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Lezione 2 maggio

Un processo importante per il funzionamento della memoria, soprattutto quella a breve


termine, rappresentato dal meccanismo dell'oblio ovvero che permette di cancellare
quello che contenuto nella memoria di lavoro e fare spazio ad altre informazioni,
questa caratteristica non va confusa con l'amnesia che una condizione, conseguente ad
un evento piu o meno traumatico, correlata con la perdita delle informazioni
mnemoniche. L'amnesia per un meccanismo che riguarda informazioni non correlate
alla memoria di lavoro ma alla memoria stabile, quella di secondo o terzo ordine, a
questo riguardo si possono identificare, a seconda del tipo di traumi, delle condizioni di
amnesia retrograda o anterograda. Amnesia ANTEROGRADA vuol dire che il trauma
interessa una porzione del SNC che pregiudica la possibilit di mantenere in memoria
altre informazioni, da quel momento in poi non si ricorda piu nulla; questo il caso di
soggetti che subiscono lesioni al livello dell'ippocampo, o dovuti alla demenza senile o il
morbo di alzheimer che pregiudicano la possibilit di introdurre informazioni in
memoria, questi soggetti ricordano le informazioni del passato ma perdono la memoria
recente. Questa memoria non recuperabile perch se vengono danneggiati i
meccanismi di acquisizione della memoria chiaro che non possiamo mantenere piu
nulla in memoria. L'amnesia RETROGRADA , invece, quella che si verifica dopo un
trauma generalizzato al livello cerebrale (un urto, incidente , shock) succede che si
dimentica quello che avvenuto per un certo periodo precedente al trauma, ma
solitamente questo tipo di amnesia soprattutto con le tecniche psicologiche, possibile
recuperarla in quanto, se non sono danneggiati i meccanismi di acquisizione della
memoria, le informazioni entrano ugualmente, si trovano all'interno del nostro SNC, ma
quello che manca p il meccanismo di recupero che resta funzionale per quanto riguarda
le informazioni molto antiche, ma siccome le informazioni sono entrate ugualmente con
il tempo possibile ricostruire l'engramma della memoria.
Per quanto riguarda il meccanismo di introduzione delle informazioni nella memoria
interessante analizzare il caso di una memoria straordinaria: un soggetto di nome
Solomon Shereshevsky analizzato per le sue caratteristica mnemoniche da un medico, il
dotrtr LURIA, che studi per tutta la vita questo soggetto che per professione faceva il
mnemonista, cio faceva degli spettacoli utilizzando la sua memoria; questo soggetto
era in grado di ascoltare o leggere o vedere fino a 70 parole o numeri, dopo di ch era in
grado di ripeterli non solo nell'ordine in cui li aveva letti ma anche al contrario, ripetere
solo i numeri dispari o pari, era come se questo soggetto dopo ave letto o ascoltato un
certo numero di informazioni, le avesse perennemente scritte avanti e potesse andare a
prendere quello che gli serviva come e quando gli serviva. Come faceva a memorizzare
le informazioni? Utilizzava un meccansimo che era quello di associare rapidamente tutte
le informazioni che gli erano date, ad un percorso o luoghi che lui conosceva benissimo
nella quale lui era in grado molto facilmente di recuperare le informazioni. Andando ad
analizzare scientificamente quali erano le peculiarit di questo mnemonista, il dottor
Luria si accorse che aveva non solo questa grande capacit, ma aveva anche dei notevoli
problemi a riconoscere i volti, a ricordare gli eventi e un sacco di altre cose, mentre
ricordava quasi per tutta la vita le informazioni che gli erano state date durante tutte
queste performance. La caratteristica era che lui associava mediante una forma
particolarmente potente di SINSTESIA, stimoli di tipo sensoriale alle informazioni che gli
venivano date avevano la caratteristica di essere accoppiati a queste informazioni e di
"rinforzarle", cio da questa analisi scaturita la consapevolezza di come una
informazione mnemonica acquista un valore rilevante mediante due meccansimi di base:
il primo meccanismo quello dello della ripetizione, reiterazione che non fa altro che
rinforzare a livello nervoso l'importanza di quella informazione;
il secondo sistema quello di accoppiare una informazione ad una percezione sensoriale
che hanno la caratteristica di essere quasi sempre correlato ad un aspetto emotivo, che
da all'informazione sensoriale un determinato valore; questo rappresenta un rinforzo,
equivale alla ripetizione.
