6 mm.) e lateralmente dagli indici
(circa 5,5 mm.), secondo movimenti di
lateralit.
VALUTAZIONE TENSIONI MUSCOLARI - GINOCCHIO
MISURAZIONE LUNGHEZZA
M. RETTO ANTERIORE
Se le fibre deL m. retto ant. sono accorciate, lampiezza del movimento articolare di
flex del gin. risulta limitata proporzionalmente alla riduzione della lunghezza
muscolare in genere inferiore a 90
TEST
Il paz. in posizione
supina con il ginocchio
flesso a 90.
Lesaminatore afferra la
tibia e la spinge
anteriormente rispetto al
femore; se presente una
lesione, non si avvertir
lend point, ma si
verificher una lussazione
anteriore della tibia
TEST
TEST DI LACHMAN:
Consente di valutare una lesione a carico del L.C.A.
Il paz. in posizione supina con lanca ed il gin. della gamba da esaminare flessi a 90.
Con una mano lesaminatore afferra la parte inf. della gamba del paz., mentre con
laltra mano stabilizza il gin. prossimalmente alla rotula. Lesaminatore toglie poi
improvvisamente la mano stabilizzante il gin.
Qualora il L.C.P. sia lacerato, la tibia si abbasser posteriormente
TEST
GRINDING TEST:
Nelleseguire il test di
abduzione, si afferra larto da
esaminare con una mano a
livello del collo del piede e con
laltra a livello del lato esterno
del gin., si imprime allartic. una
sollecitazione in valgismo fino a
raggiungere la massima
tensione. La positivit del test
indicata da un patologico
aumento del valgismo del gin.
TEST
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina. Un
asciugamano ripiegato posto sotto il
cavo polpliteo (gin. flesso 20-30) per
ridurre la tensione del m. gastrocnemio.
La caviglia in posizione neutra
Il terapista stabilizza la tibia ed il
perone
Il terapista afferra la parte posteriore
del calcagno ed applica lavambraccio
contro la superficie plantare
dellavampiede
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE
CAVIGLIA - PIEDE
POSIZIONE FINALE
La caviglia viene flessa avvicinando il dorso
del piede alla faccia ant. della gamba (30)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE
CAVIGLIA - PIEDE
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina. Un
asciugamano ripiegato posto sotto il
cavo polpliteo (gin. flesso 20-30) per
ridurre la tensione del m. gastrocnemio.
La caviglia in posizione neutra
Il terapista stabilizza la tibia ed il
perone
Il terapista afferra il dorso del piede
ponendo il bordo radiale del dito indice
sopra la superficie ant. dellastragalo e
del calcagno
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE
CAVIGLIA - PIEDE
POSIZIONE FINALE
La caviglia viene estesa fino al limite del
movimento consentito (50)
Posizione alternativa
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE
CAVIGLIA - PIEDE
POSIZIONE FINALE
Il piede posto in inversione ed
eversione fino al limite del movimento
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE
CAVIGLIA - PIEDE
Se le fibre deL m.
gastrocnemio sono
accorciate, lampiezza del
movimento articolare di
dorsiflessione della
caviglia risulta limitata
proporzionalmente alla
riduzione della lunghezza
muscolare
TEST
TEST DI GALEAZZI:
Valuta una dismetria tra i due arti
Misura totale:
Misura segmentaria:
dalle SIAS al
dal trocantere all interlinea artic. est.
malleolo interno
dallinterlinea artic. est. all apice del
malleolo esterno
MISURAZIONE ARTO INFERIORE
Misura perimetrica
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina arti inf. in flex o
in posizione seduta. Il braccio posto lungo il
fianco con il palmo della mano rivolta
medialmente Fig. pag 108
POSIZIONE FINALE
Lomero viene portato in avanti e in alto fino al
limite del movimento di elevazione (180)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina arti inf. in
flex o in posizione seduto. Il braccio
posto lungo il fianco con il palmo della
mano rivolta medialmente
POSIZIONE FINALE
Lomero viene portato in avanti e in alto fino al
limite del movimento di flessione(120)
dellartic. gleno-omerale
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione prona oppure
seduto. Il braccio posto lungo il fianco con
il palmo della mano rivolta medialmente
POSIZIONE FINALE
Lomero viene portato posteriormente fino al
limite del movimento consentito (50)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina oppure
seduto Il braccio posto lungo il fianco con
il gomito flesso di 90
POSIZIONE FINALE
Lomero spostato lateralmente in alto fino al
limite del movimento di abduzione dellartic.
