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FRANCESCO PETROSELLI

IL LESSICO
DIALETTALE VITERBESE
NELLE TESTIMONIANZE
DI EMILIO MAGGINI
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
NELLE TESTIMONIANZE DI EMILIO MAGGINI


FRANCESCO PETROSELLI

Il lessico dialettale viterbese


nelle testimonianze di
Emilio Maggini

VOCABOLARIO DIALETTALE DELLA TUSCIA VITERBESE

REFERENZE FOTOGRAFICHE:
Archivio Banca di Viterbo: foto, p. 6
Archivio Famiglia Emilio Maggini: foto, pp. 97 - 179 - 273 - 305 - 347 - 409 - 529 - 625
Archivio Mauro Galeotti: foto, prima di copertina, pp.147 - 219 561
Archivio Francesco Petroselli: foto, pp. 447
Archivio Francesco Galli: foto, p. 595
Archivio Martin Harrebek: foto autore (1 risvolto di copertina).
Le foto si riferiscono alla vita di Emilio Maggini e ad alcuni aspetti del Quartiere di Pianosca-
rano del secolo ventesimo.

2009 - Francesco Petroselli


Nessuna parte di questa pubblicazione pu essere riprodotta, memorizzata o trasmessa con qualsiasi mezzo o
in qualsiasi forma (fotomeccanica, elettronica, filmica) senza lautorizzazione scritta dellautore.
INDICE

Premessa del Presidente Banca di Viterbo . . . . . . . . . . pag. 7

Presentazione del Prof. Corrado Grassi . . . . . . . . . . . . 9

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Documenti etnolinguistici e folklorici . . . . . . . . . . . . . 37

Avvertenza al vocabolario dialettale . . . . . . . . . . . . . . . 89

Abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Vocabolario dialettale viterbese . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99


7

PREMESSA


con vero entusiasmo e con malcelato orgoglio che, a nome della


Banca di Viterbo Credito Cooperativo nella mia veste di Presidente, sono a
presentare la pubblicazione del testo, da noi fortemente voluto, che ha per
titolo Il lessico dialettale viterbese nelle testimonianze di Emilio Maggini.
Con tale realizzazione abbiamo inteso raggiungere un triplice risultato. In-
nanzitutto quello di riscoprire e valorizzare - perch lo meritava - lopera let-
teraria di Emilio Maggini, gi nostro socio/amministratore, ma soprattutto
scrittore di grande spessore e umanit.
Devo subito precisare che il testo non deve essere inteso come unan-
tologia dellopera del Maggini, ma rappresenta piuttosto uno studio appro-
fondito ed una appassionata ricerca sulla sua attivit letteraria, soprattutto
nelle sue forme ed espressioni pi arcaiche e linguisticamente pi rilevanti.
In secondo luogo risulta essere un valido contributo al recupero del
dialetto viterbese ricorrente nel mondo contadino del quartiere di Pianosca-
rano.
Da ultimo con tale pubblicazione abbiamo voluto finalmente far co-
noscere soprattutto ai viterbesi la validit della ricerca che da anni nel set-
tore ha visto come esemplare protagonista il prof. Francesco Petroselli,
studioso viterbese, oggi anche cittadino svedese, peraltro parente prossimo
dello stesso Emilio Maggini.
Lautore, a cui mi lega da oltre 60 anni una vera amicizia e stima, ha
saputo mettere in risalto il vero significato della cultura popolare dellAlto
Lazio con una dedizione che ci ha portato a riscoprire molti valori sociali di-
menticati e addirittura negletti della nostra terra.
Nel quadro nazionale la provincia di Viterbo, dal punto di vista lingui-
stico, costituisce infatti unarea scientificamente molto poco documentata
fino ad oggi, ad eccezione di scarsi studi che per il loro contenuto hanno
per destato linteresse da parte dei maggiori specialisti italiani della mate-
ria.
Pertanto la presente opera, che fortemente ha voluto la Banca di Vi-
terbo nelle sue componenti tutte, oltre a costituire un riconoscimento sen-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
8

zaltro dovuto ad uno dei suoi soci, autentico scrittore viterbese, viene a col-
mare almeno in parte una riprovevole lacuna delle conoscenze dialettologi-
che e offre materiale utile per successivi studi e ricerche anche per le altre
discipline, quali ad esempio la storia della lingua italiana.
Voglio terminare rivolgendomi alla memoria di Emilio Maggini, il quale
rimane nei nostri pi vivi ricordi, per un sincero sentimento di gratitudine,
perch, a mo di aedo, con grande umilt contadina ha riferito di giorno in
giorno allautore i propri sentimenti pi veri, le usanze pi arcaiche, le con-
suetudini, i fatti e le circostanze della propria vita quotidiana attraverso il
filtro della sua poetica ineguagliabile ispirazione.
Grazie, grazie, indimenticato poeta della nostra Viterbo e della nostra
Banca!
LUIGI MANGANIELLO
9

PRESENTAZIONE


Ho avuto in sorte la fortuna di seguire, non solo a distanza, le fasi


successive dellelaborazione del Dizionario di Francesco Petroselli, che
viene ora presentato al pubblico. Come correlatore prima della sua tesi di
dottorato e, successivamente, della libera docenza conseguite nellUni-
versit di Gteborg, ambedue brillantemente superate, ho assistito alla
progressiva maturazione del progetto di dotare la comunit viterbese di
un archivio delle sue specificit linguistiche ed etnografiche, oggi in via
di rapido mutamento, se non di estinzione totale. Grazie a questopera, Vi-
terbo potr dora in poi disporre di una sua storia degli umili minuzio-
samente documentata e della messa in evidenza di vicende storiche, che
nessuno storico ufficiale ha pensato di tracciare.
In questo delicato impegno, portato a termine grazie a un paziente
lavoro di scavo durato decenni, Francesco Petroselli ha avuto la fortuna,
da lui utilizzata appieno, di potersi valere delle preziosissime esperienze
personali di Emilio Maggini, illustre cittadino viterbese, depositario dei
saperi e delle minute vicende della sua piccola patria.
Il Dizionario di Francesco Petroselli non un semplice, prezioso ar-
chivio della parlata viterbese, documentata nella fase storica che potrebbe
precedere la sua definitiva scomparsa, ma unopera che fa tesoro, sulla
traccia lontana ma ben percepibile da parte dei professionisti, del mo-
dello adottato in particolare dai grandi dizionari nazionali svizzeri, se-
condo i quali non si pu parlare di parole, se prima non si conoscono
e non si sono praticate direttamente o almeno descritte le cose, che alle
parole corrispondono. In questo senso, il Dizionario di Francesco Pe-
troselli si distingue da molti altri prodotti della lessicografia dialettale ita-
liana, alla quale viene a portare un prezioso contributo metodologico, che
mi auguro possa avere in futuro il successo che si merita.

CORRADO GRASSI
Professore Ordinario Emerito di Lingue Romanze
nella Wirtschaftsuniversitt di Vienna
Introduzione
11

INTRODUZIONE


Come avvenuto in tante altre citt italiane, anche Viterbo vanta nel sec. XX una
ricca tradizione locale di poeti in dialetto, dei quali Enrico Canevari (Viterbo 1861-
1947) da considerarsi il pi noto rappresentante. Appartenente ad una famiglia di
estrazione borghese, dopo aver frequentato lAccademia delle Belle Arti di Roma, nel
1891 fu nominato insegnante nella Scuola professionale, diventandone direttore allor-
ch questa fu trasformata in Scuola di Arti e mestieri fino al 1929, anno del suo pen-
sionamento. Fu animatore della vita artistica e culturale dellepoca, alternando
allinsegnamento, unattivit varia e multiforme: fu artista, scrittore teatrale, direttore
della filodrammatica S. Rosa, attore egli stesso e scenografo, poeta in vernacolo, in-
terprete della societ viterbese, tradizionalista e conservatrice.
I suoi componimenti pi riusciti prendono ad argomento leggende storiche lo-
cali, episodi biblici, personaggi tipici della sua citt. Non a caso la sua raccolta, com-
posta negli anni Trenta del secolo scorso, trae il titolo dalla giovane gentildonna
Galiana, che incarna il mito di una municipalit consapevole e sdegnosa1. Non poteva
mancare lomaggio alla santa patrona, anchessa viterbese, cio alla giovane eroina
santa Rosa, figura caratterizzata da una ferma volont e da una religiosit intensa, fatta
di dedizione e di rinunce. Ben impiantati risultano anche alcuni bozzetti teatrali, che
furono portati sulla scena con buon successo di pubblico. In sintesi si pu dire che la
sua esperienza poetica rappresenti lesempio pi evidente di quel tipo di letteratura
dialettale che il Croce defin riflessa, cio derivante dallottica borghese, che porta
lautore a scegliere a portavoce dei suoi componimenti umoristici la figura arguta e ti-
pizzata del villano, Meco Torso, dialettofono seminalfabeta, nel solco di un genere
letterario di ascendenza medievale2.

1
La bella Galiana ed altre poesie in dialetto viterbese, Viterbo 1961, Quatrini (II ediz., Viterbo, di-
cembre 1971, Tip. S. Leonardo; ristampa a c. di F. Turchetti, Viterbo 1980, Tip. Agnesotti).
Sulla leggenda di Galiana, vd. M.L. Polidori - A. Tiburli, La bella Galiana fra mito e leggenda, a
Viterbo e a Toledo, in Biblioteca e Societ, VI, 1-4, 1984, pp. 48-54.
2
Vd. Le confidenze di Meco Torso (in: La bella Galiana, cit., pp. 159-164); e dello stesso contenuto,
Il lamento del villano e Ancora il lamento del villano (ibid., pp. 122-124). Tuttavia, nelle sue opere
(bozzetti, monologhi, favole, aneddoti storici, satire politiche) scoperto il riecheggiamento dei mo-
delli romaneschi, come opportunamente rileva P. DAchille: A Viterbo allinizio del Novecento
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
12

Ben diverso risulta il profilo di Emilio Maggini (Viterbo 1900-1986), agricoltore,


viterbese di Pianoscarano, il quartiere pi popolare della citt (con circa 1.200 ab.).
Piccolo possidente, con un modesto grado di istruzione (era in possesso del titolo di
istruzione elementare), per tutta la vita coltiv la piccola propriet paterna, dalla quale
con solerte fatica seppe ricavare i mezzi di sostentamento per la sua non esigua fami-
glia, vivendo in condizione di certo non agiata, ma dignitosa3. Una volta pensionato,
pot dedicarsi con continuit allesercizio della poesia, affermandosi come capofila
del gruppo di poeti raccolti nel sodalizio di Tuscia dialettale, accanto a Edilio Meca-
rini, Ezio Urbani ed altri ancora4.

linflusso della poesia romanesca (soprattutto di Pascarella e di Trilussa) evidentissima nella pro-
duzione di Enrico Canevari (Il Lazio, in: Dialetti italiani. Storia struttura uso, a c. di M. Corte-
lazzo, C. Marcato, N. De Blasi, G. P. Clivio, Torino 2002, UTET, pp. 547-548).
3
Non sono molti i riferimenti autobiografici che si possono desumere dalle opere di Maggini (vd.
Tanto pi cuminci, in Viterbo cu le scarpe grosse, Viterbo 1972, Quatrini, pp. 11-13). La sua esistenza
non segnata da eventi eccezionali e, se si esclude il servizio di leva (che esplet a 18 anni nel
1918 a Volterra), si svolse interamente nella sua citt natale. Se ne allontan raramente per parteci-
pare o a pellegrinaggi presso vari santuari o, da pensionato, a viaggi con il sodalizio Tuscia dialet-
tale per incontri con associazioni omologhe di altre regioni. Dal matrimonio con Rosa Agostini (20
settembre 1924) gli nacquero cinque figli: Bartolomeo, Giovanni, Marcello, Gemma e Giacomo,
che divenne sacerdote giuseppino. La piccola propriet (circa 4 ettari), nella quale per decenni im-
pegn fatica ed energie, si trova in localit San Nicolao: dapprima vi coltiv cereali, misti ad olivi
e viti poi, a partire dagli anni 50, pass allorticoltura. Gest nel secondo dopoguerra una rivendita
di vino al minuto di produzione propria (L campanone di Viterbo aricconta. Storia dil passato di
gojaria vitorbese, Viterbo 1973, Quatrini, p. 83; La cuccagna, Viterbo 1977, Quatrini, p. 12). Come
agricoltore gli fu assegnato nel 1954 il primo premio provinciale (con medaglia doro) per il pro-
gresso economico e sociale (agricoltura innovativa con la bonifica del terreno e lirrigazione a piog-
gia) e nel 1973 un premio speciale per fedelt alla terra.
Pur essendo iscritto ai Coltivatori Diretti e alla Democrazia Cristiana nella sezione di Pianoscarano,
limitata fu la sua partecipazione alle iniziative politiche. Al contrario intensa fu la vita religiosa: ter-
ziario francescano, presidente dellUnione uomini dAzione Cattolica nella parrocchia S. Andrea di
Pianoscarano; fu membro della Confraternita del Sacramento nella stessa parrocchia ed ultimo se-
gretario della confraternita del Gonfalone; infine prese parte assiduamente allOpera dei ritiri con riu-
nioni mensili nella chiesa di S. Ignazio.
La sua formazione culturale, se cos si pu dire, si bas essenzialmente sulla lettura del quotidiano
LAvvenire, di riviste quali Famiglia Cristiana, Il coltivatore, Vita Giuseppina, fogli e no-
tiziari di poesia, periodici di carattere religioso. Tra gli autori preferiti che rileggeva vanno annove-
rati I miserabili, Guerra e pace, i romanzi di Alexandre Dumas, I Promessi Sposi, raccolte di poesie.
Era anche musicista dilettante: per accompagnare le canzoni in occasione di festicciole e di serenate,
suonava il mandolino o la mandola (L Campanone, cit., p. 44). Per le notizie biografiche riportate
in questa nota siamo debitori alla cortesia del figlio di Emilio Maggini, Giovanni, e del nipote An-
gelo. Per i riconoscimenti ottenuti ed i giudizi espressi dalla stampa, vd. le pp. 5-6 della raccolta La
Cuccagna, cit.
4
Vd. L capagno. Antologia di poesie in dialetto viterbese, Viterbo 1983, Edizioni Cultura (le poe-
sie di Maggini sono a pp. 81-93). La brevissima scheda di presentazione, sebbene ampollosa, coglie
comunque lessenza della sua ispirazione: voce di popolo, poesia con mitria e porpora; agreste,
Introduzione
13

Come poeta fu autodidatta, alieno da imitazioni pedisseque, estraneo a riecheg-


giamenti di scuola5. In una recente antologia stato definito il poeta viterbese per ec-
cellenza, non tanto perch stato capace di trovare una sua tonalit contenuta, intrisa
di sapida ironia, e una malinconica vena evocativa, ma quanto perch riuscito ad ele-
vare la parlata natia ad un buon livello di espressivit, senza rifarsi ai modelli domi-
nanti del romanesco o lasciarsi condizionare da quelli, antichi e moderni, della poesia
in lingua6. Egli affin via via il suo stile, imprimendo ai versi una cadenza pacata, fino
ad acquisire, attraverso lassiduo esercizio, decoro espressivo e dignit formale, senza
cedere alle artificiosit, rifuggendo da sovraccarichi esornativi.
Nella sua poesia possibile cogliere una navet spontanea, senza forzature, una
sensibilit ritmica, che si traduce in delicata musicalit; daltro canto, era per lui abi-
tuale in ogni situazione limpiego idiomatico della parlata materna, che fluiva dalle
sue labbra senza bisogno di pescare con fatica formulazioni adatte dal fondo della me-
moria.
Maggini deve la sua notoriet ad una produzione che, pur non essendo copiosa -
comprende tre raccolte di poesie e tre volumetti in prosa - si impone per un carattere
etico-religioso sentito, non superficiale, che appare legato pi che ai riti ai valori, per-
vaso di una umanit profonda. Non condizionato da correnti, mode o modelli, il suo
percorso artistico appare delineato a cominciare dalle prime prove fino a raggiungere

una scarpetta di Cenerentola, non scarpa grossa. Liutaio e fabbro nella fucina del dialetto viterbese
(ibid., p. 81).
Sulla semplicit e sul realismo insiste invece il giudizio espresso da Mario Menghini: Come in
ogni poeta in lui la natura si umanizza, prende cio i dolori, gli sforzi delluomo [...] a volte secca,
incisiva questa poesia di Maggini mira dritto al segno per la via pi breve, con mezzi espressivi di
edificante semplicit. Non arzigogoli n frasi ad effetto, ma toni lirico-realistici sostanziano questi
componimenti dialettali del buon Maggini che colora di note nuove la vita viterbese, che egli passa
sottilmente in rassegna verberata nei suoi aspetti pi caratteristici con tono semplice e penetrante
(Gni mese n canto: verse viterbese. Collana Tuscia dialettale, n 1, Viterbo, s.a., Tipolitografia
A. Quatrini & figli, p. 7).
5
Si potrebbero sollevare dubbi al riguardo e riconoscere un preciso imput colto o letterario nella
composizione della raccolta Gni mese n canto. Infatti Maggini potrebbe aver tratto ispirazione dai
cicli scultorei che adornano i portali delle chiese medievali o dal topos letterario delle corone dei
mesi in versione lirico-didascalica o parodistica della poesia medievale (si pensi a Folgre da San
Gemignano e alla replica per contrari di Cenne della Chitarra). Pur non potendola escludere, tale ipo-
tesi appare remota e, comunque, lanalogia soltanto apparente, perch largomento svolto dal vi-
terbese in tuttaltra maniera. Maggini, infatti, pu aver rielaborato in maniera personale, mediante
amplificazione, gli spunti dei piccoli componimenti sui mesi che compaiono nei libri di lettura delle
scuole elementari. A commento dei componimenti sui singoli mesi lautore riporta a pi di pagina
alcuni proverbi popolari.
6
S. Graziotti V. Luciani, La regione invisibile. Poesia e dialetto nel Lazio. Tuscia meridionale e
Campagna romana nord-occidentale. Presentazione di U. Vignuzzi, Roma 2005, Edizioni Cofine.
Su Maggini, vd. la breve scheda critica a p. 23, la scheda biografica a p. 47 e le poesie (due com-
ponimenti), pp. 48-49.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
14

forme pi mature7. Non bisogna dimenticare, accanto alla sua attivit di poeta, lim-
pegno nel sociale: per ventitre anni fu ininterrottamente membro del consiglio di
amministrazione della Cassa rurale ed artigiana di Viterbo, subentrando nel 1958 in-
sieme con un gruppo dirigente rinnovato, per fronteggiare un momento critico che
lIstituto di credito stava attraversando, e vi rimase fino al 1982, stimato per lattac-
camento, lo scrupolo, lequilibrio e la rettitudine morale, quando decise, per motivi di
salute, di dimettersi per cedere ad altri il posto di amministratore8.
Procedendo in maniera sommaria allesame contenutistico, cio alla individua-
zione dei principali temi ispiratori, possiamo rintracciare un primo filone nelle poesie
di occasione, composte per festeggiare anniversari nellambito familiare o nella cerchia
di amici, oppure per celebrare ricorrenze pubbliche. Esempi indicativi di questa se-
zione sono dati dal componimento Per il Cinquantesimo della Cassa rurale e arti-
giana, che egli declam durante la cerimonia di celebrazione dellevento9; o anche
dalla dedica A sua maest Gustavo VI Adolfo di Svezia, con la quale apre una rac-
colta e che ebbe il plauso del monarca, archeologo e cittadino onorario di Viterbo10. Per
Maggini, che non amava perdersi in parole inutili, la poesia assumeva anche una fun-
zione strumentale: ad essa egli assegnava il compito di comunicare con efficacia una
riflessione o un sentimento, di esprimere i suoi pensieri in circostanze particolari, come
quelle anzidette.
Non mancano, anzi sono numerosi, i componimenti nei quali sono rievocati con
delicatezza e liricit, sul filo della memoria, episodi autobiografici che si rifanno alla
prima infanzia, con i suoi giochi e il suo repertorio di filastrocche, e ripercorrono via
via momenti salienti delle esperienze individuali, dalla spensieratezza degli anni gio-
vanili, con linnamoramento e le serenate, a quelli della maturit responsabile, segnati
dalla fatica del lavoro assiduo della terra, nel trascorrere ciclico delle stagioni. Oltre che
provetto agricoltore, era un attento osservatore dei fenomeni naturali: grazie alla sua

7
autore di varie raccolte, tra le quali, limitandoci a segnalare soltanto quelle in dialetto, si anno-
verano: Viterbo al segno della Rosa. Poesie viterbesi, Viterbo 1970, Quatrini; Gni mese n canto:
verse viterbese, Collana Tuscia dialettale, n 1, Viterbo, s.a., Tipolitografia A. Quatrini & figli; Gni
tempo ha la su mpronta, in edizione postuma, Viterbo 1988, Quatrini; e tre libri di prose: Viterbo
cu le scarpe grosse. Gojaria vitorbese. Con un ricordo e appunti del sac. don Pietro Schiena, Vi-
terbo 1972, Quatrini; L campanone di Viterbo aricconta. Storia dil passato di gojaria vitorbese, Vi-
terbo 1973, Quatrini; La cuccagna, Viterbo 1977, Quatrini. Le sue poesie sono presenti anche in
raccolte antologiche: Cinque poeti viterbesi (Viterbo 1975, Tip. Quatrini, pp. 13-28); L Capagno,
cit., con 12 poesie; La fuscella. Antologia di poesie dialettali viterbesi, Viterbo 1999, Associazione
Tuscia dialettale, pp. 305-318.
8
L. A. Calandrelli, Una banca, una storia (da quarantacinque lire a settemiliardi 218.218.165 lire),
Edizioni Cassa rurale ed artigiana di Viterbo, Viterbo 1986, Tip. Grazini e Mecarini, pp. 58, 69, 73,
82, 86, 92, 96, 100.
9
In L. A. Calandrelli, Una banca, una storia, cit., pp. 67-68; il componimento ripubblicato in Gni
tempo ha la su mpronta, cit., pp. 56-57, con data: 9 aprile 1961.
10
L campanone di Viterbo aricconta, cit., pp. 9-11.
Introduzione
15

perizia, forn informazioni preziose nel corso di unindagine etnolinguistica svolta a


partire dai primi anni Settanta del secolo scorso sulla terminologia della viticoltura11.
Il suo vasto ed approfondito patrimonio di conoscenze tecniche sui cicli ergologici
in particolare di canapicoltura e orticoltura - era frutto dellesperienza diretta e perso-
nale, non appresa sui libri, ma accumulata grazie al lavoro quotidiano di decenni. Il suo
amore per la terra affiorava nel corso di ripetute conversazioni, ogni volta che riteneva
utile approfondire un argomento con passione e competenza. Inoltre, da questa visione
complessiva del reale il suo animo sensibile era capace di trarre spunti didascalici e
suggestioni per le sue poesie, di percepire e riesprimere le sensazioni della natura e il
senso misterioso della vita. Il lettore contemporaneo fatto cos partecipe del ritmo del-
lesistenza di generazioni passate, in cui alla fatica quotidiana e ai momenti di serenit
si alternano inevitabilmente le lacerazioni dei lutti familiari e i traumi provocati dalla
guerra distruttrice12. Nei suoi libri troviamo rispecchiata naturalmente la sua mentalit
contadina, forse un po chiusa, aliena dal consumismo, attenta ad evitare lo spreco inu-
tile: appaiono sottolineati pi volte i valori legati alla saggia gestione delle risorse, la
sobriet, loculatezza, la parsimonia, la virt del risparmio.
Grazie a questa semplicit e a questa aderenza, anche linguistica, alla concreta re-
alt, che egli seppe riproporre filtrata dalla sua pregnante umanit, ottenne un meritato
successo di ascolto nelle letture pubbliche delle sue poesie effettuate in varie occa-
sioni (nelle scuole, nelle sedi delle associazioni culturali, nelle radio locali ecc.). In-
somma, comprensibile che Maggini venga generalmente riconosciuto come il
portavoce, attraverso i suoi scritti, dellautentica tradizione locale, uno dei maggiori in-
terpreti dellanima viterbese.
Non meno interessante risulta la produzione in prosa, larga parte della quale offre
un ampio affresco ambientale del quartiere popolare di Pianoscarano come si presen-
tava nel primo Novecento, grazie alla rappresentazione realistica di scene della vita
quotidiana, alla caratterizzazione empatica degli umili abitanti. Dallo spazio angusto
dei vicoli medievali, costellati di laboriose botteghe artigiane, risonanti di voci e di ri-
chiami, la vista si allarga allo spazio sociale della piazza: attraverso le porte civiche,
esce per le cave etrusche sulla profondit della campagna.
In agili bozzetti viene presentato al lettore un caleidoscopio di tipi umani semplici
e di personalit originali, dalla battuta pronta e arguta, protagonisti di avventure pica-

11
F. Petroselli, La vite. Il lessico del vignaiolo nelle parlate della Tuscia viterbese, I, Romanica Go-
thoburgensia XV, Gteborg 1974; II, Il ciclo colturale, Romanica Gothoburgensia XXI, Gteborg
1983.
12
Per una sommaria informazione sui ripetuti bombardamenti cui Viterbo fu sottoposta e sulle di-
struzioni apportate si possono consultare, ad integrazione della testimonianza di Maggini, S. Vi-
smara, Cara Viterbo Aspetti, avvenimenti e personaggi della Tuscia dal 1945 al 1985, Viterbo
1985, Union Printing, pp. 11-18 (Ricordi degli anni terribili) e B. Barbini - A. Carosi, Viterbo e la
Tuscia dallistituzione della provincia al decentramento regionale (1927-1970), Viterbo 1988, Stab.
Litotipografico Agnesotti, pp. 98 sgg.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
16

resche, di burle sapide, di giochi di destrezza, di sfide ed epiche gare potatorie, di epi-
sodi fissati nella memoria collettiva fino ad assumere una valenza quasi di emblema13.
Cos, accanto ad umili operai, dediti ai mestieri tradizionali pi svariati - come
funai, canapicoltori, conciatori di pelli - fanno la loro apparizione raccoglitori di erbe
spontanee, venditori ambulanti e rigattieri, osti e muratori, ciabattini e sarti, guaritrici
e mendicanti, negozianti e sensali, frati questuanti e ladruncoli, guardie comunali e
nobili decaduti. In questa esistenza intessuta di lunghe giornate di lavoro, interrotta
soltanto dalla pausa domenicale, risaltano le grandi festivit religiose celebrate spesso
con processioni, fiere di merci e bestiame, merende in campagna. Notevole spazio
fatto alla descrizione puntuale di usanze trascorse: lalbero della cuccagna, la scam-
panata, le infiorate, le serenate, la festa di mezza estate; cui viene ad aggiungersi il
carnevale dun tempo, con maschere spontanee, satire e balli in piazza, manifestazione
collettiva non ancora commercializzata14. N mancano, allinterno dei componimenti,
interessanti allusioni a credenze, fino a tempi recenti diffuse tra la popolazione, con-
cernenti esseri fantastici, anime dei trapassati, licantropi, streghe, malocchio15.
Un posto di rilievo riservato allo spettacolare trasporto della macchina di santa
Rosa, momento corale della vita cittadina, di cui viene enfatizzato il ruolo di simbolo

13
Nel presentare la raccolta La cuccagna (p. 7), Maggini scriveva: A differenza di questi pi illu-
stri, i nostri personaggi hanno infatti vissuto e lavorato con umilt silenziosa; ma nella loro ingenuit
furono anchessi protagonisti della loro epoca e si pu dire che il loro nome corse sulla bocca di tutti
allinterno della comunit paesana, allora racchiusa nella cerchia delle mura castellane. Erano que-
sti gli interpreti estrosi di quellinconfondibile inoffensiva gojaria, non disonorevole o cattiva ma
bonaria ed arguta, fonte di riso schietto, a volte occorre riconoscerlo inventrice pure di satire pun-
genti e scherzi pesanti, oppure espressione prudente di proteste rassegnate. Numerosi episodi
sono rimasti famosi, divenuti proverbiali, il cui ricordo tramandato per mezzo di aneddoti allin-
terno della comunit: invidia e vendette, nozze, funerali, malattie, ubriacature solenni, scorpacciate,
satire e scherzi memorabili. Questi personaggi tipici compaiono in quasi tutte le raccolte: una car-
rellata presentata vivacemente nella sezione Discrizione di gente arinomata di L campanone di
Viterbo aricconta, cit., pp. 64-96 e in Viterbo cu le scarpe grosse, cit., pp. 19-20 e 23-24.
14
Nelle raccolte sono descritti: la cuccagna (La cuccagna, cit., pp. 10-11); la scampanata (ibid., pp.
25-27), le paure (ibid., p. 63), la festa di mezza estate (ibid., p. 22); le serenate (L Campanone, cit.,
pp. 44-45; Viterbo cu le scarpe grosse, cit., pp. 46-47); la festa di S. Antonio (L Campanone, cit.,
pp. 61-62), il carnevale (Viterbo cu le scarpe grosse, cit., pp. 49-50), la Pasqua (Viterbo cu le scarpe
grosse, cit., p. 32); i giochi tradizionali (ibid., pp. 27-28); le confraternite (L Campanone, cit., pp.
51-54; i mestieri tradizionali: es. i molini (L Campanone, cit., pp. 77-78); i matrimoni (La cucca-
gna, cit., pp. 35-37); i rapporti con i genitori (Viterbo al segno della rosa, cit., pp. 83-86). Non man-
cano cenni ad antiche leggende come quella dei Sette Dormienti (La cuccagna, cit., pp. 72-74),
nota anche in altri centri della provincia (ad es. Orte, Capranica) e gi presente nel Corano e nella
Historia Langobardorum di Paolo Diacono.
15
Vd. cenni sul licantropo (Viterbo cu le scarpe grosse, cit., pp. 51-52); sulle fatture e i malefici
(ibid., pp. 54-55); sulle espressioni protettive o apotropaiche (L campanone, cit., pp. 55-56). Per un
primo approccio di carattere storico con il fenomeno delle streghe nella nostra provincia, vd. il vo-
lumetto curato da G. Breccola e M. Lozzi, Il paese delle streghe. Con un inedito processo per stre-
goneria nella Tuscia viterbese, Latera 2006, Annulli editore.
Introduzione
17

identitario16, mentre, sul ritmo della ballata, utilizzando limmagine della campana
maggiore del palazzo comunale, sono sintetizzati momenti drammatici della vita cit-
tadina nel corso del secolo XX17.
Senza voler approfondire ancora, mettiamo in evidenza lo scoperto intento dida-
scalico e sociale manifestato con il proposito di trasmettere il patrimonio ereditario di
valori e operare da trait dunion ideale con le giovani generazioni in una continuit sto-
rica e culturale, senza soluzioni di continuit. Altro dato non secondario appare la con-
sapevolezza di salvaguardare il dialetto stesso in un periodo di veloci trasformazioni.
Cos nella premessa a una sua raccolta18, Maggini ribadisce in maniera esplicita que-
sta sua opzione programmatica di scongiurare una perdita irreparabile:
Avrei voluto riprodurre i suoni della parlata tradizionale viterbese, senza frammi-
schiarvi elementi del romanesco sempre pi invadente (troppo spesso composizioni con-
trabbandate per viterbesi non sono altro che un ridicolo guazzabuglio di forme ibride).
Ho tenuto soprattutto a riprodurre le forme grammaticali in uso a Viterbo quando ancora
la citt non aveva perduto la sua fisionomia dialettale per effetto degli sconvolgimenti
sociali e culturali derivati dalle traversie belliche e civili della prima met del secolo. Mi
sono sforzato di rispettare una certa coerenza nelluso delle forme, quindi.

La dichiarata fedelt al modello dialettale avviene anche a costo di compromet-


tere la stessa riuscita poetica, se ancora dichiara19:
Mi sono sforzato di esprimermi con i suoni della mia parlata nativa, anche a ri-
schio di compromettere la limpidezza del verso e la sua eleganza ritmica. Daccordo,

16
Vd. la prosa La machena de S. Rosa, pp. 58-62, in La Cuccagna (ristampato in: Gni tempo ha la
su mpronta, cit., pp. 56-60) e la poesia con lo stesso titolo (Viterbo al segno della rosa, cit., p.13).
Sul culto della patrona ci limitiamo a rinviare al lavoro pi recente: S. Cappelli (a c. di), Santa Rosa:
tradizione e culto. Atti della giornata di studio 25 settembre 1998, Dipartimento di storia e culture
del testo e del documento, Universit degli studi della Tuscia, Viterbo 1999, Serie prima Studi e
testi, numero 10, Manziana, Vecchiarelli ed.
17
Ne La ballata dil campanone (L Campanone di Viterbo aricconta, cit., pp. 111-116) sono rievo-
cate, assumendo a voce della citt e della sua aspirazione alla libert il campanone del Comune, le
vicende pi drammatiche della storia viterbese del XX secolo, a cominciare dalla resistenza popo-
lare opposta allassalto delle squadre fasciste per giungere al secondo dopoguerra, quando i Viter-
besi, al posto del vecchio campanone con il bronzo del quale erano stati colati cannoni, decisero di
farne fondere un altro nuovo. Sulluccisione di alcuni antifascisti succinte risultano le notizie rife-
rite in Quaderni della resistenza laziale n 3 (a c. di B. Di Porto, Roma 1977, Regione Lazio, p.
13, nota 13): Tra i caduti antifascisti si ricordano [...] Antonio Tavani, fratello di Luigi, colpito da
tre sicari la sera del 9 luglio 1922. In una sparatoria cadde anche un viaggiatore inglese, che passava
per Viterbo in automobile: era il conte Jaromir Czernin.
In effetti Maggini non solo era consapevole dellimportanza delle campane come manufatti artistici,
ma ne intuiva anche limportanza religiosa e civile nellambito della comunit. Infatti, nella rac-
colta L Campanone di Viterbo aricconta (cit., pp.15-35), prov ad abbozzare un piccolo corpus di
campane della sua citt, con le relative iscrizioni e favolette onomatopeiche (ibid., pp. 21, 25).
18
Viterbo al segno della rosa, cit., p. 7.
19
Ibid., p. 8.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
18

questa nostra parlata sembra poco adatta per raffigurazioni gentili, per astrazioni e ra-
gionamenti elevati; ma basta per dire lessenziale della nostra esperienza umana. Mo-
dificarla e violentarla non leale e preferisco rispettarla come ce lhanno tramandata i
padri.

Dunque, la scelta linguistica operata non mira a conferire alle composizioni una
superficiale patina paesana e ad esprimere una compiaciuta scelta formale, dettata da
motivi campanilistici. Pi seriamente, il dialetto viene considerato dallautore veicolo
privilegiato insostituibile per trasmettere con efficacia ai membri della comunit, in
unottica moderatamente conservatrice ma non retriva, i princpi portanti di unesi-
stenza dedita al lavoro, alimentata da un profondo senso religioso e morale, in cui i rap-
porti sociali sono ispirati a sentimenti di rispetto reciproco, solidariet e tolleranza,
corroborati dal senso della dignit e dellonore.
Scrivendo del dialetto usato in opere letterarie contemporanee, Nicola De Blasi
afferma che si pu insomma trattare un testo come una fonte di informazioni utili,
che il dialettologo o lo storico dei dialetti sapr mettere a frutto20. Non esitiamo ad af-
fermare che, in questo senso, Maggini rappresenta una fonte insostituibile per la co-
noscenza e lo studio della variet linguistica, utilizzata dai ceti popolari almeno fino
alla met del XX secolo, nella forma che appare ancora sostanzialmente immune da vi-
stosi influssi a distanza del romanesco moderno.
Occorre precisare che preziosi apporti in tal senso ci vengono non solo dagli
scritti, ma anche dalle registrazioni magnetofoniche effettuate su vari argomenti. Per
questo motivo ci parso opportuno dare spazio nel volume, in larga parte dedicato al
lessico dialettale21, anche ad una serie di documenti etnolinguistici e foklorici inediti,
sempre comunicatici da Maggini, notevoli per la loro significativit, a cominciare da
quattro testi narrativi composti intorno agli anni Ottanta del secolo scorso. Il primo
la traduzione in dialetto di una novella del Boccaccio, la nona della prima giornata del
Decamerone. Il testo che riproduciamo costituisce inoltre un utile termine di confronto
con una precedente traduzione viterbese22, effettuata per corrispondenza un secolo

20
N. De Blasi, Lanalisi dei testi nella storia linguistica, in Dialetti italiani, cit., pp. 83-96.
21
Per uno studio lessicale, disponiamo soltanto di due pubblicazioni precedenti alla nostra, per le
quali si pu parlare piuttosto di dizionarietti o glossari amatoriali, approssimativi (specie il secondo)
e spesso limitati alla registrazione della voce dialettale con accanto la corrispondente forma in lin-
gua: E. Urbani, Il vernacolo viterbese. Glossario viterbese-italiano, italiano-viterbese con note di
grammatica e accenni di fonetica, morfologia e sintassi, Viterbo 1999, Sette Citt; V. Galeotti- F.
Nappo, Dizionario italiano-viterbese, viterbese-italiano, Viterbo 2005, Sette Citt.
22
Nella seconda met dellOttocento, gli studiosi italiani cominciarono a rivolgere la loro attenzione
alla lingua parlata, per il cui studio era indispensabile avere a disposizione campioni di base auten-
tici delluso orale. Decisero quindi di sollecitare, con la collaborazione di intellettuali o cultori lo-
cali, la traduzione di brani letterari nei rispettivi dialetti che ne permettessero la comparazione. Nel
1875 Giovanni Papanti (1830-1893) si dedic alla prima raccolta sistematica in tutta Italia di oltre
700 campioni di differenti dialetti (651 di dialetti italiani e 52 di dialetti alloglotti), utilizzando come
Introduzione
19

prima, che assieme a quelle di altri quattro centri della nostra provincia, compare nella
raccolta pubblicata da Giovanni Papanti, allo scopo di riunire campioni autentici del-
luso orale, in base ai quali procedere ad una prima analisi comparativa dei dialetti ita-
liani, anche se per la sua brevit e per lo stile la novelletta boccaccesca non era certo
il testo pi adatto23.
Seguono altri due testi, pi estesi ed articolati questi: innanzi tutto la versione in
dialetto della Parabola del figliol prodigo (dove, per aggiungere maggior drammaticit
alla narrazione, egli arricchisce di toni realistici il dialogo del padre con il figlio mag-

testo di base la Novella del re di Cipri del Decamerone, la nona della prima giornata (I parlari ita-
liani in Certaldo alla festa del V centenario di messer Giovanni Boccacci, Livorno 1875). Malgrado
limiti e difetti, la raccolta offre tuttora un utile quadro complessivo della situazione linguistica del-
lepoca. Per la provincia di Viterbo, oltre a quella del capoluogo, furono raccolte le versioni di altri
quattro centri, precisamente: Acquapendente, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Ronciglione. Sui
limiti della raccolta di testi dialettali per corrispondenza, vd. le osservazioni di V. Matranga, Come
si fa unindagine dialettologica sul campo, in Dialetti italiani, cit., p. 64: Oggi, uninchiesta fatta
per corrispondenza, attraverso la quale si possono raccogliere soltanto informazioni su un dialetto
scritto da chi in grado di attivare quel complesso di operazioni che permettano di adattare alle
norme proprie della scrittura un codice tipicamente orale, e per di pi calcato su forme linguistiche
statiche e/o prestigiose - come nel caso della lingua evangelica o delle novelle boccaccesche -, non
pi praticabile per gli interessi della dialettologia moderna, orientati a perseguire le caratteristiche
proprie del parlato e le dinamiche tipiche della comunicazione orale.
23
Altre due versioni meno note della novella, rispettivamente nel dialetto di Soriano nel Cimino e
in quello canepinese risalenti allinizio del Novecento, si devono alliniziativa di un altro eminente
studioso, Ernesto Monaci (1839 1918), che fu ordinario allUniversit di Roma, autore di autore-
voli studi in vari campi della filologia romanza, soprattutto dellitalianistica, cofondatore nel 1901
della Societ Filologica Romana. Dapprima prese liniziativa di pubblicare una serie di manualetti
destinati alla scuola, per facilitare lapprendimento della lingua nazionale a partire dal dialetto. Nel
1903, con una lettera circolare invit tutti i maestri della provincia di Roma a collaborare inviando
la versione in dialetto locale della novella del Decamerone, in modo da poter completare la raccolta
Papanti almeno per la regione laziale. Per Soriano nel Cimino sappiamo che il segretario comunale
e storico locale Achille Ferruzzi (1842-1918) accolse linvito, pubblicando poi la traduzione assieme
al testo della lettera di Monaci in un raro opuscolo: Dischi fonografici, Viterbo, Tip. Cionfi, 1907.
Copia della traduzione nel dialetto di Canepina, redatta presumibilmente nello stesso periodo, stata
da noi edita in L. Cimarra - F. Petroselli, Contributo alla conoscenza del dialetto di Canepina con
un saggio introduttivo sulle parlate della Tuscia, Civita Castellana 2008, Tip. Punto Stampa, pp.
180-184. I dati relativi alla raccolta, nonostante alcune deprecabili (e forse irrimediabili) sottrazioni
o perdite, sono ora consultabili nellArchivio della Societ Filologica Romana, attualmente conser-
vato presso la Biblioteca Angelo Monteverdi (Centro Interdipartimentale di Servizi per gli studi fi-
lologici, linguistici e letterari dellUniversit La Sapienza di Roma) [vd. Monica Carzolari, a c.
di, Il fondo archivistico Ernesto Monaci (1839-1918) e larchivio storico della S.F.R. (1901-1959),
Roma 2005, Societ Filologica Romana, supplemento a Studj Romanzi, I, n.s.: Fondo archivistico
E. Monaci, p. 107, n. 492, Ferruzzi Achille (due lettere, 16 mar. 1907; 15 gen. 1909. Allegati: alla
lettera n. 2, versione della nov. I, 9 del Boccaccio nel dialetto di Soriano al Cimino); Archivio
della Societ Filologica Romana, p. 319 (busta 7 - 198. Pubblicazioni) - s.fasc. I Novella I, 9 del
Decameron di Giovanni Boccaccio tradotta nei parlari del Lazio: corrispondenza e manoscritti,
1903-1904)].
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
20

giore) e inoltre quella dellepisodio della samaritana24. Tuttavia, nel nostro caso, Emi-
lio Maggini, non si limita a tradurre, come troppo spesso avviene in occasioni analo-
ghe, i testi evangelici pedissequamente alla lettera, quasi in meccanica traslitterazione,
ma si sforza di riesprimere in veste idiomatica lo spirito della vicenda, adottando senza
forzature il tono popolare, dando prova di notevole sensibilit metalinguistica. Libe-
randosi dalla suggestione esercitata dal modello prestigioso, conferisce alla narrazione
un andamento naturale tramite il ricorso a particolari realistici, arricchendo il dialogo
di espressioni tipiche, interiezioni, clich, locuzioni fisse25. Lultimo testo della se-
zione, composto sullo schema della tenzone medievale, di cui rimane eco nelle gare dei
poeti improvvisatori26, lacqua e il vino personificati si esprimono con la voce bona-
ria e saggia di due popolani che, argomentando in contrasto, ne esaltano le rispettive
virt.
A seguire, presentiamo poi una serie di brevi documenti orali, forniti in maniera
spontanea da Maggini nel corso delle conversazioni. Pur avendo inserito le voci in essi
contenute nel vocabolario sotto i rispettivi lemmi, abbiamo ritenuto opportuno presen-
tarli in una sezione a s per blocchi omogenei, in quanto utilizzabili per altri tipi di ri-
cerche (demoiatria, farmacopea, etnobotanica, e cos via). Questi etnotesti liberi27, spesso

24
Pi ampio ed articolato di quello boccaccesco risulta il testo evangelico della Parabola del figliol
prodigo (Luca 15:11-32), che era gi stato adottato nel 1853 da Bernardino Biondelli (1804-1886).
La sua opera fu proseguita da Ugo Pellis (1882-1943), che, nelle sue inchieste sul campo per la rac-
colta di materiali per lAtlante Linguistico Italiano, ne sollecit dagli informatori la traduzione nel
loro dialetto. E, ancora negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, la Discoteca di Stato ne pro-
mosse unampia raccolta di versioni in tutta lItalia, anche se sono intuibili i rischi e limiti del pro-
cedimento adottato di traduzione dallitaliano letterario in dialetto.
25
Qualche citazione esemplificativa: ricorrono il pron. valtre, i sost. cico, bbcche, zzucca che de-
signa lortaggio svuotato e secco usato come recipiente, ordgne e palazztto; lagg. gjjo e il deri-
vato ngojjisse; i verbi assomijj rassomigliare, tralassat e guern; il tecnicismo: tocc e gguern
li bbstie; linter. guardarnne; le espressioni: ann ffurestiro; annarae a ccattanno; lo lassrno
cme ddn Farcuccio; ntanto lo stmmeco li carujjava; aridutto a li peluce; sto scialacqune gjjo
snza capccia; magnrno a ccrepapanza; caresta da cane, terribile.
26
Con il termine di tenzone si intende una serie (due o pi) di componimenti che si scambiavano
due o pi rimatori su un medesimo oggetto del contendere (Dizionario di linguistica, Torino, Ei-
naudi, 1994, s.v.). Sul fenomeno della poesia allimprovviso in generale, vd. G. Kezich, I poeti con-
tadini con saggio Cantar lottava di M. Agamennone, Roma 1986, Bulzoni editore; per la situazione
nella provincia, vd. D. Alessandrini, Le ottave della prigionia, introduz. di A. Ricci, bibliografia di
G. De Giovanni, Viterbo 1985, Consorzio delle biblioteche di Viterbo; G. De Giovanni- A. Ricci (a
c. di), Ottava rima e improvvisazione popolare, Viterbo 1988, Tip. Quatrini. Per la Tuscia, poesie in
ottava rima di argomento agropastorale si possono leggere in: P. Trap detto Magone, Un fonte in
mezzo a un prato. Poesie di un pastore, a c. di R. Cordovani e R. Vincenzoni, Montefiascone 1982,
Centro Iniziative Culturali [Grotte di Castro, Tipolit. C. Ceccarelli] (alle pp. 163-169, Contrasto tra
padrone e garzone, a. 1882). Pi attuali nei contenuti e con spunti di protesta sociale sono le ottave
di N. Baldini (poeta contadino), Quando la libert troppa, Viterbo 1979, Union Printing.
27
Con il termine tecnico di etnotesto si indicano quei testi orali che rappresentano unespres-
sione autonoma della cultura di una comunit linguistica, cio consistenti, come nel caso di Mag-
gini, in ricordi autobiografici, testimonianze di usi e di tradizioni, descrizioni di oggetti e di teniche
Introduzione
21

di tono autobiografico, in genere di limitata estensione, sono stati da noi suddivisi, per
comodit del lettore, in tre sottogruppi secondo largomento. Lungi dal rappresentare
mere curiosit, forniscono preziose informazioni sul modo di vivere e di pensare: in altri
termini, esprimono aspetti significativi della cultura (in senso antropologogico) indivi-
duale di Maggini e, per suo tramite, di quella della comunit di appartenenza.
Nella societ preindustriale di matrice agropastorale, nella quale vigeva, oltre alla
mancanza di servizi, un atteggiamento di diffidenza verso la scienza medica ufficiale,
assumeva notevole valore la medicina popolare. Erano le mammane ad assistere le ge-
stanti durante il parto; le guaritrici o i santoni, in possesso di un patrimonio di rimedi,
praticavano semplici interventi, usavano preparati naturali (pozioni, polveri, decotti,
eluttuari, sciroppi). Si trattava di una conoscenza empirica, intrisa di magia, che deve
essere messa in rapporto alla situazione, oltre che socio-economica, sanitaria del quar-
tiere e dei ceti popolari in genere28. I tipi di intervento riguardavano innanzi tutto ma-
lori, affezioni leggere e temporanee, ma potevano essere applicati anche a forme
morbose pi gravi come infiammazioni, otite, porri, lussazioni, odontalgia, infezioni,
ferite, itterizia, reumatismo, polmonite, dolor di ventre, raffreddore, rachitismo, orec-
chioni, bronchite, ecc. Oltre alle erbe medicinali, compaiono utilizzate anche altre so-
stanze come ragnatele, orina, pidocchi29.

ergologiche (Dizionario di linguistica, cit., pp. 291-292, s.v.). Quindi esso pu essere pi general-
mente inteso con Sabina Canobbio come produzione spontanea ed autonoma del parlante, espres-
sione della sua cultura e quindi della cultura della comunit a cui appartiene. Nel nostro caso noi
utilizziamo etnotesto nel senso di testimonianza sul modo di essere, di vivere, di lavorare, men-
tre consideriamo a parte altri etnotesti costituiti da formalizzati o semi-formalizzati elencati a s (nel
raggruppamento dei documenti folclorici) o immessi nel vocabolario (proverbi, modi di dire, espres-
sioni fisse, ecc.). Il concetto stato approfondito in varie occasioni da Sabina Canobbio (vd. Al di
l della raccolta dialettale: etnotesti e documentazione ergologica nellALEPO in: Atlanti regionali:
aspetti metodologici, linguistici e etnografici, Atti del XV convegno del CSDI 19, Pisa, Pacini
1989:83-111).
28
La situazione igienico-sanitaria dei quartieri popolari di Viterbo, alla fine del XIX secolo ed agli
inizi del successivo, non doveva differire da quella degli altri centri minori della Tuscia. Maggini ce
la tratteggia brevemente, senza remore o autocensure, in Li guardie del piscio (L campanone di Vi-
terbo aricconta, cit., pp. 39-41): A la fine dil secolo vecchio e sul principio del nostro, nun cerano
li commidit chi ci s adesso. Lacqua a casa n ci lliva gnuno, solo quanno pioviva; lu sciacqua-
toro pi butt lacqua sporca ci nnereno pche; l lococmmido pure adra na cosa rara: quarcuno
civa l butto difra a la finestra da na parte, attappato a la mejo cu n guperchio di legno, e pi con-
fonna quellodoraccio pi quanno saffacciavono da la finestra, ci tiniveno l vase di giragne, e tutte
lartre buttaveno gi nvece da la finestra su la strada. Il quadro non esagerato. A conferma e ad
integrazione si pu vedere il cap. I servizi igienici allinizio del secolo, in Zibaldone viterbese.
Folklore e vecchie cronache curiosit storiche e arte (a c. di E. Corsi, A. Giannotti, Matus Alemme),
Viterbo s.a. [1974?], Quatrini A. & figli, pp. 75-77.
Con informazioni desunte da atti conservati allArchivio di Stato di Viterbo lo studio di A. Porretti,
Magia, alchimia ed erboristeria in protocolli notarili del XVI secolo, Quaderno n 5 allegato a Bi-
blioteca e Societ, III, 4, 1981, pp. 20.
29
In mancanza di unopera specifica sulla medicina popolare viterbese, dati parziali e circoscritti ad
alcune localit della provincia si possono desumere da: AA.VV., I semplici. Rimedi popolari aque-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
22

A loro volta, credenze e superstizioni occupano nella tradizione locale un campo


vastissimo, spesso descritto rapsodicamente da dilettanti, che meriterebbe invece lat-
tenzione dellantropologo storico. Troviamo citate le streghe (con uninteressante ri-
serva sulla loro reale esistenza), accanto ad esseri fantastici e spiriti dei trapassati; n
mancano riferimenti ad altri temi che in progresso di tempo sono caduti in disuso: dalla
modalit seguita nella imposizione di nomi di battesimo, alle previsioni meteorologi-
che, che assumevano una rilevanza particolare per i pastori e gli agricoltori, dato che
svolgevano gran parte dei loro lavori in aperta campagna; alle cautele da adottare du-
rante la gestazione e la gravidanza, fase critica nella vita di una donna, stante lelevata
mortalit infantile e la numerosit dei casi di decesso per puerperio.
Sotto la rubrica Usanze e consuetudini stata raggruppata una eterogeneit di
testi, che riguardano le opere e i giorni. Appare evidenziato il rilievo economico rap-
presentato, soprattutto nella alimentazione dei ceti pi poveri, dalla raccolta di erbe
spontanee eduli accanto a bacche, funghi ecc., dieta che veniva integrata con la con-
sumazione di rane, granchi, gamberi e pesci catturati con la pesca di frodo nei ruscelli,
nonch di uccelli e piccoli animali che venivano presi con trappole e lacci. Si aggiunge
poi un inventario di altri fenomeni: dalla religiosit popolare e dalle feste, un tempo
molto pi frequenti nel corso dellanno, pause benvenute, che interrompevano la fatica
del lavoro (ad es. calendimaggio, ferragosto, ottobrata), ai punti nodali del ciclo della
vita umana (nascite, matrimoni, morti), ai giochi infantili praticati nelle strade rionali,
ai contratti agricoli che regolavano i rapporti di lavoro. Troviamo cenni agli scongiuri,
anche per allontanare gli insetti parassiti che minacciavano la vigna o le coltivazioni
in genere (tentativi di stornare le forze negative); alle scampanate di dileggio ai vedovi
che convolavano a nuove nozze, usanza che evidenzia il peso del controllo sociale; ai
pronostici agricoli (per es. dalla forma degli acini o dallaspetto dei cereali), che rap-
presentavano risposte rassicuranti nelle aspettative della famiglia contadina. Un gruppo
di testimonianze concerne avvenimenti locali e fatti di vita quotidiana: anzitutto i la-

siani, ricerca coordinata da L. Amici, Comune di Acquapendente, Viterbo 1991, AEMME Grafica;
Ead., Medicina popolare della Teverina, ASSINTEC, Collana di storia, tradizioni, folclore 2, Viterbo
1992, Union Printing; P. M. Guarrera, Il patrimonio etnobotanico del Lazio, Censimento del patri-
monio vegetale del Lazio, n 1, Roma 1994; P. M. Guarrera, G. Forti, S. Marignoli, G. Gelsomini,
Piante e tradizione popolare ad Acquapendente, Quaderni del Museo del fiore n 2, Acquapendente
2004; M. Casaccia - C. Pozzi, Sui nomi dialettali delle specie floristiche spontanee e coltivate. Loro
ambiente di diffusione sul territorio comunale di Bolsena e utilizzazioni tradizionali, in Bollettino
di Studi e ricerche, Bolsena, Biblioteca Comunale di Bolsena, VI, 1991, pp. 123-152; S. Magrini,
Infusi, tisane, acqua di rose: tradizione popolare e scienza, in I riti del fuoco e dellacqua nel fol-
clore religioso, nel lavoro e nella tradizione orale, (a c. di A. Achilli e D. Bertolini), Roma 2004,
EDUP, pp. 257-272 (lavoro incentrato su Bomarzo). Per una subarea umbra, vd. G. M. Nardelli,
Cultura e tradizione. Demomedicina nellAlta Umbria, Provincia di Perugia, Perugia 1987. Come
utile termine di confronto rimandiamo al vecchio, ma per certi versi ancora valido, lavoro di Z.
Zanetti, La medicina della nostre donne. Studio folk-lorico premiato dalla Soc. Ital. di Antropolo-
gia. La psicologia delle superstizione, lettera del sen. P. Mantegazza, Citt di Castello 1892, S. Lapi
Tip.-editore (ora disponibile in ristampa a c. di Il Formichiere sas, SantEraclio di Foligno 2007).
Introduzione
23

vori agricoli, di cui Maggini aveva esperienza diretta perch coltivatore (vd. ad es. il
riferimento alla fertilizzazione del terreno con il letame prezioso che si raccoglieva),
come pure i mestieri artigianali: si pensi al prestigio di cui godeva la figura dellarti-
giano, dal momento che svolgeva un ruolo fondamentale in una economia di sussi-
stenza e allinterno della comunit (il fabbro produceva o riparava aratri ed altri attrezzi
di lavoro; il maniscalco ferrava le bestie, correggendo difetti e malformazioni della
zampa o curando lesioni e malattie)30.
Segue una sezione dedicata a diversi prodotti riconducibili a forme del folklore
orale. Purtroppo manca per il capoluogo di provincia una raccolta folklorica comples-
siva, anche se sono disponibili i risultati di indagini parziali effettuate in un certo nu-
mero di centri minori31. Ad aggravare la situazione, si aggiunga la difficolt di reperire
articoli (di qualit variabile) dispersi in quotidiani, bollettini e riviste locali, numeri
unici effimeri, manifesti, calendari, pieghevoli stampati in occasione di sagre e feste,
ecc.32. I testi folklorici, che Maggini ci ha fornito, fissati dalla tradizione e facenti parte
del patrimonio spirituale collettivo, sono stati da noi suddivisi in due sottogruppi, ri-
spettivamente afferenti al mondo degli adulti e a quello dellinfanzia. Occorre preci-
sare che essi non sono stati da noi raccolti in maniera sistematica, cio nel corso di
una ricerca tematica appositamente strutturata, ma durante libere conversazioni in ma-
niera spontanea, sul filo del discorso. Si tratta, dunque, di materiali parziali; tra laltro
c da segnalare che sono assenti citazioni di ottave, che si componevano in maniera
estemporanea nelle gare di poesia a braccio, tradizione che nella Tuscia, soprattutto
nella subarea maremmana, rimasta vitale fino a tempi recenti.
Stornelli e strambotti costituiscono una categoria di formalizzati relativamente
numerosa (97 testi), che Maggini ben ricordava, poich, essendo suonatore di mando-
lino e mandola, aveva fatto parte da giovane di piccoli complessi musicali, che si esi-
bivano in occasione di festicciole, serenate, veglioni di carnevale. Questi formalizzati,
sicuramente tra i pi diffusi e numerosi nella nostra area, un tempo venivano intonati

30
Precise testimonianze sullutilizzazione del letame come fertilizzante, si possono leggere in F. Pe-
troselli, La vite, cit., vol. II, parr. 336-341, pp. 267-277. Per rapidi bozzetti sui vecchi mestieri, vd.
A. Apolito, Viterbo nei suoi mestieri, Viterbo 1997, Banca di Credito Cooperativo.
31
Con lintento di offrire un primo orientamento bibliografico, indichiamo alcune monografie etno-
folkloriche che riguardano centri della provincia: C. Nanni, Ischia di Castro: Terra uomini case, Vi-
terbo 1979, Edizioni Cultura; S. Cecilioni, Contributo allo studio delle tradizioni popolari di
Tuscania, Biblioteca comunale di Tuscania, Comune di Tuscania, Quaderni della Biblioteca comu-
nale, num. primo, [Grotte di Castro 1998, Tip. Ceccarelli] (rielaborazione della tesi di laurea). Una
ricca raccolta commentata costituita da: M. Arduini, M. D. Leuzzi, M. G. Palmisciano, Tradizioni
orali a Bomarzo. Alcuni repertori di ricerca, Viterbo 1983, Union Printing. (comprende: proverbi,
blasoni, wellerismi, chiapparelli); M. Cangani, Vox populi. vox Dei, Centro Ricerche e Studi, Ron-
ciglione 1998, Tip. Grafica 2000 (raccolta eterogenea di testi folklorici: proverbi, modi di dire, stor-
nelli e canti, filastrocche, aneddoti, cantilene per accompagnare i giochi, ecc.).
32
Q. Galli, Bibliografia della cultura popolare dellAlto Lazio 1945-2000, Consorzio per la gestione
delle biblioteche, Biblioteca di Studi Viterbesi VII, Viterbo 2001 [Tipolit. Quatrini].
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
24

in varie situazioni: accanto agli stornelli, con i quali si esprimevano i sentimenti deli-
cati nei confronti della donna, cerano quelli a dispetto di contenuto ingiurioso e
osceno, con i quali si dava sfogo al rancore, quando si subiva un rifiuto o un tradi-
mento o quando un rapporto si interrompeva; quelli di lavoro che accompagnavano la
dura fatica dei campi (per es. lolivatura, le mietitura, la vendemmia, la raccolta delle
nocciole e delle castagne) oppure loperazione del bucato nel lavatoio pubblico o sulle
rive dei ruscelli, la spannocchiatura durante la veglia nei cascinali, oppure le bevute al-
legre allosteria con sfide tra vari cantori, ed infine pi in generale nei momenti di
festa33. Insieme ai canti, elenchiamo battute e tiritere contenenti allusioni maliziose, un
tempo duso piuttosto frequente nella comunicazione quotidiana. Seguono le fila-
strocche, con espressioni e testi legati a funzioni fisiologiche, dove spesso non si ri-
fugge dalle espressioni drastiche e scatologiche, che allinterno delle classi subalterne
non erano ritenute sconvenienti, immorali, come invece avveniva secondo lottica pru-
riginosa nel ceto della borghesia bempensante. Alcune battute e canzoncine lasciano
trasparire pi evidenti contenuti socio-politici di tono contestatario o di sommesso
scontento34. Potrebbero apparire trascurabili i brevi formalizzati costituiti dai gridi di
venditori ambulanti o da testi pubblicitari legati al commercio: essi tuttavia forniscono
utili informazioni di tipo socio-antropologico sul rapporto esistente tra categorie al-
linterno della comunit.
Una categoria molto ricca ricorrente nella comunicazione orale allinterno di ogni
centro quella degli indovinelli, che vengono citati con intento didattico e ludico, qui
rappresentata da una ventina di esempi. Un tempo erano spesso argomento di vere e
proprie gare di acume e di intelligenza anche tra adulti, per es. durante la veglia, se-
condo una tradizione millenaria che rimanda alla soluzione di enigmi rituali e, in se-
guito, ai raffinati giochi delle corti. Anche in questo caso la formulazione ambigua,

33
A parte le raccolte ottocentesche di F. Nannarelli (Studio comparativo sui canti popolari di Arlena,
Roma 1871, Tip. E. Sinimberghi) e di A. Marsiliani (Canti popolari dei dintorni del Lago di Bol-
sena, di Orvieto e della campagne del Lazio, ristampa anastatica dellediz. di Orvieto 1886, Bolo-
gna, Libreria Editrice Forni, 1968), ricordiamo quella di G. Zanazzo, pubblicata nel 1910, nella
quale compaiono stornelli di Bomarzo, Capodimonte e Latera (opera ora disponibile nellediz. cu-
rata da G. Vettori: G. Zanazzo, Canti popolari di Roma e del Lazio, Roma 1977, Newton Compton
edd.). Nella seconda met del secolo scorso sono state edite per varie localit della provincia pic-
coli corpora di stornelli, strambotti ed ottave. Per Montefiascone: Circolo Arci di Montefiascone (a
c. di), Aspetti della poesia popolare a Montefiascone, Viterbo 1979, Union Printing; per Ronci-
glione: A. Anzellotti, Lisandrina. Stornelli e rime popolari, Ronciglione, fasc. I s.a. [1991], fasc. II
s.a., Tip. Spada; per Valentano: R. Luzi, Le Valentanese. Stornelli popolari raccolti a Valentano,
Comune di Valentano, 1986 [Empoli, La Toscografica]. Molti stornelli sono presenti nel lavoro di
Cecilioni (Contributo, cit., pp. 119-151).
34
Una messe di canti politici e di protesta sociale stata raccolta da chi scrive, in collaborazione di
Luigi Cimarra, in una indagine svolta intorno agli anni 80 del secolo scorso, soprattutto nel basso
viterbese. Tuttavia tra i materiali, rimasti fino ad oggi inediti, figurano anche testi registrati nel ca-
poluogo di provincia e risalenti agli anni 1920-22.
Introduzione
25

talora scabrosa, non era soggetta a censura35:


Chi la fa, la fa pe vvnne; / chi la cmpra, nu lladdpra; / chi laddpra, nu la vnne.
La cassa da morto.
Cra na vrta Marcccio, / llva lngo quanto m brccio: / quanno lo tirava fra, /
li gocciava la mazzla.
Il ramaiolo.
La sottocategoria di testi religiosi elenca alcuni esempi di preghiere non ufficiali
tra le molte tramandate oralmente nellambito familiare, di madre in figlia36; cui sono
aggiunti alcuni scongiuri con valenza magica, che rappresentano una riposta al timore
del negativo, per esorcizzare una presenza nociva. Un tipo di formalizzati sfruttato, in
passato pi di oggi, nello scambio orale quello che va sotto il nome di wellerismi. Si
tratta della citazione proverbiale di enunciati fissi sotto forma di discorso diretto, at-
tribuito ad un personaggio reale o fantastico37:

35
Giusto quanto asserisce G. R. Cardona (Introduzione, cit., p. 97; vd. anche pp. 200-203): buona
parte dellinsegnamento anche linguistico avviene non in forma diretta (per es. con la ripetizione a
memoria, di cui si detto) ma in forme indirette: un mezzo usato in molte culture lindovinello,
che al tempo stesso un esercizio di memoria e un concentrato di conoscenze simboliche e lingui-
stiche. Il ricco repertorio giocato di solito sullequivoco verbale, su una voluta ambiguit, su sot-
tili accorgimenti linguistici: prevale il doppio senso allusivamente osceno mediante associazioni
verbali e simboliche, che hanno attinenza alla sfera fisiologica o sessuale. Per un esempio di prove
per enigmi, si legga il celebre capitolo Astuzia di Bertoldo nel tornare innanzi al re nel modo chei
gli aveva detto (G. C. Croce, Le sottilissime astuzie di Bertoldo. Le piacevoli ridicolose semplicit
di Bertoldino. Col Dialogus Salomonis et Marcolphi e il suo primo volgarizzamento a stampa, in-
troduzione, commento e restauro testuale di P. Camporesi, Torino 1978, G. Einaudi ed., pp. 33-36).
Da parte degli storici delle religioni e degli antropologi stato ripetutamente sottolineato il valore
sacrale e rituale rivestito dagli enigmi nel mondo antico (come anche nelle culture arcaiche attuali):
Le oscure metafore e gli enigmi di cui erano colmi i vaticini era tuttaltro che un gioco, essi dove-
vano venir intesi e risolti per la salvezza degli uomini e degli stati. Nel proporli e risolverli, nellin-
dovinarli, stava tutta la scienza della divinazione (A. Seppilli, Poesia e magia, Torino 1962, G.
Einaudi ed., p. 302).
36
M. Brizi, A fulgure et tempestate. Ricerca sulle feste, i riti e le tradizioni della cultura popolare
tra Lazio, Umbria e Toscana, Proceno 1990, Edizioni Pro loco [Grotte di Castro, Tip. C. Cecca-
relli]. Una ricca raccolta, ancora inedita, di orazioni popolari e canti religiosi paraliturgici, che copre
una buona parte della provincia, stata da chi scrive, insieme a Luigi Cimarra, realizzata negli anni
1975-1995 con recuperi e ricontrolli in periodi successivi.
37
Il wellerismo un sottogenere del proverbio, che trae nome da Samuel Weller un personaggio dei
Papers of the Pickwick Club di Dickens, che amava appunto esprimersi in questa forma: il prover-
bio messo in bocca ad un personaggio, uomo o animale o anche oggetto personificato (G. R. Car-
dona, Introduzione alletnolinguistica, Bologna, 1976, Il Mulino, p. 195). E ancora espressione
attribuita a un personaggio pi o meno noto con la formula come diceva, come disse (B. Miglio-
rini, Dal nome proprio al nome comune. Ristampa fotostatica delledizione del 1927 con un sup-
plemento, Firenze 1968, Leo S. Olschki Ed., Suppl. p. LXXVIII, s.v. Weller). Per lanalisi formale,
vd. A. M. Cirese, Wellerismi e micro-rcits, in Lingua e Stile 5, 1970, pp. 283-292. Possiamo di-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
26

Scrzeme tarde e rricrzeme prsto, la vita dice.


cchece v!, ssgno bbrutto, disse l rspo, quanno vidde appinzut la canna.
ccoce qqu, disse Cicria, una cme qqusta m mra mae capetata!
Vale la pena segnalare che nella raccolta numerose battute proverbiali di questo
tipo sono attribuite non solo a piante o animali personificati, ma soprattutto a noti per-
sonaggi locali, designati con soprannome, evidenziando un gusto per la citazione ri-
petuta che facilita la trasmissione nel tempo. Invece il chiapparello, costruito sullo
schema di botta e risposta, tendeva a sorprendere, ingannare, stupire qualcuno con una
sintetica formulazione inattesa di tono scherzoso. Esso assumeva un tono drastico, ta-
lora scatologico:
Annama Rrma / Col zacco e la corna.
C l zle e ppive, / chi mmgneno li bbve? / Llrba! / La bbcca tua pina
di mmrda.
D vae? Fra Llcchje!
Il secondo grande raggruppamento presenta il folklore infantile, ovvero utiliz-
zato da e con bambini.
Anche per questo settore folklorico manca nella nostra provincia un lavoro din-
sieme, pur essendo stato oggetto di alcuni importanti studi parziali38. Appartenenti al
mondo dellinfanzia sono naturalmente le ninnenanne e le filastrocche riferite a fun-
zioni e movimenti del corpo, con lintento pedagogico di avviare il bambino alla co-
noscenza di s, del proprio corpo e delle sue parti. In esse si ripropongono i modi

stinguere tra wellerismo scherzoso in cui lautorit invocata puramente pretestuosa, e quello in
cui c un nesso non arbitrario tra il protagonista del wellerismo e le sue parole; questultima com-
prende i wellerismi che hanno effettivamente le caratteristiche di microracconto (Cardona, Intro-
duzione, cit., p. 196).
38
Segnaliamo di seguito le principali pubblicazioni sul folclore infantile: B. Blasi, Detti e giochi del
passato sui ritmi della canzone popolare, Bolletino dellanno 1987 della STAS, Suppl. n 16 alle
Fonti di storia cornetana, pp. 191-224 (proverbi calendariali, filastrocche, conte, tiritere, raccolta
di stornelli); L. Cimarra (a c. di), Pizzo pizzo ragno. Documenti di folclore infantile, Comune di Ca-
nepina, Quaderni di ricerca e documentazione n 1, s.l. [Viterbo] 1985, Union Printing; Q. Galli, Tra-
dizioni orali della Teverina: ninne-nanne, filastrocche, racconti ed altro, Collana di storia, tradizioni,
folclore 1, ASSINTEC, Viterbo 1992, Union Printing; M. R. Mechelli, I giochi, Viterbo 1994, Agne-
sotti; Gruppo Archeologico Verentum (G.A.V.), Ghiringhiringola. Valentano: antichi giochi, conte
e filastrocche dentro le mura, Lambiente locale 3, Collana di studi editi a c. del Comune di Va-
lentano Biblioteca Servizi culturali, Valentano 1994, [Grotte di Castro, Tip. C. Ceccarelli]; L. Ci-
marra, Mazzabbubb. Repertorio del folclore infantile civitonico, Biblioteca Comunale di Civita
Castellana, Ninfeo Rosa 4, Civita Castellana, 1997; G. Norcia (a c. di), Fiabe e filastrocche vetral-
lesi, Vetralla 2005, Davide Ghaleb Ed., Guide 5; S. Giorni, La vicitaria del ciocco tinto. Tradizioni
popolari caninesi, Montefiascone 2006, Tip. S. Pellico.
Per cenni e descrizioni di carattere storico sulle attivit ludiche attraverso i secoli, vd. F. Rossi (a c.
di), Musei per giocare. Atti del ciclo di conferenze, Sistema museale del Lago di Bolsena-Museo
della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese Valentano 2006 [Grotte di Castro, Tip. Ceccarelli].
Introduzione
27

espressivi usati dal bambino nella fase di sviluppo del linguaggio. Elemento funzionale
indispensabile del gioco la conta, che assume un andamento sillabato, o ritmato, per
assegnare specifici i ruoli ai partecipanti, spesso intessuta di onomatopee, di nonsense
o di parole prive di significato proprio, qui rappresentata da alcuni esempi. Seguono i
girotondi, soprattutto riservati alle bambine, come lo sono le filastrocche enunciate
nellesecuzione del gioco della pallamuro. Spesso inventate tra bambini, le tiritere ri-
mate dileggiative sui nomi di persona si trasmettevano poi agli adulti; parimenti, gli
scioglilingua con valenza ludica svolgevano in primo luogo funzione didattica per i
bambini, ma potevano ricorrere anche in autentiche sfide di abilit tra adulti. Come
avviene sopra per le conte, anche le formulette ricorrenti in molti giochi svolgevano
la stessa funzione dinamica.
Seguono sottocategorie meno numerose come le formule dileggiative, le favo-
lette, le formule incantorie di pertinenza al settore magico; sono riportati anche alcuni
testi sul tempo meteorologico, argomento di primaria importanza per i coltivatori; chiu-
dono la raccolta alcune formulette mnemoniche di uso prevalentemente scolastico.
Facciamo infine presente che proverbi e detti proverbiali39, blasoni popolari40 e altri
testi formalizzati di minore estensione, compaiono nel vocabolario inseriti a lemma, in
genere sotto la prima parola piena. Tra questi, un notevole numero di paragoni liberi,
del tipo agg. + come + comparante: rscio cme m billo, che meriterebbero di essere
raccolti sistematicamente, data la loro prolificit in ogni centro.
Non sfugge limportanza storica dei documenti etno-antropologici esibiti: anche
se costituiscono un dato parziale, essendo in numero esiguo rispetto ad un patrimonio
complessivo che doveva essere sicuramente pi ricco e vario, essi forniscono elementi
utili per una prima caratterizzazione della cultura locale e pongono una minima base
di partenza per lavvio di future raccolte ad opera di specialisti.
Passando a presentare il lessico utilizzato da Maggini, sar opportuno premettere
alcune sintetiche considerazioni di carattere generale. Da un punto di vista linguistico,
la provincia di Viterbo rientra nella vasta fascia dellItalia cosiddetta mediana, insieme
al resto del Lazio, alle Marche e allUmbria. La Tuscia viterbese non costituisce una
realt linguistica uniforme, dal momento che, al suo interno, sono chiaramente indivi-

39
Dedicato ad Ischia di Castro il lavoro di G. Baffioni, Il dialetto ischiano. Raccolta di detti e pro-
verbi, estratto da Giornale Italiano di Filologia, XXI (1968), Napoli, Armanni. Contiene, oltre ad
un glossarietto, trecentosessanta proverbi e modi dire, un elenco di nomi e soprannomi, ed un altro
elenco di toponimi, in buona parte non raccolti direttamente dallautore.
Per lintera area, vd. L. Cimarra - F. Petroselli, Proverbi e detti proverbiali della Tuscia viterbese,
Viterbo 2001, Quatrini (con informazioni su altre raccolte precedenti, pp. 68-69). Tralasciando le rac-
colte minori, meritevole di menzione ci sembra il maneggevole contributo di G. Braconcini, dedi-
cato al mondo contadino, alle colture ed ai lavori agricoli e alla meteorologia: Si l cuntadino fusse
nduno La meteorologia e la campagna nei proverbi viterbesi, Viterbo 2003, Stampa Agnesotti.
40
F. Petroselli, Blasoni popolari della provincia di Viterbo, I-II, Viterbo 1978-1986, Tipolit. Qua-
trini A. & figli.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
28

duabili numerose subaree dalle caratteristiche proprie, in cui si notano variazioni si-
gnificative anche a distanza ravvicinata. In assenza di una trattazione descrittiva din-
sieme della complessa situazione, ci permettiamo di rinviare, per un primo
orientamento, al provvisorio profilo descrittivo con schematica esemplificazione che
abbiamo tentato recentemente di delineare41.
Ricordiamo che alcuni centri della Provincia furono scelti, nella prima met del
sec. XX, come punti di inchiesta ove raccogliere dati per lAtlante linguistico ed et-
nografico italo-svizzero (AIS): Acquapendente, Montefiascone, Ronciglione, Tarqui-
nia; successivamente, i rilievi per lAtlante linguistico italiano (ALI, in corso di
pubblicazione) sono stati effettuati, oltre che a Montefiascone, anche a Bagnaia (poi
divenuta fraz. del capoluogo provinciale), Cellere, Montalto di Castro, Monteromano
e Vetralla. Negli anni Cinquanta, Michele Melillo raccolse al magnetofono documenti
linguistici, poi depositati nellarchivio della Discoteca di stato, in otto localit della
provincia: Proceno, Acquapendente, Bagnoregio, Lubriano, Montefiascone, Chia (fraz.
di Soriano nel Cimino), La Quercia (fraz. di VT) e Caprarola42.
La prima opera lessicografica di ampio respiro realizzata nella nostra provincia
con intenti scientifici quella dedicata dal compianto Paolo Monfeli al dialetto natio
di Fabrica di Roma43. Per il resto la lessicografia disponibile, per lo pi di tipo amato-
riale, tradisce, come avviene sovente in questi casi, lassenza di adeguati criteri meto-
dologici che ne rende insicura la consultazione a fini scientifici. Appare di valore
disuguale per le modalit con cui stata condotta la raccolta dei materiali, che in ge-
nere non sono esplicitate o sono vagamente accennate, ugualmente incerti sono i cri-
teri adottati per la lemmatizzazione; altrettanto gravi risultano le carenze circa la

41
A parte i ripetuti interventi di Ugo Vignuzzi (di cui vd. almeno Marche, Umbrien, Lazio, in Le-
xikon der Romanistischen Linguistik, IV, Tbingen, Niemeyer, pp. 606-642), rinviamo allesauriente
presentazione di T. De Mauro L. Lorenzetti, Dialetti e lingue del Lazio, in Il Lazio, Storia dIta-
lia, Le regioni dallUnit a oggi, Torino, Einaudi, 1991:309-364; a P. Trifone, Roma e il Lazio, To-
rino, UTET libreria, 1992:540-593; e soprattutto alla trattazione di P. DAchille, Il Lazio, in:
Dialetti italiani, cit., pp. 515-567 (in particolare pp. 520-524, dove sono illustrate le principali ca-
ratteristiche dei dialetti laziali). Per alcuni tratti linguistici della Tuscia viterbese, oltre agli utili
cenni schematici di E. Mattesini (in: M. Casaccia, Pesci del lago di Bolsena, Quaderni ALLI CLA,
La casa Usher, Firenze, 1986:18-19), vd. L. Cimarra F. Petroselli Proverbi, cit., pp. 47-53; ad in-
tegrazione, un primo e, sinora, unico profilo sui dialetti della provincia si trova in L. Cimarra - F. Pe-
troselli, Contributo, cit., in particolare pp. 28-34.
42
M. Melillo, Confini linguistici tra lAlto Lazio e lUmbria, in I dialetti dellItalia mediana con
particolare riguardo alla regione umbra Atti del V Convegno di studi umbri Gubbio 28 mag-
gio-1 giugno 1967, Perugia, 1970, pp. 491-542; M. Cortelazzo, Avviamento critico allo studio della
dialettologia italiana, I. Problemi e metodi, Pisa 1976, Pacini ed., pp. 59-60.
43
P. Monfeli, Cento gusti non si possono avere di essere bella e di saper cantare. Vocabolario del
dialetto di Fabrica di Roma, Roma 1993, Abete Grafica (rielaborazione della tesi di laurea, discussa
nellUniversit La Sapienza di Roma con il prof. U. Vignuzzi). Due centri (Acquapendente e Mon-
tefiascone) sono compresi nel Vocabolario del dialetto del territorio orvietano (a c. di E. Mattesini-
N. Ugoccioni), Opera del vocabolario umbro 8, Perugia 1992.
Introduzione
29

trascrizione delle voci dialettali, luso degli accenti, lesatta definizione delle entrate44.
Nostro oggetto di studio la variet linguistica utilizzata allinterno del capo-
luogo provinciale, in particolare nel quartiere di Pianoscarano, socialmente omogeneo
in quanto abitato fino ad epoca recente in prevalenza da agricoltori, artigiani, operai.
Rimasto fisicamente appartato per secoli, ha conservato a lungo una precisa identit
culturale e una propria fisionomia linguistica nei confronti di altri quartieri, sia quello
contiguo di San Pellegrino, sia quelli del centro, abitati dalla classe media e pi espo-
sti ai modelli dellitaliano regionale e del romanesco.
La raccolta sistematica di dati, che ebbe inizio nel 1960, prosegu negli anni suc-
cessivi, praticamente fino alla morte di Emilio Maggini avvenuta nel 1986. Le con-
versazioni (ovviamente libere, non strutturate in un questionario) si svolsero in
massima parte allinterno dellabitazione, facilitate dal rapporto affettivo di stretta pa-
rentela che legava il raccoglitore con il depositario in unatmosfera distesa e tranquilla,
criterio metodologico indispensabile per garantire lautenticit dei materiali.
Il materiale linguistico che presentiamo, risultato dallo spoglio dei testi scritti e
da parte delle registrazioni magnetofoniche disponibili da noi effettuate, stato orga-
nizzato lessicograficamente in diverse migliaia di entrate (cui si aggiungono le varianti
formali) presentate in ordine alfabetico. Il repertorio che ne risulta costituisce un do-

44
Tra le raccolte lessicali amatoriali di varia entit e valore ricordiamo: G. Gianlorenzo, Scialimata
de parole stente (Dizionarietto dialettale montefiasconese), in L campo de le rose, Montefiascone
1980, Centro di Iniziative Culturali [Tip. G. Graffietti], pp. 177-208; B. Blasi, Il dialetto cornetano,
Bollettino dellanno 1983 della STAS, suppl. n. 12 alle Fonti di storia cornetana, pp. 21-69 (con
appendice ed aggiunte nei bollettini degli anni successivi); AA.VV., Capranica. Invito a conoscerla,
Capranica 1984, Centro Maria Loreta [Roma, Tip. Giorgetti] (proverbi e modi di dire, filastrocche,
soprannomi, glossario); L. Porri, Decch chiacchiaramo accoss. Vocabolarietto bassanellese- ita-
liano secondo L.P., ciclostilato 1989 (con elenco di soprannomi e toponimi); id., Supplemento al vo-
cabolarietto bassanellese-italiano Decch chiacchiaramo accoss, ciclostilato 1990; F. Rigucci, Voci
e forme del dialetto gallesino, Museo di Gallese Centro Culturale Marco Scacchi, Gallese 2002,
Stampa in proprio; L. Fanti-A. L. Clementi (a c. di), Elenco di soprannomi sorianesi e raccolta di
vocaboli del dialetto, Roma 2003, II ediz., Grafica San Giovanni; G. Nasetti, Il richiamo della me-
moria. Collana di studi e ricerche del dialetto ortano. I. Caratteristiche dialettali Glossario - Modi
di dire, Orte, Dopolavoro ferroviario 2003 [Civita Castellana, Tip. Punto Stampa]; P. Stefanelli, Vo-
cabolario cellerese-italiano, cap. 10 Appendice, in Cellere, i percorsi della memoria. Ambiente, sto-
ria, personaggi e cultura di un paese della Maremma, Cellere 2003 [Grotte di Castro, Tip.
Ceccarelli], pp. 325-345; D. Calvaresi, Cos se dice allUriolo. Vocabolario illustrato oriolese-ita-
liano, Roma 2004, Grafica Giorgetti (su Oriolo Romano); Cesare Corradini (a c. di), Cos parlavano
a Castiglione. Vocabolario ragionato di una lingua che scompare, Comune di Castiglione in Teve-
rina, Collana di studi e ricerche n. 9, Acquapendente 2004, Tipolit. Ambrosini; M. Casaccia P.
Tamburini, Il vernacolo di Bolsena, Sistema Museale del Lago di Bolsena, Quaderni 3, Acquapen-
dente 2005, Tipolit. Ambrosini; F. Frediani, Glossario di parole andate. Bassano Romano gi Bas-
sano di Sutri, Isola Liri 2007, Grafiche del Liri; F. Ranucci, Cronaca e storia a Valentano (VT) tra
le due guerre mondiali (1920-1950), vol. IV, s.l., s.a., s.e. (tra laltro: la toponomastica, pp. 142-
143; il vocabolario, pp. 144-159; i proverbi, pp. 161-170; le frasi scherzose, pp. 171-173; le fila-
strocche, pp. 188-199) .
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
30

cumento affidabile delluso idiolettale di Maggini, attento osservatore, oltre che de-
positario, della parlata della comunit dallinizio del sec. XX e riconosciuto sensibile
interprete-portavoce, nelle sue opere, della cultura tradizionale45. In proposito va sot-
tolineata limportanza dei chiarimenti da lui forniti con insolita sensibilit linguistica
sulle sfumature semantiche di molti lemmi, sul valore dei sinonimi, sulle marche duso,
datazione e vitalit delle voci, ecc. Non esitiamo a giudicare il lessico utilizzato da
Maggini rappresentativo delluso collettivo delle generazioni anziane nel quartiere
contadino ed operaio di Pianoscarano46.
Dal corpus di cui disponevamo ci stato possibile estrarre una grande quantit di
voci clte nelluso concreto e presentate allinterno di minicontesti di frase autentici,
che ne chiarivano il significato. Nei limiti di spazio consentiti, abbiamo inoltre curato
la ricchezza fraseologica, con la citazione di modi di dire tipici, costruzioni fisse, pa-
ragoni liberi, clich, battute, intercalari.
Riconosciamo che la definizione proposta, corrispondente al termine dialettale
ad esponente, pu risultare talora poco trasparente per il lettore medio odierno; dal-
tro lato, per il taglio semidivulgativo del volume, data la sede di pubblicazione, oltre
che per motivi di spazio, la descrizione fornita di alcuni referenti (operazioni tecniche
o attrezzi per esempio) si presenta necessariamente contenuta e sommaria:
arato, s.m., aratro di legno a due ali con vomere di ferro, a trazione animale: ~ a
cchjdo co le bbstie vaccine || dim. aratllo.
bbarzza, bbarrzza, s.m., barroccio.
maclla, s.f., 1. gramola. 2. pezzo di tavola inchiodata, per sorreggere il tavolato di una
cassaforma orizzontale.
perticara, s.f., aratro di legno a tavola fissa con due manici || dim. perticartta | accr.
perticarne.
Lamentiamo altres la mancanza di annotazioni etnografiche ed antropologiche
esaurienti, che pure sarebbero indispensabili in molti casi per la giusta comprensione
dei valori semantici delle voci47.

45
Ricorda Nicola De Blasi: quanto sarebbero utili, anche per le opere dialettali contemporanee,
glossari che non siano concepiti solo come puntuale ausilio per lettori ignari di dialetto, ma anche
come documentazione certa, ad uso degli studiosi, di un lessico non sempre presente nei dizionari
dialettali. (Lanalisi, in Dialetti italiani, cit., p. 92).
46
In proposito si sottolinea che le opere dialettali contemporanee (o antiche) sono infine da consi-
derare non solo come mezzo per lacquisizione di dati, ma anche come fine di unindagine lingui-
stica, per esempio indirizzata alla descrizione della lingua usata da un autore dialettale di riconosciuto
valore, sulle cui scelte di stile e di lingua c ancora molto da studiare (De Blasi, Lanalisi, cit.,
pp. 92-93).
47
Si prenda ad esempio il termine curiato, col quale si indica il correggiato; da noi definito un at-
trezzo costituito da due bastoni uniti a snodo da un legaccio, di corda o di cuoio, che veniva usato
un tempo per battere cereali ed oggi i legumi. A chi non ha mai visto questo strumento di lavoro,
oggi conosciuto da pochi anziani, sarebbe necessario, oltre ad una definizione congrua, un com-
Introduzione
31

Scorrendo il repertorio lessicale, spicca in primo luogo la ricchezza di espres-


sioni che riguardano il corpo umano e le sue funzioni, il mondo della famiglia con i suoi
valori tradizionali e le attivit legate alla casa, lallevamento dei figli, i sentimenti e la
vita spirituale; parallelamente, risultano altrettanto frequenti i termini riferiti alla vita
sociale di quartiere, a realt concrete peculiari del luogo e a forme della cultura mate-
riale.
Si noter che stato possibile recuperare un gran numero di voci antiquate o ad-
dirittura arcaiche, che rischiano di cancellarsi in breve dalla memoria collettiva, in
quanto appartenenti a campi semantici legati a forme di vita tradizionale, del tutto
scomparse, superate o profondamente modificatesi nel giro di pochi decenni. Si tratta
di voci annotate non tanto per il gusto antiquario, o per un atteggiamento nostalgico del
tradizionale o del genuino, quanto per la consapevolezza di salvaguardare documenti
utilizzabili per una ricerca di taglio storico ed etimologico. Ci riferiamo in particolare
alla articolata terminologia delle tecniche di produzione agricola, differenziata a se-
conda delle colture e delle stagioni48:
mase, majjse, s.f., 1. prima aratura, su cui viene gettata la semente. 2. maggese; stato
del terreno lasciato incolto in riposo, per seminarvi lanno successivo: na ~ che sse
fa ddestate pe ffajje pijj l zle, nd sha dda f la smena del grano. 3. terreno la-
vorato.
nnfa, s.f., linfa della pianta.
vrga, s.f., vascone per irrigazione dei campi.
Lattenzione del coltivatore nei confronti della natura circostante dimostrata
dalle espressioni afferenti alla geomorfologia e ai fenomeni atmosferici, come pure
agli aspetti della flora e fauna. Unaltra ricca macroarea semantica quella dellarti-
gianato, attivit fiorente e differenziata: anche se non sono state oggetto di indagine si-
stematica, le diverse attivit artigianali, specialmente quelle che sono in pi stretto
rapporto con quelle agricole, risultano adeguatamente rappresentate nel vocabolario,

mento etnografico adeguato che ne mettesse la morfologia in relazione con le modalit dutilizza-
zione e che ne evidenziasse inoltre il valore di documento facente parte del sistema comunicativo
della comunit (M. Luisa Meoni, Lo studio antropologico della cultura materiale: funzioni, simboli,
comunicazione, in A Falassi, Tradizioni italiane: codici, percorsi e linguaggi, Univ. per stranieri di
Siena, Siena 1992, pp. 244-257).
48
Per limitarci ad un solo esempio, si pensi alle colture del lino e della canapa, per la cui produzione
Viterbo era nota fin dal Medioevo. Della canapa, in particolare, Maggini tratta in L Campanone, pp.
78-83. Sullargomento si veda inoltre, F. Petroselli, Canapicoltura viterbese. Documenti di storia
orale, Viterbo 1981, ciclostile; B. Barbini, Coltivatore e scotolatore: la canapa dal seme al tessuto,
in Lunario Romano, Roma 1995, Newton Compton, pp. 85-97; Gli scotolatori, in Zibaldone
viterbese cit., pp. 66-67; G. Sorrentino, Canapicoltura e tessitura, Museo delle Tradizioni popolari
di Canepina, Viterbo 2006, Tipolit. Quatrini. Per altri centri della provincia: R. Chiovelli-R. Peppa-
rulli, La lavorazione della canapa ad Acquapendente, Grotte di Castro 1987, Comune di Acqua-
pendente; Il lino e le pettinatrici di Bagnaia, in Bagnaia. Un nucleo della comunit montana
dei Cimini, Viterbo 1990, Amici di Bagnaia, pp. 32-35.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
32

come sono individuabili la denominazione dei prodotti della cultura materiale, le tec-
niche di costruzione e di trasporto, gli usi commerciali, le costumanze religiose e so-
ciali.
Appare evidente alla lettura la scelta consapevole operata da Maggini, nel for-
nire testimonianze esatte delluso linguistico risalente fino ai primi decenni del sec.
XX, anche col rischio di essere imputato di privilegiare scelte arcaizzanti. Daltro
canto, a fronte del patrimonio lessicale trdito, risalta netta lattenzione posta nella co-
municazione quotidiana allemergere di nuove realt, specialmente in epoca recente,
per denominare le quali si rende necessario utilizzare, con accezioni nuove, voci dia-
lettali esistenti; in altri casi si ricorre alle risorse dellitaliano regionale, oppure si adot-
tano voci italianeggianti, che entrano cos a far parte del sistema linguistico tra-
dizionale. questo ovviamente il caso dei moderni ritrovati della tecnica, della medi-
cina, della scienza, dei mezzi di trasporto, dellinformazione, dei nuovi prodotti com-
merciali; come pure delle nuove maniere di vivere e comportarsi, di abbigliarsi, di
alimentarsi, di abitare, veicolate dai mass-media. Non di rado bandite in raccolte ana-
loghe, per una sorta di purismo misoneista, che intende privilegiare la forma arcaica
come sola legittima del vero dialetto49, queste espressioni costituiscono altrettante
preziose spie della dinamica con cui il dialetto, adattandosi a pratiche esigenze sotto
la spinta di fattori esterni, si configura in nuove sembianze.
Nella provincia di Viterbo, come nel resto del Paese, la situazione complessiva ri-
sulta essersi radicalmente mutata a partire dal secondo dopoguerra, per cause struttu-
rali: migrazioni interne, passaggio dal primario al terziario, mobilit nel territorio (nel
nostro caso il pendolarismo verso la capitale), accresciuto livello di istruzione, benes-
sere (boom economico degli anni Sessanta), meccanizzazione generalizzata e poi au-
tomazione della produzione, miglioramento delle infrastrutture (rete stradale ed
autostradale, trasporti), grandi catene di distribuzione dei prodotti (supermercati, cen-
tri commerciali), ecc. Come conseguenza, sono scomparse alcune coltivazioni tradi-
zionali (ad es. canapa, lino), la manodopera agricola ha subito una drastica riduzione,
sono via via cessate attivit tradizionali come la panificazione a legna, lattivit dei
mulini ad acqua, la tessitura al telaio, i mestieri di calderaio, carradore, sediaio, fu-
naio, bottaio. In unanalisi pi approfondita, sarebbe utile poter precisare cronologi-
camente con maggiore esattezza il processo di rarefazione crescente o la scomparsa di
una data attivit o indicarne il grado attuale di sopravvivenza, mettendola in relazione
con il grado di vitalit attuale delle corrispondenti espressioni dialettali che la desi-
gnano.
Valga un esempio. Oggi molti ignorano il significato del termine mnnolo con il

49
De Blasi (Lanalisi, cit., p. 89) parla del persistere di un ingenuo mito del dialetto puro e inva-
riante, possibilmente arcaico, identificabile come lunica parlata dialettale e tradizionale di un
certo luogo, mentre la linguistica contemporanea intende affrontare lo studio del dialetto in una
prospettiva di variazione linguistica, che tiene conto del contatto e dellinterferenza tra variet di-
verse.
Introduzione
33

quale si indica il fruciandolo o spazzaforno, costituito da un lungo bastone cui legato


uno straccio che, immerso nellacqua, serve a pulire il forno a legna dalla cenere. Ep-
pure esso apparteneva, insieme a numerose altre espressioni, ad un campo semantico
molto ricco, da noi documentato nei primi anni Sessanta, prima che il forno a legna di
Pianoscarano a Valle Cupa cessasse lattivit in seguito alle nuove disposizioni sani-
tarie. Lo stesso pu dirsi della canapicoltura, entrata in crisi negli anni Cinquanta, op-
pure dellordinanza comunale che proib la presenza di asini o animali da cortile entro
labitato, e di altre usanze.
A questo proposito, importante far notare che termini da noi documentati, pur
numerosi, che si riferiscono a realt o situazioni scomparse, non costituiscono pi come
un tempo un insieme coeso, ma rappresentano oggi forzatamente soltanto alcuni aspetti
isolati, frammentari, marginali, sopravvissuti, quasi evanescenti, del lessico e ci sono
stati rievocati per nostra sollecitazione, talora a fatica, sul filo del ricordo. Infatti, ap-
pare evidente che una considerevole quantit di espressioni linguistiche, un tempo
anche centrali e di alta frequenza, non facenti pi parte del registro attivo quotidiano,
risultano oggi emarginate o irrimediabilmente dimenticate. Una minoranza di esse so-
pravvive in modo latente ormai soltanto nella memoria di una minoranza esigua di an-
ziani che ne ha una conoscenza passiva: non a caso, parecchie espressioni del genere
ci sono state restituite spesso da Maggini per associazione didee grazie alla sua sen-
sibilit linguistica.
Osservazione analoga riguarda il mondo religioso, struttura portante nellopera di
Maggini, che stato caratterizzato, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, da
profonde trasformazioni, soprattutto a seguito della riforma conciliare. La terminolo-
gia di numerosi settori attinenti alla chiesa, al culto, alla liturgia, alla venerazione dei
santi ha infatti subto cancellazioni, riadattamenti e ristrutturazioni o ammodernamenti
(basti pensare, ad es., alla celebrazione della messa in italiano): ne sono stati oggetto
molte pratiche religiose, linguaggio delle campane, rituale, devozioni, organizzazione
ed attivit delle confraternite, religiosit popolare privata, pellegrinaggi.
Alla stessa stregua, avvenuto per altre usanze sociali un tempo salde nei nostri
centri. Raramente dato oggi osservare giochi infantili che un tempo si svolgevano in
strada; forme di farmacopea e veterinaria popolare, vita maschile dosteria, fiere e feste
popolari, veglia funebre: questi ed altri sono altrettanti fenomeni scomparsi o in via di
sparizione. Tuttavia, occorre avvertire che il processo di cancellazione, con conse-
guente indebolimento delle rispettive espressioni linguistiche, non pu dirsi uniforme
e generalizzato: in parecchi campi a differenza di altri, per cause psicologiche che oc-
correrebbe approfondire o per maggiore adesione sentimentale, le forme dialettali che
vi si riferiscono sembrano godere di un maggior grado di stabilit e opporre efficace
resistenza nei confronti delle innovazioni neologiche.
Per concludere, non sar inutile ribadire che la documentazione da noi raccolta in
questo volume intende illustrare solo una parte del patrimonio lessicale. In sostanza
quello in uso allinterno del quartiere contadino ed operaio di Pianoscarano, limitata-
mente alle generazioni pi anziane, di tendenza conservatrice, qui rappresentate dalla
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
34

testimonianza di un autorevole portavoce. La scelta di privilegiare la rilevazione ur-


gente di questa variet comunicativa, dipende dal ruolo importante che svolge tuttora
allinterno della realt linguistica nella sua totalit.
Nostro obiettivo infatti non era quello molto pi impegnativo di offrire un qua-
dro dettagliato della situazione odierna riscontrabile nel quartiere. Divenuta molto pi
complessa e poliedrica in seguito alle trasformazioni socioculturali cui abbiamo ac-
cennato, sopravvenute negli ultimi decenni, appare caratterizzata dallagonismo dia-
lettico tra resistenza di forme del dialetto tradizionale e irruenza di spinte innovative.
Chi volesse oggi affrontare questa problematica sarebbe costretto ad intraprendere
unindagine molto pi articolata ed approfondita che tenesse nel dovuto conto lottica
sociolinguistica50. Non dovrebbe limitare il suo interesse allo studio delle forme del dia-
letto tradizionale, ma allargarlo a quello dellintero repertorio stratificato, quindi com-
prensivo delle variet ditaliano in dinamico rapporto, a disposizione dai parlanti.

Mi sia concesso esprimere il mio sincero ringraziamento al collega e fraterno amico


Luigi Cimarra, con il quale ho avuto il privilegio di discutere numerosi particolari ri-
cevendone preziosi consigli e suggerimenti, in particolare riguardo alla presentazione
dei documenti etno-folklorici.
Ringrazio altres la Banca di Viterbo, nella persona del Presidente Avv. Luigi Man-
ganiello, per aver sovvenzionato la stampa del volume.

50
Vd. R. Sornicola, Dialettologia sociologica, in particolare per quanto riguarda la metodologia
da applicare, in Dialetti, cit., pp. 42-63.
35

DOCUMENTI ETNOLINGUISTICI E FOLKLORICI

Testi narrativi
- G. Boccaccio, Decameron, Novella 1.9
- Parabola del Figliuol prodigo (Luca XV, 11-32)
- Episodio evangelico della Samaritana (Giovanni, IV, 1-30)
- Dialogo dellacqua e del vino

Etnotesti brevi
- Medicina popolare e farmacopea
- Credenze e superstizioni
- Usanze e consuetudini, fatti di vita quotidiana

Testi folklorici
Mondo degli adulti
- Stornelli e strambotti
- Canzoni
- Canzoncine e battute di contenuto socio-politico
- Canti, tiritere e battute contenenti allusioni maliziose
- Tiritere e battute legate a funzioni fisiologiche
- Gridi di artigiani e di venditori ambulanti, avvisi commerciali
- Indovinelli ed enigmi
- Wellerismi
- Chiapparelli e scambi di battute
- Orazioni, invocazioni, giaculatorie
- Formule magiche
Mondo dellinfanzia
- Ninnenanne
- Filastrocche e battute legate a movimenti del corpo
- Formule per la conta
- Formule di gioco
- Filastrocche per il girotondo
- Filastrocche per il gioco della pallamuro
- Tiritere dileggiative su persone e situazioni particolari
- Tiritere dileggiative sui nomi di persona
- Filastrocche legate al tempo meteorologico e ai corpi celesti
- Filastrocche legate al tempo cronologico e al ciclo dellanno
- Orazioni
- Inizi e chiuse di favole, favole senza fine
- Formule incantatorie
- Scioglilingua
- Formulette mnemoniche
Documenti etnolinguistici e folklorici
37

DOCUMENTI ETNOLINGUISTICI E FOLKLORICI




TESTI NARRATIVI
G. Boccaccio, Decameron, Novella 1.9 (Il re di Cipri, da una donna di Guascogna
trafitto, da cattivo, valoroso diviene)

Dnqua, dice chi mmal tmpantiche quanna Ccipro cra l primo r, dppo
chi Ggufrdo di Bbujjne va pijjato la Trra Santa, succsse chi na signra fu-
ristira annide m pilligringgio a vvisit l zeprcro. Ntramnte che rridavad-
ditro pann ccasa, quanno chi ffu rrivata Ccipro, llagguantnno crtmmene
scellarate.
Nun trovanno cunzulazzine da gnuno, a la fine pinz dann llamentasse dal
r. Quanto quarcuno li disse chi ssarbbe stato fiato spregato, pirch qqullo ra
trppo cojjne e nu li fregava prpio pi gnnte dil trte che ffacvono mallaltre.
Anze, passava spre pure man crte bbirbonate chi li facvono ma sso, tant
vvro che quanno quarcuno civa no mbrjjo llannava sfoc spra a sso e ccus
lo svergognava.
La dnna quanno sap la csa, smagnsa comadra de vennicasse, paricon-
zolasse di qullo chva passo, pinz bbne di stuzzic la cojjonggene dil r. Al-
lra che ffa? Annide da sso a ppiagne e li disse accus: Io nad cchi mmi
prisnto miqqu davanta tt a cchjdete dajjutamme, pirch ttanto me s bblla
charissegnata di qullo chh ppatito. Nvce sarbbe curisa di sap sslo na
csa. Mha da d ccme fae tu abbozz bbno bbno le cse de tutte li culre che
tte fanno questro. Che Ddio slo sa che ssio potvo f llistsso lu farbbe bblla
sudisfatta, armno mpararbbe da t a ssopport l trbbole mie cu la stssa pa-
cnza cme lo sa f ttu.
L r chi ffinanta qquel mumnto rarimasto marimpriorito, a ssent la
bbojjata chveno fatta man qulla pra cristiana, dtte no strzo chi pparva
guase che sse svejjava dal znno. Man qulla fmmena li fce ggiustzzia e dda
qul girno n avante ncuminci a ttratt l dilingunte a bbrutto muso e nun sop-
portava ppi quanno li ggnte volvonoffnna llonre di la corna sua.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
38

Parabola del Figliuol Prodigo (Luca, XV, 11-32)

N mo cva du fijje e l pi cciuco n girno ann ll e li fce: h, t! Dteme la


parte di la rbba chi mmasptta! A sti parle l patre si sent tralassat. E ppirch
mi vngha cchjda la parte di la rbba chi ddiche chad la tua? Perch io me s
pprpio stufato de st miqqu cun valtre a ff sta vita, a ttocc li bbve e gguern li
bbstie. Io vjjann vvia de qqu a ggodmme la vita. Ma fijjo mio, si p ssap ndu
vae? E mmjjo di qu ddi vita, chi nun ti manca gnnte? Io vjjo ann vvia a ddi-
vertimme. Dteme la parte mia!
E mmi lu sa d ccme fae a ddivertitte cu la parte chi tti tcca? Cme sarbba
dd: la trra, li bbstie, llordgne dil lavro.
Vennar gnicsa e ppijjar l quatrine! Nun ann vvia, ncontrarae li pne.
V vvia lustsso, a st mmiqqu s stufo, vjjo ann ndu si gde la vita.
Mi farae mor schjattato. Num mi frga gnnte! Vjjo ann vvia, te capito?
Pnzece bbne! Ch ppenzato.
Annarae a rrovina, annarae a ccattanno Num memprta.
Gurdeme! Ggi mmi s nvecchjato Mjjo! Accus mmorte prima.
Ammzzete che ffijjo sciagurato! Mammazzar quanno chi ssar ra.
E ccus qul pro patre li tocc ff stim la rbba dal pirito pi dd la parte mal
fijjo, chi ttutto cuntnto mont sul mjjo cavallo, snza d n zaluto, cu na bbrza
pina di bbcche, e ppart. Annide mar un antro pase luntano e ssi mise a scia-
lacqu cun quste qqullo. Li si msero ntrno crte scroccne, maschje e ffm-
mene, chi n quattre qquattrtto llaripulinno llrteme srde, e pp lo lassrno slo
cme ddn Farcccio. Manco a ffallo appsta, de qulle tmpe vinne prpio na ca-
restia da cane. Allra sso, aridutto a li peluce, nun avnnoce ppi gnnte da magn,
prov ann cchjda lavro n giro, ma cu qqulla carestia grzzia Ddio chi a la fine
trov n vellano chi lu prse pi ccumpassine a gguard l majjale. E ntanto va
smpre fame, e qquarche vvrta li toccava magn ppure la jjanna nvce de
dalla mal cico. Allra ancuminci a ppinz ma la su casa chva lassato e mmal zu
patre.
Portta mm! Ma guarda m p chh ffatto! H llasso la casa chi num man-
cava gnnte e mmiqqu n girno o llantro morar dde fame. Ma cme f a rripre-
sentamme dal mi p, dal mi fratlle? Co cche ffccia? Dppo qullo chh ffatto,
ch vverggna.
E ntanto lu stmmeco li caraujjava e li dicva: Chae fame. E sso facia:
S, annamo! S stato prpio nfame, num mreto cumpassine.
E vvia, ariseguet quarchantro ggirno, ma na sra, ntramnte chi gguardava
ma li stlle, sintse scta cme da na vce: li parva l zu p chi lu chjamava.
Emb, sne! Annar ll, li dicar mal mi patre si mme gurna, dda mtteme pi
ssrvo, armno mill ad ssicuro chi sse magna.
E ffu ccus chi na mattinabbonra emp la zzucca dillacqua dil pzzo e ppijj la
strada pann vrzo casa. Gnitanto si sintiva avvampasse su ppil viso da la verggna
Documenti etnolinguistici e folklorici
39

e ffacva: M arid arrto. Ma pe aridicva: Ma nne, avante! Nun zar ppi l


zu fijjo, far l garone.
E ntanto manco si naccorgva ppi ddavcce n vistitccio lgro, la bbarba lnga
chi pparva n vcchjo e gnuno llavrbbe assomijjato. E stu viaggio travajjato dur pi
qquarche ggirno e adra prpio finito. Dice: M, mi crco e mmro. Quanno che
arzanno llcchje cus a ccaso vidde davante a llue nfra la nbbia la casa sua, ancra
m p lluntano, cus chi llarivnne m p ddi frza, e ariprse via co ppi ccre. Ntanto
l zu patre tutte li mattine stava mell sul palazztto di casa sua a spettallo, e vvidde n
mo mo strppio ven vvrzo casa. Quanto llariconbbe: Qu ad l mi fijjo!
Sibbench vvcchjo cumadra, curze ggi ppi li scale cme n gioventto, e l
zrve dcheno: Rig, qu ad ngojjito! Ma che ngojjito! Nu lo vedte? l mi fijjo
ch rrivato, rrivenuto! E li va ncntro a bbrcciaprte.
Bbench gnissunantro llariconoscsse, lue adra sicuro chi ddrnto a qqulle
stracce e qquel barbne cadra l zu fijjo. Va ll, llabbrccica e li fa: Fijjo mio,
adro sicuro chariverrae!.
E l fijjo dice: Ah t, s no sciagurato, num mreto ppi ddssa vstro fijjo, ma
l pggio de li srve! rzete, n, s smpre l fijjo mio suspirato! Sapsse quanto th
spettato! Ma m s ccontnto cha la fine s rivenuto a ccasa: adre mrto e ss ari-
suscetato! E mmal zrve li fa: Valtre sbrigteve! Annata ppijja l mjjo vistito, fa-
ctele la bbarba e llavtelo, nfiltele mal dto llanllo dro ppi ggrsso,
ammazzate l vitllo pi ppatllo che ccmo, annata cchjama l parnte e tutte
llamice! Sha dda magn e bbva e ff ffsta e bball ttutto l vicinato!
cchete che ssul pi bbllo di la magnata, l fijjo pi ggranne chi vvne da la fra
stracco mrto. Sentnno tutto quel baccano chi manco si sa, domanna ma n zrvo
chad succsso.
Ad ssuccsso chi l tu fratllo, qullo chra partito cu la rbba, ad rivenuto
sprco e ppovartto che n ce se crde, e l tu patre jjha vvorzuto fajje la fsta.
Prca madro! Guardarnne! Sintite m p chi rrbba! Sha dda f ffsta ma no
sciagurato, n vagabbnno pggio di li latre? Sto scialacqune gjjo snza capc-
cia? E nun volva jjentr drntal festino. Chjamnno l vcchjo e allra l fijjo
granne jje fce: Ah s? Io th sservito smpre, h ffatto llintersse di la casa, h
llavorato llanne e llanne cme m bvo a ccapccia bbassa, e ttu manco mhae dato
mae n craptto picch mi lu potsse magn cullamice mie, e nvce pi sto scioparato
che ttha mmagnato l quatrine e sse ll ggiocate cu le trjje fae na fsta chi n z
vvista mae, e ddae da bbva ma ttutto l vicinato!
L patre carmo carmo jjarispse accus: E ppure tu hae raggine, fijjo! ssa
bbno! ssmpre l tu fratllo. Per ha da penz chi l tu fratllo, povartto, sra
przo, ra ito furestiro, quase chi mmoriva de fame a gguard li bbstie pillantre
e io stavo pe mmoricce da la pna. Nvce adsso chad rrivenuto, carmo la ppace
drnto casa e ddrnto l cre. E ppe lu sae bbne: qullo chad mmio ttuo e gnuno
te lo tcca! Ma adra ggiusto chi ssi facsse fsta, n te pare?.
E magnnno tutte quante felice ccuntnte a ccrepapanza e ssembriacnno spg-
gio chi pe ssanta Rsa.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
40

La Samaritana (Giovanni, IV, 1-30)


Arrivate chi ffunno al pzzo, si fermnno, e Ggis si misa ssda mill vvicino,
ntramnte chi llapstele annidono al pase a ccromp l damagn. Dill m po-
chtto cchete charriva na dnna cu la bbrcca e ssi mise a ttir ss llacqua. Al-
lra Ggis li disse: Mi fae bbva, chi cch sste?. Qulla lu guard m p
trasecolata e li disse: E ccme! Tu chi sse ggiudo chjde da bbva ma mm chi
ss ssamaritana? Allra sso llarispse: E ggi! Ma si ttu ssapve chi ss io chi
tti chjdo da bbva, sarste tu a cchjdemolo, e io te darbbe acqua viva. La
dnna chi n capiva qulle parle, li chjse: E ccme p f a ddamme da bbva ma
mm chi nun chae gnnte pi ttir ss llacqua?. Dnna, dnna! Tu nun zae chi
llacqua chi ddico io, man chi la bbve nu le vne ppi sste. E la dnna segui-
tava a nun cap.
Ntramnte arrivnno llapstele e ssi meravijjnno na massa a vvda l Zignre
che pparlava cun qulla fmmena, perch l ggiude cul zamaritane nun ze la fa-
cveno pi gnnte, e li dsseno: Mastro, magna, t!. Ggis arispse: Io h dda
magn n damagn che vvantre mica lu conoscte. Llapstele si guardvono ntra
de lro e mmanco lro capveno. E allra Ggis, seguitanno a pparl cun qulla
dnna, li disse: Va a cchjama l tu marito!. Nun ce llh, llarispse.Ad vvro!
Ci nnhae avute cinque e qqullo che cci stae adsso nad l tu marito. La dnna
si sturb e ddide m passo arrto e ddisse: Chae raggine. E ccerc di cambi
ddiscurzo: Vggo chi ttu se prufta. Dimme m p ndad che ssha dda preg?
Mill sul mnte cme facvono li nstre patre? E vvaltre dicte chi ssha dda preg
a Ggirusalmme. Dnna, sa che tte dico?, choramae ad vvinuto l tmpo chi ssi
prga dapertutto. E va bb, mapr io s chha dda vin l Missa e qquanno ven-
gar ci dicar sso cme sha dda f. L Missa s io chi st a pparl cun t!.
Tutta m btto qulla cap gnicsa e ccrse e pp curze a cchjam ttutte l paesane:
Currte rig! Ggi mmal pzzo c n cristiano chi ddice da ssa l Missa e ha
nduvinato tutta la vita mia. E ttutte crzono ggi e li bbattinno li mano.

Dialogo dellacqua e del vino


Dicva llacqua mal vino: Snte, fratllo! Tu tavante da port lligra mal
mnno e mma llmo dae la frza. Ma aricrdete chi ssi ttu nun ci fusse, l mnno
annarbbavante lustsso; nvce si mmancasse io, manco tu ci sarste e l mnno
sarbbe na palla arinzecchita e ssnza vita. Lu s chi llmmene vnno pi bbne
ma tt chi mm, ma qu ssuccde pirch llmmene si scrdeno trppo di qulle chi
li fanno dil bne. Lu s chi qquanno la tu matre ua ad mmatura, m piacre a ssa-
purilla, ma ppirch io th ttinuta n vita e ttu sce da li vscere e sse piacvele
a ggustatte, e nfina qqu va bbne. Ma quanno mi pjjeno e mmi fanno divent
vvino snzua, avarste da ssa tu l primo a sintitte offso pi qquellimbrjjo. Lu
vgghe, io pirch s ttrppo bbna st zzitta, sinn avarbbe davantamme di quel
Documenti etnolinguistici e folklorici
41

cambiamnto e dditte: Ah bbllo, lu vgghe, io bbinanche chi ss acqua, psso


pure divent vvino. Eh, chi ni diche? E pp a li prze, male chi vvada, in acqua s-
lusse, va bb?
Cara surlla acqua, tu cchae cnto e na raggine. La prima cchi s la rig-
gina di la vita, nfino chi vvnghe ggi ggiudizzisa. Ma quanno ti pjjeno chi ddi-
vnte alluvine, lu sanno qulle poracce chi li prte via gnicsa, pure la casa, e li
fae mur affugate li vacche e l zumaro e mma llro li tcca arrampicasse sullar-
bre e ssul ttto dil casale pi ssarvasse. E ppo m chi llmo s ncivilizzato chi ttha
pprto drnto li case cu la funtanlla pi la su commidit, tha pportato pure ma li
stabbolimnte e ddrnto ma la frbbiche. E qquanno ariscappe di ll ha cambiato
di culre e ss avvelenata, e mma li ggnte li tcca scapp vvia chi mmanco pi l
muso ci si pnno lav e nun ti pnno pi bbva chi li fae mmal l fdeco e llartre
vscere, e pp mreno snza sap chi mmale channo avuto. E ssi nun ci fusse io
chi llaristorasse cu n gocctto di dabbva! E pp lu sae chi ddicva Mco di Ti-
mitillo? H ttrvo um mdeco bbravo davro: mha ddtto chi h dda bbva l
vino! E allra sa chi tti dico? Cercamo da st bbne n zalute nue, pirch si ttu di-
vnte sprca pillinguinamnto e io pijjo di cerqune e ddi muffa, allra n valmo
ppi gnnte n io n ttu. Ma pir n ccrpa nstra e ss ssmpre llmmene chi
cci fanno divent ccuss, si nun ci custudsciono cmad priscritto. Ma pir
ppggio pi llro!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
42

ETNOTESTI BREVI

MEDICINA POPOLARE E FARMACOPEA

Acqua e jjo sbattuto.


Nel sederino infiammato del bambino.

Co la scrza dellrmo se fasciava la ferita, llaringomava. Co le bborziche


dellrmo, cra lljjo de san Giuvanne. Se cojjvono la mattina de san Gio-
vanne, pe le ferite, se sfragnvono dntra n recipinte pariccjja lljjo che
sserviva paringomm le ferite.
(vd. sotto: Se uno si fa na firita...).

Co le gocctte djjo callo ce pulvono llorcchje a le fijje co la pzza.


Rimedio per lotite.

La bbrra de bbasto pe li prri fa bbno.


Si lega il porro con un crino per farlo seccare e cadere.

La conzleda nrba a ffjje rade, cme na spce la spinace, e ppr fa l frutto


sottotrra, tutte radechtte bbrotozzolse, che ssi pstono, e cce se fa ccme n
empiastro, si fscia ndve c l male. Si uno se smve m pide cme sia, se fa
na fasciatura co qqulla rbba ch ccme l gsso.

La gmma dellolivo dice che ffa bbne pel mal de dnte.


Lenisce lodontalgia.

La ragnatla pure su le piaghe se mettva, spce la fulina del cammino, spce


le piaghe de le bbstie.
Come disinfettante asettico per ferite o piaghe.

La sanguenlla nrba cme la gramgna, che ffa n fire cme na stlla, con
tre quattro rame che ss rraspse. Allra, se pijja, se fa m mazztto de ste file
raspse, e sse mtte su ppel naso e sse fa m p de vrte s e ggi fino chsce l
zangue. Ce se ggiocava.
Usanza di ambito infant.

Le pnte del rgo, crte per agsto, se mettvono dntro n fiasco, na crta quan-
tet, p se tngono ar zerno a la ntte e al girnar zle, fina che ss, hanno
scolato ggi l zugo, che vvne cme n unguentino dnzo. E qqullo se mtte ne
le crtte del ptto di le dnne. Pure pe le morrede.
Documenti etnolinguistici e folklorici
43

L crispigno facva bbne ppure pe la frussine dellcchi, ce facvono llim-


piastri.

L fle de majjale sattaccava su ppel cammino, saddoprava pe le ferite. Spce


le bbstie li si mettva la fulina del cammino ne le piaghe.
Come disinfettante antisettico per le ferite.

L fumestrno m medecenale, mapr nun z perch ffa bbne. S cche ffa mmale
se la mgnono l cunijje. Cce mrono.

L mi p quanno stide male pi mmor, li frate cappuccine li dideno nrba chi


li fce bbne.

Man qulle chadreno ammalate di tirzzia, pi gguarille, dice chi li dveno a


bbva llva frsche cul pidcchje drnto. Li facveno magn le pidcchje snza
che sse nnaccorgvono, dntrallva, le mannvono ggi, li facvono bbno.
Rimedio contro litterizia.

Panechino, lue le conoscva tutte llrbe, che llannava ff ppe le frate, che ffa-
cvono le medicine. Sar mmrto, n ze vde ppi.

Pel mal dsse ce mettvono l mattne calle.

Pi la pormonite se mettvono le mignatte.

Pil mal di panza se bbeviva llcqua panata.

Pil rifreddre se facvono l fumnte de smmala bbruciata e sse bbeviva l vino


callo col zzccoro.

Se facva l bagno nel vino a li fijje dbbole de zzampe, racchidinse.

Se facvono le bbagnle de pajja bbagnata su li cotgnele.

Se mettvono le pectte de fichi dndia stto le tmpie pel mal dcchje.

Se metta lljjo ndun tegamino, se faca lljjo ferrato pellorecchjne.


Applicazione di impacchi dolio caldo, in cui si immerge un ferro rovente, contro i dolori reu-
matici o per ungere le ghiandole gonfie.

Se uno si fa na firita, quann dde sti tmpe, pijja n ramtto de rmo, lva la cc-
cia, co na strisctta, e cce se fscia la firita. Com pche ggirne sarimrgena.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
44

Si n fijjo cva la bbronchite, si pijjava n fjjo de guadrno co ttutti bbuchi fatti


collaco e jje se mettva sul ptto, pe se sgocciolava spre la cra de na can-
nla de sgo.

Su le ferite se mtte la tla de ragno; su le crtte e le piaghe la pce o la fjja


del rgo distillata; le bbagnle cul vino pe rrinforz la vista; le chjarate e rr-
dica de conzlida pistata su le smsse del pide; cnnere calla pel mal dssa;
fjje de crispino pel mal de dnte. Parifresc llcchje, fanno bbno le bba-
gnle cullacqua dil fire de sammuco oppuramnte acqua co ccnnere di pajja
abbruciata. Lljjo ferrato pillorecchjne, fumnte co la smmala pil catarro,
petrjjo pil pidcchje. L dnte frace le cavvono l frate cappuccine de sam
Polo.
Rimedi di vario genere.

Su le piaghe del zumaro, pe n fccele ann le msche, ce mettvono llossign-


ne de la rta del carrtto.

CREDENZE E SUPERSTIZIONI

Adsso n ce s ppi, na vrta dice che ccrono davro le strghe. Pijjveno


frma de gatto nro, uscvono l venerd. Si mettva la scpa su la finstra pi
scongiuro.

A le creature n zha dda mtte l nme de ggnte vive, perch li saccrcia la vita.

Bborbtta la marina, l tmpo se cmbia. Quanno la marina sborbtta, ssgno


che l temporale vvicino.

Canta la raganlla, dumane pive. Chjama llacqua.

Caros l plo de le bbstie e li caplle de li cristiane n zha dda tajj co la luna


crescnte, senn ricrsce sbbito.

Co la canna e ccol zanguinllo n ze p mmen le bbstie, perch channo me-


nato l Zignre. Le vetturale num menvono le bbstie co la canna, perch
ccvono menato l Zignre.

Dppo tre nnbbie a ffila si dice che ppive.

Era cme n zgno di bbn agrio pe ttutto llanno, a mmagn llua a ccapo-
danno. Magnvono llua acciocch ttutto llanno gna bbne.
Documenti etnolinguistici e folklorici
45

La cratura che nra bbatiata nusciva di casa.

La dnna grveda m potva f ss l cotne, sinn l fijjo nasciva col budllo nel
cllo. E non dovva pass sstto le filagne de le vite.

Le patate fanno divent ssrde.

L fijjo bbatte llgne del ditne pi n f ppive, ccus l patre rsta n campagna a
llavor.

Li prime ggirne dillanno reno se dicva illnice, dalluno al ddice, p si tor-


nava nditro. Secnno l tmpo che ffacva n qulli ggirni, se nduvinava l tmpo
dellanno.

Llmo ciuco, che scappa gni venticinquanne, mettva paura.

L primo dellanno, se ssgne l frate sgno che tte vne a pport vvia, se campa
pco. Se incntre n vcchjo, se campa parcchjo.

Na bbottijja djjo che ccasca prta disgrzzia, una de vino allegria.

Pi ppot ssegn, na dnna va da ssa matre de stte fijje.


Requisito necessario perch si ritenga una donna dotata dei poteri magici di guaritrice.

Pi qquaranta ggirne dppo sgravato, facva male a llavasse collacqua frdda.

Quanno se comnciona sbianc llorcchje e a ddivent ggialle, la mrt


vvicina.

Quanno se spezzava n ombrico, allra piovva.

Quanno vde la luna col crchjo, llacqua vvicino.

Rotolasse pe ttrra a li prime trne de marzo fa bbno pel mal de panza.

Se l gatto gratta la scpa, cmbia tmpo.

Se la dnna ncinta le vne vjja de magn quarche ccsa, ha dda st ttnta


ttoccasse, senn lo fa ssegnato.
Sulle voglie insoddisfatte delle gestanti. Se la madre tocca con la mano una parte del corpo,
alla vista di un frutto, di un cibo appetibile o di una bevanda, che non pu gustare, di un ani-
male o cosa ripugnante, in quel punto il figlio recher fin dalla nascita una macchia della
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
46

stessa forma e colore. Onde occultare la voglia, le gestanti si toccano alla bisogna nelle parti
meno in vista (glutei, cuoio capelluto dietro la nuca, sotto lascella).

Se lva cul dnte lo stizzo mal gatto, ditro la cda, pe ffallo ssa pi ttaccato a
ccasa.

Se ppive ne la ggiornata, vrzo sra, quann la mattina ggi sse p nn lla-


vor uguale. Perch qquanno canta l cucco, la sra mmllo e la mattina
sciutto.

Si uno nasce dppo l primo venard, se dice ch ggjjo pirch li manca n ve-
nard.

USANZE E CONSUETUDINI, FATTI DI VITA QUOTIDIANA

A Cncia! Llte ntso dnn Arcste? Quanno vde n frcciolo de tmpo cattivo
ncomncia a sduendel le campane.

Al Bojjicame smpre che mme toccava de ntte, na vrta me succsse che vvdde
che mme se secc llacqua, e mme tocc ann ss a vvde che ssuccedva, che
ra e cche non ra. E ddefatto arrevae s ne le piscine, e la trovae che llvono
mannata dntro la piscina pe ff l bagno. Crono du mmene che ddntro, che
stvona ff l bagno. Du carabbignre! Col zappne che ccavvo, arivortae
llacqua pe rremannalla ggi ppe llrvio. Nzmma me fce sent che llacqua
lladdopravo io, che nun ra bbenfatto che llro llsseno ggirata. Ma se io n
qur momnto, snza dille gnnte, sse prso le vestite ce llsse portate via,
cmannava ffin? Si ro n antro, llavrbbe pure fatto.

Allpoca de la potatura veniva n ucelltto che ccol fischjo dicva: pot pot pot!
P, dppo quarche ggirno dicva: putimpala, putimpala, putimpala!
Il verso delluccello viene reinterpretato come esortazione a potare e palizzare le viti.

Cannveno a rriccjje le fiche de sumaro co la scoptta, la paltta, l capagno


o la carila.
Sulla raccolta delle deiezioni animali da utilizzare come concime.

Co la scabbisa ce se fanno le scpe pe ppul llara. rresistnte.

Co le cde de vitbbia quann pprimavra che cccciono, che ss cco le punte


tnere, se cciono, se lssono, e pp se connsciono glio sale acto o llimne,
Documenti etnolinguistici e folklorici
47

e sse mgnono cminzalata. Qulle de lppolo lo stsso. Appna nsciono s


dda la trra, fina che ss ttnere, ce se fa la frittata. Ppure le strgole.

n zomaro chha ppotato pe pprimo. Che pprima dice lluva no lla potvono, l
zumaro nvce va magnato nvce n qualche ppsto chva spuntato le cape, e
ll lluva ce vnne mjjo, e ccos mparrno a ppotalla.
Vedi infra: La potatura...

ra qullo che sse prze la mammana pi la strada. Stava de casa n campagna


co la mjje chva da partor. Attacc l carrtto e ann a ppijja la mammana a
Vvetrbo. Salinno: Tenvete h, comm!. A ccianche ritte ccascata a parte
dditro, tutta na vrta. Lue n ze n ccrto. Quann rrivato ggi ch scso:
Comm, smo rivate!. Va ll e la mammana n cra ppi. Aripijja a ccapzza
la bbstia, arid dditro, a ccerc la mammana, e anze che llancontr non tanto
distante. Comm, ve ste fatta male? h, stavo mjjo prima! L, mett-
teva ssda dntra la cassa nvce de st dditro su la tala!

ttradizzine che Nno ha scoprto per caso sto frutto che nva visto mae.
Nha ffatto na bblla magnata, ha ntso chra bbno, e le vinne penzato da
mtta pparte l zugo, llha ffatto ferment, e nha ffatto na bblla bbevuta e cci
s imbracato.

Fina la prima gurra, pi ssantAntgno cra la cavarcata de fascinare e ca-


vallare al Dmo. L zignre de la fsta portava n cro grsso a ssantAntgno,
dava man tutte le ciammlle pe rrigalo e l pranzo.

La pianta ccme la vita dun mo. C ppco da f. La linfa, quel zugo che nn
chjamamo linfa, ccme l zngue, che ccrcola nel crpumano, n.
Sulla vite.

La potatura llha nventata l zomaro. Che pprima dice lluva no lla potvono, l
zumaro nvce va magnato n qualche ppsto chva spuntato le cape, e ll llua
vnne mjjo, e ccos mparrno a ppotalla.

La vita sta mmjjo coprta. Quanno la trra llavorata, che ccomncia vven
llestate, ha dda ssa coprta. Pe mmanten la frescura pe ttutta la staggine.
E ppe bbesognerbbe a scarapalla spsso, im mdo che la trra fsse smpre
sffice. Perch sse cci pive, la bbattuta dallacqua, pare che, dice, ha ppiovuto
e mmantne. Envce n! Dppo m p de ggirne, sasciutta de ppi. Nvce,
quanno che la trra llavorata, n zasciutta la trra, se mantne frsca.
Sulla coltivazione della vite.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
48

Le pste, appinzutate, se bbattvono col majjo de lgno fatta ppippa. Piantato


l psto, se passava a ff llincrcca col rncio, co n antro psto ditro pac-
conzent. Sullincrcca ce se mettva la prteca. Se legava col zarcino, se facva
na legatura gni psto, co n zarcino grsso, chjamato bbacchettne.
Sulla costruzione della pergola.

Llrba mra, speciarmnte quanno che ccra l zme che ffa ttutte palline, se
psta bbne bbne fina fina, che vvne chjamata cccola, e sse bbutta
dntrallacqua ndo c l psce, e lo fa mmor.
Sulla pesca di frodo.

Llottobbrate le facvono tuttanzime le socet di la Rsa, de la Stlla, de li


Stranite, co na rillegrata pi ttutte le famijje co ppranzo e bballe.

L lutto pel mrto se portava pi n anno.

L muratre fanno fsta l girno de santAntgno.

Lo chjamvono imbratto pel majjale crta rbba ctta, l cavolccio speciar-


mnte. Channvona ccerc l cavolccio dinvrno, ggi ppe le cannte ma le
prde, ntrna Vvetrbo, e lo facvono bboll.

Lo spaccaculo se apre, ce se ggiocava cu le fijje. Si dice: Apre m p qqusto!


Quannuno llva aprto, dice: Ha spaccato l culo cme na gallina!
Gioco infant.

L patrne dovva compr l zorfato de rame. E l zccio pompava l ramato su la


vigna. Le canne, l patrne le dovva mtte, l legname l patrne. Dppo, n rtimo,
spartvona mmo.

L piccasrce appna scappa da la trra ccme li sprici. Fa bbno pi li rne.


Io llh mmagnato, bbno, ctto cme li punte de le vitbbie, ssaporite
bbno.

L zammuco na pianta che ccha llnema dntro. Se pijjava u rramtto de na


crta grosszza, se levava llnema. P se facva l mneco de lgno, se facva
d palle de cnepe, simpasticava, se nciancicava m p cu la bbcca, p se fa-
cva d palltte, unapprssallartra, e scoppiava. Facva bb! P sarimettva
la palla da capo, nantra bbtta: ntn! bb!
Gioco infant.

Mariccontava la mi scera, quannrono ggiovantte col zu fratllo chann-


vena bball, e annveno pura ffreg qquarche vo dntral gallinaro. Allra
Documenti etnolinguistici e folklorici
49

m ar bujjo, l zu fratllo Ggiacomino annde ll mal gallinaro e pprse n vo.


Cra qullo slo. Ll al bujjo, lo ropp pe bbvelo, e qquanno lo mise ma la
bbcca m momnte moriva, chra qullo gjjo, da quanto puzzava. Stava ll
ppe llnece.
Me dicva l mi scero che llue cva na vigna, che cce s le confine, sta vvicino
a nantra. E ccos vnne na grndene, al vicino suo fu ccolpita da la grndene.
Lo sae, qui arriva e ddi qqua non fa ddanno, e qqulla sua nvce nun cra ri-
vata. Allra qulle srono rrabbiate: Cump, e vve che ccte n antro patre-
trno? Varda che ssha dda vda, qusta mia ttutta rovinata, e la vstra nun
c gnnte! E ccos, n girno quannanntte ggi, trov che ccrono le vite
tajjate. Qulle pellinvdia llvono tajjate m p de vite.
Me la raccontava la Naarna de mastro Pitro Cccia chro fijjo. Maricrdo
slo li stroftte chhanno cantato al pranzo. Dice la spsa: Vigna ro e vvigna
s, / curtivata ro e ppi nun z, / e nun z pi qqual raggine, / mi ha bbando-
nata l mio patrne. L marito: Vigna re e vvigna se, / curtivata re ppi nun
ze, / ve saprne la raggine, / cco l guanto e l padigline. Lu stmma. L r:
Alla vigna io ci andae, / una pmpina toccai, / ma per la corna che h in tsta,
/ non toccai uva ne bbna ne ccrsta.
Protagonisti della favoletta, nota gi dal medioevo, sono un uomo, sua moglie, sospettata di
adulterio, e il re che inavvertitamente entrato nella camera, dove stava riposando la donna.
Questa, nel corso di una tenzone in versi, servendosi della metafora della vigna, dissipa il so-
spetto del marito nei confronti del re. Una versione viterbese di tradizione orale stata gi
pubblicata, alla fine del sec. XIX, da S. Prato (Lorma del leone, racconto orientale consi-
derato nella tradizione popolare: saggio critico, Romania, XII, 1883, pp. 535-565; XIV,
1885, pp. 132-135).

A mmtta na bbiffa su le trre dartri. Passato l venticinquaprile l girno de sam


Marco, se piantava la bbiffa, sabbiffava la vigna, ce se mettva na bbiffa arta
na canna, anche n cannne due aggiuntate. Pe ccojjonlla. Che navvano nco-
minciato a llavor la trra chra tutta sda.
Vedi infra: P qqui cra nosanza che pprima

N lavro fatto male presmpio ne la vigna, quanno se sfonnellava, se ccra


quarcuno m p ffiacco, pe sseguit n qullaltre facva le copertre. Tirava la
trra di qqua ddi l, e sstto rimanva sdo. E ccos, se facva bbravo cme
qqullaltre, per quann charicarzava, qullo che llavorava bbne, annave
mjjo di qullaltro. Perch qqullo dppo, de stto trovava la trra tsta. Ari-
manva male e ffatecava de ppi.

N campagna se piantava na crce de canna co sspre tre rramtte de parma


bbenedtta legate.
Usanza con funzione apotropaica per scongiurare la grandine e i temporali.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
50

Nvce im princpio lo facvono col cardo scco, chanc ccva li picchi, e scar-
dvono la lana co qqullo, co la pianta del cardo.

Pi la grndene fino a la prima gurra sonvono la campana e sparvono le fu-


cilate.

Pi Nnatale, l fijje mparveno l zermne e pp nu lo dicveno chveno verggna.


La cenarlla de la viggijja, prima de mttesa mmagn si dicva l Crdo, p ve-
nvono l parnte, spce si ccreno li fidanzate, e ccu la tmmela saspettava
pann a mmssa de meantte.

Pi ssam Bicio l prte ognva la gla co na canneltta nta djjo pil mal de
gla e spce le spine de psce. P se comprvono a la fira le ficha ppalla nfi-
late ma la vitbbia.

Pi ssam MicchlArcngelo si preparveno li sme dillua e ssi dava l via a la


vennmmia.

Pi ttutta llottava dppo li mrte, crono dnne channvonal camposanto a


dd llorazzine pel mrte di le famijje che le pagvono appsta e li dvono
ppure na bbottijja djjo pel lume.

P qqui cra nosanza che pprima, quanno che sse zzappava la vigna col frro,
che ssi sfonnellava, se ppassava l venticinque del mse daprile, allra ce met-
tvono la bbiffa. Pijjvono na canna, ce mettvono n giornale da capo, e llab-
biffvono. La bbiffa vorrbbe d, la mettvono su m prato, dovva sse
riguardata che n ce dovva pascol nnessuno.

Primma esestva qusto, che qquanno n crono nzetticide, se ssi vedvono le


purcine ne le facile, e le ruche ma la vigna, allra se chjamava l prte. San-
nava ggi e sse facva la bbenedizzine.

Quanno cra quarcuno chi pparlava scorrtto, si ccreno li fijje ciuche, li si


dicva: Sta attnte, chi cc la quarsema!
Quarsema, al pari di frasca in altre espressioni analoghe, termine sostitutivo per bam-
bino. Si usa per avvertire di non trattare argomenti osceni o sconci in presenza di minori.

Quanno no sciamo dape va vvia, si crca dannallapprsso, e sse dice: Ab-


basso la mastra! abbasso! P se bbatte con du pzze de frro, oppuramnte
un campano. Se chjmono fino che sse vannattacc n qualche rramo, ne na
pianta quarzasi, tutto n rampazzo fanno, ll sse frmono. E ddppo, se va ll co
n zcchjo, co na bbtta spra cscono tutte dntro.
Documenti etnolinguistici e folklorici
51

Quanno se faciva la scampanata a li vdove, li spse scennvono ggi cul quar-


tarne del vino e ttutte cuntnte. Mal mi nnno, quanno spos la trza mjje, a
la scampanata bbussveno pure na bbtte vta.

Quanno se lavorava n campagna, se bbeva tutte da la stssa bbarlzza. Se dica:


Attnte a num prda l turo! Abbada che tte tcca ann ddorm co la patrna!

Quanno sariccjjono le vite, se mttono, se stnnono davante uno che sta bbas-
sato, e mana mmano se raccjjono fina che cce se cava rrggene na bbrac-
ciata, o se lgono sbboto l ppe ll. Oppuramnte dppo, se passa n zguoto,
saccppiono magare le manciate, secndo le fasce quanto s ggrsse. Ebb, le
vite tanto, cme le mtte ssmpre n vrzo slo. Si mettvono tutte da na parte,
che pp dppo servvono pellinvrno pe ff l fco.

Quanno se svinava, se mettva la chjave ne la callara pe n f ppijj dde rame l


msto. Ce s che mmettvono l zrde de rame pe ffalle pijj ffrza. L catenc-
cio nfocato o l tizzne ardnte.

Quanno se vde pinzo, v dd dice: Questanno ce nn ppca. Quanno


llcchje s ttnne, pine, ch ggrvido, si spra bbonnnzia. Si rritndo, al-
lra ssgno che cc lluva dntro. Si ppinzuto, allra nun c. L prunsteco
si f llanno prima, quanno che la vignha ccacciato.
Pronostico sulla vendemmia.

Sam Martino ra la fsta dellmmene sposate.

SantAntgno pi la su fsta nvita ma ssa Llurnzo a ccasa sua ch ffrdda, e ssa


Llurnzo pi la su fsta nvita ma ssantAntgno ma la su casa ch ccalla.
Sunto di favoletta, riferita alle date in cui si celebrano le feste dei due santi: quella di san Lo-
renzo cade nel cuore dellestate (10 agosto), invece laltra di santAntonio abate in pieno in-
verno (17 gennaio).

Se ra qulle coltrinucce co na bbstia, che llavrono da na parte sla, se ggi-


rava ntrno, e ccos si lavra smpre da na parte. Si sse riva scarz la vigna, si
bbuttava la ftta in fri, e qquanno se dovvaricarz, se ggirava a ccontro-
snzo, e sse bbuttava la trraddssa le viti.

Se ggiocava col brchjo de nce, spaccato n du parte vte. Una se metta su la


bbcca e qquellaltra si strscia spra. Movnno la bbcca fa n crto sno.
Di ambiente infant.

Se potava tarde, perch sse dicva che la vigna cacciava pi ttardi, im mdo da
potlla sarv ddal glo, da le bbrinate. Cme pprovrbio non ze dicva, ma ssi
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
52

sapva nzmma, parcchi ce stvonattnti. Pr, si facva ppure l danno che


ddppo la vigna, la vita piagnva e sse levava m p di fertelet nzmma. Quanno
che mmovva la vigna, allra, ggi ra n zugo, e pperci ra danno.

Tante vrte, quanno qqui ccra un ragazztto chancra a sfonnell no ra b-


bele, li facva bbatte l fnno avante. Ccos qqullo che vvenvapprsso fatecava
de mno. E ste ragazztte cavvono um bednte, che ssarbbe l frro, che sse
chjamava cardinale. Perchra n ferrtto m p ppi lleggro. E ccon qullo ce
bbattva l fnno avantal patre, e llajjutava.

TESTI FOLKLORICI

Mondo degli adulti


STORNELLI E STRAMBOTTI

Affccete a la finstra, si ammazzata, / mnico di paltta arruunita, / copr-


chjo di marmtta mporvarata.

Affcciate a la finstra, ricciolna, / de tui caplli dmmene na rama, / li mtto


nellorlggio pi ccatna.

Al Bbujjicame llacqua calla bblle, / bbna pi ffacce li bbagne calle, / pec-


cato pir chi ppuzza di ciplle.

Allarmi allarmi, che l tamburo sna, / li turchi snarmati a la marina, / la


pvera Rosina ppriggionira.

A Ppiazza drba ci s qquattro lne, / da quanno stanno ll s bbne bbne, /


fanno figura di quattro minchjne.

Bblla di qqua ddi ll, bblla pir tutto / e nni la legatura dil zinale, / quanno chi
ppisce mi pare n condutto, / mi pare la cascata chi vva l mare.

Bblla mia, / si vv vin cu mm, ti prto fra, / si tti piace da tribbol, s na si-
gnra.

Bblla, non ti vant si mmhae lassato, / che io mi vanter di altre cse: / th


mmsso la manal ptto e tth bbaciato, / nel giardintto tuo h ccrto na rsa.
Bbellina, llaltra ntte vnni al tu ltto, / pe vvde se ddormivi o sse vvegliavi, /
una mano la tenvi al ptto, / un ngelo del clo me sembravi.
Documenti etnolinguistici e folklorici
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Bbianca cme la nve di montagna, / bbianca cme desdera l mio cre, / mi s


venuta apprsso cme na cagna, / quanto s bbrutte le pne damre.

Bbtteme ggi la ggiacca cul curtllo, / vjjo ann bbve allosteria del gallo /
e vv dd na lezzine al tu fratllo.

Cavte le ricctte fatta mmlla, / stto c l pidocchjtto che cce bballa, / la


prcia ce la fa la sintinlla.

C n impiegato a ccnto lire al mse, / la mjje mrcia n bbito de raso / e cce


le fa pport le pnne tse.

Centmmene vistite tutte bbianche, / centmmene gajjarde assae distinte, / na


fscia rssa li guarnisce l fianche.
Sui facchini della macchina di santa Rosa.

Che ssrve chi vvinite piano piano, / tanto la camminata la capimo / e la ca-
pimo um mijjo di lontano.

Chi la fa la pnza: / se smo pesate tutte a na bbilncia, / vorrbbe f co vve


la conoscnza.

Colr anchnne / cme la fijja de Cintte la ppi ggranne, / qulla che dda na
parte smpre pnne.
Vd. infra: Fiore dacchnne...

Curre, vorptta mia, curre, vorptta, / non zmpre trovarae la strada piana, / ma
quarche vvrta pure llaristrtta, / curre, vorptta mia, curre, vorptta.

Dntro la casa mia ce sta na cunna, / vne, Nintta mia, a ff la ninna, / che tti
la canter la ninna nanna (var.: che io ti canter).

Dntro Reggina Cli c na bbranda, / vne, Nintta mia, a ff la ninna, / che tti
la canter la ninna nanna.

Di stornlli io ni s na lga, / llh llegate tutte a ffila ffila, / e llh pportate a


la fontana a bbva.

Divolo dillinfrno, fatte frate, / p valla ccunfess la bblla mia; / si nun ti


dice tutte l zu peccate, / diavolo, vne e pprtetela via.

E cchi mmimprta mm si nun z bblla, / tanto c lo mi amre che ffa l pit-


tre, / e mmi dipinger cme na stlla, / e cche mimprta mm si nun z bblla
/ lar llal, lar llal.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
54

E ll ggi nntte e lo patr ssuspira, / dice ch stata curta la ggiurnata; / ari-


spnne l rigazzo de bbottga: / stata curta n cazzo che tte frga! (var.:
nntte nntte e lo patrn sospira / u!, cm stata curta sta jjurnata!).

Finstra ti si fatta ggiardinira, / ti si coprta di mnta romana, / vorri chi


ssaffacciasse la patrna, / mi la bbuttasse ggi na ggentil rsa.

Fir damaranto / l bne che mmi volvi ra finto, / e qqullo che tti vjjo
ffarzo tanto.

Fir de purnlle / levtela levtela ch ra, / annama vvennemmi a le Cam-


morlle.

Fir drba bblla, / levtela levtela ch ra, / bbutttela dal ltto llEmma-
rlla.
Vd. infra: Fir di gagga

Fir di mentrasto, / la mi regazza odra di merluzzo: / quanno la vdo, mi ci


snto pazzo.

Fir di mentrasto, / la mi regazza puzza de merluzzo: / quanno la vdo, me se


rizza l cazzo.

Fir di mentccia, / pijjate lu schjopptto e annata ccccia, / portate llucelltto


a la Mariccia.
Vd. infra: Fir dua spina

Fir di limne, / cme si smo accompagnate bbne, / tu la migragna e io la di-


sperazzine.

Fir di spinace, / nun ttuttro qullo chariluce: / sito da la padlla su la


bbrace.

Fir ddrba bblla, / l nstro vitturale na cargna, / n bbno manco a ff


na mostarlla.

Fir di gagga, / levtela levtela ch ra, / bbutttela dal ltto la Lucia.

Fir di gginstra, / lccica a li gcce di la guazza, / s tanto bblla su la tu fi-


nstra.

Fir di mughtto, / l regazzo e la regazza stannal frsco, / fanno finta da cjja


l fincchjo / e ntanto si lu danno m bl bactto.
Documenti etnolinguistici e folklorici
55

Fir di pisllo (var.: Fiorn fiorllo), / la scoppoltta la prta l vassallo, / crre,


amre mio, a ffatte l cappllo.

Fir dua spina, / levtela levtela ch ra, / bbutttela dal ltto llEsterina.
Vd. infra: Fiortte rare

Fire dacchnne, / la sorlla del mi amre qulla granne, / quanno cammina,


da na parte pnne.

Fire danto, / quanno si far stu parentato, / quanno Bbagnajja divnta Cor-
nto.

Fire di mnta, / chi ccha la mjje bblla smpre canta, / chi ccha ppche qua-
trine smpre cnta.

Fire di mnta, / chi ddice chi la mnta nun zi pianta, / la mnta si pianta e ssi
semnta.

Fiortte rare, / levtela levtela ch ra, / bbutttela dal ltto la cummare.

Fiorn di nce / quanno la bblla mia riccama e ccuce, / canta li stornlli a


mma vce.

Garfolo piantato a la lindira, / vorri parl cco la tu mamma unra, / co tt


ccarina na ggiornata intra.
Ggiovanottino, chappoggiate al muro, / ste rimasto cu le msche im mano, /
di tante amanti n ce navte gnuno.

Ggira la rta, pi ggiralla ci v la fune, / la mamma la ruffiana di le fijje, / l


babbo lo tne l lume.
Sul lavoro del funaio.

Ggi ppi stu vicinato c na bblla, / che ppe ttenlla ci vle la bbrglia: / sm-
bra na cavallccia sfacciatlla.

Im mal mare c na vita dua, / l marinare chi scnne e cchi ppiana, / cus
ffanno llamanti a ccasa tua.
Im mal mare ci sta na culnna, / quattrdici pittri a ppitturalla, / ci fanno
a ggara cchi la fa ppi bblla.
Im mo al ptto mio c n zerpnte, / chi mmi lavra a ppunta di diamante, /
chi num prva llamr nom prva gnnte.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
56

L turista chi vvna ssam Pilligrino, / si scrda pure da ssa rumano / sttal
merltto di stu peparino.

L vistito bbianco cu li scarpe fine, / la fscia rssa spicca e li romane / ci vn-


gheno pi vvda li facchine.
Sui facchini della macchina di santa Rosa.

La Paranzana ad Mmnte Cimino, / lu p vde pure da luntano, / ma ppi


bbllo si li vae vicino.

La passeggiatal Crzo a llungo mtro, / cu la scusa dann vvda l quatro, /


li regazze si spcchjeno mal vtro.
Vd. infra: Ll ppil Crzo

Li bbillzze di la Filumna / se ll pportate via la tramontana, / pvera Filu-


mna, quanto pna.

Llacqua di lu mare tturchinlla, / la lingua di li dnne cuce e ttajja, / ma spe-


ciarmnte qulla di la mi bblla.

Ll ppil Crzo si fa vante nditro, / ni li vitrine ci p vda n quatro, / msso m


mstra prpio ditral vtro.

Li vgghe qulla sra la sfilata / a Strada nva su ppi la salita: / vanna ppijj
la Mchena fatata.
Sui facchini della macchina di santa Rosa.

Lo mi amre che ssi chjama Pppe, / l mjjo ggiocatre di li carte, / pijja stu
cre e ggichela ttresstte.

Lo tngo n cortellino a sstte lame, / nom mi trad sinn lu prdo llume, / pe ffe-
ritte l cre se mmabbandne.

Lu mi amre fa lu fascinaro: / va la stalla e mbasta li sumare, / va a la mcchja


e llga li fascine.

Lu mi amre si chjama si chjama, / nun vi lu psso d chi mmi si lgra, / si


chjama Pepparllo Bellarama.

Madnna dellarchtto, / fate che l mi marito vne matto, / cos mme spso
Pppe [---]
Testo incompleto.
Documenti etnolinguistici e folklorici
57

Mi chjamo Pepparllo sfortunato, / bbutto na pajja mmare e mmi va ffnno, /


llaltri bbttono l pimmo a ggalleggiare.

Mi chjamo Peppinllo sfortunato, / la mjje llh ttrovata collamico, / appsta


da Citavcchja s scappato.

Mi chjamo Pisellino di Livrno, / s ddi Livrno li prti del mare, / lvete, ri-
gazzino, da qqui da trno, / senn da mii fratlli ti f ppicchjare.

O Pppe Pppe, / a la regazza tua falle li scarpe, / fccelo l zinalino pi li fste.

Passa ripassa la finstra cchjusa, / dve sar la mi nnamorata? / Saffccia la


su matre e mmi saluta, / la poverina sta lltto malata.

Piescarano ffatto pir inggno, / n zi sa n qquann nntte e qquann ggirno:


/ cra n urlggio e llhanno dato m pgno, / pi nun zapllo caric nissunal
mnno.

Quanno passi di qqui, scppie la frusta / Nu la scppio pe vvi, bblla ri-


gazza, / la scppio pel mi cavallo che vva di crza.

Quanno tamavo io, tamava l zle, / la luna si ferm dda camminare, / li stlle
si cambinno di colre.

Quanno vedte l nspolo, piagnte, / pirch llrtimo frutto dellistate; / ma ce


nn n antro che nun conoscte, / e qqullo caccavllo lo chjamate.

Quanto ste bblla a ppartadditro, / chi ddavante n vavvo veduto: / sem-


brate na colnna di sam Pitro.

Qulle di casa tua male mi vnno, / che ffrze non z n mo cme llaltre; / ri-
dmmelo l mio cre che llarivjjo, / sta mjjo im ptto mio che m ptto daltri.

Se ccsse la mintccia, lljjo e l zale, / farbbe llacquactta, se ccsse l pane.


Testo frammentario.

Se dice chi Vvitrbo ccitt bblla, / cme n amre di fijja ni la culla, / ppi la
varde e ppi divnta bblla.

Si llacqua di lo mare fsse vino, / farsti innamor chi lluntano, / ma spe-


ciarmnte chi vvi sta vvicino.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
58

Sna meoggirno e ssna a ttcche, / li sartortte vanna llecc le piatte, / le


bbarbiertte ammzzeno l pidcchje.

S nnata pe li bbaci e bbaci vjjo, / li vjjo su la bbcca e ssu i caplli, / s


nnata pe li bbaci e vvjjo qulli.

S nnato a la marina a pprnde l zale, / me llhanno dtto cun chi ffae llamre,
/ io llamre lo f con chi mme pare.

S stata a la marina a ppijj llacqua, / l marinaro mha rrtto la bbrcca, /


cme far io che ss rragazza.

Statte zzitto chi nun zae cantare, / li stornlli nu li spighi bbne, / e ssi nnu li
sae m, mai ppi llimpare.

Su la finstra chi cci stata ffare, / li bbrccia vi si pssono ndolire, / llamre


a la lontana n zi p ffare.
Ti pssa pijj n crpo su la zzucca, / quanno vne llacqua ti lammlla / e
qquanno vne l zle ti lasciutta.
Va a mmor ammazzato che tti ci manno, / cme th ccomprato tarivnno, / e
nun ch ffatto n zrdo di guadagno.

Vi d la bbna sra si la volte, / sinn la bbutto pi sti cantonate, / quanno pas-


sate ve llariccojjte.

Vi d la bbna sra e ppi non canto, / vi vjjo ariver, stlla dargnto, / che
ffra le bblle lo portate l vanto.

Vitrbo ad ttuttariccamata / di palazztte chi li danno vita, / spce si la patrna


c affacciata.

Vitrbo bbllo mio, Vitrbo bbllo, / s state li scarpelline a ffrabbicallo / e li


mjjo pittre cul pennllo.

Vitrbo cha na csa assae carina, / di vedlla tutte hanno la bbrama, / un cam-
panile accso chi ccammina.

Vitrbo chi ssi vanta di na csa, / ci llhanno data la pi bblla casa, / tutte van-
na ttrovalla santa Rsa.
Vitrbo llastricato a ppeparino / e ppaggustallo ci vae piano piano, / ti fr-
mallarche de sam Pilligrino.
Documenti etnolinguistici e folklorici
59

Vjja de lavor srteme addsso, / famme trov la casa bbm pulita, / la vde
sprca e nu la ve scop, / se ttu dduri accus, fae na gran vita (var.: Vjja de
lavor srtemaddsso, malincona nom mabbandonare).

CANZONI

Allalba a la mattina / prndo la rcca e l fuso / e ppe secnno lluso / me mtto


a llavor // d r mi fa sl la si d (bis).

Amre amre amre un crno: / l girno nom magno e la ntte non drmo, / l
girno nom magno, perch non ce llh; / la ntte non drmo da la fame che
cch.

E ggrala la rta / e ggrala la rta arrovellata, / te snte chjam mmamma / e


nun z maritata.

E ggrela la rta / al zn di guidarra, / lu vjjo um morettino, / lu vjjo pi cca-


parra.

na sorchtta ntrpida, / che ddal cammino entr, / tutta la ntte rsica / l cas-
stto del com.
Testo riutilizzato scherzosamente, rivolgendosi a una bambina.

Fr di Prta Fiorintina channo msso li lampine, / pi ff lluma sti bbucne,


/ chi cci vanno a ff llam.

Ggira la rta fra ppne e ddjje, / me snto chjam bbabbo e nun ch mmjje.

Io s na contadinlla, / a la campagnavvzza, / nun curo la ricchzza, / me


prme la citt / d r mi fa sl la si d (bis). // Se io fssi na reggina, / sari nco-
ronata, / ma ssno contadina / e ddvo lavor / d ecc.

La bbarchtta im mal mare / ddirtta a Ssanta F, / vvenuta ccaricare /


mo chilo di caff. / La comanna l capitano co la bbarba rsse bbl, / fuma
l zghero toscano che pprovine dal Per.

La pvera Rosina si snte tanto male, / andata allospedale, / ma non ci vle


st. / Allospedale de Ggnova io non ci vglio andare, / ma in qullo di Torino
l mmi guarir. / Ma pprima di partire, lui la va ttrovare, / lui la va ttrovare, per
vde cme sta. / L Mortto ntra n cmmera, / si mise a ppidal ltto, / cul
bianco fazzoltto si mise a llagrim. / Nun lagrim, Mmortto, se io s mmo-
ribbnda, / la mrte mi circnda, / si rivedrmo in cl.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
60

Le cmice e l pidcchje / facvena ccazztte, / currte, polizzitte, / ventelar-


rest.
L pilligrino bbojjccia futtuto / ci mise lu sputo pi ffccelo entr.
Frammento di canzone.

L pvero sordato nun ha vuto mae bb: / nnato su la pajja e mmorar sul fi.
Id. c.s.

Lu mi amre sta su qqulle pgge, / mha rtto li cojjne e n ti naccrge.

Smo rovinati / E rrovinati, Ggiggi mio, perch?/ Pacicca, mi s pprzo


l portafjjo, / ndu crono li srdi pi spos: / penziro che mmi d ttanto cordjjo,
/ artri rigali nun te pzzo f. / Volvo fatte n bbito di sta / co la cda sciar-
mante da nun d. / La cda la lassamo a la comta, / a mm mabbasta sta po-
lacca qqu.

Quannaritrno ti prto n fire, / evviva llamre e cchi lu sa ff!

S ttrecnto cavaglire / co la tsta nzanguinata, / co la spada mpugnata, / ndo-


vina ndovina che ccos? / Sno sno le ciligge, / che mmatranal giardino /
e ttira e mmlla e mmlla e ttira e llasciand.

Sapte ch ssuccsso a Vvalle cupa, / ggi mmal molino a Vvalle de la trjja?


/ scappato Trucchetrucche da na bbuca, / tutta la ggnte ddiventata gjja. /
Daccrdo l tabbaccaro cu Llarine / che Trucchetrucche cha le scarpe de
bbandne.
Frammento di poesia sulla vita di quartiere.

Tototata chi vvne da Rma / cu li scarpe rtta li pi.


Frammento di canzone.

ico ico aco / tu mmha rtto llaco, / mhae ferito l cre, / me farae mor.
Id. c.s.

CANZONCINE E BATTUTE DI CONTENUTO SOCIO-POLITICO

Duce duce / pijja llaco e ccuce.


L duce cummanna, / l r ubbidisce, / la panza patisce.

La panganlla non ze p ccant, / perch Vvittrio ce mtte m priggine.


Frammento di canzoncina politica.
Documenti etnolinguistici e folklorici
61

Prima magnave a mmzzeche, / adsso a mmullichlle, / li przze di gni ggnere


/ ti f aggricci la plle.

Se dil pip? Magna! Se dil Tignlo? Bbve!


I fascisti rispettivamente ai seguaci del Partito Popolare e di Toniolo, esponente cattolico.

Signre mio, taringrzzio / che, ppe ppisci, n ze paga l dzzio, / e ppe falla na
bblla cacata, / nun ce vle la carta bbollata.

CANTI, TIRITERE E BATTUTE CONTENENTI ALLUSIONI MALIZIOSE

Cincirinlla cavva cavva, / Cincirinlla cavva na mula, / Cincirinlla


cavva la mjje, / Cincirinlla la dava vvettura.

Diasilla diasilla, ch na purce ne la zzinna.

La bbarca dillAntgna ssnza fnno, / da quanti ggioventti chi cci vanno: /


ci s stato pure io n girno, / h ccamminato zzppo pi ddun anno.

La mi mjje se chjama Costanza, / che gnitanto li si gnfia la panza; / se cce


scappa n tantino de tmpo, / ci llatturo e nun scappa ppi vvnto.

La mi rigazza ggbba, / la vjjo addirizz, / li chjse qulla rbba, / nom me


la vlze d. / cchete n zrdo e ffalla fenita, / arza la cianca e ddamme la fica.

Llucell de la cummare, / snza pnne e ssnza ale, / m p ppi ss volvann,


/ pi dd ggusto a la cumm.

Mi llhae promssa e ddmmela, / dmmela sul com. / N n n, / nun te la


ngo e nun ti la d.

Mortta tnna, / pi la scarptta tua ci v sta frma.

Piripcchja piripcchja, / ndu li tnghe li mano a la ntte? Li tngo ma la na-


tcchja / piripcchja piripcchja.

Quattro cntro tr / ve ce sapte mtte, / metttejje le mantte, / porttelim prig-


gi.

Qulla dnna chi ffilava / dalle la fava!


Battuta allusiva derivata dallabitudine delle filatrici di tenere in bocca una fava per au-
mentare la saliva con cui umettare il filo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
62

Te llavanzo n z, / te llavanzo n z, / te llavanzo n zgaro / e lo v.

Te pssa pijj qur che pprse a Rrsa: / dicanne de cacarlla e pp fu spsa.

Tiritalla tiritalla / l prte sna e la srva bballa; / pi nun fasse minchjon, / pure
l prte si misa bball.

Tiritalla tiritalla / morerae snzassaggialla / la pizza col zibbibbo calla calla.

TIRITERE E BATTUTE LEGATE A FUNZIONI FISIOLOGICHE

Bbertllo mre / pi nom pot mmagn rrape ffacile.

Bbrutto bbirbante, bbrutto bbirbne, / va m priggine!


Brindisi, pronunciato rivolgendosi al bicchiere di vino personificato.

Cvele ctte cantveno l frate (var.: cazzo santo, cantveno l frate), / chi nun
cveno gnnte a ccna / e ccavveno le patate / cvele ctte cantveno l frate.

Favorite e n vaccostate, / l pane rtto no lo toccate, / qullo da rppe no lo


roppte, / favorite se ppotte.

Fijje mie, magnate magnate, / l pane rtto nu lu toccate, / qullo sano nu lu rop-
pte, / fijje mie magnate bbevte.

Llnima a Ddio e l culo al zomaro.


Detto a chi spetezza.

Magna castagne, bbve cquatllo / e spara castllo.


Sulle flatulenze provocate dalle castagne.

Magna l panctto / fa li cicce bblle e l culo grsso.


Nd scappato sto pto / ce nascsse m marruchto, / m marruchto e na for-
tzza, / cnto crna de manztta, / cnto pzziche de gallo, / cnto cazze de ca-
vallo, / cnto fabbre a ff na zzppa, / nantre ccnto a ddajje s, / tutte l fabbre
de Forl / tutte quante a ppicchj ll. / Caca culo e ccaca carde, / caca n crpo
che ttarrbbie. / Pce grca e ttormentina / pe qquante cazze psciono a la mat-
tina. / Co na rdica de nce / se spaccasse l culo a ccrce. / Scppia la mina /
n crpo a cchi llha ffatta / e ppure man chi no llha ffatta, / n crpo ma cchi llha
ntsa, / jje potsse cac tutte llattrzze dellara: / l coriato, la scpa, la vanga
e la stanga, / n crno de bbue n culo jje rimanga.
Imprec. rivolta a chi spetezza.
Documenti etnolinguistici e folklorici
63

Pro e mmlo / dimme l vro; / dimme la santa verit: / chi ha ccacato, se pssa
sbudell.
Imprec. rivolta a ciascun membro di un gruppo per sapere chi ha spetezzato.

Se sse pranza, nun ze cna; / si sse cna, nun ze pranza; / nun vvita da dur.

Vino vinllo, / jjntre da la bbcca e scappe dallucllo.


Brindisi.

Vino vinllo, / co na mano ti pijjo, collaltra ti lscio, / co m bcio dam ti man-


da spasso.
Id. c.s.

Ve che sste dottre de la lgge, / che ppzzano di ppi le lffe o le scorrgge?