Se viviamo una determinata esperienza importante non abbiamo bisogno di ripeterla,
miriade di altre informazioni vengono cancellate.
Questo soggetto avendo una condizione di percezione emotiva molto potente e
selettiva, aveva anche contemporaneamente una carenza di percezione sensoriale verso
altri tipi di caratteristiche. Questo si pu riscontrare nei soggetti autistici che hanno una
percezione molto selettiva, acuta verso alcuni tipi di informazioni e altre vengono
completamente tralasciate, loro diventano bravissimi nel percepire un certo tipo di
informazioni e neglette un altro tipo.
L'Apprendimento rappresenta la fase durante la quale le informazioni vengono acquisite
dal nostro SN e l'apprendimento basato su alcuni meccanismi elementari: l'abitudine o
la sensibilizzazione cio il diventare abituati ad un determinato tipo di stimolo, quindi
ignorarlo, oppure trovarsi in una condizione in cui gli stimoli vengono analizzati,
percepiti e producono delle risposte superiori alla normalit; questo detto
apprendimento non associativo perch rappresenta il rapporto diretto con uno stimolo.
L'altro tipo di apprendimento l'apprendimento associativo che rappresentato
dall'apprendimento classico e operante, nel quale le informazioni vengono associate ad
un altro e questo produce un certo tipo di apprendimento.
Questi meccanismi dell'apprendimento, soprattutto per quello non associativo, gli studi
piu importanti sono quelli fatti utilizzando come modello un animale che un
gasteropodo che si chiama Aplysia californica, la caratteristica di questo animale di
avere un SN molto semplice con alcuni gangli (in particolare 2 vicino alla bocca per la
percezione orale, 6 gangli al livello centrale sul dorso che rappresentano il SNC, e 2
gangli addominali) con un numero di neuroni intorno ai 40mila; questo animale ha la
caratteristica che quando viene irritato emette del liquido rossastro. Erik Kandel studi
questo animale che ha la caratteristica di essere dotato di un matello, che gli serve
anche per muoversi, e all'interno vi la branchia che pu essere espansa o retratta
quando l'animale si spaventa, questo riflesso della retrazione della branchia indice
della reazione dell'animale; la sua reazione viene valutata inbase ai meccanismi
dell'apprendimento. Il circuito di base che viene analizzato : la branchia collegata ad
un motoneurone che collegato ai neuroni sensoriali o in maniera diretta o indiretta
attraverso un interneurone di modulazione e mediante altri interneuroni di
elaborazione. Quello che si va ad analizzare come il motoneurone viene attivato dai
circuiti che derivano dalla stimolazione della coda ecc, mediante stimoli elettrici
(dolorosi) o stimoli indifferenti, si valuta come l'animale reagisce.
L'apprendimento non associativo quello che deriva dalla risposta ad un certo tipo di
stimolazione, se questa produce un certo tipo di reazione e non gli produce nessun tipo
di danno, alle prime stimolazioni l'animale si ritrae, ma alle stimolazioni successive
l'animale ignorer lo stimolo. avvenuto un meccanismo di apprendimento per
ABITUDINE, l'animale si abituato a quel tipo di stimolo che non nocivo e questo ha
prodotto l'ignoramento a quel tipo di stimolo.
Se invece lo stimolo che riceviamo di tipo nocivo, quindi se all'animale si da una scossa
elettrica, questo avr paura; succede che dopo questo stimolo nocivo, anche ad uno
stimolo non nocivo, l'animale risponder con una reazione esagerata, l'animale stato
sensibilizzato; quindi viene modificata la risposta ad un tipo di stimolo; questa una
forma di apprendimento che prende il nome di SENSIBILIZZAZIONE.
