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CIMITERO LA RICERCA DELLA SALMA DI ALONGI VINCENZO LOTTO 106 SU CUI E’

STATA IL 6 GIUGNO 2015 CON UN ATTO DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’ PROGETTO


ING RAPPA ROCCO E’ COSTRUITA DA PARTE DELLA IMPRESA FERRANTE GIACOMINO
UNA CAPPELLA GENTILIZIA DOVE RIPOSA VIRGA MARIOLINA DECEDUTA IL 2008

LOTTO 106 ALONGI VINCENZO SU CUI E' STATA COSTRUITA CON LA D.I.A. LA
CAPPELLA DI VIRGA MARIOLINA

1
2007 30 SETTEMBRE A SEGUIRE MILICIA VINCENZO 4 AGOSTO 1929 SEGUE LA SEPOLTURA DI
ALONGI VINCENZO SEGUE ANCORA LA SEPOLTURA DI MARIANNE CATRINE

2
2017 10 LUGLIO MARIANNA CATRINE08 08 1866 06 03 1923 A SEGUIRE ALONGI
VINCENZO 1920 A SEGUIRE MILICCIA VINCENZO 30 08 2003 SECCESSIVAMENTE AL POSTO DI
ALONGI VIRGA MARIOLINA PELOSO ALBERTO LATERALI A PALAZZOTTO

3
2017 21 MARZO MILICIA VINCENZO 30 AGOSTO 2003 ORIGINE SEGUIVA ALONGI VINCENZO
1920 A SEGUIRE MARIANNE CATRINE 06 03 1923 SUCCESSIVAMENTE 06 06 2015 NUOVA
CAPPELLA

4
IL DOPO 2015 6 GIUGNO SULL'AREA OVE STATA TUMULATA NELL'ANNO 20 LA SALMA
DI ALONGI VINCENZO 4 ANNI E' STATA ERETTA LA CAPPELLA OVE RIPOSA VIRGA
MARIOL INA 2008

5
1997 BOLOGNA SINDACO ROCCO INGEGNERE RAPPA ASSESSORE LAVORI PUBBLICI
ACCERTAMENTI ISPETTIVO EELL ABUSIVISMO EDILIZIO CATLDO RAPPA MAMMA
DELL’ASSESSORE

1
2
3
18/10/2017 ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 13 Giugno 1999

Comunali 13/06/1999 | Area ITALIA | Regione SICILIA | Provincia PALERMO | Comune ISOLA DELLE FEMMINE

Elettori 4.571 Votanti 3.902 85,36%


Schede bianche 27 Schede non valide (bianche incl.) 160
Candidati Liste/Gruppi Voti % Seggi

Eletto
BOLOGNA STEFANO 1.879 50,21
sind.

LISTA CIVICA 1.858 49,92 6

DI MAGGIO FRANCESCO 1.863 49,79

LISTA CIVICA 1.864 50,08 9

TOTALI CANDIDATI 3.742


TOTALI LISTE 3.722 15

Ministero dell'Interno
(Pagine realizzate a cura dell'Ufficio IV - Servizi Informatici Elettorali)

http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=19&levsut1=1&lev2=55&levsut2=2&lev… 1/1
.i::1-îrf .!Ì l,ri 1, :r: ;:::i

rl REPUBBLICA ITALIANA
N NOME DEL POPOLO ITALIANO
L'anno 1,999il giorno 15 del mese dimarzo, il Tribunale Civile e Art. , CamD. P

Penaledi Palermo,SezioneSestaPenale,compostodai Signori: * 26TH4


s""'.
1) Dott. GiuseppeR.IZTO - Presidente N. 384i96R.c.T.

2) Dott. Ignazio PARDO - GiudiceEstensore N.2119194


R.c.N.C.

3) Dott. PiergiorgioMOROSINI - Giudice


cor I'interventodel PubblicoMinisteronetrlapersonadel Sig. Dep.in Cancelleria

Dott. Giuseppe
FICI z3-3-1f
^d d i
: SostitutoProcuratoredellaRepubblicae con I'assistenza
..' f

dell'Assistente
GiudiziarioSig.SalvatoreCERAMI, ha pronunciato
-la seguente Esecntiva
l1$:It

S E NT ENZ A Il Qqelli6re

nel procedimentopromossodal PubblicoMinistero W


CONTRO Redatta Scheda

1) RAPPA Rocconatoa IsoladelleFemminel'1 gennaio1961,ivi


resldèntenellavia Cutinon. 107.
, . ." . ...I' LIBEROiPRESENTE
difesodi fiduciadall'Aw. G. Scozzola.
2) DI MAGGIO Vincenzo,nato a Palermoil 30 ottobre 1939
residentead IsoladeileFemmine(PA) nellavia LungomareEufemio
n. 4
LIBERO/PRESENTE
.'--..,'.-,'"''.""i,.- l
difeso di fiducia dall'Aw. M. Catalano
3) ALBERT Giovanni, nato a Torino il 13 maggio 1948 e residente
in Torretta (PA) nella contrada ZaNÍintca
LIBERO/PRESENTE
difesodi fiduciadall'Aw. G.Pueliese
IMPUTATI
il primo:
a) del reato di cui all'art. 323, commi I e 2, c.p. per avere,nella
qualitàdi componente Edilizia Cornunaledi Isola
dellaCommissione
nel corso
delle Femmine-abusatodel suo ufficio- non astenendosi
della seduta del 28 gennaio 1993 - dall'esamedell'istanzadi
sanatoriapresentata,
ai sensidellalegge28 febbraio1985n. 47, da
Siino Antonio ed esprimendo,in modo palesementeillegittimo,
parere parzialmente contrario all'accoglimento di detta isfanz ,
nonostante fosse in evidente conflitto di ínteressi in quanto
progettistadi una pratica in corso di approvazione(poi esaminata
dalla stessa commissioneedilizia comunalenella seduta del 2
febbraio 1993) relativa alharealizzazionedi quattro villette in un
lotto di terreno liminofo di proprietà di Bellis Ernesta,La cui
approvazione era subordinataal rigettodellaistanzadel Siino;e cio
al -fine di procurarsiI'ingiusto vantaggiopatrimonialeconseguente
all'approvazionedi tale progetto;
In Isoladellefemmine(PA),in data28 gennaio1993;

il secondo:
b) del reatodi cui all'art. 323, commi1 e 2, c.p.peravere- nella
qualità di Sindaco del Cornune di Isola delle Femmine
r;:;: . : ì;:r,r+,,{:.-. --:ti
ljlj:"éi.iil:i.,:r:!,ì::r. i!;1.ìú?,i,';tiii::i:rtfirlrval r". .-: --irii;,:r'iÉffi*lhf;É,

'!;i:iir*
r.,.,i',--.* :. i ,::".i!.1

dal 18 maggio1989aI2 aprile 1992)e, pertanto,


ininterrottarnente
presidentedella commissioneedilizia comunale competentead
esprimereil prescrittoparere sulla domandadi sanatoriaedilizia
ai sensidellalegge28 febbraio1985n. 47 - abusatode
presentata
suo ufficio, astenendosi ed in modoillegittimodal
consapevolmente
mettere all'ordine del giorno della predettacommissioneedilizia
comunalela istanzadi sanatoriapresentatada SiinoAntonioin data
6 febbraio1996(n. 892 di prot. e n. 32 dell'elencodeiledomande
ex legge 47185),con riferimentoalla qualela ditta interessataaveva
proweduto all'integrazionedella documentazronefin dal 12 luglio
1989 ; e cio al finendi arrecareun ingiustodannoall'istanteed ai
congiunti dello stesso e di zrrecare al predetto Rocca Rappa
I'ingiustovantaggiopatrimonialedescrittosuba);
In Isola delleFemmine(PA), fino al 2 aprile1992:

il terzo:
c)del reato di cui atl'at. 371 bis c.p. per avere,nel corso del
presenteprocedimento,sentitonella qualità di personainfonnatasui
che-
fatti, resofalsedichiarazionial pubbticoMinistero,sostenendo
pur nella qualità di dipendentedell'ufficio tecnico del Comunedi
Isóla delle Fernmineed addettoalle sanatorie edilizie - non gli
.",....'.
risultava alcunche in ordine alla penalizzazione, quanto meno da un
punto di vista temporale,della istanzadi sanatoriaavanzatada Siino;
e tacendo in quanto a lui noto in ordine ai contrasti fra il generodel
Siino e gli amministratoricomunalidell'epoca;
In Palermo,I'l $ugrro 1994.
.":
i'. iii*!.i.1:rl!ti,];:;.*,:':::::É.1J,:.:4: : :l ,
'ì. ---

z - del reatodi cui all'art. 323 c.p. per avere- qualeimpiegatoaddetto


all'uffrcio tecnico del Comune di Isola delle Femmine ed
assegnatariodella pratica edilizia di cui infra - abusatodel suo
ufficio non provvedendoin alcunmodosullerichiesteavanzateil 31
dicembre L993 ed il 15 grugrro 1994 da tale Siino Antonio,
concernentila ristruthnazionedi un fabbricatodi proprietàdello
steso,e ciò al fine di procurarea questiun dannoingiusto.
In IsoladelleFemminefino al 1516194.

CONCLUSIONI DEL P.M.


conclude chiedendol'assoluzione degli imputati perché il fatto non
sussiste e perché il reato non è previsto dalla legge mentre per
I'rmputazione di cui ú reato 371 bis c.p. affermata la penale
responsabilità dell'imputato Albert Giovanni chiede la condanna
dello stessoalla pena di announo mesi otto di reclusione.

CONCLUSIONI DELLA DIFESA


L'Aw. Catalanonell'interessedi Di Maggo Vincenzo conclude
chiedendoneI'assoluzione
perchei fatti non sussistono.
Pugliese nell'interesse di Albert Giovanni conclude
{Aw
chiedendonel'assoluzioneda tutti i capi di irnputazioneperché il
fatto non,sussiste
o per non averlicommessi.
L'Aw. Scozzola nell'interesse di Rappa Rocco conclude
chiedendonel'assoluzioneperchéil fatto non sussistee chiede
1'acquisizione
del documento.
.iJfiriì:':iir.'ì! , ..,'i.'-,,i.. -*;;.,,;-o..--',*

MOTIVAZIONE
Con decreto dí cítazione emesso dat Giudice
per le Indagini Preliminari presso questo
Tribunale Rappa Rocco, Di Maggro Vincenzo ed
Albert Giovanni sono stati rinviati a giudizio,
dinanzi questa sezione, per rispondere dei reati di
abuso di ufficio e false dtchtarazioni al P.M. loro in
rubrica rispettivamente ascritti.
All'udienza dibattimentale del 23 gennaio
Lgg7, data lettura dei capi di imputazione, il
Pubblico Ministero, nel corso dell'esposizione
introduttiva, riferiva che in seguito all'esposto
presentato da tali Siino Maria Rita e Siino Rosaria
era stato accertato che le autorità comunali di
Isola delle Femmine avevano per un lungo
periodo temporale disatteso le aspettative delle
predette ín relazíone ad ìLna legittima richiesta di
concessione in sanatoria avente ad oggetto u.n
piccolo complesso turistico, aJ fine di
awantaggrare la proprietaria di un terreno
limitrofo a quello delle stesse Siino, tale Bellis
Ernesta, mediante la reaJízzazione di una strada
ricadente sul terreno delle esponenti e priva di
qualsiasi utilità collettiva.
In particolare, riferiva il Pubblico Ministero,
agli odierni imputati era contestato: aI Rappa di
avere partecipato alla seduta d.ella Commissione
Edilizia in cui era stata deliberato il parere
patzíalmente negativo a\ /erso f istanza di
concessione in sanatoria delle Siino, e ciò benchè
1o stesso risultasse anche progettista delle
edificande costruzioni nel terreno Bellis; af Di
Moggro di avere, nella sua qualità di Sindaco del
Comune di Isola delle Femmine, ritardato I'esame
della istanza di sanatoria d.elle Siino facilitando
l'approvazione del piano particolareggiato che
prevedeva la reahzzazione della strada sul fondo
delle stesse, ed all'Albert quale componente
dell'ufficio tecnico comunale del citato centro, di
avere ugualmente ritardato l'esame di due istanze
relative a lavori di manutenzione straordinaria
presentati datle Siino e di avere falsamente
dichiarato al Pubblico Ministero di non essere a
conoscenza del doloso omesso es€une della
istanza di sanatoria e della mancata conosceraza
delle ragioni di contrasto tra la famiglia Siino ed i
vertici dell'amministrazione comunale.
-: a r l'

Ammesse le prove testimoniali e documentali


^

richieste dalle parti processuali, nel corso


delltstmzione dibattirnentale venivano escussi i
testimoni Siino, Fanale, Caliri e Cumao nonché i
consulenti delle parti Calamia e Lo Torto.

r."r
-"1".9,.