Dilemma scherzoso.

Te vjjo bbne e ttamo: / quanno v a ccac, tte chjamo.

GRIDI DI ARTIGIANI E DI VENDITORI AMBULANTI, AVVISI COMMERCIALI

Alto l, / qui ccrednza non zi f, / ma ssi paga a pprnta cassa / cme l gurno
v la tassa.
Scritta in locale pubblico.

Acto frte! Paracqua!


Gioco di parole sul grido del venditore di aceto e dellombrellaio.
Ariscallteve, cinque bballne n zrdo!
Grido del venditore di caldarroste.

Chi ccha rramccio, ottne ppimmo?


Grido del robivecchi.

Chi li v, chi li v / vada ggi dda Patern / li d ssghere ssigartte / ci li vta


li saccocctte.
Sulla borsanera di sigarette nel primo dopoguerra.

Chi vv nnspele? Chi vv mmre ccrgnele?


Grido di venditrice ambulante di bacche selvatiche.

Cnque sante n zrdo, l papa a uffo.


Grido del venditore dimmagini sacre.

Curindele ighirinate! Du srde al pacco! Stlle filante!


Grido del venditore di coriandoli.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
64

ccolo l zardinaro! quattro al zldo, e a cchi mme d no schjaffo, jje ne d ccin-


que!
Grido del venditore di sardine sotto sale.

L gelato di Pionno / senttelo quant bbno! ttutta viscioltta e rrsso dvo.


Piagnte fijje! Tirate l zinale ma li vstre matre!
Grido del gelataio.

L gelato di Pizzecccio / chi lu pijja mi d m bcio!


Grido del gelataio.

Ombrellaro accmodombrlle! chi ccha ombrlle daccomod? In galra!


In vita!
Scambio di battute tra lombrellaio e un passante.

Piatte, bbaccintte, concoline, ire schiftte daccomod!


Grido dello sprangaio.

Qust la campana de Verna, crednza si far quanno chi ssna.


Scritta in negozio sotto il disegno di una campana.

Rggete, muro, / finch n te vrto l culo!


Espressione attribuita al muratore.

Signri, la tri bbuna!


Grido del venditore di giornali (con gioco verbale: latri / la Tri-buna).

INDOVINELLI ED ENIGMI

Bbentornato, Pitro, / pijja la sdia e ssde, / sta qqui n antro pco, / p an-
namo a ddurm assime.
Il sonno.

Cra na vrta Marcccio, / llva lngo quanto m brccio: / quanno lo tirava


fra, / li gocciava la mazzla.
Il ramaiolo.

Chi la fa, la fa pe vvnne; / chi la cmpra, nu lladdpra; / chi laddpra, nu la


vnne.
La cassa da morto.
Documenti etnolinguistici e folklorici
65

Ch n linzlo tutto riccamato, / nun c ppassato n ffilo n ago.


Il cielo.

Ggi ppel fsso del Risire / ci s qquattro cavaglire / col cappllo rivoltato, /
a cchi ndovina jje d m bcio.
(?)

Io ch n campo tutto sorcato, / nun c ppassato n bbve n arato.


Il cielo.

Lo manno s bbianco, lo tiro ggi rrsso. L curtllo pammazz.


Il coltello.

Non mmia sorlla, / non mmio fratllo, / per ffglia di mia madre e ddi mio
padre.
(?)

Qullmo spra la cassa / pare che ffila e ppare che nnaspa, / pare chi ffa na
gran fatica: / nfila llucllo dntro la fica.
Sullatto di infilare fichi in una serta.

Sttal pnte de le Bbussta / ce s qquattrcchje e qquaranta dta, / na bblla


palla fiorentina, / ad bbravo chi llandovina.
Su due morti?

Tnno bbistnno, / bbicchjre snza fnno, / bbicchjre nun , / nduvina chad.


La ciambella.

Tnno bbistnno, / bbicchjre snza fnno, / fnno non , / ndovina che ccos.
Il rubinetto della botte.

Tutti fratlli carnali carnali / se crronapprsso e n zarrvono mae.


Larcolaio.

Una ftta tu, / una ftta io, / io la tua / me la magno.


La mela.

Ve lo dico e vve lo spigo / e vve lo trno a nnomin.


Il velo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
66

WELLERISMI

Abbzza e ssa bbno, dicva Bborgon.

Ah ppuzzolso, ve ste scrto pure l psto, dicva Fngole.

Bbonantte Gges, chi lljjo ccaro!, dice l zagrestano spegnnno l lume


(var.: Bbonantte Gges, chi l lum spnto!, fce l zagrestano e ffreg lljjo pe cconnicce
llanzalata).

Chi sse ne frga, / disse l mago a la strga.

Culorito roso, rispse Spazziano, quannanntte ff l zordato.

Disse la mrla al trdo: / Ti naccorgerae, si nun z srdo.

Disse la vrpe a li su fijje: / Quanno a ttrde e qquanno a ggrille. (var.:


Quanno a piccioncine e qquanno a grille, / disse la vrpe a li su fijje).

D mattacco mro, dice llllera.

cchece v!, ssgno bbrutto, disse l rspo, quanno vidde appinzut la canna.

cchece qqu, disse Cicria, nun ce capiter ppi na frgna uguale!


Frase che avrebbe pronunciato prima di essere giustiziato.

ccoce qqu, disse Cicria, una cme qqusta m mra mae capetata! (var.:
num mra capetata mae na frgna uguale).
Id. c.s.

La frgna te puzza, n le violtte!, fce la Caterina a la mjje del preftto.

La vce di Lombardo si sent: Mre chi vvjja, purch rrimanga m.

Me la vggo bbrutta, disse la srva, che ccamminava su lo spcchjo.

Me parveno mlla, nvce s va, disse Patrzzio al mercato.

M ffava!, dicva Mbtta.


Enunciato a proposito di azione tardiva.

M cc ppure la pavura ma sta casa, disse a nantra dnna la mjje, quanno


Montamsche sappicc.
Documenti etnolinguistici e folklorici
67

Na bbtta a tt e nantra a mm, dice l zegatre.

Nannar ssmpre ccos, disse Cicria.

Quanno la trra bbagnata, dice: Nom me tocc, che ss mmalata!

Quante tcca mannalle ggi!, dicva qullo che mmagnava l bign.

Sarta chi zzmpa, disse l rspo.

Scrzeme tarde e rricrzeme prsto, la vita dice.

Smpre l pggio vne derto, disse qullo che ccacava sngue.


Te ce sa mtte co m pro nfelice!, dicva Almidro.
Espressione rivolta a chi lo beffava.

Ti lamnte di ffico? Sentarae l przico collsso!, dice l canepinse.

Ve ch ppzzeco!, disse l canepinse al zrce.

CHIAPPARELLI E SCAMBI DI BATTUTE

Annama Rrma / Col zacco e la corna.

C l zle e ppive, / chi mmgneno li bbve? / Llrba! / La bbcca tua


pina di mmrda.

Che ? / Llrgeno che tti vi!. Se dicva quanno sannava a bbuss pi le


case.

Chi ccommanna? L papa! / Sassate man chi ccaca!

Chi ttmpo f? M p de nuvoltto stellatllo, per nnizzollla piano piano e


ttira n vnto del divolo.

Com la rbba? La cnepe al collo, li fave mal culo!

Dio ve bbenedica / Co la crsta e la mollica!

Disse la mentccia al zarapllo: / Chi ssi le godar ste bblle solate? / Are-
spse la frce ggi ddar fnno: / Chi ssi potr ssarv da ste ggelate?
Testo con struttura di strambotto.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
68

D vae? Fra Llcchje!

E cchi ffae? Ammanto l cce.


Risposta di chi fu sorpreso a defecare.

E le promsse? / Li pzze mal culo chi cci llha mmsse?

llana del Giappne! / scappata la lana, c rrimasto l cotne.


Chiapparello giocato sul grido del venditore.

M, cch ffame Tira la cdal cane, / che tte d ppane ssalame! M,


cch sste Pscie bbve!
M, che cc a ccna? / L capofco e la catna.

Mb / La mamma nun c! / ita a la vigna, / quanno vne, te d la zzinna.

Pigrzzia, lu ve l brdo? S! Pijja la tazza! N, allra nu lo vjjo ppi.

Perch qquanno passo io, smpre ridte? Perch qquanno io rido, smpre
passate?
Quattro e qquattrtto, / vjjo la vstra fijja tto e tto sdece, / nun ve la
vjjo d Sdece e ssdece trentadue, / morite daccednte tutte ddue!

ORAZIONI, INVOCAZIONI, GIACULATORIE

A lltto a lltto me ne v, / llnima mia a Ddio la d, / la d a Ddio e a ssan


Ggiuvanne, / che l nimico num minganne / n ddi d e nn ddi ntte, / n ssul
punto di la mrte, / n ddi ntte e nn ddi d, / n ssul punto di mur.

Acquarlla, nun vin, / san Giuvanne sta ddurm / su li bbrccia dil Zignre, /
allnta llacqua e vvne l zle. Pi ff smtta de pive.
Scongiuro nembifugo.

Madnna delibberatrice, pnzece tu!

Prima ro io cme si tu, / tu verrae cme s io, / pnza bbne e sta ccon Dio.
Monito del defunto ai vivi.

Sam Pasquale Bbailnne, / protettre de le dnne, / fteme trov m marito, /


bbianco rsse ccolorito, / cme vve tale qquale, / o ggloriso sam Pasquale.
Orazione recitata dalle ragazze nubili per trovare marito.
Documenti etnolinguistici e folklorici
69

Santa Bbrbara bbenedtta, / bbuttate ggi qulla pitra maladtta, / bbutttela


mal mare, / bbutttela ppi ggi, / che nom pzza torn ppi.
Scongiuro nembifugo.

Santa Bbrbara bbenedtta, / sarvtece dal fco e la satta.


Id. c.s.

Santa Bbrbara e ssanta Lisabbtta, / delibbertece dal trno e dda la satta.


Id. c.s.

Santssimo Sarvatre dil Rllo, / famme trov mmarito prsto e bbllo; / si nu


llh ttrovato de qqu um mse, / annar da qullo di Pantanse.
Orazione recitata dalle ragazze nubili per trovare marito.

Signre, facte piva / snza lampe e ssnza trne E ssnza grnena nane-
nan!
Invocazione nembifuga delle ragazze, cui rispondevano i vecchi cantilenando il finale
(epoca: inizi sec. XX).

FORMULE MAGICHE

Frmate velno, cme Ddio ferm l fiume Ggiordano, matre Maria mmene.
Formula magica contro gli effetti di un veleno.

Mondo dellinfanzia

NINNENANNE

stato l vnto chha bbutto ggi la canna, / fate la ninna nanna, / che l babbo
sta ddorm.

Fate la nanna che la cunna nnva, / e l mastro che llha ffatta nun ze trva; /
fate la ninna che la cunna vvcchja, / e l mastro che llha ffatta a Ccitavc-
chja.

Fate la ninna, bbambinllo rccio, / la mamma vi li d li scularciate, / e vvi far


ddurm sul pajjarccio, / fate la ninna, bbambinllo rccio.

Fate la ninna ch ppassato llupo, / tutte le fijjarlle s mmagnato, / e Ttota-


rllo mio nu llha vvoluto.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
70

Fate la ninna ch ppassato Pppe, / l mjjo ggiocatre di li carte, / pijja stu cre
e ggichelo a ttresstte.

Fate la ninna pupa di pzza, / llha bbadeata la cummare pazza, / qulla chi
ccuce nil girno di fsta.

Fate la ninna, puparllo bbinno, / vaddrme Ddio e li ggnte dil mnno.

Fate la ninna, fate la nanna, / ccco bbllo di la mamma.

Ninna nanna cantava la mamma, / quanno l pupo nun vle durm, / ma se vvne
cme la mamma, / o che ggalla che vvle vin!

Ninna nanna, ninna pop, / la mamma drme e le fijje n.

Ninna h, ninna pop, / vvenuto pap, / ha pportato l coc.

Ninna h, ninna h / chi ppacnza chi cci v: / cu li fijje nun c ppace, / la pap-
ptta nu li piace, / l panctto nu lo v, / ninna h, ninna h.

Ninna h, ninna h, / sta fijja a cchi la d? / La darmo allmo nro, / chi la


tne n anno ntro; / la darmo allmo bbianco, / chi la tne n ze sa qquanto.

FILASTROCCHE E BATTUTE LEGATE A MOVIMENTI DEL CORPO

Annamo a la gurra / lo schjppo per trra / llacqua pel mare / pumpurum-


pare.
Annamo annamo a Rrma / cu la cavalla zzppa. / Chi llha zzoppata? / La
stanca di la prta. / Ndu la prta? / Llha bbruciata l fco. / Ndu l fco? /
Llha spnto llacqua. / Ndu llacqua? / Llha bbuta la pcora. / Ndu la p-
cora?/ Llhanno spellata. / Ndu la plle? / Channo fatto le tamburlle, / pi ff
spass tutte sti fijje bblle (var.: le ciucciurummlle / pi ff ggioc ~).

Bbcca mia, bbcca tua, / ch ppi bblla la mia o la tua?


Imboccando il bambino.

Dindol di la catna, / chjama l babbo chi vvnga ccna; / e ssi nun v vvin, /
chjude la prta channama ddurm (var.: e ssi nun v vven / annama ddurm).
Dindol dindol / la campana de san Zim.
Tenendo il bambino sulle ginocchia.
Documenti etnolinguistici e folklorici
71

Doman ffsta, / si magna la minstra. / La minstra nun cctta, / si magna


la rictta. / La rictta ssalata, / si magna llinzalata. / Llinzalata nun c
lljjo, / si va al Campidjjo, / se tira na cordicina, / saffccia Pincchjo, / ce
d m piatto de maccarne, / se fa ttutte n um boccne.

cco Martino che vvi ddallara, / pumpurumpara pumpurumpara, / con un


zacco di ciammlle, / pumpurumpara quanto s bblle.

Fico fico scco, / bbttolo su ppel ttto, / l ttto e la ficuna, / zzmpa ggi nav
ppaura!
Recitato mentre si fa saltare il bambino dal tavolo tenendolo per le mani.

Li dnne s ddi sta, / llmmene s ddi stppa, / tiritppela!

Nino nino / stte pvole e n quatrino.


Si recita prendendo tra pollice ed indice il naso del bambino.

[---] per andara la bbattajja, / la bbattajja ncominciata, / Madalna incavar-


cata, / incavarcata su lo stornllo, / pzzica e mmzzica tarantllo.
Testo acefalo.

Rcca roccccia (var.: Sta setccia) / chi ffila e cchi nnaspa, / chi ffa li mac-
carne, / la fijjtta bblla se li magna tutte n um bboccne.
Vd. infra: Seta setaccia...

Rosina ndve vae? / A Rrma nun ci sta, / al rmbo dil cann / pappa cccia e
mmaccar.
Sga sga la mjje del rccio, / bbanche ttvele e ppajjerccio, / gge la fsta
del gmbero ctto, / a cchi bbve na fojjtta, cha na ftta de capocllo.
Sta monta / le dnne de Gata, / che fflono la sta, / la sta e la bbambace, /
me piace Ggiovanni, / che ffa ccant li galli, / li galli e le galline / co ttutti li pul-
cini. / Guarda in qul pzzo, / che cc n galltto rsso; / guarda n qullaltro,
/ che cc n galltto bbianco; / guarda llass, / che cc n gallo che ffa ccuccu-
ruc, / qusto fijjo bbttalo ggi!

Sta monta / le dnne de Gata, / che ffilono la sta, / la sta e la bbambace, /


Peppino num me piace, / me piace Ggiuvanne, / chi ffa ccant li galle, / li galle
e le galline, / la chjccia e li pulcine, / la bblla zzitlla, / chi ggica a ppia-
strlla, / col fijjo dil r, / tira s sto pide che ttcca a tt.
Sta setccia / chi ffila chi nnaspa / chi ff li maccarne / e l fijjtto se li magna
ni m boccne.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
72

Sta setla / la mamma na bbracila, / l babbo na fojjtta, / e sta fijja na ciam-


melltta.

Sta setla / la mamma na bbracila, / l babbo na ventrsca, / e Ggiggtto na


mmrda scca.

Stte quattrdece ventuno venttto, / m ccascata la mjje dal ltto, / mi s


ffatta um maritzzo, / stte quattrdece ventuno venttto.

Tira ll ch mmrto n frate, / allinfrno nun ce cape, / im paradiso n ce lo vo-


lmo, / pvero frate, che ne farmo? / Lo portermo a la mcchja, / lo carcarmo
de lgna, / se non v ccammin, / bbastonate in quantit. // Tira ll ch mmrta
na mnica, / nnata allinfrno con tutta la tnica, / co la vste de bbambacina,
/ pvera mnica cappuccina.

Tirit le tre fformiche. / Tirit ndu sno ite? / Tirit s ite al bagno. / Tirit che
ccsa fanno? / Tirit fanno la tla. / Tirit perch la fanno? / Tirit pe Mmadda-
lna. / Tirit chi ccmo a ppranzo? / Tirit ce s l facile. / Tirit quanto s bbne.
/ Tirit chi ccmo a ccna? / Tirit c llinzalata. / Tirit nun llavata. / Tirit
mmgnela tu!
Trucce cavalle, / pil piano e ppi la valle, / cu la cavalleria, / pijja Pppe e bbt-
telo via.
Tenendo il bambino sulle ginocchia.

Trucce cavallo / la cavallina zzppa / chi llha zzoppata? / La stanca de la prta.


/ Dov la prta? / Llhanno data ffco. / Dov l fco? / Llha smorzato llac-
qua. / Dov llacqua? / Llha bbevuta la vacca. / Dov la vacca? / Llhan-
nammazzata. / Dov la plle? / Channo fatto le tamburlle / pe sti fijje tanto
bblle.

Trucce trucce cavallucce, / pe la strada de Sicigliano / ncontrae na funtanlla,


/ me ce lavae le mano, / dal dito piccenllo / me casc ggi llanllo, / psca e
rripsca, / no lo pote truvare; / creno tre zzitlle, / magnveno le frittlle, / me
ne dide una, / mi sppe tanto bbna, / me ne dtte nantra, / la mise su la panca,
/ la panca ra dellupo, / nun zapva arif l ltto, / chjam la su commare, / fce
l ltto e l capezzale, / e n zorctto su ppel muro / cadde ggi e sse ruppe l culo.

Trucce trucce cavallucci, / pi la strada di Cicilliano / ci trov na funtanlla, / ci


si lav li mano, / dal dito piccinllo / li ci casc llanllo, / psca aripsca,
llanllo nun zi trva, / si trva m pesciolino, / cullbbito turchino, / chjamnno
l bbonzignre (var.: lo prta al bbonzignre), / bbonzignre chi nun cra, / ra
ito a la fira, / a la fira di li zzitlle, / chi ccocveno le frittlle, / mi nni dtte
Documenti etnolinguistici e folklorici
73

una, / mi sppe tanto bbna, / mi nni dtte nantra, / la mise su la bbanca, / la


bbanca ra cupa, / stto cra la lupa, / la lupa ra vcchja, / nun zapva arif
l ltto, / chjamnno la cummare, / fce l ltto e l capezzale.

Trucci trucci cavalli morlli, / smo arrivati a le prte de Rma / co qquaranta


campanlli, / trucci trucci cavalli morlli.

Uno due ttr / l papa nun rr, / il r nun ppapa, / la cccia n llumaca, / la
lumaca nun ccccia, / Taddo nun Ttardtta, / Tardtta n Ttaddo, / cri-
stiano n ggiudo, / ggiudo n ccristiano [- - -]
Testo incompleto.

FORMULE PER LA CONTA

Ambarabb ccicc ccocc, / tre ggalline e ttre ccapp, / che ffacveno llamre
/ co la fijja del dottre, / l dottre nu le v, / ambarabb ccicc ccocc.

Amblembl / sicuttte mbl, / pijja stu schjaffo nu lo p neg, / qusta la cnta


dei tre ssold. / Cccia e mmortadlla, / cccia e mmortadlla, / sce fri la ppi
bbella, / amblembl / sicuttte mbl.

Anghing / tre ggalline e ttre ccapp, / per annare a la capplla, / cra na re-
gazza bblla, / che ssonava l ventitr, / uno ddue e ttr.

Le culnne di sam Pitro s vventiquattro, / pe ccontalle, ci v m bl pzzo: / uno


due tre ecc.

Mi lavo le mane / per fare l pane / per uno pe ddue pe ttr pe qquattro pe ccin-
que pe sstte pe tto / bbisctto!

nne patnne patm pompanne / patite bbna pannemp.

Pariggi Pariggi la bblla citt, / dve si mngia e llamre si fa. // Hai veduto
mio marito? / S! / Che ccolre ra vestito? / Vrde. / Hai tu qqusto colre? /
S! / Vui uscire per favre? / Magari! / Quanti sldi avvi in tasca? / Dicimila.

Pimpirinlla gallina zzppa, / quante pnne prta n grppa? / Ne prto venti-


tr. / Uno ddue ttr!

Piso pisllo / cullro e ccur zibbllo, / cul zanto Martino, / la bblla mulinara,
/ chi ffila su la scala, / la scala dil pavne, / la pnna dil piccine, / la bblla zzi-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
74

tlla, / chi ggica ppiastrlla / cul fijjo dil r, / tira su l pide chi ttcca a tt.

Piso pisllo / llamre cos bbllo, / l zanto Martino, / la bblla molinara, / che
ffila su la scala, / la scala del pavne, / la pnna del piccine, / la bblla zzitlla,
/ che ggica a ppiastrlla / col fijjo del r, / tira su l pide che ttcca a tt.

Pnte ponnte pnte pp / tappe ta Pperggia; / pnte ponnte pnte pp / tappe


ta pper.

Sr dott di li ciavatte, / qui mmi dle, qui mmi sbatte, / qui mmi snto na gram
pna, / sr dottre snza cna.

Stto l pnte di Milacca / c Ggigge che ffa la cacca, / la fa ddura dura, / il dot-
tre ci la misura, / la misura trentatr, / uno due e ttr.

Stto la cappa dil cammino / cra n vcchjo cuntadino, / chi ssonava la gui-
darra, / uno due tr, sbarra!

Stto la prgola ci fa lluva, / prima nasce pp matura, / tira l vnto la fa cca-


sc, / l vignarlo nun za ccme f.

Stto la prgola ci sta llua, / prima nasce e pp matura, / quanno l vnto la fa


ccasc, / psce fritto e bbaccal.

Trucci trucci cavallucci / pe la strada de Cicigliano / incontr na fontanlla, /


me ce lav le mano, / me ce casc llanllo, / psca e rripsca, / no lo pot ttrov,
/ trovae tre zzitlle, / che ffacvano a le piastrlle / col fijjo del r, / tira s sto
pide che ttcca a tt.

Uno ddue tr quattro cinque se stte tto, / vne ggi che cch lo schjppo, /
pammazz la puzzolana, / tr ddi stppa e ttr ddi lana, / re peccatre, / chi
ddrnto e cchi ffre.

Uno due ttr, / fante cavalle e rr.

Unze, dunze, trnze, quale qualinze, mle melinze, riffe, raffe e ddice.
Documenti etnolinguistici e folklorici
75

FORMULE DI GIOCO

Appccica appccica, santAntgno, / bbutta ggi m bboccale djjo.


Gioco infant. con pezzetti di carta sulla dita umettate di saliva.

Attnte attnte, Bbarbartta, chi la mssa nun ddata, / la santssima Nunziata,


/ uno due tr vvia!
Formuletta di gioco.

C na bblla piazza / cu na bblla rigazza / cun tutte purcinlle, / chi ffanno pio
pio pio.
Facendo il solletico sulla mano aperta del bambino.

Qusta na bblla piazza, / c na bblla rigazza, / e cc na bbicca cun tutte


purcinlle, / chi ffanno pio pio pio.
Id. c.s.

Cra na vrta na riggina. Io! Chi ccacava ma la tina. Io! E la tina si


sfonn. Io! E la mmrda chi la magn? Io!
Gioco in cui laltro bambino deve sempre rispondere: io.

Cipollaro, cshai magnato stasra? / L pane e lluva nra / Dve llhae


clta? / Ne la tu vigna / E ddve se passato? / Per um buco nel cancllo
/ Adsso passo e tte rmpo m pignattllo.

Ciribbill (var.: Dindol), signr ma, pareggiate (var.: appareggiate) tutte qu!
Gioco infant. che consiste nellindovinare ad occhi chiusi il numero delle dita: si tira lorec-
chio di un compagno mentre si pronuncia la frase, finch laltro indovina il numero delle dita.

Ggira ggira rta (var.: Rta rta / ~), qual ppina e qqual vvta?
Gioco in cui si deve indovinare quale delle mani chiuse contenga qualcosa.

La frsca nzalatina, / ci llh ffrsca e ricciolina, / ci llh ffrsca e dda magn,


/ la signra la va a ccromp, / e ni crmpa m bajjocchtto, / ci lu ficco e cci lu
mtto, / ci lu mtto nfino al busto, / la signra ci snte gusto, / e lu snte pir
unra, / la signra drmancra. // la / la volata de la pezzla, / quanno ri-
passo, / la pezzla ti lasso, / m chi ss ppassato, / la pezzla th llassato.

Mazzabbubb, / quante crna s qquass? Due Se ddicve quattro, m pe-


nave tanto. Mazzabbubb, / quante crna s qquass?
Gioco infant. tra due bambini, nel quale il sorteggiato prova ad indovinare il numero indi-
cato dallaltro giocatore con le dita tese dietro la propria schiena e riceve, per penitenza,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
76

tanti colpi inferti con la mano aperta quante sono le sillabe della filastrocca che viene can-
tilenata durante lo svolgimento del gioco. Se indovina, si invertono i ruoli.

Pgno pegnarllo, / di chi sto pgno bbllo? mmio! Fate la pinitnza


chi vvi d io Si mmi parar. Bbcia l culo de la tu m!.

Mamma chr? / latte ccaff / pizza rictta orste bbb.


Formuletta usata nel gioco che si esegue a coppie, per lo pi, di bambine. Due partecipanti,
mettendosi luna di fianco allaltra, si prendono per le mani incrociandole. In questa posi-
zione savviano verso un punto stabilito, ripetendo continuamente la cantilena. Fanno quindi
dietrofront e, sempre con le mani incrociate, ritornano al punto di partenza con la stessa mo-
dalit.

Qusto (var.: Qusto dice) ch ffame, / nun c ppane, / cme farmo, / lo rub-
bermo (var.: lo rubbarmo), / nicco nicco / si ttu rrbbe (var.: si tte trvo), tap-
picco (var.: tampicco).
Sulle dita della mano.

Evite, evite, e va!


Formuletta per iniziare a saltare con la corda.

Frulla frulla, castagnla, / pijja l zacco e vva a la mla, / se naccrge l muli-


naro / [---]
Frammento.

Frulla frulla, castagna marrne, / te far m par de carzne, / te far m par de


carztte (var.: te le f quattro scarptte), / frulla frulla, castagne marrtte.

La sdia del papa / chi cce pscia e cchi cce caca.


Declamato nel gioco delle predellucce.

Mprsta mprestarlla / si ni f na manciatlla.


Formuletta infant. sul prestito.

Papi armi!
Grido usato nel gioco.

Pitepate m buca c (var.: Pitapata e a ccasa).


Formuletta nel gioco della buca.

Pizzeddtto pizzeffatto, / a bbaratto cte fatto.


Formuletta per scambi tra bambini.
Documenti etnolinguistici e folklorici
77

Pizzeddtto pizzeffatto, a bbarratto cte fatto; chjde arichjde, sam Martino


tajje la fccia e l pide.
Id. c.s. con formula rivolta a chi richiede la restituzione del dono.

Pizzeddtto sul poggtto.


Formuletta di gioco infant.

Zzmpa, pianlla, / cullro e ccu la mrla, / la mrla e la cerasa, / zzmpa ggi,


channamo a ccasa.
Facendo saltare il bambino.

Smo ricchi e ppveri!


Richiamo usato in un gioco.

Famo l gico dillua: / ognuno a ccasa sua!


Formula di commiato al termine dei giochi.

FILASTROCCHE PER IL GIROTONDO

Bballate, bballate, vrgine, chi llngelo vi sna, / si la (nome di una bambina) si


rivoltasse, e llngelo la chjamasse, / pina di rse, pina di fire, / ngelo
bbllo, rivltete, amre.

Ggira ggira tata, / la mamma s mmalata.

Ggiro ggiro tndo, / cavallo a ppra tndo, / cavallo dargnto, / che ccsta cin-
quecnto, / cinquecnto cinquanta, / la Margherita canta, / lsciala cantare, / la
vjjo maritare, / le vjjo d cceplla, / ciplla ttrppo frte, / le vjjo d la
mrte, / la mrte ttrppo scura, / le vjjo d la luna, / la luna ttrppo bblla,
/ ci sta ddntro la mi sorlla, / che ffa le ciammelline, / pe rregalalle a ste re-
gazzine.

Ggiro ggiro tndo, / n cavallo grsso e ttndo, / l cavallo ddargnto, / che


ppsa ppi ddi cnto, / centocinquanta, / la Margherita canta, / lascitela can-
tare, / la vjjo maritare, / li vjjo d cciplla, / ciplla ttrppo frte, / li vjjo
d la mrte, / la mrte ttrppo scura, / li vjjo d la luna, / la luna ttrppo
bblla, / sle sle bbatte n trra.

Ggiro ggiro tndo, / quant bbllo l mndo, / quant bblla la trra, / tutte
ggi pe ttrra!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
78

La bblla che ddrme sul ltto di fire, / um bcio damre a la cara bbambina,
/ e lli poverina dve sar? / Sar sar in cmmera, sicura ppettinasse, / o rric-
cettina, affccete, / ti v la tua mamm.

Maria Maria Ggiglia, / dve se venuta? / Alza llcchjal clo, / fa la rive-


rnza, / dalle un zalto, / dalle un antro, / la cara bbambina, / o ppoverina / dve
sar? // Sar sar in cmmera, / seduta ppettinasse, / o ricciolina, affcciate, /
te v la tua mamm. // nde su, / nde ggi, / dae m bcio a cchi vve tu.

O Mmaria Ggillia, / alza llcchjal clo, / fa un zomptto, / fanne un artro, /


fa la rivernza, / fa la penitnza, / nde su, nde ggi, / d m bcio a cchi
vvi tu.

Mi s pprza na cavallina / dundina dundlla / mi s pprza na cavallina / din-


dina dind. // E ddve llavte prza? / dundina dundlla / e ddve llavte
prza? / dindina dind. // Llh pprza n cimal mnte / dundina dundlla / llh
pprza n cimal mnte / dindina dind. // Di che ccolre avva l vestito? / dun-
dina dundlla / di che ccolre avva l vestito? / dindina dind. // Avva l vestito
rsso / dundina dundlla / avva l vestito rsso / dindina dind. // E cche scarpe
avva? / dundina dundlla / e cche scarpe avva? / dindina dind. // Avva le
scarpe nre / dundina dundlla / avva le scarpe nre / dindina dind. // E ccme
si chjamava? / dundina dundlla / e ccme si chjamava? / dindina dind. // E ssi
chjamava Anna / dundina dundlla / e ssi chjamava Anna / dindina dind.

O qquante bblle fijje, madama Dor, / o qquante bblle fijje. // S bblle e mme
le tngo, madama Dor, / s bblle e mme le tngo. // Me ne darste una, ma-
dama Dor? / me ne darste una? // Che ne volte fare, madama Dor? / che ne
volte fare? // La dbbo maritare, madama Dor, / la dbbo maritare. // Scejj-
teve la ppi bblla, madama Dor / scejjteve la ppi bblla.

O qquante bblle fijje, madama Dor, / o qquante bblle fijje! // S bblle e mme
le tngo, madama Dor / s bblle e mme le tngo. // L r la comanna una, ma-
dama Dor / l r la comanna una // Che ccsa ne dve fare, madama Dor? / che
ccsa ne dve fare? // La dve maritare, madama Dor. / La dve maritare //
Entrate nel mio castllo, madama Dor / Entrate nel mio castllo. // Nel vstro
castllo ci snentrata, madama Dor. / Nel vstro castllo ci snentrata. //
Scejjteve la ppi bblla, madama Dor / Scejjteve la ppi bblla. // Scjjo io,
scejjer, / la ppi bblla me caper. // Dppo av ttanto ggirato, / la pi bblla
me s ccapato.

Qusto l generale dil gran valre, / si vlta l fjjo, se vde l fire. / Qusto l
fire che vvin da la Turchia, / se vlta l fjjo, si vde Lucia. / Qusta la Lucia
Documenti etnolinguistici e folklorici
79

che ffila l lino, / se vlta l fjjo, si vde sam Martino. / San Martino che gguida
li cavalle, / vlta l fjjo, si vdono li galle. / Qusti li galle che ccntono la mat-
tina, / vlta l fjjo, si vde la gallina. / Qust la gallina che ffa le va, / se
vlta l fjjo, si vde Nicla. / Qusto Nnicla che ssna l violino, / vlta l fjjo,
si vde l cammino. / Qust l cammino che sce l fume, / vlta l fjjo, si vde l
lume. / Qusto l lume arischjara la sra, / vlta l fjjo, si vde primavra. /Pri-
mavra la ppi bblla, / vlta l fjjo, si vde la stlla. / Qust la stlla che
bbrilla la ntte, / vlta l fjjo, si vde la bbtte. / Qust la bbtte che cc l vino
bbno, / vlta l fjjo, si vde quellmo. / Qust llmo che ssna la campana,
/ vlta l fjjo, vdi la tramontana. / Qusta la tramontana che ggla l viso, /
vlta l fjjo, vdi l zorriso. / Qust l zorriso challita la trra, / vlta l fjjo,
si vde la srra. / Qust la srra pina di firi, / vlta l fjjo, qust llamre.
/ Qust llamre challita la trra, / vlta l fjjo, vde la gurra. / Qust la
gurra chammazza li ggnte, / vlta l fjjo, n zi vde ppi gnnte.

Rsa roslla, / la rs ffiorita, / bbianca la rsa / im ma le vile, / fate la


rivernza / a cchi vvolte ve.

FILASTROCCHE PER IL GIOCO DELLA PALLAMURO

Mi cingo, / mi costringo, / tcco trra, / llaritcco, / f l giro dillrco, / l giro


dillorchssa, / matrebbadssa, / jjo e ssale, / si mmi casca, num mi vale.

Rinnocernte, / la palla stto l pnte, / chi ssalta, chi bballa, / chi ggica cu la
palla, / chi sta sullattnti, / i mii complimnti, / vi dico bbongirno, / ggirn-
domi attrno, / ggira che tti riggira, / la tsta mi ggira, / no ne psso ppi, / mia
cara pallina, / cadi quaggi.

Palla dorata, / dve s stata? / Da la nonnina. / Csa tha ddato? / Una pallina.
/ Dve llhae mssa? / Falla vedre. / ccola qqua!

Tizzo tzzo, / maritzzo, / la plle dellrzo, / dellorztta, / la madrebbadssa /


[---].
Testo incompleto.

TIRITERE DILEGGIATIVE SU PERSONE O SITUAZIONI PARTICOLARI

Amre, spcchjo dajjo, / quanno ti vdo, tutto mi squajjo; / quanno pe n ti vdo


ppi, / tutto marif ss.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
80

Bastardccio passato pi Rrta, / pijja la mjje e ssi la ggica, / si la ggica pi


n quatrino, / bbastardccio bbacarino.

Bbonasra bbonasra, / sffiete l naso che cchae la cannla; / bbonasra bbo-


nantte, / che ddomane facma ccazztte.

Carzolaro, / gni punto ne cuce m paro, / quanno vne l giuvidd, / trete ll,
che vvjjo cuc.

Cristforo Colmbo, / cul naso di pimmo, / cul ptto di rame, /strilla chha
ffame.

Damme l polo e la candla: / se vva llinfrno, chi sse ne frga; / damme la can-
dla e l polo: / chi sse ne frga, se tte prta via l divolo.
Detto dal sagrestano nel corso del funerale.

Ha sposato la mjje del rccio: / panche ttvole e pajjarccio.

L gobbino va l caff, / e ddumanna si cci nn; / e cci nn n gocciolino / pir il


pvero gobbino.

La ciuvitta sul barzlo / fa llamre cul pizzicarlo; / l pizzicarlo li da m bcio,


/ la ciuvitta puzza de ccio.
Alle ragazze vanitose che accettano il corteggiamento da diversi pretendenti.

La signra Bbucodit, / apre la mjjine e l pane nun c; / apre l casstto, ce nn


n tozztto / e lo d mmal cagnoltto; / l cagnoltto nu lo v, / la signra se lo
magn.

La sra mappna / co qquel ptto largo largo, / ci se p ggioc a bbijjardo / co


le palle del cann.

L zomaro del mi parnte / prta la sma e no la snte.


Su chi porta senza avvedersene un filo derba indosso.

L mi sumaro ttrppo parnte, / prta la sma e nun ze la snte; / l mi sumaro


ttrppo cumpare, / prta la sma e nnun jje pare.
Id. c.s.

cchi de gatta, / magna la pappa, / bbve l vino, / spazzacammino.

Pecorartto magnarictta, / va a la mssa e ssingincchja, / si lo lva l cap-


pelltto, / pecorartto, pecorartto.
Documenti etnolinguistici e folklorici
81

Piagne piagne, moccolne, / ch la mamma tha ffatto l chcche, / te llha ffatte


col zapne, / piagne piagne, moccolne (var.: Piagne piagne, moccolne, / la tu
m ti f li chcche cul zapne).
Sul bambino che piagnucola.

Pinocchjtto a la stazzine / pijja l trno e sse ne va, / pijja llltimo vagne, /


pe non fasse canzon.

Pirusillo fa le fusa, / l zu patre llappizzuta, / la su matre li va vvnna, / dice


srde a la mesurlla.

Qul fi / qul fi / qul fico di somaro; // milit / milit / mi li tajji li caplli.


Gioco linguistico sui richiami: quel figlio!, militare!

Quell / quell / qullrgano che ssna; // qulla d / qulla d / qulla dr-


me ttu la svjje.
Gioco linguistico sui richiami: quelluomo!, quella donna!

Sr Csere, sr Csere, sr Csere l tromb; / tre ttole, tre ttole, tre ttole e m
matt; / um pzzeco, um mzzeco, un crcio su le cujj; / sr Csere, sr Csere,
sr Csere l tromb.

Spia spine, / prta l lampine, / prta bbandira, / centanne n galra.


Formula infant. per irridere chi fa la spia.

Succhjadto va na cantina, / attasta llvo ma la gallina, / la gallina jje fa m


pto, / Succhjadto!
Rivolto ad un bambino che succhia il dito.

Tira s cche la clla ccara: / tre bbajjcche a la cucchjara. (si dice) Man chi
ttira su ccul naso.

Zzppo zzppo nun zi vde, / va zzopp quellaltro pide; / ssonato meog-


girno, / ancra l zzppo nun zi vde.

Zzucca pelata de cnto caplle, / tutta la ntte ce cntono l grille, / e la fanno la


serenata, / zzucca pelata, zzucca pelata.
Sulla persona calva.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
82

TIRITERE DILEGGIATIVE SUI NOMI DI PERSONA

Armnio, Armnio mio adorato, / vinci vinci di mattina, / llcqua ti dna bb-
vere, / l zapr de la marina.

Ascnio bbllo, / dipnto cul pennllo, / segnato cullsso, / macchjato cullin-


chjstro.

Carlo magna, / Costantino bbve / e Ffte nom minchjna.

Cazzo Bbtta (var.: Ciao bblla), famme lume, / ch na purce (var.: prcia) mal
gricile, / mi ci snto n tenerume, / cazzo Bbtta, famme lume.

Chcco Chcco / ha ffatto la cacca e la pscia a lltto, / la su matre llha mme-


nato (var.: llha strillato), / pro Chcco s ammalato, / llhanno dato la medi-
cina, / pro Chcco ccurzo via, / llhanno dato lljjo santo, / pro Chcco al
camposanto.

Dichidne / cccia bbudlla e ccoppne!


Tiritera canzonatoria nei confronti di un noto personaggio viterbese, operaio del mattatoio,
il cui soprannome era Dichidone.

Franco prosciutto / ficca l naso dapertutto.

Ggigge bbmba / sna la trmba, / sna l campano, / Ggigge ruffiano.


Ggigge Parigge, / chi l culo li frigge, / Ggigge ruffiano, / sna l campano.

Ggiggtto ha mmagnato l rcchje, / Ggiggtto nun canta ppi.

La sra Marghirita / la cantermo dum, / si rncica la vita / cun tutte ddue li


m.
Lvara, / prta la pizza ttvala.

Luca Luca (var.: Ruca Ruca) / mtte l pane ma la bbuca, / riva l cane e cci lo
magna, / l pro Luca si mtta ppiagna.

Madalna famme lume, / ch na purce mallurcchjo, / che mme rseca l tene-


rume.

Nicolino Nicol / ne le bbrache si cac; / si nun ra l zu fratllo, / si cacava mal


cappllo.
Documenti etnolinguistici e folklorici
83

Pppe pepparujja / fa li fijje pp llintrujja; / p li bbutta pi li scale, / e li fa


mmor dde fame.

Pitro Polo cappuccino, / che mmagnava le pre ctte, / che ssapvono daci-
tino.

Pitro Pitro Pitro / co li carzni strappate de ditro, / jje ne fanno n antro


paro, / mstra la pnna e l calamaro.

Pippo Pippo, / cammina dritto, / sinn tte mtto / sul giornaltto.

Sarvatre sarva tutte / sarva llnema dil prosciutte.

Zinfarsa vin da m, / che tte pago m bl caff, / te ce mtto llacquavita, /


Zzinfarsa e Mmargherita.

Zzucutuzz la mi Ggiovanna, / mi llhae rtto lu pisciatro, / ni farmo n antro


di canna, / zzucuttuzz la mi Ggiovanna.

FILASTROCCHE E BATTUTE LEGATE AL TEMPO METEOROLOGICO E AI CORPI


CELESTI

jjo la luna, jjo la stlla, / cco llngelo chi vvennmmia.

Pive pive, / la gatta sarimve.

Pive piovccica, / la gatta sarippccica (var.: l culo se riappccica).

Tira tira tramontana, / ma li dnne li fa ppna, / e cci llarza la sottana, / tira


tira tramontana.

Vggo la luna, / vggo le stlle, / vggo Caino che ffa le frittlle, / vggo na t-
vola apparecchiata, / jjo Caino che ffa la frittata.

FILASTROCCHE LEGATE AL TEMPO CRONOLOGICO E AL CICLO DELLANNO

Quanno sna meoggirno, / tutte le vcchje vannal frno; / quanno sna lem-
mara, / tutte l vcchje vanno via; / quanno sna la Ternit, / tutte l vcchje van-
na ccac.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
84

Domnica l girno del Zignre, / sarbbe vergognso sannassi a llavor. / L


lunedd ggirno sussegunte, / nun vjjo fare gnnte, / nun vjjo lavor. / E
vvenerd ggirno di passine, / mmrto l Zignre, / nun vjjo lavor. / Sb-
bato pe me mtto sul portne, / asptto l patrne pe ffamme pag. / Abbiam la
bbcca smpre sorridnte, / a cchi cci dve nun jje damo gnnte, / penzamo slo
a cchi cce llha dda d.

Frza, corggio e vvita lsta, / gge se lavra, dumane si fa ffsta.

Dumane ffsta, / si magna la minstra; / doppodomane carnevale, / si m-


gnano li strnze mal pitale.

La bbefana rccia rccia, tutta quanta incannellata, / va ddicnno a li regazze: /


Ste bbne o sste pazze? / Pitro Polo e Nnicla, / ste state bbne a scla,
/ vi portar na trombtta, / vi portar un cavallccio, / chi ccamminar dda s.

Carnevale ra m bonmo, / la mjje ra na ggitta; / lue dicva: Bbevmo n


vo!, / la mjje dice: Bbevmone na cppia!

mmrto carnevale, chi llassotterrer? / La compagnia del ghtto far la ca-


rit. / nde su, nde ggi, / bbttelo al mare che non c ppi.

Ggira ggira, scardane, / che ddoman lla Scenzine; / e sse ttu nun girerae, l
bcio del culo tabbrucerae.
Nella sera della vigilia dellAscensione, con valenza magica, si ficca un fuscelletto nella
parte terminale del corpo di un coleottero (in genere rinoceronte o cervo volante) e gli si d
fuoco; mentre linsetto si leva in volo, si ripete ad alta voce la tiritera.

Pe le mrte e ppe le sante / pe le vigne e ppe le campe; / arispettanno llulivte,


/ pe le prate e ccastagnte.
A partire dai primi di novembre consentita la busca nei terreni di propriet altrui.

SantAndra pescatre / psca l pscio pel Zignre; / e l Zignre no lo v, / san-


tAndra se lo magn.

SantAndra pescatre / prta l pscio mal Zignre; / si l Zignre nu lu v, /


prtelo a mm chi lu magner.

L cinque, san Nicol che vva per via, sincntra cu la Vrgene Maria; l dice,
la Madnna de Lorto, l trdece ad ssanta Lucia; p a li vintuno san Tomasso
strilla, al ventiquattro se magna llanguilla; l vintuno san Tomasso canta, l ven-
ticinque la nscita santa.
Documenti etnolinguistici e folklorici
85

L ze sa Nnicol chi vva pper via, / lltto la cuncezzine di Maria, / l nve ssan
Chto Chto, / l dice la Madnna di Lorto, / l trdece santa Lucia, al vintuno
san Tumasso strilla, / l ventiquattro si magna llanguilla, / al vintuno san Tu-
masso canta, / l vinticinque la nscita santa.

Bbn natale, / famme la mncia, si tte pare!


Formula infant. per la richiesta della mancia natalizia.

Maria lavava, / Ggiusppe stennva, / e l bimbo piangva. // Sta zzitto, mio fi-
glio, / chadsso ti pglio, / ti prto n giardino, / te cglio l fiorino, / ddoman
la fsta der zanto bbambino.
Poesiola che i bambini recitano a Natale.

San Giusppe vecchjarllo / prta l fco sttal mantllo, / pi scallallo l bambi-


nllo.
Frammento di poesiola che si recita a Natale.

Stantta mmeantte nnato m bl bambino, / bbianco, rsso e rricciolino. //


La sua mamma le fa la pappa, / pe llimbcca e ppe llinfscia, / e le stringe
li piedine, / rimirtele glocchini. / In qulla msera cappannlla / che cc l bue
llasenlla, / con Giusppe cco Mmaria, / o cche bblla compagnia!
Sermone natalizio.

ORAZIONI

Signre, date la salute al babbo e a la mamma, a le nnne e ttutte de casa, a mm


ffteme bbno e ssanto, senn portteme m paradiso con ve.

INIZI E CHIUSE DI FAVOLE, FAVOLE SENZA FINE

Cra na vrta Piccino Piccino, / cu la bbarba scopava la casa, / e gni mattne tro-
vava n quatrino. / Piccino Piccino annide allrto, / bbe paura di la gran lumaca,
/ e annide a ccasa mo mrto.

Cra n gattino rsso e bbl, / chavva na pallina che ffacva su e ggi. / Riva l
cane nferocito / e jje fa bb bb, / e l gattino nun c ppi.

Ccreno tre channveno a ccccia / e cchjapprno na bbeccccia, / ra Fran-


chino, Francne e Ffrancccia.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
86

Chi pparla e pparlar, / pitra de marmo deventar.


Formula di favoletta.

Dindindilimb dindindinlimb, cuntnta la spsa! Cuntntala t!


Favoletta onomat. del suono delle campane.

Chi ccmo, chi ccmo? Facile cu la pasta, facile cu la pasta Nu li vjjo,


mgnele tu! Nu li vjjo, mgnele tu!
Scambio di battute in una favoletta onomat. sul suono delle campane.

La bbrifcola di Bbestnto, / chi ppi ddilla ci v n gran tmpo; / ve la dico o ve la


dir, / ve la dico s o nn?
Favola senza fine.

La bbrifcola di la ciucciurummlla / ppi ccrta e ppi bblla. / La bbrifcola


de la trombtta / ppi llnga e ppi strtta.

Orate fiche! Tre ppallal zrdo! Famo li cnte n zagrestia Dteme la paga
e pp v vvia
Scambio di battute tra prete e sacrestano, che chiede la paga durante la messa del 3 febbraio,
giorno in cui si celebra la festa di san Biagio.

Ride ride, p, che l zumaro magna cvole!


Battuta di favoletta del figlio al padre.

Tira su, chi mmstre l bicco! / Ha fatto bbne che mme lha ditto!
Scambio di battute tra due compari in processione, uno dei quali aveva rubato unoca, che
portava nascosta sotto la tonaca.

FORMULE INCANTATORIE

Bbestmmia bbestmmia pillnima tua!


Formula apotropaica infant., rivolta alla coda della lucertola per proteggersi dalle impreca-
zioni che secondo la credenza pop. manda quando viene staccata.

Lumaca lumachlla, / tira fre le corniclla; / lumaca lumacne, / tira fri le cor-
nicine.
Formula fascinatoria per verificare se la chiocciola viva.

Muro muro bbno, / cchete n dnte vcchjo, / e ddmmene uno nvo.


Formula pronunciata nel nascondere in un forellino del muro il dente da latte caduto.
Documenti etnolinguistici e folklorici
87

Singhjzzo, mio singhjzzo, / pijja n campo, pijja m pzzo, / pijja m pzzo, pijja
n campo, / va dda qullo che mmi staccanto.
Scongiuro contro il singhiozzo.

SCIOGLILINGUA

Pasquale pescatre nu spregne / chi ppsca bbne e pp la psca sprga.

Tre llane nre co ttre nnre lane.

Una pica sta ssul ttto / cu la spiga legata nel bcco, / casca la spiga scgne la
pica / riccjje la spiga / riv ssul ttto / cu la spiga legata nel bcco.

FORMULETTE MNEMONICHE

A, e, i, o, / che ssomaro che ss t.


Formula scolastica per ricordare le vocali in sequenza.

cchise pisolnne e zzita, / pe qquel bbjja de Nerne ch pprzo la vita.


Formula scolastica per ricordare le ultime lettere dellalfabeto.

Le fiche de la zzi Mca.


Formula scolastica per ricordare le ultime lettere dellalfabeto greco.
Avvertenza
89

AVVERTENZA AL VOCABOLARIO DIALETTALE




Lorganizzazione del vocabolario segue, grosso modo, il modello realizzato da E.


Mattesini e N. Ugoccioni per il Vocabolario del dialetto del territorio orvietano
(Opera del vocabolario dialettale umbro, 8, Perugia 1992), allo scopo sia di garantire
la fruibilit ad una pi ampia fascia di lettori, sia di facilitare confronti areali con il
testo di riferimento. E questo il motivo per cui ci siamo attenuti ad una impostazione
semplificata, evitando anche di riportare le tabelle relative alla coniugazione dei
verbi ausiliari, regolari ed irregolari di pi frequente uso, preferendo registrare
i paradigmi (in alcuni casi quasi completi) dei singoli verbi in fondo al relativo
lemma.
Per lo stesso motivo, data la sede di pubblicazione, stata adottata la grafia della
lingua standard, apportandovi poche aggiunte. Le attestazioni dai testi scritti sono state
traslitterate, correggendo refusi tipografici e sviste evidenti, come pure indicando i
raddoppiamenti sintattici.
Per quanto concerne le consonanti, si rende locclusiva prevelare sorda davanti ad
i semivocalica con chj + voc.: chjuso, acchjsa, cchje, mancchja; la corrispondente
sonora con ghj + voc.: nghjutt, ghjacci, linghjra. La fricativa palatale sonora
(sempre intensa, se intervocalica) resa con j: fijjo, procjjo, jjanna. Con rappre-
sentata laffricata apicodentale sonora di otema, iagna, gro.
Laccento grafico grave, che compare sulle vocali , , , ha esclusivamente
valore tonico; mentre, per indicarne la qualit, laccento grave segnato sulle
vocali toniche aperte (, ) e quello acuto sulle chiuse (, ), per es. in derto, erba-
rlo, erbtta, macchjne. Laccento indicato sulle parole tronche, sdrucciole e
bisdrucciole; compare su quelle piane per distinguere il grado di apertura della vocale
tonica soltanto se si tratta di una e od una o (es. maclla, marfonsco, mappamnno,
rusegnlo).
Per evitare equivoci appaiono accentate alcune parole piane (per es. gratuto, tana,
salvocisa, creda).
Le lettere maiuscole non compaiono in esponente: sono state usate soltanto per di-
stinguere i nomi propri allinterno della fraseologia.
Lordine alfabetico quello dellitaliano; ci vale anche per il gruppo interno
chj- + vocale e ghj- + vocale.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
90

Struttura del vocabolario


Le voci a lemma e loro allomorfi, in trascrizione fonetica e in neretto, sono ordi-
nate alfabeticamente. Per limpianto di ogni lemma si segue uno schema fisso cos ri-
partito: esponente (in neretto), eventuali varianti fonetiche (in corsivo), qualifica
grammaticale (in tondo), sezione semantica (in tondo), fraseologia (in corsivo la parte
dialettale, in tondo leventuale spiegazione in italiano), eventuale sezione morfolo-
gica.
Si tenga presente che, nel caso compaiano varianti, la forma ad esponente non rap-
presenta quella pi frequente nelluso, ma quella che stata inserita in computer per
prima nel lavoro di lemmatizzazione.
Poich la frequenza delluso concreto delle voci non stata indagata, le precisa-
zioni soggettive fornite al riguardo hanno soltanto valore indicativo. Le voci giudicate
poco frequenti sono seguite, tra parentesi tonda, dallindicazione: raro; quelle in di-
suso, secondo linformatore, risalenti a fine 800 o agli inizi del sec. XX, e che so-
pravvivono solo nella memoria di alcuni parlanti, da: arc.; quelle in uso fino agli
anni Cinquanta circa, da: ant.. Labbreviazione rec. indica i neologismi, ovvero le
forme entrate in uso negli ultimi decenni. Le locuzioni avverbiali registrate in espo-
nente sono seguite dalla preposizione introduttiva posta tra parentesi tonda, es.: arbo-
ltto (a), loc. avv., ad alberello.
Si precisa che altri tipi di locuzioni (nominali, aggettivali, verbali ecc.) non sono
in genere lemmatizzate a parte, ma sono riportate allinterno di lemmi sotto il primo
componente.

Omonimi e sinonimi.
Gli omonimi, in quanto riconducibili ad etimi diversi, sono trattati come voci au-
tonome e sono distinti da un numero progressivo posto ad esponente.
Per motivi pratici di composizione, i sinonimi o quasi-sinonimi, di cui per in
ogni caso indicato il significato, non sono provvisti di rinvio ad un esponente princi-
pale.
In fondo alla trattazione del lemma, dopo la fraseologia (e separate da doppia bar-
retta verticale), si registrano le forme alterate pi caratteristiche di sostantivi, aggettivi
ed avverbi, facendole precedere dalle relative abbreviazioni (dim., accr., vezz., ecc.).
In alcuni casi, compaiono ad esponente, senza qualifica grammaticale, alcune voci
italiane seguite da due punti, per introdurre significativi esempi delluso, proverbi,
modi di dire o altri formalizzati.

Varianti.

Alla voce in esponente fanno seguito in ordine alfabetico tra loro le varianti di
forma, in corsivo, separate da virgole. La variante pure registrata alfabeticamente in
neretto sotto esponente a s, seguita dal rinvio al lemma principale mediante due punti
Avvertenza
91

seguiti da una freccetta (: ). Per venire incontro alle esigenze di consultazione degli
studiosi, i rimandi sono effettuati anche nel caso in cui la variante segua o preceda im-
mediatamente la voce principale.

Qualifica grammaticale.
Viene espressa in tondo con abbreviazioni. Una doppia barretta distingue i casi in
cui ad una funzione grammaticale diversa corrisponde una variazione semantica, es.:

frte, s.m., sapore acido del vino: pijj dde ~, inacidirsi || agg., 1. di ter-
reno ricco di sostanze nutrienti. 2. rigoglioso. 3. di elevata gradazione al-
colica: ma sso li vne smpre ~ l vino | acto ~, piccante || avv., molto:
ci llha ffrte cu mm, molto irritato nei miei riguardi || ~!, inter., espr.
con cui si incita qualcuno a picchiare rudemente oppure si invita il com-
pagno di gioco a superare la carta dellavversario.

Sezione semantica.
Questo livello contiene la completa indicazione dei significati di ogni entrata dia-
lettale.
La definizione pu essere costituita da una sola parola, da una parola seguita da si-
nonimi, da una parola seguita da glossa oppure da una perifrasi descrittiva.
Abbiamo cercato di curare la chiara formulazione dei traducenti italiani, indi-
spensabili per lettori non nativi di altre zone (spesso anche per quelli di subaree spa-
zialmente vicine), ma che risultano spesso di innegabile utilit per molte persone del
luogo, specialmente appartenenti alle generazioni pi giovani.
Laccezione propria pi comune di una voce precede in genere gli usi traslati, in-
dicati con labbreviazione: (fig.). Ogni variazione semantica del lemma introdotta
da un numero cardinale progressivo e separata dalla successiva da un punto fermo. Ta-
lora si chiarisce lambito semantico con maggiore precisione (rif. a), es.:

bbese, bbise, pese, pisse, lbbise, lpisse, s.m., 1. lapis: damme qqua
n bbese! | f la pnta allpisse, aguzzare il lapis || dim. abbistto. 2.
(fig.) pne: uno cha ll~, llartra la riga (rif. ad uomo e donna con allu-
sione sessuale).
Per motivi di spazio, non abbiamo potuto sistematicamente addurre esempi di con-
testi duso per ogni accezione. Daltra parte, in molti casi seguono brevi etnotesti che
chiariscono il significato della voce, fornendo informazioni circostanziali e di inte-
resse etnografico o antropologico.
Di molti lemmi forniamo indicazioni pragmatiche o marche duso mediante ab-
breviazioni, che permettono di distinguere:
- (gerg.) voci appartenenti al lessico marginale;
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
92

- (infant.) voci appartenenti al linguaggio dei bambini o voci usate con loro;
- (citt.), voce attribuita ad ambienti borghesi, testimonianza delle sottovariet allin-
terno dellabitato;
- (rust.), voce in uso nel contado;
- (lett.) cultismi usati in opere scritte, spec. poesie.

Di altri lemmi chiariamo le connotazioni che li caratterizzano: (triv.), (scherz.),


(dispr.) (euf.).
A corredo di zoonimi e fitonimi, oltre agli equivalenti in lingua nazionale, figurano
le denominazioni scientifiche; talora seguite da sintetiche annotazioni esplicative
(edule, nocivo, velenoso, utilizzato per...).

Fraseologia
La fraseologia esemplificativa scritta in carattere corsivo e accompagnata dalla
spiegazione in lingua ove necessario alla comprensione mira a chiarire le accezioni
del vocabolo a lemma.
Pu esser costituita da frasi tipiche, modi di dire, proverbi (citati in genere sotto la
prima voce piena), wellerismi, blasoni popolari, chiapparelli.
Il segno tipografico del lineato [ ~ ] sostituisce nella fraseologia la parola a lemma
di cui si esemplificano gli usi. Ogni vocabolo che ricorre nella fraseologia (ad ecce-
zione delle voci di lingua) compare anche a lemma.
Il discorso diretto e i dialoghi di botta e risposta sono introdotti da due punti e rac-
chiusi tra virgolette.
Allinterno dei lemmi compaiono un gran numero di locuzioni di vario tipo, i cui
significati sono distinti da lettere minuscole in ordine alfabetico.

Sezione morfologica
Dopo la fraseologia, separata da doppia barra e introdotta dallindicazione Forme,
compare materiale morfologico relativo al lemma: forme verbali, forme notevoli dei
sostantivi femminili, plurali anomali.
A differenza di molti vocabolari dialettali, abbiamo ritenuto opportuno curare in
modo particolare la tipologia delle parole grammaticali, settore degno di attenzione,
corredandole di esempi delluso delle varie funzioni. In un sistema linguistico, infatti,
gli elementi grammaticali e morfologici (paradigmi verbali, articoli, preposizioni, pro-
nomi, avverbi, ecc.), costituiscono un repertorio chiuso portante e pi resistente ai
cambiamenti innovativi a differenza del lessico pi esposto alle ripercussioni degli
eventi storici.
Altre categorie ben rappresentate nel vocabolario risultano: interiezioni di vario
tipo, onomatopee (voce umana, suoni di campane, strumenti musicali, versi di animali,
ecc.), ideofoni (imitazione di rumori), insulti, imprecazioni, maledizioni, bestemmie
(per lo pi in forma eufemistica), richiami, voci di richiamo per animali.
Avvertenza
93

I termini onomastici (contrassegnati con le abbreviazioni: antrop., ipoc., sopr.,


cogn., top., microtop., idron., ecc.) sono riportati solo se attestati nel corpus. Compa-
iono inoltre alcune voci latine (specialmente del latino ecclesiastico) e battute prover-
biali rimate.
Sono omessi i confronti areali con luso di altre localit e i raffronti con altri vo-
cabolari editi. Sono escluse le etimologie.
Abbreviazioni
95

ABBREVIAZIONI

ab. = abitante/i fig. = figurato


accr. = accrescitivo filastr. = filastrocca
acr. = acronimo fonet. = fonetico
agg. = aggettivo form. = formula, formuletta
all. = allocutivo fraz. = frazione
ant. = antiquato (databile alla prima freq. = frequente
met del sec. XX) fut. = futuro
antifr. = antifrastico geogr. = geografico
antrop. = antroponimo ger. = gerundio
arc. = arcaico (anteriore al 1900) gerg. = gergale
art. = articolo, articolata H. = ettaro/i
at. = atono id. = idem
avv. = avverbio, avverbiale ideof. = ideofono
blas.pop. = blasone popolare idron. = idronimo
card. = cardinale immag. = immaginario
chiapp. = chiapparello imper. = imperativo
citt. = cittadino impers. = impersonale
cm. = centimetri impf. = imperfetto
cogn. = cognome imprec. = imprecazione
coll. = collettivo ind. = indicativo
cond. = condizionale indef. = indefinito
cong. = congiuntivo, congiunzione indet. = indeterminativo
coron. = coronimo indov. = indovinello
cred. = credenza inf. = infinito
c.s. = come sopra infant. = infantile
d. = detto inter. = interiezione
det. = determinativo intr. = intransitivo
dil. = dileggiativo inv. = invariabile
dim. = diminutivo iperb. = iperbole, iperbolico
dimostr. = dimostrativo ipoc. = ipocoristico
dispr. = dispregiativo iron. = ironico
eccl. = ecclesiastico kg. = chilogrammi
enf. = enfatico lat. = latino
epit. = epiteto lett. = letterario, cultismo
escl. = esclamazione, esclamativo loc. = locuzione/i
espr. = espressione m. = maschile
euf. = eufemismo, eufemistico m2 = metri quadrati
f. = femminile mdd. = modo di dire
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
96

microtop. = microtoponimo triv. = triviale


mt. = metro / i v. = verbo
n. = nome var. = variante
num. = numero, numerale vd. = vedi
odon. = odonimo vezz. = vezzeggiativo
onom. = onomatopea, onomatopeico voc. = vocale, vocalico
ord. = ordinale vocat. = vocativo
oron. = oronimo well. = wellerismo
p. = participio
part. = particolare | separa i singoli contesti linguistici
pass. = passato e gli elementi della fraseologia.
pegg. = peggiorativo || separa funzioni grammaticali, al-
perf. = perfetto
terati, locuzioni, proverbi, ecc.
pers. = persona, personale
: rinvio a variante fonetica o di
pl. = plurale
pop. = popolare forma
poss. = possessivo ( ) racchiude termini scientifici di
prep. = preposizione flora e fauna, chiose esplicative
pres. = presente del curatore, abbreviazioni
pron. = pronome, pronominale [---] testo frammentario
prov. = proverbio / scansione di versi
q.cosa = qualcosa
q.no = qualcuno
rec. = recente
recipr. = reciproco
rel. = relativo
rif. = riferito
rifl. = riflessivo
rust. = rustico
scherz. = scherzoso
sciogl. = scioglilingua
s.f. = sostantivo femminile
sing. = singolare
s.m. = sostantivo maschile
sopr. = soprannome
sost. = sostantivo
spec. = specialmente
ssp. = specie (pl.)
storn. = stornello
s.v. = sotto voce
tir. = tiritera
ton. = tonico
top. = toponimo
top. int. = toponimo interno allabitato
tr. = transitivo
Vocabolario dialettale
viterbese
Vocabolario
99

a1, prep., 1. a (usata nei compl. di luogo, cato a ppeparino | ~ mmutannine lavo-
di tempo e nelle loc. e modi avverbiali): rava.
2
ggiocam~ nguattavito | ~ ffrza de nzi- a , inter., voce con cui si incita una bestia
ste | duman~ tto, tra otto giorni | sb- a camminare.
bat~ mmattina | se vedm~ ssanta abbabbato, agg., molto affezionato al
Rsa, il 3 settembre | ~ ddillo n ce se padre.
crde, cosa da non credere | sta ~ abbacchjasse, v. rifl., 1. accasciarsi. 2.
ggarne, lavora come garzone | ann abbattersi, deprimersi.
~ pra, lavorare come bracciante gior- abbacchjatura, s.f., 1. macellazione di
naliero in campagna | ann ~ ffnghe, agnelli di latte. 2. (fig.) abbattimento
andare a raccogliere funghi | portt~ morale.
nnue!, poveri noi! | ~ vventanne se abbaccin, v. tr., abbacinare.
spsa, quando compier venti anni | lo abbaci, bbaci, v. tr., baciare: abbcela!
vnne ~ ppco, a buon mercato | | (iron.) te bbcia nd ppi sprco | li
mmjjo ~ stasse zzitte, meglio tacere | dava la pace al fratlle, bbacianno
bbv~ sslo, beve da solo | ha cchja- qulla ffigge (rif. ai confratelli) || v. intr.,
mato ~ Ppppe || ar (al), a la, a lo, all aderire, combaciare, di due oggetti || ab-
(m. e f. sing. e pl. davanti a voc.); pl. al, baciasse, bbaciasse, v. rifl. recipr., ba-
a le, a li: dallo al tuo de fijjo! | arissu- ciarsi.
mijja tutto ar zu nnno | s mmsso ~ la bbaco, s.m., (ant.) abbecedario.
solina | lo va ccompr ~ la bbottga, in abbad, bbad, v. tr., sorvegliare: ~ le
negozio | ann alllbere pezzute, mo- bbstie || v. intr., badare: va ~ sti cse? |
rire | sta ddurm sttallarbro, sotto abbada s! nun ci prov! | sta ttnte,
lalbero | sta dde casa ggi ~ le case po- abbada, cso ha dditto che tte sde-
polare | rrivat~ le quattro sonate, mgne! e vvard. e ssar prpio
dopo le quattro | ~ la domnica mmat- cme dice lue! | nun ce se bbada ne.
tina drme | ~ la mattina ggirno, al- abbade: bbade.
lalba | allinvrno, durante linverno | abbafato, agg., 1. sazio. 2. nauseato di un
allistate | al girno lavra, ~ la ntte cibo.
rbba | ~ la domneca nun gira | al abbaggiolato, agg., (raro) di lastre di
girno de lavro va ffra, nei giorni fe- marmo ritte in piedi, accostate luna
riali | tuttar pi, al massimo | sta ll allaltra, appoggiate ad un muro o altro
ddavante al quatre, ai quadri | piciono sostegno.
pure al vcchje, anche ai vecchi | man- abbaggi, bbaggi, s.f., (rec.) abt-jour:
nggia li pesctte! 2. in: stracco ~ accnne n~.
qqul mdo | fce ~ ttmpo ~ ttmpo, abbagn, bbagn, v. tr., 1. bagnare: l tes-
appena in tempo | parte cul frro ~ sitre bbgnono l panno mal bignzo.
spalla, con il bidente in spalla | lastri- 2. intingere.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
100

abbagnata, s.f., 1. atto di bagnare. 2. atto patr~! (bestemmia).


di intingere. bbele, bbile, agg., idoneo.
abbagnato, agg., bagnato. abbelet, s.f., 1. abilit. 2. idoneit.
abbajj1, bbajj, v. intr., 1. abbaiare || abbenanche, bbinanche, cong., bench,
prov.: cane chabbajja num mzzeca. 2. anche se: ~ se potava a llungo pa-
(fig.) gridare || Forme: Ind. perf. 6 bbaj- rcchjo, tanto llua nun cra | ~ ormae
jrno. ad ttutto assippillito | ci patscio assae,
abbajj2, v. tr., abbagliare: l zle frte pure ~ chi st m paradiso.
llabbajjava llcchje. abbened: bbened.
abbajjo1, s.m., labbaiare, verso del cane. abbenn, bbenn, v. tr., bendare gli occhi.
abbajjo2, s.m., abbaglio: mica ad vvro, abbrgo, arbrgo, s.m., 1. albergo. 2. dor-
ha cchjappato n ~. mitorio || dim. arberghtto.
abbanchettasse, v. rifl., accularsi, sedersi bbese, bbise, pese, pisse, lbbise, l-
sulle zampe posteriori (rif. ad animale): pisse, s.m., 1. lapis: damme qqua n b-
l lpro sabbanchetta, nterito, n ze bese! | f la pnta allpisse, aguzzare il
mve ppi. lapis || dim. abbistto. 2. (fig.) pne: uno
abbannon, bbandon, v. tr., abbando- cha ll~, llartra la riga (rif. ad uomo e
nare: l rumitrio m ad bbandonato. donna con allusione sessuale).
abbasato, agg., atticciato. abbet: abbit.
abbass, bbass, v. tr., 1. abbassare: ~ la abbto, s.m., abete (Abies alba Mill. e
capccia, chinare il capo | pive, l gatto Picea excelsa L.).
bbassa llorcchje | nav ppaura, li f bbeto: bbito.
bbass la crsta io a qqullo, lo faccio abbetdene, abbitdene, s.f., 1. abitu-
calmare | ha visto chabbassa la spalla?, dine. 2. (iron.) abitudine riprovevole,
hai visto che si sottomette? 2. follare la vizio.
vinaccia nel tino. 3. potare i rami alti di abbevar, bbever, v. tr., abbeverare ||
un albero || abbassasse, v. rifl., 1. chi- abbevarasse, bbevarasse, v. rifl., disse-
narsi. 2. (fig.) sottomettersi. tarsi.
abbassato, bbassato, agg., chinato. abbeveratro, bbeveratro, s.m., abbe-
abbasso: ~ la mastra! (si grida quando veratoio.
si tenta di far fermare lo sciame) | me fa abbiad, v. tr., foraggiare equini.
mmale ~, (euf.) ho dolori al basso ven- abbiff: bbiff.
tre (detto da una donna). abbijjamnto, s.m., (rec.) abbigliamento.
abbasta, bbasta, avv., stop: li dvono da bbile: bbele.
magn e bbasta, soltanto da mangiare | abbindol, v. tr., abbindolare.
riv uno e bbasta, uno soltanto || inter., abbinid: bbened.
basta!: a, abbasta! chi ppir m due s abbioccasse, v. rifl., 1. diventare chioc-
ppche e ttr ss ttrppe | famo bbasta!, cia; covare. 2. (fig.) accasciarsi: s ab-
finiamola! | punte bbasta!, (espr. dra- bioccato stracco mrto a ppomssa. 3.
stica con cui si mette fine ad una di- (fig.) scoraggiarsi.
scussione). abbicco, s.m., 1. accasciamento. 2. son-
abbast: bbast. nolenza.
abbate, s.m., abate: (euf.) mannggia l abbirell, mbirell, v. tr., tendere la corda
Vocabolario
101

con il verricello, per legare il carico sul | P. pass. abbrto.


carro. abbjje: abbjja.
bbise: bbese. abbjjese: abbojjasse (vd. abbjja).
abbisogn: gna. abbjjolo, s.m., convolvolo (Convolvulus
abbisognanno, bbisognanno, avv., even- arvensis L.).
tualmente: ce v m mtro de stffa, ~ abbol: abbul.
due ppure. abbon, v. tr., condonare un debito:
abbit, abbet, v. intr., abitare. qulle srde che mmha da d, te llab-
abbitino, s.m., scapolare. bno e vvia | mabboneranno tutte le
bbito, bbeto, s.m., abito || prov.: ll~ dbbete.
nun fa l mneco || dim. abbitccio, ve- abbonasse, v. rifl., abbonarsi.
stitino: cra la fijja chra ggiuvintta, abbonn, v. intr., abbondare: certanne la
ncra se dicva ll~ noantre. rbba abbnna (rif. al raccolto).
abbit, abbituv, bbit, v. tr., abituare; abbonnante, bbonnante, agg., 1. abbon-
le fijje llha bbitate tutte male, li ha vi- dante. 2. di misura comoda (rif. ad in-
ziati || abbitasse, bbetasse, v. rifl., dumento).
abituarsi: oramae me ce s abbitato || abbonnanza, abbonnnzia, bbonnnzia,
Forme: P. pass. abbitato, abbituvato, s.f., 1. abbondanza: chabbonnnzia! ci
bbetato, bbitato. nn ddavanzo de rbba | d ffrutte n
abbitazzine, s.f., (scherz.) abitudine. ~, in abbondanza. 2. (fig.) raccolto co-
abbitdene: abbetdene. pioso.
abbituv: abbit. abbonnnzia: abbonnanza.
abbocc, v. intr., 1. abboccare: l pscio abbno, s.m., condono.
chabbcca. 2. (fig.) lasciarsi ingan- abbord, v. tr., abbordare.
nare: c ccascato, ha abboccato cme abborrasse, v. intr. pron., gonfiarsi per
n tontolne. meteorismo del ventre delle pecore o
abboccatura, bboccatura, s.f., contenta- delle vacche.
tura: dde bbna ~, magna tutto. dde abbrta, s.f., azione di avvolgere: dalle
bbcca bbna. s n~!
abbcco, s.m., esca, allettamento: li d abbort, abburt, bbrutt (raro), v. intr.,
ll~, lo adesca. abortire: mha bbruttito la mjje, di-
abboccolato1, agg., inanellato, di capelli. cva Totorot. e ppi bbrutto de t!
abboccolato2, agg., inserito nella boccola: abbrto, s.m., 1. aborto. 2. (dispr., fig.)
la rta dil carro abboccolata, ma la persona deforme.
bbccola che sta ddntro la rta pe n abbott, v. tr., 1. gonfiare. 2. (raro) ab-
falla conzum. bottonare || abbottasse, v. rifl., 1. rim-
abbjja, abbjje, bbojj, v. tr., avvolgere: pinzarsi. 2. avere la digestione difficile
p se bbojjava n tantino da capo (il fa- per essersi rimpinzato di cibo.
scio di canapa) | abbjjolo s! || abboj- abbottato, agg., 1. gonfio. 2. pi che
jasse, abbjjese, v. rifl., 1. attorcigliarsi: sazio.
l filo sabbjje, si nu stattnte. 2. con- abbotton, abbutton, v. tr., abbottonare
torcersi per dolori intestinali. 3. avvitic- || v. intr., mettere le gemme: la vita,
chiarsi || Forme: Ind. pres. 6 abbjjono prima cccia, pe abbottna || abbotto-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
102

nasse, v. rifl., (fig.) tenere atteggia- durre uninfiammazione: mabbrcia lo


mento riservato. stmmoco sta grappa || v. intr., 1. essere
abbozz, v. intr., sopportare in silenzio, in procinto di arrivare: abbrcia, sta
senza reagire: che ppotivo f? mi tocc mmomnte. 2. sfiorare la boccia dellav-
~ e zzitto. versario (nel gioco delle bocce). 3. in-
abbraccec: abbraccic. fiammarsi. 4. (fig., gerg.) non pagare
abbraccettato, ambraccettato, agg., a debiti, essere insolvente: ~ l pajjne ||
braccetto. abbruciasse, v. rifl., ardere: (imprec.) te
abbracci: abbraccic. pssabbruciatte! || Forme: Ind. pres. 3
abbraccic, abbraccec, abbracci, v. tr., abbrcia; 6 bbrceno | impf. 6 abbru-
1. abbracciare: appna riva, abbrccica civeno | fut. 2 abbrucerae.
la su matre. 2. stringere in braccio || abbruciata, s.f., atto di abbruciacchiare
prov.: chi ttrppo abbrccia, gnnte in superficie lestremit di un palo di
strgne || abbraccicasse, v. rifl. recipr., legno, per indurirla: li d n~ al passne
abbracciarsi || Forme: Ind. pres. 6 ab- prima de piantallo || dim. abbruciatlla.
brccecheno. abbruciatccio, s.m., bruciaticcio: snto
abbraccicata, bbraccicata, s.f., atto di puzza d~.
abbracciare, abbraccio: d n~ mal- abbruciato, bbruciato, agg., 1. bruciato.
lamice prima de part. 2. troppo cotto, di pane. 3. (fig.) ingan-
abbranc, v. tr., afferrare. nato, imbrogliato: c rrimasto ~ pi
abbrancic, v. tr., afferrare. dde na vrta. 4. (fig.) reso cauto in se-
abbrancolito, imbrancolito, mbrancolito, guito ad esperienza negativa.
agg., intirizzito: ch le mano mbranco- abbrunn, v. tr., abbronzare un tessuto
lite dal frddo, n ce la f a strgnele. stirandolo || abbrunnasse, abbronnasse,
abbrennzio: abbronnzio. v. rifl., diventare bruno, bruciacchiarsi:
abbro, ebbro, s.m., ebreo: llebbre, gli quanno se stira, ce lscia l frro m p
ebrei | magn m pide cme llabbre. sspra, sabbrnna la stffa.
abbrvio, s.m., ispirazione: ha pprso abbrusc, bbrusc, v. tr., 1. tostare:
ll~. panabbruscato. 2. incendiare: ~ lo
abbro: labbro. stppio. 3. abbruciacchiare in superficie
abbronnasse: abbrunnasse (vd. ab- lestremit di un palo di legno, per in-
brunn). durirla.
abbronnzio, abbrennzio, espr. di ri- abbruscacaff, s.m., tostino da caff.
nuncia, dal lat. abrenuntio della liturgia abbruscata, s.f., atto di tostare.
del battesimo (risposta che, nel rito del abbruschino, bbruschino, s.m., tostino da
battesimo, il padrino d in vece del bat- caff.
tesimando, come rinuncia alle vanit abbrustol, v. tr., 1. tostare.
mondane e alla opere di Satana). abbrustolita, s.f., atto di tostare.
abbruci, bbruci, v. tr., 1. bruciare: pe abbrutt1, v. intr., imbruttire.
ccarta te bbrcio, pe ssanto tadro abbrutt2, v. tr., abbrutire.
(formula scaramantica che si pronuncia abbuffasse, v. rifl., rimpinzarsi: (imprec.)
bruciando unimmagine sacra, ispirata abbffete, rspo!
ad una battuta di papa Sisto V). 2. pro- abbujjasse,v. intr. impers.,1. imbrunire, an-
Vocabolario
103

nottare: sabbujja l clo, l zle singuatta. si ss ggajjarde, famo tutta na cap-


2. coprirsi di nuvole (rif. alla luna). panna.
abbul, abbol, v. tr., abolire. accappon, v. tr., castrare un galletto || ac-
abburt: abbort. capponasse, v. intr. pron., (fig.) divenire
abbus, v. intr., abusare: abbusa del db- impotente (di un uomo).
bole cme n vijjacco. accartocciasse, v. intr. pron., accartoc-
abbusc, bbusc, v. tr., 1. buscare: l zo- ciarsi: se cc n inztto, saccartccia s
mare pnno ~ ppure quarche dolr di la fjja (rif. al pampino).
panza | fra Ggllio abbuscava bbne accasasse, v. rifl., metter su famiglia, spo-
(rif. alla cerca) || prov.: chi ccrca, ab- sarsi.
busca. 2. buscarne: stattnte che cce accastellato, agg., di frutta che cresce
bbusche! unita in un mazzetto: le ncchje cresc-
abbuschjasse, v. intr. pron., adirarsi. vono tuttaccastellate.
abbuso, s.m., abuso. accatrast, accratrast, v. tr., accatastare,
abbutt: bbutt. iscrivere al catasto.
abbutton: abbotton. accatt, v. tr., prendere a prestito.
accda, v. intr., (citt.) accadere || Forme: accatto: li toccava ann all~ pi li case.
Ind. fut. 3 accadar. accausine (raro): uccasine.
accalamarato, agg., cerchiato, di occhio. accavall, v. tr., rincalzare una pianta:
accalasse, v. intr. pron., assopirsi || v. intr. saccavalla e sse fa la tazza da capo
impers., tramontare, del sole. allrdine e dda pide la spallira || ac-
accalatlla, accalatura, s.f., 1. breve dor- cavallasse, v. intr. pron., irrigidirsi,
mita. 2. pisolino pomeridiano da seduto avere una mialgia (di parte del corpo
|| dim. accalaturtta. umano): ch m mscolo accavallato
accalatura: accalatlla. chi mme dle.
accallafreddasse, v. intr. pron., esser col- accavallatura, s.f., rincalzatura di una
pito da arrabbiaticcio, alterarsi di un ter- pianta.
reno coltivato, per cui la pianta accavallon, v. tr., formare sul campo il
inaridisce prima di fiorire. cavallone del fieno falciato: saccaval-
accallasse, v. intr. pron., accaldarsi. lna ann e vven.
accallato, agg., accaldato, sudato: num accecciasse, v. intr. pron., (infant.) met-
bvo che ss accallato. tersi a sedere: accccete!
accampasse, v. rifl., accamparsi: d sac- acceciasse, v. intr. pron., fare un pisolino,
cmpono stanno l zordate? sonnecchiare.
accanisse, v. intr. pron., accanirsi. accednte: accidnte2.
accantallaccanto, s.m., terzultimo. accellar: acceller.
accantallrtemo, s.m., penultimo. accellarato, agg., celere: se fa n lavro ~,
accanter, v. intr., mandare fetore. a la svrta.
accapijjasse, v. rifl. recipr., 1. accapi- acceller, accellar, v. tr., accelerare.
gliarsi. 2. (fig.) litigare concitatamente. accendi, ncendi, v. tr., incendiare.
accappann, v. tr., 1. disporre a capanna. accnna, accnne, ccnna, v. tr., accen-
2. piegare e legare sul filare i tralci dere: ~ l fco | ~ na cannla | ~ llar-
troppo lunghi: saccappnnono le cape dio | ~ la luce lttreca | ~ l ciaro, (ant.)
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
104

accendere il fiammifero; accendere la ciacc ddu nce | mdd. se fa ~ le nce n


luce elettrica | accnne llume n zn- capo, troppo remissivo | li s acciac-
zibbu!, espr. liturgica lat. || accnnese, cata la zzinna (rif. alla mastite della
v. intr. pron., accendersi: le luce sacc- vacca). 4. pestare: n ce v gnnte a
seno tutte ni na vrta. cciaccasse quarche ddito col martllo.
accnne: accnna. acciaccabbrccia, s.m., macchina per
accnnese, vd. accnna. stritolare sassi.
accennino, s.m., accendino. acciaccato, p. pass. di acciacc || agg., 1.
accemo, eccemo, s.m., ecce homo, per- acciaccoso, malaticcio || dim. acciacca-
sona malconcia: aridutto n ~. tllo. 2. schiacciato: naso ~, naso ca-
accso, agg., illuminato. muso.
accsso, s.m., ascesso. acciaccatura, s.f., contusione, ecchimosi:
acctta: (dim.) accettla, accettlla. ~ dellgna (del cavallo).
accettato, agg., escluso, eccettuato || acciacco: ~ (all), loc. avv., a) in balia: n
prep., eccetto, tranne. ze p st ~ dellantre; b) a carico.
accezzine, ccezzine, s.f., eccezione. acciaff, v. tr., 1. sgualcire. 2. mangiare
acchnne (raro): anchnne. frutta acerba || acciaffasse, v. intr. pron.,
acchjapp: chjapp. sgualcirsi: chae l vistito tuttacciaffato
acchjappacane: chjappacane. || v. rifl., rimpinzarsi.
acchjapparlla, chjapparlla, s.f., (in- acciaffata, s.f., atto dello sgualcire.
fant.) acchiappino, gioco che consiste acciammell, v. tr., acciambellare || ac-
nel cercare di acchiapparsi. ciammellasse, v. rifl., acciambellarsi.
acchjappeffugge, avv., in fretta e furia. acciaro, s.m., acciaio: cha la pnta d~.
acchjsa: chjsa. acciata, s.f., gugliata di filo.
acchjocciasse, cchjocciasse, v. intr. pron., acciavatt, v. tr., deformare (rif. a scarpa).
diventare chioccia: lo v, la gallina s accicc, s.m., (euf.) accidente: (scherz.) te
cchjocciata. pijjasse n ~ co na ggirandoltta!
acchittasse, v. rifl., agghindarsi, vestirsi accicci, v. tr., uccidere a coltellate, am-
con eleganza. mazzare.
acchittata, s.f., agghindamento, atto accicciata, s.f., strage.
dellagghindarsi: se da ss n~, prima accicciato, agg., abortito: m pommid-
dusc dde casa. ro ~.
acchitto, s.m., acchito || ~ (de prim), loc. accicria (euf.): cicria2.
avv., a prima vista: ~ manco llh accicori, v. tr., 1. picchiare: n dubbit,
rriconosciuto. llaccicrio io quanno me cpita. 2. uc-
acchittne, s.m., elegantone. cidere.
acciacc, ccicc, v. tr., 1. calpestare: h accidmmele: accidmmole.
cciaccato na lumaca | (triv.) acciacca accidmmole, accidmmele, inter., (euf.)
sto bbacarzzo! (rif. ad un prete che accidenti! || pegg. accidemmolccio.
passa) || acciacc llva, (iron.) cammi- accidmpole, inter., (euf.) accidenti!
nare con circospezione. 2. (euf.) am- accidnte1, s.m., nulla: mo magnato n ~
mazzare (in formule deprecative): te che vve spacche, un bel nulla.
pssinacciacc! 3. schiacciare: ac- accidnte2, accednte, s.m., accidente:
Vocabolario
105

(imprec.) morite d~ vue e cchi sste! || accodasse, v. rifl., accodarsi: si tti sac-
inter., accidenti!: accidnta llue e cchi cda, nun te sarve.
cce llha mmannato! || pegg. acciden- accjje, v. tr., accogliere || accjjese, v.
tccio. intr. pron., infettarsi (di una ferita), sup-
accidrba, inter., (euf.) accidenti! purare: le firite saccjjono fcile si nu
accifr, v. tr., 1. annotare. 2. memorizzare stattnte | na firita accrta toccava
un torto ricevuto per vendicarsene. ccuralla sbboto || Forme: P. pass. ac-
accigcce, accigccia, inter., (euf.) acci- crto.
denti! accojjnte, agg., accogliente.
accigccia: accigcce. accojjnza, accujjnza, s.f., accoglienza:
accigmme, inter., (euf.) accidenti! li fce bbn~.
accijj, v. tr., tracciare i solchi per irrigare accoler, v. tr., soffocare: se snte na
lorto. puzza chaccolra || v. intr., emanare
accijjato1, agg., dalle lunghe e folte so- gran puzzo.
pracciglia. accollasse, v. intr. pron., 1. porsi in spalla,
accijjato2, agg., 1. di solco sufficiente- trasportare un peso sulle spalle. 2. for-
mente profondo per impedire che lac- marsi di un edema sul collo del bovino.
qua straripi. 2. rincalzato: v vda n 3. (fig.) assumersi, prendere a carico.
rdine bbn accijjato? co la trra bbn accollata, s.f., sovrappeso scaricato dalla
ricalzata, accostata. macchina di santa Rosa sulle spalle dei
accim, v. tr., rifinire a punta: ~ l pajjaro facchini ad ogni sua oscillazione: nu la
|| v. intr., 1. salire in cima. 2. mettere le toccate, ch le fate pijj llaccollate!
foglie, di un albero. (raccomandazione gridata agli spettatori
ccio1, s.m., pezzo di filo, quanto sinfila in finestra, che tentano di toccare la
in un ago. macchina al suo passaggio nelle stret-
ccio2, agg., cattivo: ma quanto se ~! | s toie).
acce de razza. accolmito, agg., riempito fino allorlo: nu
acciplla, inter., (euf.) accidenti! lo f ~ che ppsa trppa pportallo.
accipollato, agg., cipollato, incipollito (di accoltura, accortura, s.f., suppurazione.
legno che tende a sfaldarsi). accomed, accomid, accomod, accom-
acciprsse, acciprsso2, inter., (euf.) ac- med, accumed, v. tr., 1. mettere in or-
cidenti! dine. 2. riparare. 3. aggiungere liquore
acciprsso1, s.m., cipresso (Cupressus nel caff, correggere. 4. (antifr.) pic-
sempervirens L.). chiare: taccmodo llssa io || accome-
acciprsso2: acciprsse. dasse, accomidasse, accomodasse, v.
acciprte, inter., (euf., scherz.) accidenti! rifl., accomodarsi: sr ma, sacc-
accitt, s.f., citt: s ttutte ~ grsse. mede! | accomedteve m momnto! | e
acciuccasse, v. rifl., ubriacarsi. ll, accomidteve m plo!, un attimo |
acciuitt, v. tr., catturare. saccomidnno | saccomedvemo ||
acclam, accram, v. tr., far crescere ri- prov.: pi la strada saccmida la sma |
goglioso (di terreno adatto ad una col- strada facnno, saccmeda la sma ||
tura): sta trra la vita llacclama, ce fa Forme: Ind. pres. 3 accmeda, acc-
pprpio ch n amre. mida | impf. 4 accomedvemo | perf. 6
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
106

accomidnno | Cong. pres. 3 accmede. tr., 1. condire: dppo ctte, se conn-


accomedata, s.f., 1. atto di mettere in or- sciono | sta rbba sa ddi pco, nun ac-
dine. 2. atto di riparare alla meglio. cunnita bbne | lljjo pe cconnicce ce
accomid: accomed. llmo | tutto quanto bbnacconniscito
accomidasse: accomedasse (vd. acco- || prov.: acconnisce llanzalata, pco
med). acto, assae olliata. 2. (fig.) dar sapore
accommed: accomed. al mosto, aggiungendo vino bollito. 3.
accomod accomed. (fig.) abbellire il discorso. 4. (fig.) pic-
accomodamnto: (prov.) mjjo n cattivo chiare di santa ragione || Forme: Ind.
~ che na bbna cusa. pres. 1 acconnscio; 3 cunnisce; 4 ac-
accomodasse: accomedasse (vd. ac- connimo; 6 acconnsciono, connsciono
comed). | perf. 4 condssemo || Imper. acconnisce
accompagn, accumpagn, v. tr., 1. ac- || P. pass. acconniscito, acconnito, ac-
compagnare: attacca no stornllo ac- cunnito, connito.
cumpagnato da la guidarra. 2. seguire acconnimnto, accunnimnto, conni-
in corteo: accompagnssemo l mrto mnto, s.m., condimento || prov.: l mjjo
tuttassime. 3. tirare con la mano la ca- connimnto llappetito.
napa dalla rocca. 4. (fig.) proteggere: la acconnita, s.f., azione di condire: li damo
Madnna taccompagne! (saluto augu- n~ e la magnamo quel m.
rale a chi parte) || accompagnasse, ac- accontent, v. tr., accontentare: cerca-
cumpagnasse, ccompagnasse, v. intr. rmo daccontentalla sta cristiana || ac-
pron., 1. accoppiarsi, unirsi: qulle du contentasse, v. rifl., accontentarsi: tcca
vdove se s ccompagnate s, quei due ~ | cme state comm? accontent-
vedovi || prov.: accompgnete con chi mose! | accontntete pure tu!
mmjjo de t, e ffalle li spse! 2. convi- acconzent, acconzint, accunzent, ac-
vere more uxorio || Forme: Ind. perf. 4 cunzint, conzent, cunzent, v. intr., 1.
accompagnssemo | P. pass. accumpa- acconsentire: tutte accunzentinno snza
gnato, ccompagnato. discute. 2. aderire, combaciare, di due
accompagnasse: accompagnasse (vd. oggetti: la tvala llha mmssa ~. ac-
accompagn). conznte bbne, dajje!
accompagno, accumpagno, s.m., 1. se- acconzint: acconzent.
guito: cra lu straprto cull~ ap- accopp, v. tr., colpire in pieno.
prsso, il trasporto funebre con il corteo accoppi, v. tr., accoppiare || prov.: Dio li
al seguito | passa la spsa co ttutto ll~ fa e pp llaccppia || accoppiasse, v.
(il corteo nuziale) | (iron.) sbrghete! te rifl. e rifl. rec., accoppiarsi, unirsi.
ce v ppure ll~? 2. accompagnamento accor, ccor, v. tr., 1. uccidere: ~ l prco.
musicale. 3. (rec.) indennit governativa 2. (fig.) addolorare profondamente: na
concessa agli anziani, malati o invalidi, notzzia chaccra || accorasse, v. rifl.,
bisognosi di una persona che li assista: 1. amareggiarsi: n te caccor chi tte fa
ssa pijja ppure ll~, riscuote anche lin- mmale! 2. disperarsi.
dennit. accorata, s.f., legatura forte: dajje n~!,
accompagno: accompagno. legalo bene!
acconn, accunn, cond, conn, cunn, v. accorato, agg., 1. malato di cuore. 2.
Vocabolario
107

(fig.) profondamente addolorato, dispe- accorp, v. tr., unificare, riunire in


rato: me fae mor ~ | lo snte quanto ununica propriet (detto di lotti di ter-
piagne ~ l fijjo? reno).
accoratura, s.f., accoramento, dispiacere accortura: accoltura.
doloroso. accosciasse, v. rifl., accasciarsi.
accorci, v. tr., accorciare || v. intr., per- accos, accus, accuss, ccuss, coss, cus,
correre un cammino pi breve: passamo cuss, cong., cos: le cse stannaccus
da stto chaccorciamo armno. ccme ve dimo nue | pi dde ccus m
accordasse, v. rifl. recipr., accordarsi, pzzo | e ccus vvia! | mjjo accuss!,
mettersi daccordo: saccrdeno tra vvi- tanto meglio! | cme stae? cus
cine snza pirito. ccus | me disse: cus, cus, cus.
accordell, v. tr., comporre in file ordi- accost, v. tr., 1. avvicinare: ~ la bbccia
nate la bica con i covoni. mal pallino. 2. socchiudere: ~ la prta
accrgese, accorgsse, ccrgese, v. intr. de casa || accostasse, v. rifl., avvicinarsi:
pron., accorgersi: maccrgio eccme! | n taccost pe ccarit! | n te p accost
lue si nn ccrto sbboto | (scherz.) si da quanto s ccare le mlle.
sinnaccrgeno li bbudlla, ce vne accostallrtemo, s.m., penultimo.
llinfezzine. si dicia di uno che sse fa- accostamuro, s.m., (infant.) battimuro,
cva na firita | mi nnaccrgio s! | si gioco fatto con monete o con bottoni.
nnaccrze chi n zapo lggia | ma si sse accostarccio, agg., affabile, socievole.
naccorgva l patrne, crto che nun vo- accostata, s.f., atto di socchiudere: f l
lva | taccorgiarae n girno | lu squajj piacre, dajje n~ a qqulla prta, chi
snza fssene accrgia, lo rub || Forme: ffa ffrddo gge!
Ind. pres. 1 accrgio; 2 accrge; 4 ac- accostino, s.m., accostatore; operaio che,
corgmo; 6 accrgeno | impf. 3 accor- durante la trebbiatura, da terra porgeva
gva; 6 accorgono, accorgvono | perf. con il forcone i covoni ad un altro, che
1 accrze; 4 accorgssemo; 6 accor- stava sopra la trebbiatrice.
ginno, accrzeno | fut. 2 accorgerae, ac- accot, v. tr., affilare la lama di un at-
corgiarae | P. pass. ccrto. trezzo con la cote: la farctta saccotava
accorgsse: accrgese. gnitanto co la cta.
accormato, agg., colmo (di staio con so- accotata, s.f., affilatura: li davo na
vrappi). bbll~.
accormatura, s.f., operazione con cui si accottimato, agg., che lavora con grande
colmava il recipiente: ll~ cra su la energia.
mesurlla. accovasse, v. rifl., accoccolarsi, accovac-
accorojj, v. tr., 1. acciambellare. 2. (fig.) ciarsi.
malmenare || accorojjasse, v. rifl., attor- accozzajja, s.f., (citt.) accozzaglia.
cigliarsi: a m, co sto callo me se s ac- accram: acclam.
corojjate le mutanne. accratrast: accatrast.
accorojjata, s.f., atto di malmenare. accrsce, v. tr., far crescere: Dio ve llac-
accorojjato, p.pass. di accorojj || agg., crsca! (espr. di buonaugurio rivolta a
1. arrotolato. 2. sgualcito. 3. accovac- madre che allatta un bambino).
ciato. accricc, v. tr., sollevare con il cricco.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
108

accricco: cricche1. accuss: accos.


accrcco, s.m., 1. cosa sistemata alla me- aceteffle, s.m., bevanda amara e disgu-
glio. 2. oggetto mal ridotto. 3. congegno stosa: sto vino pare ~. agrummste!
provvisorio, arrangiato. ceto, cito, agg., 1. acido. 2. (fig.) male-
accucci, v. tr., 1. schiacciare: co no scor- volo, scortese, antipatico: na zzitellna
zne taccccio, con uno schiaffo ti ceta || s.m., 1. acido: ~ bbreco, acido
stendo a terra. 2. piegare al suolo (rif. al borico | ~ fneco, acido fenico | ~ mu-
grano colpito dal temporale) || accuc- riteco, acido muriatico. 2. acidit, bru-
ciasse, v. rifl., 1. accovacciarsi. 2. ac- ciore di stomaco, per ipercloridria: sto
quattarsi. latte mha mmsso ll~ | le vne ll~. 3.
accucciata, s.f., mossa rapida per schi- sapore acre: l latte co sto callo pijja d~,
vare un colpo rannicchiandosi. acquista sapore acre.
accuccine, avv., coccoloni. acto: quelue me sa che ppijja d~ (di chi
accujj, v. tr., annoiare. mostra tendenze omosessuali) | va ffin
accujjante, agg., noioso. che ppijja d~ pure stavrta, non riesce,
accujjnza: accojjnza. fallisce.
accumed: accomed. actone, s.m., 1. carbonchio sintomatico
accumpagn: accompagn. allapparato digerente di ovini e bovini.
accumpagnasse: accompagnasse (vd. 2. (gerg.) puzz dd~, mostrare tendenze
accompagn). omosessuali.
accumpar, compar, cumpari, v. intr., 1. achino, s.m., uncinetto.
apparire: (prov.) chi bbllo v ccompar, acitino, s.m., difetto di vino o frutta, che
quarche mmale ha dda soffr. 2. far comincia a inacidirsi: pijja d~ sta
bella figura. bbtte | le fiche sapvono d~.
accunijj, v. tr., 1. colpire sulla nuca. 2. cito: ceto.
picchiare. aco1, s.m., ago: n ~ da cuc | ~ da mata-
accunijjata, s.f., colpo inferto sulla nuca. razzi | me s sfilato ll~ || prov.: chi nun
accunn: acconn. ce mtte ll~, ce mtte l capo (per con-
accunnimnto: acconnimnto. sigliare la pronta riparazione dei vestiti).
accunzent: acconzent. aco2: laco.
accunzint: acconzent. acolne: aquelne.
accup1, v. tr., occupare. acorajjo: acoraro.
accup2, v. tr., premere in basso. acoraro, acorajjo, s.m., agoraio.
accupazzine, s.f., occupazione. acqua, s.f., 1. acqua: ~ frma, stagnante |
accurre, occrre, v. intr., occorrere, ser- ~ arta, profonda | ~ de visc, acqua ef-
vire: sto frro vaccurre? | ce lu s dda fervescente | f ddu bbagnle ~ e ssale,
m, nun caccurre che lu dite | che jj~?, di acqua bollente salata | ~ rggia, ac-
cosa gli occorre? | nom me coccrre. quaragia | ~ cetsa, acqua acidula con
accus: accos. sali minerali di ferro e solfo | ~ de
accuso, s.m., accusa, dichiarazione di guinza, (dispr.) vino o liquore scadente
possedere una particolare combina- | ~ de marva, (dispr.) caff troppo leg-
zione, in taluni giochi di carte (per es. gero | ~ ne la trippa, idropisia | ~ ra-
nel tressette). mata, poltiglia bordolese; soluzione
Vocabolario
109

neutra di solfato di rame e calce spenta brucia: sta lgna fa ll~.


diluiti in acqua, che viene irrorata, con acquactta, s.f., vivanda rustica, che si
la pompa a zaino, contro le malattie crit- prepara versando su fette di pane raf-
togamiche delle piante, spec. della vite: fermo acqua bollente condita con sale,
dumane v a dd ll~ a la vigna | ~ p- aglio, nepitella e un po dolio || prov.:
vola, (dispr.) bevanda di sapore sgrade- ll~, l pane sprca, la panza bborbtta.
vole o insipida | ~ panata, liquido, acquacottaro, s.m., gran mangiatore di
ottenuto da una fetta tostata di pane acquactta.
messo a bagno nellacqua, usato per cu- acquacottata, s.f., mangiata di acqua-
rare il mal di pancia | av ll~ ar cre, ctta.
avere un versamento pericardico | f acquapennentano, s.m., ab. di Acqua-
ccce nell~ sua, lasciare uno a cuocere pendente || agg., aquesiano.
nel suo brodo; lasciare che si comporti acquapennnte, top., Acquapendente ||
come meglio crede, senza correggerlo o blas. pop.: ~, bbm pane, bbn vino e
aiutarlo | li va ll~ pillrto, gli vanno ccattiva ggnte || (gerg., con bisticcio)
bene le cose | d ll~ a le piante, irrigare s rivato a ~, ormai sei vecchio e impo-
| mtte ll~, irrigare lorto a turno | ~ tente.
acto, bevanda dissetante estiva consu- acquarijja, acquarujja, 1. (dispr.) be-
mata in campagna | (euf.) h dda f n vanda scadente (spec. vino). 2. broda-
gccio d~, ho bisogno di orinare | glia.
(gerg.) v a ccambi ll~ al canarino, acquarino, agg., (raro) umido (rif. al tipo
vado ad orinare | mdd. ~ a le fune!, ri- di terreno) || prov.: terrno ~, o cnipe o
chiesta scherz. di acqua durante un llino.
pasto (il mdd. legato alloperazione di acquarlo, s.m., 1. acquaiolo, operaio ad-
innalzamento dellobelisco in piazza detto a rifornire di acqua potabile i brac-
San Pietro al tempo del pontefice Sisto cianti in campagna: ll~ prta l dabbve
V) | pegg. acquccia, acqua sporca di n campagna. 2. chi distribuisce lirriga-
rifiuto: nnamma bbutt ll~ || prov.: ll~ zione nei campi || agg., acquaiolo: la
chta nfrciga le pnte | pir lingi gni mrla acquarla (Cinclus cinclus).
~ curre | ~ crre, sngue strgne | ~ pas- acquarujja: acquarijja.
sata num mcina ppi. 2. pioggia || acquasantira, s.f., (fig.) bocca aperta.
prov.: ~ e ssle, la campagna va n acquastrino, agg., acquitrinoso, di ter-
amre | ~ pe ffebbraro, mpe l granaro reno imbevuto dacqua per pioggia ec-
| vale ppi n~ fra llaprile l mggio, cessiva.
chi ttutto Salamne cul zu carriggio | acquatinta, s.f., (dispr.) bevanda scadente
ll~ de ggiugno lva pane, vino e jjo | (spec. vino): qul rafacane li da dda
~, vnto, fco, Dio li dia lco, li tenga a bbve ll~ alloprajje.
freno | ~ e ffco dajje lco | ~ e ffco, acquato, s.m., vinello fatto con acqua
schrzece pco | ~ di Rma, tammlla versata sulle vinacce torchiate || dim.
e tti cujjna (di pioggia apportata da acquatllo, acquatccio, acquatzzo.
nubi provenienti dalla direzione di acquatrujja, s.f., 1. (dispr.) bevanda sca-
Roma) || dim. acquarlla, pioggerella. dente (spec. vino). 2. brodaglia.
3. umore che geme da legna umida che acquattasse, v. rifl., nascondersi, mettersi
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
110

in agguato. addasse, dasse, v. intr. pron., accorgersi:


acquavita, s.f., acquavite. si ssi nadd l gatto, addio! | si ssi nad-
acquavitaro, s.m., chi confeziona e vende danno lluclla, lo mgnono tutto l
acquavite. grano || v. rifl., gettarsi sopra: l pssere
acqutta, s.f., acqua mista a grasso che se s addate (sul campo seminato) || ad-
cola, nel recipiente sottostante, dai dssene, v. intr. pron., concludere un la-
panni bagnati messi sopra la porchetta, voro: nntte nntte e nn mme
per non far bruciare la cotenna durante naddo.
la cottura nel forno. addbbeto, s.m., addebito.
acquintalato, agg., suddiviso in quintali: addcece, v. intr. impers., addire, con-
ra na sfacchinata a pport ss l grano farsi: caddce eccme | dice che nun
~ su ppe qqulle scalinate! caddce, ma n vvro.
acquisto: (prov.) se vvi f n ~, sta zzitto; addietr, v. intr., arretrare.
quanno fatto llavarae, allra parlerae. addietratzza, s.f., arretratezza.
acquizza, s.f., 1. umore che esce dal ramo addietrato, agg., 1. ritardato. 2. in ritardo
verde, che brucia male. 2. pus (rif. ad nello sviluppo: stanno la staggine
una piaga o un eczema). 3. liquido resi- addietrata na massa. 3. (fig.) antiquato.
duo (rif. al siero del latte). 4. fanghiglia. 4. arretrato: parva csse na fame ad-
adcio, adggio (rec.), avv., adagio, len- dietrata di stte sbbete || addietrate,
tamente || mdd. ~ Bbicio! chi ccha s.m. pl., crediti non riscossi o non pa-
pprscia, vadadcio. gati alla dovuta scadenza: ncra
adacqu, v. tr., irrigare: l vellane dallra mhanno da pag ll~ de anno, ha vjja
li vedve chi scarze adacquveno aspett.
llrto. addietreggi, v. intr., arretrare.
adacquarla, s.f., annaffiatoio. addimann: domann.
adacquata, s.f., annaffiata. addio: f ~, (infant.) salutare qualcuno
adacquatile: atacquatile. muovendo la mano.
adacquatro, s.m., annaffiatoio. addiposet, v. tr., depositare.
adggio (rec.): adcio. addiricchjasse, v. rifl., 1. rannicchiarsi.
adattasse, v. rifl., adattarsi: tha 2. intirizzire. 3. (fig.) impaurirsi.
dadatt! tadatt ttu! (botta e ri- addiricchjato, agg., 1. sgualcito. 2. rat-
sposta, con gioco fonico). trappito, contratto: ra tutta addiric-
addann, dann, v. tr., dannare || addan- chjata pi la paura.
nasse, dannasse, v. rifl., 1. dannarsi, addirizz, addrizz, indirizz2, v. tr., 1.
perdere lanima: crre smpre cme n raddrizzare: ~ m pide | ~ l chjde cul
addannato (rif. a ragazzo vivace). 2. martllo. 2. accorciare il cammino: ad-
tormentarsi: ci saddannava sso a vve- dirizzave ggi. 3. tracciare il solco in
dlle n qur m. 3. rodersi, arrovellarsi. linea retta: addrizzvono co la contro-
4. disperarsi: la fannaddann la su m psta. 4. (fig.) correggere: si nu lladdi-
| me fae addann, sto fijjccio! | sto cri- rizza n tmpo, quel fijjo va ffin mmale.
stiano me fa ddann | me fa mmor ad- addisturbato, agg., disturbato: se sentva
dannato. ~.
addannato, agg., 1. avido. 2. infuriato. addobb, addubb, v. tr., adornare, parare
Vocabolario
111

a festa: ne addobbamo le fenstre co le zione.


cuprte quannha dda pass la pricis- addot, v. tr., dare la dote: vaddotato
sine. tutte ttr le fijje.
addolorata: pare llAddolorata (di donna addr, addr, inter., grido per far indie-
molto afflitta). treggiare un asino.
addom, addomm, dom, v. tr., 1. do- addrnto, avv., al corrente: ov, mte da
mare bestie. 2. abituare i buoi a tirare scus, ma nu st ~ a sti faccnne.
laratro: llattccono n quattro pad- addr: addr.
domm. 3. (fig.) insegnare la calma a addrizz: addirizz.
persona esuberante, spericolata. 4. (fig.) addubb: addobb.
indossare un vestito nuovo o infilare addubbato, agg., addobbato.
scarpe nuove, per liberarle dalla rigi- addumann: domann.
dezza. 5. (fig., infant.) indurire, masti- addurmi: addorm.
candole, le palline di stoppa da lanciare addurmisse: addormisse (vd. ad-
con la cerbottana. dorm).
addomatura, s.f., ammorbidimento di un adcco: cco.
tessuto nuovo. adjjo: jjo.
addomm: addom. adsse: sse1.
addopr, dopr, v. tr., adoperare, utiliz- adopi, v. tr., dare il sonnifero ai bambini.
zare || Forme: Ind. pres. 3 addpra; 4 ador1, v. tr., adorare || pe ssanto tadro,
dopramo | impf. 1 addopravo; 6 addo- pe ccarta tabbrcio (formula scara-
prveno | P. pass. addoprato. mantica che si pronuncia bruciando
addoprbbele, agg., utilizzabile: r~ pi unimmagine sacra, ispirata ad una bat-
ttutte lluse. tuta di papa Sisto V) || Forme: Ind. pres.
addorc, v. tr., addolcire. 4 adoramo; 6 adreno.
addorm, addurm, ddorm, v. tr., 1. ad- ador2: odor.
dormentare. 2. (fig.) ingannare: tu adorch, dorch, v. intr. impers., divenire
mmica maddrme cu sti chjcchjere! || mite, della temperatura: adorchisce
addormisse, addurmisse, v. intr. pron., ormae, n znte? | ncomncia a ddorch,
1. addormentarsi: la spsa li saddurm se sta bbne.
| appna me bbutto ggi, maddrmo | adrco, drco, agg., mite: ha ffatto n
ce saddormva ppure spra | sa quanto tmpo ~ tutto l mse.
st addormmme?, quanto tardo ad ad- adre: odre.
dormentarmi? | mdd. trov Ccristo ad- aduc, v. tr., educare.
durmito, concludere un affare con aducazzine: iducazzine.
inganno. 2. (fig.) intorpidirsi: me s ad- afa, s.f., alito mefitico (attribuito a rospi e
durmita sta mano, che m me la snto || vipere): se tte tira ll~, se mre (cred.
Forme: Ind.pres. 3 addrme | impf. 2 pop.).
addormva | perf. 6 addorminno | P. affbbele, agg., (citt.) affabile.
pass. addormito, addurmito, ddormito. affaccennasse, v. rifl., darsi da fare: ra
addos, v. tr., dosare. n tuttartre faccnne affaccennato.
addsso, ddsso, prep., in seno: se va affacci1, v. intr., mostrare lutero (rif. alla
nguatt ddsso a la matre, cerca prote- vacca che partorisce).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
112

affacci2, v. tr., squadrare con lascia: n affier, v. tr., portare alla fiera le bestie da
travo saffccia collacctta de qqua vendere.
dde ll || affacciasse, v. rifl., affacciarsi: affiet: fita.
affccete, Nunzi! th dda parl | af- affijj, v. tr., adottare: nun l zu fijjo, llha
fcciteve! | l pnte Trme ra profnno affijjato | (iron.) che tte lo s affijjato?
na massa, chi affacciccese faciva (rif. a chi seguito sempre da qualcuno)
ggir l capo. | si llreno affijjato da ciuco.
affacciatura, s.f., squadratura di tronchi. affil, v. tr., disporre in fila, allineare || v.
affadigato, agg., affaticato. intr., iniziare e continuare senza sosta:
affare: fatte ll~ tue! si affila a ppiva, nu smtte ppi || affi-
affascett, v. tr., (raro) legare in piccoli lasse1, v. rifl., attaccarsi: li s affilato
fasci. derto.
affat, v. tr., (raro) incantare con arti ma- affilasse2, v. intr. pron., smagrire, spec.
giche, stregare con filtro amoroso. nel volto.
affattur, v. tr., fare un maleficio: li fce affin, v. tr., 1. sminuzzare le zolle. 2. as-
magn la pizzarlla affatturata. sottigliare.
affebbrasse, v. intr. pron., ammalarsi con affinata, s.f., azione di assottigliare: le
la febbre. damo n~ ch mmjjo.
affemminato, agg., effeminato: llm- affitt, v. tr., affittare: capace ppure che
mene me prono tuttaffemminate di- vve llaffitta la casa || v. intr., allacciare
ventate. una relazione amorosa: si num mettmo
ffeta, s.f., afta epizootica di ovini e bo- m mstra, naffittamo (detto da donne, a
vini, stomatite con vescicole e ulcere: proposito della maniera di vestirsi).
ll~ veniva a le bbstie, qelle collgna affizzionato, agg., affezionato.
spaccate. affoc, v. tr., incendiare: dppo metuto,
affett, v. tr., tagliare a fette: toccar ~ m nnam~ lo stppio.
p de presciutto pe ccna || affettasse, v. affog, affug, ffog, v. tr., 1. affogare:
rifl., (scherz.) tagliarsi radendosi. ffghele! | (antifr.) llha affogato la bl-
afftto: ifftto (raro). lia (di persona molto vecchia). 2. soffo-
affezzionasse, v. intr. pron., affezionarsi. care || v. intr., affogare: (d.) o bbve o
affiacchisse: nfiacchisse. affuga! || affogasse, affugasse, v. rifl., 1.
affiar, v. tr., 1. incendiare. 2. abbruciac- morire annegato: mur affugate | si n za
chiare in superficie la punta di un palo nnut, saffga | ce saffgheno gni anno
di legno, per indurirla || affiarasse, fia- quarcuno. 2. soffocare || affghete!,
rasse, v. rifl., (fig.) avventarsi con pa- inter., (triv.) detto a chi tossisce a lungo
role o atti minacciosi su q.no. | affghete, cme magne! (a persona vo-
afficasse, v. intr. pron., (triv.) eccitarsi ses- race).
sualmente (rif. alluomo): afficato pe affogato, agg., (rec.) del gelato in cui sia
qqulla rigazza, chi nun ze para. stato aggiunto liquore.
affidamnto: n ce se p ff ~ co qqullo, affonn, v. tr., 1. affondare. 2. premere,
n ce se tira n zrco dritto. follare le vinacce, mescolandole col
affien, v. tr., 1. effettuare la fienagione. mosto: ~ la vinccia pi dd ria a li fer-
2. foraggiare. mnti. 3. approfondire. 4. abbassare di
Vocabolario
113

livello: la strada llhanno affonnata pi la collottola. 2. catturare, agguantare.


ccommodit di trnzeto || affonnasse, v. aggariato, agg., afflitto.
intr. pron., andare a fondo, sprofondare: aggariatura, s.f., disperazione.
crtanne saffnna ppure m mtro ne aggavett: aggaett.
la nve. aggavozzol, v. tr., aggomitolare: pe ~ l
affnzio, antrop., Alfonso. filo, si stnne la matassa, se mtte su lo
affortunato, affurtunato, agg., fortunato. gnommeratro che ggira, se sfa ggi.
affrancasse, v. intr. pron., svilupparsi aggavozzolata, s.f., azione di aggomito-
(detto della barbatella; irrobustirsi della lare.
vite nel secondo anno di vita). aggnte, s.m., (rec.) agente.
affrigge, affrggia, v. tr., (citt.) affliggere. aggenza, s.f., agenzia.
affrggia: affrigge. aggevol, v. tr., (citt.) agevolare.
affug: affog. aggi, avv., gi: l dzzio ~ llveno pagato
affugasse: affogasse (vd. affog). | ~ ra tanto si n cascava.
affumicatccio, s.f., sapore di fumo nel aggin, v. tr., 1. gettare via. 2. cessare di
cibo: sa dd~ sta minstra, nu la vjjo. coltivare un campo. 3. lasciare libero, di
affummic, anfumec, nfumec, nfumic, bambini. 4. lasciar pascolare animali.
v. tr., 1. affumicare. 2. riempire di fumo: agginato, p. pass. di aggin || agg., 1. li-
saffummicava la valle pariparalla da bero. 2. gettato in disordine (detto di
la bbrina, co la pajja mlla | ha nfume- cose).
cato tutta la casa cu qqulla lgna aggiont, aggiunt, ggiont, ggiunt, v.
mlla. tr., unire, congiungere: aggiontamo na
affun, v. tr., legare con una lunga fune fune e lo legamo | l fijjo dice gni sra
una bestia a pascolare || affunasse, v. llorazzine a mmano gginte.
rifl., intricarsi con una fune, di bestie: si agginta, gginta, s.f., aggiunta: e vva
na bbstia se crca malamnte, rsta bb, te ce mettar n~ | mtte la gginta,
ntricata co la fune, affunata. aggiungere altre busse: nu lo d al tu p
affurtunato: affortunato. che tthanno menato, sinn te ce mtte
afre, s.m., afa estiva. la ~ || dim., ggiontarlla, aggiontina ||
frica, s.f., 1. corbezzolo (Arbutus unedo gginta (pe), loc. avv., inoltre: smo
L.). 2. bacca del corbezzolo. prepotnte e mmalandrine ~ (autoquali-
agarbo, inter., possibile? (per esprimere fica dei viterbesi).
incredulit e meraviglia): ~, ve che n aggiostrasse: ggiostrasse (vd. ggio-
ce la famo? | ~ che vvorr nnevic? | str).
mdd. savarmo da prda? ~, cul du- aggit, v. tr., 1. agitare. 2. eccitare: de sra
mann se va Bbagnajja! l caff mggita trppo || aggitasse, v.
aggadi, v. tr., 1. addolorare. 2. tormen- rifl., agitarsi: nun taggit ttanto!
tare: llaggdia gni momnto quel po- aggiunt: aggiont.
rtto. aggiust, v. tr., aggiustare: lassa st,
aggadiato, agg., 1. ammaccato (di og- llaggiusto io a qqullo, lo concio per le
getto). 2. dolente (di parte anatomica). feste || aggiustasse, v. rifl., migliorare i
3. (fig.) esacerbato (di animo). lineamenti: saggiusta col crsce, veg-
aggaett, aggavett, v. tr., 1. afferrare per garae || v. rifl. rec., venire ad un ac-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
114

cordo, combinare un affare, accordan- scontnto || aggricciasse, v. intr. pron.,


dosi sul prezzo della merce: saggiusta- raggricciare: me saggricciava la plle.
rmo n quarche mmdo. aggricchjasse, v. intr. pron., raggricciare:
aggiustata, s.f., 1. azione di riparare alla me saggricchja la plle a ppenzacce.
meglio. 2. azione di sistemare, mettere aggrinfi, v. tr., afferrare.
in ordine: dalle n~ man qulle bballe! aggrinzasse, v. intr. pron., raggrinzirsi.
|| dim. aggiustatina. aggrinzito, aggrinzolito, agg., di tessuto
aggiut, ajjut, ggiut, jjut, v. tr., aiu- con grinze: la rbba aggrinzita num me
tare: ~ pe la scnta, (mdd. iron.) pre- piace de portalla.
stare un aiuto inutile o aggrinzolito: aggrinzito.
controproducente: accus llajjuta pe la aggrofato, aggrufato, agg., 1. acciaccoso,
scsa | llajjuta a dd dde vrta | ajju- malaticcio. 2. arruffato: chae l caplle
tamme, aiutarmi || aggiutasse, ajjutasse, tuttaggrufate, n vde?
v. rifl., aiutarsi: aggiutnnose co li mano aggrufato: aggrofato.
|| prov.: chi ssaggiuta, Dio llaggiuta | aggrufulato, agg., vorace, affamato.
ajjtete, chi Ddio tajjuta || v. rifl. re- aggruvijj, v. tr., 1. aggrovigliare. 2. av-
cipr., aiutarsi a vicenda: saggiutveno a volgere in catene || aggruvijjasse, v. rifl.,
llavor fra llro || Forme: Ind. pres. 3 aggrovigliarsi.
aggiuta, ajjuta | impf. 3 ajjutava; 6 ag- agguant, v. tr., 1. agguantare, afferrare:
giutveno | perf. 1 aggiut; 3 aggiut | si ttagguanto, che tte f! 2. abbracciare,
Cong. impf. 3 aggiutasse | P. pass. jju- stringere: chasptte? agguntela! ||
tato | Ger. aggiutanno. Forme: Ind. perf. 6 agguantnno.
aggiuto, ajjuto, s.m., aiuto: li damo na agguantata, s.f., agguanto, s.m., 1. atto
mano d~, si ccoccrre || inter., aiuto! di afferrare. 2. atto di abbracciare: dalle
aggolupp: aggulupp. llagguanto! (rif. ad una donna).
aggrad: grad. agguanto: agguantata.
aggrampapijja, grampapijja, s.f., man aggubbi, gubbi, v. tr., attaccare due ca-
bassa: facveno tutte ~, arraffavano a valli da tiro ad un carro.
pi non posso. agguerci, guerci, sguerci, v. tr., 1. ac-
aggranen, v. tr., colpire le colture (rif. cecare: mmomnte co la forcina lo gur-
alla grandine): quellanno vinne tutta la cia. 2. rovinare la vista: n lavro cul
cnepe aggranenata. frre, da guerciatte || agguerciasse,
aggranfi, v. tr., afferrare. guerciasse, sguerciasse, v. intr. pron.,
aggrtisse: grtisse. sforzare la vista: la sra se guerciava pe
aggravato, agg., appesantito: me snto ~ ccuc co qqulla luctta fiacca | t,
de stmmoco, provo una sensazione di sgurcetece! (detto mostrando una pro-
nauseante saziet. va evidente a chi nega).
aggrazziato, agg., 1. di buone maniere. 2. agguerrito, agg., rigoglioso: vinne s na
gradevole al palato. pianta agguerrita, chra na bbellzza.
aggrengasse, v. intr. pron., unirsi ad un aggulupp, aggolupp, gulupp, v. tr., 1.
gruppo di persone. avviluppare: riva la fijja cul zinale ag-
aggricci, v. tr., 1. aggricciare: n frddo guluppato cu la rbba drnto. 2. avvol-
che tte fa ~. 2. arricciare: ~ l naso pe lo gere, ricoprire: llagguluppa di mistro.
Vocabolario
115

3. aggomitolare || agguluppasse, ngo- agusto, antrop., Augusto.


luppasse, v. intr. pron., avvilupparsi, ah: .
coprirsi. ajja: ajjo2.
aggust, gust, v. tr., 1. pasteggiare: si lu ajjaro, s.m., agliaio: sammartino, chi
gusta piano piano. 2. godere, gustare || bbll~!
v. intr., piacere, gradire: tavsse da d, ajjarlo, s.m., agricoltore produttore di
maggustarbbe prpio n gocctto. agli.
agnent, v. tr., annientare. ajjata, s.f., raccolto di agli.
agnusdo, s.m., Agnus Dei, espr. dallof- ajjtto, s.m., 1. lampascione (Leopoldia
ficio della messa in latino. comosa L.). 2. aglio prima che sin-
ago: laco2. grossi il bulbo: ll~ frsco. 3. (fig., iron.)
agostino, agg., dagosto. magra consolazione, illusione: arifatte
agsto: (prov.) pir ~, mjje mia n ti co- coll~! | tira ll co ste quattrajjtte!
nscio | chi zzappa la vigna d~, jjmpe ttseco, n cchha la tssa! || conzolasse
la tina de msto. coll~, accontentarsi di poco || coll~!,
agrtte, s.m. pl., barba del frate, ruscano inter., voce per negare.
(Lepidium sativum L.). ajjo1, s.m., aglio (Allium sativum L.): no
agricortura, s.f., (citt.) agricoltura. strccio d~, uno spicchio daglio | spa-
agrifjjo, s.m., agrifoglio (Ilex aquifo- ghtte ~ e jjo, spaghetti conditi con
lium L.). aglio ed olio | d.: (iron.) amre, spcchjo
agrquelo (raro), grcolo, agg., agricolo: d~, quanno te vdo, tutto me squajjo |
trppe s, li lavre grchele, a ddille (d.) dajje dajje, le ciplle divntono
tutte. ajje, basta insistere per ottenere tutto || ~
agro, agg., 1. acre, piccante. 2. acerbo: de le vpere, latte di gallina, cipollone
magn la rbba agra. 3. (fig.) avaro: ~ bianco (Ornithogalum umbellatum L.).
cme n limne. ajjo2, ajja, inter., ahi!: ~, quanto pla! |
agrondrce, agg., agrodolce: se cucina n ~!, e cciplla! (risposta scherzosa
~, in agrodolce | bbaccal n ~ (con li- pronunciata udendo lescl.).
mone e uva passa). ajjut: aggiut.
agrummste, inter., espr. scherz. di di- ajjutante, jjutante, s.m., aiutante: a bbot-
sgusto: ~! bbve zzitto! | sto vino pare tga ha mmsto no jjutante.
aceteffle, ~! ajjutasse: aggiutasse (vd. aggiut).
aguilino, agg., aquilino. ajjuto: aggiuto.
aguilne: aquelne. ala, s.f., faccia illustrata di una figurina ||
aguna: angona. ~ e ggbba, (infant.) gioco di testa e
agur, aguri, aogor, v. tr., augurare: io croce fatto con le figurine.
ci llagrio di cre chi ppssa camp alarlla, s.f., aletta (di uccellino).
ccentanne | ma io ogoro l bne man lbero pezzuto: lbero pizzuto.
tutte. lbero pizzuto, lbero pezzuto, rbero
aguri: agur. pinzuto, s.m., cipresso (spec. di cimi-
agrio, s.m., augurio: sr dott, aguri, tero) || mdd. ann lllbere pizzute,
tantagure! | (d.) aricrdete de fajje ann allrbere pinzute, andare al cimi-
llagrie e gne menzion de le cerase! tero, morire | mann lllbere pinzute,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
116

uccidere. gasse, v. intr. pron., 1. allargarsi. 2. (fig.)


lbise (in), espr. liturgica, in Albis (do- largheggiare con i mezzi, spendere con
menica successiva alla Pasqua): la do- generosit: ra uno che vvola allar-
mneca ~. gasse | vacce piano, non te llarg
albccio, arbccio, s.m., 1. pioppo (Po- ttrppo! || Forme: Ind. pres. 4 allar-
pulus alba L., P. nigra L.) || pl. arbucce. gamo.
2. (fig., scherz.) uomo molto alto. allargata, s.f., azione di allargare: dalle
alchrmese: archmmese. n~ fatta bbne a la lana! || dim. allar-
aldill, ardill, s.m., aldil, laltro mondo: gatina.
se vedmo allardill, nellaldil. allazzisse, v. intr. pron., 1. abbattersi per
al, inter., ecco fatto! stanchezza o paura: l zomaro stracco,
aletoco: alleteco. co sto callo sallazzisce. 2. impaludarsi
alfabbta, anarfabbta, arfabbta, nar- del terreno.
fabbta, s.m., analfabeta || Forme: pl. al- allazzito, agg., esausto.
fabbti. alleteco, aletoco, leteco, s.m., 1. alea-
alimentare, limentare, s.m. pl., 1. generi tico, variet di uva nera. 2. vino rosso
alimentari. 2. negozio di generi alimen- liquoroso, ricavato dalluva omonima.
tari. alleccon, alleccun, alliccon, alliccun,
aliquta, s.f., (rec.) aliquota. v. tr., 1. adulare. 2. adescare, allettare,
allacci, v. tr., 1. allacciare: allccete le circuire.
scarpe! 2. legare: ~ le cape su le canne alleccun: alleccon.
(rif. ai tralci). alleg1, v. tr., provocare sui denti una sen-
allamasse, v. intr. pron., impaludarsi: sazione di ruvidezza: lluva agra te fa ~
crte terrne sallmono smpre. l dnte || allegasse, v. intr. pron., alle-
allampenato, agg., stordito. gare (dei denti).
allapp1, v. intr., provocare sui denti una alleg2, leg2, v. intr., allegare, avviarsi a
sensazione di ruvidezza: allappa cme maturazione (di piante).
le nspele. alleggerisse: alliggirisse.
allapp2, v. tr., ingannare, allettare: a alleggerita, s.f., atto di alleggerirsi il ve-
bbllo, tu num mallappe! | llallappa stiario: me s ddato n~, chi ffa ccallo.
cu le chjcchjere. allegnito, allignito, agg., di frutto malato
allappso, lappso, agg., di frutto acerbo (spec. rif. a patate): na bbuca de pa-
che provoca in bocca una sensazione di tatallignite.
ruvidezza: h mmagnato le crgnole, allegrtto, agg., alticcio.
ch la bbcca tutta lappsa. allenisse, v. intr. pron., crescere in ma-
allarg, llarg, v. tr., 1. allargare: ~ la pa- niera stentata (rif. a pianta).
rentla, imparentarsi. 2. spandere: l allenito, agg., 1. debole (di pianta). 2.
fino sallarga m p pasciuttallo. 3. di- spargolo, detto di grappolo con acini
sporre diritti a piramide i fasci della ca- radi.
napa, con base aperta, ad asciugare. 4. allent, v. tr., 1. lasciar andare, mollare: ~
sfoltire, potare leggermente || v. intr. im- la martincchja. 2. appioppare: m ttal-
pers., schiarire, del cielo: pare chi l lnto na papagna, si nu la piante. 3.
tmpo allarga via || allargasse, llar- togliere foglie da una pianta, sfoltire. 4.
Vocabolario
117

diradare i frutti di una pianta, togliendo allim, v. tr., 1. limare. 2. lisciare.


quelli pi piccoli || v. intr., diminuire allimata, limata, s.f., atto di limare.
dintensit (rif. alla pioggia): allnta allinato, agg., allineato.
llacqua e vvne l zle || allentasse, v. allisci, lisci, v. tr., 1. accarezzare: (d.) ~
intr. pron., sconnettersi: pi la scca se l cane pamre dil patrne (rif. alladu-
s allentate le dghe de la bbtte. latore). 2. (fig., antifr.) picchiare: tal-
allentata, s.f., 1. operazione con cui si tol- lscio l groppne, si vvngo ll. 3.
gono in parte foglie o rami di una pianta sfregare la canapa dopo scotolata, per
troppo rigogliosa. 2. sfoltita, atto di di- raffinarla. 4. levigare una superficie.
radare i frutti di una pianta, togliendo allisciata, s.f., 1. atto di lisciare una su-
quelli pi piccoli: sar mmjjo dalli n~ perficie. 2. (fig.) aspro rimprovero. 3.
man qulle mlla || dim. allentatlla. (fig.) insulto || dim. allisciatlla, alli-
allrgeco, agg., (rec.) allergico. sciatina, lisciatina.
allesandre, cogn., Alessandri: quelro di allisciatura, s.f., 1. operazione di raffi-
ll~. nare la canapa scavezzata. 2. (fig.) raf-
allet: allit. finamento: te manca ll~, n te crde
allett, v. tr., abbattere a terra (rif. alle dssa bbravo.
piante o al grano sotto leffetto della allit, allet, v. tr., 1. guadagnare: de sti
pioggia) || allettasse, v. intr. pron., 1. tmpe n zalletisce gnnte | ha vjja lla-
ammalarsi, esser costretto a letto. 2. pie- vor, m pe allit n zrdo | n allitisco
garsi a terra: quanno se corcava pil ppi n zrdo. 2. sprecare.
vnto, sallettava l grano. allizz, v. tr., aizzare.
alletterato, agg., 1. letterato. 2. (ant.) sco- alloc, allog, v. tr., dare marito: meno-
larizzato: ~, sa llggia e scriva. 3. male! pure la fijja llmo allocata || al-
istruito. locasse, v. rifl., 1. trovare impiego fisso.
allevime, s.m. coll., 1. bestiame dalleva- 2. sistemarsi in un luogo. 3. sposarsi.
mento. 2. prole. 3. giovent: mica cme allog: alloc.
st~ malavvzzo dadsso. alloggi, v. tr., appioppare: jjalloggi n
allvo, s.m., 1. allevamento: le tne p~. crcio im mal deretano.
2. redo, animale da allevamento. allong, allung, v. tr., 1. allungare. 2. ap-
allanza, s.f., alleanza. pioppare: callongava du sciacquapi-
allato, agg., alleato: llesrceto ~. gnatte l tata, nostro padre ci mollava
allibbar: libber. due ceffoni. 3. diluire: le minstre fitte
allibber: libber. sallngheno. 4. prorogare, differire || v.
alliccon: alleccon. intr., prendere il cammino pi lungo ||
alliccun: alleccon. allongasse, v. intr. pron., allungarsi:
alliggirisse, alleggerisse, v. rifl., allegge- comp, che sse s allongate le ggior-
rirsi, liberarsi dagli indumenti troppo nate? (scherz., detto incontrando chi in-
pesanti, indossando vestiario pi leg- dossa per la prima volta il cappotto al
gero. principio dellinverno).
allignita: allegnita. allongata, allungata, s.f., 1. atto di allun-
alligra, lligra, s.f., allegria: prta ~ mal gare. 2. atto di diluire. 3. (fig.) lavoro
mnno. durato molto tempo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
118

allottasse, v. rifl. rec., azzuffarsi. nasse, v. rifl., allontanarsi: vue da de


allucc, annucc, v. tr., 1. colpire alla qqui alluntanteve l pi ppossbbele,
nuca, tramortire: si tte chjappa, tal- chad mmjjo.
lucca co na bbtta. 2. stordire: pe strada allupasse, v. intr. pron., ammalarsi di lupa
fa n callo che ttallucca | cprete la ca- (di olivo): l lgno sallupa | llolive se
pccia, che cc n zle che ttannucca. s ttuttallupate, gli olivi sono tutti ma-
3. ammazzare. 4. (fig.) gridare. lati di lupa.
allujj, v. tr., tagliare in estate i tralci allupato1, agg., 1. bramoso. 2. avido: ha
troppo lunghi, raccoglierli e legarli sul mmagnato ~, voracemente.
filare prima della vendemmia, per e- allupato2, agg., malato di lupa (di olivo):
sporre i grappoli al sole: prima de ven- n trnco de livo ~ bbisgna scoppellallo
demmi se passa ~. l mse de lujjo col maleppggio.
sabbassa l cape ma la vigna. allustr, lustr, v. tr., 1. lustrare, lucidare:
allujjatura, s.f., azione di piegare e di- le lustramo pe Ppasqua le tste, le te-
sporre a ghirlanda i tralci sul filare glie | mdd. lstreme sta sediccia d st
prima della vendemmia. a ssda!, lasciami in pace! 2. strigliare
allum, llum, v. tr., 1. illuminare. 2. (detto del cavallo).
adocchiare: allum m pro pullastrne, allustrata, s.f., azione di lucidare.
un povero ingenuo | mha llumato allustrato, agg., 1. impomatato. 2. di ca-
qulle bbucche e mme le v ffreg, ha vallo dal pelo lucido, splendente.
messo gli occhi su quei danari e vuole al, inter., 1. suvvia! 2. escl. di sorpresa.
rubarmeli. 3. abbagliare: qulla spra di 3. ecco fatto!
sle malluma llcchje || llumasse, v. alcco, alcco, lcco1, s.m., 1. allocco
intr. pron., rimanere abbagliato: me s (Strix aluco L.): rrimasto cme n ~,
llumato, n ce vggo. rimasto di stucco || mdd. s ffinite le fa-
allumen: allumin. vall~, sono finiti i bei tempi. 2. (fig.,
allumenasse, vd. allumin. dispr.) persona sciocca.
allumenato: illominato. altrri: artrre.
allumigno, s.m., alluminio. lvio: rvio.
allumin, allumen, llumen, llumin, v. alzaggino, alzaggiro, s.m., attrezzo del
tr., illuminare || allumenasse, v. intr. calzolaio.
pron., illuminarsi || Forme: Ind. pres. 3 alzaggiro: alzaggino.
allmena; 6 allmenono | P. pass. allu- alzatura: arzatura.
menato. am: um.
alluminazzine, lumenazzine, uminaz- ambbele, agg., 1. (citt.) amabile. 2. dal
zine, s.f., illuminazione. gusto leggermente dolce, amabile (rif.
allunato, agg., di animale affetto da ro- al vino).
docoroidite recidivante per infiamma- amartto, agg., amarognolo.
zione del bulbo oculare: ch na vacca ambarabb ccicc ccocc, incipit e
allunata. chiusa di conta.
allung: allong. ambasciata: imbasciata.
allungata: allongata. ambttese, v. intr. pron., imbattersi.
alluntan, v. tr., allontanare || allunta- ambiancata: imbiancata.
Vocabolario
119

ambiff: bbiff. ~? cccia di trjja e ffco de fico | (an-


amblma, s.f., emblema. tifr.) se vve fatte un ~, imprstale l qua-
amblembl sicuttte mbl, incipit di trine oppure affttele la casa || accr.
conta. amicne, a) chi ha molti amici; b) per-
ambraccettato: abbraccettato. sona cordiale, affabile; c) amante di liete
ambrcio: ambrggio. compagnie. 2. amante di donna sposata:
ambrggio, ambrcio, antrop., Ambro- qulla cha ll~ || Forme: pl. llamice, gli
gio. amici, llamiche, gli amici, le amiche.
ameczzia, s.f., amicizia || prov.: ll~ n ammagain, v. tr., immagazzinare.
cnto, llintersse n antro | ll~ da na ammggene: immggine.
parte, e llintersse da nantra | ~ con ammaggin: immaggin.
tutte, prtica co nnessuno. ammagginasse: immagginasse (vd.
amerecano, merecano, mericano, s.m., 1. immaggin).
americano: s rrivate llamerecane! 2. ammalasse, v. intr. pron., ammalarsi.
(fig.) spendaccione. v ff ll~, spnne ammalata: malata.
spanne || agg., americano: le vite mere- ammal, v. tr., (euf.) ammazzare (in for-
cane. mule deprecative): vi pssonamma-
amrica, mrica, s.f., 1. America, n. livve! | mrammalito! | che ssie
geogr. 2. (fig.) paese dove si possa vi- ammalito!
vere nellabbondanza realizzando facili ammalasse, mmaleasse, mmalasse, v.
guadagni: ha ttrvo ll~, la cuccagna, intr. pron., esser colpito da malattia
bengodi. (detto di piante): le patate s ttutte am-
americana, s.f., attrezzo da muratore, di malate.
ferro, con manico e lama sottile, per ammalato, agg., 1. che non viene a ma-
render lisci gli intonaci, dando la calce turazione. 2. colpito da malattia (di un
bianca. frutto).
amica, s.f., amante di uomo sposato. ammalicciasse, v. intr. pron., indebolirsi
amico cerasa, s.m., 1. (scherz.) baco di (di persone e animali).
frutta: ch ttrvo ll~ ma sta mlla. 2. ammalicciato, agg., 1. acciaccoso, mala-
(scherz.) persona familiare e ben nota. ticcio. 2. incitrullito.
3. furbacchione, parassita. ammalloppato, agg., infagottato.
amico, s.m., 1. amico: (iron.) ~ del cre! | ammalocchjato, agg., colpito da maloc-
(iron.) ~ bbllo, ma mm mica me chio (di pianta o persona).
frghe! | mdd. aristamo al caro ~, al ammalvito, agg., di cibo poco cotto.
punto di partenza | quelro due s amice ammammato, agg., troppo attaccato alle
pe la plle, sono amici inseparabili | (d.) gonnelle della madre.
caro ~, l mjjo frutto l fico || prov.: ammanic, v. tr., mettere il manico ad un
amice s, confidnza mae | llmice s attrezzo || ammanicasse, v. intr. pron.,
ccme le facile: prleno de ditro | (fig.) procurarsi aderenze e protezione;
llamice s qqulle de la saccccia (rif. introdursi in un ambiente.
al denaro) | chi ccha n ~, cha n tesro ammanicato, agg., (rec.) che ha molte
| dallamice me guarde Ddio, che ddal amicizie con persone autorevoli e po-
nemico me guardo io | v fa n favre a n tenti.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
120

ammannasse, v. rifl., andare a male, gua- ammattito spre pe ccapicce.


starsi prima della maturazione (detto di ammattimnto, s.m., 1. faccenda difficile
frutta od ortaggi). da risolvere. 2. lavoro che richiede
ammannell, v. tr., legare insieme i man- grande pazienza.
nelli di spighe. ammatton, v. tr., 1. ammattonare un pa-
ammann, v. tr., preparare, allestire: vimento. 2. percorrere lo stesso cam-
sammanniva pi la vennmmia (rif. ai mino molte volte: cha ammattonato le
vasi vinari) | ammannscele! scale di casa, pi qquanto li piacva (rif.
ammannito, agg., agghindato. ad innamorato insistente).
ammant, v. tr., coprire: ammntolo ammattonatre, s.m., operaio che am-
bbne l fijjo! || ammantasse, v. rifl., co- mattona pavimenti.
prirsi || v. intr. impers., annuvolarsi || ammazz, v. tr., 1. uccidere: quant
Forme: Ind pres. 6 ammnteno | P. pass. vvro Ddio, se le pijja llammazza |
ammantato. mdd. tammazzo e ppe v a Rrma,
ammantata, s.f., ammantatura, atto di che nom me trvono | pssi sse am-
coprire: toccar dalle n~. mazzato! | che vve pssin~! | te ps-
ammanto, s.m., che serve a coprire. senammazzatte! | te psson~ cme l
ammanz, v. tr., 1. rendere mansueto. 2. Capodicasa! (sopr. di un bullo) | vi ps-
calmare || ammanzisse, v. intr. pron., cal- sanammazzavve! | vatta ff ~! | stam-
marsi. mazzata! | si ammazzato! | ammzzele!,
ammapp, v. tr., (euf.) ammazzare (in ammazzali! | mdd. ammazza ammazza,
formule deprecative): ammappa, am- s ttutte na razza, in fin dei conti sono
mppalo, ammppate, ammppele, am- tutti uguali || ammzzete!, inter., caspita!
mppeme, mmppeme, inter., caspita!: || blas. pop.: ternane ppssere, d le
ammppete quanto se! trve ammzzale! || prov.: nammazza
ammarchesato, agg., malato (detto di po- ppi la lngua che la spada. 2. macel-
modoro ingiallito). lare: quanno sammazzava r majjale, la
ammarr, v. tr., smussare, rovinare il filo rbba cra (non mancava cibo in casa).
della lama || ammarrasse, v. intr. pron., 3. (fig.) superare la briscola dellavver-
smussarsi, perdere laffilatura: quanno sario: ammzzala, dajje! || ammazzasse,
sammarra l tajjo de la farce, tcca v. rifl., uccidersi || Forme: Ind. pres. 4
bbatte. ammazzamo; 6 ammzzeno, ammz-
ammarvasse, v. intr. pron., ammoscire: zono | perf. 6 ammazznno | fut. 1 am-
da quantha ch cconnita stinzalata, mazzar.
s ammarvata. ammazzacaff, s.m., bicchiere di vino o
ammarzalato, agg., marsalato (detto di di liquore, che si beve dopo il caff.
vino ossidato dal sapore dolciastro). ammazzacristiane, s.m., (scherz.) me-
ammatass, v. tr., legare in matasse. dico.
ammatassasse: impatassasse (vd. im- ammazzamnto, s.m., 1. omicidio: n ze
patass). snte artro chammazzamnte. 2. strage.
ammatt, v. tr., far impazzire || ammat- 3. azione faticosa, lavoro pesante.
tisse, v. intr. pron., 1. impazzire. 2. scer- ammazzamjje, s.f., erba spontanea
vellarsi, sforzarsi mentalmente: ce s edule, usata per frittate (Silene inflata).
Vocabolario
121

ammazzarell, mazzarell, v. tr., (euf.) le cose | ~ le razze (rif. ai pidocchi, par-


ammazzare (in formule deprecative): te lando di persone sporche in contatto).
pzza ~! ammistic, mistic, v. tr., mescolare.
ammazzatro, s.m., ammazzatoio, mat- ammisur: misur.
tatoio. ammobbijj, v. tr., ammobiliare: na cm-
ammazzatura, s.f., azione faticosa, la- mera ammobijjata a mm mabbasta.
voro pesante: s pprso n~ de gnnte. ammojjasse, v. rifl., prendere moglie: l zu
ammazzett, v. tr., legare in mazzo (di fijjo nun vde llora d~.
fiori o verdure). ammojjato, s.m., uomo sposato: ggi-
amme: mmene. cheno na partita ppallne scpole e
mmene, amme, ammnne, ammnne, ammojjate || agg., ammogliato, sposato.
inter., amen!: nu jje fa dd manco m- ammoll1, v. tr., appioppare.
mene | (d.) pass llngiolo e ddisse ~, ammoll2, v. tr., bagnare: jje sammlleno
subito fatto || ~ (all), loc. avv., a cose llcchje snza sap ccme | (scherz.) ~
finite: s rivato allammnne, quanne l bcco, bere un bicchiere di vino || am-
ffinito tutto, in grande ritardo || micro- mollasse, mollasse, v. rifl., bagnarsi: te
top.: sta ggi allammnne, molto lon- s ammollato prpio bbne co stacqua
tano, in capo al mondo. ch vvenuta ggi | se mlleno, si n ze
ammenesta: annesta. sbrgono a vven a ccasa.
ammnna, s.f., ammenda: pag ll~. ammniaco, agg., ammoniaco.
ammnne: mmene. ammonizzine, monizzine, s.f., muni-
ammerejj, ammerijj, v. intr., merig- zione: ~ de schjppo.
giare || Forme: Ind. pres. 6 ammerj- ammontin, ammuntin, mmuntin, v. tr.,
jono. ammucchiare || ammontinasse, v. intr.
ammerijj: ammerejj. pron., ammucchiarsi: li sammontneno
ammessbbele, agg., (citt.) ammissibile. li faccnne, sta per morire || Forme: Ind.
ammetr, v. tr., disporre legna tagliata in pres. 3 ammuntina; 6 ammontneno.
cataste ordinate, per misurarla e ven- ammontinata, s.f., atto di ammucchiare.
derla come combustibile. ammorgi, v. tr., rifilare.
amme, v. tr., eseguire parte del lavoro. ammorr, morr, v. intr., germogliare (di
ammeata, s.f., buona parte di una- patate, aglio, grano): l grano ammor-
zione: co ddu re llh ddato n~ al la- risce | ammorrsciono le patate ||
vro, ho compiuto una buona parte. Forme: Ind. pres. 3 ammorrisce; 6 am-
mmido, s.m., amido. morrsciono | P. pass. morrito.
amminestr: amministr. ammorved, ammorvid, v. tr., ammorbi-
amministr, amminestr, ministr, v. tr., dire: se mtta bbagno pe ffalla ~ || am-
amministrare || prov.: chi mministra e morvedisse, v. intr. pron., ammorbidirsi
nnom minstra, pijja la mazza e ddc- (di frutta) || Forme: Ind. pres. 6 sam-
cela n tsta. morvedsciono.
ammirajjo, s.m., ammiraglio. ammorvid: ammorved.
ammischj, mischj, misti, v. tr., mi- ammorzett, v. tr., applicare i morsetti
schiare: mschjeno s gnicsa | ~ le alla trave.
carte n tvola, confondere volutamente ammosciasse, mosciasse, v. intr. pron., 1.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
122

avvizzire, appassire: le piante se m- a fuoco lento: lo famo cce ~.


sciono co stasciutta. 2. (fig.) indebo- ampal: impal.
lirsi. 3. (fig.) avvilirsi, rattristarsi. 4. ampar: impar.
sgonfiarsi, di un palloncino. amparatccio, mparatccio, s.m., impara-
ammost, v. intr., produrre mosto: stua ticcio.
ha ammostato bbne, ha prodotto molto ampast: impast.
vino. ampatass: impatass.
ammostata, s.f., prima spremuta data al- amped, v. tr., impedire: mampedisce de
luva, pigiandola nella tina con un ramo parl.
a pi punte. ampicc: appicc.
ammucchj, v. tr., 1. ammucchiare. 2. ampioncino, s.m., lampioncino.
(fig.) risparmiare. amp, inter., guarda un po!
ammucciasse, v. intr. pron., (infant.) con- amprest: imprest.
tare ad occhi chiusi e faccia al muro in ampullina, s.f., ampollina da messa.
attesa che i compagni si siano nascosti ampuntasse: impontasse (vd. im-
(nel gioco del rimpiattino): tcca a tt pont).
ammucciatte. angrefe, s.f., (citt.) anagrafe.
ammuff, v. intr., muffire. anlese, nlese, s.f., analisi medica.
ammunaca, s.f., ammoniaca. nama: nema.
ammuntin: ammontin. anarfabbta: alfabbta.
ammusasse, ammusisse, v. intr. pron., 1. natra, netra, s.f., anitra, n. comune a
offendersi. 2. immusonirsi, imbron- vari uccelli acquatici, domestici o sel-
ciarsi. vatici, della famiglia degli Anatidi.
ammusato, agg., immusonito, imbron- ancaciata, incaciata, s.f., 1. atto di co-
ciato. spargere una pietanza di formaggio
ammusisse: ammmusasse. grattugiato. 2. strato di formaggio grat-
amre: vne ch n ~!, riesce ottimamente tugiato. 3. (fig.) leggero strato di neve:
| ~, strccio dajjo, quanno te vggo, stantte ha ddato n~ m montagna,
tutto me squajjo (distico scherz. rivolto nevicato leggermente.
ad un corteggiatore insistente) | ann ancarc: incarc.
dd~ e ddaccrdo | ann n ~, in vege- ancarcata: incarcata.
tazione, quando la linfa comincia a cir- ancenzire, incenzire, s.m., 1. turibolo.
colare in primavera: la vita va n ~ || 2. navicella dellincenso.
prov.: ll~ nun zi cumanna | ll~ ccco anchnne, acchnne (raro), s.m., anchina,
| ~ e ttssa n ze nascnne | ~ e ffco tessuto di cotone di color giallo-roseo.
schrzeci pco! | a ff ll~ vicino n anciancec, anciancic, ciancic, incian-
gran vantggio, se fa ll~ spsso e ccr- cic, nciancic, v. tr., 1. masticare a lun-
t l viggio | ll~ nun bbllo, si nad go. 2. sgualcire. 3. (fig.) sopportare: llan-
stizzarllo | ll~ nun bbllo, se non ciancecveno male. 4 (fig.) balbettare.
stuzzicarllo | ll~ nun bbllo, se non anciancic: anciancec.
lliticarllo || f ll~, 1. essere fidanzati: anchjod: inchjod.
s ddicanne che ffanno ll~ a ccasa. anc, nc, avv., ancora: tantanne dppo,
2. avere rapporti sessuali || ~ ~, loc. avv., ~ ccra.
Vocabolario
123

ancontr, incontr, ncontr, ncuntr, v. anelltto, s.m., anellino.


tr., 1. incontrare: ncuntrvete na spsa anllo, s.m., 1. cerchio: sul piegatre ce
grveda cu na bblla panza, in stato facvono n ~ de bbrsco (per catturare
avanzato di gravidanza. 2. trovare || an- con il vischio i bruchi che aggrediscono
contrasse, incontrasse, ncontrasse, la vite). 2. incisione anulare: se p ff
ncuntrasse, v. intr. pron., imbattersi: ci ll~ su la scrza de la vita, pe ffallal-
sincontr chi ccreno du povartte | leg mmjjo. 3. pezzo di ferro che viene
mi ci s ncontrato parcchje vrte pu- infilato a molla sul grifo dei maiali. 4.
rio || v. rifl. recipr., trovarsi luno di vertebra.
fronte allaltro: sancntreno tutte le nema de ddio, s.f., bambino (in tono
ggirne | fino che cce ncontramo, va vezz.).
ssmpre bbne! (frase di saluto) | sin- nema lnga, s.f., (scherz.) spilungone.
contrssemo m momnto || Forme: Ind. nema nnocnte, s.f., 1. bambino (in
pres. 1 ncntro; 2 ncntre; 4 ncontramo; tono vezz.). 2. (antifr.) persona colpe-
6 ancntreno | impf. 5 ncuntrvete; 6 in- vole.
contrveno, ncontrveno | perf. 1 in- nema, nama, s.f., 1. anima: d ll~ a
contrae, incontr, ncontrae, ncontr, Ddio, morire | rgge ll~ cul dnte, in
ncuntr; 3 ancontr; 4 incontrssemo; fin di vita | ad n~ m pna, una persona
6 incuntrnno | fut. 2 ncontrarae; 6 apprensiva | n cra manco n~ pi
ncontraranno | P. pass. ncontrato, ncn- strada, in strada non cera anima viva,
tro | Ger. ncontranno. nessuno | ~ santa, anima purgante |
ancrcca: incrcca. (scherz.) ll~ ce llha l zambuco! |
ancdene: ancdine. all~!, escl. di meraviglia | llanimccia
ancdine, ancdene, inctene, ncdine, sua! (formula deprecativa) || neme, s.f.
s.f., 1. incudine da fabbro || mdd. ssa pl., fuochi fatui. 2. midollo, parte cen-
tra llancdene e l martllo, trovarsi in trale del fusto delle piante (spec. di vite,
una situazione grave, tra due fuochi. 2. sambuco, fico, canna). 3. parte tenera
battifalce; piccola incudine, su cui si del carciofo. 4. rete, parte tenera della
batte la falce per rifarne il filo. zucca. 5. gheriglio della noce.
ancul: incul. anemale, s.m., animale || dim. anema-
anculata: inculata. ltto.
ancuminci: incominci. anematra, s.f., animatrice.
and: ann. anemlla, s.f., animella, glandola bianca
anderto (all): andirto (all). e molle del corpo animale: ste fettine s
andirto (all), anderto (all), loc. avv., ttnnere cme llanemlle dellagnllo.
in senso contrario: l funaro lavra ~, anestta, anictta, annistta, s.f., anisetta.
retrocedendo. anto: annto.
andvia, s.f., indivia (Cichorium endivia netra: natra.
L.). anfanato, agg., asmatico, che respira af-
andovin: indovin. fannosamente.
andovino, induvino, s.m., indovino. anfastid , enfastid, infastid, v. tr., infa-
anduvin: indovin. stidire.
anecito: annicito. anfil, nfil, v. tr., 1. infilzare: ~ l fega-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
124

tlle su lo spito. 2. infilare: n ce vggo a delle campane a mezzod.