L'abitudine non va confusa con l'adattamento, perch quest'ultimo il meccanismo
mediante il quale il recettore risponde soltanto all'inizio di uno stimolo e poi non
risponde piu, questo dovuto ad un'attivazione dei canali del Na e del Ca.
L'abitudine la riduzione di una risposta, che pu essere riflessa o meno, in seguito alla
presentazione ripetuta di uno stimolo, ed dovuta alla depressione della trasmissione
sinaptica; si ha una riduzione della liberazione di neurotrasmettitore per inattivazione
dei canali del Ca di tipo N.

L'abitudine, cos come tutte le interazioni del SN con l'ambiente esterno, pu avere un
effetto plastico cio che con modificazioni a lungo termine pu andare a modificare il
numero e l'efficienza dei contatti sinaptici; tant' vero che la stimolazione successiva
per una settimana, alla fine produce un'assenza della risposta ma anche una riduzione
del numero di contatti sinaptici.
La sensibilizzazione molto importante in quanto a differenza dell'abitudine che
consiste nell'ignorare qualche informazione sensoriale, la sensibilizzazione corrisponde
al prestare piu attenzione all'informazione sensoriale. La sensibilizzazione correlata
con l'esaltazione dell'attivit sinaptica, l'animale impara a conoscere le propriet di uno
stimolo, soprattutto nocivo, e reagisce rafforzando i riflessi difensivi; esempio. La
gazzella sensibile ad un certo tipo di informazione visiva, che il leone, nel momento
in cui nel suo campo visivo o nel suo campo uditivo rientrano degli stimoli che sono
riconducibili a quelli dell'animale che il suo predatore, la gazzella reagisce in maniera
molto piu potente a quel tipo di stimolo, rispetto alle reazioni che ha nei confronti di un
altro tipo di stimolo che un erbivoro.
La sensibilizzazione analizzata mediante un circuito che rapporta lo stimolo di
controllo e lo stimolo sensibilizzante, lo stimolo di controllo il getto d'acqua sul sifone,
quando l'animale viene stimolato con il getto d'acqua ha una retrazione della branchia,
dopodich si somministra una scossa elettrica sulla coda e dopo questa scossa si ritorna
allo stimolo precedente con il getto e questo produrr una forte retrazione della
branchia. La sensibilizzazione; cio il potenziamento del rapporto sinaptico tra il
neurone sensitivo del neurone e il motoneurone della branchia, statao modificato dal
neurone sensitivo e dagli interneuroni della coda, cio un tipo di stimolo nocivo modifica
il rapporto sinaptico tra uno stimolo indifferente o non nocivo, quindi l'animale diventa
sensibilizzato.
Succede che in questo rapporto quello che entra in gioco la modifica della risposta
sinaptica mediante la modulazione pre sinaptica, ossia mediante una sinapsi asso-
assonica; la sinapsi dell'interneurone sul neurone sensitivo modifica l'attivit del
neurone sensitivo sul motoneurone. Noi sappiamo che quando arriva il potenziale
d'azione determina l'apertura dei canali del Ca, il suo passaggio e l'esocitosi del
neurotrasmettitore, quindi l'attivazione della sinapsi; per se l'interneurone che
proviene dalla coda che stata stimolata mediante una scossa elettrica, questo
interneurone (che proviene dalla coda) rilascia la serotonina, la serotonina un
neurotrasmettitore di tipo metabotropico che agisce sul recettore per la serotonina, si
determina la produzione di cAMP, questo attiva la proteina chinasi e le sub unit
catalitiche della proteina chinasi, determinano la chiusura dei canali per il K, la chiusura
del K produce una iperpolarizzazione cio che diventa piu sensibile e corrisponde al