!r'.€r,rirolr:llirm!€F:+i, f.*l!.E+!q!.È*{!{.rGt!F!ril+Sg#!8$#Fffi
Indi, terminata I'istruzione dibattimentale ed
indicati gli atti utilízzabíIí 1e parti concludev€ui.o
come da separato verbale di causa in atti.
Ciò posto, devono essere preliminarmente
anaJizzate le modificazioni introdotte dalla citata
legge n.234 del 16 luglio 1997 sulla disciplina del
delitto di abuso di ufficio (art.323 c.p.) assu.mendo,
le stesse, rilevanti conse gùerrze anche nel presente
procedimento.
Orbene, la nuova dizíone testrrale del predetto
delitto appare cosi formulata: "salvo che il fatto non
costituisca un piu grave reato, il pubblico ufficiale
o llncaricato di pubblico servizio che, nello
svolgimento delle funzioni o del senrizio, in
víolazioni di nonne di legge o regolamento, o\ /ero
omettendo di astenersi in presenza di un interesse
proprio o di un prossimo congiunto o negli altri
casi prescritti, intenzionalmente procura a sè o ad
altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o\A/ero
€ureca ad altri un danno ingiusto è punito con la
'- :
reclusione da sei mesi a tre anni.
La pena è aumentata nei casi in cui il
vantaggio o il danno hanno un carattere di
rilevante gravità".
Dal raffronto della predetta disciplina con
quella preesistente, introdotta con la legge 26-4-
1990 n.86 a sua volta modificativa dellbriginaria

.. f,":Gt: l
norma introdotta con il codice penale del 1930,
possono essere evidenziate le maggiori
differen ziazíoni sussistenti, sicuramente
individuabili nella identific azíone e specificazione
della condotta illecita a fronte di quella generica
dell'abuso di ufficio precedentemente prevista,
nella trasform azione del delitto da fattispecie a
consum azíone anticipata in ipotèèi di evento, nella
struttur aàone dell'elemento soggettivo nei termini
del dolo intenzionale, nella determirtazíone di una
pena edittale di minore entità conseguente
all'eliminazione della distinzione tra abuso di
ufficio patrimoniate e non, nonché, nella
previsione di una particolare procedura per

I'trrogazione delle misure cautelari e del rinvio a


giudizio.
L'analisi d.elle sud.d.ette difformità permette
sicuramente di individuare le principali finalità
seguite dal legislatore del 1997 costituite dalla
volontà di ttpícizzarc maggiormente, ed in senso
, .,. . ..' ,.,rl.l
:;:::-.r

sjcuramente piu restrittivo, la condotta dell'abuso


di ufÍicio, in quella di escludere la possibilità di
appltcazi.one di misure cautelari coercitive per i
soggetti sottoposti ad indagini in ordine al predetto
reato ed, infin€, h quella di imporre l'obbligo per il
giudice procedente di sentire il pubblico
amministratore prima dell'emissione del
prorwedimento applicativo della misura interdittiva ":i
di cui aJl'art.289 c.p., unica ancora applicabile.
In particolare la prima di quelle finalità
indicate, costituita dallo sforzo di ttpicízzazione
della condotta in osservanza at costituzionale
principio di tassatività della nonna penale, ha
indotto il legislatore a Limitare le ipotesi di condotte
penalmente rilevanti a quelle della violazione di
legge o di regolamento, sostanzialmente coincidenti
nel compimento di un atto amministrativo
illegittimo, e nella violazione di un obbligo di
astensione.
':
Tale espresso riferimento a situazioni
coincidenti con 11,
viào di violazione di legge dell'atto
amministrativo, sviluppato dalla dottrina e dalla
giurispmdenza amministrativa, hanno
no,tevofunente limitato l'ampiezn della condotta
-'.:.
illecita, conseguentemente, riducendo l'ampio
sindacato del giudice penale precedentemente
esistente sul "cattivo uso delle funzioni" da parte
del pubblico amministratore spesso non
coincidente con un formale atto amministrativo
illegittimo o, comunq[re, inquadrabile in quelle
ipotesi di eccesso di potere proprie del1o sviamento
della causa tipica dell'atto la cui cognizione e
repressione aveva determinato la diffusa lamentela
di una pratica sostituzione- del giudice penale

:i.1i";:î&9:*"
v
.. i. f" j
. -,ì- _ ; ù..,f ì::+i)::4l.i::.91.:r::.{i,tír&1ìr:r!È'F

I l.

all'amministratore nella scelta c|.egll lnteressl

pubblici da perseguire e delle modalità concrete


attraverso le quali assicurare gli stessi.
L'esclusione delle ipotesi di eccesso di potere
dalle condotte astrattamente punibili, secondo
lîpotesi di abuso di ufficio recentemente
riformulata, non è soluzione pacificamente accolta
sia in d.ottrina che nella giurispt td.tt
".
Invero, second.o alcuni autorevoli autori se è
vero che nel progetto di alcuni dei red.attori della
nuova legge sull'abuso vi era ltntenzione di
escludere dalla fattispecie l'eccesso di potere, il
testo dell'articolo escluderebbe tale possibilità',
poiché, dallo stesso, risulta che 1o stravolgimento
dell'uso del potere discrezionale è anch'ésso una
gravissim a vtolazíone di leggr e regolamenti e perciò
deve, essere punito anche sotto la nuova legge.
A fronte di tale impostazione, però, risulta
sicuramente piu convincente, oltre che

autorevolmente sostenuta, quella secondo cui le


ipotési di eccesso di potere, così come già in
preced.enza esplicitato, non possano più costituire
vizí dell'atto o d.ell'attività amministrativa
sindacabili da parte del giudice penale in sede di
accertamento della responsabilità in ordine al

delitto di abuso d.i ufficio.


E tale impostazione risulta sostanzialmente ':':

accolta da quell'índírtzzo giurisprudenziale, sia di


merito che di legittimità, secondo il quale "la ratio
della disposizione, risultante dai resoconti della
d.iscussione parlamentare, è quella di evitare che
l'abuso punibile possa essere identificato con il
semplice eccesso di potere o con una delle figure
sintomatiche di questo" (Cass.4-i2-I997 , Tosches)
e ciò perché il legislatore ha chiaramente operato
per eliminare qualsiasi interfe retaza del potere
giudiziario nell'attività di competenza
dell'amministrazione (G.I.P. Trib. Roma 22-T2-
L997 , Prodi).
Univocamente sintomatico, al riguardo, è il
rigetto dell'ernendamento proposto in sede . di
Commissione Giustizia, di aggiungere nel testo
della nofina dopo le parole leggt o regolamenti
"l'agire con manifesto ed oggettivo sviamento di
potere" ( seduta della Commissione Giustizi a de| 2
ottobre L9961
Né, peraltro, può essere omesso d.i osseffare
che la differente tesi, secondo la quale l'eccesso di
potere costituirebbe . sempre elemento oggettivo
della condotta di abuso, sembra proprio nascere
da1l'equivoco operato mediante la
sopravvalutazione dei vizi dell'atto amministrativo
quali eleme,nti integrativi della condotta, quando,
ne 1 t e s t o d i 1 e g g e , n o n è fa tto ,co m e g ià p r e m e SSo ' .:;:
alcun riferimento in senso esclusivo ai vin del

prowedimento, tale da potere ritenere che il

giudice penale debba sostau.zialmente complere ìJ.n


accerta.lnento del tutto conforrne a quello proprio
ed esclusivo del giudice amministrativo.
La predetta inte-rpretaziotte, secondo la quale
la novità costituita da11'art.323-c.p., cosi come
riformulato, sarebbe individuabile nella circostanza
d,i avere inserito í vizL dell'atto amministrativo nella

struttura della fattispecie penale, trova poi ulteriore


smentita nella circostanza dell'avrenuta autonoma
previsione, quale elemento oggettivo della condotta
di abuso, delf ipotesi costituita dalla violazione di
un obbligo di astensione che, integrando untpotesi
rientrante nel viào amministrativo di violazione di
legge, non awebbe certamente anmto bisogno di
.:
espre ssa consid er azione
Deve, pertanto ritenersi che per quanto

discutibile nella parte in cui sottrae


"'ttiòmpletamente al controllo giurisdizionale

l'esercizio del potere discrezionale serLza peraltro


prevedere stmmenti. alternativi di punizione o,

comunque, di repressione delle condotte pur

sempre irregolari, f intenziotte del legislatore


appare, comunqu.e, chiaramente consacrata nella
norma riformata di cui all'art.323 c.p. proprio in

*,_
;::: .:"Ìt..-.

-î*EsffiE ::Í.r.14lq.'B.f!ffiFfE:ÉîffiiqFTfiÉ'-*'.1!?''.J1.-!ffî:Sni
quella parte in cui viene espressamente richiamato
l'elemento necessario della violazione di legge o
regolamento. :
L'accertata esclusione dell'eccesso di potere
dalle ipotesi di condotte astrattamente punibili ha,
poi, determinato un ulteriore approfondimento in
ordine alla natura delle nonne la cui violazione può
integrare l'elemento oggettivo del delitto di abuso di
uffi.cio essendosi contestato che taluni precetti
contenuti in disposizioni di carattere generalissimo
possano effettivamente assumere carattere idoneo
ad integrare il citato elemento della fattispecie
penale.
Orbene, in ordine alle norrne di contenuto
genera-le occonre segnalare com.e, secondo un
recente orientamento giurispmdenzíaJe, le
violazioni ,Ci norrne generalissime o di principio,
come quella prevista dú7'arL.97 della Costituzione
sul buon andamento e f imparzialità
dell'amministrazione. sono sostanzialmente
'':
irrilevanti per la consumazione del delitto di abuso
di ufficio (Cass.4-12-1997, Tosches).
Invero, sempre secondo la medesima
pronuncia, una diversa interpretazíone della
nonna finirebbe, anzitutto, coll'esporla agli stessi
dubbi di costituzionalità $a prospettati in
relazíone alla precedente formulazione, oltre che
rend.ere vana la riforma de1 lgg7 , volta a
vaJonzzare il principio della separazione d.ei poteri e
ad individuare, con sufficiente chtarezza, il
discrimine tra illegittimità ed illiceità (Cass.4- 12-
1997 cit.).
A parere di questo Collegio, tale impostazione,
sembra proprio condivisibile ove si consideri che,
pur non potendo certamente nègarsi in linea di
principio che la violazione' di una norma
costituzionale possa integrare l'elemento oggettivo
del delitto previsto e punito dall'art.323 c.P.,
I'art.97 della Costituzione rientra in quella
tipologia di norrne costihrzionali che non sono
comuni nonne di condotte le quali si rivolgono ai
privati cittadur-í, bensi dirette agli organi dello Stato
complessivamente considerati ed in particolare af
legislatore, at quale spetta dare loro concreta
atfuazione.
Ed infatti secondo la testuale dtzíone del citato
articolo:" i pubblici ufficiali sono orgasttzzati
second,o d.isposizioni di legge, in modo che siano
assicurati il buon andamento e l'imparzialità
de11'amministrazione"; tale norma rientra, pertanto,
nel novero di quelle definite norrne
programmatiche (o di principio), che non
prescrivono un preciso comportamento ma
raccomandano al legislatore di perseguire un certo
*.rt * Îù--. . . j, . r' _'si, .4r:,. .'
r.'ìiir r:" "
-,

i.:: .i i. :.r : ì+ r '

scopo, affidando la scelta deí rnezzí per perseguire j :

il medesimo alla d"iscrezionalità del potere


legislativo.
Proprio sulla base di queste consid.eraztoni,
pertanto, l'assunto sostenuto dalla Suprema Corte
nella esaminata pronuncia Tosches può ritenersi
pienaryente condivisibile, e cioè in quanto le norme
prograrrrmatiche, tra cui *"1i. l'art.97 della
Costituzione, rivolgendosi solo al legislatore e non
essendo munite di sanzione, non possono essere
ricomprese nella locuzione "violaziane di nonne
legge" proprio perché effettivamente prive dei
caratteri propri delle nonne giuridiche
immediatamente precettive.
Tanto premesso, ossen/a i1 Collegio che,
conformemente al'le conclusioni cui è pervenuto il
Pubblico Mínistero il quale ha chiesto l'assoluzione
di hrtti gli imputati da1 delitto di abuso di uffi.cio, i
fatti agli stessi contestati non possollo ritenersi
integrare l'ipotesi delittuosa di cui all'art.323 c.p.
cosi come riformulata dal legislatore del L997.
Ed invero, indipendentemente dall'esame della
questione di merito ed.avuto riguardo alle condotte
cosi come esposte neltr'imputaziorte, va rilevato
come dallo svolgimento dell'attività istruttoria
dibattimentale non sia emerso che sulla base di
una rormativa avente forza di legge od anche di

""1:
semplice regolamento Comunale, il Comune di Isola
delle Femmine fosse obbligato ad esaminare le
pratiche di sanatoria o le istanze comunQll€ '-'
presentate presso lUfficio Tecnico secondo un
determinato ordine consequ enziaJe.
Ciò determina, ad. arniiso del Collegio, la stessa
insussistertza dei fatti di abuso di ufficio contestati
ai capi b) e d) dell'imputazione- al Di Maggio ed
allîlbert i quali con la loro condotta omissiva non
violarono comunque alcuna disposizione normativa
primaria o secondaria che imponeva entro
,
determinati termini l'esame delle citate differenti
istanze.
Ad anatoghe conclusioni deve peryenirsi anche
corl' riferimento al fatto contestato alltmputato
Rappa al capo a) delf imp utazíone e relativo alla
presunta abusiva mancata astensiont. 6[alla seduta
della commissione comunafe nel corso della quale
venne emesso il parere parzialnente 'negativo

sullîstan za ín sanatoria proposta dalle Siino.