~ llaco | nfiltele llanllo!, infilategli anghing, incipit di conta.
lanello! || anfilasse, nfilasse, v. rifl. e anginaptto, s.f., angina pectoris.
intr. pron., infilarsi: si llanfilveno a la anginocchjasse, v. intr. pron., inginoc-
mattina a ccasa prima de part (rif. alle chiarsi.
rustiche ghette, indossate dai contadini angioltto, s.m., 1. bambino morto in te-
sugli scarponi) || Forme: Ind. pres. 4 an- nera et. 2. bambino che sfila in proces-
filamo | impf. 6 anfilveno | P. pass. nfi- sione con ali dangelo. 3. bambino
lato | Ger. nfilanno. docile, esemplare: (iron.) n ~, quanno
anfinta: nfinta. drme.
anfiorata, nfiorata, s.f., 1. infiorata; tap- ngiolo, s.m., angelo || dim. angeltto, an-
peto figurato di fiori, composto sulle gioltto, angiultto || Forme: pl. ngele,
strade dove deve passare la processione ngiole: sto vino llhanno pisciato ll~,
del Corpus Domini. 2. usanza di co- squisito.
spargere nottetempo di fiori lingresso angiultto mbraco: ngelo mbraco.
dellabitazione di una ragazza: a la re- angona, aguna, s.f., 1. agonia. 2. (fig.)
gazza si facva ll~ im bne o im male, suono delle campane che annunzia la
di amore o di disprezzo. morte di qualcuno: ssonata ll~, chi
anfitatro, s.m., (citt.) anfiteatro. mmrto?
anforn: inforn. angozzata, ingozzata, ngozzata1, s.f., 1.
anfrilleccasse: infrelliccasse (vd. in- atto di deglutire. 2. atto di tracannare:
frellicc). ha ffatto ttutta n~. 3. atto di inghiottire
anfroci: infroci. cibo in fretta e con avidit.
anfumec: affummic. angrass: ingrass.
anfumecata, anfumicata, infumicata, nfu- angrugnasse, ingrugnasse, ngrugnasse,
micata, s.f., 1. affumicatura, atto di af- v. intr. pron., 1. offendersi. 2. mettere il
fumicare. 2. fumo denso. broncio || prov.: man chi ttcca nun
anfumicata: anfumecata. zangrugna. 3. adirarsi.
angarbujj, ingarbujj, ngarbujj, v. tr., anguatt: inguatt.
ingarbugliare: nun te f ~ da quelue! || anguattasse: inguattasse (vd. in-
angarbujjasse, ingarbujjasse, ngarbuj- guatt).
jasse, v. intr. pron., confondersi || v. intr. anguilltta, s.f., lampreda fluviale (Pe-
impers., annuvolarsi. tromyzon fluviatilis).
ngare, angarre, s.m., (rec.) hangar, avio- anguinajja, s.f., ipogastrio.
rimessa. anictta: anestta.
angarijje, s.f. pl. coll., 1. rigaglie, inte- animaltto, s.m., 1. bestiolina. 2. insetto.
riora del pollo. 2. (scherz.) intestini anima, s.f., anemia.
umani. nimo: (prov.) ~ risoluto nun v conzijjo.
angarre: ngare. animccia, s.f., neonato (in tono vezz.).
ngelo mbraco, angiultto mbraco, nise, nnice, s.m., anice (Cuminum cy-
s.m., (fig., scherz.) asso di spade nelle minum L. e Pimpinella anisum L.):
carte napoletane. famo le ciammlle coll~ | me ce piace
angelosdmmene, s.m., angelus, suono ll~ nel caff.
Vocabolario
125

anistisa, nestesa, s.f., (rec.) anestesia. vamo intenzione di andare altrove |


ann, and (citt.), annare (in una conta), vacce cu li bbne!, usa le buone ma-
nn, v. intr., andare: sha ddann niere! | va ssap che ffa qquelue | llor-
channamo?, vogliamo partire una lggio va nditro, ritarda | vallo a
buona volta? | volmann channamo? llggia! | tannvono tanto le gncche,
| (euf.) vttela ppijj mmuro muro!, ne avevi gran desiderio | li va apprsso,
vaffanculo! | ~ a ssomaro, andare in fre- lo segue | l vino cra quanto jje can-
gola | ~ a ttrva, andare a far visita | ~ a nava, a volont | annveno a la ma-
lltto cu le galline, andare a letto presto rmma in aprile, andavano in
| vacce! | anntece! | annmece piano! | Maremma (rif. alla transumanza delle
annmoce! | ~ dde fra, traboccare, ver- pecore) | lu vdeno a dd ddintnna
sarsi (di liquido) | mdd. va e vvne e n ze man chi vvnno | dice che cce sa-
trattine, di persona sempre in movi- rbbannato | dppo chh vvisto gni-
mento | ndu site qulle tmpe?, dove csa, me nannar | ~ dditro, seguire
sono andati quei bei tempi trascorsi? | un discorso altrui | nnata ccasa | nd
ndrete ite?, doveravate andati? | n s nnato?, dove sei andato? | lo sa nd
cannate ma la bbttala! | dppo che ttu ito?, lo sai? | ce smiti | lro ce siti | ce
annaste fra, chjama chjama nari- sitite?, ci siete andati? | mi ni v | valtre
sponnste ppi | ita!, fatta | vttala nd ste ite? | ~ dde crpo, defecare | ~
ppijja, s vvro! | annar pe qqul- a nnzze, piacere: ce v a nnzze cu sta
lnime bbenedtte!, in suffragio dei rbba, capirae | ~ n zugo, essere in fase
morti | (euf.) vttela ppijj ndu si cu- vegetativa (di piante) | ~ ggi, diminuire
mnceno l canstre! | l fijjo va ppe le | num me va ggi, non mi garba | ann-
cinquanne, sta per compiere | cman- vemo ma lu stsso psto | ~ ll (a), loc.
namo? nun comannamo prpio avv., allandata: ~ ce llh llassato | ~
gnnte (bisticcio con comann) | an- sstto, tramontare | di metitura se cer-
ntelo a vvda quant bbllo! | mdd. cava de magn la rbba channava
ann a ff la trra pil cce, morire | ggi bbne: facioltte, coralline, pure l
ann allrbere pizzute, id. | ann da pullastre (facilmente digeribile) | ~ ss,
Sartafratte, id. (lett.: andare a trovare il esser eletto | annate m p s! | annamo!,
guardiano del cimitero) | va vante, vive s, forza! | annanno avante, in futuro ||
alla meglio | ~ m bstia, adirarsi | ~ a chiapp.: annamo a Rrma col zacco
ccattanno, in rovina | ~ a mmale, andare e la corna | mdd. se ne s annate chi
a male, avariarsi | nun ce va vvia!, non a vvspro e cchi a ccompita, chi prima,
andartene, non uscire | ndo vae, a chi dopo | (d.) o la va, o la spacca! ||
nnide?, credi di sfuggirmi? | bbllo prov.: chi vva cul zppo, mpara zzop-
che ito, in fin di vita | nnato alljjo, pic | va con chi ppi dde t e ffalle li
ha perduto tutto | s ito a ddorm ssb- spse | d va, do vi, le cose si bilan-
beto, che mme sentvo stracco mrto | ciano || ann e vven, loc. avv., andata e
me cannarbbe n gelato, ho voglia di ritorno: ne la prsa se bbutta l zme ~ ||
un gelato | nd vanna ffin? mb! | me avv., in fretta: mariccomanno, fate ~! ||
snto ~ vvia, svenire | ~ m brdo, sudare Forme: Ind. pres. 1 v; 2 vae; 4 annamo,
| ne remo p~ ne n antro psto, ave- jjmo (arc.), nnamo; 5 annate, nnate |
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
126

impf. 2 annave; 3 annava; 4 annvemo, annasata, s.f., atto di annusare.


annvomo; 5 annvete; 6 annveno, an- annasato, agg., raffreddato: me snto ~
nvono | perf. 1 agnde, andae (citt.), da jjre.
anntte, anntte, annide, annidi; 2 an- annasp, v. intr., brancolare.
naste; 3 agnde, agnde, andide, annata, s.f., 1. andata: crompamo m bij-
annde, anntte, anntte, annide, an- jtto d~ e rritrno. 2. andatura: sari-
nide; 4 annmmere (arc.), annssemo, consce de lontano dall~. 3. avvio,
annssimo, annssemo; 5 annaste; 6 spinta: pijj ll~. 4. velocit: ha pprso
andidoro, annttero, anni- deno, an- via a ttutt~, partito a grande velocit.
nidero, annidono, annidono, an- 5. (fig.) verso, tendenza: h vvisto nan-
nnno, annrno | fut. 1 annar, anner; natccia. 6. (fig.) abitudine: sto fijjo sta
2 annarae, 3 annar; 4 annarmo; 5 an- ppijj na bbrutta ~, un comportamento
narte; 6 annaranno | Cong. pres. 6 v- riprovevole.
deno | impf. 1 annassi, 3 annsse, 6 annato, agg., consumato: sto vistito
annssero | Cond. pres. 1 gnirbbe; 3 bbllo ch~ ormae.
annarbbe, annarbbe | Imper. 4 an- annatura, s.f., andatura.
namo; 5 annate | P. pass. ito, annato, annavante, avv., in futuro.
nnato | Ger. annanno. annazzo, s.m., andazzo: co st~ va ssap
annacciarito, agg., indurito come acciaio. cmannama ffin.
annacqu, v. tr., 1. irrigare. 2. (scherz.) anner, annir, v. tr., annerire || annerisse,
mischiare acqua al vino (spec. rif. al vi- v. intr. pron., invaiare (delle olive) ||
naio). Forme: Ind. pres. 6 sannersciono.
annadditro, avv., a ritroso, retroce- annest, nnest, v. tr., innestare: san-
dendo. nsta l pide (rif. alla vite).
annaffiatro, s.m., innaffiatoio. annestatura, s.f., operazione dellinne-
annall, avv., 1. in quella direzione. 2. stare.
allandata. annesta, ammenesta, annista, s.f., (citt.)
annamnto, s.m., andamento. amnistia.
annamor, nnamor, v. tr., innamorare: annestino, s.m., innestatore.
se la vgghe, tannamra prpio || an- annsto, s.m., innesto: ~ a cchjo, innesto
namorasse, nnamorasse, nnamurasse, a scudetto | ~ a anllo, innesto a zufolo.
v. intr. pron., innamorarsi || Forme: Ind. annto, anto, onto, s.m., anto, finoc-
pres. 3 annamora | perf. 1 annamor. chio fetido (Anethum graveolens L.):
annamorato, nnamorato, nnamurato, fire donto (incipit di storn.).
s.m., innamorato, fidanzato. nnice: nise.
annante, agg., andante, ordinario, di annicito, anecito, agg., 1. vorace, affa-
media qualit. mato. 2. smanioso, voglioso: s ~ pe le
annanze, avv., innanzi. cerase.
annare (in una conta): ann. annidasse, v. rifl., annidarsi.
annarllo, s.m., girello con ruote entro il annir: anner.
quale si introduceva il bambino, perch anniscsto, agg., nascosto || ~ (d), loc.
imparasse a muovere i primi passi. avv., di nascosto.
annas, v. tr., annusare. annistta: anestta.
Vocabolario
127

annista: annesta. antano, s.m., ontano (Alnus glutinosa L.)


annita, antrop., Anita. || prov.: vale ppi na rdeca d~ chi
annite, s.f., (scherz.) vecchiaia. ttutto santAmbrggio di Milano | vale
anno: ra ll~ dmmene millennovecnto ppi na rdica d~ che ttutto Salomne
| s anne e anne, sono molti anni fa | ~, col zu carrggio (elogio iperbolico della
lanno scorso | qullaltr~, lanno suc- qualit del legno dellalbero).
cessivo | ~ che vvne, lanno prossimo | antartajj, intartajj, ntartajj, tartajj,
stantr~ cannarmo, lanno prossimo v. intr., balbettare.
| ~ di ll, ll~ qullaltro, due anni or- antecre, anticre, s.m., malattia car-
sono | annamo gni ~ pggio | ll~ der diaca.
cazzo, mai | ll~ der mae, id. | cha antecuniste, s.m. pl., (citt.) antagonisti.
llanne de Ticchjarllo, vecchissimo || antenar, v. tr., intenerire.
(iron.) cha vventanne snza qulle de antnne : intnna.
la bbllia | f llanne, raggiungere una antnnese: intnnese (vd. intnna).
certa et (detto quando ricorre il com- antennsse: intnnese (vd. intnna).
pleanno) | m ffa n ~, or un anno | m antnta, s.f., atto di intingere: li d n~
ss ddu anne, sono trascorsi quasi due cul cultto, con lorletto di pane.
anni | ha ppassato ll~, ha superato antenzine, entenzine, ntenzine, s.f.,
lanno di lutto (della vedova) | nha intenzione: mica llh ffatto coll~ |
spettato manco de fin ll~ (per rispo- ceva ntenzine de fallo.
sarsi). antepteco, agg., 1. antipatico. 2. sman-
annojj, v. tr., annoiare || annojjasse, v. ceroso, lezioso: nu sta ff ttanto llan-
intr. pron., annoiarsi. tepteca!
annomato, agg., soprannominato, desi- anternne, lantennne, lanternne, lin-
gnato con sopr. ternne, s.m., 1. grande fanale da pro-
annonvo, s.m., capodanno. cessione. 2. (fig.) individuo allam-
annov, v. intr., rinnovarsi: sttal zle panato. 3. (fig.) individuo noioso.
passa e annva gnicsa. anticajja, s.f., anticaglia.
annucc: allucc. anticmmera, s.f., anticamera || num me
annccia, ipoc., Anna || accr. annuccina. passa manco pill~ del cervllo, sono
annugolasse, annuvolasse, rannugulasse, ben lontano dal pensarlo.
v. intr. impers., annuvolarsi || prov.: si anticari, s.m. pl., (citt.) antiquari.
ssanngola su la bbrina, non fa nntte antcchja, entcchja, ntcchja, ntcchja,
che ppiscina. s.f., 1. piccola quantit: djjo ggiusto
annunzi, nnunzi, v. tr., annunziare: an- n~ mttecelo! | mttecene ggiusto na
nunziar la fine dil mnno. ntcchja! 2. inezia.
annus, nnus, v. tr., 1. annusare. 2. (fig.) antichiricale, agg., anticlericale.
intuire. antico, s.m., antenato: li nstre antiche |
annuvolasse: annugolasse. mdd. chi ffae cme llantiche? bbtteno
anta, s.m. pl., (scherz.) decine di anni su- la cccia e mmgneno l fiche | f ccme
perata la trentina: oramae h ppijjato llantiche: bbuttvono la cccia e mma-
llanta | quantanne chae? s anta. gnveno l fiche.
antacca: intacca. anticre: antecre.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
128

antfena: antnfena. de pggio | ~ che n ppartito, per for-


antfona: antnfena. tuna | e ~ che llancontr non tanto di-
antigasse, agg., antigas. stante.
antinato, s.m., antenato. anzecc: azzecc.
antnfena, antfena, antfona, intnfena, anzegn, inzegn, nzegn, v. tr., 1. inse-
s.f., 1. antifona. 2. (fig.) discorso allu- gnare. 2. indicare: ~ cul dto su la carta.
sivo: h bblle ccapito ll~. 3. (fig.) 3. additare: te llanzgno io quanno ce
cosa grave e sgradita. passamo davante || Forme: Ind. pres. 1
antiviggijja, s.f., antivigilia. anzgno | perf. 1 nzegn.
antgna, ntgna, antrop., Antonia. anzeppata, azzeppata, zzeppata, s.f., 1.
antgno, ntgno, antrop., Antonio: (all.) spinta. 2. operazione di premere, pi-
nt! giare. 3. (fig.) raccomandazione.
antonicato, agg., intonacato. anzert, inzert, v. tr., intrecciare insieme
antrce: trce. a ghirlanda cipolle o agli.
antost: intost. anziantta, agg., attempata: na dnna ~.
antride: intrida. anzime, assima, assime, enzime,
antro: artro. nzime, avv., 1. insieme: cammnono
antrujj, intrujj, ntrujj, v. tr., 1. im- assima | tuttassime, in una sola volta.
brattare. 2. cospargere q.cosa di liquido: 2. contemporaneamente.
llantrujjava s bbne. 3. intrugliare || anzinnte: inzinnte.
antrujjasse, v. rifl., imbrattarsi. anziste: inziste.
antrupp: intrupp. anzombi: sogn.
antruppata: intruppata. a, inter., 1. oil! (a chi si d del tu): (mdd.
antruppne: intruppne. scherz.) ~, llha visto l mi bbvo? 2.
anvecchjasse: invecchjasse (vd. in- chiss (espr. di sfiducia).
vecchj). aogor: agur.
anvent, nvent, nvint, v. tr., inventare: peca, pica, s.f., 1. impegno verbale di
quelue llanvnta lue le cse | la pota- contratto di enfiteusi o a tempo stabilito:
tura llha nventata l zomaro | llantiche ce fanno ll~ pe ttantanne. 2. accordo:
llvono nventate bbne pure lro llor- mdd. ce farbbe ll~ io!, consentirei su-
dgne! bito senza esitare.
anvit, envit, nvet, nvit, v. tr., invitare: aprto, oprto, prto, uprto, s.m., luogo
nvitmela ccna! || prov.: se ttenvteno aperto: alloprto, allaria libera || p.
de cre, magna e bbve e ffajje onre; pass. e agg., vuoto: a ffrma aprta se
se ttenvteno pe ccomplimnto, magna bbuttava la trra qqu e ll, da ambo i
e bbve pe ddisptto. lati (di fossa scavata per piantarvi le
anvitato, s.m., persona invitata. viti) | la prta adra prta.
anzalata, inzalata, nzalata, s.f., insalata || pese: bbese.
prov.: ll~ nun bblla, si nun c la aptto, s.m., autoveicolo della marca
pimpirinlla | ll~, pco acto e bbn Ape, furgoncino.
oliata || dim. nzalatina. pica: peca.
anze, cong., anzi || inter., per fortuna!: ~ pisse: bbese.
che n z ffatto male! | ~ ~, me credvo apne, s.m., autoveicolo della marca Ape,
Vocabolario
129

furgoncino a tre ruote. masse, v. intr. pron., 1. ostruirsi, riem-


apopltteco, agg., (citt.) apoplettico: jjha pirsi di detriti (del corso dellacqua, che
pprso n crpo ~. viene ostacolato in un fosso da detriti).
apstolo: bbianco e rrsso chi ppare n 2. compattarsi, di terra arata. 3. fermarsi
~! | prgono llapstele a ssda a mma- in gola, di cibo colloso: mi sappattuma
gn | ad napstela davro qulla. la gla, si n ce bbvo.
appacific, v. tr., calmare || appacificasse, appattumato, agg., cotto in modo col-
v. rifl., appacificarsi. loso: l damagn ra tutto ~.
appajjato, agg., con pochi chicchi e appazzimnto: impazzimnto.
molta paglia: sto grano ~. appecett, v. tr., 1. incollare. 2. sbattere
appallottasse, v. intr. pron., 1. aggrovi- contro il muro. 3. (fig.) affibbiare.
gliarsi. 2. raggrumolarsi, raggrumarsi appecoronasse, v. rifl., 1. sottomettersi.
(di farina o pasta durante la cottura). 3. 2. umiliarsi.
appallottolarsi (del riccio) || v. rifl. rec.: appell, v. tr., chiamare nellordine i gio-
avvinghiarsi a lottare: sappallottnno. catori, spec. nel gioco della ruzzola || v.
appanicato, agg., 1. muffo, di pane. 2. intr., iniziare a mangiare || appellasse, v.
avariato. 3. angustiato: te fanno mor ~. intr. pron., fare gli appelli nel gioco
4. mogio. della ruzzola.
appannasse, ppannasse, v. intr. pron., an- appllo, s.m., punto di partenza e di ar-
nebbiarsi: me s ppannata la vista. rivo nel gioco della ruzzola.
appanzasse, v. rifl., rimpinzarsi. appna, cong., subito dopo: ~ ggirno, se
appar, v. tr., 1. porgere: appara le mano! partiva, alle prime luci dellalba.
2. allargare, tener aperto con le mani: ~ appenasse, v. intr. pron., preoccuparsi.
la bballtta | tu appara la sacchtta e io appenicasse, v. intr. pron., appisolarsi:
mtto ggi. 3. arginare, arrestare. sappnica smpre dppo magnato.
apparecchj, v. tr., imbandire. appnne, v. tr., appendere.
appareggi, v. tr., 1. spianare la misura appennicite, pendicite, penicite, penni-
del grano: l grano sappareggiava co na cite, s.f., 1. appendice, prolungamento
tvela, si toglieva il colmo. 2. pareg- dellintestino cieco. 2. appendicite. 3.
giare un conto || v. intr., andare alla pari. operazione allappendice: h ffatto ll~
appareggiata, s.f., azione di spianare. che ss ddu mse.
appareggiato, agg., eguagliato. appenzionato, pinzionato, agg. e s.m.,
apparto, s.m., appalto: hanno vnto ll~ pensionato.
lro. appest, v. intr., emanare fetore: puzza
appass, pass, v. intr., appassire || Forme: chappsta, n ce se p st vvecino.
Ind. pres. 6 passsciono | fut. 3 appassi- appet, v. intr., riuscire gradito (di sapore).
scer. appett, v. tr., 1. intestare una propriet
appassion, v. intr., penare: llveno fatto immobiliare. 2. incolpare. 3. prendere in
~ pparcchjo. carico: me llapptto io | me s appet-
appassiunatamnte, avv., appassionata- tato sta crce, mi sono assunto questa
mente. preoccupazione.
appatentato, agg., patentato. appettata, pettata1, s.f., 1. tratto in forte
appattum, v. tr., raffazzonare || appattu- pendio: la grann~ di la salita | l fac-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
130

chine la fanno de carrira qull~ de appiccicato, agg., 1. appiccicoso, impa-


santa Rsa (rif. al trasporto della mac- stato (detto della lingua quando, per cat-
china di santa Rosa, per raggiungere il tiva digestione, vi si avverte una
santuario) | ad n~ da levatte l fiato. 2. spiacevole viscosit e sgradevole sa-
impennata: n~ di la bbstia che n ze pore). 2. invischiato.
llaspettava. 3. sforzo compiuto per sa- appiccicume, s.m., (dispr.) cosa male ap-
lire lungo una strada in forte pendenza piccicata.
(da un animale da tiro o da una persona) appiccime, s.m., esca, legna minuta che
|| dim. appettatlla, salita leggera. serve per avviare il fuoco.
appian, pian, v. tr., salire: fa pappian appiedato, agg., di chi non dispone di
li scale, ma n ce la cava || v. intr., 1. sa- unautomobile: s ~ gge: me lo dae no
lire: sappiana bbne sul ttto | cha- strappo co la mchena?
sptte? e ppiana s! 2. montare: appietr, v. tr., affilare la lama di un at-
appian a ccavallo. trezzo con la cote: appietr la frcia a
appiattasse, v. rifl., nascondersi, mettersi ccrto (sul filo da ambo le parti) | n r-
in agguato. timo pe ff l filo sappitrava a llungo.
appicc, ampicc, v. tr., 1. impiccare. 2. appiggionante, s.m., chi prende a pigione
appendere: l pommidortte pil zugo una stanza.
sappccono n cucina || appiccasse, v. appijjo, s.m., (citt.) appiglio.
rifl., impiccarsi. appinnino, oron., Appennino.
appiccec, appiccic, v. tr., 1. appicci- appinz, v. tr., appuntire.
care. 2. (fig.) appioppare || v. intr., es- appinzut, appizzut, v. tr., 1. appuntire:
sere attaccaticcio: quanno snte chap- ~ llpisse | ~ l muso, assottigliare il
pcceca, l zccoro (rif. alluva) || ap- viso per dimagrimento. 2. (fig.) driz-
piccicasse, v. rifl. recipr., venire alle zare: ~ llorcchje. 3. (fig.) aguzzare la
mani || Forme: Ind. pres. 3 appcceca. vista: ~ llcchje.
appiccecso, agg., vischioso: ~ cme la appinzutbbise, s.m., temperalapis.
clla. appinzutato, agg., appuntito.
appicci, v. tr., 1. accendere: ~ l fco | ap- appiomm, v. intr., dardeggiare con in-
picciveno l moccoltto | ~ l frno co tensit (rif. al sole): a llavor ccol zle
llappiccime, incendiare con lesca la spra chappiommava, se moriva pr-
legna | appccia la luce! | trva m p du pio | l zle appimma, sctta parcchjo
zzppe, du seccarne p~ l fco! 2. sper- sul meoggirno | Bbanc, appimma?
perare denaro || appicciasse, v. intr. (battuta iron. rivolta ad un ubriaco).
pron., incendiarsi: (d.) n zha ddac- appisolasse, v. intr. pron., assopirsi.
cost la pajja al fco, senn sappccia appitito, s.m., appetito: n cristiano d~,
(sul comportamento dei fidanzati) || buon mangiatore | bbn ~!
Forme: Ind. pres. 6 appcciono | impf. 6 appititso, agg., appetitoso.
appicciveno | Imper. 2 appccia. appittur: pittur.
appiccic: appiccec. appitturato, agg., dipinto.
appiccicasse, vd. appiccec. appizz1, v. tr., aguzzare la vista.
appiccicatccio, s.m., attaccamento vi- appizz2, v. intr., 1. bere: appizza smpre
schioso. mal fiasco dil vino | t, appizza!, bevi! 2.
Vocabolario
131

bere direttamente dal recipiente, senza cva cos | stave male, ~ nun th vvisto
bicchiere. n giro | mdd. ~ la carrzza trenicava,
appizzata, s.f., sorsata di vino: famo n~ per questo motivo non andavano bene
pir mo, quanno magnamo nzime. le cose.
appizzato, agg., fisso, di sguardo. appsto, agg., per bene: na regazza ~.
appizzut: appinzut. appovnta, s.f., luogo riparato dal vento
applveso, apprveso, prviso, s.m., ap- || ~ (all), loc. avv., al riparo del vento,
plauso: ssete ntso llapprvese! a solatio: nue stamo bbne allappo-
appoccionata, agg., colpita da mastite vnta.
(detto di una vacca). appozz, v. tr., 1. immergere: ~ la sla
appoggi, v. tr., appoggiare: appggiolo (rif. al lavoro del calzolaio) | llappz-
m p da quarche pparte! || appoggiasse, zono ma la callara e lo pleno (rif. al
v. rifl., appoggiarsi: sappggia cu le maiale ucciso) | padlla e ttijja venvono
bbracce sul tavolino, da quant stracco appozzate ne la callara che bbolliva | ~
| appggete cu li mano! la vinccia ma la tina, follare le vinacce
appoggiamano, poggiamano, s.m., corri- nel tino. 2. inzuppare: ~ l pane mal
mano della scala. piatto | tenvono m pignattllo, cap-
appoggiapide, poggiapide, s.m., tavola pozzvono le dta (le filatrici) || v. intr.,
del carro agricolo, su cui poggiare i attingere denaro: annava smpre ~ mal
piedi. cassettino | appzza appzza, s rri-
appoggiatro, s.m., corrimano della dtto snza na lira.
scala. appozzata, s.f., 1. atto di immergere la
appggio, s.m., 1. mannello di canapa, canapa nella vasca: se facvono tre
che si taglia con un colpo di falce mes- quattro appozzate. 2. follatura della vi-
soria. 2. (fig.) permesso di edificare, ad- naccia. 3. quantit di canapa messa a
dossando la fabbrica ad unaltra macerare in una volta.
contigua; diritto di appoggio: jjha appozzatura, s.f., 1. operazione con cui
ddato ll~. si immergeva la canapa nella vasca. 2.
appollacchjato, agg., appollaiato. macerazione della canapa.
appollasse, v. rifl., appollaiarsi || Forme: appradasse, appratasse, v. rifl., 1. ada-
Ind. pres. 6 sappllono. giarsi sul prato. 2. (fig.) sistemarsi co-
appllo, s.m., 1. bastoni del pollaio. 2. modamente in un luogo.
luogo dove gli uccelli passano la notte: appratasse: appradasse.
li cacciatre annveno de sra aspett apprveso: applveso.
lluclle all~. apprnne, v. tr., (citt.) apprendere.
appont: appunt. appresciol, v. tr., affrettare, metter fretta.
appontell: appuntell. appresciolato, agg., eseguito in fretta e
apport, v. tr., sostenere come candidato: alla meglio: n lavro appresciolato n
ha vvnto, perch adra apportato dal vne mae bbne.
partito del villane. appresent, prisent, prisint, v. tr., pre-
apposetamnte, positamnte, avv., appo- sentare || appresentasse, presentasse,
sitamente. prisintasse, v. rifl., 1. presentarsi: mi
appsta, avv., per questo motivo: ~ di- prisnto. 2. comparire: s ppresentato
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
132

du re dppo | si vidde ~ le gurdie. tutto ~.


apprsso, avv., dopo: a la mattina ~, il appuntell, appontell, pontell, v. tr., 1.
mattino successivo || prep., dietro: li va puntellare, mettere dei sostegni: se pon-
~, la corteggia. tlla | tcca ~ le rame, sinn sbraca. 2.
appricasse, v. rifl., applicarsi. bloccare con puntelli: prima dann
approd, v. intr., arare il campo per in- lltto, crte appuntlleno la prta co la
tero, avvicinandosi al limite. scpa.
approdato, agg., adagiato. appuntino, agg., compto, elegante.
approfitt, apprufitt, v. intr., approfit- appuschjato, agg., che ha molta sete: ma
tare: apprufittanno chi ccra nostiria, che ss ~?
magnssimo || approfittasse, profittasse, apputtanamnto, s.m., (scherz.) appun-
v. intr. pron., 1. approfittarsi. 2. (fig.) tamento.
crescere troppo: la vita se profitta, se apr, jjopr, opr, upr, v. tr., 1. aprire: a-
sfiata, mre prsto. gna tenlla ffrno || prte! | preme! | protolo!, pritelo! |
approfittssene, v. intr. pron., abusare. aprva bbottga a li cinque | apre la
approfitto, s.m., 1. abuso. 2. sopruso. bbcca e li d l fiato, parla senza riflet-
appropaggen: propaggen. tere | snza upr bbcca, in silenzio | -
appropiasse, v. intr. pron., appropriarsi. prete clo! 2. compiere unoperazione
appropiato, agg., appropriato. chirurgica: llhannoprto de prscia. 3.
approvenn, v. tr., foraggiare: li bbstie incignare, cominciare a consumare:
s approvennate. mo aprto la ventrsca. 4. inaugurare ||
apprufitt: approfitt. Forme: Ind. pres. 1 pro; 4 aprimo; 5
apprufittso, agg., (raro) che si appro- aprte; 6 preno, preno | impf. 3 a-
fitta. prva, jjoprva | perf. 6 oprinno | fut. 3
apprussimazzine, s.f., approssimazione. aprar | P. pass. aprto, oprto, prto,
appunine: oppinine. uprto | Ger. aprnno, oprnno.
appunt, appont, v. tr., 1. fissare con aprilante, s.m. pl., i primi giorni di aprile,
spilli o punti. 2. puntare in terra: l zu- solo nel prov.: si ppive pi li quattro ~,
maro appunta li zzampe. 3. racconciare pive quaranta ggirni durante.
con grappe di metallo un oggetto incri- aprile: (prov.) pi ~ n talliggir | ~, gni
nato, riparare: ~ lo schifo | ~ m bbacile. gccia m barile | ~, una gccia al dire |
4. appuntire: ~ ppcchje e scarplle. 5. ~, quattro gcce al dire | gni gcciola
mettere le gemme, germogliare: llolivo d~, vale mille lire | pi ~ canta l cucco:
appunta la trama, comincia la mignola. se l trentuno n vvenuto, o mmrto, o
6. (fig.) calmare lappetito: magno m ss pperduto.
boccne ggiusto pappuntamme lo aquelne, acolne, aguilne, s.m., (in-
stmmico || v. intr., balbettare. fant.) aquilone, giocattolo che si fa li-
appuntasse: impontasse (vd. im- brare nellaria: dalli l filo mall~!, fallo
pont). innalzare!
appuntatina, s.f., 1. ricucitura. 2. (fig.) ara, s.f., 1. aia: l grano se bbattva sull~
spuntino. cul curiato | mdd. li va la vacca pill~
appuntato, agg., 1. sostenuto, altezzoso. al compare, gli affari gli prosperano. 2.
2. compto, elegante. 3. affettato: parla spazio di terreno pianeggiante, dove era
Vocabolario
133

situata la macchina a vapore per treb- dove crescono pioppi.


biare. arbccio: albccio.
ar, v. tr., arare || prov.: ara dritto!, fila rbume, s.m., album.
dritto! arca de scnza, s.f., sapiente.
rabbo, s.m. e agg., arabo: ma che pparlo arca, s.f. (arc.) madia del pane.
~, che n capisce? arcangioltto, ipoc., Arcangelo.
ardio, s.m., apparecchio radiofonico || arcste, antrop., Alceste.
dim. araditto. archbbuse: archmmese.
arncio, s.m., arancia: st~ ttccatllo, archmmese, alchrmese, archbbuse,
nu lo vjjo || agg., color arancione. s.m., 1. alchermes. 2. liquore in genere
arastrllo: rastllo. per dolci.
arata, s.f., quantit di grano stesa sullaia, archtto, s.m., 1. tralcio piegato e pro-
che si pu battere in una volta. pagginato. 2. trabiccolo, intelaiatura di
arato, s.m., aratro di legno a due ali con legno per tener sollevate le coperte,
vomere di ferro, a trazione animale: ~ a quando si mette il bracere nel letto.
cchjdo co le bbstie vaccine || dim. archibbcio, s.m., archibugio.
aratllo. architittura, s.f., (citt.) architettura: ~
arba, s.f., 1. alba. 2. aurora. ntica.
arbagga, s.f., (citt.) boria, albagia. architravo, s.m., architrave.
arbertto, s.m., albero tutore di vite. arcine, s.m., parte in legno di forma ar-
arbrgo: abbrgo. cuata della sella o del basto.
rbero pinzuto: lbero pizzuto. arcitontolne, s.m., individuo pi che
rbero: arbro. tonto.
arbiccca, s.f., (rec.) albicocca. arco de san giujjano, s.m., arcobaleno.
rbolo: arbro. arco, s.m., arcobaleno, solo nei proverbi:
arborata, s.f., alberata di viale. ~ di sra, bbn tmpo mna | ll~ de la
arbre, s.m., chiarore dellalba: a le mattina, bbn tmpo va n rovina.
prime ~ partvono. arcobbalno, s.m., arcobaleno.
rboro: arbro. rcole, s.m., alcol.
arbro, rbero, rbolo, rboro, s.m., 1. al- arcoleato: arcoliato.
bero: llarbre de pigne, i pini | n ~ di ce- arcoliato, arcoleato, agg., alcoliz-
rase, un ciliegio | piantvono ll~ di la zato.
cuccagna | llrboro de Natale || prov.: ardnte, s.m., torcia di legna secca, in-
llarbro casca da la parte ndve pnne trodotta nel bocchino, per illuminare
| n ~ cattivo num p dd bbn frutto | linterno del forno || pl. ardnte, legna
ll~ se piga da ciuco. 2. albero tutore di secca, usata per avviare il fuoco nel
vite. 3. vite maritata a sostegno vivo || forno: mtte s na fascina d~.
dim. arboltto, arbertto | arboltto (a), ard, v. intr., ardire || s.m., tracotanza: nun
loc. avv., ad alberello (tecnica di alleva- avsse ppi ll~ da presentasse.
mento della vite senza sostegno) || ardill: aldill.
Forme: pl. rbere, arbre. ardito, agg., 1. risoluto, attivo: na don-
arbucciara, s.f., 1. (coll.) insieme di ntta ardita, tutto ppe. 2. vispo.
piante di pioppo. 2. porzione di terreno arebbomb: aribbobb.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
134

arecacci: ricacci. rimanmo; 6 aremnono, rimngheno |


arecant, aricant, v. tr., cantare di impf. 3 aremanva; 6 arimanveno, ari-
nuovo. manvono | perf. 3 aremase, ariman,
areccont: raccont. arimase, reman, remase; 4 arimans-
arecli, aricle, s.f., Ara coeli, chiesa di semo; 6 aremaninno, arimannno, ari-
Roma. maninno, arimseno | fut. 3
arecve: ricve. arimangar, arimangher; 6 rimanga-
arecidivo: ricidivo. ranno | Cong. pres. 3 aremanga, ari-
areconduce, v. tr., ricondurre. manga | Cond. pres. 3 arimangarbbe |
areconsce: ariconsce. P. pass. aremasso, aremasto, arimaso,
arecordasse: aricordasse (vd. ari- arimasto, remaso, remasto | Ger. ari-
cord). mannno.
arecuminci: rincominci. aremann, arimann, remann, ri-
ared: arid. mann, v. tr., 1. mandare di nuovo: ti
aredajje: aridajje. llarimanner. 2. rimandare, procrasti-
areddoppiato, agg., raddoppiato. nare: arimannamo sta faccnna a n
aredtto, ariddtto, aridtto, aridutto, antro ggirno ch mmjjo.
riddtto2, riddutto2, p. pass. e agg., ri- arembocc: arimbocc.
dotto. aremediato: arimediato.
arefiut: rifiut. aremtte: arimtta.
aregal: rigal. aremva, arimve, v. tr., muovere di
arggese: rggese (vd. rgge). nuovo || aremvese, arimvese, v. intr.
areggirasse: ariggirasse (vd. arig- pron., 1. avere borborigmi: me sarim-
gir). veno li bbudlla. 2. rinvigorirsi: sari-
areman, ariman, reman, riman, v. mve quel portto || marimvo!, ho
intr., 1. rimanere: mdd. ~ ccme dn pescato una bella carta (alla briscola). 3.
Farcccio, co na mano davante e nan- muoversi di nuovo.
tra de ditro, cadere in miseria | arimase arenasse, v. intr. pron., (fig.) rimanere in
come m ~ | arimaninno male na massa sospeso, di una questione.
| arimseno cu m parmo di naso | ~ pe arenchjude: arinchjude.
stampo, pe ccampine, rimanere per arenchjdese, vd. arinchjude.
perpetuare la stirpe umana | ~ a ppide arencrsce: arincrsce.
| arimase de ggsso, rimase di stucco | arencujjunito: arincojjonito.
arimase cme m baccal | mdd. smo arnga: rnga.
remaste Cricche, Crcche e Mmnico arenguattasse, v. rifl., nascondersi di
duncino (pochissimi). 2. stupire: a nuovo.
ssent ccus, aremnono | la mjje ari- arentanasse: arintanasse.
mase, stup | s arimasto, s arimaso, arentron, arintron, v. intr., risuonare:
stupii || arimancce, v. intr. pron., 1. ri- cha na vce charintrna.
manerci: carimase gram male. 2. mo- aro, s.m., aeroplano.
rire sul colpo: rbba da rimancce | ce areontica, arontica, s.f., aeronautica.
potvi riman ppure || Forme: Ind. pres. areoplano, arioplano, aroplano, lo-
2 arimanghe; 3 arimane; 4 arimanmo, prano, roplano, ruplano, s.m., aero-
Vocabolario
135

plano. aresurt: arisurt.


areoprto, s.m., aeroporto. aresvejjasse: arisvejjasse (vd. ari-
arepar: aripar. svejj).
areparbato, agg., 1. scombussolato. 2. ri- aretir: aritir.
tegnoso. aretorn: ritorn.
arepenz, aripenz, v. intr., 1. ripensare: aretratt, v. tr., riprodurre in immagine.
m me vne arepenzato, lo ricordo. 2. aretrpeco: ritrpico.
cambiare parere: mdd. caripnza cme aretrov: ritrov.
l cornute. aretrovasse: ritrovasse (vd. ritrov).
areprde, riprde, v. tr., perdere di nuovo. aretruvasse: ritrovasse (vd. ritrov).
arepijj: aripijj. arevde: arivde.
areposasse: ariposasse. areven: ariven.
arepovaneggiasse, v. intr. pron., pavo- areviscet: ariviscit.
neggiarsi di nuovo. arevisto, arivisto, p. pass. e agg., rivisto.
areppiccic: ariappiccec. arevortasse: arivortasse (vd. ari-
areppiccicasse: ariappiccecasse (vd. vort).
ariappiccec). arevultecasse: rivurticasse (vd. rivur-
areprec, aripric, repric, v. intr., 1. ri- tic).
petere. 2. ribattere. 3. insistere || arepre- arezzump, arizzomp, rizzomp, v. intr.,
cacce, aripricacce, v. intr. pron., saltare di nuovo: ~ addsso a uno.
ritornarci: chi llha vvisto na vrta, arfa, s.f., sigaretta di marca Alfa.
cariprica. arfabbta: alfabbta.
aresement, arisiment, v. tr., seminare arfabbto, s.m., alfabeto: n z mmanco
di nuovo. ll~.
aresicato: arrisicato. argnto: sto fijjo cha ll~ vivo addsso
aresiste: resiste. (di bambino molto vivace).
aresrgia, risrge, v. intr., risorgere. arg, v. intr., muoversi: a rig, volmo ~?
aresparagn: aresparammi. argi, s.m., (rec.) denaro.
aresparammi, aresparagn, arespar- argintino, agg., argentino: si sinta n zno
mi, arispammi, arisparammi, ari- ~ | li rispse cu la vce argintina.
sparmi, risparambi, risparammi, argita, s.f., (raro) gita.
sparagn, sparambi, sparami, spa- ria, s.f., 1. aria: lassamo st, n ~ gge,
rammi, v. tr., risparmiare: sparagn sono di cattivo umore | mica se campa
ppure sul furminante || prov.: risparm- d~, si vive di mezzi concreti | ~ covata,
bia risparmbia, arriva l divolo e sse ~ vizziata, che puzza di chiuso || ~ (all),
lo magna | chi arisprmia, sprga. loc. avv., con le stanghe in alto; sulla
aresparmi: aresparammi. parte posteriore del carro: a ccllo
arespir: rispir. mmale, ~ ppggio, a ccaric n carro ||
arespnne: rispnna. prov.: ~ rssa, o pive o sffia. 2. cor-
aressomijj: rassomijj. rente daria || prov: ~ de fisura, riduce
aressomijjasse: rassomijjasse (vd. prsto llmo in zepportura || pegg. a-
rassomijj). riccia, a) cattivo tempo; b) sgridata; c)
arestacce, v. intr., starci di nuovo. cattivo presagio, previsione negativa: ,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
136

chariccia! se mtte male qqui || inter., potarbbe aribbard.


~!, via!, basta!: ~ sci, maschj! | ~ a li aribbass, v. tr., ribassare.
vnti!, ~ n campagna!, via!, vattene!, aribbatta, aribbatte, ribbatta, ribbatte, v.
andiamocene! tr., 1. rompere con la zappa le zolle
araccnne, raccnne, v. tr., accendere di dopo laratura: tcca ~ l terrno dppo
nuovo. seminato, co la zzappa. 2. zappare per
araccompagn, v. tr., accompagnare di coprire il grano seminato: ~, passest
nuovo. la smena sul zrco arato. 3. ribadire un
araffil, v. tr., affilare di nuovo. chiodo: ~ l chjde. 4. rifare il filo ad un
aragganci, v. intr., (rec.) rappacificarsi. attrezzo: aribbatte la farce a ffilo di
arallung, v. tr., allungare di nuovo: l bbarba. 5. perfezionare la cucitura dun
zartre mi llariallunga sti carzne che vestito. 6. completare la semina: ann
sse s scortate. ss annava ddstra, a vven ggi a ssi-
arammalasse, rimmalasse, v. rifl., am- nistra che rribbattva || v. intr., 1. (fig.)
malarsi di nuovo: me se rimmal la risultare esatto, quadrare: li cnte arib-
mjje. bttono. 2. (fig.) ribattere, rispondere.
arammanic, rimmanic, v. tr., fare il aribbatte: aribbatta.
manico nuovo ad un attrezzo. aribbejjne, aribbilline, ribbegline,
arann: arinn. ribbejjne, ribbijjne, s.f., ribellione.
arappiccec, areppiccic, arappiccic, aribbve, v. tr., bere di nuovo.
v. tr., 1. appiccicare di nuovo. 2. riparare aribbifer, v. intr., 1. germogliare di
un oggetto di terracotta. 3. saldare || ar- nuovo. 2. (fig.) riprendersi dopo malat-
appiccecasse, areppiccicasse, v. intr. tia.
pron., appiccicarsi di nuovo. aribbilline: aribbejjine.
arappiccic: ariappiccec. aribbobb, arebbomb, arimbomb, v.
arapr, aropr, rapr, v. tr., aprire di intr., rimbombare: parva charibbob-
nuovo || araprisse, v. intr. pron., ria- basse dntro la cantina.
prirsi. aribbjje, aribbjje, ribbjje, v. tr., av-
ararzasse, rarzasse, v. rifl., rialzarsi. volgere || v. intr., 1. vorticare: aribbjje
ariata, s.f., sfuriata. l vnto, che ffa mmolinlla | la nve rib-
arattacc, v. tr., attaccare di nuovo. bjje chaccca. 2. ribollire, di acqua
arattast, v. tr., tastare di nuovo: s stato nel tonfano || Forme: P. pass. aribbrto.
~ llvo ma la gallina. aribboll, aribbull, ribboll, ribbull, v.
arav: rav. intr., 1. borbogliare: se sentveno arib-
aribbade, v. tr., 1. battezzare di nuovo. bull la panza, brontolare gli intestini |
2. (fig.) imporre un nome nuovo. maribbllono le bbudlla | aribblle l
aribbambito, agg., 1. rimbambito. 2. a- crpo. 2. gorgogliare: llacqua del Bul-
bortito (detto di patata immatura, n licame aribblle | la sorgnte aribblle,
verde, n secca, per pioggia improv- ce nasce llacqua. 3. bollire di nuovo.
visa). 4. fermentare di nuovo: la bbtte ha rib-
aribbard, rebbard, ribbard, v. intr., ri- bollito, l vino nu ppi bbno. 5. alte-
baltare: attnto charibbardi! (scherz., rarsi di un terreno a causa della pioggia
gioco fonet. su Garibaldi) | la machina dopo caldo intenso: quanno fa ccalla-
Vocabolario
137

frdda, la trra ribblle. | caricpete, n dubbit!


aribbrivid, v. intr., rabbrividire. aricaric, v. tr., caricare di nuovo.
aribbull: aribboll. aricarz, ricalz, ricarz, v. tr., rincalzare
aribburtic, v. intr., borbogliare: marib- il filare nel mese di giugno: ricrzeme!,
brticono le bbudlle. aricrzime! (raccomanda la vite al con-
aribbuss, v. intr., dichiarare il possesso tadino) | aricarzamo, pe ppul le radi-
del due dello stesso seme al gioco del chtte | quanno se dovvaricarz, se
tressette. ggirava a ccontrosnzo cu la coltrina e
aribbusso: ribbusso. sse bbuttava la trraddsso a le vite.
aribbusto, ribbusto, agg., robusto. aricasc, v. intr., 1. cadere di nuovo: pi
aribbutt, v. tr., 1. buttare di nuovo. 2. cci ni facva e ppi ccaricascava, re-
vomitare: llaribbutt ffra, aritir ffra stava ingannato da ingenuo. 2. avere
tutto la mattina dppo. una ricaduta: caricascato cu lo stsso
aricacci: ricacci. male. 3. cadere dallalto.
arical, v. tr. e intr., calare di nuovo. aricatt, v. tr., ricattare.
aricambi, v. intr., cambiare di nuovo: aricav, ricav, v. tr., 1. ricavare. 2. in-
aricmbia tmpo, me sa ttanto che vv ventare: se llaricava sso. 3. procurare:
ppive. stavrta davro si ll rricavato pi n
aricammin, ricammen, v. intr., 1. cam- staccattnto.
minare di nuovo: l nnno aricammina. ariccam, riccam, v. tr., ricamare ||
2. funzionare di nuovo: llorloggiaro te Forme: P: pass. ariccamato, riccamato.
lo fa ~ llue llurlggio | llorlggio rri- ariccamo, riccamo, s.m., ricamo.
cammenato. ariccapezz: aricapezz.
aricamp, v. intr., tornare a star bene. ariccapezzasse: aricapezzasse (vd.
aricant: arecant. aricapezz).
aricapezz, ariccapezz, raccapezz, v. ariccatt, v. tr., raccogliere: ariccatta s
tr., 1. racimolare. 2. trovare. 3. (fig.) ri- ttutto, num manna mmale gnnte.
uscire a capire, trovare a stento la solu- ariccjja, ariccjje, raccjja, raccjje,
zione (usato spec. in frasi negative): nun reccjje, riccjja, riccjje, v. tr., 1. rac-
cariccapzzo gnnte || aricapezzasse, cogliere: cannvena rriccjje le fiche
ariccapezzasse, riccapezzasse, v. intr. co la scoptta, la paltta, l capagno o
pron., 1. riuscire a capire: n ce se ricca- la carila (rif. alle deiezioni di equini) |
pzza ppi. 2. ricordarsi: num maric- ~ le ciche | (iron.) ndu vae cul guante?
capzzo ppi, non me ne ricordo. ariccjja li strnze? | la mammana aric-
aricapicce, v. intr., capirci di nuovo: ari- cojjva l fijje (assisteva la puerpera nel
cicapscio pco. parto) | lo vanna rreccjje col cucchja-
aricapit, ricapit, v. intr., capitare di rino sttal pnte (mdd. rif. ad un sui-
nuovo: quannaricpito da qulle parte, cida) | quanno sariccjje l fino, ce se
te vngo a ttrva | se mmaricpite, va col rastrllo, l vrzo de le prse, de le
marif, alla prossima occasione riscuo- passate, sammontina da du parte, se fa
ter il tuo debito | cha daricapit stto n cavallne m mo, e ddppo qullo
sta capplla! te sistmo io, dovrai prima ce se fa l mucchjo | riccjje le grgne |
o poi ricapitarmi a tiro, allora mi rifar raccjja le castagne | ~ la spiga, spigo-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
138

lare | anntta rraccjje lste pprsto, ariccont: raccont.


sinn ppiovva (rif. al fieno) | ha rric- ariccontafvole, s.m., fandoniere.
crto m p de stracce, pe ddalle ma lo ariccontino, s.m., persona che riferisce ad
stracciarlo | riccjje lo sciamo, far en- altri, pettegolo.
trare lo sciame migrante in una nuova ariccnto: riccnto.
arnia. 2. riprendere: ~ fiato. 3. chiamare ariccrta, raccrta, riccrta, s.f., 1. rac-
a s in paradiso: Madnna mia, ariccoj- colta: chjama a rriccrta. 2. raccolto
jteme! || v. intr., porgere orecchio a pet- agrario: ll~ p sse bbna e pp sse
tegolezzi || Forme: Ind. pres. 2 riccjje; msera. 3. msse.
3 ariccjje, riccjje; 5 ariccojjte; 6 ariccudin, ariccutin, raccutin, riccu-
ariccjjono, raccjjono | impf. 3 aric- din, riccutin, v. tr., 1. mettere in or-
cojjva, raccojjva | perf. 3 ariccrze, dine. 2. riunire: ariccudin ss l branco
riccrze | fut. 5 ariccojjarte || P. pass. di li pcore. 3. raccogliere: ~ n fasctto
ariccrto, raccrto, riccrto. de frasche scche di fratta, pappicci l
ariccojjamunnzze, riccojjemonnzze, fco. 4. risparmiare. 5. procurarsi, rime-
s.m., pattumiera. diare.
ariccjje: ariccjja. ariccumannasse: ariccomannasse
ariccojjitccio, raccojjitccio, s.m. coll., (vd. ariccomann).
1. casco; frutta un po guasta, che si rac- ariccummann: ariccomann.
coglie da terra. 2. cose scadenti || agg., ariccummannasse: ariccomannasse
raccogliticcio. (vd. ariccomann).
ariccomann, ariccummann, racco- ariccunn, v. tr., condire di nuovo.
mann, raccommann, riccummann, ariccutin: ariccudin.
v. tr., raccomandare || ariccomannasse, aricle: arecli.
ariccommannasse, ariccumannasse, aricerc, ricerc, v. tr., 1. ricercare. 2. spi-
ariccummannasse, raccomannasse, ric- golare grappolini superstiti a vendem-
comannasse, ricommannasse, v. intr. mia ultimata: dppo sdivignato, ce se
pron., raccomandarsi: me raccomanno passava rricerc | dppo chvono fi-
man tutte vantre | tcca ~ man tutte nito, che l padrne de la vigna va fi-
cme la Madalna | mariccomanno, nito de raccjje lluva, venva sta
sta ttnto a le mchine! | vatta rricco- ggnte a rricerc. 3. andare alla busca
mann ma ssam Magara! | sariccum- (di castagne, olive, nocciole).
mann ma ssantAntgno | ~ llnema | aricercjjla, aricercatra, s.f., (raro)
mdd. tariccommanni a ssam Bene- spigolatrice di frutta.
dtto, se nom pijja di vrde pijja di aricercatccio, ricercatccio, s.m. coll., 1.
scco (rif. allinnesto). grappolini spigolati: l vino dell~ ce fa-
ariccomed, ariccommed, ariccomod, cvono l bignzo pe ccasa. 2. frutta rac-
v. tr., 1. accomodare di nuovo. 2. rac- colta nella busca.
conciare un oggetto rotto. aricercato, agg., 1. oggetto di indagini. 2.
ariccommannasse: ariccomannasse che ha troppe eleganze.
(vd. ariccomann). aricercatra: aricercajjla.
ariccommed: ariccomed. aricva: ricve.
ariccomod: ariccomed. aricve: ricve.
Vocabolario
139

arichjam, richjam, v. tr., 1. chiamare a ariconoscnza: aricunoscnza.


s. 2. richiamare alle armi: llarichja- ariconscia: ariconsce.
mrno stto ma llarme. aricont, v. tr., contare di nuovo.
arichjapp, v. tr., prendere di nuovo, ri- aricontata, s.f., atto di contare di nuovo.
afferrare. ariconven, v. intr., convenire di nuovo.
arichjde, richjde, v. tr., 1. chiedere nuo- ariconzol: aricunzul.
vamente. 2. chiedere la restituzione di ariconzolasse: aricunzulasse (vd. ari-
qualche cosa. 3. far richiesta. cunzul).
arichjude, richjude, v. tr., richiudere. aricopi, v. tr., 1. ricopiare. 2. imitare il
aricicci, ricicci, v. intr., 1. germogliare linguaggio altrui: lo sa ~ a la pirfiz-
di nuovo (spec. della patata). 2. spun- zine.
tare di nuovo (di vegetazione). 3. (fig.) aricopiatccio, s.m., (dispr.) ricopiatura.
ricomparire, ripresentarsi. aricopino: ricopino.
aricinfola, ariciffola, inter., dagli di aricopr: arigopr.
nuovo! aricrco, ricrco, s.m., tralcio propaggi-
aricionfol, v. intr., 1. ripetere. 2. spette- nato || p. pass. e agg., abbattuto a terra
golare. dalle intemperie: l grano ra tutto ~,
aricit, ricit, v. tr., recitare. tutta na lstra.
ariciffola: aricinfola. aricord, aricurd, ricord, v. tr., ricor-
ariclam, riclam, v.intr., 1. reclamare. 2. dare: n temporale di qulle chi ssi fan-
(fig., scherz.) borbogliare: sentva chi li naricord || aricordasse, arecordasse,
bbudlla ariclamveno. aricurdasse, recordasse, v. intr. pron.,
aricce, v. tr., cuocere di nuovo. ricordarsi: aricrdete!, bada! | recr-
aricol, v. tr., filtrare di nuovo. dete!, id. | aricrdetele! | aricordmese!
aricomenci: rincominci. | si nnaricord | ti nnaricrde? | vi
aricominci: rincominci. nnaricurdate | me sarecrda cme
aricompenz, v. tr., ricompensare: l Zi- fusse jjre, lo ricordo benissimo | famo
gnre taricompnze! daricordasse al momnto ggiusto! |
aricompne, v. tr., ricomporre || aricom- gnuno si nnaricrda, ognuno se ne ri-
pnese, v. intr. pron., ricomporsi. corda | aricrdete che sse tte caritrvo
aricompr, v. tr., comprare di nuovo. la paghe | num maricrdo manco
ariconcijj, v. tr., riconciliare. qullo chh mmagnato a ppranzo, ho
ariconsce, areconsce, ariconscia, ari- la memoria molto labile || Forme: Ind.
cunsce, riconscia, v. tr., 1. ricono- pres. 1 aricrdo; 2 aricrde; 3 arecrda,
scere: nun volvono aricunscelo. 2. aricrda; 5 aricordate, aricurdate | perf.
legittimare un figlio naturale. 3. rispet- 3 aricord | fut. 5 aricordarte | 6 ari-
tare: nariconsciono ppi gnuno || cordaranno | Imper. 2 aricrdete.
Forme: Ind. pres. 1 aricunscio; 6 ari- aricordanza: ricurdanza.
consciono | impf. 3 aricunusciva; 6 aricordatro, aricurdatro, ricordatro,
arecunuscveno | perf. 3 ariconbbe; 6 agg., 1. memorabile. 2. solenne: do-
aricunuscinno | fut. 5 ariconosciarte | mane ffsta aricordatra | la cccia se
Cong. impf. 3 ariconoscsse | P. pass. magnava na vrta llanno pe le fste ri-
aricunusciuto. cordatre. 3. (antifr.) di avvenimento
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
140

negativo che lascer brutto ricordo. aricurdatro: aricordatro.


aricrre, aricurre, ricrre, v. intr., 1. cor- aricurre: aricrre.
rere di nuovo: aricurze sbbeto a Vvi- aricurvo, agg., ricurvo.
trbo. 2. ricorrere. aricustru, ricustruv, v. tr., ricostruire.
aricorrnza, s.f., ricorrenza. arid, ared, rid, v. tr., 1. restituire: ri-
aricovar, v. tr., ricoverare: llaricova- djjele! | te llha rridate mae l qua-
rnno al cronicrio || aricovarasse, ri- trine? s, ncartate ma na fjja de
covarasse, v. rifl., 1. ripararsi, mettersi rosmarino | se p ssap qquanno me
al riparo: pive frte, toccar ~ da quar- llaredae qulle quatrine? 2. dare di
che pparte. 2. entrare in ospedale. nuovo || ~ arrto, ~ additro, v. intr., tor-
aricovarato, s.m., chi ricoverato: llari- nare indietro: li ggnte aridveno arrto
covarate dilluspzzio. | aredide additro e annide m piazza.
aricvero, aricvro, ricvro, s.m., rico- aridacapo, inter., di nuovo daccapo!
vero. aridajje, aredajje, ridajje, inter., dagli di
aricvro: aricvero. nuovo!: (scherz.) aridajje!, snte ch
aricquist, v. tr., riacquistare. ddrce.
aricram: recram. ariddiricchjasse, v. rifl., rannicchiarsi di
aricrsce, v. intr., 1. ricrescere. 2. ripren- nuovo.
dere a germogliare || Forme: Ind. pres. 6 ariddopr, v. tr., adoperare di nuovo.
aricrsciono | impf. 6 aricrescvono | ariddtta, s.f., riddtto1, s.m., 1. riunione
perf. 3 aricrisc | P. pass. aricrisciuto. chiassosa: famo ll~ de li fijji. 2. luogo
aricuc, v. tr., cucire di nuovo. di raduno: qullo l ~ del vagabbnne.
aricucita, s.f., atto di ricucire alla meglio. ariddtto: aredtto.
aricuminci: rincominci. aridduce, ariddcia, reduce, ridduce, ri-
aricunfrunt, v. tr., controllare di nuovo. duce, ridcia, v. tr., ridurre: se menava
aricunsce: ariconsce. de fianco, sallisciava, pe ff aridduce l
aricunoscnza, ariconoscnza, s.f., rico- cannaccio a ppezztte | llhannarid-
noscenza. dtta m parmo | ~ a stracca bbrache,
aricunzol: aricunzol. sfinire | ~ m pzzico, annichilire | ~ cn-
aricunzul, ariconzol, aricunzol, con- nere ppanne sprche, rendere malcon-
zol, cunzol, cunzul, riconzol, v. tr., cio | lo fa ridduce ma m brchjo de
consolare: vne qqu, te conzlo io!, nce, lo mortifica | rridtto n zal-
(antifr.) ti sistemo, ti picchio || aricun- laro (con il vestito sporco e in disor-
zulasse, ariconzolasse, conzolasse, cun- dine) || ariddcese, ariddusse,
zolasse, riconzolasse, v. rifl., consolarsi: aridcese, riddcese, ridcese, v. rifl.,
si cunzla vvdelann vvia | li tcca 1. ridursi: cme te se aridutto! | ~ pe la
conzolasse collajjtto (di magra con- carit, finire in miseria | maridduco
solazione) || Forme: Ind. pres. 1 con- smprallrtimo momnto a ff le cse
zlo; 3 cunzla | perf. 4 sariconzo- | sariddusse plle ssa, divenne ma-
lssemo | 6 saricunzolnno. grissimo | sra ariddutto male na
aricurd: aricord. massa, era ridotto malissimo. 2. rinca-
aricurdasse: aricordasse (vd. ari- sare || Forme: Ind. pres. 1 aridduco, re-
cord). duco; 3 aridduce; 6 ariddciono | perf.
Vocabolario
141

3 ariddusse | P. pass. ariddtto, arid- arsce bbne | arescito male. 3. ri-


dutto, aridtto, aridutto, riddtto, rid- sultare, fruttare: sta cccia nun rsce
dutto | Ger. riducnno. tanto (alla cottura) || Forme: Ind. pres. 1
ariddcia: aridduce. arscio; 3 arsce, rsce; 4 ruscimo |
ariddusse: ariddcese (vd. ariddce). impf. 3 aresciva | perf. 6 ruscinno | P.
arid, rid, v. tr., 1. dire di nuovo. 2. ri- pass. arescito, aruscito.
portare, spettegolare: llaridice smpre arssa: arsse.
le cse. 3. ripetere: varidico curggio! arsse, arssa, v. intr., esser di nuovo:
| si lu fce arid | sintiva li prdeche, chi arismo da capa dddece, siamo dac-
pp ssa aridiciva pare pare spiccicate. capo | arreno ll, erano daccapo ||
4. criticare: cha ssmpre da rid. arissece, esserci di nuovo: aricra |
aridivent, v. intr., diventare di nuovo. ariciaric (scherz.), c di nuovo per
aridtto: aredtto. due volte consecutive | caradra |
aridcese: ariddcese (vd. ariddce). carismo v!, siamo di nuovo daccapo,
aridun, ridun, v. tr., 1. raccogliere. 2. guarda!
riunire: aridneno l branco || aridu- arif, ref, rif, v. tr., rifare: arif l ltto,
nasse, v. rifl., riunirsi: saridunrno mal riordinare il letto | (scherz.) ten, arifa-
vcolo | gni sra saridunveno na cteve llcchje! (detto mostrando
massa di ggnte. q.cosa) | arif la fratta, infittire la siepe
aridunata, s.f., riunione, raduno. con spine | si sse rppe, n fa gnnte,
aridutto: aredtto. llarifacmo nvo | n vestito arifatto da
ari, inter., voce per cacciare le pecore. uno vcchjo, cucito con la stoffa di un
arcco, rcco, avv., ecco di nuovo: ~ altro vecchio | carne arifatta cu le patate,
questue | mdd. ~ llacqua, ecco di ripassata in padella | corcasse sul made-
nuovo quel noioso | rccheme, eccomi razzo rifatto (la cui lana stata allargata)
di nuovo | arcchete, rcchete, eccoti | se m pidcchjo rifatto e ttanto bbasta
di nuovo | arccolo, rccolo, rc- || arifasse, rifasse, v. rifl., 1. vendicarsi:
chelo, eccolo di nuovo | arccala | mha ddato na fregatura, mapr mi s
arcchece | arcchele, eccoli, eccole arifatto. 2. rimettersi alla pari, compen-
di nuovo. sarsi: mte fatto spnna trppo, vorr
arieggi, v. intr. impers., spirare leggero ddi che ssarifarmo nantra vrta. 3.
di vento. pavoneggiarsi: se narif. 4. rifarsi: sari-
arjjo, avv., ecco di nuovo: arjjolo | facveno cristiane co la crsema | ari-
arjjele. fasse la bbcca, ingerire un cibo dolce |
aremp: emp. rifasse vivo, ricomparire || arifacce, v.
arentr, arijjentr, arrijjentr, v. intr., ri- intr., ripetere: carifae? | e ccarif, snte
entrare: arntra l patre da guern l zu- ch ddrce | nu jje bbasta, carifamo ||
maro | arentrvana ccasa | arifacce, inter., ridagli!, ripeti! || Forme:
arijjentrssemo al pase. Ind. pres. 1 arif; 4 arifacmo; 6 arif-
aresc, arusc, resc, rusc, v. intr., 1. ri- ceno | impf. 6 arifacveno | P. pass. are-
uscire: ndifcele, num marsce. 2. fatto, rifatto | Ger. rifacnno.
dare buon risultato: l lavro nu llare- arifardisse, v. intr. pron., tirarsi indietro:
sciva | f rresc l lavro | l lavro n tarifard! | s arifardito allrtemo
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
142

momnto. intr., riflettere: ariflettmece bbne! |


arifatto, rifatto, agg., 1. raffermo: c rri- arifrttece spra! | a rreflttece bbne,
masto slo l pane ~ de jjre. 2. rassere- nun convne || Ger. arifrettnno.
nato: (prov.) tmpo ~ di ntte, nun dura. arifnne, v. tr., fondere di nuovo || Forme:
3. scardassato di nuovo (rif. a mate- P. pass. arifuso.
rasso). ariform, v. tr., dichiarare inabile al ser-
ariferr, riferr, v. tr., 1. fissare di nuovo vizio militare.
il pezzo dacciaio su un attrezzo. 2. ri- arifornito, agg., rifornito.
fare il filo di un attrezzo. 3. ferrare di arifreddatura, s.f., raffreddatura.
nuovo: ce llhae portata rriferr l zu- arifreg, v. tr., fregare di nuovo || ari-
maro? frga, inter., dagli di nuovo!, insisti!: ~
ariffigurasse, vd. rafficur. la tpa! | ~ l zantaro! (espr. di fastidio).
ariffil, arifil1, v. tr., 1. diminuire di arifresc, arinfresc, rifresc, rinfresc,
spessore. 2. affilare di nuovo. v. tr., 1. rendere fresco. 2. dar sollievo.
ariffreddasse, rifreddasse, v. intr. pron., 3. rinnovare: l cumpare e la cummare
raffreddarsi: s tutto sudato, tariffrdde arinfrescveno la cumparanza. 4. arieg-
| s rrifreddato. giare: mtte l vestite a ppijj llaria, pe
arifiat, rifiat, v. intr., 1. respirare: n rrinfrescalle. 5. scerbare una seconda
zarifiata gge, co sto callo. 2. parlare: volta: ce se ripassa co n lavro pi lleg-
narifiata, tace. 3. riposarsi brevemente. gro, sarifrsca || v. intr. impers., rin-
4. trovare sollievo da malattia o diffi- frescare, farsi fresco (del clima):
colt: ce llmo fatta, finarmnte sari- comncia rrinfresc || arifrescasse, ri-
fiata, si Ddio vle. frescasse, v. rifl., rinfrescarsi.
arifiatata, s.f., 1. momento di riposo. 2. arifrtte: arifltte.
sollievo. arifrgge, rifrigge, v. tr., 1. friggere di
arifil1: ariffil. nuovo. 2. (fig.) ripetere: qu s ccse
arifil2, rifil, v. tr., appioppare: te rifilo m fritte rrifritte, arcinote.
pappne si nu la smtte | l zu patre li ri- arifriggrio, rifriggrio, s.m., refrigerio:
fil na papagna | llh arifilato m pap- sto venticllo d m p de ~.
pne. arifuggiasse, v. intr. pron., rifugiarsi.
arifinito, rifinito, agg., 1. elegante: si la arifur, rifur, v. intr., 1. avere uno
volmo d ppi rrifinita, se vogliamo sbocco: qu ad na strada charifura,
esprimerci correttamente. 2. molto con uscita | qulla d, arifura sto v-
abile, esperto: n artista ~. 3. esatto: n colo?, signora, ha uno sbocco questo vi-
lavro ~. colo? 2. penetrare: le grgne s mmsse
arifinitura, s.f., rifinitura. male e llacqua rifura fino a ffnno
arifior,v. intr., rifiorire || Forme: Ind. fut. (nella bica).
6 arifiorisciaranno. arigal: rigal.
arifir, v. tr., riferire || Forme: Ind. pres. 1 arigalo: rigalo.
arifirscio | impf. 3 arifiriva. ariggett, riggett, v. tr., vomitare.
arifiut: rifiut. ariggir, riggir, v. tr., 1. interpretare:
arifltte, arifrtte, refltta, refltte, ri- ariggira smpre le cse cme li pare. 2.
fltte, rifrtte, v. tr., rispecchiare || v. girare, muovere in circolo. 3. raggirare
Vocabolario
143

|| v. intr., 1. circolare in pubblico di nuovo.


nuovo. 2. funzionare di nuovo: llurlg- arilass, v. tr., lasciare di nuovo.
gio pot ~ cme pprima || ariggirasse, arilav, v. tr., lavare di nuovo.
areggirasse, v. rifl., voltolarsi nel letto. arileg, v. tr., 1. legare di nuovo. 2. rile-
ariggiratre, s.m., ingannatore. gare un libro.
ariggistr, reggistr, riggistr, v. tr., re- arilgge, arilggia, relgge, v. tr., rileg-
gistrare. gere || Forme: Ind. pres. 1 relggio | Ger.
ariggi, inter., gi di nuovo! arileggnno.
ariggiunt, v. tr., aggiuntare di nuovo. arilggia: arilgge.
arignignolito, rignignolito, agg., 1. rim- arilegrasse: arillegrasse (vd. aril-
becillito. 2. rattrappito. legr).
arigopr, aricopr, arigrop, arigrup, v. ariltta, riltta, s.f., 1. rilettura. 2. ripasso
tr., ricoprire: ~ l zme cu la zzappa, zap- della lezione.
pando | ~ li magagne, nascondere le ma- arilev, v. tr., togliere di nuovo.
lefatte | a la sra llarigropveno l fco, arilevato, arillevato, rilevato, agg., 1.
(ricoprivano la brace con la cenere) || pronunciato, sviluppato: si la vde, na
arigoprisse, arigrupisse, v. rifl., rico- dnna cor ptto rilevato. 2. cresciuto ra-
prirsi: mdd. si v arigrup cu li pnne pidamente: n regazzo bbll~ s ffatto.
dil pavne, vuole farsi bello, attribuirsi 3. elevato. 4. ben pasciuto, florido.
meriti che non ha | (d.) gnuno sari- ariliggiso (raro), riliggiso, agg., reli-
grpe cu li su panne, ciascuno se la gioso.
cava da solo | ita male, ma ssarigpre arilquia, relchja, rilchja, s.f., reliquia:
co le su frnne || Forme: Ind. pres. 3 ari- ssa lo tne cme na rilchja l marito,
gpre, arigrpe | impf. 6 arigropveno | oggetto di ogni sua cura | ten na csa
fut. 3 arigropar | P. pass. aricoprto | pe rrelchja, (iron.) non utilizzarla.
Ger. arigoprnno. arilitec, v. intr., litigare di nuovo: se
arigrop: arigopr. snte chariltecheno nantra vrta.
arigrup: arigopr. arill arrell.
arigrupisse: arigoprisse (vd. ari- arillegr, arilligr, rillegr, v. tr., ralle-
gopr). grare || arillegrasse, arilegrasse, arilli-
ariguard, riguard, v. intr., 1. guardare grasse, v. intr. pron., rallegrarsi ||
di nuovo. 2. rispettare: la bbiffa vor- Forme: Ind. pres. 6 arillgreno.
rbbe d, la mettvono su m prato, per- arillegrata, rillegrata, s.f., 1. festa, ban-
ch dovva sse riguardata, che n ce chetto. 2. merenda tra amici.
dovsse pascol nnessuno (a proposito arillegrato, agg., 1. rallegrato. 2. (fig.,
del divieto di pascolo). 3. concernere: rec.) alticcio.
nun z ccse che llarigurdono qu || arillevato: arilevato.
riguardasse, v. rifl., aver cura di s. arilligr: arillegr.
arigulzzio: ligorzzio. arilligrasse: arillegrasse (vd. arille-
arijjemp: emp. gr).
arijjempisse: empisse (vd. emp). arillustrato, agg., lucido.
arijjentr: arentr. ariluccic, v. tr., lucidare, far splendere.
arilamp, v. intr. impers., lampeggiare di ariluce, v. intr., risplendere: carilucveno
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
144

du cchje nre | si bbllo, ma nariluce!, (prov.) a ttutto sarimdia, mno cha la


(iron.) sei bello, ma non sei trasparente! mrte || Forme: Ind. pres. 2 arimdie; 3
(si dice a chi si para davanti, impedendo arimdia; 4 arimediamo | impf. 6 ari-
la vista) | mdd. nun ttuttro qullo medivono | fut. 1 arimediar | P. pass.
chariluce, lapparenza inganna. rimediato.
arilucnte, agg., splendente. arimediato, aremediato, agg., rimediato:
arimagn, rimagn, v. tr., mangiare di ad na csa arimediata la mjjo.
nuovo: reg, ppive. arimagnamo! || arimdio, s.m., rimedio.
arimagnasse, remagnasse, v. intr. pron., arimeret, v. tr., ricompensare: san Fran-
ricredersi: ~ la parla | remgnete csco varimrete! (espr. di ringrazia-
qullo chha dtto! mento per un atto di misericordia) | Dio
ariman: areman. varimrete!
arimann: aremann. arimescol, v. tr., rimescolare.
arimargen, remargin, v. intr., rimargi- arimtta, aremtte, arimtte, remtte, ri-
nare || arimargenasse, v. intr. pron., ri- mtte, v. tr., 1. mettere di nuovo: vula
marginare. arimettllo a sssto, in sesto | ~ li cse
arimaritasse, v. rifl., maritarsi nuova- a ppsto | arimise la cannlla, infil di
mente, passare a seconde nozze. nuovo il rubinetto della botte | toccava
arimbambimnto, s.m., rimbambimento. arimttala stto, immergerla di nuovo
arimbambisse, v. intr. pron., rimbambire. (rif. alla canapa). 2. perdere: carimise
arimbarz, rimbarz, v. intr., rimbalzare. la vita | mica che ccbbia remsso a
arimbecc, rimbecc, v. tr., ribattere, re- vvnnelo | mdd. carimtte pzze on-
plicare vivacemente. gunto, tutto. 3. immagazzinare: l grano
arimbicillito, agg., rimbecillito. sarimettva drnto ma la stnzia. 4. ri-
arimbocc, arembocc, rimbocc, v. tr., mettere, rinchiudere: arimettmo la m-
1. rimboccare. 2. colmare un recipiente: china, ch mmjjo | v ~ le bbstie
llacqua di la callara saddoprava pe ~ (nella stalla). 5. raccogliere, ritirare in
la pila de li fscole (rif. al lavoro nel casa: ~ li panne stse || arimttese, v.
frantoio). rifl., 1. rimettersi: ~ a ccurra. 2. ritirarsi
arimbomb: aribbobb. allinterno: sarimsero dntro. 3. rinca-
arimbosc, v. tr., rimboscare. sare. 4. migliorare: ~ m palla, ristabilirsi
arimbott, v. tr., travasare vino. | veggarae che l tmpo se rimtte m p,
arimbrac, v. tr., mettere un palo di so- dppo arivne cme pprima || Forme:
stegno sotto i rami carichi di un albero. Ind. pres. 3 arimtte, rimtte | impf. 3
arimbrojjasse, v. intr. impers., annuvo- arimettva; 4 arimettmmo | perf. 3 ari-
larsi, guastarsi di nuovo (rif. al tempo). mise; 4 arimettssemo; 6 arimsero |
arimedi, remedi, rimedi, v. tr., 1. ri- Imper. 4 arimettmo | P. pass. remsso.
mediare, raggruzzolare: le spigarle arimtte: arimtta.
arimedivono na manciata de grano | arimir, rimir, v. tr., 1. ammirare. 2. fis-
(scherz.) arimediamo? (detto a chi va sare: ma sbrghete, chiss charimire!
alla cerca). 2. trovare: pure tu ha rime- arimmaricasse, v. rifl. pron., rammari-
diato bbne. 3. buscarne: sta ttnto carsi.
charimdie! || v. intr., portare rimedio: arimmenn1, rimmenn, v. tr., emendare,
Vocabolario
145

convertire, salvare || arimmennasse, v. far ~ | me fa ~ l magn || arimpnese,


rifl., emendarsi, pentirsi. rimpnese, v. intr. pron., andare di tra-
arimmenn2, v. tr., rammendare. verso: me s arimpsto l damagn.
arimmentasse: rimmentasse (vd. rim- arimprorito, rimprorito, agg., 1. inci-
ment). trullito. 2. infreddolito. 3. acciaccoso,
arimmteca, s.f., aritmetica. malaticcio. 4. trasognato.
arimminchjonito, agg., (euf.) rimbecil- arimprovar, rimprovar, rimprover, v.
lito, rimminchionito. tr., 1. rimproverare: llarimprovarava
arimodern, arimudern, rimodern, v. smpre la su nnna. 2. (fig.) provocare
tr., 1. rimodernare. 2. modificare un ve- rigurgiti di stomaco: ma mm l peparne
stito vecchio: li dnne sposate arimu- a ccna me rimprverono, ce lu sae.
dernveno llbbito nro. arimucin, rimucin, v. tr., 1. rovistare:
arimodernata, rimodernata, s.f., rimo- arimucnete ll ppe le sacccce! 2. per-
dernatura: li danno na rimodernata quisire || v. intr., (fig.) borbogliare: tari-
comad. mucina nel crpo dppo magnato.
arimont, v. intr., montare di nuovo: ari- arimudern: arimodern.
mont sul zomaro e ppart. arimulin, rimolin, rimulin, v. intr.,
arimorchjatre, s.m., (raro) rimorchia- vorticare.
tore. arimunito, agg., 1. striminzito. 2. dive-
arimve: aremva. nuto corto (di vestito).
arimvese: aremvese (vd. aremva). arinasce, arinscia, rinasce, v. intr., rina-
arimpatri, v. intr., rimpatriare. scere: me snto ~, me pare dssarinato
arimpenn, rimpenn, v. intr., rinvigo- | me snto rinato co sta bbevuta dac-
rire, tornare in buona salute dopo una qua frsca.
malattia: ha rrimpennato l compare, ha arinscia: arinasce.
visto? arincappell, rincappell, v. tr., correg-
arimpertic, rimpertic, v. intr., rinvigo- gere la qualit del vino: sarincapplla,
rire, tornare in buona salute dopo una quanno l vino vizziato se ripassa su la
malattia. vinccia ggivene.
arimpiagne, rimpiagna, rimpiagne, v. tr., arincar, v. tr., aumentare il prezzo di
rimpiangere: lo rimpiagneranno tutte, q.cosa || v. intr., aumentare di prezzo.
veggarae. arincarc, v. tr., pressare materiale.
arimpiazz, rimpiazz, v. tr., sostituire: arincarci, v. tr., impagliare di nuovo un
na filagna vcchja sarimpiazzava. mobile.
arimpiccol, rimpiccol, v. tr., rimpiccio- arincart, v. tr., avvolgere nella carta:
lire: va da ~ n vestito da mo e rrifallo arincrtala mjjo!
pe n fijjo. arincarzatura, s.f., rincalzatura di una
arimpinzasse, v. tr., rimpinzarsi. pianta.
arimpna: arimpne. arincas, v. intr., rincasare: a la sra nu li
arimpne, arimpna, rimpne, v. intr., pare mae ra d~.
andare di traverso (detto del cibo): co arincazzomattito, agg., strambo: cva l
sta lagna me lo fae ~ sto bboccne | mi ciarvllo m p ~, chi lu faciva raggion
llte fatta arimpna sta marnna | te la cme li pariva.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
146

arinchjuda: arinchjude. spce la sra.


arinchjude, arenchjude, arinchjuda, ren- arinfardisse, v. intr. pron., ricredersi.
chjude, rinchjude, v. tr., 1. rinchiudere. arinfortezz, v. tr., 1. rinforzare, aumen-
2. ricoverare in un ospizio: s vvcchja, tare la gradazione: llarinfortezzamo l
ma l fijje nun dcheno darinchjdeme vino, quanno lo spaccamo. 2. fortifi-
|| arenchjdese, v. rifl., rinchiudersi || care: sbboto arinfortzzano tutte l
Forme: Ind. perf. 6 arinchiudnno | P. mure || arinfortezzasse, v. intr. pron., rin-
pass. arinchjuso, renchjuso. forzarsi: l facchine sarinfortezzrno cul
arinchjuso, agg., segregato. vino e m maritzzo.
arincojjombolito: arincojjommelito. arinforz, rinforz, v. tr., rinforzare ||
arincojjommelito, arincojjombolito, arinforzasse, v. intr. pron., rinforzarsi.
arincojjommolito, agg., (euf.) rimbecil- arinfresc: arifresc.
lito, rimminchionito. arinfrescata, rifrescata, rinfrescata, s.f.,
arincojjommolito: arincojjommelito. 1. pioggerella estiva: na bblla ~ fa-
arincojjonito, arencujjunito, arincujjo- rbbe bbno pi la campagna. 2. lavora-
nito, rincojjonito, rincujjonito, agg., 1. zione superficiale con laratro. 3. atto di
stordito. 2. rimbambito. 3. arterioscle- rinfrescare || dim. rinfrescatina.
rotico. arinfrescato, agg., affrescato: c l zuf-
arincoll, v. tr., riprendere in spalla: fitto ~ ch na bbellzza.
qullo, quanto sarinclla l pacco e aringalluzzisse, v. intr. pron., riconfor-
cchjappa via. tarsi.
arincompnza, rincumpnza, s.f., ricom- aringiovan: ringiovan.
pensa. aringomm, ringomm, v. tr., cicatrizzare
arincontrasse, rincontrasse, v. tr. recipr., || v. intr., cicatrizzarsi (di taglio su ramo
incontrarsi di nuovo: tarincontrarae o di innesto).
nzime cun ssa. aringommatura, s.f., cicatrizzazione.
arincor: rincor. aringran: ringran.
arincorasse: rincorasse (vd. rincor). aringrazzi, ringrazzi, v. tr., ringraziare:
arincrre, v. tr., rincorrere. Signre, varingrzzio! | aringraz-
arincrza: rincrza. zianno, la rifiutssemo ggintirmnte |
arincrsce, arencrsce, rincrsce, v. intr., cme state? aringrazziamo Ddio! ||
dispiacere: llarincrsce a ttir ffra l Forme: Ind. pres. 1 aringrzzio; 4 arin-
quatrine | marincrsce davro, cumm, grazziamo | perf. 6 aringrazzinno |
ma num pzzo | marincrisca m p a Cong. pres. 6 aringrzzieno | Imper. 4
mmur, gna che ddiche la veret. aringrazziamo | Ger. aringrazzianno.
arincricchjasse, v. intr. pron., piegarsi. arinn, arann, rann, rinn, v. intr., 1.
arincricchjato: rincricchjato. andare di nuovo: io riv n campagna |
arincricchjol, v. intr., rattrappirsi. pe la ntte toccava ~ ff n antro fscio
arincujjonito: arincojjonito. drba | decise darinnallo a ttrva |
arincuminci: rincominci. ggi cci s stato e mm ccariv | gna
arinfacci, rinfacci, v. tr., rinfacciare, charivada al mi pase. 2. tornare: smo
rimproverare || v. intr., provocare rigur- rinnata ccasa prsto || rinnssene, v.
giti di stomaco: la ciplla rinfccia, intr. pron., andarsene di nuovo: se ne s
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
148

rinnate || Forme: Ind. pres. 1 ariv, riv; gliare: sto filo s ttutto arintorcinato |
3 ariv; 4 arannamo, arinnamo | impf. arintorcnelo, s!, (antifr.) bada di non
6 arinnveno | perf. 3 arannide; 4 aggrovigliarlo! 2. attorcigliare: rintorc-
arinnssemo; 6 arinnidono | Cong. nelo s!
pres. 1 arivada | Cond. pres. 1 ranna- arintorcinata, s.f., azione di aggrovi-
rbbe | P. pass. rinnato. gliare.
arinneg, rinneg, v. tr., rinnegare || v. arintorzasse, rintorzasse, v. intr. pron.,
intr., recalcitrare: sta bbstia nun rin- rimporsi di cibo o vino, rimanere nella
nga. strozza: jje sarintorz ma la gla,
arinnomato: arinomato. mmomnte se strzza.
arinnov, rinnov, v. tr., 1. ringiovanire arintron: arentron.
una pianta potandola: pe rrinnovalla, la arintronato, agg., rimbambito.
vita vcchja tcca tajjalla tra le du arinunzi: rinunzi.
trre, riva trppo s senn, sfugge. 2. arinvecchj, rinvecchj, v. tr., stagionare,
sostituire una vite mancante sul filare. invecchiare (rif. a vino): passato
3. imporre al proprio figlio il n. di un llanno, l vino arinvecchjato divnta pi
genitore: adsso n ze rinnvono ppi le bbno.
nme cme na vrta || arinnovasse, v. arinven, rinven, rinvin, v. intr., 1. rin-
rifl., rinnovarsi. venire: arinvinne tuttum btto. 2. am-
arin, inter., no una volta ancora!: ma che morbidirsi, riprendere freschezza: l
n ce snte? te dico ~! pane sdo, se lo riscalle m momnto,
arinomato, arinnomato, agg., rinomato, rinvne | le spighe de grano rinvn-
famoso. gheno la mattina dppo | l carzolaro
arintanasse, arentanasse, rintanasse, v. mtta mmllo la plle e rrinvne | a la
intr. pron., chiudersi in casa, isolarsi: mattina l grano ra m p rrinvenuto. 3.
nun sce mae da casa, sta ssmprarin- dilatarsi (rif. al legno di vasi vinari im-
tanato cme n romito. mersi in acqua). 4. riprendere forza ||
arinterz, rinterz, v. tr., 1. seminare il Forme: Ind. pres. 3 rinvne; 6 rinvn-
grano ogni tre anni. 2. ripetere unope- gheno | perf. 3 arinvinne | P. pass. rin-
razione: sarintrza lladacquatura d venuto.
c llacqua de sopravanzo, si effettua arinverd, v. intr., rinverdire.
unirrigazione supplementare dellorto. arinvrzo (all), loc. avv., alla rovescia:
3. effettuare laratura primaverile. la staggine va ttutta ~ (sulle cattive
arinterzata, rinterzata, s.f., 1. operazione condizioni atmosferiche).
di semina del grano ogni tre anni. 2. ir- arinvigorisse, v. intr. pron., rinvigorirsi.
rigazione supplementare: se d na ~, si arinzecchisse: rinzecchisse.
cce srve. arinzerr, v. tr., rinchiudere.
arintonac, v. tr., intonacare di nuovo: aroc, arivoc, roc, v. intr., ripetere, ri-
sarbbe ra darintonacallo l tinllo. cominciare || arocacce, roccce, v.
arintonacata, s.f., operazione di intona- intr. pron., ripetere unazione, rifarci: e
care di nuovo. mm carche, ci rifai.
arintoppol, v. intr., rintoccare. arioplano: areoplano.
arintorcin, rintorcin, v. tr., 1. aggrovi- aropr: ariapr.
Vocabolario
149

aripag, v. tr., ricompensare. sne se cmbiono, d srvono. se passa


aripar, arepar, v. tr., 1. riparare, ag- a rripezz, quarcuno che ccde prima.
giustare. 2. coprire, proteggere || aripa- la rbba vcchja se lva, ce sarimtte
rasse, v. rifl., ripararsi, proteggersi: bbna. 3. (fig.) rimediare, guarire: na
sarepreno dal frddo. malattia che n zaripzza qulla, ingua-
ariparato, agg., appartato, protetto: an- ribile.
guttala n quarche ssito ~! aripezzata, s.f., azione di arrangiare
ariparl, v. intr., parlare di nuovo: nari- q.cosa alla meglio: li d n~, ggi cche
parlarmo nantra vrta a ccmmido || cci s.
ariparlasse, v. rifl. recipr., tornare a par- aripiagne, v. intr., piangere di nuovo: ls-
larsi, rappacificarsi: srono stizzate e solo st l fijjo, sinn aripiagne.
mm ssariprlono, mno male. aripian, ripian, v. intr., salire di nuovo:
ariparo, s.m., riparo. quanno aripass qqua l trno, aripia-
ariparpasse, v. rifl., tirarsi indietro. nssemo s.
ariparpato, agg., timoroso: stava ll aripiant, v. tr., piantare di nuovo: ari-
tutt~. piantamo l brccole pi ccasa.
aripart, v. intr., partire di nuovo: aripar- aripieg, v. tr., reclinare.
tvemo pariven a ccasa. aripino, agg., ripieno, farcito: ha
aripass, ripass, v. tr., 1. rifinire un la- mmssa ff l cunijjo ~ al frno pe
voro. 2. togliere le femminelle alla vite. ccna.
3. effettuare unoperazione una seconda aripijj, arepijj, ripijj, v. tr., riprendere:
volta: la torcitura la ripassava colluva naripijja fiato, chjcchjara smpre |
vrgene, effettuava una seconda torchia- mdd. ~ ppane, cominciare un lavoro di-
tura, aggiungendovi altra uva | ~ la vi- pendente; tornare a lavorare nello stesso
nccia, versare acqua sulle vinacce, per posto di lavoro || v. intr., rinvigorire:
farne vinello | sto vino aripassato, di llrba scarapata aripijja || aripijjasse,
seconda torchiatura. 4. arare la seconda v. intr. pron., riprendersi || Forme: Ind.
volta. 5. (fig.) sgridare. 6. (fig.) criticare: pres. 3 aripijja; 4 ripijjamo; 6 aripj-
~ le ccce a uno, criticare, dire male di jano, aripjjono | perf. 6 aripijjrno | P.
qualcuno || v. intr., passare di nuovo: pass. ripijjato.
saripassa a rricerc, a spigolare. aripive, v. intr. impers., piovere di
aripassata, ripassata, s.f., (fig.) sgridata || nuovo.
dim. aripassatina. aripne, ripne, v. tr., riporre || prov.: chi
aripassatura, ripassatura, s.f., sfemmi- bbne aripne, bbne ritrva | aripne
nellatura della vite. mtte bbne, chgni csa a llco vne
aripenz: arepenz. || ripnese, v. rifl., nascondersi: ma
aripta, v. tr., ripetere || v. intr., compe- vatta rripne!, smettila!
tere: vacc~ co qquestue, si ss bbravo ariport, riport, ripurt, v. tr., 1. portare
|| Forme: Ger. aripitnno. di nuovo. 2. portare indietro, restituire:
aripezz, ripezz, v. tr., 1. rattoppare: ari- jjh ddtto dariportmmelo domane.
pzzalo sbboto sto strappo! | sto ve- 3. riferire: annvena rriport. ha ntso
stito, si llaripzzo, ncre bbno. 2. d na csa, num p ff mmno, si nu
riparare, aggiustare: ne la vigna l pas- llariccntallaltri || v. intr., 1. fare la
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
150

spia. 2. spettegolare. ariprov, riprov, v. tr., provare di nuovo.


aripos, v. tr., posare di nuovo: llarip- aripul, ripul, v. tr., 1. ripulire: ~ la casa
sono nantra vrta la mchina (rif. alle pe Nnatale. 2. sperperare: se fa pprsto
soste durante il trasporto della macchina a rripul qulle quattro bbcche. 3. vin-
di S. Rosa). cere al gioco: llaripulnno llrteme
ariposasse, areposasse, riposasse, v. rifl., srde | ha rripulito, ha ffatto assospa-
riposarsi: ariposmese m momnto, rcchja. 4. sottrarre con linganno: l
reg! | l tata saripsa mal ltto, ch quatrine mi llte aripulite tutte. 5. vuo-
stracco | si fermnno s dda capo, tare: aripul bbne bbne l capagnne
pariposasse m plo | mi s ariposato e nfino allrtemo fico. 6. mangiare gli
st mmjjo | dppo chvo cantato, avanzi: la ggnte affamata passava a ~
maripos, e ffce du chjcchjere co la tijja dil facile (al frantoio). 7. con-
qqullo che mme stava vecino || Forme: sumare, divorare || aripulisse, ripulisse,
Ind. perf. 1 aripos. v. intr. pron., 1. indossare abiti nuovi:
ariposata, riposata, s.f., il riposarsi: gge saripuliva s ccme m paino cul cllo
famo na bblla ~ || dim. riposatina. pinzo. 2.(fig.) ficcarsi nei guai: te s ari-
ariposino, s.m., sonnellino. pulito l canale, stai fresco. 3. curare la
arippiccicasse, riappiccicasse, v. intr. pulizia personale. 4. agghindarsi, ve-
pron., appiccicarsi di nuovo. stirsi con eleganza || Forme: Ind. perf. 6
arippresent, rapprisent, rippresent, v. aripulinno.
tr., 1. rappresentare: facvono sti puc- aripulimo, ripulimo, s.m., repulisti.
citte, chi arippresentveno l zullne. aripulisti, ripulisti, s.m., repulisti: famo ~
2. significare: e qqu che mmarippre- stasra.
snta?, che importanza ha? 3. simbo- aripulita, ripulita, s.f., 1. ripulitura. 2.
leggiare: rippresnta la pace. (scherz.) azione dindossare abiti nuovi.
arippresent: aripresent. aripulito, ripulito, agg., 1. rifatto: quelue
arippresentazine, rippresentazzine, ad n villano ~, nu lo vgghe? 2. incivi-
s.f., rappresentazione, recita. lito, dirozzato: la ggnte ripulita se ne
ariprnne, riprnna, riprnne, v. tr., ri- sta m p s.
prendere: li sariprse la smagna | ari- aripurificasse, v. rifl., purificarsi di
prse la strada di casa | ~ le majje, nuovo.
rimetterle sul ferro || v. intr. pron., rinvi- ariqqu arreqqu.
gorirsi: ha rriprso via l compare, si ariqullo, pron. dimostr., ancora quello.
ristabilito | mdd. ha ariprso, ha ffatto ariquis, v. tr., (citt.) requisire: rame
cme mmtta lljjo mal lume, ha ri- ffrro llariquisrono tutto, tmpo de
preso vitalit. gurra.
aripresent, v. tr., presentare di nuovo: arireprec, v. tr., ribattere, confutare nuo-
quanto si la vedmo aripresent dda- vamente.
vante || aripresentasse, ripresentasse, v. arirrotol, v. tr., arrotolare di nuovo.
intr. pron., presentarsi di nuovo. arisan, v. tr., risanare.
aripric: areprec. arisap: risap.
aripricacce: areprecacce (vd. arep- arisart, v. intr., 1. saltare di nuovo: ari-
rec). sartssemo qqu. 2. risaltare, sporgere.
Vocabolario
151

arisbruff, v. intr., sbruffare il liquido atto di sciacquare nuovamente. 2. acqua


dalla bocca: me fa schifo quanno ari- in cui si risciacquato q.cosa. 3. (fig.)
sbruffa mal bicchjre (di bevitore in- breve pioggia.
gordo). ariscijje, riscijje, v. tr., sciogliere di
ariscall, riscall, scall, v. tr., riscaldare: nuovo.
scallamo l frno pe cccia | ariscalla arisciutt, v. tr., asciugare di nuovo ||
llacqua! | mdd. a mm la minstra ri- arisciuttasse, v. rifl., asciugarsi di
scallata num me piace (per sconsigliare nuovo.
di riallacciare relazioni interrotte) || v. ariscopr, v. tr., riscoprire.
intr. impers., intiepidirsi: ariscalla ariscta: ariscte.
llria, se sta bbne || ariscallasse, ri- ariscte, ariscta, riscta, riscte, v. tr.,
scallasse, v. rifl., 1. riscaldarsi: ariscl- riscuotere: passa pi le case a rriscta.
lete! | ariscallteve ntrnal fco! 2. ariscrive, v. tr., 1. scrivere di nuovo. 2.
(fig.) immischiarsi, intervenire nella prescrivere di nuovo una medicina: me
discussione. 3. (fig.) adirarsi: ce s llariscrivar, l dottre.
ariscallato pure qullaltro || Forme: ariseguit, v. intr., continuare di nuovo.
Ind. perf. 6 ariscallnno. arisemin, v. tr., seminare di nuovo.
ariscallata, riscallata2, scallata, s.f., arisent, v. tr., sentire di nuovo || arisen-
azione di riscaldare: li damo na scallata tisse, arisentissi, risentisse, v. intr. pron.,
a la pasta de pranzo || dim. ariscalla- 1. offendersi. 2. fare uno scatto improv-
tina, scallatlla. viso. 3. reagire || v. rifl. recipr., avere un
ariscallo: riscallo. nuovo colloquio, incontrarsi di nuovo:
ariscapp, v. intr., 1. uscire nuovamente sarisentimo una de ste sre | allra ari-
fuori: ariscappe di ll. 2. risultare, deri- sentmese! || Forme: Ind. pres. 4 arisen-
vare: m nnata bbne, c ariscappato timo | impf. 1 arisentvo | perf. 3
m bn guadagno. arintse.
ariscass, v. tr., lavorare nuovamente un arisentissi: arisentisse (vd. arisent).
terreno in profondit. ariservato, agg., 1. che ha riserbo, pru-
ariscgne: ariscnne. dente. 2. esclusivo.
ariscnne, ariscgne, v. intr., scendere di arisicato: arrisicato.
nuovo || Forme: Ind. pres. 3 ariscgne | arisida, v. intr., (citt.) risiedere.
perf. 1 ariscnze. arisiment: aresement.
arischjar, arischjar, rischjar, v. tr., ri- arisista: resiste.
schiarare || v. intr. impers., schiarirsi: l arisol, v. tr., 1. risolare: h pprto ~ le
tmpo pare charischjara | cu sta tra- scarpe da Telif. 2. foderare con un
montanlla, arischjara l vino || ari- pezzo di cuoio: mo arisolato la mec-
schjarasse, v. intr. pron., diventare cnica del carrtto.
limpido. arisolf, arisorf, v. intr., ripetere la stessa
arischjarato, agg., illuminato. solfa.
arischjar: arischjar. arison, rison, v. tr., suonare di nuovo ||
arisciacqu, risciacqu, v. tr., sciacquare v. intr., risuonare, echeggiare.
di nuovo. arisorf: arisolf.
arisciacquatura, risciacquatura, s.f., 1. arisort, v. intr., uscire di nuovo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
152

arisrto, agg., risorto. arissomijj: rassomijj.


arisrve, risrve, v. tr., risolvere || arisr- arissomijjanza: rissumijjanza.
vese, v. intr. pron., concludersi: sari- arissomijjasse: rassomijjasse (vd. ras-
sorvva smpral cntro (rif. al somijj).
carnevale). arissumijj: assomijj.
arispacc, v. tr., arare una seconda volta arissumijjanza: rissumijjanza.
in senso trasversale: dppo, c dd ~ l arist: rist.
cijjo. aristabbilisse, v. intr. pron., ristabilirsi,
arispammi: aresparammi. recuperare la salute.
arispanne, v. tr., spandere di nuovo. aristacc, v. tr., staccare di nuovo: ari-
arisparammi: aresparammi. stcchelo ggi, che mme srve!
arisparmi: aresparammi. aristagn, v. tr., stagnare di nuovo un re-
arispecchj, v. tr., riflettere unimmagine cipiente: l callarllo llhanno arista-
|| arispecchjasse, v. rifl., riflettersi. gnato, ra ra, era tempo di farlo.
arispett, rispett, v. tr., rispettare: le aristensse, ristensse, v. intr., astenersi
ggnte granne prima llarispettveno, (spec. dal vino).
mica cmadsso | lo rispttono tutte | aristenuto, agg., 1. che ha riserbo, pru-
arispettanno llulivte, vanna bbusca, dente. 2. impacciato. 3. astemio.
vanno ovunque alla ricerca di frutta ca- aristituv: ristitu.
duta, tranne che negli oliveti. aristizzasse, v. intr. pron., 1. offendersi
arispir: rispir. nuovamente. 2. rompere di nuovo i rap-
arispiro: rispiro. porti di amicizia.
arispnna: rispnna. aristograzza, s.f., (citt.) aristocrazia.
arispnne: rispnna. aristnfolece, inter., ridagli!
arisporc, v. tr., sporcare di nuovo: vo aristoppi, v. intr., seminare il grano una
pulito tanto bbne stamattina, te a- seconda volta nello stesso campo.
risporcato sbboto. aristor, ristor, v. tr., 1. ristorare. 2. dare
arisporvar, v. tr., spolverare di nuovo. sollievo: l barlzzo, sra frsco, tari-
arisposasse, risposasse, v. rifl., unirsi in storava. 3. (fig., antifr.) sgridare:
seconde nozze: sarisposveno dppo quanno li cpete, taristra l ggiubbino,
quarche mmse ppure. ti sgrida || aristorasse, v. rifl., ristorarsi
arisprnne, resplnne, risplnna, || Forme: Cong. impf. 1 aristorasse.
risprnne, v. intr., risplendere. aristorata, s.f., azione di provare sol-
arisput, risput, v. tr., sputare fuori || v. lievo.
intr., trasparire: sta vernice vcchja ari- aristorato, aristurato, ristorato, agg., 1.
sputa, n c dda f gnnte. contento. 2. sollevato, riconfortato: qur
arisquajj, v. tr., fondere di nuovo: tocc porccio si sar ntso ~, chi vvi pare.
arisquajjallo l campanne. aristrgne, aristrigne, ristrgna, ristr-
arissegnasse, v. intr. pron., rassegnarsi: li gne, v. tr., 1. stringere: tcca ~ l cer-
tocc ~ pure sso | oramae se sar aris- chjne a li rte del carrtto | se va a
segnato, che ddiche? rristrgna l parentato, quanno se com-
arisseren, v. intr. impers., rasserenarsi: bina pe le nzze. 2. riunire || v. intr.,
me sa charisserna sto tmpo. concludere: ristrgne s, che ffinimo! ||
Vocabolario
153

aristrgnese, v. intr. pron., restringersi. aritrpico: ritrpico.


aristrtto: ristrtto. aritrov: ritrov.
aristrigne: aristrgne. aritrovasse: ritrovasse (vd. ritrov).
aristurato: aristorato. aritrovato, s.m., 1. scoperta. 2. ritrovato ||
aris, inter., 1. suvvia! 2. ridagli!: (mdd. agg., 1. risparmiato: s ttutte srde ari-
scherz.) ~, la mi commare! trovate. 2. disboscato: n terrno ~.
arisuluto, agg., deciso. aritrvo, s.m., 1. luogo di ritrovo: n ~ de
arisumijjasse: rassomijjasse (vd. ras- vagabbnne. 2. riunione.
somijj). aritruv: ritrov.
arisurt, aresurt, risurt, v. intr., risul- ariturn: aritorn.
tare: risurtnno tutte bbrave. ariturutut, inter., espr. di fastidio usata
arisuscetato, arisuscitato, agg., risusci- per criticare una noiosa ripetizione.
tato. arun, v. tr., riunire || arunisse, v. rifl. e
arisuscitato: arisuscetato. rifl. recipr., riunirsi: sarunveno gni
arisvejj, risvejj, v. tr., risvegliare || ari- domneca.
svejjasse, aresvejjasse, risvejjasse, v. arunine: rugnne.
rifl., destarsi. arusc: aresc.
aritajj, ritajj, v. tr., ritagliare. arivda: arivde.
aritajjo, ritajjo, s.m., 1. avanzo: appna arivde, arevde, arivda, arived, ri-
trvo n ~ de tmpo, te le f | li fa ne le ri- vda, v. tr., 1. vedere di nuovo: n vedva
tajje de tmpo | l ritajji del carzolaro, llra de rivda l zu pase | sarividde
qulle de la sla. 2. rimasuglio. port n antro piatto di cce || prov.: chi
ariten, v. tr., trattenere: ~ l fiato (del num mre, sarivde. 2. rivedere, ri-
pianto convulso dei bambini) || arite- prendere in esame || arivedsse, v. rifl.
nsse, v. rifl., frenarsi: crcono arite- recipr., rivedersi: carivedmo, reg!,
nsse l crpo, de nann ccac. arrivederci! | sarivedmo a Nnatale!,
aritir, aretir, v. tr., estrarre di nuovo: cincontriamo di nuovo in occasione del
quannra fatta, saritirava fra || v. Natale || Forme: Ind. pres. 1 arivdo,
intr., gradire, attirare: de ste ggiornate arivggo; 3 arivde; 4 arivedmo; 6 ari-
frdde l fco aritira | maritira tanto na vdono | perf. 3 arevidde, arividde; 6
scafata || aritirasse, ritirasse, v. rifl., 1. arivddero | fut. 1 ariveggar; 5 ariveg-
restringersi, di abito. 2. nascondersi, ri- garte | P. pass. arivisto.
fugiarsi: la grpe saritira ma la tana. arived: arivde.
3. rimpiccolire, diminuire di statura. 4. arivedcce: arivedrce.
aggricciarsi. arivedlla, inter., arrivederla!
aritirato, ritirato, agg., 1. divenuto corto arivedmese, inter., arrivederci!
(di vestito). 2. rattrappito. 3. riservato, arivedrce, arivedcce, inter., arrive-
che ha riserbo. derci!
aritocc: ritcca. ariven, areven, arivin, riven, v. intr., ri-
aritorn: ritorn. tornare: primo ppe sarivne a ssap,
aritornllo, s.m., ritornello. giunge a conoscenza, diventa di pub-
aritratto, s.m., ritratto fotografico. blico dominio | llarivinne m p de frza
aritrpeco: ritrpico. | arivinvino a ccasa tarde | comad,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
154

llarivnne frza | ra rivenuto l mo- llarivolmo!, bis!


mnto da ref qul zirvzzio | mdd. se arivomet, v. tr., vomitare: sta ll ll, ari-
chiama rivna ccasa, (scherz., detto vmeta la mmrda, in fin di vita.
dando una cosa in prestito) | ariven ss, arivrgese, v. rifl., rivolgersi: pi pprotest
rifluire del cibo in un accesso di vomito si s arivrte dal cummune | sarivrze
|| Forme: Ind. pres. 1 arivngo; 3 ari- a le gurdie.
vne, revne | impf. 3 arevenva, rive- arivort, rivort, v. tr., 1. capovolgere: ~
nva; 6 arivenveno, arivinvino | perf. la rbba col zottodispra | arivrta qul
2 ariviniste; 3 arivnne, arivinne; 4 ari- pane, chi la fccia del Zignre! (detto
venssemo, arivenssemo | fut. 1 ari- a chi pone sulla tavola la pagnotta ca-
vengar; 2 ariverrae. povolta) | ~ ppanctto, ~ la frittata, fare
arivennarlo: rivennarlo. un voltafaccia, cambiare idea. 2. cucire
arivnne, rivnne, v. tr., rivendere: cme sul lato inverso: ~ n vestito vcchjo. 3.
llh ccomprato, llarivnno (espr. di ri- cambiare il corso dellacqua in un ca-
serva pronunciata riferendo una cosa nale dirrigazione. 4. causare disgusto,
udita). nauseare: tutta rbba che ffa ~ lo st-
arivernza, s.f., riverenza. moco sla vvedlla || v. intr., volgere ||
ariver: arivir. arivortasse, arevortasse, rivoltasse, ri-
arivescit: ariviscit. vortasse, v. rifl., 1. voltolarsi, agitarsi: a
arivest, arivist, v. tr., rivestire || arive- ffrza d~ sul ltto, fce ggirno. 2. ro-
stisse, v. rifl., rivestirsi || Forme: Ind. tolarsi in terra, dellasino. 3. volgersi:
pres. 6 arivstono. rivltete! | quanno passamo, sarivr-
ariva, reva, inter., 1. via di nuovo! 2. an- teno da nantra parte. 3. ribellarsi.
cora! (per esprimere impazienza). arivortapanctto, s.m., voltagabbana.
arivin: ariven. arivortata, s.f., atto di voltare di nuovo:
arivir, ariver, v. tr., riverire. fanno nantra ~.
ariviscit, areviscet, arivescit, arrevi- arivortato, agg.,1. di vestito rifatto, uti-
scit, riviscit, v. tr., resuscitare, far ri- lizzando il rovescio della stoffa. 2. in-
tornare in vita: sto vino fa ~ l mrte (di dossato a rovescio: pi ccarnevale
vino ottimo) || v. intr., riaversi, rinvigo- annvono n giro cu la ggiaccarivor-
rire || ariviscitasse, v. intr. pron., resu- tata. 3. capovolto.
scitare: sra ariviscitato e stava a arivot, v. tr., vuotare di nuovo.
ssda mill. arivurtecato, agg., capovolto.
arivist: arivest. arivurtic: rivurtic.
arivisto: arevisto. arivurticata, s.f., azione di voltarsi nel
ariviv, v. tr., ravvivare. letto dallaltro lato.
arivive, v. intr., tornare a vivere: ariviv- arizz: rizz.
veno m pace tra di lro. arizzomp: arezzump.
arivoc: aroc. arm, v. tr., mettere in opera || v. intr., 1.
arivol, v. tr., 1. volere la restituzione: essere sessualmente valido (detto di un
(scherz.) ricrdete, se chjama llari- uomo): oramae nun arma ppi. 2. avere
vjjo! (pronunciato dando in prestito il membro turgido. 3. (gerg.) avere
q.cosa). 2. volere di nuovo: bbrave, buone disposizioni finanziarie || ar-
Vocabolario
155

masse, v. rifl., armarsi: (mdd. iron.) ar- arrabbiato, agg., alleccesso: l prisciutto
mmese ppartite! csta caro ~, costosissimo | salato ~.
armanacco, s.m., almanacco. arrabbino, rabbino, s.m., persona irasci-
armarlo, s.m., armaiolo. bile || agg., bizzoso: pprpio ~ sto fijjo
armatura, s.f., intelaiatura del filare o ~.
della pergola. arradecasse, vd. radec.
arme, s.f., croce, lato della moneta: armo arradicato, agg., radicato.
ssanto? (espr. usata nel gioco di testa o arraffne, s.m., 1. chi arraffa cose. 2. per-
croce). sona disordinata.
armellino, s.m., 1. ermellino (Mustela er- arragagnato, agg., velato di nuvole, del
minea L.). 2. (fig.) persona distinta. cielo.
armno, cong., almeno: qulle che n arragnato, agg., velato di nuvole, del
cavvono da f gnnte, bbisgna cielo.
channssero n campagna, ~ se ma- arrajj: rajj.
gnava ppure (rif. agli artigiani che par- arrajjata, s.f., ragliata.
tecipavano ai grandi lavori agricoli). arrampazzato, agg., a grappolo (di frutta,
armognso, agg., armonioso. olive, pomodori, che crescono in
armnico, s.m., solfato ammonico. gruppo).
arlo, s.m., stalletto del maiale. arrampecasse, arrampicasse, v. intr.
aromteco, s.m., agarico nebbioso, neb- pron., 1. arrampicarsi. 2. crescere in al-
biolo, variet di fungo edule (Clitocybe tezza (di piante rampicanti): sarrm-
nebularis L.). pecono su ppe le canne l facile. 3.
arontica: areontica. (euf.) esser colpito dalla rabbia: (im-
aroplano: areoplano. prec.) che ttarrmpichi!
arovscio (all), loc. avv., alla rovescia. arrampicasse: arrampecasse.
arpo, s.m., avaro. arranc, v. intr. pron., 1. arrancare. 2. ar-
arquanto, avv., (citt.) alquanto. rampicarsi.
arrabbattasse, v. intr. pron., arrabattarsi, arranciasse, v. intr. pron., 1. arrangiarsi:
darsi da fare. comha da f? tcca ~, a ff la mjjo |
arrabbiasse, rrabbiasse, v. intr. pron., 1. arranciteve s cme mjjo potte! | ar-
adirarsi, infuriarsi: sra rrabbiato rncete! 2. (euf.) esser colpito dalla rab-
cme m pcchjo | tarrbbie sbbeto, bia: te pssa arranciatte! || Forme: P.
che ddimmine! 2. esser colpito dalla pass. arranciato.
rabbia: arrbbiete le s ccio!, acci- arranciata, s.f., lavoro fatto in fretta e
denti, quanto sei cattivo! | arrabbiteve! alla meglio: dalle ll n~ e ttira via!
| che ttarrbbie! (espr. di dispetto o di arrancicasse, v. intr. pron., (euf.) esser
meraviglia) | (imprec.) pssarrab- colpito dalla rabbia: te pssinarranci-
biatte! 3. infuriare del vento. 4. seccarsi catte!
a causa del sole cocente prima della ma- arranf, v. tr., arraffare.
turazione (detto del grano o fieno): l arrapamnto, s.m., eccitazione sessuale.
grano pijja la strtta, s arrabbiato. arrapasse, v. intr. pron., eccitarsi sessual-
nvce de seccasse co na settimana, se mente; venire in fregola.
scca con du ggirne. arrapito, agg., insoddisfatto: toccar
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
156

mmor arrapite. m pide attirava llumidzza, nvce


arrasol, v. tr., tracciare nellorto i canali llumidzza la pijjava slo l primo f-
per irrigare. scio stto.
arraspasse, v. intr. pron., divenire brusco, arrest, v. tr., arrestare.
burbero. arrsto, s.m., sussulto: mha ffatto n ~.
arrauchisse, rauchisse, v. intr. pron., di- arrto, avv., 1. indietro: rrimasta ~, in
venire roco. ritardo sui tempi | nun va n avante n
arrauchito, rauchito, agg., arrochito, ~, sta ssmpre mill | annav~ da s
afono. bbenfatto | ggirne ~, giorni fa | ann~,
arrazz, v. tr., propagare, diffondere: ar- alcuni anni orsono | tantanne ~, molti
razze la gramgna, si uno trascura. anni fa | tmpo ~, tempo fa | dtte ~, ar-
arraasse, v. intr. pron., 1. eccitarsi ses- retr | dttono ~, tornarono indietro, in-
sualmente; venire in fregola. 2. diven- dietreggiarono | aridveno ~ | ha ddato
tare bramoso. ~ perch se mtte a ppiva, ritornato a
arraato, agg., 1. arrossato in viso. 2. ec- casa | cammina piano, llha llassato ~,
citato sessualmente. lha superato | f l zrco all~, in senso
arregol, v. tr., regolare || arregolasse, re- inverso | va ppart~, retrocede | m passo
golasse, v. intr. pron., 1. regolarsi: sar- ~!, un attimo! (intercalare per modifi-
regolveno pi li su faccnne. 2. care il discorso). 2. dietro || inter., voce
moderarsi: regolmese a ff li piatte, per far indietreggiare un equino.
sinn nabbasta pe ttutte! arrev: arriv.
arregolata, regolata, s.f., 1. comporta- arreviscit: ariviscit.
mento adeguato. 2. moderazione: cer- arricci, v. tr., arricciare, rinzaffare, sten-
camo de dasse na regolata! 3. calcolo dere sul muro il primo strato di calcina.
approssimativo. arricciatura , s.f., 1. operazione di met-
arregolato, agg., 1. misurato. 2. mode- tere la prima mano di calcina sul muro;
rato, parco: adra smpre ~ nil magn e rinzaffatura. 2. intonaco grezzo.
bbva. arriggid, v. intr., diventare rigido: n znte
arrell, arill, arrill, inter., voce per in- cmarriggidisce? (di persona morta).
citare bovini ed equini. arriggi, inter., grido dincitamento per
arrenasse, v. intr. pron., coprirsi di terra far avanzare lasino in discesa.
portata dalla piena: la vigna s arre- arrijjentr: arentr.
nata, co ttutta llacqua chha ffatto. arrill: arrell.
arrnnese, v. rifl., 1. arrendersi. 2. (fig.) arriqqu: arreqqu.
cedere, accondiscendere: marrnno, arrisicato, aresicato, arisicato, arresi-
facmela finita! cato, risicato, agg., 1. scarso: rbba
arreqqu, ariqqu, arriqqu, inter., voce aresicata | l pane, sibbench arisicato,
per far girare bovini ed equini sul lato ci llva | parcchje channo l damagn
destro. ~. 2. gramo: na vita risicata se facva ||
arresicato: arrisicato. avv., in gravi strettezze economiche:
arress, v. tr., ammucchiare (rif. ai fasci campava ~.
di canapa scotolata): llarressvono, arriv, arrev, riv, rriv, v. tr., 1. rag-
tuttarressata qqul mdo. avlla mssa giungere. 2. seccare: l zle frte llarri-
Vocabolario
157

vava prsto. 3. ubriacare: llarriva sb- arrobb: robb.


boto l vino || v. intr., 1. arrivare: arri- arrocchj, v. tr., 1. tagliare i rami secon-
vato dppo le fche (in gran ritardo) | dari di un tronco. 2. tagliare la legna in
mdd. riv a ffiche sfrante, in gran ri- pezzi || v. intr., 1. passare per unaccor-
tardo | fa pprima rriv cha ppart, ve- ciatoia: ann arrocchjanno. 2. seguire
locissimo | finch nun riva la sra, nu un percorso in linea retta: arrocchjamo
stacca de lavor | famo a cchi rriva m p ll m mo! | (scherz.) ce llhanno
primo! (espr. di sfida alla corsa) | (iron.) prta arrocchjanno ggi ppe strada
frza, che rrive primo! | (iron.) riva n nva (rif. alla macchina di santa Rosa).
tmpo n tmpo a smorz le cannle, in arrocchjata, s.f., lavoro fatto alla meglio.
grande ritardo | rrivato dppo llam- arrognzia, ruganza, s.f., arroganza.
mnne, id. | s rrivato!, non ne posso arrol, v. tr., arruolare || arrolasse, v. rifl.,
pi | dppo che ss rrivata ccasa, h arruolarsi.
rridatadditro, sono tornato indietro | arronchettato, agg., col corpo contratto
rivo sa ccasa tuttaffannato cor fiatne a causa di forti dolori addominali.
| nun me f ~ su la quinta crda!, non arroncijjato, agg., contorto.
mi far perdere la pazienza! | smttala, arroncinato, arruncinato, agg., 1. sgual-
s ppi arrivato che ppartito || prov.: chi cito. 2. raggomitolato: n cristiano sta ll
arriva prima, mbcca | chi ttarde ar- ttutto ~. 3. rattrappito. 4. contorto. 5. av-
riva, malallggia. 2. bastare: l zrde vizzito (di foglia). 6. (fig.) violento, di
nom marrivvano. 4. completare la fer- vento.
mentazione: quannuno penzava che arrosala, rosala, rosara, s.f., rosolia.
ffsse rivata, si spietrava m pezztto su arrosciasse, v. rifl., 1. arrossire. 2. inva-
la prda e ssattastava (rif. alla canapa iare delluva.
messa a macerare). 5. essere in fin di arrosec: rosec.
vita || arrivacce, v. intr. pron., 1. capire. arrosol, v. tr., rosolare.
2. riuscire a fare q.cosa || Forme: Ind. arrosolata, rosolata, s.f., atto di rosolare,
pres. 1 rivo; 2 rive; 6 arrveno, arrvono rosolatura: li d na ~ m momnto.
| impf. 1 rivavo; 6 arrivvano, arriv- arrosolito, agg., seccato dal sole cocente,
veno, arrivvono | perf. 1 arrevae, del grano.
rivae; 2 rivste; 3 rivtte; 4 arrevs- arross, v. intr., invaiare delluva.
semo, arrivssemo; 6 arrivnno, arri- arrsto, inter. di incitamento: quanno che
vrno, rivttero; | fut. 2 arrivarae; 3 r zasso ra rivato da capo, se dicva ~
arrivar; 6 arrivaranno | Cong. impf. 3 (rif. alle pietre poste sulla canapa messa
rrivasse | P. pass. arrivato, rivato, rivo | a macerare).
Ger. arrivanno, rivanno. arrot, v. tr., 1. affilare. 2. far stridere i
arrivadlla, arrivadllo, arrivedglielo, denti. 3. urtare, investire di lato con un
inter., (scherz.) arrivederla! veicolo: stamattina na mchena ha ar-
arrivadllo: arrivadlla. rotato n vcchjo. 4. battere (rif. al vento
arrivato, rivato, agg., 1. cotto al punto che danneggia luva) || v. intr., 1. sfio-
giusto (rif. al pane o ad una pietanza). rare con un veicolo: si nu sta ttnto, ar-
2. sfinito. 3. moribondo. rta (sfiora la superficie delle case). 2.
arrivedglielo: arrivadlla. digrignare i denti || arrotasse, v. intr.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
158

pron., 1. sfiorare una superficie spor- maggire || mdd. spojjamo n ~, pe vve-


candosi: n tarrot nel muro, quanno stinne n antro || dim. artarino.
passe! 2. palpare una donna. 3. (fig.) artarino, s.m., 1. edicola religiosa, ornata
adulare, ingraziarsi q.uno. per il mese mariano. 2. (fig.) segreto,
arrotata, s.f., 1. arrotatura, azione di affi- marachella: m se scpreno llartarine!
lare. 2. atto di investire di lato q.no con artaro (arc.): artare.
un veicolo. 3. azione di sfiorare una su- arte, s.f., 1. mestiere || mdd. non avcce
perficie: se vvae a vvde, ni la cava ci s n ~ n pparte, essere completamente
li sgne di llarrotate dil carrtte. privo di mezzi, incapace di guadagnarsi
arrotonn, v. tr., 1. dare forma rotonda. da vivere || prov.: mpara ll~ e mmttala
2. pareggiare i margini. 3. (fig.) arro- da parte | gnuno ll~ sua, e l lupo a le
tondare una somma. pcore. 2. (raro) lavoro: d pprincpio
arrotonnata, s.f., azione di arrotondare. all~.
arroventasse: arruventasse (vd. arru- artefatta, s.f., adulterazione: vino d~.
vent). artefatto, agg., sofisticato, contraffatto.
arrubb: robb. arter, v. tr., (citt.) alterare.
arrubbustisse, v. intr. pron., irrobustirsi. arterosclerse, s.f., (rec.) arteriosclerosi.
arruffianasse, v. intr. pron., cercare di artetdene, s.f., (citt.) altitudine.
cattivarsi la benevolenza e le simpatie artzza, s.f., altezza.
di qualcuno con ogni sorta di adula- artcolo, s.m., 1. tipo buffo, strano: n ~
zioni. davro. 2. poco di buono. 3. (scherz.)
arruffolato, agg., 1. scompigliato, arruf- pne.
fato, aggrovigliato (di capelli). 2. spetti- artiggiano, s.m., (rec.) artigiano.
nato. artijjre, s.m., artigliere.
arrugato, agg., arrochito, afono. artijjera, s.f., artiglieria.
arrugh, arrugol, v. intr., diventare roco. artijjo, s.m., (lett.) artiglio.
arrugol: arrugh. artquelo mrtise (coll), loc. avv., (raro)
arruicchjasse, vd. arruvicchj. dal lat. eccl. in articulo mortis: a ssan
arruncinato: arroncinato. Zisto l prte d la bbinidizzine coll~
arruvent, v. tr., arroventare || arruven- mal facchine.
tasse, arroventasse, v. intr. pron., 1. di- artssemo, agg., (raro) altissimo.
ventare rovente. 2. (fig.) eccitarsi. artista, s.m., artigiano: llartiste cleno
arruvicchj, v. tr., 1. aggrovigliare. 2. av- (diminuiscono di numero) | llartiste di-
vincere || arruicchjasse, v. rifl., aggrap- cveno sti bbjja de sti villane, l villane
parsi. sti morammazzate dillartiste (blas. pop.
arruolito, agg., rovinato dal sole co- sociocentrico).
cente: patate tutte arruolite. artitajja, s.f., regioni dellItalia setten-
arruon, arruun, v. tr., arruginire: trionale.
llacqua mha arruunito la mchena. arto, agg., 1. alto: ~ quanto n zrdo de
arruun: arruon. ccio, molto basso di statura | ~ cme la
artalna, s.f., altalena (sospesa o in bi- fame | ~ cme n arbccio, molto alto | ~
lico). cme llarbccio dAffnzio | arta la
artare, artaro (arc.), s.m., altare: llartr Pasqua! (detto a persona alticcia) |
Vocabolario
159

scarpe arte | f le scle arte, frequen- come no! (anche antifr., per rispondere
tare le scuole secondarie | me piace l negativamente a proposta sgradita).
pane ~ a mm, ben lievitato | c llac- artrse, s.f., (rec.) artrosi: coll~ dice che
qua arta, n cann!, lacqua profonda, ffa ppggio r zle.
non ti ci avventurare! | cra ncra l artura, s.f., altura.
zole ~, era pieno giorno | artarllo, arumorso, agg., (raro) rumoroso.
piuttosto alto. 2. spesso: la frittata ra aruvin: ruvin.
arta m par de dta. 3. (fig.) sdegnato: rvio, lvio, s.m., diramazione del canale
ad ~ ~ || avv., in alto: arrvono m p dirrigazione in un orto: mallrto ce s
ppi ~ | n ~, loc. avv., in alto. ttutte rvie.
artol, s.m., ultimatum: jje d ll~ || inter., arz, v. tr., 1. sollevare: m ffinisce, tcca
1. alt!, alto l!, chi va la? 2. (scherz.) arzalla la bbtte (rif. al vino) | llra
espr. usata per ordinare di arrestarsi: ~, pricisa che ssarza la mchena (rif. alla
frmo ll, ndu vae tanto de prscia? partenza della macchina di santa Rosa).
artolocato: artologato. 2. far levare in volo uccelli. 3. alzare: ~
artologato, artolocato, s.m., (citt.) altolo- la cva | ~ le carte (da gioco) | nun arza
cato. na lira, non guadagna nulla | nun arzo
artopiano, s.m., (raro) altopiano. lcco, non intendo far nulla | ~ la cr-
artrre, altrri, s.m., altro ieri. sta, pretendere pagamento migliore | ~
artrettanto, agg. e pron. indef. correla- la vce, gridare, divenire aggressivo |
tivo, altrettanto, la stessa cosa: ~ ma nun arza pajja, inattivo | ammzzelo
vvantre v ssuccsso || avv., altrettanto. quanta prvere arza!, quante arie si d!
artrimnte, avv., altrimenti. | arzamo le stanghe, reg!, andiamo-
artro, antro, pron. e agg. indef., 1. altro, cene! | ~ dde culo, a) recalcitrare, di
differente: quarchantra csa ce sar | equini; b) (fig.) reagire || prov.: chi arza
annamo m da na parte, m da nantra culo, prde psto || v. intr., 1. fermen-
| sso vrze f n ~ mdo | dmmene tare: quanno che arza, d ddi fra (rif.
nantre mmo!, unaltra met | n al mosto nel tino) | l lvito arza bbne
antro p me pijjava stto co la mchena (del gonfiarsi della pasta). 2. entrare in
ggi ppe le fbbriche, in Via delle fab- ebollizione: quanno arza l bollre, lo
briche | llantro jjre | sto bbuciardo che spgno l gasse || arzasse, v. rifl., 1. le-
n z ~!, sei proprio un gran bugiardo. 2. varsi: rzete! rzete su, lsto, sbrghete!
prossimo: cannarmo n antranno, | arzteve ch ra! | srzeno m pide |
lanno prossimo | startra settimana lo l fornaro sva darz vrzo li due, a la
crompamo. 3. successivo: quanno fu mattina a bbonra | sarzveno a
quellaltranno || s.m., m pnza antro ppunta di ggirno | s arzato col buco
cha ff l quatrine | chartro c? | se pir linz, di pessimo umore. 2. cre-
nnon artro, almeno || antre, artri, s.m. scere, svilupparsi in altezza: s arzato
pl., 1. gente. 2. estranei: n tcca fallo tanto l fijjo, fa ttutta na vrta || Forme:
sap mall~. 3. altri: tutte ll~ ce vanno Ind. pres. 4 arzamo; 6 rzeno | perf. 4
| le trre dartri, altrui || artro, inter. al- arzssemo; 6 arzrno | P. pass. arzato |
troch!: e ~ che cc! Ger. arzanno.
artroch, inter., altroch!, certamente, arzabbannira, s.f., alzabandiera.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
160

arzata, s.f., 1. atto di alzarsi. 2. parte su- menopausa: pure la su zzia sciutta. 4.
periore della cristalliera, specchiera. di vacca vicina al figliare, che non d
arzato, agg., ben lievitato: sto pane n ~, pi latte. 5. di donna che cura i bambini
nu lo vjjo. altrui senza allattarli: bbllia sciutta.
arzatura, alzatura, s.f., 1. atto di solle- asciutt, sciutt, v. tr., 1. asciugare: scit-
vare la botte, per spillare lultimo vino: tatele le mano! | se sciuttammo s a la
smo rive all~ | a la fine bbvono l vino mjjo ntrnal fco. 2. seccare: la
d~. 2. ultimo avanzo di vino tendente bbrina lloliva le sciutta || asciuttasse,
allacido, rimasto sul fondo della botte: sciuttasse, v. intr. pron., 1. asciugarsi:
ll~ sarbbe l fnno trbedo, che sse l- fanno prsto a sciuttassallria. 2. ap-
scia pe cconzrva de la bbtte. passire: co sto callo sasciutta de ppi
arzneco, s.m., arsenico. la verdura. 3. venir a mancare il latte
arznte, s.m., (ant.) brandy, cognac. per agalassia: la vacca se sciutta,
arzic, v. intr., 1. calciare, di equino. 2. quanno sta ppe ffijj. 4. inaridirsi, della
impennarsi sulle zampe posteriori. terra.
arijjlo: arilla1. asciuttamano, sciuttamano, s.m., asciu-
arill, v. intr., scalciare, di animali tor- gamano.
mentati dallassillo: le bbstie arlleno. asciuttata, s.f., asciugatura, atto di asciu-
arilla1, s.f., arijjlo, s.m., assillo, insetto gare.
dittero che tormenta con la puntura le asciutto, sciutto, agg., 1. arido, di terreno:
vacche (Tabanus bovinus L.): li si pijja trra sciutta | mggio ~, senza pioggia.
llarilla. 2. privo di umidit (di legna): n ramo
arilla2, s.f., razza chiodata (Raja clavata sciutto cme na lsca. 3. (fig.) scusso,
L.). senza companatico: tcca mmagn l
arzo, s.m., 1. applicazione di cuoio rigido, pane ~. 4. senza grasso: cha le mscole
fatta dal calzolaio per meglio modellare sciutte. 5. (fig.) solo (nel gioco del tres-
la scarpa. 2. congegno che consente di sette, detto di napoletana, asso, due o tre
alzare o abbassare il taglio di una tosa- da soli). 6. di mammella di animale che
trice: te li tajja a ~ bbattuto l caplle | non d pi latte. 7. (fig.) vuoto: cha li
carosasse a ~ bbattuto. sacccce smpre sciutte qullo, non ha
arzura, s.f., arsura. mai una lira in tasca.
ascenziato, s.m., 1. scienziato. 2. intellet- ascort, scort2, v. tr., (citt.) ascoltare:
tuale. 3. (iron.) saccente. ascrtela!
ascenzine: scenzine. sema: sima.
asciutta, sciutta, s.f., siccit: ha ppatito la sena, s.f., (raro) asina || dim. asenlla.
sciutta sta pianta | me sa chhanno pa- seno, sino, s.m., (raro) asino: (prov.) ~
tito ll~ (fig. scherz., di persone di bassa mio num pir, chi mmggio ha dda vin
statura) || prov.: stto la ~ c l pane, e | ll~ prta la pajja e ll~ se la magna.
sstto la mlla c la fame || agg., 1. sima, sema, s.f., asma.
priva di latte (rif. a femmina di ani- asimbla: assembra.
male): sta staggine le pcore s asinina, agg., di una variet di prugna.
sciutte. 2. sterile (detto di femmina di sino: seno.
animale o donna). 3. che ha raggiunto la sola, s.f., (gerg.) ferita da arma da taglio.
Vocabolario
161

asprge, s.m., asperges (dallincipit del 1. assaporare: passaporilla, sciacqua


salmo 50): l prte canta ll~. la bbcca, p sbatte l palato. 2. pasteg-
asperina, sperina, gasparina (rust.), s.f., giare: lo saporisce l vino.
aspirina. assapur: assapor.
asprto: sprto. assart, v. tr., assaltare.
aspett, spett, v. tr., aspettare: asptta sa, assatan, v. tr., far spazientire.
ccheme! (minaccia al bambino) | assatanato, agg., sfrenato, molto vivace,
chasptte, mggio che vvne? e ffallo di bambino.
sbbito! | tasptto al passtto, n dub- assaud, v. tr., esaudire.
bit!, al varco || v. intr., spettare: vjjo asseconn, v. intr., assecondare.
la parte chi mmasptta || aspettasse, assembra, asimbla, s.f., (citt.) assem-
spettasse, v. intr. pron., aspettarsi || d.: a blea.
sto mnno tcca spettasse de tutto | tutto assert, sert, v. tr., intrecciare, legare in-
vne pe cchi ssa aspett || Forme: Ind. sieme pannocchie di granturco, agli, ci-
pres. 2 asptte; 4 aspettamo; 6 aspt- polle.
teno, sptteno | impf. 6 aspettveno | P. assest, v. tr., mettere in ordine || asse-
pass. spettato | Ger. aspettanno, spet- stasse, v. rifl., mettersi in ordine nel ve-
tanno. stire.
spite, s.m., aspide (Vipera aspis L.). assestata, s.f., 1. azione di mettersi in or-
spito srdo, s.m., 1. ultimo nato del- dine. 2. azione di sistemare alla meglio
laspide, ritenuto molto velenoso. 2. || dim. assestatina.
(fig.) persona infida || Forme: pl. spete assestato, agg., ordinato.
srde. assibbito, agg., ristretto, evaporato, rap-
asprtto, s.m., sapore acidulo. preso (di pietanza o sugo cotto molto a
aspro, s.m., aspor, anticrittogamico acu- lungo): l facile a mm me piciono
prico. bbllassibbite.
asprosrdo, s.m., 1. ultimo nato del- assima: anzime.
laspide, ritenuto molto velenoso. 2. assime: anzime.
(fig.) persona infida || Forme: pl. aspre- assigge: assggia.
srde, asprisrde. assggia, assigge, v. tr., 1. assecondare. 2.
assae, avv., molto: s ~ io, che ne so | (an- soccorrere.
tifr.) me ne frga ~ de lro | ad ~ si assippillito, agg., sepolto.
vvne domane. assista: assiste.
assaggi, assajj, ssaggi, v. tr., assag- assiste, assista, v. tr., assistere: llassi-
giare: te lo fa ~ l vino suo || Forme: P. stmo noantre l nnno.
pass. assajjato. asso de bbastne, s.m., (gerg.) pne.
assaggiarla, s.f., attrezzo per assaggiare assoffug, assuffuc, assuffug, soffoc,
il vino dallapertura superiore della suffug, v. tr. e intr., soffocare: tassuf-
botte: ll~, chjamata srca. fgheno da gni parte | sassuffga pr-
assajj: assaggi. pio mecch ddrnto || soffocasse, v. intr.
assambucato, agg., di tralcio non giunto pron., soffocare: me soffco de callo,
a completa maturazione. mrasfissiato.
assapor, assapur, sapor, sapur, v. tr., assoluto, agg., puro: bbevmo l vino ~
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
162

(non mescolato ad acqua). sunzione di Maria Vergine.


assomijj, arissumijj, assumijj, so- assuppurazzine: sopporazzine.
mijj, sumijj, v. tr., riconoscere: se assurb, v. tr., assorbire.
llsse visto, llavrbbe assomijjato de assutterr: assotterr.
sicuro, se lo avessi visto, lo avrei rico- asta, s.f., 1. manfano, bastone maggiore
nosciuto || v. intr., rassomigliare: na del correggiato per battere il grano o i
csa che cce ssomijja || assomijjasse, v. legumi secchi. 2. braccio graduato della
rifl. recipr., somigliarsi || prov.: chi stadera: c ll~ co llantacca su la bbi-
ssassomijja, si pijja. lncia.
assopisse, v. intr. pron., assopirsi: strac- asti, inter., voce per arrestare un asino o
che cme s, sassopsciono sbbito ap- fargli seguire il cammino diritto.
pna se bbttono ggi. stico, lsteco, lstico, s.m., 1. elastico,
assorc, sorc, v. tr., tracciare solchi: ~ l tessuto elastico: damme m pzzo d-
campo collarato || assorcasse, v. intr. stico! | ad ddstico | (scherz.) v ll-
pron., cadere in un solco: la vacca li s stico? t! (si diceva tirando con due dita
assorcata. il gorgozzule altrui). 2. orlo elastico di
assorcatre, agg., assolcatore (di aratro a calza o indumento. 3. legaccio di tessuto
due ali, che traccia solchi). elastico per sorreggere le calze da
assorciato, nzorciato, sorciato, agg., 1. donna. 4. gomma: m ggicono co na
rosicchiato dal topo (spec. di radici e tu- palla de lsteco || dim. astichtto, lasti-
beri). 2. avariato (detto di olio di oliva, chtto.
in cui passato un topo). astinsse, v. rifl., (citt.) astenersi.
assord, v. tr., assordare: tassordsciono astrllo: rastllo.
co sti sne tutto l girno, mica n. astricato, s.m., lastricato.
assrve, v. tr., assolvere. atacquatile, adacquatile, agg., 1. irriguo:
assosparcchja, s.m., asso pigliatutto (nel le patate a ttrra sciutta s mmjjo ma
gioco della scopa): ha ffatto ~, ha vinto parcchjo de qulle ~. 2. (scherz.) di
tutto || (fig.) f ~, approfittarsi degli altri, vino mescolato con acqua.
impadronendosi di tutto. aterano, oterano, s.m., luterano: bbiasti-
assotterr, assutterr, sotterr, v. tr., 1. mava cme n ~.
sotterrare: assotterrave la propggene. atobbusse: autobbusse.
2. seppellire || Forme: Ind. pres. 6 as- atombolanza, s.f., autoambulanza.
sottrrono | fut. 3 assotterrer, assut- atombbele: autombbele.
terrar. atomobbeltte, automobbiltte, s.f. pl.,
assefasse, v. rifl., (citt.) assuefarsi. pista delle automobiline al Luna park.
assuffuc: assoffug. atnno, atunno, utunno, s.m., (lett.) au-
assuffug: assoffug. tunno.
assum, som, sum, v. tr., insaponare: li atrante, s.m., atlante.
dnne n girno dovvonann a ssum, attacc, ttacc, v. tr., 1. attaccare, legare
e n girno a sciacqu (rif. al bucato). con i finimenti: la vacca llattaccava
assume, v. tr., (raro) assumere. sttal carrtto, ra ppi ffrte de nan-
assumijj: assomijj. tra bbstia, cce se potva lavor la
assunta, s.f., ricorrenza liturgica dellAs- trra ppure. 2. appendere: n cucina sat-
Vocabolario
163

taccava l cppio duva co ttutto l lgno. stcca ppi. 3. (fig.) avaro.


3. trasmettere una malattia, contagiare: attaccato, agg., 1. affezionato. 2. secco:
jjattaccato llorecchjne || v. intr., 1. ch na tssa attaccata. 3. (fig.) avaro.
iniziare: a cche ra attaccamo? (a lavo- attacchino, s.m., 1. individuo litigioso. 2.
rare) | ~ a bbva. 2. far presa: co sto (infant.) attaccabrighe.
callo la nve nattacca. 3. convincere: attanajj, v. tr., attanagliare.
nattacca sto discurzo || attaccasse, v. attanajjato, agg., attanagliato, tormen-
intr. pron., 1. esitare, balbettare: quanno tato: cvo l cre ~ da la pna.
parla, sattacca. 2. avviticchiarsi. 3. ini- attanfato, agg., di luogo con aria irrespi-
ziare: (iron.) attccheta ppiagna! 4. rabile.
diffondersi per contagio: co m momnto attapp, v. tr., tappare: se ssattappava
sattacca sto male. 5. affezionarsi. 6. at- frte la bbtte, scoppiava l zgaro || at-
taccarsi: sattaccnno n qulla cam- tappasse, v. rifl., ostruirsi: li s attap-
pana | mdd. attcchetal tranve!, peggio pato l cacatro de casa | ch l naso
per te! || mdd. attaccasse ma la pana- attappato pel rifreddre.
tara, avanzare pretesti || v. rifl., aderire: attarino: lattarino.
s attaccato ma la zzinna cme m pol- attast, v. tr., 1. controllare il processo di
ldro | quanno bbve, sattacca al fia- macerazione (rif. alla canapa): satta-
sco | v. rifl. recipr., 1. litigare, azzuffarsi: stava si spojjva. vorrbbe d che sse
se s ttaccate bbrutto, se menvono || dava na lavata, sannava via qulla pel-
Forme: Ind. pres. 4 attaccamo | impf. 6 lcola spra, che ssra macerata che
attaccveno | perf. 4 attaccssemo; 6 at- rremanva l vlo, la fibbra bbianca | ~
taccnno | P. pass. attaccato, ttaccato | la cnapa a mmllo ne la piscina. 2.
Ger. attaccanno. palpare una donna. 3. perquisire: pass-
attaccabbuttne, s.m., attaccabottoni. vono ppure si adreno fmmene, chi li
attaccafiasco, s.m., 1. (scherz.) capo a gurdie nu attastveno. 4. tastare: at-
legno o sperone della vite tagliato in tastnnola, sentva che ccavva la ma-
maniera inesperta: ll~ sarbbe l gagna (rif. a bestia) | l dottre mattast
ralo, chra fatto male. 2. (arc.) l przo || attastasse, v. rifl., frugarsi in-
sporgenza risultante sul ramo dalla po- dosso.
tatura inesperta di un olivo. attastata, s.f., azione di palpare o perqui-
attaccapanne, s.m., attaccapanni. sire.
attaccarame, s.m., rastrelliera, formata attastira, s.f., (raro) tastiera.
da un telaio di tavole con ganci, per ap- atte: latte1.
pendervi utensili di cucina di rame o al- attediato, agg., concentrato, assorto in un
luminio. lavoro.
attaccatccio, s.m., 1. cibo bruciato. 2. attdio, s.m., 1. attenzione, cura: ce vle
(fig.) avarizia: quelue puzza d~: num ~ ne sto lavro. 2. sforzo.
magna, pi nun cac || agg., 1. infettivo: ttemo, s.m., attimo: ni n ~ lo famo.
ce llhae avute llorecchjne? sattc- attnte, ttnte, ttnto, agg., attento: sta ~,
cono. sta ttnto che tte llattacco, ~. 2. maschj, che tte fa male! | cra n ca-
noioso, importuno: ~, te frma pe rabbignre, che lu stavattnte, lo sor-
strada se mtta cchjacchjer, e n te se vegliava | cummare cummare, sttece
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
164

pi attnte nantra vrta! | ci sannava pressione. 3. di pietanza cotta in un re-


gnuno pe ccnto suo a sta ~ llua, a cipiente coperto.
sorvegliare il vigneto || inter., atten- attuffasse: tuffasse.
zione!: attnta le curve! attuito, agg., solerte.
atterr, v. tr., nascondere sotterra. attunn: attonn.
atterrato, agg., tarchiato. attura, santa immag.
atterrenato, agg., di campo con strato attur, ttur, v. tr., 1. ostruire. 2. chiudere:
profondo di terra. llatturvono dal didntro, m mdo da
attest, v. tr., porre, sistemare: l zasso lo non fallo manomtte || tturasse, v. intr.
chjappvono e llattestvono sul filo pron., ostruirsi: si l buco se ttura m po-
(rif. alle pietre messe sulla canapa al chtto, si stzzeca co m bastoncllo,
macero). ttutto fatto.
attimosfra, s.f., (citt.) atmosfera. atturata, s.f., azione di ostruire.
attizz, v. tr., 1. ravvivare la combustione, atturcin, inturcin, ntorcin, v. tr., av-
attizzare: cu lo spito attizzave l fco volgere: la crda satturcinava ditro a
stto la callara. 2. (fig.) aizzare. n quatrllo di lgno scanalato (rif. al
attizzata, s.f., azione di ravvivare il fuoco carro) | ntorcnelo su! || attorcinasse, in-
|| dim. attizzatlla. turcinasse, v. rifl., 1. attorcigliarsi. 2. av-
attizzatro, s.m., attizzatoio, arnese di viticchiarsi: le furcinlle sinturcneno
ferro usato per ravvivare il fuoco. s | le furcinlle sattorcneno su le
attoale: attuvale. canne.
attonn, attonn, attunn, v. tr., 1. arro- attuvale, attoale, agg., (citt.) attuale.
tondare. 2. ricoprire di terra: sattonn- attuzzasse, v. rifl. rec., 1. scontrarsi. 2. ve-
vono li srche (dopo seminato) || nire alle mani.
attonnasse, v. intr. pron., arrotondarsi: atubbusse: autobbusse.
m li curve li si s attonnate (di una atunno: atnno.
donna anziana). um, am, inter., (infant.) voce espressiva
attonnata, s.f., azione di arrotondare: da- onomatopeica, con cui si accompagna il
rmo n~ a la fine. porgere il boccone ai bambini, per in-
attonn: attonn. vogliarli a inghiottire una cucchiaiata di
attor, intor, v. tr., fecondare una vacca, cibo.
anche artificialmente. austrcio, ostraco, ustricio, agg., au-
attorcinasse, vd. atturcin. striaco.
attorn, v. tr., attorniare, circondare. uto, s.m., (rec.) autobus.
attorz, v. tr., colpire con forza: ha attor- autobbusse, atobbusse, atubbusse, otob-
zato, ha llevato tutte (nel gioco con le busse, s.m., autobus.
piastrelle). autombbele, atombbele, ocombbele
attrappito, agg., rattrappito. (arc.), otombbele (arc.), otonbbele
attrippasse, v. rifl., intripparsi, mangiare (arc.), tonbbele (arc.), tonbbile (arc.),
moltissimo con avidit. s.f., automobile.
attrippata: trippata. automobbiltte: atomobbeltte.
attufato, agg., 1. di luogo privo di venti- avantto, s.m., avannotto.
lazione. 2. di terreno situato in una de- avantaggiasse, avvantaggiasse, vvantag-
Vocabolario
165

giasse, v. rifl., avvantaggiarsi: tavan- i nervi | ~ le pigne, avere idee strane | ~


tagge n un lavro, si ccomince prima. no sbcco de sngue, unemottisi | ~
avantggio, s.m., 1. avvantaggiamento. 2. llargnto vivo addsso, non star fermo
vantaggio: arrivava allappllo cu ll~ un istante | ~ la fbbre magnarlla,
(rif. al gioco con la ruzzola). grande appetito | avccele pche spicce
avantasse, vantasse, v. rifl., vantarsi: que- e ppche da spicci | te da sap na
lro ce se vantvono ppure davllo csa, sappiate | ma chi hae?, cosa credi?
fatto | tu ttavante tanto. | jjelo, averglielo | avccelo, avercelo |
avante, vante, avv., 1. avanti: la vit avar ppacnza! | ca vuto a cche dd
ccara, n ce se cava ppi ann vante | sta co qqullo na vrta, ha avuto questioni
bbll~ co la scla, fa buoni progressi | | asptta asptta, ma chadae, nu llha
smo bbll~, la stagione avanzata | da vvisto ppi | n ce vjjo ~ a cche ff co
gge avante, da oggi in poi | fa ssmpre sso | che ccha cche ff?, che centra?
avante dditro, fa il pendolare | si fa | io n ch ccha vvda gnnte || prov.: ~
vante nditro | tir ~ n cane, allevare. ddel tuo, chi nun ti mancher gnnte ||
2. in anticipo: v ssa pagato ~ || inter., Forme: Ind. pres. 2 adae, ha, hae; 4
avanti! || prep.: avanta ttutte | vanta mo, cmo; 5 cte | impf. 1 vo, ivo; 2
ttutte, prima di tutti. vi; 3 ca, civa, va, iva; 4 avvomo,
avanz, vanz, v. tr., esser creditore: jje vamo, vemo, vomo, imo; 5 vete; 6
llavanza da anno, dallanno scorso | m veno, veno; 5 avvete, vete; 6 veno,
parla ppi, pare chavanza quarche vono, ono, veno | perf. 1 bbe; 2
ccsa | mavanze quarche ccsa?, ho cste; 3 bbe; 4 bbimo, mmo, ssimo;
forse debiti con te? || v. intr., rimanere: si 5 ste; 6 bbeno, bbono | fut. 1 avar;
ccavanza m p de cccia, la mettmo 2 avrae; 3 avar; 4 avarmo; 5 avarte;
ll ppe ccna || prov.: de qullo 6 avaranno, avrno | Cong. pres. 3
chavanza, num butt gnnte || Forme: bbie; 5 te; 6 bbieno | impf. 1 asse,
Ind. pres. 2 avanze; 6 avnzono | impf. avsse, sse; 3 sse; 4 avssemo, avs-
6 avanzveno. somo, ssemo; 5 avssoto, ssete; 6
avanzatccio, s.m., (dispr.) avanzo: avsseno, avssono, sseno, ssero |
qull~ de stamane lo damal cane. Cond. pres. 1 avarbbe, avari; 2 ava-
avanzo: dim. avanztto. rste; 3 avarbbe; 4 avarssete; 5 ava-
avaro: (prov.) l zrdo dell~ se lo gde lo rssemo, avrssemo, avrssimo; 6
scroccne. avarbbeno, avrbbeno | Imper. 2 av; 5
av, v. tr., avere: ~ ppacnza!, abbi pa- avte, te | P. pass. vuto | Ger. avnno.
zienza | avte pacnza!, abbiate | te pa- avemmaria, emmara, lemmara, s.f., 1.
cnza!, abbiate | nav pprscia! | nte squilla del mattino e della sera: sso-
prscia!, non abbiate fretta! | nav nata ll~, nte ntso? || prov.: quanno
ppaura!, non temere | nun avnnoce sna llemmara, chi sta ccasa dellaltre
ppi gnnte | n cvo a cchi ff gnnte, vadi via. 2. vespro, orario serale annun-
non ne avevo colpa | ccela, avercela | ciato dal suono delle campane: ll~:
civa na gran fame | ra mjjo lla ma- nnama ccasa! 3. preghiera alla Ma-
gnata, averla mangiata | cha ste?, hai donna.
sete? | ~ le frgne, ~ le bbschere, avere veto, s.m., automobile || pl. uti.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
166

avjja, inter., altroch!: ~ se cc! avvezz, v. tr., abituare || (d.) a sto mnno
avvallo, s.m., avallo. savvzza e sse sdivzza (rif. spec. ai
avvamp, v. tr., 1. illuminare. 2. bruciare bambini) || prov.: chi avvzza e cchi sdi-
(della siccit, che danneggia le colture) vzza || avvezzasse, v. rifl., abituarsi.
|| avvampasse, v. rifl., avvampare, ar- avvzzo, s.m., (raro) abitudine: bbinan-
rossire. che cra ll~.
avvantaggiasse: avantaggiasse. avvicenasse: avvecinasse.
avvecinasse, avvicenasse, avvicinasse, v. avvicennasse, v. rifl. recipr., avvicendarsi.
rifl., avvicinarsi. avvicinasse: avvecinasse.
avvedsse, v. intr. pron., accorgersi: te avvilisse: avvelisse.
navvedarae ppure tu, nav ppaura! avvilito, avvelito, agg., 1. abbattuto, de-
avvelimnto, s.m., avvilimento, scorag- presso. 2. stanco: chad? lo vdo tutto
giamento. ~. 3. indebolito (di una pianta aggredita
avvelisse, avvilisse, v. rifl., 1. abbattersi, da malattia).
deprimersi: nun tavvil ccos! 2. (fig.) avvin, v. tr., 1. avvinare, lavare le botti
indebolirsi, di pianta: se le se d spago, con vino per eliminarne il sentore di
la vita savvilisce. legno. 2. agitare un po di vino in un re-
avvelito: avvilito. cipiente, per togliere ogni traccia dac-
avvenemnto, s.m., (citt.) avvenimento. qua: qua, chavvinamo l bicchjre e
avven, v. intr., avvenire || Forme: Ind. bbevmo!
perf. 3 avvinne. avvinata, s.f., atto di sciacquare il bic-
avventasse, v. rifl., 1. avventarsi: me chiere con vino: li damo smpre n~ n
jjavvnto cntra lue. 2. gonfiarsi del cantina.
ventre di animali per meteorismo acuto. avvinato, agg., 1. di vaso vinario impre-
avventato, agg., 1. sofferente di meteori- gnato di vino. 2. sciacquato con vino (di
smo acuto (detto di persona o animale). bicchiere in cui mescere).
2. andato a male perch sbattuto dal avvis, v. tr., avvertire: llavvis de nun
vento (detto di frutto). 3. di una tavola annacce || prov.: mo avvisato, mo
che presenta fessure. 4. piegato dal sarvato.
vento (detto della canapa). avvizzi, vizzi, v. tr., viziare.
avvermato, nverminito, nvermito, agg., avvocato: (mdd. dispr.) ll~ de le cvese
aggredito dai vermi (rif. al frutto o alla prze.
canapa). avvorgbbile, s.m., (rec.) serranda.
avvermatura, s.f., malattia della canapa, aardasse, nardasse, ardasse, v. rifl.,
causata dai vermi. azzardarsi: num maard a ddjjolo,
avverz, v. tr., piegare nella stessa dire- non osai dirglielo | n te caard pi
zione: per dd ria la vigna, l cape ccarit!
savvrzono su la spaglira. aartto, s.m., lazzaretto.
avverzato, agg., 1. in ordine. 2. abile, chi azzecc, anzecc, inzecc, nzecc,
sa fare le cose nel modo pi opportuno. zzecc, v. tr., 1. colpire giusto, centrare:
3. posto nella stessa direzione: mttele trono trono e n cazzccono mae. 2. in-
bbne, avverzate le trte. dovinare: chi ccazzcca, bbravo ||
avvett, v. tr., aggiogare buoi. prov.: azzcca chi ccjje || v. intr., capi-
Vocabolario
167

tare: ste tre ffste hanno azzeccato nn ~ l fijjo | le matre azzinnvono l fijjo
nzime. pure pi strada. 2. poppare. 3. (scherz.)
azzecchino, s.m., chi indovina facil- bere vino.
mente. azzinnata, zzinnata, s.f., 1. poppata: lo
azzepp, nzepp, zzepp, v. tr., 1. inzep- snte quanto piagne? dalle na zzinnata
pare, premere: pe ffccela entr, tcca a qqulla pra cratura! 2. (scherz.) be-
zzepp | anzeppvono ggi l magn col vuta di vino.
lanzagnlo (rif. a persone ingorde) | azzitt, zzitt, v. tr., zittire, far tacere || az-
sazzeppava ll co na prteca (rif. al fa- zittasse, zzittasse, v. intr. pron., tacere:
scio della canapa spinto in avanti nella gna che vvazzittate n friccioltto, senn
vasca) | azzepp la pallina a la gasa, ma mm me fatampatass | sazzitt-
premere la sfera di vetro della bottiglia veno tutte | parle smpre tu, n tazzitte
di gassosa. 2. spingere: tcca ~ la m- mae | a ssint n qur mdo, sazzitts-
china n zalita. 3. interrare il magliolo: semo.
sazzeppava ggi col tanavllo. 4. (triv.) azzo, inter., (euf.) cazzo!
fottere. azzoppasse, v. intr. pron., divenire zoppo.
azzeppata: anzeppata. azzucc, inzucc, zzucc, v. intr., cozzare
aer, v. tr., (rec.) portare a zero: se con le corna, di due animali.
scrda smpre d~ l contachilmetre. azzupp, nzupp, v. tr., inzuppare || az-
ainna, inna, s.f., azienda agricola. zuppasse, zzuppasse, v. intr. pron., in-
azzinn, zzinn, v. tr., 1. allattare: h dda zupparsi: me sazzppeno l vistite.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
168

bbabb, inter., caspita! troppo alta. 2. chi alterca in modo ru-


bbabbalo: bbabbalne. moroso.
bbabbalne, babbalo, s.m., stupido: al- bbaccal, s.m., 1. (fig.) persona stupida,
lra rispnne qullartro ~ pure. maldestra: ~ mmerluzza mmllo! (in-
bbabbao, s.m., essere pauroso immag., sulto). 2. (fig.) frac: l ~ se pijjava a nno-
babau. lggio dal rigattire.
bbabble, s.f., confusione, caos. bbaccanata, s.f., scenata.
bbabbilgna, s.f., confusione, caos. bbaccellume, s.m. coll., bucce secche di
bbabbiccio, s.m., individuo basso e tar- leguminose.
chiato. bbacchtta, s.f., 1. stecca dellombrello.
bbabbisso: bbabbusso. 2. scamato, bacchetta per ribattere la
bbabbo: o bb! | e bb, sentte m p! || ~ lana. 3. fusto della canapa || ~ (im), loc.
mrto (a), loc. avv., a) al momento in avv., sulla pianta, sul campo (rif. alla ca-
cui si eredita (impegno giuridico); b) napa): dumila quintale ~ | prima de ma-
quando se ne avr la possibilit econo- ceralla, bbisognava se seccasse ~,
mica: pag ~. vrde.
bbabbssio: bbabbusso. bbacchettne, s.m., robusto succhione di
bbabbusso, bbabbssio, bbabbisso, vimine (usato per legare fasci): co le ~,
s.m., 1. vecchio rimbambito. 2. persona n frustne de sarcino, ce se legvono le
tonta. fasce di li canne.
bbacarino: bbagarino. bbacchittata, s.f., bacchettata.
bbacarne, bbagarne, s.m. pl., soldi, bbaccintta, bbacintta, s.f., 1. insala-
denaro. tiera, terrina senza coperchio. 2. cati-
bbacarzzo, s.m., 1. bacherozzolo || pare nella || dim. baccinettccia.
m ~ (scherz., di ragazzo paffuto). 2. bbacco: (prov.) ~ tabbacco e Vvnere,
verme di frutta. 3. insetto che aggredi- ariddciono llmo n cnnere.
sce le radici delle piante. 4. (fig., triv.) bbachico, sopr.
prete. bbachilite, s.f., bachelite.
bbacasse, v. intr. pron., essere aggredito bbaci: abbaci.
dai vermi. bbaciamadnne, sopr. m.
bbacato, s.m., pazzoide || agg., stupido. bbaciasse: abbaciasse (vd. abbaci).
bbaccajj, v. intr., baccagliare, discutere bbaciato, agg., unito (di due pagnotte a
animatamente. contatto nella cottura).
bbaccajjata, s.f., 1. scenata: ha ffatto na bbaciatura, s.f., parte laterale della pa-
~, na liticata ggi ppil vicinato. 2. scena gnotta rimasta morbida, perch a con-
satirica di carnevale. tatto con altra nella cottura.
bbaccajjne, s.m., 1. chi parla a voce bbacccia, antrop., personaggio immag.
Vocabolario
169

bbacilata, s.f., quantit contenuta in un bbagajjo, s.m., bagaglio: pijj arme bba-
bacile. gajje e ppart.
bbaciltto, s.m. dim., piccolo bacile. bbagartto, s.m., baghero, tipo di car-
bbacintta: bbaccintta. rozza a quattro ruote, con le ruote ante-
bbcio: (prov.) ~ nun fa bbcio || dim. riori pi piccole.
bbactto | (infant.) tir le bbactte | bbagarino, bbacarino, s.m., rivenditore
damme m bactto! di merci.
bbaciccola, s.f., 1. blocco di fango che si bbagarne: bbacarne.
attacca sotto la suola della scarpa. 2. in- bbagattellasse, v. intr. pron., trastullarsi:
grossatura provocata sul tronco dal ta- sta ttutto l girno a ~, nun conclude
glio cicatrizzato di un ramo. 3. gnnte.
massiccia forma sferica di materiale bbaggianllo, sopr.
duro. 4. bernoccolo. bbaggiantto, s.m., 1. variet di fagiolo
bbaciccolo, s.m., pomo dAdamo. che si consuma fresco. 2. (fig.) paz-
bbaciofrddo, s.m., 1. (fig., gerg.) coltel- zoide.
lata. 2. (fig., gerg.) fucilata: se dice ~, e bbggiolo, s.m., rialzo provvisorio di
nvce sctta. legno, che il muratore usa per appog-
bbacne, sopr. giarvi materiale.
bbacucco, s.m., costruzione in muratura bbaggi: abbaggi.
a forma di capanna circolare, con tetto a bbagn: abbagn.
volta senza tegole, usata come ricovero bbagnajja, top., Bagnaia, fraz. di Viterbo.
in campagna. bbagnajjlo, s.m., abit. di Bagnaia, fraz.
bbad: abbad. di Viterbo || agg., bagnaiolo || bbagnaj-
bbade, abbade, bbate, bbati, jla (a la), loc. avv., secondo la tecnica
v. tr., 1. battezzare. 2. (fig.) imporre il n. usata a Bagnaia per allevare le viti:
di battesimo. 3. (fig.) soprannominare. quarcuno mtte le prtiche ~.
4. (fig.) mescolare acqua nel vino da bbagnapide, s.m., lavapiedi.
vendere. 5. (fig.) colpire la testa altrui || bbagnarla, s.f., 1. recipiente oblungo di
Forme: Ind. perf. 6 bbadenno | P. ferro zincato con due manici, usato per
pass. bbadeato, bbatiato. lavare panni o per pediluvio. 2. vasca da
bbado, bbato, s.m., sacramento del bagno. 3. (fig., scherz.) automobile in
battesimo. cattivo stato || dim. bbagnaroltta.
bbadcchjo, bbatcchjo, s.m., 1. batta- bbagne, s.m. pl., stazione termale || ~ (li),
glio || dim. bbadocchjtto || bbadoc- microtop.
chjtto (a), loc. avv., a rintocchi veloci: bbagnra, bbannira, s.f., bandiera |
pe le fste la campana ciuca se sonava bbannira rscia, (scherz.) emorragia
~, fitto fitto. 2. (fig., triv.) pne. anale || dim. banniertta.
bbafasse, v. rifl., 1. saziarsi. 2. stancarsi bbailnne, cogn., Baylon: sam Pasquale
di mangiare. ~.
bbaffo, s.m., guanciale seccato e salato di bbajj: abbajj1.
maiale | pl. bbaffe, barba del granturco | bbajjcco, bbacco, bbcco, bbocco,
accr. bbaffne, uomo con grossi baffi. bbcco, bbucco, s.m., 1. baiocco. 2.
bbagajjajjo, s.m., bagagliaio. soldo (in genere): vannavante co
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
170

qquattro bbcche | mha allumato spettacolo. 2. donna di facili costumi:


qulle bbcche e mme le v ffreg || sto fijjo de na ~! (scherz., detto ad un
dim. bbajjocchtto || Forme: pl. bbac- bambino vivace).
che, bbcche, bbucche, bbcche. bbllia, s.f., balia || ~ sciutta, balia
bbajjontta, s.f., baionetta || mdd. allas- asciutta.
sarto a la ~, co la scpa e la paltta. 2. bballicchj, v. intr., ballare alla meglio.
(fig., gerg.) pungolo della fame: me bballo: f l ~ dellrzo, ballare goffa-
snto na ~ che n te dico | bbatte la ~, mente | fciono na rillegrata co ppranzo
soffrire la fame. e bballe || mdd. quanno stae sul ~ te
bbajjonettata, s.f., colpo di baionetta. tcca bball || ~ de san Vito, contrazioni
bbajjre, s.m., (lett.) bagliore. involontarie, sintomo del morbo di Par-
bbalavustra, s.f., balaustra. kinson: che cchae l ~ de san Vito, che
bbaldraccna, s.f., prostituta. n te p st ffrmo mae?
bbalna, s.f., donna molto grassa. bballna, s.f., 1. ballotta, castagna lessata
bbalstro, agg., strano: me pare n fr- con tutta la buccia. 2. (raro) caldarrosta.
gno ~. bballottne, agg., di una variet di fa-
bbaligge (arc.): valggia. giolo: facile ~.
bbalggia (arc.): valggia. bbalucano, agg., 1. miope. 2. di persona
bball, v. intr., 1. ballare || prov.: quanno con occhio semichiuso. 3. strabico.
stamo sul ballo, tcca ~. 2. (fig., bbalusco, s.m., 1. strabico. 2. miope: uno
scherz.) tremare per il freddo: se bballa ~ ce vde pco, na spce de gurcio. 3.
pel frddo gge. 3. effetto ottico, quasi persona con occhi di forma o colore dif-
un tremolio trasparente dellaria, che ferenti.
evapora destate da una superficie sur- bbalustrata, s.f., balaustrata.
riscaldata: bballa la vcchja, ~ la bbambace, s.f., bambagia: qul fijjo lo
strga. 4. sobbalzare, di veicolo. 5. sus- tne ma la ~.
sultare della terra per terremoto o di un bbambacina, s.f., bambagina, tela di
pavimento instabile: n qulla casa bambagia: na bblla vste de ~.
vcchja li bballa l piancito || Forme: bbambacine: bbombacine.
Ind. pres. 6 bbllono | impf. 6 bball- bbambinara, s.f., (citt.) bambinaia.
veno; perf. 1 bball. bbambinlla (la), sopr.
bballa1, nellespr.: sse di ~, amare star in bbambinllo, bbambinllo, s.m., bam-
compagnia. bino Ges: la Madnna cul ~ || sopr.
bballa2, s.f., 1. sacco di iuta || dim. bbal- bbambino, s.m., 1. bambino Ges: sta-
ltta. 2. sacco contenente 100 kg. di ca- ntte nasce l ~ | nu lo f mmanco se
napa. vvne l ~, per nessun motivo | chi tte lo
bballbbele, s.m., ballabile. f? l ~!, nessuno! 2. (fig.) sasso enorme
bballarina, s.f., 1. danzatrice. 2. donna utilizzato al Bulicame per tener im-
che ama il ballo. mersa la canapa nella piscina.
bballarino, s.m., danzatore. bbamboltta, s.f. dim., bambolina.
bballerina, agg., della punta della trotto- bbammenne, s.m., bambinone.
lina che gira saltellando. bbanca, s.f., panca: pijjava s na ~ de vi-
bballezzmpa, s.f., 1. ballerina di avan- naro ccos cco la bbcca, snza mano.
Vocabolario
171

bbanchtto, s.m., 1. panchetto a tre babau: sta bbno, cco l ~! | ~ sttete!