mantenimento di un valore di potenziale post sinaptico piu vicino a quello dell'apertura
dei canali per il Ca; in altri termini, l'interneurone facilitante iperpolarizza la membrana
del neurone sensitivo, quindi questo neurone gi parzialmente eccitato, quando
arriver il potenziale d'azione non trova una membrana in condizione di riposo ma la
trova gi ipereccitata quindi la quantit di Ca che sar rilasciata a parit di stimoli
maggiore. Quindi se viene stimolato il sifone con un getto d'acqua questo produce il
rilascio il 10 vescicole di neurotrasmettitore, queste produrranno una retrazione della
branchia, se invece viene stimolato mediante una scossa elettrica la coda, l'interneurone
facilitante, questo produrr una pre iperpolarizzazione della membrana, questa
membrana quindi parzialmente depolarizzata, quando arriver il potenziale d'azione
invece di rilasciare 10 vescicole neurotrasmettitore produrr il rilascio di 30 vescicole di
neurotrasmettitore, quindi una risposta 3 volte piu potente. La sensibilizzazione
corrisponde alla variazione della efficienza della sinapsi del neurone sensitivo verso il
motoneurone. Questo nel meccanismo dell'aplysia riguarda soltanto un contatto
sinaptico, cio tra il neurone sensitivo del sifone rispetto alla branchia. Possiamo
immaginare che mentre nell'aplysia abbiamo il rapporto di un neurone sensitivo a un
interneurone facilitante a un neurone motorio, nel nostro Sistema centrale abbiamo che
un stimolazione sensoriale particolarmente negativa influenza non un neurone, ma un
sistema neuronale, che modifica in maniera generalizzata il livello di allerta dell'intero
SN. La sensibilizzazione puo produrre una modifica della nostra risposta a qualunque tipo
di stimolo, semplicemente perch non si modifica il rapporto si un'unica sinapsi ma tutte
le sinapsi sensoriali vengono potenziate. Mentre nella aplysia noi analizziamo il
meccanismo della sensibilizzazione come il rapporto 1 a 1, dobbiamo supporre che nel
caso dell'intero organismo una percezione nociva esalta la sensibilit dell'intero sistema
nervoso, modifica il livello di attenzione, di allerta, di responsivit dell'intero SN non di
un'unica sinapsi.
La sensibilizzazione puo essere modulata in maniera piu lunga nel tempo rispetto a
quello che avviene durante un evento accidentale o limitato nel tempo. Questa modifica
prolungata quello che avviene quando si passa ad un altro tipo di apprendimento che
quello ASSOCIATIVO, che rappresenta una modifica dei meccanismi della
sensibilizzazione, cio il potenziamento di un certo tipo di risposta in relazione ad una
condizione ambientale.
L'apprendimento associativo stato analizzato secondo due paradigmi: il
condizionamento CLASSICO studiato da Pavlov, cio l'associazione ad uno stimolo
condizionato e ad uno stimolo incondizionato che normalmente da una da una riposta
incondizionata, e il condizionamento OPERANTE o STRUMENTALE che associa un
comportamento spontaneo ad uno stimolo incondizionato, il rinforzo, ricompensa o
punizione.
Dal punto di vista dell'analisi dei meccanismi neuronali, come viene studiato il
condizionamento dell'aplysia? Si utilizza la stimolazione del sifone come stimolazione di
controllo, quindi la risposta di retrazione della branchia al sifone stimolato con un getto
d'acqua; questa reazione viene analizzata accoppiandolo ad uno stimolo incondizionato
che una stimolazione nociva o una stimolazione non nociva. La stimolazione sulla coda
dar origine alla retrazione della branchia lo stimolo incondizionato, mentre la
risposta allo stimolo sul mantello uno stimolo condizionato perch non da origine alla
risposta.