:";"'r:
Ed infatti, anche con riferimento aIla viol aÀone
d.ell'obbligo di astensione va sottolineato che tale
ipotesi di condotta. è stata, come anticipato,
ugualmente ricollegata al vwío di violazione di
legge del1'atto amministrativo nel senso che,
pertanto, l'avvenuta partecip azione al compimento
dell'atto potrà ritenersi idonea ad integrare

- '. . :{:rJsr* FÉ!i5 i:,_- . rr. .:Tffi!*Í:-F.-;':=;]H:?::rry*|:*:: ":l-ffi


solo nelle ipotesi in cui il pubblico ufficiale o
f incaricato di pubblico senrizio abbianó violato una ':-:::r'ì-.
fonte normativa che prescriveva espressamente
loro di astenersi dalla trattazione del procedimento
o dall'emissione dell'atto in presenza di specifici
pres-upposti, fatto, questo non riscontrabile nella
condotta cosi come contestata allo stesso Rappa.
Né, sul punto, appare irrilevante osservare che,
in ogni caso, all'41f6 dell'emissione del parere
parzíalmente negativo da parte della Commissione
E,dtlína {25- 1- 1993) cui partecipava anche il
..., : ,=." .:.: :. -. : r..tr .. :;i-. .,. ... I
- .. "..,.:..,,,-.

Rappa, il progetto avente ad oggetto la reaJizzazíone


delle opere edili sul fondo Bellis aveva già ottenuto
una prrma approvazione (5-3- 19921, poi modificàtà "'
con la variante proposta dall'imputato med.esimo,
e che 1o stesso consulente tecnico del Pubblico
:.
Ministero, ing. Calamia, escusso nel corso
dell'udienza del 30 aprile 1998, ha
sostanzialmente escluso che l'evenfuale integrale
, . ,..,,-
approvazione delllstanza dí sanatoria delle Siino '
awebbe impedito l'approv azione del progetto di
edificazione su1 fondo Bellis cosi come riproposto
dal Rappa.
In ord.ine, poi, alla cond.otta di false
infortnazi.oni aI hrbblico Minist.ro ai cui all'art .37 L
bis c.p. contestata alllmputato Albert aI capo c)
delf imputazione ritiene il Collegio che anche con . ,.ll

riferimento a detta ipotesi delittuosa l'attività


istruttoria dibattimentale non abbia perrnesso
l'acquisizione di elementi probatori idonei a
sostenere un giudizio di colpevoLezzadelf imputato.
Ed, invero, appare appena il caso di ossen/are
che tra la documentazione acquisita nel corso
dell'attività istruttoria è presente anch e la relazi.one
del predetto consulente Calamia nella quale sono
indicati i tempi di presentanone delle istanze
presso l'ufficio tecnico comunale di Isola d.elle
Femmine, le date in cui venne richiesta da parte
dell'amministrazlone I'integrazione della
documerttazíotte, ed infine quelle in cui risulta
essere stato emesso il parere dalla competente
commissione edilizia'
Orbene, proprio dall'esame della predetta
consulenza risulta che anche altre istanze di
sanatoria avarazatenel corso del 1986, cosi come
quella delle Siino, vennero valutate dalla
Commissione Edilizia in data. anteriori o
successive, e comunqne assai prossime a quella in
relazione a cui si è assunta la tesi d,ell'omissione
dolosa.
Tale circostanza, pertanto, appare idonea a
confutare la tesi accusatoria nella parte in cui non
"dei
sembra emergere dall'esarne predetti dati che

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, .:_.

I'esame della pratica di sanatoria Siino sia i ,iti

awenuta in tempi chiaramente ritardati rispetto


alle molte altre, che sempre nello stesso arco
I

temporale erano state ugualmente avanzate presso


il medesimo comune.
In ogni caso, peraltro, osserva il Collegio che
alla data dell'arnrenuta escussione dellAlbert da
parte del Pubblico Ministero quale persona

informata sui fatti, e precisamente in data 1


gtugno L994, era gtà stata prospettata da parte
delle esponenti Siino la condotta di dolosa
omissione posta in essere proprio dai componenti
dell'ufficio tecnico comunale cui l'Albert medesimo
apparteneva sicché, 1o stesso, non awebbe potuto
essere sentito quale semplice persona informata
sui fatti, imputabile del delitto di cui all'art.37l bis
c.p., bensi quale indagato nel procedimento già
intrapreso.
Le alferrnazi.oni rese da-ll'Albert in quella

ci.rcostanza, pertanto, devono ritenersi sottostare


alla particolare disciplina dettata dall'art.63 2"
comma c.p.p. in base af quale appunto, le
dichiarazioni rese dalla persona che doveva essere
sentita sin dalf inizio in qualità di indagato non
possono essere in a,lcun modo :uttltzzate nei
confronti del medesimo.
, I Alla luce delle suespóste considetaziorn deve, l
'_i
quindi, assolversi Albert Giovanni dal delitto

ascrittogli a1 capo c) delf imputazione perché il fatto.


.,v
non sussiste.
P.Q.M .
visto I'art.530 c.p.p.
assolve Rappa Rocco, Di Maggio ,Vincenzo e
Albert Giovanni da tutte le ipòtesi di abuso di
ufficio loro contestate perché i fatti non sono più
previsti dalla legge come reato; assolve inoltre
Albert Giovanni da delitto di cui all'art.371 bis c.p.
perché il fatto non sussiste.
rPalermo15/3/
1999
iIL GIUD

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hil SIDENTE
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rl REPUBBLICA ITALIANA
N NOME DEL POPOLO ITALIANO
L'anno 1,999il giorno 15 del mese dimarzo, il Tribunale Civile e Art. , CamD. P

Penaledi Palermo,SezioneSestaPenale,compostodai Signori: * 26TH4


s""'.
1) Dott. GiuseppeR.IZTO - Presidente N. 384i96R.c.T.

2) Dott. Ignazio PARDO - GiudiceEstensore N.2119194


R.c.N.C.

3) Dott. PiergiorgioMOROSINI - Giudice


cor I'interventodel PubblicoMinisteronetrlapersonadel Sig. Dep.in Cancelleria

Dott. Giuseppe
FICI z3-3-1f
^d d i
: SostitutoProcuratoredellaRepubblicae con I'assistenza
..' f

dell'Assistente
GiudiziarioSig.SalvatoreCERAMI, ha pronunciato
-la seguente Esecntiva
l1$:It

S E NT ENZ A Il Qqelli6re

nel procedimentopromossodal PubblicoMinistero W


CONTRO Redatta Scheda

1) RAPPA Rocconatoa IsoladelleFemminel'1 gennaio1961,ivi


resldèntenellavia Cutinon. 107.
, . ." . ...I' LIBEROiPRESENTE
difesodi fiduciadall'Aw. G. Scozzola.
2) DI MAGGIO Vincenzo,nato a Palermoil 30 ottobre 1939
residentead IsoladeileFemmine(PA) nellavia LungomareEufemio
n. 4
LIBERO/PRESENTE
.'--..,'.-,'"''.""i,.- l
difeso di fiducia dall'Aw. M. Catalano
3) ALBERT Giovanni, nato a Torino il 13 maggio 1948 e residente
in Torretta (PA) nella contrada ZaNÍintca
LIBERO/PRESENTE
difesodi fiduciadall'Aw. G.Pueliese
IMPUTATI
il primo:
a) del reato di cui all'art. 323, commi I e 2, c.p. per avere,nella
qualitàdi componente Edilizia Cornunaledi Isola
dellaCommissione
nel corso
delle Femmine-abusatodel suo ufficio- non astenendosi
della seduta del 28 gennaio 1993 - dall'esamedell'istanzadi
sanatoriapresentata,
ai sensidellalegge28 febbraio1985n. 47, da
Siino Antonio ed esprimendo,in modo palesementeillegittimo,
parere parzialmente contrario all'accoglimento di detta isfanz ,
nonostante fosse in evidente conflitto di ínteressi in quanto
progettistadi una pratica in corso di approvazione(poi esaminata
dalla stessa commissioneedilizia comunalenella seduta del 2
febbraio 1993) relativa alharealizzazionedi quattro villette in un
lotto di terreno liminofo di proprietà di Bellis Ernesta,La cui
approvazione era subordinataal rigettodellaistanzadel Siino;e cio
al -fine di procurarsiI'ingiusto vantaggiopatrimonialeconseguente
all'approvazionedi tale progetto;
In Isoladellefemmine(PA),in data28 gennaio1993;

il secondo:
b) del reatodi cui all'art. 323, commi1 e 2, c.p.peravere- nella
qualità di Sindaco del Cornune di Isola delle Femmine
Giornale di Sicilia 21 Dicembre 2000
Estorsioni a San Lorenzo:
diciotto condannati, 7 prosciolti
Poco meno di un secolo di carcere per un gruppo di estortori di San Lorenzo e sette
assoluzioni. La sentenza del giudice dell'udienza preliminare Florestano Cristodaro chiude
una parte dell'inchiesta «San Lorenzo 2», sul racket che taglieggiava i commercianti del
quartiere e delle zone vicine (Resuttana, Partanna, Mondello).
Il gup ha deciso col rito abbreviato, che dà diritto a uno sconto di pena di un terzo, ma ha
accolto in buona parte le tesi dei pubblici ministeri Vittorio Teresi, Domenico Gozzo,
Gaetano Paci e Marcello Musso. Così, nei confronti di alcuni imputati, il giudice ha usato
ugualmente la mano pesante: 14 anni, ad esempio, li ha avuti Giulio Caporrimo, ritenuto il
reggente della cosca un tempo guidata da Salvatore Biondino; 12 sono stati inflitti a
Giuseppe Lo Verde (difeso dagli avvocati Michele Catalano e Salvo Petronio), ritenuto
colpevole delle estorsioni ai danni della fabbrica di ceramiche Parrucca. In tutto i condan-
nati sono stati diciotto.
Tra i sette assolti, due, Francesco Siragusa (assistito dall'avvocato Vincenzo Lo Re) e
Gaetano Letizia, sono stati scarcerati dopo un arino e mezzo di galera. Gli altri erano -già
liberi, come Giulio Gambino, difeso dall'avvocato Mario Zito, Salvatore e Vincenzo Di
Maio, assistiti dagli avvocati Ugo Castagna, Tiziana Monterosso, Armando Zampardi e
Fabrizia Giunta. Assolti anche Giovanni Lipari e Antonino La Monica.
L'elenco dei condannati, oltre che Caporrimo e Lo Verde, comprende Nunzio Serio (6 anni
e 8 mesi), Andrea Gioè (6 anni), Calogero Lo Piccolo (figlio di Salvatore, boss latitante di
Tommaso Natale) e Salvatore Savoca (4 anni ciascuno). Francesco Paolo Liga ha avuto
invece 2 anni. Solo per associazione mafiosa sono stati condannati a 4 anni ciascuno
Giovanni Bonanno, Pietro Bruno, Giuseppe Vassallo, Antonino Di Maggio, Gioacchino
Ficarrotta, Salvatore Lo Piccolo (classe 1958, nipote e omonimo del capomafia),
Francesco Oliveri, Vincenzo Scalici e Edoardo Valguarnera. Tommaso Luparello e
Giuseppe Amerigo Zito. hanno avuto invece due anni per un reato intermedio tra il con-
corso esterno e il favoreggiamento di mafiosi: «assistenza agli associati».
Un altro filone dell'indagine «San Lorenzo 2» è invece approdato al giudizio ordinario: 25
gli imputati, ma i tempi saranno più lunghi. Il blitz scattò nel luglio del '99, a un anno
esatto da un 1analoga operazione (denominata «San Lorenzo 1») in cui era stato arrestato,
fra gli altri, Isidoro Cracolici, uomo di fiducia del boss Lo Piccolo e ritenuto protagonista
di una serie di estorsioni.
Cracolici, due anni fa, decise di collaborare con i pm Teresi, Gozzo, Paci e Musso e forni
nuovi spunti, che, opportunamente sviluppati, portarono al nuovo blitz del luglio dell'anno
scorso. Le intercettazioni disposte dalla Procura, da carabinieri e polizia fecero emergere
anche una serie di interessi in comune tra le cosche della città e del Messinese, impegnate
in una serie di estorsioni alle aziende che lavorano al completamento dell'eterna
incompiuta, l'autostrada Palermo-Messina.