zampe, su cui siede il pastore che (detto comparendo di sorpresa o sco-
munge. 2. deschetto del calzolaio || ~ prendo la faccia coperta dalle mani, per
(a), loc. avv., ad alberello (tecnica di al- divertire i bambini).
levamento della vite senza sostegno) || bbacco, santo immag.
pl. bbanchtte, cavalletti, supporti in bbacco: bbajjcco.
metallo o legno del letto arcaico. bbaranna, s.f., baraonda.
bbanchjre, s.m., impiegato di banca. bbaraschtto (l), n. di un molino di Vi-
bbanchina, s.f., mensola davanti alla terbo.
bocca del forno, sulla quale si appog- bbaratt: sbaratt.
giano le tavole con le pagnotte e la pala bbarba, s.f., 1. barba: te fa bbarbe cca-
per infornare. plle, si tte chjappa, ti picchia | na ~
bbanco, s.m., 1. banca: cha li srde? e dmmini, uomini forti | ~ de cappuc-
nd li va a ppijj, al ~ de la scmmia? 2. cino, ~ de frate, pianta con foglie lun-
superficie di terreno su cui poggia la ghe e strette, coltivata negli orti
bica dei covoni. 3. parte basale della (Plantago serriola L.) | mdd. f la ~ de
bica, costituita dalla serie di covoni di- stppa, divorare tutto | a la ~ de chi cce
sposti, in posizione eretta, a gruppi di v mmale! | l lene hanno msso la ~,
tre. 4. scavo della fossa per piantarvi la fa molto freddo (rif. ai ghiaccioli che si
vite: f m ~ cul pcchjo. formano sulle sculture dei leoni della
bbancne, sopr. fontana) || prov.: sam Pitro prima se
bbandierina, s.f., pezzo di tela quadrata fce la ~ per z, e pp la fce mallaltre.
su asta, usato dal fornaio per inumidire 2. radice superficiale filiforme, capillare
il pane quasi cotto e dar lucentezza alla di vite: lev le bbarbe fra le du trre. 3.
crosta. mento.
bbandon: abbannon. bbarbabbita, s.f., barbabietola rossa
bbanna, s.f., 1. banda musicale di paese. (Beta vulgaris L. var. rapacea, Beta vul-
2. (dispr.) orchestra scadente. garis L. var. L. Salisb.).
bbannlla, s.f., bandella dellimposta: bbarbacane, s.m., 1. ripiano coltivabile
quelro due s ggngheno e ~, insepa- su pendio scosceso. 2. legno fissato al
rabili. muro a sostegno di una tavola.
bbannerla, s.f., banderuola. bbarbaggianne, bbarbajjanne, s.m., 1.
bbann, v. tr., bandire, proclamare nelle barbagianni (Tyto alba Scop.). 2. (fig.,
strade avvisi dinteresse pubblico. dispr.) corteggiatore, spasimante.
bbannira: bbagnra. bbarbajjanne: bbarbaggianne.
bbannita, s.f., 1. bandita, riserva. 2. re- bbarbalscia, s.m., individuo dal volto
cinto per bestiame. glabro.
bbannitre, s.m., banditore: ~ pbbreco. bbarbanra, s.m., almanacco: passvono
bbanno, s.m., bando: bbutt l ~, bandire, pi li case a vvnna l ~.
annunziare pubblicamente. bbarbarasco, s.m., tassobarbasso (Ver-
bbnnolo, s.m., (raro) bandolo: tcca bascum thapsus L.).
trov l ~ di sta matassa. bbarbarsco, s.m., (arc.) dipendente che
bbao, s.m., essere pauroso immag., aveva in custodia i cavalli.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
172

bbarbartta, sopr. (in formuletta di gioco ranno state quattro cnque bbarda-
infant.). scitte.
bbarbaro, s.m., (ant.) barbiere. bbardlla1, s.f., 1. sella larga, imbottita,
bbarbataro, s.m., superficie della vigna con alto arcione. 2. (fig.) sfacchinata. 3.
dove sono allevate le barbatelle. (fig.) sudata: mva fatta pijj na ~ chi
bbarbazzale, s.m., 1. pappagorgia, di una n vi dico, da non dire. 4. macchia di su-
persona. 2. (raro) radice superficiale fi- dore sulla schiena: ma mm pi sta fadiga
liforme, capillare di vite. 3. giogaia del mi si prse na ~ di sudre. 5. peso note-
bue || pl. bbarbazzale, bargigli di galli- vole. 6. (fig.) grande spavento.
nacei. bbardlla2, cogn., Bartella.
bbarbtta, s.m., (scherz.) uomo con la bbardria, s.f., baldoria: facvemo m p
barba a punta. di ~.
bbarbtte, s.f. pl., radici superficiali fili- bbardtto (a), loc. avv., in disordine,
formi della vite: se ppjjano l zoprav- dove capita: bbutt ll n ordgno ~.
vnto le bbarbtte, la vite prde de bbarlla, s.f., attrezzo per il trasporto a
fnno, si indeboliscono le radici princi- mano delle bigonce, composto da due
pali | spra spra vngono tutte bbar- stanghe laterali cilindriche e due assi
btte givene. poste in senso trasversale.
bbarbire: dim. bbarbiertto. bbarellne, s.m., lunga cesta di vimini
bbarbiera, s.f., (ant.) negozio da bar- poco profonda, con quattro lunghi ma-
biere. nici alle estremit, usata per trasportare
bbarbinara, s.f. coll., insieme delle radici pesi.
capillari della vite. bbarira, s.f., barriera.
bbarca, s.f., 1. barca: (d.) d va la ~, va bbarilata, s.f., liquido contenuto in un ba-
Bbacccia (sugli opportunisti) || dim. rile.
bbarchtta: l fscio facva la ~, nnava bbarile, s.f., mozzo della ruota del carro
ll (della canapa che galleggiava sul agricolo.
maceratoio). 2. (fig.) scarpa enorme: bbarizzo, sopr.
varda che bbarche! 3. (fig., dispr.) bbarlamme, s.m., 1. Balaam, personag-
donna grossa e sfatta. 4. grande quan- gio biblico: me pare la mula de ~, di
tit: cha na ~ de srde. animale che recalcitra. 2. persona tra-
bbarcara, s.f., grande mucchio di fieno. sandata. 3. persona dappoco.
bbarcarlo, s.m., barcaiolo. bbarltta, s.f., bariletto della capienza di
bbarco, s.f., bica quadrangolare di covoni alcuni litri.
|| ~ (l), microtop. bbarlzza, s.f., barilotto di legno, della
bbard, v. tr., bardare || bbardasse, v. rifl., capacit di circa 30 litri, per il trasporto
1. equipaggiarsi. 2. agghindarsi. a soma di vino || dim. bbarlozztta.
bbardacchino, s.m., 1. baldacchino. 2. bbarlozzaro, s.m., artigiano costruttore di
(dispr.) costruzione instabile. barili.
bbardasciata, s.f., ragazzata. bbarlzzo, s.m., 1. bariletto (della capa-
bbardscio, s.m., ragazzino (di 10-14 cit di 3-5 litri). 2. (fig.) bambino ro-
anni) || dim. bbardasctto. tondetto || dim. bbarlozztto.
bbardascitto, s.m., adolescente: sa- bbaronfottuto, s.m., individuo falso.
Vocabolario
173

bbarzza, bbarrzza, s.m., barroccio. bbartto, agg., 1. prossimo alla matura-


bbarratto, s.m., baratto, scambio di beni zione, di grano. 2. cucinato a mezza cot-
con altri beni. tura. 3. flaccido, di pne. 4. (fig.) di
bbarrttolo, s.m., barattolo || dim. bbar- individuo quasi adulto.
rattoltto, (fig., dispr.) individuo basso e bbscola, bbsquela, s.f., basculla, bilan-
tozzo || prov.: l velno sta mal barrt- cia a ponte.
tole ciuche. bbasleca, s.f., 1. basilica. 2. largo om-
bbarre, s.m., (rec.) bar: se vanna brello di forma conica a gheroni colo-
mmtta ssda marum ~ || dim. bbar- rati, che si porta in processione.
rtto. bbasleco, s.m., basilico (Ocymum basi-
bbarrtta, s.f., 1. berretta del prete, nic- licum L.).
chio. 2. berretto. bbsquela: bbscola.
bbarrtto, s.m., berretto: l ~ arto e ttsto bbass: abbass.
chi ppariva cme na misurlla. bbassanellse, s.m., abit. di Vasanello ||
bbarrista, s.m., (rec.) barista. agg., vasanellese.
bbarrzza: bbarzza. bbassanllo, top., Vasanello: n ce rive,
bbrtolo, ipoc., Bartolomeo. se de ~ (bisticcio sullagg. bbasso, di
bbaruffasse, v. intr. pron., litigare. statura inferiore alla media).
bbaruffata, s.f., litigio. bbassato: abbassato.
bbarurlla, s.f., (infant.) gioco consi- bbassitajja, s.f., regioni dellItalia meri-
stente nello scivolare lungo un piano in- dionale.
clinato con il deretano a terra. bbast, abbast, v. intr., essere a suffi-
bbarzano, agg., 1. balzano, di cavallo. 2. cienza: l damagn se lo farmabbast
vaiato, di cavallo con occhi di colore | abbasta e avanza, pi che sufficiente
differente. 3. strabico. 4. (fig.) strava- | qu bbasta e nabbasta, scarso, ap-
gante, matto: cha l ciarvllo mo ~ || pena sufficiente | l zale quantabbasta |
s.m., (fig.) individuo strano. ftevalabbast! | abbasta la salute,
bbarzarlo, s.m., mietitore che compone rig!, la salute il bene pi grande | j-
il legaccio per il covone. jela v, abbasta che bbutta la rbba a
bbrzimo, s.m., (raro) balsamo. ttummell!, non fa che gettare i suoi
bbarzo1, s.m., legame formato da una vestiti dove capita | ncra n vabbasta?
treccia di spighe, divelte con tutta la ra- | abbasta che ppgono davro, purch
dice, che veniva attorcigliata attorno al paghino || prov.: na campana bbasta pe
covone: quanno se metiva, cra qullo ccnto frate || Forme: Ind pres. 6 abb-
che mettva l ~ (un operaio addetto). steno, bbsteno, bbstono | P. pass. bba-
bbarzo2, s.m., balzo: pijj la pallal ~. sto.
bbarzlo, s.m., 1. luogo sopraelevato, bbasta: abbasta.
rialzato. 2. pianerottolo esterno delle bbastanza, avv., abbastanza.
scale. 3. ripiano in legno, su cui disporre bbastardo, s.m., (arc.) solco regolatore di
oggetti da caricare. 4. terrazza in vigne- acqua nel campo || bbastarde, s.m. pl.,
to: vigna a bbarzle. 5. trespolo della ci- brefotrofio: llha pprto a li ~.
vetta: me pare la ciuitta sul ~ (detto di bbastardtto, s.m., meticcio, ibrido fra
donna che ambisce a mettersi in vista). due razze.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
174

bbastaro: imbastaro. di scavo vero e proprio delladulto). 8.


bbastmento, s.m., bastimento || ~ ari- spaccare: stvono llre sane a ~ la
vortato, qullo che ddichi, tutto pe tt! bbrccia sttal zle || Forme: Ind. pres.
(espr. che ritorce insulti e contumelie 4 bbattmo; 6 bbtteno | impf. 3 bbat-
contro chi li lancia). tva, bbattiva; 6 bbattvono, bbattveno
bbastiano, ipoc., Sebastiano. | perf. 4 bbattssimo; 6 bbattinno | Ger.
bbasto (a), loc. avv., sul basto: le bbi- bbattnno.
gnze le portvomo ~. bbattajja, s.f., battaglia.
bbastoncllo, bbastoncllo, s.m., baston- bbattajjro, agg., battagliero.
cino || bbastonclle, s.f. pl., prime aste bbattajjne, s.m., battaglione.
che si fanno a scuola. bbattana, s.f., (fig.) scarpa spropositata.
bbastne: mdd. se l ~ de la vecchjara, bbatte: bbatta.
detto del nipotino || prov.: vste m ~, te bbattebbcco, s.m., battibecco.
pare n zignre | ~, fiche, przeche bbattecre, bbatticre, s.m., batticuore:
mmelne! (commento scherz. quando li mille lire facveno ven l ~ a nnome-
viene giocata una carta del seme di ba- nalle.
stoni). bbattemano, s.m., battimano || pl. bbatti-
bbatalna, s.f., donna trasandata. mane.
bbate: bbade. bbattemuro, s.m., (infant.) battimuro,
bbato: bbado. gioco fatto con monete o con bottoni.
bbati: bbade. bbattnte, s.m., vetta, bastone corto del
bbatcchjo: bbadcchjo. correggiato, che veniva usato un tempo
bbatta, bbatte, v. tr., 1. battere: ~ l dnte per battere cereali e oggi legumi secchi.
pil frddo | num pnno ~ chjdo, non bbattepalle, s.m., (infant.) cerbottana a
trovano un lavoro | ~ la migragna, sof- stantuffo, confezionata con un ramo
frire la carestia | ~ la fiacca, lavorare svuotato di sambuco, per lanciare pal-
svogliatamente | cha bbattuto l naso, line di stoppa.
s ffregato | ~ l piattine, a) tremare di bbattescpa, s.f., battiscopa.
freddo; b) stare in fin di vita | ~ le gnc- bbattesghere, s.m., mazzuolo di legno
cole (rif. alla scavezzatura della canapa) con cui si batte il sughero della botte,
| mdd. ce bbatte pure de cassa?, insisti?, per infilarlo.
protesti? || prov.: l frro tcca bbttelo bbattibbrccia, s.m., spaccapietre, ope-
quann ccallo. 2. bacchiare: bbattinno raio che rompe pietre per inghiaiare le
le nce co la prteca. 3. trebbiare: sul strade.
princpio, quanno nun crono le m- bbattibbujjo, s.m., confusione, caos:
chine, l grano se bbattva col coriato. tutta cchjacchjer, hanno fatto m ~, n
4. sgusciare legumi: nnama ~ l facile ze capiva ppi gnnte.
cul curiato. 5. colpire: llua bbattuta da bbatticre: bbattecre.
la grndene se scca. 6. frullare, per es. bbatticulo, s.m., (infant.) gioco con cui
le uova. 7. zappare: ~ l fnno avante, ef- due ragazzi afferravano un compagno
fettuare lo scavo superficiale del vi- per le gambe e per le braccia, facendo-
gneto col bidente (rif. al lavoro leggero gli pi volte battere il suolo con il dere-
di un adolescente, che precedeva quello tano: si nun finisce la csa, li facmo l ~.
Vocabolario
175

bbattifrcia, s.m., battifalce, piccola in- nomica: oddimo che ~!


cudine su cui si batte la lama della falce bbavajjo, s.m., mascherina: li toccava
messoria, per rifarne il filo. ten l ~ sul viso, pi narispiralla.
bbattilarda, s.f., tagliere. bbavajjlo (rec.): bbavarla.
bbattillcchjo (m), loc. avv., in un batter bbavarla, s.f., bbavajjlo (rec.), s.m.,
docchio, in un attimo. bavagliolo: mttete la bbavarla!
bbattillnta, bbattilnta, s.f., tagliere di bbavira, s.f., (gerg.) povert: st im ~,
legno. co le sacccce arivortate.
bbattilnta: bbattillnta. bbvoro, s.m., bavero.
bbattipanne, s.m., battipanni; arnese di bbavso, agg., 1. (fig.) povero. 2. (fig.)
vimini intrecciati, per battere o scuotere avaro || mdd. f l giro del ~, seguire un
abiti, tappeti, ecc. cammino tortuoso.
bbattira, s.f., batteria. bbaarre, s.m., 1. bazar. 2. (fig.) confu-
bbattistrio, s.m., 1. battistero. 2. (fig.) sione, caos.
scarica di busse. bbaccola, s.f., bazzecola.
bbattisgoro, s.m., mazzuolo di legno. bbazzic, v. tr., praticare, frequentare.
bbattitre, s.m., trebbiatore: vengaranno bbazzictto, s.m., sette punti che si rea-
l battitre cul curiato da fri. lizzano con tre carte uguali nel gioco
bbattitro, s.m., battitore; organo a tam- della bazzica (briscola con laccuso) ||
buro rotante della trebbiatrice, che serve tcca f a ~ forzato, fare di necessit
a separare le cariossidi dalle spighe e virt.
dai tutoli: appna entrato l grano, se bb: emb.
chjamava l battitro. bba: bbva.
bbattuta: la tribbiatura adra allrteme bbeato, bbato, agg., beato: ~ a cchi ccha
bbattute, alla conclusione | oramae po- n cchjo!, felice chi vivr | ~ a sso! |
rtto sta allrteme bbattute, ridotto agli ad ccontnto e ~, felice e spensierato |
estremi (rif. al moribondo). bbate valtre! | ad bbata e ssudisfatta
bbattuto, s.m., 1. condimento fatto con | (scherz.) ~ a tt che n capisce gnnte!
lardo tritato, erbe e spezie. 2. (fig.) sca- bbebb (a la), loc. avv., alla beb: la su
rica di busse. rigazza prta l caplle ~.
bbaubbau, s.m., (infant.) essere pauroso bbebbiccio, sopr.
immag., babau. bbecc, v. tr., 1. beccare || prov.: gallina
bbaddo, s.m., individuo stupido. chi num bbcca ha ggi bbeccato. 2.
bbaullata, s.f., contenuto di un baule. (fig.) buscare: bbcchete qu!, prendi
bballe, bbulle, s.m., baule || dim. questo! 3. catturare.
bbaulltto | accr. bbaullne. bbeccccia, s.f., 1. beccaccia: pijj le
bbulle: bballe. bbeccacce, soffrire freddo. 2. (fig.)
bbaustte, bbausttete, inter., (infant.) grosso oliatore con becco lungo, in ter-
voce scherzosa per impaurire il bam- racotta o in metallo, in uso nelle seghe-
bino. rie e officine meccaniche: la ~ delljjo.
bbausttete: bbaustte. bbeccaccine, s.m., marito tradito con-
bbava, s.f., 1. schiuma. 2. moccio della senziente.
lumaca. 3. (fig., gerg.) ristrettezza eco- bbeccacciuto, s.m., maldicente.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
176

bbeccafiasco, s.m., 1. (scherz.) capo a signare i vincitori tra concorrenti che


legno o sperone della vite tagliato in hanno raggiunto uguale punteggio: m
maniera inesperta. 2. (arc.) sporgenza ffamo la ~ | mdd. la ~ e mme la f! 2.
derivante sullolivo da potatura ine- bella copia: mtte m ~, ricopiare in bella
sperta. copia.
bbeccamrto, s.m., 1. guardiano del ci- bbellapsta (a), bbellappsta (a), loc.
mitero. 2. (fig.) babbeo. 3. (fig.) cici- avv., appositamente: llha ffatto ~.
sbeo, cascamorto. bbellappsta (a): bbellapsta (a).
bbcche, s.m., catrame. bbellarama, sopr.
bbcco, s.m., 1. becco: mtte ~, immi- bbellarbba, s.f., 1. cosa spregevole. 2.
schiarsi: sso cha ssmpre da ~. 2. (fig., antifr.) cattivo soggetto.
(fig.) pne. bbelleffatto, agg., confezionato: l vistito
bbeccuto, agg., di persona che si immi- m lo cmprano ~.
schia. bbellemmjjo, avv., alla meglio.
bbecialino, s.m., 1. miope. 2. chi porta bbellzza: ad li stte bbellzze, bellis-
occhiali da vista. simo | vinne n faciolto de li stte bbel-
bbeciamlla, s.f., besciamella. lzze, rigoglioso | (mdd. scherz.) che ~ a
bbcio, s.m., 1. miope. 2. strabico. 3. bbve l brdo ma la tazza! || prov.: vale
dagli occhi di forma o colore differente. ppi la simpatia che la ~.
4. dallocchio velato. 5. cieco. bbellssema, agg., (raro) bellissima.
bbednte, bbidinte1 (rust.), obbidinte bbllo: (chiapp.) bblla! cme l culo
(rust.), s.m., bidente. de la padlla | m vne l ~! | cco, ~
bbedovino, bbeduvino, s.m., 1. beduino. che ffatto | arranciato alla bblle
2. (fig., dispr.) persona dappoco. mmjjo, in qualche modo | ~ che ito,
bbeduvino: bbedovino. finito | lu v li s ~!, vedi quanto sei
bbefana, s.f., 1. personaggio immag. con bello | ti f ~!, (antifr.) ti aggiusto io | te
aspetto di vecchia ripugnante || mdd. ve- fanno ~! (iron., rif. alle spese proces-
dmo che cce prta la ~, come si risol- suali da sostenere) | ce crescvono du
ver la cosa. 2. (dispr.) donna nubile. 3. bbllrbere | crte bblle savojjarde! |
anziana bisbetica: che ~ quelve! 4. Epi- ad m br tsta de cazzo | llha bblle
fania: pe la ~ famo fsta. mmagnato | ~ che mmanco a ffallo cu
bbefatrfio, s.m., (raro) brefotrofio. le mano | m bellmo | che bbl fijjo!
bbefrco: bbifrco. (sviluppato, sano) | chjapp na frega-
bbgge, agg., color beige. tura bblle bbna | smo bblle!, (an-
bbeggi: bbiggi. tifr.) poveri noi! | s mmsto l vistito ~,
bbeggna, s.f., begonia (Begonia ssp.). della festa | f bbellino e bbelltto, far
bbelncia, s.f., 1. bilancia || ~ (m), loc. moine false || avv., 1. molto: ~ granne,
avv., in bilico: arimanssemo ~ cul car- abbastanza grande | na dnna ggi
rtto || dim. bbelanctta. 2. stadera. 3. bbllanziana | crte fasce bblle
mazzacavallo, congegno per sollevare grsse | lladra rivata ~ s. 2. tran-
la paglia e fare il pagliaio. quillamente: ~ di ntte, zzitto zzitto
bbelardino, antrop., Bernardino. carc ss. 3. con cura: mtte ~ da parte
bblla, s.f., 1. partita di spareggio, per de- le piante de cipccia || prov.: pssa ~ e
Vocabolario
177

ccumpar, fa la bbarba al venard | nedizione. 2. (euf.) accidente: te pijje na


chi ~ v ccompar, quarche mmale ha ~ a ppide pare! (quando giacerai mo-
dda soffr | chi ~ smpre, nun ~ mae rente sul letto) | vi pssa pijjavve na ~!
| chi nnasce bblla, nun nasce pove- bbnna, s.f., benda.
rlla. bbenn: abbenn.
bbelloll, avv., 1. molto lontano. 2. in et bbenvinuto, bbinvinuto, agg., benvenuto.
avanzata: ppure lue sta ~. bbenvol, v. tr., benvolere: llha pprso a
bbellzzo, agg., belloccio. ~, n zimpata | ad bbenvorzuto da tutte
bbenano: che sse de ~?, sei stupido? | ra l pi bbenvuluto de li mastre.
bbenarzato, inter., (iron.) forma di saluto, bbnze, s.m. pl., (infant.) bastoncini usati
che si rivolge a chi si sia da poco alzato nel gioco della lippa: ggiocama
dal letto. mmazza e ~.
bbendeddo, s.m., abbondanza. bbenina, bbinina, s.f., (fig., scherz.)
bbne, s.m., 1. bene: li vle m bn del- vino.
lnema, lo ama moltissimo | te pijje m bbeninaro, bbininaro, s.m., 1. addetto
~! | annamo di bbnim mjjo. 2. (arc.) ad un distributore di carburanti. 2. (fig.,
orazione: ve dir m p de ~ pe li pri euf.) ubriacone.
mrti || prov.: chi tti v ~, ti fa ppiagne; bbezza, bbevzza, s.f., (scherz.) vino.
chi tti v mmale, ti fa rride || avv.: va bberclla, bberglla, s.f., 1. strega. 2.
bb, cannar io | bbn arrivato! | llva prostituta.
strillate ~ ~, li aveva sgridati severa- bbergamna, s.f., pergamena.
mente. bberglla: bberclla.
bbened, abbened, abbinid, bbinid, v. bberlicche, mberlicche, s.m., 1. (scherz.)
tr., benedire: llha mmannata ffasse ~ | diavolo || f ~ e bberlcche, beffare. 2.
pzza ~!, inter. di meraviglia e augurio (infant.) essere pauroso immag., babau:
| (mdd. scherz.) l Zignre te bbenedica, si nun sta bbno, chjamo ~ (detto ad un
co la crste la mollica! || Forme: Ind. bambino).
pres. 1 bbenedscio; 4 bbenedicmo, bberlingccio, s.m., personaggio di car-
bbenedimo; 6 bbenedsciono | fut. 3 nevale: pro ~!
bbenedisciar | P. pass. bbeneditto, bbi- bberlcche, vd. bberlicche.
nidtto. bberlcco: bbrillcco.
bbenemmjjo, loc. avv., tranquillamente: bbernardne, s.m. pl., (scherz.) occhiali
camminavo ~, quanno me casc ad- da vista.
dsso | si mise a ppisci ~ addssal bbrta1: s na ~ fedle (ad un ingenuo che
muro. si fida troppo di altri).
bbenest, s.m., 1. tranquillit, benessere: bbrta2, s.f., (gerg.) tasca: mtte m ~, in-
ffinito l ~ | te puzza l ~, n te contnte tascare.
mae. 2. benestare, permesso. bbertllo, s.m., 1. antrop., Bertoldo. 2. in-
bbenevulnza, s.f., benevolenza. dividuo sciocco.
bbenfatto, agg., corretto || avv., con vi- bbrva, s.f., belva.
gore: le facile prseno l via ~, comin- bberzajj, v. tr., bersagliare.
ciarono a crescere rigogliosamente. bberzajjre, bberzallire, s.m., 1. bersa-
bbenidizzine, bbinidizzine, s.f., 1. be- gliere | bberzajjra (a la), loc. avv., alla
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
178

bersagliera, rapidamente. 2. (fig.) indi- | bbva ddiggiuno | bbva ppizzo, ac-


viduo aitante: ncra m ~ a ottan- costando alla bocca lapertura del reci-
tanne! piente | bbva ggarganlla, a ttnfo,
bberzajjo, s.m., bersaglio. bere senza accostare il recipiente alla
bberzallire: berzajjre. bocca | bbve, bbe? | si ssattacca ~, n
bberzcolo: bbirzcolo. ze finisce ppi col callo. ppggio |
bbescino: bbiscino. mdd. ha bbeuto llacqua de la Palan-
bbesogn: gna. zana (rif. a forestiero che decide di sta-
bbesgno, s.m., 1. bisogno, necessit ma- bilirsi a Viterbo) | t, bbvece n
teriale: qusto succedva prima, quanno quartino! | mann a ~ man quarcuno,
che la ggnte avva ~, channvono a burlare, dar ad intendere | dille de s e
rricerc (rif. alle condizioni economi- ddalle da bbve! || prov.: se ttu bbve m
che) | cu qqulle linzla de cnepe bicchjre de vino, stae luntano dal m-
manco cra di ~ che ssi grattsseno, deco e l becchino || Forme: Ind. pres. 2
non era necessario. 2. defecazione: ve- bbve 4 bbevmo | impf. 1 bbivivo; 3
dve l fijje tutta ff l ~ pe strada. bbeva, bbeviva; 4 bbevvomo; 6 bbiv-
bbestemmi: bbiastem. vono, bbivveno | perf. 3 bbev; 2 bbe-
bbestnto, s.m., personaggio immag. di vste; 3 bbev, bbiv; 4 bbevssemo; 6
una favola senza fine. bbevinno | fut. 1 bbevar; 2 bbevarae; 3
bbstia, s.f., animale domestico equino o bbevar; 4 bbevarmo; 5 bbevarte; 6
bovino: na ~, che mmzzeca e ttira bbevaranno | Imper. 2 bbve | P. pass.
carce. bbeto, bbuto | Ger. bbevnno || s.m.,
bbtta, ipoc., Elisabetta. vino.
bbttala, bbttela, s.f., 1. bettola: annava bbevanna, bbivanda (raro), s.f., bevanda.
ma li bbttele || dim. bbettolino. 2. (fig.) bbevarasse: abbevarasse (vd. abbe-
chiacchiericcio. 3. (fig.) confusione, var).
caos. bbevarccio, agg., 1. bevereccio. 2. bevi-
bbettalmme, bbettelmme, top., Be- bile.
tleem || s.f., (scherz.) bettola: ann m ~, bbevarllo, s.m., 1. luogo del fosso dove
allosteria, a bere. si dissetano gli uccelli: sannava ccc-
bbttela: bbttala. cia al ~ co la rte. 2. (fig., scherz.) bet-
bbettelmme: bbettalmme. tola.
bbettleca, s.f., betonica (Betonica offi- bbevarne, s.m., beverone.
cinalis L.). bbve: bbva.
bbetasse: abbitasse (vd. abbit). bbever: abbevar.
bbeta, bbta, s.f., bevuta. bbeveratro: abbeveratro.
bbva, bba, bbve, bbvere (raro), v. tr., bbvere (raro): bbva.
bere: e ddalle a bbva, che ccha sste! bbeverino, s.m., offerta di vino: al fac-
| annama ~ na fojjtta! | bbvese n chine l ~ a Ffuntana granne lo passava
quartino | vna ~ cu nnue! | bbve! | se l cnte Fane.
bbve na dga quelue, beve molto | bbevicchj, v. intr., (scherz.) sbevazzare.
bbva sslo, da solo | li dava da ~ | bbevzza: bbezza.
pass dda ~, portare da bere agli operai bbiacino, sopr.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
180

bbiacinta, antrop., Giacinta. bbicicoltta (arc.), bbicicultta (arc.),


bbicio, antrop., Biagio. bbicigltta, s.f., bicicletta: na curza de
bbiada: (gerg.) d la ~, superare, vincere. bbicigltte, una corsa ciclistica.
bbianchira, s.f., biancheria: ~ pi sstto, bbicicultta (arc.): bbicicoltta (arc.).
biancheria intima. bbicigltta: bbicicoltta.
bbianco, agg., 1. sterrato: pijja na strada bbcio, agg., 1. bigio, grigio: l frate ~. 2.
bbianca, tutta mporvarata. 2. dalla car- rosato, di vino.
nagione chiara, non abbronzata: ~ cme bbicca, s.f., bicocca.
n znnero. bbidinte1 (rust.): bbednte.
bbiancne, s.m., 1. variet di fico. 2. ca- bbidinte2, agg., ubbidiente.
stagna immatura. bbidon, v. tr., (gerg.) truffare.
bbiasimato: (prov.) cavallo ~ llariluce lu bbida, bbita, bbitala, s.f., 1. bietola
plo (le persone calunniate trionfano (Beta vulgaris L.). 2. bietola da costa
spesso con il loro comportamento cor- (Beta vulgaris cycla L.) | bbitala sar-
retto). vteca (Rumex crispus L.): la ~ cha la
bbiastem, bbestemmi, bbiastim, fjja ppi cciuca.
bbiastimi, v. tr., bestemmiare: bbiaste- bbille, n. di unantica torre di Viterbo:
mava cme naterano | bbiastima cme sam ~, san Biele.
n turco. bbita: bbida.
bbiastma: bbiastima. bbitala: bbida.
bbiastima, bbiastma, s.f., bestemmia: bbietolne, s.m., buono a nulla.
sta dd n zacco de bbiastime. bbifana, s.f., Epifania, soltanto nel prov.:
bbiastim: bbiastem. la ~, tutte le fste li prta via.
bbiastimamnto, s.m., (raro) il bestem- bbfara, bbfera, s.f., (scherz.) naso
miare. grosso.
bbiastimi: bbiastem. bbfera: bbfara.
bbato: bbeato. bbiferaro, s.m., suonatore di piffero.
bbibbar, bibber, s.m., biberon. bbiffa, s.f., 1. paletto o segnale di canne
bbibber: bbibbar. incrociate, messo come punto di riferi-
bbibbriotca, s.f., biblioteca. mento, per squadrare un terreno. 2. se-
bbica, s.f., catasta quadrangolare di co- gnale di divieto di busca (canna con
voni. tabella, piantata in terra). 3. canna in-
bbicchjre, s.m., 1. bicchiere: ll, famo l crociata posta sul campo incolto altrui
~ de la staffa!, suvvia, beviamo un ul- come segnale di derisione: passato l
timo bicchiere di commiato || prov.: venticinquaprile se piantava la ~, sab-
pco e spsso e l ~ pino || vezz.: bbic- biffava la vigna, ce se mettva na ~
chjertto: bbevmo n antro ~ nzime! 2. arta, na canna anche n cannne du ag-
isolante di maiolica che sostiene i fili giuntate, pe ccojjonlla. che navvono
della linea elettrica || bbicchjerino, sopr. ncominciato a llavor la trra chra
|| accr. bbicchjerne, portalume della tutta sda.
macchina di Santa Rosa. bbiff, abbiff, ambiff, imbiff, v. tr., 1.
bbicco, s.m., becco (solo in una battuta di picchettare il terreno, segnandolo con le
favoletta): mstre l ~. biffe. 2. piantare sul terreno incolto al-
Vocabolario
181

trui, per derisione, una canna incrociata: bbijjetteria, s.f., biglietteria.


bbiffvono le terrne, se la vigna pi bbijjtto, s.m., biglietto.
ssam Marco ra ncra sda | sambif- bbijjettne, s.m., banconota.
fava dppo l venticinquaprile pe ccoj- bbilanci, v. tr., equilibrare un carico.
jonlla. bbilanciaro, s.m., bilanciaio.
bbifrco, bbefrco, s.m., bifolco, operaio bbilancino, s.m., 1. trapelo; quadrupede
che ara la terra con i buoi || dim. bbifor- supplementare, messo a lato del princi-
chtto || agg., (fig.) rozzo, maleducato. pale || ~ (a), loc. avv., a) al seguito:
bbiforne, s.m., persona dal grosso naso. quarche ffijjo sattacca ~; b) a ufo. 2.
bbigantne, s.m., 1. vagabondo. 2. im- (fig.) persona di aiuto.
pertinente. bbilancine, s.m., 1. grande stadera per
bbiggi, bbeggi, s.m., bigi. grossi pesi, con un gancio al posto del
bbightta, s.f., calesse leggero a due piatto (durante la pesatura, due persone
ruote trainato da cavallo per trasporto di tengono sulle spalle il bastone infilato
persone. nel gancio del braccio). 2. rete quadra o
bbigna (rec.): gna. rettangolare da pesca, tenuta aperta da
bbign, s.m. inv., (fig., scherz.) deiezione due aste incrociate.
umana: crte ~ chi ancra fumveno. bblia, bbilla1, s.f., tortore; bastoncino
bbigonzggene, s.f., stupidit. torto, usato per serrare le legature delle
bbigonzaro, s.m., artigiano che confe- some sul basto: la ~ sinfilava ma la
ziona bigonce. crda di la susta.
bbigonzata, s.f., contenuto di una bigon- bbilla1: bblia.
cia. bbilla2, s.f., tacchina || imprec.: prca ~!
bbigonztto, s.m., 1. (raro) girello con bbillaro, agg., predatore di tacchini: farco
ruote entro il quale si introduceva il ~, nibbio (Milvus migrans Boddaert).
bambino, perch imparasse a muovere bbillzza, s.f., bellezza || sopr.: tranchde
i primi passi. 2. vinello fatto con i grap- di ~.
polini spigolati e pigiati nella bigoncia. bbillo, s.m., tacchino (Meleagris gallo-
bbigonzit, s.f., (raro) stupidit. pavo L.) || dim. bbilltto || ~ (l), sopr.
bbignzo, s.m., 1. bigoncia: prepar le bbilnna (la), sopr.
bbignza pi sdivign || ~ scarcarllo, bi- bbimbrul: vimbrul.
goncia dal fondo apribile per il trasporto bbinanche: abbenanche.
del letame sul campo || accr. bbigon- bbingalle, s.m. pl., bengala.
zne. 2. vinello fatto con i grappolini bbinid: bbened.
spigolati e pigiati nella bigoncia: famo l bbinidica, inter., espr. di gioia o augurio.
~ del buarro. 3. (fig.) individuo stu- bbinidizzine: bbenidizzine.
pido. 4. (fig.) individuo credulone || bbinificnza, s.f., beneficenza.
agg., (fig.) stupido || Forme: pl. bbi- bbinifcio, s.m., beneficio, vantaggio.
gnza, bbignze. bbino, antrop., nellespr.di rifiuto: la fava
bbigudino, s.m., bigodino. de ~! (vd. fava).
bbijjardino, s.m., (rec.) calcio-balilla. bbinzza (la), sopr.
bbijjardo, s.m., biliardo. bbinvinuto: bbenvinuto.
bbijjettaro, s.m., bigliettaio. bbinina: bbenina.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
182

bbininaro: bbeninaro. bbscoro, s.m., 1. zipolo che sinfila nel


bbicca, s.f., chioccia: mttelo stto la ~! rubinetto della botte. 2. (fig.) individuo
(espr. iron. rif. ad orologio, attrezzo o strano. 3. (fig.) tizio.
macchina che funziona male). bbisest, v. intr., 1. essere bisestile (del-
bbinno, agg., biondo. lanno di 366 giorni, il cui mese di feb-
bbisema, s.f., (dispr.) minestra collosa. braio di 29 giorni): stanno bbissta.
bbirbaccine, s.m., birbante, furfante. 2. esercitare influenza negativa (detto
bbirbzzia, s.f., 1. furberia. 2. malizia. dellanno bisestile).
bbirbizziso, agg., furbo. bbissto, agg., 1. bisestile. 2. poco propi-
bbirbonfuttuto, s.m., mascalzone. zio, infausto.
bbirllo, s.m., 1. verricello; rullo di legno bbisogn: gna.
dal diametro di circa 20 cm., con due bbisognanno: abbisognanno.
scanalature alle estremit, per farvi pas- bbisnto: sbisunto.
sare le corde, e con buchi dove si intro- bbisorfito, s.m, ipofosfito, usato per con-
ducono due robusti bastoni o pioli di servare il vino: sa dde ~ sto vino.
ferro con un anello in cima ( posto bbisse, s.m., bis: h ffatto l ~ da quantra
sulla parte posteriore del letto del carro bbna, ne ho preso unaltra porzione
agricolo, per tirare e stringere le corde (rif. a pietanza) || inter., bis!: ~, llarivo-
che assicurano il carico). 2. tendifilo; lmo!
piolo di legno, per tendere il filo di ferro bbistcca, s.f., 1. bistcca. 2. bestia
sul filare || dim. bbirilltto. magra.
bbiricinguela, s.f., altalena posta in bi- bbisteccne, s.m., (fig.) spilungone.
lico su un appoggio. bbistemmiatre, s.m., bestemmiatore.
bbiriccola: bbriccola. bbistiame, s.m., bestiame.
bbiriccolo: bbriccolo. bbistnno, agg., bistondo.
bbirignccolo, s.m., gonfiore. bbitrzolo: bbrotzzolo.
bbirnacca, cogn., Bernacca (meteorologo bbitorzolso, bbritozzolso, agg., 1. con
della TV). bernoccoli. 2. ruvido.
bbirra: tutta ~ (a), ad alta velocit. bbittina: vettina.
bbirrcchjo, s.m., 1. vitello di un anno bbitu: abbitu.
non castrato; torello. 2. (fig.) ragazzo bbituarmnte, avv., (citt.) abitualmente.
tarchiato. bbu, inter., voce per incitare un cavallo.
bbirzcolo, bberzcolo, bbrizzcolo, s.m., bbiulla, s.f., movimento ondeggiante || pl.
bisegolo, lisciapiante; arnese di bosso o bbiulle: f le ~, a) ondeggiare, barcol-
di altro legno duro, usato dal calzolaio lare: quanno sarza, llaquilne fa le ~;
per levigare e lucidare suole e tacchi. b) correre zigzagando; c) prendere
bbisbijj: sbisbijj. curve strettissime con un veicolo; d)
bbisbocciata, s.f., 1. baldoria. 2. festa tra procedere con andatura barcollante: ra
amici. mbraco frcio, facva le ~ pi la strada.
bbscia dacqua, s. f., vipera dacqua, bi- bbta: bbeta.
scia dal collare (Natrix natrix L.). bbivanda (raro): bbevanna.
bbiscino, bbescino, s.m., garzone del pa- bbiocggene, bbiochera, s.f., bigot-
store o del vaccaio || dim. bbiscinllo. teria.
Vocabolario
183

bbiochera: bbiocggene. bboccccia, s.f., sapore sgradevole la-


bbico: bbigo. sciato in bocca.
bbiocume, s.m. coll., (dispr.) gruppo di bboccajjne, s.m., persico trota (Microp-
bigotti. terus salmoides Lacpde).
bbiga, s.f., bigotta || accr. bbiogna. bboccale, s.m., misura di capacit pari a
bbigo, bbico, s.m., bigotto || litri 2.
bbigo farzo, ipocrita || l ~, sopr. bboccaltta, s.f., (raro) apertura nellorto
bbl, inter., puah!, espr. di disgusto. per lafflusso e il deflusso dellacqua di
bblcche, s.m., catrame: c ncra l nm- irrigazione.
mero scritto cul ~ sul muro dil casale. bboccaltto, s.m., piccolo recipiente di
bblocchtto, s.m., pezzo squadrato di tufo terracotta monoansato per vino.
per costruzione. bboccalne, s.m., nappo con cui si tra-
bb, inter., bah!, non so, chiss: ~, va vasa lolio.
ssap || onom., bum! (voce per impau- bboccanra, s.m., (arc.) fucile.
rire un bambino). bboccatne, s.m., colpo inferto a mano
bbbba, sbbba, s.f., 1. brodaglia. 2. mi- aperta sulla bocca altrui.
nestra distribuita ai poveri. bboccatura: abboccatura.
bbbbo, s.m., (infant.) essere pauroso bboccettccia, s.f., fiala.
immag., babau. bbocchjja, s.m., chi parla a voce alta.
bbobbol: bbubbol. bbcchese, s.f., boxe.
bbcca: ssa de ~ fina, schifiltoso | cha bbocchesire, s.m., pugile.
ffatto la ~, ci avvezzo | bbevmo n bbocchtta, s.f., apertura nellorto per
gocctto ggiusto pe rrifasse la ~ | rri- lafflusso e il deflusso dellacqua di ir-
masto a ~ spalangata | li scarpe a ~ rigazione: ne lo spartitre sprono le
aprta, con la suola staccata | ~ de bbocchtte || dim. bbocchettccia, pic-
mmrda! | ~ de fgna! | ~ de frgna: a) cola apertura accanto alla bocca del
bambino (in tono scherz.); b) (dispr.) in- forno, attraverso la quale silluminava
dividuo dappoco: sto ~ de frgna! | ~ linterno con un pezzo incendiato di
scrta, chi mangia poco, con ricerca- legna, per controllare il pane in cottura.
tezza | ~ spiciata, individuo schizzinoso bbocchinara, s.f., (triv.) fellatrice, donna
| n fijjio guvernato a ~ mia che vve, nu- che pratica il coito orale.
trito regalmente | ~ pina (a), loc. avv., bbocchino1, s.m., piccola apertura ac-
in grande misura: dppo s uscite fra ~ canto alla bocca del forno, attraverso la
lletrusche, sono diventati di moda | ~ quale silluminava linterno con un
bbaciata (a), loc. avv., facilmente || ~ (a pezzo incendiato di legna, per control-
mma), loc. avv., freddamente || prov.: lare il pane in cottura.
~ nta nun disse mae di n | ~ nta e bbocchino2, s.m., (triv.) fellazione, coito
cculo strappato (di chi spreca e pensa orale praticato dalla donna.
solo a mangiare) | si la ~ ride, la bbrza bbccia: (prov.) l velno sta ne la ~ pc-
piagne | m ~ chjusa n cntrono msche cola.
|| ~ de lo stmmoco, cardias || ~ de lupo, bboccino, bbuccino, s.m., 1. pallino (nel
bocca di lupo (Melittis melissophyllum gioco delle bocce). 2. (fig.) capo, cer-
L.). vello: te ggira l ~?, sei matto? | se mme
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
184

ggira l ~, ci v, se mi viene lestro | se- bbco: bbcio3.


cnno cme le ggira l ~. bbocco: bbajjcco.
bbccio, s.m., (infant.) ncciolo che si ti- bbffice, agg., 1. soffice: n drce bbllo
rava nel gioco del castllo. ~. 2. di belle forme: varda qulla re-
bbcciolo, s.m., boccio di fiore. gazza, bblla ~.
bboccine, s.m., grossa bottiglia da vino, bbjja, s.m., 1. boia. 2. (fig.) terzo ope-
della capacit di 2-3 litri: c dda d che raio di aiuto, per riuscire a caricare un
l ~ del vino num mancava mae. oggetto pesante sul basto: ce volva l ~,
bbcco: bbajjcco. ajjutava pe dd ss l bignzo. oppura-
bbccola, s.f., cappello metallico cilin- mnte se mtte um puntllo. 3. persona
drico, che protegge lestremit della te- crudele: ad pprpio m ~ || prco ~!,
stata della sala nel carro. inter., maledizione! || agg., 1. cattivo. 2.
bboccolaro, s.m., fro duscita dellacqua ingrato: n lavro ~ || pegg. bbojjccia |
in una vasca di macero per la canapa. bbojjaccine.
bbccolo, s.m., buccolo, ricciolo di ca- bbojj: abbjja.
pelli. bbojjara, bbojjera, s.f., 1. mascalzo-
bbocconcino, s.m., pasto antimeridiano nata. 2. delitto.
dei braccianti, che era costituito da bbojjata, s.f., 1. mascalzonata. 2. lavoro
zuppa di pane e vino con cipolla: se fa- male eseguito.
cva l ~ na crtora. bbojjera: bbojjara.
bboccne: magn m ~, fare uno spuntino bbojjicame: bbullicame.
| lass l ~ di la verggna, avanzo nel bblla, s.f., 1. carbonchio, malattia inte-
piatto | nun parl cul ~ ne la bbcca, stinale delle vacche. 2. occhio di pa-
sinn te strzze! | co sti discrzi li fae vone, malattia dei pomodori.
arimpne l ~ | s llevato l ~ da la bboll, v. tr., ingannare.
bbcca, pi ddallo ma sso | d l ~, av- bbollata, s.f., 1. porzione limitata di ter-
velenare | bboccnavvelenato, (fig.) reno di qualit diversa dalla circostante.
dispiacere || dim. bbocconcllo, bboc- 2. insieme di piante: na ~ drba ce cr-
concino, bbuccuncino. sce tra qulle piante.
bboccontto, s.m., 1. dispiacere: nha bblle, bboll, bbull, v. intr., 1. bollire:
ddovute mann ggi de bboccontte! 2. pi bbllono, pi sse ntsteno, l facile.
(dispr.) lavoro mediocre. 2. fermentare, di mosto: cra la tina
bbcio1, s.m., (infant.) essere pauroso pina dua, chi stava pi bbull. 3. gor-
immag., babau. gogliare: llacqua del Bbulicame lo
bbcio2, inter., bah!, non so, chiss. vde cme bblle. 4. ribollire per calura,
bbcio3, bbco, bbcio, s.m., 1. ano || f m del terreno. 5. (fig.) fremere di ostina-
~ cme nordentte a uno, superare, an- zione || Forme: Ind. pres. 3 bbullisce,
nientare lavversario | dajje mal ~! | bblle; 4 bbullimo; 6 bbllono | Ger.
(triv.) mal bco!, inter., nemmeno per bbollnno.
sogno! 2. (fig.) fortuna: (mdd. scherz.) bbolltta, s.f., bulletta.
bbcio di culo, ajjteme, famme sap bbollettaro, s.m., fabbricante di bullette.
chr! (rivolto a chi fortunato nel bboll: bblle.
gioco). bbollicchj, v. intr., bollire leggermente.
Vocabolario
185

bbolliclla, s.f., 1. bollicina daria. 2. bol- biere).


licina sulla pelle. bbonadeddio (a la), loc. avv., discreta-
bbollita, s.f., lavaggio della botte nuova mente: cme stae? ~.
effettuato con acqua salata bollente. bbonadnna, s.f., (euf.) prostituta: (im-
bbollito, bbullito, agg., bollente: lljjo ~ prec.) bbrutte fijje de bbonednne!
| acqua bbollita. bbonafccia, s.f., disinvoltura.
bbollne, s.m., bullone di ferro. bbonafattra, s.f., benefattrice.
bbollre, s.m., 1. ebollizione: pijja l ~ | bbonafde (m), loc. avv., in buona fede:
ha llevato l ~ | ~ (a), loc. avv., in ebolli- sso llavar ddtto ~.
zione: llacqua gna che ssia ~. 2. fer- bbonagnnte, s.m., persona incapace,
mentazione || pl. bollre, sensazione di inetta.
calore: (scherz.) che cchae li ~, a st a bbonamrte: la compagna de la ~.
ffinstra spalangata cu sto frddo? bbonnema, s.f., 1. persona caritatevole:
bbolzense: bborzense. quarche ~ c ssmpre che ttajjuta. 2.
bbolzica, s.f., vescica di maiale, nella defunto: llha ffatto l mi nnno, ~.
quale si conservava lo strutto. bbonantte, inter., buonanotte!: ~ a li so-
bbolzicne, s.m., tosse ostinata, profonda. natre! | ~ Gges che lljj ccaro!
bbomb, bbomm, v. tr., dare la curvatura (detto per porre fine ad una conversa-
ad un oggetto || Forme: P. pass. bbom- zione).
mato. bbonapzza, s.f., (antifr.) cattivo sog-
bbombacine, bbambacine, s.m., gras- getto.
sone. bbonasga, inter., (scherz.) buonasera!
bbombaciuto, agg., obeso. (bisticcio con sga, masturbazione).
bbombard, bommard, s.f., bombar- bbonasra, inter., buonasera!: annave ar
dare: li bbombardnno la casa || Forme: Bujjicame e ~ (era tutto risolto) || tir.: ~
P. pass. bbommardato. ~, sffiete l naso, che cchae la cannla;
bbombisgno (a), loc. avv., alloccor- ~ bbonantte, che ddomane facma
renza. ccazztte.
bbombne, s.m., bernoccolo. bbonavjja, s.f., buonavoglia.
bbmma, s.f., 1. bomba. 2. (fig.) cappello bboncostume, s.m., buoncostume: la
a cilindro. squatra del ~ lo tne dcchjo.
bbomm: bbomb. bbond, inter., buongiorno!
bbommard: bbombard. bbongico, s.m., dichiarazione nel gioco
bbommercato (a), loc. avv., a buon mer- del tressette di possedere una combina-
cato. zione di carte che d diritto a punti ag-
bbompranzo, inter., saluto di augurio e giuntivi.
di commiato prima della seconda cola- bbongirno, bbungirno, inter., buon-
zione. giorno!: bbungirno, dott! | ~, sr
bbompr, inter., prosit!: ~ tte fccia! cur!, signor curato | ~, reg! da m
bbna grzzia, s.f., gentilezza: (antifr.) cch ggirno! | d.: l ~ se vda la mat-
che ~ che cchae! | (iron.) ~ de l mi ma- tina.
rito | quant? a la ~!, Quanto bbongustajjo, s.m., buongustaio.
costa? A suo gradimento! (dal bar- bbonfeca, s.f., bonifica.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
186

bbnise (m), loc. avv., di buon accordo: bbonmo, s.m., buon uomo.
mo spartito ~. bbonra (a), avv., di buonora: ~ hanno
bbonnante: abbonnante. da sse a ccasa, di ritorno | parte a la
bbonnnzia: abbonnanza. mattina ~ | rivngo ~, rincaso presto | la
bbno, agg., 1. capace: n ~ manco a mattina ~ passvono col cmbolo, a
cccese n vo, drnto casa nun za ff svejj la ggnte pann ffra, in cam-
gnnte. 2. buono: trpp ~!, buonis- pagna | (antifr.) ~ te presnte!, cos tardi.
simo | ~, s! arrsto! (antifr.) | ~ cme n bbonrdine (m), loc. avv., in buon or-
angioltto | na cristiana bbna cme la dine: se nannamo ~.
mullica | sse ~!, sii buono! | quanto me bbonumre, s.m., buonumore.
sa bbna!, quanto mi piace! (di ragazza bbonuscita, s.f., buonuscita: ha pprso na
procace) | (inter.) bbne ssanto! (ai bblla ~.
bambini che starnutiscono) | dde bbonviggio, inter., buon viaggio! (anche
bbna abboccatura, di facile contenta- utilizzata per troncare un discorso, che
tura | num me sa ~, non mi piace | llha comincia a suscitare fastidio o per cui
ccmprato pe ~ | e llva trve bbne!, non si ha interesse).
(iron.) aveva trovato le persone migliori bbonzaraco: porzarago.
| pjjalo cu le bbne!, usa con lui le bbonznzo, s.m., buonsenso: ce v ppure
buone maniere! | vnne a bbm mer- m p de ~ ne li cse.
cato, a buon mercato | quant ~, l ge- bbonzervito, s.m., benservito: jjha ddato
lato de Pionno! (grido pubblicitario di l ~.
venditore) | bbn Natale! | bbne fste! bbonzignre, s.m., (raro) monsignore.
|| bbna (a la), loc. avv., alla buona: n bborccia, bburccia, bburrccia, s.f.,
cristiano ~ | tcca f ~ tra nnue || a Vve- borraccia.
tralla n bbno manco l vnto (blas. bborbott: sborbott.
pop.) || prov.: ne la bbtte ciuca, c l bbordllo, s.m., confusione.
vino ~ | tutte bbne le mi castagne: chi bbreco, agg., borico.
ffrace, chi sbucate e cchi ccollcchjo | bbrgo longo, odon.
chi ttrppo ~, passa pe cojjne. 3. ab- bborgon, sopr. || well.: abbzza e ssa
bondante: m mse ~ ormae. 4. propi- bbno, dicva Bborgon.
zio: ce v la luna bbna, pe ttajj bbrra, s.f., brra; miscuglio di crini e
llegname e le canne | sta ttnte quann peli animali, con cui si fanno imbotti-
bbna la luna! 5. riscaldato al punto ture.
giusto (rif. al forno a legna): l frno bborrggene, bborrggine, bburrg-
ncra n ~. 6. potabile: sar bbna gene, s.f., borragine (Borrago officina-
stacqua? 7. bonario || s.m., cosa buona: lis L.).
sul pi ~, part | ad m pco de ~ | m bborrggine: bborrggene.
vne l ~! || avv., bene: jje facva ~, gli bborripso, inter., buon riposo! (augurio
giovava | la pace dil pase mmjjo e fatto prima di andare a coricarsi).
ffa ppi ~ || ~ (di), loc. avv., per fortuna: bbrza, s.f., 1. borsa. 2. (fig.) scroto ||
~ chi l mulinare reno tutte vcchje | ~ dim. bborztta || pl. bbrze, occhiaie
chi llotombbele nun creno | c ~ nere.
che m pive, senn addio grano. bborzggene, s.f., 1. bolsaggine. 2. do-
Vocabolario
187

lore alla milza. 3. debolezza, spossa- ccincia e lo lassa qqul m (di vigna
tezza. trascurata) | mdd. na ~ e na trta, mo
bborzarlo nro, s.m., borsanerista. finito (di cosa fatta in fretta) | d na ~ a
bborzarlo, s.m., borsaiolo. lo sinale, fare cose in fretta e male | re-
bborza, s.f., bolsaggine. man pprna a la prima ~, ingravidarsi
bborzdine, s.f., bolsaggine. al primo rapporto sessuale || prov.: na ~
bborzellino, s.m., borsellino. al crchjo e nantra ma la dga (consi-
bborzllo, s.m., 1. borsellino. 2. sacchet- glio di giudicare in maniera equilibrata).
tino di stoffa che i bambini, durante il 2. detonazione: h ntso du bbtte lun-
periodo delle feste natalizie, portano ap- tano. 3. volta: sta ~ nun ce vne | qulla
peso al collo per riporvi le mance. sra fu la ~ bbna || ~ (tutta na), loc.
bborzna, top., Bolsena | s rivato a ~, avv., a) improvvisamente; b) allo stesso
detto a chi tossisce, con gioco di parole tempo || bbtte, s.f. pl., busse: ann a
con bborzggene (3). ffin a ~ | si lo chjappa, lo fa nnro de ~
bborzense, bbolzense, s.m., abit. di la su m || dim. bbottarlla, frecciata al-
Bolsena || agg., bolsenese. lusiva, ironia pungente.
bborztta, s.f., (fig., infant.) scroto. bbottccia, s.f., lavoro eseguito alla me-
bbrzica, s.f., gozzo di uccello. glio: frza, dajje m p na ~!
bborzica: bburzica. bbottccio1, s.m., vecchia botte utilizzata
bborzico, s.m., galla dellolmo. per mettervi a bagno le pelli da con-
bbrzo, agg., 1. malato di enfisema pol- ciare.
monare cronico (di cavallo). 2. asma- bbottccio1, s.m., 1. caduta rumorosa. 2.
tico, che respira affannosamente. 3. ostruzione che si forma in un tubo. 3. ri-
debole. 4. (fig.) ottuso, privo di taglio gonfiamento della pelle. 4. purulenza,
(detto di coltello o altro arnese da ta- formazione di pus in una piaga: ha
glio). 5. (fig.) arrotondato, convesso ffatto ~.
(nel taglio): la sctola dvsse bbrza, bbottagne, s.m., tonfano, punto pro-
challra non ze spacca, cha ppi fondo nel letto del fosso.
nnrbo. bbottalccio, s.m., primo getto impetuoso
bboscajja, s.f., boscaglia. di vino dalla botte.
bboscarlo, s.m., (raro) boscaiolo. bbottalne, bbuttalne, s.m., 1. getto
bbssolo, bbsselo, bbssolo, s.m., bbs- dacqua. 2. n. di un fontanile nel centro
sela (raro), s.f., bosso (Buxus sempervi- abitato.
rens L.). bbottarlla, s.f., paralisi leggera.
bbstone, s.m., boston, valzer lento. bbottaro, s.m., bottaio.
bbtala, s.f., botola. bbottatrippe, s.m., operaio pulitore di
bbtta, s.f., 1. colpo: (d.) gni ~ na tcchja trippe che lavora al mattatoio: Dichi-
(di azione decisa) | na ~ mastra, colpo dne facva l ~ allammazzatro.
sicuro | ha avuto na bblla ~ (di chi bbtte (a), loc. avv., a mo di botte: ruz-
stato colpito da malattia) | ann a ~ si- zol n rbero ~.
cura, a colpo sicuro | f na csa a ~ bbottga, bbuttga, s.f., 1. negozio (spec.
calla, senza por tempo in mezzo | dajje di generi alimentari). 2. laboratorio arti-
na ~ a la mjjo | jje d na ~ a pprpa e gianale: la ~ da carzolaro || prov.: a la ~
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
188

stacce, a la fira vacce || dim. bbutte- bbraczzio, santo immag.


gccia, bbottegccia. 3. (fig., scherz.) bbracca, s.f., muta dei cani e dei battitori.
patta dei pantaloni: va n giro cu la ~ bbracciano: (gerg.) mttece llacqua de
aprta (non abbottonata). ~!, lavora sodo!
bbottegaro, bbuttegante, s.m., bottegaio. bbraccicata: abbraccicata.
bbottijja, bbuttijja, s.f., bottiglia || dim. bbrccio, s.m., 1. braccio || dim. bbracci-
bbottijjtta, bbuttijjccia | accr. bbottij- chtto, braccino, piccolo braccio di
jna. bambino || bbrccia strnche (a), loc.
bbottijjata, s.f., colpo inferto con una avv., con grande energia, da sfinirsi:
bottiglia. toccava lavor ~, snza arz la capc-
bbottijjeria, s.f., bottiglieria. cia | bbracctto (m), loc. avv., a brac-
bbottijjne, bbuttijjne, s.m., grossa bot- cetto, sotto braccio: chjppono via ~. 2.
tiglia da vino, della capacit di 2-3 litri. misura di lunghezza di tessuto pari a
bbottino, s.m., cesso. cm. 60.
bbtto, s.m., 1. colpo || ~ (de), tutta m ~, bbraccilo, s.m., 1. spranga di ferro, an-
tutto dum ~, tutto m ~, loc. avv., im- corata al muro, che serve per chiudere
provvisamente: me svejjae de ~. 2. de- il portone dallinterno. 2. branca della
tonazione: h ssintito m ~ da rppe l vite. 3. branca dellalbero.
vtre. bbrcia, s.f., brace: carna la ~ | famo du
bbottonara, agg., di pianta ricca di patate stta la ~ | mdd. casc dda la
gemme. padlla ma la ~, di male in peggio.
bbottne, s.m., 1. bottone: ma che ggio- bbrachjre, nellespr.: jje se smveno
camo de ~ de lgno?, scherziamo? 2. tutte le ~, (iron.) ci si scomoda tutto.
germoglio di albero. 3. gemma della bbracila, s.f., 1. facciola, ciascuna delle
vite. due strisce di tela bianca inamidata, che
bbovaro, s.m., boaro, guardiano di bo- scendono dal colletto sul davanti della
vini. tunica, portate oggi dai confratelli di al-
bbvo, s.m., bue: du bbva || agg., tradito cuni ordini religiosi. 2. (fig., scherz.) ta-
dal coniuge, cornuto || ~ (l), sopr. glio fatto sul volto radendosi: co la
bbvola, s.f., 1. scala a chiocciola. 2. tur- lamtta s ffatto na bblla ~.
bine. bbracne, s.m., dolce pasquale antropo-
bbozzata, s.f., sassata: l fijje se pijjvona morfo con uovo fermato sulla pancia,
bbozzate, si lanciavano sassate. confezionato per i bambini con la pasta
bbzzeli, s.m. pl., (raro) bozzoli. della pizza pasquale.
bbzzo, s.m., 1. sasso da murare. 2. in- bbrancata: dim. bbrancatlla.
volto di stoffa. 3. protuberanza. 4. (fig.) bbranco: e pp smo m ~, chi ppaura
persona maleducata || dim. bbozztto. c? | di qulle tmpe ccreno li ggnte
bbracaltto, santo immag.: la compagna a bbranche n campagna, mica cme
de sam ~ (detto di persone trasandate). gge || dim. bbranchtto.
bbracalne, sopr. bbrando, s.m., 1. falciata: cha m ~ largo,
bbracalne (a), loc. avv., a bracaloni: ad n farciatre de mistire. 2. striscia
prta le carzne ~. derba tagliata con un colpo di falce. 3.
bbracarlla (a), loc. avv., a bracaloni. insieme di spighe di grano, che ogni
Vocabolario
189

volta si afferra nel pugno mietendo. gemme della vite) | adra cme n ucllo
bbravo: s ss, fate le bbrave! | chi cce prso mal ~.
capisce ~ | (d.) a cchjacchjar smo bbrbbeco, agg., (lett.) biblico.
tutte bbrave || bravo (l), sopr. || prov.: bbriccola, bbiriccola, s.f., albicocca.
gnuno ~ a ccasa sua (sui presuntuosi). bbriccolo, bbiriccolo, s.m., 1. albi-
bbravne, s.m., gradasso: faca tanto l ~ cocco (Prunus armeniaca L.). 2. (raro)
e nvce casc ggi. albicocca. 3. (fig.) stupidone.
bbrcce, s.f. pl., sassi, ciottoli: tsto cme bbrifcchjo, s.m., 1. ignorantone. 2. scre-
le ~. anzato.
bbrcchjo, s.m., 1. cafone, zotico. 2. vil- bbrifcola: bbrefcola.
lanzone. bbriga: bbrga.
bbrecciolino, s.m., ghiaia minuta. bbrigata: (prov.) pca ~, vita bbata.
bbrefcola, bbrefgola, bbrefquela, bbrigattire, s.m., brigadiere.
bbrifcola, profcola, s.f., 1. favola: bbrijja, s.f., briglia: curre via a ~ scirta.
sariccontveno li bbrifcole a vvjja | bbrillantino, agg., limpido, senza impu-
la sae la bbrefquela del Bestnto? 2. rit (rif. a vino).
fandonia || Forme: pl. bbrefquele, bbri- bbrillarllo, agg., 1. tremolante: se ve-
fcole, profcole. dva la luce bbrillarlla. 2. limpido,
bbrefgola: bbrefcola. senza impurit (rif. a vino).
bbrefquela: bbrefcola. bbrillcco, bberlcco, s.m., ciondolo
bbrga, bbriga, s.m., personaggio doro, portato dalla donna appeso alla
immag.: chi cce va co sto tmpo? collana.
Bbriga? | e cchi llha vvisto? ~!, nes- bbrilluccic: sbrelluccec.
suno | ce pnza ~! bbrnnese, s.m., brindisi: li ~ pe n ze
bbregnamino, antrop., Beniamino || li contvono.
bbregnamine, sopr. coll. bbrinzccola: bbrenzccola.
bbrnna, s.f., 1. (gerg.) cibo. 2. (dispr.) bbrscia, bbrscia, s.f., (rec.) brioche.
roba: pijja s qqulla p de ~ che cc | bbrscola: bbrsquela.
varda, la gram ~ che cc! bbrsquela, bbrscola, s.f., colpo vio-
bbrenzccola, bbrinzccola, sbrinzc- lento, percossa.
cola, s.f., 1. colpo. 2. buffetto inferto bbritzzolo: bbrotzzolo.
con il dito medio, fatto schioccare con- bbritozzolso: bbitorzolso.
tro il pollice: m le d na ~. bbrvedo, s.m., (lett.) brivido.
bbrescatlle, s.m. pl., panie: vicinal bbrizzcolo: bbirzcolo.
fsso ce mbrescvono frustine de vn- bbrcca: (prov.) na bbrcca ntronata, va
chjo, pe cchjapp lluclle, le ~. ccentanne pi la casa (sulla salute delle
bbrsco, s.m., 1. vischio quercino (Lo- persone malaticce) || dim. bbrocchtta:
ranthus europaeus Jacq.). 2. pania mdd. bbatte le bbrocchtte, battere i
estratta dai frutti gialli del vischio quer- denti per il freddo || bbrcche (a), loc.
cino: se uno non corrva a mmttece l avv., a catinelle, in abbondanza (di piog-
~, le ruche passveno e mmagnveno gia).
tutte llcchje. bbucveno e lluva par- bbrocchtto, s.m., brocca smaltata da ca-
tiva (rif. ai bruchi che aggrediscono le mera.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
190

bbrccolo, bbrcquelo, s.m., 1. cavolo bbronino, s.m., bronzina, campanello, a


broccolo cimoso (Brassica oleracea forma di bubbolino, per animale dome-
var. botrytis L., suv. cymosa). 2. cavol- stico.
fiore (Brassica oleracea L.): me fa rri- bbrscia: bbrscia.
ven ss le bbrcquele de Natale, mi bbrotzzolo, bbitrzolo, bbritzzolo,
disgusta || bbrccole strascinate, broc- bbrutzzolo, s.m., 1. bernoccolo. 2.
coli lessati e ripassati in padella | ann a escrescenza indurita, che si forma sul
ffin a bbrccole strascinate, a) andare punto dove stato tagliato un ramo. 3.
in rovina; b) finire alle calende greche. gonfiore.
3. (fig.) individuo sciocco e lento: m bbrotozzolso, agg., 1. bitorzoluto, no-
pzzo de ~ || dim. bbroccoltto | accr. doso, con escrescenze (di pianta vec-
bbroccolne || Forme: pl. bbrcchele, chia): na vita bbrotozzolsa. 2. con
bbrccole, bbrcquele. protuberanze: cva n naso tutto ~.
bbrcquelo: bbrccolo. bbrr, inter., 1. voce esprimente paura e
bbrda, s.m., beverone. ribrezzo. 2. voce esprimente freddo. 3.
bbrodajja, s.f., brodaglia. voce per cacciare il maiale.
bbrodajjne, bbrodijjne, s.m., 1. beve- bbru, agg., bleu, azzurro.
rone. 2. brodaglia. bbruci: abbruci.
bbrodijjne: bbrodajjne. bbruciaculo, s.m., bruciore allo sfintere.
bbrdo: ann m ~ callo, sudare copiosa- bbruciato: abbruciato.
mente. bbrucine, s.m., (gerg.) debitore insol-
bbrodobm, ideof., imitazione del ru- vente.
more fatto agitando barattoli con sassi bbrucire, s.m., infiammazione, flogosi:
allinterno, per spaventare gli uccelli me snto n gram ~ de stmmaco, di-
sulle colture. sturbo gastrico per cattiva digestione.
bbrdola, s.f., acqua dei fagioli bolliti o bbrudubm, ideof., che imita il rumore
della lavatura dei piatti. di una caduta rumorosa.
bbrodolso, agg., liquido. bbrudumb, ideof., che imita il rumore
bbrodso, agg., (fig.) di vento caldo e di una scampanata.
umido. bbrugna, s.m., susina || Forme: pl.
bbronchdine, s.f., bronchite. bbrugna (arc.), bbrugne.
bbrnco, agg., 1. monco, menomato di bbrgnala, bbrgnola, s.f., 1. susina: le
un avambraccio o di una mano. 2. (fig., bbrgnele de la reggina (variet pre-
iron.) goffo nei movimenti. 3. (fig.) ca- giata). 2. (fig.) bussa, colpo, percossa.
gionevole di salute. 3. (fig.) sbornia.
bbroncne, s.m., ceppo dalbero rimasto bbrgnola: bbrgnala.
piantato nel terreno dopo il taglio. bbrugnoltta, s.f., frutto del prunalbo.
bbrontol, v. intr., 1. brontolare. 2. (fig.) bbrugnlo, s.m., colpo dato con le noc-
rumoreggiare sordamente: bbrntola l che sul capo altrui.
trno da luntano || Forme: Ger. bbron- bbrgnolo, s.m., susino, prugno (Prunus
tolanno. domestica L.).
bbroninara, s.f., sonagliera al collo bbrumba, bbumba, s.f., 1. (infant.) be-
delle bestie. vanda. 2. (euf. scherz.) vino: quarcuno
Vocabolario
191

cha l diftto de bbva trppa ~ e jje fa tale | pi ~ ddel dbbeto | bbrutta la


mmale. Maria de Mco! (imprec.) || ~ (de), loc.
bbrunchite, s.f., (rec.) bronchite. avv., sonoramente, con forza: se men-
bbruncopormonite, s.f., broncopolmo- veno ~ || ~ grugno (a), ~ muso (a), loc.
nite. avv., a) a muso duro, con durezza; b)
bbrungilo, bbrunlo, agg., brogiotto, con impegno ed energia: s mssa lla-
variet di grosso fico: ad ggentile cme vor ~; c) con aspetto severo e torvo ||
l fico ~. dim. bbruttarllo, malaticcio || l ~, sopr.
bbrunlo: bbrungilo. bbruttomale, s.m., (euf.) malcaduco, epi-
bbrusa, s.f., blusa || dim. bbrustta | accr. lessia.
bbrustto. bbruttonculo, s.m., 1. individuo scortese.
bbrusca, s.f., carbonella leggera per scal- 2. individuo odioso.
dini. bbu, inter., bum!
bbrusc: abbrusc. bbua, s.f., 1. (infant.) malattia: pro ciuco
bbruschtta, s.f., fetta di pane tostato, su de la su m, cha la ~!, ammalato. 2.
cui stato strofinato aglio, condita con (infant.) dolore.
sale e olio di oliva. bbatta, s.f., fandonia: ariccnta smpre
bruschino: abbruschino. crte bbatte grsse cme le case.
bbruscolina, s.f., brezza, venticello fre- bbattaro, s.m., fandoniere.
sco: stamane pzzicono le mano da la ~. bbubbol, bbobbol, bbubbul, v. intr., 1.
bbruscolinaro, s.m., venditore di brusco- tremare per il freddo. 2. brontolare: sta
lini. ssmpre a ~, chiss chi vvle, cosa
bbruscolino1, bbrusculino, s.m., 1. seme cerca.
di zucca abbrustolito e salato. 2. (fig.) bbbbola, bbubbolina, bbubbulina, s.f.,
bussa, percossa: sentarae le bbrusco- (scherz.) freddo intenso: che ~ stasra!
line! || Forme: pl. bbruscoline, bbruscu- bbubbolina: bbbbola.
line. bbubbolne, bbubbulne, s.m., borbot-
bbruscolino2, s.m., (scherz.) mitra vesco- tone.
vile. bbubb, onom., voce che imita labbaiare
bbrusculino: bbruscolino1. del cane.
bbrutgnola, s.f., 1. bitorzolo, gonfiore bbbbula, s.f., fandonia: mica areccnta
da contusione. 2. ammaccatura. bbbbule | n ce crde!, s ttutte bbb-
bbrutzzolo: bbrotzzolo. bule, non crederci!
bbruttabbna, bbruttebbna, agg., di va- bbubbul: bbubbol.
riet di pera. bbubbulina: bbbbola.
bbruttale, agg., brutale: la strufin m bbubbulne: bbubbolne.
mdo ~. bbuca, s.f., 1. buca || bbuche (a), loc. avv.,
bbruttebbna: bbruttabbna. a catinelle: pive ~. 2. insieme di patate
bbrutt (raro): abbort. prodotte da una singola pianta: se cava
bbrutto: lo vggo ~ na massa, in cattivo na ~ pe ccna. 3. incavo nel mezzo del
stato, malato | st ~, fare effetto sgrade- mucchietto di farina da intridere: co la
vole, dispiacere | par ~, rincrescere | ~ farina se fa pprima na spce de ~. 4.
cme la fame | ~ cme l peccato mor- ammasso di nuvole: c na ~ nra, me
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
192

sa che ppive prsto. 5. buco lasciato crte || prov.: cu le bbuce ce sampasta


nella siepe viva per passarvi attraverso: llria e cce se frma l trno. 2. leuco-
la ~ ma la fratta llatturvono co li nichia, macchietta bianca sullunghia ||
spine. pl. bbuce, pellicine ai lati dellunghia.
bbuc, v. intr., 1. bucare. 2. frugare con bbcia, s.f., buca || ha ffatto ~, ito a
un palo nel foro duscita della vasca, per vvto.
aprirlo. 3. infilare il rubinetto nella botte bbuciarda, s.f., lanterna del fontaniere.
|| prov.: pe ssam Martino, se bbuca la bbuciardlla, s.m., bugiardo abituale no-
bbtte del vino || bbucasse, v. rifl., pun- torio.
gersi. bbuciardo, bbuciardso, bbuciso, agg.,
bbucajjne, s.m., tonchio, piccolo cole- bugiardo || dim. bbuciardllo | accr. bbu-
ottero che aggredisce leguminose e ce- ciardne.
reali (Bruchus pisorum L.). bbuciardne, sopr.
bbucata, s.f., bucato, lavatura della bian- bbuciardso: bbuciardo.
cheria, fatta con acqua bollente e ce- bbcio: bbcio3.
nere: f lla ~. bbuciso: bbuciardo.
bbucataro, s.m., 1. stanzetta dove si fa- bbuci, s.m., (infant.) gioco fatto con i
ceva il bucato. 2. orcio di terracotta per bottoni: ggiocama ~.
bucato. bbuco, s.m., 1. buco, fro: ~ de culo, ~
bbucato, agg., cariato (di dente). del culo, ano | te rde l ~?, che vuoi? |
bbucatra, s.f., (raro) orcio di terracotta s arzato cul ~ pir linz, di malumore
per bucato. | ~ de la chjave, toppa | ~ dro, a) indi-
bbucctta, s.f., 1. bottiglia: na ~ da tvela viduo molto fortunato; b) donna for-
da n litro. 2. lampadina elettrica. 3. boc- mosa | ~ di pimmo, a) individuo pigro,
cetta da biliardo. sedentario, che lavora con lentezza; b)
bbucch, s.m., (rec.) bouquet, aroma del uomo pesante dal deretano grosso; c)
vino invecchiato. ragazzo adiposo; d) individuo amante
bbuccino: bboccino. delle comodit | ~ jjtto, omosessuale |
bbucercolare, bbudelculare, bbuderco- ~ scco, individuo magrissimo | t! su
lare, bbuderculare, s.m., 1. retto del ppil ~, sinfila llaco! (formula triv. di
suino, adoperato per insaccarvi il san- netto rifiuto) || dim. bbucarllo, bbu-
guinaccio. 2. intestino retto di agnel- chtto, bugigattolo, vano angusto: cha
lo. 3. intestino retto umano. 4. (fig., m ~ de casa e uno de bbottga | attapp
scherz.) fortuna. ttutte le bbuchtte || ~ a bbuco (a), loc.
bbuchtta, s.f., 1. stretto passaggio ob- avv., a puntino | ~ (a ttutto), loc. avv., a
bligato nellovile: le pcore passveno tutta forza. 2. tubo tracheale: (scherz.)
ne le bbuchtte, d se mtte a ssda l ha sbajjato ~ (si dice quando il liquido
pecoraro. una a la vrta pssano ne sto che si beve finisce nella trachea, provo-
passtto, e mmgnono. 2. gioco infant. cando senso di soffocamento e tosse). 3.
con le biglie. fossetta: cha le bbuche ne le guance.
bbuca, s.f., 1. bugia: n dicva ~, non bbucobborz (a), bbucobburzne (a),
mentiva | dice smpre na massa de bbu- loc. avv., con il sedere allins: mttese
ce | (d.) le bbuce channo le zzampe a bbucobborz, umiliarsi.
Vocabolario
193

bbucobburzne (a): bbucobborz (a). stumato.


bbucodit, antrop. f. immag. in una tir. bbuggiar, v. tr., 1. buggerare: lo bbug-
bbucodritto (a), bbucoritto (a), loc. avv., giarnno bbne bbne man qullmo.
con il sedere allins: se n vvenuta ~, 2. (euf.) fottere.
si presentata con arroganza. bbuggiarata, s.f., imbroglio.
bbucoforzato (a), loc. avv., forzatamente. bbuggiaratura, bbuggiratura, s.f., frega-
bbucolaro, s.m., fro di uscita del va- tura.
scone di irrigazione. bbuggiarne: bbuggerne.
bbucne, s.m., 1. bellimbusto. 2. membro bbuggiratura: bbuggiaratura.
della borghesia. 3. benestante. bbujjacca, s.f., cemento molto liquido:
bbucopinzuto (a), loc. avv., con deci- cmha fatto sta ~?, come mai?
sione. bbujjaccaro, s.m., 1. pozzo nero. 2.
bbucopuzzne (a), loc. avv., con il sedere (dispr.) bettola: la ve cap? n ce vngo
allins. al ~! 3. (fig.) folla rumorosa. 4. (fig.) in-
bbucoritto (a): bbucodritto (a). sieme disordinato di cose.
bbucortto, sopr. bbujjaccata, s.f., scorpaccciata.
bbudelculare: bbucercolare. bbujjic, v. tr., rovistare.
bbudllo, s.m., 1. tubo di gomma per ir- bbujjicame: bbullicame.
rigare. 2. sifone, tubo di gomma per tra- bbujjo, agg., buio, scuro: h ll ~!,
vasare liquidi. 3. cordone ombelicale. (commento pronunciato per lamentarsi
bbudellne, s.m., 1. intestino retto del di essere senza denaro) || s.m., buio, o-
maiale, salato ed essiccato. 2. pne: scurit: cra m ~ psto, che n ze vedva
(triv.) sto pzzo de ~! (formula di nega- manco a bbestemmi.
zione recisa). 3. (fig.) individuo pingue bbujjlo, s.m., 1. bugliolo. 2. (fig.) car-
e goffo. cere: ann al ~, finire in carcere.
bbudercolare: bbucercolare. bbujjne, s.m., pietanza di carne cucinata
bbuderculare: bbucercolare. nel tegame.
bbucco: bbajjcco. bbujjsa, s.f., (gerg., raro) prigione.
bbcco: bbajjcco. bbullnte, agg., bollente.
bbufftte, s.m., (rec.) buffet, credenza. bbulltta, s.f., bolletta: quarche ggirno
bbuffo1, s.m., (gerg.) debito: ppino de ra m ~.
bbuffe || ~ (a), loc. avv., contraendo un bbullett: imbollett.
debito: pijj la rbba ~. bbull: bblle.
bbuffo2: ~ ppi ddel luma mmano, ri- bbullicame, bbojjicame, bbujjicame,
dicolo al massimo grado. s.m., 1. Bulicame, sorgente di acqua
bbggere, s.f. pl., 1. nervosismo: s ar- solfurea calda. 2. top.
zato co le ~ stamane. 2. irritazione, ma- bbullino1, s.m., bulino.
lumore, stizza: lassa prde, num me f bbullino2, s.m., francobollo: su la bbusta
ppijj le ~! cappiccicava m ~ da n zrdo.
bbggero, s.m., tizio: s ppresentato m bbullito: bbollito.
~ a cchjdemolo. bbullre, s.m., bollore: llacqua sta
bbuggerne, bbuggiarne, agg., 1. pparz l ~.
enorme: na spsa bbuggiarna. 2. sco- bbumba: bbrumba.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
194

bbumbardamnto, s.m., 1. bombarda- litri: sturava l ~ pi mmttece lljjo. 2.


mento. 2. (fig.) rumore di peti. (fig.) pancia prominente. 3. (fig.) indi-
bbumbonira, s.f., bomboniera: tu ss viduo panciuto. 4. (fig.) ripostiglio.
cme la ~: drce dntro e bblla fra. bburzica, bborzica, bburziga, s.f., 1. galla
bbumb, ideof., voce che imita il pic- dellolmo. 2. vescica di maiale, nella
chiare alla porta. quale si conservava lo strutto. 3. bolla,
bbumme, s.m., (rec.) boom economico: vescicola della pelle.
ve llaricordate vantre llanne del ~? bbrzico: bbrzeco.
bbungirno: bbongirno. bburzicne, s.m., (dispr.) uomo grosso-
bbunt, s.f., bont: ~ ssua chha ppagato, lano.
per fortuna. bburziga: bburzica.
bbura, s.f., bure dellaratro. bbusc: abbusc.
bburccia: bborccia. bbschere, s.f. pl., nervosismo: si mme
bburasca, s.f., burrasca. pjjono le ~, ve f vvde io.
bburatta (arc.), s.f., buratto, setaccio gi- bbuscchja, s.f., busecchia, budella per
revole del molino a grano. confezionare salsicce.
bbrchjo, s.m., 1. fiocine dellacino. 2. bbusllisse, s.m., busillis.
acino || ann a ~, (infant.) rubacchiare bbusi, s.m., 1. tipo di bottone. 2. (euf.)
uva nei vigneti. 3. buccia legnosa della ano. 3. (fig., euf.) fortuna.
noce. bbuss, v. tr., 1. battere con la mazza un
bburdllo, s.m., 1. bordello. 2. (fig.) con- palo, per ficcarlo in terra. 2. colpire: se
fusione. bbussa, pe ssent quant arta, si col-
bburghisa, s.f., borghesia. pisce con le nocche la botte, per verifi-
bburiana, s.f., confusione rumorosa. care il livello del vino allinterno. 3.
bburianata, s.f., tempesta improvvisa: picchiare: m tte bbusso, si nun sta
riv na ~ de vnto da portatte via. zzitto! | ~ a vvitametrna, snza rispa-
bburiname, s.m. coll., (dispr.) contadini. rmmio, picchiare di santa ragione. 4.
bburino, s.m., 1. (dispr.) contadino resi- picchiare alla porta || v. intr., dichiarare
dente in campagna. 2. (dispr.) provin- le proprie carte nel gioco del tressette,
ciale. per indicare al compagno di rispondere
bburlandtto, agg., burlone, scherzoso. con la pi alta dello stesso seme || ~ a
bburotarco, s.m., borotalco: si l fijjo cha qquatrine, chiedere un anticipo, un pre-
l riscallo, la sua m ce mtte l ~. stito || Forme: Ind. impf. 6 bbussveno |
bburre alice (a), loc. avv., ottimamente. perf. 1 bbuss; 6 bbussrno | Ger. bbus-
bburrccia: bborccia. sanno.
bburrggene: bborrggene. bbussata: dim. bbussatlla.
bburrattinaro, s.m., burattinaio. bbussatre, bbussatro, s.m., picchiotto
bburrattino, s.m., 1. burattino. 2. (fig.) del portone.
individuo ridicolo. 3. (fig.) uomo privo bbussatro: bbussatre.
di carattere. bbusse, cogn., Bussi | vcolo ~, Via Bussi,
bbrzeco, bbrzico, s.m., 1. recipiente ro- odon.: mdd. f ppass ppel vcolo ~,
tondo di ferro, a forma di fiasco con picchiare (con gioco di parole su
collo allungato, della capienza di 1-4 bbuss).
Vocabolario
195

bbssela: bbssolo. andatura) | ~ n fri || prov.: rbba nun te


bbsselo: bbssolo. ~, chio non te bbutto. 2. versare: ~ l
bbussta (le), microtop. vino sul tavolino. 3. seminare || prov.:
bbussica, s.f., vescica di maiale, nella bbutta n trra e spra n Dio || v. intr., 1.
quale si conservava lo strutto. gemere, di piante. 2. secernere pus. 3.
bbusso, s.m., colpo picchiato alla porta di germogliare. 4. procedere: le cse bbt-
casa: dmme m ~ quannarrive! || dim. tono male | cme bbutta?, come va? ||
bbusstto, colpo leggero || inter., dichia- bbuttasse, v. intr. pron., gettarsi: se
razione al gioco del tressette. bbuttssemo distto | ~ a ppscio su na
bbussoltta, s.f., cassettina fissa o porta- csa | me bbutto ggi m pochtto, mi
tile, per raccogliere offerte in chiesa. sdraio | s bbuttato ll, si adagiato per
bbssolo: bbssolo. riposarsi | ~ allimbraca, lavorare pi-
bbussoltto, s.m., 1. recipiente usato per gramente | n te bbutt ggi ttanto!, non
gettare i dadi: ma che ggiocamo a bbus- abbatterti! || Forme: Ind. pres. 1 bbutto;
soltte?, scherziamo? 2. (fig.) bordello. 3 bbutta; 4 bbuttamo; 6 bbtteno, bbt-
3. (fig.) cosa ingombrante || dim. bbus- tono | impf. 6 bbuttvono | perf. 1
solottllo. bbutt, 4 bbuttssemo, bbuttssimo; 6
bbutirro, s.m., (arc.) burro: crte prze- bbuttnno, bbuttrno | P. pass. bbuttato,
che mrvede cme l ~ || agg., morbido: bbutto | Ger. bbuttanno.
li pre bbutirre. bbuttacqua, s.m., alto secchio con ma-
bbutt, abbutt, v. tr., 1. buttare, gettare: nico in cui si getta acqua sporca.
bbtteme ggi la ggiacca! | bbttelo!, bbuttafre, s.m., buttafuori.
bbttolo! | bbuttteceme ma mm! | se bbuttalne: bbottalne.
bbutta de fri | bbutta fra, vomita | bbuttga: bbottga.
mdd. ~ avante le mano, pe nu sbatte la bbuttegante: bbottegaro.
frnte, avanzare scuse o pretesti per non bbutteghino, s.m., botteghino del lotto.
ammettere la propria responsabilit | an- bbutticlla, s.f., piccola botte.
ntte ll, pe abbuttccela via | ~ ggi, bbuttijja: bbottijja.
a) abbattere; sconfiggere; b) abortire | ~ bbuttijjne: bbottijjne.
ggi ffarina e ggrano, confondere argo- bbuttino, s.m., bottino: spartsse l ~.
menti nel ragionare | la rbba la bbutta bbutto, s.m., 1. pozzo nero: a Ttuscnnia
cme va vva, in disordine | ~ qquattro llhanno fatte tutte le bbutte, hanno sca-
pe ppijj tto (rif. ad un furbo) | bbutta vato tutti i pozzi medievali riempiti di
ll na frase cme cpeta | io bbutt la vasellame rotto e rifiuti (rif. agli scava-
fccia, smisi il riserbo, mi feci ardito a tori clandestini, dopo il terremoto) |
chiedere | ~ la prvere mallcchje de ne le case col ~ ce se facva lo stbbio,
uno | bbtteme ggi la chjave! | ~ l qua- mal distto, co m p de pajja, ljja,
trine da la finstra, sprecare soldi | ~ cannacce stto. 2. canale discendente
vvia, sprecare | ffiato bbuttato, di- esterno, dove si gettavano le acque
scorso inutile, sprecato | pre quatrine luride: l ~ di fra la finstra cul tappo
bbutte!, gettati al vento | l vistito te di lgno. 3. gettito di deiezioni e im-
bbutta bbne, ti sta bene indosso | sto mondizia dalla finestra || bbutto, p.
cavallo bbutta n dntro (ha un difetto di pass. di bbutt e agg., sprecato: ttutto
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
196

fiato ~, a pparl co ccrte (fatica inu- gioco a rincorrersi: ~ rarzato, gioco a


tile). rincorrersi da un gradino allaltro senza
bbuttne, s.m., bottone || dim. bbutton- farsi prendere: ~ rarzato, chi llr-
cino. timo acchjappa! (formula iniziale del
bbzzico, s.m., 1. recipiente rotondo di gioco).
ferro, a forma di fiasco con collo al- bbummino, s.m., (dispr.) individuo
lungato, della capienza di 1-4 litri. 2. inetto.
orcio di terracotta, per contenere lolio bbuarro, s.m., (dispr.) vinello fatto
per uso domestico. 3. oliera in terracotta con le vinacce e un po dacqua che ve-
o di latta || dim. bbuzzichtto. 4. (infant.) niva distribuito ai braccianti.
Vocabolario
197

ca: qua. propri.


cbbala, gbbala, gbbola, s.m., imbro- cacata, s.f., 1. deiezione umana: v a ff
glio. na ~, vado a defecare || qu ad ccme
cabbina, gabbina, s.f., cabina. la ~ de Bbacccia. annida ccac e nun
cac1, s.f., gag: s ffatto l caplle a la ~. tornava ppi, ra mrto (di cosa pro-
cac2, v. tr., 1. confessare. 2. partorire: te lissa). 2. sterco di animali. 3. (fig.) ine-
pijjasse n crpo man t e mman chi zia || dim. cacatlla.
ttha ccacato! | ad l zu nnno cacato e cacatlle, s.f. pl., deiezioni di ovini e ca-
spiccicato, identico. 3. defecare: (mdd.) prini.
sent, s cche li ccheno le nttole!, non cacatro, s.m., 1. cesso primitivo con se-
piovono mica dal cielo! (rif. ai soldi) || v. dile in legno e fro centrale. 2. latrina
intr., defecare: lluclla ci ccono ppure pubblica. 3. (triv.) deretano: dde ~
su lo spaurcchjo | ma va ccac ndu bbasso.
lampa!, (imprec.) al diavolo! | num cacazzepptte, s.m., 1. stitico. 2. (fig.)
magna, pe nun ~, avarissimo | ha da avaro || sopr.
~?, (triv.) che vuoi? || cacasse stto, a) cacazzto, s.m., luogo pieno di escre-
farsela addosso; b) atterrirsi: quanno menti.
spar, se cacnno stto. cacca, s.f., 1. (infant.) escremento umano
cacacazze, s.m., (triv.) saccente. || f la ~, (infant.) defecare. 2. (fig.)
cacafarro, s.m., 1. chi diffonde notizie. 2. boria: ad ttutta ~ (detto di chi si d
spia. arie).
cacafco, s.m., (ant.) fucile. caccavlla, s.f., caccavllo s.m. 1. rosa
cacalppa, s.f., 1. diarrea. 2. (fig.) paura. selvatica (Rosa canina L.). 2. coccola
cacalupo, s.m., variet di terra sterile. della rosa canina, cinorrodo || annamo
cacanido, cacandolo, s.m., 1. scria, uc- fr di prta Falle, a mmagn l cacca-
cellino ultimo nato duna covata. 2. vlle a qquattra qquattro (blas. pop.).
(fig., vezz.) figlio ultimogenito. caccavellaro, s.m., 1. venditore di cacca-
cacandolo: cacanido. vlle. 2. gran mangiatore di caccavlle.
cacapalle, s.m., (ant.) fucile. caccavllo: caccavlla.
cacapane, s.m., ano. cacchjara, s.f., 1. pianta di castagno la-
cacarlla, s.f., diarrea || ~ (a), loc. avv., sciata al taglio lanno precedente. 2.
bracaloni: port le carze ~. bosco ceduo di castagni tagliato di re-
cacarne, s.m., diarrea violenta. cente: ~ ggivine. 3. (coll.) gettoni che
cacasgo, s.m., avaro. crescono alla base di una pianta: quar-
cacastto, s.m., individuo vigliacco, pu- zase rbero che rricccia dal pide
sillanime. cchjamata na ~.
cacastrato, s.m., chi racconta a tutti i fatti cacchjata, s.f., (euf.) fesseria.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
198

cacchjtto, s.m., fogliolina tenera di gni ~ pprza.


pianta. cacciatccio, s.m., rimessiticcio, pollone:
ccchjo, s.m., 1. germoglio di vite. 2. tral- l cacciaticce de la vigna l frutto l pri-
cio giovane. 3. gettone di pianta. 4. manno nu lo dvono, pr sservvono
(euf.) cazzo: col ~!, nemmeno per paringiovan la vite.
sogno! (formula di negazione) | quanto cccola, s.f., sterco secco, che rimane at-
l ~ che llha ffatto! (di lavoro inutile) || taccato al sedere della persona.
dim. cacchjtto || inter., (euf.) caspita! caccosartro, pron. indef., qualche altra
cacchjonara, s.f., 1. (coll.) virgulti che si cosa.
sviluppano dalla ceppaia di un albero caccso, agg., borioso.
vecchio. 2. boscaglia folta di piante cacre: caciaro.
basse. cacera, s.f., caciaia, locale dove si depo-
cacchjne1, s.m., 1. rampollo, succhione sitano le forme di formaggio a stagio-
che spunta in basso: l ~ mschjo qullo nare.
che nun fa lluliva vne levato, qulla cach, s.m., frutto del cachi.
fmmina se lssa. 2. pollone che cresce caciano, sopr.
il primo anno allinterno della chioma. caciara, s.f., 1. caciaia, locale dove si de-
cacchjne2, s.m. pl., cacchioni, prime positano le forme di formaggio a sta-
penne che spuntano dei gallinacei. gionare. 2. caseificio.
cacchjtto, s.m., pugno, cazzotto. caciaro, cacre, s.m., caciaio, addetto alla
cacci, v. tr., 1. cacciare | ~ vvia, a) scac- fabbricazione del formaggio.
ciare; b) licenziare. 2. richiedere: ~ le caciarne, s.m., persona rumorosa.
carte, procurarsi i documenti per spo- cacine, personaggio immag., solo nel-
sarsi. 3. scacciare: ~ lluclle dal grano. lespr.: chi sse, ~?, chi ti credi di es-
4. emettere, mandar fuori: llrbere cc- sere? (di persona presuntuosa).
ciono llcchje || v. intr., germogliare: ccio1: ~ marctto, formaggio fermentato,
ccceno sul vcchjo, in basso (rif. a viti) con i vermi || chjda ~, a) arrendersi; b)
|| cacciasse, v. intr. pron., togliersi: ~ l chiedere perdono.
cappllo | ~ n cchjo, ferirsi in un oc- ccio2, s.m., (euf.) cazzo.
chio || Forme: Ind. pres. 6 ccceno, cc- cacitta, s.f., 1. formaggio fresco e tenero
ciono | perf. 6 caccinno. || dim. caciottlla. 2. smegma, materiale
cacciabblla, microtop. che fisiologicamente si raccoglie nel ca-
cacciafrme, s.m., attrezzo ad uncino, nale prepuziale e intorno al clitoride e
usato dal calzolaio per estrarre le sa- alle piccole labbra.
gome di legno dalle scarpe. cacne, s.m., chi non sa mantenere il mi-
caccialpre, s.m., latticrepolo, lattughino nimo segreto.
(Picridium vulgare Desf. o Reichardia cad, ca (arc.), v. intr., cadere || Forme:
picroides Roth.). Ind. pres. 6 cjjono.
cacciata, s.f., 1. germogliamento: vard, ca (arc.): cad.
che bblla ~ chha ffatto! 2. germoglio. caf: cafne.
3. rimessiticcio, pollone. 4. (fig.) occa- cafearo, caffearo, s.m., gestore di caff.
sione opportuna: ha przo na ~ gge. s cafne, caf, s.m., caff, locale di vendita:
rivato che mo finito de magn || prov.: sannava mal caf ggranne, al Gran
Vocabolario
199

caff Schenardi. ccalata parcchjo, molto diminuito il


caff: ~ ddro, caff confezionato con livello del vino allinterno || Forme: Ind.
orzo | ~ dde cicria | ~ bbno, caff pres. 2 cale; 6 cleno, clono | P. pass.
nero, espresso | ha pprso n ~ amaro, ha calato.
fatto fiasco con una ragazza || vezz. caf- calabbrse, agg., di un asino difettoso,
feccio | pegg. caffeccio. dalle orecchie lunghe e basse.
caffearo: cafearo. calabbrna, s.f., (raro) sorta di grosso re-
cagna (n), loc. avv., in cambio. cipiente di terracotta (non meglio iden-
cagn: cambi. tificato).
cagnante, s.m., boleto lurido (Boletus lu- calamaro, s.m., calamaio: nel banco a
ridus Schaeff.). scla cra l ~ de vtro.
cagnarata, s.f., 1. confusione, caos. 2. ru- calamina, s.f., asta di ferro con cui sca-
more. vare buche per porre mine.
cagnarne, s.m., persona rumorosa: mec- calamit (n), loc. avv., in gravi difficolt,
qu ste gran ~ tutte. in miseria.
cagno, s.m., 1. cambio. 2. scambio: f a ~, calandrio, calannrio, calennrio, ca-
scambiare | f a ccagnpra, scambiarsi lindrio, s.m., calendario || Forme: pl.
prestazione dopera nei lavori agricoli: calandrie, calendrie, calindrie.
tmpe de prima facveno a ~. calannrio: calandrio.
ca, onom., voce che imita il guaito del calata, s.f., 1. tramonto. 2. modulazione
cane. dialettale.
caimne, gaimne, s.m., veicolo in pes- calato, agg., smagrito.
sime condizioni. calatura, s.f., diminuzione delle maglie
cano: te f cchjam ~, ti faccio gridare (per dare alle calze la forma della
dal dolore (detto minacciando di pic- gamba).
chiare). calcalamula, carcalamula, s.m., gioco
cajjo, s.m., callo, callosit: cha l cajje, maschile di destrezza.
cha le mano cme n rspo. calcamanina, carcamanina, s.f., decalco-
cal, v. tr., 1. far scendere: ~ le bbrache, mania.
dimostrarsi troppo remissivo || (d.) a calctto, s.m., (fig.) raccomandazione: a
ccal c ssmpre tmpo. 2. diminuire scla ppassato col ~.
il numero delle maglie (nei lavori a ma- calcolo: crcolo1.
glia). 3. gettare la propria carta in tavola clece, s.m., (citt.) calice.
(nel gioco): cala llasso! | ~ n carco || calennrio: calandrio.
prov.: asse ccarzne n ze clono mae || calibbratre, s.m., calibro, attrezzo del
v. intr., 1. calare: mm mme cale prpio, fabbro.
se pparle ccos!, perdi la mia stima, mi calindrio: calandrio.
sorprendi | jj ccalata llrnia. 2. tra- calisto, sopr.
montare (detto della luna e del sole). 3. calla, s.f., azione di arroventare (rif. al
dimagrire: s ccalato quattro chile, ferro di cavallo): li d nantra ~ al frro
sono dimagrito. 4. diminuire: li conta- | ll, volmo d naltra ~?
dine cleno de ppi dellartiste, dimi- callccia, s.f., afa.
nuiscono di numero | sta bbtte callafrdda, s.f., 1. arrabbiaticcio, alte-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
200

rarsi di un terreno coltivato, per cui la piano, senn vvenvono le ~, sincrudo-


pianta inaridisce prima di fiorire: ha liva e ttoccava aretiralla fri, falla
ffatto ~, nun ze p zzapp. 2. (fig.) indi- sciutt, arilegalla, arimttela stto.
viduo rammollito. 3. (fig.) individuo calltto, s.m., scaldatina: dmece n ~!
abulico, indifferente: s na ~, se dice a callggine, s.f., 1. caligine, aria afosa, tre-
uno ch llllo, n ze la pijja. molante. 2. foschia.
callalssa, s.f., 1. ballotta, castagna les- callo, cardo2, agg., caldo: le frittlle le
sata con tutta la buccia. 2. (fig.) scoppio magno calle calle, appena sfornate |
fragoroso. 3. (fig.) percossa violenta. ann ffri sullre calle, uscire di casa
callara, s.f., 1. caldaia: ann a ttutta ~, nel primo pomeriggio | che mmano
ann a ttutta callarlla, con la massima calle che cchae! | ccallo na massa, fa
intensit; a tutta velocit || dim. calla- molto caldo | ~ cme na bbicca | se la
rtta, callarlla. 2. caldaia di alimenta- snte calla (del maiale che strilla
zione della trebbiatrice: ancra va a ~, quando lammazzano) | a ssngue ~,
a vapore. 3. (fig.) sorgente di acqua bol- loc. avv., a sangue caldo, di colpo | mdd.
lente: bbuttasse ma la ~ del Bullicame, callo callo! (al gioco delle carte, com-
suicidarsi. 4. (fig., dispr.) veicolo in cat- mento ad una presa) || s.m., calore: che
tive condizioni: sto motre na ~. stracci de ~ che sse s vvortati! (rif. a
callarare, s.f. pl., coppia di due vasche calore eccessivo) | num me fa ne ccallo
per la macerazione della canapa al Bu- ne ffrddo, mi lascia indifferente.
licame. callura, s.f., calura.
callararo, s.m., calderaio, chi fabbrica o calneca, s.f., canonica del prete.
ripara recipienti di rame. calneco, s.m., canonico.
callarllo, s.m., 1. piccolo caldaio: que- calre, s.m. pl., 1. caldana, improvvisa
lue vale pco, vale quanto n ~ arista- vampa di calore alla testa e al viso. 2.
gnato. 2. secchio rotondo, a tronco di sensazione di calore eccessivo: (iron.)
cono con un solo manico, in cui il mu- che cchae le ~? (detto a chi spalanca
ratore porta la calcina. 3. misura olearia una finestra dinverno). 3. fregola; stato
pari a circa 20 litri. di eccitazione sessuale: me va n ~ l cane
callaro, s.m., paiolo: ce potte mtte s l | sti bbardascitte vanno n ~.
~, ci potete contare || dim. callartto || calugna, s.f., calunnia.
accr. callarne. calugn, v. tr., calunniare.
callarsta: callarrsta. calugnatre, s.m., calunniatore.
callarostaro, s.m., venditore di caldarro- calzettajja: carzettara.
ste. camalinte: gammalnte.
callarostata, s.f., 1. quantit di castagne camarro, s.m., catarro.
arrostite in una volta. 2. mangiata di cal- camarrso, agg., catarroso.
darroste. cambi, cagn, cammi, v. tr., 1. cam-
callarrsta, callarsta, s.f., caldarrosta || biare: ~ mmseca, ~ rreggistro, cam-
pl. callarste, (fig.) difetto della canapa biare discorso; assumere atteggiamento
messa a macerare, causato dalla cattiva pi severo | (gerg.) v a ccambi llac-
regolamentazione del flusso di acqua qua al canarino, vado ad orinare | n
troppo calda: se dovva aremp ppiano cmbia mae colre, un falso spudo-
Vocabolario
201

rato | (scherz.) ~ ccasa, togliere le cac- cmmio1, s.m., camion || e qqu


cole dal naso con le dita. 2. lavare e cchad? n caminne? (rif. a cosa
cambiare il bambino || cambiasse, v. strana).
rifl., indossare vestiti del tempo libero: caminne (raro): cmio.
~ pi la fsta || v. intr. pron., mutare || cmmara: cmmera.
Forme: Ind. pres. 6 cmbieno, cm- cammen, cammin, v. intr., 1. cammi-
biono | perf. 6 cambinno || P. pass. ca- nare: cammina!, spicciati! | camminate!,
gnato, cagno. smettetela! | pare che ccammine sul-
cambianza, s.f., il mutare delle condi- lva. 2. svilupparsi, estendersi: le rdi-
zioni atmosferiche: sto tmpo fa mmille che cammnono. 3. avanzare galleg-
cambianze. giando: llacqua dovva sse un cin-
cambiata, s.f., 1. mutamento || prov.: gni quanta centmetre, sinn nun cammi-
~, na cascata. 2. atto del cambiare di ve- nava l fscio (di canapa al macero). 4.
stito: famme d na ~, che ss ttutto svilupparsi della vegetazione. 5. (fig.)
mporvarato. progredire: l mnno cammina. || Forme:
cambiato, agg., che indossa un vestito da Pres. ind. 4 camminamo; 6 cammnono
riposo: ndo vae stamane tutto ~? | fut. 3 camminar; 6 camminaranno |
camo, gamo, s.m., cammeo. perf. 6 cammenrno | Ger. cammi-
cameraccanna, cammorcanna, camor- nanno.
canna, s.f., controsoffitto non pratica- cammenata, s.f., 1. lungo percorso a
bile, fatto con canne coperte di gesso. piedi: s ffatto na bblla ~. 2. andatura:
camcia, s.f., 1. camicia: me fa ssud stte llariconscio da la ~.
camce | nun zra portata manco la ~, cmmera, cmmara, cmmora, s.f., 1.
quannha sposato, era poverissimo | stanza (spec. da letto) || prov.: nun c
nun capva ppi ne la ~ pe la cunten- spccio snza sale, nun c ccmmera
tzza | mdd. ssa culo e ccamcia, essere snzurinale. 2. (coll.) insieme dei mo-
amici intimi. 2. membrana amniotica: bili della camera da letto: quanno se
ssa nato co la ~, a) nascere involto sposvono, llmmene portvono la ~
nella membrana che lo avviluppava nel- (contribuivano con lacquisto del mobi-
lutero; b) (fig.) essere molto fortunato. lio). 3. tubo di gomma: ~ dria || dim.
3. rivestimento: sti zzppe arimanveno camortta, cammertta | accr. camme-
cu na ~ di srfo (rif. a fiammiferi di rne.
legno). cammerata1, s.f., camerata, ampia ca-
camiciara, s.f., donna che confeziona ca- mera.
micie su misura. cammerata2, s.m., 1. camerata, n. con cui
camicila, s.f., bottone di camicia. si chiamavano tra loro i membri del par-
camicitto, s.m., cmice di tela, in genere tito fascista. 2. fascista.
di colore azzurro, indossato dai conta- cammertta, cammortta, s.f., riposti-
dini sopra i vestiti, usato per lavorare in glio.
campagna o in magazzino. cammerire, cammorire, s.m., came-
camillnzo, sopr. riere.
cami (raro): cmio. cammerlngo, s.m., cassiere della con-
cmio, cami (raro), caminne (raro), fraternita.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
202

cammi: cambi. pres. 1 camparbbe; 2 camparste; 3


cammilla, antrop., Camilla. camparbbe; 5 camparste | P. pass.
cammin: cammen. campato | Ger. campanno.
cammino, s.m., 1. comignolo: fmono l campagnlo, s.m., coltivatore diretto che
cammine. 2. camino: mha pprso fco abita fuori del centro abitato.
l ~, si incendiata la fuliggine nel ca- campana: (prov.) chi nun znte la ~ a
mino. 3. canna fumaria: sto ~ nun tira | pprima vce, sgno chi la sonata nu li
dim. cammintto. piace | na ~ abbasta pe ccnto frate | na
cmmio1: cmio. ~ s llegata, na ~ se scijje | gni ~ cha
cmmio2, s.m., cambio: te d l ~ a le se l zu bbatcchjo.
|| ~ (a), loc. avv., in cambio: famo ~ si campanare, s.f. pl., n. di due vasche del
tte piace qu. Bulicame per la macerazione della ca-
cammionata, s.f., contenuto di un auto- napa.
carro. campanaro: l campanare appianveno
cmmora: cmmera. sul campanile pi sson || agg., sordastro.
cammorcanna: cameraccanna. campaneltto, s.m., campaniletto.
cammorlle (le), microtop. campanlla, s.f., variet di erba infestante
cammortta: cammertta. (Convolvolus arvensis L. e C. sepium
cammorire: cammerire. L.): la ~ se fa ss e rrmpeca | | le p-
camorcanna: cameraccanna. core, se ccra la campanlla, llarro-
camp, v. intr., 1. vivere: ~ a la mjjo | pe secvono le crde.
mpar ccamp al mnno quanto ce campanlle cinse, s.f. pl., caccole attac-
vle! | eppure smo campate | ~ ddi filo, cate al culo della pecora.
vivere di prepotenze | jje puzza l ~ (di campanllo, s.m., (fig., infant.) pne.
chi si espone ad un pericolo, sfida la camparccio, camporccio, agg., 1. ac-
sorte) | a ff sta vita, campa quanto Tic- cettabile. 2. campestre.
chjarllo, molto a lungo | (d.) se campa campest, v. tr., 1. calpestare. 2. pressare
na vrta sla | (d.) lu sae pirch l mi con i piedi: la pajja la campestnno
nnno camp ccentanne? perch sse bbne bbne.
facva li cazze sue || prov.: ~ narte | campestarccia, campesterccia, s.f.,
campa, cavallo mio, chi llrba crsce | calpestio.
campa n girno, e ccmpalo bbne | di campesterccia: campestarccia.
pco si campa, di gnnte si mre. 2. so- campidjjo, s.m., Campidoglio.
pravvivere: comad, se campa. 3. ve- campiggiana, s.f., campigiana, tipo di
getare: n facva ~ ppi llrbe mattone sottile per pavimentazione.
quellaltre (rif. alla canapa che soffo- campo: (prov.) ~ quanto vde, rto
cava le erbe infestanti) || Forme: Ind. quante ste, vigna quanto bbve.
pres. 4 campamo; 6 cmpono | impf. 4 campo grazziano, microtop.
campvomo; 5 campvete; 6 camp- camporccio: camparccio.
vono | perf. 1 camp; 2 campaste; 4 camposantaro, s.m., custode del cimi-
campssemo; 5 campssete; 6 cam- tero.
pnno | fut. 1 campar; 2 camparae; 4 camposanto: cha l psto al ~, possiede
camparmo; 6 camparanno | Cond. la tomba di famiglia.
Vocabolario
203

canajja, s.f., canaglia. caneptta, s.f., canapa bassa, poco svi-


canale, s.f., coppo | te s ripulito l ~, ti sei luppata: prima del mcero, la ~ cascava
conciato male; sei nei guai || ~ ~, avv., da la manciata, e allra qulla se rac-
rasente. cojjva a pparte.
canaltto, s.m., scanalatura del cavalletto canepne, s.m., 1. (coll.) stoppie della ca-
usato per scotolare la canapa. napa. 2. pianta femmina di canapa cre-
canano, s.m., figlio di un cane: sto ~! sciuta isolata.
canaparlo, caneparlo, s.m., canapaio, canepccia: canapccia.
chi lavora la canapa. canepule, s.m., (coll.) stoppie della ca-
canapccia, canepccia, canipccia, s.f., napa.
1. (coll.) seme della canapa: la ~ la cansca (a la), loc. avv., miseramente, da
bbccono lluclle || carc a ccanapc- cani: camp ~.
cia, caricare a salve un fucile. 2. (coll., canestraro, s.m., canestraio, artigiano che
fig., scherz.) gruppo di ragazze: varda confeziona canestri.
quanta ~! (detto con ammirazione al cnfera, s.f., canfora.
passaggio di una frotta di ragazze). canino1, agg., insaziabile: che cchae la
canaro, s.m., accalappiacani. fame canina? sta smpra mmagn |
canata, s.f., sfuriata. tssa canina, tosse convulsa.
canavata, s.f., grossa fatica: ha ffatto na canino2, s.m., variet di olivo.
~, s straccato bbne bbne. cnipe: cnepe.
cancarna, s.f., cancrena: la zzampa ll cnipo: cnopo.
ita n ~. canipccia: canapccia.
cancejjre, s.m., cancelliere. canit, s.f., (dispr.) azione disumana.
cncro, s.m., 1. (fig.) terreno sterile. 2. canizza, s.f., 1. branco di cani a caccia. 2.
(fig.) individuo incapace. abbaiare furioso di cani: fanno la ~. 3.
candeglire, cannelire, s.m., candeliere: (fig.) litigio rumoroso, frastuono: f
~ a jjo, dottne a qquattro bbeccucce. ccanizza cntro quarcuno.
candelra: cannelra. canna, s.f., 1. esofago. 2. tromba, canna
cane: manco a le ~!, Dio ne liberi! | na ca- fumaria: su ppe la ~ del cammino. 3.
restia da ~, terribile | mdd. sentisse unit di lunghezza pari a mt. 2,10: la ~
cme l ~ n chjsa, a disagio || dim. ca- ra divisa pparme | se pagava tanto a
gnoltto, cantto, canccio | accr. ca- la ~, n tanto a ccanna (rif. al lavoro di
nne | pegg. canccio || prov.: ~ vangatura). 4. canna usata come paletto
chabbajja, num mzzeca | ~ che mma- di sostegno della vite. 5. (fig.) voce
gna, num mzzeca. stentorea: vete da sint che ccanna!
cnepa: cnepe. cannadnnia, cannalndia, cannelndia,
caneparlo: canaparlo. s.f., bamb, canna dIndia (Calamus ro-
cnepe, cnepa, cnipe, s.f., canapa tang L.).
(Cannabis sativa L.) || pegg. canipccia cannafinna, s.f., persona smidollata,
|| prov.: la ~ a ppolverlla e l lino a rammollita.
ppantanlla (consiglio per la semina) | cannafjja, s.f., fogliame delle canne
cattiva cnipe nun fa bbn filo. usato per foraggio.
canepllo, s.m., funicella. cannajjla, s.f., 1. variet di vitigno. 2.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
204

vino amabile da dessert ricavato dal vi- laltro, che sinfilava nellanulare e nel
tigno omonimo. mignolo della mano sinistra, per pro-
cannalndia: cannadndia. teggerli durante la mietitura con la falce.
cannara, s.f., attrezzo per la pesca flu- 3. zampillo dacqua. 4. portapenne, asta
viale delle anguille, costituito da un gra- su cui sinfila il pennino. 5. segmento di
ticcio di canne. canna, che sinnesta nellapertura di un
cannarzzo, s.m., esofago. recipiente, per bere senza avvicinarlo
cannaccia, cannavccia, s.f., 1. fusto di alla bocca: ce sa bbve a ~? 6. bobina
canna. 2. cannello della pipa || pl. can- rudimentale per incannare il filo e tra-
nacce, canapule, parte legnosa della mare la tela. 7. corto pezzo di tubo da
pianta di canapa; rifiuti della canapa cui sgorga lacqua: la bbrcca la met-
usati come combustibile: venveno a tve sttal ~. 8. stelo del frumento.
ppijj l ~, lladdoprveno pel fco, che cannelltto, s.m., ghiacciolo, cannello di
mmica cra l gasse cmadsso | ~ ghiaccio, che si produce negli stillicidi
ntrugulate mal zrfo sfatto ggi mar um delle fontane.
barrttolo sul fco. cannelra, candelra, s.f., candelora,
cannavccia: cannaccia. festa della purificazione della Madonna
cnnedo: cnnido. (2 febbraio) || prov.: pi la ~, dellinvrno
cannla, s.f., 1. candela: vne a smorz le smo fra; che ffccia o cchi non fc-
cannle, gne se fa mmae ggirno (di chi cia, c llinvrno fino a Ppasqua | pe
arriva con enorme ritardo). 2. (fig.) la candelra, dallinvrno smo fra;
moccio che cola dalle narici: chae la ~, ma se ppive o ttira vnto, dellinvrno
ti cola il moccio | dim. canneltta. smo dntro | si nom pive pi la cande-
cannelire: candeglire. lra, dallinvrno smo fra; ma si
cannelndia: cannadnnia. ppive ttira vnto, dallinvrno smo
cannlla, s.f., 1. rubinetto: bbva ~, drntro | al due la cannelra, al tr sam
senza utilizzare un bicchiere. 2. corto Bicio dil fiche, al quattro llcchje di
tubo di legno tornito con rubinetto, che fra (il 3/2 vigeva lusanza di comprare
sinfila nella botte per attingere vino: le serte di fichi secchi vendute sulle
mtta ~, a) infilare nella botte il tubo di bancarelle; il giorno successivo comin-
legno; b) iniziare la vendita al minuto cia il Carnevale e compaiono in giro le
del vino dei propri fondi | da la ~ scari- prime maschere).
catra l vino veniva a ttutto rao | gge canneltto, s.m., moccio che cola dalle
~ nva! (si inaugura la rivendita) | narici: la su m lo manna n giro co le
bbutta a ttutta ~, sgorga con impeto. 3. canneltte. n ze verggna?
(fig., triv.) pne: attccheta sta ~! cannbbele, s.m., cannibale.
cannelltta, s.f., 1. rubinetto dellacqua. cnnido, cnnedo, agg., candido: tira fri
2. rivendita privata di vino. m panno ~ de bbucata.
cannellina, agg., di una variet di pera. cannocchjale, s.m., canocchiale.
cannellino, agg., 1. di gusto gradevole cannol, s.m., bordo a coste, di lavoro a
(rif. a vino). 2. di una variet di fagiolo. maglia.
cannllo, s.m., 1. meritallo della canna. 2. cannolcchje, s.m. pl., tipo di pasta ali-
pezzetto di canna, tagliato tra un nodo e mentare corta per minestroni.
Vocabolario
205

cannne, s.m., canna, particolarmente ro- cantasilna, s.f., 1. cantafera, cantilena.


busta e lunga, che veniva messa sul fi- 2. (dispr.) discorso noioso. 3. (dispr.)
lare in senso orizzontale: de le vrte ce verbosit monotona.
se mettva n ~ du aggiuntate. cantata, s.f., azione di cantare || dim. can-
cannottira, s.f., canottiera. tatlla, cantatina.
cannichi, s.m. pl., canonici. cantelna, s.f., cantafera, cantilena.
cannico, s.m., furbo. cntera: cntara.
cnopo, cnipo, s.m., canapo, grossa fune cantonata, s.f., porzione di vicolo: ll ppe
|| Forme: pl. cnepe. ste cantonate, in questi pressi.
cant, v. tr., cantare: dppo chbbe can- cantne, s.m., 1. angolo: sta ssda ma n ~
tato, maripos, mi riposai | stasra n del focolaro | llh ppiantata mal ~
ch ffantasia de ~ | la cantvono tutte llanzalata | fa ccantne qulla fb-
de qulle tmpe | si mmsseno pagato brica, situata sullangolo | quann
bbne, avrbbe cantato purio du ggattivo, la mastra lo mtte mal ~, in
ggirne | avrssemo cantato | chi castigo (rif. ad uno scolaro) | ggioc a
cchha dda ~ de ne due? | a, volva li quattro ~. 2. porzione limitata di
chio cantasse tutta la Tsca | ~ dda po- campo: n ~ de facile e uno de patate. 3.
vta, improvvisare poesie a braccio | ~ l pellicino, lembo: pe ccaric, chjappe li
Piave, (gerg.) patire la fame | ~ la vio- du ~ del zacco || dim. cantoncllo, can-
ltta, ubriacarsi | (d.) se fa pprsto a tuncllo.
ccant vvittria || prov.: n ~ vvittria cantro, solo nellespr. scla ~ (dal lat.
prima del tmpo! | canta gallo chi ddu- schola cantorum).
mattina ggirno | chi ccanta per cantutre, s.m., (rec.) cantautore.
amre e cchi ppe rrbbia || Forme: Ind. canzna, s.f., 1. canzone: mdd. cant la
pres. 4 cantamo; 6 cnteno, cntono | ~ del compare, la solita canzone. 2.
impf. 2 cantave; 4 cantvemo; 5 cant- (fig.) discorso noioso: attacca smpre la
vete; 6 cantveno, cantvono | perf. 1 stssa ~ || dim. canzonclla, canzuncina
cant; 2 cantaste; 4 cantssemo; 5 can- || tir.: qui ncumncia la canzuncina, chi
tssete; 6 cantnno, cantrno | fut. 1 sta n cmmera e cchi n cucina, chi sta
cantar; 2 cantarae; 3 cantar; 4 can- lltto a rripos, chi jje scappa da cac.
tarmo; 5 cantarte; 6 cantaranno | canzon, v. tr., canzonare, minchionare:
Cong. impf. 1 cantasse; 4 cantssemo | me canzne? th dda crda?
Cond. pres. 1 cantarbbe; 2 cantarste; canzoncine: carzonclle.
3 cantarbbe; 4 cantarmmo, cantars- cap, v. tr., 1. scegliere: ~ l nmmere
semo; 5 cantarste; 6 cantarbbero, (avuti in sogno per giocarli al lotto) | ~
cantarbboro | Imper. 4 cantamo | Ger. le compagne quanno se ggiocava | llha
cantanno. capato nel mazzo, (antifr.) lhai scelto
cntara, cntera, s.f., latrina pubblica: proprio bene. 2. mondare verdure: ~ le
appsta quanto na ~. facile | ~ la mlla | ~ llanzalata. 3.
cantar, v. tr., impuzzolire: ha ccantarato mondare lolio dalla feccia (prendere
tutta la casa. lolio sfiorando la superficie del liquido
cantarano, s.m., 1. cassa per biancheria. con il ramaiolo): mal mastellne lljjo
2. (fig.) cassa toracica. se capava a mmano co la sfjja | lljjo
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
206

se capa co la fjja de rame || Forme: gnolo! || pnte ~, (ant.) ponte Camillario


Ind. pres. 3 capa | impf. 3 capava; 6 ca- || pl. caplle, 1. capelli: cha l ~ fitte na
pvono | perf. 6 capnno, caprno | fut. massa | ~ bbinne | ~ lisce | ~ ricce | ~
3 capar | P. pass. capato. msse, ondulati. 2. barba della pannoc-
capace, agg., 1. abile: nra tanto ~, an- chia.
ntta ffin a sbico (rif. al bifolco che caprchjo: capcchjo.
arava) | f ccapace, a) convincere: llha capet: capit.
ffatto prpio ~; b) informare | fasse ~, capetale, s.f., capitale.
persuadersi. 2. probabile: ccapace || capetne, capitne, s.m., 1. capitone. 2.
avv., forse, pu darsi: si ccos, ~ pure (fig.) pne.
che lo fa. capzza, s.f., cavezza: prta l zomaro a
capacit, v. tr., 1. convincere. 2. garbare: ccapzza | l fijjo lo tna ccapzza, a
mica me capcita tanto cme raggina freno.
|| capacitasse, v. intr. pron., rendersi capezz, v. tr., 1. raccogliere. 2. (fig.) tro-
conto, convincersi: n ze p ccapacit vare a stento il significato: n ze capzza
ch ffinito. gnnte ne sti discrze che ffanno.
capagno, s.m., cavagno di vimini a un capezzagna, s.f., 1. capitagna, striscia di
manico: prtono l capagnoltto a ttra- terra che si trova alle due testate oppo-
clla co na cinta llmmini, le dnne se ste di un campo. 2. solco trasversale ri-
lo lgono ma la vita (per cogliere le spetto al pendio: tir le capezzagne,
olive) || dim. capagnoltto, capagnlo | tracciare i solchi trasversali con laratro.
accr. capagnne. capezzale, s.m., finimento dellasino.
capagnolata, s.f., contenuto di un cava- capezzina, s.f., finimento della vacca.
gno. capezzino, s.m., gombina, laccio di cuoio
capata, s.f., 1. atto di scegliere || ~ (a), o corda che unisce i due bastoni del cor-
loc. avv., a scelta. 2. qualit: la prima ~ reggiato, usato per battere cereali o le-
la mjjo | famo du capate slo. gumi secchi.
capatura, s.f., 1. sceglitura. 2. scarto. capezzlo, s.m., funicella che i muratori
capcce, v. intr., caperci: nun ce se cape m usano per legare le travi dellarmatura.
piazza da le cristiane che cce s | ce ca- capezzne, s.m., cavezzone; testiera di
pmo tutte, se cce strignmo | mica ce cuoio e corda, con due redini senza
se caper. morso, usato per la doma di cavalli in
capcchjo, caprchjo, s.m., 1. qualit di Maremma.
canapa pi grossolana, di scarto. 2. lana cap, v. intr., capire: lu v ~ s o nn?|
delle capre. 3. tessuto ruvido di canapa famme ~!, spiegamelo! | d a ccap,
poco costoso. dare ad intendere | capisce sbbito, a
capefco: capifco. vvlo | h ccapitne!, ho capito fin
capeglira, s.f., (scherz.) capigliatura troppo bne | lo capisce fra ccazzo!, non
folta e intricata. lo capisce nessuno | hae capto? | ~
capellaro, s.m., acquirente girovago di llintnfena, capire lallusione; capire a
capelli femminili: ~, i f!, oh fem- volo un discorso, rendersi conto di una
mine!, donne! situazione | nun capisce n accidnte,
capllo: va ccerc l ~?, non essere pi- manco quant llngo, portto, di
Vocabolario
207

scarso intendimento, non capisce pro- captulo, s.m., ordinamento della confra-
prio nulla | mica tutte pnno ~ a sto ternita.
mnno | ha capito, ha ca? | va ccap!, capo, s.m., 1. testa: (prov.) dal ~ vne la
chiss! || mdd. chi cce capisce bbravo tigna. 2. tralcio: allargamo le cape pi
| (d.) bbeato chi n capisce gnnte! || ca- dd ria la vita. 3. (all.) modo di chia-
pirae!, inter., (iron.) capirai! || capisse, mare un uomo di cui si ignora il n.: a ~!
v. intr. recipr., intendersi: se smo ca- sntete m p! 4. estremit: da ~ a ppide,
pite? | mica smpre se capscheno, se- da cima a fondo. 5. cosa singola, unit:
cndo cme prleno | fama ccapisse!, ~ di rbba, capo di vestiario. 6. bandolo:
intendiamoci bene! | si capimo pi li car- n ze trva l ~ de la matassa.
cagne, cintendiamo facilmente | tanto capobbanna, s.m., caporione.
pe ccapisse || capmese!, inter., inten- capobbracca, s.m., capo dei battitori di
diamoci bene! || prov.: chi ccapisce caccia.
tanto, n capisce gnnte | n c ppggio capobbrigata, s.m., caporione.
csa che pparl con chi n capisce || capocclla, s.f., capolino: f ccapocclla,
Forme: Ind. pres. 1 capscio; 4 capimo; rif. al comparire del primo germoglio.
6 capscheno, capsciono | impf. 4 ca- capcchja: f le cse a ccapcchja, senza
pvemo; 6 capveno | perf. 6 capinno, riflettere.
capiscttero | fut. 2 capisciarae; 3 capi- capccia, s.m., 1. capo duna famiglia di
sciar; 5 capisciarte | P. pass. capto, contadini. 2. sorvegliante degli operai:
capito. l ~ che jje toccava pann a mmgna e
capicllo, s.m., capocollo, salume fatto ssonava l zcchjo || s.f., 1. testa umana:
con la carne del collo del maiale. te mtto la ~ fra llorcchja! (minaccia
capifco, capefco, capofco, s.m., alare scherzosa ad un bambino) | ~ mnna,
|| Forme: pl. capefche. (dispr.) persona calva | co na sassata te
capijjatura, s.f., capigliatura. spacco la ~ | te rppo la ~ | jje dle la ~
capiscnza, s.f., 1. (scherz.) comprendo- | me ggira la ~, ho un capogiro |
nio. 2. istruzione. ssnza ~, inavveduto | crescnno, met-
capiscine, s.m., saccente. tar la ~ a ppsto pursso, metter giu-
capistrno: capostrno. dizio | n ce sta ppi co la ~ l zu nnno,
capit, capet, v. intr., 1. capitare: mhae demente | na ~ calla | na bbna ~,
da ~ a vvlo, tra le mano! | me capet intelligente | cha la ~ vta | na ~ tsta,
uno che nra tanto capace. 2. acca- capisce eccme | na ~ quadra | cha
dere: crte vrte capita de sbajj | tutta na bbna ~, buona memoria | mha fatto
sso cpitono! || Forme: Ind. pres. 2 c- la ~ cme n iro, mi hai frastornato | s
pete; 6 cpitono | impf. 6 capitveno | mmontato la ~ | fa le cse snza ~, av-
perf. 1 capitae; 3 capet; 6 capetrno | ventatamente | lavor a ccapccia
P. part. capetato | Ger. capitanno. bbassa, con energia | sbatte la ~ ll ppil
capitllo, s.m., capezzolo di vacca. muro, cercare invano una soluzione, di-
capitmmolo, s.m., capitombolo. sperarsi | nun za d bbatte la ~, co ttutto
capitne: capetne. l lavro che ccha, non sa come fare |
capitozz, v. tr., potare un albero a capi- chi lo sa che tte sarae msso ma la ~ ||
tozza. prov.: chi nun ha bbna ~, cbbia
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
208

bbne zzampe | ~ chi num parla, se ciante esoso, che vende a prezzi esorbi-
chjama cucuzza. 2. testa di animale. 3. tanti.
(fig.) parte superiore della trottolina, capolva, nellespr.: f ccapolva, solle-
alla quale si attacca la funicella. 4. (fig.) vare con una leva.
borchia || dim. capocctta | pegg. ca- capomagn, s.m., cibo prelibato, prefe-
pocciccia. rito.
capocciata, s.f., colpo dato con la testa: capomazze, s.m. pl., budellini di agnello
ha ddato na ~ al bujjo | fanna ccapoc- da latte.
ciate, scornano (di montoni). capomilla, s.f., 1. camomilla (Matricaria
capoccine, s.m., 1. personaggio impor- chamomilla L.). 2. infuso ricavato dai
tante. 2. persona stupida || agg., ostinato. fiori di camomilla.
capocciara, s.f., cincia (Parus coeruleus capne, s.m., girino.
L.). caponra, s.f., capinera (Sylvia atrica-
capoca, s.m., ultimo operaio della squa- pilla L.).
dra dei mietitori. caporala, s.f., sorvegliante delle brac-
capocco, s.m., capocuoco. cianti.
capocollcchi, s.m., orco. caporale, s.m., capo di un gruppo di brac-
capodajjo, s.m., capo daglio. cianti.
capodefitto (a), capodifitto (a), loc. avv., caporosctto, s.m., (vezz.) individuo dai
a) a capofitto; b) a testa in gi: cca- capelli rossi.
scato ggi ~; c) in rovina: de sto passo capostrno, capistrno, s.m., 1. coene-
nnama ffin ~. vrosi cerebrale degli ovini, causata da
capodicasa (l), sopr. tenia, che produce un difetto motorio. 2.
capodifitto (a): capodefitto (a). capogiro, stordimento: frmete, che
capodpra, s.m., allegrone. mme fa ven l ~ (a bambino vivace).
capofacchine: capofacchino. capotnnico, s.m., (rec.) capotecnico.
capofacchino, capofacchine, s.m., chi di- capotsta, s.m., 1. parallelepipedo di pe-
rige i facchini nel trasporto della mac- perino, messo a caposaldo del filare. 2.
china di santa Rosa. traversina di legno usata della ferrovia,
capofamijja, s.m., capofamiglia. posta a caposaldo del filare.
capofarce, capofarctta, capofrcia, s.m., capotiro, s.m., traversina di legno usata
agricoltore che guidava la squadra dei della ferrovia, posta a caposaldo del fi-
mietitori. lare.
capofarctta: capofarce. capovnara, s.f., beccafico (Sylvia borin
capofrcia: capofarce. Boddaert).
capofficina, s.m., capoofficina. capovnere, s.m., capelvenere (Adiantum
capoficco (a), loc. avv., ad arco (rif. alla capillus veneris L.).
piegatura dei tralci): lo pigo a sscco capovortasse, v. intr. pron., capovolgersi:
ggi ~. li bbignze si capovortnno.
capofco: capifco. cappanna, s.f., capanna || dim. cappan-
capogatto (a), loc. avv., ad arco (rif. alla nlla: la ~ pe ddormicce al pecoraro co
piegatura dei tralci). la stppia, se portava apprsso, leg-
capolatro, s.m., 1. ladrone. 2. commer- gra, sul basto || ~ (a), loc. avv., a pira-
Vocabolario
209

mide (tipo di intelaiatura di canne del fi- di qualcuno e malmenarlo.


lare) | cappannlla (a), capannlle (a), cappott, v. intr., (rec.) capottare, capo-
loc. avv., a guisa di tenda conica (detto volgersi (di veicolo).
dei fasci di canapa posti ad asciugare al capptto, s.m., pesante soprabito con ba-
sole). vero di pelo, usato dai mercanti di be-
cappannllo, s.m., capannello di persone. stiame.
cappanno, s.m., 1. capanno del caccia- cappuccine, s.m. pl., 1. convento dei frati
tore. 2. insieme di mannelle di canapa cappuccini in Viterbo. 2. quartiere di Vi-
poste ad asciugare || ~ (a), loc. avv., a terbo. 3. ab. del quartiere dei Cappuc-
guisa di tenda conica || dim. cappan- cini: creno tutte le ~ ma la fsta.
nllo. cappccio, s.m., anello conico di carta o
cappannne, s.m., capannone. cartone, col quale si tiene ferma sulla
capplla, s.f., 1. prepuzio. 2. risenti- rocca la materia da filare || ~ (a), loc.
mento: pijj la ~, impermalirsi, offen- avv., a foggia di cappuccio: sacchtt~.
dersi. 3. fregatura. caprarccia, craparccia, s.f., 1. sentiero
cappellccio, s.m., 1. pezzo di vecchio per capre. 2. stazzo per le capre.
cappello messo a mo di soletta nella capraro: crapraro.
scarpa. 2. (fig.) strato acido in superficie caprtto, s.m., telaio usato per tener
della vinaccia: chi non v ff l ~, jje da fermo per le zampe un equino da fer-
ggi co m bastne a fforcina. 3. prata- rare.
iolo (Agaricus arvensis Schaeff. Fr., A. caprifjjo, s.m., caprifoglio (Lonicera
campestris L. Fr., A. macrosporus caprifolium L.).
Moell. et Schaeff.-Pilt). caprino, s.m., sterco di capra.
cappellara, s.f., modista. capulavro, s.m., capolavoro.
cappellaro, s.m., cappellaio. capustpete, s.m., capostipite.
cappellata, s.f., (fig.) piccola estensione: cputte munne, s.m., (lett.) espr. lat.,
cha ggiusto na ~ de trra. caput mundi.
cappllo: ~ a ccppola | ~ de pajja | dim. carabbignre, carbegnre, carbignre,
cappelltto | accr. cappellne: ~ a s.m., carabiniere || ~ col fschjo mal culo
schjaffo, ~ a ccarcola. (figura di terracotta con fischietto) || ma
cppia, s.f., 1. legatura. 2. cappio. Vvitrbo ce s l carbignre cul bbaffe, l
cappiatjja, s.f., parte del basto nella facile cul zasse (blas. pop. che eviden-
quale sinfila la fune. zia lapertura della voc. finale in -e) | a
cppio, s.m., penzolo di uva: va ccjje ccarbignre sgrassatre, loc. avv., a
quattro bblle cppie dua, pappic- guardie e ladri (gioco infant.) || dim.
calle. carbignertto.
cappila1: coppila. caracca, s.f., percossa.
cappila2, s.f., grappa di ferro, utilizzata carach (a), garagh (a), loc. avv., a testa
dallo sprangaio, per riparare oggetti di o croce: f a ccarach, giocare a testa o
terracotta. croce, lanciando in aria due monete ac-
capp, s.m., cappone (in rima). coppiate.
capptta, s.f., mantello lungo, da campa- caramellano, s.m., calomelano, cloruro
gna || f la ~, gettare un panno sulla testa mercuroso.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
210

caratllo, s.m., vaso vinario oblungo pi nun fallo d ddi vrta. 2. randello per
della capacit di 100 litri. attorcigliare la fune, che tiene salda la
carajja, s.f., borborigmo. soma sul basto.
caraujj, v. intr., borbogliare: me ca- carcatre, s.m., 1. operaio che traspor-
rajja la panza. tava i barili dolio dal frantoio al domi-
caravana, s.f., 1. carovana. 2. (fig.) fati- cilio del cliente: l ~ caricava li
cata. bbarlzze. jjaspettava na lantrna
caravina, garavina, s.f., gravina, attrezzo djjo gni ggiornata de lavro. 2. ope-
da scavo a due tagli, a zappa e a punta. raio che trasportava i fasci di canapa,
carbegnre: carabbignre. quattro per soma, a dorso dasino.
carbignre: carabbignre. carcatccia: caricatccia.
carbonara, s.f., 1. carbonaia, catasta di carce, crcia, s.f., calce, malta: ~ spnta,
legna da trasformare in carbone. 2. calcina | ~ bbianca, pura | ~ viva | ~
(arc.) vallo difensivo: la chjsa de la ~. nra, mista a pozzolana | d na mano de
3. venditrice al minuto di carbone. 4. ~ a la cucina, imbiancare le pareti della
pietanza di pasta || agg., (scherz.) detto cucina | quattro pitre msse s snza ~.
della terza classe elementare. carci, v. intr., scalciare.
carbonaro, s.m., carbonaio: s sprco crcia: crce.
cme n ~ . carciarlo, s.m., calcinaio, operaio che
carbonchjasse, v. intr. pron., annerire a prepara la calcina.
causa del carbonchio (detto di olivi) || carcina, s.f., calcina, calce spenta.
Forme: P. pass. carbonchjato, carbun- carcinccio, s.m., calcinaccio.
chjato. carcinaro, s.m., vasca in cui viene spenta
carbonlla: ro ~, inter., niente affatto! la calce viva.
carbur, v. intr., 1. carburare. 2. (fig.) star crcio1, s.m., 1. calcio sferrato da un qua-
bene in salute: gge carbura pco, non drupede con le zampe posteriori. 2. pe-
molto in forma | sto discrzo mica li data.
carbura, non gli va a genio. crcio2, s.m., calcio, parte inferiore della
carcamanina: calcamanina. cassa del fucile.
carc1, v. tr., premere: ~ la mano, esage- carciocinmide, s.f., calciocianamide,
rare. fertilizzante chimico.
carc2: caric. carciofto: scarciofto.
carcagno, cargagno, s.m., calcagno: sto carcifolo: scarcifelo.
ccio puzza de ~ de frate. carco, creco, s.m., 1. peso. 2. carico: li
carcalamula: calcalamula. spse a ~ suo. 3. asso o tre fuori briscola
carcarlle (le), microtop. (nel gioco omonimo) || agg., 1. aggra-
carcrio, agg., calcareo: na trra carc- vato da un peso: vanno via carche de
ria. frutte | passvono li carre creche di
carcatra, s.f., 1. puntello provvisorio, fino. 2. di albero ricco di frutti. 3. di
asta messa a sostegno del basto, quando vino intorbidito a causa di movimento.
si carica in due: la ~ na spce de fur- carcolata, s.f., misura approssimativa.
cina de lgno pappuntell la sma da crcolo1, clcolo, s.m., assegnamento:
na parte, ntramnte che sse carecava, non ce se p ff cclcolo co sso, non si
Vocabolario
211

pu far affidamento su di lui. destinata alla marcia dei veicoli: an-


crcolo2, s.m., calcolo al rene. nato fri ~. 3. (fig.) via retta, giusto per-
card, v. tr., scardassare. corso: s rrimsso n ~ a la scla.
cardccio, s.m., variet di cardo selva- carejj: careggi.
tico, utilizzato per governare maiali. carestso, agg., 1. costoso. 2. esoso (di
cardalana, s.m., scardassatore. negoziante).
cardarllo, s.m., 1. screpolatura della caret, s.f., 1. carit: f npra di ~. 2.
pelle: l zasso magna la plle, venvono elemosina: ann ppe la ~, andare ele-
li cardarlle nde le dita. 2. variet di mosinando. 3. cortesia: facteme la ~ de
fungo edule, grumato (Pleurotus eryn- djjolo vue!
gii Gillet e P. ostreatus Kummer). carzze: (infant.) fajje le ~ al pupo!, ac-
cardaccio, s.m., 1. cardellino (Carduelis carezzalo! | ~ canine, graffi || ~!, inter.
carduelis L.). 2. (fig.) individuo min- per incoraggiare un bambino ad acca-
gherlino. rezzarne un altro.
cardllo, s.m., tappo del catenaccio; pic- carfagna: scarfagna.
colo ferro piatto, dentro il quale passa cargagno: carcagno.
la spranga della serratura, che serve a caric, carc2, carec, v. tr., 1. caricare:
fermare il catenaccio. ~ l carrtto | crcono l bignze pine sul
cardenale, cardinale, s.m., 1. cardinale. carrtto || prov.: carca pco e vva ccan-
2. (fig.) bidente consumato e leggero, tanno | n uno se carca, due casca, e ttr
per giovani operai principianti: ste ra- va pper trra. 2. dare la carica: ~ llur-
gazztte cveno l ~, ra n ferrtto m p lggio. 3. (fig., euf.) picchiare: te pssa
pi lleggro. l fijjo ce bbattva l fnno caricatte! || v. intr., tirare lasso o il tre
avante al patre. fuori briscola (nel gioco omonimo) ||
cardinale: cardenale. Forme: Ind. pres. 2 creche; 4 carcamo;
cardino, cardccio, s.m., 1. germoglio 6 crcono | perf. 3 carc; 6 caricrno |
del carciofo. 2. pollone edule della fut. 4 carcarmo | P. pass. carco, creco
pianta di cardo selvatico. | Ger. carcanno.
cardo1, s.m., scardasso: saddpra l ~ caricatre, s.m., (raro) operaio che tra-
fatto de frre, de chjde piegate. sportava a dorso dasino i fasci di ca-
cardo2: callo. napa.
cardccio: cardino. caricatccia, carcatccia, s.f., (infant.)
carec: caric. cartuccia per arma giocattolo.
creco: carco. caridde, sopr.
careggi, carejj, carijj (raro), v. tr., 1. carira, s.f., 1. carriera: lassaste la tu ~. 2.
carreggiare: se careggiava l grano tut- veloce andatura, corsa: l zomaro attac-
tassime l girnapprsso. a la mat- cava la ~ | co na ~ rarrveno qullo
tina, pe n fallo svag, chra m p avante, raggiungono | n cavallo a la ~,
rinvenuto. 2. trasportare: l cavallare ca- in piena corsa | scapp vvia di ~ cme
rejjveno la rbba a bbasto. la prvere, chancra curre | n ~, di
careggibbele, s.f., strada carreggiabile. corsa || dim. cariertta.
careggiata, s.f., 1. solco impresso sul ter- carijj (raro): careggi.
reno dalle ruote. 2. parte della strada carino: (antifr.) te f ccarino, si tte
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
212

chjappo!, ti sistemo, ti picchio | sinn s a due manici.


llremo carine a nnamorasse tutte carnificina, s.f., carneficina.
ddue di sta fijja!, quanto saremmo stati carnivale, carnovale (arc.), carnale
ridicoli | e ssmo carine!, (iron.) siamo (arc.), s.m., 1. carnevale. 2. (fig.,
proprio ben sistemati! || vezz. carinllo, scherz.) anno di et: ce nnha parcchje
grazioso. de carnivale l compare. 3. (fig.) avve-
carila, s.f., carriola a mano con una nimento lieto.
ruota e due stanghe. carnovale (arc.): carnivale.
cariolata, s.f., contenuto di una carriola. carnale (arc.): carnivale.
carile (li), odon., Via delle caiole. carosatura: carsa.
carilo, s.m., baroccio a quattro ruote, le caro: (infant.) fajje ~ al pupo!, accarezza
anteriori pi piccole con sterzo, per tra- il bambino!
sportare merci. cargna, s.f., 1. cargna di animale. 2. be-
carista, s.f., carestia: ~ e ggrzzia che tte stia malandata. 3. (fig.) persona vile,
llhanno fatto a tt!, fortunatamente || perfida. 4. (fig.) terza persona che aiuta
prov.: tmpo de ~, pan de vccia. a sollevare un carico sul basto || accr. ca-
carittevele, agg., caritatevole. rognne: n ~ che n te dico, un pigrone.
carlccio, agg., 1. scadente: n vistito pr- carogntta, s.f., luogo suburbano dove si
prio ~. 2. stantio, avariato: sto psce sotterravano le carogne di animali.
ccarlccio, puzzcchja, nu lo snte? 3. carsa, carosatura, s.f., tosatura delle pe-
deperito, di persona. 4. inaffidabile: sa core.
dde ~ quelue. caros, v. tr., 1. tosare: dppo carosato s
carma, s.f., calma: ~ e ssngue frddo! | bbne pe la mnta, vanna la razza (rif.
(rec.) ~ e ggsso!, calma! alle pecore). 2. (scherz.) tagliare i ca-
carm, v. tr., calmare || carmasse, v. intr. pelli.
pron., calmarsi: lassa st, che sse car- carosata, s.f., (scherz.) taglio dei capelli.
mar primo ppe | si carmnno tutte carosillo: carusillo.
ddue. carosino, s.m., tosatore professionista di
carmata, s.f., il calmarsi: dteve na ~ pecore: magna quanto n ~.
pure vue! crpene, s.m., carpine bianco (Carpinus
carmire, s.m., calmiere; prezzo mas- betulus L.).
simo, fissato dautorit, per la vendita carr, v. tr., trasportare con il carro i co-
di determinate merci. voni sullaia, per trebbiare.
carmo, agg., calmo. carrccio, s.m., 1. fosso stagionale poco
carne: sse n ~, ben nutrito || prov.: ~ chi profondo. 2. solco provocato dalla piog-
nun dle, dalla a cchi la vle | ~ cruda gia violenta in terreno scosceso.
e ppsce ctto. carrggio, s.m., carriaggio, bagaglio.
carnevaltto, s.m., carnevalino, funzione carrarccia, s.f., 1. strada carraia:
liturgica dei primi giorni di Quaresima. (scherz.) ha mmsso a ccarrarccia,
carnccia, s.f., tessuto mammario fibroso detto di chi canta felice (come un car-
della vacca. rettiere su strada agevole). 2. traccia la-
carnccio, s.m., resti di carne che il con- sciata sul terreno dalle ruote dei carri.
ciatore raschia dalle pelli con un coltello carrata, s.f., 1. contenuto di un carro: se
Vocabolario
213

cercava de f n cordllo, che cco na ~ se da parati | ~ carcante, carta calcante o


potsse caric ttutto. armno se cam- da ricalco | ~ ncatramata, guaina im-
menava de mno. 2. trasporto effettuato permeabile | ~ pajja, carta gialla, fatta
con il carro. di paglia macerata, usata per involgere
carratura, s.f., carreggio, operazione di certi prodotti alimentari | ~ smerijjo,
carreggiare i covoni dal campo sullaia: carta a smeriglio | ~ stagnla, stagnola |
co la ~ l grano se prta sullara. ~ sugante, carta assorbente. 2. docu-
carrettira (a la), loc. avv., ad usanza dei mento legale: (arc.) ~ dindennit, carta
carrettieri: caff ~, con abbondante didentit | ~ cratastale, documento ca-
grappa. tastale || prov.: ~ canta, vllan drme. 3.
carrettino: carrettina mmano. banconota: se vedvono pche de carte
carrtto, s.m., barroccio agricolo con co li puccitte. 4. carta da gioco: f le
stanghe e due ruote grandi, rinforzato, carte, mescolare e distribuire le carte ||
con cassa a sponde alte, trainato da due carte, s.f. pl., 1. complesso dei docu-
cavalli o muli. menti occorrenti per contrarre matrimo-
carrettne, s.m., (dispr.) carro funebre nio; certificato di matrimonio: ann ff
per il trasporto di defunti poveri. le ~ pe spos, a ccav le fde, richiedere
carriol, v. tr., trasportare con carretta o i documenti in Comune. 2. manifesti:
carro. attacc le ~, a) affiggere i manifesti:
carro, s.m., 1. carro agricolo con due mmrto stamane, ce s le ~ attaccate;
ruote molto grandi, trainato da buoi || ~ b) (fig.) propalare notizie riservate.
a ccroctta, carro da buoi, per traspor- cartapista, s.f., cartapesta.
tare grossi tronchi o blocchi di pietra. 2. cartaro, s.m., cartaio.
(fig.) costellazione dellOrsa maggiore. cartasciuga, cartasuga, s.m., carta assor-
carrzza, s.f., vettura a un cavallo: mdd. bente.
v ann m paradiso n ~, pretende di cartasuga: cartasciuga.
avere la vita facile | (iron.) che tte ce cartata: pijja na ~ de porchtta e la va
vle la ~? sbrghete! || ~ snza cavalle, mmagn allosteria | bbutta le cartate
(arc.) automobile. de psce da la finstra, cartate di lische
carrozztta, s.f., carrioletta a quattro di pesce || dim. cartatlla.
ruote per bambini. cartina, s.f., confezione contenente un
carrozztte, s.f. pl., 1. pista delle auto- prodotto chimico: sto vino ffatto co le
mobiline al Luna park. 2. n. sostituivo cartine.
del numero 22 nellestrazione della cartccia, s.f., 1. palo di ferro dalla lama
tombola. concava, usato per scavare buche nel
carrucol, carucol, v. tr., 1. (arc.) tra- terreno. 2. votazza; strumento di legno o
sportare i covoni a soma o col carro dal di lamiera, cilindrico e smussato nella
campo allaia: ~ col carro a la trbbia | parte anteriore, con cui i bottegai prele-
se carcola, se prta sullara. 2. car- vavano dal contenitore prodotti sfusi
reggiare legumi. (oggi soltanto farina). 3. grande vo-
carta sugante: cartasciuga. tazza, usata dai carbonai per prendere
carta, s.f., 1. carta: ~ da pacche | cartol- carbonella.
liata, carta oleata | ~ de Frncia, carta cartccio, s.m., 1. foglia secca del mais.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
214

2. fodero di cuoio, appeso con bretelle confeziona calze.


alle spalle, in cui il confratello infila la carzo, s.m., calzatoia, zeppa di legno che
pesante croce di legno per trasportarla sinfila sotto la botte per tenerla in equi-
in processione: cva l ~ co le bbretlle librio: ce se mettva l zasso chi ffacva
sul ptto, la crce nfilata dntro. da ~.
cartolare, s.m. inv., (ant.) quaderno sco- carzolaro, s.m., 1. calzolaio || dim. car-
lastico: l ~ costvono cinque a ssrdo. zolartto: (tir. dil.) ~ che ff le scarptte,
cartolina, cartulina, s.f., 1. cartolina pre- m le fa llarghe e mm le fa strtte | ~,
cetto. 2. (fig., scherz.) malore, segnale gni ggirno ni cuce m paro, quanno
premonitore di morte prossima: quanno vne l ggiuvid, trete ll che vvjjo cuc.
arriva la ~, tcca ppart, e mmanco se 2. ciabattino. 3. (fig.) individuo inca-
p dd dde n. pace.
cartulina: cartolina. carzonclle, carzoncine, s.m. pl., panta-
cartuncine, s.m. pl., cartoncini. loncini: cha l ~ curte ancra, giovane
carubba, s.f., carruba. inesperto.
carccio, agg., piuttosto costoso: bbllo carzne, s.m. pl., calzoni: ~ a la uava |
~ sto vistito. ~ a pprpa, pantaloni alla cavallerizza |
carcola, s.f., 1. telaio di legno sostenente quelue se fa mmtta l ~ da la mjje, si fa
un telone nelle cui borse, ai lati del comandare dalla moglie | prta l ~ ssa,
basto, erano posti 25 covoni da traspor- di moglie autoritaria | fssela ne le ~, es-
tare: cra l diritto di passggio co la ~. sere pauroso || pegg. carzonacce.
2. (raro) carrucola || ~ (a), loc. avv., fog- casa, s.f., 1. casa: magnamo qullo che
gia di cappello: cappllo ~ || pl. car- ppassa la ~, ci che permette lecono-
cole, (fig., scherz.) occhiali da vista. mia familiare | l pane de ~, di confe-
carucol: carrucol. zione casalinga | sse tutto ~ e cchjsa,
carusillo, carosillo, s.m., carosello. essere persona pia, morigerata: la com-
carza, s.f., 1. calza (spec. da donna) || f la mare ttutta ~ e cchjsa, una donna
~, lavorare a maglia. 2. calza che i bam- tutta dedita alla famiglia e alle pratiche
bini appendono alla cappa del camino religiose | na perzna de ~, n ce se fa
la notte dellEpifania, per trovarvi al ccaso, un amico di famiglia, in pre-
mattino i regali: ~ de la bbefana || dim. senza del quale si pu parlare libera-
carztta. mente | adra di ~ cun tutte, era in
carz, v. tr., 1. indossare abiti. 2. calzare amichevoli rapporti | nu lo s d sta dde
scarpe || v. intr., essere della misura giu- ~, dove abita | sta ssmpre ll ppe ccasa
sta: sto vistito carza bbne. || casettccia, (dispr.) catapecchia ||
carzamajja, s.f., (rec.) calzamaglia. prov.: bbeata qulla ~ nd rgna na ch-
carzante, s.m., calzatoio, calzascarpe. rica rasata | bbeata la ~ co la chrica
carztta, s.f., 1. calza (spec. da donna). 2. pelata | bbata qulla ~ ndu c la pitra
calzino da uomo: prta le carztte a bbucata e la chrica rasata | ~ sua, ri-
bbracarlla | se fa ttir la ~, si fa pre- pso suo | la ~ ha ppca pace, se la gal-
gare | li clono le carztte | tir la ~ a lina canta e l gallo tace | ~ che ha bbn
uno, annoiare. vicino, vale cnto scudi e un quatrino |
carzettara, calzettara, s.f., donna che pane cciplla a ccasa sua | chi ccasa
Vocabolario
215

nun cha, gge qqu domane ll | ~ tua, di aver sbagliato) || prov.: l zumaro dov
pace tua | ~ tua ripso tuo, magni e ccascato na vrta, n ci casca ppi ||
bbvi a mmdo tuo | ~ tua ripso Forme: Ind. pres. 2 casche, caschi; 4 ca-
tuo, cachi e ppisci a mmdo tuo | chi la scamo; 6 cscheno, cscono | impf. 6
~ daltri nutrica, la sua divnta pvera cascveno | perf. 6 cascnno | fut. 2 ca-
e nnimica | gnuno fa qqullo che li pare scarae | P. pass. cascato.
a ccasa sua | a ccasa nva, chi nom cascamrto, s.m., 1. tonchio, insetto no-
prta manco trva. 2. (fig.) guscio di civo ai legumi, come fave (Bruchus ru-
chiocciola. 3. (fig.) guscio della tarta- fimanus Boh.), fagioli (Acanthoscelidus
ruga. obsoletus Say), piselli (Bruchus piso-
casalante, s.m., coltivatore diretto che rum L.). 2. (fig.) persona indolente.
abita in casa rustica isolata. cascatro, s.m., crivello di grandi dimen-
casale, s.m., casa rustica isolata. sioni, dal fondo metallico forato, mon-
casaltto, s.m., piccola costruzione cam- tato su treppiedi di legno, usato per
pestre, usata come ricovero durante la vagliare granaglie e legumi: l ~ ppi
giornata o per conservarvi gli attrezzi. rrado del corvllo.
casamcciola, s.f., 1. (fig.) grande disor- caschemaddsso, s.m., individuo mala-
dine, caos: me pare ~ ll ddntro. 2. ticcio.
(fig.) luogo disordinato. cascherino, s.m., garzone di fornaio che
casarccio, agg., di produzione propria, consegna il pane a domicilio.
casalinga || casarccia (a la), loc. avv., cascina, s.f., cascino, cerchio di legno di
alla maniera casalinga. faggio, dove si preme il latte rappreso
casato, s.m., 1. cognome. 2. sopr. di fa- per dare la forma al formaggio.
miglia: faciva di ~Tortorate. casco, s.m., cascola precoce, frutta caduta
casc, v. intr., cadere: ~ a ppzze, in pezzi prematuramente: pijj l ~, ottenere il di-
| c ccascato cme n zalame, caduto ritto di raccolta della cascola.
nel tranello | casca e ppnne (di oggetto casngo, s.m., uomo di fiducia del pro-
in equilibrio instabile) | te pssa ~ dda n prietario, tuttofare in unazienda || agg.,
ccio! (imprec. scherz.) | ~ dda le nvole che preferisce vivere schivo in casa.
| mdd. ~ dda la padlla ne la bbrace, in- casrta (a), loc. avv., (scherz., rec.) a
cappare in una situazione peggiore della casa: io v ~, rig!
precedente | ~ ddal znno | ~ stto la casifcio, s.m., (rec.) caseificio.
capplla de uno, trovarsi a dover dipen- casinaro, s.m., 1. pasticcione. 2. persona
dere da una persona autoritaria o prepo- rumorosa.
tente | casca e nun casca, sta in bilico | casino, s.m., 1. (fig.) problema, difficolt:
ccascato bbne, stato fortunato | cme ra n gran ~ a ffccela. 2. (fig.) grande
casche, casche male, ogni scelta scon- quantit: n ~ dordgne bbuttate ll. 3.
veniente | mdd. ccascato cme l ccio (fig.) confusione. 4. (fig.) frastuono.
su le maccarne, venuto a proposito | caso: f ccaso, provocare sensazione, sor-
sto vistito casca bbne || (d.) m ~ ddal prendere | facce ~, far attenzione, osser-
pedecne che dda la cima, meglio ca- vare | ~ (pi), per caso | ~ penzato (a),
dere dal fusto che dalla cima di un al- loc. avv., con premeditazione.
bero (detto di chi si avveduto in tempo casomae, cong., caso mai, eventualmente,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
216

semmai: ~ cte tmpo, anntece valtre! castr: crast.


cspio, inter., (euf.) cazzo! cstrica: crsteca.
cassa, s.f., 1. bara || ~ da mrto (a), loc. castrne, s.m., cavallo castrato.
avv., a) in forma di bara (rif. ad una catacmma, s.f., catacomba.
fossa); b) di forma irregolare: la ltta catafano, s.m., 1. ammaccatura. 2. buco
venva ~ (se il bifolco non arava di- provocato lanciando la propria trottolina
ritto). 2. cassa del letto del carro agri- su quella dellavversario.
colo: mettteva ssda dentra la ~! 3. catafarco: catrafarco.
cassapanca, lunga circa mt. 2, in cui si catafschjo, 1. ammaccatura. 2. buco pro-
conserva la biancheria || bbatte de ~, vocato lanciando la propria trottolina su
brontolare, protestare: ce bbatte ppure quella dellavversario.
de ~, dppo av ffregato tutto lue. 4. cal- cataltto, s.m., bara di legno dorato su cui
cio del fucile. si trasporta in processione la statua del
cassabbanca, s.f., cassapanca, lunga circa Cristo morto || grtta del ~ (microtop.).
mt. 2, in cui si conserva la biancheria. catana, s.f., 1. tascapane di cuoio con tra-
cassabbanco, s.m., (dispr.) mobile sgan- colla. 2. (scherz.) borsa. 3. cartella di
gherato. stoffa o di cartone dello scolaro. 4. car-
cassamortaro, s.m., (dispr.) impresario di niere.
pompe funebri. catanata, s.f., contenuto di un tascapane.
casslla, s.f., fossetta in cui viene piantato catapzzo, in: pzzo di ~! (insulto).
il maiolo. cataprasma, s.m., 1. cataplasma. 2. (fig.)
cassettne, s.m., cassetta per raccogliere individuo malaticcio.
in chiesa le offerte dei fedeli: ~ del- cataratta, s.f., abbattifieno, botola del fie-
lelemsine. nile, da cui si fa cadere il fieno nella
cassne, s.m., 1. contenitore di legno: n stalla.
cucina cra l ~ de la farina. 2. rimor- catarttela, s.f., cateratta: jje s ccalate
chio di trattore. le catarttele, se llha ddopr.
castagna: ~ porcina, castagna selvatica catrcio: catrcio1.
non commestibile | ~ lssa, ballotta | ca- catarcine: catrcio1.
stagne crastate, castagne su cui stata catarde, cogn., Catardi.
praticata unincisione nella scorza catarinfrangnte, s.m., catarifrangente.
prima di arrostirle | pizzic n ~, cogliere catvere, s.m., cadavere: me pajje n ~!
in fallo. catavrna, s.f., 1. ferita. 2. cicatrice.
castagnccio, s.m., farina di castagne. catna, s.f., 1. particolare della falce fie-
castgo: gastigo. naia; sbarretta di ferro saldata tra la
castellccio (l), top., Castel dAsso. parte finale del manico e quella me-
castllo, s.m., 1. camerella, casa del diana della lama. 2. catena del camino
chicco; parte della spiga dove sono i cui si appende il paiolo sopra il fuoco.
chicchi. 2. grappolino di nocciole o di catenina, s.f., catenella; catena sottile di
pomodori. 3. (infant.) gioco fatto con metallo prezioso, da portarsi come or-
noccioli di pesca. namento al collo, con attaccata una me-
castig: gastig. daglietta sacra o un crocifisso.
castssemo (l), sopr. caterinna, s.f., frutto verde del man-
Vocabolario
217

dorlo, ancora tenero, commestibile cappllo | va a ccav li fde (richiedere


prima della formazione del guscio; documenti anagrafici per sposarsi) | nun
mandorla di santa Caterina. cava n ragno dal buco | cavasse la su-
catichismo, s.m., (citt.) catechismo. disfazzine. 3. estrarre: ~ la cnepe al
catigora: catigura. Bullicame | ~ l dnte, estrarre i denti. 4.
catigura, catigora, s.f., categoria: que- raccogliere: quanno se cvono le patate,
lro adreno na ~ a pparte, dtta di li sammontneno e sse cprono co lo
signre. strame, pe se mbllano, oppuramnte
catirina, antrop., Caterina || catirinccia se mttono nel magaino | ~ le patate
(la), sopr. col frro. se cava na bbuca. se cvono
catrcio1, catrcio, catarcine, cator- pure col voltorcchjo co la mula. 5.
cine, s.m., catenaccio. catturare: annamo a ~ nnidi (rif. ad una
catrcio2, scatrcio, s.m., 1. oggetto sca- nidiata) || cavccela, v. intr. pron.,
dente, rovinato. 2. (fig.) veicolo in cat- farcela, cavarcela: io n ce la cavar a
tive condizioni. scordalle mae | nun ce se cava ann
catorcine: catrcio1. vante de ste tmpe | n ce la cava ccam-
catrafarco, catafarco, s.m., 1. catafalco. min | dajje e ddajje, a la fine ci la ca-
2. (fig.) cassa dal fondo forato posta sul vnno || Forme: Ind. pres. 6 cvono |
tino, in cui si pigiava luva con i piedi impf. 6 cavvono | perf. 6 cavnno | fut.
nudi. 3. buco provocato lanciando la 1 cavar.
propria trottolina su quella dellavver- cavaciulla (a), loc. avv., a cavalcioni.
sario. 4. (fig.) enorme quantit: (iperb.) cavadnte, s.m., (ant.) dentista: chae na
di qu io me ni magnerbbe n ~! paura, manco sve dann dal ~!
catrasta: cratrasta. cavaglire: cavajjre.
cattanno (a), loc. avv., a) elemosinando; cavajjre, cavaglire, cavallire, s.m., ca-
b) in rovina, in fallimento: s ite ~. valiere || ~ (a), loc. avv., di forma con-
cattleco, agg., (citt.) cattolico. vessa (di pertica): na filagna gbba, ~.
catubba, scatubba, s.f., 1. grancassa. 2. cavallaro, s.m., 1. guardiano di cavalli. 2.
(fig.) cappello a cilindro: portveno la trasportatore con bestia a basto. 3. ven-
~ pi ccappllo. ditore di cavalli.
casca (a), loc. avv., in malo modo, in cavallera, s.f. coll., (euf.) pidocchi.
fumo: ann ffin ~. cavalltto, s.m., 1. andana, striscia di erba
causci, s.m., 1. caucci. 2. tubo di appena tagliata. 2. tronco incavato a
gomma per irrigare. quattro zampe, su cui si scotola la ca-
cava, s.f., 1. scavo a cielo aperto: le cave napa.
de peperino. 2. (fig.) grande abbon- cavali ppla (l), sopr.
danza: e cche cchae la ~? (dei soldi), a cavallire: cavajjre.
non finire. 3. strada antica scavata pro- cavallo, s.m., 1. cavallo (Equus caballus
fondamente nella roccia: passavo pi la ~ L.): guern l cavalle, i cavalli | sse a ~,
de santAntgno || dim. cavarlla. aver superato una grande difficolt ||
cav, v. tr., 1. spillare: va ccav bbva ma prov.: chi ha bbn ~, nha ppaura
la cantina! | a, l vino cvolo ppure pe danna ppide. 2. (fig.) cordone di terra
stasra! 2. togliere: c da ~ ttanto de fatto a dorso dasino addosso alle viti:
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
218

col bednte se facva l ~, e ppe quanno ziaria: f ccvosa, intentare causa con-
saricarzava, se bbuttava de qqu e dde tro qualcuno.
ll. cavcchja, s.f., chiavarda dellaratro.
cavallcchje, cavacchi, cavacchje, ca- cavcchjo, gavcchjo, s.m., chiovolo del
vcchi, s.m., libellula azzurra (Calopte- giogo.
ryx splendens Harris). cavignale, s.m., erba infestante estiva non
cavallne, s.m., 1. (fig.) ragazzo sfrenato. identificata, alta anche 50 cm., robusta,
2. (fig.) cordone di terra fatto a dorso con grappolo di semi in cima.
dasino addosso alle viti. 3. (fig.) muc- cavcchi: cavallcchje.
chio finale di fieno, ottenuto riunendo cvola, s.f., rubinetto di legno infilato in
la passate. 4. (fig.) grande mucchio: n ~ basso nella parte anteriore della botte:
de nve, llha rradunato l vnto, sam- ha mmsto la ~ nva, ha avviato la
montina. botte.
cavallccio, s.m., 1. puledro. 2. (infant.) cavolccio, s.m., gran di serpe, gicaro
cavallo di legno, giocattolo || Forme: pl. chiaro (Arum italicum Miller): l ~
cavallucce. channvona ccerc ggi ppe le can-
cavandolo, s.m., (vezz.) figlio ultimoge- nte ma le prde, ntrna Vvitrbo, e lo
nito. facvono bboll. e n z se ccavranno
cavacchi: cavallcchje. msso ppure la smmala. le cavolacce
cavacchje: cavallcchje. se fanno pel prco, si raccolgono per
cavarc, v. tr., cavalcare. governare il maiale.
cavarcata, s.f., corteo a cavallo: pi ssan- cavolina, s.f. coll., piantine di cavoli col-
tAntgno se fa la ~ al dmo co le bbe- tivate nel semenzaio da trapiantare.
stie nfioccate. cvolo, cvelo, s.m., 1. cavolo (Brassica
cavarcatura, s.f., cavalcatura. oleracea L.): bbne, le cvele col ppe!
cavarcavia, s.m., cavalcavia. (di cibo squisito) | ~ rccio, verzotto |
cavarc, s.m., giaccone di stoffa pesante, mdd. qu ccntra cme le cvela
che arriva fino al ginocchio. mmernna, non riguarda largomento.
cavarlla (la), n. di unantica strada sca- 2. (euf.) cazzo: cul ~ channava ll |
vata nella roccia. bbrutto tsta de ~!, brutto imbecille! |
cavarllo, s.m., operaio che estrae la ca- saranno cvele!, queste sono storie!
napa macerata dalla vasca: l ~, ra uno (espr. per negare recisamente) || cvelo
che llavava e bbuttava la cnepe su la ctto!, cvele!, inter., (euf.) cazzo!
prda. sciojjva l fscio, bbuttava s le cavne1, s.m., grande quantit || avv.,
strghe ll ssu la prda. molto: llontano n ~ | ad llnga n ~.
cavatura, s.f., operazione con cui si cavne2, s.m., individuo molto abile:
estrae la canapa macerata dalla vasca. sarae n ~ se ttu ce la fae.
cvelo: cvolo. cvosa: cvesa.
cavnero, s.m., cavedano (Leuciscus ce- cavusine, s.f., (raro) eventualit: pe
phalus L.). gni ~.
cvesa, cvosa, s.f., 1. causa: pi ccvesa cazzabbicchjre, s.m., (iron.) carabiniere.
vstra ccapitato | nun zi fa ppi pir ~ cazzabbbbolo, s.m., 1. persona piccola
di llotombbele. 2. controversia giudi- e goffa. 2. persona dappoco.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
220

cazzccio, s.m., 1. minchione. 2. ingenuo. nijje || pl. cazze, 1. pretese: ma quante ~