Stimolo condizionato non da origine alla risposta
Stimolo incondizionato da origine alla risposta incondizionata ( la retrazione della
branchia)
Se facciamo seguire o anticipare la scossa elettrica sulla coda con il getto d'acqua sul
mantello per un certo numero di volte ad un certo punto l'animale, anche in presenza
del getto d'acqua sul mantello, reagir come reagisce alla scossa elettrica, cio come
il cane che al suono reagisce come reagirebbe alla vista del cibo, perch sa che
arriveranno insieme. Quello che importante in questo meccanismo il fattore tempo,
cio la stimolazione sul mantello e quella sulla coda (stimolo condizionato e
incondizionato) devono avere un intervallo temporale di non piu di 0,5 secondi, se lo
stimolo condizionato e incondizionato vengono dati con un intervallo maggiore di 0,5
secondi, l'animale non li correla; quindi non soggetto al condizionamento.
importante comprendere come mai abbiamo questo lasso temporale nel quale il
condizionamento efficacie e non lo piu successivamente: perch esiste un
meccanismo molecolare che prende il nome di RILEVATORE DI COINCIDENZA che
l'enzima ADENILATO CICLASI.
Nello schema della sensibilizzazione abbiamo visto che l'interneuorone facilitante
collegato con la coda rilascia la serotonina, questa agisce sul suo recettore e mediante
la proteina G attiva l'adenilato ciclasi.
L'adenilato ciclasi un enzima complesso che ha nella sua molecola un sito di legame
per un altra proteina che si chiama CALMODULINA, questa una molecola che ha due
forme: una forma libera e una forma legata al Ca. La calmodulina libera non funziona,
non ha azione enzimatica, la calmodulina legata al Ca funziona come una chiave,
succede che l'adenilato ciclasi legata alla calmodulina con il Ca, molto piu efficiente
rispetto all'adenilato ciclasi da sola.

Cio l'adenilato ciclasi produce , in questo schema, 4 AMPc ; l'adenilato ciclasi con la
calmodulina attivata dal Ca produce una caterba di molecole di AMPc, quindi l'elemento
chiave per far si che si leghi la calmodulina all'adenilto ciclasi che ci sia il Ca.
Ma il Ca presente quando il neurone stato pre stimolato, cio quando ha ricevuto uno
stimolo che ha determinato l'ingresso del Ca, in altri termini se l'ingresso del Ca coincide
con la stimolazione della serotonina, l'adenilato ciclasi molto piu efficiente rispetto
alla non coincidendenza. Se l'ingresso del Ca avviene molto prima o molto dopo, la
risposta sar ridotta; il tempo necessario affinch il calcio viene mantenuta ad una
concentrazione sufficiente di circa 0,5 secondi. Quindi se i due eventi: risposta alla
serotonina e ingresso di Ca sono molto vicini tra di loro, avremo una sensibilizzazione,
quindi una risposta maggiore; se i due eventi sono separati nel tempo non ci sar il
potenziamento. Il condizionamento non altro che una modifica dell'efficienza della
sinapsi correlata con un sistema di valutazione temporale che il rilevatore di
coincidenza. Se la scossa elettrica e il tono acustico avvengono in maniera sempre
correlata alla fine ci sar una efficacia notevolissima di condizionamento, se invece ci
sono delle scosse elettriche che non corrispondono allo stimolo condizionato chiaro
che il sistema diventa dubbio; quanto piu elevato il numero di scosse o risposte non
appaiate, tanto piu basso l'efficacia del condizionamento.
Nella vita pratica il condizionamento l'elemento chiave che serve per modulare il
comportamento, noi assumiamo un determinato tipo di comportamento perch ci stato
indotto o segnalato da un certo tipo di situazione, se quel comportamento produce un
effetto negativo, chiaramente quel comportamento sar evitato. Tanto piu esiste una
correlazione tra due attivit, tanto piu efficacie il condizionamento.
difficile comprendere come questo effetto possa durare nel tempo, cio com'
possibile che il condizionamento produca una risposta che dura per un certo numero di
minuti, giorni, anni. Questa modifica correlata con qualcosa che avviene all'interno
delle cellule, ed molto complesso.
Quando si verifica la modifica dell'attivit sinaptica per effetto della serotonina, ossia si
va a modificare il livello di AMPc, questa modificazione produce la variazione,
l'attivazione della proteina chinasi.
