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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 23 FEBBRAIO 2010, N. 4272

Svolgimento del processo


Con ricorso notificato all'Agenzia delle Entrate (a mezzo del servizio postale, con plico spedito il 5
dicembre 2008 e ricevuto) il 10 dicembre 2008 (ricorso depositato il 17 dicembre 2008), la s.p.a.
(ABC) - premesso che: (2) con processo verbale di costatazione del 18 marzo 2003 la Guardia di
Finanza aveva contestato ad essa “i seguenti rilievi relativi all'esercizio 2002”: (a) “indeducibilità”
(ex art. 76, comma 7 bis, del TUIR) di “componenti negativi contabilizzati” concernenti gli
“acquisti di beni” da essa effettuati “presso (ABC) Europe s.a., società collegata sita in paese a
fiscalità privilegiata (Svizzera)”; (b} “omessa contabilizzazione” (ex art. 76, comma 5, del TUIR) di
“componenti positivi di reddito” concernenti le “cessioni di beni” da essa effettuati “nei confronti di
altra società collegata, la (ABC) Europe N.V.”; (2) “pur ritenendo i menzionati rilievi illegittimi e
infondati”, “a fini tuzioristici” aveva presentato una “dichiarazione dei redditi conforme alle
osservazioni della Guardia di Finanza” (provvedendo ad eseguire i “dovuti versamenti d' imposta”)
e depositato “presso l"Ufficio... una memoria con la quale si riservava il diritto "di far valere il
diritto di ripetizione delle maggiori imposte versate a titolo di IRPEG e di IRAP"“; (3) il 9 marzo
2004 aveva presentato istanza nella quale, illustrate “le ragioni di infondatezza dei rilievi contenuti
nel processo verbale di constatazione del 18 marzo 2003”, aveva chiesto “all'Ufficio di pronunciarsi
in merito”; (4) “non avendo ricevuto risposta”, il 29 ottobre 2004, “ai sensi dell'art. 2, comma 8 bis,
del DPR n. 322/1998”, aveva presentato una “dichiarazione rettificativa per l'anno 2002” che “non
recepiva più i rilievi della Guardia di Finanza” (a distanza di un anno, “a causa di un veniale errore
di compilazione”, aveva presentato altra “dichiarazione rettificativa”, “con ricorso all’istituto del
ravvedimento operoso”); “con successiva memoria” aveva precisato “di non voler utilizzare il
credito d' imposta emergente dalla dichiarazione rettificativa "prima dello spirare...."“ e ribadito di
“avere agito in conformità alla interpretazione dell'Agenzia delle Entrate” (per cui chiedeva che
comunque non fossero irrogate sanzioni “in considerazione della assoluta lealtà, buona fede e
correttezza” del suo “complessivo comportamento”); (………….)

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20102c-N-4272.aspx

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