3. presuntuoso. crche! | e sti ~ e pp n! | mdd. pi
cazzarla, s.f., 1. casseruola. 2. pietanza ccazze che qquatrine (detto a chi pre-
di pezzi di maiale (zampetti, coda, orec- tende troppo). 2. complimenti, smance-
chie, ecc.) cotti nel forno in un reci- rie: snza tante ~! 3. storie: qu
piente di terracotta || dim. cazzaroltta ssaranno ~!, sono storie. 4. affari: v
|| inter., (euf.) cazzo!, accidenti!: ~, n ca- camp ccentanne? fatte li ~ tua! 5.
pisce mae! | che ccazzarla ad qqu? guai: s ccazze da cac! | s ccazze
cazzarolata, s.f., 1. contenuto di una cas- cide!, sono guai seri.
seruola. 2. colpo inferto con una casse- cazzla (n), loc. avv., con le mani in
ruola. mano.
cazzata, s.f., 1. sciocchezza: n ze sa cazzla, s.f., 1. (raro) cazzuola da mura-
quante cazzate dice. 2. cosa da nulla || tore. 2. recipiente di ferro, usato al fran-
dim. cazzatlla. toio per raccogliere la pasta e porla nei
cazzetllo, s.m., 1. individuo di bassa sta- fiscoli.
tura: e cchad qqul ~? 2. oggetto pic- cazzomatto, s.m., individuo sciocco,
colo. scemo.
cazzett, v. intr., baloccarsi, perdere cazzuto, agg., 1. difficile. 2. complicato.
tempo, non concludere: ann cazzet- ccnna: accnna.
tanno. ccso, agg., acceso.
cazztto, s.m., individuo di bassa statura. ccezzine: accezzine.
cazzta, s.f., scenata rumorosa. cchjocciasse: acchjocciasse.
czzica, inter., caspita! cciacc: acciacc.
cazzimprio, s.m., pinzimonio: a ccna ccompagnasse: accompagnasse (vd.
h mmagnato du radictte e m p de accompagn).
sllero a ~, in pinzimonio. ccor: accor.
cazzo: e cche ccazzo!, che diamine! | se ccrgese: accrgese.
fa magn l ~ da le msche (di persona ccuss: accos.
incapace o insicura) | pare sto ~!, di chi ce1, se1, si2, pron. pers. at. di I pers. pl., ci,
si d arie | sto fccia da ~, scemo | col ~ noi, a noi: ce riccont ttutto pe ffile ppe
che te sta ssent!, non ti sta proprio a ssgno | nun ce rppe le stivale! | ce s-
sentire | a la fccia del ~!, caspita! | marzate tarde | tira via che ccmo pr-
mha rtto l ~, ma n l ~ l ~, prpio l scia! | telefontece, appna rivate! |
~!, mi hai seccato fino allesasperazione fmose mo litro! | si smo accompa-
| sta ssnza f n ~, inoperoso | sta cccia gnate bbne | s smo viste!, addio! | se
n ze dde n ~, non sa di nulla | (iron.) ha mttema ssda | sbrigmese! | si rive-
fatto m bl ~ de capolavro! | sa n ~ dmo!, arrivederci!
sso! | s, lo fa llanno del ~!, mai | mdd. ce2, ce3, avv., ci: che ccntra qu?
~ ~ ~, a dd ttre vvrte ~ nun ppeccato cntra perch cce cape | chi cce ca-
n ~ | tir.: ~ Bbtta famme lume, ch na pisce, bbravo | quanno ce v, cce v |
purce mal gricile, mi ci snto n tene- ce llhae la mchena? | cannarmo
rume, ~ famme lume || prov.: cazzin nzime | ci llve tr, ne avevi tre | ci
culo non fa ffijje, ma ffa bbrdo pel cu- nn uno pe rride, ce ne sono molti.
Vocabolario
221

ce3, ci2, pron. pers. m. f. sing. pl., gli, le, (scherz.) morire | mdd. nun zap ten
loro: ce llh ddtto man quelro | ci li cccio, non mantenere un segreto. 2.
f vvda. (fig.) punto grossolano di cucito: varda
cca, s.f., anguilla di piccole dimensioni. che ccce chha fatto! 3. (fig.) sonnel-
cec, v. tr., 1. accecare: Ddio me cche, si lino: me sa che vv a ff n ~, che ss
n vvro! (formula di giuramento) | stracco.
llha ccecato. 2. (fig.) ostruire in parte il ccio2, agg., 1. dappoco, inetto: cccio
foro duscita di un recipiente: ~ l bar- prpio quel cristiano. 2. noioso.
lzzo prima de bbva | quanno che ssi cco, agg., 1. cieco: ~ da n cchjo, orbo.
mettva la cannlla nel vino, che sser- 2. (fig.) parzialmente ostruito: se mtte
viva pi ccasa o cme sia, pe non f cca la cannlla, pe nun fa vven l bot-
vvven la cannlla a ttutto bbuco, si ce- talccio (rif. al rubinetto della botte av-
cava da la parte dntro, ce si mettva la volto nella stoppa).
cnepe. 3. (fig.) asportare le gemme su- cecolino: cicolino.
perflue (rif. al tralcio di vite) || cecasse, cda, v. intr., 1. cedere: quannha vvisto
v. intr. pron., perdere la vista. la malparata, li tocc ccda pura sso.
cecagna, s.f., fiacca. 2. indebolirsi, di pianta: ste piante van-
cecala, cicala, s.f., 1. cicala (Lyristes ple- na ccda || Forme: Ind. perf. 3 ced.
beius Scop.): se capimo pil culo cme cdo, s.m., (citt.) ceto: qulle de bbasso
le cicale, ci intendiamo a volo. 2. (fig.) ~, dimo.
fiacca. cfolo, s.m., cefalo (Mugil cephalus L.).
cecalino, agg., miope. cgna, cigna, s.f., correggia del basto.
cecalne, s.m., fannullone. cegnale: cignale.
ccca1, s.f., cilecca: ha fatto ~. celebbr: cilebbr.
ccca2, s.f., gazza (Pica pica L.). celebbrale, agg., cerebrale.
ccce (a): ccccia (a), (vd. cccia). cllofa, cellofne, s.m., (rec.) cellofan.
cccia, s.m., sedile: su n qulla ~ de cellofne: cllofa.
qulle frasche || ~ (a), ccce (a), loc. clo, s.m., 1. cielo || cr zerno (ar), loc.
avv., (infant.) a sedere: vne qqua, mt- avv., a) a ciel sereno: n frmene ~; b)
tet ~! sotto le stelle, allaperto: se dormiva ~ ||
cecciatro, s.m., (infant.) sedile. prov.: ~ a ppecorlle, acqua a ffonta-
ceccne: cercne1. nlle. 2. volta di una stanza: l ~ de la
cce: ccio1. stufa (volta del forno, sulla quale si met-
cecrchja, s.f., cicerchia (Lathyrus sati- teva la pasta a lievitare per ultima). 3.
vus L.). (fig.) velo inacidito galleggiante sul
ccia, s.f., 1. donna trasandata. 2. donna vino contenuto nella botte.
volubile. cmbolo: cmpano.
ccio1, cce, s.m., 1. cece (Cicer arieti- cempanaro, s.m., suonatore di cmpano.
num L.): stasra magnamo paste cempanlla, s.f., ragazza frivola.
ccce, una zuppa di ceci | capitate pr- cempanlle (n), nellespr. ann n ~, far-
pio a cccio, giungete al momento op- neticare, vaneggiare: la capccia li va ~
portuno | na csa che li va a cccio, a | d ~, ann ~, fare sciocchezze | sto
genio || ann ff la trra pil cce, vino manna ~, ubriaca.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
222

cmpano, cmbolo, cmpeno, cmpano, centoplle, s.m., omaso di agnello o di


s.m., tamburello || dim. cimpanelltto || bovino.
pl. cmpene, (fig., euf.) testicoli: sti ~!, centozzampe, s.m., millepiedi comune
che importa? (Pachyiulus communis).
cmpeno: cmpano. ceoc (n), nellespr.: ann ~, d ~, farne-
cemurro: ciamrro. ticare, vaneggiare: l ciarvllo jje d ~.
cenarlla, s.f., cena di magro: la ~ de la ceplla, s.f., cipolla.
viggjja (del 24 dicembre). cppa, s.f., mortaio di legno da cucina.
cncia, ipoc., Vincenza || accr., cencina. ceppicara, s.f., ceppaia, parte basale di
cncio, ipoc., Vincenzo || dim., cenctto. pianta tagliata.
cncio mllo, s.m., (infant.) gioco in cui ceppicne, s.m., grosso ceppo rimasto
si strofina il viso altrui con un cencio piantato sul terreno.
bagnato. cppo, s.m., 1. parte inferiore del tronco
cndere: cnnere. di un albero || prov.: vste n ~, smbra n
cenerttolo, s.m., chi sta sempre accanto vsco. 2. ciascuno dei pezzi massicci,
al fuoco. rotondi o quadrati, di legno che si so-
cennarccio, s.m., ceneraccio, panno in vrappongono alla colonna mobile che
cui si mette la cenere per fare il bucato. stringe la vinaccia nel torchio. 3. pianta
cennarata, s.f., acqua con cenere bollita, singola di vite. 4. tronco della vite. 5.
che serve per lavare le botti. (fig., triv.) pne: sto ~! 6. (fig.) indivi-
cennarttela, cennerntola, s.f., (dispr.) duo robusto.
donna sporca. cra, s.f., tana, nel gioco del nascondino:
cnnere, cndere, s.f., cenere: se facva ariusc a ttocc ccra.
la bbucata co la ~ nel iro | si nu z cerantgna, s.f., celidonia (Chelidonium
bbno, la bbefana te prta cnnere majus L.), pianta erbacea medicinale, la
ccarbne (avvertimento al bambino) | l cui radice era usata contro il mal dei
primo ggirno de quarsema, l prte te denti.
mtte la ~ su la capccia | mdd. rri- cerasa, s.f., ciliegia: cerase morasche
dtto ~ e ppanne sprche, in pessime (piccole) | cerase marzcche (grandi) |
condizioni. ann a ccerase, (infant.) andare rubac-
cennerntola: cennarttela. chiando ciliegie | f l fiortto de le ce-
cennerino, agg., cenerino. rase (atto irrisorio di rinuncia) | s
cnta: cinta. ccme le cerase (di cose che spariscono
centenaro, centinaro, s.m., centinaio || presto) || sopr. m.
Forme: pl. f. centenara, centinara, cen- cerasaro, s.m., rivenditore di ciliege ||
tinare: crono le ~ e ccentinare de cri- mdd. ha ffatto la fine del ~: bbuco rtto
stiane a vvda || a ccentinara, a e ssnza cerase (di chi ha perduto tutto).
ccentenara, loc. avv., a centinaia. ceraso, ciraso, s.m., ciliegio (Prunus
centsemo, cintsemo, s.m., centesimo: avium L.).
un ~ alluna costveno. ceraslo, s.m., vino di color rosso chiaro,
centinaro: centenaro. rosato.
centomillanta, num. immag., quantit cerc, v. tr., cercare: va ccerc cche ddice!
esorbitante. | ~ gguae | che vvae cercanno? crche
Vocabolario
223

rgna? io te la gratto, sa! | mdd. crca crne, crna, v. tr., setacciare: la cernva
l zumaro e cce sta a ccavallo | li va ma la mjjine la farina.
ccerc pprpio cul lanternino le bbtte certo, s.m., 1. cerotto. 2. (fig.) persona
| ~ l plo mallvo, fare il pedante | ~ malaticcia: ddiventato n ~, nsce mae
Mmaria pe Rrma | d. crca lavro e mae.
pprga ddio de nun trovallo || prov.: chi crqua, s.f., quercia comune (Quercus pe-
ccrca, trva; e cchi ccammina, ncim- duncolata Ehrh.), rovere (Quercus
pica || v. intr., tentare: crcheno de robur L.), quercia da sughero (Quercus
squajjssela || Forme: Ind. pres. 2 cr- suber L.), farnetto (Quercus frainetto
che; 4 cercamo; 6 crcheno, crcono | Ten.) | de qu ce s na ~, in quantit ||
impf. 6 cercveno | perf. 1 cerc; 6 cer- dim. cerqutta || ~ (la), top., La Quer-
cnno | Part. pass. crco | Ger. cercanno. cia, fraz. di Viterbo.
crca: ann a la ~, fare la questua | ann cerquarlo, s.m., ab. di La Quercia, fraz.
n crca de damagn, andare alla ricerca di Viterbo.
di cibo. cerquto, s.m., querceto.
cerchjatlla, s.f., giradito; infiammazione cerqune: cercne1.
intorno allunghia delle dita: se ssam- cerrastro, s.m., pianta giovane di cerro
malava llgna, li veniva la ~. li casca (Quercus cerris L.).
llgna. cerrata, s.f., 1. pungolo del bifolco, co-
crchjo, s.m., 1. alone della luna || prov.: stituito da un lungo bastone con punta
~ lontano, acqua vecino; ~ vecino, metallica. 2. ralla, raschiatoio per pulire
acqua lontano (pronostico di pioggia laratro. 3. lungo bastone ad uncino dei
tratto dallaspetto dellalone). 2. emi- mandriani.
crania: me snto n ~ || pl. crchje, cerchi cerrse, s.f., cirrosi epatica.
di ferro della botte: l bbottaro nfila l certefecato, cirtificato, s.m., certificato:
crchje ma la bbtte. ce volva l ~ di bbne custume fatto dal
cerchjne, 1. (arc.) cerchio di legno della curato.
crinolina. 2. fetta spessa di patata non certificato: certefecato.
sbucciata (da friggere per una pietanza). crto: a na certra ne annama lltto,
cercne1, ceccne, cerqune, circne, non troppo tardi || crte, agg. e pron.
s.m., vino guasto, difetto del vino: pijj indef. m. e f. pl., alcuni, certi, certuni:
dde ~, guastarsi, inacidirsi (rif. al vino) mo ncontrato ~ cristiane che vve cer-
| sto vino ha pprso de ~ | sa dde ~, n ze cvono | ~ villane la piantveno | vidde
p bbva, ha sapore di aceto, imbevi- arriv ~ sordate | ~ ve lo sanno d de si-
bile. curo.
cercne2, avv., in cerca: vanno ~ de nzoc- cersico, s.m., (arc.) chirurgo, medico.
ch. cervelltto, s.m., polpastrello.
cerifschjo: cirifschjo. cervllo, s.m., girello, fondo tenero di car-
cerigna, s.f., (rust.) grossa cesta di vimini. ciofo.
cerimgna: cirimgna. crvio, crvo, agg., acerbo: le mlle crve
crle, s.f. pl., 1. gambe storte: vard che te fanno f le vrze.
ccrle! 2. piedi piatti. cervine, s.m., cervone (Elaphe quator-
crna: crne. lineata Lacpde).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
224

crvo: crvio. qualsiasi cosa facciano | ~ ddice dice,


crzo, ggrzo, s.m., 1. gelso (Morus alba qualsiasi cosa dica || prov.: pase ~
L.) | ~ mro, gelso nero (Morus nigra vvae, usanza ~ ttrve || cong.: stattnte
L.). 2. frutto del gelso || Forme: pl. crzi. chio te sdgo | bbllo ~ ito, quasi
csa, s.f., 1. taglio delle erbe da sovescio. morto | sta attnte, chi cc la quar-
2. fal. 3. (fig.) strage. sema!, ci sono bambini che ascoltano
cesrio, agg., cesareo: llhanno fatto l (per suggerire prudenza nel parlare di
parto ~. argomenti osceni o scabrosi) | sbrcio l
csere, antrop., Cesare || sta ccme n ~, fco, chi le manca l tirggio | che ccro
sta benone. mae a ccasa?, non cero mica mai | chi
cespadano, s.m., 1. (scherz.) persona pro- ccte n fulminante, paccnna na can-
veniente dallItalia settentrionale. 2. lin- nla?, avete per caso un fiammifero? |
guaggio incomprensibile: ma che ci sincontr chi ccreno du povartte.
pparle ~? n ti capscio. chcca, s.f., 1. gazza (Pica pica L.). 2.
cespujjo, cispujjo, s.m., (citt.) cespuglio. (fig., gerg.) vulva.
cssa, inter., (rust.) voce del bifolco, per chcche, s.f. pl., 1. (infant.) maccheroni:
far girare i buoi aggiogati allaratro. (tir.) piagne piagne moccolne, che la
cess, v. tr., vuotare lano: ~ la vacca. mamma te fa le ~ col zapne! 2. (in-
csso, s.m., ano della vacca. fant.) dolci.
cetsa, agg., di acqua acidula con sali mi- checchennina, chicchinna, nellespr.: a
nerali di ferro e solfo. le tmpe de ~, al tempo dei tempi.
cetrato, s.m., citrato. chcco, ipoc., Francesco: (tir. dil.) ~, ha
cetrlo: cetrne. ffatto la cacca e la pscia lltto || dim.
cetronata, s.f., insalata di cetrioli. checcarllo, checchino.
cetrne, cetrlo, citrilo (rec.), citrne, chenzes, agg., enorme, incredibile: fa-
s.m., 1. cetriolo (Cucumis sativus L.) || cvono na cagnara ~.
dim. cetroncino, citroncllo. 2. (fig.) chto, agg., silenzioso || ~ ~, avv., silen-
pne. 3. (fig.) individuo stupido, inge- ziosamente.
nuo. 4. (fig.) individuo goffo. chetochto, santo immag.
ch ch ch, onom., imitazione del verso chi1: che.
della tortora e del tacchino. chi2: qui.
che, chi1, pron. interr., che: chadae? | che chia, top., Chia, fraz. di Soriano nel Ci-
vvnno? | se p ssap cche vve? | n z mino, nellespr.: ma che sse de ~?, sei
cche ffacce | de ~ tte lagne? || agg. in- stupido?
terr.: chi ddottre?, quale medico? | nun chjacchjar, chjacchjer, v. tr., sgridare:
zi sa ccus cchi ppsto dalle | ~ ppiante quanno vae ll, l tu patre te chjcchjera
s qqu? || pron. rel.: qullmo ch rri- || v. intr., 1. parlare: chjacchjerate m p
vato m | r patrne ~ cce lavorava r zu piano!, adagio. 2. chiacchierare: (d.) a
marito | llrtema vrta chi llh ncon- cchjacchjer smo tutte bbrave, a pa-
trato stava bbne | ch stato ~ n role | chjcchjera vvnvara, snza sap
stato, improvvisamente | chad che qqullo che ddice. 3. (fig.) spettegolare
nad | nun zanno prpio chi ffssene || || Mdd. falle ~, che sse straccaranno! ||
agg. indef., qualsiasi: ~ ffanno fanno, Forme: Ind. impf. 6 chjacchjarvano |
Vocabolario
225

Ger. chjacchjaranno. di defecare. 3. (euf.) segnale di morte


chjcchjara, s.f., 1. chiacchiera. 2. par- prossima.
lantina: pe la ~ tcca lassalla st, chjamo, s.m., 1. zimbello, uccello di ri-
molto loquace. 3. (fig.) calunnia, maldi- chiamo. 2. chioccolo, fischio di ottone
cenza: mtte n giro le chjcchjere | usato dai cacciatori per attirare uccelli.
sadra na fmmena, sarbbe passata chjapp, acchjapp, v. tr., 1. catturare: ~
pi cchjcchjere, sarebbe stata oggetto di le ruche | ~ l pscio, pescare | mdd. ~
maldicenze || (d.) le chjcchjere le prta llucelltte a vvlo, essere sveglio | llh
via l vnto | ov, le chjcchjere stanna cchjappo | se tte chjappo, te strnco |
ro, le parole sono inutili, bisogna se tte chjappo che tti f stte chjappe
agire || Forme: pl. chjcchjere. fanno tre ccule mmo | chjppolo! |
chjacchjarata, s.f., chiacchierata. ~ a ppllo, sorprendere | chjappe le
chjacchjarato, agg., calunniato, oggetto quajje a ffrmo, (triv.) raccogli deie-
di maldicenze || na dnna chjacchja- zioni | frza rig, chjappamo llpre!
rata, che gode cattiva fama. m se chjappa l lpre! (grido dincita-
chjacchjarino, agg., ciarliero: na dnna mento, pronunciato alla conclusione
chjacchjarina. della mietitura; in genere, di altri lavori
chjacchjarne, s.m., 1. chiacchierone. 2. agricoli) | llrtimo chjappa!, (infant.,
maldicente || dispr. chjacchjaronccio. nel gioco del nascondino) || prov.: le
chjacchjer: chjacchjar. galline se chjppono a ppllo | chi
chjam, chjma, v. tr., 1. chiamare: man- ttrppo acchjappa, gnnte abbrccia. 2.
ntela cchjama! | ~ a ccppe, invitare sorprendere: se tte ce chjappa l patrne
il compagno a gettare una carta di quel na vrta o nantra, te sdga. 3. cogliere,
seme (nel gioco della briscola). 2. de- colpire: co na bboata lo chjapp ssul
nominare: ra la Rosina, cme la chja- naso. 4. pigliare: me lu sa d qquanno
mveno allra n qulla fijjarlla | chjappe a ccarte? | ~ vvia, fuggire ||
chjammela cna!, (iron.) di cena fru- Forme: Ind. pres. 2 chjappe; 3 ac-
gale | chjmolo scmo!, (iron.) non chjappa, chjappe; 4 chjappamo; 6
mica scemo || chjamasse, v. rifl., chia- chjppono | perf. 3 chjapp; 6 acchjap-
marsi: cme se chjamava qul frgno? | pnno, chjappnno, chjapprno | P.
fri me chjamo!, ho vinto! (espr. usata pass. chjappo.
a tressette e a scopa) || Forme: Ind. pres. chjappa, s.f., natica || dim. chjapptta (di
4 chjamamo; 6 chjmeno, chjmono | bambino).
impf. 6 chjamveno, chjamvono | perf. chjappacane, acchjappacane, s.m., acca-
1 chjam; 4 chjamssemo; 6 chjamnno lappiacani: attnto allacchjappacane!
| fut. 3 chjamar | Cond. pres. 3 chja- (scherz. frase di commiato rivolta ad un
marbbe | P. pass. chjamo | Ger. chja- amico).
manno. chjapparlla: acchjapparlla.
chjma: chjam. chjappata1, s.f., 1. presa alle carte. 2. gua-
chjamarino, s.m., operaio addetto alla dagno: na ~ de quatrine | tutta na ~, in
sveglia dei braccianti in campagna. una sola volta.
chjamata, s.f., 1. domanda presente in un chjappata2, s.f., sculaccione: jje le da-
questionario. 2. (euf.) urgente necessit rbbe io du chjappate, ma tste.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
226

chjarata, s.f., cataplasma di stoppa, in- | fut. 1 chjedar; 3 chjedar | Cond.


zuppata in albume battuto a neve, ap- pres. 2 chjedarste.
plicato su un arto che ha subito una chjedarino, s.m., chi ha labitudine di
distorsione. chiedere con insistenza.
chjarettnno, avv., chiaramente: llha chjde: chjda.
ddtto ~, si lo v cap. chjsa, acchjsa, s.f., 1. chiesa: visit le
chjarina, ipoc., Chiara. stte chjse | la ~ del quartaroncllo,
chjav, v. tr., (triv.) fottere. chiesetta della corporazione dei vinai
chjavccia, s.f., perno di ferro del torchio (dallo stemma allesterno) || dim. chje-
per uva. sla. 2. (fig.) osteria: (mdd. scherz.)
chjavarda, chjovarda, s.f., sorta di grosso ggir le stte chjse (andare a bere in
chiodo. varie osterie successivamente).
chjavarccia, agg., (triv.) appetibile, di chjssa, s.f., rumore che si verifica nella
ragazza che ha raggiunto let pubere. trachea per asma, singhiozzo o riso.
chjavaro, s.m., chiavaio || va n giro carco chjto (raro): quto.
cme n ~, sovraccarico. chilata, s.f., peso approssimativo di un
chjavata, s.f., (triv.) coito. chilo: nha ccrmpo na ~ bbna.
chjavatre, s.m., (triv.) donnaiolo. chilinte, s.m., (raro) cliente.
chjveca, s.f., 1. chiusino di fogna. 2. chilometrata, s.f., distanza di circa 1 km.
(dispr.) prostituta. chilne, s.m., un chilo abbondante.
chjavtta, s.f., rubinetto della botte. chilos, inter., chiss!
chjavictto, s.m., tombino. chilovatte, s.m., (rec.) chilowatt.
chica chica, inter., voce di richiamo per chinchirincra (a la), loc. avv., in ma-
le galline. niera disordinata: fa ttutto ~.
chiccar, s.m., 1. ciuffo di capelli legati china, s.f., ghinea, tipo di stoffa resi-
sulla nuca della donna. 2. fazzoletto che stente di cotone, usata per confezionare
copre il capo della donna. biancheria intima.
chcchere ppiattine (n), loc. avv., a) con chj chj, inter., verso di richiamo per la
eleganza eccessiva: se presnta tutto ~; chioccia.
b) in acquisti inutili: se ne va ttutta ~ la chjocchj, chjoccol, v. intr., 1. chiocco-
mesata. lare del merlo e di altri uccelli. 2. croc-
chicchinna: checchennina. colare dei polli.
chjda, chjde, v. tr., chiedere: chjdete, chjccia, s.f., 1. chioccia || prov.: prima
chiederti | vinna cchjdemolo, venne a de mtte la ~, bbisgna prepar la con-
chiedermelo | li chjediva artre srde m ciatura. 2. (fig.) costellazione delle Ple-
prestanza | ~ ccio, chiedere scusa | ~ iadi: la ~ co li purcine.
perdno | ~ rictta, arrendersi || filastr.: chjocci, v. intr., chiocciare.
chjde rrichjde, sam Martino tajja la chjocciata, s.f. coll., uova che la chioccia
fccia e l pide (tra ragazzi, per fissare cova.
laccordo nello scambio) || Forme: Ind. chjccio (raro): cccio.
pres. 2 chjde; 4 chjedmo; 6 chjdeno chjoccol: chjocchj.
| impf. 3 chjediva; 6 chjedveno | perf. 1 chjodarlo, s.m., chiodaio.
chjse; 3 chjed; 6 chjednno, chjseno chjdo: ~ da staccionata | scco cme n
Vocabolario
227

~, magrissimo | ~ solare, insolazione | ~ ci2, s.m., terza lettera dellalfabeto: che tte
de garfono, gemma florale del garo- pijji n ~ e un lcca! (gioco di parole sul-
fano, usata come droga: l ~ lo mettmo liniziale di crpo2) | te pijjasse n ~ e n
nel brdo | ad rrbba da chjde, cosa acca, n accidnte che tte spacca.
incredibile | mdd. l vscovo li pianta l ~ ci : ce3.
3

quanno crsema, (espr. scherz. rivolta ciabbatt, v. tr., agitare, scuotere.


ai cresimandi, cui viene fasciata la ciabbrino, nellespr.: f l ~, mettere il
fronte dopo che il vescovo lha segnata broncio.
con lolio consacrato) || prov.: ~ scccia cicchete, ideof., ciacche, imitazione del
~. rumore fatto schiacciando q.cosa.
chjtto, agg., sornione. ciaffo, s.m., 1. malloppo che occlude un
chjovarda: chjavarda. canale: ~ derbccia, pajja e ffino, ve-
chjovllo, chjuvllo, s.m., anello, in pelle niva buttato avante pe ffren lllvio
di bufalo, fissato sul giogo, in cui sin- (per frenare il flusso dacqua, che ser-
fila il timone del carro. viva per irrigare lorto). 2. piega di un
chjzzo, s.m., ghiozzo (Gobius nigricans tessuto.
Canestrini e Cottus gobio L.). ciafrgna, ciafrsca (euf.), s.m., 1. bam-
chrica, s.f., 1. chierica || ~ pelata, ~ rasa, bino (in tono scherz.). 2. ragazzo pia-
~ rasata, prete | (d.) nun ve fidate de na gnucolone (in tono scherz.). 3. (dispr.)
~ rasa! 2. inizio di calvizie. ragazzo impertinente: cha la fccia da
chirichtto, s.m., (raro) chierichetto. ciafrgna. 4. (dispr.) persona di bassa
chj, s.m., chiurlo, assiolo (Otus scops statura || dim. ciafregntta.
L.). ciafrsca (euf.): ciafrgna.
chjuda, chjude, v. tr., chiudere: chjude ciafrujj: inciafrujj.
qulla stna! | ~ l gasse, spegnere il gas ciafrujjo, cianfrujjo, s.m., 1. confusione,
| jjha cchjuso llcchje al zu patre, lo caos. 2. disordine.
ha assistito in punto di morte | (d.) ~ la ciafrujjne: nciafrujjne.
stalla, quanno s scappate le bbva || ciamarro, s.m., agnello fino ad un anno
chjdese, v. rifl., serrarsi || prov.: se det: dppo la prima carosatura le m-
chjude na prta, sapre m portne (sulla schje se chjmano ciamarre, pe a un
fiducia nella Provvidenza) || Forme: Ind. anno se sgano li crne e sse chjama
pres. 2 chjude; 3 chjude; 4 chjudmo | montne.
impf. 3 chjuda, chjudiva | perf. 4 chju- ciambrusca, s.f., vite inselvatichita.
dssemo; 6 chjseno | fut. 3 chjudar | ciammarlucco, s.m., stupidotto.
Imper. 2 chjude | P. pass. chjuso. ciammlla, s.f., ciambella: (d.) ch ttutte
chjude: chjuda. le ciammlle vngheno cul buco? || dim.
chjusa, s.f., campo recintato. ciammalltta, ciammelltta, ciammel-
chjuscchi (a), chjuscchje (a), loc. avv., lina || accr. ciammellne.
a) con gli occhi chiusi; b) facilmente, ciammrda, s.m., bambino (in tono
senza esitare: lo fare ~. scherz. o dispr.).
chjuscchje (a): chjuscchi (a). ciamrro, cemurro, s.m., 1. cimurro, ma-
chjuvllo: chjovllo. lattia contagiosa di cani e cavalli. 2.
ci1: ce2. (scherz.) rinite, forte raffreddore con ca-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
228

tarro nasale, tosse e starnuti. ~, in maniera incomprensibile (rif. a


ciampicne, s.m., inciampo. persona ubriaca).
cianmida, cianmita, cinamda, cina- cianfruci, cianfrujj, v. intr., metter con-
mde, cinamta, s.f., cianamide, compo- fusione.
sto organico azotato. cianfrujj: cianfruci.
cianmita: cianmida. cianfrujjo: ciafrujjo.
cianca, s.f., 1. gamba: st ssd a ccian- cianfrujjne: nciafrujjne.
che larghe | cha le cianche strte | cianfrusajja, s.f., cianfrusaglia: tutte ste
casc a ccianche ritte | stir le cianche, cianfrusajje, che mpcciono, le pijjo e le
morire. 2. zampa || dim. cianchtta | bbutto via.
accr. ciancna, gamba grossa. ciangott, v. intr., 1. parlare in modo in-
ciancagjja, s.m., (iron.) individuo zop- distinto. 2. borbottare. 3. ripetere: llh
picante. ntso ~ n giro da la ggnte.
ciancallria (a), loc. avv., a gambe in ciaobblla, sopr.
aria. ciao nna, inter., (scherz.) addio!: vnnela
ciancallgra, s.m., (iron.) individuo zop- e ~!, non se ne parli pi.
picante || sopr. ciaramndola: saramndola.
cianchegallina (a), cincagallina (a), loc. ciaravllo (arc.), ciarvllo, s.m., cervello:
avv., (infant.) saltellando su un solo n cristiano snza ciarvllo | cha l ~ de
piede: ggioc ~, giocare a gamba zoppa gallina | cha l ~ de patate | jje s an-
| cammin ~. nacquato l ~ | cha l ~ de na crstica |
cianchestrte, s.m., (dispr.) chi ha le cha la smmela mal ~, cha le pigne |
gambe storte. col ~ ce sta ppi ppco | n ce sta ppi
cianchtta, s.f., sgambetto: li fce la ~ e ttanto de ~ | jje dtte de vrta l ~, im-
ccasc ggi per trra. pazz | chi tte llha mmagnato l gatto, l
cianchtto, s.m., 1. zampone, tipo di sa- ~?, sei proprio stupido? || pl. ciaravlla,
lume. 2. (raro) sgambetto. (arc.) cervella.
cincia, s.f., sansa delle olive: jjo de ~. ciarfajj, v. intr., 1. balbettare, parlare in
ciancic: anciancec. maniera indistinta. 2. parlare troppo e
ciancicabbrdo, nciancicabbrdo, s.m., male.
1. chi pronuncia in maniera indistinta. ciarfajjne, ciarfajjso, nciarfajjso,
2. chi mangia con lentezza e svogliata- s.m., chi parla in maniera indistinta.
mente. ciarfajjso: ciarfajjne.
ciancicne, nciancicne, s.m., 1. balbu- ciarm, v. intr., parlare troppo: ad uno
ziente. 2. chi parla molto, senza sapersi che cciarma, n chjacchjarne.
esprimere. ciaro, s.m., 1. (ant.) fiammifero: appicci
ciancjja (a), loc. avv., a) a casaccio; b) n ~. 2. (ant.) illuminazione elettrica.
in maniera trasandata. ciarvllo: ciaravllo (arc.).
cianco, s.m., piede. ciaschiduno, pron. indef., ciascheduno.
ciancne, s.m., zampa di bue. ciatto, agg., schiacciato.
cindele, s.m. pl., (ant.) sandali. ciavarro, s.m., montone fino a due anni
cianfras (a la): sanfas (a la). di et.
cianfrse, agg., (scherz.) francese: parl ciavatta, s.f., ciabatta: cha na scarpa e
Vocabolario
229

na ~, poverissimo | bbcca a cciavatta! genio: li v ~, gli piace molto. 3. bam-


(a bambino che frigna spesso) | cha la bino (in tono vezz.): l panctto fa li
bbcca cme na ~ (penzoloni). cicce bblle.
ciavattata, s.f., 1. colpo dato con una cia- cicciobbmba, s.m., (scherz.) ciccione:
batta. 2. (fig.) cosa malfatta. (d.) ~, sna la trmba.
ciavattino, s.m., ciabattino. ciccitto, agg., grassoccio || dim. cicciot-
ciavattne, s.m., arruffone. tllo.
ciavo, inter., ciao! cicllo, sopr.
cibbasse, v. intr. pron., sopportare: se cictto, s.m., parte pi interna e tenera del
smo cibbate qulla prdeca. cespo di una pianta.
cibbrio, s.m., 1. ciborio || magnasse pure cic cic, inter., voce di richiamo per le
l ~, a) divorare tutto; b) dilapidare, sper- galline.
perare. 2. (fig., scherz.) ano. 3. (fig., ccia, s.f., 1. (gerg.) sbornia. 2. donna sve-
scherz.) fortuna. nevole: nun sta ff ttanto la ~!
cica, s.f., cicca: nun vale na ~ cicata | ciciata, s.f., svenevolezza, moina.
ann a cciche, raccogliere cicche. cicigliano, cicilliano, agg., siciliano || top.
cic, v. tr., ciccare. immag.
cicgnolo, s.m., foruncolo || dim. cica- cicllia, coron., Sicilia.
gnoltto. cicilliano: cicigliano.
cicala: cecala. ccio, agg., 1. affettato, svenevole. 2. pau-
ccchete, inter., ecc! (detto starnutando): roso alleccesso. 3. delicato.
s tu che ffa ccchete?, hai starnutato tu? cicolino, cecolino, ciculino, s.m., forun-
cccia, s.f., 1. carne: chi la crompava la colo: sul ~ se mettva n certto, che cce
~?, chi aveva il denaro per comprarla? | se facva l buco.
s dde ~ ppure lro, anche loro sono es- cicolinso, ciculinso, agg., di persona
seri umani || dim. (infant.) cicctta. 2. con molti foruncoli || prov.: qustanno
corpo umano: ~ frdda (a), loc. avv., a ~, n antranno spso.
morto, del suono delle campane || ~ cicria1, s.m., tarassaco officinale (Tara-
gnuda (a), loc. avv., sulla nuda carne. 3. xacum officinale Weber) || sopr.
pne: (triv.) pro ~ al culo! (escl. rivolta cicria2, accicria, inter., (euf.) accidenti!
a chi avanza eccessive pretese a suo cicoriara, s.m., donna che raccoglie e
vantaggio) || inter., ~ mal culo! (esp. di vende cicoria selvatica.
rifiuto) | e ssi n ce vne, cccia!, pa- cicorine, s.m., ruchetta di campagna, lin-
zienza! | ~ pi ggiunta! (detto quando si gua di cane (Cynoglossum officinale).
aggiunge il danno alla beffa). cicramino, s.m., ciclamino (Cyclamen
cicci, v. intr., 1. germogliare della patata: europaeum L. e Cyclamen repandum
le patate ccciano. 2. comparire. 3. gar- Sibt et Sm.).
bare: pco li cccia mal compare. ciculino: cicolino.
cicciafrlla, s.f., persona dappoco. ciculinso: cicolinso.
cicciaggallina, s.f., pelle doca. cifa, s.f., (rec.) Cifam, grande magazzino
cccio, s.m., 1. girello, fondo tenero di di Viterbo.
carciofo. 2. germoglio di verdura: l ~ de cifoltto, s.m., piffero.
la piantina || a ~ de sllero, loc. avv., a cfolo, s.m., viso imbronciato.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
230

cigna: cgna. cinamde: cianmida.


cignale, cegnale, s.m., cinghiale (Sus cinamta: cianmida.
scrofa L.): ~ maremmano || accr. cigna- cincagallina (a): cianchegallina (a).
ltto | dim. cignaltto. cincellina, s.f., ragazza leggera.
cijjo1, s.m., 1. ciglio. 2. sopracciglio. cincllo, s.m., persona dappoco.
cijjo2, s.m., porca, rilievo di terra tra due cincirinlla, cincirinnlla, s.f., 1. donna
solchi || spacc l ~, ripassare la terza buona a nulla, di poco giudizio. 2. ra-
volta con laratro in superficie. gazza civettuola. 3. sopr. m.
cilste, agg. inv., celeste: cha llcchje ~ cincirinllo, s.m., (dispr.) individuo ridi-
l fijjo pi cciuco. colo.
cilestiarmnte, avv., (lett., raro) cele- cincirinnlla: cincirinlla.
stialmente. cinematografaro, s.m., chi proietta film
cilibbr, celebbr, v. tr., celebrare. in un cinema.
ciliggia, s.f., (citt.) ciliegia. cinematgrefo, cimatfrego, cimenatr-
cima ffnno (da), loc. avv., da cima a foco, cinematrfego, cinematrgrofo,
fondo. cinimatfrego, s.m., cinematografo.
cimarlo1, agg., cimaiolo, di carciofo || cinematrfego: cinematgrefo.
s.m., carciofo di prima fioritura. cinematrgrofo: cinematgrefo.
cimarlo2, s.m., comignolo. cinice, s.f., cinigia.
cimata, s.f., 1. parte pi alta della chioma cnima: cmena.
della pianta. 2. parte superiore della cinimatfrego: cinematfrego.
pianta di canapa: se bbatte la ~ cu la cintte, cogn., Cinotti.
sctala. cinquale, s.m., 1. mano aperta: d l ~,
cimatfrego: cimenatgrefo. stringere la mano. 2. schiaffo.
cmena, cnima, s.m., cinema. cinquantanve: ~! bbn tmpo, si
cimenatrfoco: cimenatgrefo. num pive (botta e risposta enunciate
ciment, v. tr., coprire di cemento. dichiarando i punti al gioco delle carte).
cimnto, ciomnto, s.m., cemento. cinque, inter., ecc! (detto starnutando):
cmicia, s.f., 1. cimice, parassita del- ccinque! bbastonate! a mm ma la
luomo (Cimex lectularius): ra pino saccccia, ma tt ssu la capccia | e
de cmece drntal ltto | cimice di cam- ~! sigartte n zrdo!
pagna, parassita delle piante in genere cinquina, s.f., schiaffo: m te d na ~, si
(Eurydema ventralis Kolenati; Penta- nu la piante | ~ (a), loc. avv., contratto di
toma rufipes L.). 2. puntina da disegno lavoro, per cui il colono riceveva la
|| dim. cmictta, 1. piccolo bottone di quinta parte del raccolto: lavorveno pe
metallo. 2. oggetto piccolo. 3. distintivo na citola de fave al girno, p lavo-
portato allocchiello. rava ~.
cimiciaro, s.m., luogo infestato da cimici. cinta, cnta, s.f., cintura.
cimignra, s.f., ciminiera. cintarlo, s.m., chiodo di grandi dimen-
cimtto, s.m., il primo vino spillato dalla sioni.
botte. cintsemo: centsemo.
cmpano: cmpano. cintmetro, s.m., centimetro.
cinamda: cianmida. cintorino, s.m., 1. collo senza punte della
Vocabolario
231

camicia. 2. cinturino. che n artro! 3. (fig.) donna lenta, in-


cintrale, s.f. e agg., centrale. decisa. 4. (fig.) cosa scadente, fragile:
cinturne, s.m., cinghia di trasmissione: chad dde ~? 5. (fig.) companatico po-
~ de la trbbia. vero.
cinzimnto, s.m., censimento. cinno, s.m., individuo incapace.
ciocata, s.f., porcata. cionnol, v. intr., ciondolare.
ciocc, v. tr., tagliare una pianta alla base. cinnolo, s.m., ciondolo || dim. cionno-
cicco, s.m., 1. ceppo | ten uno al ~, sor- ltto.
vegliare strettamente, tenere sotto con- ciorcinato, ciurcinato, sorcinato, surce-
trollo severo, al lavoro | st al ~, a) nato, surcinato, agg., 1. sfortunato. 2.
restare chiusi in casa; b) lavorare con maltrattato. 3. meschino. 4. derelitto:
assiduit. 2. (fig.) individuo impacciato ra m pro ~.
nei movimenti, goffo: s n ~ prpio! 3. cirnia, sopr. m.
(fig.) stirpe: venimo tutte dal ~ dAdamo citola, s.f., scodella forata di terracotta,
|| Forme: pl. cicca, cicche. che viene messa capovolta sullapertura
ciochtto dellndia, s.m., porcellino della botte durante la fermentazione: la
dIndia (Cavia porcellus Pallas). bbtte se lasciava cuprta cur una
cico, s.m., 1. porco: annama gguern l tazza, na ~, cannvono stto a rrico-
~ | te pssa dtte mal ~! | dim. ciochtto. varasse li moscialini.
2. (fig.) individuo volgare. 3. (fig.) in- ciotol, s.m., bottone dosso, per mu-
dividuo sporco: che ~ chad qquelue! tande, maglie o cappotto || ~ (a), (in-
ciocne, ciocni, ciucne, avv., carponi: fant.) gioco fatto con i bottoni.
se bbutt ~ per trra | cammin ~. ciov, cong., cio.
ciocni: ciocne. ciovtta, ciovitta, ciutta, ciuvtta, ciu-
ciofca: ciufca. vitta, s.f., 1. civetta (Athena noctua
cila, in: f ~, v. intr., 1. scappare con la Scop.): canta la ~, prta scargna
coda tra le gambe. 2. subire. 3. staccare (cred. pop.) | mdd. fa ccme la ~: tutto-
un bottone dal vestito, per giocarci. mo tuttomo! (rif. ad un egoista) || f
cile, s.f. pl., scarpe enormi, sproporzio- cciovtta, f la ~, schivare, parare il
nate: vard che ccile! colpo con la mano: ha ffatto la ~, sso
ciomnto: cimnto. allra s scanzato. 2. (fig.) donna pro-
cionc, v. tr., 1. spezzare rami. 2. pic- vocante, ragazza civettuola || dim. ciu-
chiare di santa ragione. vittla.
cinco, agg., sfinito. ciovile, ciuvile, agg., civile: parl ccio-
ciondoltto, s.m., individuo basso di sta- vile, in corretta lingua nazionale.
tura. cioviliato, agg., civilizzato.
cionllo (l), microtop. || n. di un molino di ciovitta: ciovtta.
Viterbo. cipccia1, s.f., cispa: lvete qulle cipicce!
cionfol, v. tr., riferire. cipccia2, s.f., lattugaccio (Chondrilla jun-
cinna, s.f., 1. vulva: cha le mano de ~, cea L.): chi vv ~ e rrdiche de cicria!
di persona cui gli oggetti cadono di (richiamo della venditrice).
mano || inter., per negare recisamente: cipicciano, top., Sipicciano.
h, la ~! 2. (fig.) donna dappoco: sta ~ cipicciso, agg., cisposo || s.m., 1. bam-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
232

bino (in tono scherz.). 2. (dispr.) chi si pane unto.


comporta in modo infantile. cirimgna, cerimgna, s.f., 1. cerimonia.
cipgnolo, s.m., 1. salvadanaio: rppe l ~. 2. complimento: sta ff n zacco de ceri-
2. (fig.) denaro risparmiato, gruzzolo: mgne.
s ffatto m br ~. cirimognso, agg., cerimonioso.
cipijjo, s.m., cipiglio. cirino, s.m., individuo sfortunato: m
ciplla, s.f., 1. bulbo in genere. 2. callo pro ~.
rotondo del piede. 3. treccia di capelli cirila, s.f., anguilla di piccole dimen-
arrotolati sulla nuca della donna. 4. aria sioni.
tra i giri del legno di un albero. 5. pro- cispujjo: cespujjo.
tuberanza che cresce su di un albero. 6. cista, s.f., cesta.
(fig.) sdrucciolone: ha pijjato na ~: te s cistava, inter., voce per scacciare gatti.
fatto male?, hai inciampato, sei sdruc- cistifllia, s.f., cistifellea, vescichetta
ciolato | ad ffacile a le ciplle, nu membranosa situata sulla faccia infe-
struncicne. riore del fegato, in cui si raccoglie la
cipollaro, s.m., 1. coltivatore di cipolle. bile.
2. (scherz.) persona che inciampa cisto, s.m., cesto || accr. cistne: mha
spesso. fatto la capccia cme n ~, mi hai fra-
cipollina, s.f. coll., piantine giovani di ci- stornato di chiacchiere.
polla. citavcchja, top., Civitavecchia.
ciraso: ceraso. citavecchjse, s.m., ab. di Civitavecchia ||
circoltto, s.m., 1. cricca. 2. capannello di agg., civitavecchiese.
persone. citrilo (rec.): cetrne.
crcolo qustre, s.m., circo. citronata, s.f., fesseria.
circne: cercne1. citrne: cetrne.
circonn, circunn, v. tr., circondare. cittadino, s.m., 1. ab. del centro urbano.
circuto, s.m., (rec.) percorso. 2. membro della borghesia.
circul, v. intr., circolare. ciucctto, sopr.
circulazzine, s.f., circolazione: sparito ciucci, v. tr., 1. poppare. 2. (fig., scherz.)
da la ~ da quantha. bere vino.
circunn: circonn. ciuccianspole, s.m., schiaffo.
circunnrio, s.m., circondario. ciccico: scceco.
ciribbignccola: ciribbignccola. ciccio, s.m., 1. grumolo del carciofo. 2.
ciribbignccola, ciribbignccola, s.f., parte pi interna e tenera del cespo di
(scherz.) testa. una pianta. 3. poppatoio di gomma. 4.
ciribbill, incipit di formuletta di gioco in- crocchia di capelli || dim. ciucctto.
fant. ciucciogrillo, s.m., treccia di capelli arro-
cirifschjo, cerifschjo, s.m., vinello fatto tolati sulla nuca della donna.
con le vinacce. ciucciu, onom., imitazione del verso
cirignlo, s.m., cestino per portare la ci- della civetta.
vetta di richiamo sul posto della caccia. ciucciumlla: ciucciurummlla.
cirillo, s.m., (scherz.) carne di maiale ciucciurummlla, ciucciumlla, s.f., cia-
cotta allo spiedo, che si mangia con il ramella.
Vocabolario
233

ciuchiticc, ideof., imitazione del suono ciuffoltto, s.m., 1. grosso rigatone, tipo
del tamburello. di pasta per minestre asciutte. 2. (fig.)
ciuco, agg., 1. piccolo: ~ di statura | ha individuo grasso e goffo. 3. (fig.) cre-
ffatto llcchje ciuche cme qquanno se dulone. 4. (fig.) schiaffo.
mbraca | (iron.) pra ciuca, nun za ciutta: ciovtta.
mmanco nd se mtte l pane! (a falsa in- ciumaca, s.f., ragazza leggera || dim. ciu-
genua) | quel cristianne cha na mano machlla.
ciuca, de dnna | ciuca cme la vccia ciurcinato: ciorcinato.
(rif. alle dimensioni dellacino) | (iron.) ciurla, s.f., sbornia.
pro ~, ce llte la nnna? (a falso in- ciurlo, agg., ubriaco.
genuo) | n omtto ~ ~, piccolissimo | ciuvtta: ciovtta.
llre ~!, quanto eri piccolo! | mdd. man ciuvile: ciovile.
qullo ppi cciuco!, detto per contro- ciuvitt, v. intr., civettare.
battere minacce (rif. al pne). 2. gio- ciuvitta: ciovtta.
vane: quannromo ciuche, ra cveco, agg., (citt.) civico: la trre cveca
difernte | te ce sa mtte co sso, per- cu llorlggio.
ch cciuco | ce ggiocavamo da ciuche a civirt, s.f., (citt.) civilt.
bbzzico | la surlla pi cciuca, minore clvusola, s.f., (rec.) clausola.
|| vezz. ciucarllo, ciuchtto. clavusura: cravusura.
ciucne: ciocne. clistire: cristre.
ciucoslavo: jjuguslavo. co, cu, cun, prep., con: d vae ~ stu tmpo?
ciufca, ciofca, s.f., 1. bevanda scadente | smo stte ~ sso, lui compreso | fanno
(spec. vino), cerboneca. 2. (fig., dispr.) nve ~ qqusta | ~ m p de ggirne fi-
persona incapace. nimo, entro alcuni giorni || cor, col, cul,
ciuffe ciuffe, s.m., (infant.) treno a va- coll, cull (m. e f. sing. davanti a voc.),
pore. co la, cu la, co le, co li, cul, prep. art.,
ciuff: scioffrre. con il, con l, con la, con i, con le, con
ciuffo, s.m., 1. copricapo di cuoio, termi- gli: cor cvolo! | col zu p | srte cul vi-
nante con un cuscinetto imbottito a pro- stito bbllo | cu la scala, ce riva | parte
tezione delle spalle, che i facchini collaroplano | la pijja co le mano | co
indossano quando trasportano la mac- le sasse | co li strnze | cul quatrine se fa
china di santa Rosa: stto col ~ e ttutto | co n, co no, co na, cur una, cor
ffrme! 2. (fig.) ciascun facchino che so- un, con un, con uno, con una: co n antro
stiene con ambedue le spalle la mac- | co n zmpo | co no strillo | co na bbtta
china di santa Rosa: a cciuffo c l mi | cor un zarto | cur una curtellata.
fijjo, sta a ~ da anno. ca, cva (arc.), s.f., coda: (scherz.) pj-
ciuffol, v. tr., riferire || v. intr., 1. suonare jolo pi la ca! | tira ll sta ~!, scostati! |
lo zufolo. 2. ronzare: me ciffolono cha la ~ de pajja | cha la ~ nfarinata |
llorcchja, snto llusso. (iron.) tu sta smpravante a ttutte cme
ciffolo, s.m., 1. piffero. 2. zufolo || dim. la ~ del zomaro | tir. scherz.: chae
ciuffoltto. 3. (fig.) pne: (triv.) co sto fame? tira la ~ al cane, che tte d pane
~! (espr. di diniego) | (triv.) ~ a m buco, ssalame! chae ste? pisce bbve! ||
pne. prov.: la cva la pggio a scortec.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
234

co: cov. cccuma, s.f., cuccuma, bricco || dim.


coccio, s.m., covo di animale. coccumlla, cuccumlla, pentolino,
cca, s.f., cuoca || Forme: pl. cche. bricchetto.
ccca (a la), loc. avv., alla coque: me sa cce, ccia, v. tr., 1. cuocere: mettiva s l
che stasra magno du va ~ e bbasta. pignatto, pi cccia llacquactta | famo
cccia, s.f., 1. buccia di frutta e patate || na csa ctte mmagnata, eseguita su-
dim. cocctta, cocciarlla, buccia sot- bito | num mtte tanta rbba ccce!,
tile. 2. involucro esterno erbaceo e cam- cerca di limitarti. 2. bruciare, seccare: l
panulato, che ricopre il pericarpo zle frte la cce (rif. alla canapa) || v.
legnoso della nocciola. 3. buccia esterna intr., 1. scottare: attnte che la tjja
della castagna. 4. endocarpo legnoso di cce! 2. avere la temperatura corporea
nocciole, mandorle, noci. 5. guscio di alta: sto fijjo lo snte cme cce, cha n
uovo: magnava llva co ttutta la ~. 6. febbrne || Forme: Ind. pres. 1 ccio; 4
guscio di tartaruga. 7. guscio dei piselli. cocmo; 5 cocte; 6 cciono | impf. 1
8. pelle di pidocchio. 9. crosta di for- cocvo; 3 cocva, cociva; 6 cocvano,
maggio. 10. crosta di pane. 11. cortec- cocveno, cocvono | perf. 1 coctte |
cia: ~ drmo. 12. (fig. scherz.) testa: fut. 1 cociar | Cond. pres. 1 cocerbbe
sse de ~ tsta, un testone | ~ bbrotoz- | Ger. cocnno.
zolsa, bitorzoluta | ~ sbillunga, di ccia: cce.
forma llungata | ~ tnna, rotonda | ~ a cociculo, s.m., pepe dacqua, erba pepe
ccoczza, di forma allungata. (Polygonum hydropiper, P. persicaria
coccialscia, s.m., (scherz.) calvo. L.), erba spontanea che punge: sra pu-
cccio, chjccio (raro), s.m., 1. terracotta: lito l culo col ~.
n quartaroncllo de ~. 2. reperto ar- cocintto, s.m., piccolo sacco, ripieno di
cheologico di terracotta: ha ttrvo ma la vegetali, che i facchini mettono sulla
vigna du bblle cocctte. 3. ciascuno dei spalla, per proteggerla nel trasporto
pezzi in cui si rompe un oggetto fragile della macchina di santa Rosa.
|| pl. ccce, chjcce, cocci: ha fatto cocino: cucino.
ccce! (detto al rumore di rottura di sto- cocinne: cucinne.
viglie) || dim. cocctto || prov.: chi cociso, cuciso, agg., 1. diffidente. 2.
rrppe, paga, e l chjcce s li sui. permaloso: ~, gne se p dd gnnte. 3.
ccco1, s.m., (vezz.) bambino prediletto: pignolo. 4. schifiltoso.
(iron.) pro ~! || dim. coccarllo. cocitrice, s.f., cucitrice.
ccco2, s.m., ovolo, tipo di fungo edule cocitura, s.f., cottura.
(Amanita caesarea Scop.). coc, s.m., (infant.) regalino.
cccola, s.f., bacca dellerba mora, che cco, s.m., cuoco || Forme: pl. cche.
veniva usata per pescare di frodo. cocommeraro, s.m., cocomeraio, vendi-
coccna, s.f., 1. gallina che fa molte uova. tore di cocomeri.
2. bella ragazza. cocmmero, cocmmoro, s.m., 1. coco-
coccot, s.m., coccod, voce onom. che mero (Cucumis citrullus L.). 2. (fig.)
indica il verso della gallina, quando ha stupido.
fatto luovo || (d.) ~ ~, pijja l mnno cocommorara, s.f., superficie coltivata a
cme vi. cocomeri: la ~ se fa n un terrno frte e
Vocabolario
235

ffrsco, l cocmmere vnno pca acqua. 2. quantit di calcina contenuta nel gior-
cocmmoro: cocmmero. nello. 3. (fig.) ammaccatura. 4. (fig.)
coczza: cucuzza. ceffone.
cda de tpo, s.f., 1. lima a corpo di se- cofan, v. tr., dare un ceffone.
zione rotonda, usata per allargare buchi. cfena: cfana.
2. coda di topo o fleolo (Phleum pra- cfeno, s.m., piccolo recipiente di legno.
tense L.), variet di erba spontanea a fo- cgnacche, cugnacche, s.m., cognac.
glie allungate, dura, non edule. cognacchino, s.m., bicchierino di cognac.
cda, s.f., 1. germoglio: le cde de vitb- cjja, cjje, v. tr., 1. cogliere: ~ llulive cu
bia ce se fa la frittata. 2. (fig.) codazzo la scala, ~ le cerase, le bbrgnele |
di persone. cra na scala di qulle chi ssi cjjeno
codcchjo, cudcchjo, s.m., sottocoda di llulive | lluva bbna crta e mma-
cuoio, finimento che passa sotto la coda gnata sul momnto | se la passa in cjje
dellasino. le rse, non ha voglia di lavorare | te la
codccio, s.m. coll., (dispr.) insieme delle dae n ~ le rse || ti la pijje n ~ li rse, a)
piante basse di canapa: l ~ se scotolava (euf.) in culo; b) alla leggera. 2. colpire
a pparte. nel segno: mica cha ccrto pi gnnte ||
codarizzo, s.m., codrione, parte inferiore mdd. nun tira, si nun cjje (di persona
della colonna vertebrale di uccelli e abile che mira a fare il proprio interesse)
polli. | ~ n castagna, cogliere sul fatto, sor-
codarne, coderne, s.m., 1. coccige, ul- prendere | se tte ce cjje l patrne ma la
tima falsa vertebra della spina dorsale vigna, te fa bbllo, ti picchia di santa ra-
(di uomo e di animale): ccascato cha gione. 3. afferrare: mdd. ~ la pallal
mmomnte se spaccava l ~. 2. codrione, barzo, sfruttare unoccasione propizia ||
parte inferiore della colonna vertebrale cjjesela, v. intr. pron., andarsene: ve la
di uccelli e polli. cojjte? | cojjtevela, bblle! | me la s
codata, s.f., colpo dato con la coda. ccrta, s ito via || Forme: Ind. pres. 1
cdeca: ctica. cjjo; 4 cojjmo; 6 cjjono | impf. 1 coj-
codechino, s.m., cotechino. jvo; 6 cojjvono, cujjveno| perf. 1 coj-
coderne: codarne. jtte; 3 crze | fut. 1 cojjar | Cong.
codtta1, cotta, s.f., 1. cutrettola (Mota- impf. 3 cojjsse | Cond. pres. 1 cojje-
cilla alba L.). 2. (fig.) ragazza civet- rbbe | P. pass. crto.
tuola. cojjame, s.m., cuoiame.
codtta2, s.f., mensola situata nella parte cjje: cjja.
posteriore del carro a due ruote trainato cojjino, s.m., chi coglie sempre nel segno.
da vacche. cojjitura, s.f., azione di spiccare un frutto
cdica: ctica. dal ramo.
codiczzo, s.m., codirosso (Phoenicurus cojjmbele, cojjmmele, cojjmmere,
phoenicurus L.). s.m. pl., (euf.) coglioni.
codino, s.m., coda del suino. cojjmmele: cojjmbele.
cotta : codtta1. cojjommer, cujjommol, v. tr., (euf.)
cfana, cfena, s.f., 1. giornello, truogolo minchionare: mi cujjommolate? | mi
con due manici, per portare la calcina. cojjmmere!, mi minchioni!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
236

cojjmmere: cojjmbele. coliciste, s.f., colecistite.


cojjon, cujjon, v. tr., minchionare: di- colistirlo, s.m., (rec.) colesterolo.
cte davro o cci cujjonate? | cojjna l clla cervine, s.f., cervona, colla cer-
ciche, mica drme lue!, un furbone | viona.
n ce stata ccrda! vha ccojjonato | ma clla, s.f., 1. calce grassa per rifinire lin-
n ve fate ~!, non dite sciocchezze! || me tonaco. 2. terzo ed ultimo strato sottile
cojjne!, inter., figurati!; davvero? dellintonaco, fatto con calce molto
cojjna, s.f., donna ingenua: ad pprpio ricca.
na cojjna. collana1, cullana, s.f., 1. collana || dim.
cojjonggene cojjonggine. cullanina. 2. collare del cane.
cojjonggine, cojjonggene, s.f., min- collana2, s.f., collare di legno o di cuoio
chioneria. del campano.
cojjonatre, s.m., chi deride altri. collarina, s.f., 1. misura scarsa, spazio
cojjonatura, s.f., canzonatura, beffa. vuoto di un paio di centimetri lasciato
cojjne, s.m., 1. testicolo: co li cojj te lo dalloste nella misura da vino, servendo
f, nemmeno per sogno | co sti cante il cliente | f la ~, rubare sulla misura
cco sti sne cte rtto li ~, ci avete an- dei liquidi: cha ffatto la ~ (rif. al vi-
noiato. 2. (fig.) minchione || dim. coj- naio). 2. sorta di lungo salame.
joncllo || prov.: tira ll ttrenttto mijja, collaro, s.m., collare di legno o di cuoio
gran cojj chi sse la pijja | l pi ccoj- del campano.
jne, prta l Cristo e l lanternne | collato, agg., (ant.) decollato: san Giovan
llra del cojj passa per tutte. ~, n. di una chiesa di Vterbo.
cojjonlla, cujjonlla, s.f., canzonatura, collazzine, cullazzine, s.m., 1. primo
beffa: strolec na ~ man quellaltro | li pasto del mattino. 2. pasto antimeri-
d la ~, li d dda f, gli d la baia | ti la diano estivo degli operai agricoli: vrzo
pijje tutto n ~ tu, alla leggera | lo dice pe le nve se facva ~, rbba cucinata se
~, per scherzare. magnava.
cojjonera, s.f., 1. minchioneria. 2. grossa collggio, cullggio, s.m., 1. collegio: lu
sciocchezza. manna n ~ l fijjo. 2. (gerg.) carcere.
cla, s.f., panno usato come colatoio per il cllo, s.m., 1. collo: pijj ppil ~, afferrare;
latte munto: la ~, saddpra na tla prestare denaro a forte usura | ten n ~,
rada. tenere in grembo | tir l ~, strozzare || ~
col, v. tr., colare. (a), loc. avv., sulla parte anteriore: ca-
colatccio, s.m., orina di vacche nella ric l carrtto ~ || ~ strto (a), loc. avv.,
stalla: ne le concimare cra l ~. con profondo rimpianto: mor ~. 2. ba-
colcasse: corcasse (vd. corc). vero. 3. (fig.) biforcazione della pianta
cleca, s.f., colica: li s pprsa na ~ de di canapa.
qulle da trcese. collchjo, cullchjo, s.m., (citt.) collo-
colra, culra, s.m., 1. colera. 2. (fig.) fe- quio.
tore. collotrto, s.m., ipocrita.
colstro, s.m., colostro, primo liquido che cologga, s.f., (rec.) ecologia.
fuoriesce dalle mammelle dopo il parto colgna, s.f., colonia: li mannvono n ~
e serve a purgare il neonato. li fijje.
Vocabolario
237

colnna, culnna, s.f., 1. colonna. 2. pa- combattuto, cummattuto, agg., che ri-
rallelepipedo di peperino, messo a ca- chiede molto lavoro: la cnepe ccom-
posaldo del filare. 3. palo di castagno battuta.
verticale della pergola: a ppiant la ~ comben: combin.
co na caravina, bbisgna f pprima la combin, comben, cumbin, cummin,
guida co la furcina || dim. culunntta. v. tr., 1. combinare: ~ l pangrattato, il
colonntta, s.f., 1. tavolino da notte. 2. fidanzamento dei figli. 2. convenire il
ciascuno dei pezzi perpendicolari posti prezzo: ~ la rbba | cumminnno na
a intervalli nelle sponde del carro || pl. crta smma || v. intr., 1. darsi il caso. 2.
colonntte, elementi verticali in rilievo, accordarsi: volmo ~? || cumbinasse, v.
che decorano la superficie esterna del intr. pron., combinarsi: te s cumbinato
bicchiere nella parte inferiore: a li fijje l prpio male || Forme: Ind. perf. 4 cum-
vino se mettva fino a le ~ del bicchjre minssemo; 6 cumminnno || Ger. cum-
|| le colonntte, top. interno. binanno.
color, culor, culur, v. tr., colorare. combinazzine, cumbinazzine, s.f., 1.
colre: culre. indumento intimo femminile, sottove-
color, culor, v. tr., colorire || v. intr., in- ste. 2. coincidenza, circostanza fortuita:
vaiare: l grano colorisce, pijja colre, lu vedte li ~? | pe ~, per caso.
pijja colr dro. combrcquela, cumbrcquela, s.f., com-
coltrina, cortrina, cultrina, s.f., aratro briccola.
leggero di ferro ad unala: coltrina a na cme, cume, cong., 1. come: ~ qquanno
tvala | qulle coltrinucce che llavrono che n ce fusse, come se non ci fosse |
da na parte sla, se ggirava ntrno, na qulla bbucata cm cch ggialla?,
vrta ddstra, na vrta ssinistra || dim. come mai | cum?, cme mmae?, come
coltrinlla, coltrinccia. mai? | ~ chi ssia, come sia. 2. appena:
colubbrina (a), columbrina (a), loc. avv., cmarriva, ce lo dico, appena giunge
in posizione prona, bocconi (rif. al glielo dico.
coito). cmeca, s.f., scena comica.
columbrina (a): colubbrina (a). cmeco, agg., comico.
comann: commann. comenci: incominci.
comannante, commannante, cumman- comra: gomra.
nante, s.m., comandante. cmido: cmmedo.
comanno, commanno, cummanno, s.m., cominci: incominci.
1. comando. 2. incarico. 3. avviso mat- comncio, cumncio, incomncio, s.m.,
tiniero, gridato lungo le strade dallaiu- principio, inizio: al ~ di sta via | lo lg-
tante della fornaia, per invitare le donne gio mjjo dal comncio | sul ~ me pa-
a preparare il pane per la cottura nel rva mjjo, allinizio.
forno a legna. commaci: combaci.
combaci, commaci, cumbaci, v. intr., commann, comann, cumann, cum-
aderire, combaciare, di due oggetti: la mann, v. tr., 1. comandare: n ze sa cchi
plle dve ~ collantra plle (dellinne- ccomanna, ttutta nanarchia | e cche
sto) | la tavoltta se mtte a ~. sse la portatra, che ccommanne?
combattimnto: commattemnto. (con bisticcio con commann, 2) | (d.)
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
238

chi ssarza primo, cummanna | nun te fa massa di tmpo pammaestrallo. 2. trat-


cummann da la mjje! | fa le cse tare: co sti fijje n ce se commatte | io n
cme Cristo cumanna, a modo | mdd. ce s ccommatte co la tu m. commt-
commanna cme l due de bbrscola, tece tu!
quanno c llasso n tvola, non co- commattemnto, combattimnto, com-
manda nulla, privo di autorit || prov.: mattimnto, cummattimnto, s.m., 1.
chi ccomanna, fa llgge | cummanna e cura. 2. lavorazione paziente: (antifr.)
ff dda t, sarae servito cme n r. 2. ad n ~ de gnnte! | l ~ cra tanto co
passare per le strade ad avvisare le la cnepe.
clienti di preparare il pane casalingo per commattimnto: commattemnto.
la cottura nel forno a legna: la furnara commedet: commodit.
va mannato la portatra a ~ | la por- commedzza, comodzza, s.f., comodit:
tatra annava a ccommann. la prima ha da spett ssmpre le comodzze sue
vrta che ppassava, strillava: ra, ar- | stae a le commedzze de tutte, si stae a
zteve! | a m, ppassata la portatra, vvde.
ha llassato la frasca ma la prta. ha commdia, cummdia, s.f., 1. commedia:
ccommannato chte da f l pane a le f la parte n ~, finge. 2. scena comica:
quattro || Forme: Ind. pres. 2 comanne; ttutta na ~ | che ccummdia! 3. fin-
3 comanna, commanna, cumanna, cum- zione: fa ccrte commdie! | fa n zacco
manna; 4 comannamo; 6 cummnneno de commdie, di storie.
| impf. 3 comannava | Imper. 2 cum- cmmedo, cmido, cmmido, cmmodo,
manna | P. pass. commannato. cmodo, s.m., comodo: se tte fa ccm-
commannamnto, cumannamnto, s.m., mido, vacce! | ha da st ssmpre a li su
comandamento, precetto religioso. cmmide | nariparlarmo a ccmmido,
commannante: comannante. in occasione opportuna | ftelo a ccm-
commannato, agg., comandato: le fste modo vstro, quando vi aggrada || prov.:
commannate, di precetto. chi ccha l cmodo e nun ze ne srve,
commanno: comanno. non trva confessre che llassrve ||
commare, cummare, s.f., 1. comare: agg., 1. comodo: nzmma la vacca ra
comm, gge nu lo facte l brdo? (in- ppi ccmmeda | se la pijja cmmeda.
vito del macellaio a comprare la carne) 2. di taglia pi grande, di indumento: sto
| mdd. f l giro attrno a la ~, seguire vistito me sta ~. 3. chi fa le cose con len-
un cammino tortuoso. 2. madrina. tezza: n cristiano ~ | quelue na per-
commarccia, cummarccia, s.f., fi- zna cmmoda, non si affretta || dim.
glioccia || (infant.) ggioc a le comma- (scherz.) comodino.
rucce. commtte, cummtte, v. tr., commettere:
commatta: commatte. cummseno l piccato || Forme: Ind. perf.
commatte, commatta, cummatta, v. tr., 3 cummise.
combattere || v. intr., 1. prendersi cura: commidit: commodit.
mica p commatta ff sto lavro | la cmmido: cmmedo.
vacca, quarcuno che cce sapva ~, ce commitato, s.m., (citt.) comitato.
llva | nra sana chi sta a ~ | n ci commitiva, s.f., comitiva: li piace de
cummatte ppi | ch ccummattuto na st n ~.
Vocabolario
239

commzzio, cumzzio, s.m., comizio. compagno, cumpagno, s.m., 1. compa-


commodet: commodit. gno. 2. appartenente ad un partito della
commodino1, s.m., (scherz.) individuo sinistra: (chiapp.) ~!, tu llavre e io
compassato: n ~, n ze la pijja. magno! || dim. cumpagntto, compa-
commodino2, commudino, s.m., tavolino gnccio || agg., uguale: sta sdia
da notte. ccompagna a la tua.
commodit, commedet, commidit, companteco, cumpanteco, cumpan-
commodet, s.f., comodit: v mtte? li tico, s.m., companatico: magn ppane
~ chi cci s adsso nantra csa. ccompanteco.
cmmodo: cmmedo. companatic, v. tr., mangiare con pane:
commva, commve, cummva, cum- toccava companaticsselo quel pezztto
mve, v. tr., commuovere: cummuv- de cccia | magnavamo n tzzo di pane,
veno llnema a ssentille || commvese, pi ccompanatic ddu frascarlle.
cummvese, v. intr. pron., commuo- comparanza, cumparanza, s.f., 1. com-
versi: sra cummsso. paratico: f ccomparanza co uno. 2. al-
commve: commva. leanza.
commudino: commodino2. compare, cumpare, s.m., 1. amico, com-
commugnne, cummignne, s.f., comu- pagno: lu disse mal cumpar Pppe |
nione, sacramento delleucaristia: f la grzzie, cump! | salute, comp! 2. pa-
~, ricevere la comunione || ~ (a), loc. drino di battesimo: jjha ffatto da ~ ma
avv., al massimo grado: pijj na la fijja | smo compare, siamo legati da
sbrgna ~, solenne, ubriacarsi fino a vincolo di comparatico || prov.: col ~ e
perdere conoscenza. la commare, si p ff quel chi li pare.
communa, s.f., (arc.) municipio. compartto, comparccio, cumparccio,
communale, cummunale, agg., comu- s.m., figlioccio.
nale. compar: accumpar.
commune, cummune, s.m., 1. comune. 2. comparccio: compartto.
municipio: piazza dil ~ || agg., comune. comparza, cumparza, s.f., 1. comparsa:
communlla, s.f., comunella. ce sta ll ppe ccumparza (di persona
communic, v. tr., 1. comunicare. 2. im- poco utile). 2. breve apparizione: ha
partire la comunione || communicasse, ffatto ggiusto la ~ e pp ito via.
v. intr. pron., comunicarsi. compat, cumpat, v. tr., compatire: se v
communista, agg., comunista. ff ccumpat da li ggnte || Forme: Ind.
communit, s.f., comunit. pres. 1 compatscio; 4 compatimo.
com, cum, s.m., com, canterano: mdd. compatto, agg., senza interruzione, senza
mttelo sul ~, falle d dde s e nn | llha aperture: m muro ~ pi qquant llungo.
mmsso sul ~ di Bbertllo, alla rinfusa, compenz, cumpenz, v. tr., compensare
dove capita | e qqu cchad, n ~? || Forme: Ind. fut. 3 cumpenzar.
comodzza: commedzza. compnzo, cumpnzo, s.m., compenso.
cmodo: cmmedo. compta, compte, cumpte, v. intr., com-
compagna, cumpagna, s.f., 1. compa- petere: num me snto di mttema ccom-
gnia || prov.: in ~ prse mjje n frate. 2. pte cu sso! | n te ce mtta ~ cu
confraternita. qquelro!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
240

compte: compta. cmprita: cmpreta.


cmpeto, qumpeto (ant.), s.m., 1. com- compromsso, s.m., 1. contratto di matri-
pito scolastico: Llvora, llha fatto l ~?, monio firmato in Comune. 2. contratto
Laura, hai fatto il compito? 2. funzione, preliminare di vendita || agg., (scherz.)
incarico. permesso: ad ~?
cmpie, cump, v. intr., (citt.) compiere: compromtte, v. tr., compromettere ||
cumpsciono l mirquelo pi bbllo || compromttese, v. rifl., 1. compromet-
Forme: Ind. pres. 6 cumpsciono | fut. 2 tersi: lssate prde, ve volte ~? 2. chie-
compiarae. dere ufficialmente in fidanzata.
compne, v. tr., 1. comporre. 2. disporre cnca, nellespr.: d la cnca, dare leg-
in ordine: ~ la bbucata nel ziro. geri strattoni alla corda dellaquilone,
comport, v. tr., sopportare: lo comprta per farlo salire pi in alto: dajje la ~!,
bbne l compare (rif. al vino) || com- dalli cnca!
portasse, v. intr. pron., comportarsi: concalla, s.f., fermentazione: f la ~ (rif.
comportmese m p cme se dve! al letame).
compr, cmpra, cromp, v. tr., com- concallasse, v. rifl., 1. surriscaldarsi:
prare: cmprele!, comprali! | cmpre- tcca sfallo ggi e ddajje ria, se sse
celo mal fijjo! | bb, me la crmpe la concalla (rif. al fieno ammucchiato) |
fira? (rif. ai dolciumi e alla frutta secca sto ccio s cconcallato. 2. avere
in vendita) | quelue lo cmpra chi no lo uninfiammazione, unintertrigine do-
consce (di persona inaffidabile) | tha vuta a strofinio.
dda ~ chi n ti consce, puoi ingannare concallato, agg., 1. di cibo cotto male. 2.
solo chi non ti conosce | mdd. ann a ~ di letame fermentato. 3. surriscaldato. 4.
l lardo dal gatto, trattare con un avaro | affetto da un processo infiammatorio.
ndu llte crmpe? || Forme: Ind. pres. 2 concass, cuncass, s.m., macchina per
crmpe; 4 compramo | impf. 6 compr- stritolare sassi.
vono | perf. 1 cromp, compr | P. pass. conchijja, cunchllia, s.f., conchiglia.
cmpro, crmpo. conci, v. tr., 1. vagliare: l grano cncio
cmpra: compr. ad ggranito | le concivono col cor-
compravnnita, s.f., compravendita. vllo l facile | mdd. io cncio a ttutte li
compreanno, s.m., compleanno. vnte, me la cavo sempre. 2. sottoporre
cmprece, s.m., (citt.) complice. pelli alla concia. 3. (fig.) ridurre in cat-
compremnto: comprimnto. tivo stato: lo cncia pi le fste, si lo
comprendgno, s.m., comprendonio. chjappa || Forme: Ind. pres. 1 cncio; 6
comprnne, v. tr., (citt.) comprendere. cnciono | impf. 6 concivono | P. pass.
comprsso (nel), loc. avv., nel complesso. cncio.
cmpreta, cmprita, s.f., acquisto di bene cncia1, s.f., anello di cuoio di bufalo, at-
immobile. taccato sul giogo.
comprimnto, compremnto, cumplimn- cncia2, s.f., vagliatura del grano.
to, cumprimnto, s.m., 1. complimento: cncia3, s.f., conceria: e ss, a Vvetrbo
nu stata ff ccomprimnte! | senza tante creno pure li cnce.
cumprimnte, ce lo dssono dann vvia conciatre, s.m., persona che vaglia il
| llaricambi l ~. 2. regalino. grano.
Vocabolario
241

conciatura, s.f., 1. vagliatura del grano. confnna: confnne.


2. residui della vagliatura. confnne, confnna, cunfnna, v. tr., 1.
concim, cuncim, v. tr., concimare. confondere: n te f cconfnne da li
concimara, s.f., (raro) concimaia, leta- chjcchjere! | tanto, l baccal si cun-
maio. fonnva la puzza cun qulla di lro (rif.
concime, cuncime, s.m., 1. (rec.) letame. ad un gruppo di donne mestruanti) | (d.)
2. concime chimico. non confonnmo llro collottne! 2.
cncio, agg., lavorato, scolpito: pitra intrattenere: cunfonnva li nipte co ddu
cncia. bbrifcole sttal cammino || confn-
conclude: cunclude. nese, cunfnnese, v. intr. pron., 1. con-
concolina, s.f., catinella. fondersi: se va a ~ prpio co sso | n te
concrre, v. intr., concorrere. ce cunfnna cu qqullo!, non dargli
concrzio, cuncrzio, s.m., 1. consorzio, ascolto! 2. immischiarsi || Forme: Ind.
societ. 2. consorzio agrario. pres. 4 confonnmo; 6 cunfnnono |
concrzo, s.m., concorso. impf. 3 cunfonnva | Ger. cunfonnnno.
concrude: cunclude. confrme, avv., 1. conformemente. 2. a
concrusine, cuncrusine, s.f., conclu- seconda.
sione. confuso, cunfuso, agg., 1. indisposto. 2.
cond: acconn. confuso.
condojjanze, s.f. pl., condoglianze: c confusoniro, s.m., confusionario.
dda falle le ~ pi la mrte de la su m. congrca, s.f., congrega.
conduce, cundcia, v. tr., condurre. conijjara, cunijjara, s.f., conigliera.
condumigno, s.m., (citt.) condominio. conijjo, cunijjo, s.m., coniglio: ~ a ppor-
condutto1, cundtto, p. pass. e agg., (raro) chtta | ~ a bbujjne, cotto nel tegame ||
condotto: l mdeco ~. dim. conijjtto, cunijjccio || pl. cunijje,
condutto2, s.m., condotto, tubo entro il conigli, coniglie.
quale scorre un liquido. conntte, v. intr., connettere, ragionare:
confessionrio, cunfessionrio, s.m., nun conntte ppi.
confessionale. conn: acconn.
confettasse, v. intr. pron., asciugarsi: la connimnto: acconnimnto.
cicria se mtta bbagno, p seccata ne concchja, s.f., 1. rocca per filare. 2. ar-
m psto frsco, se finisce de matur l gano, sorta di tamburo in ferro o legno
zme. casca pi ffacile, quann ccon- a quattro braccia per sollevare terra o
fettata. acqua dal pozzo.
conftto, cunftto, s.m., confetto: quanno consce, conscia, cunsce, cunscia, v.
le magnamo sti conftte?, quando vi tr., 1. conoscere: ha ddtto che tte v
sposate? || prov.: l conftte nun z ffatte cconscia | nu lo d cconscia, non lo fa
pil zumare. trasparire | snza dallo a ~, senza farsi
confidenziso, agg., che si prende fami- notare | ma cchi tte consce? ma
liarit: nssa trppo ~ cu qqulle ppi chadae?, che vuoi? | nu strill, n te f
ggranne! cconsce smpre! | li lo consca?,
confido, s.m., (lat. eccl.) Confiteor. (ipercorrettismo) lo conosce? | nun cu-
confino: cunfino. nsceno ppi mma gnuno | mi pare pr-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
242

pio da cunscelo quellmo | lo con- content: cuntent.


scio e ccme! || prov.: pe cconscia na contentasse: cuntentasse (vd. cun-
bbna pzza, ce v m bm mercante | l tent).
pi consce l mno. 2. distinguere || contentino: mha ddato l ~, (antifr.) mha
prov.: dal plo se consce la bbstia || sgridato.
cunscese, v. intr. rifl. recipr., cono- contnto, cuntnto, agg., contento: lu fa
scersi: cra na dnna chi ssi cunusc- ccontnte ccojjonato | va, quanto ride!
vemo || Forme: Ind. pres. 1 conscio; 2 ccuntnto dsse nato (iron., detto a
consce; 4 conoscmo, cunoscmo; 6 chi ride con facilit) | cuntnto sso,
consciono, cunsceno, cunsciono | cuntnte tutte | tutte cuntnte nun zi ple
impf. 1 conoscivo, cunuscvo, cunu- ssa mae | ~ cme na Psqua.
scivo; 3 cunuscva, cunusca, cunu- contin, continuv, v. tr., continuare.
sciva; 4 cunuscvemo; 6 conoscvono, continuv: contin.
cunuscveno, cunuscveno | perf. 1 co- cnto: pe ccna f ddu facile de ~, un
nosc, cunusc; 2 conoscste; 4 cono- piatto di fagioli | f l ~ del grano | ha
scssemo; 6 conoscinno, cunuscinno | ffatto l cnte, i conti | quanno vna
fut. 3 cunosciar | Cong. impf. 6 cunu- ccasa, famo li cnte (minaccia ad un
scsseno | Cond. pres. 2 cunusciarste | bambino) | fa ccnto!, poni il caso, per
P. pass. cunusciuto | Ger. conoscnno. esempio | fatte ~ che llue vne e cchjc-
conscia: consce. chjera, supponi | na spcie de fatte ~,
conqubbusse, s.m., (citt.) denaro: ce qualche cosa di simile | lavor pe
manca l ~. ccnto suo, per proprio conto, da solo ||
conquilino, s.m., (citt.) coinquilino. dim. contarllo, conticino || prov.: a la
conquinquer, v. intr., (scherz.) andare a fine di li cnte, sarimane tutte tnte |
genio. chi ffa li cnte snza llste, li fa ddu
cont, v. tr., contare || Forme: P. pass. vrte | gni ~ trna a bbn ~ | bblla
cnto. ostssa, ~ caro.
cnta: f la ~, contare a chi tocca in un contrcese, v. rifl., contorcersi.
gioco | famo la ~ da per t: chi llr- cntra, prep., contro: tutte ~ lue stvono.
timo, acchjappa. contrabbanno, contabbanno, cuntrab-
contabbanno: contrabbanno. banno, s.m., contrabbando.
contadino, cuntadino, s.m., 1. agricoltore. contrabbatta, v. intr., controbattere.
2. coltivatore diretto residente in cam- contraggiro, controggiro, s.m., percorso
pagna || dim. cuntadinlla || prov.: cun- inverso; aggiramento: li fciono l ~.
tadino, scarpe grsse e cciarvllo fino. contrlio, cuntrlio, agg., contrario:
contaggire, s.m., (rec.) contagiri. passa da la parte cuntrlia di la strada
cnte, s.m., conte: (mdd. scherz.) me pare di casa || s.m., la cosa opposta: ava-
l ~ da le bbrache nte (rif. a chi si d rbbe da ssa l ~.
arie eleganti). contrria: cuntrada.
contempr, cuntempl, cuntempr, v. tr., contravenzine, cuntravinzine, cuntra-
contemplare. vizzine, s.f., contravvenzione: la guar-
contensse, v. rifl., comportarsi: nun z dia li fa ~, gli intima una con-
mmanco io cme mh dda conten. travvenzione.
Vocabolario
243

contrrea, s.f., artiglieria contraerea. venire || Forme: Ind. pres. 3 cunvne |


contribbu, v. intr., contribuire. perf. 3 cunvnne.
controbbasso, cuntrabbasso, s.m., con- convince: convncia.
trabbasso. convncia: convncia.
controbbufftte, s.m., (ant.) controbuff. convive, v. intr., (citt.) convivere.
controcambi, v. tr., contraccambiare. convojj, v. tr., (citt.) convogliare, inca-
controczze (co le), loc. avv., (triv.) coi nalare.
fiocchi. convurzione, s.f., convulsione.
controfattura, s.f., procedimento per convurzo: cunvurzo.
rompere un incantesimo. conzacr, cunzacr, cunzagr, v. tr., con-
controggiro: contraggiro. sacrare.
controimpsta, s.f., paletto di riferimento conzegn, cunzegn, v. tr., consegnare.
posto, oltre al segnale, per traguardare conzent: acconzent.
un campo. conznto: cunznto.
controplo: va ll che tte fa pple ccon- conzerv, cunzerv, v. tr., conservare ||
troplo (espr. di minaccia). Forme: Ind. pres. 6 conzrvono.
contropso, s.m., contrappeso: ce fa dda conzrva, s.f., 1. concentrato di pomo-
~. doro. 2. vino lasciato volutamente in
contropsta, s.f., paletto di riferimento piccola quantit sul fondo della botte,
posto, oltre al segnale, per traguardare per impedire che si secchi il legno. 3. ci-
un campo: pijj la ~ pann ddritto | l sterna. 4. luogo pi profondo della can-
bifrche addrizzvono co la ~. tina.
contrra, s.f., (ant.) suono serale della conzervne, s.m., grande cisterna.
campana. conzidar, cunzidar, cunzider, v. tr.,
controsnzo (a), loc. avv., in senso in- considerare: cunzidarata la situazzine
verso. | conzidarato ppure chi gni famijja, la
controstrada, s.f., percorso inverso; ag- mnima, creno quattro fijje.
giramento: vne!, li famo la contro- conzijj, cusijj (ant.), v. tr., consigliare ||
strada. conzijjasse, cunzijjasse, v. intr. pron.,
controvelno, s.m., antidoto. consigliarsi: prima de dcide, sso se
controvjja, avv., controvoglia: magna conzijja smpre cu la mjje || prov.: cun-
smpre ~. zjjete co la mjje e ppe fa ccme te
convaliscnte, s.m., convalescente. pare.
convaliscnza, s.f., convalescenza. conzijjre, s.m., consigliere: ~ commu-
convncia, convince, convncia, cunvn- nale | ra ~ di la bbanca.
cia, cunvncia, v. tr., 1. convincere. 2. conzijjo, cunzijjo, cusijjo (ant.), s.m.,
sconfiggere: n te lass cconvince dal consiglio: comp, dteme n conzijjo! |
male! (dalla malattia) | llha cconvinto l ~ cummunale | (d.) num me date cun-
vino (di un alcolizzato). 3. vincere: nun zijji, che ss sbajj dda slo! || prov.: la
ve facte ~ dal znno! || Forme: Ind. ntte prta cunzijjo | pijja ~ e pp f
pres. 3 cunvince | perf. 3 convnze, cun- ccme te pare.
vinze | P. pass. convinto, cunvinto. conziste, cunziste, v. intr., consistere.
conven, cunven, cunvne, v. intr., con- conzol: aricunzul.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
244

conzleda, conzlida1, s.f., consolida cattivi soggetti ambedue | te le d a ~ a


maggiore (Symphytum tuberosum L.), ~ fina cche devntano dspare (di
erba dai bulbi appiccicosi, che nasce ac- busse) | vanno a ~ a ~ cme l frate | van-
canto ai fossi, usata come impacco per na ~ cme l carbignre: uno sa llgge
distorsioni: la ~ ad ccme na spce la e uno sa scriva | le panfille lavorvona
spinace. ~ (di due vasche per la canapa situate
conzlida1: conzleda. vicine tra loro) | s dde ~, sono fratelli
conzlida2, s.f., consolle. gemelli. 2. pagnotta allungata di pane da
conzom, conzum, cunzum, v. tr., 1. 2-3 kg.: la ~ sbillunga.
consumare. 2. logorare: conzumar ddu coppila, cappila1, s.f., 1. due solchi ac-
para de carznallanno || Forme: Ind. coppiati. 2. (arc.) interfilare di 1 mt. di
perf. 6 cunzumnno | fut. 3 cunzumar larghezza in vigna promiscua. 3. (arc.)
|| P. pass. cunzumato. due filari posti alla distanza di 1 mt.
conzum: conzom. coppine, s.m., 1. duplicato. 2. scalciata
conzumato, agg., deperito, magrissimo. sferrata da un animale con ambedue le
conzurt, v. tr., consultare || conzurtasse, zampe posteriori: l zumaro li dtte l ~. 3.
v. rifl. recipr., consultarsi: se conzur- rotolo di carne di vacca cotta al forno.
trno fra di lro. coppne, s.m., rotolo di carne di vacca
copllo: cupllo. cotta al forno.
coperativa, s.f., cooperativa. copr, crop, cupr, grpe, grop, gropr,
copertina: cupertina. gupr, v. tr., 1. coprire: gropteve la fc-
coprto: guprto. cia! | ~ l fco dppo cena, coprire con la
copertra: cupertra. cenere || cpre e non cpre, loc. avv.,
cppa1, s.f., (rur.) misura di capacit per quasi a livello. 2. (fig.) parlare con di-
aridi, pari a 26-28 kg. screzione, per non scandalizzare o im-
cppa2, s.f., soppressata; salume da affet- paurire. 3. superare con la voce: a P, e
tare, fatto con carni cotte e pressate mm ttu ccpre man tutte, te snte tu
della testa del maiale: s bbno ggiusto sslo, canta piano n! || coprisse, gr-
pe la ~, sei un buono a nulla. pese, v. rifl., coprirsi: se gropveno s ||
coppale, s.f., copale: s ffatto le scarpe Forme: Ind. pres. 2 cpre; 4 coprimo |
de ~ e la muta nva. perf. 6 guprzero | Ger. coprnno.
cppe, inter. (pronunciata al gioco del coprifco, cropifco, s.m., coprifuoco: l
tressette o della briscola, gettando una tedsche veno msso l ~.
carta di quel seme): ~! chi cce nnha coprimisrie, s.m., (scherz.) soprabito.
ppche e cchi cce nnha ttrppe! corallina, s.f., tipo di salame a grana fina.
coppetllo, coppetllo, s.m., pianta spon- corallino, s.m. e agg., fagiolo a corallo.
tanea dalle foglie grasse, non identifi- corallo: curallo.
cata: l ~ fa nne le fratte mmide. coratlla, s.f., 1. interiora di abbacchio. 2.
saddpra pe li durne, per curare le (scherz.) cuore. 3. (fig.) sentimento: mi
callosit. s chi cch la ~ mjjo di tante e ttante.
cppia, s.f., 1. coppia: na ~ de carce (di 4. (fig., scherz.) coraggio.
un asino) | varda che bblla ~! Dio li fa corc, v. tr., 1. buttare a terra, abbattere:
e pp llaccppia | s na ~ e m paro, llha ccorcato de bbtte | te d na pa-
Vocabolario
245

pagna che tte crco! | co n cazztto ne coriato, curiato, curriato, s.m., correg-
crca cnto || prov.: grano crco rizza l giato; attrezzo costituito da due bastoni
patrne. 2. rovesciare: ~ na sdia || cor- uniti a snodo da un legaccio, che veniva
casse, colcasse, v. rifl., 1. adagiarsi: ci si usato un tempo per battere cereali ed
corc sspra. 2. accasciarsi. 3. coricarsi, oggi i legumi: l ~ saddpra pe bbatta
andare a riposare: me crco prsto | la rbba scca, pure l grano na vrta.
vatte a ~! | ssa nun vuliva annllese a corira, s.f., corriera.
~ vvicino || Forme: Ind. perf. 3 corc || P. corire: curire.
pass. clco, corcato, crco. corila, s.f., correggiola (Atriplex patula
cordalnta, s.m., indolente, chi fa le cose L.).
con estrema lentezza. corilo, curilo, s.m., stringa di cuoio per
cordllo, s.m., bica, lunga fila di covoni scarponi da lavoro.
disposta nel campo: pe ff l ~, se mett- corm, v. tr., colmare.
vono du grgne pe bbanco o pure tr cormarccio, s.m., comignolo, parte pi
anche mjjo, e sspra nantre ddue alta del tetto.
cme ccoprta, una pe n vrzo una pe n cormatura, s.f., colmatura, quanto sopra-
antro || Forme: pl. cordlle. vanza da un recipiente colmo.
cordiclla, s.f., spago. crmo, s.m., colmo: e qqu ad l ~! || agg.
cordjjo, s.m., assillo, tormento: li d l ~ cornacchjtta, s.f., (gerg.) seminarista.
al zu marito. cornetano, curnetano, s.m., ab. di Cor-
crdolo, s.m., fascia in cemento che lega neto (odierna Tarquinia) || agg., corne-
il perimetro di una costruzione. tano.
cordne, s.m., 1. parte della trippa di bo- cornto, top., Tarquinia.
vino. 2. (euf.) coglione: nu mme rppe corniciaro, s.m., corniciaio.
li ~! crno, s.m., 1. corno: attnta le crna!
cre, s.m., 1. cuore: piagne a ~ rtto, a (a battere la testa) | mtta le crna, tra-
calde lacrime | n cristiano de ~, gene- dire la fedelt coniugale | (iperb.) cha
roso | pijjssela a ~, prendersene cura | ppi ccrna lue che n capagno de lu-
li piagniva l ~ a vvdelo a qqur m | mache || dim. cornicllo | accr. corni-
magn dde ~, con soddisfazione || prov.: cine || tir. infant.: lumaca lumachlla,
mal ~ n ze commanna. 2. (fig.) corag- tira fra li corniclla; lumaca luma-
gio: nun chae ~ a ddjjolo, non hai co- cne, tira fra li cornicine || avv.,
raggio | con che ccre lo fae? | mna, si niente: bbravo n ~! (escl. con cui si nega
cchae ~! | dava ~ al ppelo, incuteva recisamente). 2. bernoccolo. 3. rebbio
coraggio. della cocca della gruccia con cui si
corecato, agg., adagiato. piantano i maglioli. 4. custodia conica,
coregne, s.m., corgono (Coregonus la- ricavata da un corno di vacca dalla
varetus L.). punta mozza, contenente acqua in cui si
corf: ma va a ~!, al diavolo! conserva la cote per affilare; bossolo per
corinnolo, curindolo, s.m., coriandolo, la cote. 5. contenitore, ricavato da un
minuscolo dischetto di carta colorata, corno di vacca dalla punta mozza, prov-
che si getta per carnevale: bbttono l cu- visto di tappo, usato dal pastore per
rindele pi ccarnevale. mettervi lolio doliva da portare in
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
246

campagna. corposdmene, corposdmmene, corpu-


cornuto: (prov.) l bvo dice ~ mal zumaro sdmmene, s.m., ricorrenza liturgica del
|| dim. cornutllo, s.m., marito consape- Corpus Domini.
vole di essere tradito, ma senza forza di corposdmmene: corposdmene.
ribellarsi. corpusdmmene: corposdmene.
corjja, s.m., 1. cercine, corona di panno corrazza, s.f., corazza.
avvolta, che si pone fra il capo ed i pesi corrazzata, s.f., corazzata.
da trasportare: pe pport la bbrcca, le corrazzire, currazzire, s.m., 1. coraz-
dnne mettvono la ~ sul capo. 2. ziere. 2. (fig.) uomo molto alto.
(dispr.) straccio per pulire. crre, curra, curre, v. intr., 1. correre:
coromiro, s.m., avaro. crre, para e ppijja! | n mo li curr-
corna, curna, s.f., 1. chioma di albero. veno derto du bbrigante | curre! | cur-
2. incisione circolare, praticata sulla rtele derto! | crrellapprsso,
corteccia di un albero per farlo seccare: rincorrerlo | crrejje apprsso |
tcca falli la ~, fargli. 3. incisione anu- crrapprsso a qqullo che sta avante
lare, praticata sui tralci per far allegare | lassamo crre!, lasciamo perdere! |
meglio luva. 4. radici radiali della vite. curre che tte curre, a furia di correre | se
5. cruna. 6. ghirlanda funebre || dim. cu- p ssap che tte curre?, perch corri? |
roncina, coroncina del rosario. curre, se p ccurre, quanto a correre |
coron, v. tr., potare una pianta in alto: ha vjja a ccrre, quanno lo rive? |
cornale ggi qellrbere! | sta pianta crre cme l vnto | crre quanto la
llha ccoronata. mnte | crre cme n pre | curre cme
crpa, s.f., colpa: n cia ~ la su sorlla | n frmene | l zcolo chi ccurre, attuale ||
de chi la crpa? | lue n cha ccrpa ~ via (a), loc. avv., in fretta: fa ssmpre
davro. le cse ~ || prov.: na vrta curre l cane,
corptto, s.m., (arc.) giacca. na vrta llpre. 2. accorrere: sta mmale
corp: curp. l tata, tcca ccrre! | currveno l pum-
crpo de sala, s.m., sala, particolare del pire. 3. scorrere: curre pe llin gi ||
carro agricolo. Forme: Ind. pres. 2 curre; 3 curre; 4
crpo, s.f., 1. ventre: cha l mal de ~ | corrmo, currmo; 6 crrono | impf. 3
dolr di ~ | ann dde ~, defecare | me currva; 4 currvemo; 6 currveno, cur-
snto l ~ scirto, avverto sintomi di rveno, currvono | perf. 1 curzi; 2 cur-
diarrea || ~ de stto (a), loc. avv., boc- rste; 3 curze, curz; 4 currssemo; 6
coni: dorm ~ || ~ de codino! (imprec.). crzeno, crzero, crzono | Imper. 2
2. busto, parte del corpo. crre, curre; 5 corrte, currte | P. pass.
crpo, s.m., 1. colpo: se roppva a ccrpe curzo | Ger. corrnno, currnno.
de sctala || ~ de sle, insolazione. 2. corrgge, currggia, v. tr., correggere.
accidente: (imprec.) te pijjasse n ~! | corrnte1, s.m., 1. palo perpendicolare
(scherz.) te pijja n corptto! | (scherz.) che fa parte della struttura conica della
te pssa pijj n corptto a ddu ptte! capanna da pastore: crono du ~ che
(con bisticcio su corptto, giacca) || ~ ddal ttto arrivvono al fco. 2. travi-
(n), inter., accidenti!: n ~ la ggnte!, ac- cello quadrangolare di legno per lordi-
cidenti quanta gente! tura secondaria del soffitto.
Vocabolario
247

corrnte2, s.f., energia elettrica: arismo ccortevato bbne, guarda la fratta!


remaste snza ~ | hanno levato la ~ da cortivazzine, s.f., coltivazione.
stamane | mal casaltto la ~ n ce crto, curto, agg., 1. corto: ad ccurto de
llhanno mssa. vista, miope | stata curta la ggiornata
corridro, s.m., corridoio. || a ffalla curta, loc. avv., in breve || ~
corrispnne, currispnne, v. intr., corri- (a), loc. avv., a) a stecchetto: l fijje le
spondere: mica mi currispnne qu. tne ~; b) tecnica di potatura che consi-
crta, s.f., (raro) scorciatoia: pijjamo ste nel lasciare poche gemme sul tral-
la ~. cio: la vita la pt~ || (d.) se ttu vv
crta, s.f., diga, chiusa in legno o ferro lluva bbna, pt~! 2. breve.
del canale dirrigazione. crtre, s.f., (lett.) coltre.
crte, s.f., terreno di grano mietuto, con cortrina: coltrina.
stoppie da bruciare: annamo a bbruci corucce, s.f. pl., (raro) grucce.
la ~, pe mmttece l facile | se sement- corvatta, curvatta, s.f., 1. cravatta: cu la
vono l facile ma la ~ dppo l grano. ~ nra da nrcheco. 2. (fig.) staffa di
cortellccio, s.m., 1. coltro, ferro tagliente ferro del cancello: la ~ pe ngravatt no
che si trova in posizione verticale da- stpito. 3. (fig.) usura: fasse mtte la ~,
vanti al vomere. 2. attrezzo del mani- esser vittima di usura.
scalco. 3. coltello di legno, usato dal corvattino, s.m., apertura del colletto
sediaio per far passare il giunco nel- della camicia: pijj uno pil ~.
limpagliatura. corvllo, curvllo, s.m., crivello a mano:
cortellata, curtellata, s.f., coltellata: reg, l ~ sirviva pe cconci l facile.
s ccurtellate stasra | curtellate da se, corvellne, s.m., crivello di grandi di-
in quantit | pe vvantre ce s le curtel- mensioni, dal fondo metallico forato,
late nte collajjo | vanna ffin a ccor- montato su treppiedi di legno, usato per
tellate, in rissa. vagliare granaglie e legumi.
cortelltta, s.f., mannaia da macellaio con corvurzo: cunvurzo.
lama quadrata larga. crza, curza, s.f., corsa: fanno le curze dil
cortllo, curtllo, s.m., 1. coltello: ~ da cavalle | annava de ~ su ppe la salita | f
bbanco, ~ da splpo, ~ da cppo (col- le cse de ~, in fretta | de tutta ~, a tutta
telli del macellaio) | cortllo nglse, ar- velocit | che ffamo le curze?, perch ci
nese del maniscalco | mdd. cha l ~ da affrettiamo tanto? | avarbbe fatto a la ~
la parte del mnico, il pi forte || ~ (n), cur un antro curritre.
loc. avv., di taglio, in foglio: tutte sasse corz, s.m., corsetto, busto femminile.
msse n ~ | muro n ~ || prov.: nom mtta corzire, curzire, s.f. pl., (infant.) corse:
l ~ m mano a um matto! 2. coltello di f le ~, correre per gioco.
legno, usato dal sediaio per far passare crzo, s.m., 1. corso. 2. odon., Corso Ita-
il giunco nellimpagliatura || dim. cor- lia.
tellino | pegg. cortellccio. cos, v. tr., cosare, verbo dal significato
cortev: cortiv. generico, usato per sostituire un altro,
cortvo: curto. che signora o non viene subito alla
cortiv, cortev, curtiv, v. tr., coltivare: mente.
si ttu vv vde m pezztto de trra, ch cscia, s.f., 1. coscia: ~ de mneca, va-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
248

riet di susina oblunga gialla || ~ (stto), ctica, cdeca, cdica, cteca, s.f., co-
loc. avv., alla leggera: pijja tutto ~. 2. tenna del maiale: se famo na magnata
branca della vite. 3. branca dellalbero de facile co le ctiche | jjha dtto ~,
tutore || pl. csce, stanghe del carro. (iron.) lhai insultato | mica th ddtto
cosciale, s.m., 1. ciascuna delle pelli con- ~, non intendevo offenderti | me dice ~,
ciate di capra o pecora, che i pastori por- ti pare poco | ~ (a), loc. avv., di capelli
tano davanti ai pantaloni, per difendersi tagliati cortissimi: se ffatto tajj l ca-
dalle spine. 2. armatura laterale del plle ~ || (fig.) cteche e ppzze de bbu-
carro. dellne, carte da scartare in alcuni
cscio, s.m., 1. coscia di animale. 2. (fig.) giochi di carte.
crociaia, biforcazione dellalbero. coticaro, s.m., (dispr.) capooperaio, che
cse, s.f. pl., (euf.) mestruazione: gge fa gli interessi del proprietario.
ch le mi ~. cotidiano, cutidiano, agg., (citt.) quoti-
cso, s.m., 1. n. sostitutivo di un altro, che diano.
si ignora o non si ricorda: llha visto cotgnela: cotgnola.
gnnte ~ n giro? 2. aggeggio, affare || cotgnola, cotgnela, cutgnela, cut-
dim. costto, a) piccolo oggetto non me- gnola1, s.f., 1. bernoccolo: p, le cot-
glio identificato; b) individuo di bassa gnele sul capo n ze contvono da fijje.
statura || cosettino. 2. (fig.) ceffone.
cosmo, s.m., omuncolo, individuo dap- cotognolato, agg., ammaccato, di og-
poco. getto.
coss: accos. cotne: cutne.
cost, v. intr., costare: csta quanto la cotzzo, s.m., 1. vertebra cervicale, col-
santolina | ~ n cchjo | mi cste ppi di lottola: perch gni tanto n te lave l ~ co
na fijja fmmena | costvono m pr- le mano? | ha fatto n ~ de gnnte!, detto
spero!, moltissimo | caro te csta! | c- a chi si molto ingrassato | llha cchjap-
stono salatarrabbiato. pato pel ~. 2. (fig.) voracit: ammzzete,
csta: ~ (n), loc. avv., sul declivio, in pen- che ccotzzo!
dio || csta csta, loc. avv., molto vi- ctta, s.f., 1. infornata di pane. 2. pietanza
cino, rasente. cotta in una volta (spec. legumi): na ~
costarlle, s.f. pl., parti residue del costato de cce cabbasta || dim. cottarlla,
del maiale. quantit di vivanda sufficiente per un
costercce, s.f. pl., particolare del basto. pasto: mettmo s na ~ de facile.
costipato, agg., infiammato, gonfio: cha cttemo, s.m., cottimo: lavor a ~, a) la-
le ghjndole costipate. vorare a cottimo; b) lavorare con grande
costrgna, custrgne, v. tr., costringere: lena.
ce llha ccustrtto l zu p. ctto, s.m., 1. uva nera pigiata e cotta, che
costud: custod. viene aggiunta nel tino come dolcifi-
costum, custum, v. intr., costumare: cante: l ~ se facva. na callara sempiva
mecch n custuma qu. de msto, se facva bbull, conzum. ce
cta, cte, s.f., cte per affilare la lama. condssemo l vino. 2. (fig.) beffa: dajje
cte: cta. l ~ sul bollito, aggiungere al danno la
cteca: ctica. beffa || agg., 1. cotto: sclala, ch
Vocabolario
249

cctta! | la pippa puzzava de na puzza ssmpre l crapicce | s vvoluta lev


ctta | ~ spappato, stracotto | llh quel ~ || dim. crapicctto, voglia amo-
mmannato via ~ e ppelato, mortificato. rosa.
2. ustionato dal sole: patate ctte dal crapicciso, agg., capriccioso.
zle, esposte alla luce solare e divenute crapila, s.f., capriola.
verdi. 3. (fig.) ubriaco: va ccasa gni crapiol, v. intr., far capriole.
sra ~ frdicio. crapilo, nellespr.: ann n ~, fenomeno
cottne: cutne. patologico per cui i germogli della vite
cottre, agg., cottoio, di facile cottura si trasformano in viticci; filatura: llua
(spec. di legumi). ita tutta n ~.
cottuttoch, cong., bench. crapolatta (la), sopr.
cva (arc.): ca. crapolatto, s.m., ab. di Caprarola | agg.,
cov, co, v. tr., covare: cvono l piccine caprolatto.
| rig, gatta ce cva! || v. rifl., crogio- crapne, s.m., becco, caprone.
larsi: rsta mal ltto a ~ na massa, in- crapraro, capraro, s.m., capraio.
dugia per pigrizia. crasse, s.f., 1. classe: lu portnno via cul
covccio, s.m., parte terminale della carrettne di prima ~ cul frate. 2. (coll.)
pianta di canapa. i soldati della stessa leva.
covatccio, s.m., cattivo odore di am- crassfeca, s.f., classifica.
biente chiuso: se snte na puzza de ~. crast, castr, v. tr., 1. castrare. 2. inci-
covato, agg., 1. viziato, consumato: c dere la corteccia, per rinforzare la vite:
naria covata qui ddntro. 2. barlaccio: quanno se crasta na vita de vitamccio,
n vo ~. vngono qulle vaghtte pccole cme
cra cra, onom., imitazione del verso di la passerina, snza granllo. 3. incidere
cornacchie ed anatre. con il coltello la buccia della castagna
cragno, s.m., 1. cranio. 2. (rec.) persona: prima di arrostirla in padella, per evitare
quanto vne a ~ sta cna? che scoppi.
cralissa, agg., clarissa: l munastro di li crastacane, s.m., (dispr.) persona inca-
cralisse. pace.
crapa, s.f., 1. capra (Capra hircus L.): crastacucchi, s.m., (dispr.) persona inca-
magna l zale cme na ~ || mdd. sarv pace.
ccrape ccvole, trovare la soluzione di crastato, s.m., maschio castrato della pe-
ogni aspetto di un problema. 2. caval- cora.
letto di sostegno sotto il piano del carro crsteca, cstrica, crstica, s.f., 1. averla
agricolo || ~ (a), loc. avv., con intelaia- piccola (Lanius collurio L.): mdd. cha
tura a piramide: cu le canne msse ~ n cervllo cme na ~, a) uno stupido;
(rif. al filare del vigneto) | dim. craptta. b) amnesico | cha na vce da ~, una
crapanichse, s.m., ab. di Capranica || voce stridula. 2. (fig.) pestatura della
agg., capranichese. pelle, quando sia stata premuta tra due
caprarcce (le), odon. corpi duri.
craparccia: caprarccia. crstica: crsteca.
craptto, s.m., capretto. crasticne, s.m., (fig.) stupidone.
crapccio, s.m., capriccio: sto fijjo fa crastictto, s.m., piccolo dellaverla.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
250

crastino, s.m., castrino professionista di | impf. 1 credo; 3 creda, crediva, cri-


porci. diva; 4 credvemo | perf. 1 crse; 3
crastne, s.m., 1. maschio castrato della cred, crse; 6 credinno| fut. 2 credarae;
pecora. 2. porco castrato da ingrasso. 5 credarte | Cond. pres. 5 credarste |
crastrazzine, s.f., incisione anulare pra- P. pass. crso | Ger. crednno.
ticata sulla vite, per impedirne la cola- crde: creda.
tura. crednza1, s.f., credito: f ccrednza, con-
cratastale, agg., catastale. cedere un credito | cromp a ~.
cratasto, s.m., 1. catasto, inventario dei crednza2, cridnza, s.f., 1. armadio da
beni immobili. 2. ufficio del catasto. cucina: la ~ a mmuro. 2. trittico dipinto
cratrasta, catrasta, s.f., catasta, mucchio: || dim. credenztta.
la ~ de le vite, il deposito dei sarmenti. credenzne1, cridenzne, cridinzne,
cratura, creatura, cratura, s.f., 1. crea- s.m., 1. armadio da camera da letto per
tura. 2. neonato: dalle na zzinnata a vestiti e biancheria. 2. (scherz.) con-
qqulla pra ~! 3. bambino: che bblle trabbasso.
crature, Dio li bbenedica! | sie pggio credenzne2, s.m., credulone.
de na ~, sei proprio infantile | nun fate cremnte, antrop., Clemente.
tanto la ~! crementina, n. di cavalla.
cravattaro, s.m., 1. cravattaio. 2. (fig.) cremre: l ~ di trtaro, na porvertta fina
usuraio. fina chi ssa ddagro | l ~ lo facvono cu
cravcola: gravcola. la racina de la bbtte.
cravusura, clavusura, s.f., clausura: s crep, v. intr., 1. scoppiare: te fa ccrep
ffatta mneca de ~. da le risate. 2. morire: faciva n callo da
cre, cr, v. tr., creare || P. pass. crato. ~ | crpa de salute, sammartino! | sta
crealino, cralino, s.m., clarino. pianta nun crsce e nun crpa, rimane
creappolo, solo nellespr.: rdeca de ~, invariata | (d.) invdia, crpe! || prov.:
pne. chi mmagna le mre, mre; e cchi nno
creatura: cratura. le magna, li crpa l cre || crepasse, v.
crda, crde, v. intr., credere: (scherz.) intr. pron., 1. screpolarsi, della pelle. 2.
crdece che ss ttrdece! | n ce se crde fendersi, spaccarsi.
a rriccontallo | chi sse lo sarbbe crso? crepacre, s.m., crepacuore: te fa mmor
| m pare de credllo | nun crde manco dde ~, per il dispiacere.
al panctto, un miscredente | che sse crepapanza (a), loc. avv., a crepapancia,
crde dsse? | la spsa si cridiva chi l smoderatamente: magnnno tutte ~.
dnte fsseno li sua (rif. alla dentiera del crepzzio, santo immag.
marito) | e cchi te credarae da ssa? | crsce, crscia, v. tr., allevare, educare:
credmece! | che sse crde de pijj? Tip- llha ccresciuto la su zzia || v. intr., 1.
petppe? | su li prime pco ci crediva | crescere: si n ze guasta cul crsce, m
rbba da nun crdece! | mica thae da ~ bravo fijjo | crsce cme la malrba stu
de fccela || mdd. credo che ppiovsse, fijjo | n vestito a ~, di taglia comoda. 2.
ma n cche diluviasse, non avrei mai aumentare di intensit, del vento. 3. svi-
potuto immaginare una cosa simile || lupparsi, della barbatella: l primanno
Forme: Ind. pres. 4 credmo; 6 crdeno crsce m pochtto. 4. lievitare: sto pane
Vocabolario
251

ccresciuto bbne || Forme: Ind. pres. 1 crettasse, v. intr. pron., 1. screpolarsi


crscio; 2 crsce; 4 crescmo; 6 cr- (della pelle o di un muro). 2. crepare,
sciono | impf. 3 cresciva | perf. 3 cresc; spaccarsi di terreno arido per il forte ca-
2 crescste; 4 crescssemo; 6 crescnno, lore estivo.
crescinno | fut. 6 cresciaranno | Cond. crtto, s.m., 1. crtto, fenditura, crepa. 2.
pres. 3 cresciarbbe | P. pass. crisciuto | rgade, screpolatura della pelle (spec.
Ger. crescnno. delle mani) || dim. crettarllo.
crescnza (a), loc. avv., di misura abbon- crettso, agg., screpolato.
dante: li fa ccuc n vistito ~. cri, ideof., rumore di un oggetto che si in-
crscia: crsce. crina.
cresciutllo, agg., abbastanza sviluppato: cr: cre.
bbllo ~ sto fijjo. craleis, s.m., kyrie eleison, espr. greca
crsema, s.f., cresima. propria della liturgia cristiana.
cresem: cresim. cralino: crealino.
cresemarino, crisemarino, s.m., rosma- crato, s.m., (lett.) creato.
rino (Rosmarinus officinalis L.). cratre, s.m., (lett.) Creatore.
cresim, cresem, v. tr., 1. cresimare. 2. cratura: cratura.
(fig., scherz.) ferire picchiando || cresi- cricche1, accricco, s.m., cricco, cric.
masse, v. intr. pron., ricevere il sacra- cricche2, antrop., personaggio immag.,
mento della cresima || v. rifl., (scherz.) nel mdd. smo rimaste ~, Crcche e
prodursi escoriazioni (spec. sulla Mmnico duncino, siamo rimasti molto
fronte). pochi.
crsta1, crista, grista, s.f., 1. cresta del cricco, s.m., 1. grillo (Gryllus campestris
gallo || ~ de gallo, s.f., ingrassabue L.). 2. (fig. infant., scherz.) pne || dim.
(Chrysanthemum segetum L.). 2. (fig.) cricchtto.
alterigia: fajje abbass la ~. cridnza: crednza2.
crsta2, s.f., agresta, uva tardiva || f la ~ cridenzne: credenzne1.
su la spsa, rubacchiare maggiorando la cridic: critic.
spesa fatta per altri || agg., immatura: cridinzne: credenzne1.
uva ~. crentla, s.f., clientela.
crta: la ~ llannvono a ccav a la mat- crif: grif.
tonara. crifo, grifo, s.m., brutta caduta: ha ffatto n
cretara, s.f., cava di argilla. ~ ggi ppi la scnta || accr. crifne, gri-
cretata, s.f., impacco di argilla fresca, che fne.
si applica sulle distorsioni e distrazioni crignra, s.f., criniera del cavallo.
tendinee del bestiame. crilla (pe), inter., (euf.), per Cristo!
cretinata, s.f., atto da cretino. crimardllo, grimardllo, s.m., grimal-
cretonato, s.m., impasto di sabbia gros- dello.
solana e cemento, su cui poggia il pavi- crin, v. tr., incrinare || crinasse, v. intr.
mento. pron., 1. incrinarsi. 2. fratturarsi.
cretso, agg., argilloso. crinatura, s.f., frattura.
crettara, s.f., zona di terreno con molte crino, s.m., crine vegetale, usato per im-
fenditure causate da siccit. bottire materassi.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
252

crppeta: critta. zioni tendinee del bestiame.


crisride, s.f., (lett.) crisalide. critta, crppeta, s.f., cripta.
crise, s.f., (citt.) crisi. crobbazza, s.f., acrobazia.
crisemarino: cresemarino. crcala, grgola, s.f., bubbola (ssp. di Le-
crispigno, crispino, grespigno, grispigno, piota, in particolare Macrolepiota pro-
s.m., crespigno o cicerbita (Sonchus cera Scop. e Lepiota procera L.).
oleraceus L.). crcche, antrop., personaggio immag.,
crispino: crispigno. che ricorre in un mdd. (vd. cricche2).
crissida, s.f., (lett.) clessidra. crocchj1, v. intr., scricchiolare.
crista (pe), inter., (euf.), per Cristo! crocchj2, v. tr., picchiare.
crista: crsta1. crocchjano, top., Corchiano: ppassato
cristalla: cristallo. pe ~, le ha buscate (bisticcio con croc-
cristallina: cristallo. chj, picchiare).
cristallo, cristalla, cristallina, inter., croccrocr, onom., imitazione del verso
(euf.) Cristo: cristallo de vtro! | della papera.
crpo de cristallina! crce, s.f., 1. segno di croce: la sra sul
cristre, clistire, cristire, s.f., clistere. lvito se facva la ~ col tajjo de la mano
cristiana, s.f., persona di sesso femmi- | mtta la ~, (in luogo della firma,
nile, donna. di analfabeti) | ce famo na ~ spra,
cristianccio, solo nellespr. di una favola: non parliamone pi | facva ~ a qqulla
che ppuzza di ~! che stava ccos, formava una croce
cristiano, s.m., 1. essere umano. 2. per- (rif. ai fasci di canapa). 2. crocevia.
sona di sesso maschile || accr. cristia- 3. catena di ferro che teneva sommersa
nne, omone | dispr. cristianccio || pl. la canapa nella vasca: mtte le ~.
cristiane, persone, gente || agg., 1. de- 4. (fig.) preoccupazione, tormento:
cente, accettabile: mttete n vistito ~! 2. che ccrce che mm ccapitata! | nun
padrone di s: nadra ppi ~, era esa- te ce f na ~!, non angustiarti! | la mjje
sperato, aveva perduto lautocontrollo. lo mtte n ~, lo assilla || ~ (a), ~ (pi),
cristire: cristre. loc. avv., tipo di intelaiatura di canne
cristo, s.m., 1. Cristo: ~ mrto, proces- del filare: mtte le canne ~ || santa ~!,
sione serale del Venerd santo || n ce s inter.
ccriste n mmadnne, nulla da fare. 2. crociale, s.m., biforcazione della vite.
(fig.) cascatone rovinoso: sguillato, ha crociata, s.f., attrezzo di legno di forma
ffatto n ~. 3. (fig.) pezzo duomo: n ~ de poligonale, intrecciato con spago impa-
du mtre || accr. cristne, omone, gi- niato, con lume al centro, usato per uc-
gante | pegg. cristccio || cristccio! cellagione notturna di frodo: ce
(imprec.). facvono la ~ mbrescata, che ccann-
critic, cridic, v. tr., criticare: (d.) a ccri- vono de ntte a cchjapp lluclle, co la
tic s bbne tutte (sulla critica sfavo- ficcola. la ~ col lume.
revole) || v. intr., spettegolare: cha crciolo, s.m., 1. strato superficiale indu-
ssmpre da ~ su ttutte. rito: l glo ha ffatto l ~ (rif. alla crosta
critonata, s.f., impacco di argilla fresca, gelata del terreno) | l pane ctto male fa
che si applica sulle distorsioni e distra- l ~. 2. sporcizia formatasi su indumenti.
Vocabolario
253

3. (fig.) debito. della macerazione.


crocine, s.m., 1. grande croce processio- crudle: na bbstia crudla.
nale di legno || ce fa sspra l ~, ripro- crudert, s.f., crudelt.
mettersi di non fare pi una cosa. cruppe, gruppe, s.m., crup, laringite dif-
2. (fig.) partito democristiano: qulle terica.
del ~. cu: co.
crocol, v. intr., croccolare: le polanche cubbo, agg., (rec.) cubo: s ttre mmtre
crcolano, sgno che stanno pe ff cubbe de lgna.
llvo. cucc, v. tr., bere: (infant.) ~ llovtto
crgnala: crgnola. (crudo) || cuccasse, v. rifl., andare a
crgnola, crgnala, s.f., 1. corniola, letto: (scherz.) vatta ccucc!
frutto del corniolo: sannava ccjje cucchjara, s.f., 1. cazzuola da muratore.
le crgnole. 2. nocca della mano: cha 2. (fig.) castagna abortita, senza frutto
l crgnole tutte sgrugnate. 3 (fig.) allinterno.
bestemmia. 4. (fig.) colpo dato con cucchjarata, s.f., contenuto di un cuc-
le nocche sul capo altrui. 5. (fig.) bussa, chiaio: ce vle na ~ de zzccoro de ppi.
colpo, percossa.: sentarae che cr- cucchjarina, s.f., (fig.) castagna abortita,
gnole! 6. (fig.) avversit. 7. (fig.) senza frutto allinterno.
sbornia || Forme: pl. crgnele, cr- cucchjarino, s.m., 1. cucchiaino | mdd. te
gnole. riccjje cul ~, sei in pessime condizioni.
crognolino, s.m., colpo dato con le noc- 2. (fig.) castagna abortita, senza frutto
che sul capo altrui || agg., 1. acerbo. 2. allinterno.
sodo di carne: na rigazza crognolina. cucchjaro, s.m., cucchiaio: sul tavolino
crgnolo, s.m., corniolo (Cornus mas L.). ce mncono da mtte cortlle ccuc-
cromp: compr. chjare || accr. cucchjarne.
crmpo, p. pass. di cromp || agg., acqui- cccia, s.f., (scherz.) letto: scall la ~ ma
stato al negozio, confezionato: qu ad li fijje ciuche.
n lenzlo ~ | pasta crmpa. cucco1, s.m., cuculo (Cuculus canorus
crneca: crnica. L.): vcchjo cme l ~ | mdd. ttutta vce
crnica, crneca, s.f., pettegolezzo: mha cme l ~ | gge h ntso cant l ~ |
ffatto na ~ de m par dra llartra sra. quantanne chae? trnta e l
crnice, s.m. pl., cronicario: llhanno por- rsto? li canta l ~! || prov.: quanno
tato a li crnice. canta l ~, a la sra mmllo e la mat-
cronmotro, s.m., (rec.) cronometro: tina sciutto | quanno l ~ canta n aprile,
gge crrono la tappa ccronmotro. primavra si fa ssentire; e sse a mmg-
crop: copr. gio non vvenuto, o mmrto o s
cropifco: coprifco. pperduto || agg., tonto.
crsta, s.f., 1. stretta striscia di terra in- cucco2, s.m., paiolo di terracotta.
colta esterna al filare di confine nella cuccotrillo, s.m., coccodrillo.
vigna. 2. guscio calcareo di conchiglia || cucc: l cucco fa ccucc | orlggio a ~.
d le crste a uno, superare qualcuno. cuccumao, s.m., persona tonta || sopr.
crucifisso, s.m., crocefisso. cuccutrillo, s.m., cocuzzolo.
cruda, agg., detto della canapa prima cuc, v. tr., cucire: cciocelo bbne!, cu-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
254

ciglielo bene! || Forme: Ind. pres. 4 stirpe) | l pane bbno ce llha Rraga-
cucimo | perf. 1 cuc. ntto, chad n fornaro de ~. 2. (raro)
cucina, s.f., 1. mobilio della cucina. 2. ali- vulva. 3. (fig., volg.) noia: che ccujja! |
mentazione || prov.: grassa ~, magro pa- si prpio na ~!
trimgno. cujjommol: cojjommer.
cucino, cocino, s.m., cuscino: drme cu cujjon: cojjon.
la capccia su ddu cucine, tranquillo. cujjne: cojjne.
cucinne, cocinne, cuscinne, s.m., co- cujjonlla: cojjonlla.
pripiedi; coltroncino imbottito da tenere culata, s.f., (fig.) colpo di fortuna.
nel letto sui piedi. culra: colra.
cuciso: cociso. cullana: collana1.
cuculstro: gurgolstro. cullazzine: collazzine.
cucuzza, coczza, s.f., 1. zucca (Cucur- cullga, s.m., collega: l cullghe sue ce lo
bita pepo). 2. (fig.) testa || prov.: capc- sanno.
cia chi num parla, se chjama ~. 3. uno culleg, v. tr., collegare.
dei partecipanti nel gioco del cucuzzaro. cullggio: collggio.
cucuzzaro, s.m., 1. venditore di zucche. cullettivo, agg., collettivo.
2. tipo di gioco infant. 3. chi dirige il culltto, s.m., colletto || dim. cullettino.
gioco omonimo. cullezzion, v. tr., collezionare.
cudcchjo: codcchjo. cullezzine, s.f., collezione.
cue, pron., cui: con cue. cullina, s.f., collina || dim. cullintta.
cuggina, s.f., cugina || dim. cuggintta. cullocamnto, s.m., collocamento: lluf-
cugginanza, s.f., rapporto di parentela tra ficio de ~.
cugini. cullchjo: collchjo.
cugginllo, s.m., cugino di secondo o cullre: culre.
terzo grado: ~ pe pparte de dnna. culo pllido, s.m., (scherz.) individuo for-
cuggino, s.m., cugino: ~ carnale, cuggin tunato.
carnale, cugino nato da fratello ger- culo, s.m., 1. deretano: cha n ~ cme na
mano || li mi cuggine, i miei cugini, le ma, enorme | le chjappe del ~, le na-
mie cugine. tiche | cha l ppe al ~, cha l fco stto
cugnacche: cognacche. l ~ sta fijja, largento vivo addosso |
cugnata, s.f., cognata: cra pure na ~ cha la fccia cme l ~, sfrontato |
sua. pijj ppel ~, canzonare | ha ddormito a
cugnato, s.m., cognato: l tu cognato || le cculo scoprto, si svegliato di pessimo
su cugnate, i suoi cognati, le sue co- umore | mdd. quelro due s ccule cca-
gnate. mcia, molto legati || cularrto (a), loc.
cugno, s.m., gherone della camicia, sot- avv., in senso inverso, retrocedendo:
toascella a rombo. cammin ~ || ~ bborzne (a), loc. avv.,
cugnme, s.m., cognome: cme fa ddi ~?, in posizione prona: llha mmsso ~ ||
qual il suo cognome? prov.: ~ chi nun vidde mae camcia,
cujja, s.f., 1. scroto: si nu la pianta, va quanno la vidde gran fsta li fce | ~ chi
ffen che cce pijja na zzampata ma la ~ nun vidde mae camcia, quanno la
| costro s dde ~ (di discendenza, di vidde si ninnamor. 2. fondo: l ~ dil
Vocabolario
255

fiasco. 3. orletto: ch n ~ de pane slo cume: cme.


|| dim. cultto: a m, damme l ~! 4. pro- cumenci: incominci.
lungamento cilindrico, breve e sottile, cumra: gomra.
della sommit della trottolina, alla quale cumta, s.f., cometa.
si ferma la funicella per lanciarla. 5. cuminci: incominci.
(fig., triv.) fortuna: che cculo che ssari- cumncio: comncio.
trva! | ad n ~ a ddu pacche l cumpare, cumzzio: commzzio.
fortunatissimo. cummann: commann.
culmba, s.f., colomba. cummannante: comannante.
culoma: iconoma. cummannino, s.m., persona cui piace co-
culne, s.m., persona dal largo deretano. mandare.
culnna: colnna. cummanno: comanno.
culonnllo, s.m., colonnello. cummare: commare.
culor: color. cummarccia: commarccia.
culorato, culurato, agg., colorato. cummatta: commatte.
culre, colre, cullre, s.m., colore: si ne cummattimnto: commattemnto.
vdono de tutte li ~, dogni sorta || dim. cummattuto: combattuto.
colortto, a) colore leggero; b) colore cummdia: commdia.
indefinito || pegg., colorccio, colorito cummendatre, s.m., (citt.) commenda-
da malato: le conciatre de plle tore.
cvono tutte n ~. cumment, v. tr., commentare.
culor: color. cummnto, s.m., commento.
culorito, culoritto (scherz.), culurito, ncu- cummerci, v. intr., commerciare.
lorito, agg., colorito: culorita cme na cummerciante, s.m., commerciante.
melarsa. cummtte: commtte.
culurito: culorito. cummignne: commugnne.
culoritto (scherz.): culorito. cummin: combin.
culortto, s.m., furbone. cummissine, s.f., incarico: nun c, ito
culosso, culusso, s.m., 1. Colosseo. 2. m momnto a ff na ~.
(fig., euf., scherz.) deretano. cummsso, agg., commosso.
cultrina: coltrina. cummva: commva.
culuma: iconoma. cummve: commva.
culur: color. cummvese: commvese (vd. com-
culurato: culorato. mva).
culusso: culosso. cummunale: communale.
cumann: commann. cummune: commune.
cumannamnto: commannamnto. cum: com.
cumbaci: combaci. cumpagna: compagna.
cumbin: combin. cumpagno: compagno.
cumbinazzine: combinazzine. cumpanteco: companteco.
cumbltto, gumbltto, s.m., complotto: cumpantico: companteco.
fciono tutto n ~. cumparanza: comparanza.
cumbrcquela: combrcquela. cumpare: compare.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
256

cumpar: accumpar. cunclude, conclude, concrude, cuncrude,


cumparine, cogn., Comparini. v. tr., concludere: nun cuncrdono n ac-
cumparccio: compartto. cidnte || P. pass. concruso.
cumparza: comparza. cuncrzio: concrzio.
cumpassine, s.f., compassione: te sm- cuncrave: cunclave.
pre ~ dil prssemo!, abbiate compas- cuncrvio: cunclave.
sione! cuncrude: cunclude.
cumpat: compat. cuncrusine: concrusine.
cumpatimnto, s.m., compatimento. cuncurrnza, s.f., concorrenza.
cumpenz: compenz. cundanna, s.f., condanna.
cumpnzo: compnzo. cundann, v. tr., condannare.
cumpte: compta. cundizzine, s.f., condizione.
cumpetnza, s.f., competenza. cundtto: condutto1.
cump: cmpie. cundcia: conduce.
cumpiacemnto, s.m., compiacimento. cunfednza, cunfidnza, s.f., confidenza,
cumpiaciuto, agg., compiaciuto. dimestichezza: ch ttutta sta ~? | pijja
cumpiegasse, v. rifl, cedere, accondi- sbbeto ~ lue (di chi manca di rispetto)
scendere: la spsa a la fine si sar | mi dicte n tutta ~ cm stato.
ccumpiegata. cunferm, v. tr., confermare.
cumpliment, v. tr., complimentare. cunfess, v. tr., confessare || cunfessasse,
cumplimnto: comprimnto. v. rifl., confessarsi: ce s nnato a ccun-
cumpsto, agg., composto. fessatte?
cumpric, v. tr., complicare. cunfessionrio: confessionrio.
cumprimnto: comprimnto. cunftto: conftto.
cun: co. cunfid, v. intr., confidare.
cuna (raro): cunna. cunfidnza: cunfednza.
cuncass: concass. cunfin, v. intr., confinare: cul cumpare
cuncefusse, nellespr. scherz.: ~ e ccun- ce cunfinamo.
cestasse. cunfino, confino, s.m., 1. confine del
cuncrto, s.m., concerto. campo: stanna ccunfino, sono confi-
cunctto, s.m., concetto. nanti. 2. segnale di confine.
cuncezzine, s.f., Immacolata Conce- cunfnna: confnne.
zione: la ~ di Maria. cunfnnese: confnnese (vd. con-
cunchllia: conchijja. fnne).
cuncijj, v. tr., conciliare. cunfort, v. tr., confortare.
cuncijjo, s.m., (lett.) concilio: l ~ vaticano cunfratrneta, s.f., confraternita: (iron.)
secnno. la ~ de sam Bracaltto (detto di un
cuncim: concim. gruppo di persone trasandate) || Forme:
cuncime: concime. pl. cunfratrnete.
cunciso, agg., (citt.) conciso. cunfrnto, s.m., confronto: nun c ccun-
cuncittadino, s.m., (citt.) concittadino. frnto tra di lro.
cunclave, cuncrave, cuncrvio, s.m., cunfrunt, v. intr., corrispondere.
(lett.) conclave. cunfusine, s.f., confusione, caos.
Vocabolario
257

cunfuso: confuso. tnno | Cond. pres. 2 cuntenterste |


cungratulasse, v. intr. pron., congratu- Ger. cuntentanno.
larsi. cuntentzza, s.f., contentezza: piagnva
cungratulazzine, s.f., congratulazione. pi la ~ || cuntentzze, s.f. pl., manifesta-
cungregazzine, s.f., (citt.) congrega- zione di gioia: li fa le ~ man quellartro
zione. fijjo.
cuncchjo, cunquelo, s.m., cunicolo: cuntnto: contnto.
sanfil drnto quel cuncchjo || cunc- cuntinuamnte, avv., continuamente.
chjo (l), n. di un rione di Viterbo. cuntnuo, s.m., movimento continuo: n ze
cunijjara: conijjara. ne potva ppi, ra n ~ ggirne nntte
cunijjata, s.f. coll., prole di conigli. || agg., continuo.
cunijjo: conijjo. cuntrno, s.m., contorno: li damo facio-
cunquelo: cuncchjo. ltte n agro pi ccuntrno.
cunna, cuna (raro), s.f., culla. cuntrabbanno: contrabbanno.
cunn, v. tr., cullare: le fijje che ppi- cuntrabbasso: controbbasso.
gnono se cnneno e ssaddrmono || cuntrada, contrria, s.f., contrada, quar-
Forme: P. pass. cunnato. tiere: ad de nantra ~.
cunn: acconn. cuntrlio: contrlio.
cunsce: consce. cuntrast, v. tr., contrastare: ce v na t-
cunoscnza, s.f., conoscenza: facssimo vola mssa ccuntrast.
tanto bbne ~ cu llro. cuntrasto, s.m., contrasto.
cunscese, vd. consce. cuntravinzine: contravenzine.
cunscia: consce. cuntravizzine: contravenzine.
cunquist, v. tr., conquistare || Forme: cuntrllo, s.m., controllo.
Ind. perf. 6 cunquistnno. cunuma: iconoma.
cuntadino: contadino. cunuscnte, s.m., conoscente.
cuntante, s.m., denaro in contanti. cunvncia: convncia.
cuntatt, v. tr., contattare. cunvne: conven.
cuntempl: contempr. cunven: conven.
cuntempr: contempr. cunvnto, s.m., convento: magnamo
cuntent, content, v. tr., contentare, sod- qullo che ppassa l ~, ci di cui dispone
disfare: cuntntala tu! | n ze cuntnta la famiglia.
mae | va ssap chi tti cuntnte ma tt! pe cunvert, v. tr., convertire || cunvertisse,
tt ce v l zumaro (a una ninfomane) || v. rifl., convertirsi.
cuntentasse, contentasse, v. intr. pron., cunverzazzine, s.f., (citt.) conversa-
contentarsi: nun zi cuntentamo mae | te zione.
cuntenterste de camp m pace mal tu cunvncia: convncia.
cantuncllo | tcca a ~ a sto mnno | cunvissura, s.f., (raro) commessura.
cme state? cuntentmese! | se cunvurzo, convurzo, corvurzo, s.m., con-
campava cuntentnnose de pco || vulsioni: pro fijjo, cha l ~ | li pijja l ~
prov.: chi ssi contnta, gde || Forme: || agg., convulso || tsse convurza, per-
Ind. pres. 3 contnta, cuntnta, cun- tosse.
tnte; 4 cuntentamo | perf. 6 cunten- cunzacr: conzacr.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
258

cunzagr: conzacr. orizzontalmente in senso alternato


cunzegn: conzegn. per favorire lo scolo della pioggia:
cunzegunza, s.f., conseguenza. ne la ~ le spiche dovvono guard
cunzent: acconzent. ssmpre da la parte de meoggirno o
cunznto, conznto, s.m., consenso: pi a llevata der zle | se mettvono le gr-
sposasse li ci vrze l ~ de li ggenitre | gne de ~.
pi spos le ci volva l ~ del patre e dde cupertina, copertina, s.f., 1. copertina di
la matre (rif. a minorenni). libro. 2. (fig.) pietra lunga e sottile che
cunzerv: conzerv. copre un parapetto.
cunzidar: conzidar. cuprto: guprto.
cunzider: conzidar. cupertra, copertra, s.f., 1. coperchio
cunziderato, agg., apprezzato, valoriz- di pentola in terracotta: na ~ spicioc-
zato: nadra ~ gnnte. chjata. 2. (dispr.) zappatura trascu-
cunziderazzine, s.f., considerazione: lo rata di operaio scadente: ha fatto na ~,
tne n ~ na massa. lasce spra la trra | si ccra quarcuno
cunzidirvele, agg., (raro) considerevole: m p ffiacco, pe sseguit n qullantre,
di ~ grannzza. facva le copertre, tirava la trra
cunzijjasse: conzijjasse (vd. conzijj). de qqu dde ll e sstto aremanva
cunzijjo: conzijjo. sdo.
cunziste: conziste. cupito, s.m., Cupido: ~ e Llla (nomi di
cunzol: aricunzul. due bambole).
cunzolare, agg., consolare: la strada ~ cupo, agg., profondo || valle cupa, odon.
cssia passava de ll. cppela, cppola, cppula, s.f., 1. cupola.
cunzolasse: aricunzulasse (vd. aricun- 2. (fig.) prepuzio. 3. (fig., euf.) noia: che
zul). ccppola!
cunzolatrice, s.f., consolatrice. cppola: cppela.
cunzolazzine, cunzulazzine, s.f., con- cuppolino, cuppulino, s.m., guglia som-
solazione. mitale della macchina di santa Rosa.
cunzul: aricunzul. cuppolne, s.m., 1. cupola della basilica
cunzulazzine: cunzolazzine. di S. Pietro in Roma. 2. la citt di Roma.
cunzum: conzom. cppula: cppela.
cuplla, s.f., 1. bariletto da 20-25 litri per cuppulino: cuppolino.
acqua o vino. 2. (scherz.) insalatiera, cupr: copr.
terrina senza coperchio. 3. (scherz.) cur, v. tr., 1. curare. 2. imbiancare (rif. al
piatto in cui si mette la posta, nel gioco tessuto di canapa o lino di fabbricazione
delle carte || dim. cupelltta. artigianale) || Forme: Ind. pres. 6 c-
cupllo, copllo, s.m., alveare. rono.
cuprchjo, goprchjo, guprchjo, s.m., curggio, s.m., coraggio: llaridide ~ | io
coperchio: du coprchje || dim. cuper- cerc di falle ~ | n ze prde de ~ | si fa-
chjtto. cssemo ~ || inter.
cuprta, guprta, s.f., 1. coperta || dim. curaggiso, agg., coraggioso.
cupertina. 2. (fig.) strato superiore curallo, corallo, s.m., pietra preziosa ro-
della bica, costituito da covoni disposti tonda: prta na fila de curalle || coralle,
Vocabolario
259

s.m. pl., 1. collana di corallo. 2. (fig.) curtivatre, s.m., coltivatore.


bargigli di gallinacei. curto: crto.
curbllo, s.m., (euf.) testicolo: rppa li curunato, sopr.
curblle, annoiare. curvatta: corvatta.
curbijjra, s.f., (lett.) corbeille, cestino di curvllo: corvllo.
fiori. curza: crza.
curindolo: corinnolo. curzira (di), loc. avv., (infant.) di corsa.
curiato: coriato. curzire: corzire.
curire, corire, s.m., corriere. cuscnza, s.f., coscienza: n cristiano
curilo: corilo. snza ~ | ce llha su la ~.
curiosit: (prov.) la ~ fmmena. cuscenziso, agg., coscienzioso.
curnetano: cornetano. cuscinne: cucinne.
curnice, s.f., cornice: vnne pure le ~ || cus: accos.
dim. curnictta. cusiddtto, agg., cosiddetto.
curlla, s.f., (lett.) corolla. cusijj (ant.): conzijj.
curna: corna. cusijjo (ant.): conzijjo.
curp, corp, v. tr., colpire. cuss: accos.
curra: crre. custat, v. tr., constatare.
currazzato, agg., corazzato. custod, costud, custud, v. tr., 1. custo-
currazzire: corrazzire. dire. 2. accudire: llha custodita la fijja?
curre: crre. chasptte? | ~ la casa gni mattina | ~ la
currecurre, s.f., diarrea: li s pprso l ~. stalla. 3. prendersi cura: ~ la frma dil
currdo, s.m., corredo. ccio (con sale, olio). 4. curare: la vigna
currggia: corrgge. va m p custodita || custodisse, v. rifl.,
currnte, s.f., corrente daria. curarsi nella persona, abbigliarsi ||
curriato: curiato. Forme: Ind. pres. 1 custodscio; 4 cu-
curripi, s.m., impulso aggiunto con il stodimo; 6 custodsciono, custud-
movimento del piede, per far rotolare sciono.
pi a lungo una boccia o una ruzzola: custod: custod.
dlli l ~! custodimnto, s.m., governo della casa.
currispnne: corrispnne. custodita, s.f., atto di cambiarsi dabito:
curritre, s.m., corridore: sra msso su dmose s na ~ ch ttarde.
ppe l capo de f l ~. custrgne: costrgna.
currtto, agg., corrotto. custrizzine, s.f., (lett.) costrizione.
curtlla, s.f., grosso coltello da cucina. custru, custruv, v. tr., costruire: cu-
curtellata: cortellata. struinno na bblla casa n campagna.
curtllo: cortllo. custruttre, s.m., costruttore.
curto, cortvo, curtvo, s.m., corteo: custruv: custru.
vanno ggi n ~. custruzzine, s.f., costruzione.
curtesia, curtisia, s.f., cortesia. custum: costum.
curtvo: curto. custume, s.m., 1. costume da bagno.
curtisia: curtesia. 2. condotta morale: na perzna de
curtiv: cortiv. bbne ~.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
260

cutidiano: cotidiano. cutne, cotne, cottne, s.m., 1. cotone.


cutgnela: cotgnola. 2. filo per cucire.
cutognol, v. tr., ammaccare. cu cu, onom., imitazione del verso del
cutgnola1: cotgnola. colombo.
cutgnola2, agg., cotogna: mlla ~.
Vocabolario
261

da, prep, da: ann ~ quelue, da colui | tornarono indietro | ~ ddi mano, aiutare
vne ~ fra, viene dalla campagna | r- | ~ na cfena a uno, dare un colpo | uno
vono ~ luntano | ~ capo a ppide | ~ se dava vce: s! (si spingeva insieme
quanto s stracco, me sa che mmanco gridando) | mjjo dccese pace, mettersi
cno | ~ s cch ppartita, nha scritto, il cuore in pace | ~ nu strillo, gridare |
da quando | ~ che r mnno mmnno | volte magn co nnue? secnno nd
lo dice ~ sso, da s | n ce se vedva dal d, secondo dove cade (linvitato alla
fume, a causa del fumo | ~ m ch donna che faceva la lasagna con la goc-
ppartito!, da tanto tempo | ce llhae ~ d, cia al naso) | dajje stto a na csa, af-
devi dirglierlo | ~ qqui a Nnatale || dar, frontarla con energia | snte cme jje d
dal, da lo, da la, dall, da li, da le, ggi? (rivolto a chi parla il dialetto ar-
prep.art.: mor ~ le risate | dal mi fra- caico) | dmojje na mano | d ggi!,
tlle | schjattava ~ la rbbia | scottato mesci! | d dde fra l caff, trabocca |
dar zle || con valore a: n z bbno ~ tcca dccelo, darglielo | danno l via a
fallo lavor || con valore di: nu la fi- le crze | li d dde vlta l cervllo man
niva ppi ~ martrattallo | ggiur ~ ven- quelue | nu li d spago, lo trascura | ~ la
nicasse | fanno finta ~ cjja l fincchjo prvere, superare | li sorgnte danno
| cvono le ggiacchtte che jje casc- rggene ma n crzo dacqua | ~ ttmpal
vono da dsso. tmpo | se dava pca trra, si affondava
d, v. tr., dare: djjolo! | dmojjolo!, dia- poco laratro | ~ llacqua a li facioltte,
moglielo! | dajje na vce!, chiamali! | e irrigare | nu mme d llnima, non ho
mm dtecene n antro! | dteme la parte coraggio | nu jjavare dato manco
mia! | toccava dcciala, dargliela | d- quarantanne s, pe zzampa! (rif. al-
mese na smssa, rig!, muoviamoci!, let di una persona) | ~ a ddintnna |
diamoci da fare! | damme la fica! | n ze dmole na bbtta! | dmojje na bbtta e
sa dd ppace, non sa rassegnarsi | jje le vvia | se ~ dda f | li ~ dde pccio, dis-
dae tutte vinte a sta fijja | dteme rtta! sipa, scialacqua il capitale | ~ ffco, in-
| dmojje fco! | dalli m bactto mal cendiare | ~ a vvettura, affidare il
pupo! | ~ na pulita a la mjjo | ~ m mz- trasporto di merci | ggi dd llua sta
zico, mordere | la casa llha ddata via, vita, produce uva | dajje e ddajje, ce
lha venduta | va dd vvia l culo!, va al- sbatte l grugno | ~ ppil fnno mal brc-
linferno! | appna rivava, dava la cole, zapparli | n zi dveno pace | li case
zzinna a la cratura, appena arrivava a chi ddveno su lo strapimmo | ~ ar-
casa, dava la poppata al bimbo | n du rto, tornare indietro | ~ dde vrta, detto
mse ha ddato ggi parcchjo l tu della luna vecchia | dtte no scivolne,
nnno, si molto invecchiato | dtejje scivolai | bbisgna dccelo l vino mal
frte! | ~ dde vrta, rovesciarsi | damo frate | qulla gajjarda se p dd ppure
arrto, indietreggiamo | dttono arrto, quarche cchjo de ppi (rif. alla pota-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
262

tura di una vite) | sso man chi dd e avido | passveno pure l ~ | cva l ~
mman chi ppromtte, ne ha poche bbno tutte le ggirne.
spicce || dasse, v. rifl., darsi: dmose da damno, agg., dammeno.
f! | dasse a la bblla vita || Forme: Ind. damiggiana, s.f., 1. damigiana: na ~
pres. 2 dae; 4 damo | impf. 2 dave; 4 sprta, senza rivestimento vegetale. 2.
dammo; 5 dvete; 6 dveno, dvono | contenuto di una damigiana: se s sco-
perf. 1 dtte, dide; 2 daste, dsti; 4 ds- late na ~ n quattro || dim. damiggia-
semo, dssimo, dssimo; 5 daste; 6 dt- ntta.
tono, dideno, dideno | Cong. impf. 1 damo, antrop., Adamo.
dasse; 2 dasse; 3 dasse; 4 dssimo; 5 danille, antrop., Daniele.
dssete; 6 dsseno | Cond. pres. 1 da- dann: addann.
rbbe; 2 darste; 3 darbbe; 4 dars- dannasse: addannasse (vd. dann).
semo; 5 darssete; 6 darbbeno | Ger. danno: la bbtte fa ddanno, stilla, non
danno. trattiene il liquido | dannarae a ff
dabbva, dabbve, s.m., 1. bevanda. 2. ddanno?, a combinare guai?
vino: n gocctto di ~. dapertutto, dapirtutto, pertutto, pirtutto,
dabbve: dabbva. avv., dappertutto.
dacapo, avv., 1. daccapo, di nuovo: ari- dapide, avv., dappiedi || prep., in fondo:
cominciamo ~ | aricomncia ~ la sinfo- ~ al ltto | ~ a le scale | tasptto ~ al
na || prep., in cima: tasptta ~ a la portne | stavamo ggi ddapide ma la
scalinata | arismo ~ a dddece, ci ri- scnta | dormivamo uno dacapo, uno ~
siamo | ~ capo al ltto | llasptto s mal ltto | dorm ddapide, non immi-
ddacapo ma la salita. 2. a capo del letto: schiarsi.
dormimo uno ~ e uno dapide. dapirtutto: dapertutto.
daf, s.m., daffare: l ~ num manca mae dapco, agg. inv., dappoco: s rrbba ~ ||
dntro casa | dmese ~! avv., da poco tempo: rrivato ~ qqui
daggiacch, cong., poich, dal momento dda ne.
che. daquant, avv., da molto tempo, ormai
dajje, dajji, dalle, dalli, inter., dagli!: ~ zzi da molto.
P, ch ddi Bbagnjja!, grido per aiz- dartrnne, avv., daltronde.
zare contro i forestieri | ~ che ss primo! dasse: addasse.
| dalle a mmagn rrcchje! | e ddalle a dato, s.m., quadrello della vite.
ffalla son | dalle chi ttaridalle, a forza datrno, dentrno, detrno, dintrno,
di | dajje che tte ridajje | e ddajje! avv., dattorno: lvete ~! | lvete da din-
quanto la fae lnga, insisti | dajje gge trno! | n ce se cava a llevsselo ~.
e ddajje domane, a forza di insistere || dttaro, s.m., dattero.
d. dalle e ddajje, da ciplle divnteno davante, avv., 1. davanti: le s passato ~
ajje. senza vedllo. 2. apertamente: parl
dajji: dajje. ddavante || prov.: chi pparla ~, n ttra-
dalle: dajje. ditre || prep., davanti: lo tne ~ al ltto
dalli: dajje. | sta dde casa ~ a llro, loro dirimpet-
damagn, s.m., cibo: prtete l ~ dil tuo! | taio || agg. invar., anteriore: le dnte ~,
(iron.) pare smpre chi li manca l ~, gli incisivi | le zzampe ~, le zampe ante-
Vocabolario
263

riori di un quadrupede. debbosciato, disbocciato, s.m., debo-


davro, avv., davvero: ~ me piacerbbe sciato: ha ffatto na vita de ~.
dannacce | ma che ddavro ~ lu v fa debbulzza: debbolzza.
ccrda? | schrze o ddiche ~? | dite ~ o dce: dice.
mmi ci minchjonate? || pe ~, per ~, pi ~, decedtto (arc.): diecitto.
pir ~, d ddavro (a), loc. avv., sul serio: decmbre: dicmmere.
diche pe ddavro?, parli sul serio? | lo decnna: dicnna.
vnne pi ~, lo vende veramente. decida, decide, dicida, dicide, v. intr., de-
dzzio, s.m., 1. imposta comunale: cte cidere || decdese, dicdese, v. rifl., de-
gnnte di ~?, da dichiarare. 2. casello cidersi: dectete!, deciditi! | dicidteve!,
daziario. decidetevi! | decidmose!, decidiamoci!
ddorm: addorm. | n ze sa ddecide mae | si dicseno
ddsso: addsso. doprillo pi vvda che ccva drnto la
de, di, prep., di: me sa ppi dde s che dde panza | te v decida na bbna vrta? ||
n | tajj dde fnno, tagliare una pianta Forme: Ind. pres. 4 dicidmo | perf. 3 di-
alla base | n tmpo ~ gurra | mmjjo cise; 6 decsono, dicseno | fut. 3 deci-
~ tutte | d sta dde casa?, dove abita? | dar | P. pass. diciso.
llartranno ~ sti tmpe || der, del, dil, decide: decida.
de la, dell (m. e f.), de le, di le, dil, decimino, s.m., misura di vino, decima
prep.art., del: li ggnte dil mnno | la parte di litro.
ctica dil prosciutte, dei prosciutti | ~ le decina, s.f., diecina.
vrte ce sia, per caso ci fosse | l vistito decrpo, dicrpo, s.m., defecazione: an-
di le fste | la sra ~ la mchena, del tra- nva ff l ~ derto ma la fratta | ann-
sporto della macchina di santa Rosa, il vena ff l ~ pi la strada, andavano a
3/9 || con valore a: ~ ventanne spsa defecare in strada.
| h ccominciato ann n campagna ~ decrre, dicrre, v. intr., intercorrere: da
trdicanne || con valore in: tgne ~ na pianta e llartra ci decrre tanto.
nro | io le vidde tutte dum momnto, decqu, avv., da questo lato.
in un attimo. decbbeto, s.m., (citt.) decupito.
dbbele: dbbole. dedecasse, v. rifl., dedicarsi: la fratta
dbbeto, dbbito, s.m., debito: fce n ~ pi llrtemo a ddedecccese (rif. al lavoro
sposasse, contrasse un debito | pag l del contadino).
dbbete, saldare i debiti | ad ppino de dedrnto, s.m., la parte che allinterno:
dbbete || dim. debbitccio || prov.: db- l ~ se bbutta.
biti, tmpe mmrte, no rrispttono le defccia, avv., dinanzi.
prte. defatte: difatte.
dbbito: dbbeto. defatto: difatte.
dbbole, dbbele, agg., debole || debbo- defnna: difnna.
lccio, piuttosto debole di salute || s.m., deftto, s.m., difetto: l deftte ce llmo
inclinazione: cva prpio n ~ pil caca- tutte.
nido. defettso, agg., difettoso.
debbolzza, debbulzza, s.f., debolezza: dfici, s.m., (rec.) deficit: l commune
casco pi la ~. sta n ~.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
264

defilato, avv., 1. immediatamente. 2. di- sent ddenanze.


rettamente: crzo ~ a ccasa. denaro: (d.) chi ddenare nun cha, mjje
defizziante, s.m., operario addetto alla num prnde (rif. al seme di denari nel
copertura dei tetti. gioco delle carte).
defzzio, difzzio, s.m., edificio. denide, s.f., adenoide: levasse le ~, ope-
defnto, difunto, s.m., (citt.) persona de- rarsi alle adenoidi.
ceduta: dimo na rechjametrna pi le n- dnte: dntocchjale, molare | ~ davante,
stre care defnte. incisivo | ~ ventale, dente del giudizio |
defra: difri. ~ da latte, lattaiolo | ~ bbucato, cariato
deggiuno: diggiuno. | sta cratura sta mmtte l ~, i denti | ca-
delebber, delibbar, delibber1, dilib- vasse n ~ | stuzzicasse l ~ | cha r dn-
bar, dilibber, dilibber, v. tr., liberare: tavvelenato cor commune, in
llaringrzzia, pavllo dilibberato dal- contrasto con lamministrazione comu-
linztte | ~ la citt dal prupotnte | Ma- nale | rgge llnama co le ~, sta in fin
dnna santa, delibbertece ve! | di vita | f l dentino (di bambino che con
Madnna delibbertece! | chi cci delb- le dita fa la lizza ad altri per una cosa
bereno! che lui ha) || mdd. ~ de frro e bbracce
delibbar: delebber. de stppa | aremase a ddntasciutte ||
delibber1: delebber. prov.: arriva prima l ~ che l parnte.
delibber2, v. tr., (citt.) deliberare. dntece, s.m., dentice (Dentex dentex L.).
delibberatrice, dilibbiatrice, agg., libera- dentne, s.m., molare della vacca cre-
trice: la Madnna ~. sciuto pi del normale, per cui non rie-
delicane, agg., (scherz.) delicato: lue sce a masticare.
ddelicane. dentrne, s.m. pl., dintorni: s ccontadine
deligger: digger. de le ~ che lu dcono qu.
delingunte: dilingunte. dentrno: datrno.
delingunza, s.f., delinquenza. dentrume, s.m., interiora di animale ma-
deliri, dilir, v. intr., 1. delirare. 2. va- cellato: l ~ cra chi lo magnava ec-
neggiare. cme.
dellimp, avv., dopo poco tempo: riv- denunci: dinunci.
rono ~ carme carme. dnzo, agg., (raro) denso.
demagno, s.m., demanio: n te ce fanno deogrzzia, inter., (lat. eccl.) finalmente!,
costru ch ddel ~. meno male!
dementec (raro): sdementec. depanatro, dipanatro, s.m., arcolaio.
democristo, s.m., (scherz.) democri- depgna: dipigne.
stiano. depne: dipne.
demgno, demnnio, dimgno, s.m., de- deppi, dippi, s.m., sovrappi, aggiunta:
monio: prco ~! || dispr. demognccio. cha mmsto n ~.
demnnio: demgno. deprofndise, s.m., (lat. eccl.) De pro-
demostr, dimostr, v. tr., dimostrare || fundis, incipit del salmo 129, che si re-
Forme: Ind. pres. 3 demstra | Ger. di- cita nellofficio dei defunti: bbllo che
mostranno. ito, li si p ccant l ~ (di persona in fin
denanze, avv., davanti: se lo vidde pre- di vita).
Vocabolario
265

dequ, avv., cos: fa ddequ la mchena, sito | a ccna bbvo n ~ de vino | nun
un movimento del genere. arza mae n ~, inerte | n ~ ne n cchjo
derajj: sdirajj. | se ll llegatal ~ | (d.) li dae n ~, te
dernto: drnto. pijja tutta la mano | fama ddto di frro
derto, dertro, drto, avv., dietro, ap- || dim. detarllo.
presso: li va ssmpre derto || prep., detne, ditne, s.m., 1. pollice: le vite
dietro: si lu prse ~ al groppne | drto pnno ven ppure cme n ~, raggiun-
la fenstra | ~ ma la fratta || agg. invar., gere lo spessore di un pollice. 2. alluce.
posteriore: la zzampa derto. detrno: datrno.
deretotrra, s.m., (rec.) retroterra. dettajjo, s.m., dettaglio: vnnita al ~.
dertro: derto. detteffatto, avv., immediatamente.
derigger: digger. dtto: va ppe ddtto, si cita per sentenza
derupato, agg., dirupato. tramandata.
descrzo, descurzo, discurzo, s.m., di- devent, divent, v. intr., diventare: ~
scorso: sent che ddescrze! | s ddi- rrsso, arrossire | ~ de tutte li colre ||
scurze da fasse qu? Forme: Ind. pres. 2 divnte; 4 diven-
descrive: discriva. tamo; 6 divnteno, divntono | impf. 3
descurzo: descrzo. deventava | perf. 1 deventae, divent |
desipra: respola. fut. 3 deventar, diventar; 4 deventa-
despra, avv., sopra || s.m., piano supe- rmo | P. pass. devnto, divnto | Ger. di-
riore: le dtte la chjave de ~, dellap- ventanno.
partamento situato al piano superiore. devozzine: divozzine.
desrdene, s.m., disordine. d, v. intr., dire: djjolo!, diglielo!, dillo
destto: distto. loro! | dimme m p, d un po! | dc-
destratto, agg., distratto. ciolo!, diccelo! | dicmojjolo!, dicia-
destrugge, destrggia, distrugge, di- moglielo! | dtejjelo!, diteglielo! |
strggia, v. tr., distruggere. dicitcelo vue! | dmmolo!, dimmelo! |
destrggia: destrugge. te lo st a dd | diciva de s | quante
desturb, v. tr., disturbare. vrte te llh dda ~? | si accus si p dd,
desubbedinza, s.f., disubbidienza. per cos dire | tu la dicste la veret? | jje
detale, ditale, s.m., 1. ditale: snza ~ n ce nha ddtte quattro, lha rimproverato |
s ccuc. 2. astuccio di pelle usato dal snza ~ ne ddue ne qquattro, senza esi-
calzolaio per proteggere le dita: n ~ de tazione | dictelo mal patrne! | dic-
plle pe le dta. 3. (fig.) cupolino della teme m p! | divve, dirvi | dille, dir loro
ghianda. | dite davro o mme minchjonate? | va
detata, ditata, s.f., 1. colpo inferto con un ll, dccelo tu! | ma prpio diche da-
dito. 2. quantit presa con un dito: na ~ vro? s cche ddico davro! | dice
de mle | na ~ de cioccolata. che nnvica domane, si dice che nevi-
detino, s.m., mignolo: (iron.) e ss ppro cher | chi cce llsse dtto!, chi la-
ciuco, lo v l ~? vrebbe immaginato? | n v dd, ci non
dto, s.m., dito: le dta de la mano | ~ significa nulla | mha dtto ctica! | me
ciuco, mignolo | ~ grsso, pollice; al- diche m prspero!, mi dici una cosa da
luce || rbba da leccasse le dta, squi- nulla! | snza ~ vvrbo | li dice bbno,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
266

fortunato | nun fce manco n tmpo a dimmine: dimmene.