Quando abbiamo parlato dell'NGF (fattore neurotrofico) abbiamo detto che agisce
perch viene preso dalla sinapsi e portato nel nucleo, qui produce un'attivazione della
sintesi proteica e di determinati fattori che permettono la sopravvivenza dei neuroni. Il
concetto che, quello che avvenuto in periferia nella sinapsi viene trasportato nel
corpo cellulare e ne provoca una modifica. Nel caso del condizionamento quello che
avviene che alcune proteina che vengono attivate dalla PKA riescono a tornare verso il
corpo cellulare, al livello del corpo cellulare attivano un sistema che si chiama CREB che
un fattore di trascrizione che produce la sintesi di altri fattori tra i quali l'Ubiquitina
idrossilasi.

L'ubiquitina idrossilasi prolunga tantissimo la sensibilizzazione della sinapsi, l'aumento


di ubiquitina idrossilasi aumenta il numero di fattori che ritornano verso il nucleo, e
produce nuovamente altra ubiquitina idrossilasi, si innesca un circuito di
automantenimento. Quindi quando il condizionamento stato ripetuto per un certo
numero di volte questo produce una modifica stabile permanete nel funzionamento del
neurone e della sinapsi, questo di fatto memoria; un evento esterno percepito in
maniera sensoriale andato a modificare l'attivit di un circuito neuronale e l'attivit
della efficienza sinaptica e della sintesi proteica in maniera piu o meno perenne. Quindi
i processi di apprendimento di fatto consistono nella modificazione piu o meno stabile a
livello cellulare di un certo tipo di risposta del neurone. Quel neurone risulter
potenziato per tempi lunghissimi. Sensibilizzazione a lungo termine
Comprendiamo quindi, come il condizionamento utilizza gli stessi meccanismi della
sensibilizzazione prolungandoli nel tempo mediante l'intervento della sintesi proteica al
livello nucleare.
Tra le varie cose che possono essere modificate al livello nucleare, non ci sono fattori
solo come l'ubiquitina idrossilasi che potenziano in maniera continuata l'efficienza della
sinapsi, ma ci sono anche fattori proteici che promuovono la duplicazione delle sinapsi,
cio quella sinapsi che stata sensibilizzata e continua ad esserlo, ad un certo punto
dice io sono importante, il mio lavoro non pu essere amplificato piu di tanto, come
faccio ad aumentare la mia importanza?! produco un'altra sinapsi che lavora come me
in parallelo, e se i segnali e informazioni ancora piu importanti viene prodotta ancora
un'altra sinapsi, quindi l'informazione viene memorizzata mediante il potenziamento
dell'attivit sinaptica. Si osserva che l'apprendimento a lungo termine determina
modificazione strutturali, quindi l'aumento del numero di sinapsi. L'abitudine produce
una riduzione del numero di sinapsi, la sensibilizzazione produrr un aumento del
numero di sinapsi.
L'apprendimento associativo: gli studi sull'abitudine e sulla sensibilizzazione hanno
permesso di capire alcune caratteristiche dell'apprendimento. L'apprendimento non
dipende da speciali neuroni della memoria, quelli che erano interessati in realt sono i
neuroni sensoriali, gli interneuroni e i motoneuroni, non vengono prodotti altri neuroni,
quando si acquisisce una informazione e la si vuole immagazzinare non viene creato una
scatola con all'interno un neuroni in cui si conserva l'informazione, bens vengono
modificate l'efficacia delle connessioni sinaptiche e il numero dei contatti sinaptici.
Memoria = modificazione dell'attivit sinaptica
Ovviamente l'apprendimento correlato ad alcune leggi, in particolare la legge degli
EFFETTI, i comportamenti che ricevono una ricompensa sono ripetuti, quelli che non
producono effetti o sono negativi non producono effetti e sono eliminati. Mediante
l'apprendimento associativo classico o operante gli studi sono basati soprattutto
sull'analisi delle coincidenze delle correlazioni causa-effetto.
Mentre nell'aplysia non abbiamo un SNC con un telencefalo ma abbiamo solo gangli
nervosi; in un mammifero invece c' ed esiste anche una zona che prende il nome di
ippocampo.