Riccardo Arena

EMEROTECA ASSOCIAZIONE MESSINESE ANTIUSURA ONLUS


19/9/2017 Sten. 180 bt13

Allegato B
Seduta n. 180 del 19/7/2002

Pag. 5000

...

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

MUSSI, FOLENA, MELANDRI, LEONI, DI SERIO D'ANTONA, SCIACCA, SODA e GRILLINI. - Al


Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie giornalistiche, nella notte tra il 17 e il 18 luglio 2002, sono state devastate e profanate 30 tombe e
5 cappelle del cimitero ebraico, che si trova al Verano (Roma);
allo stato attuale non vi sono state rivendicazioni del macabro gesto;
si tratta di un atto inqualificabile, vergognoso, barbaro che colpisce la coscienza civile di tutti i cittadini
italiani;
l'Europa negli ultimi mesi è stata teatro - con una vera e propria escalation - di molteplici profanazioni di
cimiteri e centri di culto ebraici;

Pag. 5001

anche nel nostro paese forme di antisemitismo, manifestazioni riconducibili al neonazismo, e al fanatismo
religioso contro il mondo ebraico si sono manifestate negli ultimi tempi -:
se il Governo stia predisponendo tutto ciò che è necessario per impedire che tali manifestazioni di
intolleranza e di odio razziale abbiano luogo nel nostro Paese;
se siano state predisposte adeguate forme di prevenzione e di tutela delle comunità ebraiche presenti in Italia;
se il Governo intenda tenere adeguatamente informato il Parlamento.
(4-03569)

ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi
adeguati al ripristino della legalità, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola
delle Femmine;
nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di
amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalità organizzata del luogo, il
prefetto di Palermo non ha inteso disporre l'accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992;
con lettera datata 13 settembre 2001 l'Associazione «Nuova Torre», rappresentata nel consiglio comunale di
Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell'interno pro-tempore le denunzie contenute nelle
interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi
malavitosi profusi nei confronti dell'attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno
2001;
va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c'è stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di
un noto personaggio arrestato con l'imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a
ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane;
sembrerebbe che parenti dell'assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno,
individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano
presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe
l'assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d'affari
politiche edilizie;
con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare «Nuova Torre» di Isola delle Femmine ha segnalato al
prefetto di Palermo l'omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell'illegittima
http://legxiv.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed180/bt13.htm 1/3
19/9/2017 Sten. 180 bt13

autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all'ex
vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni
culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio è già in possesso della Prefettura;
sempre il gruppo consiliare «Nuova Torre» con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto
di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in
materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell'attuale maggioranza consiliare;
al prospetto citato è possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio
2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato
procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora
Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio
Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe;

Pag. 5002

i nomi di Pomiero Giuseppe, così come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici
ai quali è stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale è stato allegato alla relazione della
Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle
Camere il 16 aprile 1985 -:
se, verificate le gravi notizie esposte dall'interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le
procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine.
(4-03570)

RUSSO SPENA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:


la mattina di mercoledì 10 luglio 2002 il giornalista Francesco Cirillo, di Diamante (Cosenza), ha trovato il
vetro della sua auto in frantumi;
è un piccolo gesto, ma senz'altro intimidatorio nei confronti di una persona da sempre impegnata nella difesa
ambientale, dei diritti sociali;
Francesco Cirillo era appena tornato da una manifestazione tenutasi a Messina contro la costruzione del
ponte sullo stretto;
l'atto intimidatorio non va sottovalutato, dato l'impegno di Cirillo, non solo nella militanza politica ed
ambientale, ma anche nelle varie inchieste giornalistiche apparse su quotidiani e riviste con le quali lavora
con impegno da anni;
l'impegno di Cirillo, sempre coerente nello scontro con politici corrotti, mafiosi e assaltatori dell'ambiente
chiamati in causa continuamente nei suoi servizi giornalistici ne ha evidentemente determinato un'immagine
di pericoloso sovversivo (tempo fa nella sua auto fu ritrovata una potente microspia) -:
quali iniziative intenda intraprendere per difendere l'incolumità del Cirillo.
(4-03571)

MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:


nella seduta del consiglio comunale di Calenzano (FI) del 24 giugno 2002, il Presidente del Consiglio ha
incredibilmente annunciato la scomparsa della bobina di registrazione della seduta del 25 marzo 2002;
conseguentemente risulta impossibilitata la verbalizzazione di una seduta nel corso della quale emersero forti
perplessità da parte dell'opposizione circa la trasparenza di atti amministrativi;
alcuni consiglieri dell'opposizione hanno inoltrato circostanziata denuncia dell'accaduto alla stazione dei
carabinieri di Calenzano -:
se non ritenga che la vicenda descritta integri i presupposti per l'esercizio dei poteri di cui al testo unico sugli
enti locali in materia di scioglimento del consiglio comunale.
(4-03573)

CIANI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:


in data 27 giugno 2002 nel cimitero del comune di Arsoli, provincia di Roma, si è verificato un grave
incendio che ha procurato angoscia e dolore all'interno di questa comunità;
l'incendio ha bruciato oltre 100 cipressi secolari distribuiti su tutta l'area cimiteriale e danneggiato gran parte
delle strutture funerarie quali cappelle, edicole, loculi oltre che la distruzione completa di impianti e servizi
(elettrico, idrico, illuminazione interna, eccetera);
a distanza di due settimane dall'evento, la situazione è ancora critica: l'area cimiteriale è tutt'ora interdetta al
http://legxiv.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed180/bt13.htm 2/3
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
PROVINCIA DI PALERMO
III SETTORE – I SERVIZIO: URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

allegati n. 4 del 12.12.2008 – p.llo n. 15027: trascritta presso la


-relazione tecnica CC.RR.II. di Palermo
-stralci, planimetrie e dati tecnici; il …………….
-rilievo stato di fatto: piante, prospetti e sezioni; ai nn. ………………………
- copia conforme elaborati dell’edificio preesistente.
CONCESSIONE EDILIZIA N. 25 DEL 23/11/2009
(pratica edilizia n. 2/2009 – pratica originaria n. 7/1966)

IL RESPONSABILE DEL III SETTORE


* * *
VISTA la domanda del 12.12.2008 – p.llo n. 15027 presentata dal sig. CARDINALE ANGELO, nato a
Palermo il 19.04.1947 ed ivi residente in via C.so Italia n° 42, codice fiscale: CRD NGL 47DI9G273I, con cui
chiede la concessione edilizia per la realizzazione di una sopraelevazione di un edificio esistente sito in
questo Comune, in via C.so Italia n. 42;
VISTO l’atto di compravendita del 04.05.1972 – repertorio n° 89626 – raccolta n° 22431 –stipulato presso il
Notaio Salvatore Orlando, registrato in Carini al n. 812 il 16.05.1972, dichiarato conforme all’originale, ai
sensi del DPR n. 445/2000, dal sig. Cardinale Angelo, sopra generalizzato;
VISTI gli elaborati di progetto, allegati alla domanda di concessione edilizia, redatti dall’ing. Rocco Rappa,
iscritto all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Palermo al n° 4082, composti da: 1) stralci – planimetrie –
dati metrici; 2) piante-prospetti-sezioni; 3) Relazione tecnica; 4) rilievo fotografico e rendering ;5) copia
conforme degli elaborati grafici dell’immobile preesistente;
ACCERTATO che l’intervento proposto prevede la sopraelevazione su un edificio esistente, costituito da
due livelli fuori terra (piano terra e primo) di proprietà dello stesso, in via Corso Italia n° 42, identificato al
catasto urbano al fg. n. 1 – p.lla n. 218, su un lotto esteso mq. 170,10 ricadente in zona “B”.
Il progetto prevede la realizzazione del terzo livello fuori terra, con volume di progetto pari a mc. 313,31 per
la realizzazione di una unità abitativa con superficie massima coperta lorda di mq. 108,04.
VISTA la pratica edilizia originaria n. 7/1996 da cui risulta che l’immobile originario è stato realizzato con
licenza edilizia del 14.06.1966 per il piano terra e successiva licenza del 22.9.1977 per il primo piano;
VISTO il parere favorevole p.llo n. 624/IP del 15.04.2009, rilasciato dall’AUSL N. 6 – Palermo –
Dipartimento Prevenzione – Area Dipartimentale Igiene e Sanità Pubblica, Unità Operativa di Prevenzione n.
8 – CARINI;
VISTO il parere favorevole della Commissione Edilizia Comunale del 12.03.2009;
VISTA la Delibera di Consiglio Comunale n° 126 del 25.06.1987;
VISTA la documentazione trasmessa in data 29.09.2009 – p.llo n. 14813, con la quale il sig. Cardinale
Angelo, sopra generalizzato, con cui integra:

Via C. Colombo n° 1 – 90040 – Isola delle Femmine (Pa) –P. Iva 00801000829
Tel- Fax. 0918617202/216 - L’U.T.C. riceve esclusivamente il martedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00
- la copia della ricevuta di comunicazione di silenzio-assenso inviata in data 08.05.2009 –(ricevuta n°
2107) alla Soprintendenza ai BBCCAA;
- copia della comunicazione di silenzio-assenso, ai sensi dell’articolo n° 46 della L.r. n° 17 del
28.12.2004;
VISTA l’autocertificazione sottoscritta ai sensi del DPR 445/2000 – artt. 46 e 47, dal Sig. Cardinale Angelo,
sopra generalizzato, e dal progettista incaricato, l’ing. Rocco Rappa, nato a Isola delle Femmine l’1 gennaio
1961, con cui dichiarano che “Ciascuno per le proprie competenze, di avere trasmesso presso la
Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Palermo, in data 31/12/2008 con protocollo n° 20571, lo stesso progetto
che ha ottenuto il parere favorevole dalla C.E.C. in data 12/03/2009 relativo alla richiesta di concessione
edilizia inoltrata al Comune di Isola delle Femmine in data 12/12/2008, con p.llo n. 15027, e che dalla data
di trasmissione alla Soprintendenza ai BBCCAA sino alla data odierna, sono decorsi oltre 120 giorni, senza
di richiesta integrazioni o sospensione da parte della soprintendenza ai BBCCAA.”
VISTA la copia dichiarata conforme dal Direttore dei Lavori, lo stesso Ingegnere Rocco Rappa, sopra
generalizzato, della autorizzazione del Genio Civile di Palermo – rilasciata ai sensi dell’articolo 18 – Legge
n° 64 del 02.02.1974 ed art. 32 della L.r. n° 7 del 19.05.2003, per la “sopraelevazione di un piano su un
edificio per civile abitazione in c.a. a due elevazioni f.t.”;
VISTA la dichiarazione sottoscritta dal Signor Cardinale Angelo, sopra generalizzato, trasmessa con nota
del 27/10/2009 - p.llo n. 16676, con la quale attesta: Di non essere sottoposta a procedimento penale per
gli att. 416 bis “Associazione di tipo mafioso”, 648bis “Riciclaggio”, e 648 ter del Codice Penale; Di non aver
subito condanne con sentenza passata in giudicato per i reati di cui agli artt. 416 bis e 648 bis del Codice
Penale;
VISTA la lettera dei pagamenti p.llo n. 17064 del 03.11.2009, dovuti a titolo di oneri concessori –
determinati, secondo cui:
Gli oneri concessori dovuti, ammontano complessivamente ad € 5.278,19, cosi suddivisi: a) € 2.760,26 per
oneri di urbanizzazione. b) € 2.517,93 per costo di costruzione.
Relativamente agli oneri di urbanizzazione risulta versata con bollettino postale n. vcy 0647 del 20/1/2009,
pari ad € 552,00 a titolo di 1° rata;
Le restanti 4 (quattro rate), di eguale importo pari ad € 552,00, per oneri di urbanizzazione dovranno essere
pagate ogni sei mesi dal pagamento delle prima rata;
Relativamente al costo di costruzione risulta versata con bollettino postale n. vcy 646 del
20/11/2009, pari ad € 755.38, a titolo di 1° rata;
Le restanti 2 (due) rate del costo di costruzione dovranno essere pagate entro le seguenti date: 1) € 755,38
entro un anno dalla data di inizio dei lavori; 2) € 1007,17 entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ultimazione
dei lavori e comunque prima del rilascio del certificato di agibilità/abitabilità.
VISTO il bollettino di pagamento di € 264,00 per diritti di segreteria – n. vcy 0648 del 20/11/2009;