glenomerale (90-120)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta. La spalla
abdotta di 90 e in rotazione neutra. Il
gomito flesso e lavambraccio in posizione
intermedia
POSIZIONE FINALE
Lomero viene mosso in direzione posteriore fino
al limite del movimento di abduzione sul piano
orizzontale (45) e in direzione anteriore,
incrociando il torace, fino al limite del movimento
di adduzione sul piano orizzontale (135)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione prona. La spalla
abdotta di 90, il gomito flesso di 90 e
lavambraccio in posizione intermedia. Un
asciugamano posto sotto lomero. Tale
posizione da evitare in caso di lussazione
posteriore dellartic. gleno-omerale
POSIZIONE FINALE
Il palmo della mano viene spostato in direzione
del soffitto della stanza fino al limite del
movimento di rotazione interna (70)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - SPALLA
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina. La spalla
abdotta di 90, il gomito flesso di 90 e
lavambraccio in posizione intermedia. Un
asciugamano posto sotto lomero. Tale
posizione da evitare in caso di lussazione
anteriore dellartic. gleno-omerale
POSIZIONE FINALE
Il palmo della mano viene spostato in direzione
del pavimento della stanza fino al limite del
movimento di rotazione esterna (80)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GOMITO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione supina o seduta. Il
braccio in posizione anatomica con il gomito
esteso. Un asciugamano posto sotto lomero.
Negli uomini a causa della muscolatura
ipertrofica del m. bicipite pu essere
difficoltoso raggiungere la posizione 0 mentre
nelle donne e nei bambini frequente
osservare uniperestensione fino a 15.
POSIZIONE FINALE
Lavambraccio viene spostato in direzione anteriore
in modo che la mano si avvicini alla spalla fino al
limite del movimento consentito (150)
Iperestensione: lavambraccio viene mosso in
direzione posteriore oltre gli 0 di estensione
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - GOMITO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta. Il braccio
posto lungo il fianco e il gomito flesso di 90
con lavambraccio in posizione intermedia.
Il paziente tiene la mono chiusa a pugno
stringendo una matita che fuoriesce dalla
mano.
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta. Lavambraccio
in posizione di pronazione in appoggio sul
tavolo. Il polso in posizione neutra, la mano
si trova oltre il bordo del tavolo. Le dita sono
rilassate
POSIZIONE FINALE
Flessione del polso: il polso mosso in direzione
palmare (80).
Estensione del polso:il polso mosso in direzione
dorsale fino al limite del movimento consentito
(70)
VALUTAZIONE ESCURSIONE ARTICOLARE - POLSO
POSIZIONE DI PARTENZA
Il paz. in posizione seduta. Lavambraccio
in posizione di pronazione e la superficie
palmare della mano solo lievemente
appoggiata sul tavolo. Il polso rimane in
posizione neutra, le dita sono rilassate
POSIZIONE FINALE
Deviazione ulnare: il polso abdotto verso il lato
ulnare fino al limite di movimento consentito (30).
Deviazione radiale:il polso addotto verso il lato
radiale fino al limite del movimento consentito
(20)
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
MOBILIZZAZIONE
PRECOCE
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
manovre congrue
per evitare:
lussazione protesi impiantate
spostamento mezzi di sintesi applicati
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
Intervento artroprotesi danca
Evitare flessioni dellarticolazione dellanca oltre i 90. Non sedersi su sedie troppo
basse (a) ed utilizzare un rialzo per il water (b)
a
b
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
Intervento artroprotesi danca
Nel passaggio dalla posizione supina a quella seduta sul letto, il paziente deve essere
mobilizzato dal lato operato (a)
Nel passaggio nella posizione seduta in carrozzina, lausilio va posto accanto al
letto dalla parte del lato sano (b)
a b
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
Paziente politraumatizzato
b
MOVIMENTAZIONE
PAZIENTE ORTOPEDICO
Paziente politraumatizzato
Per eseguire semplici AVQ come ad esempio recarsi in bagno, utilizzare gli
specifici ausili, prestando attenzione a non caricare sullarto operato (b)
a b
TIPO DI ESERCIZI: CCA - CCC
Non ci sono prove che avvalorano il fatto che gli es. a CCC sono pi funzionali di
quelli a CCA.
Al contrario ci sono importanti prove a sostegno dellutilit e della validit di
entrambi per ridurre i deficit muscolari dei muscoli degli arti inferiori.
TIPO DI ESERCIZI: CCA - CCC