L'ippocampo con le sue cellule: corno di ammone 1 , corno di ammone 3, e il giro
dentato; nelle cellule piramidali presenti in queste 3 aree si realizzano dei rapporti
sinaptici nei quali si attua una modificazione particolarmente interessante che stata
studiata e ha prodotto l'acquisizione delle informazioni di cosa dal punto di vista
cellulare si modifica in queste cellule.
Succede che le informazioni sensoriali raggiungono attraverso le vie perforanti le cellule
del CA3 e formano una sinapsi sulle cellule del CA1, questa sinapsi in particolare (quella
tra CA3 e CA1) stata studiata nelle sue caratteristiche molecolari e si vista una cosa
molto interessante mediante un esperimento:
c' una resistenza elettrica che simula la stimolazione artificiale della fibra che va da
CA3 a CA1, questa fibra forma una sinapsi, sulla fibra 3 viene inviata una stimolazione
che produce esocitosi, un elettrodo di registrazione viene inserito nella cellula
piramidale CA1 e misura la variazione del potenziale.
Il grafico riporta la velocit di variazione del potenziale post sinaptico eccitatorio in
millivolt su millisecondi.
All'inizio dell'esperimento viene dato uno stimolo, una scossa elettrica, ogni dieci
secondi, succede che il potenziale di CA1 varia con la velocit di 0,1 mV/ms abbiamo
questa risposta che dura per mezzora e la risposta sempre la stessa.
Poi di colpo do 100 stimoli in 1 s dopo di che mi fermo, dopo questa stimolazione il
potenziale raddoppia la velocit di risposta. Il neurone stato stimolato in una certa
maniera per mezzora e non successo niente, poi di colpo viene sottoposto ad una
stimolazione intensa e si interrompe e si riprende con la stimolazione di prima e adesso
il neurone risponde al doppio di prima. Vuol dire che questa stimolazione definita
tetanica ha modificato in maniera definitiva il funzionamento di quella sinapsi.
Al livello cellulare succede che: quella sinapsi, cio la sinapsi tra CA3 e CA1, abbiamo la
cellula pre sinaptica e la cellula post sinaptica, il neurotrasmettitore in questo caso il
glutammato, sulla cellula post sinaptica )CA1) sono presenti i recettori del glutammato
(che sono una decina di tipi, ma qui ne sono presenti 3: un recettore metabotropico,
AMPA e NMDA) , succede che quando la cellula pre sinaptica riceve uno stimolo ogni 10
secondi rilascia un certo quantitativo di glutammato, questo quantitativo di glutammato
ovviamente un quantitativo ridotto perch una stimolazione isolata ogni 10 secondi;
il glutammato andr a attivare il recettore AMPA , NMDA e metabotropico per siccome
sono poche molecole di glutammato produrranno una variazione del potenziale post
sinaptico di piccole entit e di breve durata, in queste condizioni il recettore NMDA era
un recettore che aveva la possibilit di essere permeabile al Na e al K, per quando il
potenziale di membrana era troppo depolarizzato si staccava il Mg e il recettore
diventava permeabile anche al Ca. Succede che durante la stimolazione normale la
depolarizzazione ridotta, il Mg resta attaccato l e si ha solo una variazione del
potenziale di membrana si ha un potenziale post sinaptico eccitatorio. Nel momento in
cui abbiamo una stimolazione tetanica la quantit di glutammato che viene rilasciata
elevatissima, riesce ad attivare molti recettori, produce una variazione del potenziale
post sinaptico notevole che modifica la permeabilit del recettore NMDA staccando il
Mg, questo canale diventa permeabile non solo al Na e al K ma anche al Ca che entra
nella cellula. L'ingresso del Ca un evento importante, si lega ad una proteina, la
calmodulina che va ad attivare una serie di altri sistemi enzimatici che potenziano la
risposta della sinapsi. Tra le varie cose che avvengono, l'ingresso del Ca stimola un
enzima che l'ossido nitrico sintetasi, (NOS) la NOS produce l'ossido nitrico che funziona
come neurotrasmettitore e la una particolarit di essere un gas in grado di uscire dalla
cellula post sinaptica, di diffondere nella cellula pre sinaptica (va all'indietro) e produce
aumento della liberazione di neurotrasmettitore, quindi la modifica della cellula post
sinaptica modifica anche quella pre sinaptica. Dopo la stimolazione tetanica tutta la
sinapsi risponde in maniera piu potente, non solo, si anche innescato un ciclo
autocatalitico per cui anche allo stimolo basso di prima la risposta risulta essere
potenziata. Questo contatto sinaptico tra le cellule CA3 e le cellule CA1 stato
modificato in maniera prolungata proprio dalla presenza di una stimolazione tetanica
isolata. La stimolazione tetanica corrisponde ad una informazione importante.