dd ppio | li fa dd de s e dde n cme a dimmole: dimmene.
la ciuvitta sul com, lo comanda a bac- dintene, dintine, inter., diamine!
chetta | che ttavarbbe da ~?, che do- dintine: dintene.
vrei dirti? || vojjaltre dite bbne, avete discoce, inter., diamine!
ragione | cme si fa nnun dillo?, come diasilla, s.f., 1. Dies irae volgare, recitato
non dirlo? | num mi dice gnnte, non mi come preghiera cantilenata. 2. pre-
interessa | che tte dice la capccia? | di- ghiera: d le diasille, recitare il rosario.
cmelo pure | dichi de s?, pensi sia 3. nenia. 4. imprecazione: sentarae tu le
cos? | dtte ffatto! || prov.: dijje de s e diasille, quanno lo sa!, quante impreca-
ddajje da bbva | dimme chi ss e nn zioni lancer quando lo verr a sapere.
chi ss stato | qullo ch ddtto ddtto 5. bestemmia: ma m me fa dd qualche
| dillo a nnra, perch sscera ntnna | ddiasilla!
2. soprannominare: uno chi li dicvono divelo, divolo, s.m., diavolo: te f
Mummo, era soprannominato || v. tr., re- vvda l ~ mal cannto (minaccia ad un
citare: ~ l zermne | ~ l crdo | ~ lloraz- bambino) | s l divole la crce que-
zine, pregare | dicssemo na lro due, sono cane e gatto | avcce l ~
requiamitrna | ~ la mssa, celebrare || addsso, essere molto irrequieto |
Forme: Ind. pres. 2 diche, dichi; 3 (ant.) avcce n ~ pe ccapllo | se crca a non
dce; 4 dicmo, dimo; 5 dicte, dicite; 6 dillo del ~, senn tte vne a ppijj ppure
dcheno | impf. 1 dico; 2 dicve; 3 (tab linguistico) | mannggia l ~
dica, diciva; 4 dicvemo, dicvomo, di- zzppo!, imprec. || pegg. diavolccio ||
cvemo; 5 dicvete; 6 dicveno, dic- diavolino (a), loc. avv., con cocche an-
vono, dicono, dicveno, dicvono | perf. nodate ai quattro angoli (detto del faz-
1 disse; 2 dicste; 4 dicssemo, dics- zoletto sul capo): quanno lavral zle,
somo; 6 dsseno, dssono | fut. 1 dicar; me mtto l fazzoltto ~ || prov.: l ~ fa l
2 dicarae, dirae; 3 dicar; 5 dicarte, pignatte, ma n le copertre || Forme:
dirrte; 6 dicaranno, dirranno | Cong. pl. divele, divole.
impf. 1 dicsse; 5 dicssete; 6 dicsseno diavolccio, s.m., specie di trappola, fatta
| Cond. pres. 1 dicarbbe, dirrbbe, dir- con un vecchio ombrello dalle stecche
ri; 2 dicarste; 3 dicarbbe, dirrbbe; coperte di vischio, con lampada allin-
4 dicarssemo; 5 dicarssete, dicarste; terno, per uccellagione notturna di
6 dicarbbeno | P. pass. ditto | Ger. di- frodo.
cnno. diavolammzzalo, inter., diamine!
di: de. diavolrio, s.m., baccano: ssa bbno,
diabbte, s.m., diabete: avcce l ~ arto, statte bbno, nun f l ~! senn stasra a
avere un elevato tasso di zuccheri nel lltto e a ppanza tirata (minaccia
sangue. scherz. a un bambino).
diccio, jjccio, agg., gelido. diavoline, s.m. pl., intirizzimento dolo-
dlese, s.f., (rec.) dialisi: ad n ~, portto. roso alla punta delle dita, intorpidi-
dialittale, agg., dialettale. mento per freddo intenso.
dimmene, dimmine, dimmole, inter., divolo: divelo.
diamine! dicano, s.m., (citt.) decano.
Vocabolario
267

dicmmere (ant.), decmbre, s.m., di- difendere: toccava difnnelo | che vve
cembre. difnna? (impossibile difenderti, devi
dicnna, decnna, s.f., 1. porzione di ter- considerarti sconfitto) || difnnese, v.
reno: c rrimasta sta ~ da mta. 2. la- rifl., difendersi.
voro limitato. 3. periodo di lavoro di sei difnne: difnna.
ore delloperaio agricolo. difernte, agg., differente, diverso: gge
dichidne, sopr. ttutto ~ || avv., in maniera differente: la
dicida: decida. ggiovent ragginono ~.
dicide: decida. difernza, s.f., differenza: c na ~ cme
dicdese: decdese (vd. decida). l girne la ntte.
dicidtto (arc.): diecitto. diffetterite, difittirite, s.f., difterite.
dicisine, s.f., decisione. diffcele: indifcile.
diciso, agg., deciso. dific, v. tr., (lett.) edificare.
dicisstte: dieciasstte. difcile: indifcile.
dicro, s.m., (citt.) decoro. difin, v. tr., definire.
dicrpo: decrpo. difittirite: diffetterite.
dicrre: decrre. difzzio: defzzio.
dicrin, v. intr., (citt.) declinare, tramon- difri, defra, s.m., esterno: sattappa dal
tare. ~ co n tappo de lgno, guarnito.
didditt, s.m., D.D.T., diclorodifeniltrico- diformato, agg., deforme.
loroetano, pesticida clorurato (pi usato difunto: defnto.
negli anni 40 e 50 del 900). digger, deligger, derigger, diligger, di-
didntro: dal ~, loc. avv., dallinterno. rigger, v. tr., digerire: n ce la cava a di-
dice, dce, num. card., dieci: se vedmo liggerilli | deliggerisce puro l zasse.
a le ~ | s ddicanne bbne ch diggistine, s.f., 1. digestione. 2. (raro) in-
mmrto, da oltre dieci anni | nfino a ll digestione: ha ffatto ~.
ppil ~ di stu squelo || prov.: chi nha diggiun, s.m., (scherz.) digiuno: f a
ddice, llallca; chi nnha una, llaf- ddiggiun, digiunare.
fga (rif. al numero delle figlie da mari- diggiuno, deggiuno, s.m., digiuno: rppe
tare). l ~ | snnava a llavor a ddeggiuno, a
diecemila, num. card., diecimila. stomaco vuoto | bbva ddiggiuno, bere
dieciannve, num. card., diciannove. vino senza mangiare prima || agg., di-
dieciasstte, dicisstte, num. card., dici- giuno: s ddiggiune da jjre | s ddig-
assette. giuno de paternstri, non sono
diecicnto, num. card., (arc.) mille. credente.
diecitto, decedtto (arc.), dicidtto dilevasse, v. intr. pron., estraniarsi: s
(arc.), num. card., diciotto. ddilevato da la socet.
dinza: odinza. dilibbar: delebber.
dietrocrica, s.f., retrocarica: n fucila ~. dilibber: delebber.
difatte, defatte, defatto, cong., difatti, in- dilibber: delebber.
fatti. dilibbiatrice: delibberatrice.
difnde: difnna. dilicatzza, s.f., delicatezza.
difnna, defnna, difnde, difnne, v. tr., dilicato, agg., 1. delicato. 2. gracile.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
268

diligger: digger. diniguardi: dineguarde.


dilingunte, delingunte, s.m., delin- dinot, v. intr., (citt.) denotare.
quente. dintnna: intnna.
dilir: deliri. dintira, s.f., dentiera.
dilrio: dirllio. dintrno: datrno.
dilzzia, s.f., delizia. dinunci, denunci, dinunzi, v. tr., 1. de-
dilizziso, agg., delizioso. nunciare: dinuncinno l fatto mal car-
dilujj, diluvi, v. intr. impers., 1. piovere bignre. 2. dichiarare in anagrafe la
a dirotto. 2. (fig.) capitare in grande nascita di un figlio.
quantit: mdd. me credvo che ppio- dinunzi: dinunci.
vsse ma n cche ddiluviasse, non avrei dio: ~ slo lo sa quanth ttribbolato | ~
mai potuto immaginare una cosa tanto ve rnna mrito!, ~ varimrete!, ~
grande || Forme: Ind. impf. 3 dilujjava. varimriti!, Dio vi ricompensi! | ~ ce
dilujjo, s.m., (ant.) diluvio. scampe llbbere! | lo diciva smpre la
dilungo, s.m., code del frac. mi pra mjje, ~ llbbia m pace! | ~
diluvi: dilujj. llbbia n grllia! | quant bbllo sto
dimane: domane. fijjo, ~ lo bbenedica! (si aggiunge dopo
dimann: domann. aver espresso il proprio compiacimento
dimentecato, agg., (raro) dimenticato. per la prosperit di qualcuno e ha valore
dimocrteco, agg., democratico. di formula per scongiurare il maloc-
dimgno: demgno. chio) | ~ ve prtin glria! | ~ ce sarve!,
dimograzza, s.f., democrazia. Dio ci salvi! | ~ me cche, si n vvro
dimostr: demostr. (formula di giuramento) | ~ ce provda,
din din, onom., imitazione del suono n cmo gnnte (in risposta a chi chiede
della campana minore. lelemosina) || ~ campo!, ~ campanile!,
dinanra (pe), inter., (euf.) per Dio! ~ campagnlo!, (euf.) bestemmie ||
dincanto (pe), loc. avv., per incanto. chiapp.: ~ te bbenedica! co la crsta
dindarlo, ninnarlo, s.m., salvadanaio. e la mujjica || prov.: ~ affligge, ma nun
dinde, s.m. pl., 1. (infant.) dindi, soldi: abbandna | ~ num paga l zbbeto, ma
tcca avcce l ~. 2. (infant.) spiccioli. la domnica ha ppagato man tutte | ~
dindina dind, espr. in una conta. manna l frddo sicnno li panne |
dindindilimb dindindinlimb, onom., llnima a Ddio, l crpo mal gurro |
imitazione del suono delle campane. llnema a Ddio e l culo al zomaro | nun
dindirindina (pe), inter., (euf.) per Dio! casca fjja che Ddio nun vjja | n ze
dindol, (infant.) incipit di formula di mve fjja che Ddio non vjja | in
gioco. unra ~ lavra | llmo propne e
dindol, dindol, onom., imitazione del Ddio dispne | mttete ne le mano de
suono della campana. Ddio.
dindol dindol, incipit di tir. dotra, s.f., diottria.
dineguarde, diniguarde, diniguardi, dipanatro: depanatro.
inter., 1. Dio ne scampi! 2. non sia mai!: dipnna, dipnne1, v. intr., dipendere: da
~ vncio la lottera. che ddipnne che n z vvisto?
diniguarde: dineguarde. dipnne1: dipnna.
Vocabolario
269

dipnne2, inter., pu darsi!: che ddiche, tetto da un canale posto sotto la gron-
ce vnghe? ~!. daia.
dipennnte, s.m., dipendente. discnta: scsa.
dipnto, s.m., dipinto. discrna, v. tr., 1. scorgere. 2. distinguere.
dipigne, depgna, v. tr., dipingere: stanno dischrzo (pe), loc. avv., per scherzo.
de casa ll ddavanta ssanta Rsa de- discindnza, s.f., discendenza: vanno pi
pnta || prov.: nun bbrutto l divolo ddiscindnza crte male, per via eredi-
cme se dipigne || Forme: P. pass. di- taria.
pnto, depnto. discrra, discurra, v. intr., 1. parlare:
dipir, v. intr., deperire: pi sta e ppi ddi- quannavarmo cantato, se ne discur-
pirisce. rar | e vvia discurrnno. 2. amoreg-
dipirimnto, s.m., deperimento. giare: na rigazza discurre cu n
dipne, depne, v. tr., deporre: diponva giuventto, ce fa llamre.
llva (del baco da seta). discriva, descrive, v. tr., descrivere: n ve
dippi: deppi. la s ddescrvevvela.
diprma, s.m., diploma: snza n ~, gge discrizzine, s.f., descrizione.
num batte chjdo, non trovi impiego. discurra: discrra.
dipromasse, v. intr. pron., conseguire un discurzo: descrzo.
diploma scolastico. discusine, s.f., discussione: e ffinmola
diradata: sdiradata. cu ste discusine!
dirajj: sdirajj. discuta: discute.
direzzine, dirizzine, s.f., 1. direzione. discute, discuta, v. intr., discutere: cha
2. (raro) indirizzo. rraggine sso, c ppco da ~ | stvono
dirigge, v. tr., dirigere || Forme: Ind. pres. discutnno.
6 dirggiono. disdtta (n), loc. avv., nei guai.
dirigger: digger. disdssa (a la), loc. avv., a bisdosso,
dirllio, dilrio, s.m., delirio: li ggnte an- senza sella: ppartito ~ col zomaro a
nvono n ~ a ssentillo. pplo.
dirizzine: direzzine. disell, v. tr., dissellare.
dirtta, s.f., rottura, disaccordo: ha sdi- disrto, agg., deserto.
miciato, sta n ~ cu ttutte. disestato, sdisestato, agg., 1. disordinato.
disamorasse, v. intr. pron., 1. perdere in- 2. trasandato: la su m lo manna n giro
teresse per q.cosa o q.no. 2. scorag- tutto ~. n ze verggna?
giarsi. disfatto, agg., diluito: l zrfo ~ ce se met-
disanguato, agg., dissanguato: mmrta tva.
disanguata, portta. disgrado, agg., (euf., rec.) disgraziato.
disarm: sdisarm. disgrzzia: mdd. le disgrzzie nun vn-
disbocciato: debbosciato. gono mae sle; e sse vvngono due, ci
disbosc, v. tr., diboscare. ne sar una trza | na bbottijja djjo
discnne, v. intr., discendere: discennmo che ccasca prta ~ (cred. pop.).
tutte dAdame va. disgustvele, agg., disgustoso.
discennnte, s.m., 1. discendente. 2. tubo disidar, disidir, v. tr., desiderare: lo di-
verticale, che scarica a terra le acque del sidaravo cu ttutto l cre | na csa assae
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
270

disidarata | nue disidaramo vidllo sm- distrasse, v. rifl., distrarsi: ce distramo


pre | disidaravo prpio, cme llneme m p armno.
dil purgatrio, chi fusse passato uno cul distribbu, v. tr., distribuire.
carrtto. distrugge: destrugge.
disidrio, s.m., desiderio. distrggia: destrugge.
disiderso, agg., (raro) desideroso. ditale: detale.
disidir: disidar. ditalino, s.m., 1. cappellotto fulminante,
dispola: respola. capsula esplosiva del fucile ad avanca-
disipra: respola. rica. 2. (fig.) atto della masturbazione
disobbrigasse, v. rifl., disobbligarsi: n za- femminile.
pva cme ddisobbrigasse. ditata: detata.
disotterr, sdisotterr, v. tr., dissotterrare: diterzivo, s.m., (rec.) detersivo.
dice che lo sdisottrrono. ditne: detne.
distto, destto, avv., 1. abbasso, di sotto: ditto de lude (n un), loc. avv., in bre-
va ggi ddistto. 2. a valle || s.m., locale vissimo tempo.
a pianterreno di una casa, al livello stra- divent: devent.
dale, adibito a magazzino o talora a bot- divert, v. tr., divertire || divertisse, divir-
tega: va ggi che sta llavor mal ~ . tisse, v. rifl., divertirsi: divertscete! | ci
dsparo, dsporo, agg., dispari: paro o si divirtveno appsta | li fijje parva ci
ddsporo? | mdd. paro paro, dsparo im si divertsseno a ffalle f ss e ggi ||
mano (detto nel gioco della scopa e Forme: Ind. pres. 1 divertscio; 2 diver-
dello scopone) || Forme: pl. dspare. tisce; 3 divertisce; 4 divertimo | impf. 6
disptto: li piace a ffalle l disptte | sere- divirtveno | Cong. impf. 6 divertsseno
nata a ddisptto, serenata con canti | P. pass. divirtito.
osceni e ingiuriosi da parte di un inna- divi, v. tr., (citt.) deviare.
morato o di uno spasimante respinto. divida, divide, v. tr., dividere || divdese,
dispiac, v. intr., dispiacere: nu li dispia- v. rifl., dividersi.
cva da part | me dispiace, ma nun ce divide: divida.
llh dda dttele quippeqqu. divirtisse: divertisse (vd. divert).
dispne, v. tr., disporre. divto, agg., devoto.
dsporo: dsparo. divozzine, devozzine, divuzzine, s.f.,
disprezz, v. tr., disprezzare || prov.: chi 1. devozione. 2. immagine sacra portata
ddisprzza, cmpra. indosso, scapolare. 3. (ant.) comunione:
distante: lo trovate a qquarche mmtro ~. sudisfatte dav ffatto la ~ ma sti sante
distnne, v. tr., distendere. protettre.
distillira, s.f., distilleria. divuzzine: divozzine.
distimogn: tistimogn. d: s mmssa tutta n ~ la commare: n
distimognanza: testimognanza. dha ddann?, si agghindata.
distimgno: tistimgno. d1: du1.
distin, v. tr., destinare. d2, du2, ind, indve, nd, nde, ndve,
distngue, v. tr., distinguere. ndu, avv., dove: du sita?, dove sei an-
distino, s.m., destino: che vvh dda d? data? | dha ddann? | ndha ddann?,
se vde chra l ~ mio qu. dove deve andare? | ficca d s dd n,
Vocabolario
271

qua e ll, a tratti | llarimettmmo ne le ssra, dimana ssra, domani sera | ~


grtte o d sia | ~ sta dde casa?, dove doppopranzo | dom llaltro, dopodo-
abita? | da ~ scappe fri, da dove salti mani | dumana tto, fra otto giorni a
fuori? | ito nd jje pare ppiace | d ve partire da domani | dajje gge, dajje ~,
la lasso sta rbba? | ndu vae a stra? | a lungo andare | un ~ cannarmo, in fu-
va ssap nd se sar nfilato, cacciato | turo | si nun gg ddomane, uno dei
ndad?, dov? | da ndve riva? | din- prossimi giorni.
dv qqullo? | scapp ffra da chi ssa domann, addimann, addumann, di-
ndve | la servtta ndu ci si mettva mann, dumann, v. tr., domandare: do-
spra la padlla, sulla quale si poneva | manntejjelo vue! | domanntecelo! | lu
nd sia sia, nd che ssia, ovunque sia | dimanno smpre n giro | ma io dimanne
nd , ovunque, in qualsiasi luogo. ddico, se p nn vante ccus? | me lo du-
dce (raro): drce. manne ppure? | (arc.) me ve bbne da-
ddece, ddice, num. card., dodici: mdd. vro? e mme lladdimanne? | duman-
arismo dacapo a ~, siamo di nuovo ntelo m p ma gni mdeco chi vve lo
daccapo. dice | dumann ci ni fsseno ancra, chi
ddice: ddece. llavarbbe magnate || (d.) (iron.) cul
de: du1. domann se va Bbagnajja, con lintra-
dga, s.f., grande quantit: (iperb.) nha prendenza ogni problema si risolve (la
bbeuto na ~ di quel vino, se vde chra fraz. dista 4 km. dal capoluogo) || prov.:
bbbno. dumann llceto, e arispnna ad
doghettato, s.m., 1. (coll.) assicelle con bbrigo || Forme: Ind. pres. 1 dimanno,
cui si copre una superficie. 2. superficie domanno; 2 dumanne; 4 domannamo; 6
coperta con assicelle || agg., rivestito di dumnnono | perf. 3 dimann | fut. 3 do-
assicelle: r zoffitto ra tutto ~ spre. manner, 6 dumannaranno | P. pass. du-
djja, s.f., dolore reumatico || pl. djje, 1. mannato | Ger. dumannanno.
dolori fisici: fa bbno pe le ~. 2. doglie domanna, dumanna, s.f., domanda: ha
del parto. ffatto ~ pentr in ferrova, per essere
dolciarlo, s.m., chi goloso di dolciumi. assunto nelle FF. SS. | s ddomanne da
dol, dle, v. intr., dolere: me djjono fasse qu?
llssa | me dlono le ggincchja sta- domannino, s.m., chi ha labitudine di
mane | me fa ddle llssa sto tmpo | le sempre chiedere.
fa ddol la panza | li dle l dnte | se p domneca, dumneca, s.f., domenica: la
ssap che tte dle?, cosa vuoi? | nu li ~ de le parme, la domenica delle Palme
dle ppi l capo, morto da tempo || | la ~ in lbise, la domenica in Albis | la
Forme: Ind. pres. 3 dle; 6 djjono, d- ~ famo fsta, non lavoriamo || prov.: si
lono, (rust.) drgheno | perf. 3 dlze | P. ppive la ~ prima de la mssa, tutta la
pass. doluto | Ger. dolnno. settimana va ccun ssa.
dle: dol. domila: dumila.
dolre: dulre. dmmene, nellespr.: anno ~, nellanno
dom: addom. di grazia.
domane, dimane, dumane, avv., domani: dmmino nzubbisco, Dominus vobi-
domattina, domani mattina | domana scum, espr. dallofficio della messa in
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
272

latino. cme la stppa | quanno na ~ nun v,


dmo, s.m., 1. duomo. 2. cattedrale di san manco l divolo ce la p | tre ddnne e
Lorenzo in Viterbo. n gatto, mercato fatto | tre ddnne e m
dn dan, onom., imitazione dello squillo pignatto, e mmercato bblle ffatto | la
della campana maggiore. ~ cha ssttnime cme l gatto | na ~
dn, dnn (davanti a vocale), titolo ono- onorata, p st ddntra narmata | na
rifico di un sacerdote: dnnArcste | bbrava ~ rizza la casa, una cattiva la
dnnEggisto | mdd. f la fine de ~ Far- scarca | ndu s ddnne s llite | se vve
cccio, rimanere con un pugno di mo- spos na ~ a ccinquantanni, mjjo ti
sche in mano. bbuttal mare co ttutti panni | a ddnna
don, v. tr., donare || Forme: Ind.fut. 3 do- prna, gnnte si nga | dnna grssa,
nar. um pide in fssa | dnne bbvi de
dondel, donnol, sdenduel, sdindol, pasi tui || dim. donnarlla. 2. dome-
sdondol, sdonnol, sduendel, sdun- stica: ha mmsso na dnna a re. 3. una
del, v. intr., suonare, squillare (di cam- delle tre figure delle carte da gioco,
pane): li campane sdndolono a ffsta. equivalente ad otto.
dndo, sopr. donnarlo, s.m., donnaiolo.
dondol, onom., suono della campana: donnino, s.m., 1. uomo che si dedica a
(tir. infant.) ~ ~ , la campana de san faccende donnesche. 2. effeminato.
Zim! donnol: dondel.
dong, v. tr., picchiare di santa ragione, dnqua, dnque, dnqua, cong., dunque
sonoramente: llhanno dongato. || s.m., punto cruciale di una questione:
dnn: dn. quanno smal dnque, se tira nditro.
dnna, s.f., 1. donna: ~ de casa, a) casa- dnque: dnqua.
linga; b) donna onesta | (euf.) ~ de donilla, tonilla, s.f., tonsilla: s llevato
ggiro, fa la bbna ~, prostituta || le donille | ch le donille, ho la ton-
qulla d!, signora! || prov.: ~ bbaffuta, sillite || Forme: pl. donille.
smpre piaciuta | v conscia na ~ da donillite, tonillite, s.f., tonsillite.
pco? mttela ccnna l lume e l fco | le doppiofnno, s.m., doppiofondo.
dnne channo l caplle lunghe e llide dppo, dppo, avv., dopo: ce penzarmo
crte | la ~ ne sa una pi ddel divolo | ~, pi tardi || prep.: pijja la strada
ne sa ppi la ~ quanno drme chi l di- bbianca ~ llincrcio | rive smpre
volo quanno vjja | la ~ mise l divolo m dppo le fche tu | ddurato fina
bbottijja | la ~ che vvlsse bbm man- ddppo la gurra qusta rtema | fatte
tenuta pijja l vcchjo di bbarba canuta vde ~ pranzo | dimme m p, sce ~
| la ~ somijja a la castagna: de fra cna? || cong.: ~ magnato v vvia || agg.
bblla, e ddntro cha la magagna | la ~ invar.: llanno ~ lo trovae, lanno suc-
l malanno del mnno | chi ddisse ~, cessivo | llha da chjde ma la bbottga
disse danno | la ~ e l fco vanno stuzzi- ~, devi chiederlo.
cate gni pco | la ~ e llinzalata, pe doppodomane, avv., dopodomani.
sse bbna dvssa strapazzata | la ~ doppogurra, s.m., dopoguerra.
ccme llinzalata, bbna quann doppolavro, s.m., dopolavoro.
sciattata | ~ jjtta, d ffco a la casa doppopranzo, s.m., pomeriggio || avv.,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
274

nel pomeriggio. do, dice re drmo io | drme polo e


dopposcla, s.m., doposcuola. ccnta llre || Forme: Ind. pres. 2
doppotutto, avv., insomma, alla conclu- drme, durme (arc.); 4 dormmo; 5
sione. durmite; 6 drmeno | impf. 3 dormva;
dopr: addopr. 4 dormvemo; 6 dormveno, dormveno
dor, v. tr., 1. dorare. 2. intridere nel- | perf. 1 durm; 2 dormste; 4 dorms-
luovo prima di friggere: magnamo du semo; 6 dorminno | fut. 2 dormarae; 4
fettine fritte dorate. dormarmo; 5 dormarte | Cong. impf.
drce, dce (ant.), agg., 1. dolce: n chilo 1 dormsse | Cond. pres. 1 dormarbbe;
de pecorino ~, non piccante | , lli 4 dormarssemo | Imper. 2 drme; 4
ddrce! (espr. iron. rivolta a chi avanza dormmo | P. pass., dormito, durmito |
pretese eccessive) | mdd. carif, snte Ger. dormnno.
ch ddrce (espr. dimpazienza). 2. dormijjne, durmijjne, s.m., dormi-
mite, del tempo. 3. dolce, di qualit di glione.
legno: l cavalltto ffatto de lgno ~, dormivjja: dormevjja.
cme sarbbe la ficuna. 4. affettuoso, dornato, agg., adorno.
languido: f llcchje ~. 5. delicato: l dro, s.m., 1. carta stagnola. 2. colore do-
pide ~, i piedi delicati || s.m., dolce. rato: se vde ggi l ~ dillua.
dorcemnte, avv., dolcemente. dta, s.f., dote nuziale: na spsa de na fa-
dorczza, s.f., dolcezza. mijja che stava bbne portava cnto
dorch: adorch. scude de ~ | la matre di famijja dava sti
dorcilo, s.m., pancreas del maiale. rtele pi ddta ma la fijja.
drco: adrco. dotato, agg., dottato: fico ~, qualit di fico
dormevjja, dormivjja, s.m., dormive- dal frutto grosso e dolce.
glia, primo sonno. dottre, s.m., medico: sr dott! | chjam
dorm, durm, v. intr., dormire: ~ cme n l ~ | ann ddal ~.
cicco, dormire profondamente | dottrina, drottina (arc.), duttrina, s.f., 1.
mmrto ntanto che ddormva | drme catechismo. 2. lezione di catechismo
bbne! bb rripso! | drmono uno da- impartita ai bambini: ann a la ~ |
capo, uno dapide mal ltto | la mi fijja mann l fijjo a la ~.
se crde che ddrmo, ma mica vvro | dov, v. intr., dovere: dovarbbe sse
io dormarbbe tutto l girno, ssse ccus || Forme: Ind. pres. 4 dovmo, du-
snno | lue drme dapide, nun ze mpc- vmo; 6 dveno | impf. 6 dovvono |
cia mae, non si immischia | se dormva perf. 1 dov; 4 dovssemo; 6 dovrno |
armno m par dra de ppi | ~ a la fut. 1 dovar; 5 dovarte | Cond. pres. 3
stelltta, allalbergo della Stella, al- dovarbbe; 4 dovrssimo; 6 doverb-
laperto | chha dormito a cculo sco- beno | Ger. dovnno.
prto ch?, ti sei levato con il nervoso? drnto, dernto, s.m., interiora di animale
| sap nd drme l lpre, sapere come macellato: l ~ ppure se cucinava, n ze
stanno le cose in realt, avere espe- bbuttava via gnnte || avv., dentro: chi
rienza: lu s io ndu drme l lpre || ddrnto, ddrnto; chi ffra, ffra ||
prov.: stte re drme n crpo, tto re prep.: lo trovae ~ casa, in casa | santa
drme m prco, nve re drme n ggiu- Rsa la trono fri da drntallurna
Vocabolario
275

(rif. al cadavere mummificato). dumanna: domanna.


drto: derto. dumann: domann.
drtto, agg., dritto: ~ cme n fuso. dumattina, avv., domattina.
dritta, s.f., direzione destra: ggiranno da dumneca: domneca.
la ~, a destra. dumila, domila, num. card., duemila.
drottina (arc.): dottrina. dunanza, s.f., adunanza, riunione.
du1, d; de, due, dui (raro), duve (raro), dundina dundlla, espr. in una conta.
num. card., due: da du parte | nantre dnqua: dnqua.
ddue | annama ff ddu passe | du va a dupzze, s.m., (rec.) costume da bagno a
ffrittata | ccio du facile pe ccna | lo due pezzi, bichini.
famo n due | vanna ddue a ddue | f n dur, v. intr., 1. durare: duraranno fina
viggio e ddu servzzie, prendere due la fine dil mnno | che ddiche, durar?,
piccioni con una fava | (d.) l due la durer questo benessere? | nun vvita
patta, l tre la vince (al gioco delle carte) da dur | mdd. ~ da Natale a ssa St-
|| prov.: n c ddue snza tr | due s fano (di cosa di breve durata) | durveno
ppche e ttr s ttrppe (sulla risolu- pi ppi ssre a bball | (d.) dura fin chi
tezza). ffa vverdura | fin che ddura, fa vverdura
du2: d. || prov: chi la dura, la vince. 2. resistere:
dubbet, dubbit, v. intr., temere: n dub- nun ce duro || Forme: Ind. pres. 6 d-
betate che cc cchi lo paga, chi lo pu- reno | impf. 6 durveno | perf. 6 du-
nisce. rnno | fut. 3 durar; 6 duraranno.
dubbit: dubbet. durace, agg., durcino, di frutto con
ducato, agg., educato. polpa che aderisce al nocciolo.
ducazzine: iducazzine. durarlla (a), loc. avv., variet di gioco
duce: (iron.) ~, pijja llaco e ccuce! (re- con la trottolina di legno (vince chi la fa
plica antifascista allinneggiamento). girare pi a lungo).
ducnto, num. card., duecento: dur ddu- durm: dorm.
cntanne e ppi. durminte, s.m., dormiente: la grtta di li
duchsse (le), s.f. pl., monastero della Vi- stte ~ (con allusione ad unantica leg-
sitazione in Viterbo. genda).
duddo, s.m., stupido. durmijjne: dormijjne.
due: du1. durmita, s.f., dormita: se fa na bblla ~.
dui (raro): du1. durmitrio, s.m., dormitorio.
dulre, dolre, s.m., dolore. senterae l ~ duro: ~ de rne, a) stitico; b) avaro || agg.,
de crpo!, che guai! | li ~ li fa ppijj al dente: la pasta mmjjo scolalla m
mallantre, spensierato | s ddolre si pochtto durtta.
num pive, se non piove, un vero duttrina: dottrina.
guaio || dim. dolortto. duve (raro): du1.
dumane: domane. duina, s.f., dozzina.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
276

e, cong., e: tu ~ llro | bbll~ ffatto | tutt~ jjo, adjjo, avv., ecco l!: ~ fatto! | ~ la
ddue, entrambi | ~ stteve zzitto! | mchina tua || jjete, jjolo, adjjjolo,
quattro ~ qquattrtto. jjelo, llo, jjala, jjela, eccolo, eccola
eantro: eartro. l | jjele, eccoli l, eccole l.
eartro, eantro, inter., ma certo! elggia, v. tr., (citt.) eleggere.
ebb: emb. elttreco: lttrico.
ebbro: abbro. ell, inter., 1. via!, suvvia!: ~, vennte-
ecalitto, s.m., eucaliptus (Eucaliptus glo- melo! 2. davvero!: ~, m p sse. 3. ca-
bosus Labill.). spita!
eccntroco, agg., (raro) eccentrico. llera, nera, s.f., edera (Hedera helix L.):
eccemo: accemo. co le palline dell~ ce se ggiocava.
ecctra, eccetera. ellerara, s.f., pianta di edera.
cchese, particella lat., ex: ll~ sndeco. emb, bb, ebb, mb, inter., ebbene!:
ecciccchete bbum, onom., voce che mb, se p ssap che vve? | ebb, vo-
imita il suono del tamburello. lmo part?
eccinque, inter., ecc! (pronunciato star- embracasse: imbracasse (vd. im-
nutando): ~!, caramlle n zrdo! | brac).
~!, bbastonate! ma mm ma la sac- embrojjasse: imbrojjasse (vd. im-
cccia, ma tt su la capccia! brojj).
cco, adcco, avv., ecco: ~ fatto l bcco emmggene: immggine.
allca! | cchelo, cquelo, adcquelo | emmarlla, ipoc., Emma.
cchete, cchite, adcquete, eccoti | emmara: avemmaria.
ntanto cchete chi arrveno m branco mme, s.m., 1. n. della lettera m dellal-
de pcore | cchime, ccheme | cchece, fabeto. 2. segno formato dalle pieghe
ccoce, eccoci | ccheve, adccheve | c- nel palmo della mano: ll~ de la mano.
quela, eccola | cquele, eccoli, eccole | emorragga, moragga, s.f., emorragia.
quanncchete che nadcquete, im- empalatccio: impalatccio.
provvisamente. emp, aremp, arijjemp, imp, jjemp,
ecrisse, s.f., eclissi. remp, rijjemp, v. tr., riempire: m p
edquela, idquela, s.f., (citt.) edicola qqui m p ll si jjmpe l zacco | ~ la
sacra: : ll~ dil zantssimo Sarvatre dil panza, saziarsi | aremptemelo! || em-
Rllo. pisse, arijjempisse, v. intr. pron., riem-
eggisto, antrop., Egisto. pirsi: semp di dbbete || Forme: Ind.
eguajjanza, s.f., eguaglianza. pres. 3 mpe, armpe, arijjmpe; 6 m-
egualito, agg., uniforme. pono | impf. 3 arijjempiva, jjempiva; 6
egismo, s.m., (citt.) egoismo. empvono | perf. 6 arijjempinno | P. pass.
egista, s.m., (citt.) egoista. arempito, arijjempito, jjempito.
egstico, agg., (citt.) egoistico. empiastro, s.m., 1. impiastro, medica-
Vocabolario
277

mento. 2. (fig.) persona noiosa. 3. (fig.) envit: anvit.


persona malaticcia. enzime: anzieme.
empicciasse: impicciasse (vd. impic- o, pron. pers., (ant.) io.
ci). e: .
emport: import. peca, pica, s.f., 1. epoca. 2. stagione:
empruvviso (all): improviso (all). allpeca dil lavre grchele.
encajjasse: incajjasse. pica: peca.
encaten, v. tr., incatenare. pre: lpre.
encenzata, s.f., incensata. pro: lpre.
nera: llera. rba, s.f., 1. erba: ~ mrica, erba medica
enfantejjle: fantijjle. (Medicago sativa L.) | ~ cetsa, acetosa,
enfantijjle: fantijjle. erba spontanea acidula, che si mastica in-
enfastid: anfastid. ghiottendone il sugo (Rumex acetosa L.)
enfituse, s.f., enfiteusi. | ~ mra, erba morella, erba spontanea,
enguatt: inguatt. irritante sul pne e velenosa per il pesce
enguattne (d): inguattne (d). (Solanum nigrum L.) | ~ rapina, barba-
nice: lnice. bietola rossa (Beta vulgaris, variet
enn, inter., come no!, ma certo!: enn, rubra) | ~ dellincanto, acanto (Acanthus
nra vro! mollis L.) | ann ff ll~, a) raccogliere
entgna1: intgna. lerba per foraggio; b) falciare il fieno |
entgna2, s.f., inezia: n z vde n~, nulla. ha mmsso pide a ~ (detto di chi cam-
entempria, intimpria, s.f., intemperia. mina scalzo) || prov.: anno d~, anno di
entenzine: antenzine. mmrda | staggin d~, staggin di
entcchja: antcchja. mmrda | ll~ cattiva num mre mae. 2.
entr, intr, jjentr, v. intr. entrare: verdura edula in genere: minstra d~, di
fallentr! | sentrvete ni na casa, lo verdure | ~ ctta, verdura lessa | mpar
vdevete | jjentr na chjsa, entrare in llpeca bbna pi ssement li razze dil-
una chiesa || che ccntra? cntra lrbe | piazza drba, odon.
perch cce cape! || Forme: Ind. pres. 2 erbajjo, s.m., erbaio, coltivazione forag-
jjntre; 3 jjntra; 4 entramo; 6 jjntreno gera.
| impf. 5 entrvete; 6 jjentrveno | perf. erbarlle, s.f. pl., variet di erbe sponta-
3 jjentr; 6 entrrno, jjentrnno | Cong. nee eduli (orcchjo de lpre, sugamle,
pres. 3 jjntri | Imper. 2 jjntra | P. pass. crista de gallo, finocchjlla, ecc.), usate
jjentrato | Ger. entranno, jjentranno. per la zuppa di fagioli.
entrensse nducasse, inter., ci inten- erbarlo, s.m., erbivendolo.
diamo! (dal lat. Et ne nos inducas del erbavjjo, s.f., pianta immag., cosa im-
Pater noster). possibile ad avere || prov.: ll~ nun
entrigasse: intrigasse. crsce manco mal ggiardino dil r.
entrunto, ntrunto, agg., 1. unto: (iron.) erbtta, s.f., prezzemolo (Petroselinum
me pari na srca ntrunta (a persona im- sativum Hoffm.).
pomatata). 2. intinto: n dto ~ nel car- erbivnnolo, s.m., (rec.) erbivendolo.
tccio. 3. sporco. erbne, s.m., variet di trifoglio con fiori
envce: nvce. scuri.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
278

rce, rcio, s.m., leccio (Quercus ilex L.) esste, esiste, v. intr., esistere: manco
|| pnte dell~, odon. esestva de qulle tmpe.
rcio: rce. esijjo, s.m., esilio.
ergstelo, s.m., ergastolo: l gidice llha esiste: esste.
ddato ll~. espne, v tr., esporre.
rgna, s.f., ernia scrotale appariscente. esprima: esprime.
erisa: resa. esprime, esprima, v. tr., esprimere || espri-
rpece, rpece, s.m., rpice | ~ a mmajja msse, v. rifl., esprimersi.
| ~ a ddnte | ~ a ffrasche. ssa, pron. pers., lei: cummanna ~, mia
erpic, erpici, v. tr., erpicare, lavorare la moglie.
terra con lerpice. ssa: sse1.
erpici: erpic. sse1, adsse, ssa, v. intr., essere: ci nn
erpiciata, s.f., lavoro effettuato con ler- na massa de qu, di questo tipo | ci
pice. nnreno | pi tti nun ci nn gnuna? | cu-
rto, agg., 1. spesso, grosso: n tajj le minciveno a ssece n giro, a diffon-
ftte rte cus! 2. grossolano: n mo ~ m dersi | ssa de Chia, essere stupido |
parmo | ~ cme l zzappne || avv., in smo o nun zmo? | nu ssa cattivo! |
maniera grossolana: parl ~. ssa bbna!, sii buona! | a regazz, nun
esagger, v. intr., esagerare. zte cattive!, non siate cattivi! | ve che
esaggerso, agg., (scherz.) esagerato. rete de cavalleria? | e qqu cchad? |
esarimnto, s.m., (rec.) esaurimento. ssa mancino, non restituire il prestato |
sca, s.f., lisca, residui legnosi della fibra (d.) tutto p ssa a sto mnno | le se!,
della canapa: ll~ va dda s e la fibbra quanto sei cattivo! | lo v le se!, vedi
rimanva. come sei fatto? | n zia mae! | fusse
esc, jjesc, usc, v. intr., uscire: io gna che gnnte l patrne chad rrivato? | prima
sce de casa prsto, vrzo le cinque da sselo, prima di esserlo | ch stato
mma | ~ dde fianco, allimprovviso | che n stato, improvvisamente | chad
ruscito l zu nme, era stato sorteggiato che nun ad, in un batter docchio | l
| uscito l trnta?, stato estratto il nu- fatto si cchad, fatto si | ma de du
mero 30? (alla tombola) | quannsce la se? || Forme: Ind. pres. 1 s; 2 s, s,
sra? || Forme: Ind. pres. 1 scio; 2 sce, se, si; 3 ad, adne, ed; 4 smo; 5
jjsci; 3 sce, jjsce; 4 jjescimo, uscimo; ste; 6 s | impf. 1 adro; 2 adre, re;
5 jjescite; 6 sceno, sciono, jjsciono | 3 adra; 4 adremo, ramo, remo,
impf. 3 jjesciva; 6 escveno, jjescveno, rimo, romo; 5 adrete, rete; 6 ad-
uscvono | perf. 3 jjesc; 4 jjescssemo; 6 reno, adrno, reno | perf. 1 fu, fune; 2
jjescinno, jjescsseno, uscirno | fut. 3 fste, fuste; 4 fssemo, fssimo; 5 fs-
jjesciar | Cong. pres. 1 sce | Imper. 2 sete, fuste; 6 funno, furno | Cong. pres.
jjsci | P. pass. escito, jjescito | Ger. jje- 3 sie; 6 seno, sono | Cong. impf. 1
scnno. fsse, fusse; 2 fusse, fssete; 3 fusse; 4
escram, v. intr., esclamare. fssemo, fssemo; 5 fssete, 6 fsseno,
escrude, v. tr., (citt.) escludere. fsseno, fssino, fssono | Cond. pres. 1
eschje, s.f. pl., (citt.) esequie. sarbbe; 2 sarste; 3 sarbbe; 4 sarb-
esrceto, s.m., esercito. bomo, sarssemo, sarssomo; 5 sarb-
Vocabolario
279

boto, sarssete, sarssoto; 6 sarbbeno, tmpe.


sarbbono, sarssono | Imper. 2 ssa, et: (prov.) ll~ mtte ggiudzzio.
sse; 5 ste | Ger. essnno. etaggra, s.f., scaffale a ripiani.
sse2, s.m., 1. gancio doppio, ad S. 2. piega teco, agg., etico, tisico.
della canapa causata dal vento: segue- etevjja, inter., certo!, come no!
tava a ccrsce per cra smpre un ~. ttena, oron., Etna.
sso, pron. pers., egli || pron. pers. ton., etterata, s.f., superficie di circa 1 H.: cha
lui: sa ttutto ~ | bbeato a ~! | llha ffatto n~ de vigna di la sua | na m~ sar
~, chi ti parla, il sottoscritto. stata s e nn, mezzo ettaro scarso.
estante, s.m., istante. ttero: ttoro.
esterina, ipoc., Ester. ttoro, ttero, s.m., ettaro || Forme: pl. t-
stese, s.f., estasi: ann n ~. tare, ttere.
sto, avv. e inter., (ant.) ecco qua! || stolo, ettricista: lettricista.
stala, ttala, eccolo, eccola qua, stele, veto: lveto.
eccole, eccoli qua. evite, inter. del gioco con la corda: ~ ~ e
stra, agg., extra. vva!
estrnio, s.m., persona estranea. evvabb, inter., bene!
estratto, agg., sviluppato (rif. ad ani- evviva maria, inneggiamento dei mieti-
male). tori a lavoro ultimato: llrtemo che
estremunzine, s.f., estrema unzione. cchjappava llrtema mannlla stril-
stro, s.m., estero: s anne e anne che st lava: evviva Maria!
all~ | mica sannava all~ de qulle ema, s.f., eczema.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
280

f, v. tr., fare: nun zapva ppi chi ffs- n ci nnra uno chi mmi facsse, che mi
sene | fssela vda dal dottre | armno garbasse | fama sbrigasse, reg!, sbri-
factemela vda! | llha fatta tnna a ghiamoci! | farmo a ffssela | e Ttto
ddjjolo, lhai combinata bella | faca che ttha ffatto?, non da meno | nun
pna a vvedllo | facmelo cuntnto!, zanno prpio chi ffssene | l frngolo
accontentiamolo! | che ffanno fanno, ffatto, maturo | ce llha ffatta, si deciso
facciano ci che vogliono | sapcce ~, finalmente | che cce vae a ff?, perch ci
esser abile | sto bbignzo fa ddanno, ne vai? | che jje fa?, che importa? | qu nun
trapela il contenuto | ha ffatto fde ma cha cche ff, n cha cche vvda | sta
la su fijja, le ha fatto da padrino | fmese chjave n ce fa, non funziona | cascato,
m penzierino! | fccele tu!, fagliele tu! | ma n z ffatto gnnte | mdd. cva tanto
fasse na pippa, masturbarsi | fccelo, da ~ e annide a la prdica | llha ffatto
farcelo, farglielo | famme trov! | fteme fccia, gli ha fatto la grinta senza inti-
trov m marito! | pe n fccele ann le morirsi | ~ ffccia, osare | lo fa, accade,
msche, per non farglici andare | facte cose del genere succedono | l grano fa l
piva! | factece l piacre! | factele la qundece (rif. alla resa) | s, mm ffava!
bbarba!, tagliategli la barba! | facmene (scherz.), non pi tempo | fmmice
m p pir mo! | farma mmo, met penz! | ftece la carit! | facteme
ciascuno | ~ l decrpo, defecare | ~ la pian m pezztto di strada! | facteme
tla, tessere | mdd. ~ ddgnrba n f- stu piacre! | facteve cnto, supponete
scio | annava ff llrbe pe le frate, a | facteve jjemp la frasca | falla lunga,
raccogliere erbe | ~ ssga a scla, mari- durare a lungo nel fare q.cosa | fa dde
nare la scuola | ~ ttarde, ritardare | famo qu (per mostrare con un gesto il movi-
a ccapisse!, intendiamoci! | ~ la car- mento di un oggetto) | n ci lu stimavo, n
ztta, lavorare a maglia | cme fa de ci llavre fatto, non lo avrei mai cre-
cognme?, qual il suo cognome? | lu duto capace di ci | n ti ci facvo ppi
facvemappizz, gli davamo un sorso di che ttu venisse | quanno na csa ffatta,
vino | v ~ che cce vne pure sso?, vuoi ffatta | magare la fce pe ttutta la
scommettere? | ~ ssu, scommettere: ggiornata, la feci | cme fae, fae male |
quanto ce v f ssu? | che lo dice a ff?, f ssu, avvolgere: se fa ss || prov.: artro
perch lo dice? | a mm non me fa a dd, artro a ff | le cse se fa
gnnte, n carimtto e n ce guadagno | pprima a ffalle cha ddille | ~ e ddisf
ch m p ppi spsso ce farbbe male? ttutto u llavor | ~ e ddisf ssmpre la-
| (d.) ha fatto trnta, fa ttrentuno!, fa un vor | chi ccomanna e ffa dda s, sser-
ultimo sforzo! | (d.) ha ffatto la frusta vito cme n r | chi ffa, fa per z | chi ffa
pil zu culo, detto di evento negativo o dda s, fa ppe ttr | nun ~ mallaltre
decisione controproducente, che si ri- qullo che nun vurrste fusse fatto ma
torce su chi lha fatta | ~ ffinta, fingere | tt | qullo che sse fa vne rifatto | csa
Vocabolario
281

fatta n ce se pnza ppi | qullo che ffae done.


taritruverae. 2. dire. 3. comprare: fasse fccia: cha la ~ da ciafrgna, da imper-
n vistito nvo, comprarsi un abito nuovo tinente | ~ de pippa ntartarita! (insulto)
|| v. intr., 1. maturare (di frutta): llua | cha la ~ cme l culo, sfrontato |
ffatta. 2. macerare (della canapa). 3. bbrutta ~ de cazzo! (insulto) | viva la ~
crescere || fasse, v. intr. pron., 1. farsi: de la sincerit! (commento ad altrui
se fa ggirno | se la fa co sso, suo espr. esplicita) | viva la ~!, meno male!
amico | nun ze la fa col prte, non lo fre- (per sottolineare laltrui improntitudine)
quenta. 2. maturarsi: le cerase se fanna | a la ~! (complimento iron. rivolto al
mmggio. 3. (triv.) possedere una mangione) | a la ~ di chi mme v
donna: te la farste? || Forme: Ind. pres. mmale! (detto ruttando) | ~ da culo, per-
1 f; 2 fae; 4 facmo, famo; 5 facte | sona sfrontata | av na bblla ~, faccia
impf. 1 faco, facivo; 2 facve; 3 faca, tosta | ha ffatto ~, si mostrato deciso |
faciva; 4 facvemo, facvomo, fac- n cha ffccia, non ha vergogna |
vemo, facvomo; 5 facvete, facvete; 6 stanna ssde ~ a ffccia, di fronte || a
facveno, facvono, facveno, facvino, ffaccavante, loc. avv., bocconi: casc
facvono | perf. 1 fce; 2 facste, fce; 4 ~ || dispr. facciccia: che ffacciccia
facssemo, facssimo; 5 facssete, 6 f- mpunita! | a la facciccia sua!, a suo
ceno, fcino, fciono | fut. 2 farae | dispetto! || prov.: mjjo ~ rscia che
Imper. 2 f; 4 famo; 5 facte | Cong. ppanza mscia.
pres. 6 fcciono | impf. 5 facssete; 6 fa- facciavista, s.f., parete senza intonaco,
csseno | Cond. pres. 1 farbbe; 3 fa- che lascia in vista la sagoma esterna
rbbe; 6 farbbono | Ger. facnno. delle pietre: facvono la ~ || ~ (a), loc.
fabbesgno, s.m., fabbisogno. avv., di pietre o mattoni murati con la
fabbrecato: frabbicato. parte esterna al naturale, senza essere ri-
fabbric: frabbec. coperti di calce: muro de bblocchtte ~.
fbbrica: frbbeca. faccnto, avv., per esempio.
faccnna, s.f., faccenda: nun te lva ~, se fcele, agg., facile: te pare ~? || avv., 1. fa-
vvae a ffamme stimbasciata, non ti ri- cilmente: se rppe ~. 2. probabilmente:
chiede molto tempo || faccnne, s.f. pl., ~ pure che cc.
lavori domestici: f le ~ de casa, sbri- faciolaro, s.m., chi ama mangiare fagioli.
gare i lavori domestici | li sammont- faciolata, s.f., fagiolata, scorpacciata di
neno le ~, sta per morire || prov.: vale fagioli: mjjo de tutte na ~ n grppa.
ppi na ~ fatta chi ccnto da f || s.m., faciolto, s.m., campo di fagioli.
tuttofare. facioltte, s.m. pl., fagiolini.
faccennne, s.m., faccendone. faciolina, s.f., variet di fagioli.
facchesmele, s.m., cosa del genere. facilo, s.m., 1. fagiolo (Phaseolus vul-
facchino, s.m., 1. chi per mestiere tra- garis L.): facile coralline, ~
sporta oggetti pesanti || prov.: la prima dallcchjo, ~ cannelline, ~ a sciar-
la facchina, la secnda la reggina (rif. ptta, ~ scritte, ~ rampicante, ~ de la
alle mogli). 2. chi trasporta sulle spalle reggina, ~ bballottne: qualit di fagioli
la macchina di santa Rosa. | m bbr piatto de facile co le ctiche |
facchitto, s.m., 1. factotum. 2. faccen- tutte le ggirne se magnvono l facile
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
282

|| ven a ffacilo, accadere qualcosa al filare.


momento opportuno | ann a ffciolo, fall, v. intr., 1. fallire. 2. non attecchire ||
riuscir gradito. 2. (infant.) enfiagione Forme: Ind. pres. 6 fallsciono.
del muscolo del braccio, dovuta a un fallne, s.m., 1. frutto abortito, che im-
colpo dato per gioco: va cche ffacilo bozzachisce: le ~ s bbne intinte nel
mha fatto! || facile, s.m. pl., ovoli, te- zale. 2. pidocchio.
sticoli del pollo. falcca, s.f., fuoco di breve durata: ac-
faciolne, s.m., 1. individuo grassoccio. cnne na ~.
2. persona tranquilla. faloccata, s.f., 1. atto di accendere un
faciolume, s.m. coll., residui dei fagioli fuoco di breve durata. 2. fiammata.
battuti; scarto dalla battitura. fame: parva csse na ~ addietrata di
facirmnte, avv., facilmente. stte sbbete | (scherz.) le scarpe
faccchjo, fagcchjo, s.m., carraio, carra- channo ~, si staccata la suola || prov.
dore: prima, de fagcchje creno di- la ~ l mjjo connimnto | la ~ na
vrze. bbrutta bbstia.
fadiga: fatica. fmece, s.m., fiosso; inarcatura della
fadig: fatic. pianta del piede.
fadigante, cogn., Faticanti. famjja, famijja, s.f., famiglia: vnno f
fadigata: faticata. le cse n ~ | famo l vino pe uso ~ | ro
faggiano, s.m., fagiano (Phasianus col- fijja de ~, giovane ancora nubile.
chicus L.). famleco, agg., (citt.) affamato.
faggiantto, s.m., piccolo del fagiano. famijja: famjja.
fagcchjo: faccchjo. famijjare, agg. e s.m., familiare.
fagnio, s.m., favonio, vento che spira da famijjo, s.f., (ant.) servitore.
ovest. famijjla, s.f., chiodino (Armillaria mel-
fagort, s.f., permesso. lea).
fagottata, s.f., contenuto di un fagotto. fanale, s.m., (fig., gerg.) deretano enorme.
fagtto: pass n ~, far figura da stupido | fanaltto: a le finstre sattaccveno l fa-
f ffagtto, andarsene || (dim.) fagot- naltte fatta organtto co llume dntro.
tllo. fanatechzza, s.f., 1. fanaticheria, vanit.
fagottne, s.m., persona trasandata. 2. boria.
falasco, s.m., dente canino (Agropyron re- fanteco, s.m., 1. fanatico. 2. gradasso.
pens Beauv.). fane, cogn., Fani.
falcettata: farcettata. fanlla: franlla.
falctto: farctto. fanllo, s.m., ragazzo inesperto.
falciatura: farciatura. fanfarronata, s.f., fanfaronata.
faligname, s.m., falegname: mdd. l ~ fa fanfarrne, s.m., gradasso.
le ricce e la mjje le crapicce. fnfono, s.m., imbroglione.
fallaccine, s.m., 1. fico fiorone, variet fanga, s.f., fango profondo, che copre una
di fico precoce. 2. (fig.) ragazzo gras- vasta superficie.
soccio. 3. (fig.) ragazzo goffo. 4. (fig.) fannpoli (a), loc. avv., (euf.) al diavolo!:
poco di buono. va ~ !
fallanza, s.f., spazio mancante di viti sul fantaria, s.f., fanteria | ormae qu
Vocabolario
283

ppasso n ~, caduto in prescrizione. ammucchjava la pasta.


fantasa, s.f., 1. volont: ce v ppi ~ de farciatre, s.m., falciatore.
lavor | (antifr.) ch na ~ che mme se farciatura, falciatura, s.f., fienagione.
prta via | co sta ~ de lavor che ttari- farco, s.m., falco: l ~ fa la rta | ~ bbil-
trve! | avjja quanto c dda f, te laro, nibbio (Milvus migrans Boddaert)
mancar la ~, dirae. 2. voglia: llan- | (rust.) piovssoto jj cme ffarche.
nava n ~ gni ggirno na csa, manco farcccio, nellespr.: ariman ccme
sra grvida, nemmeno fosse stata in- ddn ~, cadere in miseria.
cinta | jje se facva na ~. farda, s.f., 1. falda, tesa del cappello. 2.
fantsima, pantsema, pantsima, s.f., falda di abito: la ggiacchtta cu li farde
fantasma, spettro: ce vdono la ~ ggi | lo pijja pe le farde, lo prende in giro. 3.
ppi la cava del cataltto. (fig.) deiezione di vacca.
fante, s.m., (gerg.) soldo: st ssnza n ~, fardna, s.f., donna formosa.
senza soldi. farfalltta, s.f., cravatta a farfalla.
fantijjle, enfantejjle, enfantijjle, in- farfallne, s.m., nottambulo.
fantijjle, nfantijjle, s.m. pl., eclam- farfanccio, s.m., 1. farfaraccio o petasite
psia, accesso convulsivo infantile: (Petasites hybridus Gaerth. e P. offici-
cnnala piano la cratura! jje fae ven nalis Moench) pianta spontanea con
llenfantijjle a sbttala ccus. larghe foglie, che cresce nei pressi di
fantille, sopr.: me pare ~ (di persona corsi dacqua. 2. (dispr.) vino avariato,
molto magra) | smo di razza cme ffan- imbevibile.
tille. farfarlla, s.f., farfara (Tussilago farfara
farajjlo, s.m., (ant.) cappotto. L.), erba infestante.
farctta, s.f., falce messoria || dim. far- farina: la ~ del divolo va ttuttin
cettccia. crusca s! per gna saplla setacci,
farcettata, falcettata, s.f., colpo inferto arispse quellaltro.
con la farctta. farinccio, s.m., farina scadente, di
farctto, falctto, s.m., 1. falce di piccole scarto.
dimensioni usata per tagliare erba || dim. farinlla, s.f., moscino (Tripholium ar-
farcettino. 2. luna falcata. vense L.), erba infestante.
farchtto, s.m., 1. gheppio (Falco tin- farinso, agg., di cibo che si cuoce facil-
nunculus L.). 2. (gerg.) moneta da cin- mente e perde consistenza.
que lire con figura di aquilotto: n ~ ra farnetec, v. intr., farneticare: qullo far-
no scudo. nteca.
frcia fienara, s.f., falce fienaia, frullana. farnteco, s.m., 1. smania, nervosismo:
frcia, s.f., 1. falce fienaia, frullana. 2. che cchae l ~? 2. tremolio della testa e
falce messoria. delle mani, dovuto al morbo di Parkin-
farci, v. tr., 1. falciare. 2. tagliare il fieno: son. 3. impazienza || agg., impaziente.
l fino, se ppco, se frcia a pprse. farracchjato, s.m., 1. sanguinaccio. 2.
farciata, s.f., falciata. dolce a base di sangue di maiale.
farciatra, s.f., particolare della macina farzo, s.m., spazio vuoto in una costru-
del frantoio: ne la mcina cra la ~, de zione || agg., falso: l zrde farze |
frro, che ppuliva la rta mano mano, bbigo ~, ipocrita.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
284

farzopiano, s.m., pianoro. man qul fijjo.


fasctta, s.f., benda di garza. fattur, v. tr., (raro) ammaliare.
fscia, s.f., larga fusciacca nera di cotone. faccia, favccia, s.f., fava piccola da fo-
fasciatra, s.f., pannolino per tenere a- raggio (Vicia faba minor L.): sement le
sciutto il neonato || fasciatre, pl., fasce favucce.
che avvolgevano il neonato. falle, fvele, microtop., Faul.
fascina: cha mmsso nantra ~, lo fava, s.f., 1. fava, pianta e frutto (Vicia
snte?, il sole pi cocente. faba L.): le fave collgna nra | ~ pre-
fascinaro, s.m., operaio che raccoglie e mteca | h mmsse le fave stanno |
lega legna in fasci. mdd. pijj ddu piccine cu na ~ | fave
fscio, s.m., 1. fascina di legna minuta da da mrto, fave drce, dolci tradizionali
ardere: ann ff r ~ | mdd. sso fa confezionati per il 2 novembre. 2. (fig.)
dgnrba n ~ || dim. fasctto, piccola glande: la ~ de Bbino!, espr. triv. per ne-
fascina, fastello. 2. fascismo. 3. partito gare. 3. (fig.) pne: me sta ssu la ~, non
nazionale fascista: li tocc pijj la ts- lo sopporto. 4. (fig.) bazza.
sara dil ~, sinn nun lavorava. favaritta, inter., (scherz.) favorite! (con
fatec: fatic. allusione sessuale).
fatecso, agg., faticoso. fvele: falle.
fatic, fadig, fatec, v. tr., guadagnare favtta, s.f., fava piccola da foraggio
con fatica || intr., faticare. (Vicia faba minor L.): la ~ se metta pe
fatica, fadiga, s.f., fatica: li sa ffatica a ssovscio.
pparl, gli pesa parlare || pegg. fadigc- favor, favur, v. intr., favorire, accomo-
cia || prov.: la pca fadiga la salute darsi, accettare qualcosa: v favor?
dellmo. snza complimnte! (formula di corte-
faticata, fadigata, s.f., faticata. sia con cui chi sta mangiando invita
faticato, agg., faticoso, che richiede fa- unaltra persona presente a compiacersi
tica: s llavre faticate qu. di accettare qualcosa) | (scherz.) salute,
fattarllo, s.m., 1. fatterello. 2. avveni- prsete, favoriscte e ggrzzie!
mento: sti fattarlle succedveno favor: favor.
spsso. favuccto, s.m., piantagione di fave da
fattecnto, s.m., cosa simile: na spce de sovescio.
~. favccia: faccia.
fatto1, agg., maturo: mo ~ | qu n ffatto fazzine, s.f., conformazione corporea.
de fico, questo fico non maturo. fazzolettata, s.f., 1. contenuto di un faz-
fatto2: l ~ si cchad chi a n crto mo- zoletto annodato: port a ccasa na ~ de
mnto s ntso male. fiche. 2. colpo dato con un fazzoletto:
fattra, s.f., moglie del fattore. llarriv na ~ sul grugno. 3. (fig.) su-
fattortto, s.m., 1. uomo di fiducia del perficie limitata di terreno: ggiusto na ~
proprietario. 2. garzone di campagna. 3. de trra sar, ppi nad.
ragazzo di bottega: sso ra arimasto a fazzolettne, s.m., scialle da donna.
lu stato di ~. fazzultto, s.m., fazzoletto: l ~ pi la spsa
fattto, s.m., factotum. | ~ da naso.
fattura, s.f., maleficio: llha ffatto la ~ fbbia, s.f., fibbia: annava n giro co li
Vocabolario
285

scarpe co le fbbie. fiate cme l gatte || dim. femmenccia |


febbraro, s.m., febbraio || prov.: se ffeb- pegg. femmenccia || prov.: fmmena
braro nun febbrggia, pe c mmarzo chi mmve llanca, si nun ttrjja pco
che mmarzggia. ce manca | la ~ ccme l fco: va stuz-
febbreggi, v. intr., fare il tempo tipico di zicata gni pco || Forme: pl. fmmene.
febbraio. fmmena: fmmana.
febbrite, s.f., flebite. femmenccia: femminccia.
febbrocrise, s.f., (rec.) fleboclisi. femminccia, femmenccia, fimminc-
fecatjjene, s.f., sottocoda del pollo. cia, s.f., (vezz.) bambina: la commare
fccia, s.f., 1. fccia: levamo la ~ da la ha ffatto na ~, ha partorito una bambina.
tina. 2. (fig., coll.) delinquenti: la pg- fenacch: fench.
gio ~ ggirava. fenarmnte, finarmnte, avv., finalmente.
feconnazzine, s.f., fecondazione. fench, fenacch, finch, nfinch, cong.,
fecnno, agg., (raro) fecondo. finch.
fedarigo: fidirico. fneco, agg., fenico.
fde, s.f. pl., certificati anagrafici di stato fenstra, finstra, s.f., finestra: miqqu ce
libero, necessari per sposarsi: cav le ~ s le anare, n ce drmo co la ~
al commune, richiedere i certificati ana- aprta || dim. fenestrlla, finestrlla || fi-
grafici. nestrlla, (infant.) spazio vuoto che ri-
fdeco: fdeco. mane nelle gengive per la caduta di un
fdego, fdeco, fdico, fgoto, fteco, incisivo.
s.m., 1. fegato (umano ed animale): li fa fen, fern (arc.), fin, v. intr., finire: ffe-
mmagn l ~ a la su m, la fa disperare | nita, (di luna piena) | ann a ffin a
te rovine l ~ co le medicine. 2. (fig.) co- bbrccole strascinate, finire male | fa-
raggio: rono mmene de ~ qulle. ctela fenita! | ra de finilla, smette-
federt, s.f., fedelt. tela! | fininno cu arispettallo |
fdico: fdeco. annvema ffin ppure a ff a bbtte | ha
fegatjjene, s.f., (fig.) coraggio. ffinito l tmpo, ha terminato la gravi-
fgoto: fdeco. danza | s ffinito, sono esausto | (d.) s
fegura: figura. ffinite le msse a ssan Gregrio! (espr.
fel: fil. a briscola, quando si getta lultima carta
felagna: filagna. di un seme, con allusione alla fortuna) ||
flce: frce. prov.: tutti li salmi finsceno n grlia ||
fle, s.m., fiele, bile: sto vino pare acto e Forme: Ind. pres. 1 finscio; 3 fernisce;
ffle || prov.: chi ccha ddntro l ~, num 4 fenimo; 6 finsceno | impf. 6 finveno |
p sput l mle. perf. 4 fenssemo; 6 fininno| fut. 3 fini-
felicllo: filicllo. sciar | P. pass. fenito, fernito, finito |
felssera, s.f., fillossera (Phylloxera va- Ger. finnno.
statrix Planchon), insetto che distrugge fnta: nfinta.
le radici della vite. frce, flce, s.f., felce comune (Pteris
fmmana, fmmena, s.f., 1. femmina di aquilina L.): le ~ pi le tajje e ppi
animale: la ~ va ssomaro (rif. allasina). vvngono | susava pe mball al psto
2. donna: (d.) le fmmene channo stte de la pajja. al tmpo de le cerase, se
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
286

mettvono l ~ stto, pe ffalle st mmr- agg., di vacca che nellesofago ha un


vede. corpo estraneo metallico.
fercta, s.f., luogo in cui crescono felci. ferrato: jjo ferrato (vd. jjo).
fer, v. tr., ferire || prov.: ne fra ppi la ferreffco (a), loc. avv., a ferro e fuoco:
lngua che la spada. mtta ~, saccheggiare.
ferira, s.f., ferriera. ferrtto, s.m., 1. salvapunta: me f
feritra, s.f., feritoia. mmtte l ~ su la pnta de la scarpa. 2.
frla, s.f., ferula, finocchiaccio (Ferula salvatacco. 3. bidente leggero e maneg-
communis L.). gevole per adolescente.
ferlngo, s.m., variet di cardarello (Pleu- ferrino, s.m., piccolo bottone di metallo
rotus eryngii D.C.-Gillet, var. ferulae), per pantaloni.
fungo edule. frro, s.m., 1. oggetto di ferro: ~ sbattuto,
ferm, v. tr., 1. fermare: frmela! 2. ren- ferro battuto | ~ ssto, arnese del carraio
dere incinta una donna. 3. chiedere a | ~ de cavallo | ~ a bbarchtta, ferro di
una donna di far lamore: llhae fer- cavallo modificato, per ridare loscilla-
mata? 4. riservare, prenotare. 5. cuocere zione nel difetto della formella || prov.:
una pietanza a mezza cottura: ferm la l ~ tcca bbattolo, finch ccallo || frre,
cccia || fermasse, v. intr. pron., fer- s.m. pl., a) ferri da maglia: le ~ pe ff le
marsi: frmete!, frmate! | se frma tut- carze; b) incudine e mazza per battere
tumbtto | fijje, fermteve se ppotte! || la falce: li ~ da ribbatte; c) strumenti di
Forme: Ind. pres. 3 frma; 4 fermamo; 6 artigiano. 2. attrezzo da norcino. 3. bi-
frmeno, frmono, frmono | perf. 1 dente, zappa pesante con due rebbi
ferm; 6 fermnno | P. pass. frmo. quadrangolari: la vinccia da la tina col
fermajjo: firmajjo. ~ se tira fri, da la bbtte col rastrllo |
fermata, s.f., leggera cottura provvisoria, cav le patate col ~. 4. misura agricola
per evitare che una vivanda si guasti: di lunghezza, pari ad un filare di 90
sar mmjjo a ddajje na ~. piante di vite. 5. (fig.) bracciante gior-
frmo, agg., 1. fermo. 2. in stato di quie- naliero, che lavorava con la zappa. 6.
scenza: quann ffrma la vita, quando (fig.) giornata di lavoro di un brac-
non iniziato il ciclo vegetativo. 3. sta- ciante.
gnante. ferrora (ant.): ferrova.
ferntico, s.m., farnetico. ferrova, ferrora (ant.), ferruva, s.f., 1.
ferntte, s.m., fernet. ferrovia. 2. (fig., gerg.) chiodatura delle
fern (arc.): fen. scarpe da lavoro: cha na bblla ~. tutte
ferpal, s.m., volant di veste femminile || le scarpe mbollettate che sse snte da
dim. ferpaltto. luntano.
ferracane, sopr. ferruva: ferrova.
ferrajjlo, s.m., ferraiolo, operaio spe- ferruvire, s.m., ferroviere.
cializzato nelle armature in ferro per co- frtele, agg., (citt.) fertile.
struzioni in cemento armato. fertelet, s.f., (citt.) fertilit.
ferramnta, s.f. pl., uncini per legare la fes, v. tr., incrinare || fesasse, v intr. pron.,
fune del carro agricolo. incrinarsi: na bbrcca fesata se facva
ferrata, s.f., inferriata || dim. ferratlla || accomod dallombrellaro, quanno
Vocabolario
287

passava. zle ~ gge. 3. scarso, detto di peso di


fesatura, s.f., incrinatura. merce alimentare. 4. frugale: cmo na
fso, agg., incrinato, di oggetto di vetro, cna fiacca stasra || dim. fiaccarllo,
ceramica: se snte dal zno ch ffsa fiacchtto.
sta bbrcca. fiaccna, s.f., spossatezza.
fsso: (prov.) l momnto del ~ passa pe fiaccne, s.m., individuo debole.
ttutte. ficquela, s.f., fiaccola || Forme: pl. fic-
fsta: na ~ ricordatra, una festa solenne quele.
| le fste, le feste natalizie | le fste com- fiamma, s.f., succiamle (Orobanche
mannate, di precetto | bbne fste! | ~ minor Sm.), erba infestante.
grssa | na festiccila n famijja | vestito fiammiferara, s.f., fiammiferaia.
bbno de la ~ | domane famo ~ a scla fiara, s.f., fiamma.
| l muratre fanno ~, non lavorano | la fiarasse: affiarasse (vd. affiar).
cnciono pi le fste | f la ~ ma uno, uc- fiarata, s.f., fiammata: l fco ha ffatto
ciderlo | f li fste ma uno, salutare con tutta na ~.
effusione, far festa a qualcuno | ~ de la fiasca, s.f., sorta di grosso fiasco schiac-
pcchja (arc.) || dim. festarlla, festic- ciato da campagna, rivestito di vimini,
cila | accr. festna, grande festa. con tracolla, della capienza di alcuni
festarlo, s.m., festaiolo, chi partecipa litri: parte smpre cu la ~ pina la mat-
allorganizzazione di una festa. tina || dim. fiaschtta: na zzucca a ~.
festgole: festvele. fiasco: fiascne (a), loc. avv., a forma di
festvele, festgole, agg., (lett.) festevole. grande fiasco (detto di un tipo di zucca)
fesura, fisura, s.f., 1. fessura. 2. spiraglio: | fiaschtto (a), loc. avv., a forma di
ria de ~, spiffero. fiasco (detto di un polpaccio).
fet1, v. intr., 1. deporre uova: le galline fiat, v. intr., 1. respirare. 2. parlare: nun
manco fteno. 2. partorire (di animali). taard a ffiat! 3. emanare odore:
fet2: fiet. cha la bbcca chi ffiata di vino. 4. sof-
fte, personaggio immag. di tiritera. fiare: ra na ggiornata che nun fiatava
fteco: fdeco. vnto.
fetnte, agg., malvagio, perfido. fiatata, s.f., 1. fiato: quanno si pintono li
fetnzia, s.f., fetore. vite, li si d la ~ del vino che sse bbve.
ftta, s.f., zolla sollevata arando: bbutt prta l barlzzo bbno, pi ddalle la ~!
la ~ in fri || dim. fettarlla. (alito che si d sopra il magliolo quando
ftte, s.f. pl., (scherz.) piedi grossi || accr. lo si pianta, affinch la vite produca
fettne. molta uva). 2. zaffata: na ~ di smgghe.
fettina, s.f., scaloppina. 3. soffio di vento.
fettccia: fittccia. fiato: tir ffra l ~, decidersi a parlare |
fvre: frbbe. aripijj ffiato, riposarsi brevemente |
ffigge, s.f., (lett.) effigie. tuttintrno nun ze sentiva n ~, cera un
ffog: affog. silenzio assoluto | riman ssnza ~ |
fiacco, agg., 1. di bassa gradazione: ttutto ~ bbutto l tuo, un discorso inutile
quanno nvce del zle pive smpre, l | tir l ~, morire | riccjje ~ | ffiato
vino vne ppi ~. 2. tiepido, fioco: c n sprecato, ccma dd ccornuto al-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
288

lseno | qulla pra bbstia a llngua grande ritardo: riv ~ || (fig., antifr.) l
de fri rarimasta snza ~, era sfinita | mjjo ~ del bignzo, un bel tmo. 2. chi
mdd. channo stte fiate cme l gatte, si ritiene superiore agli altri. 3. (fig.)
sono pieni di vitalit || a ttutto ~, loc. rammendo fatto alla meglio: facce n ~
avv., a distesa: li facveno sguill a e vvia. 4. (fig.) sterco di equino: annata
ttutto ~ li campane. ffiche!, andate a raccogliere sterco! (per
fiatne, s.m., respiro faticoso, asmatico: concimare campi) | l zumare lassveno
li vne l ~ | arriv da capa la salita col l fiche pi li strade | ~ de sumaro, deie-
~. zione di asino || agg., (rec.) elegante.
fibbiara, s.f., stegola, asta di legno verti- fico dndia de centanne, s.m., agave
cale con cui si guidava laratro di legno (Agave americana L.).
arcaico. ficna, ficuna, figuna, s.f., pianta di fico,
fibbra, s.f., fibra. ficaia (Ficus carica L., var. domestica).
fica, s.f., 1. (triv.) vulva: mica la ~ de la ficzza, s.f., ficzzo, s.m., bernoccolo.
srva! (detto quando qualcuno tocca ficzzo: ficzza.
con insistenza qualcosa). 2. (triv.) bella ficuna: ficna.
ragazza: na gram blla ~ ra || accr. fi- ficunccia, s.f., albero di fico selvatico
cna, donna bellissima | vezz. fichtta || (Ficus carica L., var. caprificus).
f le fiche ar mdoco, non curarsi del ficura: figura.
parere medico. ficurato, agg., figurato.
ficarllo, sopr. fidasse, v. intr. pron., fidarsi: fama ffi-
ficarla, s.f., guaina di pelle, con apertura dasse, basta la parola | de qullo c dda
in mezzo, usata dal calzolaio per pro- ~ pco | nun te fid de quelro! | vatte a
teggere la tomaia dallo sfregamento ffid dil fijje! || prov.: ~ bbne, non ~
dello spago, quando cuce la scarpa. mmjjo | chi mmarfidato, nun ze fida
ficcanas, sficcanas, v. intr., immi- | n te fid del pvero arricchito, n ddel
schiarsi nelle faccende altrui. ricco mpoverito.
ficchino, s.m., 1. importuno. 2. (infant.) fidle, agg. e s.m., (lett.) fedele.
chi si immischia. fidirico, fedarigo, fidirigo, antrop., Fede-
fichtto, n. di personaggio immag.: l rico.
nnno ~ trazzola le bbtte (detto fidirigo: fidirico.
quando tuona) || le zzampe me fanno ~, fido (a), loc. avv., in prestito: li d ~ na
mi si piegano per la stanchezza. bbstia, lladdpra e la mantne.
fico, s.f., 1. fico (frutto): ~ de sampitro, fienara, s.f., fienile.
variet molto precoce | ~ de sangio- fienatura, s.f., fienagione.
vanne, variet di fico | ~ bbrungilo, fienilssa, s.f., cumulo di fieno di forma
fico brogiotto | sam Bicio del fiche, ri- conica.
correnza del santo (rif. ai fichi secchi fira, s.f., 1. fiera di merci: la ~ dil fallite
venduti alla fiera) | fiche scche | ~ do- (fiera di merci e commestibili, che
tato, fico dottato, qualit di fico dal aveva luogo nel periodo pasquale a
frutto grosso e dolce | ~ fiorne, ~ de Porta Faul; detta cos perch era lul-
sampitro | fiche servteche, fichi sel- tima di una serie, quando il denaro era
vatici || fiche sfrante (a), loc. avv., in finito) | pi la ~ de la zzi Rsa se pagava
Vocabolario
289

(il 4/9 segnava la chiusura dellannata pata fisicamente.


agraria) || prov.: la ~ di Toscanlla, si fijj, v. intr., 1. figliare, partorire (di ani-
num pive nun bblla. 2. frutta secca male). 2. (triv.) partorire (di donna).
e dolciumi venduti alla fiera: o bb, me fijjara, s.f. coll., ragazzaglia rumorosa.
la crmpe la ~? 3. rimostranza, scenata: fijjaro, fijjarlo, s.m., 1. chi ama molto i
quanno llha ncontrato, jjha ffatto na bambini: ffijjaro, li piace de ggioc
~ che n te dico | le fire!, quante storie. cul fijje. 2. individuo infantile.
4. rumore, baccano: facveno na ~ chi fijjarlo: fijjaro.
mmanco si sa | f la ~, a) protestare; b) fijjastra, s.f., figliastra.
dare la baia. fijjastro, s.m., figliastro | mdd. ha ffatto
fierarlo, s.m., venditore o acquirente di chi ffijje e cchi ffijjastre, detto di chi non
fiera. stato imparziale.
fierata, s.f., rimostranza, scenata. fijjata, s.f., prole umana e animale || agg.,
fiet, affiet, fet2, v. intr., puzzare: fita di animale femmina con prole: na
di stantile. trjja ~.
fito, s.m., alito pesante, lezzo: chha fijjatura, s.f., parto: dde prima ~.
mmagnato? vne qqua n ~ chaccra. fijjo, s.m., figlio: cco l tu ~ | le tu fijje, i
ftte, s.f., (ant.) FIAT. tuoi figli, le tue figlie | le su fijje, m. e f.
fizza, s.f., ciocca di capelli. | fijje mie!, figli miei! | salute e ffijje m-
fifso, agg., pauroso, fifone. schje! (espr. di augurio a chi starnuta) |
figuna: ficna. vne qqua da la tu m, ~ del zle! | s
figur v. tr., immaginare: figrete! | figu- ttutte pre fijje de matre | bbrutto ~ de
rmese!, figuriamoci! | figurteve m p na bballezzmpa! | ~ de bbna matre,
vue!, figuratevi | te pe figur le strille, galantuomo | fijje di prte! (insulto) | sto
puoi immaginare quanto grid. ~ de bbna dnna || prov.: mrti fijji
figura, fegura, ficura, s.f., figura: ce sta prtono pruvidnza | fijje vvcchje pr-
sslo pe ffigura, non svolge nessun tano providnza | un ~ ppco, due mi
ruolo | f ffigura, far bella figura || accr. ci spasso, tr pportto m | chi ccha m
fegurne: fa n ~ cu qquel vistito || pegg. branco de fijje, li marita; chi cci nha
fegurccia. una sla, la straripa | co le fijje
fii, onom., suono dello zufolo di canna. mmjjo a dd ppara para chajjuto aj-
fijja, s.f., 1. figlia: le su fijje s dda marito juto | li fijje, chi cce llha, se li tnga |
| prtece la tu ~! | ~ de na prucisbana, ti chi ccha ffijje, cha gguae | fijje ciuche
f n culo cme nra di ntte!, ti si- guae ciuche, fijje granne guae granne |
stemo! (lett.: ti sodomizzo) | de chi co li fijji ce v amre e ttimre | fijji e
ffijja? | (d.) la ~ di la sra Cammilla: pplli sprcano casa | li fijji s ccme li
tutte la vnno e nnissuno la pijja (detto firi: prsto sammalano, prsto ripj-
di chi rimane zitella) || prov: chi ccha jano | smo tutte fijje de Ddio. 2. bam-
na ~, llaffuga; chi nha ttante, llallca bino: n ~ de sttottanne | sta gguard,
| chi ha ccnto fijje, llallga; chi nnha s ffijjacce, non badarci, sono monelli |
una, llaffga. 2. bambina: cha na ~ de ste fijje ggi ppe strada me fanno ngojj
tre anne || dim. fijjarlla, fijjtta | accr. | li piace de ru cme n ~ | nu st ff l
fijjna: ddiventata na ~, ben svilup- ~!, comportati da adulto! | quannera-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
290

vamo fijje noe | pro ~, s ffatto male | filllo, s.m., frenulo, legamento della lin-
(d.) mal fijje llaggiuta santa Pupa || gua: stto la lngua cmo l ~ | m jje le
dim. fijjtto, fijjarllo: qua ffijjarlle dico quattro. mica ch l ~ io! che
mie, ccche dil babbo!, figlioli miei! | mmampedisce de parl.
all. a fijjar! || accr. fijjne, bambino ben filsa, s.f., attrezzo del fabbro.
sviluppato || pegg. fijjccio. filibbustiro, s.m., individuo equivoco.
fijjolame, s.m. coll., germogli di pianta, filice, agg., felice: anntte via ~ e ccun-
spec. del pomodoro: l ~ se scacchja. tnto || antrop., Felice.
fijjolanza, s.f., figliolanza. filicllo, felicllo, s.m., fettuccia di co-
fijjtto, s.m., 1. adolescente. 2. (fig.) uc- tone.
cellino: ha ccavato l nido col fijjtte | filicit, s.f., felicit.
creno l fijjtte cul cacchjne, guase filippa, s.f., 1. (gerg.) fame. 2. (gerg.)
da vlo. vento gelido.
fil, fel, v. tr., filare: la rbba da ~, o c- filipplla, sopr. m.
nepe o stppa che ssia, la facvono s fillandse, agg., finlandese.
ne la rcca || mdd. a la vcchja che ffi- filo, s.m., 1. fila dei fasci di canapa messa
lava, dalli la fava, dalli la fava! (da suc- nel maceratoio. 2. superficie formata dai
chiare in bocca per favorire la fasci di canapa messi a macerare. 3. ri-
salivazione) || filssela, v. intr. pron., fi- volo sottile di liquido: vne ggiusto n ~
larsela: se la filvemo || Forme: Ind. (rif. a vino che esce dal rubinetto della
pres. 6 flono | impf. 4 filvemo; 6 fil- botte). 4. (raro) filare || ~ (a), loc. avv.,
vono. in linea retta | ~ di bbarba (a), loc. avv.,
fila: f la ~ de Bbagnajja, si dice di un con filo molto tagliente (rif. allaffila-
gruppo di persone che passeggiano af- tura di una lama) || dim. filtto.
fiancate, occupando la strada in tutta la filobbusse, s.m., filobus.
sua larghezza || ~ (a), loc. avv., a) in fila: filoncino, s.m., pagnotta di pane di forma
li fijje uno ~ allaltro | llaridicva ffila bislunga, affusolata, del peso di mezzo
ffila, le ripeteva nello stesso ordine; b) kg.
di seguito: h ddormito nvre ~, snza filne1, s.m., filetto, gioco infant.
svejjamme mae; c) in successione: filne2, s.m., pagnotta di forma allungata
dppo tre nnbbie ~, pive smpre. del peso di 1 kg.: pe ppiacre, dteme
filagna, felagna, s.f., 1. palo longitudinale m p n ~ de pane bbianco bbllo ctto!
del filare. 2. palo longitudinale o tra- filsefe, s.m. pl., (raro, lett.) filosofi.
sversale della pergola. 3. filare di viti || filosoma, fisonoma, s.f., fisionomia: lu
accr. filagnne. riconscio da la ~ ch l zu cuggino.
filancicso, agg., filamentoso, di carne. filosomista, s.m., fisionomista.
filato (de), loc. avv., direttamente: dppo filumna, antrop., Filomena.
la scla, curre ~ a ccasa. filusufia, fisolofa, s.f., (citt.) filosofia.
filatra, s.f., filatrice. fimminccia: femminccia.
filatro, s.m., locale dove si facevano le fina (raro): nfino.
funi: l patrne del ~ provedva a ccom- finamm, cong., finora.
pr sta cnepe, la facva pettin, le fu- finanta, finante, finnte, infinnte, prep.,
nare ce facvono le crde. fino a: finnta la salita || avv., persino.
Vocabolario
291

finante: finanta. fintne, s.m., ipocrita.


finarmnte: fenarmnte. ficca, s.f., (ant.) panna montata.
finch: fench. fiocc, v. intr. impers., 1. nevicare: che
findecnte (in), loc. avv., alla finfine. ddiche, fioccar? | ha ffioccato stantte
findefrro, s.m., filo di ferro. || prov.: quanno ficca, la mjje col ma-
fine (a la), fine (al), loc. avv., infine. rito sappalltta. 2. (fig., scherz.) inca-
fine (al): fine (a la). nutire: cha ffioccato (di persona dai
fine: nfino. capelli bianchi).
finnte: finanta. ficco: co le ficche, loc. avv., con i fioc-
finstra: fenstra. chi: cha ffatto na cna ~, squisita.
finestrne, s.m., grande apertura al piano finna, s.f., fionda.
superiore del magazzino, attraverso la fionnasse, v. rifl., avventarsi.
quale si introducono i sacchi di cereali fir dnto, s.m., grasso di cotenna di ma-
issati dalla strada con la carrucola. iale raschiata, mescolato a farina, che si
fin: fen. metteva sul foruncolo o su una parte in-
finimnto, s.m., ornamento, parure: l ~ fetta.
dro de la spsa ncra ce llha || fini- fioraro, s.m., fioraio.
mnte, s.m. pl., finimenti. firdo, sopr.
finimnno, s.m., finimondo: e ccharriva fire, s.m., 1. fiore: ~ de li mrte, crisan-
l ~? temo | llrbere stanno n ~ | sta vita va
finito, agg., sfinito, esausto. n ~, fiorisce || prov.: n ~ n csta n qua-
fino, agg., 1. sottile: ha ccrmpo na stffa trino, ma no sta bbne man tutte. 2.
fina fina pe ffacce l vistito || dim. fina- parte migliore del tiglio della canapa: ~
rllo, piuttosto sottile. 2. elegante: s de cnepe. 3. fior di farina || fire, pl.,
mmsso le scarpe fine di la fsta | llar- fioretta del vino: ce fanno le ~, s le ~
tiste, li scarpe fine si li mittveno a li ppi bbrutte de tutte.
fste | sta ~!, (antifr.) stai fresco, sei ca- fiorentina: fiurintina.
pitato male. 3. acuto, perspicace: ffino fior, v. intr., fiorire: ce fiorsceno | chi lo
cme n vlo de ciplla. 4. delicato, raf- sa qquanno fiorisciar | (d.) m ffiorisce
finato || avv., a): nfino; b) in modo l zarapllo!, troppo tardi ormai ||
corretto, in lingua nazionale: volva Forme: P. pass. fiurito.
parl ffino, in punta di forchetta. fiorita, s.f., 1. fioritura: la capomilla
finocchjlla, s.f., finocchio selvatico sariccjje m pina ~. 2. strato superfi-
(Foeniculum vulgare Mill.). ciale del latte bollito: la ~ veniva spra
finmeno, s.m., fenomeno. spra prima de la rictta.
finso, agg., 1. schifiltoso. 2. piagnuco- fiorne, agg., migliore, scelto, detto di
loso. frutta o verdure: l fico ~ | le ~ s le pa-
fintanto, avv., frattanto. tate pi bblle, che sse mttono spra,
fintara, fintera, s.f., finzione, falsit. quanno se vnnono al mercato.
fintera: fintara. fiott, v. intr., 1. lamentarsi, lagnarsi: ma
finto, agg., 1. finto: nun sta ff l ~ tnto! quanto fitte! 2. sospirare profonda-
2. di salsa cucinata senza carne per con- mente, rantolare. 3. gemere di piacere.
dire pasta: sugo ~. fitto, s.m., 1. flusso di liquido. 2. la-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
292

mento: (d. scherz.) l ~ llbbero!, fitta, s.f., 1. colpo con cui si conficca nel
ciascuno libero di lamentarsi | (d.) alza terreno la parte di ferro larga e piatta
l pcchjo e ff lu ~, vne l patrne cul della vanga. 2. taglio del terreno effet-
barlzzo (attribuito al bracciante). 3. tuato in profondit con un colpo di
mugolio di piacere. vanga. 3. quantit di terra che pu con-
fiottne, s.m., chi si lamenta sempre. tenere una vanga piantata fino al van-
firita, s.f., ferita: s ffatto na ~ fnna su gile: na ~ de vanga | la ~ mrta, ultima
la mano. terra scavata e lasciata sul fondo della
firito, agg., ferito. fossa per piantarvi i maglioli: llrtima
firmajjo, fermajjo, s.m., fermaglio. ~, la ~ mrta rimanva stto.
firme, s.m., film || dim. firmtto | accr. fir- fitteffonnato, avv., velocemente, rapida-
mne | dispr. firmccio. mente.
firmino, s.m., (rec.) ripresa cinematogra- fitto, agg., 1. folto: m vvenuto ~ l grano
fica: mal pranzo di la spsa hanno fatto stanno | cha le caplle bblle fitte. 2.
n ~ co la cineprsa. denso: sta minstra ad ffitta na massa,
fischj, fisti, v. intr., 1. fischiare: te f- raggrumata || avv., 1. fittamente: smena
schjono llorcchje, prlono male de t ~! | nel cllo a la cnepe toccava dalle
(cred. pop.). 2. chiamare con un fischio. ggi ppi ffitto (rif. alla scotolatura) | le
fschjo, fstio, s.m., fischio: fschjo a la campane sneno ~ ~ ch ffsta. 2. ve-
pecorara, fischio prolungato emesso in- locemente: parla ~ ~, in maniera in-
filando indice e medio delle mani ai lati tensa, senza sosta | aricuminci a
della bocca tra i denti | falli n ~!, chia- bbiastim ~ ~.
malo! | abbasta che mme fae n ~ e fitto (a), loc. avv., in affitto: pijj llrto ~
vvngo s | se capimo a ffschjo ne, | llh ddato ~ pi ddu anne.
cintendiamo | (d.) pijj ffischi pe ffia- fittccia, fettccia, s.f., 1. fettuccia di
schi, fraintendere. stoffa. 2. rotella metrica da geometra. 3.
fischjtto, s.m., adolescente. nastro del cappello.
fiscolaro, s.m., fabbricante di fiscoli. fittume, s.m., 1. calca di persone: co ttutto
fscolo: gni ~ se mettva na ma caz- qul ~ de cristiane, n ze passava. 2. ve-
zla dacqua, p se rimboccava co la getazione folta.
cincia nel mastellne, d lljjo se ca- fiurintina, fiorintina, agg., fiorentina:
pava a mmano co la fjja. prta ~ (porta civica che immette sulla
fseco, s.m., fisico: cha n ~ de frro l Cassia in direzione di Firenze).
compare. flitte, s.m., flit, liquido insetticida: dppo
fisolofa: filusufa. la gurra se dava l ~.
fisonoma: filosoma. flussine, s.f., congiuntivite.
fiss, v. tr., fissare: lu fissnno. foc, v. tr., 1. incendiare. 2. abbruciac-
fisso: sso areman ffisso cme nalcco a chiare in superficie: se focvone
ssent. bbasta. pura mmttela bbagno
fisti: fischj. nellacqua ramata dice che jje facva
fistino, s.m., festino. bbno (rif. alla punta dei pali principali
fstio: fischjo. del vigneto, prima di ficcarli in terra).
fisura: fesura. focarne: focne.
Vocabolario
293

focata, s.f., fuoco vivace: na ~ sarbbe na danzalata, un piatto dinsalata | te la f


bbracciata de lgna, pe rriscallasse. ss ne na ~ de rosmarino! (iron., per ne-
focteco, s.m., (arc.) imposta comunale di gare una richiesta) || fjje de la Ma-
famiglia. dnna, balsamita (Balsamita major
fochista, s.m., operaio responsabile del- Desf.), pianta spontanea dalle foglie lar-
lalimentazione del fuoco sotto la cal- ghe e profumate (si tenevano in casa per
daia o del carburante nelle antiche profumare lambiente e si spandevano
macchine trebbiatrici, di cui regolava la sulle strade nellinfiorata) || dim. fojjtta
pressione. | pegg. fojjccia | fojjcce, foglie che la
focilata, s.f., fucilata: le prsena ffoci- lattuga getta alla base. 2. mestolo di
late. rame largo e piatto, con cui si monda
focile, s.m., fucile. lolio nel frantoio || s.f. coll., 1. fogliame
fco, s.m., fuoco: a la sra tutte ntrno al di una pianta: la ~ dellulive | ann ff la
~ se stava | d ffco, bruciare | ha ~ (per foraggio). 2. brattee di granturco:
pprso ~ l cammino, si incendiato | la ~ sannava ff pel pajjccio o ppe
cha l ~ stto l culo, molto impaziente llettira | la ~ se mettva nel zaccne del
| v a ffco, sento gran calore | lo fa ltto, nel pajjccio.
mmor a ffco lnto, lo assilla | mtte ~, fojjame, s.m., fogliame.
aizzare | f ffco e ffiamme, far limpos- fojjano, oron., Fogliano: mnte ~.
sibile | ~ de Antantgno, erpete | acqua fojjata, s.f., (arc.) trappola, cava profonda
e ffco, (infant.) gioco || fche, s.m. pl., coperta da frasche.
spettacolo pirotecnico: riva dppo le ~, fojjtta, fujjtta, s.f., 1. misura di vetro da
giunge con grande ritardo || dim. foca- mezzo litro per vino. 2. mezzo litro di
rllo, focherllo. vino: prtece na ~ e ddu bbicchjre! |
focolaro, s.m., focolare (in senso pro- va ssap quante fojjtte bbve qullo ne
prio). na sra.
focne, focarne, s.m., braciere rotondo fjjo, s.m., foglio || dim. fojjtto || pegg.
di terracotta. fojjccio.
focre, s.m., bruciore: me snto n ~ de flaca, s.f., folaga (Fulica atra L.).
stmmoco. folina, fulina, s.f., 1. fuliggine del camino:
focso, agg., 1. che procura bruciore di la fulina portava providnza, n ze le-
stomaco: magna tutta rbba focsa vava (cred. pop.). 2. ragnatela: lev le
pure destate. 2. caloroso, di chi non ha fuline co la canna.
freddo. fondara, fonnera, s.f., fonderia.
fdara, s.f., fodera. fnfo, agg., 1. di frutto troppo molle. 2.
fodarlla, fodertta, s.f., federa esterna (fig.) di individuo senza carattere, fatuo,
del cuscino. soltanto di bella presenza.
fodertta: fodarlla. fongara, s.f., zona ricca di funghi.
fdoro, s.m., fodero. fongarlo, fungarlo, s.m., raccoglitore
fjja, s.f., 1. foglia: trma cme na ~ | nun di funghi.
ze mve ~ gge, non tira un alito di fongatura, s.f., 1. epoca in cui crescono i
vento | chae du fjje de bbasleco da funghi. 2. raccolta dei funghi.
prestamme? | pe ccna f ddu fjje fngo, s.m., 1. fungo: raccjje l fnghe |
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
294

ann a ffnghe, andare in cerca di fun- caff. 5. parte pi riposta: fin ne n ~ de


ghi | ~ bbno, commestibile | fongccio, galra || agg., profondo: mittiva paura
fungo velenoso | mdd. fa le nzze co le da quantra ~ | m pzzo ~ dice mtre
fnghe, si dice di chi vuole avere molto | ra ntte fnna ancra || ~ (a), loc.
senza spendere troppo || prov.: le fnghe avv., a fondo: d ~, esaurire | da cima
s le scurrgge de la trra. 2. escre- ~, loc. avv., a) per intero; b) completa-
scenza sulla corteccia del tronco di ca- mente | n fonnin ~, loc. avv., alla fin
stagno. fine, tutto sommato.
fngole, sopr. m. fonnovalle, s.m., fondovalle.
fonn, v. tr., fondare: va fonnato n gior- fontanaro, funtanaro, s.m., fontaniere:
nale. faciva l ~ pil commune.
fonnacctto, s.m., avanzo di pietanza: s fontanlla, funtanlla, s.f., 1. rubinetto:
rreg, chi lu fa stu ~?, chi vuole man- cullacqua di la ~ lu spign ssbbeto, lo
giarlo? | tutte l fonnacctte msse as- spensi (rif. ad incendio). 2. colonnina
sime se magnvono. stradale a pulsante distributrice di acqua
fonnccio, s.m., feccia. potabile. 3. fonte in campagna.
fonnamnto, s.m., fondamento: stanna fontanile, funtanile, s.m., abbeveratoio ||
ff le fonnamnte || Forme: pl. le fonna- dim. fontaniltto | dispr. funtanilccio.
mnta, le fonnamnte. fonzine: funzine.
fonnarijja, s.f., fondiglio di liquido denso fra1, fre, fri, avv., fuori: ra tutta
e torbido: c rrimasta la ~. ggnte venuta da fra, immigrata | d
fonnatre, s.m., fondatore. ffra llcchje (di albero che mette le
fnne, v. tr., fondere. gemme) | ra collcchje de fra, spor-
fonnlle, funnlle, s.m. pl., fondelli: l ~ genti | te chjudo de fra de casa, se rrive
mal carzne | pijj uno pe li ~, beffarsi tarde | stvono ll dde ~ a ccont li
di qualcuno. ggnte che ppassvono (allesterno del
fonnera: fondara. negozio) | l fsso d ddi fra, straripa |
fonnzza, s.f., profondit. s ppste fr di mano, luoghi isolati |
fnno, s.m., 1. fondo: ~ de la tina | l ~ del magn n frutto fri staggine | tir
fsso, il letto | li rdiche di ~, le pi pro- ffra, estrarre | d ddi fra, d dde stm-
fonde | e cchi sse snza ~?, insaziabile mico, vomitare | fr de cojj!, fuori dai
| n ~ al mare | se n zae nut, vae a ffnno piedi! | fr de prta sam Pitro | fr di la
| quanno che ccra n ragazztto chan- finstra | de fianco a li scaline fr di
cra a sfonnell no ra bbele, li se fa- casa | al di fra, allesterno | bbutta n
cva bbatte r ~ avante, col cardinale, fra, strapiomba | n carrtto fra duso,
cos qqullo che vvenivappresso fate- disusato | fu aridtto fra duso, inser-
cava de mno (rif. al lavoro di scavo su- vibile | dde fri, forestiero | chja-
perficiale effettuato da un principiante). masse fri, dichiararsi vincitore,
2. avvallamento, depressione nel ter- assieme al proprio compagno, gettando
reno. 3. appezzamento agricolo: sso le carte sul tavolo prima ancora della
ad ppatrne del ~. 4. fondiglio di li- fine del gioco del tressette: fri me
quido: c rrimasto ggiusto n ~ de bbot- chjamo! | ~ me chjamo, se io f ddanno
tijja | sto vino lassa m p de ~ | fnne de (giocando a bocce, prima di tirare, te-
Vocabolario
295

mendo di togliere il punto) | m psce forcinlla, s.f., 1. forcellina per capelli. 2.


fr dacqua. sterno del pollo. 3. freccia del carro
fra2, s.f., campagna: s arzato prsto agricolo. 4. cocca della gruccia, in cui
pann ggi ma la ~, andare gi in cam- si pone lestremit del magliolo per in-
pagna a lavorare | aritrna da la ~ terrarlo.
stracco mrto || avv., in campagna: l mi frco, s.m., spanna; misura lineare di
marito ito ~, andato a lavorare in circa 25 cm. (pari alla distanza che va
campagna. dalla punta del pollice a quella dellin-
forstico: forsteco. dice divaricati nella mano distesa).
forastiro, furastiro, furestiro, furi- frcola, s.f., forfecchia (Forficula auri-
stiro, s.m., forestiero: l forastire nun cularia L.), insetto con corpo nero al-
z mmjjo de qulle de qqui | ann ffo- lungato, che termina posteriormente in
rastiro, andare fuori sede || agg., 1. pro- due pinze.
veniente da altra localit. 2. che abita in forcne, s.m., forca fienaia di legno a 3 o
altra localit. 4 rebbi.
foratino, s.m., mattone a tre fori di pic- forcrre, s.m., (citt.) folclore.
cole dimensioni. fordra, agg., straordinario: quattrra de
forato, s.m., mattone a sei fori. lavro ~.
foratne, s.m., laterizio a otto o dieci fori. fre: fra1.
forava: foriva. forelgge, s.m., fuorilegge.
frbece, frbice, s.f. pl., forbici: ~ da po- foremano, forimano, avv., fuor di mano:
tatre, cesoie per potare | ~ pe ccaros, rsta foremano, si trova in luogo isolato
cesoie da tosa | ce vnno le ~ da sta- | mica sta qqui, bbita forimano, lon-
gnaro, pe ttajj la lamira, cesoie per tano.
tagliare metalli || dim. forbictte, forbi- forsteco, forstico, forstico, s.m., (raro)
cina da unghie || accr. forbicine. forestiero || agg., 1. selvatico. 2. scorbu-
frbice: frbece. tico, scontroso: ad n cristiano ~, chi
forbictta, furbictta, s.f., forfecchia pparla pco. 3. proveniente da altra lo-
(Forficula auricularia L.), insetto con calit.
corpo nero allungato, che termina po- forstico: forsteco.
steriormente in due pinze. forsto, s.m., forestiero.
forch, cong., fuorch. forf (a), furf (a), loc. avv., calcolando
forcina, furcina, s.f., 1. forca a due rebbi, ad occhio, senza pesare o misurare.
palmola: ~ da fino. 2. ramo forcuto a frfora, s.f., (gerg.) miseria: cha na gran
tre rebbi, per follare la vinaccia nel tino: ~, in grande miseria.
sappozzava co na ~ de lgno a ttre forforso, agg., (gerg.) povero.
ccrna. 3. forca a tre rebbi: la ~ de fri: fra1.
frro, pe nfil le fascine nel frno e foribbusta, s.m., (rec.) fuoribusta, com-
mmvele. 4. ramo o tronco biforcuto: na penso non rientrante nella regolare
filagna a ffurcina | se mtte na ~ stta busta paga del lavoratore dipendente e
li rami qulli ppi ccrichi, sinn se sottratta quindi alle norme previdenziali
scsciono (rif. ad un puntello di albero e fiscali.
da frutto). foriggico, s.m., fuori gioco.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
296

forimano: foremano. fornllo, s.m., mucchio di scarti di legna,


foriscito: foruscito. coperto da zolle, che sincendia in cam-
forisrie, s.f., fuoriserie. pagna.
foriva, forava, avv., 1. di altra prove- forntto, s.m., loculo cimiteriale.
nienza: n regazzo ~ | na cristiana de ~, fornicolare, s.f., funicolare.
una donna forestiera | vvenuto da ~ | la frno, s.m., 1. quantit di pane cotto in
ggnte de ~ m p ddivrza da ne e una volta, infornata: l primo ~ de pane
cce se fa ppca paranza. 2. in altra lo- ra prnto a le cnque | quante frne co-
calit: l fijjo sta ~. cte domane? 2. (fig.) bocca enorme.
frma, s.f., 1. fossa per lo scolo delle forncolo, frncolo, frncolo, frngolo,
acque. 2. zanella, cunetta a lato della s.m., foruncolo: n frncolo cco (senza
strada: currva, ito a ffen ma la ~. 3. la macchiolina giallastra).
fossa longitudinale in cui si piantano fororrio, avv., fuori orario: ~ mica ce lo
viti: prima se facveno le frme, per trve l dottre.
prima cosa si dissodava il terreno, sca- frte, s.m., sapore acido del vino: pijj
vando le fosse. 4. canale di irrigazione || dde ~, inacidirsi || agg., 1. di terreno
dim. formtta | accr. formne. ricco di sostanze nutrienti. 2. rigoglioso.
formarlo, s.m., operaio che scava fosse. 3. di elevata gradazione alcolica: ma
formedbbele, agg., (citt.) formidabile. sso li vne smpre ~ l vino | acto ~,
formlla, s.f., sovrosso della corona nei piccante || avv., molto: ci llha ffrte cu
piedi del cavallo: la ~ vne ne le zzc- mm, molto irritato nei miei riguardi |
chele. la ~ cu la trementina se cura. lo p d ffrte, puoi ben affermarlo || ~!,
formenante: fulminante. inter., espr. con cui si incita qualcuno a
formicarlla: formichlla. picchiare rudemente oppure si invita il
formicaro, furmicaro, s.m., 1. formicaio. compagno di gioco a superare la carta
2. (fig.) moltitudine di persone in movi- dellavversario.
mento. fortzza, s.f., toppa di rinforzo cucita su
formichlla, formicarlla, furmichlla, un indumento.
s.f., intorpidimento, perdita di sensibi- fortonatamnte, avv., fortunatamente.
lit in un arto. foruscito, foriscito, s.m., fuoruscito, bri-
formcola, s.f., formica. gante.
frmo, p. pass. di form, formato. frza: frze de stmmoco, conati di vo-
fornace (li), microtop. mito | ~ (pe), loc. avv., naturalmente,
fornaclla, s.f., 1. fuoco acceso sul campo ovviamente: ~ llmo viste | f na csa
con erbe infestanti. 2. cenere ricavata ~ o pper amre, per costrizione o per li-
dal fuoco acceso sul campo: la ~ facva bera scelta | a ffrza de dajje, ci la fce,
bbno pel grano (era sparsa come ferti- con molto sforzo || prov.: le cse pe
lizzante). ffrza nun vnnero mae bbne | ~ e cco-
fornaciaro, s.m., fornaciaio. rggio, che ddppaprile vne mggio
fornara, furnara, s.f., fornaia, che cuoce || inter., animo!, suvvia!, ors!: ~, reg!
il pane per conto terzi: creno pa- frze, avv., forse || ~ (snza), loc. avv., si-
rcchje de fornare. curamente: ve lo vnne ~, si lo volte.
fornaro, s.m., fornaio || dim. fornartto. foscajja, s.f., foschia.
Vocabolario
297

foscellne: fuscellne. fraccazzo, s.m., 1. individuo presuntuoso:


fsco, agg., burbero. li pare dssa ~, si crede chi sa chi. 2.
fssa sttica, s.f., fossa asettica. (iron.) nessuno: e cchi lo fa? ~! | f l
fossitllo, fossitllo, s.m., rigagnolo. guadagno de ~, un guadagno misero.
fostr, s.m., (rec.) fox-trot. fracche, s.m., frac.
ftte, v. tr., (triv.) fottere: qulla se fa fracccio, s.m., (iron.) nessuno: ~ di Cam-
fftte | (imprec.) vatte a ff fftte! | pagnano | ~ de Velltre.
mann a ffasse ~, mandare allinferno || frceco, frcico, frcio, frdecio, agg., 1
fttesene, v. intr. pron., infischiarsene, marcio, guasto: na puzza dva frace se
non curarsi. sentiva (rif. alle sorgenti di acqua sulfu-
fotto, s.m., pigiapigia. rea) | f llcchje da pscio ~, f llc-
fottograf, v. tr., fotografare. chje frace, fare gli occhi languidi. 2.
fottografia, futtografa, s.f., fotografia. cariato: cha ttutte l dnte frace. 3. in-
fottogrfico, agg., fotografico. triso dacqua, fradicio: ad mbreaco ~ |
fottgrafo, fottgrifo, futtfreco, s.m., fo- ad mmllo frcio cme m purcino. 4.
tografo. inguaribile: malata frcica, malata cro-
fottgrifo: fottgrafo. nica.
fottunzaccccia, futtutonzaccccia, s.m., fracegasse: fracicasse (vd. fracic).
(dispr.) imbroglione: adra n ~ di qulle fraciasse: fracicasse (vd. fracic).
cu la matrquela | n ~ di prima riga, di fracic, infracic, nfracig, v. tr., infradi-
primo rango. ciare || fracegasse, fraciasse, fracicasse,
fottutonculo, futtutonculo, s.m., furbone: fradiciasse, nfradeciasse, nfradiciasse,
ha studiato mal libbro dil ~. v. intr. pron., 1. marcire: se s nfradi-
fra: nfra. ciate le rdiche | se nfrdecia drnto
frbbeca, fbbrica, frbbica, s.f., 1. fab- strbero. 2. inzupparsi: s nfracigato
bricato in costruzione. 2. edificio. 3. cme m purcino.
opificio: le frbbeche n zi cunuscveno frcico: frceco.
de qulle tmpe || dim. frabbichtta || le fracicume, fracidume, fraciume, s.m.,
fbbriche, via de le fbbriche, odon. fradiciume, parte marcia, marcio.
frabbec, fabbric, frabbic, v. tr., fab- fracidume: fracicume.
bricare: reno frabbecate tutta mmano frcio: frceco.
|| Forme: Ind. pres. 6 frbbicheno | impf. fraciume: fracicume.
6 frabbicveno | perf. 6 frabbecrno, fracsce, s.m., 1. parte interna delle cosce
frabbicnno | fut. 1 frabbicar. della vaccina. 2. variet di coito extra-
frbbica: frbbeca. vaginale.
frabbic: frabbec. frdecio: frceco.
frabbicato, fabbrecato, s.m., fabbricato. fradiciasse: fracicasse (vd. fracic).
frabbo, s.m., fabbro. frggele, agg., fragile.
fracap, v. tr., fraintendere. fraggell, v. tr., 1. flagellare. 2. massa-
fraccvolo, s.m., 1. (euf.) individuo pre- crare.
suntuoso. 2. (iron.) nessuno. fraggllo, s.m., flagello.
fraccazztta, s.m., (iron.) nessuno: ~ da fragne, nellespr.: tra ffrgne e ffragne,
Bbagnora lu fa. tra una cosa e laltra (vd. frgna).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
298

framo: frammo. frssono, s.m., frassino comune (Fraxi-


frammnte: ntramnte. nus excelsior L.).
frammo, framo, inframo, nfra- frastno, s.m., rumore intenso e confuso.
mo, prep., tra: ~ a li ggnte che n ze fratazzo, s.m., frettazzo; tavoletta rettan-
consciono se sta mmale | stava ~ mal golare di legno, con manico, usata dal
bignze arivortate. muratore per stendere e lisciare la malta
framp, avv., fra poco. o per coprire eventuali buchi sul muro.
franctta, s.f., frangetta, acconciatura dei frate, s.m., 1. membro di ordine religioso
capelli. (spec. mendicante): (all.) zi fr! | ~ cer-
frncia, s.f., frangia: la mi nnna civa le catre, frate questuante: le ~ venvono
sciuttamane co le france. sullara | ~ torzne, frate converso |
franco, s.m., soldo: va n giro snza n ~. mdd. vanno a ddue a ddue cme l ~ |
franconata, s.f., spacconata. (d.) st cul ~ e zzappo llrto, non mi
francne, s.m., spaccone, vantone: n ~, immischio || dim. fratarllo | accr. fra-
se snte tutto lue. tne, fratzzo | pegg. fratccio. 2. (fig.,
franlla, fanlla, s.f., flanella. infant.) bocciolo del papavero con pe-
frangullo, frangullo, frengullo1, s.m., tali color rosso, prossimo allo sbocciare
1. fringuello (Fringilla coelebs L.) || (n. derivato da un procedimento anto-
prov.: mjjo n ~ n tasca, che n trdo su mantico, scaduto a gioco infant., sul
la frasca. 2. (infant.) pne || dim. frin- sesso del nascituro).
guelltto. fratllo, s.m., 1. fratello: fratellccio,
frappijja, s.m., scroccone. (vezz.) fratello minore | quante fratlle
frasca, s.f., 1. fronda: na ~ darbre. 2. s? | smo tre ffratlle e na sorlla | s
fronda fresca, posta sulla strada per se- ffratlle da latte, che hanno preso il latte
gnalare lavvio di una nuova botte dalla stessa donna | mdd. jjele va! ttre
presso la cantina del produttore: mtta ffratlle, ammazzrno n rgono (di per-
la ~, iniziare la vendita del vino dei pro- sone inseparabili) | (all.) frat, snte m
pri fondi. 3. locale in cui si vende vino p!, amico, ascolta un attimo! || prov.:
dei propri fondi. 4. (fig.) n. sostitutivo fratlle, cortlle. 2. membro di confra-
per il sost. bambino: nun ze parla, che ternita, confratello.
cce s le frasche, ci sono bambini che fratera, s.f., convento di frati.
ascoltano. fratina (a la), loc. avv., alla foggia dei
frascarlla, fraschtta2, s.f., (fig.) ragazza frati: s ttajjato l caplle ~, tutta para
leggera. para ntrno.
frascarlle, s.m. pl., pasta fatta in casa, fratino, s.m., fratina, tipo di tavolo da
confezionata spargendo acqua sopra convento.
uno strato di farina di grano e racco- fratta, s.f., siepe: ~ viva, siepe naturale:
gliendo i grumi, che vengono cotti in c la ~ viva, vrde, de rghe | ~ mrta,
acqua o brodo bollente e poi conditi. siepe formata con fasci di rami spinosi,
fraschtta1, s.f., locale in cui si vende artificiale | fratte mrte, de spine || ann
vino dei propri fondi. a ffratte, ad amoreggiare in luogo ap-
fraschtta2: frascarlla. partato || ~ ~, avv., rasente || dim. fratta-
frassinto, s.m., variet di grano tenero. rlla | accr. frattne.
Vocabolario
299

frattajje, s.f. pl., frattaglie, interiora di che ffrddo.


animali. freddura, s.f., freddo intenso, solo nel
frattarlo, s.m., operaio che curava le prov.. santAntgno di la gran ~, sa Llo-
siepi: cra l ~ appsta chi cci penzava. rnzo di la gran callura, lluna e llaltra
frattitta, s.m., (scherz.) nessuno: ~ de pco dura.
Campagnano | ~ n carila. frga (na): frgo (n).
frattne, s.m., 1. cespuglio folto. 2. siepe freg, v. tr., 1. ingannare: s rimasto fre-
incolta. gato | te frga stto stto, te fa l bllo e
frudo, s.m., 1. frodo. 2. flagrante: lo piz- l bellino e pp te frga | mdd. si fregato
zic n ~, lo colse in flagrante. tu e l mdeco di Chia! | mdd. si fregato
fruto, s.m., flauto. tu e l curato de le Farine! | (d.) n ze
frvela1, frvola, s.f., fragola (Fragaria frga l zantaro!, non si inganna chi ha
vesca L.) || Forme: pl. frvele. esperienza || prov.: chi vva ppe ffreg,
frvela2, s.f., (raro) favola: chi ddicte? rsta fregato | se vv ~ l dzzio, paga l
chi ssia na ~? dzzio | gn gn, frga Cristo e ndo-
frvola: frvela1. min. 2. rubare: fanna cchi ffrga de
frazzionclla, s.f., frazione minore di un ppi || fregssene, v. intr. pron., infi-
Comune. schiarsene, non curarsi: jje frga pco
frazzumajja, s.f., accozzaglia. dellartre | chi sse ne frga! | ma che cce
frbbe, fvre, frva, frve, s.f., febbre: frga ma nnue? || frghete!, inter., acci-
cha na ~ da cavallo | ~ martse, bru- denti! || Forme: Ind. pres. 6 frgheno |
cellosi | pijj la ~, controllare la tempe- fut. 2 fregarae | P. pass. fregato, (raro)
ratura con il termometro | mdd. avcce fregnto | Ger. freganno.
la fvre magnarlla, (scherz.) grande fregafrga, s.m., ruberia: ttutto n ~ gge
appetito || accr. frebbne. mal mnno.
frecant, fregant, fricand, frigant, fregant: frecant.
s.m., 1. miscuglio mal riuscito. 2. (fig.) fregarccia, agg., (gerg.) di donna leg-
confusione, caos: m bl ~ co la ci- gera e compiacente.
plla, un vero caos. fregarccio, s.m., 1. ladruncolo. 2. con-
frccia, s.m., lanciasassi. fusione, caos. 3. ruberia. 4. inganno,
frecciata, s.f., sassata scagliata con un sotterfugio.
lanciasassi. fregarino, freghino, s.m., ladruncolo.
frcciolo: frccelo2. fregatccio, s.m., ruberia.
freddano, idron. freggiata, agg., dal contorno ondulato, di
freddasse, v. intr. pron., far abbassare la foglia.
temperatura del corpo: tcca ~ m p, freghino: fregarino.
prima dusc ffri accallato | freddato, frgna, s.f., 1. (triv.) vulva: (gerg.)
divenuto freddo. bbrutto muso de ~ (insulto) | cha la ~
frddo: se mre dal ~ | le frdde de na de travrzo stamane, di pessimo
vrta | mdd. li v ff ccrde che Ccristo umore | e cchad, la ~ de la srva?
mmrto de ~, vuole ingannarlo || prov.: (detto quando tutti toccano una cosa) |
frdde ffame, fanno esc l lupo da le pare che ccha la ~ ma le mano (di per-
tane || agg., irrigidito, di morto: bbllo sona goffa) | ndo llh dda mtte?
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
300

mttela n ~! | (triv.) n ~!, al diavolo. 2. fres, v. tr., lavorare il terreno con la zap-
cosa: na ~ che n ce se crde | num mra patrice meccanica.
mae succssa na ~ smmele | avcce pi fresata, s.f., lavoro fatto con la zappatrice
ffrgne che qquatrine, grilli per la testa meccanica.
| quante frgne crca!, quante pretese ha frsca, s.f., 1. (euf.) vulva. 2. (euf.) cosa:
| tra ffrgne e ffragne mo fatto ntte, na ~ smmele || ~!, inter., (euf.) caspita!:
tra una cosa e laltra | lssolo st, h ffrsca Bbtta! | ~ nnna! | la ~ nza-
chgge cha le frgne, ha i nervi tesi. latina! || frsche, s.f. pl., (euf.) nervosi-
3. (fig.) storia: mica ve raccnto frgne smo: av le ~ | me fanno crte frsche
| mica frgne! || saranno frgne! (per ne- gge, oggi sono nervoso || le frsche!,
gare) | ~!, inter., caspita! | ~, nnna! inter., (euf.) caspita!
fregnccia, s.f., 1. sciocchezza, stupidag- frescccia, s.f., (euf.) sciocchezza, stupi-
gine, frottola: raccontvono m p de daggine, frottola.
fregnacce || dim. fregnacctta. 2. mac- freschino, s.m., puzzo di carne non ben
chia || fregnacce, s.f. pl., frittelle salata, che assume consistenza floscia e
alluovo, condite con formaggio peco- comincia a putrefare: sto prosciutto ha
rino, confezionate durante il carnevale pprso de ~.
|| fregnacce!, inter., sciocchezze! frsco1, s.m., (euf.) tizio.
fregnacciaro, s.m., fandoniere. frsco2: st ffrsco, esser capitato male.
fregnacciata, s.f., sciocchezza, stupidag- frescucllo, s.m., (scherz.) temperatura
gine, frottola. piuttosto fresca.
fregntto, s.m., (dispr.) individuo di bassa frescume, s.m., erba fresca da foraggio.
statura. frva: frbbe.
frgno, s.m., tizio: lu consce qul ~? | n frve: frbbe.
~ bbuffo, un tipo strano. frzza: frzzia.
fregnne, s.m., minchione. frezzata, s.f., colpo di freccia o di lancia-
frgo (n), frga (na), loc. avv., in grande sassi: llha cchjappato co na ~ sul capo,
misura, in gran quantit: rricco ~ || jjha ffatto m mrco.
accr. n fregccio. frzzia, frzza, s.f., 1. freccia. 2. fionda,
frgole, s.f. pl., nervosismo. lanciasassi.
fregnto, p. pass. di freg, (euf.) fregato, fricand: frecant.
solo in: sia ~ cullnto! frccelo1, frcciolo1, sfrzzolo, s.m., cic-
frlleca, inter., (euf.) caspita!: h la ~! ciolo, residuo dello strutto: la pizza col
frlleche: frlliche. frccele.
frlliche, frlleche, s.m. pl., 1. fronzoli. 2. frccelo2, frcciolo, frcciolo2, s.m., mi-
(euf.) nervosismo: avcce le ~. 3. pre- nima quantit, pochino: ce mtta n ~
tese. 4. capricci. djjo || dim. friccioltto.
frngia, inter., (euf.) caspita! frcciolo1: frccelo1.
frengullo1: frangullo. frcciolo2: frccelo2.
frengullo2, s.m., ragazzino. friciarllo, s.m., (infant.) gioco fatto con
frsa, s.f., erpice a disco o a denti trainato le noci.
da trattore; zappatrice meccanica a frigant: frecant.
zappe rotanti. frigge, v. tr., friggere || mdd. frigge l p-
Vocabolario
301

scio e gguard l gatto, stare allerta || v. frizzarllo, frizziarllo, agg., frizzantino.


intr., 1. bruciare, di ferita. 2. scoppiet- frizziante, agg., frizzante.
tare (di ferro incandescente immerso in frizziarllo: frizzarllo.
acqua): l frro nfocato frigge. 3. cigo- frce1, agg., feroce.
lare, di legno verde che arde || Ind. pres. frce2, s.f. pl., 1. froge di animale. 2. na-
4 friggmo; 6 frggiono. rici: le ~ del naso.
friggid, s.m., (rec.) frigorifero. froceggi, v. intr., mostrare tendenze
friggitccio, s.m., olio di scarto, residuo omosessuali.
della frittura. froctta, s.f., nasiera, morsetta di ferro,
frio (a), frio (da), loc. avv., a tramontana: che si applica nelle froge delle vacche e
vvrto a ffrio, esposto a nord. dei buoi.
frio (da): frio (a). frociggine, s.f., effeminatezza.
friquentatre, s.m., (citt.) frequentatore, frcio, s.m., omosessuale: me preno di-
avventore. ventate tutte frce || dim. froctto | accr.
friscura, s.f., temperatura fresca frocine | pegg. frociccio.
allombra: se godmo sta ~. frocine, s.m., individuo dalle grosse na-
frisiggllo, antrop., n. di un giocoliere rici.
medievale viterbese: (d.) mannggia frllo, frllo, agg., tenero, di pianta:
l ~! canna frlla.
frittata, s.f., 1. frittata: bbna na ~ co le frncolo: forncolo.
sarcicce! | na ~ co li zzccole, con pezzi frnna, s.f., 1. fronda di albero. 2. (coll.)
di lardo || dim. frittatlla: cce n vo a fogliame potato di olivo.
~, al tegame. 2. (fig.) pasticcio: a la fine fronnuto, agg., frondoso.
ha ffatto la ~ co qqulla rigazza, lha frnte1, prep., dinanzi: la parte chad
messa incinta. ffrnte de sto sito.
frittlla, s.f., 1. frittella, sorta di dolce frnte2: le tmpe del ~, allepoca del pas-
fritto: le frittlle de san Giusppe (frit- saggio del fronte bellico.
telle dolci di riso con cui si festeggia il frontino, s.m., colpo dato sulla fronte al-
19 marzo). 2. (fig.) macchia di unto: te trui con il palmo della mano.
s fatto na ~ su la camcia | cha l vistito frontista, s.m., (arc.) dirimpettaio.
pino de frittlle. fruccic, v. tr., rimestare.
frittellaro, s.m., 1. chi confeziona frit- frgola, s.f., 1. molinello, vortice di
telle. 2. chi ama mangiare frittelle. vento. 2. (fig.) fretta: cha la ~ n culo,
fritto, s.m., 1. visceri di animale macel- che ddimmine!
lato (polmone, cuore, fegato, milza). 2. frugulne, s.m., persona frettolosa.
fegato di animale o umano: te fa mma- frulla, s.f., (infant.) giocattolo costituito
gn l ~, ti fa rodere il fegato, ti fa di- da una castagna (o grosso bottone), in-
sperare. 3. (fig.) coraggio: avcce m filata in uno spago, che si fa girare ve-
plo de ~, osare | li ci voliva m pzzo locemente su se stessa.
di ~. frull, v. tr., 1. frullare. 2. gettare: ~ n
frittura, s.f., 1. minutaglia di pesce fritto. zasso | si rrtto, frllelo! 3. girare ve-
2. (fig., scherz.) gruppo di ragazze: locemente, roteare.
ttutta ~! frullne, s.m., 1. (scherz.) contrabbasso.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
302

2. pollone. 3. vaglio del molino ad ffatto ppijj l ~.


acqua. fujjtta: fojjtta.
frumolso, agg., (arc.) acneico, affetto da fulina: folina.
acne giovanile || prov.: a ddiecanne ~, fulminante, formenante, furmenante, fur-
a vventanne spso. minante, s.m., fiammifero: furminante
frncolo: forncolo. a zzppo, fiammifero di legno | spar n
frngolo: forncolo. ~, accendere un fiammifero || agg., che
fruscllo (raro): fuccllo. fulmina: na parlese ~.
frusi, personaggio immag.: (d.) man- fum, v. tr., fumare: me pare pure ggiu-
nggia ~ cu la commare! sto che ffmeno pure lro sti dnne | ~
frussine, s.f., 1. pianto. 2. flussione, con- la pippa | ~ li pmpine, i pampini secchi
giuntivite. || Forme: Ind. pres. 4 fumamo; 6 fmeno,
frusso, s.m., flussione, congiuntivite: fmono | impf. 6 fumveno | fut. 6 fu-
llha pprso l ~ mallcchje. maranno | Cong. pres. 6 fmeno | Ger.
frusta, s.f., 1. verga: mdd. ha fatto la ~ pil fumanno.
tu culo!, hai sbagliato di grosso. 2. (fig.) fumara, s.f., luogo pieno di fumo.
pane di forma lunga e sottile. fumatra, agg. f., fumatrice: li fmmene
frustava, inter., voce per scacciare gatti. gge s ttutte fumatre.
frustne, s.m., 1. ramo giovane di olivo e fume, s.m., fumo: sta minstra ha pprso
altri alberi. 2. succhione infruttifero che de ~, sa di bruciaticcio | cha l vzzio del
cresce alla base di un albero (castagno, ~, fumatore accanito | lo pzzo vda
nocciolo, olivo): tajjo n ~, lo pulscio e cme l ~ mallcchje, non lo sopporto ||
cce f n frustino pi mmen qquer fijjo. prov.: pco ~, gnntarrsto.
3. (raro) talea di vite. 4. festone. 5. (fig., fumnte, s.m. pl., suffumigi, inalazioni di
raro) saettone, colubro dEsculapio vapori di crusca, per curare il raffred-
(Elaphe longissima Laurenti), tipo in- dore.
nocuo di serpe. fumestrno, fumistrno, s.m., erba fuma-
frutt, v. intr., fruttare: nun te frtteno ria (Fumaria officinalis L., F. capreo-
gnnte. lata L.).
fruttarlo, s.m., fruttivendolo. fumicara, s.f., 1. fumo intenso. 2. luogo
fuccllo, funcllo, furcllo, fruscllo pieno di fumo.
(raro), s.m., 1. rametto, fuscello: pijja m fumistrno: fumestrno.
p qqu m ~, pe stur la pippa! | vard, funaro, s.m., operaio che faceva le funi,
s qquattro fucclle e vvolte tanto! (di funaio: mdd. guarda che tte manno a ff
un piccolo fascio di legna). 2. santo l ~, a ggir la rta a ppnte Trmole!
immag.: rggese m pide pe ssan ~, a (minaccia rivolta a bambini discoli) ||
malapena. (d.) li funare ce vnno de Foligno, a
fuga: ann dde ~, aver gran fretta. ciascuno il suo mestiere.
fugge: fggia. funcllo: fuccllo.
fggia, fugge, v. intr., fuggire || pijjava l fune: (d.) nun trva ~ che lo lga (di per-
fugge pe ccompanteco (scappava in sona incontentabile) || prov.: co la ~ l zo-
tutta fretta). mare, cu la parla l cristiane.
fugne, s.m., (rec.) fuga precipitosa: jjha fungarlo: fongarlo.
Vocabolario
303

funnlle: fonnlle. 2. ciascuno dei quattro tronchi biforcuti


funtana, s.f., fontana: se frma a gni ~ (di piantati come sostegni angolari della
chi fa continue soste) | (d.) chi ssha dda pergola: le ~ ggi ce llvono de la sua
mve, la ~ o cchi ccha sste? | ~ granne llincrcca. ra ppi ffcile a ppiantalle
(odon., n. di piazza) | la ~ dil bjja (mi- co la punta.
crotop. esterno) || dim. funtanlla | accr. fursta, s.f., (raro) foresta.
funtanne. furestiro: forastiro.
funtanaro: fontanaro. fursto, agg., selvaggio.
funtanlla: fontanlla. furf (a): forf (a).
funtanlle (a), loc. avv., a catinelle. furgre, s.m., (lett.) fulgore.
funtanile: fontanile. fria (de), loc. avv., in gran fretta: va
funzine, fonzine, s.f., 1. funzione reli- ssmpre ~ || fria (l), sopr.
giosa del tardo pomeriggio: a cche ra furibbnno, agg., furibondo.
c la ~? 2. operazione: l zicnno fa la furino, s.m., 1. attrezzo di ferro usato per
stssa ~. cucire le balle di fieno. 2. spillone usato
fur, v. tr., forare: nun ze fura, ttrppo dai dazieri per ispezionare le merci sui
tsto | furveno da tutte li parte vvrze carri.
|| v. intr., avere uno sbocco (di una strada furistiro: forastiro.
con uscita). furmenante: fulminante.
furafratte, sforafratte, s.m., 1. forasiepi, frmene, s.m., fulmine: piveno ~ arro-
uccello di piccole dimensioni (Mota- tate (rif. a violento temporale) | avcce
cilla troglodytes L.). 2. forapaglie l ~ mal culo, essere agile e veloce | curre
(Acrocephalus schoenobaenus L.). cme n ~, velocissimo | te pijje n ~!
furasacco, s.m., avena selvatica (Avena (imprec.).
fatua L.). furmica, s.f., formica || furmicne, variet
furastiro: forastiro. di formica molto grossa: l ~ fa ne le
furbara, s.f., furberia. crre, si annida nei cerri || (fig.) ~ da
furbata, s.f., rimedio astuto. srbo, persona prepotente e viscida.
furbictta: forbictta. furmicaro: formicaro.
furbo: na vcchja furba quanto na ccca furmichlla: formichlla.
|| prov.: l mnno dde li furbe. furmin, v. tr., fulminare || furminasse, v.
furcllo: fuccllo. intr. pron., fondersi (di resistenza elet-
furchtta, s.f., forchetta. trica).
furchettne, s.m., forchettone. furminante: fulminante.
furcina: forcina. furnara: fornara.
furcinata, s.f., colpo inferto con una furo, s.m., fro.
forca. furne, avv., di soppiatto.
furcinlla, s.f., viticcio || ann ffin n fur- furtuna, s.f., fortuna: cha ttutte le fur-
cinlle, trasformarsi del grappolino tune sso! | pi ffurtuna, arimase ntatto |
duva in viticcio (rif. al fenomeno pato- ~ chi gnuno si fce male | na ~!, meno
logico della filatura della vite, dovuto a male! | pi ffurtuna che cce llvo | ~ che
condizioni atmosferiche avverse). llh ncontrato pi strada! || prov.: chi ha
furcinne, s.m. inv., 1. tronco biforcuto. ffurtuna, la gatta li cva.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
304

furtunato, antrop., Fortunato. bio se careggiava col ~, na spce de


fusa, s.m. pl., (ant.) fusi. bbarlla sarbbe stata.
fusajja, s.f. coll., 1. fusaglie, lupini tenuti fusciacca, s.f., (raro) camice pesante da
a bagno e salati. 2. (fig.) cose di poco lavoro.
conto: cco v, c rrimasta tutta ~. futtebblle, s.m., (ant.) football.
fusajjaro, s.m., venditore di lupini salati. futtfreco: fottgrafo.
fusclla, s.f., fiscella, cestellino di vimini futtografia: fottografa.
a tronco di cono per la ricotta: na ~ de futtutanzaccccia, s.f., donna disonesta.
vnchjo, de rmo || dim. fuscelltta. futtuto, agg., vigliacco.
fuscellne, foscellne, s.m., ampia cesta futtutonculo: fottutonculo.
ovale, poco profonda, di vimini: lo stb- futtutonzaccccia: fottutonzaccccia.
EMILIO MAGGINI
E LA MOGLIE ROSA AGOSTINI
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
306

gbbala: cbbala. galantmmino, galantmo, s.m., galan-


gabbard, s.m., gabardine. tuomo: parla de ~ ! | mdd. l tmpo ad
gabbar, s.m., vassoio: s mmagnato n ~ ssmpre ~ || prov.: l galantmmine s
de paste da slo, sto sprocedato. ggurce de n cchjo || Forme: pl. galan-
gabbarlla, s.f., sfida: f ggabbarlle a la tme, galantmmene, galantmmine,
ggiustzzia. galantmmini.
gbbia, s.f., 1. museruola del bue. 2. strut- galantmo: galantmmino.
tura mobile usata per caricare sul carro galegane, cogn., Gallicani.
grossi tronchi: la ~ del carro || ~ del galra: (scherz.) tutte qqu, nessuno n ~!
cricco, microtop. interno allabitato. (commento in un locale affollato).
gabbina: cabbina. galtto, gartto, s.m., 1. garretto di ani-
gabbintto, s.m., (rec.) gabinetto, WC. male. 2. polpaccio.
gbbola: cbbala. galine, s.m., parte grossa della sabbia se-
gdio, s.m., dolore: snte n ~ frte. tacciata.
gggia, s.f., (raro) gazza (Pica pica L.) || galtto, gaglitto, gajjtto, s.m., 1. ga-
Forme: pl. ggge. glioffo, furfante. 2. rubacuori. 3. indivi-
gaglitto: galtto. duo abile e furbo.
gaimne: caimne. galla1, s.f., 1. bambina birichina: jje piace
gajjardtto, s.m., gagliardetto. de f la ~ | na ~ de strada. 2. donna
gajjarda, s.f., 1. vigore, robustezza. 2. ri- pigra, scansafatiche: va vvia, ~ de
goglio (rif. a piante). 3. gradazione alco- piazza! 3. donna incapace || accr. gal-
lica elevata. lna.
gajjardo, agg., 1. di pianta rigogliosa: c galla2, santa immag.
llrba gajjarda n qul prato | na vita gallantmo, s.m., (iron.) bellimbusto, per-
gajjarda. 2. aitante, di uomo. 3. vigo- digiorno.
roso, robusto: fce l fco trppo ~ stto gallara, s.f., baldoria: jje piace de st n ~
l pignatto, abbruci gnicsa | n cristiano collamice.
~ | mdd. Mco nstro, ~ e ttsto | stm- galltto, s.m., 1. (fig.) individuo imperti-
mene veno da ssa bblle gajjarde, pe nente, spavaldo: nun ce f ttanto l ~ tu!
ffccela. 4. abbondante: cumm, vh 2. (fig.) variet di fungo commestibile
ffatto du chile gajjarde, a sserv bbne | (Cantharellus cibarius Fr.).
na cna gajjarda, lauta. 5. simpatico, di- gallina: mdd. le galline se chjppona
vertente: ggajjardo, quanno ve rac- ppllo (espr. di minaccia) | tu pparla
cnta. 6. gradasso: f l ~. quanno psciono le galline!, taci! || ~ piz-
gajjnzo, agg., 1. bello. 2. gradasso. zicata, a) (fig.) capro espiatorio; b) (fig.)
gajjtto: galotto. persona tenuta docchio per falli tra-
gala, galccia, s.m., 1. furbo. 2. briccone. scorsi || prov.: chi dda ~ nasce n trra
galccia: gala. ruspa | ~ bbianca, fa llvo e ppe canta;
Vocabolario
307

~ nra, fa llvo la sra | ~ nra, sarid- gammllo: gamllo.


duce la sra; ~ bbianca, prima fa llvo gmmero, gmmoro, s.m., gambero
e pp canta | ~ che ccanta, sgno chha (Astacus astacus L.; Austropotamobius
ffatto llvo | ~ pollse, ha ccentanne e pallipes Lereboullet): usavann a
ddemstra m mse. ggmmere mal fsso luparo.
gallinccio: f l ~, stonare cantando. gmmoro: gmmero.
gallinaro, s.m., gallinaio, pollaio. ganasce, s.f. pl., attrezzo usato dal fabbro
gallinlle (le), s.f. pl., costellazione delle per afferrare il ferro rovente.
Pleiadi. ganassa, s.f., 1. molare. 2. mascella. 3.
gallo (a), loc. avv., a galla: n ce la cavaa mandibola: cha na bbna ~ l compare,
ttenss~, galleggiare; guadagnare quanto una buona forchetta | mgnono a
basta per vivere | ven ~, scoprirsi, risul- qquattro ganasse, mangiano a quattro
tare evidente in modo inatteso. palmenti. 4. (fig.) sporgenza rocciosa.
gallo: l ~ de la Chcca, il beniamino gngano, gngheno, s.m., ganghero, ar-
delle donne | l ~ di mnna Fira (unico pione della porta: prse la pacca di la
maschio in un gruppo di donne) || prov.: prta, la sfil dal gnghene | lo fa usc
si l ~ canta fur dellra, la ggiornata da le gnghene, lo spazientisce || mdd.
va im malra | quanno l ~ canta che nun ssa ggnghene bbannlla, essere amici
ra, la ggiornata va m malra | cnto intimi || dispr. ganganccio || Forme: pl.
galle a ccant, n zi fa mmae ggirno (sui gnghene.
pareri discordanti). gngheno: gngano.
gallne, s.m., 1. bellimbusto, perdigiorno. gano, agg., 1. spiritoso, simpatico. 2. no-
2. ragazzo birichino. 3. uomo pigro. tevole.
gallustro, s.m., 1. gallo castrato male. 2. gazzolo: gavzzolo.
(fig., dispr.) uomo impotente. 3. (fig.) garace, garagge, s.m., autorimessa: hanno
adolescente che intende gi amoreg- fatto tutte sti garace, ndo crono le
giare. 4. (fig.) ragazzo che sta cam- stalle prima.
biando timbro di voce nella fase di garagge: garace.
pubert: ha ffatto la vce da ~. garagh: carach.
gambastrta, personaggio immag., nel d.: garamne, s.m., (arc.) garamond, carat-
llrtimo a ccumpar fu ggambastrta tere da stampa.
(detto di chi arriva in ritardo). garant, v. tr., garantire || Forme: Ind. pres.
gambata: solo nellespr. jj ttoccata la ~, 1 garantscio, 6 garantsciono.
di giovane lasciato dallinnamorata. garavina: caravina.
gamllo, gammllo, s.m., 1. cammello gartto: galtto.
(Camellus bactrianus L.). 2. drome- gargalio, sgargario, s.m., gargarismo:
dario. fasse le sgargarie collacto.
gamo: camo. gargalzzo: gargarzzo.
gamma, s.f., (raro) gamba: cha la ~ gargamllo, s.m., gola, trachea.
bbna ncra, ancora agile. garganlla, s.f., trachea || ~ (a), loc. avv.,
gammalnte, camalinte, s.m., camale- senza accostare la bocca al recipiente: n
onte, rettile squamato della famiglia dei ce sa bbva ~, sattacca ma la buttijja e
Chamaleonidae. nu sta bbne pillantre.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
308

gargante, s.m., spavaldo. venture amorose.


gargarzzo, gargalzzo, s.m., esofago: gattarla, s.f., gattaiola, buca quadrata
cha n ~!, un mangione || ggargarzzo nellangolo in basso della porta di in-
(a), ggargalzzo (a), loc. avv., a piena gresso, per far entrare ed uscire il gatto.
gola: s bbevuto n litro ~ snzaripijj gattllo, s.m., 1. pezzo di legno inchiodato
ffiato. ad angolo ad un palo, per sostenere una
gargarozzne, s.m., 1. (fig.) mangione. 2. traversa. 2. ruota alla sommit dellal-
(fig.) forte manrovescio. bero della cuccagna, dove sono appesi i
garibbarde, antrop., Garibaldi. premi.
garibbardino, s.m., garibaldino. gattivria, s.f., cattiveria.
garfelo, garfolo, garfono, s.m., 1. ga- gattivo, agg., 1. cattivo: sta cccia pijja de
rofano (Dianthus caryopyllus L.). 2. ~, va in putrefazione. 2. non commesti-
(fig., gerg.) pne di grandi dimensioni: bile, velenoso. 3. amaro (di liquido). 4.
cu qqul ~! 3. (fig.) furbacchione: bbno nefasto: ad ssgno ~, quann ccos.
pure tu! s m bl ~! || dim. garofoltto || gatto: avcce stte spriti cme l gatte,
Forme: pl. garfele. aver la pelle dura | (iron.) t mmrto l
garfolo: garfelo. ~, che pprte l lutto? (a chi ha le unghia
garfono: garfelo. sporche) | n c mmanco l ~, non c nes-
garritta, s.f., garitta. suno | chjamo l ~. te f mmagn dal ~, si
garne: ann a ggarne | stavo ll n n z bbno (minaccia scherz. a bambino)
campagna a ggarne | ~ de bbottga. | ti f vvde mille gatte ne n cantne (mi-
gasparina (rust.): asperina. naccia scherz. a bambino vivace, con
gasse, s.m., 1. gas: luma ggasse | cuci- gioco di parole su legatte, legarti) ||
namo col ~ | ~ sfissiante, gas asfissiante. prov.: quanno nun c l ~, l zrce bballa
2. azienda del gas. 3. afrore delluva in || ~ servtico, gatto selvatico (Felis sil-
fermentazione. vestris Schr.) || ~ a ddu zzampe, ladro.
gastig, castig, v. tr., castigare: Ddio le gattomane, s.m., gatto mammone, spau-
gastiga, n dubbit! racchio per bambini.
gastigo, castgo, s.m., castigo, punizione: gattomucine, gattamocine, s.m., indi-
la mastra llha mmsso n ~ ditro la la- viduo sornione, infido.
vagna | l male l ~ pggio che pp cca- gattne, avv., di soppiatto: savvicina-
pit (sulle malattie). va ~ ~.
gastrinterite, s.f., gastroenterite. gattopuzzo, s.m., puzzola (Mustela puto-
gatta: ~ ce cva! | pijjasse na ~ a ppel | rius L.).
(d.) qui n c ttrippa pe ggatte, nulla da gavtta, s.f., squadra di mietitori: na ~
fare. fina sstte se potva lavor.
gattabbujja, s.f., gattabuia, prigione: gavcchjo: cavcchjo.
llhanno prto n ~. gavzzolo, gazzolo, gavzzolo, gavz-
gattggio, nellespr.: ann n ~, in cerca di zolo, s.m., gomitolo: n ~ de spago || dim.
avventure amorose. gavozzoltto.
gattamocine: gattomucine. gavzzolo: gavzzolo.
gattara, s.f., luogo dove sono molti gatti || gara, s.f., gazza (Pica pica L.).
ann n ~, a) rubare; b) in cerca di av- gasa, s.f., gassosa.
Vocabolario
309

gaosaro, s.m., fabbricante e venditore di vde la trra pe ggennaro, va bbne l


bibite. racclto (rif. alla sarchiatura).
ggbba, s.f., bazza || dim. ggebbtta. ggencchjo: ggincchjo.
ggegnalit, s.f., genialit. ggenovino, agg., genuino: nue magnamo
gggno, s.m., 1. genio: cbbe n lampo di tutta robba ggenovina.
~ | ann a ~, garbare. 2. genio militare: ggentajja, s.f., gentaglia.
le sordate dil ~. 3. n. di un teatro di Vi- ggnte, s.f., gente: ~ mia! (rivolto alludi-
terbo. torio) | pl., 1. persone: ~ anziane | nun ze
ggel, v. tr., rendere gelido: la tramontana p ccamp cu sti ~ | li ~ tuttal pi pot-
te ggla le mano gge || v. intr. impers., vono compr na vrta pe ssettimana la
gelare: stantte me sa cche ggla || gge- cccia | tutte li ~ dil mnno. 2. prossimo
lasse, v. intr. pron., 1. raggelarsi: llorc- || dim. gentarlla, persone di modeste
chje me se gglono, divntono diacce condizioni, di poco conto | pegg. ggen-
ntirizzite. 2. coagularsi del sangue. tccia || prov.: la ~ nasce co le tmpe.
ggelata, s.f., brinata dannosa. ggentile, agg., delicato: l fico na csa ~.
ggelataro, ggilataro, s.m., gelataio: Piz- se sbudlla tutto (se si bacchia) | ~ cme
zecccio allestate faciva l ~. l fico bbrungilo, delicato come il fico
gglo, s.m., 1. calaverna, ghiaccioli che si brogiotto | cha na polltra ma m
formano sulle foglie e sui rami degli al- psto ~.
beri. 2. ghiaccio: ch le mano de ~. ggentilmo, s.m., gentiluomo.
ggelne, s.m., gelone: l ~ se sbollentvono ggenunflessine: gginuflessine.
(si immergevano in acqua bollente) | qu ggnzola, s.f., giuggiola || Forme: pl.
lo sanno f ppure l fijjarlle co li ~ (di ggnzole.
cosa molto facile a farsi) || mdd. (iron.) ggnzolo, s.m., giuggiolo (Ziziphus vul-
pi gguar l ~, ci v llacqua di mggio. garis L.).
ggelso, ggilso, agg., 1. geloso: ~ fr- ggeomtreco, agg., geometrico.
cio, gelosissimo. 2. che custodisce le ggeragno, ggiragno, s.m., geranio co-
cose con cura: ~ dellordgni sui, nu li mune (Pelargonium zonale L. e affini):
prsta ma gnuno. su la loggtta ci tinveno l vase di ggi-
ggelusia, ggilusia, s.f., 1. gelosia. 2. cura: ragne.
la tinvemo n tanta ~. 3. imposta a stec- ggrzo: crzo.
che della finestra. ggerzommino: ggelzolmino.
ggelzolmino, ggerzommino, s.m., gelso- ggesummara, inter.: n fce manco a
mino (Jasminum officinale L.). ttmpo a dd ~.
ggme, v. intr., (lett.) gemere: llmmene ggesuviti, s.m. pl., 1. gesuiti. 2. chiesa di
ggimveno. santIgnazio in Viterbo: la mssa li ~.
ggneco: iggneco. ggtto, s.m., atto di seminare il grano: gni
ggenetre, gginitre, s.m., genitore || prov.: passo n ~ || ~ (a), loc. avv., alla volata
le gginitre s la rovina dil fijje | co gge- (rif. al seme sparso sul terreno in modo
nitre ccompare, non vnde n ccom- uniforme): semin ~.
prare. ggettne, s.m., pollone che cresce in alto
ggengvia: gginga. sulla pianta.
ggennaro, gginnaro, s.m., gennaio: si sse ghghene, s.m., 1. (gerg.) deretano. 2.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
310

(fig., gerg.) fortuna: taretrve prpio m ggiallne, s.m., 1. rigogolo (Oriolus orio-
bl ~! (detto al giocatore fortunato). lus L.). 2. variet di fagiolo fresco da les-
ghtto, s.m., (fig.) confusione, caos: e sare: famo le ggiallne pe ppranzo.
cche n ~ qqui ddntro! ggiallso, s.m., persona che ha cattiva
ghjacci, ggiacci, v. tr. e intr., ghiacciare. cera: sto ~ fa ppna || agg., pallido: ~
ghjacciara, s.f., ghiacciaia da macelleria. che ppare tseco.
ghidarra, ghitarra, guidarra, guitarra, ggiallume, s.m., anemia.
s.f., chitarra: al zn di guidarra || ggianntta, s.f., freddo intenso.
ccme na ~: dve la tcche, sna | ~ ggiardintto, s.m., (iron.) pezzo di terreno
scordata, faccenda dove manchi lac- lasciato per dimenticanza incolto zap-
cordo. pando: quarche vvrta dice: che cce
ghiga, s.f., sfumatura bassa dei capelli sul lasce le ggiardintte? se ccra m pez-
collo. ztto, che nun ra toccato da la zzappa,
ghigno (col), loc. avv., niente affatto: ~ ce remanva llrba, e qqullo ne se di-
ch vvenuto accomed la prta! cva l ~ || ggiardintte, s.m. pl., aiuole
ghigo, s.m., bellimbusto. pubbliche.
ghijjottina, s.f., ghigliottina. ggiazze, s.m., jazz.
ghil ghil, inter. pronunciata quando si fa ggibbrna, s.f., giberna.
il solletico ai bambini. ggbbese: ggippe.
ghnghere, s.m. pl., ghingheri, fronzoli: ggibbrzzio, sopr.
s mmsso tutto n ~. ggicndo, ggicnno, ggiocnno, agg., gio-
ghitarra: ghidarra. condo: se present ffilice ~.
ggi, inter., infatti! ggicnno: ggicndo.
ggiacamantnia, s.f., donna noiosa: nun ggigge, ggiggi, ipoc., Luigi || ~ cllo, sopr.
f la ~! || dim. ggiggtto.
ggiacch, nel mdd. scherz.: ~ ttu cce se ggiggi: ggigge.
ggiacchettucce, ~ ttu cce se, te tcca ggggia, ipoc., Luigia.
stacce. ggignda, antrop., Gioconda.
ggiacchtta, s.f., (rec.) giacca. ggigondino, sopr.
ggiacchtto, s.m., giubbetto || dim. ggiac- ggijjo1, ggllio1, s.m., 1. giglio (Lilium
chettino. candidum L.). 2. narciso (Narcissus poe-
ggiacci: ghjacci. ticus L.).
ggiccio, s.m., ghiaccio || agg., gelido: ggijjo2, antrop., Egidio.
chae le mano ggicce. ggilataro: ggelataro.
ggiccolo, jjccolo, s.m., fune del basto, ggilato, s.m., gelato: quant bbno l ~ de
corda con cappio || pl. ggiccole: li ~ cu Pio nno! | l ~ di Pizzecccio, chi lu
le cppie | jjccoli, cianfrusaglie. pijja, mi d m bcio! (richiami di due
ggiacjjo, s.m., (lett.) giaciglio. gelatai).
ggiacintccia, ipoc., Giacinta. ggille, s.f., GIL (acr. di Giovent Italiana
ggiallo, agg., 1. giallo || prov.: l ~ l ruf- del Littorio).
fiano de le dnne | ~, amre in fallo | pi ggllio1: ggijjo1.
~ , pi amre c. 2. pallido: ~ cme m ggllio2, 1. antrop., Gilio. 2. top., contrada
mrto. di Montefiascone.
Vocabolario
311

ggilso: ggelso. ggioc, ggiuc, v. tr. e intr., giocare: ggi-


ggilusa: ggelusia. chelo! | ggichela ttresstte! | ~ a li
ggimllo, agg., gemello: du fratlle ggi- quattro cantne | ggiocnno la qua-
mlle di cppia || s.m., persona nata trna, giocarono la quaterna | ggicheno
nello stesso parto. a nguattavito, a nascondino | da ciuco
ggina: d la ~, lasciare libero, senza con- ggiucave pi strada | se ll ggiocato | a
trollo: dajje m p la ~!, lascialo libero! || cche ggico ggiocamo? | me ce ggico
~ (a la), loc. avv., in libert. la capccia, ne sono certissimo || prov.:
gginbro, s.m., ginepro (Juniperus com- chi ggica al ltto pe av ssoccrzo, m-
munis L.). stra li cojjni cme llrzo.
gginerazzine, gginirazzine, s.f., gene- ggiocarllo, s.m., 1. giocattolo: (infant.)
razione. aridamme l giocarlle mie! n ce f ppi
gginstra, s.f., ginestra (Spartium jun- co tt. 2. (fig., euf.) testicolo.
ceum L.). ggiocarino, s.m., che ama giocare: sto fijjo
gginestrara, s.f., 1. pianta di ginestra. 2. ggran ~.
cespuglio di ginestre. ggiocarne, s.m., che ama scherzare.
gging, s.m., damerino: va ff l bl ~. ggico: a cche ~ ggiocamo? | ~ di li
gginga, ggengvia, ggingvia, s.f., gen- bbcce, bocciodromo | famo l ~ dillua,
giva. ognuno a ccasa sua (formula conclusiva
ggingillasse, v. intr. pron., baloccarsi. dei giochi) | le carte da ~ | li fa ~, gli
ggingvia: gginga. conviene | cha ppco ~ (di congegno
ggingivite, s.f., gengivite. meccanico che funziona male) || ggi-
gginir, v. tr., generare. che, s.m. pl., luna park: nnama vvda li
gginirale, agg., generale. ~ || prov.: bbl ~ dura pco | l ~ bbllo
gginirazzine: gginerazzine. quann ccrto.
gginirso, agg., generoso. ggiocnna, s.f., (scherz.) fidanzata: s
gginitre: ggenetre. ffatto la ~.
gginnaro: ggennaro. ggiocnno: ggicndo.
gginocchjno, s.m., falange delle dita. ggiodec: ggiudec.
ggincchjo, ggencchjo, s.m., ginocchio: ggiglia (raro): ggijja.
l fijjo se mtte su le ggincchje, si pone ggigne, v. intr., giungere || Forme: Ind.
in grembo | se msseno n ~ || prov.: fi- perf. 3 gginze | P. pass. gginto.
nal ~, p vvda gni cchjo (sul corpo ggiogrfeco, agg., geografico: la carta
femminile). ggiogrfeca.
gginocchjne, nginocchjne, avv., ginoc- ggiografa, s.f., geografia.
chioni. ggijja, ggiglia (raro), s.f., gioia || prov.:
ggintilzza, s.f., gentilezza. ggijja e sciagura smpre n dura.
ggintirmnte, avv., gentilmente. ggiojjarina, s.f., loglierella (Lolium pe-
gginuflessine, ggenunflessine, s.f., ge- renne L.), erba infestante.
nuflessione. ggiojjellire, s.m., gioielliere.
ggiobbata, in: f la ~, tergiversare. ggiojjllo, ggiujjllo, s.m., 1. gioiello. 2.
ggibbe: f l ~, 1. fare il finto tonto. 2. ter- (fig., gerg.) fagiolo: na magnata de
giversare. ggjojjlle mo fatto.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
312

ggiojj, v. intr., (lett.) gioire. tardi) | m mm ~! | cos cce famo ~,


ggijjo, s.m., loglio (Lolium temulentum impieghiamo lungo tempo | (iron.) te se
L.). fa ~ prsto ma tt! | nun te se fa mmae ~
ggimetra, s.m., geometra: fa l ~ al com- | e ss che sse fa ~ adsso! (a chi giunge
mune. con gran ritardo) | sta a ggirne, tarda
ggiometra, s.f., geometria. alcuni giorni | s ggirne ggirne che
ggioncara, s.f., giuncaia, zona umida in ssha dda vde | ni sti ggirne, al giorno
cui crescono in abbondanza giunchi. doggi | l commune final ~ dgge
ggioncata, s.f., giuncata, cascame di ri- ncra mtte l przzo, attualmente | n ~ s
cotta; latte di pecora rappreso non salato: e uno n, a giorni alterni | n ~ s e qqul-
a la mattina dellAscenzine se magna laltro ppure, ogni giorno | partimo a ~,
la ~ | l cre me deventava tnero cme allalba | arrivae a ppunta de ~, allalba
la ~. | ra ~ fatto, giorno avanzato | ~ de la-
gginco, s.m., giunco (spec.: Juncus infle- vro, giorno feriale | vestito pe ttutte le
xus L.). ggirne, ordinario | tutte l girne, tutte li
ggiont: aggiont. ggirne, ogni giorno | ~ de fsta, festivo
gginta: agginta. | sentarae n ~ ellaltro, uno di questi
ggiontra: ggiuntra. giorni | n ~ pellantro, un bel giorno | al
ggiornalaro, ggiornalista, ggiurnalaro, ~, di giorno.
s.m., giornalaio. ggistra, s.f., 1. scena comica: si ssin-
ggiornaltto, s.m., album a fumetti. contrveno, reno ggistre. 2. lavoro,
ggiornalista: ggiornalaro. movimento: ra smpre la stssa ~. 3.
ggiornalliro, agg., (lett.) giornaliero. (fig.) confusione || f la ~, a) dare la baia;
ggiornata, ggiurnata, jjurnata (raro), s.f., b) protestare vivacemente.
1. periodo di tempo compreso tra la mat- ggiostr, v. tr., faticare: tcca ~ na massa,
tina e la sera || prov.: na bblla ~ se vde pe cchjappalla qulla bbstia || ggio-
da la mattina. 2. giornata di lavoro: ann strasse, aggiostrasse, v. intr. pron., 1. de-
a ~, lavorare come bracciante giorna- streggiarsi: tcca sapsse ggiostr. 2.
liero | segn le ggiornate, registrare le usar bene il denaro. 3. affrontarsi.
giornate di lavoro effettuate in previ- ggiottara, ghjottonara, ggiottonara,
sione del pagamento concordato || dim. ggiottonera, ggiottonzzia, ggiuttunz-
ggiornatlla: arimediava smpre a ff zia (raro), s.f., leccornia.
qquarche ~. 3. salario giornaliero: se pa- ggitto, jjtto, agg., 1. goloso: s jjtto
gava la ~ che ccorrva | la ~ nun ra cme l gatto mortto | adra ~ na massa
grssa, ma l magn ccra (durante la di la rictta || accr. ggiottne. 2. che
mietitura) || ggiornata (a), loc. avv., a la- stuzzica intensamente il gusto e la gola;
vorare come bracciante giornaliero: prelibato.
annav~ d trovava || prov.: quann ghjottonara: ggiottara.
nntte, na ~. ggiottonara: ggiottara.
ggiornatrio, ggiornataro, s.m., operaio ggiottonera: ggiottara.
giornaliero: l giornataro lavra a pra. ggiottonzzia: ggiottara.
ggiornataro: ggiornatrio. ggiov, v. intr., giovare || Forme: Ind. pres.
ggirno: m ffa ~! (iron., detto a chi arriva 6 ggiveno | fut. 3 ggiovar.
Vocabolario
313

ggivane: ggivene. cattivo umore | ndu vae ggiranno a


ggiovanne: ggiuvanne. stra? | ma ggira!, vattene!, smettila, va
ggivano: ggivene. a raccontarla ad altri || v. tr., mescolare:
ggiovanottllo, ggiovinottllo, ggiuvanot- llhae ggirato l caff? || Forme: Ind. pres.
tllo, ggiuvinottllo, s.m., giovanetto, 4 ggiramo | impf. 6 ggirveno, ggir-
adolescente. vono | perf. 1 ggirae; 4 ggirssemo; 6
ggiovantto, ggioventto, ggiovintto, ggirrno | fut. 2 ggirerae; 3 ggirar |
ggiuventto, ggiuvintto, s.m., 1. gio- Ger. ggiranno.
vane ventenne. 2. celibe: m vvcchio, ggiragno: ggeragno.
rrimasto smpre ggiovantto || accr. ggiramnto: me prse n ~ de capccia, un
ggiovanottne | pegg. ggiuvenottccio. capogiro.
ggiovnco, s.m., giovnco || Forme: pl. ggiramnno, s.m., 1. chi non si ferma
ggiovnche. mai. 2. inconcludente.
ggivene, ggivane, ggivano, ggivine, ggirndela, ggirnnola, s.f., 1. girandola.
agg., 1. giovane: n mo ggivano spo- 2. ruota in cima allalbero della cucca-
sato | pra ciuca, mmrta ggivene | gna, cui sono appesi i premi. 3. (fig.) gi-
mmrta gran givene, molto giovane || randolona, donna che trascorre molte
prov.: chi rride da ggivane, piagne da ore allesterno della casa, perdendo
vcchjo. 2. piantato da poco tempo (di tempo || dim. ggirandoltta.
albero). 3. non sfruttato (rif. alla vinac- ggirnnola: ggirndela.
cia) || s.m., persona giovane || prov.: ~ oz- ggirannolne, ggirondolne, s.m., giran-
ziso, vcchjo bbisognso || pl. ggivini. dolone.
ggioventto: ggiovantto. ggirata, s.f., 1. svolta di strada. 2. rota-
ggivine: ggivene. zione su se stessa, che la macchina di
ggiovintta, ggiuventta, ggiuvintta, s.f., santa Rosa effettua in Piazza del plebi-
ragazza adolescente: na ggiuvintta na scito, per rendere omaggio alle autorit.
regazza da marito, na zzitlla na tar- ggirato, agg., avariato, di vino.
dna || dim. ggiovenettccia. ggiravrta, s.f., giravolta.
ggiovinottata, s.f., (dispr.) azione leggera, ggirbusse, s.f. pl., scarpe alte di vacchetta.
poco ponderata. ggirlla, s.f., punteggiatura lungo il bordo
ggiovinottllo: ggiovanottllo. della scarpa.
ggiovintto: ggiovantto. ggirllo, s.m., 1. girandola di carta: n ~ cu
ggiuvint, s.f., giovent. li nmmere. 2. girandola di spettacoli pi-
ggippe, ggbbese, ggppese, s.f., gip, jeep: rotecnici: annama vvda le ggirlle. 3.
llamericane rivrno su la ~ || accr. ggip- attrezzo da calzolaio. 4. (fig.) girella,
pne. voltagabbana.
ggppese: ggippe. ggirementrno, s.m., persona importuna.
ggir, v. intr., girare: ggrela! | ggira ppi ggiriteco, agg., (rec.) geriatrico.
qqullo che n zrdo farzo, sempre in ggiriggingola, ggiringinguela, s.f.,
movimento | ggira ggira, fino che ttro- moina: ma nun f ttante ggiringin-
vava quarche rrampazztto | li ggira l guele!
capo | li ggira ntrno, li piace na massa, ggiringinguela: ggiriggingola.
le fa la corte | gge jji ggira male, di ggirmojj, v. intr., (lett.) germogliare:
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
314

ggirmojj ddi primavra | m ggirmj- ti sistemo io, ti picchio.