Via C. Colombo n° 1 – 90040 – Isola delle Femmine (Pa) –P. Iva 00801000829
Tel- Fax. 0918617202/216 - L’U.T.C. riceve esclusivamente il martedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00
VISTA la polizza fidejussoria n. M0991238300 del 18/11/2009, stipulata presso l’agenzia di Capaci –
agenzia n° 948 della SAI fondiaria spa, a garanzia degli importi residui degli oneri concessori residui pari ad
€ 3.970,55;
VISTO il P.R.G. approvato con D.A. n. 83/1977;
VISTO IL P.R.G. ed i relativi emendamenti adottato con Delibera n. 33 del 01/08/2007;
VISTO il modello ISTAT n° 00341961/15;
Per tutto quanto sopra;
RILASCIA
fatti salvi i diritti di terzi,
al sig. CARDINALE ANGELO, nato a Palermo il 19.04.1947 ed ivi residente in via C.so Italia n° 42, codice
fiscale: CRD NGL 47DI9G273I, la concessione edilizia per la realizzazione delle opere edili relative alla
sopraelevazione del terzo livello fuori terra (secondo piano) dell’edificio esistente, sito in questo Comune in
via Corso Italia n. 42, identificato al catasto urbano al foglio di mappa n° 1 – p.lla n. 218, su un lotto esteso
mq. 170,10 ricadente in zona “B”, per la realizzazione di un volume di progetto pari a mc. 313,31 e la
definizione di una unità abitativa con superficie massima coperta lorda di mq. 108,04.
Tale concessione viene rilasciata in conformità al progetto allegato che ne fa parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento e sotto l’osservanza dei regolamenti comunali di edilizia e di igiene e di tutte le
disposizioni vigenti, nonché delle prescrizioni di cui al parere della C.E.C..e dei citati nulla osta e pareri e
delle seguenti prescrizioni:
L’INIZIO DEI LAVORI È SUBORDINATO:
A) Alla trasmissione presso questo U.T.C. della convenzione con la ditta specializzata ed autorizzata
per il conferimento in discarica degli inerti, come disposto dalla Circolare della Provincia Regionale
di Palermo, protocollo n. 891/Ass.ore del 26/10/2006, ed articolo n. 192, comma 1 del D.Lgs. 152/2006
(testo unico ambientale);
B) Alla trasmissione presso questo UTC del D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva)
dell’impresa edile realizzatrice, come disposto dalla Circolare del Ministero del Lavoro e politiche
sociali, del 22 dicembre 2005, n. 3144;
C) Alla trasmissione del progetto per il risparmio energetico in ottemperanza alla normativa vigente
in materia;
D) Alla sottoscrizione del progetto degli impianti tecnologici dalle ditte esecutrici come previsto dal
DM n. 37/2008;
E) Agli adempimenti di cui alla legge 2/2/1974 n. 64 per le opere in cemento armato, e a quelli previsti
dalle vigenti norme antisismiche;
si specifica altresì che:
- Nessuna modifica può essere apportata al progetto senza autorizzazione/concessione comunale, pena le
sanzioni di cui alla L.R. 37/85 e L. 47/85 e ssmmii;

Via C. Colombo n° 1 – 90040 – Isola delle Femmine (Pa) –P. Iva 00801000829
Tel- Fax. 0918617202/216 - L’U.T.C. riceve esclusivamente il martedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00
- Debbono essere fatti salvi, riservati e rispettati tutti i diritti di terzi;
- Le opere dovranno avere inizio entro un anno dal rilascio della presente ed essere ultimate e rese abitabili
entro tre anni dal loro inizio, pena la decadenza;
- Nel cantiere deve essere esposta una tabella indicante numero, data e oggetto della concessione, le
generalità del proprietario, del progettista, del direttore del Lavori, e dell’assuntore dei lavori, come prescritto
dalla L.R. 37/85;
- Il cantiere sui lati prospicienti spazi pubblici deve essere chiuso con assiti e delineato con segnalazioni
anche notturne. L’eventuale occupazione di suolo pubblico dovrà essere preventivamente autorizzata;
- E’ vietata la manomissione dei manufatti dei servizi pubblici, la cui presenza dovrà essere segnalata subito
all’Ente proprietario;
- La presente concessione dovrà essere custodita sul luogo dei lavori ed esibita al personale di vigilanza e di
controllo del Comune, autorizzato ad accedere al cantiere, come prescritto dalla L.R.37/85;
- E’ prescritta l’osservanza di tutte le disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia, anche se non
richiamate nel presente provvedimento;
- Le violazioni e le inosservanze delle norme vigenti o di quanto prescritto con la presente concessione
saranno punite come previsto dalle L.R. 71/78 e 37/85 e L.47/85;
Si autorizza l’apertura al cantiere.
Il Responsabile del I servizio Il Responsabile del III Settore
Arch. Sergio Valguarnera Arch. Sandro D’Arpa

SI CERTIFICA
Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione è stata pubblicata all’albo pretorio,
ai sensi dell’art. 37 della L.R. 71/78 per 15 giorni consecutivi, dal ………………….. al ………………... e che
contro la stessa ………..… sono stati presentati opposizioni o reclami.

Isola delle Femmine, ………………….. Il Segretario Comunale


Dr. Manlio Scafidi

Il sottoscritto CARDINALE ANGELO, nato a Palermo il 19.04.1947 ed ivi residente in via C.so Italia n° 42,
codice fiscale: CRD NGL 47DI9G273I, DICHIARA di obbligarsi all’osservanza di tutte le condizioni della
presente concessione cui essa è subordinata e pertanto consente e vuole che la presente venga trascritta a
favore del Comune di Isola delle Femmine contro esso stesso dichiarante, esonerando all’uopo il Signor
Conservatore dei RR.II. di Palermo da ogni e qualsiasi responsabilità al riguardo.
Isola delle Femmine, ........................... IL CONCESSIONARIO
(CARDINALE ANGELO)
……………………………………………..

Via C. Colombo n° 1 – 90040 – Isola delle Femmine (Pa) –P. Iva 00801000829
Tel- Fax. 0918617202/216 - L’U.T.C. riceve esclusivamente il martedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00
N. 11213/08 R.G.N.R.
N. 11998/08 R.G. G.I.P.

TRIBUNALE DI PALERMO
Sezione dei giudici per le indagini preliminari

ORDINANZA DI APPLICAZIONE DELLA MISURA COERCITIVA


DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
(artt. 272 e segg., 285 c.p.p. )

Il Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Maria Pino


Esaminate le richieste di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere
avanzate dal Pubblico Ministero in data 14 dicembre 2009 (richiesta parzialmente revocata
con successiva nota del 27.1.2010) ed in data 24 settembre 2010 nei confronti di

1. ACQUISTO Michele fu Nicolò nato a Palermo 18.04.1953


2. BAUCINA Salvatore nato a Palermo il 3.5.1964, in atto detenuto
3. BIONDO Mario di Vincenzo, nato a Palermo 01.05.1966
4. BRUNO Pietro di Giuseppe nato a Isola delle Femmine (PA) 18.11.1946
5. CATALDO Salvatore nato a Carini 02.01.1949
6. CATANIA Filippo di Vincenzo, nato a Palermo 28.05.1969
7. CIARAMITARO Domenico nato a Palermo il 15 giugno 1974, in atto detenuto
8. CINÀ Pietro fu Giuseppe, nato a Giardini Naxos (ME) 16.04.1964, in atto detenuto
9. CONIGLIARO Angelo, nato a Carini il 21.10.1935
10. CORRAO Giovanni fu Silvestro, nato a Palermo 06.04.1965
11. CUSIMANO Giovanni nato a Palermo 1.1.1941, in atto detenuto
12. D’ANNA Salvatore nato a Terrasini il 17.07.1960
13. DI BELLA Giuseppe nato a Montelepre il 24.06.1958
14. DI MAGGIO Giuseppe di Lorenzo, nato a Carini (PA) 28.06.1973
15. DI MAGGIO Gaspare nato a Cinisi il 29.03.1961, in atto detenuto
16. DI MAGGIO Lorenzo nato a Torretta il 23.09.1951, in atto detenuto
17. ENEA Giuseppe di Giacomo nato a Palermo il 22.07.1973
18. EVOLA Alberto nato a Cinisi 04.01.1962
19. FAZZONE Lorenzo di Salvatore nato a Palermo 2.5.1977
20. LIGA Salvatore di Gioacchino nato a Palermo 23.10.1964
21. LIGA Salvatore di Francesco Paolo nato a Palermo 27.03.1985
22. LO CASCIO Giuseppe di Isidoro nato a Palermo 28.11.1970

1
23. LO CASCIO Isidoro nato a Palermo il 5.12.1946
24. LO PICCOLO Filippo di Calogero nato a Palermo 10.12.1974
25. LO PICCOLO Salvatore nato a Palermo il 20.7.1942, in atto detenuto
26. LO PICCOLO Sandro nato a Palermo il 16.2.1975, in atto detenuto
27. LO VERDE Giuseppe nato a Palermo il 13.12.1957, in atto detenuto
28. LUCIA Antonino di Salvatore nato ad Altofonte (PA) il 13.9.1952
29. LUCIA Mario di Antonino nato a Palermo il 2.11.1977
30. MACCHIARELLA Tommaso nato a Palermo 22.06.1954, in atto detenuto
31. MESSINA Giuseppe di Salvatore nato a Palermo 24.06.1978
32. MORISCA Gioacchino nato a Palermo 01.09.1944, in atto detenuto
33. NICOLETTI Giuseppe, nato a Palermo il 28.2.1965
34. NIOSI Giovanni di Giuseppe nato a Palermo 24.10.1954, in atto detenuto
35. PALAZZOLO Vito Mario di Giacomo nato a Carini 1.7.1976, in atto detenuto
36. PILLITTERI Calogero di Andrea, nato a Palermo 15.09.1970, in atto detenuto
37. PIPITONE Vincenzo nato a Torretta il 5.2.1956, in atto detenuto
38. PUCCIO Carlo di Salvatore nato a Palermo 24.12.1981
39. PUGLISI Francesco, nato a Torretta il 3.5.1966
40. RANDAZZO Salvatore di Antonino nato a Palermo 30.10.1967
41. SERIO Nunzio nato a Palermo il 5.8.1977, in atto detenuto
42. TROIA Massimo Giuseppe nato a Romano di Lombardia (BG) il 22.7.1975, in atto
detenuto
43. VITALE Salvatore nato a Cinisi il 24.3.1975
44. ZITO Filippo di Salvatore nato a Palermo 30.12.1969, in atto detenuto
45. BOTTA GIOVANNI nato a Palermo il 19.04.1963
46. BARONE ANDREA nato a Palermo il 23.07.1979, in atto detenuto
47. BARONE DOMENICO nato a Palermo il 19.10.1981
48. DI PIAZZA FRANCESCO PAOLO nato a Palermo il 17.10.1962, in atto detenuto
49. SPINA GUIDO nato a Palermo il 12.07.1965
50. COSENZA VINCENZO, nato a Palermo il 24.06.1971
51. CAVIGLIA DOMENICO nato a Palermo il 13.03.1976, in atto detenuto
52. FERRAZZANO MARIO nato a Palermo il 12.11.1985
53. MANGIONE SALVATORE nato a Palermo il 15.02.1956, in atto detenuto
54. MANGIONE FILIPPO nato a Palermo il 25.06.1982, in atto detenuto
55. MESSERI SERGIO nato a Palermo il 25.07.1966
56. LA MATTINA EDOARDO nato a Palermo il 27.08.1977
57. CUSIMANO NICOLÒ nato a Palermo il 17.01.1980
58. CUSIMANO ANELLO nato a Palermo il 25.4.1976

2
59. DARICCA FABIO nato a Palermo il 16.12.1977
60. CIARAMITARO GAETANO nato a Palermo il 04.08.1968
61. DE LUCA ANTONINO nato a Palermo il 12.01.1970
62. TOGNETTI FELISIANO nato a Palermo il 20.08.1971, in atto detenuto
63. MARINO STEFANO nato a Palermo il 18.06.1972, in atto detenuto

sottoposti ad indagine in ordine ai seguenti reati:

BRUNO Pietro, D'ANNA Salvatore

1) per il delitto di direzione di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, II, III, IV, VI, 61
n. 6 c. p.) per avere fatto parte dell‟associazione mafiosa “Cosa Nostra”, promuovendone,
organizzandone e dirigendone le relative illecite attività, e per essersi, insieme, avvalsi della
forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed
omertà che ne deriva, per commettere delitti contro la vita, l‟incolumità individuale, la libertà
personale,il patrimonio, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o, comunque,
il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi
pubblici, per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per sé e gli altri, per intervenire sulle
istituzioni e la pubblica amministrazione, e più in particolare:
BRUNO Pietro, per avere diretto le famiglie mafiose di Capaci ed Isola delle Femmine; per
avere mantenuto molteplici contatti finalizzati alla gestione degli affari illeciti in tema di
estorsioni con esponenti di altri mandamenti mafiosi;
D’ANNA Salvatore per avere diretto la famiglia mafiosa di Terrasini; per avere mantenuto
molteplici contatti finalizzati alla gestione degli affari illeciti in tema di estorsioni con
esponenti di altri mandamenti mafiosi;
Con la recidiva specifica , infraquinquennale, reiterata per BRUNO Pietro (art.99 commi 1 e
2 nr. 1 e 2; commi 3, 4 e 6)
In Palermo, Capaci, Isola delle Femmine e Terrasini ed altrove fino alla data odierna per
BRUNO Pietro a decorrere dal 21.12.2000.