Questo esperimento ha permesso di legare il meccanismo dell'apprendimento ad un
meccanismo che prende il nome di POTENZIAMENTO A LUNGO TERMINE.
Un evento che durato un secondo ha modificato la risposta della sinapsi per 2 ore,
bastata una stimolazione tetanica di un secondo per cambiare per due ore la risposta di
quella sinapsi.
Questo tipo di analisi stata fatta anche mediante un esperimento comportamentale: il
labirinto ad acqua di Morris, una vaschetta nella quale in un posto presente una
piattaforma sotto il pelo dell'acqua (non si vede la piattaforma), si mette un topolino
che inizia a nuotare a caso fino a quando per caso non sale sulla piattaforma e si ferma
perch si riposa, prima dell'apprendimento l'animale giro a vuoto per un certo numero di
minuti fino a quando non trova la piattaforma, se l'esperimento viene ripetuto un certo
numero di volte, l'0animale capisce dove sta la piattaforma e ci va subito. Quello un
apprendimento che viene facilitato mediante un ausilio di tipo grafico, sul bordo di una
vaschetta sono disegnati dei simboli e l'animale va in contro ad un apprendimento
condizionato, nel senso che accoppia la presenza di un simbolo in un certo quadrante
alla presenza della piattaforma, quindi impara che a quel colore corrisponde la posizione
della piattaforma.
I topolini possono essere di tipo selvatico o topolini geneticamente modificati e tra
questi possibile produrre un topo che non abbia dei geni per produrre una determinata
proteina; se si produce un topo che si dice geneticamente modificato per l'NMDA,
vuol dire che quel topolino non in grado di produrre il recettore NMDA.
Quindi ci sono due ceppi: uno dei topolini detti selvaggi e un altro con i topolini mutanti;
succede che mentre l'animale normale imparer molto rapidamente a localizzare la
piattaforma, quello mutante per l'NMDA come se verr messo ogni volta per la prima
volta per la piattaforma, quindi continuer a girare a vuoto per cercare la piattaforma
perch non in grado di memorizzare quelle informazioni. Se andiamo a ripetere
l'esperimento fatto prima, ci rendiamo conto che l'animale selvatico da una risposta con
l'aumento della velocit di risposta del neurone, l'animale incapace di produrre canali
NMDA da lo stesso tipo di risposta prima e dopo la stimolazione tetanica. Dimostra come
la capacit di memorizzare inequivocabilmente correlata con la presenza dei canali
NMDA e se invece di dare un solo stimolo tetanico diamo una serie di stimoli tetanici a
breve distanza, la risposta diventa sempre piu potente e dura sempre piu a lungo (oltre
24h); ci fa capire come la ripetizione o l'importanza di un determinato tipo di input sono
l'elemento chiave che modificano l'attivit di una sinapsi e lo possono fare per tempi
lunghissimi. Nelle cellule CA1 esiste lo stesso meccanismo che abbiamo visto prima,
ossia che ci sono alcuni segnali molecolari che vanno verso il nucleo e determinano
l'aumento del numero delle sinapsi.
La memoria dipende dalla trasformazione o dalla sintesi da alcune proteine,
rappresentata dalla fosforilazione di enzimi e dall'aumento strutturale del numero delle
sinapsi.

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