jeno. ggiubbne, agg., in: nspole ~, nespole
ggirmjjo, s.m., (lett.) germoglio. del Giappone.
ggiro, s.m., 1. percorso: ~ del bavso, per- ggiuc: ggioc.
corso inutilmente lungo. 2. (fig.) circolo ggiucoslavo: jjuguslavo.
vizioso. 3. (fig.) condotta immorale: na ggiudec, ggiodec, v. tr., giudicare.
dnna da ggiro, di facili costumi | co la ggidece, s.m., giudice.
regazza che uno dve spos ce va piano, ggiudo, s.m., ebreo || ggiuda (a la), loc.
con qulle da ~ allra uno se sfga avv., maniera di cucinare carciofi: scar-
quanto p || ~ (a), loc. avv., a) in senso cife ~.
circolare, lungo la circonferenza; b) se- ggiudzzio: (prov.) chi nun ha ~, bbia
guendo lordine: annamo ~ | la pijja ~ ~. gambe.
ggirna, s.f., girandolona, donna che tra- ggiudizziso, agg., 1. assennato. 2. mode-
scorre molte ore allesterno della casa, rato.
perdendo tempo. ggiglia, ggillia, antrop, Giulia.
ggirondol, v. intr., girandolare. ggiugno: (prov.) ~, lvete la plle dal gru-
ggirondolne: ggirannolne. gno | mmjjo che vvi la mrte, che ddi
ggirne, s.m., che sta molto fuori di casa: ~ pivi la ntte | ~, la farce im pugno.
sta fijja na gran ggirna || avv., in giro: ggiujjllo: ggiojjllo.
ann ~, bighellonare. ggiulbbe: sto vino pprpio n ~, squi-
ggirontocmio, s.m., (citt.) gerontocomio. sito.
ggirotnno, s.m., girotondo. ggiulebbso, agg., squisito.
ggirusalmme, top., Gerusalemme. ggillia: ggiglia.
ggis, antrop., Ges: (d.) ~ ~, mmhae ggiuncataro, s.m., venditore ambulante di
visto na vrta, num me vde ppi! || giuncata.
inter., cos sia! (detto a conclusione del ggiunt: aggiont.
segno della croce). ggiuntra, ggiontra, s.f., giuntoia, an-
ggi, avv., gi: svrte, scegnte ~! | casc cola del giogo che passa sotto il collo
~ | bbutt ~ la pasta, mettere la pasta in della bestia || Forme: pl. ggiuntre.
pentola | ha pprso ~ ppe la scnta | ha ggiupperz, avv., (scherz.) allincirca.
ddato ~, deperito | sta cco la ca- ggiur, v. intr., giurare: ggiur dda venni-
pcciallingi, in gi, capovolto | casse || mdd. santAnna, nun giura e nu
ggiuddill, ggiuppeddill, avv., laggi nganna (detto a chi mente o a chi cade
(lontano da chi parla e da chi ascolta) | nel suo stesso tranello) || Forme: Ind.
ggiuddiqqu, quaggi. perf. 6 ggiurnno.
ggiubbeccarzne (a), loc. avv., cucinato ggiurnalaro: ggiornalaro.
a zuppa con patate: agnllo ~, na spce ggiurnale, s.m., giornale.
dacquactta. ggiurnata: ggiornata.
ggiubbidmmene, s.m., sorta di largo ggiustappunto, avv., proprio, appunto.
cappotto. ggiusto, agg., 1. conforme ai principi della
ggiubbilo, s.m., giubileo. giustizia || prov.: le cse ggiuste picio-
ggiubbino, s.m., giubbetto: te spiano l ~ | na Ddio e mma la ggnte del mnno |
taristro l ~ si vvngo ll, tallscio l ~!, qul ch ~ ~. 2. di altezza media: na
Vocabolario
315

perzna ggiusta || avv., esattamente, ap- esser necessario, occorrere: bbesgna


pena, soltanto: m pezztto, ~ quanto vde quanto facvefftto | gnar llass
llassggio | ce cape ~ ~, appena appena pprda | na fallo | gna chi tti dico cme
| llvo ~ assaggiata | ~ lue lo p ff, sol- me la snto, il mio parere sincero | pir,
tanto | ~ l dottre, si fregato!, proprio il na csa gna chi vvi la dico | abbisgna
medico! (per negare laffermazione al- annacce uno de sti ggirne | quanno
trui) | ~ snto m p llardio | s rivato ~ vabbisognasse, dtemolo! | gnavara
~, appena in tempo. che sse decidsse na bbna vrta ||
ggiut: aggiut. Forme: Ind. pres. 3 abbisgna, bbe-
ggiutarlla, s.f., aiuto reciproco: famo a sgna, bbigna, gna, na; 6 bbesgneno |
~, ci aiutiamo a vicenda. impf. 3 bbisognava | perf. 3 bbesogn |
ggiuto, p. pass., (raro) andato. fut. 3 abbisognar, bbisognar, gnar,
ggiuttunzzia (raro): ggiottara. gnavar | Cong. impf. 3 abbisognasse |
ggiuvanile, agg., giovanile. Cond. pres. 3 bbesognerbbe, gnarbbe,
ggiuvanne, ggiovanne, antrop., Giovanni. gnavarbbe, gnavara.
ggiuvannlla, sopr. m. gncchere, gnccole, s.f. pl., 1. nacchere.
ggiuvanottllo: ggiovanottllo. 2. battola. 3. (fig.) busse: sentarae che
ggiuved: ggiuvid. ~! || bbatta le gnccole, colpire dura-
ggiuventta: ggiovintta. mente la parte basale della canapa con
ggiuventto: ggiovantto. la scotola.
ggiuvent, ggiuvint, s.f., 1. giovent: (d.) gnccole: gncchere.
ci lo sae, la ~ v l zu sfgo. 2. (coll.) gio- gnaccoltta, sopr. m.
vani. gnagna, s.f., (infant.) castagna.
ggiuvidd: ggiuvid. gnagn, v. intr., (infant.) mangiare.
ggiuvid, ggiuved, ggiuvidd, s.m., gio- gngnera, s.f., lagna.
ved: ~ ggrasso, lultimo gioved di car- gnagol: gnaol.
nevale | sta ssmpre m mo cme l ~ | gnao, s.m., 1. (infant.) gatto. 2. personag-
~ gncche, sbboto trippa (nel menu di gio immag.: ma va dda ~!, allinferno! ||
trattoria). onom., miao, verso del gatto || f ~, ru-
ggiuvintta: ggiovintta. bare (pronunciato roteando le dita della
ggiuvinzza, s.f., giovinezza. mano che si chiudono).
ggiuvinottllo: ggiovanottllo. gnaol, gnagol, gnavol, sgnavol, v.
ggiuvintto: ggiovantto. intr., 1. miagolare. 2. (fig.) suonare male
ggiuvint: ggiuvent. il violino.
glcino, s.m., glicine (Wisteria ssp.). gnaolne: gnavolne.
gloriapatre, groliapatre, s.m., Gloria gnapptta, s.m., (dispr.) persona di bassa
Patri, preghiera latina (dossologia mi- statura.
nore). gnaulo, gnulo, s.m., miagolio.
glume, s.m., (raro) gluma, ciascuna delle gnulo: gnaulo.
foglioline che avvolgono i chicchi del gnavol: gnaol.
grano. gnavolne, gnaolne, avv., 1. gattoni, a
gna, abbisogn, bbesogn, bbigna (rec.), quattro gambe. 2. con circospezione. 3.
bbisogn, na3, v. intr. impers., bisognare, vergognosamente.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
316

gnzzio, s.m., 1. antrop., Ignazio. 2. zzecchino | gnissun antro | snza gnis-


(scherz.) chi ti parla, il sottoscritto: dillo sum paraptto.
a ~!, dillo a me! gnett, v. tr., (rec.) iniettare.
gn gn, s.m. e f., 1. persona debole, in- gni1: n2.
fluenzabile. 2. persona affettata nei gni2, gne2, agg. indef., (in protonia) ogni:
modi, sdolcinata: na ~, na dnna che gne sra passa de qqu | gni momnto
vvale pco. 3. persona lamentosa || avv., ripassa a cchjda | de ~ spce, di ogni
in modo affettato, senza energia: parla tipo | ~ ggirno | ~ bbtta na tcchja,
tutto ~ || onom., imitazione del parlare ogni colpo va a segno | lo vdo ~ tre
sdolcinato: ~, frga Cristo e ndomin! ggirne | ~ mrte de papa, molto rara-
gnegneregn, s.m., bambino piagnuco- mente || gnicsa, pron. indef., tutto: ha
loso. ffinito ~ | prima de mor, me magno s ~
gnnte, pron. indef., niente: tammzzeno | cha ~ sso || gnimdo, cong., in ogni
co ~, senza esitare | sta ttutto l girno modo, comunque || gnip, gnipco, avv.,
snza f ~ | gnuno fa ~ pe ~, nessuno spesso || gnitanto, avv., di tanto in tanto,
agisce senza secondi fini | nu jjha ffatto a intervalli: ~ se fa vvivo || gnipochet-
~ la cura | nu mm ~, non mio parente tanto, avv., spesso || gniquarvrta, cong.,
| io n ce pzzo f ~ | n cha ~ a cche ogniqualvolta || gnismpre, avv., sempre,
vvde co sso | rrbba che n vale ~ | n continuamente.
fa ~, si n ce scrive mae, non importa | gno: gno.
quante ~ che llha ffatto!, stato inutile gnign, v. intr., (infant.) dormire.
| ~ ~ stato lue?, stato per caso lui? | ~ gnissuno1: gnessuno.
~ li dae rtta, n te lo lve ppi da trno, gnissuno2: gnuno1.
se gli dai ascolto, non te lo levi pi dat- gnisuno: gnessuno.
torno | n c dda f ~ | nad vvro ~ | ~ gnuno: gnuno1.
da f! | gnntaffatto | n ce v ~ a ffallo | gnizzine: ignezzine.
nun ce metterbbe ~ a ddjjolo | mdd. gncco, s.m., 1. gnocco di patate: (mdd.
quste ~ s pparnte | tutto fume ~ ar- iron.) ride ride, che la mamma tha ffatto
rsto || prov.: da ~ nun vne ~ | ~ pi ~, li gncche (rif. a chi ride troppo spesso).
uguale a ~ | ~, bbno pillcchje cattivo 2. (fig.) individuo sciocco. 3. (fig.)
pil dnte || avv., 1. affatto: n ve movte groppo.
pe ~ | manco pe ~! 2. molto poco: pca gnoccotard, s.m., tonto.
o ~ confidnza! | co ~ se rppe, facil- gngna, gngna, s.f., donna trasandata,
mente. goffa.
gnentedimno, gnentemno, avv., niente- gngno, s.m., (infant.) nonno || sopr.: rc-
meno. cio rccio cme ~ (di individuo dai ca-
gnentemno: gnentedimno. pelli ispidi).
gno, gno, s.m., (scherz.) chi ti parla, il gnommar, gnommer, v. tr., aggomito-
sottoscritto. lare.
gnessuno, gnissuno1, gnisuno, nissuno, gnommer: gnommar.
pron. indef., nessuno: n vjjo male a gnommeratro, gnommolatro, gnom-
nnissuno | llanne gnessuno sapva moratro, s.m., arcolaio.
quante navsse || agg., n cra gnissun gnmmero, gnmmero, gnmmoro,gnm-
Vocabolario
317

maro, s.m., gomitolo: t, va a ccompr gnmmaro: gnmmero.


no gnmmero de spago e na cannla de gnuno1, gnissuno2, gnuno, ugnuno, pron.
sgo! || dim. gnommartto, gnomme- indef., ognuno: famo gnuno pe ccnto
rtto. suo, per conto proprio | gnissuno a ccasa
gnommolatro: gnommeratro. sua! | a na certra gnuno annava
gnommoratro: gnommeratro. ccasa sua | le guae, gnuno sa le sue ||
gnmmoro: gnmmero. prov.: gnuno pir z e Ddio pir tutte |
gnra, s.f., signora: la ~ mastra. gnuno tira llacqua al zu mulino.
gnorantggene, gnoranza, gnoranzet gnuno2, pron. indef., nessuno: n d gnnte
(scherz.), s.f., 1. ignoranza: cra la gno- ma ~! | mariccomanno, nun ti f ssent
ranza distruzzine || prov.: chi sse prde dda ~ | n c mmae ~, s ssmpre slo ||
pe ttrppa gnoranza, e cchi ppel trppo agg.: nun fa bbne da gnuna parte, in
sap. 2. maleducazione: c na gran nessun luogo.
gnoranza pure gge. gnurante: gnorante.
gnorante, gnurante, agg., 1. ignorante. 2. gnutt: gntte.
maleducato: ~ cme n zumaro. 3. sgar- gbba, s.f., 1. stregoneria. 2. dorso di una
bato || accr. gnorantne. figurina. 3. curvatura || prov.: ~ a ppo-
gnorantlle, s.m. pl., 1. (scherz.) scuole nnte luna crescnte, ~ a llevante luna
elementari: annva li ~. 2. edificio sco- calante.
lastico per soli adulti. gobbarlla, gobbtta, s.m., movimento
gnoranza: gnorantggene. rapido per schivare un avversario nel
gnoranzet: gnorantggene. gioco: a cchi mmjjo faca le gobba-
gnrre, s.m., gnorri: nu sta ff ttanto lo ~! rlle.
gnto, agg., ignoto: l monumnto al mlite gobbtta: gobbarlla.
~. gbbo1, agg., 1. curvo: na filagna gbba,
gntte, gnott, gnutt, v. tr., inghiottire: n a ccavallire. 2. deformato: li srde ci
ce la cavo a gntte gnnte || Forme: Ind. nnrono na massa gbbe.
pres. 1 gnottscio; 3 gntte; 4 gnottimo; gbbo2, s.m., cardo gobbo (Cynara car-
6 gntteno, gnottsciono | Impf. 3 gnut- dunculus L., var. altilis).
tiva | P. pass. gnottito | Ger. gnottnno. gbbo dil tar (l), sopr.
gnott: gntte. gobbne, avv., in posizione curva.
gnucca: nucca. gcce, inter., accidenti!, caspita!: ~
gnucco, agg., privo di corna (detto di ani- comm! quanto me la dicte grssa!
male). gccia, s.f., 1. goccia: pommodre co la ~
gnud, v. tr., denudare || gnudasse, v. rifl., (piccoli, tondi, da appendere) | l fico co
spogliarsi. la ~ (maturo e sugoso). 2. apoplessia ful-
gnudit, s.f., nudit. minante, ictus: ch la ~, portto | (im-
gnudo, agg., 1. nudo: annava n giro mo prec.) che tte pijje na ~! | chi tti pssa
~ | sprto ~ | ~ e ccrudo | llua se pistava pijjatte na ~!
cul pide gnude ma la tina || mdd. goccianaso, s.m., chi deve sempre asciu-
avcce paura de la gatta gnuda, avere garsi il naso.
una paura infondata || accr. gnudne, se- gccio, s.m., 1. sorso: annama bbve n ~
minudo. 2. spoglio: llarbre gnude. de vino frsco, che mmro de ste. 2.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
318

piccola quantit di liquido: v a ff n ~ gojjarllo | accr. gojjarne.


dacqua, (euf.) vado ad orinare || dim. gol, v. intr., (arc.) volare: le vedve che
gocctto: ll, bbevmo llrtemo ~, p ggolveno bbasso lluclla.
nnama ccasa nzime. gla: mar de ~, mal di gola | me s
gda, gde, v. intr., godere: la vita bbl- mmsso m picco ma la ~ | se trva col-
la ggodlla | n ze sa qquanto ce godva lacqua la ~, in estreme difficolt |
| gudveno la nmena dssa magnne | mtte ~ a vvedlle, fanno gola || prov.: la
gdese m p di cumpagna | parva ci ~ m buco ciucarllo, si gntte la casa
godsseno || gde, ppolo!, espr. iron. co ttutto l castllo.
pronunciata quando si regala cosa da glle, s.m., goal, rete: hanno fatto du ~.
poco | ~ (a), loc. avv., a) in misura ab- golpara, s.f., 1. operazione di snidare con
bondante, generosa: cha sservito ~; b) il fumo una volpe dalla tana. 2. ambiente
senza esigere affitto: d m pzzo de trra pieno di fumo.
~, concederla in uso || gdese, godsse, glpe (rust.): vrpe.
gudsse, v. intr. pron., godersi: vjjann golpne (rust.): vorpne.
a ggodmme la vita || Forme: Ind. pres. goluppo, s.m., viluppo.
4 godmo; 6 gdeno | impf. 6 gudveno gomra, comra, cumra, gumra, s.f.,
| perf. 6 godttono | fut. 3 godar | Cond. vomere || dim. gomerino.
1 godarbbe | Cong. impf. 6 godsseno gmeto, gmmito, gmmoto, s.m., go-
| Imper. 2 gde | P. pass. guduto | Ger. mito: cra da scortecasse l gmete.
godnno. gomit (arc.): vommit.
godarccio, agg., godereccio. gmma1, s.f., (euf.) apoplessia fulminante,
gde: gda. ictus: (imprec.) che tte pijja na ~!
godsse: gdese (vd. gda). gmma2, s.f., 1. resina di alberi in genere:
gojjaccino: gojjaccine. la ~ dellolivo dice che ffa bbne pel mal
gojjaccine, gojjaccino, gojjarne, s.m., de dnte. 2. camera daria di veicolo.
burlone, mattacchione. gmme, inter., accidenti!, caspita!
gojjara, gojjera, s.f., 1. pazzia. 2. stra- gommetata: gommitata.
vaganza. 3. genialit. 4. azione strava- gommitata, gommetata, s.f., 1. gomitata.
gante. 5. azione divertente. 2. (fig.) competizione: ann vante a
gojjarne: gojjaccine. ffrza de gommetate, farsi largo senza
gojjastro, agg., eccentrico. scrupoli, cercare di avvantaggiarsi.
gojjera: gojjara. gmmito: gmeto.
gjjo, agg., 1. barlaccio, bgliolo (di uovo gmmoto: gmeto.
stantio e guasto): sntelo m p s ggjjo gonfalne, s.m., (fig.) nuvolone, grande
quellvo. 2. (fig.) pazzo: tu s ~ sul cirro che non porta pioggia: crte ~ pa-
capo, s matto drnto | ggjjo tutto | tlle piano piano avnzono.
ad ggjjo frdicio | s ttutte gjje || si n gonfi, v. tr., 1. gonfiare: ~ l pallne. 2.
z ggjje, n ce le volmo! (espr. gridata (fig.) picchiare di santa ragione: si nu la
durante le sfilate di carnevale oppure piante, te gnfio l muso! || gonfiasse, v.
enunciata per commentare un compor- intr. pron., 1. aumentare di volume: co
tamento o una situazione anomali). 3. ttutta llacqua chha ffatto, l fsso se
(fig.) bizzarro. 4. (fig.) allegrone || dim. gnfia. 2. (fig.) insuperbirsi per le lodi:
Vocabolario
319

se gnfia cme m pallne || Forme: Ind. graduv, v. tr., (raro) graduare.


pres. 6 gnfieno | P. pass. gnfio. gragnla, s.f., grandine fitta.
gonfiangole, gonfinvole, s.m., spac- gramgna, gramccia, s.f., gramigna
cone, vantone. (Agropyrum repens L.): la ~ ppi la lve,
gonfinvole: gonfiangole. ppi vvne fra ( inestirpabile) | pe rri-
gnfio: ce llh ggnfie, sono proprio frescasse lo stmmoco, se bbve llac-
stufo, annoiato. qua de ~.
gnna, s.f., (raro) gnna. gramccia: gramgna.
goprchjo: cuprchjo. gramignaro, s.m., chi raccoglie gramigna.
goprto: guprto. gramignlo, s.m., gremignolo (Agriotes
grbe (rust.): vrpe. lineatus L.), larva dura, rossiccia, lucida,
grfe1, s.m., golf, giacca a maglia di lana simile alla radice della gramigna, che
|| dim. gorftto, gorfettino. danneggia le patate.
grfe2, s.m., (rec.) golf, gioco allaperto. gramignso, agg., povero.
gorgojj, v. intr., gorgogliare. grammteca, s.f., grammatica.
grpe (rust.): vrpe. grammfeno, s.m., grammofono.
gotmmolo, s.m., (raro) gomitolo. grammrto, s.m., malattia del grano, che
govern, guern, guvern, v. tr., 1. nutrire: si annerisce e non produce chicchi, cau-
v a gguern l cico e l cunijje, ch ra sata dal carbonchio: r ~, ra quanno r
| la propggene la govrna la matre | s grano venva nro.
le rdeche che ggovrnono la pianta | grampapijja: aggrampapijja.
guern a bbcca mia che vve, nutrire a granaro, s.m., granaio.
saziet, soddisfacendo ogni desiderio di granata, s.f., (raro) raccolto abbondante
cibo. 2. mantenere a proprie spese: llha di frumento.
ggurno l zu patre || Forme: Ind. pres. 1 granattire, s.m., 1. granatiere. 2. (fig.) in-
gurno; 3 govrna; 4 guernamo; 6 go- dividuo molto alto.
vrnono | impf. 3 guernava | P. pass. go- granctto, sopr.
vernato, guernato, gurno, guvernato. granciara, s.f., zona dove sono molti
gzzo, s.m., 1. gola: cha l mallppo mal granci.
~, soffoca | me sta ssul ~, non lo sop- grncio1, s.m., 1. granchio (Potamon flu-
porto | reman sul ~, essere indigesto. 2. viatile Herbst): cammina a ppartaddi-
pomo dAdamo. tro cme l ~ | mdd. chjappa le grance co
grade, microtop., Santa Maria in Gradi le mano dellantre (vuole spingere altri a
(ex-convento, fino a pochi anni orsono, fare cose difficili per trarne personale
carcere di Viterbo): te prtono carcerato vantaggio). 2. gambero di fiume (Au-
a ~ || inter., a ggrade!, in galera! stropotamobius pallipes).
grad, aggrad, gradu, v. tr., gradire || v. grncio2, s.m., crampo: me vinne n ~ a la
intr., aggradare. zzampa, n ce la cavava ccammin.
gradcola, quatrcola, quatrgola, s.f., granden, v. intr., grandinare.
graticola: rridtto ppggio de sa Llo- grndene, grnena, grnene, grnnina,
rnzo su la ~, di persona ustionata dal grnnine, s.f., grandine.
sole. grandinatlla, s.f., grandinata leggera e di
gradu: grad. breve durata.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
320

grndola, s.f., 1. ghiandola. 2. tonsilla: sano, con allusione sessuale: gli uccelli
llha llevate le grndele | pe le grndole beccano il grano) || prov.: ~ crco rizza l
fa bbno lljjo ferrato, per curare la patrne | ~ clmo rizza l patrne (la
tonsillite. spiga carica di chicchi porta ricchezza).
grandmo, s.m., uomo eccezionale. grancchja, rancchja, s.f., rana verde
grane, s.m. pl., granaglie. (Rana esculenta L.): ann a rrancchje,
granllo, s.m., 1. vinacciolo. 2. testicolo andare in cerca di rane | annava
di agnello || granlle, pl., deiezioni di cchjapp co le mano le rancchje ma la
topo. lga, pescare le rane con le mani nel va-
grnena: grndene. scone | zzupptta de rancchje | nta a
grnene: grndene. rrancchja, nuota a rana || dim. ra-
gran, v. intr., granire. nocchjtta.
granizzine, s.f., svilupparsi dei chicchi granso, agg., (gerg.) ricco.
del grano. granturchto, s.m., campo di granturco.
granne, agg., 1. grande: n mo granne granturchtto, s.m., granturchino, variet
ggrsso, pare m barlzzo | granne di mais da foraggio.
ggrsso e ttontolne | ~, grsso e ffre- grscia, s.f., 1. companatico: magn
gnne | le fste li ppi ggranne chi cci ppane e ggrscia. 2. derrata alimentare.
sia | li carte da cnto ~ cme l fazzoltte 3. abbondanza di cibo.
| o m, vjjo dorm ma lltto ~!, nel letto graspo, s.m., raspo, grappolo duva privo
matrimoniale dei genitori | vnne pure degli acini.
artra rbba n ~ | fa ttanto l ~, si d arie grassto, s.m., luogo del campo ricco di
da ricco | ha ffatto n gran guadagno, humus, spec. vicino allaia.
(iron.) un misero guadagno | r fijjo ppi grassccio, s.m., parti grasse di un ani-
ggranne, il maggiore | sta cccia me pare male: l ~ n fittume de grasso.
gram bna, ottima | cha ddav n gram grasso, s.m., 1. (coll., arc.) piante da so-
male, male grave | nnata n gram male, vescio: sementvono l ~, che cconzistva
andata molto male | li vle n gram bne lopine, favucce opure radicine da ~,
al nipte, lo ama moltissimo | na gram che, qquanno reno a na crtartzza, se
blla csa, bellissima | n gra strnzo | tajjvono. si ra msso a ssrco, se ron-
dal gra llavro mmrto, per il troppo cava, se mettva ner fnno der zrco e
lavoro. 2. adulto, anziano: ra bbllo ~, pp sinterrava. 2. operazione di sove-
molto anziano | smo tutte ~ m, an- scio. 3. (fig.) abbondanza: (antifr.) se tti
namo m penzine || vezz. grannicllo, d ttanto cus, sar ggrasso chi ccla!
granntto. 4. (fig.) punto pi profondo del macera-
grannzza, s.f., grandezza: cha la mania toio || agg., 1. ricco di calce bianca (rif.
de ~ | grannzze de Ddio! l bva da mec- a calcina). 2. (fig.) abbondante: f la mi-
ch va mmeccajj e dda meccajj va sura grassa. 3. (fig.) scurrile: parl
mmeccass. ggrasso, fare discorsi grassocci. 4. (fig.)
grnnina: grndene. solenne: l funerale adra ~ che ccolava
grnnine: grndene. chi ppotvino spnna. 5. (fig.) fortunato:
grano: (gerg.) gruppo di ragazze: n vde l e ppe llbbono grassa che llva tajj
~! varda l ~! (espr. rif. a ragazze che pas- l capo ma qquarcuno, ebbero fortuna.
Vocabolario
321

grassume, s.m., morca dellolio. grzzia, s.f., 1. modo, garbo: accidm-


grastite, s.f., gastrite. mele, chi ~! | tu n cha ~ prpio a ff le
grtise: grtisse. cse | bbna ~! | (scherz.) trppa ~,
grtisse, aggrtisse, grtise, avv., gratis. santAnt!, a commento di una conces-
gratt, v. tr., 1. grattare. 2. grattugiare: v sione che appare eccessiva. 2. (antifr.)
a ggratt l ccio pe ppranzo. 3. (fig., cattive maniere: che ggrazzilla!
gerg.) rubare || grattasse, v. rifl., 1. grat- grazziaddio, inter., grazie al cielo!
tarsi: nun cra bbesgno chi ssi grat- grazziadeddio, s.f., 1. cibo: nu sciup sta
tsseno, chabbastava na strufinata ma ~! 2. regali in natura; cuccagna: qulla
l lenzlo de cnepe | ~ llcchje, fregarsi p di ~.
gli occhi. 2. (fig.) oziare: te gratte tutto grzzie, inter., 1. grazie!: grzzie! le
l girno | sta ttutto r girno a ggrattasse grzzie le f la Madnna | grzzie!
la panza || Forme: Cong. impf. 6 grat- s, co le grzzie annamavante!. 2.
tsseno. certamente: a ~! tutte s bbne allra.
grattaccia, grattaccio, s.f., 1. grattugia. grecile, gricile, s.m., 1. cipolla, ventriglio
2. arnese di ferro con piccole sporgenze di volatili. 2. (volg.) intestino di persone.
aguzze, usato dalle spigolatrici per sgra- 3. (fig.) appetito: ammzzete che ggre-
nare le spighe di grano. cile che ttaritrve!
grattaccio: grattaccia. grco, s.m., trigonella (Trigonella foenum-
grattachcca, s.f., granitina di menta e graecum L.).
ghiaccio, servita come bibita estiva. grgna, s.f., covone: n cordllo cu qquat-
grattarlla, s.f., prurito. tro grgne de coprta | riccjje le gr-
grattarla, s.f., arnese di ferro con piccole gne.
sporgenze aguzze, usato dalle spigola- gregrio, s.m., 1. (gerg.) deretano. 2. (fig.,
trici per sgranare le spighe di grano: fa- gerg.) fortuna: cha m bl ~, molto for-
cvono cme na grattaccio, la ~, tunato | s ffenite le msse a ssan ~!,
sfacvono ggi l grano, p lo conci- finita la fortuna.
vono. grnta, s.f., coraggio, risolutezza: av
grattarlo, s.m., (gerg.) ladruncolo. ggrnta cntro le bbirbe.
grattazziso, agg., (scherz.) grazioso (con grppa, s.f., scarpata || ~ (n), loc. avv., di
bisticcio). fagioli lessati e conditi con sale, pepe,
gratuto, agg., gratuito: gge ttutto ~. aceto e olio: facile ~.
grveda, agg., gravida (di femmina di ani- grppo, s.m., 1. pendio ripido tra due ter-
male e di donna). razze nel vigneto. 2. rialzo a picco.
gravcola, cravcola, s.f., (raro) clavicola. grespigno: crispigno.
grvido, grvodo, agg., 1. turgido (rif. alla grespignne, s.m., variet commestibile
gemma della vite). 2. (fig., scherz.) di crespigno sfrangiato, a foglie molli
avido, desideroso: l mi zzio ra ~ pe (Sonchus tenerrimus L.).
qqul pzzo de trra, sognava di poterlo grsse, s.m., gres, ceramica ad alto grado
acquistare | quanno quarcuno li can- di cottura: le mattonlle de ~.
nava na csa, se dica: ma ch ss gr- grevaccine, s.m., (dispr.) uomo grasso e
vodo? pesante.
grvodo: grvido. grve, agg., 1. pesante: cha le mano ~ | a
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
322

ppasso ~. 2. difficile a digerire: rrbba grm, onom., (infant.) voce ripetuta per
~ de sra, se drme male dppo. 3. (fig.) far ragliare lasino.
grossolano, goffo. grglia: grlia.
grevzza, s.f., pesantezza: sta rbba fa grlia, grglia, grllia, s.f., gloria: le cam-
ggrevzza de stmeco. pane sneno a ~ | (d.) tutte le salme fin-
gro, s.m., nuovo edificio fornito di scono n ~ | lo faciva l pro nnno, che
strutture (muri, solai, tramezzi, tetto), Ddio llbbie n ~! | pure lue mica lavra
ma ancora privo di intonaci e servizi (in- pi la glria.
fissi, elettricit, gas, riscaldamento) || groliapatre: gloriapatre.
agg., 1. grzzo, non lavorato. 2. (fig.) groliasse, v. intr. pron., gloriarsi: se gro-
ineducato, zotico: ~ cme n zappne. liamo, ci gloriamo.
griccire, s.m., brivido di freddo: sent li groliso, agg., glorioso.
~, rabbrividire | snte n ~ pe la vita. grllia: grlia.
grictto, s.m., cricto (Mesocricetus au- grondria, s.f., (arc.) scolo di acqua pio-
ratus L.). vana.
gricile: grecile. grndina, s.f., 1. (raro) rondine comune
grcolo: agrquelo (raro). (Hirundo rustica L.). 2. (raro) balestruc-
grif, crif, v. intr., cascare, fare una brutta cio (Dolichon urbicum L.).
caduta. grnna, gronnara, gronnarccia, s.f.,
grifccio, s.m., grosso uncino, provvisto grondaia.
di manico tondo snodato, con cui si af- gronn, v. intr., grondare: co sta bbardlla
ferra il porco sotto la gola. chha ffatto, grnna di sudre.
grifo: crifo. gronnara: grnna.
grggia, s.f., (gerg.) brutta figura: f na ~. gronnarccia: grnna.
grggio, agg., grigio: n vistito ~ frro, gri- grpe: copr.
gio scuro. grpese: coprisse (vd. copr).
grigortre, s.m., (cont.) agricoltore. grop: copr.
grijja, s.f., griglia. grppa, s.f., 1. dorso di animale || ~ (n),
grilla, s.f., farfalla appena uscita di larva. loc. avv., sulla groppa. 2. dorso di per-
grillanda, grillanna, s.f., 1. ghirlanda. 2. sona || accr. groppne: ch ccinquantt-
(raro) ghirlanda funebre. tanne sul ~ | li lscio l ~, quanno lo
grillanna: grillanda. chjappo, lo picchio.
grilltto, s.m., 1. (fig., infant.) pne. 2. groppira, s.f., sottocoda per equino; stri-
(fig.) clitoride. 3. n. di un asino. scia di cuoio, fissata alla parte posteriore
grimardllo: crimardllo. della bardella, che passa sulla groppa e
grimbiale, grimbiule, s.m. (citt.) grem- sotto lattaccatura della coda.
biule. grprese: coprisse (vd. copr).
grimbiule: grimbiale. gropr: copr.
gringalltto, s.m., saccente: nu sta ff grssa, agg. f., incinta: (prov.) dnna
ttanto l ~! grssa, um pide in fssa.
grisantmo, s.m., crisantemo. grosszza, s.f., avversione, inimicizia.
grispigno: crispigno. grsso1, s.m., (arc.) antica moneta dar-
grista: crsta1. gento dello Stato Pontificio, pari a 10
Vocabolario
323

scudi ovvero 25 lire || prov.: chi sse spu- guadambi, guadagn, guadammi, v. tr.,
taddsso, nun vale mo ~. guadagnare: guadmbieno parcchjo e
grsso2, agg., 1. di dimensioni notevoli: le llavreno pco, llimpiegate | cu sta vita
piastre grsse cme n culo de bbicchjre guadammiava pi ppco || guadam-
| scnzete! passa na mchena grssa || biasse, guadagnasse, v. intr. pron., gua-
sse grssa, essere in stato avanzato di dagnarsi: s gguadammiato l pane la-
gravidanza || prov.: l pscio ~ magna voranno | ~ l paradiso.
qullo ciuco. 2. pesante, da lavoro: li guadmbio, guadmmio, s.m., guadagno:
scarpe grsse di vacca mbullettate. 3. (antifr.) f l ~ del divolo, a ccaros le
(fig.) solenne: na fsta grssa || dim. trjje, nessun guadagno | f l ~ de frat-
grosstto, che ha raggiunto discreto svi- titta | ha ffatto l ~ de fraccazzo | n ce fa
luppo: ad bblla grosstta stua. n zrdo de ~ || prov.: d nun c ggua-
grtta: grtte. dagno, la rimissin ccrta.
grottano, s.m., ab. di Grotte S. Stefano, guadammi: guadambi.
fraz. di Viterbo. guadmmio: guadmbio.
grtte, grtta, s.f., grotta: sta grtte chi guadrno, s.m., quaderno: ~ de scla | ~
ppi ttrusca di qu n ci p ssa | ~ dil de la trza | n ~ a qquadrtte | ~ de
cataltto (microtop.) | ~ di la paura bblla || dim. guaderntto.
(microtop.) || grotticlla (la) ~ (top. in- guado, s.m., passaggio obbligato nel-
terno). lovile, dove le pecore vengono munte:
grottino, s.m., piccola caverna scavata al- l ~ l recinto pe mmgne chjuso co la
linterno di altra pi ampia. rte.
grovijjo, s.m., (raro) groviglio. guae, inter., guai!: ~, se tte rubba la mano
grufo1, agg., ispido: caplle grufe. la bbstia!
grufo2, s.m., orecchio di agnello. guainlla (a), loc. avv., detto di abito ade-
grugn, v. intr., grugnire del maiale: l rente.
prco grugne. guajjo, s.m., guaio: se va vante a ffrza di
grugno, s.m., 1. muso del maiale. 2. (triv.) guae | st ne m mar de guae | ha ddato
volto, faccia: sbttece l ~ | li rppe l ~ | guae man tutte | li guae se le va ccerc
ggrugno de purgavve, una persona dda slo | si adra ita male, li sarbbe
capace di picchiarvi || vezz. grugntto, toccato da passacce guae | ssa tra le
visino. 3. (fig.) broncio, espressione guae || prov.: le guae, ognuno sa le sue.
crucciata: mtteva l ~ man tutte | st guale, agg. inv., uguale: llmmene sm-
ccol ~. pre ~.
grgola: crcala. guantamano, guardamano, s.m., manale
grusso, agg., (arc.) grosso. del calzolaio; mezzo guanto di pelle,
gruppe: cruppe. senza dita, per proteggersi la mano nel
guada, s.f., piccola rete a strascico, utiliz- tirare lo spago.
zata per la cattura dei gamberetti sul lago guanto, s.m., (gerg.) profilattico.
di Bolsena. guard, vard, v. tr., 1. guardare: gur-
guadagn: guadambi. deme! | gurdelo! | a gguardallo da la
guadagnasse: guadambiasse (vd. gua- fccia, pare n mo che ccapisce | gur-
dambi). deme! | guardmele! | vardmele! | vr-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
324

delo!, vrdolo! | vrdala ll bblla! | var- Ind. pres. 1 guarscio; 4 guarimo; 5 gua-
dteme! | vardate! | varda caso! | te riscte; 6 guarsciono | fut. 6 guariscia-
guarda bbrutto, con espr. ostile | vard ranno | Ger. guarnno.
qquelue! | varda m p chi rrbba! | ma guarisci, s.f., (infant.) medicina.
varda m p che ssha dda vda! | varda guaritra, s.f., guaritrice.
chi sse vde! | varda chi pparla! | va, guarnccia: guernccia.
quante mchene pssono! | vard, che guarnlle, s.m. pl., vesti femminili: li ~
cce v? | vard si cche rrbba! | n ze f arrivveno nfino a ggi ppir trra.
gguard derto, non si espone a critiche. guarne, s.m., garzone di azienda agri-
2. badare, far attenzione: guarda che sse cola.
rppe! | sta gguard l capllo!, non ba- guase, guasi, guaso, quase, avv., quasi: stu
diamo alle inezie! | le vcchje ce guard- pezztto de trra chad gguase m pase
vono su la luna, osservavano | guase guase lo crmpo | crono quase
landamento delle fasi lunari | a sta tutte | ito quase a ccattanno, anze
gguard, n ze smetterbbe mae de lavor, snza quase, completamente in rovina.
se si dovesse tener conto della necessit || guasi: guase.
prov.: guarda t, pi di m ddirai. 3. vi- guaso: guase.
gilare: gurdeme sto fijjo, pe ppiacre! 4. guast, v. tr., 1. non rispettare: ~ la vig-
pascolare: sta gguard le bbstie | ~ l gglia de Natale. 2. disfare, riordinare:
majjale. 5. proteggere: Ddio ne guarde! | h dda ~ l ltto. 3. scucire: sta gguast l
na sbrgna che Ddio guarde!, da non dire vestito del fijjo. 4. rovinare: se mmagne
|| prov.: Ddio te guarde dallacqua e ddal a stra, guaste la cna, se mangi fuori
vnto, e ddal frate fr del convnto || pasto, perdi lappetito per il pasto prin-
Forme: Ind. pres. 1 vardo; 2 varde; 3 cipale.
varda; 4 guardamo; 5 vardate; 6 gur- guastamestire, s.m., 1. buono a nulla. 2.
deno, vrdeno | impf. 5 guardvete; 6 chi fa pi mestieri, ma in modo appros-
guardvono | perf. 1 guard; 6 guar- simativo. 3. guastafeste.
drno, vardrno | fut. 1 guardar | Cong. guasto, s.m., disonest: li forestiri hanno
pres. 1 guarde | Imper. 2 va, varda; 5 var- prto l ~ dapertutto || agg., idrofobo.
date | Ger. guardanno, vardanno. guazza1, guzzera, s.f., 1. rugiada. 2.
guardamano: guantamano. brina: ccascata la ~, te mlle tutto.
guardarbba, inter., guarda un po! guazza2, s.f., burla, beffa, presa in giro: li
guardarnne: vardarnne. sta ssmpre a dd la ~.
guardatccia, s.f., occhiata severa di rim- guazzabbujjo, s.m., 1. guazzabuglio,
provero: li d na ~. mescolanza confusa. 2. (fig.) cibo sgra-
guardngo, agg., guardingo. devole. 3. (fig.) confusione, caos. 4.
gurdia, s.f., vigile urbano: le gurdie del (fig.) pasticcio.
pscio (che controllavano i vespasiani e guazzarne, s.m., (arc.) sottogonna lunga
multavano chi orinava in strada). e pesante di canapa, per riparare le
guardiacrcere, s.m., agente di custodia. gambe dalla rugiada.
guardiana, s.f., guardianato. guazzarso, agg., bagnato dalla rugiada.
guar, v. tr. e intr., guarire: l fijjo gguarito guazzata, s.f., caduta della rugiada.
|| guarisse, v. intr. pron., guarire || Forme: guzzera: guazza1.
Vocabolario
325

guazztto, s.m., fanghiglia: f n ~, causare facchino anziano, che sorveglia ai lati il


un pantano || ~ (a), loc. avv., nel fango: passaggio della macchina di santa Rosa
va smpre ~, sinsudicia nel fango | ~ nei punti pi angusti del percorso. 3.
(n), loc. avv., a) modo di cucinare: l scavo fatto nel terreno, dove piantare il
bbaccal ~; b) in brodo di giuggiole: ca- caposaldo del filare: f la ~ pel capo-
pirae, lue ce v ~ cu le serenate. tsta. 4. virgulto lasciato alla potatura
gbbia, s.f., 1. coppia di muli o cavalli da sullalbero per la ricrescita della pianta.
tiro: attacc la ~ e vvia. 2. coppia di 5. stegola dellaratro.
buoi. guidarllo, s.m., guidaiolo, montone ca-
gubbi: aggubbi. strato e addomato che col campano
gudsse: gdese (vd. gda). guida il gregge.
guerci: agguerci. guidarra: ghidarra.
guerciasse: agguerciasse (vd. agguer- guide, s.f. pl., redini.
ci). gujjo, qujjo, agg., 1. mzzo, di frutto: sta
gurcio, agg., 1. cieco da un occhio. 2. pra ttrppo gujja. 2. liquido, mlle:
dalla vista difettosa: s mmo ~. h mmagnato na frittata gujja gujja,
gueriro, guirriro, s.m., (lett.) guerriero. non rappresa. 3. sciolto: l ggelato
gurna, s.f., 1. profenda; porzione di fo- qqujjo co sto callo.
raggio che si d alla bestia: va dd la ~ guinza, guinzara, s.f., terreno molto
a le bbstie, ch ra! | dinvrno se d umido, acquitrino.
la ~ a le vacche. 2. becchime. 3. (fig., guinzajjo, s.m., guinzaglio.
scherz.) cibo. guinzara: guinza.
guern: govern. guinzso, agg., paludoso.
guernccia, guarnccia, s.f., (arc.) guar- guirriro: gueriro.
nacca, rozzo camiciotto maschile in ge- gusciola1, s.f., (raro) lucertola (Podarcis
nere di colore turchino, in pesante tela di sicula Raf., P. muralis Laur.).
canapa, con spacchi laterali, adoperato gusciola2, s.f., visciola.
dai contadini nei loro lavori: la ~ pil gusciolo, s.m., visciolo (Prunus cerasus
nnno chi ssi la mettva pann ffra, L.).
chadra cme l camicitto. guitarra: ghidarra.
guernante, s.m., governante. guittara, s.f., (dispr.) delinquenza.
guernarla, s.f., (raro) recipiente che con- guitto, s.m., 1. persona disonesta: Cristo
tiene il mangime per i polli. ad mmrto, parimmenn le guitte e l
guernatre, s.m., (ant.) governatore. peccatre. 2. ragazzo trasandato. 3. sal-
gurno, guvrno, s.m., governo: l pane del timbanco: ~ ad qquelue che vva pe le
~, limpiego statale. piazze a rriccont le fregnacce, pari-
gurro, s.m., verro; porco atto alla ripro- medi quarche ssrdo. 4. poveraccio.
duzione: le trjje vannal ~, alla monta. gujjermna (a la), loc. avv., alla foggia di
guerrna, s.f., prima guerra mondiale. Guglielmo II: portvono le bbaffe ~ le
gufrdo di bujjne, antrop., Goffredo di vcchje.
Buglione. gujjolino, gujjulino, s.m., (arc.) violino.
guida, s.f., 1. asta posta ai due lati ante- gujjulino: gujjollino.
riori della macchina di santa Rosa. 2. gulupp, v. tr., 1. avviluppare. 2. aggomi-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
326

tolare. finita: (iron.) ma che cchae la ~?


gulupp: aggulupp. gurgolstro, cuculstro, gurgulstro, s.m.,
gumbltto: cumbltto. sedano dacqua (Apium nodiflorum L.).
gumlla, s.f., giumella, quanto entra nel gurgulstro: gurgolstro.
cavo delle due mani accostate con le dita gust: aggust.
unite. gustvele, agg., di sapore gradevole.
gumra: gomra. gustiniano, agg., agostiniano: l frate gu-
gumit (arc.): vommit. stiniane di la Ternit.
guprchjo: cuprchjo. gusto, s.m., 1. piacere: d ggusto, provo-
guprta: cuprta. care piacere | ci snte ~ a ffamme arrab-
guprto, coprto, cuprto, goprto, agg., bi | sa che ggusto!, immagina che
1. coperto. 2. rivestito, abbigliato: le piacere! | pijjacce ~, provarci piacere. 2.
dnne ggirvono guprte nfino allgna. orgasmo. 3. voglia. 4. opinione sogget-
2. (fig.) foglioso: la vita ha dda ssa co- tiva || prov.: tutte l guste s gguste | su li
prta || avv., con prudenza: se parla ~, guste n ze discute | su li guste n ce se
se cce s li fijje attrno. sputa.
gupr: copr. guvern: govern.
gurgolana, s.f., malattia simulata, non de- guvrno: gurno.
Vocabolario
327

ibbrzza, s.f., (raro) ebbrezza. illominato, allumenato, agg., illuminato.


ibbro: libbro1. illuda, illude, v. tr., illudere.
cchese, cchise, s.m., x, lettera dellalfa- illude: illuda.
beto: ha ffatto li ragge ~. imbacuccasse, mbacuccasse, v. rifl., im-
cchise: cchese. bacuccarsi, coprirsi con cura: va n giro
iconoma, culoma, culuma, cunuma, tutto mbacuccato purallestate.
iculoma, s.f., economia: si cercava di f imball, mball, v. tr., 1. insaccare. 2. le-
culoma su ttutte li cse | capirae, si ffs- gare la canapa in balle.
seno tutte qu le culome! | l palazzo imballatura, s.f., operazione con cui si ac-
dilliconoma ll a la gbbia del cricco, catastavano le pste, per formare una
il palazzo della Camera di commercio. balla di canapa.
iculoma: iconoma. imbambol, v. tr., imbrogliare.
ida, s.f., quantit minima: me pare m p imbambolato: mbambolito.
sciapo, ggiusto n~ de sale ce v. imbaron, mbaron, v. tr., (ant.) deflorare
demme, pron. dimostr., idem: ~ co ppa- || Forme: P. pass. mbaronata.
tate, la stessa cosa. imbarzam, mbarzam, mbarzem, v. tr.,
idquela: edquela. imbalsamare: le mbrzemano.
idonet, s.f., idoneit. imbasciata, ambasciata, s.f., 1. ambasce-
idnio, agg., (raro) idoneo. ria, messaggio: f n ~, portare un mes-
iducazzine, aducazzine, ducazzine, saggio | mann llimbasciate a ccasa. 2.
s.f., educazione: (antifr.) dimme m p, azienda zootecnica. 3. branco di be-
chi tte llha mparata ll~?, nessuno ha stiame.
mai provato ad insegnarti le buone ma- imbast, mbast, v. tr., mettere il basto.
niere? (a persona maleducata). imbastardisse, v. intr. pron., 1. imbastar-
ifftto (raro), afftto, s.m., effetto: nu li fa dire. 2. (fig.) alterarsi, tralignare.
ppi ~ la midicina. imbastaro, bbastaro, s.m., bastaio.
iggne, s.f., igiene: lluffcio d~. imbast: mbast.
iggneco, ggneco, agg., igienico: la carta imbavajj, v. tr., imbavagliare.
ggneca n ze la sommiava gnuno. imbeninato, mbeninato, agg., (rec.) al-
ignett, v. tr., (raro) iniettare. ticcio.
ignezzine, gnizzine, ignizzine, s.f., imbestialisse, v. intr. pron., andare in be-
iniezione. stia.
ignizzine: ignezzine. imbeverasse, mbeverasse, v. intr. pron.,
igorzzio: ligorzzio. imbeversi, impregnarsi: fintanto che pp
il: r. ssimbeverava tutta || P. pass. mbeverato.
ille, art.det. m.s., il: uno arto e uno bbasso, imbianc, mbianc, v. tr., 1. imbiancare:
prgono llartcolo ~ (di una coppia di sannava ~ l panno sul prato. lo bb-
sposi, di diversa altezza). gnono. 2. tinteggiare le pareti intonacate
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
328

|| v. intr., 1. (fig.) nevicare leggermente: tijjamo e pp le bbullimo a bbagnoma-


stantte ha mbiancato. 2. (fig. scherz.) ra.
incanutire || imbiancasse, v. intr. pron., imbraca (all), loc. avv., in ozio: mttese
(fig., scherz.) imbianchire, incanutire. ~, a) oziare; b) lavorare pigramente.
imbiancata, ambiancata, s.f., 1. tinteg- imbrac, mbrac, v. tr., mettere limbraca
giatura. 2. operazione di tinteggiare. 3. sullasino || imbracasse, mbracasse, v.
(fig.) leggera nevicata: ha ddato n~, ma intr. pron., mettere in ordine i panta-
la nve ggi s squajjata. loni.
imbiancatura, s.f., operazione con cui si imbracata, s.f., azione di mettere in or-
rende bianca la tela tessuta a mano. dine i pantaloni: dasse n ~.
imbiff: bbiff. imbranc, v. tr., imbrancare, spingere una
imbirbisse, mberbisse, mbirbisse, v. rifl., bestia nel branco.
scaltrirsi: s mbirbito. imbrancol, v. intr., rattrappire.
imbocc, mbocc, v. tr., 1. imboccare: imbrancolito: abbrancolito.
mbcca sta cratura! 2. (fig.) immettere imbratto, mbratto, s.m., 1. beverone, mi-
i covoni nella trebbiatrice: ~ l grano ne scuglio alimentare dato in pasto ad ani-
la trbbia. 3. prendere, scegliere un mali, spec. pastone di cavolaccio cotto
cammino: ~ la strada ggiusta. 4. (fig.) e crusca per maiali. 2. anello di vischio
dare limbeccata, istruire || v. intr., en- fatto attorno al tronco della vite, per im-
trare: mal vejjne lo fanno ~ grtisse. paniare i bruchi: si mtte ll~, pi nun
imboccatre, mboccatre, s.m., operaio falle pass.
addetto a gettare i covoni nella bocca imbrecci, mbrecci, v. tr., coprire con
della trebbiatrice. uno strato di breccia, inghiaiare: ~ li
imboccatro, s.m., sportello per chiudere strade || v. intr., (fig., scherz.) mangiare
il forno a legna. con appetito: mbrecciamo, comp?
imbcco, s.m., ingresso. imbresc, mbresc, v. tr., invischiare, co-
imbollett, bbullett, mbollett, mbul- spargere di vischio (rif. alla vite aggre-
lett, v. tr., imbullettare, piantare bullette dita dai bruchi).
su una scarpa: civo le scarpe mbollet- imbrac, v. tr., 1. ubriacare. 2. stordire:
tate, chiodate | le scarpe grsse mbullet- c n zle chimbraca || imbracasse,
tate sognvono cullossgna. embracasse, mbracasse, v. rifl., ubria-
imbollon, mbollon, v. tr., imbullonare. carsi || Forme: Ind. impf. 3 imbracava |
imborzisse, v. intr. pron., imbolsire. perf. 6 embracnno | P. pass. mbracato,
imbosim, v. tr., imbozzimare i tessuti. imbracato, ubriaco, ebbro.
imbott, mbott, v. tr., imbottare, svinare, imbracasse: mbracasse.
togliere il vino dal tino, separandolo imbrachzza, s.f., ubriachezza.
dalle vinacce, e metterlo nella botte. imbracne, mbracne, umbracne,
imbottatro, mbottatro, s.m., 1. larga pe- s.m., 1. ubriacone. 2. (fig.) il numero 19
vera rettangolare di legno, che viene nel gioco della tombola: llumbracne ||
posta sopra il tino. 2. (fig.) ubriacone. 3. agg., alcolizzato: ttutta ggnte mbra-
(fig.) mangione. cna qulla.
imbottijj, mbottijj, v. tr., imbottigliare: imbrijj, v. tr., imbrigliare.
le pommidre passate, prima llimbot- imbrocc, v. tr., azzeccare.
Vocabolario
329

imbrojj, mbrojj, v. tr., imbrogliare: ~ le immggine, ammggene, emmggene,


carte n tvola | quanno na matassa mmggene, s.f., immagine.
mbrojjata, bbisgna a ttrov l capo fatto immerlettato, agg., guarnito di merletti.
bbne || v. intr., far male un lavoro || im- immuto, omuto, ummuto, umuto, s.m., 1.
brojjasse, embrojjasse, v. intr. pron., imbuto. 2. pevera: llummuto di la
imbrogliarsi || v. intr. impers., (fig.) an- bbtte.
nuvolarsi. impacco, s.m., cataplasma.
imbrojjappolo, mbrojjappolo, s.m., 1. impajj, v. tr., impagliare sedie e altri og-
imbroglione. 2. politicante. getti.
imbrjjo, mbrjjo, s.m., imbroglio, pa- impajjatre, s.m., impagliatore.
sticcio: no mbrjjo | (tir.) nun vvro, impajjatura, s.f., operazione di impa-
num p st, e qqui sstto c n ~, nun gliare.
vvro, num p st. impal, ampal, mpal, v. tr., palizzare il
imbrojjne, mbrojjne, s.m., imbroglione vigneto, con paletti in legno o canne: pe
|| dim. imbrojjoncllo, mbrojjoncllo. ~ la vigna, se mettvono le canne.
imbruttisse, v. intr. pron., 1. imbruttire: impalatccio, empalatccio, mpalatccio,
simbruttsciono col crsce. 2. (fig.) adi- s.m., intelaiatura di canne del filare: se
rarsi. facva gni anno llimpalatccio nvo co
imbuc, mbuc, v. tr., 1. imbucare. 2. in- le canne | vigna a mpalatccio si dicva.
filare, nascondere || imbucasse, mbu- impallato, agg., adiposo: na cristiana
casse, v. rifl., 1. imbucarsi, ficcarsi, grassa impallata.
nascondersi: d se sar mbucato quel impallinata, s.f., impollinatura.
frgno? 2. farsi assumere come dipen- impan, v. tr., fare la filettatura a una vite.
dente: tutte crcono d~ da quarche impanont, v. tr., imbrattare, macchiare.
pparte. impantanasse, v. intr. pron., impantanarsi.
imbussol, v. tr., imbossolare, introdurre impappagall, mpappagall, v. intr., bal-
in unurna le schede per lestrazione a bettare.
sorte: ~ na zzitlla pi la dte. impappinasse, mpappinasse, v. intr. pron.,
immacolata, s.m., 1. la Vergine Immaco- impappinarsi, confondersi.
lata. 2. festa dellImmacolata Conce- impar, ampar, mpar, v. tr., 1. impa-
zione. rare: llhae mparata a mmnte la poe-
immaggin, ammaggin, maggin, v. tr., sa? | da granne mpar a llgge e scriva
immaginare: ammaggina tu che pp | l fijjo mparava ccammin nellanna-
ssa || immagginasse, ammagginasse, rllo || prov.: mpara llarte e mmttela
mmagginasse, v. intr. pron., immagi- da parte | mpara llarte e mmttela ll,
narsi, intuire: te llammaggne | si quanno te srve, valla ppijj. 2. inse-
nnammaggin n tmpo | te p mmag- gnare: tamparo io a rispnne male a la
gin li strille | vi llammagginate ggnte ppi ggranne | a mm num me
chadra. dovte mpar gnnte || Forme: Ind. pres.
immagginbbele, magginbbele, agg., 1 amparo; 2 impare; 4 imparamo; 6
immaginabile. mpreno | impf. 6 mparveno | perf. 4
immagginazzine, s.f., immaginazione: imparssemo; 6 mparrno | fut. 3 impa-
nun crde, ttutt~ sua. rar | Cond. pres. 1 mpararbbe | Imper.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
330

2 mpara; 5 amparate | P. pass. mparato impaur, v. tr., metter paura || impaurisse,


| Ger. imparanno. v.intr pron., impaurirsi, spaventarsi.
imparaculisse, v. intr. pron., (triv.) scal- impazzimnto, appazzimnto, mpazzi-
trirsi. mnto, s.m., 1. (fig.) preoccupazione, fa-
imparcatura, mparcatura, s.f., 1. ponteg- stidio. 2. (fig.) lavoro complicato, che
gio di servizio. 2. crociaia, biforcazione richiede molta pazienza.
dellalbero: ll~ dellolivo parte co ttre impedito, mpedito, agg., 1. handicappato
gguide. 3. intelaiatura della pergola. motorio, invalido: mrto n mmrto,
impasson, v. tr., piantare pali in legno di ma rremasto ~. 2. storpio. 3. mutilato:
recinzione. co na mano mpedita.
impast, ampast, mpast, v. tr., intridere impellicci, v. tr., impiallicciare, detto di
|| ncra tutto mpastato de snno, as- mobili.
sonnato, di chi si svegliato da poco. impennasse, mpennasse, v. intr. pron.,
impastec, impastic, mpastec, mpa- inalberarsi.
stic, v. tr., 1. masticare: h dda mpar impenzierisse, v. intr. pron., preoccuparsi.
sslo a mpastec l velno e pp s ffa impep, v. tr., pepare.
ttutto | la tu m mpstica pure l brdo. 2. impermalisse, v. intr. pron., impermalirsi.
masticare a vuoto: la sumara, quanno va impermibbele, s.m., (rec.) impermeabile
n amre, impsteca. 3. (fig.) balbettare, || agg., impermeabile.
parlare in modo indistinto. impest, mpest, v. tr., 1. contagiare con
impastic: impastec. malattia sessuale. 2. appestare di puzza:
impasticacce, mpastecacce, s.m., bal- co sti motre pure le strade di campa-
buziente. gna s mpestate.
impasticata, s.f., atto del masticare velo- impestata, s.f., donna affetta da malattia
cemente. venerea || (imprec.) prca ~ !
impastor, mpastor, v. tr., impastoiare. impestol, v. tr., riempire di puzzo.
impatacc, mpatacc, v. tr., imbrattare || imp: emp.
impataccasse, v. intr. pron., imbrattarsi. impiastr, mpiastr, v. tr., insudiciare.
impatass, ampatass, mpatass, v. tr., 1. impiastro, mpiastro, s.m., 1. (fig.) persona
confondere. 2. ingannare. 3. infastidire || malaticcia: s prpio n ~ de semedelino!
impatassasse, ampatassasse, mpatas- 2. (fig.) lagnone: che ~ che n z antro!
sasse, v. intr. pron., 1. confondersi, re- 3. (fig.) persona noiosa: nun te lo lve
stare impacciato: stimbracne li ppi dda trno st~.
lccicheno llcchje, simpatassa a impicc, mpicc, v. tr., impiccare || prov.:
pparl. 2. adirarsi: num me f mpatass! mjjo fasse ~ da m bjja bbravo.
3. imbizzarrirsi: spgne quel lume, che impicctta, s.m., persona che si immi-
ssampatssono l cavalle! 4. impigliarsi schia.
|| v. intr. impers., annuvolarsi, guastarsi: impicci, mpicci, v. intr., 1. dar fastidio,
sto tmpo me sa che sse mpatassa. essere dincomodo: sta qqui a ~ sslo.
impatassato, mpatassato, agg., 1. chi si 2. ingombrare: nu lo vgghe che sta
confonde nel parlare. 2. impacciato. 3. rbba mpccia? || impicciasse, empic-
(fig.) annuvolato. 4. (fig.) variabile, di ciasse, mpicciasse, v. rifl., immischiarsi:
tempo che minaccia pioggia. simpcceno smpre de le frgne del-
Vocabolario
331

lartre | tu nun te mpicci! | io num la vacca s mpostata.


mempccio e nnum mentrigo. impost2, v. tr., impostare una missiva.
impicciato, mpicciato, agg., occupato, in- impsta, s.f., 1. deposito provvisorio di
gombro: ch le mano mpicciate de fa- materiale. 2. segnale per traguardare il
gtte. campo.
impccio, mpccio, s.m., cosa losca: n ~ impostatura, s.f., 1. palizzamento in
cmun imbrjjo || mpicce, pl., 1. cian- verde della vite. 2. operazione con cui si
frusaglie. 2. difficolt: tra ~ e mbrjje n legano i tralci sui pali.
ce sa cava a sistemasse. impsto, s.m., deposito di legname per la
impietr, mpietr, v. tr., mettere pietre vendita.
sopra la canapa immersa nel maceratoio. impratichisse, v. intr. pron., prendere pra-
impiollito, agg., 1. intirizzito. 2. rannic- tica, divenire abile.
chiato. imprecazzine: impregazzine.
impir, v. tr., infilare i pioli nella sedia. impregazzine, imprecazzine, s.f., im-
impirito, agg., eretto, rigido: cammina precazione || mdd. ll~ pjjono man chi
tutto ~. le manna.
impi, avv., inoltre. impren, v. tr., ingravidare (spec. di ani-
impoerito: mpoverito. mali).
impne, v. tr., imporre. imprenzrio, s.m., (raro) impresario: ll~
impont, mpont, mpunt, v. intr., balbet- del lavre.
tare || impontasse, ampuntasse, appun- imprest, amprest, mprest, v. tr., pre-
tasse, impuntasse, v. intr. pron., 1. stare.
arrestarsi nel discorso. 2. ostinarsi: sim- imprestarlla, mprestarlla, s.f., azione di
puntnno e n ce fu gnnte da f. 3. re- prestare ripetutamente.
calcitrare: irri rri la sumara se mpunta, imprnta, mprnta, s.f., stemma cucito
n vle pass. sulla tunica del confratello.
import, emport, v. intr., importare: ssa impront, v. tr., dare a prestito.
nullimprta, a lei non importa | (antifr.) improprie, s.m. pl., improperi.
a mm mmimprta na massa, non mi improvis, v. tr., improvvisare.
importa affatto | llimprta n cazzo | num improvisamnte, avv., improvvisamente.
memporta gnnte! improvisata, s.f., sorpresa: li famo n~
imporvar, v. tr., impolverare || imporva- uno de sti ggirne, una visita non an-
rasse, mporvarasse, v. intr. pron., im- nunciata.
polverarsi: ra tutto mporvarato. improvisato, agg., improvvisato.
imposessasse, mpossessasse, v. intr. pron., improviso (all), empruvviso (all), im-
1. impossessarsi. 2. (fig.) attecchire, ir- pruviso (all), loc. avv., improvvisa-
robustirsi: ptela ccrto sta vita, p mente.
vde che ssimposssa. impruviso (all): improviso (all).
impost1, mpost, v. tr., 1. palizzare in impuntasse: impontasse (vd. impont).
verde il vigneto. 2. trasportare le bigonce impurzivo, agg., impulsivo.
piene duva fuori dalla vigna: se mpo- impuzzol, mpuzzol, v. tr., impuzzolire.
stava su la strada bbna || impostasse, inacidisse: nacidisse.
v. rifl., 1. appostarsi. 2. immobilizzarsi: inacqualito: nacqualito.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
332

inagur, innagur, v. tr., inaugurare. abbindolare: qullo sa ~ li ggnte co le


inagurazzine, innagurazzine, naguraz- chjcchjere | a mm tu pper num min-
zine, s.f., inaugurazione. cante, non me la dai a bere || incantasse,
inalterisse, v. intr. pron., inquietarsi. v. rifl., 1. arrestarsi nel movimento, bloc-
incacalisse, ncacalisse, v. intr. pron., 1. carsi: s ncantato l disco. 2. restare con
impaurirsi. 2. cessare la crescita, di lo sguardo fisso, assente: me stae a
pianta. 3. indebolirsi. ssent? che tte s ncantato?
incacarito, agg., acciaccoso, malaticcio. incantato, ncantato, agg., 1. trasognato. 2.
incacaronisse, v. intr. pron., impigrirsi. ipnotizzato.
incacchjasse, ncacchjasse, v. intr. pron., incantsemo, s.m., incantesimo.
(euf.) arrabbiarsi: quanno jje llhanno incanto (pe dd), loc. avv., per incanto.
dtto, s ncacchjato cme m pcchjo, incanutisse, v. intr. pron., incanutire.
furiosamente. incapezz, ncapezz, v. tr., mettere la ca-
incacchjatura, s.f., (euf.) arrabbiatura. vezza ad un animale.
incaci, ncaci, v. tr., 1. cospargere di for- incapocci, v. tr., legare per le corna una
maggio grattugiato. 2. (fig.) coprire di coppia di buoi.
uno strato sottile di neve. incaponisse, ncaponisse, v. intr. pron.,
incaciata: ancaciata. ostinarsi: si sse incaponisce, n ze spsta.
incajjsse, encajjasse, ncajjsse, v. intr. incappott, v. tr., 1. incappottare. 2. co-
pron., aver sentore di qualcosa, intuire le struire allesterno dei muri perimetrali
intenzioni nascoste, mangiare la foglia: un altro muro di piccolo spessore con
si n ncajjato, si insospettito. funzione isotermica || incappottasse, v.
incalan, v. tr., incanalare. rifl., indossare il cappotto.
incamasse, ncamasse, v. intr. pron., dive- incapricciasse, incrapicciasse, v. intr.
nire rauco: me s ncamato. pron., 1. far i capricci. 2. infatuarsi.
incamato, agg., rauco. incarbonchjasse, v. intr. pron., ammalarsi
incamici, ncamici, v. tr., impermeabi- di carbonchio (detto del grano).
lizzare con cemento le pareti di una co- incarc, ancarc, ncarc, v. tr., 1. pigiare
struzione o di un pozzo: l pzzo in un recipiente: ncarcavo llua mal bi-
llincamicivono. gnzo col passne. 2. colpire sulla testa.
incammer, v. tr., (citt.) incamerare. 3. incassare, ficcare: l psto de la vigna
incanarz, v. tr., alzare il cane di unarma se ncarca col majjo. 4. (fig., triv.) fot-
da fuoco: ~ m pistolne. tere.
incanata, s.f., chiassata. incarcata, ancarcata, ncarcata, s.f., 1. atto
incanito, agg., accanito. di pigiare, pressione forte: dmojje na
incannellato, agg., (raro), con buccoli bblla ~, veggarae che cce va. 2. colpo
(detto della Befana in una filastrocca). violento sulla testa. 3. colpo con cui si
incannucciata, s.m., incannicciatura, ficca nel terreno un palo. 4. (fig., triv.)
struttura leggera (formata da stuoie di coito || dim. incarcatlla, ncarcatlla.
canne successivamente intonacate), di- incarcato, ncarcato, agg., 1. ammaccato,
sposta al disotto del soffitto, per nascon- di veicolo. 2. basso di statura.
dere le travi o creare unintercapedine. incarci1, ncalci, ncarci, v. tr., impa-
incant, ncant, v. tr., 1. incantare. 2. (fig.) gliare, ricoprire mobili o recipienti con
Vocabolario
333

la stiancia: portamo a ncarci ste sdie. incazzso, ncazzso, agg., irascibile.


incarci2, v. tr., disinfettare con la calce il incazzulito, ncazzulito, agg., 1. assorto: lo
grano da seme. vgghe smpre ~ qullo. 2. incapricciato.
incarciatura, s.f., azione di rivestire mo- 3. appassionato: s ttutte ncazzulite pe
bili o recipienti con la stiancia. la cccia.
increco, s.m., incarico. incefalite, s.f., encefalite.
incarfagnito, agg., 1. sonnolento. 2. im- incefalteco: incefaltico.
pigrito. incefaltico, incefalteco, ncefalteco, agg.,
incaric, ncaric, v. tr., incaricare || inca- encefalitico.
ricssene, v. intr. pron., prendere un in- incement, inciment, ncement, v. tr., 1.
carico, preoccuparsi: tu n te nincaric! infastidire. 2. provocare: num me st
incarnisse, ncarnisse, v. intr. pron., incar- ncement! | mha ncementato sso.
nire: ch ngna ncarnita, m ddiven- incenner, incennir, ncenner, v. tr., ince-
tata nra. nerire || incennerisse, v. intr. pron., es-
incarognisse, ncarognisse, v. intr. pron., sere aggredito dalla crittogama della vite
impigrirsi. (Uncinula necator) (detto spec. del grap-
incarto, s.m., erba che cresce pi bassa e polo): collacqua chha ffatto, c ppe-
fitta delle altre in una parte del prato. rcolo che ssincennerisce la vita.
incasin, v. tr., provocare confusione || in- incennir: incenner.
casinasse, v. rifl., mettersi nei guai. incenzire: ancenzire.
incasinato, agg., oberato di lavoro. incerott, v. tr., applicare cerotti.
incassino, s.m., attrezzo del maniscalco. inchjav, v. tr., chiudere a chiave.
incatarci, ncatarci, ncatorci, v. tr., inchjavic, v. tr., preparare il drenaggio
chiudere la porta con il chiavistello: n te della fossa, per impiantare il vigneto.
scord de ~ l portne de casa! inchicc, v. intr., balbettare.
incatram, ncatram, v. tr., catramare, inchjod, anchjod, v. tr., inchiodare.
asfaltare. inchjostrara, s.f., calamaio: nzug la
incatramata, s.f., azione di asfaltare. pnna mall~, intingere la penna nel ca-
incatrast, v. tr., accatastare. lamaio.
incattivisse, v. intr. pron., diventare cat- inciafrujj, ciafrujj, incianfujj, ncia-
tivo. frujj, v. intr., 1. eseguire un lavoro fret-
incavarcato, agg., a cavallo. tolosamente e in maniera maldestra. 2.
incavolasse, ncavolasse, v. intr. pron., accozzare alla rinfusa. 3. concludere
(euf.) arrabbiarsi. poco nel lavoro || v. intr., 1. parlare bal-
incavolatura, s.f., (euf.), arrabbiatura. bettando. 2. parlare a sproposito.
incazzasse, ncazzasse, v. intr. pron., ar- inciampic, nciampec, v. intr., inciam-
rabbiarsi: nun ve cincazzate, che vve fa pare: st attnte che ncimpeche!
mmale! | ad ssmpre ncazzato frdicio, inciampicagallina (a), loc. avv., (infant.)
molto adirato || prov.: chi ssincazza, fa saltellando su un solo piede: da fijje
ddu fatiche: prima sincazza, p se ggiocavamo ~.
scazza. inciampicne, nciampecne, s.m., (scher-
incazzatura, ncazzatura, s.f., arrabbia- zoso) persona che inciampa spesso || ~
tura. (a), loc. avv., inciampando.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
334

inciancic: anciancec. incominci, ancuminci, comenci, co-


inciancicatccio, nciancicatccio, s.m., minci, cumenci, cuminci, incumin-
cosa masticata a lungo. ci, ncomenci, ncominci, ncuminci,
inciancicato, nciancicato, agg., 1. masti- tr. e intr., cominciare: incomincirno a
cato. 2. (fig.) biascicato, di preghiera. llavor a ppunta di ggirno | pure tu,
incianfrus, v. tr., eseguire un lavoro fret- quanno ncumince, nu la smtte ppi | la
tolosamente e in maniera maldestra. vennmmia ha ncominciato | cumincia-
incianfujj: inciafrujj. va ffasse ggirno | (d.) tutto sta nco-
inciarm, v. tr., imbrogliare: ra bbravo a minci || prov.: quanno cumncia male,
~ ttutte || v. intr., chiacchierare senza finisce pggio | chi bbn cumncia, a
concludere. la met dillpra || Forme: Ind. pres. 1
incicalito, agg., impigrito. cumncio; 2. comince, ncumince; 3 cu-
incicci, v. intr., ingrassarsi. mncia; 4 cuminciamo; 6 comnceno, co-
inciment: incement. mnciono, cumnceno, ncumnceno |
incimurrito, agg., 1. di animale colpito da impf. 3 cuminciava; 6 cumincveno, cu-
cimurro. 2. (scherz.) raffreddato (di per- minciveno | perf. 1 comenciae; 3 ancu-
sona). minci, cuminci, ncuminci; 6
incitso, agg., 1. scontento. 2. che istiga. comincirno, cumincinno, incomin-
inciufol, v. tr., 1. istigare. 2. insinuare. cirno, ncomincinno, ncumincinno |
incocci, v. tr., incontrare || v. intr., scon- fut. 3 cominciar, ncominciar | P. pass.
trarsi || ncocciasse, v. intr. pron., osti- ancominciato, comncio, ncominciato |
narsi. Ger. comencianno, ncumincianno.
incoll1, ncoll, v. tr., 1. incollare. 2. rifi- incomincio: comncio.
nire lintonaco lisciandolo con calce incmmedo: incmedo.
grassa || incollasse, ncollasse, v. rifl., ap- incommnza, incompnza, s.f., incom-
piccicarsi (rif. a pietanza che ha superato benza.
il punto di cottura, spec. parlando di incmmido: incmedo.
pasta): sclala sta pasta, sinn te sin- incompnza: incommnza.
clla | ttutta ncollata, llha fatta ccia incontr: ancontr.
trppo. incontranza, s.f., coincidenza, circostanza
incoll2, v. tr., 1. prendere in spalla: e pp fortuita.
a vvda cme sincollava qulle sac- incontrrio (all), loc. avv., a rovescio.
chtte! 2. accollare, addossare || incol- incontrasse: ancontrasse (vd. ancon-
lasse, v. intr. pron., addossarsi una tr).
responsabilit. incontr (all), loc. avv., (scherz.) in senso
incmedo, incmmedo, incmmido, nc- contrario.
medo, ncmmido, ncmodo, s.m., 1. di- incordasse, ncordasse, v. intr. pron., con-
sturbo: se scusa tanto pellincmmedo | trarsi di un muscolo o di un nervo, su-
pag ll~, risarcire il proprietario di un bire un crampo: me s ncordata na
locale concesso in uso | mica ce dae ~. 2. zzampa.
disturbo fisico: ad ppino dincm- incorp1, ncorp1, v. intr., accestire: l
medi, malaticcio. grano ncrpa.
incomid, v. tr., disturbare. incorp2, ncorp2, v. tr., incolpare: c
Vocabolario
335

cchi llincrpa | ha visto mae chi mms- sodomizzazione. 2. (fig., triv.) fregatura
seno ncorpato di quarche bbojjata. solenne: jjhanno dato n~ de primr-
inctta, s.f., azione di bruciacchiare la dene.
punta del palo per indurirla: se da n ~ inculatura, nculatura, s.f., (fig., triv.) fre-
mal passne. gatura solenne.
incrapett, v. tr., accaprettare; legare un inculprnda, v. tr., (rec., scherz.) com-
animale per le quattro zampe. prendere (bisticcio).
incrapicciasse: incapricciasse. incuminci: incominci.
incravatt, ngravatt, v. tr., 1. incravat- incuntr: ancontr.
tare. 2. (fig.) fissare: quanto se mtte la incurnici, ncornici, ncurnici, v. tr., 1.
corvatta, pe ngravatt no stpito || in- incorniciare. 2. (fig., scherz.) mettere le
cravattasse, v. intr. pron., vestirsi in corna, tradire il coniuge.
modo elegante: ggirava smprincra- inctene: ancdine.
vattato, pure de ggirno de lavro. indebbitasse, v. rifl., indebitarsi, contrarre
incrcca, ancrcca, s.f., 1. biforcazione di debiti.
forcina. 2. incavo (praticato sulla som- indennit, s.f., identit: la carta d~.
mit del caposaldo della pergola, su cui ndia pastinaca, s.f., regalo prezioso:
poggia il lungo palo orizzontale): nel (iron.) che jjhae portato, ll~?
passne ce se facva ll~ | piantato l indiavolato, ndiavolato, agg., sfrenato, di
psto, se passava a ff ll~ col rncio, bambino.
co n antro psto ditro pacconzent. indifernte, ndiffernte, agg., indifferente.
sull~ ce se mettva la prteca. indifcile, diffcele, difcile, ndeffcele,
incrudolisse, ncrudolisse, v. intr. pron., 1. ndefcile, ndifcele, ndifcile, agg., 1. dif-
incrudire, rimanere semicrudo alla cot- ficile: li sie diffcele!, quanto sei diffi-
tura o indurirsi (detto di legumi o carne): cile! | parla ~, a) in modo affettato; b) in
le fettine te sincrudolsciono. 2. (fig.) italiano corrretto | n gran ~ che cce la
danneggiarsi per eccessivo calore (rif. fa, molto improbabile. 2. che costa fa-
alla canapa immersa nella vasca di tica: guadagnasse qul pzzo di pane
acqua sulfurea): sinn se ncrudoliva, diffcele.
nun veniva bbne, venvono le callarste indiggestine, s.f., (raro, rust.), digestione.
|| Forme: Ind. pres. 6 incrudolsciono | indiricchjato, agg., 1. raggrinzito. 2. rat-
impf. 3 ncrudoliva | P. pass. ncrudolito, trappito.
ncrudelito, ncrudulito. indirizz1, v. tr., indirizzare.
incul, ancul, ncul, v. tr., 1. (triv.) sodo- indirizz2: addirizz.
mizzare: mannggia qullanculata! ind: d2.
(imprec.). 2. (fig., triv.) ingannare: a indolito, ndolito, agg., 1. intorpidito. 2. le-
mm ttu num minculi. 3. (fig., triv.) ru- gato nei movimenti. 3. reumatico.
bare: se fce ~ qulle quattro bbcche. indolitura, s.f., indolenzimento.
4. (fig., triv.) interessare, riguardare: indosa, avv., ovunque.
dimme m p, che ttincula? || inclete, indve: d2.
nclete, inter., (triv.) vattene a quel indovensa, s.f. e agg., endovenosa.
paese!, vaffanculo! indovin, andovin, anduvin, induvin,
inculata, anculata, nculata, s.f., 1. (triv.) ndoven, ndovin, nduven, nduvin, v.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
336

tr., 1. indovinare: chi ccanduvina, infasci, v. tr., (raro) fasciare.


bbravo | si ccanduvine, te d na cara- infscio, s.m., occorrente per fasciare un
mlla | anduvnala, grillo! | nduvinate m neonato.
p! 2. trarre un pronostico || v. intr., 1. infastid: anfastid.
esser propizio: sindovina la staggine, infatte, nfatte, cong., infatti.
se la stagione propizia. 2. azzecarci: h infebbrasse, v. intr. pron., essere colpito
nduvinato a mmtta sti rape! | a, ar- da febbre.
mno Vorrappiva cha ndovinato chha infelice, nfelice, nfilice, s.m., 1. individuo
ppreso la mjje, che ff la sartra | deforme. 2. invalido, handicappato.
bbravo, ha nduvinato a ff cmha fatto nfemo, agg., (raro) di pessima qualit: l
| n ce se ndovina mae: cme se fa, se fa pccio, la stppa pi nfema che ccra,
mmale. 3. capitare, accadere, coincidere: ce facvono le crde.
ha ndovinato ne na fsta | quarche inferiata, s.f., (raro) inferriata.
vvrta nduvinava chadra la viggllia inferm, v. intr., ammalarsi in modo grave
de la fsta | pi ffurtuna nduvin n quel o cronico || infermisse, v. intr. pron., in-
momnto chi ppassava su la strada sot- fermarsi.
ta la finstra la fornara | sta fijja ndu- infrno, nfrno, s.m., 1. inferno: si ss cat-
vin a ccasc pir trra lnga | tivo, va llinfrno cu ttutte le scarpe. 2.
ndovenava che ppiovva | hanno ndovi- (fig.) pozzetto di scarico delloleificio;
nato nzime, sono capitati || Forme: Ind. vasca in muratura dove convogliava
pres. 3 ndovina | impf. 3 ndovenava, lacqua residua del frantoio.
nduvinava | perf. 3 nduvin | Imper. 5 infertrisse, v. intr. pron., infeltrirsi.
nduvinate | P. pass. ndovinato, nduvinato infiacchisse, affiacchisse, nfiacchisse, v.
| Ger. nduvinanno. intr. pron., indebolirsi: cul tmpo sin-
indovnala grillo (a), loc. avv., a caso, alla fiacchsciono le piante.
cieca: va m p ~ tu! infiasc, nfiasc, v. tr., travasare liquidi in
indurgnza, s.f., indulgenza: se guadm- fiaschi.
bia ll~. infila (all), loc. avv., di seguito.
induvin: indovin. infinnte: finanta.
induvino: andovino. infino, nfine, avv., infine, alla fine | ~ ~,
ina, antrop., Enea. dopo tutto.
infallon, nfallon, v. intr., abortire di infinocchj, nfinocchj, v. tr., 1. condire
frutto: n animaltto le fa ~ || infallonisse, con finocchio. 2. (fig.) ingannare: campa
v. intr. pron., 1. ammalarsi, di pianta: nfinocchjanno li ggnte, il prossimo.
nfallonito sarbbe quanno che lluva infiocchett, v. tr., infioccare || Forme:
c, ma dppo nun allga. pe vvia del- Ind. fut. 1 infiocchettar.
lentemprie, nvce de svilupp, se infirz, v. tr., 1. infilzare. 2. infilare.
scca. 2. imbozzacchire, di un frutto. infiscol, nfiscol, v. tr., porre la pasta
infantijjle: fantijjle. delle olive pigiate nei fiscoli, per tor-
infarinata, nfarinata, s.f., infarinatura, ap- chiarla.
plicazione di uno strato di farina. 2. (fig.) infiscolata, s.f., atto del mettere la pasta
conoscenza generica e superficiale di delle olive pigiate nei fiscoli, per tor-
una materia. chiarla.
Vocabolario
337

infittisse, v. intr. pron., raggrumarsi (di infregnato, nfregnato, agg., 1. imbron-


cibo cotto): la minstra m tte sinfitti- ciato. 2. adirato. 3. arcigno.
sce. infrellicc, v. tr., agghindare || infrellic-
infittito, nfittito, agg., divenuto denso: casse, anfrilleccasse, infrilliccasse, v.
port ll na minstra bblla nfittita, che rifl., agghindarsi.
la magne cu la forchtta. infrelliccata, infrilliccata, s.f., azione di
infoc, nfoc, v. tr., 1. infocare, rendere agghindarsi.
rovente. 2. bruciacchiare il legno, per in- infrilliccasse: infrelliccasse (vd. infrel-
durirlo. 3. (fig.) aizzare || nfocasse, v. licc).
rifl., (fig.) accalorarsi. infrilliccata: infrelliccata.
infojjato, agg., eccitato sessualmente. infrizz, v. tr., infilare.
inforc, v. tr., 1. afferrare con il forcone. 2. infroci, anfroci, nfroci, v. intr., coz-
mettere, inforcare: ~ llocchjale. zare: stattnte chanfrce, va ppiano!
infri (all), loc. avv., in fuori || prep., ec- infrunza, s.f., influenza: ariggira ll~.
cetto. infruenzasse, v. intr. pron., ammalarsi
informicasse, informichisse, nformi- dinfluenza.
chisse, v. intr. pron., informicolirsi: l mi infumicata: anfumecata.
bbrccio me sra informichito | cha le infurbisse, nfurbisse, v. intr. pron., scal-
zzampe nformichite che n ze mve. trirsi.
informichisse: informicasse. infuriasse, nfuriasse, v. intr. pron., infu-
inforn, anforn, nforn, v. tr., mettere a riarsi.
cuocere in forno: mo infornato a le infuscell, nfuscell, v. tr., mettere nella
quattro || v. intr. impers., innalzarsi della fiscella (detto della ricotta).
temperatura esterna; raggiungere valori ingabbi, ngabbi, v. tr., (fig.) ingannare.
elevati: lo snte cmanfrna? ingajjardisse, ngajjardisse, v. intr. pron.,
infornata, nfornata, s.f., 1. quantit di irrobustirsi di una pianta.
pane che pu contenere il forno in una ingall, ngall, v. tr., 1. fecondare le uova,
volta. 2. turno di cottura del pane: a le gallare. 2. (fig.) fottere.
quattro cocmo la prima ~. 3. (fig.) per- ingallatura, s.f., gallatura.
sonale assunto o promosso in gruppo. ingann, ngann, v. tr., ingannare || prov.:
infoscato, nfoscato, agg., folto di vegeta- chi vva pir ingann, rsta ngannato ||
zione, eccessivamente foglioso: na vita Forme: Cong. pres. 3 inganne.
nfoscata. ingannatra, s.f., ingannatrice.
infracic: fracic. ingarbujj: angarbujj.
inframo: frammo. ingarbujjasse: angarbujjasse (vd. an-
infrancujjo, nfrancujjo, s.m., 1. pasticcio. garbujj).
2. confusione, caos. 3. imbroglio. ingarisse, v. intr. pron., entrare in gara, ga-
infrasc, nfrasc, v. tr., palizzare legumi: reggiare.
gge ch dda ~ l pislle. ingaurr, ngaull, ngaurr, v. tr., in-
infrattasse, nfrattasse, v. rifl., 1. nascon- citare, invogliare || v. intr., 1. prendere
dersi. 2. appartarsi per un incontro amo- voglie. 2. ringalluzzire || ingaurrisse,
roso. ngaurrisse, v. intr. pron., 1. entusia-
infreddolata, s.f., colpo di freddo. smarsi. 2. eccitarsi. 3. riprendere animo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
338

ingegnasse, v. intr. pron., ingegnarsi || santirsi.


prov.: chi ppe ffco e cchi ppe llgna, pe ingrevito, ngrevito, agg., 1. carico di
mmagn ciascun singgna. un peso. 2. appesantito. 3. arrembato; di
ingener, v. intr., dar vita, procreare || in- cavallo dalle zampe indebolite e ripie-
generasse, v. intr. pron., nascere, for- gate.
marsi: singnera sbbeto llua. ingrifasse, ngrifasse, v. intr. pron., (triv.)
ingnzo, ncnzo, s.m., incenso. eccitarsi sessualmente, bramare (rif. al-
inghinn, solo in un prov., vd. ingann. luomo): singrifa cme n rccio.
ingojj, v. tr., (citt.) ingoiare. ingriggisse, v. intr. pron., divenir grigio,
ingojj, ngojj, v. intr., impazzire || ingoj- detto dei capelli: s ingriggito m pco
jisse, ngojjisse, ngujjisse, v. intr. pron., tmpo, ha visto?
1. impazzire. 2. vaneggiare. 3. andare a ingrillann, ngrillann, v. tr., inghirlan-
male, marcire, di uova non gallate. 4. dare || Forme: Ind. pres. 6 ingrillnneno
(fig.) scervellarsi. | P. pass. ngrillannato.
ingoll, ngoll, v. tr., 1. ingollare, ingoiare: ingrillettasse, ngrillettasse, v. intr. pron.,
ngoll l rspo. 2. (fig.) sopportare: ngol- (triv.) eccitarsi sessualmente (rif. al-
lava tutto e zzitto. luomo).
ingommasse, v. intr. pron., saldarsi del- ingrippo, s.m., inghippo.
linnesto. ingrsso (all), loc. avv., in pieno: sbj-
ingommi: sogn. jeno ~, a ddjjele vinte a li fijje.
ingordzzia, ngordzzia, s.f., ingordigia. ingruf, v. tr., fottere.
ingozzata: angozzata. ingrufolato, ngrufolato, agg., 1. arruffato.
ingranchito, agg., aggranchito. 2. di passero dalle piume gonfie.
ingrann, ngrand, ngrann, v. tr., ingran- ingrugnasse: angrugnasse.
dire || ingrannisse, ngrannisse, v. intr. ingrugnato: ingrugnito.
pron., ingrandirsi, espandersi di una su- ingrugnito, ingrugnato, ngrugnato, ngru-
perficie: trppo s ngrannito l pase. gnito, agg., 1. offeso. 2. severo, torvo:
ingrannimnto, ngrannimnto, s.m., in- crtcchje ngrugnate cva. 3. (fig.) nu-
grandimento fotografico. voloso: l clo ~.
ingrass, angrass, ngrass, v. tr., 1. in- inguajj, v. tr., (fig.) mettere incinta || in-
grassare: la pasta dice changrassa || guajjasse, v. rifl., inguaiarsi, cacciarsi
prov.: qullo che nu strzza ngrassa. 2. nei guai.
fertilizzare: ngrassava l terrno | la trra inguastito, nguastito, agg., infuriato.
llangrassamo co le lupine. 3. lubrificare inguatt, anguatt, enguatt, nguatt, v.
con grasso. 4. (fig.) corrompere || in- tr., nascondere: anguttala! || prov.: la
grassasse, ngrassasse, v. intr. pron., in- casa nguatta, ma nun rubba || inguat-
grassarsi. tasse, anguattasse, nguattasse, v. rifl., 1.
ingrasso (stto), loc. avv., allingrasso: nascondersi: llordgne singuttono
ten ~. ditro la fratta | sanguatta pi n fasse
ingravid, ngraved, ngravid, v. tr., met- chjapp | tcca tt a nguattasse!, il tuo
tere incinta una donna: llha ngravedata turno | se va nguatt ddsso a la matre,
e li tcca sposalla. cerca protezione | sta gguard, m se
ingrevisse, ngrevisse, v. intr. pron., appe- nguatta l zle, scompare tra le nuvole. 2.
Vocabolario
339

rifugiarsi, prender riparo dalle intempe- intacca, antacca, ntacca, s.f., 1. tacca,
rie. segno: ll~ de la bbilncia. 2. ammacca-
inguattavito, nguattavito, s.m., (infant.) tura sulla lama dei ferri da taglio: n cor-
gioco del nascondino | l zle fa nguatta- tllo pino de ntacche.
vito, appare a tratti tra le nuvole. intacc, ntacc, v. tr., 1. tagliuzzare. 2.
inguattne (d), enguattne (d), nguat- tracciare un segno. 3. ammaccare una
tne (de), loc. avv., di nascosto: avjja a lama. 4. succidere.
spos ~ (rif. a vedovi che si risposano) | intajj, v. tr., intagliare.
fa le cse ~ de la su mjje. intajjo, s.m., intaglio.
ingunto: ongunto. intartajj: antartajj.
inguilla, s.f., anguilla (Anguilla anguilla) intartarito, ntartarito, agg., 1. coperto di
|| dim. nguilltta. tartaro: l nnno cva la pippa ntartarita
inguinamnto, nquinamnto, s.m., (rec.) de nicolina. 2. coperto di incrostazioni
inquinamento. calcaree: ra ntartarita cme na piscina
ingune, s.m., (lett.) inguine. del Bullicame.
inimico (raro): nimico. intrzio, s.m., intarsio.
innacet, v. intr., inacetire || Forme: P. pass. intas, ntas, v. tr., ostruire: co sta rob-
innacetito. bccia finisce che llo ntasamo.
innagur: inagur. intgna, entgna1, intigne2, ntgna, nt-
innagurazzine: inagurazine. gne, ntigne2, v. tr., 1. intingere: nel zugo
innamidato, nnamidato, agg., inamidato: me piace a ntgnece l pane. 2. immer-
portvono l cllo pizzo ~. gere: prima llintignmo nel zrfo.
innamor, v. tr., innamorare. inteliggnte, intilliggnte, nteliggnte,
innimicasse, v. intr. pron., inimicarsi. agg., intelligente || prov.: ~ ce se nasce.
innimico (raro): nimico. inteliggnza, s.f., intelligenza.
innocellito, innucillito, inocellito, inucel- intngolo, s.m., intingolo.
lito, agg., 1. sospettoso (come luccello intnna, antnne, dintnna, ntnna, ntn-
pronto a involarsi). 2. confuso, stordito. ne, v. tr., 1. intendere: d ddintnna, far
3. sorpreso. 4. abbagliato. credere: che me v d ddintnna che
innucillito: innocellito. Ccristo mmrto dal frddo? | valla dd
innummid, numid, v. tr., inumidire: ddintnna ma cchi tte pare! | io me llin-
prima innummidiva l panne, pe stiralle. tnno sta csa | ma cchi lo v d ddin-
inocellito: innocellito. tnna? | ma valla dd ddintnna al
inorgojjisse, v. intr. pron., inorgoglirsi: ccio!, a qualcun altro || prov.: a tte
sinorgojjsciono parcchjo. pparlo, e ttu, scera, mintnne. 2. sen-
inoss, v. intr., inossare, gonfiarsi delle tire, ascoltare: llh ntso d ppurio | num
gengive prima che spuntino i denti (rif. me s ntso bbne jjre | me s ntso n
ai lattanti): quanno spntono l dnte, dolortto | nva ntso da luntano | nan-
inssa. se snte l duro. tnne lgge, fa ccme li pare, pggio dun
inquartasse, nquartasse, v. intr. pron., 1. mulo | si llssete ntso llra bbno!,
irrobustirsi. 2. ingrassarsi. quanto era buono! 3. capire: nun v
inquenbbele, agg., (rec., raro) inquina- ntnna? mica parlo tedsco! | sintnne!,
bile. ben inteso! || intnnese, antnnese, an-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
340

tennsse, v. intr. pron., intendersi: num me intigne1: intign.


nantnno | sso si nintnne na massa || intigne2: intgna.
v. rifl. recipr., intendersi: sintnneno fra intignino, ntignino, s.m., ostinato, capar-
llro || Forme: Ind. pres. 1 antnno, in- bio.
tnno; 2 intnne; 3 antnne, intnne; 4 in- intilliggnte: inteliggnte.
tennmo; 6 antnnono, intnneno | fut. 3 intim, ntem, v. tr., intimare: llinti-
antennar | perf. 1 intse; 3 ntse; 6 nt- mnno lo sfratto e li tocc scas.
seno | P. pass. ntso. intimpria: entempria.
intennnza, s.f., intendenza: ll~ de fi- intnfena: antinfena.
nanza. intircessine, s.f., intercessione.
intennitre, ntennitre, s.m., intenditore || intirito: interito.
prov.: a bbn intennitr pche parle. intisich, v. intr., intisichire || intisichisse,
intnto, ntnto, agg., 1. inzuppato: pane v. intr. pron., divenire tisico.
ntnto mal zugo. 2. immerso, bagnato: n intistino, ntestino, s.m., intestino || inte-
zppo de cnapa ~ ner zrfo. stine, ntestine, pl., 1. intestini. 2. (raro)
intepidito, intepedito, ntepedito, agg., in- pne e scroto. 3. testicoli.
tiepidito. intcca: ntcca.
intepidito: intepidito. intonacatura: intonicata.
intercolite: interocolite. intneco, intnico, ntneco, s.m., into-
interd, v. tr., interdire: a la fine l zu patre naco: ha dda lisci ll~ cu lo sfranas-
lu interd. sne.
interessato, anteressato, interessiato, nte- intonic, v. tr., intonacare.
ressato, agg., 1. mosso dal proprio tor- intonicata, intonicatura, s.f., intonacatura:
naconto. 2. risparmiatore. 3. (euf.) avaro. startranno damo n~ a la cucina.
interessato: interessato. intnico: intneco.
interessiato: interessato. intontol, ntont, ntontol, ntuntul, v. tr.,
intersso, ntirsse, s.m., 1. interesse, 2. stordire: cha ntontolito cu ste chjc-
tornaconto. chjere da stamane.
interite, s.f., enterite: morvono cme intor: attor.
gnnte d~ l fijje ciuche. intorbar, ntorbar, ntorbor, v. tr., in-
interito, intirito, nterito, agg., irrigidito. torbidare || intorbarasse, v. rifl., 1. intor-
interocolite, intercolite, s.f., enterocolite. bidarsi, di liquido. 2. (fig.) adombrarsi,
intrpetre, s.m., interprete: quannha bbe- di persona di cattivo umore.
vuto, ce v ll~ pe ccapillo. intost, antost, ntost, v. tr., 1. indurire.
intestardisse, ntestardisse, v. intr. pron., 2. (fig.) tonificare: l frddo ntsta, ma
ostinarsi: si sse ntestardisce, nun ze sp- mmjjo llistate || intostasse, ntostasse,
sta. ppggio de n zumaro. v. intr. pron., 1. indurirsi: nu li f ccce
intestasse, v. intr. pron., ostinarsi. trppo, che ssintsteno | pi bbllono,
intign, intigne1, ntign, ntigne1, v. intr., pi sse ntsteno (d. rif. a persone osti-
insistere: qulla ntigna smpre || nti- nate). 2. inturgidirsi: li se ntsta sbbito
gnasse, v. intr. pron., ostinarsi || mdd. nti- (rif. ad erezione).
gna Ntgna! || prov.: ntigna ntigna, nu intostata, s.f., rassodamento: damo n~
scummtta mae. ma li passne.
Vocabolario
341

intr: entr. nata da le bbmbe. 2. incrinato: na


intralacc, ntralacc, tralacc, v. intr., bbrcca ntronata. 3. rimbambito. 4.
barcollare || Forme: P: pass. ntralac- confuso dallemozione. 5. stordito:
canno. sarza co la tsta tutta ntronata. 6. istu-
intrata, s.f., 1. entrata. 2. vano dingresso. pidito.
intravda: intravde. intrnna, ntrnna, s.f., 1. donna sudicia,
intravde, intravda, ntravda, v. tr., in- disordinata, incapace. 2. donna da
travedere: lo ntravggo mal bujjo. strada.
intrera: intrra. intrufolasse, ntrufelasse, ntrufolasse, v.
intricatrio, ntricatrio, s.m., groviglio: intr. pron., intrufolarsi, immischiarsi:
ttutto n intricatrio de vitbbia ggi sso sintrfala dapertutto e li fa llitic.
ppil fsso. intrufolne, ntrufolne, s.m., 1. intrigante.
intrichino, ntrichino, ntrighino, s.m., in- 2. maneggione. 3. chi si immischia.
trigante. intrujj: antrujj.
intrico1, s.m., groviglio di vegetazione. intrujjata, s.f., 1. atto di intrugliare. 2. atto
intrico2, s.m., intrigo, situazione intricata. di sporcare.
intrida, antride, ntrida, ntride, v. tr., intri- intrujjo, ntrujjo, s.m., 1. intruglio: cr-
dere: gni settimana ntridva l pane pe tintrujje num me pice de magnalle. 2.
ccasa | ~ la smmola pe le galline. (fig.) imbroglio. 3. (fig.) confusione.
intrigasse, entrigasse, ntrigasse, v. rifl., 1. intrujjne, ntrujjne, s.m., intruglione:
impigliarsi: me s ntrigato mallllera. n intrujjne de prima catigora, num me
2. (fig.) intrigarsi, immischiarsi: io nom fido.
mentrigo davro. intrungol, introgol, ntrugol, ntrugul,
intrnzeco, intrnzico, ntrnzeco, agg., in- ntrungol, v. intr., 1. introgolare, razzo-
timo: s amiche intrnzeche. lare con il grifo nel troguolo. 2. imbrat-
intrnzico: intrnzeco. tare: saddoprvono l zorfarle chi
intrra, intrera, nterira, ntrra, s.f. adreno zzppe di cannaucce ntrugulate
pl., interiora di animale. mal zrfo || Forme: P. pass. ntrugulato.
intrippasse, ntrippasse, v. rifl., rimpin- intrupp, antrupp, ntrupp, v. tr., coz-
zarsi. zare, scontrare || intruppasse, v. intr.
intrisa, ntrisa, s.f., azione di intridere: li pron., scontrarsi.
dide na ~ cul tritllo (rif. al pastone per intruppata, antruppata, s.f., scontro.
le bestie). intruppne, antruppne, ntruppne, s.m.,
intristito, agg., deperito. 1. chi cozza spesso. 2. chi si muove in
introgol: intrungol. maniera goffa.
introgolne, ntrogolne, s.m., 1. chi si im- inturcin: atturcin.
bratta. 2. sudicione. inturcinasse: attorcinasse (vd. attur-
intromttese, ntromttese, v. rifl., intro- cin).
mettersi. intuvto, s.m., (rec.) intuito.
intron, ntron, v. tr., 1. stordire. 2. lesio- inucellisse, v. intr. pron., insospettirsi.
nare un edificio. inucellito: innocellito.
intronato, ntronato, agg., 1. danneggiato, intele, ntele, agg., inutile: tanto nun te
lesionato: stvonabbit ni na casa ntro- vne bbne, ~ che lu fae.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
342

inutirmnte, nutirmnte, avv., inutil- vortine cul zugo.


mente. invrto, s.m., involto: riv co n ~ de
invade, v. tr., invadere || Forme: P. pass. panne sttal brccio.
invasato. inzaccar, v. tr., inzaccherare: cha le
invecchj, v. intr., invecchiare || prov.: in- carzne tuttinzaccarate da la fanga ||
vecchjnno, impazznno (il degrado fi- inzaccarasse, nzaccarasse, nzacche-
sico va di pari passo con quello mentale) rasse, v. rifl., inzaccherarsi.
|| invecchjasse, anvecchjasse, nvec- inzaccasse: nzaccasse (vd. nzacc).
chjasse, v. intr. pron., invecchiarsi: se inzaccata, s.f., 1. colpo dato ad un reci-
nvcchjono tutte prsto qulla famijja || piente, per pigiarne il contenuto. 2.
prov.: a ttvola nun zanvcchja || colpo che si riceve ad un piede cadendo
Forme: P. pass. nvecchjato. o saltando a terra malamente.
invecchjaronito, invecchjornito, agg., in- inzacchett, v. tr., insaccare, mettere in
vecchiato precocemente. sacchi.
invecchjatllo, agg., piuttosto invec- inzalata: anzalata.
chiato. inzant, nzant, v. tr., influenzare, pla-
invecchjorn, v. intr., assumere precoce- giare: s ffatto ~ || inzantasse, v. intr.
mente aspetto di vecchio. pron., rientrare in santo; ritornare per la
invecchjornito: invecchjaronito. prima volta in chiesa, dopo aver parto-
invernata, nvernata, s.f., stagione inver- rito, per ricevere una benedizione.
nale: cha dda lavor ninvernata sana || inzapon, nzapon, v. tr., insaponare.
prov.: si vvne na cattiva nvernata, mre inzaponata, nzaponata, s.f., insaponatura.
prima llagnllo chi la crapa. inzapor, nzapor, v. tr., insaporire || inza-
invernile, nvernile, agg., 1. vernino, di porisse, v. intr. pron., insaporarsi: la cc-
maturazione tardiva (detto di frutta e cia sinzaporisca cullodre amre
verdura): s mmlla ~. 2. invernengo, amre.
che pu essere conservato dinverno: le inzaporita, nzaporita, s.f., azione di insa-
pommedre ~ ssappccono e sse m- porire.
gnono llinvrno, crude. inzcca (all), loc. avv., a caso.
invetriata, s.f., vetrata. inzecc: azzecc.
invetriol, nvetriol, v. tr., 1. irrorare la inzeccolito, agg., 1. rinsecchito. 2. (fig.)
vite di poltiglia bordolese (vetriolo az- appassito.
zurro e calce). 2. imbrattare di colore az- inzeghisse, nzeghisse, v. intr. pron., rasse-
zurro: llavrbbe invetriolato cme na garsi, formare il sego (detto di minestra
vigna, si ssavvicinava. che, raffreddandosi, si copre di un velo
invint: anvent. di grasso): l grasso se nzeghisce.
inviprito, nviperito, agg., inviperito. inzegn: anzegn.
invischj, v. tr., cospargere di vischio. inzert: anzert.
invizzito, agg., viziato. inzinallra, avv., fino a quel momento.
invojj, nvojj, v. tr., invogliare: tutt inzine: inzino.
nvojjallo, basta invogliarlo. inzinnte, anzinnte, nzennte, nzinnte,
invortino, nvortino, s.m., involtino di sinnte, avv. e cong., perfino: ~ lro ce
carne: mal mi marito li piciono llin- vanno | seguitveno a strill ~ chi sce-
Vocabolario
343

gniva ggi lo spso cul quartarne dil ppiso fatto, espr. lat., (raro) ipso facto.
vino || prep.: nzennta qquarche ttmpo iquilibbriste, s.m. pl., equilibristi.
arrto, fino a poco tempo fa | ~ a mm | irlannse, agg., irlandese.
~ a la mattina. irre rre e arre: irre rre.
inzino, inzine, nzino, prep., fino. irre rre, irre rre e arre, irri rri, loc.
inzinuvazzine, s.f., insinuazione. avv., tergiversando, tirandola per le lun-
inziste, anziste, inzist, nziste, v. intr., insi- ghe: ~ n te decide mae | irre rre e arre,
stere: a ffrza danziste, ci la fce || a la fine se decise || f ~, traccheggiare:
Forme: Ind. pres. 4 nzistmo | impf. 6 num me cominci a ff ~ pure tu, sinn
nzistveno | perf. 1 inzist | Ger. nzi- marrabbio.
stnno. irri rri: irre rre.
inzist: inziste. irunia, s.f., ironia.
inzolazzine, nzolazzine, s.f., colpo di isa, inter., issa!, suvvia!: e ffrza, isa,
sole. dalle! | frza, ~, so!
inzolf: inzorf. isdrale, top., Israele.
inzmma, nzmma, cong., insomma: ~, ce isdraelliti, s.m. pl., israeliti.
volmann s o nn? sela, s.f., 1. isola. 2. radura.
inzorf, inzolf, nzorf, sorf, v. tr., 1. sol- isrceto, s.m., esercito: l zordate dill~ to-
forare: ~ le vite. 2. bruciare il solfanello dsco.
nella botte per disinfettarla: se sorfava isistnza, s.f., (raro) esistenza.
pure prima de mttece l vino, la bbtte. ispirimnto, s.m., esperimento.
3. (fig.) subornare, istigare: llhanno ispste, s.m. pl., esposti, trovatelli.
nzolfato llamice, llhanno msso s. istantivo: stantile.
inzorfata, s.f., 1. azione di solforare. 2. istate, s.f., estate.
(fig.) atto di accendere il solfanello nella istetuto, s.m., (raro) istituto.
botte, per disinfettarla. 3. (fig.) discorso itglia, n. geogr., Italia.
che mira a subornare. 4. (fig., triv.) coito. itagliano: talliano.
inzucc: azzucc. itrno, trno, agg., eterno: la trna can-
inzug, nzug, v. tr., 1. intingere. 2. (fig.) zna.
aizzare. ito, agg., spacciato: bbllo che ito |
iptese, s.f., ipotesi: si ppi n~ lu vna (scherz.) s ppi ~ chaddannato.
ssap, s gguae. itrria, s.f., coron., (lett.) Etruria.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
344

jjaca, s.f., persona trasandata: me pari na jjentr: entr.


~ || dim. jjachlla. jjre, avv., ieri: ppartito ~ a bbonra |
jjccio: diccio. sto pane dde ~ | jjerammattina, ieri
jjccolo: ggiccolo. mattina | jjerassra, jjeressra, ieri sera
jjaftte, antrop., Jafet. | jjeranntte, ieri notte | llartro jjre,
jjaff, agg. inv., 1. buono. 2. bello: na ri- vantiri, laltro ieri.
gazza ~. jjrto, agg., 1. robusto. 2. (dispr.) grosso-
jjanna, s.f., ghianda: ann a ~, andare a lano: ~ cme na madrigala dppia | ~
raccogliere le ghiande || manco a ~!, cme la mmrda del carbignre.
inter. scherz. rivolta a persona vorace. jjesc: esc.
jj1, inter., voce per far arrestare lasino. jjgurte, s.m., (rec.) yoghurt.
jj2, pron. pers. m. e f., s. e pl., gli, le, loro jjopr: apr.
(in posizione enclitica o proclitica): jjha jjsa (a), loc. avv., in abbondanza.
sturato llorcchje a sti bbardascitte || jjtta, s.f., beverone.
~ lo, ~ la, ~ le, ~ ne (enclitici e proclitici) jjtto: ggitto.
glielo, gliela, gliele, glieli, gliene: l da- jj, inter., voce con cui si incita un equino.
magn ~ llha ddato ma llro | ha dditto jjuadre, s.f. pl., fasce per neonato.
che jje le manna | toccar mmannjjelo jjuguslavo, ciucoslavo, ggiucoslavo, agg.,
| cercava di riccjjene n antre ddue. iugoslavo.
jjcque, jjecqu, inter., voce per incitare jjurnata: ggiornata.
una vacca. jjuta, s.f., iuta.
jjecqu: jjcque. jjut: aggiut.
jjemp: emp. jjutante: ajjutante.
Vocabolario
345

l1: r. ltte ggi ddrnto.


l2: lo2. lbbise: bbese.
l3: le1. labboratrio, s.m., laboratorio.
l, ll, avv., 1. l: annate m p ll vvaltre | labbrata, s.f., manrovescio dato sulla
f qqua e ll, oscillare | ~ ntrno, l in- bocca.
torno | ~ ddistto, l sotto | dell, di l | labbrino, s.m., espr. del viso del bambino
sta dell dderto | dill, nellaldil, che sta per piangere: fa l ~.
allaltro mondo: ce vedmo ~, n dubbit labbro, abbro, s.m., labbro: ~ leperino | ~
| pe ~ ce pnza Ddio a ggiodec | in l da conijjo || accr. labbrne || Forme: pl.
ccollanne, bbllo granne, in et avan- le labbre, le labbra: labbra de mccia,
zata | dillaggi, mellaggi, laggi | dil- labbra tumide, pendenti | mozzecasse le
lass, mellass, lass | laddeqqu, labbre pi la rbbia | le labbre de la fica,
laddiqqu, lappeddeqqu, da questa parte, le piccole e le grandi labbra vaginali ||
qui vicino | laddell, laddill, lappeddell, pegg. labbrccia.
lappell, da quella parte (lontano da chi labbrne, s.m., persona con grosse labbra.
parla e da chi ascolta): laddill ddavante lacchino, agg., mancino (rif. al difetto di
ndu l concrzio | pijja pe ddell!, in l. posizione di stazionamento degli arti an-
2. in: sta ssmpre ~ ppe la chjsa, pratica teriori o posteriori ambedue divaricati
molto la chiesa. 3. allincirca: nfino a ll del cavallo): l cavallo ~ bbutta n dntro.
ppil dice di stu squelo | nfino laddill lccia, s.f., cheppia, agone, alosa (Alosa
di la prima gurra | l pranzo lo famo ~ alosa L., Alosa agone Scop., Alosa fal-
ppe lluna | adra ~ ppe le quattro. 4. lax Lacpde).
avanti, oltre: ppi ~ n ze potvann | lacciara, s.f., corda avente un cappio a
ppi n ~ veggar, in futuro | da Natale in nodo scorsoio o un anello, usata dai but-
~, in poi || inter., suvvia!: e ll! | n ch teri per catturare il bestiame brado.
ppi gnnte, ~! laciar, v. tr., lacerare.
la1, art. det. f. sing., la: ~ vstra nra | ~ laco, aco2, ago, s.m., lago || prov.: llaco
mjjene | ~ su fijja, sua figlia | ~ tu m | di Vico, gni anno n amico (consiglia pru-
va a ~ scla, frequenta la scuola || ll denza nel bagnarsi nel lago, dove si
(sempre rafforzato davanti a voc.) llca creano molinelli insidiosi, che paiono
| llua | llgna | llacquavita. esigere almeno una vittima annuale) ||
2
la , pron. pers., la: la manno via | nu la p accr. acne: (bisticcio scherz.) Dio
vvda || ll (rafforzato davanti a voc.): chacne!, Dio, che lago grande!
llannae a ttrva, andai a trovarla | ce lcrema, lgrema, lgrima, s.f., 1. la-
llhae la chjave? | llhae magnata? | se la crima: cha llcchje pine de lcreme ||
chjappo, llammazzo de bbtte | sar accr. lacremne. 2. (fig.) piccola quan-
mmjja ppijjalla | farma ffccela. tit di liquido: djjo mttecene ggiusto
labberinto, s.m., labirinto: n ~ de vico- na ~. 3. (fig.) goccia di grasso: pecorino
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
346

cu la ~ || Forme: pl. lcreme, lgreme. lampionaro, s.m., (arc.) lampionaio: l ~


lacrim, lagrim, v. intr., lacrimare, passava pi le strade accnne l fanale.
piangere. lampine, s.m., lume che le donne por-
lacrimino, s.m., persona esile. tano in processione.
lagna, s.f., 1. lamento insistente. 2. di- lamponina: lampelina1.
scorso prolisso e noioso: lassa ann co lanciatra, s.f., (arc.) rete per uccellare.
sta ~! 3. cosa noiosa: che llagna sto langre, s.m., languore: me snto n ~ de
tmpo! n fa che ppive. 4. (fig.) persona stmmoco.
noiosa: na ~ che n ze sopprta. lanccia, s.f., laniccio di polvere, che si
lagnasse, v. intr. pron., lamentarsi: noantre forma sotto i mobili.
n ze potmo lagn. lantennne: anternne.
lgrema: lcrema. lantrna, s.f., (fig., scherz.) occhio grande
lgrima: lcrema. o sbarrato.
lagrim: lacrim. lanternne: anternne.
lallerallro, incipit di canzone. lanzagna, s.f., lasagna: ha ppriparato
lamentasse, v. intr. pron., lamentarsi: c trentva di ~ pe Ppsqua.
cchi sta ppggio di ne, n ce lamentamo, lanzagnolata, s.f., colpo inferto con il
ll! | n ze potmo lament, tiramo via | mattarello.
cchete la tu parte. e pp lamntete! | ti lanzagnlo, s.m., mattarello.
lamnte ppure? lapa, s.f., ape (Apis mellifica L.): mha
lamira, s.f., 1. ampia teglia, recipiente di ppizzicato na ~ || dim. laptta || Forme:
metallo su cui si cuoce al forno. 2. con- pl. le lape.
tenuto di una teglia: se smo magnate na lpede, s.f., lapide: le lpede dil campo-
~ de patatal frno col baccal | ha santo.
pportata ccce na ~ de pastarlle pel- lpisse: bbese.
linvitate. lppola, s.f., 1. lappola carota (Caucalis
lamo, s.m., amo: h ccmpro u llamo platycarpos L.). 2. (fig.) persona noiosa.
nvo appsta. lappso: allappso.
lamp, v. intr. impers., lampeggiare: te lar llal, chiusa di stornello.
visto? ha llampato | lampa e ttrna da lardara, agg., di una variet di zucca di
nra || (imprec.) ma va ccac ndo notevole dimensione, dalla forma ton-
lampa!, va allinferno! deggiante, schiacciata ai poli, con polpa
lampanrio, s.m., lampadario. giallo-aranciata (Cucurbita maxima Du-
lampelina1, lampenina, lampidina, lampi- chesne): h ppiantato quattro zzucche
nina, lamponina, s.f., 1. lampadina elet- lardare pe ccasa.
trica: me s ffurminata la ~ de la largo, agg., 1. allargato: cammin a ccian-
cmmera. 2. lampada elettrica a mano, che larghe. 2. (fig.) prodigo, generoso:
usata per illuminare linterno del forno. ~ de mniche || pe llargo e ppe llungo,
lampelina2, s.f., ampollina da messa. loc. avv., in lungo e in largo: ha ggirato
lmpena, s.f., lampada. l mnno ~ || a la larga!, inter., alla
lampenina: lampelina1. larga!
lampidina: lampelina1. largura, s.f., radura: c na ~ ne la mac-
lampinina: lampelina1. chja.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
348

lrio, antrop., Ilario. lstico: stico.


larine, sopr. lastra, s.f., radiografia: fasse le lastre ma
lasca, s.f., alborella, pesce dacqua dolce li pormne.
dei Cyprinidae (Chondrostoma genei lastrllo: rastllo.
Bonaparte). lastrellne: rastellne.
lsceta, s.f., lascita. latetdene, s.f., (raro) latitudine: da na
lasci: lass. crta ~.
lasciasse: lassasse (vd. lass). latro, s.m., ladro: mdd. s ccme l latre de
lass, lasci, v. tr., lasciare: lsciolo dorm Pisa: al girno lticono e a la ntte van-
fina mmeoggirno qul fijjo! | lssolo na rrubbassime | ggioc a llatre cca-
st! | lassanno m pace la pornema dil rabbignre, giocare a rincorrersi || dispr.
nnno | lassa smpre le cse a mma latrccio || prov.: a ccasa di latre se
via, a met, incompiute | ~ la trra, ab- rubba male.
bandonare il mestiere di contadino | ls- latrocigno, latrocnio, latrucnio, s.m., la-
seme pass, chi vv ddi prscia! | drocinio.
lassteme st! | lassa m p f, me le latrocinio: latrocigno.
darae!, non preoccuparti! (rif. a denaro latrne, s.m., ladrone.
prestato) | lassa prda! | lassa curre! | latrucnio: latrocigno.
lassann! | lassacce le pnne, morire || lattara, s.f., 1. vacca o pecora da riprodu-
prov.: chi llassa la strada vcchja pi la zione. 2. di donna che ha grande portata
nva, sa qquel che llscia, ma nun za lattea. 3. lattaia.
quel che ttrva | chi llassa la strada vc- lattarino, attarino, s.m., latterino (Athe-
chja pi la nva, cun quarche mmalanno rina hepsetus L., Aetherina boyeri), pe-
saritrva | gni lassat pprza || las- sciolino dacqua dolce da frittura || pl.
sasse, lasciasse, v. intr. recipr., rompere lattarine, minutaglia di pesci per frittura.
il fidanzamento: tanto nnamorate, se s lattaro, s.m., maialino di latte non svez-
llassate dppo tre anne || Forme: Ind. zato.
pres. 1 lasso; 2 lasce; 3 lassa; 4 lassamo; lattarlo, s.m., lattaio || agg., lattaiolo:
6 lsceno, lssano, lssono | impf. 6 las- dnte ~.
sveno | perf. 1 lass; 3 lass; 6 las- latte1, atte, s.m., latte: mdd. fa vven l ~ a
snno, lassrno | fut. 2 lasciarae; 6 li cojjni, di chi uggioso, sdolcinato |
lassaranno | Cong. pres. 6 lsseno | fratllo da ~, fratello di latte, che ha
Imper. 2 lassa; 5 lassate | P. pass. lscio, preso il latte dalla stessa donna | lev l
lassato, lasso | Ger. lassanno, lascianno. ~, divezzare | cha ncra la bbcca che
lassaf, inter., non importa! || s.m., perso- ppuzza de ~, ancora bambino || prov.: ~
naggio immag. (cos chiamato dal suo e vvino, velno fino.
intercalare) || prov.: ~ si fce rubb la latte2, s.m., latice: ~ der fico che n ffatto.
mjje (consiglio di non essere troppo in- lattira, s.f., latteria.
dulgenti). lattuca, s.f., lattuga (Lactuca sativa L.).
lassast, inter., non importa! lattuclla, s.f., dolcetta (Valerianella oli-
lassata, s.f., occasione trascurata || prov.: toria L.): la ~ ad na spce la cicria,
gni ~ pprza. pi arta. se fa ppure m padlla, collajjo.
lsteco: stico. lura, s.f., laurea: cha la ~ davvocato.
Vocabolario
349

luro, lvoro, s.m., alloro (Laurus nobilis | lavra, vcchjo, chhae la plle dura |
L.). ~ se chjama cavavjje. 2. essere in atti-
lav, v. tr., lavare: ~ per trra, lavare il pa- vit, funzionare || v. tr., 1. arare: la vigna
vimento | ~ le piatte, lavare le stoviglie, c dda lavoralla co la coltrinlla col
rigovernare | ~ li panne al lavatro || la- mulo | qulle che llavrono da na parte
vasse, v. rifl., lavarsi: lvete! | se lava r sla, se ggirava ntrno, na vrta a dd-
muso cme la gatta | fa pprprio cme stra na vrta a ssinistra. se lavra
Ppilato: se lava sbboto le mano || prov.: smpre da na parte (rif. al lavoro con
na mano lava llartra, e ttutte ddue l- aratro nel vi-gneto). 2. coltivare: la trra
veno l viso | le panne sprche se lveno llhanno smssa da ~ || Forme: Ind. pres.
a ccasa sua || Forme: Ind. pres. 4 la- 4 lavoramo; 6 lavreno, lavrono | impf.
vamo; 6 lveno, lvono | perf. 1 lavae, 4 lavorammo; 6 lavorveno | Ger. lavo-
lav | fut. 3 lavar | Ger. lavanno. ranno.
lavaccia, s.f., minestra insipida. lavoratra, agg., operosa: tutta ggnte la-
lavagro, s.m., (lett.) lavacro. voratra adra.
lavanna, s.f., lavanda: ~ gstrica. lavortto, s.m., 1. lavoro di breve durata.
lavannara, s.f., 1. lavandaia. 2. (fig.) 2. lavoro leggero. 3. incombenza.
donna pettegola. 3. (fig.) donna volgare lvoro: luro.
e sguaiata. lavro: mdd. accidnte a cchi ha nventato
lavapide, s.m., lavapiedi. l ~! | se ncntro chi ha nventato l ~,
lavata: d na ~ de capo, rimproverare llammazzo || prov.: l pco ~ la salute
aspramente || prov.: gni ~, na strappata. dellmo | l ~ nobbleta llmo e lo rnne
lavatccio, agg., acqua della rigovernatura smele a la bbstia.
delle stoviglie. lazza, s.f., fango.
lavatro, s.m., 1. lavatoio pubblico. 2. laarne, s.m., 1. ragazzo vivace, di-
(fig.) raduno di persone rumorose: e scolo. 2. mascalzone.
cchad sto ~? l, lne, inter., 1. voce per trattenere una
lavatura: (prov.) gni ~, naddomatura. bestia. 2. fermati!: ~, famme scnne
lvora, antrop., (ant.) Laura || (tir. dil.) ~, qqui! 3. basta! || magna pane ll, basta,
prta la pizza ttvala! soltanto.
lavor, v. intr., 1. lavorare: si no stdie, te le1, li1, l3, art. m. e f. pl. (davanti a cons.),
manno a llavor | lavra cme m mulo | i, gli, le: le fratlle, le scere, i suoceri,
~ stto padrne, alle dipendenze di altri le suocere, le fire, le quatrine, le m-
| lavra m polizza | la su m llavra, n chene, le gncchere, le nole, le sci-
c mmae a ccasa, effettua lavoro di- pere, li trattre, li sassate, li zzie, gli zii,
pendente allesterno || prov.: chi llavra, li strpe, gli sterpi | le nnne, i nonni, le
magna; chi nun lavra, magne bbve | nonne | a li stsse manire | e p le
chi llavra, cha na camcia; chi n la- bbtte!, quante botte! | sse ntso le
vra, ce nha ddue | si lavra e ssi fa- piante!, avessi sentito quanti pianti! | ha
tica, pe la panza e ppe la fica; tutto pprzo tutte l quatrine | l fianche | l qua-
qullo che ccavanza, prima pe la fica e tre dil zante e mmadnne | l ttte, i tetti
pp pe la panza | frza corggio e vvita || ll (davanti a voc.): llotombbele,
lsta, gge se lavra, dumane si fa ffsta lluclla, llantre | llamericane, gli ame-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
350

ricani, le americane. lga3, s.f., allegagione: ha llegato a qquat-


2
le , avv., quanto: ~ mgnono!, quanto tro lghe (del grano dalle spighe molto
mangiano! fitte di chicchi).
le3, pron. pers. m. e f. pl., li, le: le sordate lga4, s.f., (fig.) grande quantit.
~ mnnonal frnte | le case ~ vnnono leg1, v. tr., legare | (d.) lga l zumaro ndu
tutte | llte magnate le cerase? | conve- v l patrne!, conformati, piegati alla
niva ttajjalle llrbere. volont del pi potente! | ~ la cnepe, le-
leteco: alleteco. gare in fasci || prov.: chi bbne lga,
lcca, s.f., 1. companatico. 2. (infant.) lec- bbne scijje || Forme: Ind. pres. 2 lghe;
cornia: si non c la ~, num magna sto 4 legamo; 6 lgheno, lgono | Cond.
fijjo. pres. 1 legarbbe 6 lgheno.
lecc, v. tr., 1. leccare, lambire || prov.: chi leg2 : alleg2.
nun lcca la fica, Ddio lo castiga. 2. legccia, s.f., 1. stringa, laccetto in stoffa
(fig.) adulare. da scarpe. 2. legaccio. 3. giarrettiera.
leccaculo, s.m., adulatore. legante: ligante.
leccafarro, s.m., 1. persona dappoco. 2. leganza, s.f., eleganza.
adulatore. 3. ruffiano. legarino, s.m., operaio della gavtta che
leccafiche, s.m., (triv.) donnaiolo. legava insieme i mannelli di spighe in
leccalume, s.m., 1. (dispr.) persona che si covoni: l ~ legava la grgna, cor barzo.
immischia. 2. ragazzo (in tono dispr.). lgge, lggia, v. tr., 1. leggere: n z llg-
leccamuffo, s.m., pugno, colpo dato con gia, sono analfabeta | sapa ~ e scriva,
la mano serrata. era alfabetizzato | me vinne na vjja da
leccapalle, s.m., adulatore. lggela | ~ la ventura, predire il futuro |
leccapide, s.m., adulatore. pe n zap n llgge n scrive, annmece!
leccatlla, s.f., quantit minima: na ~, (detto al momento di prendere una deci-
quanto ce casca (rif. allo zucchero). sione improvvisa) | gge cu la mda n ci
lcco: lev l ~, togliere i punti allavversa- si lgge, non si capisce nulla. 2. control-
rio, nel gioco delle bocce | qu llva l ~, lare il consumo: lgge llacqua, l gasse,
(fig.) di cosa riuscitissima | gge nun la luce || Forme: Ind. pres. 1 lggio; 2
arzo ~, non intendo far nulla. lgge; 4 leggmo; 6 lggiono | perf. 3
lecconizza, s.f., leccornia. legg, ligg | impf. 1 leggo | fut. 2 leg-
lceto, agg., lecito. giarae | Ger. leggnno.
lcio, agg., 1. morbido. 2. molle, sfatto. 3. lgge: fa llgge, simpone | nun tne ~, n
(fig., dispr.) dappoco, sciocco: na dnna znte ~, fa ccme vle || prov.: la ~
lcia. ffatta pe li stpide | la ~ uguale pe
le, pron. pers. sogg., (raro) lei, ella: cra ttutte, e nn uguale pe nnessuno | fatta
le? la ~, nventata la malzzia.
lfa, s.f., 1. femmina del cinghiale. 2. leggnna: liggnna.
gioco a bocce. leggennrio, agg., leggendario.
lga1, s.f., amicizia: n cristiano che ffa leggro: liggro.
ppca ~. lggia: lgge.
lga2, s.f., vascone di raccolta per le acque leggttema, s.f., legittima, quota di eredit
di irrigazione. attribuita per legge ad alcune categorie
Vocabolario
351

di successori. lnece: lnice.


leggttimo, agg., schietto, puro (rif. a lnene, llene, llele, s.m. pl., lendini,
vino). uova del pidocchio del capo.
lgna: port le ~ a ccasa | mtte s ddu ~!, lenenso, agg., lendinoso, con molte len-
metti alcuni pezzi di legna sul fuoco! | dini.
sta ~ va ffco ch m piacre, arde bene lngua dro, s.f., (iron.) maldicente.
| ann ff na bbracciata de ~, andare a lngua, s.f., 1. lingua: la ~ n te se scca
raccogliere | vanna ~ le frne, sono ali- mae! (ad un chiacchierone) | cha na ~
mentati a legna | ann a ~, tagliare nel quelue! cha na ~ che ttajja e ccuce | la
bosco la legna per il camino || prov.: na ~ tavarbbe da casc | ad mmjjo a
~ nun fa ffco, due ne fanno trppo ccasc de la trre di piazza che de la ~
pco, tre lo fanno n focarllo, quattro mia | ~ dro, persona maldicente | ~ de
fanno n fco bbllo. le dnne, fischietto che si allunga | ln-
legnara, s.f., legnaia, deposito di legna da gua de dnne (a), loc. avv., detto di un
ardere || dim. legnartta. fischietto infant. | ~ de scera, pianta or-
legnarlo, s.m., legnaiuolo. namentale con foglie allungate a forma
lgno, s.m., 1. segmento legnoso di tralcio di spada (Epiphyllum spp.) || pegg. len-
del penzolo: gna attaccallo co tutto l guccia || prov.: la ~ sbatte ndve l dnte
lgno. 2. (arc.) carrozza a quattro ruote || dle | la ~ nun cha llsso, ma rrppe
Forme: pl. lgne. llsso | la ~ nun ha ssno, ma rrmpe
ljja, s.f., involucro dei cereali ottenuto llsso | na ~ maligna ppggio de la
come prodotto di scarto nella trebbia- tigna. 2. linguaggio: la ~ vitorbse
tura: la ~ fino ch sciutta dppo treb- adne adne, cme l regometatccio del
biato, saddpra qulla, che ddppo vellane, ntrachegnache mecchine set-
senn sammlla e n ppi bbna | la ~ tantne, nun fssemo de cccia pure nue
la magnvono pure le bbstie. (blas. pop.).
lejjarlo, s.m., operaio addetto a racco- lenguccia, linguccia, s.f., maldicente.
gliere i residui del grano sullaia. lenguacciuto, s.m., linguacciuto.
llele: lnene. lenguggio, s.m., linguaggio.
llene: lnene. lengualnga, s.m., chiacchierone.
lllo, lillo, s.m., (infant.) pne || dim. lilla- lenguata, s.f., 1. colpo di lingua: dalle na
rllo, lilltto || agg., 1. dappoco. 2. tardo, ~ ar gelato senn tte casca! 2. (fig.) pic-
maldestro. 3. svogliato, indeciso. 4. abu- cola quantit. 3. (fig.) espr. di maldi-
lico. 5. (vezz.) piccolo || ~ ~, avv., 1. in- cenza: danno crte lenguate, che n te
genuamente. 2. lentamente. sarve.
lementare, agg., elementare. lengutta, s.f., linguetta della scarpa.
lemmara: avemmaria. lnice, nice, lnece, s.m., 1. endice, ni-
lmme, agg., tardo, flemmatico: nu lo vg- diandolo; uovo vero o di marmo messo
ghe quant llmme? nel nido, per indurre le galline a deporvi
lemsena, limsena, s.f., elemosina: va le uova. 2. epatta, pronostico atmosfe-
ppe la ~ , porccio | arimedi la ~. rico: li prime ggirne dillanno reno se
lna, s.f., fibra: de bbna ~. dicva llnice, dalluno al ddice, p si
lne: l. tornava nditro. secndo l tmpo che
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
352

ffacva n qulli ggirni, se nduvinava l di lavoro agricolo) || dim. leprtto.


tmpo dellanno. leprtto, s.m., leprotto, lepre giovane.
lentrna, lintrna, s.f., lanterna. 2. (fig.) lesandro, antrop., Alessandro.
occhio gonfio. lsca1, s.f., bussa, colpo, percossa: si nu sta
lenticchja, s.f., lentiggine. bbno, pijje le lsche stasra | sentarae
lenticchjaro, s.m., chi ama mangiare len- che llsca! || Forme: pl. lsche.
ticchie. lsca2, s.f., 1. esca. 2. erba secca usata per
lenticchjso, agg., lentigginoso. accendere il fuoco. 3. parte legnosa della
lnto, agg., 1. tardo, non veloce: s ~ cme canapa.
na lumaca. 2. non saldo: sto passne sta lesca: lisca.
llnto. 3. liquido: mrda lnta | vanno lsena, s.f., lesina: le tne a llsena, a stec-
lnte de crpo | ~ de rne | la pasta chetto.
llnta (rif. alla pasta per il pane) | polnta less, v. tr., lessare: le lessamo pe ccna
lnta | carce lnta, con molta acqua. 4. ste patate | se lssono.
rado: le vaca de sto rampazzo s llnte lessa: lisca.
lnte, rari | nascva m p llnta (rif. ad lsto: ~ de mano, ladro | ~ cme la prvere
uva) | n rampazzo ~, con acini radi ma || dim. lestarllo || avv., velocemente:
grossi. 5. soffice: sta trra llnta || dim. cammina ~ | lo famo ~ e pprsto, in un
lentarllo || avv., con feci liquide: caca attimo || inter., ~!, s sbrghete!
~. lstra, s.f., 1. lettiera; strato di paglia, o di
lnza, s.f., 1. pioggia violenta: vvenuta fieno non mangiato dalle bestie, sparso
ggi na ~ che pportava via. 2. (fig.) ogni giorno nella stalla. 2. luogo dove si
sbornia. 3. (fig.) persona furba. 4. (fig.) coricano animali. 3. strato informe: tro-
grande quantit. vae l grano ricrco, ra tutta na ~. 2. ve-
lenzlo, linzlo, s.m., 1. lenzuolo: ~ a ddu getali abbattuti dalle intemperie sul
piazze, da due piazze | le lenzla de c- terreno.
nepe | dim. lenzoltto, lenzuolo per letto lte, inter., levati!, vattene!: e llte m p!,
ad una piazza | pegg. lenzolccio. 2. togliti di mezzo! | ma ~! tu vv scherz |
(fig.) antica banconota da 1000 lire || na rbba che llte, una cosa notevole.
Forme: pl. linzla, lenzla. letec: letic.
leofrmete: leofrno. letic, letec, litec, litic, v. intr., litigare:
leofrno, leofrmete, s.m., diavolo: me ltica a bbrutto grugno, litiga con vio-
pare n ~ | fijjo mio, n trve lco! e cche lenza | ha lleticato co ttutte pe li cunfine,
ss n leofrmete? (di ragazzo irrequieto, ha litigato con tutti i vicini a causa dei
sempre in movimento). confini del campo | (scherz.) ha lleticato
leonfante, lofante, lonfante, s.m., ele- cul barbire (di chi ha capelli troppo
fante (Elephas maximus L., Loxodonta lunghi) || leticasse, v. rifl. rec., litigarsi,
africana Blumenbach). gareggiare per avere q.cosa: li fijje si l-
leperino, agg., leporino. techeno la padlla, pi ntgnece l pane ||
lpre, pre, pro, s.m., lepre (Lepus euro- prov.: litic, fabbric, sicurt, pnzalo e
paeus Pallas): h vvisto n pre grsso nnu lo f || Forme: Ind. pres. 1 ltoco; 3
che n ze sa | frza rig, chjappamo ll~! ltaca, lteca, ltaca, ltica; 6 lticheno,
(grido lanciato a conclusione di ogni tipo ltecono, lticheno, lticono, ltigheno, l-
Vocabolario
353

tigono, ltogono | impf. 4 liticammo; 6 lttrico, elttreco, lttreco, agg., elettrico:


litigvono | perf. 6 liticrono, litichnno l vnto ha bbuttato ggi m palo di la luce
| P. pass. leticato. lttreca | se snte la scssa lttreca.
leticata: liticata. lev, liv, v. tr., 1. togliere: lvete! | lvolo!,
letichino, litichino, s.m., persona litigiosa: toglilo | levccele, toglierlele | levteve
smo tutte litichine, chi ppi cchi la ggiacca, si ccte callo | nu mme lva
mmno. strada, non mi ruba tempo | lva l lume
ltta, s.f., 1. piccola porzione delimitata di dellcchi, abbaglia, del sole | lev m
terreno coltivato. 2. interfilare di vigna: punto a le bbcce, togliere un punto al-
na ~ ce sementvono facile e ccce || lavversario (nel gioco delle bocce) |
dim. lettarlla. lva lva lva la cccia dal pi-
lettame, s.m., (raro) letame. gnatto! (al gioco della scopa) | mdd. ~
lettaro, s.m., venditore di letti. le castagne dal fco co le mano dellan-
lettata, s.f. coll., pi persone in un letto: tre | fa llve mmtte co le scarpe (di
na ~ de fijje ce dormvono. bambino che infila e si toglie le scarpe
lettira, s.f., 1. spalliera di metallo del per gioco) | ~ l zngue, salassare | lva l
letto. 2. strame: pe ff na ~ pe le vacche, fiato, il respiro, soffoca | mi levarste da
se pijja lo stramo scco de quarzase sti guae | ~ qquarche ccsa, praticare
rbba, ma pi cche artro pajja e la ljja. uno sconto sul costo | lev la zzinna,
ltto, s.m., 1. letto: ~ granne, letto matri- svezzare un lattante. 2. estrarre: ~ la c-
moniale || dim. lettino, lettarllo, lettc- nepe da la piscina | ~ l zasse, spietrare.
cio, a) letto per neonato; b) letto ad una 3. (fig.) proibire: l dottre llha llevato l
piazza || accr. lettne, (infant.) letto ma- vino, gli ha proibito di bere vino. 4. (fig.)
trimoniale: o m, stantte vjjo dorm sterminare: pe llevalle stanimale, se d
mal ~ || prov.: ann lltto e nnon dorm, n velno || v. intr., 1. alzarsi: lev l bbol-
aspett e nnon ven, sno pne da mor lre, entrare in ebollizione. 2. comin-
| l ~ na rsa, se nun drme se ripsa | ciare a spirare: lva ponnte. 3. sorgere
prsto a lltto e pprsto fra. 2. piano di un astro allorizzonte: prima de ~ l
del carro agricolo. zle | al lev dil zle | lva la luna! (detto
lettonata: lottonata. a un calvo che si toglie il cappello). 4.
lettra, s.f., lettrice. rompere lequidistanza di due bocce dal
lettorale, agg., elettorale. boccino: ha llevato?, ha tolto il punto? ||
lttra, s.f., 1. lettera dellalfabeto: ~ levasse, v. intr. pron., togliersi: se lva l
granne, maiuscola. 2. missiva, lettera: pane da la bbcca, pe ddallo a le fijje, si
rrivata la ~ (malore, preavviso di morte priva | mdd. ~ la ste collsso del pro-
imminente) | (euf.) v a scrive na ~ al sciutto, farne lesperienza a proprie
papa, a defecare. spese | me s llevato m pso da lo stm-
lttreca, s.f., (arc.) illuminazione elettrica: moco, mi sono tolto dimbarazzo || v.
spgna la ~. rifl., 1. alzarsi: nu strillo s llvo. 2. al-
lttreco: lttrico. lontanarsi: lvete tra l pide!, dai piedi |
lettricista, ettricista, s.m., elettricista. ~ de trno | lvete!, lte!, togliti! | lev-
lettricit, s.f., elettricit: la ~ vvinuta pi teve chi cci pnzo io | levteve, facteme
ccara. l piacre! | ma llivteve, num p st! ||
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
354

Forme: Ind. pres. 2 lve; 6 lveno, l- vsta cme ~ volimo d, come vogliamo
vono | impf. 4 levmmo; 6 livveno | chiamarlo || ll, davanti a voc.: llaric-
Perf. 1 lev; 6 levnno, livnno | fut. 4 contava tutte li sfitte, raccontava loro.
levarte | Cond. pres. 5 levarste | P. lanza, s.f., alleanza.
pass. levato, lvo | Ger. levanno. libbar, libber, v. tr., liberare: Dio ce
levantino, s.m., persona collerica, impul- scampe llbbere! | lbbera me dmmine
siva. de mrte trna!, espr. liturgica lat.
levata, s.f., 1. alba: se lavorava da la ~ a libbecciato, agg., scemo.
la calata. 2. est: sta a ~ de sle l casale, libber: libbar.
esposto ad est. 3. operazione di estrarre libberanosdmmene, inter., invocazione
la canapa dal macero. 4. (fig.) scenata. liturgica lat., Dio ne liberi!
levatro, agg., levatoio: pnte ~. lbbero, lbboro, libbro2, agg., 1. libero: pi
levet: levit. ffortuna h ttrvo no spzzio libbro | di-
lveto, veto, lvito, lvoto, s.m., lievito: deno mano lbbara ma li gurdie | l fijje
la sra se mtte l ~ | li manca l ~ a sto crrono lbbere pi la strada. 2. (fig.)
pane | si mittiva llveto pi ff l pane | ~ sano: ha ffatto n fijjo libbro e schjtto.
de pane, lievito naturale | ~ de bbirra, libbert, libbirt, s.f., libert || prov.: la ~
lievito artificiale. nun ze finisce mae de pag.
levit, levet, v. intr., lievitare: se lscia ~ lbbia, top., Libia: ha ffatto la gurra de ~
tutta la ntte, se crpe, ce se mtte na to- | sar mmrto n ~, (scherz..) di persona
vajja bbianca e ppe na coprta de lana che non si pi vista.
spra | stavrta l pane ha llevitato male. libbiratrice, agg., liberatrice: la Madnna
lvito: lveto. ~.
lvoto: lveto. libbirt: libbert.
lezzionato, agg., suddiviso in quote misu- lbboro: lbbero.
rate a tempo (detto dellacqua per irri- libbraro, s.m., libraio.
gare nellorto). libbrata, s.f., colpo inferto gettando un
lezzine, lizzine, s.f., 1. lezione. 2. por- libro.
zione fissa di acqua assegnata ogni otto libbro1, ibbro, s.m., libro: le libbre de
giorni per irrigare gli orti. 3. periodo di scla, libri scolastici | qu llh lltto
tempo in cui si pu usufruire dellacqua mal ~ | parla cme n ~ stampato | l ~ del
di irrigazione. commanno, raccolta di formule magiche
l, ll, avv., l: ha dda st ll dde casa, abita | ~ dillorazzine, libro di preghiere |
sicuramente l | drme mell | dell, di l cha la bbibbriotca cullibbre vcchje
| dell a ppco, dill m p, poco dopo | || dim. libbrtto, libbrettino | accr. lib-
sse l ll pe ppart, sul punto di partire | brne | pegg. libbrccio || libbrtto (a),
ll ddill, allincirca | ll ppell, sul mo- loc. avv., per diritto: na pitra mssa ~.
mento | dell qqualche ggirno, dopo al- libbro2: lbbero.
cuni giorni || ll stsso, loc. avv., licce, s.m. pl., licci del telaio.
direttamente, subito. licenzi, v. tr., distaccare: l frddo li licn-
li1: l1. zia (di infissi, cornicioni) || licenziasse, v.
li2, pron. pers. obl., gli, le, loro: ~ vuliva intr., 1. cadere: s le frdde, le ggle che
bbne a la su nnna | vistite cul zacco o le fanno stacc le fjje, se licnziono. 2.
Vocabolario
355

staccarsi di un oggetto, sconnettersi. della pergola.


licenziato, agg., staccato, scollato, scon- limasrda, s.f., persona taciturna, sor-
nesso. nione.
lggio, agg., (ant.) leggero. limata: allimata.
lnna, s.f., lite: qu ss cch na ~! limentare: alimentare.
ligalit, s.f., (citt.) legalit. lmeto, s.m., margine del campo.
ligame, s.m., (lett.) legame. limonara, s.f., venditrice di limoni.
ligante, legante, agg., elegante || avv., ele- limsena: lemsena.
gantemente. limosin, v. intr., elemosinare: annava li-
liggnna, leggnna, s.f., leggenda: ric- mosinanno.
contvono qulle liggnne di guirri- lmpedo, agg., (lett.) limpido.
rantiche. lndia: ligna.
liggro, leggro, agg., 1. che ha poco peso, lindira, linghjra, rindira, s.f., rin-
facilmente digeribile: n damagn ~ | ghiera.
latte ~. 2. moderato: vnto ~ | snno ~ . lindo: te se presnta linde ppinto, vestito
3. di variet sabbiosa di terreno. 4. detto con cura.
di acqua priva di sali: acqua liggra || linghjra: lindira.
dim. liggertto. linguccia: lenguccia.
liggiadria, s.f., (lett.) leggiadria. lnia: ligna.
lighjre, cogn., Alighieri. lintrna: lentrna.
ligna, lndia, lnia, s.f., linea. linternne: anternne.
ligre, ligure, rigre, rigure, s.m., li- linzlo: lenzlo.
quore: annama bbva n gccio de ~ al lofante: leonfante.
barre || dim. ligortto, liguortto. lonardo, antrop., Leonardo.
ligorzzia: ligorzzio. lne, s.m., leone (Panthera leo L.) || dim.
ligorzzio, arigulzzio, igorzzio, regolz- loncino.
zio, rigolzzio, rigulzzio, s.m., ligorz- lonssa, s.f., leonessa.
zia, liquerzzia, rigolzzia, s.f., 1. pianta lonfante: leonfante.
di liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.): la loprano: areoplano.
rdeca de ~. 2. pezzo di liquirizia: te liquerzzia: ligorzzio.
piace la rigolzzia? lisabbtta, antrop., Elisabetta.
liguigasse, s.m., (rec.) liquigas. liscebbusso, s.m., 1. mossa nel gioco del
ligume, s.m. pl., (rec.) legumi. tressette; segnalazione di possedere il tre
ligure: ligre. ed uno scarto del seme giocato. 2. (fig.)
lllere, s.m. pl., 1. variet di spaghetti di rimprovero severo e violento: te d l ~
grosso spessore. 2. (scherz.) soldi, de- quanno me cpete | llha ffatto u llisceb-
naro: snza ~ nun ze lllera. busso. 3. (fig.) scarica di busse: te fa
lllero, agg., leggero. ppass pe lliscebbusso || inter., niente da
lillerne, s.m., ragazzo robusto. fare!
lillo: lllo. lisca, lesca, lessa, lissa, lisciva, s.f., li-
lima: mdd. una la ~, llantra la zzappa, scivia.
di due persone ostinate. lisci: allisci.
limarlla, s.f., palo minore trasversale lscio, s.m., carta da gioco priva di pun-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
356

teggio (alla briscola o al tressette): ch ll: l.


ttutte lisce | ~ cme l pscio! | ce v ll- llibber, allibbar, allibber, llibbr, v. tr.,
scio (gettando una carta priva di punteg- effettuare la seconda battitura della ca-
gio) || agg., 1. azzimato. 2. dalla napa secca, con cui si tolgono le rima-
superficie uniforme: l mare ~ cme nenti impurit: quanno che sse llibbrva.
lljjo | cha na plle de le mano lscia llibbr: llibber.
cme qqulla del dottre. 3. glabro, di lligra: alligra.
pampino. 4. scivoloso. 5. senza diffi- llra, inter., allora!: ~, ce volmann?
colt: li mannava ggi llisce lisce l fiche. llum: allum.
lisciva: lisca. llumasse, vd. allum.
liso, agg., consumato, di vestito. llumena: allumin.
lissa: lisca. llumin: allumin.
listsso, lostsso, lustsso, avv., ugual- lo1, lu1 (raro), art. det. m. sing., lo: ~
mente. stampo | ~ gnmmero | ~ mi amre | ~
litana, s.f., sfilza: attacc na ~ di bbia- sgrossino | ~ spezziale || ll (sempre raf-
stime. forzato davanti a voc. ton. ed at. ini-
litani, v. intr., salmodiare: sannava lita- ziale): llrbro | llartare.
nianno santa Mmaria orabbronbbe. lo2, l2, lu2 (raro), pron. pers., lo: ce lo s
litec: letic. dda me | lu sae n? | ariscalla llacqua,
litic: letic. pi ff l pane! chi la matre di famijja lu
liticante, s.m., litigante, nel prov.: fra le facva a la mattina a bbonra | ci lu fce
du ~, r trzo gde. vda | lo manna llavor || ll (rafforzato
liticarllo, s.m., persona litigiosa || agg., davanti a voc.): l zle llaccca | ce
litigioso. llhanno spedito | llha visto l tu zzio?
liticata, leticata, sf., litigio. locanna, s.f., locanda: llostera fa llo-
litichino: letichino. canna ppure.
litzzia, s.f., (lett.) letizia. lcco1: alcco.
litrata, s.f., quantit di liquido pari ad un lcco2, agg., lento || ~ ~, avv., 1. lenta-
litro circa: c rrimasta na ~ tuttal pi. mente. 2. con fare sornione.
litro: (accr., scherz.) litrzzo: s scolato n lco, s.m., 1. luogo: s llche scmede
~ da slo, un litro intero di vino. qulle | ma le lche pbbleche | ann al
litterzzia: terzzia. zanto ~, morire | nnato m basso ~, di
liv: lev. estrazione plebea | che llche!, che bei
lvedo, s.m., lividura || agg., livido. luoghi!, che bei paesaggi! | nun trva ~,
livire, s.m., levriero. nu sta mmae frmo, non trova pace,
livo: ulivo. smania, irrequieto | fijjo mio, n trve
lizza, s.f., invidia: f la ~ a qquarcuno, far ~! e cche sse n leofrmete? | a ttmpo e
desiderare una cosa negandola. llco, quando si presenta loccasione
lizzine: lezzine. adatta | ven a llco, risultare utile | sta n
ll: l. ~ de verit, in paradiso | stamo in ~ de
llarg: allarg. bbuca, in questo mondo terreno | d
llargasse: allargasse (vd. allarg). llco, tenere a freno || ~ cmedo, ~ cm-
llenasse, v. rifl., allenarsi. mido, ~ cmmodo, ~ cmodo, s.m.,
Vocabolario
357

(arc.) cesso, latrina. 2. fondo rurale, pic- lla, s.f., n. di una bambola.
colo podere. llla, s.f., llla, residuo vegetale sottile,
locr: logr. pula.
ldala, ldela, ldola, s.f., allodola lollobbrcida, cogn., Lollobrigida.
(Alauda arvensis L.) || dim. lodoltta, lombardo, sopr.
(fig.) freddo mattutino: na ~ stamane, lombrichlle: ombrichlle.
lu snte? || Forme: pl. ldele. lme: lume.
lodasse, v. intr. pron., lodarsi || prov.: chi lommtto, s.m., lombatina; filetto magro,
sse lda, se sbrda. interno, del maiale.
ldela: ldala. lndra, s.f., lontra (Lutra lutra L.).
ldene: ltene. londrino, s.m., soprabito elegante e leg-
lodola: ldala. gero.
lffa, s.f., 1. flatulenza intestinale poco ru- lonedd: lunedd.
morosa e di odore molto sgradevole: ha longggene, lungggene, s.f., lungaggine.
ffatto na ~ chappsta. 2. vescia gem- lngo, agg., 1. lungo: prta l caplle
mata (spec. Vascellum pratense Kreisel, lnghe | ma nu la f ttanto lnga! | la fae
Lycoperdon perlatum, Lycoperdon bovi- lnga quanto la camcia de Mo, la
sta Sowerby), tipo di fungo che, quando mandi troppo per le lunghe | pi llngo
secco, contiene una polvere impalpa- del brodtto, lunghissimo | ~ quanto na
bile: le lffe schjppeno. 3. (fig.) bolla litana | lnga chi n finiva mae | n vistito
daria formata sulla superficie della po- ~ cme m partenne, lungo come un so-
lenta che, vicina alla cottura, emette prabito | cha la lngua lnga | te stnno
sbuffi e rumore: la polnta fa le lffe. 4. ~, ti ammazzo | mdd. la sae lnga, ma
(fig.) bestemmia. nu la sae ariccont, sei scaltro, ma non
loff, v. tr., emettere peti fetidi e silenziosi. mi inganni || lngo (a), loc. avv., a) di
loffiggene, s.f., 1. stupidit. 2. debolezza tipo di potatura, charge: ppotata
di carattere. trpp~; b) a lungo, per molto tempo |
loffiardne, s.m., 1. individuo bolso, de- lngo ann (a), loc. avv., a lungo andare,
bole. 2. buono a nulla. 3. individuo in- seguitando molto tempo | lngo (pe),
fido. loc. avv., in senso longitudinale | lnga
lffio, agg., 1. male in arnese. 2. abulico. (a la), lunga (a la), loc. avv., alle lunghe:
3. scadente, brutto. 4. infido. 5. goffo. la manna ~ | va ~ cme li bbrccole de
loffna, s.f., (dispr.) donna panciuta. Natale | na csa che vva ~ na massa. 2.
lgge, s.m. pl., (citt.) elogi. abbondante, propizio: na vennmmia
lggeca, s.f., logica. lnga. 3. alto: sie stpeto pi qquanto se
lggeco, agg., logico. ~ | ~ e ffregnne. 4. lento: llngo che n
loggtta, s.f., balconcino. ze sa qquanto ce mtte || prep., lungo, ra-
logr, locr, v. tr., logorare, consumare: l sente.
tu prnchise bbllo lgro, nu lo lontananza: luntananza.
vgghe? | llhanno lograto || lograsse, v. lnza, s.f., lombata di suino.
intr. pron., consumarsi: la cannla se lopino, lupino, opino, upino, s.m., 1. lu-
lgra prsto | mi si lgra || Forme: P. pino (Lupinus albus L.): ~ servteco
pass. locrato, lograto, lgro. (Onobrychis sativa Lam.) || lupine, lo-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
358

pine, s.m. pl., semi commestibili del lu- luccichnte, agg., splendente.
pino: piant llupine | le lopine, se met- luccichtto, s.m., lucciola appena nata.
tvono pe la fusajja. 2. (fig.) callo delle lcciola: lciora.
dita del piede: me sa che ccmbia lucco, agg., stanco.
tmpo, me fanno male le lupine | psto li luce, s.f., 1. (fig.) pupilla.
ggnte sullopine. lucema, s.f., leucemia.
lpo: lupo1. lucerrio, lucernaro, s.m., lucernario.
lppio, ppio, s.m., pioppo bianco (Popu- lucernaro: lucerrio.
lus alba L.). luciarda, lucirdola, s.f., lucertola (Po-
lrdo, s.m., puttaniere || agg., sporcac- darcis sicula Raf., P. muralis Laur.): (in-
cione. fant.) a la ~ se dicva: bbestmmia
loretana, agg., lauretana: Madnna ~. bbestmmia pellnima tua! (scongiuro
lro, pron. pers. di III pers. pl., sogg. e che si ripeteva quando si vedeva agitarsi
compl., essi, loro: lo dssono ~ | ra una la coda tagliata) || Forme: luciarde, lu-
de ~ | ma llro li frga pco | nun ze la cirdole.
f co llro, non loro amico. luciardino, s.m., (dispr.) buono a nulla.
lostsso: listsso. lucirdola: luciarda.
ltene, ldene, s.m., lden, cappotto ab- luciaro, s.m., 1. elettricista. 2. esattore
bottonato con mantellina. dellenergia elettrica.
lto, s.m., strato di sporcizia || ~ pagano, lucifro, s.m., diavolo.
s.m., grassume, croste sulla testa del lue, luve, pron. di III pers. sing. m. sogg. e
neonato: l ~ guae chi cce lo toccava! (la compl., egli, lui: cannar llue | ma llue
madre non lo permetteva). nu jje piace | vrzo lue | se snte tutto ~
lottonata, lettonata, s.f., frecciata allusiva, | tra llue e lle ce la faranno, loro due
ironia pungente: e ddajje tu co ste lotto- insieme | da ~ n cra || pron. rifl., s
nate! | gni tanto bbutta ll na ~. (raro).
lu1 (raro): lo1. luffo: uffo.
lu2 (raro): lo2. lujja, ljjola, agg., luglienga: ua ~, qualit
luca: quanno si lavra nzime, p famo sa precoce di uva.
Lluca: chi ffa pprima, sajjuta! lujjo, s.m., luglio.
lucalit, s.f., localit. ljjola: lujja.
lcceca (arc.), lccica1 (arc.), s.f., 1. river- lumaca, s.f., 1. chiocciola (Helix ad-
bero. 2. favilla. spersa, H. pomatia): stanttha ppio-
luccec: luccic. vuto, annama llumache! | tir. infant.:
lucchisina, rucchesina, s.f., lucchesina, lumaca lumachlla, tira fre le corni-
coperta leggera da letto. clla! | ~ sprta, limaccia, grossa lumaca
luccic, luccec, v. intr., brillare, luccicare senza guscio (Limax agrestis L.). 2.
|| Forme: Ind. pres. 3 lcceca; 6 lcci- (fig.) bolla di sapone: l fijjo fa le luma-
cono, lccicheno | perf. 6 luccicrno. che su la finstra. 3. (fig.) bolla daria
lccica1 (arc): lcceca (arc.). provocata dalla pioggia che cade nelle
lccica2, s.f., lucciola (Lampiris noctiluca pozzanghere.
L.) || mdd. pijj llcciche pe llantrne || lumacaro, s.m., 1. raccoglitore di luma-
dim. luccichtta. che. 2. gran mangiatore di lumache.
Vocabolario
359

lumachlla, s.f., piccola chiocciola bian- umore.


castra delle siepi (Helicella cespitosa, lunedd, lonedd, lunid, s.m., luned: ~ de
Helix nemoralis) (si trova su cespugli, Pasqua, luned dellAngelo.
tronchi, recinti; viene usata come esca lungggene: longggene.
per le lamprede di fosso): (scherz.) lungo, inter., espr. con la quale il giocatore
chha magnato le lumachlle? di tressette dichiara di avere in mano una
lumacne, s.m., 1. limaccia. 2. bambino serie di almeno quattro carte dello stesso
piagnucoloso: e smttela co sto piagni- seme giocato || botta e risposta: ~ final
sto, a lumac! || sopr. basso te lo tajjeranno! (con allusione
lume, lme, ume, s.m., 1. sorgente lumi- sessuale).
nosa: mtte l luma la finstra (il lam- lungobbardo, agg., (lett.) longobardo.
piocino la sera della vigilia del- lunid: lunedd.
lAscensione) | lavorama llume de can- luntananza, lontananza, s.f., lontananza:
nla | luma ppetrjjo | luma mmano, lu vggo n ~ | fanno le lontananze, si
lume di terracotta a olio utilizzato per guardano e si scambiano cenni a di-
scendere in cantina | luma jjo | luma stanza senza parlare (di due innamorati
stoppino. 2. radiazione luminosa, luce: che non possono stare vicino).
famme ~, che n ce se vde! | co ste ~ de luntano, agg., lontano || avv., lontano ||
luna stae fino, di questi tempi sei nei pa- luntana (a la), lontana (a la), loc. avv., a
sticci | qui nun ze vde ~, non si nota distanza: fanno llamre ~ | s pparnte
alcun risultato, nessuna soluzione. 3. ~, sono parenti non stretti || prov.: ~
vista: lva l lume dallcchje | a la fine dallcchje, ~ dal cre.
ha pprzo l ~ dellcchje, si lasciato lupa, s.f., carie del legno dolivo, patolo-
prendere dallira || dim. lumtto, lumi- gia provocata da funghi basidiomiceti
cino. (Formes fulvus oleae): la ~ frceca la
lumenazzine: alluminazzine. pianta.
luminlla, s.f., lume a olio, posto davanti luparo, agg., (raro) frequentato da lupi.
ad unimmagine sacra: se mettva la lupinaro, s.m., venditore di lupini cotti e
sra dellAscenzine su la finstra na ~. salati.
lumino, umino, s.m., lume di terracotta ad lupinlla, s.f., variet non identificata di
olio, posto su una tomba: n zi vde artro erba spontanea.
chi llumine dil camposanto. lupino: lopino.
luna: ~ crescnte, luna nuova | ~ bbujja, lupo1, lpo, upo, s.m., 1. lupo (Canis lupus
novilunio | domane fa la ~, luna piena, L.): h vvisto n upo || prov.: llupo cm-
comincia una nuova fase | fa l quarto di bia l plo e nn l vzzio | llupo prde l
la ~ | me tajjo l caplle a ~ bbna, luna plo e l vzzio mae. 2. (fig.) persona in-
calante | co la ~ nva n ze p ssemin, saziabile.
pot, tajj lllbere, travas l vino | sa lupo2, s.m., gamberetto di fosso (Astacus
dda guard la ~, osservarne le fasi. astacus L., Austropotamobius pallipes
lunara, agg., sterile, che non figlia mai (di Lereboullet): li chjamvono pure lupe.
animale): le pcore lunare nom partor- se dice fsso luparo, perch ci sannava
vano mae, se dvono al macellaro. a ggmmere.
lunteco, agg., che cambia spesso di lpolo, polo, s.m., 1. luppolo (Humulus
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
360

lupulus L.): le lpele fanno su le prde lusco, agg., strabico.