ACQUISTO Michele, BIONDO Mario, CATALDO Salvatore, CATANIA Filippo,


CORRAO Giovanni, DI BELLA Giuseppe, DI MAGGIO Giuseppe, LIGA Salvatore (cl.
’64), LO PICCOLO Filippo, LO CASCIO Giuseppe, MESSINA Giuseppe, MORISCA
Gioacchino, PUCCIO Carlo (in concorso con RANDAZZO Salvatore già destinatario di
ordinanza di custodia per questo reato)

2) per il delitto di cui all‟art. 416 bis c.p. per avere, fatto parte dell'associazione mafiosa
denominata "Cosa Nostra", avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e
della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere reati contro la
vita, l'incolumità individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, tra i quali
quelli di cui ai capi precedenti, nonché per acquisire il controllo di attività economiche e
appalti pubblici e, comunque, per realizzare profitti o vantaggi ingiusti;
Con l'aggravante di cui all'articolo 416 bis comma quarto c.p., trattandosi di associazione
armata;
Con l'aggravante di cui all'articolo 416 bis comma quinto c.p., trattandosi di attività
economiche finanziate in parte con il prezzo, il prodotto ed il profitto di delitti;
e in particolare:

3
17/10/2017 Ecco i nomi degli arrestati - Live Sicilia

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Ecco i nomi degli arrestati


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arrestati, pizzo,
Tommaso Natale,
Cronaca, Palermo

Michele Acquisto, classe 1953;


Andrea Barone, classe 1979;
Domenico Barone, classe 1981;
Salvatore Baucina, classe 1964;
Mario Biondo, classe 1966;
Giovanni Botta, classe classe 1963;
Pietro Bruno, classe 1946;
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Filippo Catania, classe 1969;
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Pietro Cinà, classe 1964;
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Angelo Conigliaro, classe 1935;
Giovanni Corrao, classe 1965;
Vincenzo Cusenza, classe 1971;
Giovanni Cusimano, classe 1941;
Nicolò Cusimano, classe 1980;
Salvatore D'Anna, classe 1960;
Fabio Daricca, classe 1977;
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Giuseppe Di Maggio, classe 1973;
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Lorenzo Di Maggio, classe 1951; Scopri le inchieste di "S"
Francesco Paolo Di Piazza, classe 1962;

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Giuseppe Enea, classe 1973;
Alberto Evola, classe 1962;     
Lorenzo Fazzone, classe 1977;
;ario Ferrazzano, classe 1985; IL COMMENTO
Edoardo La Mattina, classe 1977;
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Salvatore Liga, classe 1964; Solo macerie da
Salvatore Liga, classe 1985; Sciacca all'Etna
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Filippo Lo Piccolo, classe 1974;
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Sergio Messeri, classe 1966;
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Giuseppe Nicoletti, classe 1965;
Giovanni Niosi, classe 1954;
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Vincenzo Pipitone, classe 1956; PALERMO - MISURE DI
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Carlo Puccio, classe 1981;
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Salvatore Randazzo, classe 1967; "La colpa del padre
Nunzio Serio, classe 1977;
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l'esperienza della
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e gli intoccabili " politici, dirigenti,manager,i colletti bianco sporco.quando verranno
arrestati???in italia urgentemente bisogna costruire carceri.

RISPONDI

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Ferma restando la piena libertà di ognuno di esprimere la propria opinione su fatti che possano interessare la intercettazioni dell'inchiesta (10.217)
collettività o sugli argomenti specifici da noi proposti, i contributi non dovranno in alcun caso essere in contrasto
con norme di legge, con la morale corrente e con il buon gusto.  Crac Anfe, Genco a giudizio La battaglia dei
lavoratori (8.971)
Ad esempio, i commenti e i nickname non dovranno contenere:
espressioni volgari o scurrili  Ismett, via il tumore senza bisturi Intervento
offese razziali o verso qualsiasi credo o sentimento religioso o abitudine sessuale rivoluzionario a Palermo (8.681)
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ormai le ceneri. Ad infliggerlo è
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imputati. La ricostruzione della Procura è
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con i 30 anni ciascuno inflitti a Salvatore
e Sandro Lo Piccolo che a San Lorenzo
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    

Gli investigatori accertarono il pagamento del pizzo da parte di imprenditori CASTELBUONO


impegnati in lavori di ristrutturazione dell’aeroporto Falcone e Borsellino, nella Esperto di funghi a
realizzazione della caserma Bighelli dell’esercito, in viale Strasburgo, e di un asilo soli 9 anni
La passione di
materno a Cinisi (Palermo). Tredici commercianti decisero, però, di rompere il giogo a cui
Alfredo in un libro
erano costretti da anni.

    
Gli unici assolti sono Alberto Evola, Salvatore Liga e Guido Spina, Isidoro Lo
Cascio, Giuseppe Nicoletti, Giuseppe Di Maggio. Vista la mole di condanne è stato un
ELEZIONI E INCHIESTE
successo per gli avvocati Enrico Tignini, Claudio Gallina Montana, Giovanni Mannino e
Legalitari, garantisti,
Francesca Russo. diffidenti
Il centrodestra non è
Condannati, oltre ai Lo Piccolo, anche Giuseppe Lo Cascio (13 anni), Francesco Paolo uno solo
Di Piazza (15 anni) Salvatore Baucina (12 anni), Filippo Lo Piccolo (13 anni), Michele
 Acquisto (12 anni), Felisiano Tognetti (13 anni), Pietro Bruno (14 anni), Domenico     
Ciaramitaro (3 anni in continuazione con una precedente condanna), Pietro Cinà (18 anni
in continuazione con un'altra condanna), Giovanni Corrao (5 anni e due mesi), Anello PALERMO - MISURE DI

Cusimano (7 anni), Nicolò Cusimano (13 anni), Salvatore D’Anna (12 anni), Fabio Daricca PREVENZIONE
Nuovi sequestri per
(13 anni), Giuseppe Di Bella (14 anni), Lorenzo Di Maggio (13 anni in continuazione con
gli Impastato
 un'altra condanna), Procopio Di Maggio (12 anni e sei mesi), Giuseppe Enea (quattro anni "La colpa del padre
e due mesi), Giuseppe Messina (12 anni), Vito Mario Palazzolo (12 anni), Salvatore cade sui figli"
Randazzo (tre anni che si aggiungono ad una precedente condanna), Nunzio Serio (20
     
anni in continuazione con un'altra sentenza di condanna).

EX PROVINCE
 Riconosciuto il risarcimento danni alle parti civili: Sos Impresa, Centro studi Pio La Arrivano Di Fazio,
Torre, Associazione Addiopizzo, Coordinamento vittime delle estorsioni, Solidaria, Calanna e Cocina
Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell'Economia, Regione Siciliana, Consorzio
Città metropolitane:
i commissari
Asi di Palermo, Confindustria Palermo e i comuni di Cinisi, Capaci, Isola delle Femmine e
Terrasini (avvocati Salvatore Caradonna, Ettore Barcellona, Ennio Tinaglia, Giangiacomo
Palazzolo).     

Martedì 01 Luglio 2014 - 00:06 Live Sicilia


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Terremoto al Comune di Bagheria|
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L'INCHIESTA
Cinque, la sorella e
la casa abusiva | "Ma
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Palermo

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La ragazza “killer” a
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FIAMME GIALLE: tutti i particolari PALERMO: nello schianto è morto in un video choc
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Genovese al fianco di
Musumeci |
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essere normali

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REGIONE: "Il decreto Gucciardi un POLIZIA: l'uomo sarà processato per
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gravissimo errore". direttissima. alcuni lotti
Ambulanze e piano ... Spaccia in Piazza ...
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3 commenti
SCANDALO UNIVERSITÀ
"Uno a uno e palla al
centro" | Le
intercettazioni dei
prof siciliani

    

jhonni 01-07-2014 - 01:38:40


REGIONALI
Mi addormento piu' sereno. Buonanotte a tutti.
Miccichè lancia
RISPONDI 13 Genovese jr |"Ha
l'esperienza della
famiglia"
Toti 01-07-2014 - 15:10:11

Il papá una sua vita bene o male l'ha giá vissuta cosa pensa del suo giovane figlio che dovrá
    
marcire in carcere i suoi anni più belli?

RISPONDI 3

Sicurezza nelle Strade 13-07-2014 - 20:52:36

Rivolgo un appello un auspicio e una esortazione a tutti gli operatori economici della città di
Palermo;ricordatevi che l'unione fa la forza,quindi se gli uomini del racket delle estorsioni
dovessero chiedervi il pizzo denunciateli agli estorsori sin dalle loro prime richieste estorsive
e fatelo in massa per ritrovarvi in tanti e uniti(ricordatevi che ora a Palermo ci sono le
associazioni Antimafia ed Antiracket tipo "Addiopizzo" e "Libero Futuro")e così Cosa Nostra
finirà di esistere ma per fare in modo che le attività investigative delle forze dell'ordine
finalizzate all'arresto degli estorsori siano portate a compimento è fondamentale che voi
operatori economici denunciate alle forze dell'ordine(affinchè esse facciano delle
intercettazioni ambientali e vengano subito filmati identificati ed arrestati gli estorsori di
Cosa Nostra appena ritornano per riscuotervi i soldi del pizzo cioè dell'estorsione dopo che la
prima volta vi fanno e vi chiedono la richiesta estorsiva in qualunque forma e in qualunque
modo)le richieste estorsive dei vostri estorsori sin dalle loro prime richieste(estorsive) o
Più Letti Più Commentati
chiamate inquietanti di richieste indirette,e anche solo per richieste indirette tramite
hi t t l f i h ( i hi t i di tt i if i d hi i di i i OGGI SETTIMANA MESE
http://livesicilia.it/2014/07/01/mafia-di-san-lorenzo-raffica-di-condanne_510841/ 3/5
17/10/2017 Mafia a San Lorenzo, condanne Nuovo colpo al clan Lo Piccolo - Live Sicilia
chiamate telefoniche( per richieste indirette mi riferisco se dovessero chiamarvi per dirvi si OGGI SETTIMANA MESE
cerchi un amico,si metta a posto,si deve mettere a posto,lei si deve mettere in regola o lei si
 Bimba nasce morta Aggredito il ginecologo
metta in regola,c'è bisogno dell'autorizzazione da parte dello zio di turno di quartiere o di
(36.793)
persone importanti ed autorizzate che diano il permesso,lei per lavorare qui deve
pagare)per poterli fare arrestare tutti e rendere le attività investigative più efficaci possibili  Priolo, un altro candidato indagato E' in una
lista di centrodestra (25.881)
senza il rischio che ci possano essere in giro persone pericolose pronte a vendicarsi con
ritorsioni,danneggiamenti e scongiurare ed evitare eventuali violenze,quindi capite bene che  Arrivano Di Fazio, Calanna e Cocina Città
metropolitane: i commissari (15.553)
per distruggere Cosa Nostra Palermo e per non avere rischi bisogna denunciare le richieste
estorsive e gli uomini del Racket sin da subito insieme con denunce di massa(dicendo alle  L'incidente mortale sulla A-19 Petralia in ansia
forze dell'ordine tutto quello che sapete sui vostri estorsori,eventuali nomi,cognomi, e anche per Valentina (13.557)
eventuali soprannomi,aspetto fisico,connotati fisici,età approssimativa per fornire maggiori  Beve un cocktail e si accascia (13.151)
informazioni possibili e acquisizione di elementi investigativi alle forze dell'ordine al fine di
 Gli appalti al Comune di Priolo Le
dargli manforte ed un contributo investigativo notevole e considerevole per poterli fare
intercettazioni dell'inchiesta (10.217)
arrestare)ed i luoghi di ritrovo adesso come potete capire ci sono e sono le varie
associazioni Antiracket ed Antimafia citate in precedenza,quindi iscrivetevi ad Addiopizzo(se  Crac Anfe, Genco a giudizio La battaglia dei
lavoratori (8.971)
non lo avete ancora fatto)e ricordatevi che più pentiti dissero che non entravano nei negozi
che mostravano nelle vetrine il marchio di Addiopizzo,dissero saremmo stati dei pazzi ed  Ismett, via il tumore senza bisturi Intervento
rivoluzionario a Palermo (8.681)
avremmo rischiato solo camurrine(ossia essere denunciati)quindi capite bene che essere
iscritti ad Addiopizzo è un deterrente che tiene lontani gli estorsori Mafiosi di Cosa Nostra  Nuovi sequestri per gli Impastato "La colpa del
Palermo e inoltre essere iscritti ad Addiopizzo è anche gratuito,adesso il terreno per padre cade sui figli" (7.669)

denunciare gli estorsori di Cosa Nostra è veramente fertile quindi denunciateli sin da subito  Ztl in via Libertà, nuovi bus e bici Le novità del
gli estorsori di Cosa Nostra Palermo nuovo piano traffico (5.916)

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FONDATO DA FRANCESCO FORESTA MARTEDÌ 17 OTTOBRE 2017 - AGGIORNATO ALLE 13:58

Direttore Resp. Giuseppe Sottile - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Isidoro La Lumia nr. 81 - 90139 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
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Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

PALERMO CATANIA TRAPANI AGRIGENTO MESSINA CALTANISSETTA ENNA RAGUSA SIRACUSA CRONACA POLITICA ECONOMIA CUCINA FOTO VIDEO PUBBLICITÀ
http://livesicilia.it/2014/07/01/mafia-di-san-lorenzo-raffica-di-condanne_510841/ 4/5
17/10/2017 Mafia a San Lorenzo, condanne Nuovo colpo al clan Lo Piccolo - Live Sicilia
PALERMO CATANIA TRAPANI AGRIGENTO MESSINA CALTANISSETTA ENNA RAGUSA SIRACUSA CRONACA POLITICA ECONOMIA CUCINA FOTO VIDEO PUBBLICITÀ

http://livesicilia.it/2014/07/01/mafia-di-san-lorenzo-raffica-di-condanne_510841/ 5/5
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
Provincia di Palermo

DETERMINAZIONE DEL CAPO DEL SETTORE 3° - TECNICO-URBANISTICO


N. 27 DEL 04/04/2013
Oggetto: Annullamento determinazione n.46 del 15.05.2012 di aggiudicazione alla ditta
Ferrante Giuseppe Salvatore dei lavori per la costruzione di n.24 loculi all’ interno del
cimitero comunale

IL RESPONSABILE DEL III SETTORE - TECNICO


Premesso che:
• Con deliberazione n. 5 del 13.01.2012 la Giunta Comunale di Isola delle Femmine approvava il
progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione di n. 24 loculi all'interno del cimitero del
Comune e contestualmente disponeva che l'affidamento dei lavori sarebbe stato eseguito
mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara ai sensi dell'art.122
c.7 bis del D.lgs.163/2006, norma a quella data abrogata dal n. 2 della lettera l del c. 2 dell'art.4
del D.L. 13.05.2011 n.70;
• Con avviso pubblicato all'albo pretorio in data antecedente ( 28.12.2011) si era proceduto a dare
informazione alle ditte interessate al fine di presentare "richiesta scritta di partecipazione e si
dava comunicazione altresì che l'ufficio tecnico avrebbe proceduto, mediante sorteggio ad
invitarne in numero di sette per la produzione dell'offerta economica e dalla documentazione di
rito";
• Con lettera d'invito del 13.01.2012 si invitavano solamente le sette ditte sorteggiate indicandone
nell'art. 125 del Dlgs. 163/2006 e nell'art.334DPR 207/2010 la disciplina normativa della
procedura di cottimo fiduciario;
• Che nel già citato atto deliberativo n. 5 del 13.01.2012 della Giunta Comunale, non veniva
motivata congruamente la scelta di procedere all'individuazione del privato contraente mediante
procedure diverse dal pubblico incanto, il quale costituisce il metodo "ordinario" di
aggiudicazione dei contratti;
• Con determinazione n.46 del 15.05.2012 il Responsabile del III Settore pro tempore ha
aggiudicato alla ditta artigiana Geom. Ferrante Giuseppe Salvatore con sede in Isola delle
Femmine, Via delle Industrie 157, P.IVA 04711050825, l'appalto dei lavori per la costruzione di
n.24 loculi all' interno del cimitero comunale;
• Che l'art.125 Dlgs. 163/2006 c.6 dispone che i lavori eseguibili in economia sono individuati da
ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche competenze e nell'ambito delle
seguenti categorie generali:
a) manutenzione o riparazione di opere od impianti quando l'esigenza è rapportata ad
eventi imprevedibili e non sia possibile realizzarle con le forme e le procedure previste
dagli artt. 55, 121, 122;
b) manutenzione di opere o di impianti
c) interventi non programmabili in materia di sicurezza;
d) lavori che non possono essere differiti, dopo l'infruttuoso esperimento delle procedure
di gara;
e) completamento di opere o impianti a seguito della risoluzione del contratto o in danno
dell'appaltatore inadempiente, quando vi è necessità ed urgenza di completare i lavori.
• Che i lavori di costruzioni di loculi rientrano nella definizione dei "lavori" di cui all'Allegato 1
del Codice degli appalti ;
• Che pertanto non si configurava alcuna delle ipotesi di cui all'art.125 Dlgs.163/2006,né del
regolamento interno che all'art.5 richiama per intero lo stesso art.125 individuando al comma 2,
nell'ambito delle categorie generali , lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria e/o di
riparazione degli edifici;
• Che con apposito atto deliberativo n. 27 del 27/03/2013 la Commissione straordinaria ha altresì
rilevato:
"che nella relazione di cui all'art. 143, 3 comma T.U.E.L. ad esito dell'accesso ispettivo è
stato tra gli altri rilevato come " l'Amministrazione di Isola delle Femmine abbia fatto
costantemente ricorso a procedure ristrette per la scelta del contraente, procedura negoziata
o trattativa privata o mediante cottimo fiduciario ai sensi dell'art.125 del D.lgs. 163/2006 non
giustificate da necessari presupposti di urgenza , indifferibilità e/o dalla particolare natura
delle prestazioni richieste dal caso concreto e che,a volte, possono non conciliarsi con le
prescritte cautele che devono connotare le attività di un ente pubblico Comune, tanto più
quando agisce in un contesto territoriale notoriamente contraddistinto dalla possibilità di
interferenze illecite";
"che pertanto le riscontrate illegittimità amministrative rendono necessaria una attenta
valutazione del ripristino dei canoni di buona amministrazione ed imparzialità al fine di
scongiurare anche soltanto in via ipotetica ogni visibile continuità con quel sistema
contestato dagli Organi competenti e foriero di grave alterazione del procedimento di
formazione della volontà dell'Ente locale atto a compromettere il buon andamento e la
terzietà nonché il regolare funzionamento".
• Che con il medesimo atto deliberativo la Commissione straordinaria ha ritenuto che risulta
prevalente su ogni altra considerazione la necessaria salvaguardia dell'ordine e della sicurezza
pubblica, nonché la tutela della libera determinazione dell'Amministrazione al fine di operare in
discontinuità, anche visibilmente, con i comportamenti contestati e ritenuti significativi ed ha
dato mandato al Responsabile dell'ufficio tecnico di ripristinare le procedure amministrative per
l'individuazione dei terzi contraenti laddove si appalesi il ricorso illegittimo alla procedura
ristretta;
Preso atto che il contratto non è stato stipulato e che pertanto non è ancora insorto tra le parti un
vincolo negoziale in senso proprio rimanendo l'Amministrazione titolare del potere di valutare
discrezionalmente l'interesse pubblico che nel frangente impone di annullare il provvedimento di
aggiudicazione.
Preso atto che con nota prot. 1759 del 31/01/2013 è stata data comunicazione di avvio del
procedimento di annullamento della gara mediante cottimo fiduciario alla ditta risultata
aggiudicataria;
Che il sig. Ferrante Giuseppe Salvatore, nella qualità di titolare e rappresentante legale della ditta
artigiana Geom. Ferrante Giuseppe S., ha presentato memoria ex art. 9 e ss. L.R.10//1991 assunta
al protocollo comunale n° 2506 del 15/02/2013;
Che le osservazioni presentate non possono trovare favorevole accoglimento in quanto come sopra
esposto l'interesse pubblico prevalente nonché ragioni di grave opportunità non consentono il
mantenimento dell'illegittima aggiudicazione definitiva rendendo recessivo l'interesse privato
dell'aggiudicatario;
DETERMINA
Di annullare la determinazione n.46 del 15.05.2012 avente ad oggetto l'aggiudicazione alla ditta
Ferrante Giuseppe Salvatore dei lavori per la costruzione di n.24 loculi all' interno del cimitero
comunale.
DISPONE
Che la presente determinazione sia notificata alla ditta "Geom. Ferrante Giuseppe Salvatore" con
sede in Isola delle Femmine, Via delle Industrie 157, P.IVA 04711050825.
Avverso il presente provvedimento gli interessati possono presentare ricorso giurisdizionale al
T.A.R. di Palermo entro 60 ( sessanta ) giorni dalla notifica.
Il Responsabile del III Settore - Tecnico
Ing. Francesca Usticano
1/9/2017 Isola, rete idrica colabrodo. L’Amap non risponde, deve intervenire il Comune | IL GIORNALE DI ISOLA

elle FemmineBREAKING
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 Capaci, street artist peruviano trasforma un muro degradato in un’opera d’arte   
Contro l’abbandono rifiuti scende in campo anche la protezione civile di Isola delle F

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Home » Isola delle Femmine » Isola, rete idrica colabrodo. L’Amap non risponde, deve intervenire il Comune Cronaca Notizie Flash

Dive Against Debris: subacquei


puliscono i fondali di Isola delle
Femmine
martedì, agosto 22

Mezzanotte Running ad Isola del


Va a fuoco un lido Femmine: migliaia di sportivi di
balneare di Isola corsa sul lungomare
delle Femmine martedì, agosto 22

agosto 01, 2017

Primo Piano

Intimidazioni alla
ditta che gestisce
la raccolta
differenziata ad

Isola, rete idrica colabrodo. L’Amap non Isola delle


Femmine

risponde, deve intervenire il Comune aprile 07, 2017


La pista ciclabile e il lungomare
che vogliamo ad Isola delle
 Eliseo Davì  settembre 24, 2015  Isola delle Femmine, Provincia, Tutte le Notizie  0 Comment
Femmine [SONDAGGIO]
Isola in the world
La situazione è sotto gli occhi di tutti: basta che piova anche solo per cinque luglio 30, 2017

minuti e si verificano perdite d’acqua lungo le condutture della rete idrica di


Isola delle Femmine. Nelle scorse settimane ci sono giunte numerose
segnalazioni, in particolare per le perdite che sono visibili sul lungomare, con Ri uti e Spreco Zero
relativi cattivi odori, a due passi dalla scogliera e dalla spiaggia.

“Le condutture idriche sono vecchie”, ci ha spiegato l’architetto Enrico L’acconciatura del
Minafra, responsabile del 5° Settore Tecnico – Manutentivo, “e negli anni della coiffeur isolano
Naty Punzo
gestione dell’Ato idrico non sono state fatte opere di ammodernamento”.
nisce sulla
Sarebbero necessari interventi seri, per andare a sostituire le condutture ormai copertina di
vetuste, ma per questo ci vogliono dei finanziamenti – magari qualche misura Estetica Video Recenti
europea da intercettare. Il Comune adesso non può che andare a tamponare le marzo 23, 2017
emergenze, ma intanto il sistema idrico di Isola delle Femmine è diventato un Più di 400 atleti alla maratona notturna sul
lungomare di Isola delle Femmine.
colabrodo. Ad oggi le vie interessate da ingente perdita d’acqua dalla rete
idrica dell’acquedotto comunale sono: viale Michelangelo, zona Torre (via Più di 400 atleti alla maratona n
Matteotti); via Roma; viale dei Saraceni all’altezza del locale denominato
Gustosità; via Romeo; piazza Umberto I e via Libertà.
Ricercatore
La nuova società è l’Amap spa, a cui è tedesco di origini
stata affidata in via transitoria ed isolane premiato
emergenziale la gestione del servizio alla conferenza
sulla sicurezza
idrico integrato, al fine di assicurare la
informatica di
gestione di 42 comuni, ma, nonostante Vienna
le segnalazioni inviate dal Comune di novembre 06, 2016
Isola delle Femmine, non è Il Giornale di Isola
intervenuta. “Abbiamo inviato diverse
YouTube 163
Pec”, ci ha detto l’arch. Minafra, “ma Sport
non ci hanno risposto”. Al Comune non resta altro da fare che sostituirsi
all’Amap, ovviamente a spese dei contribuenti. Ieri, infatti, con ordinanza
Trovaci su Facebook
sindacale n. 104, il sindaco Stefano Bologna, considerato che il perdurare delle
perdite d’acqua comporta, oltre che un danno economico, anche un serio
pericolo per la sicurezza stradale – in quanto possono crearsi cavità sotto il

http://www.giornaleisola.it/archives/4768 1/3
1/9/2017 Isola, rete idrica colabrodo. L’Amap non risponde, deve intervenire il Comune | IL GIORNALE DI ISOLA
manto stradale -, nonché potenziale pregiudizio dell’igiene pubblica per il Più di 400 atleti
alla maratona
Il giornale di Isola
formarsi di acquitrini e pantani, e considerando che la presenza di liquami sulla 8266 "Mi piace"
notturna sul
strada comporta certamente problemi igienico sanitari, che potrebbero
lungomare di
esporre l’amministrazione a ripercussioni penali, ha ordinato all’impresa di Isola delle
Giacomo Ferrante, la quale si è subito resa disponibile, ad eseguire i lavori Femmine (VIDEO) Mi piace questa Pagina
con procedura di somma urgenza, “al fine di porre in essere tutti gli agosto 26, 2017

adempimenti necessari per l’eliminazione delle perdite idriche e fognarie”. Al Piace a 123 amici
pagamento di quanto dovuto si provvederà dietro presentazione di regolare
fattura e della documentazione richiesta nella nota dell’Amap.

Stamattina alcuni operai erano a lavoro per eliminare la perdita che si trova fra 1° Trofeo
l’edicola e la yogurteria Youforyou. A peggiorare la situazione, a causa dei lavori Waterpolo a
mare: gara
per il raddoppio ferroviario che interessano la rete idrica comunale, da oggi fino
nazionale di
a sabato alle 12, sarà sospesa l’erogazione dell’acqua nelle pubbliche nuoto ad Isola
fontanelle. Si raccomanda di non utilizzare comunque l’acqua in tale periodo, delle Femmine
in quanto potrebbe contenere impurità dovute ai lavori in corso. Inoltre, per gli luglio 21, 2017 Turismo a Isola delle Femmine
stessi lavori, per tutta la giornata odierna è stata sospesa l’erogazione idrica alle
abitazioni della zona di via Trapani.

di Eliseo Davì

Il voto dei nostri lettori


Vincenzo Ciolino
 [Voti: 10    Media Voto: 4.5/5] è campione del
Monitora i tuoi conferimenti all’Isola Ecologica
Perdite d'acqua nella rete idrica di Isola delle Femmine mondo di ju-jitsu!
marzo 27, 2017

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Eliseo Davì luglio 2015

Ho scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Sono


Direttore del blog di informazione online "Il giornale di Isola" e collaboro con
"L'ora". E nel frattempo studio, frequentando la facoltà di Giurisprudenza di
Previsioni Meteo
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Seguimi su: bene cenza:
nasce un punto di 2017© Centrometeo - Previsioni per il tuo sito
raccolta di Isola Delle Femmine (PA)
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per derubare le statue dei SS.
Isola, da lunedì raccolta porta
a porta dell’umido ogni

Cosma e Damiano
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Penale Sent. Sez. 2 Num. 2741 Anno 2016
Presidente: FIANDANESE FRANCO
Relatore: RECCHIONE SANDRA
Data Udienza: 11/12/2015

Corte di Cassazione - copia non ufficiale


SENTENZA
sul ricorso proposto da:

FERRANTE GIUSEPPE N. IL 17/04/1980

avverso la sentenza n. 3765/2012 CORTE APPELLO di PALERMO,


del 12/02/2014

visti gli atti, la sentenza e il ricorso


udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/12/2015 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. SANDRA RECCHIONE
e.,
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. N oLe.0
che ha concluso per SU

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Udito, per la parte/Civile, l'Avv

Udit i difenso/Avv.
RITENUTO IN FATTO

1.La Corte di appello di Palermo confermava la condanna dell'imputato alla pena


di mesi quattro di reclusione ed euro 300 di multa per l'appropriazione indebita
di un miniescavatore e di un martellone, concessi in leasing da B.N.P. Paribas
Lease Group. Nel dispositivo della sentenza la Corte precisava che il fatto
contestato era stato commesso in Isola delle Femmine il 1 marzo 2009, laddove
nel capo di imputazione si indicava che il reato «era stato commesso in Carini
fino alla data odierna».

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2. Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione il difensore dello
imputato che deduceva:
2.1. violazione di legge processuale; si deduceva la genericità del capo di
imputazione in relazione al fatto che non era stato indicato con precisione il
tempo di consumazione del reato contestato, rilevante anche ai fini del controllo
della tempestività della querela;
2.2. violazione dell'art. 195 cod. proc. pen. si deduceva che l'accertamento di
responsabilità era fondato essenzialmente sulle dichiarazioni del teste Tinarelli,
ovvero su dichiarazioni de relato; secondo il ricorrente tale teste non era stato
in grado di indicare le persone che avevano svolto gli accertamenti e dai quali
avrebbe avuto notizia delle circostanze sulle quali testimoniava.
2.3 Dalla testimonianza del Tinarelli emergeva, peraltro, che l'imputato non era
stato raggiunto dalle richieste di restituzione della società di leasing in quanto la
richiesta formulata era tornata al mittente per compiuta giacenza, con
conseguente carenza degli elementi necessari per la integrazione del profilo
oggettivo e soggettivo del reato contestato;
2.3. vizio di legge e di motivazione in ordine alla valutazione del quadro
probatorio. Si deduceva l'illegittima valutazione degli elementi di prova che
sarebbe avvenuta in contrasto con le regole indicate dall'art. 192 cod. proc. pen.

CONSIDERATO IN DIRITTO

1.11 ricorso è infondato.


1.1.11 primo motivo di ricorso che censura l'indeterminatezza del capo di
imputazione in ordine alla carente indicazione del tempo del commesso reato è
infondato.
Sul punto il collegio condivide la consolidata giurisprudenza secondo cui non vi è
incertezza sui fatti descritti nella imputazione quando questa contenga, con
adeguata specificità, i tratti essenziali del fatto di reato contestato, in modo da

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consentire all'imputato di difendersi (Cass. Sez. 5, n. 6335 del 18/10/2013,
dep. 2014, Rv. 258948). Si ritiene, infatti, che non sussista alcuna incertezza
sull'imputazione, quando il fatto sia contestato nei suoi elementi strutturali e
sostanziali in modo da consentire un completo contraddittorio ed il pieno
esercizio del diritto di difesa.
Segnatamente, si condivide l'orientamento secondo cui la contestazione,
peraltro, non va riferita soltanto al capo di imputazione in senso stretto, ma
anche a tutti quegli atti che, inseriti nel fascicolo processuale, pongono
l'imputato in condizione di conoscere in modo ampio l'addebito (Cass. sez. 5, n.
51248 del 05/11/2014, Rv. 261741; Cass. sez. 2, n. 36438 del 21/07/2015, Rv.

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264772).
1.2. Tale interpretazione evidenzia come l'attributo della chiarezza e della
precisione dell'imputazione devono essere valutati con preciso riferimento alla
incisione del diritto di difesa conseguente ad eventuali formulazioni imprecise
dei capi di accusa e non discende automaticamente dalla mancata indicazione
della data del commesso reato.
Se, come nel caso di specie, la descrizione del fatto consente il pieno esercizio
del diritto di difesa il capo di accusa non può essere qualificato come "impreciso"
e, conseguentemente, non può ritenersi la nullità prevista dall'art. 526 comma 2
cod. proc. pen. invocata dalla difesa. Come rilevato dal collegio di merito, il
diritto di difesa del Ferrante non risulta in alcun modo inciso, in quanto gli
elementi essenziali del fatto, ovvero la «appropriazione di beni ricevuti in
leasing dei quali non si completava il pagamento» (pag. 1 della sentenza
impugnata) risultavano compiutamente descritti, essendo la data esatta della
consumazione del reato un elemento descrittivo non decisivo per l'esercizio delle
prerogative difensive.
1.3. Il motivo di ricorso che denuncia la violazione dell'art. 195 cod. pen. in
relazione alla audizione del teste Tinarelli è manifestamente infondato. Il motivo
si presenta generico in quanto non sono state indicate le parti della
testimonianza asseritamente de relato e non discendenti dalla cognizione diretta
del teste (che rivestiva l'incarico della BNP Lease Group ed aveva sporto la
querela).
Il ricorso si presenta aspecifico anche sotto il diverso profilo della violazione
del principio di autosufficienza in quanto non venivano allegata la testimonianza
della quale si contestava, in modo generico, la integrale inutilizzabilità.
1.4. La censura rivolta alla carenza degli elementi costitutivi del reato
conseguente alla mancata visione da parte dell'imputato della lettera
raccomandata con la quale si intimava la immediata restituzione dei beni
concessi in leasing è anch'essa infondata.

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Per quanto dalla sentenza impugnata emerga che la lettera non era stata
restituita al mittente per compiuta giacenza, la consapevolezza della illiceità della
condotta emerge con chiarezza da altri elementi rilevati dalla motivazione della
pronuncia impugnata. In particolare, appare determinante il fatto che l'imputato
si era reso irreperibile, sottraendosi ai tentativi di contatto anche telefonico della
società che aveva concesso i beni in leasing. Tale comportamento esprime con
chiarezza la volontà di interversione del possesso necessaria per la integrazione
della appropriazione indebita.
1.5. Infine: è manifestamente infondato il motivo di ricorso che denuncia
l'insufficienza del percorso motivazionale dimostrativo dell'accertamento di

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responsabilità.
Il vizio di motivazione per superare il vaglio di ammissibilità non deve essere
diretto a censurare genericamente la valutazione di colpevolezza, ma deve
invece essere idoneo ad individuare un preciso difetto del percorso logico
argomentativo offerto dalla Corte di merito, sia esso identificabile come
illogicità manifesta della motivazione, sia esso inquadrabile come carenza od
omissione argomentativa; quest'ultima declinabile sia nella mancata presa in
carico degli argomenti difensivi, sia nella carente analisi delle prove a sostegno
delle componenti oggettive e soggettive del reato contestato.
E' noto infatti che il perimetro della giurisdizione di legittimità è limitato alla
rilevazione delle illogicità manifeste e delle carenze motivazionali, ovvero di vizi
specifici del percorso argomentativo, che non possono dilatare l'area di
competenza della Cassazione alla rivalutazione dell'interno compendio
indiziario. Le discrasie logiche e le carenze motivazionali per essere rilevanti
devono, inoltre, avere la capacità di essere decisive, ovvero essere idonee ad
incidere il compendio indiziario, incrinandone la capacità dimostrativa. Il vizio di
motivazione per superare il vaglio di ammissibilità non deve dunque essere
diretto a censurare genericamente la valutazione di colpevolezza, ma deve
invece essere idoneo ad individuare un preciso difetto del percorso logico
argomentativo offerto dalla Corte di merito, sia esso identificabile come
illogicità manifesta della motivazione, sia esso inquadrabile come carenza od
omissione argomentativa; quest'ultima declinabile sia nella mancata presa in
carico degli argomenti difensivi, sia nella carente analisi delle prove a sostegno
delle componenti oggettive e soggettive del reato contestato.
Nel caso di specie, come evidenziato in premessa, il ricorrente piuttosto che
rilevare vizi decisivi della motivazione si limitava a criticare genericamente la
tenuta logica della motivazione della sentenza impugnata, in contrasto palese
con le indicate linee interpretative.

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2. Ai sensi dell'articolo 616 cod. proc. pen., con il provvedimento che rigetta il
ricorso, la parte privata che lo ha proposto deve essere condannata al
pagamento delle spese del procedimento.

P.Q.M.
Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
Così deciso in Roma, il giorno 11 dicembre 2015

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L'estensore Il Presidente

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