del cannto. 2. germoglio tenero di lup- lusine, s.f., illusione.
polo: la frittata cu le lpole | va ccjje lustsso: listsso.
llpele!, va al diavolo! lustr: allustr.
lupomanaro: lupomannaro. lustrine, s.m. pl., guarnizioni che lucci-
lupomannaro, lupomanaro, upomanaro, cano.
s.m., licantropo: va ff llupomannaro n lustro, ustro, s.m., lucido per scarpe || agg.,
giro a stra?, detto ad un nottambulo || lucido: cha llcchje lstre.
Forme: pl. upomanare. lutto: port l ~, indossare abiti neri | va
luppe, inter., uno! (comando per caden- vvestita mmo ~, indossa abiti di co-
zare la marcia). lore grigio scuro | (scherz.) port l ~ mal
lurnzo, antrop., Lorenzo. gatto, avere le unghie delle dita sporche.
luschebbrusco, s.m., 1. primo chiarore. 2. luve: lue.
imbrunire.
Vocabolario
361

ma, prep., 1. a: ~ llro, a loro | ~ tt, a te | maccaronaro, s.m., chi ama mangiare
~ ssa, a lei | io vjjo bbne man tutte | maccheroni.
man qusto | man quelro, a coloro | maccaronata, s.f., mangiata di mac-
man qulle dnne, a quelle donne | man cheroni.
tutte li ggnte, a tutte le persone | man maccarne, s.m. inv., 1. maccherone ||
chi vvnno, a chi vogliono | man prov.: chi ddisse maccar, disse col-
questve, a costei | di sti du fratlle mar lva; chi ddisse lavor, dissa li bbva
uno li vinne llida de fallo, ad uno | tu | ~ e pparentato, va ffatto e mmagnato.
ppijja man qulla!, tu prendi quella! || 2. (fig.) difetto della canapa che aveva
mal, ma lo, ma la, mall (m. e f. sing. e superato il grado di macerazione giusta.
pl. davanti a voc.), ma le, mal (m. e f.), 3. (fig.) individuo stupido.
prep. art.: dillo mal curato | mallm- macce, s.m., (rec.) match.
mine ciuche | ce tcca tanto ~ mm che macch, inter., (serve ad esprimere una
mma la mi mjje, sia a me sia | mal forte negazione od opposizione, oppure
villane | ma le mastre. 2. in: si ad affermare ironicamente) altro che!, al
travasava ~ altre bbtte | le facimmo s contrario, anzi veramente: no llha ffatto
mma m bbrccio m pzzo | ma m pase, n, ~! ha vjja se llha ffatto!
in un paese | mar un lco | mar um psto macchtta, s.f., sterpzzola (Sylvia cine-
sicuro | mar una crda | mal, ma lo, ma rea Bianchet).
la, mall (m. e f. sing. e pl. davanti a mcchja, s.f., fitta boscaglia con bassa ve-
voc.), ma le, mal (m. e f.), prep. art., nel, getazione: s ddata la ~ || dim. mac-
nella, nei, nelle, dentro: llacto lo tngo chjtta, macchjarlla.
mal distto | dajje mal bco! | sto bboc- macchjarlo, s.m., boscaiolo.
cne ma la bbcca lo mtto | f llrlo macchjasse, v. intr. pron., 1. macchiarsi.
mal fazzoltte | mallrto llh ppiantato 2. invaiare, di uva.
uno | dormvomo ma le cantine || cong., macchjavllo, marchjavllo, s.m., in-
ma: ~ che hae?, cosa vuoi? ganno: ha ffatto l ~ e llha ffregato.
macagn, magagn, v. tr., rodere, di in- macchjonara, s.f., 1. folto cespuglio di
setti: tutte mlle macagnate mha vven- rovi. 2. zona coperta di rovi: ra diven-
nuto quellimbrojjne. tata na ~.
macagna, s.f., magagna, difetto: tutte le macchjoncllo, macchjoncllo, s.m., pic-
cristiane channo le su macagne. colo cespuglio.
macarlla: maraghlla. macchjne1, s.m., 1. cespuglio grosso e
maccabbo, s.m., stupido. folto, in genere spinoso. 2. siepe folta e
maccadamme, s.m., macadam. giovane, incolta || dim. macchjoncllo.
maccamme, sopr. macchjne2: marchjne.
maccaramo, s.m., (infant.) essere pau- mccoro, s.m., (infant.) essere pauroso
roso immag.: cco l ~! immag.: chjamo ~ si nu sta bbno!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
362

macedgna, s.f., sigaretta di marca Ma- mcero, s.m., maceratoio per lo stallatico
cedonia. || agg., fermentato, di letame.
maclla, s.f., 1. gramola. 2. pezzo di ta- mchena: mchina.
vola inchiodata, per sorreggere il tavo- machentta: machintta.
lato di una cassaforma orizzontale. mchina, mchena, s.f., 1. macchina: ~ da
macell, v. tr., 1. macellare. 2. (fig.) pic- cuc, macchina per cucire | ~ da scrive,
chiare con forza. 3. (fig.) danneggiare le macchina per scrivere | la ~ fottogrfica
colture (rif. a condizioni atmosferiche): | vanna vvde la ~ de santa Rsa, vanno
la gragnla la maclla la vigna. ad assistere al trasporto della macchina
macellaro, s.m., 1. macellaio: l macellare di santa Rosa | quanno passa la ~? 2.
de prima si potvono cont su le dta || trebbiatrice. 3. automobile: le gram
dim. macellartto, garzone del macel- mchene che cce s n ce se crde (sul-
laio. 2. (fig., dispr.) chirurgo inesperto: lintensit della circolazione) || dim.
m ~ qullo. va ll che tte fa bbllo. machintta | accr. machinne | pegg.
macellera, s.f., macellazione: vnne a machinccia.
bbassa ~, a prezzo ridotto (di animali machin, v. tr., trebbiare con la mietitreb-
morti per incidente o che si sono dovuti biatrice: gge machinamo.
uccidere). machinrio, s.m., macchinario || Forme:
macllo, s.m., 1. (raro) mattatoio. 2. ma- pl. machinari.
celleria. 3. (fig.) lavoro scadente: m ~ de machinata, s.f., contenuto di unautomo-
muro ha ttirato s. 4. (fig.) confusione: bile.
le fijje ll ppe ccasa fanno n zacco de ~. machintta, machentta, s.f., 1. auto di
5. (fig.) disastro: che mmacllo! piccola cilindrata. 2. (rec.) obliteratrice.
macellne, s.m., individuo grossolano. 3. pigiatrice: la ~ pe ppist llua. 4.
mcena, mcene, mcina, s.f., 1. mola, tosatrice. 5. caffettiera napoletana: famo
macina del mulino. 2. macchina per l caff co la ~. 6. accendisigari. 7. rasoio
spremere le olive. di sicurezza. 8. pompa a zaino per irro-
macen, macin, v. tr., 1. macinare: tcca rare le viti. 9. (fig., iron.) persona lo-
nn mmacin, senn ddomane n famo l quace.
pane || prov.: chi pprimarriva, mcina | machinista, s.m., 1. conduttore di treno o
acqua passata num mcina ppi. 2. pi- di tram. 2. addetto alla guida della treb-
giare le olive con la mola || v. intr., es- biatrice.
sere moribondo: ha mmacinato e ffatto maciar, v. intr., macerare || maciarasse,
la bbolltta, quannuno mre || Forme: v. intr. pron., fermentare: collacqua e l
Ind. pres. 1 macino; 2 macine; 3 macina, zle se mciara lo stbbio | mtta mma-
mcina; 4 macinamo; 5 macinate; 6 ma- ciar la cnape.
cnono | P. pass. macinato. macignino, macinino, s.m., pietra lavica
mcene: mcena. di Bagnaia.
macenino, s.m., 1. macinino da caff. 2. macin: macen.
(fig.) veicolo in cattive condizioni. mcina: mcena.
macra, s.f., mucchio di pietrame che macinatura, s.f., molenda, parte del grano
viene composto in seguito alla ripulitura presa in compenso del lavoro.
del terreno || macre, s.f. pl., macerie. macinllo, s.m., macinino: l ~ pil caff.
Vocabolario
363

macinino: macignino. le ~ mmjjo a llassallo st.


mcioro, s.m., maceratoio: mttelo dntro madre: matre.
l ~! madrebbadssa: matrebbadssa.
macubbino: macupino. madrecina: matricina.
macupino, macubbino, s.m., macubino, madrigala, s.f., (raro) martingala del cap-
qualit di tabacco da fiuto. potto.
madalna, antrop., Maddalena. mae, avv., mai: n za ~! | chi llha vvisto ~?
madama pollarla, s.f., donna trasandata, | ~ e ppe ~!, giammai! | ha visto ~ lo
goffa. riva! | ha visto ~ che pp vne? | pi cche
madarazzaro: matarazzaro. mmae, pi che altro | quelue n zaluta ~ ~
madarazzo: matarazzo. | e pp che ssar mmae! | lo fa llanno
maderazzaro: matarazzaro. del ~ | n ce v mmae e pp ~.
maderazzo: matarazzo. mase, majjse, s.f., 1. prima aratura, su
madnna, s.f., 1. Madonna: la ~ taccom- cui viene gettata la semente. 2. maggese;
pagne! (saluto augurale a chi parte) | ~ stato del terreno lasciato incolto in ri-
mia, che ssar mmae? | (scherz.) ~ del poso, per seminarvi lanno successivo:
petrglio! | la ~!, ~ cara!, ~ mia!, inter. na ~ che sse fa ddestate pe ffajje pijj l
(escl. di meraviglia) | s na ~io!, non ne zle, nd sha dda f la smena del
so nulla! | nun guadagna na ~, nulla || grano. 3. terreno lavorato.
(mdd. scherz.) la madnna del Fred- mastra, mastra, s.f., 1. insegnante di
dano, co llombrllo e llavamano || dim. scuola materna ed elementare. 2. (fig.)
madonnlla | accr. madonnne, persona ape regina: abbasso la ~! abbasso! (si
molto alta: ra um ~ arto du mtre. 2. grida quando si tenta di far fermare lo
festa mariana: la ~ immacolata, ricor- sciame). 3. (fig.) prima spiga di grano
renza dellImmacolata concezione || ~ che si sviluppa || agg., principale: pas-
(a), madonnlla (a), loc. avv., per samo pi la strada ~.
cortello, geometricamente allineato, cor- mastro, mastro, s.m., maestro: ~ de
rispondente esattamente al superiore scla, insegnante di scuola elementare |
(tecnica edilizia nella disposizione delle ~ de mseca, insegnante di musica |
pietre sul muro in modo da sfruttarne al bbongirno, sr ma!, signor maestro! ||
massimo laltezza) || madnne, pl., 1. pl. m. e f., le mastre || agg., 1. princi-
(fig.) nervosismo: cha le ~, lssolo st pale: la strada mastra. 2. deciso: se pij-
ch mmjjo | lvete, che cch ccrte ~ java co na bbtta mastra, un colpo de-
gge! | me fae ven le ~, sta zzitto! 2. ciso e rapido.
(fig.) ragioni: n znte ~. mffia, s.f., spocchia, sfoggio di eleganza:
madonnaro, s.m., venditore di immagini ce fa ppure la ~ qullo, se ne vanta, si
sacre. pavoneggia | ma quanta ~ ce fae!
madonnlla (la), microtop. interno. maffiso, s.m., 1. borioso. 2. elegantone.
madro, s.f., (euf.) Madonna: prca ~! magagn: macagn.
(bestemmia). magara1, magare, cong. e avv., magari: ~
madsca, s.f., (euf.) Madonna: ma guarda avllo potuto f ssmpre! | ~ ce llsse
tu la ~! | prca ~! (bestemmia) || mad- davro! | ~ f ppure n tmpo, eventual-
sche, s.f. pl., nervosismo: quanno cha mente, forse | se ppove, ~ nu llavoramo
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
364

| ~ chi a bball nun creno state || inter.: mmagn! | magna tu che mmagno io |
lu ve l gilato? magara! strzzete quanto magne! | magna quanto
magara2, santo immag. llaquilano, moltissimo | se magna pure
magaraddo, inter., magari volesse Iddio! l cibbrio, vorace | pare che nhae
magare: magara1. magnato mae | ~ l caccavllo quattro a
mggeco, agg., magico. qquattro | famo a cchi mmagna de ppi |
magga, s.f., magia. magne cazze si nun lavre | mdd. le ma-
maggin: immaggin. gnarbbe sul capo dun tignso (di un
magginbbele: immagginbbele. cibo squisito) | (scherz.) chha magnato
mggio, s.m., 1. maggio, quinto mese del- la rictta? (a bambino senza denti) | va
lanno: (iron.) llacqua de ~ guarisce li mmagn l zapne! | te llha mmagnato l
ggelne | a mmggio se sposvono le su- gatto | ti fanno ~ li mlle mal bignzo, ti
mare | mdd. ~ l mese del zumare, nun conciano per le feste | se fa mmagn l
ce se spsa | se vedma mmggio che cazzo da le msche, si trova in imbarazzo
vvne, chiss quando || prov.: vne prima | e cchha magnato l zale che bbve
~ chi ggennaro (sul maltempo) | bbllo tanto? | num magna pi nun cac, avaro
~, quann ffrsco | ~ sciutto, ma non | ha magnato le puntine del grammfono,
tutto | ~ ortolano, tutta pajja e ppco un chiacchierone | ~ la fjja, intendersi
grano | ~ vacce adcio, ggiugno lvete al volo | se lo magna cullcchje | li fa
la plle dal grugno. 2. ginestra dei car- mmagn l fritto a la su m | te magno co
bonai, ginestra da scope (Cytisus scopa- ttutte le panne | me lo magno quanno lo
rius Link). 3. maggiociondolo (Cytisus vdo, lo rimprovero aspramente | s
laburnum L.). 4. ramo fiorito di ginestra mmagnato gnecsa, ha sperperato tutto |
che si coglie: annama ff r ~ pel Cor- se magna le mano, si pente | la spsa ha
pusdmmene | ann a ppiant r ~, mmagnato mal pignatto (detto quando
(scherz.) amoreggiare in campagna il piove il giorno delle nozze) | le dbbite
primo maggio. se lo mgnono vivo | quannh mma-
maggiormnte, avv., 1. in particolare: ~, gnato io, hanno magnato tutte | magna e
le piacva la rbba ne la padlla, sta zzitto! | (imprec.) te pssa magn le
preferiva le pietanze fritte. 2. special- ruche! || magnasse, v. recipr., mangiarsi:
mente. se mgnono llun collaltro || prov.: chi
maggistrale, s.m., Istituto magistrale: ha mmagna da solo, se strzza | la bbcca
pprso l ~ la su fijja, frequenta lIstituto magna e l culo rnne, accidnte a le me-
magistrale. dicine e cchi le vnne | chi llnto a
magna, coron., (arc.) Germania (solo in mmagn, llnto a llavor | magna che
un prov., vd. regn). ddel tuo magne | chi mmagna pco,
magn1, v. tr., 1. mangiare: mgnece l magna smpre | magna e bbve e n ci
compantoco! | mgnela! | mgnele tu! penz | magna castagne, bbve acqua-
| magna quanto n grillo, inappetente | tllo, e spara castllo | magn chi mma-
~ cme n lupo, vorace | ~ m pide gna magna, le bbevute hanno da ssa
cme n ebbro, in fretta | ~ ppane cci- pare | chi mmagna dlce, caca amaro |
plle, ~ ppane sputo, ~ ppane ccor- magna, bbve e ffatte grsso, pijja mjje
tllo, vivere poveramente | dalle a e ssrtajje addsso | chi mmagna e nnun
Vocabolario
365

invita, si strzza gni mollica | o magne magnarlla, agg., che mette appetito:
sta minstra, o salte sta finstra | chi (iron.) cha la fbbre ~, malattia immag.,
mmagna ppi ccccia, magna ppi inesistente, di chi sta bene (detto di chi
ppnne (sugli uccellini) | chi mmagna dimostra buon appetito).
llua pe Nnatale, tutto llanno manggia magnarllo, s.m., caccia agli uccelli con
denare. 2. guadagnare illecitamente || rete e mangime.
Forme: Ind. pres. 3 magne; 4 magnamo; magnarictta, s.m., epit. che designa il
5 magnate; 6 mgneno, mgnono | impf. garzone del pastore.
2 magnave; 4 magnmmio, magnammo; magnata, s.f., 1. pasto: famo tutta na ~
6 magnveno, magnvono | perf. 1 ma- gge, un unico pasto | prde la ~, saltare
gntte, magntte, magn; 4 magnssimo; il pasto. 2. scorpacciata: darrsto nha
6 magnssero, magnnno; 6 magnnno, ffatto na bblla ~ | mo fatto na ~ ricor-
magnrno | fut. 1 magnar, magner; 2 datra, memorabile || dim. magnatlla.
magnerae | Cong. pres. 3 mange | impf. magnato, agg., 1. roso: sto tavolino
6 magnssero, magnssono | Cond. pres. ttutto ~ da le tarle. 2. infestato: na vita
1 magnarbba, magnarbbe; 2 ma- magnata da le ruche.
gnarste; 3 magnarbbe; 6 magnarb- magnatra, s.m., 1. mangiatoia, greppia:
boro, magnarbboro | Ger. magnanno. quelue cha la ~ arta, soffre la fame | se
magn2, s.m., cibo. de ~ arta | av la ~ bbassa, a) avere vita
magnacaccavlle, s.m. pl., mangiatori di troppo facile e crescere viziato (detto di
coccole di rosa selvatica; nomignolo dil., giovani); b) consumare le risorse fami-
con cui vengono designati gli ab. di Vi- liari, sprecare. 2. (fig., scherz.) tavola su
terbo. cui si mangia. 3. (fig.) luogo del fran-
magnccia, s.m., 1. profittatore, parassita. toio, dove si teneva la pasta macinata
2. (fig.) funzionario pubblico corrotto. delle olive prima di metterla nei fiscoli.
magncolo, s.m., (scherz.) luogo dove si magnatria, s.f., (scherz.) cibarie.
mangia. magnauffo, s.m., profittatore, parassita.
magnafacile, s.m., gran mangiatore di magnebbve, s.m., 1. tipo di dolce. 2.
fagioli: bbrutto vellano ~! (insulto). (scherz.) cocomero.
magnamagna, s.m., mangeria, profitto il- magneddrme, s.m., 1. individuo tardo,
lecito, concussione. poco perspicace. 2. scansafatiche.
magnapane, s.m., 1. mangiapane, paras- magnra, s.f., maniera: raggionava a
sita: qullo m ~ a ttradimnto | ~ auffo. nantra ~ | l mnno gge ggira nantra
2. bacherozzo da cucina, blatta (Peri- ~, il modo di vivere diverso oggi.
planeta orientalis L.). magnerccio: magnarccio.
magnapidcchje, sopr. magnera, s.f., profitto illecito, concus-
magnaprte, s.m., mangiapreti. sione.
magnaprisciutte, s.m. pl., nomignolo dil., magnsa, s.f., magnesia effervescente.
con cui vengono designati gli ab. di magnicchj, v. tr., mangiucchiare.
Roma. magnfica, s.f., (scherz.) cibo: lue bbasta
magnardo, agg., vorace (di pollo). che ppnza slo a la ~.
magnarccio, magnerccio, agg., 1. man- magnime, s.m., 1. mangime. 2. (scherz.)
gereccio, edule. 2. pronto da mangiare. cibo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
366

magnne, s.m., mangione || ~ (l), sopr. majjolic, v. tr., rivestire di maioliche.


mago sabbino, s.m., persona dedita alla majjlo, s.m., 1. magliuolo. 2. pianta di
magia. vite di un anno.
magro, s.m., punto meno profondo del majjne, s.m., maglione || dim. majjon-
macero per la canapa. cino.
mine: mjjene. majjonse, s.f., maionese.
maistra, s.f., maestria: cu mmaistra li majjsquelo, agg., 1. maiuscolo. 2. (fig.)
facvono cant. ottimo: na csa majjsquela.
majja, s.f., 1. elemento dei lavori a intrec- malccio, s.m., (euf.) cancro.
cio: m ccascata na ~. 2. indumento di maladtto, agg., maledetto.
tessuto a maglia: mttete la ~ de lana pe- malaguratamnte, avv., malaugurata-
sante gge, che ffa ffrddo! | ~ ccarne, mente.
maglia portata a contatto della pelle || malagurato, agg., malaugurato: pi mma-
dim. majjtta. 3. lama dellerpice: rpice lagurata srte mia.
a mmajja. malagrio, s.m., malaugurio: mi pare llu-
majjala, s.f., scrofa, solo nella imprec.: cellccio dil ~, di persona lamentosa,
prca ~! pessimista.
majjale, s.m., maiale. malalngua, s.f., maldicente: le maleln-
majjaltto, s.m., porcellino lattante. gue n ze cnteno.
majjalino de santantgno, s.m., porcelli- malamnte, avv., 1. male: ccascato ~,
no di terra, aselluccio (Oniscus asellus rovinosamente. 2. in maniera sbagliata:
L.). fa ssmpre le cse ~.
majjara, s.f., magliaia. malandrino: smo vitorbse e mmalan-
mjjene, mine, mjjine, s.f., (arc.) madia: drine pe gginta (blas. pop. autoelogia-
cha la mjjene pina, si trova in buone tivo).
condizioni economiche | avcce la ~ malannato, agg., 1. acciaccoso, malatic-
arta, aver penuria di cibo | cha la ~ cio: mmalannato, ha ddato ggi l com-
bbassa, ha cibo a sufficienza | mtta l pare. 2. fatiscente, di costruzione.
pane ma la mine. malanno: (prov.) dppo la cinquantina, m
majjera, s.f., maglieria. ~ gni mattina.
majjerista, s.f., maglierista. malaparte, s.f., reazione negativa: jjha
majjse: mase. ffatto na ~.
majjtta, s.f., 1. maglietta, cordoncino per malappna (a), loc. avv., a malapena: lo
asole. 2. particolare dellastuccio della conscio ~.
penna a inchiostro. malata, ammalata, malattia, s.f., 1. malat-
majjifcio, s.m., (rec.) maglieria. tia: malattia de la luna, ridocoroidite re-
mjjine: mjjene. cidivante del cavallo | malattia de le
majjo, s.m., 1. maglio di legno pesante: l dnne, malattia venerea. 2. ampelopatia:
~ de lgno fatta ppippa, panzepp le ma le vite llattacca la malata.
passne. 2. macchina con grossa mazza malattia: malata.
battente. malavjja, s.f., malavoglia || ~ (de), loc.
majjleca, s.f., maiolica. avv., di malavoglia, malvolentieri: lo
majjolecato, s.m. e agg., maiolicato. fa ~.
Vocabolario
367

malazzine, s.f., offesa. offendersi.


malcaduto, marcaduto, s.m., epilessia. maled, v. tr., scongiurare, esorcizzare, li-
malcreanza, s.f., 1. increanza, mancanza berare mediante esorcismi le colti-
di educazione. 2. scortesia. vazioni da insetti infestanti: chjam n
male, s.m., 1. male: la mi pra mate ava frate a mmaled li purcine che li ma-
~, era malata || prov.: nun fa bbne ch gnveno l facile.
spregato, nun fa mmale ch ppeccato | malrba: (prov.) la ~ num mre mae.
f l male ppnzece, f l bne scrdete | malfrente, s.m., (arc.) malfattore.
~ nun f, ppaura nun av | chi mmale ha mala, s.f., malattia delle piante | ~
ffatto, Dio lo paga. 2. malattia: si pp c bbianca, oidio.
l ~, tcca ccrre | quanno li se pijjava l ~, malimpggio, s.m., maleppeggio da mu-
aveva un attacco epilettico | ste ~ bbrutte ratore: l ~ se chjama accus, perch Ddio
che n ze crono, incurabili | cor ~ cattivo llha ddoprato quanno cre la dnna || ~
mmrto a qqundecanne (di cancro) | (a la), loc. avv., alla meglio: f na
~ de fmmene, malattia venerea | ~ de la csa ~.
vescica, prostatite | malal ptto, mastite: malinconso, agg., malinconico.
h vuto l malal ptto del primo fijjo | mal malincre (a), loc. avv., a malincuore: lu
de fgoto, epatite | ad m ~ che ssat- fc~.
tacca, contagioso | ~ de la pitra, calco- malincuna, melincona, melincuna, s.f.,
losi | mal de ptto, tisi | mal de stmmoco malinconia.
| ~ de crpo, mal di panza, mal di pancia malintnto, s.m., obiettivo malvagio.
| mal del prmoto, pressione dellano, da malinzervizziato, agg., disubbidiente.
cui esce sangue e acqua | mal de capo, mallppo, s.m., 1. (fig.) groppo alla gola.
mal di testa, emicrania, nevralgia | mal 2. (fig., euf.) membro virile e scroto.
de dnte, mal di denti, odontalgia | mal malloppna, s.f., donna grossa, pesante.
dsse, artrite, reumatismi | h mmale, mi malcchjo: bbutt l ~, dare il malocchio |
sento male || prov.: gni ~ vle l zu sfgo | lev l ~, rompere lincantesimo.
gni ~ ha la su scusa | l ~ manco a li cane malpra, s.f., malefatta.
| l ~ n zgura ma nnessuno | tra ddu ~ malparata, s.f., malaparata: quannha
scjje l minre || (d.) (scherzo.) pil mal di vvisto la ~, se la squajj.
dnte ci v la fjja dil cvolo (unico ri- malpratico, agg., di individuo inesperto: n
medio estirparlo). 3. parte del corpo artista ~ mica ce la fa.
malata || avv.: jje v mmale a la sciara | malrossino, marrossino, s.m., peste suina.
st mmale ~, portta | essere molto malumre, s.m., pus: la pomata tirava l ~
grave, in fin di vita | stamo n c mmale, di la firita.
abbastanza bene | cme state? n c malusato, agg., malavvezzo.
mmalccio | d mmale de tutte, sparlare malvol: marvol.
| mtta ~, metter discordia | port mmale, malvolnza: marvolnza.
portare disgrazia | manco male!, certa- mambrucco, agg., (dispr.) di un cavallo
mente! || a mmale, loc. avv.: ann ~, scadente || s.m., (fig.) stupido.
guastarsi, avariarsi | mann mmale, ro- mamma: la mi m, mia madre | m!,
vinare | tutta rbba ita mmale, deterio- mamma! | e m!, oh mamma! | la tu
rata | pijjssela ~, aversela a male, mane, (arc.) tua madre | nudo e ccrudo
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
368

cme llha ffatto la su m | la su pra esile: sta regazza na ~ || dim. mancia-


m, sua madre buonanima | tutte le fijje tlla.
da le mamme! | lo dico a la tu m, a tua mancina: ~ (a), loc. avv., a sinistra: fasse
madre | (inter.) ~ mia! | (d.) de mamma ci l nme del patr~, disperarsi, raccoman-
nn una sla || prov.: chi ha mmamma, darsi a tutti i santi in una situazione cri-
num piagna | chi tti fa ppi ddi ~, tin- tica.
ganna | chi tte fa ppi dde ~, o tte finge mancino, agg., 1. di cavallo con zampe
o ttinganna. convergenti nellandatura: l cavallo ~
mammalucco, s.m., 1. mamelucco. 2. bbutta n fri. 2 insolvente, che non paga
(fig.) stupido. i debiti.
mammana, s.f., levatrice. mancipazzine, s.f., emancipazione.
mammanca, manomanca, s.f., sinistra. mancipi, v. tr., 1. rovinare. 2. picchiare
mammatrne, s.m., paura intensa: jj sonoramente.
vvenuto l ~. manco: (prov.) mano manca, lngua
mammne, s.m., 1. mammona. 2. demo- santa; mano dritta, lngua trista (se si
nio. 3. (fig.) denaro in genere. avverte un sibilo nellorecchio destro, si
manc, v. intr., mancare: pco ce manca oggetto di maldicenza) || avv., nem-
che ccasca | pjjalo s l fijjo, li manca r meno: ~ a ffacce | ~ la fatica! | ~ pil
fiato, nu lo vde? (la respirazione del cazzo!, nemmeno per sogno | ~ si mme
bambino ha subito una sospensione spa- scanne ce v | ffurbo e mmanco pco |
smodica) | ce mancava pure qu! | ce n ze snte ~ llodre | n cha llasciato ~
mancarbbe artro!, Dio non voglia! | li la puzza, ha preso tutto | ~ li parva vro
manca n venard | a la mi cintura n ce | ne sapva de cse che mmanco se sa |
manca gnnte, ho fatto tutte le esperienze nun ce v mmanco mrto! || ~ a ddillo!,
| (iron.) de quello che ccavmo n ce certamente! | ~ per ida!, neanche a pen-
manca gnnte | li mncheno vnte srde sarlo! | ~ pi gnnte!, niente affatto.
pi ff na lira ( povero) | li manca smpre mancomale, inter., per fortuna!
la trra sttal pide ( ansioso e insi- mndala: mndola.
curo) | ci mncheno na massa di nutzzie mandarino, s.m., bue castrato, con al
|| prov.: quanno manca l gatto, l zrce collo il campano, che guida il branco.
ballono || Forme: Ind. pres. 6. mnche- mndola, mndala, mnnala, s.f., 1. man-
no, mncono | fut. 3 mancar; 6 man- dorla: cchje a mmnnala. 2. seme com-
caranno | Cong. impf. 1 mancasse | mestibile contenuto nel ncciolo del
Cond. pres. 3 mancarbbe | Ger. man- frutto. 3. seme di zucca, cocomero, ecc.
canno. || mndele, mndole, pl.
mancaddillo, inter., 1. neanche a parlarne! mandolina, s.f., frutto verde del man-
2. ma certo! dorlo, ancora tenero, commestibile
mancamnto, s.m., errore. prima della formazione del guscio || pl.
manctta, s.f., (infant.) regalo in danaro mandoline, manduline.
fatto ad un bambino: ce dava la ~ pi mandolino, s.m., 1. mandorlo (Amygdalus
Nnatale. communis L.). 2. frutto del mandorlo,
manciata, s.f., 1. alcuni fusti di canapa mandorla.
mietuta legati insieme. 2 (fig.) persona mandolne, s.m., confetto che veniva di-
Vocabolario
369

stribuito ai facchini della macchina di tre manciate unite insieme. 3. polsino


Santa Rosa durante il trasporto. della camicia.
mndria, s.f., stazzo delle pecore || dim. manccio, s.m., 1. manicotto. 2. rimaneg-
mandrilo. giamento per creare confusione.
mandritta, manritta, s.f., mano destra: su mnico duncino, antrop., personaggio
la vstra ~, alla vostra destra || mandritta immag., che ricorre in un mdd. (vd. cric-
(a), loc. avv., a destra. che2).
mandulino, s.m., mandolino: cha m bl manijja, s.f., maniglia.
culo a mmandulino, ben formato. manine del zignre, s.f. pl., caprifoglio,
mneca, s.f., manica: n te pul l naso su la madreselva (Lonicera caprifolium L.).
~! | sta m mneche de camcia | qu ad maniscarco: manescarco.
n antro par de mneche | ra de ~ larga manna, s.f., 1. rugiada dolce, primaverile
co le fijje, indulgente || dim. manechtta. o autunnale: la ~ mannava de crpo
mneco, s.m., 1. manico: mdd. ten l cor- cme m porgante, manne ssnna se pij-
tllo da la parte del ~. 2. (fig.) pne || java. 2. manna: chasptte la ~ che
dim. manechtto. ccasca dar clo? (a persona inattiva).
maneggi, v. tr., 1. rimestare: ~ la polnta mann, v. tr., mandare: mannmele l vi-
tutto r tmpo. 2. spostare: l prosciutto se stite!, mandiamo loro | manna!, dammi!
manggia tutte le mattine. 3. impastare: | l majjale se manna drnto allarlo |
se bbutta ggi l lvito e m p dacqua co c llanllo de frro pe mmannalla
na manata de sale e sse comncia a ffnno (rif. alle reti da pesca) | ci lu
mmaneggi la farina. 4. mescolare con manna dd | mnnecelo a dd! | mann-
il mestatoio il latte || Forme: Ind. pres. 2 tejjelo a dd! | ~ l fijje a scla | li fijje toc-
mangge; 6 manggiono. cava mannalle n giro scarze | dimme m
maneggiata, s.f., azione di mescolare: li p, ce s venuto o tte channo mannato?
damo na bblla ~. (a persona importuna) | ~ avante, azio-
manescarco, maniscarco, s.m., mani- nare | mannava tutte llingranagge,
scalco. azionava | manna odre, emana pro-
mantte de la passine, s.f. pl., caprifo- fumo | lo mannnno via che pparlava da
glio, madreselva (Lonicera caprifolium slo, infuriato | ~ ppe la carit, ridurre
L.). in miseria, ad elemosinare | accus me
manfrina, s.f., finzione, lusinga: nun me manna ccattnno | n ze mannava
st ff ttante manfrine! mmale gnnte, non si sprecava nulla | me
manfrscola, s.f., sorta di ballo. manne a zzampe per ria, in fallimento
manganllo, s.m., governo autoritario | ~ a ttravrzo la bbevuta | ~ dde crpo,
fascista. facilitare levacuazione | lo manna ff n
manicata, s.f., colpo sferrato con il ma- culo | ~ n quel pase, allinferno | e
nico della frusta. mmanna!, di! | ~ li rime, improvvisare
mancchja, s.f., stiva con cui si regge un distico rimato | li mannveno pure li
laratro. rime su mmisura, dedicavano loro | li
manccia, s.f., 1. funicella che si lega alla mannava ggi lisce lisce l fiche, li in-
mano, per lanciare la girella di legno. 2. ghiottiva | ~ ll, infilare | la paura jjha
quantit di canapa scotolata, costituita da mmannatadditro l latte, le ha arrestato
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
370

il flusso del latte || ~ ss, a) eleggere; b) prendilo per mano! | si tte pijja la ~, nu
infilare: (triv.) te lo manno s mmscio lo pare, se prende confidenza | mtte le
cme n chjdo (rif. al pne); c) lasciar ~ avante, pe nun casc additro, preve-
sviluppare una pianta in altezza || ~ vvia, nire un evento negativo | cha le ~ dro
a) scacciare: pi la manno via e ppi | mtte le ~ dro, mettere incinta | mtte
vvne; b) togliere il mandato elettorale, le ~ sul fco, fidarsi ciecamente | cha le
sconfiggere || well.: Dio ce la manne ~ bbucate, prodigo | te le mtte su le ~,
bbna!, dicva qullo chaspettava la in mano | cha le ~ de rictta, gli sfug-
srva || Forme: Ind. pres. 1 manno; 2 gono gli oggetti dalle mani | lo prtono
manne; 6 mnneno, mnnono | impf. 3 m parmo de ~, lo tengono in grande con-
mannaa; 6 mannveno, mannvono | siderazione | preg a mmano gginte | f
perf. 3 mann; 5 mannaste; 6 man- cco le srde su le ~, pagare a contanti |
nnno, mannnno, mannrno | fut. 1 ten n rigazzino pi li ~, per la mano | a
mannar, 5 mannarte | Cond. pres. 1 mmano manca, a sinistra | na ~ santa,
mannerbbe | Ger. mannanno. un rimedio efficace, un toccasana | ri-
mannggia, mannggio, mannajja, inter., man co na ~ davante e una de ditro,
mannaggia!: ~ la misria! | ~ a la mise- privo di ogni risorsa || ~ (a la), loc. avv.,
riccia! | ~ li pesctti! | ~ l frisiggllo! | a) alla buona: s ttutte ggnte ~; b) alla
~ li fijji ciuchi, accidenti ai ragazzi! | ~ a leggera | a mmana mmano, loc. avv.,
mm e qquanno ce s nnato a ddjjolo | man mano || dim. manarlla | accr. ma-
~ sambuco co la commare! | ~ sam nna || prov.: ~ frdde, cre callo | na ~
Pistrno abbate! | ~ Frusi co la lava llartra, e ttutte ddue lveno l viso
calamita! | ~ san Selasi! | ~ san Frusi! || Forme: pl. mano, mane.
| ~ santa Galla! | ~ cristallo e vvtro! | ~ manodpra, s.f., manodopera.
file ccuce! | ~ la Bbilnna! | ~ l pa- manomanca: mammanca.
triarca! | ~ l prespio! | ~ l patre manomtta, manomtte, v. tr., manomet-
guardiano! | ~ quellanculata! | ~ l pec- tere.
cato! manomtte: manomtta.
mannggio: mannggia. manpra, s.f., manovra: facva ~ l trno.
mannajja: mannggia. manopr, v. tr., manovrare.
mnnala: mndola. manritta: mandritta.
mannara, s.f., 1. mannaia: de qulle mantne: manten.
tmpe, cu la ~ ci lu tajjveno l capo. 2. manten, mantne, mantin, mantin, v.
grosso ferro trapezoidale tagliente del tr., 1. mantenere: ~ mmjje e ffijje. 2.
macellaio || dim. mannartta || (euf.) conservare. 3. tener fede: ~ le promsse.
prca ~ ! (bestemmia). 4. far crescere || v. intr., conservarsi: ha
mannata, s.f., mandata; scatto del paletto ppiovuto, la trra mantne (si conserva
della serratura. umida) | llinvrno l pane mantenva de
mannlla, s.f., manipolo di canapa da fi- ppi || mantensse, v. rifl., 1. conser-
lare messo sulla rocca || dim. mannel- varsi: te mantne prpio bbne, Dio te
ltta. bbenedica! | se mantne frsco sto pane
mano, s.f., mano: d na ~, aiutare | avcce | s mmantinuta smpre tale qquale la
la ~ | pijjacce la ~ | dajje la ~ al fijjo!, tu zzia. 2. guadagnarsi da vivere ||
Vocabolario
371

Forme: Ind. pres. 2 mantnghe; 3 man- maranghlla, s.f., (infant.) gherminella.


tne; 4 mantenmo; 6 mantngheno | maranno, s.m., malanno.
impf. 3 mantenva, mantena, mantiniva marano, agg., nellespr. fig.: rzo ~, indi-
| perf. 6 mantininno | Cong. pres. 3 man- viduo scorbutico, incivile.
tnghe | P. pass. mantenuto, mantinuto | marquelo (arc.): mirquelo.
Ger. mantennno. marasca, s.f., amarena.
mantillina, s.f., mantellina. maravijja, meravijja, s.f., meraviglia: ma
mantin: manten. stu mnno n c dda fasse ~ di gnnte,
mantin: manten. chi ttutto p ssuccda | se ne fa mmara-
mntrice, s.m., 1. mantice. 2. (fig.) rantolo vijja, se ne stupisce | ad na maravijja!
bronchiale, respiro affannoso: lo snte || ~ (a), loc. avv., a meraviglia.
quelue che mmntrice che ccha? maravijjasse, meravijjasse, v. intr. pron,
manbbio, manbbrio, s.m., manubrio. meravigliarsi: se meravijjnno na massa
manbbrio: manbbio. a vvedllo riv.
manuvalanza, s.f., manovalanza: s marcccio, sopr.
llavre de bbassa ~, di fatica, non qua- marcaduto: malcaduto.
lificati. marcantgno, s.m., marcantonio, uomo
manuvale, s.m., manovale || dim. manu- alto e robusto.
valtto, apprendista muratore. marctto, agg., fermentato, con i vermi:
manuvlla, s.f., manovella. ccio marctto.
manuvlle, antrop., Emanuele. marchse, s.m., 1. (fig., euf.) mestrua-
manzo1, s.m., castrone, maschio castrato zione. 2. (fig.) malumore, nervi a fior di
della pecora. pelle: me sa che ccha l ~ gge, lssolo
manzo2, agg., 1. mansueto. 2. inoffensivo. st.
3. calmo: n mo ~ cme n cicco. marchiciano, marchiggiano, s.m., mar-
manzoto: manzovto. chigiano || (d.) mmjjo um mrto dn-
manzovto, manzoto, agg., mansueto. tro casa chum ~ su la prta.
mapir: pir. marchiggiano: marchiciano.
mappa: nellespr. f mmappa, ingrossarsi marchjavllo: macchjavllo.
da non poter pi uscire: quanno le cane marchjne, macchjne2, s.m., 1. bestia
sattccono, fa mmappa (rif. al pne) | l mal castrata. 2. (fig.) individuo smidol-
mneco ha ffatto ~ cme r cane || per- lato.
sonaggio immagin. marciacce, v. intr., approfittarsene: qulla
mappamnno, s.m., 1. mappamondo. 2. ce mrcia, ha capito?
(fig.) largo deretano. marcinditro (a), loc. avv., a retromarcia.
mappna, s.f., donnone. marco: quelro due s Mmarco e la Ma,
mapr: pir. di due persone inseparabili.
marafo, s.m., ragazzo noioso. mrdela: mrdola.
maraghlla, macarlla, s.f., marachella: mardicnte, s.m., maldicente.
chi ffa le macarlle, col tmpo se vna mardicnza, s.f., maldicenza.
ssap ttutto. mardoccho, personaggio immag.: (d.)
maramao: maramo. llrtemo a ccumpar fu Mmardoccho
maramo, maramao, s.m., ladruncolo. (di una persona tonta o lenta).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
372

mrdola, mrdela, s.f., martora (Martes marito || (prov.) chi ccol ~ v rregn, pi
martes). bbuce che vverit | chi ppijja ~, gni
marjjo, mirggio (raro), s.m., merjja, bbne ffinito || marite, s.m. pl., spighe
s.f., 1. meriggio. 2. meriggiare del be- dellavena selvatica che si attaccano al
stiame allombra: le pcore vanno a ~ vestito.
dpo le tto | pure l cristiane vanna maritzzo, s.m., (fig., scherz.) bernoc-
mmerjja, riposano allombra estiva. colo.
maren, v. tr., marinare: llha da ~ mariccia, ipoc., Maria.
collacto m par de ggirne. marltto, s.m., merletto.
marnna, mernna, mirnna, s.f., me- marmajja, s.f., marmaglia.
renda || dim. merenntta, mirennccia. marmtta, marmitta, s.f., 1. grossa pen-
marfatto, agg., 1. malvagio. 2. scontroso. tola, pignatta: saddoprveno le mar-
3. imperfetto. mtte de cccio, pe ff r damagn || accr.
marfidato, agg., malfidato. marmettne. 2. marmitta dellautomo-
marfonsco, s.m., qualit friabile di ter- bile: me s sfonnata la ~. 3. tipo di la-
reno vulcanico. terizio (cm. 20 x 25).
margarita: marghirita. marmillata, s.f., marmellata.
marghirina, s.f., margarina. marmitta: marmtta.
marghirita, margarita, s.f., margherita || marrccio, s.m., pesante roncola che nella
antrop. parte posteriore ha unascia (usata spec.
marglla1 (arc.): merllo. dai boscaioli).
marglla2, s.f., 1. bambola di pezza. 2. marrtte, nella chiusa rimata di una fila-
(fig.) donna brutta e trascurata. strocca: frulla frulla castagne ~.
marianna: (euf.) prca ~! (bestemmia). marriddtto, agg., 1. deperito. 2. in pes-
marignana: melegnana. sime condizioni.
marina: mdd. bborbtta la ~, il tuono ru- marrocchino, s.m., marocchino.
moreggia sordo in lontananza, in dire- marrossino: malrossino.
zione del mare. marrovscio, s.m., manrovescio.
marinaro, s.m., marinaio || dim. marina- marrbbio, s.m., marrubio (Marrubium
rtto || Forme: pl. marinare. vulgare L.).
marino, s.m., vento estivo, che spira da marruchto, s.m., roveto.
sud-ovest (tra ponente e favonio). martano, s.m., vento che spira da nord-
marioltta, s.f., 1. marionetta. 2. gesto est, dalla direzione in cui, rispetto a Vi-
stupido, azione leggera: chi ffae le ma- terbo, si trova Marta sul lago di Bolsena.
rioltte?, cambi idea? martavllo, s.m., bertovello, tipo di rete a
marit, v. tr., 1. dare marito: cha ddu fijje forma conica, simile alla nassa.
da ~. 2. maritare la vite allalbero tutore: martedd, martid, s.m., marted: ~
la vigna ra tutta maritata na vrta || ggrasso, ultimo marted di carnevale.
maritasse, v. intr. pron., prendere ma- martelltto (a), loc. avv., con rintocchi ve-
rito: stava di casa cu la fijja maritata. loci: le campane sneno ~.
marito: s mmarite mmjje, sono sposati martellin, smartellin, v. tr., martel-
| na regazza da ~, in et per sposarsi | l zu linare, battere con la martellina.
~, suo marito | pijj mmarito, prendere martllo: ~ da fco, martello del mani-
Vocabolario
373

scalco per lavorare sulla forgia. piana scanalata con listelli laterali.
martemp, s.m., maltempo: tmpo ngolo marzista, s.m., marxista.
e l ~ (espr. rif. a bambino vivace). marzo: me sa ch nnato de ~, un tipo
mrtere, s.m. inv., martire. strano || prov.: pi mmarzo, di gnrba
martid: martedd. fanne n fscio | ~ asciutto, ma nun tutto
martincchja, s.f., martinicca, freno del | ~ pazzo | ~ mazzcchja, aprile sco-
carro agricolo. ncchja (si formano le gemme che si
martratt, v. tr., 1. maltrattare. 2. rimpro- schiudono rapidamente) | sle de ~, o te
verare energicamente. tgno o tammazzo.
martufajja, s.f., 1. confusione. 2. solfa: marzucca, mazzurca, s.f., mazurca.
arisna la ~!, ridagli, che noia! masca, s.f., (raro) strega.
marturiato, agg., martoriato. mascagna (a la ), loc. avv., detto di capelli
maruvano, s.m., zotico. pettinati allindietro, senza scriminatura
marva, s.f., malva (Malva rotundifolia L., (foggia di pettinatura per uomo): por-
M. silvestris L.): llacqua de ~ fa bbne tavo le caplle ~.
pil mal di dnte (infuso a base di malva). mascar, mascher, v. tr., 1. mascherare.
marvaca, s.f., malvasia, variet di vitigno 2. parlare in modo velato. 3. (fig.) esco-
e di uva: la ~ ce llha llunghe le passine, riare, graffiare il volto: cu ddu rffichi
gli internodi | ~ de cndia. llha mmascarato. 4. (fig.) deturpare il
marvggio, agg., malvagio: sto vino n volto || mascarasse, v. rifl., 1. masche-
mmarvggio, discreto. rarsi. 2. (fig.) invaiare delluva. 3. (fig.)
marvol, malvol, s.m., malvolere || v. tr., escoriarsi sul volto.
nutrire antipatia: llha ppresa mmar- mscara, s.f., 1. maschera. 2. persona
vol. travestita.
marvolnza, malvolnza, s.f., male- mascarata, s.f., 1. mascherata carne-
volenza. valesca. 2. buffonata.
marvoluto, agg., malvoluto. mascarne, s.m., 1. mascherone. 2. (fig.)
marvne, s.m., malvone (Althea rosea persona escoriata, graffiata o deturpata
Cav., Alcea rosea L.). sul volto: ccascato, s rridtto m ~.
marzalino: marzallino. mascarzonata, s.f., azione da mascalzone.
marzalla, s.m., marsala. mascarzne, s.m., mascalzone.
marzallino, marzalino, s.m., bicchierino masclla, s.f., pezzo di tavola corto e
di marsala. spesso 10 cm., usato in lavori di carpen-
marzano, agg., malsano. teria, messo di traverso per reggere le
marzarlo, agg., 1. marzailo, nato in sponde nelle impalcature; oppure in-
marzo. 2. bislacco. chiodato per fermare ai lati la base della
marzeggi, smarzeggi, v. intr., 1. gettata di cemento.
marzeggiare, presentare improvvisi mascher: mascar.
cambiamenti delle condizioni meteoro- maschjccio, s.m., ragazzina vivace: la su
logiche (detto spec. del mese di marzo): nipte pprpio m ~.
sto tmpo marzggia, mpatassato. 2. maschjtto, s.m., 1. neonato di sesso
(fig.) comportarsi in maniera strana. maschile. 2. ragazzino | maschj!, vocat.,
marzijjse, s.f., marsigliese, tipo di tegola con cui rivolgersi a ragazzino, del quale
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
374

si ignora il nome. 3. apprendista: ~ de forma cilindrica, composto di doghe e


bbottga. cerchiato, a due manici, della capienza
mschjo, s.m., 1. persona o animale di di 70-80 kg., usato al frantoio per rac-
sesso maschile || prov.: ~ o ffmmina che cogliere lolio e lacqua.
ssia, mtti nme Ggiammara. 2. radice masticatccio, s.m., masticatura, resto di
fittonante centrale di una pianta dalto cibo masticato a lungo.
fusto: l ~ che vva sstto ce llha l crro, mstrece, s.m., mastice.
la crqua. 3. ingrossamento rotondeg- mastrille, cogn., Mastrilli: cvo la stria
giante, che si forma in cima allo scapo de ~, l brigante.
fiorale della cipolla. 4. germoglio del mastro, s.m., 1. (raro) maestro. 2. mastro,
cardo. 5. parte superiore della pianta di artigiano specializzato || prov.: ~ dc-
canapa. 6. parte convessa dellincastro. chjo, nun vale n fincchjo.
7. perno su cui ruota il cancello. mastrombrjja, s.m., (scherz.) im-
maschjne, s.m., 1. donna di aspetto ma- broglione.
scolino. 2. (fig.) variet di castagna pi mastropitro, s.m., (infant.) sonno: arriva
grande, ma meno pregiata del marrone. ~.
maschjtto, s.m., ragazzo tra i dieci e i matfara, matfera, s.f., metafora || ~
quindici anni di et. (stto), loc. avv., velatamente, per allu-
masonata, s.f., pasta per pane messa a lie- sione: ce s le fijje pccole, tcca parl
vitare. ~.
massa, s.f., enorme quantit: cha na ~ de matfera: matfara.
rbba fri provncia, grande propriet matarasso: matarazzo.
terriera | di filatre ci nnreno na ~ | matarazzaro, madarazzaro, maderaz-
prima le bbstie ce nnrono na ~ | ar- zaro, s.m., materassaio.
riv na ~ de cristiane | jje nha ddtte na matarazzo, madarazzo, maderazzo,
~ e na sprta || avv., molto: pe ffin, ce matarasso, materazzo, s.m., materasso:
mtte na ~, impiega molto tempo | na l matarasso de crino saddoprava pel-
dnna bblla na ~, molto bella | li ras- listate chra frsco | lue l ~ dil caz-
somijjate na ~. ztte, capro espiatorio | dim.
massagr, v. tr., massacrare. madarazztto, matarasstto, materaz-
massagro, s.m., 1. massacro. 2. (fig,) di- ztto, materassino per bambino.
sastro: sto ventccio ha ffatto m ~ n cam- materazzo: matarazzo.
pagna. mator: matur.
massara, s.f., massaia. matorazzine, s.f., maturazione.
massara, s.f., grande azienda zootecnica. matre, madre, s.f., 1. madre: la mi ~, mia
massaro, s.m., capo dei mandriani di vac- madre | la su ~ | na pra ~ de famijja! |
che brade dellazienda agricola a preva- llha ffatto da ~, lo ha allevato come un
lente indirizzo zootecnico. figlio | se va nguatt ddssa la ~, cerca
mastec, v. tr., masticare. protezione | s ttutte fijje de ~, poveri ra-
mastlla, s.f., mastello, recipiente di legno gazzi || prov.: de ~ ce nn una sla | da
con due manici laterali della capienza di ~ e ffijji luntano cnto mijja. 2. Madonna
15-20 litri. (nelle invocazioni). 3. (fig.) pianta prin-
mastellne, s.m., grande vaso di legno a cipale, da cui si prende la propaggine: la
Vocabolario
375

~ la govrna. 4. (fig.) massa gelatinosa, tuita dagli acetobatteri, che si forma nel
costituita dagli acetobatteri, che si forma vino.
nel vino: ha ffatto la ~ sto vino. 5. (fig., matrigna: matrgna.
infant.) chi dirige un gioco. 6. (fig.) ma- matrimgno: matremgno.
trice, parte di bolletta destinata a essere matrquela, s.f., matricola: n futtutonzac-
conservata. 7. (fig.) utero della vacca. 8. cccia di qulle cu la ~, patentato.
(fig.) uccello femmina: ce pijjamo la ~ matrna, s.f., donna grassa.
qqui ne sto nido | ritrna bbujjo, mattana: quanno jje pijjava la ~, n ze pa-
ce chjappa la ~ (frase scherz. rivolta a rava.
contadino che torna a tarda sera dal mattata, s.f., azione folle.
campo). 8. terreno molto fertile di un matteggi, v. intr., far pazzie.
prodotto: ad la ~ de le fnghe || ~ mia!, mattllo, s.m., manipolo di canapa ||
inter. Forme: pl. mattlle.
matrebbadssa, madrebbadssa, s.f., 1. mattemteco, agg., 1. scienziato. 2. biz-
superiora di un monastero di monache. zarro.
2. (gerg.) tenutaria di casa di tolleranza. mattina: a la ~ prsto | tutte li mattine |
matreggi, v. intr., assomigliare alla pro- mattine ssra || m prima ~, loc. avv., di
pria madre. buon mattino || (euf.) prca ~!, (bestem-
matrgna, matrigna, s.f., matrigna: la mia mia).
nra cattiva de ~ || prov.: matrigna, ma- mattinatlla, s.f., mezza giornata do-
lanno e ttigna. menicale di lavoro in campagna: h
matremgno, matrimgno, s.m., matri- ffatto na ~.
monio: (prov.) l ~ n ffatto pe ttutte: chi matto: rbba da matte | ma che ss ~?,
ffa bblle e cchi ffa bbrutte | l ~ snza che dici, sei matto? | mmatto da leg |
fijje ccme n rbero snza frutte. co tutte ste domanne me fae divent
matreprla, s.f., madreperla: pe la mmatto || prov.: pel matte n c mmedi-
crsema l compare jjha ccmpro n or- cina | co li matte n ce se raggina | ne sa
loggtto de ~. ppi l ~ a ccasa sua che l zvio a ccasa
matrevita1, s.f., 1. vite centrale fissata alla daltre.
piastra del torchio idraulico. 2. madre- mattonara (la), microtop.
vite, elemento cavo filettato. mattonaro, s.m., mattonaio || ~ (l), micro-
matrevita2, s.f., 1. portainnesto della vite. top.
2. pianta di vite, che alimenta una pro- mattne, agg., di una variet di pere in-
paggine. vernali.
matricala, s.f., 1. amarella, matricale mattonellaro, s.m., venditore di matto-
(Chrysanthemum parthenium Bernh.): nelle.
la ~ llodorvono le partorinte. 2. ca- matur, mator, v. intr., 1. maturare. 2.
momilla (Matricaria chamomilla L.). macerare, fermentare (rif. al letame). 3.
matricina, madrecina, s.f., 1. pianta di stagionarsi, del formaggio. 4. suppurare
vite, che alimenta una propaggine. 2. || maturasse, v. intr. pron., 1. maturare:
ceppaia di albero. 3. bestia che ha fi- se matrono tarde ste pre | l grano se
gliato, spec. coniglia. maturava sul cordllo (dopo mietuto). 2.
matrcola, s.f., massa gelatinosa, costi- macerare, della canapa immersa in
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
376

acqua || Forme: Ind. pres. 6 matreno, mazzamorllo, s.m., incubo notturno.


matrono. mazzapimma, s.f., canna, spaccata in
mav, inter., (iron.) davvero? cima, dove si applica un sasso da lan-
mazza, s.f., 1. mazza: se d la ~ sul pide ciare.
da s, si contraddice. 2. bastone pi mozzarella: ammazzarell.
lungo usato nel gioco della lippa: ~ e mazzarlla, s.f., 1. ingrossamento al-
bbnze | ~ e mmazzlo. 3. (fig.) pne. lestremit di un ramo. 2. pomo del ba-
mazzabbcco, s.m., 1. mazzeranga. 2. stone del pastore: m bastne co la ~ da
maglio di legno di minori dimensioni. capo. 3. lungo bastone che i butteri por-
mazzabbubb, s.m., gioco infant. (var. tano alla fiera || dim. mazzarelltta.
dellantico salincervo), nel quale il sor- mazzarellata, s.f., bastonata.
teggiato, con il viso nascosto, prova ad mazzarllo, s.m., 1. bacchetta, fattorino
indovinare il numero delle dita stese da per ferro da maglia. 2. estremit dellin-
un altro giocatore, il quale scandisce una testino crasso, sfintere prolasso: (infant.)
tiritera con manate sul dorso e alla fine jj ccascato l ~, pro ciuco. 3. bastone.
domanda quante dita della mano tenga mazztta, s.f., mazzuolo per spezzare
aperte. Si continua alla stessa maniera, pietre.
finch il primo non riesce ad indovinare mazztto, s.m., 1. gruppo di frutta che
il numero e i ruoli si invertono || inter., cresce unita. 2. imbroglio al gioco delle
(infant.) intercalare usato nel gioco carte: f l ~, barare al gioco, mescolare le
omonimo: ~, quante crna s carte da gioco in modo che le buone
qquass? quattro! se ttu dicve tre, vadano a chi tiene il banco || mazztte,
nu stave ne ste pne. ~, quante crna s s.m. pl., budella di maiale legate insieme
qquass? che erano vendute ai poveri.
mazzacavallo, s.m., dispositivo per solle- mazziato, agg., sodomizzato: mdd.
vare il fieno e formare il pagliaio. llhanno fatto cornuto e mmazziato, ha
mazzacbbia, s.f., mazzetta di ferro usata avuto il danno e le beffe.
nelle cave. mazzo, s.m., estremit dellintestino
mazzafallne, s.m., 1. farfallone, zerbi- crasso, sfintere prolasso: llra calato l
notto. 2. grosso pidocchio. ~, portto.
mazzafgheto, s.m., mazzafdega, maz- mazzcchjo, s.m., 1. germoglio di pianta
zafteca, s.f., salsiccia di fegato, di carne coltivata. 2. grosso mazzo di canapa.
di maiale e uva passa: s bbne na mazzla, s.f., (fig.) pne (in un indov.).
massa le mazzafghete. mazzol, v. tr., 1. percuotere. 2. (fig.)
mazzafdega: mazzafgheto. punire.
mazzafteca: mazzafgheto. mazzolata, s.f., 1. batosta. 2. (fig.) sven-
mazzafinna, s.f., lanciasassi; fionda fatta tura: le s rrivate ste mazzolate addsso.
con forcella di legno, elastico e tasca di 3. (fig.) fregatura.
cuoio. mazzlo, s.m., 1. mazzuolo di legno: col ~
mazzafrusto, s.m., pungolo, lungo ba- sazzeppava la cannlla ma la bbtte. 2.
stone con puntale di ferro, usato dai but- mazzuolo di ferro dello scalpellino. 3.
teri a cavallo per guidare la mandria di bastone pi lungo usato nel gioco della
vacche. lippa.
Vocabolario
377

mazzurca: marzucca. mbracci, v. tr., imbracciare.


mbacuccasse: imbacuccasse. mbrancolito: abbrancolito.
mball: imball. mbrattata, s.f., azione di irrorare alla
mbambolato: mbambolito. meglio le viti con un anticrittogamico: li
mbambolito, ambambolato, mbambolato, damo na ~.
agg., imbambolato. mbratto: imbratto.
mbarazzato, agg., imbarazzato, impedito, mbrattolato, agg., sporco, con macchie.
che prova nausea: me snto mbarazzato mbreaco: umbraco.
de stmmoco, se vde che nh ddigge- mbrecci: imbrecci.
rito bbne. mbrecciatura, s.f., imbrecciatura.
mbaron: imbaron. mbrellant: mbrillant.
mbarzam: imbarzam. mbrellantato, agg., adorno di brillanti.
mbarzem: imbarzam. mbresc: imbresc.
mbast: imbast. mbrescato, agg., appiccicoso, vischioso.
mbastardito, agg., 1. imbastardito. 2. in- mbracasse: imbracasse (vd. im-
selvatichito. brac).
mbast, imbast, v. tr., imbastire. mbrachizzo, s.m., ubriacatura: snte la
mbastitura, s.f., imbastitura. puzza de ~.
mb: emb. mbraco: umbraco.
mbeninato: imbeninato. mbracne: imbracne.
mberbisse: imbirbisse. mbrillant, mbrellant, v. tr., (raro) ag-
mberlicche: bberlicche. ghindare.
mbeverasse: imbeverasse. mbrojj: imbrojj.
mbianc: imbianc. mbrojjappolo: imbrojjappolo.
mbianchino, s.m., imbianchino. mbrjjo: imbrjjo.
mbicill, v. tr., incretinire. mbrojjne: imbrojjne.
mbiffatura, s.f., tracciato con biffe. mbuc: imbuc.
mbirbisse: imbirbisse. mbucasse: imbucasse (vd. imbuc).
mbirell: abbirell. mbullett: imbollett.
mb, inter., bah!, non so, chiss. mbussolamnto, s.m., imbussolazione: si
mbocc: imbocc. faciva stu ~ chi ssi tirava s la dte pi
mboccatre: imboccatre. na rigazza.
mbollett: imbollett. mbutt: mbott.
mbollon: imbollon. mbuttijj: imbottijj.
mbott: imbott. mbuttito, agg., imbottito.
mbtta, sopr. m. m1, onom., verso della capra.
mbottatro: imbottatro. m2, m, mine, pron. pers. ton., me: mn-
mbott, mbutt, v. tr., imbottire. nemece ma mm! | lavoravo per m | ce
mbottijj: imbottijj. pnzo da m | portta mm!, povera me!
mbrac: imbrac. | io per m nu lo s, per quanto mi
mbracasse: imbracasse (vd. imbrac). riguarda, non so | pregate pe mm | f
mbracato, agg., carico di frutti: stanno le ccme mm! | me f ttutto da m | sar!,
piante s mbracate. facivo fra di m | nun z antiche cme
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
378

mm, non sono vecchie | lo f dda m || mediolevale (raro): mediovale.


me, pron. pers. m. e f. sing. at., enclitico mediovale, mediolevale (raro), agg., me-
e proclitico, me, mi: ~ sa dde n, non dievale.
credo | ~ llha dditto jjre | ~ dleno le meglire (citt.): mijjre.
dnte | quanto ~ piace!, mi piaci | dm- mjjo, avv., meglio: ~ ccos! | ~ pe llue! |
melo! | damme na mano! | ccheme!, c- (antifr.) ~ me snto! | ~ de gnnte smpre
chime! | ~ pare de s. | ~ qu che gnnte | mmjjo a st
ma, ipoc., Bartolomea. zzitte, non ingerirsi | st mmjjo, miglio-
mca1: mica. rare, detto di un malato | mno parle, ~
mca2, s.f., 1. bella donna. 2. (gerg., euf.) | ~ qu che n dito ma n cchjo |
vulva: ma la ~! (espr. di diniego). quantra ~ al mi pase! | llra ~
mca3, ipoc., Domenica. prima! | stava bbne mmjjo a ddorm,
mecantgna, s.f., donna tonta. stava tanto bene, in pace | ~ prdelo che
mecc: meqqu. ttrovallo | e nd v st, ~ di cu mm! | m
meccneca, s.f., martinicca, freno del p ppi mmjjo ad | famo a la ~ tra di
carro agricolo: tira la ~! ne | || prov.: ~ n zomaro vivo che n dot-
meccnoco, s.m., meccanico. tre mrto | ~ sle che mmalaccom-
mecch: meqqu. pagnate. 2. pi: bbna cme la spinace
mecchine: meqqu. e ppure ~, e ancora di pi || agg., mi-
mcia, s.f., (euf.) deiezione umana o ani- gliore: la ~ magnata | s li ~ pste qulle
male. | la pi mmjjo ggiornata | le ~ mchene
mco, ipoc., Domenico || (vezz.) mecc- | damme la ~! (al gioco delle carte) || ~ (a
cio. la), loc. avv., come si pu: tcca f ~, ar-
mcola, micola, s.f., (euf.) deiezione rangiarsi | m pranztto ~, semplice ||
umana o animale. s.m., meglio: stava sul ~, sul momento
mecrfeno: micrfino. critico | sul pi mmjjo part | m
medajja, midajja, s.f., medaglia: vvne l ~!
ttavarbbero da d la ~ pi qquanto s melacotgnola, s.f., mela cotogna.
bbravo || dim. medajjtta. melagranata, s.f., melagrana.
medajjne, s.m., medaglione. melngolo: merngolo.
medecamnto, s.m., medicamento. melaro, s.m., apicultore.
medecenale, agg., medicinale. melarsa: melersa.
medecina: midicina. melato, agg., 1. dolciastro. 2. con miele:
mdeco, s.m., medico: fmola vde dal ~ acqua melata (acqua data da bere alle
sta fijja! | manco le mdeche ce cap- api durante linverno).
sciono || prov.: r ~ pietso fa la piaga mle, s.m., miele: drce cme l ~, dolcis-
puzzolnte. simo || prov.: l ~ fa llecc, l file fa sput
medsemo, agg., medesimo. | chi mmanggia l ~ se lcca le dta.
medic, v. tr., accomodare vasi vinari con melegnana, marignana, merignana, s.f.,
cemento, per renderli a tenuta stagna. melanzana (Solanum melongena L.).
medicaro, s.m., medicaio, prato di erba melnzo, agg., 1. lento, tardo. 2. abulico.
medica. melersa, melarsa, s.f., variet di mela
medicata, s.f., medicatura. di piccola dimensione.
Vocabolario
379

melincona: malincunia. men; 6 mennno | P. pass. menato | Ger.


melincuna: malincuna. menanno.
mell, mell, melline, mill, mill, avv., l, menacciuto, agg., manesco.
l: rrimasto mill cme no strnzo | menefrgo, minifrgo, s.m., altezzosit,
mellaggi, mellaggi, mellajj, millag- indifferenza: l mnno ttutto m ~ | cha
gi, millajj, laggi | mellass, millass, ddil ~, altezzoso, strafottente, orgo-
lass: jjolo mellass! glioso || inter., caspita!: scotzzete cme
mlla, s.f., 1. mela: du mlle frace | ma- magne! ~!
gnava le ~ snza f, acerbe || prov.: na ~ menepnto, minipnto, s.m., 1. persona
al girno lva l mdico de trno. 2. (fig.) apparentemente bonaria: jjelo, me pare
sbornia: crte mlle pijjava! 3. (fig.) m ~ e nvce te frga. 2. sornione:
buco sul tallone della calza: arimmenn qullria da ~ num me piace pi gnnte.
li mlle ma li carze | (iron.) d s nnato, menstra, minstra, s.f., 1. pasta di pic-
a mmlle? (gioco di parole rivolto a chi colo formato da cuocere. 2. primo piatto
ha un buco nelle calze). di pasta o riso cotto in brodo o in acqua:
mell: mell. ~ cor dado | mdd., fig. ccme na ~
melline: mell. riscallata (di relazione amorosa ripresa)
mllo, s.m., melo (Pirus malus L.). | dim. minestrina || ~ (a), loc. avv., in
mellocotgnelo, s.m., melo cotogno (Cy- brodo: facile ggialle ~ || prov.: o magne
donia vulgaris L.). la ~, o ssarte la finstra (alternativa mi-
mellogranato, melogranato, s.f., melo- nacciosa).
grano (Punica granatum L.). menicatre: mennicante.
melogranato: mellogranato. menistro, ministro, s.m., amministratore
melorda, s.f., (iron.) eleganza. di una tenuta.
melsa, s.f., sciame di api selvatiche. mennicante, menicatre, agg., (raro)
mementmo, s.m., raziocinio. oscillante.
mmma, s.f., (infant.) caramella. mno: f ddi ~, far a meno.
memria, mimria, s.f., 1. (lett.) memo- menomale, agg., discreto: sto lavro
ria. 2. occipite, nuca. vvenuto ~ || cong., passi pure: ~ uno, ma
men, v. tr., 1. colpire: se menava de due m p ttrppo! || inter., a) per for-
fianco co la sctala | menvono le tuna!; b) ma certo!
bbstie, pe ffalle cammin. 2. picchiare: menoposa, s.f., menopausa.
se n te lve, te mno | li men, lo picchi menopggio (a la), loc. avv., alla meglio.
| s ccattivo, jje mno, lo picchio | ~ a mnta romana, s.f., variet di menta.
bbrutto muso, a muso duro || v. intr., gio- mentavrna, s.f., menta peperita (Mentha
care una carta di valore superiore nel viridis Auct.): la ~ saddpra pe ccucin
gioco delle carte napoletane || menasse, la trippa e le lumache.
v. rifl. recipr., picchiarsi || mna!, inter., mnte: m vvenuta la ~, in mente | ~ (a),
a) picchia!; b) gioca la carta di valore su- loc. avv., a memoria: mpar ~ le poese.
periore! || prov.: chi mmna pe pprimo, mentov, v. tr., nominare, menzionare.
mna du vrte || Forme: Ind. pres. 1 mentrasto, s.m., mentastro (Mentha lon-
mno; 2 mne; 4 menamo; 6 mnono | gifolia Hudson, M. arvensis L., M. sil-
impf. 6 menvono | perf. 1 menae; 3 vestris L.).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
380

mntre: nel ~, loc. avv., nel frattempo. cuno, provocando lividi o cicatrici. 3.
mentccia, mintccia, s.f., nepitella sfregiare: lo mercnno || mercasse, v.
(Mentha pulegium L.) || rima scherz.: se intr. pron., ferirsi, escoriarsi.
ccsse la ~ lljjo e l zale, farbbe llac- mercante1, s.m., 1. commerciante: ~ de
qua ctta, csse l pane (rif. al brac- campagna, commerciante di bestiame ||
ciante). prov.: ~ de vino, stato smpre
menuto, s.m., minuto: co ddu menute lo poverino. 2. grande proprietario terriero.
famo | me pjjono li cnque menute, mi 3. merciaio.
innervosisco | sta a mmenute, tarda qual- mercante2, s.m. pl., cintura di Orione: le ~
che minuto | cha le menute contate. lvono prima, s ttre stlle grsse.
mnza, s.f., mensa. mercantile, s.m., grande cancello di legno
menzion, minzion, v. tr., nominare, a due ante con aste trasversali.
menzionare. mercantina, s.f., venditrice di tessuti.
mnzola, s.f., mensola || dim. menzoltta. mercantzzo, s.m., 1. proprietario agri-
mo, ipoc., Bartolomeo: la fa ppi llnga colo di terreni fino allestensione di 10
de la camcia de ~, la tira per le lunghe. H. 2. medio proprietario di bestiame.
meqqu: meqqu. mercanzia, s.f., merceria: bbottga de ~.
meqqu, mecc, mecch, mecchine, meq- mercato, p. pass. di merc || agg., 1. mar-
qu, miqqu, avv., qui, qua (vicino a chi cato. 2. pieno di lividure. 3. deturpato da
parla): vne miqqu! | meqquaggi, una cicatrice.
quaggi (vicino a chi parla) | meccass, mrco, s.m., 1. ferro, con le iniziali del
meqquass, quass (vicino a chi parla). proprietario, che si arroventa per con-
merngolo, melngolo, mernguelo, s.m., trassegnare utensili di legno o il be-
1. melarancio (Citrus aurantium L.). 2. stiame: l ~ de frro se mettva nfoc. 2.
arancio (Citrus sinensis Osbeck) || vcolo marchio impresso a fuoco su bestiame
del ~, odon. 3. frutto del melarancio: l ~ od oggetti. 3. stampino: saddpra l ~ de
na spce darncio agro. 4. arancia: te sla pe stamp l nmmero sul ccio. 4.
f ddu cchje cme ddu merngole!, ti livido, cicatrice. 5. sfregio.
gonfio gli occhi a forza di pugni | cha n mercord, s.m., mercoled: l ~ di li cn-
culo cme m ~, molto fortunato al nere, mercoled delle Ceneri, primo
gioco. 5. (fig.) ano || Forme: pl. mern- giorno della quaresima.
gole, mernguele. mrda: muso de mmrda!, insulto || prov.:
meranguelata, s.f., colpo sferrato lan- la ~ pi la mangge e ppi ppuzza | la ~
ciando unarancia. ppruvidnza (sullinterpretazione dei
mernguelo: merngolo. sogni) || inter., escl. di rabbia.
meravijja: maravijja. merdino, s.m., sapore acidulo del vino
meravijjasse: maravijjasse. avariato: sto vino sa dde ~ | puzza de ~ |
meravijjso, agg., meraviglioso. ha ppreso de ~, si alterato.
mrca, s.f., marchiatura a fuoco del be- merecano: amerecano.
stiame: fanno la ~ a ffco. merjja: marjjo.
merc, v. tr., 1. marcare bestiame od mernna: marnna.
oggetti col ferro rovente: le pcore usa merennino, s.m., pasto serale leggero dei
mmercalle sullorcchja. 2. ferire qual- braccianti.
Vocabolario
381

meret, merit, v. tr., meritare: meritarb- salario mensile.


bero la medajja | l meretato ripso | mscola, s.f., mestolo.
mreto na punizzine || meretasse, v. intr. mescolina, s.f., castagna abortita, senza
pron., meritarsi: se ll pprpio meretata frutto allinterno: s ttutte mescoline ste
(rif. a punizione). castagne.
mreto, s.m., merito: l Zignre ve rnna mescujja, sopr.
~! (formula di ringraziamento di chi ha mse: ce va na vrtal ~ | s mmse
ricevuto lelemosina). mmse che ssha dda vda | se vedmo li
mrica: amrica. prime dil ~ | ~ de la madnna, ~ de mg-
mericano: amerecano. gio, mese mariano | ~ de le mrte, no-
mericano: merecano. vembre | ~ del zomare, maggio | sar um
merignana: melegnana. mestto, circa un mese fa.
merit: meret. mssa: ~ cantata, celebrazione solenne
mrla, s.f., 1. femmina del merlo (Turdus della messa nella tarda mattinata di un
merula) | ~ acquarla, merla acquaiola giorno festivo | prima ~, messa mat-
(Cinclus cinclus) || prov.: la ~ primarla, tutina | ~ de meantte, messa della vi-
pi mmarzo cva llva. 2. (fig.) occhiello gilia di Natale | ~ da mrto, in suffragio
dove si infila la stanga del torchio. del defunto | ssonata la ~ | la ~ n
merlacchjtto, s.m., piccolo della merla. bbna, non valida | mssa dellngiole
merlettara, s.f., merlettaia, donna che fa | serv la ~.
merletti. messiscna, s.f., 1. messinscena teatrale.
mrma, s.f., fanghiglia sul fondo di una 2. (fig.) finzione.
vasca. mest, mest, mist, mist, avv., l, l (vi-
merglio, s.m., quantit di lino che si pone cino a chi ascolta): nu lo vde? sta ~,
sulla rocca per filarlo. derto a tt | lvete da mest che mpicce!
merlla: merllo. msta, s.f., unit di misura in volume delle
merllo, merllo, mirllo, s.m., merlla, olive, corrispondente a sei stai, quanto
marglla1 (arc.), s.f., 1. midollo osseo entrava sotto il torchio per una spremi-
umano e animale: col frddo che jjen- tura.
trava mal mirlle dellsse | te se ma- mest: mest.
gnato tutto l merllo, detto a un goloso. mesticanza, misticanza, s.f., insalata com-
2. midollo, parte centrale del fusto delle posta di un misto di erbe spontanee.
piante. 3. mollica. 4. massa delle fibre di mestura, s.f., mistura.
canapa o lino scotolate. mesura: misura.
mes, avv., forse, probabilmente: pio- mesur: misur.
var ~. mesurlla, misurlla, s.f., 1. unit di
mesata, s.f., 1. paga mensile: st a mme- misura di capacit per aridi, pari a kg. 7
sata, lavorare alle dipendenze altrui. 2. di grano. 2. misura di superficie di ter-
spazio di tempo di circa un mese. 3. af- reno pari a 6,25 are: na ~ de trra che
fitto da riscuotere o da pagare || dim. me- ccannava na ~ de cnepe o de grano.
satlla, stipendio modesto | accr. mta1, mte, v. tr., 1. mietere: mtala! | si
mesatna. va mmta cu la farctta | quanno se me-
mesataro, s.m., operaio che percepisce tva, na vrta usava la camcia de c-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
382

napa | se metva pparte dditro, vicino mettte l lvoto ch ra! | le mettvono


trra (rif. alla canapa) | (d.) ha mmsso l gigo, laggiogavano | mettte la tovaj-
Cristo a mmta e llngele a rriccjja le ja!, stendete la tovaglia! | llha mmsto a
grgne, un profittatore. 2. guadagnare sstecchtto l marito | cha mmsto r c-
molto con facilit || Forme: Ind. pres. 1 rico da ddece, ha aggravato la critica |
mto; 4 metmo; 6 mtono | impf. 3 me- ~ stto sale | ~ n galra, imprigionare |
tva, metiva; 4 metimmo; 6 metvono | ~ n crce, assillare | ~ a pparte, da parte,
fut. 2 meterae | Imper. 2 mte | P. pass. in serbo | ~ a nnvo, restaurare | ~ llav-
metuto | Ger. metnno. vocato, ricorrere al patrocinio di un av-
mta2, s.f., bica rotonda di covoni sullaia vocato | ~ bbcco, intromettersi | ~
|| dim. metarlla. iagna, istigare, aizzare | ~ n riga, re-
metaste, s.f. pl., (rec.) metstasi: cha le darguire | ~ m brta, intascare | ~ m buj-
~, rrivato, in fin di vita. jsa, (gerg.) incarcerare | la dnna mtte
mte: mta1. l plo, diventa pubere | ~ le nmmere al
meterolggeco, agg., (rec.) meteorolo- ltto, giocare al lotto | ~ la svjja, cari-
gico. care la suoneria | tcca mttejje l zale su
meterologga, metrologga, s.f., (rec.) me- la cva, mica lo trve mae, (scherz.) di
teorologia. persona introvabile | mettono a mmllo
metetrbbia, metitrbbia, s.f., macchina le panne ne la lessa | se fa mmtta stto
mietitrebbiatrice. da la mjje, si fa dominare | n ce vjjo
metetrice, metitrice, s.f., macchina mie- mtta bbcca pe gnnte, non interloqui-
titrice a traino animale. sco, non interferisco | mttece tmpo,
metetura: metitura. impiegare tempo | trppo ce mttono,
metitre, s.m., mietitore: le ~ de la impiegano molto tempo | ~ r barzo, ta-
gavtta || na metitra, una mietitrice | no gliare un primo fascio di spighe, che il
stornllo a la ~. mietitore depone in terra per farne un le-
metitrbbia: metetrbbia. gaccio | v a mmtta la cannlla a la
metitrice: metetrice. bbtte, infilare il rubinetto nella botte e
metitura, metetura, s.f., mietitura: adsso spillare il vino nuovo | ~ stto, investire
la ~ se fa a mmchena || ~ (de), loc. avv., con un automezzo | mtte pe nnme
nel periodo della mietitura: ~ se stava Pppe, imporre il nome | ~ la purce nel-
fra le mse. lorcchjo a uno, istigare | mtte s
metrata, s.f., 1. lunghezza di circa un ccasa, trasferirsi in abitazione propria | si
metro. 2. un metro cubo allincirca di ra tmpo bbno, mettva piacre | mt-
legname. tecelo su la mano! | cercveno di mt-
metrologga: meterologga. tela mar um psto sicuro | mtte l cane a
mtta: mtte. la salita, spinge altri a fare q.cosa men-
mtte, mtta, v. tr., 1. mettere, disporre, tre lui si tira indietro | (triv.) mttela sul
porre: mtteme! | mettjje le mantte! | cazzo!, risposta a chi chiede dove met-
mttece, metterci | mtteta ssde! | mt- tere q.cosa | llolivo ha mmsto la trama,
tala!, mttelo!, mttolo!, mttociolo! | ha mignolato | llte msso l telfono a
mttecene n tanto e nom pi | che ccha ccasa?, avete installato il telefono? | a
mmsto? | n ce llha mmste | comm, qquanto me le mtte le prziche?, a
Vocabolario
383

quale prezzo me le vendi? | mettva pco, allra se dava ppi a llungo, se


lloperajje a vvang, assumeva operai | nvce n vitame che llua la mettva
mtte l vino, ~ da bbva, mescere | mtte smpre parcchja, bbisognava dajje a
ggi!, mesci! | mica ce mtto tanto io a ccrto, senn se seccava (sulla potatura)
mmenatte, non esito | gna chi vvi dico di || mttese, mttese, v. intr. pron., mettersi:
quanno mseno la luce lttreca | mtta a metttevece a ssda! | mettmese dac-
pparte | mtte gla, far gola | ~ stto, crdo! | lu s ff ppurio si mmi ci mtto
sommergere | vuliva mettlla stto ma | vi ci sapte mtta cu m pro nfilice! | te
Vvetrbo, voleva sottomettere Viterbo | ce sa mtte cun quel fijjo? | nun zi p
mtta daccrdo | la fce mtta ssda mmtta cu mmi | ~ s ppel capo na csa
derto | ~ s, aizzare | llorlggio llh | se mtte male, le cose si complicano | ~
mmsso co la rdio gge | ~ la bbenina, daccrdo | ~ li guante, infilare | l tmpo
far rifornimento | ~ le mano addsso a s mmsso male | mttese a la psta, in
uno, aggredire | ~ male, metter zizzania agguato || prov.: chi mmtte tanta carne
| ~ n giro le chjcchjere, propalare pet- al fco, fatica tanto, conclude pco | chi
tegolezzi | ~ s ppel capo de fallo, con- llha mmssa, la lve || Forme: Ind. pres.
vincere | ~ parla, intermediare | ~ la 2 mtte; 4 mettmo; 6 mtteno | impf. 1
pace, appacificare | ~ na pzza de colre, metto, mittivo; 2 mette, mettive; 3 met-
rattoppare con stoffa di altro colore | ~ ta, mettiva, mittiva; 4 mettvomo; 6
mano, incignare | ~ le carte, divulgare mettveno, mettvono, mettono, met-
una notizia | l fijjo mtte l dnte, inossa | tvono, mittveno, mittvino | perf. 1 mise;
~ s llacqua, far bollire | ~ ggi la 3 msse; 4 mettssemo; 6 mseno,
pasta, ch bblle! | mtte l carro n za- msseno, mettttero, mseno, msseno |
lita, incitare altri ad iniziare una cosa e fut. 1 mettar; 3 mettar; 6 mettaranno
poi tirarsi indietro | mttece s l pi- | Cond. pres. 1 mettarbbe, metterbbe |
gnatto!, (iron.) credici! | mttece na p. pass. msso, msto | Ger. mettnno.
parla bbna, offrire una mediazione, metullo, s.m., stollo.
interporre i propri buoni offici | mtte- ma, s.f., misura di capacit pari a litri
mece ma mm al psto tuo! | ~ tmpo, 74: na ~ ddu stara | cha n culo cme
impiegare tempo | ~ ll, mettere in serbo na ~, enorme.
| ~ stto le lenzla, rimboccare | ~ mezz, v. tr., picchiare lasciando lividi.
piacre sentillo | le canne l patrne le meabbcca (a), loc. avv., salut ~, fred-
dovva mtte, doveva pagarle. 2. indos- damente.
sare, calzare: s mmsso la ggiacchtta meacnepe, s.f., (fig.) persona dappoco.
nva co le scarpe fine | mttese la muta meacanna, s.f., 1. misura di lunghezza
nva. 3. piantare, seminare: ~ la rbba da 1 mt., divisa in 4 palmi, per tessuti. 2.
pe ccasa, seminare nellorto | se mett- (fig.) persona dappoco.
vono le patate, se mettva la cnepe de meacarztta, s.f., persona dappoco.
qulle tmpe. 4. supporre: mtte caso te meacucchjara, s.f., manovale appren-
lo chjde. 5. paragonare: v mtta le dista.
medecine dadsso? | v mtta la meadnna, s.f., uomo effeminato.
mchina? || v. intr., produrre, fruttificare: meagsto, s.m., ferragosto: la Madnna
sta vita mtte assae | se l vitame mettva de ~, festa dellAssunzione.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
384

meajjlo: mearlo. prco ~.


mealngua, s..f., (dispr.) balbuziente. meofnno, s.m., mezzofondo.
mealuna, s.f., piano semicircolare di meofusto, s.m., mezzobusto.
legno del torchio. meoggirno: meuggirno.
meamesurlla, s.f., misura per aridi pari meolitro, s.m., misura di vetro da oste-
alla met della mesurlla. ria contenente 5 decilitri: trppe
meapugntta, s.f., 1. persona di bassa meelitre te scolato!
statura. 2. persona dappoco. meolutto, s.m., lutto non stretto: h
mearccia, s.f., pecora che ha partorito ffatto du anne de lutto e n anno de ~ ||
la seconda volta. port l ~, indossare abiti di colore grigio
meara, meera, s.f., 1. mezzadria: scuro, neri o bianchi. va vvestita ~.
cha la trra a ~, coltiva il terreno come memo, s.m., s.f., persona dappoco.
mezzadro. 2. appezzamento di terreno meomorrale, s.m., mezzomurale,
coltivato in mezzadria || Forme: pl. tavola dello spessore di 4 cm. per im-
meere. palcature edilizie.
mearlo, meajjlo, s.m., mezzadro, meonale, s.m., vinello fatto versando
colono. acqua sulle vinacce non torchiate.
measga, s.f., 1. persona di bassa sta- metto, agg., di media grandezza.
tura. 2. persona dappoco. meovino, s.m., vinello fatto versando
measpce, s.f., cosa simile: adna acqua sulle vinacce non torchiate.
pianta na ~ de la vccia. meuggirno, meoggirno, s.m., 1.
meatacca, s.f., persona dappoco. mezzogiorno, mezzod: lssolo dorm
meavia (a), loc. avv., a met cammino. fina mmeoggirno ch stracco
meera: meara. mrto. 2. suono delle campane alle do-
mzzo, agg., 1. atticciato: n cristiano dici: ssonato ~? || tir.: ~, tutti li vcchi
grasso e mmzzo. 2. colmo, ripieno, di vannal frno; meod, tutti li vcchi
recipiente. 3. duro, di acino. vanna ddurm | quanno sna meog-
mo, s.m., (arc.) mezzo boccale di vino, girno, tutte le vcchje vannal frno;
pari ad un litro: dacce um ~! || agg.: quanno sna llemmaria, tutte le vcchje
stama mma quarsema, a met vanno via; e qquanno sna la Ternit,
quaresima | damme ~ litro! | cha n c- tutte l vcchje vanna ccac.
chjo ~ chiuso, semichiuso | ~ bbruciato, m: m2.
semiarso | ~ cco, quasi cieco, forte- mica, mca1, 1. mica, per nulla, non: ~
mente miope | va n giro ~ gnudo ll dn- cra da d, ddice, m n ce v, non era
tro casa, seminudo | s ffatto na possibile rifiutare di andarci | ~ rrivato
mida | me snto ~ ~ gge, depresso, | ~ ce lo sanno lro | allra mca
indisposto | famo ~ pe mo, met cia- cmadsso che n ze pnno ten ppi le
scuno || ~ (a), loc. avv., a) a met: n r- bbstie, dppo che cc stato l culra. 2.
timo spartvon ~ , dividevano a met | li per caso: ~ lo chjameranno n casrma?
spse dil pranzo ~, met ciascuno; b) in micchelngelo, antrop., Michelangelo ||
mezzadria, in colonia: le vacche se dan- s.m., (rec.) banconota da 10.000 lire.
na mmo | ha pprsa mmo m micchle, antrop., Michele.
pzzo de trra; c) in societ: cmo l micchilccio, s.m., michelaccio, fannul-
Vocabolario
385

lone: f llarte de ~: magn, bbve e vederlo.


ann a spasso, oziare. mijjanno: mijjanne.
mccia, s.f., 1. asina || dim. micctta. 2. mijjarata, s.f., un migliaio circa.
(fig.) prostituta: bbrutto fijjo de na ~! mijjardrio, s.m., miliardario.
micco, s.m., individuo ingenuo: pe m mijjardo, s.m., miliardo: ha ffatto le mij-
pass da ~ | se nun fssero li micchi, li jarde, mica frgne.
dritti cme cmpeno? mijjarina, s.f., migliarina; migliarola; pal-
mcio, s.m., (infant.) gatto || inter., ri- lino minutissimo della cartuccia da cac-
chiamo per il gatto || dim. mictto | accr. cia.
micine. mijjaro, s.m., migliaio: jje llavar ddtto
micine, s.m., sornione, adulatore: fa lo ~, um ~ de vrte | s mmijjara e mmijjara |
te frga || micine micine, loc. avv., a) quarche mmijjara duclla ce saranno
di nascosto; b) adagio, pianino; c) in state.
maniera ipocrita. mijjo1, s.m., miglio (Panicum miliaceum
micrfino, mecrfeno, s.m., (rec.) micro- L.).
fono. mijjo2, s.m., miglio, unit di misura iti-
microscrprio, s.m., (rec.) microscopio. neraria: ~ romano | s m par di mijja
midajja: medajja. bbne | le mijja de strada | m ~ di lon-
midicina, medecina, s.f., medicina, rime- tano se consce.
dio: llha prsa la ~? mijjonrio: mijjonaro.
micola: mcola. mijjonaro, mijjonrio, s.m., milionario.
mignatta, s.f., 1. (fig.) avaro. 2. (fig.) mijjonata, s.f., un milione circa: si vve,
sfruttatore. co na ~ la crmpe.
mgnelo, s.m., (raro) mignolo || dim. mi- mijjne, milline (rec.), s.m., milione:
gnoltto. mdd. v m ~? va Bbagnajja! ha vjja a
mignra, s.f., miniera. mmijjne~ che cce s (bisticcio sul
migno, s.m., scroccone || ~ (a), loc. avv., a cogn.) || dim. mijjoncino || cogn., Mi-
scrocco || migno!, inter., (iron.) rivolta a lioni.
uno scroccone. mijjor, v. intr., migliorare: c ppco da
mignoccne, s.m., scroccone. ~ co qqul male.
mignmmero, s.m., (ant.) gomitolo. mijjoramnto, s.m., miglioramento: m p
migragna1, s.f., (raro) emicrania. de ~ ce se consce.
migragna2, s.f., 1. penuria, povert: bbatte mijjre, meglire (rec.), agg., migliore:
la ~, vivere poveramente. 2. avarizia. pass a mmijjr vita | pijj n terrno a
migragnso, agg., 1. povero. 2. avaro. mmijjr cortura.
migroscpeco, agg., (rec.) microscopico. mijjora, s.f., miglioria.
mijjanne, mijjanno, solo nella loc. avv.: mila, s.f. pl., migliaia: tantartre mila | se
sap mmijjanne, non veder lora che: me parla de mila de mila.
sa mmijjanno ssbboto, cos vvedmo milacca, top. immag. in una conta infant.
l giro de Frncia | nue quanno se lavo- milalire, s.f. pl., migliaia di lire: tutte li ~
rava fra, ce sapa mijjanne chra ntte chi lliva spiluccato.
| me sa mmijjanne ch ffsta | me sa mlitte, s.f., sigaretta di marca Milit.
mmijjanne a vvda, non vedo lora di mill: mell.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
386

millanta, agg., (arc.) moltissimi. ministro: menistro.


millefaccnne, s.m., persona indaffarata: ministro, s.m., amministratore di una te-
m ~, fa ttutto lue. nuta.
millefjje, s.m., millefoglie, dolce di pasta ministrne, s.m., minestrone.
sfoglia. minme, s.m., omonimo.
millennovecnto, num. card., mille nove- minnna, inter.: (euf.): prca ~! (bestem-
cento: su le prime del ~. mia).
millsemo: millsimo. minornde, s.m., minorenne (ipercorret-
millsimo, millsemo, s.m., data: de che tismo).
mmillsimo se?, in quale anno sei nato? mintccia: mentccia.
|| agg., millesimo. minsquelo, agg., minuscolo.
millinrio, agg., millenario. minuto, agg., esile || dim. minutino.
milline (rec.): mijjne. minzion: menzion.
miluda, s.f., melodia. mio, s.m., terreno di propriet: st nel ~! ||
mimmo, ipoc., Emilio || all. m! pron. poss., mio: la rbba la mia | le
mimmsa, s.f., mimosa: (rima scherz.) ~, mie s ffregate de pormne | s li mii, n
prteme co tt allcqua cetsa. li tue | le penzire tutte le mie, ho mille
mimria: memria. preoccupazioni | qu ss le mie de
mina, s.f., (fig.) peto. scarpe || mio, mia, mii, mie, mia, agg.
mnchja, s.f., 1. pne. 2. (raro) genitali poss., mio, mia, miei, mie: la bbottga
femminili || avv., (raro) niente affatto. de n cuggino mio, un mio cugino | l zio
minchjon, v. tr., minchionare: e m! mio, mio zio | na zzia mia | la mi nra |
llucllo me minchjna e cche tte namica mia | stto llcchi mii | llh
dice? me fa ccip ccip | me min- vvisto collcchje mia | li tmpe mia | li
chjne o ddiche davro? | a cchjde- fijje mia | le ggenitre mie || m, agg.
ciolo, se fanno slo ~. poss. proclitico, mio, mia, miei, mie: l ~
minchjne: (prov.) chi mminchjne, stia patre, l ~ p, mio padre | l ~ fijjo | la ~
a ccasa sua | gni ~ col vnto cncia. nnna | le ~ nipte | la ~ rbba | le ~
mine: m2. ggnte, i miei familiari | le ~ zzie, i miei
mnemo, avv., come minimo, almeno: ce zii, le mie zie | l ~ scero | le ~ vcchje,
saranno state ~ ~ ducnto cristiane. i miei genitori.
minstra: menstra. moduro, s.m. (gerg., rec.) pne.
minestr, v. tr., 1. minestrare. 2. (fig.) ar- miqqu: meqqu.
ricchirsi illecitamente. mir, v. tr., guardare.
minestraro, s.m., chi ama molto mangiare miracolso, agg., 1. (fig.) schifiltoso. 2.
la minestra. (fig.) chi si lamenta esageratamente per
minghtte, s.m., qualit di sigaro costoso. cose di poco conto: nu sta ff ttanto l ~!
minifrgo: menefrgo. mirculo: mirquelo.
minignda, s.f., (rec.) minigonna (iper- mirquelo, marquelo (arc.), mirculo,
correttismo). s.m., 1. miracolo. 2. (fig.) smanceria: sta
miningite, s.f., meningite. ff ttante mirquele pe qqusto | fanno
minipnto: menepnto. tutte mirquele a ttrra sciutta, sman-
ministr: amministr. cerie ridicole.
Vocabolario
387

mirnna: marnna. mparato da ggivene | m ~ tcca avc-


mirggio (raro): marjjo. celo su le mano | e li ~ chi li fa ppi? li
mirllo: merllo. mi fijji qualcuno fa l ~ || prov.: gnuno al
mirza, s.f., milza: me fa mmale la ~. zu ~ e llupo a le pquere || dispr. mi-
mischj: ammischj. stierccio.
mischjanza, s.f., (raro) mescolanza. mistiriso: misteriso.
mischjatccio, s.m., (dispr.) miscuglio. misturato, agg., adulterato: n vinccio
mischjtto, s.m., 1. miscuglio. 2. frutta ~.
secca mista, che si comprava alla fiera: misturazzine, s.f., sofisticazione, adul-
du lire de ~. terazione (di vino).
miserlla, agg., detto di pianta debole. misur, ammisur, mesur, v. tr., 1. mi-
misria: piagne smpre ~, ha labitudine surare: lo mesura pparme | ~ a cchjo.
di lamentarsi | carc ss qqulla p ddi 2. provare un abito: v ddal zartre a
~ chi cciva, le sue povere masserizie || mmisur l vistito || misurasse, v. rifl., li-
dispr. misericcia || inter., la ~! | prca mitarsi || prov.: chi n ze misura, nun
~! dura.
miseriso, agg., 1. misero. 2. chi ha labi- misura, mesura, s.f., 1. misura di capacit:
tudine di lamentarsi. fa la misura bbna!, abbondante (al-
misiricrdia: missiricrdia. loste che serve il vino) || prov.: cnto
missaggro, s.m., messaggero. misure e n tajjo. 2. dimensione: le
missggio, s.m., messaggio: arrveno mis- facvono de ~, su misura | jjha ppijjato
sagge. la ~ la sartra. 3. recipiente per mi-
misse, s.m., M.S.I., acr. di Movimento so- surare: crono le mesure dil vino de
ciale italiano. vtro, cul bllo, a la fraschtta.
missericrdia: missiricrdia. misurata, s.f., atto di misurare in modo
missericordiso, agg., misericordioso. sommario.
missa, s.m., il Messia: llasptta manco misurlla: mesurlla.
fusse l ~ | chasptte, l ~? mit, v. tr., imitare: sapiva mitallo a la pir-
missiricrdia, misiricrdia, missericr- fizzine.
dia, s.f., misericordia: Madnna mia, ~! mteco, agg., (lett.) mitico.
mist: mest. miticolso, agg., meticoloso.
msteco: mstico. mitrajja, s.f., mitraglia.
misteriso, mistiriso, agg., 1. misterioso. mitrajjre, s.m., mitragliere.
2. riservato e taciturno: fa ttanto l ~. mttese: mttese (vd. mtte).
mist: mest. mmggene: immggine.
misti: ammischj. mmagginasse: immagginasse (vd. im-
mistic: ammistic. maggin).
misticanza: mesticanza. mmal, v. intr., ammalare: li fae ~ l f-
mstico, msteco, s.m., mestatoio; bastone deco.
a pi punte, con cui il pastore mescola il mmaleasse: ammalasse.
latte nella caldaia. mmalasse: ammalasse.
mistire, s.m., mestiere: lo fa pi mmistire, mmennculo, s.m., ammennicolo.
esercita quella professione | l ~ llavar mmuntin: ammontin.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
388

m, avv., ora, adesso: e mm che ffamo? | || Forme: Ind. pres. 3 mujje; 6 mjono,
~ te f vvda io | da ~ chasptto, da smgnono.
tanto tempo | da ~ che ssi sfiata qul mognarla, s.f., secchio in cui si munge.
fijjo! | ~ cctto!, (antifr.) tarda molto | mgne: mgna1.
~ ffava!, troppo tardi | sta mm mm, mognitre, s.m., mungitore.
viene tra un attimo | ~ n anno, quasi mognitura, s.f., mungitura.
trascorso un anno | da ~ cch mmrto!, mjje, s.f., moglie: s mmarite mmjje,
da molto tempo | ~ na csa, ~ nantra, n sono sposati | pijj mmjje | cco la mi ~,
cha mmae tmpo | lavra ~ qqui, ~ ll. mia moglie ||(d.) l padrne de casa s io,
m, s.m., modo, maniera: psa a qqul ~ | ma chi ccomanna la mi ~ | l capo s
dice a qqur ~, in quel modo | la fa vven io, ma chi ccommanna la mi ~ |
qul ~ | smpre qur ~ facevamo | mica quanno pijji ~? dppo le patate! (a
se fa qur ~! raccolto avvenuto) || vezz. mojjettina ||
mbbele, s.m., mobile. prov.: chi ppijja ~ e nun za lluso, al-
mobbglio, s.m., mobilia. lunga le zzampe e appunta l muso | la
mca, s.f., variet di legume || Forme: pl. bbna ~ fa l bm marito | chi mmjje
mche. non ha, ~ govrna | chi mmjje nun ha,
mcceco, s.m., moccio: pulscete l ~ ~ mantine | fra mmojje mmarito nom
prima, s pino de ~. mttece dito | cunzjjete cu la ~ e ppe
moccicso, agg., moccioso. fa ccme te pare | chi ccha la ~ bblla,
mccolo, s.m., 1. (fig.) bestemmia: tira smpre canta; chi ccha ppche qua-
crte mccole che Ddio ce sarve. 2. trine, smpre cnta | la ~ mmo pane
(fig.) imprecazione. | chi ppijja ~, se mtte la crce su le
moccolne, s.m., (dispr.) ragazzo moc- spalle | la ~ l fucile e la bbicigltta nun
cioso. zimprstano mae | ~ fucile ccane n
moccoltto, s.m., candela corta e grossa, zemprsteno ma gnuno | la ~ del vicino
infilata in un contenitore, che si accende ssmpre la ppi bblla.
davanti ad immagini sacre o al ritratto di mojjra, s.f., (scherz.) moglie.
defunti. mojjica (arc.): mullica.
mco, agg., 1. sornione: e llue ~ ~ frga mla, s.f., frantoio: l tata ito a la ~.
man tutte. 2. tranquillo: stveno mche molata, s.f., quantit massima di olive
mche ma na castta || ~ ~, loc. avv., poste sotto il torchio in una volta.
mestamente. moleasse, v. intr. pron., diventare fragile,
mdo: mto (raro). di un tralcio.
mogassino, s.m., mocassino. molinara: mulinara.
mgna1, mgne, v. tr., mungere: annama molinaro: mulinaro.
mmgne la vacca ne la stalla, col zc- molinlla, s.f., mulinello, vortice: l vnto
chjo || Forme: Ind. pres. 1 mgno; 3 fa mmolinlla, vortica.
mgne, mugne; 4 mognmo; 6 mgnono molino: molina jjo, frantoio.
| impf. 1 mugnvo | Imper. 2 mgne | P. mlla, s.f., 1. umidit eccessiva. 2. ac-
pass. mnto. quitrino: pe la vita s bbne tutte le ter-
mgna2, mugna, mujje, smugna, smugne, rne, purch nnum patsciono la ~.
v. intr., muggire: mjjono chhanno fame mollccia, s.f., 1. sudore: me snto ad-
Vocabolario
389

dsso na ~. 2. acquitrino. monizzine, s.f., 1. ammonizzine. 2.


mollasse: ammollasse (vd. ammoll2). (coll.) pallini del fucile da caccia: l vaco
mlle, s.f. pl., attrezzo di cucina || mdd. f dellua cciuco cme la ~, ggiusto
le ~ pi nu scottasse, prendere le proprie quanto se vde, appena visibile.
precauzioni | h ffatto le ~, pi nu scot- monn, v. tr., 1. sbucciare: mnnelo! | le
tamme, ho i figli per aver un aiuto nel la- mlla le magno snza monnalle. 2. scor-
voro. tecciare: llhae mnno l passne? 3. di-
mllo, s.m., luogo bagnato: lvala da qul serbare, togliere le erbacce: le dnne
~! || agg., bagnato, umido: chae le mano annvono a mmonn l grano || mon-
mlle | ste mlle de sudre, madidi di nasse, v. rifl., escoriarsi.
sudore | la trra adra mlla de guazza monnarlla, s.f., diserbatura; operazione
| ~ frdecio, bagnatissimo | s mmllo con cui alla fine dellinverno si ripuliva
frcio || ~ (a), loc. avv., a bagno: se le- il campo di grano dalle erbacce: la ~ se
gava la vigna co la gginstra scca fa co le mano || agg., castagna appena
mssa ~ | sta ssmpre col bcco ~, beve caduta, facile da sbucciare.
vino in continuazione. monnarlo, s.m., (scherz.) essere umano.
momnto: mumnto. monnata, s.f., 1. azione di sbucciare: dajje
mnaca, s.f., (infant.) bocciolo bianco di na ~ a sta mlla! 2. scortecciatura || dim.
papavero, vd. frate (2). monnatina.
monachlla, monichlla, s.f., 1. (fig.) coc- monnato, agg., 1. sbucciato. 2. scortec-
cinella (Coccinella septempunctata L.). ciato: lgne monnate. 3. escoriato.
2. (fig.) mantide religiosa (Mantis reli- monnzza, s.f., immondizia, rifiuti: port
giosa L.): la monichlla prima fa ggi l zcchjo de la ~, portare in strada
llamre, dppo magna l mschjo. il secchio della spazzatura | riduce quar-
mneca, mnica, s.f., suora: fasse ~, mo- cuno a mmonnzza, picchiare sonora-
nacarsi | ito a scla da le mniche | ~ mente.
grca, donna furba || dim. monachlla, monnezzaro, s.m., 1. immondezzaio. 2.
monichlla || le monachlle, n. di un edi- (fig.) luogo sporco e inospitale: chad
ficio scolastico || tir.: la zzi ~ spre l ttto sto ~?
e l zi frate jje fa llucchjtto, la zzi ~ mnno1, agg., 1. sbucciato. 2. (fig.) calvo:
casca ggi e l zi frate mnta s || prov.: cha la zzucca mnna.
~ de santAgostino, du tste su n cu- mnno2, s.m., 1. mondo: na bbevuta che
scino; ~ de sam Pasquale, du tste su n tte rimtte al ~ | ito allartro ~, morto
guanciale; ~ de san Zilvstro, quattro | ad rrbba dellartro ~!, incredibile, da
cianche ggi ppil ltto || Forme: pl. m- non credersi | cascasse l ~, a qualsiasi
neche, mniche. condizione | da che mmnn mmnno,
mneco, s.m., monaco, solo nel prov.: da sempre | mica sar la fin del ~! | a sto
llbbito nun fa l ~. ~ c ddaspettasse tutto | rrimasta s-
mongoltto, s.m., foglia amarognola di lal ~ || prov.: tutto l ~ ppase | l ~
rapa. ffatto pe li bbravi, e li minchjni se lu
mnica: mneca. gdono | l ~ ssmpre qullo | l ~ ffat-
monichlla: monachlla. ta scale, chi le scnne e cchi le sale | l ~
monistro: munastro. bbllo perch vvariato (gioco di pa-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
390

role sullagg. avariato). 2. continente: ci muntine. 2. cumulo di cose sovrapposte


si p cchjam da m ~ allaltro (rif. alla || dim. montinllo, muntinllo || dispr.
telefonia) || dispr. monnccio: prco ~! muntinccio.
monnol, v. tr., 1. spazzare il forno con il montne: ann al ~, accoppiarsi della
fruciandolo. 2. (fig.) pulire: mnno pecora.
monno, chi tti monnoler?, povero montura, muntura, s.f., uniforme militare:
mondo, chi ti potr salvare? (lett.: chi ti pi mmuntura cveno l bbarrtto arto e
pulir). ttsto, chi ppariva cme na misurlla.
monnolata, s.f., operazione di spazzare il monturato, munturato, agg., 1. vestito in
forno con il fruciandolo: d na ~ al uniforme militare. 2. equipaggiato: n
frno. cavallire ~ de frro.
mnnolo, s.m., fruciandolo, spazzaforno, mra, s.f., frutto del rovo: sannava
lungo bastone cui legato uno straccio ccjje le mre ll ppe le fratte.
che, immerso in acqua, serve a pulire moragga: emorragga.
dalla cenere il forno a legna || dim. mon- morale, morrale1, s.m., murale; travicello
noltto, bastone per bacchiare le olive. squadrato di abete, a spigolo vivo || dim.
mont, munt, v. tr., 1. coprire (rif. ad a- moraltto | accr. moraltto.
nimali). 2. (triv.) fottere || v. intr., salire: morammazzato, s.m., 1. rompiscatole:
me fae ~ sul carrtto? che vvorr sto ~? 2. il numero 62 con-
montagnlo, s.m., 1. ab. dei territori Ol- tando i punti a carte || inter., al diavolo!:
tretevere. 2. bracciante agricolo stagio- ~ a llue e cchi ! | morammazzatal-
nale, proveniente dalle Marche o lavarzzia! (escl. usata spesso sbor-
dallAbruzzo. sando soldi) || morammazzata (a la), loc.
montamsche, sopr. avv., con il condimento di pomodoro,
montarino, s.m., donnaiolo. pancetta, salsiccia: spaghtte ~.
montarzzo, s.m., 1. altura, collina. 2. mrca, s.f., morchia, feccia dellolio: la ~
mucchietto di terra. lladdoprvono pure qulla.
montata, s.f., (triv.) coito. mortta, s.f., 1. lattuga mora (Lactuca ssp.
montatura, s.f., vestito maschile: s sativa), variet di insalata campagnola.
ffatta la ~ pi li fste | mtte l cappllo de 2. (vezz.) bella ragazza bruna: ~ tnna,
la ~ di le fste. pe la scarptta tua ce v sta frma (di-
montecarvllo, top., borgata nel territorio stico con allusione sessuale).
comunale di Viterbo: (blas. pop.) le mortto, s.m., bel ragazzo dalla carna-
dnne de ~ channo la gbbia e nun gione scura: ra m bl ~ || mor!, all.,
channo llucllo, tutte llmmene (scherz.) richiamo rivolto a persona, di
channo rbbia, channo llucllo e nun cui si ignora il nome.
channo la gbbia. morgano, s.m., qualit sabbiosa e fresca
monterubbiajjo, top., Monte Rubiaglio: di terra.
(blas. pop.) le dnne de ~ ce ne vnno mrghene, s.m., erpice a dischi Morgan.
tre, pe ff n capagno, una lo fa, una lo mor, mur, v. intr., morire: ~ dde parto |
tne, una lo guarda se vva bbne. trppe ne mrzoro co la spagnla! |
montino, muntino, s.m., 1. piccolo muc- stanna mmor ccme le msche | ~ de
chio: se facva l ~ de lo stbbio | se fa le pzzichi, (scherz.) soffrire enormemente
Vocabolario
391

| fa mmor a ppzzichi e mmzzichi, as- scarpe, te mrmorano (cred. pop.) | la


sillare | l mi sbinnnno ccampato no- ggnte mrmora.
vantanne e pp mrze | o mre prsto o morene: morrine.
campa pco | mdd. mor n ze mre, ma l moride: morrine.
patimnte quante! | mor n ze morgar, moraine: morrine.
ma l trbbele quante! | qu na vita da m morrale1: morale.
~ mmae!, da nababbo | morimo de ste | morrale2, s.m., pendio scosceso, dirupo.
la fa mmor de crepacre la su m | (d., mrre, s.m., pendio scosceso, dirupo.
iron.) e ss che Ccristo mmrto de morr: ammorr.
frddo! | mor a ppcio ritto cme na mrro, s.m., germoglio di patata.
copertra, con il pne eretto; fare una morrede: morrine.
brutta fine | mor, sha dda ~ ttutte | morrine, morene, moride, morine,
quanno s mmrto io, n culo a cchi morrede, s.f. pl., emorroidi: le ~ danno
rrsta! | mmrto mae l tu cuggino?, l bruciaculo.
(scherz.) per caso morto? (detto per mortaltto, s.m., mortaretto, petardo: se
chiederne notizie) | va mmor ammaz- sntono li spare de li mortaltte.
zato fr de prta, ch n ce pago l dzzio mortammazzato, s.m., vittima di assassi-
| ha mmacinato e ffatto la bbolltta, nio.
quannuno mre || prov.: a mmor c mortaro, s.m., mortaio da farmacista.
ssmpre tmpo | tutte dovmo mor | chi mortatlla, s.f., mortadella.
mmre, nun c ppi | chi mmre, mrte: f la ~ del zrce | m ppassata la ~
ggiace; chi vvive, se d ppace | se mre vicina, ho provato un brivido | na bbna
na vrta sla | mrto m papa, se ne fa n ~, in grazia di Dio | la compagna de la
antro | quanno smo mrte, n ce smo bbna ~ | l cunijjo a la cacciatra la ~
ppi || Forme: Ind. pres. 1 mrgo, mro; sua, il modo pi gustoso in cui cuci-
2 mre; 3 mre; 4 mormo, morimo; 5 narlo || prov.: ~ nun vnga e gguae co la
morte; 6 mreno, mrono | impf. 3 pala | a ttutto c rrimdio, forch a la ~
morva; 6 murveno | perf. 3 mrze, | la ~ non ha ppaura di mdico | la ~ nun
mur; 6 mrzero | fut. 1 morar, mor- guarda n fccia nnessuno | ~ desiderata,
gar; 2 morarae, morerae; 3 morar, vita prolungata.
(arc.) morgar; 4 morarmo; 6 mortefec: mortific.
moraranno | Cong. pres. 3 mre | Cong. mortlla, s.f., mortella, bosso (Buxus sem-
impf. 1 morsse; 3 morsse; 4 pervirens L.).
morssemo | Cond. pres. 3 morarbbe; mortescca, s.f., 1. teschio umano. 2.
6 morarbbeno | Ger. mornno. scheletro umano. 3. grossa zucca svuo-
moribbndo (citt.): moribbnno. tata, raffigurante una testa umana, che
moribbnno, moribbndo (citt.), s.m., viene esposta destate nottetempo dai ra-
moribondo. gazzi con una candela accesa allinterno.
moridaccidnte, s.m., (dispr.) rompisca- morticllo, s.m., bambino morto in tenera
tole: arcco sto ~! et.
mormor, v. intr., 1. mormorare: mr- mortific, mortefec, murtifec, v. tr.,
morono nfra di lro. 2. parlare maligna- umiliare: llha mortificato sto fijjo, lo hai
mente, pettegolare: se sse scijjono le umiliato.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
392

mortificazzine, s.f., umiliazione. mrzo, s.m., morso del cavallo.


mortiplicato, murtipricato, agg., molti- msca: na ~ bbianca | n ze f vven la ~
plicato. al naso | si li sarta la ~, nu lo frme | tu,
mrto, agg. e avv., molto: ~ mjjo | s zzitto e mmsca!, taci! | fa mmsca! | ~
mmrto io dv!, non ne so nulla, lo mmentccia! | mdd. se fa mmagn l
ignoro. cazzo da le msche, di persona insicura
mrto: c l ~ gge pure, anche oggi un | (d.) tutte li msche sul cavallo magro,
funerale | le campane snena mmrto | le avversit infieriscono sulle persone
se ppjve sul ~, sguita a ppive (cred. sfortunate | ~ bbianca, fiocco di neve. 2.
pop.) | ra l girno del ~, del funerale | mosca dellolivo (Bractocera oleae
passa r ~, sfila il corteo funebre | Gmelin): la ~ na malatta dellolivo. 3.
llhanno lasso pe mmrto, credendolo ~ cavallina, mosca che aggredisce i ca-
morto | mdd. mrte ne, accidnte a cchi valli, succhiandone il sangue (Hippo-
cce rsta! | ce scappa l ~ (di situazione bosca equina L.) | (fig.) persona
pericolosa) | f l mrta ggalla (stile di assillante, noiosa: s pggio de na ~ ca-
nuoto) | ~ che pparla, il numero 47 nel vallina || ggioc a mmosca cca.
gioco della tombola | ggioc a tresstte moscardino, s.m., (vezz.) vivace (di
col ~, quando si danno ugualmente le ragazzo).
carte al quarto giocatore che manca | moscarla, s.f., tafano, moscaiola dei buoi
smo n dice tra mmrte fferite, in tutto (Tabanus bovinus L.).
| mdd. scherz.: chi n mmrto, se ri- moscemosc, s.m., persona di poco conto.
vde!, detto per esprimere stupore nel ri- moscera, s.f., 1. atmosfera triste, abbatti-
vedere qualcuno, di cui non si avevano mento. 2. ristrettezza economica,
notizie da molto tempo | (d.) l ~ ssu la scarsezza di mezzi.
bbara, la prova a portata di mano, mosctto, s.m., 1. piccolo agricoltore. 2.
cosa evidente | mmrto n Lbbia, non si proprietario di un piccolo gregge fino a
pi visto | (fig.) il maiale ammazzato: 100 capi.
se portava l ~ a ccasa || le mrte, s.m. moschtta, s.f., tafano, moscaiola dei buoi
pl., commemorazione dei defunti, festi- (Tabanus bovinus L.): sul meoggirno
vit religiosa del 2 novembre: pillotta- patsciono la ~ le bbstie.
vrio di li mrte se v al camposanto || moscialino, s.m., moscerino (Drosophila
prov.: le mrte sassottrrono | mjjo ~ a cellaris L.): ppino de moscialine su
ccavallo che vvivo a ppide. la tina | mito n ~ nellcchjo.
mrvedo, mrvido, agg., morbido, sof- mosciarellaro, s.m., venditore di castagne
fice: m br pane ~ vvinuto | mrveda secche.
cme la bbambce | si scialava a ccor- mosciasse: ammosciasse.
casse sul madarazzo arifatto, ~ cme na mscio, agg., 1. flaccido: crte zzinne
piuma. msce ch | (antifr.) ce llh mmscio
mrvido: mrvedo. cme n chjdo, rif. al pne in erezione.
morvijjne, s.m. pl., 1. specie di varicella 2. floscio, vuoto: ann a ddorm co la
dei bambini: le ~ s ffbbre arte. 2. panza mscia, digiuno. 3. appassito:
(rust.) vaccinazione: llte mste li ~? tutte fire msce s rrimaste. 4. (fig.)
mrza, s.f., morsa del fabbroferraio. triste, mogio: te vggo ~ ~ gge, che
Vocabolario
393

cchae? 5. (fig.) abulico. 6. (fig.) mva, mve, v. tr., 1. muovere: prima da ~


modesto: stata na festarlla mscia || m passo, bbisgna guard ndo se mtte
dim. mosctto, mosciarllo. l pide | n ce se cava a mmvala | toc-
mosciume, s.f., atmosfera triste, abbatti- car mmvele | sto passne l vnto no lo
mento. mve ppi ddavro | num msse pajja,
mssa, s.f., 1. partenza: la ~ dil cavalle | la rimase inattivo | snza mve pajja, senza
mchina de santa Rsa bblla a far nulla. 2. spostare: no lo ~ de mell! |
vvedlla a la ~, quando i facchini la chi llha mmssa la mchina?, chi lha
sollevano sulle spalle per partire | da ll spostata? || v. intr., 1. vegetare: llrteme
ppijja la ~ pi ssa straportata. 2. movi- de marzo, quanno l zarvteco comncia
mento: dteve m p na ~!, muovetevi! mmva, tcca nnest (rif. alla vite) |
3. denti dei bovini. prima mve, pe cccia: prima mve,
mostarlla, mostrarlla, s.f., usanza pe abbottna (rif. alla vite) | movva l
scherzosa di stropicciare, durante la sarvteco, ggi ra n zugo (rif. alla vite).
vendemmia, sul viso delle ragazze un 2. guastarsi del vino per rifermenta-
grappolo duva matura: f la ~. zione: sto vino ha mmsso. 3. spostarsi:
mostr, v. tr., mostrare: tira s chi mm- cchela! mve! (rif. alla partenza della
stre l bicco! (battuta di favoletta) || prov.: macchina di santa Rosa). 4. muoversi ||
chi num mstra, nun vnne. prov.: num mve fjja, si Ddio nun vjja
mstra: cumm, chi bblla ~!, detto a una || mvese, v. rifl., 1. muoversi: mica te
donna che scopre involontariamente le potve mva | nun zi msseno di pzzo |
cosce | qulla fa la ~. n te ~! | n vi movte! 2. sbrigarsi: e mm-
mostrabbudllo, s.m., variet di vitigno. vete mp! | movmese, reg! | mvete a
mostrarlla: mostarlla. ccap l cce! 3. vegetare || Forme: Ind.
mto (raro), mdo, s.m., modo: ni m mto pres. 1 mvo; 3 mve; 4 movmo; 6 m-
o ni n antro ce la cavar | ni sto mdo | vono | impf. 3 movva; 6 movveno |
n quarche mmto lo famo | gni um mdo perf. 6 msseno | fut. 1 movar | Cond.
o nellantro, in qualche modo | a mmdo pres. 1 movarbbe | Ger. movnno.
chi nu strsciono l bbuttne, in modo mve: mva.
che. mzza, s.f., (arc.) vendemmia: cme va
motocicultta, s.f., (arc.) motocicletta. sta ~?
motofrcia, s.f., motofalciatrice per fieno. mozzec: mozzic.
motmme, s.m., (rec.) ciclomotore di mozzecasse: mozzicasse (vd. mozzic).
marca Motom: s ffatto r ~. mzzeco, mzzico, mzzoco, s.m., 1.
motre: motra ffco, motore della treb- morso: l zumaro co n ~ le stacc la
biatrice alimentato con legna. mano | mzzoco der zumaro, forte stretta
motorino, mutorino, muturino, s.m., 1. ci- dolorosa, data con la mano sulla coscia
clomotore. 2. scooter. dellavversario | mdd. ha pprovato l
motozzampa (co la), loc. avv., (rec., mzzico de la vipra, ha rischiato la vita.
scherz.) a piedi. 2. porzione esigua, piccola quantit: ho
motozzappa, s.m., (rec.) macchina zap- mmagnato ggiusto um ~ de cccia || mz-
patrice. zeche (a), mzziche (a), loc. avv., a
motrine, s.m., persona imbronciata. morsi: llha pprso a ccarce mmzziche
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
394

| se lo magna mmzzeche || dim. mozzi- mpappagall: impappagall.


chtto. mpappinasse: impappinasse.
mozzllo, s.m., mozzella, vairone (Tele- mpappinato, agg., molto affaccendato.
stes souffia muticellus Risso), pesce mpar: impar.
dacqua dolce. mparatccio: amparatccio.
mozztta, s.f., 1. mantellina corta dei con- mparato, agg., istruito || prov.: gnuno
fratelli, sanrocchino. 2. piccola roncola nasce ~, nessuno nasce esperto.
tascabile priva di punta, con lama ripie- mparcatura: imparcatura.
gabile dentro il manico, usata spec. per mparentasse, v. intr. pron., 1. stringere
fare innesti. 3. attrezzo usato dal calzo- rapporti di parentela con qualcuno. 2. at-
laio, per strappare le suole vecchie dalle tecchire dellinnesto con il portainnesto.
scarpe. mpast: impast.
mozzic, mozzec, v. tr., 1. mordere: che mpastec: impastec.
ttha mozzicato la tarntola? (detto a mpastecacce: impasticacce.
persona irrequieta) || prov.: chi stato mpastecafave, s.m., (dispr.) balbuziente.
mozzicato dal zrpe, ha ppaura pure dil- mpastecagncche, s.m., (dispr.) bal-
lacqua calla. 2. strappare con un morso buziente.
|| mozzicasse, mozzecasse, v. rifl., mor- mpastic: impastec.
dersi: se mzzeca la lngua da la rbbia mpastor: impastor.
| se mzzica l labbro | tha da mozzic mpatacc: impatacc.
ndo non tarrive, dovrai pentirtene | se mpataccato, agg., macchiato (di vestito).
mzzica d nun ze riva || v. rifl. recipr., mpatass: impatass.
mordersi: (d.) n cav ppaura, fra ccane mpatassasse: impatassasse (vd. impa-
non ze mzzecheno, di due persone che tass).
si spalleggiano a vicenda. mpatassato: impatassato.
mozzichino, s.m., ostinato, caparbio. mpatt, v. intr., andare pari, al gioco: mo
mzzico: mzzeco. mpattato, mo fatto pare ppatta | ve
mzzo1, s.m., mzzo duna ruota. vince o mpatt, stto n ce v st.
mzzo2: le prche se tngono co la ca mpvedo, agg., (citt.) impavido.
mzza || mdd. piagne a vvita mzza | mpazzienzso, agg., impaziente.
piagne cme na vita mzza, piange a mpazzimnto: impazzimnto.
dirotto, a calde lacrime. mpeci, v. tr., impeciare || mpeciasse, v.
mzzoco: mzzeco. intr. pron., (gerg.) innamorarsi.
mozzne, s.m., 1. mozzicone. 2. sezione mpedeconato, agg., robusto.
di filare || dim. mozzoncllo. mpedito: impedito.
mpacchett, v. tr., impacchettare. mpegn, v. tr., dare in pegno: s mpe-
mpaccott, v. tr., educare i bambini al- gnata pure la camcia.
lantica, mantenendoli ingenui. mpennasse: impennasse.
mpainato, agg., agghindato. mperfezzine, s.f., imperfezione.
mpal: impal. mpest: impest.
mpalatccio: impalatccio. mpestolito, agg., fetido.
mpann, v. tr., mettere la canapa da filare mpetso, agg., (citt.) impetuoso.
sulla rocca. mpiastr: impiastr.
Vocabolario
395

mpiastrato, agg., macchiato (di vestito): mpunt: impont.


va n giro tutto ~. mpurtante: mportante.
mpiastro: impiastro. mpuzzol: impuzzol.
mpicc: impicc. mcchja, s.f., grande quantit, gran nu-
mpicci: impicci. mero: na ~ di fijje cveno.
mpicciasse: impicciasse (vd. impicci). mccia, s.f., tana, nel gioco del nascon-
mpicciata, agg., (euf.) incinta. dino: tocc mmccia.
mpicciato: impicciato. mucci, v. intr., (ant.) fuggire.
mpccio: impccio. mucco, agg., 1. con le corna tagliate: tro
mpiccine, s.m., impiccione. ~. 2. privo di corna: na crapa mucca.
mpiegato, s.m., impiegato. mudrno, agg., moderno: tutte sti cse
mpietr: impietr. mudrne s scappate fre dppo.
mpietrito, agg., impietrito: remase ~ mudstia, s.f., modestia: mudstia
quanno lu sent. pparte, lu s ff ppurio si mmi ci mtto.
mpiott, v. tr., fregare, imbrogliare. mudsto, agg., modesto.
mpirtinnte, agg., impertinente. muff, v. tr., tumefare, provocare lividi: te
mpont: impont. muffa llcchje quelue.
mportante, mpurtante, agg., importante. muffasse, v. intr. pron., ammuffire.
mportanza, s.f., importanza: se danno n muffo, agg., 1. ammuffito: rosic m pzzo
zacco de ~, se sntono quarcuno. de pane ~. 2. livido: li fce m par dc-
mporvarasse: imporvarasse (vd. im- chje muffe.
porvar). muffoltto, s.m., pugno sferrato in faccia.
mpossessasse: imposessasse. mugna: mgna2.
mpossbbele, agg., impossibile: me pare mugugn, v. intr., brontolare.
~ che llha ddtto lue. mujje: mgna2.
mpost: impost1. mujjica (arc.): mullica.
mpoverito, impoerito, agg., impoverito. mula, s.f., 1. taglio pregiato di vacca ma-
mpressine, s.f., impressione: mha ffatto cellata. 2. frattaglie di maiale cotte al
~ llria, ho preso un colpo daria forno insieme alla porchetta.
fredda. mularo, s.m., chi ha cura dei muli.
mprsso, agg., impresso: c ppure mulenaro: mulinaro.
nantra csa chi mm arimasta mulina, s.f. pl., (arc.) molini.
mprssa. mulinara, molinara, s.f., mugnaia.
mprest: imprest. mulinaro, molinaro, mulenaro, s.m.,
mprestarlla: imprestarlla. mugnaio.
mproci: mpros. mulinatura, s.f., 1, macinatura del grano.
mprnta: imprnta. 2. molenda, prezzo della macinatura del
mpros, mproci, v. tr., 1. ingannare: llha grano.
mprosato. 2. fottere. mulinlla (la), s.f., n. di un molino di Vi-
mprufum: prufum. terbo.
mprufumasse, vd. prufum. mulitura, s.f., 1. macinatura del grano. 2.
mpugnato, p. pass., impugnato. compenso pagato per la frangitura delle
mpunito, agg., 1. birbante. 2. disonesto. olive.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
396

mullica, mojjica (arc.), mujjica (arc.), s.f., mmurajja, di case contigue.


1. parte interna del pane, mollica: na murajjne, s.m., muraglione.
cristiana chad bbna cme la ~. 2. bri- murasscco, s.m., muro costruito senza
ciola: riccjje le mulliche || dim. molli- malta || Forme: pl. le murasscco, le
chlla, mullichlla: magne a mmul- murasscche.
lichlle. muratra (a la), loc. avv., da muratore:
mulo, s.m., (fig.) individuo caparbio. cha ffatto n ndo ~.
mumnto, momnto, s.m., momento, at- muratortto, s.m., muratore apprendista.
timo: cor um ~ lo fa, in un attimo | n um murbillo, s.m., morbillo: pro ciuco, li
~ pprnto | a n crto ~, improvvisa- vnne l ~.
mente | arriva da m ~ e llartro, fra mur: mor.
breve || dispr. momentccio: mo pas- muriteco, agg., muriatico: cito ~.
sato m ~, un periodo critico || m ~, loc. muro: ~ a casstta | mure mastre | le
avv., un po: aspettate m ~! | la dga mura castellane | (euf.) vttela ppijj ~
vne trta m ~ || dim. m momentino, un ~!, vaffanculo! || ~ ~, loc. avv., lungo il
pochino || gni ~, loc. avv., ad ogni istante muro, rasente al muro: cammina ~ ~! ||
|| a mmomnte, a mmumnte, pa dimin. murtto, muraccilo | dispr.
mmomnte, loc. avv., a) per poco, quasi: murccio || prov.: rggete ~, finch n te
~ cascava ggi ddi stto | pa mmomnte vrto l culo (rif. al lavoro del muratore)
annvemo a ffin drntal fsso; b) tra || Forme: pl. le mura, le mure.
poco: sta mmomnte, m rriva. murta, s.f., multa, contravvenzione: jje f-
mummo, sopr. ceno la ~ perchha ccantato de ntte.
munastro, monistro, s.m., monastero. murt, v. tr., multare.
mundiale, agg., 1. mondiale: ra scop- murtifec: mortific.
piata la sicnna gurra ~. 2. eccellente. murtifecato, murtificato, agg., 1. offeso.
munellara, s.f., monelleria. 2. umiliato: si sentva ~ davanta ttutte.
munllo, s.m., monello, ragazzo || dispr. murtificato: murtifecato.
munellccio || Forme: pl. munlle. murtipricato: mortiplicato.
mungana, agg., di mucca che produce murtripicazzine, s.f., moltiplicazione: a
molto latte: na vacca ~. scla ha mparato le ~.
municpio, s.m., (arc.) velocipede. musa, s.f., broncio: qul fijjo fa la ~.
munoptteno, s.m., monopattino. msaca: mseca.
munt: mont. musarla, muserla, s.f., 1. museruola del
muntagna, s.f., montagna. cane: nun ce lo mann n giro snza ~! 2.
muntino: montino. musetta, sacchetto di canapa a muse-
muntura: montura. ruola per la biada: tcca mttejje la ~.
munturato: monturato. mseca, msaca, s.f., 1. musica: a ssn di
munumnto, s.m., monumento. ~ | cambi mmseca || prov.: cmbiono
mur, v. tr., murare || mdd. ~ a sscco, le sonatre, ma la mseca ssmpre
(fig.) mangiare senza bere: ndv l qulla (su chi detiene il potere). 2. com-
vino? mica se p mmur a sscco! plesso della banda musicale: passa la ~
murajja, s.f., muro esterno della casa: pi strada. 3. intrattenimento musicale. 4.
sanfca la ~ destate, se crpa | st a (fig.) solfa, discorso ripetuto e noioso. 5.
Vocabolario
397

(fig.) denaro: ce v la ~, pe sson. 6. mausoleo || microtop.


(fig., infant.) pianto || msica, ma!, mu- mussolina: musolina.
sica, maestro!, inter., (scherz.) rivolta a mustruso, agg., mostruoso.
bambino che frigna. muta (a la), loc. avv., a gesti: parl ~.
musec, music, v. intr., (infant.) piangere: muta, s.f., vestito maschile usato nei
se no la piante, te f mmusic! giorni di festa: s mmesto la ~ nva, l
musecante, s.m., suonatore di banda mu- vestito bbno | te s msso la ~ de la
sicale. fsta | se tne prprio da parte la ~ nva,
muserla: musarla. adsso pure le scarpe (in previsione del
musvo, s.m., museo: co ttutte qulle decesso) | la ~ da mo, il vestito da
struffajje parva m ~ ll ddntro. adulto.
music: musec. mut, v. tr., 1. cambiare: mutnno la cam-
musilo (arc.): mussolo. cia, fecero un voltafaccia politico. 2. tra-
muso, s.m., 1. muso di animale: ~ der vasare e imbottare: a mmarzo se mutava,
cane. 2. viso: li tir ddu cazztte sul ~, in se portava n cantina l vino. 3. spostare:
pieno viso | te rppo l ~, ti picchio | fina ~ la rte de le pcore || v. intr., variare,
cche n ce sbatte l ~, n ce crde | sto ~ de diventare diverso: prima che sto tmpo
frgna!, (scherz.) a bambino | (vezz.) muta || mutasse, v. rifl., cambiarsi
mustto drce! (alla figlia). 3. espres- dabito.
sione del viso: fa l ~ lungo l fijjo (di un mutanne, s.f. pl., mutande a mezza gamba
bambino) | te prta l ~, ti tiene il broncio || mutannne, mutande invernali lunghe
|| a bbrutto ~, loc. avv., a) con aria mi- fino alle caviglie, cui venivano legate
nacciosa, decisa: jje parla ~; b) con in- con una fettuccia || mutannine: a) mu-
tensit. tande maschili corte: allistate si lavo-
musolo: mussolo. rava a mmutannine; b) costume
musolina, mussolina, s.f., mussola. maschile da bagno; c) mutandine da
musoline, cogn., Mussolini. donna.
musne, s.m., 1. individuo taciturno. 2. mutelato, s.m. e agg., mutilato.
persona arcigna. 3. chi tiene il broncio a mutivo, s.m., motivo.
lungo. mutorino: motorino.
mussolo, musilo (arc.), musolo, s.m., muturino: motorino
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
398

n1, no, nu1, un1, art. indet. m. sing., uno: n || nel, nil, ndel, nder, ndell (m. e f. da-
zumaro | n rbero | n sso | n cchjo | n vanti a voc.), ne la, nde le, ne le, ne li
ucelltto | no strccio | snto u rrumre (m. e f. s. e pl.), nell (m. e f. davanti a
| n girno o due | m par de scarpe | m voc.), prep.art.: nel tmpo de la gurra,
mzzico | m piro | m pochtto | m bna durante la guerra | nellistate del qua-
gnnte | m merngolo | n zio mio | no rantacinque | ne la bbttala | se la pijja
strnzo | no scmo | no gnmmoro | no nder culo || nel mntre, loc. avv., nel frat-
ncmodo | me snto n frddaddsso, tempo | ndellltimo, loc. avv., in ultimo,
sento gran freddo | ch n znno gge, alla fine. 2. a: lass l cummanno n qullo
ho un gran sonno | n antro p cascava, apprsso | attaccasse n qulla campana.
per poco non cadeva | n artre ttr, altri n3: nun.
tre || num. card., du misure e n tajjo | n n4: na1.
anno o ddue | cra n mo slo | n fijjo e na1, n4, art. indet. f. sing., una: dtte noc-
na fijja || agg. e pron. indef., uno: un de chjata | namica sua | nantra vrta lo
lro stato | un de li due | no strnzo famo | ha dditto na bbuca grssa cme
stata ffallo. na casa | na pra dnna | cpeta na
n2, gni1, ne, ni1, prep., 1. in: rono n ztte vrta gni tanto | na lapa | nanimlla |
a zzapp | n zalita | stava m ma la nantra csa | na zzccola | ca na
strada | rsta m pide pi na scommssa fame!, una fame straordinaria | ce v na
| ten m brccio, in grembo | magnamo meortta, circa mezzora | csta na
n cucina | mttese n gincchjo | fin n mijjonata | pe na vrta lo pzzo ppure f
galra | ann de malim pggio | a stra | nre mmo che ccamminamo.
ci lo trve m piazza | cu le mano n zac- na2, agg. num., una: fanno quattro e ~
cccia | port m parma de mano, tenere cnque!
in grande considerazione | st m pna | na3: gna.
st n zurosra, in agitazione | m pzzo n nbbele, agg., inabile.
discsa | rbba ni sctola | va ttutto n nabbelet, s.f., inabilit.
fume | n giornata lo famo, entro oggi | lo nacidisse, innacidisse, v. intr. pron., di-
finisce n tr ggirne | va vvia m punta de ventare acido.
pide | viaggi n trno | rest m mneche nacqualito, inacqualito, agg., 1. che ha
de camcia | s m parcchje | gioc n perso gradazione, diventato acquoso (rif.
quattro | ni m psto piricolso, in un a vino). 2. (fig.) indebolito (detto di
luogo pericoloso | ni sto mdo | ni n senno): cha l ciarvllo ~.
quarche ccantina | ni na strada | s nae nae, onom., 1. verso dellanatra. 2.
nnato ne m psto, manco cro stato richiamo per anatre e oche.
mae | n bbito de raso | n um momnto nffata, nffeta, s.f., nafta: m motra
finimo | llinfil n dito ne n cchjo | gni nnffata.
um mdo o nellantro, in qualche modo nffeta: nffata.
Vocabolario
399

naffetalina, s.f., naftalina. nasce; 4 nascmo; 6 nsceno, nscino,


nagurazzine: inagurazzine. nsciono | impf. 1 nasco; 3 nasca,
nilo, nailnne, nino, s.m., 1. (rec.) nai- nasciva; 6 nascono | perf. 1 nasc; 2
lon. 2. (rec.) spago di nailon. nascste; 3 nasc, nasc; 4 nascssemo,
nailnne: nilo. nascssimo; 6 nascinno | Cond. pres. 1
nino: nilo. nasciarbbe; 3 nasciarbbe | P. pass.
nitte, s.m., (rec.) night-club. nasciuto | Ger. nascnno.
nlese: anlese. nascnne, niscnne, v. tr., nascondere ||
nanenan, elemento finale dinvocazione prov.: al mdico e al confessre nun zi
cantata. nascnne gnnte || nascnnese, v. rifl.,
nanne, ipoc., Giovanni. nascondersi: vatta nnascnne!, vergo-
nannina, ipoc., Anna. gnati! || Forme: P. pass. niscsto.
nantto, s.m., nanerottolo. nasconnerlla, s.m., (infant.) gioco del
nantrepp: nantrop. nascondino: facvoma nnasconnarlla.
nantrop, nantrepp, avv., 1. per poco. 2. nasconnijjo, s.m., nascondiglio.
ancora un poco. nsea, s.f., nausea.
npole, top., Napoli, nellespr.: va ff nn- nase, v. tr., nauseare: me nsea sta rbba
pole!, (euf., rec.) vaffanculo! || naseasse, v. intr. pron., provare nausea:
nappetnza, s.f., inappetenza. s nnaseato.
nrcheco, s.m., anarchico. naso, s.m., 1. naso: ~ pinzuto | ~ a ppatata
narfabbta: alfabbta. | ~ a bbcco, ~ a bbcco de farco, naso
nasca, s.f., 1. naso grosso: v che nnasca adunco | ~ sfranto, naso camuso | ~ a
che ccha! | mdd. scherz.: ch mmjjo ppeparne, naso rosso | ~ aguilino, naso
che mmra o cche nnasca? (gioco di pa- aquilino | ~ pellinz | ~ bbrotozzolso,
role rivolto a persona dal grande naso). con protuberanze | ~ da mbracne | ~
2. membro virile di grandi dimensioni. tturato, naso intasato | li scappa l zngue
nasce: nscia. dal naso | na dnna da ~, di facili co-
nsceta, s.f., nascita: li coccrre l certefe- stumi | quelue dda ~, c dda fidasse
cato di ~. pco, una persona infida || prov.: ~ per
nscia, nasce, v. intr., 1. nascere: la ggnte linz, uno per casa e ppi nom pi. 2.
nasce co li tmpe, ha carattere differente olfatto, odorato: cha m bn ~ | va nnaso
a seconda delle epoche | n fijjo appna ne le cse, per intuito.
nato, neonato | manco re nato tu | llh nasp, v. intr., annaspare, avvolgere il filo
vvisto nasce io, lo conosco fin da bam- sullaspo || mdd. famo una fila, una
bino | ccontnto dssa nato, di chi ride naspa, ci aiutiamo a vicenda, collabo-
sempre | mdd. nnato col fire nel culo riamo.
cme le zzucchtte, molto fortunato | naspo, s.m., aspo: cul ~ ce se fanno li ma-
s nato dntra n vntre de vacca tu, sei tasse.
privilegiato || prov.: chi nnasce somaro, nastrisolante, s.m., nastro isolante.
mre mortatlla | gnuno nasce co la su natale: (prov.) ~ al zle, Pasqua al tizzne
pianta | mjjo nasce fortunate che rric- | ~ e Bbefana, tutte le fste prta via |
che. 2. germogliare: sta ppe nnasce l pe Nnatale ne ffrddo ne ffame, dppo ~
grano || Forme: Ind. pres. 1 nscio; 2 frddo e ffame | ~ co li tui, Pasqua cun
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
400

chi vve. ncart, v. tr., incartare: (iron.) asptta, te


nteca, s.f., (citt.) natica. la ncarto ne na fjja de rosmarino (espr.
natcchja, s.f., nottolino; piccolo sali- per negare q.cosa).
scendi, costituito da una spranghetta ncartapecorito, agg., incartapecorito.
girevole intorno ad un perno, con cui si ncartata, s.f., azione di incartare: li da ss
chiudono sportelli, imposte, ecc. na ~ e la prta ccasa.
natura, s.f., apparato genitale della donna ncassato, agg., incassato: na strada ncas-
e della femmina di animale: la ~ de le sata mal tufo.
fmmene. ncastonato, agg., (lett.) incastonato.
naturarmnte, avv., naturalmente. ncastro, s.m., arnese del maniscalco.
naviclla, s.f., orecchino: li vcchi port- ncatarci: incatarci.
vono le naviclle dro, pure llmmene ncaten, v. tr., incatenare.
le portveno a qqule tmpe. ncatorci: incatarci.
navrta, avv., un tempo. ncatram: incatram.
nario, sopr. ncavallato, agg., accavallato, contratto, di
nazziunale, agg., nazionale || s.f. pl., na- nervo o muscolo.
zionali, marca di sigarette: fuma le ~. ncavolasse: incavolasse.
ncacalisse: incacalisse. ncazzasse: incazzasse.
ncacchjasse: incacchjasse. ncazzatura: incazzatura.
ncacalito, agg., indebolito: ncacalito, ncazzso: incazzso.
nun campa e nun crpa. ncazzulito: incazzulito.
ncaci: incaci. ncefalteco: incefaltico.
ncajjasse: incajjasse. nclla, s.f., (lett.) ancella.
ncalci: incarci1. ncement: incement.
ncamasse: incamasse. ncementato, agg., 1. provocato. 2. infa-
ncamici: incamici. stidito.
ncancrito, agg., canceroso. ncementino, s.m., persona litigiosa || blas.
ncant: incant. pop.: l vetorbse s ncementine e
ncantamnto, s.m., incantamento. ppiantacarte.
ncantato: incantato. ncenderato, ncennarato, agg., coperto di
ncapezz: incapezz. cenere.
ncapezzato, agg., legato con la cavezza. ncendi: accendi.
ncaponisse: incaponisse. ncennarato: ncenderato.
ncappucci, v. tr., incappucciare. ncenner: incenner.
ncarc: incarc. ncnzo: ingnzo.
ncarcata: incarcata. ncer, v. intr., invaiare delluva.
ncarcato: incarcato. nchecchj, v. intr., balbettare.
ncarci: incarci1. nchin, v. tr., inchinare || nchinasse, v. rifl.,
ncarcolato, agg., incalcolabile, di valore. inchinarsi.
ncarfagnasse, v. intr. pron., impigrirsi. nchino, s.m., inchino.
ncaric: incaric. nchissandve, inter., chiss dove!
ncarnisse: incarnisse. nchjappett, v. tr., 1. sodomizzare. 2.
ncarognisse: incarognisse. (fig.) ingannare.
Vocabolario
401

nciaccott, nciancott, v. intr., 1. parlare ncivilizzasse: ncivilisse.


in modo indistinto. 2. borbottare. 3. ri- ncivilizzisse: ncivilisse.
petere. nc: anc.
nciaccottata, s.f., rimescolamento sbriga- ncocciasse, vd. incocci.
tivo. ncce, nccia, v. tr., 1. bruciare, appassire
nciafrujj: inciafrujj. (rif. al calore solare): l gran callo llha
nciafrujjne, ciafrujjne, cianfrujjne, ffatto ~ l fincchjo. 2. far bollire breve-
s.m., 1. pasticcione, abborraccione. 2. mente, di legumi per proteggerli dai
balbuziente. 3. chi parla a sproposito. 4. vermi.
chi lavora poco e male. 5. confusionario. nccia: ncce.
nciampec: inciampic. ncofan, v. tr., ammaccare.
nciampecne: inciampicne. ncoll: incoll1.
nciancic: anciancec. ncollarito, agg., adirato.
nciancagallina (a), ncianciagallina (a), ncollasse: incollasse (vd. incoll1).
loc. avv., (infant.) saltellando su un solo ncmedo: incmedo.
piede. ncomenci: incominci.
ncianciagallina (a): nciancagallina ncominci: incominci.
(a). ncmmido: incmedo.
nciancicabbrdo: ciancicabbrdo. ncmodo: incmedo.
nciancicatccio: inciancicatccio. ncomparasse, v. intr. pron., legarsi di rap-
nciancicato: inciancicato. porto di comparatico: se smo ncompa-
nciancicne: ciancicne. rate, perchha ttenuto a la crsema
nciancott: nciaccott. Bbrtolo.
nciarfaciso, s.m., chi parla in maniera in- ncomprbbele, agg., (lett.) incompara-
distinta. bile.
nciarfajj, v. intr., pronunciare in maniera nconocchj, v. tr., inconocchiare.
indistinta. ncontr: ancontr.
nciarfajjso: ciarfajjne. ncontrasse: ancontrasse (vd. ancon-
ncidnte, s.m., incidente. tr).
ncifrito, agg., irritato, di cattivo umore: ncntro, s.m., incontro || avv., incontro ||
chte che sste tutto ncifrita? se prep., 1. incontro: v ~ a la mamma! | li
vvavssero pisciato ma la ribbca ma smo annate ~ | le vinne ~, lo aiut. 2.
vvue cmhanno fatto ma mm, sarssete verso: se va ~ allinvrno oramae.
ncifrita pure vue! ncra, avv., ancora: (scherz.) ~ campe?
ncign, v. tr., incignare. ncordasse: incordasse.
nciment: incement. ncordonasse, v. intr. pron., contrarsi di un
ncimiciato, agg., infestato di cimici. muscolo o di un nervo, subire un
ncinta, agg., incinta: llha mmssa ~, lha crampo: li s ncordonato l brccio.
ingravidata. ncordonatura, s.f., crampo.
ncit, v. tr., incitare. ncornici: incurnici.
ncivilisse, ncivilizzasse, ncivilizzisse, v. ncoron, ncurun, v. tr., incoronare ||
intr. pron., incivilirsi: se ncivilsciono | Forme: P. pass. ncoronato.
me ncivilizzscio | llmo s nciviliato. ncorp1: incorp1.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
402

ncorp2: incorp2. ndin, onom., imitazione del rintocco della


ncotechito, agg., incorezzato, di tessuto campana.
che ha preso la consistenza del cuoio: ndiavolato: indiavolato.
portava na ggiacchtta ncotechita. ndicappato, agg., (rec.) handicappato mo-
ncricc, v. tr., (gerg.) bere. torio, invalido.
ncroci, v. tr., imbattersi in qualcuno: llha nditro, avv., indietro.
ncrociato m piazza || ncrociasse, v. intr. ndiffernte: indifernte.
pron., incrociarsi. ndiffirnza, s.f., indifferenza.
ncrociato, agg., 1. incrociato: stava cu li ndifcele: indifcile.
bbracce ncrociate | ne la filagna se mt- ndifcile: indifcile.
tono le canne ncrociate. 2. crocifisso. ndiggistine, s.f., indigestione.
ncrociatura, s.m., biforcazione della vite: ndighidn, ideof., (infant.) imitazione
se mettva ne le ncrociature de le vite, dellandatura del cavallo.
pariccjjela pe le bbstie (rif. ai tralci ndispenzbbele, agg., indispensabile..
potati). nd: d2.
ncrcio, s.m., crocevia. nde: d2.
ncrociolato, agg., incoiato, di terreno che ndolimnto, s.m., indolenzimento.
per freddo o vento ha fatto la crosta. ndol, ndolire, v. intr., indolire || ndolisse,
ncrost, v. tr., incrostare. v. intr., intorpidirsi: se ndola la mano a
ncrudolisse: incrudolisse. ttenllo.
ncdine: ancdine. ndolire (in rima): ndol.
ncul: incul. ndolito: indolito.
ncularlla, s.f., coito anale. ndol, onom., imitazione del suono del
nculata: inculata. campano.
nculatura: inculatura. ndomin, nellespr.: gn gn, frga Cristo
nculorito: culorito. e ndomin! (vd. gn gn).
ncuminci: incominci. ndorato, agg., 1. dorato. 2. passato nel-
ncumplto, agg., incompleto. luovo sbattuto prima di friggerlo: le fa
ncuntr: ancontr. ffritte ndorate le zzucchtte.
ncuntrasse: ancontrasse (vd. ancon- ndormisse, v. intr. pron., intorpidirsi.
tr). ndormito, agg., intorpidito.
ncunvininte, s.m., inconveniente. ndsso, avv., indosso: la bbianchira pi ~,
ncuraggi, v. tr., incoraggiare. la biancheria intima.
ncuriusito, p. pass. e agg., incuriosito. ndve: d2.
ncurnici: incurnici. ndoven: indovin.
ncurun: incoron. ndovin: indovin.
nd, inter., guarda: ~ ov!, guarda un po! ndovinarllo, s.m., indovinello || pl. ndo-
nda, prep., da: ~ dve?, donde? vinarlle.
ndebbolisse, v. intr. pron., indebolirsi. ndrnna, s.f., 1. donna trasandata, sporca.
ndeffcele: indifcile. 2. prostituta.
ndefcile: indifcile. ndu: d2.
ndemognato, agg., indemoniato: parva ndustriasse, v. intr. pron., adoperarsi per
~. riuscire.
Vocabolario
403

nduven: indovin. stinchi di vitello: le ~ n zalza.


nduvin: indovin. nrchja, s.f., 1. grosso membro virile in
ne: n2. erezione. 2. naso grosso.
nbbia, s.f., nebbia: ccalata la ~ | gge nerfabbteco, s.m., analfabeta || agg.,
c na ~ che ssi p affett cul curtllo, (raro) alfabetico.
oggi la nebbia fittissima || dim. neb- nro, agg., 1. di colore nero: ~ cme l car-
bitta, nebbiarlla, nebbiolina | accr. bne | ~ cme l culo de la padlla | rono
nebbine, nebbia fitta || prov.: ~ m mon- tutte nre cme l tizzo, molto adirati | ad
tagna, llacqua n campagna | la ~ cme nnro cme la fulina | f ttrra nra, dis-
trva lassa, e ppggio se pp. erbare il campo di grano in prima-vera |
nebbine, s.m., ebbio (Sambucus ebulus luna nra, luna nuova | vino ~, vino
L.). rosso scuro | cha l caplle nre, bruni. 2.
nccio, nccio1, agg., stentato, patito, (fig.) di cattivo umore: lsseme st, che
malaticcio. ss nnro gge.
necesset, s.f., necessit: (d.) f dde ~ nerofume, s.f., 1. nerofumo. 2. roccia del
vvirt. formaggio.
nga, s.f., santa immag.: se bbutta ssanta nerv, v. tr., colpire a nerbate.
~, si rimangia quanto detto. nervata, s.f., nerbata.
neg, v.tr., negare. nrvo: nrbo.
ngusse, s.m., negus: l ~ da pccolo faciva nervoruto, agg., nerboruto.
llaviatre (incipit di canzoncina). nervso, s.m., nervosismo: ch n ~ gge,
nelmntre, cong., mentre || avv., frattanto. lsseme st, ch mmjjo.
nemmanco, avv., nemmeno. nspala: nspela.
nemmica, avv., mica. nspela, nspala, s.f., 1. nespola, frutto del
nna, s.f., 1. vino. 2. sbornia. nespolo || nspele, pl., nespole: vino de ~
nenarllo (raro), s.m., girello con ruote | nspele ggiubbne, nespole del Giap-
entro il quale si introduceva il bambino, pone | e cchha magnato le nspele?
perch imparasse a muovere i primi (detto a persona stitica). 2. (fig.) bussa,
passi. colpo, percossa. 3. (fig.) sbornia ||
nnfa, s.f., linfa della pianta. nspele, nspole, inter., caspita!
nnfro, s.m., ignimbrite; pietra di color nspolo, s.m., nspolo (Mespilus germa-
grigio vinato (usata per architravi, stipiti, nica L.) | ~ der Giappne (Eryobotrya
ecc.): si tsto quante l ~ (di persona o- japonica Lindley).
stinata). nestesa: anistisa.
nni, inter., (infant.) vieni! nestrmise, avv., in extremis.
nnna nanna, s.f., ninna nanna. nevara, s.f., venditrice di neve per refri-
nno, ipoc., Nazzareno. gerare || ~ (la), sopr.
nonne, s.m., (rec.) illuminazione al neon. nve, s.f., 1. neve: me s che ffa la ~ do-
nepotllo: nipotllo. mane, credo che domani nevichi || accr.
nrbo, nrvo, s.m., 1. muscolo, tendine: l nevne, eccezionale nevicata nella pri-
me snto n ~ ncavallato. 2. membro del mavera del 1956: qullanno del ~ ||
bue || nrve, s.m. pl., nervosismo | ner- prov.: la ~ marzolina, dura da la sra a
vtte, s.m. pl., parti tendinee di zampe e la mattina. 2. (fig.) cosa grossa: nt che
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
404

nnve!, che colpo! fin chi ffa vverdura.


nevrastmeco, agg., nevrastenico. nfinocchj: infinocchj.
nfagottasse, v. rifl., imbacuccarsi, coprirsi nfinta, anfinta, fnta, nfnta, s.f., finta: fa
con cura. ~ de part, finge | lo fanno pe ddanfinta,
nfallon: infallon. fingono | fa ffnta | ~ de durm | f ~ de
nfame, agg., 1. malvagio. 2. cattivo: am- n cap, far finta di non capire.
mzzete le s ~! nfiocc, v. tr., infioccare.
nfang, v. tr., infangare. nfiorata: anfiorata.
nfantile, agg., infantile. nfiscol: infiscol.
nfantijjle: fantijjle. nfittito: infittito.
nfarin, v. tr., infarinare. nfoc: infoc.
nfarinata: infarinata. nfocato, agg., 1. infocato, rovente. 2. co-
nfelice: infelice. cente, ardente: lavorava stto l zle ~. 3.
nfnta: nfinta. (fig.) entusiasmato: ~ da le prdeche.
nfrno: infrno. nfnne, v. tr., 1. bagnare. 2. inzuppare.
nferocito, agg. inferocito. nforconatura, s.f., crociaia, biforcazione
nfeston, v. tr., decorare con festoni: nfe- dellalbero.
stonvono li strade di verdura. nformichisse: informicasse.
nfiacchisse: infiacchisse. nforn: inforn.
nfiasc: infiasc. nfornata: infornata.
nficcasse, v. intr. pron., immischiarsi: se nfortnnio, s.m., (rec.) infortunio: ann
nfccheno smpre dapirtutto. sstto ~, essere esentato dal lavoro, per
nfier, v. tr., portare alla fiera, di animali aver subito un infortunio, e godere del-
da vendere. lassicurazione.
nfil: anfil. nfoscato: infoscato.
nfilasse: anfilasse (vd. anfil). nfra, fra, prep., 1. fra: fce nfra di m | nfra
nfilice: infelice. de s, fra s | llavr ddtto fra de s | ~
nfiltrito, agg., infeltrito, reso compatto de ne | dtto fra nnue | cerc ddssa
come feltro (detto di tessuto). daccrdo nfra di lro due. 2. in: ~ la
nfinch: fench. vigna, nella vigna.
nfine: infino. nfracig: fracic.
nfinnte: finanta. nfradeciasse: fracicasse (vd. fracic).
nfinito, agg., infinito. nfradiciasse: fracicasse (vd. fracic).
nfino, fine, fino, fina (raro), prep., fino a: nframo: frammo.
vistita nfino allgna, completamente nfrancujjo: infrancujjo.
coperta | nfino ndu vo dann | nfina nfranta, s.f., azione di pigiare, spezzare,
qqulla sra | fino chi ccreno, si ma- schiacciare: mmjjo a ddalle na ~.
gnava | da la mattina fina la sra | fina nfrasc: infrasc.
jjre | mo durato fine la gurra | final- nfrattasse: infrattasse.
lrtemo | fina ddve, fin dove | nfreddolisse: rinfreddolisse.
finadsso n z vvisto | fina ll, fin l | nfreddolito, nfreddulito, agg., infreddo-
fina ll, fin l | nfinallra, fino a quel lito.
momento | fina mm, finora | (d.) dura nfreddulito: nfreddolito.
Vocabolario
405

nfregnato: infregnato. una pianta. 2. parte della pianta dove un


nfrelleccato, agg., 1. agghindato. 2. taglio si cicatrizza.
adorno: ~ de fire scrte de staggine. ngordggene, s.f., (raro) ingordigia.
nfrittell, v. tr., macchiare. ngordzzia: ingordzzia.
nfrittellato, agg., macchiato di unto (rif. ngrdo, agg., ingordo, vorace.
al vestito). ngozz, v. tr., ingozzare: volva ngozzalle
nfroci: infroci. ggi le galline || v. intr., tracannare vino.
nfumec: affummic. ngozzata1: angozzata.
nfumic: affummic. ngozzata2, s.f., scorpacciata.
nfumicata: anfumecata. ngrand: ingrann.
nfurbisse: infurbisse. ngrann: ingrann.
nfuriasse: infuriasse. ngrannimnto: ingrannimnto.
nfurmazzine, s.f., informazione. ngrannisse: ingrannisse (vd. ingrann).
nfuscell: infuscell. ngrass: ingrass.
ngabbi: ingabbi. ngrassasse: ingrassasse (vd. ingrass).
ngajjardisse: ingajjardisse. ngratitdene, s.f., ingraditudine.
ngall: ingall. ngravatt: incravatt.
ngann: ingann. ngraved: ingravid.
nganno, s.m., inganno. ngravid: ingravid.
ngarbujj: angarbujj. ngravidato, agg., oppresso, esacerbato:
ngarbujjasse: angarbujjasse (vd. an- cva l cre ~ damarzze.
garbujj). ngrazziasse, v. intr. pron., ingraziarsi.
ngaull: ingaurr. ngrse, agg., inglese: pe ddrce, fce la
ngaurr: ingaurr. zzuppa ~ | parle ~ stasra (rif. a u-
ngaurrisse: ingaurrisse (vd. inga- briaco).
urr). ngrevisse: ingrevisse.
ngegnso, agg., ingegnoso. ngrevito: ingrevito.
ngnevo, ngnovo, agg., ingenuo. ngrifasse: ingrifasse.
ngnovo: ngnevo. ngrillann: ingrillann.
nghjutt, v. tr., inghiottire. ngrillettasse: ingrillettasse.
ngiallito, agg., ingiallito. ngrufolato: ingrufolato.
nginocchjne: gginocchjne. ngrugnasse: angrugnasse.
ngiojjellato, agg., ingioiellato. ngrugnato: ingrugnito.
ngiustzzia, s.f., ingiustizia. ngrugnito: ingrugnito.
ngobbisse, v. intr. pron., ingobbire, cur- nguast, v. tr., guastare, rovinare.
varsi (della schiena). nguastito: inguastito.
ngojj: ingojj. nguatt: inguatt.
ngojjisse: ingojjisse (vd. ingojj). nguattarlla, s.f., (infant.) gioco del
ngoll: ingoll. nascondino.
ngolos, v. tr., ingolosire. nguattasse: inguattasse (vd. inguatt).
ngoluppasse: agguluppasse (vd. ag- nguattato, agg., 1. nascosto. 2. acquattato.
gulupp). 3. coperto, del sole nascosto tra le nu-
ngommatura, s.f., 1. cicatrizzazione di vole.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
406

nguattavito: inguattavito. nimmico, s.m., 1. nemico: llinnimice; li


nguattne (de): inguattne (d). nimiche || prov.: te ve f n ~? f m pia-
ngujjisse: ingojjisse (vd. ingojj). cre a n amico! 2. diavolo || agg., ne-
ni1: n2. mico.
ni2, pron. rel., ne: ~ sarte cuntnte | ci ~ nimmico: nimico.
mancava mo | va ssap da du ~ vne. ninacchjne, sopr.
nibb, v. tr., proibire: nun dvo pi nn co nintta, ipoc., Valentina.
qqulla perzna, me llha nnibbito. ninna, s.f., (infant.) il dormire: llha
ncchese, ncchise, inter., (scherz.) no!, mmssa ff la ~.
niente affatto! ninn, v. tr., cullare.
ncchise: ncchese. ninna nanna ninna pop, incipit di nin-
nccio nccio, inter., nella formuletta di nananna,
una favola: ~ ~, che ppuzza de cri- ninna h, incipit di ninnananna.
stianccio! o c o c stato o c ppas- ninnarlo: dindarlo.
sato. nino, agg., (vezz.) piccolo caro: (all.) n! ||
nccio1: nccio. dim. ninarllo: ~ se dica n fijjtto. ni-
nccio2, s.m., miccia per mine. nar! || inter., grido che si ripete pi
niccupccio, s.m., personaggio immag. ~ volte, per far avvicinare il maiale.
~, llrtimo visto || sopr. nonato, s.m., (citt.) neonato.
nicco, s.m., mignolo (solo nella tir. sulle nipotame, s.m. coll., insieme dei nipoti.
dita della mano): ~ ~, si ttu rrubbe tap- nipte, s.m., femminella e sottofemmi-
picco. nella, tralcio secondario della vite.
nicessrio: nicissrio. nipotllo, nepotllo, s.m., femminella e
nchele, nchelo, s.m., moneta da venti sottofemminella, tralcio secondario della
centesimi: (antifr.) mha dtto n ~!, ti vite.
pare poco || dim. nicheltto || nchele, nisba, inter., (scherz.) no!, niente affatto!:
s.m. pl., (gerg.) denaro: cha l nchele si ppijje sta rbba bb, sinn ~!
quelue, mica le chjcchjere. niscnne: nascnne.
nchelo: nchele. nissuno: gnessuno.
nicissrio, nicessrio, s.m. e agg., neces- nitr, v. intr., nitrire.
sario: nnicissria pi ddi tutte | ~ niverzale, agg., universale: cveno assut-
quanto l zale | qu ad nnicissrio cme terrato, paspett l ggiudzzio ~.
r pane || prov.: nissuno nnicessrio a nizza, s.m., bastone pi lungo usato nel
sto mnno. gioco della lippa: ggioc a nnizze
nicolina (raro), nicutina, s.f., nicotina. bbnze.
nicutina: nicolina (raro). nizzol, nizzolell, v. intr. impers., piovig-
nidata, s.f., nidiata: ni trovae na bblla ~ ginare: che ttmpo fa? m p stella-
ma n frattne. tllo, per nizzollla piano piano e ttira
nientedebbno, s.m., individuo equivoco. n vnto del divolo!
nigozziante, s.m., negoziante. nzzola, s.f., bastoncino a doppia punta,
nigzzio, s.m., negozio: m vvanno mal che si colpisce con unasta nel gioco
nigzzie di la Cifa || dim. nigozzitto. della lippa.
nimico, inimico (raro), innimico (raro), nizzolell: nizzol.
Vocabolario
407

nn: ann. ncchjo, s.m., noccilo (Corylus avellana


nnamid, v. tr., inamidare. L.): ~ sarvtoco | llhanno msse tante
nnamidato: innamidato. de ncchje dppo la gurra, hanno
nnamor: annamor. piantato molti noccioli || Forme: pl.
nnamorasse: annamorasse (vd. anna- ncchje.
mor). nocchjla, agg., di una variet di uva sel-
nnamorato: annamorato. vatica.
nnamurasse: annamorasse (vd. anna- nocciolina, s.f., 1. (raro) vinacciolo. 2. ara-
mor). chide (Arachys hypogaea L.): noccioli-
nnamurato: annamorato. namericane.
nnarz, v. tr., (raro) innalzare. nce, s.f., 1. noce, frutto del noce | pl.
nnerito, agg., sporco di fumo. nce: cjje le ~ | ~ americane, frutti del-
nnest: annest. lippocastano | me fa mmale la ~ del
nnipotnte, unnipotnte, unniputnte, pide, il malleolo. 2. (fig.) colpo dato
s.m., Onnipotente. con due mani unite sulla testa di qual-
nnipotnza, s.f., (citt.) onnipotenza. cuno || a nnce, loc. avv., a due mani: cu
nnocnte, nnucnte, agg., innocente. le mano ~ || ~!, inter., caspita!
nnucnte: nnocnte. nce, v. intr., 1. nuocere. 2. procurare do-
nnunzi: annunzi. lore: sentisse cme me nce.
nnus: annus. nocnte, agg., innocente.
n1: n1. nocentine, s.m. pl., festa dei santi Inno-
n2: nun. centi (28 dicembre): domane s li ~ ||
n1, inter., modo di intercalare (molto freq. prov.: li ~, s ffinite le fste e l quatrine.
alla fine della frase): cannamo, ~, ce ncio, s.m., noce (Juglans regia L.), pianta
parlamo nzime, ~ | jje lo dirbbe ppure, di noci: annama bbatta le nce, a bac-
~, ma mica ggiva. chiare i rami del noce || (d.) le nce, chi
n2, nne (enf.), avv., no: ce vae s o nn? le pianta no le cjje (il noce, crescendo
| de ~ n jje lo potva d | ce vverrbbe, molto lentamente, impiega troppo tempo
mica ~ | nun ce vngo, la ve cap? prima di produrre).
nne! nodarllo, s.m., piccolo nodo.
noaltre: ne. ne, noaltre, noantre, noartre, nojjaltre,
noantre: ne. nojjantre, novantre, nue, nujjantri, nuve,
noartre: ne. pron. pers., noialtri: che nadreno
nbbele, nbbile, s.m. e agg., nobile. mmene cme nnue? | ce penzamo nue
nbbile: nbbele. a mmannvvela | s pportte quante
nobbilet, v. tr., nobilitare. nne | uno che stava spra nne,
nobbirt, s.f., nobilt. abitava nel piano superiore al nostro | ce
ncchja, s.f., 1. nocciola || ncchje, s.f. pl., vnghe co nnoantre a ccjja l fiche? |
busse: pag le ncchje, picchiare. 2. noaltre annamar fsso a nnut, noialtri
(fig., gerg.) ano: d vvia la ~, essere so- andiamo al torrente a nuotare | vicino a
domita. 3. nocca della mano. nnuve.
nocchjaro, s.m., venditore di nocciole. njja, s.f., noia: h ppaura de d nnjja |
nocchjto, s.m., noccioleto. m vvenuta nnjja, mi ha stufato.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
408

nojjaltre: ne. bbtte, (infant.) tuona | mdd. l ~ che


nojjantre: ne. ttrazzola le bbtte, (infant.) tuona |
nojjso, agg., noioso: ~ cme na msca (vocat.) n! 2. (scherz.) baco di frutta. 3.
zzezz. (fig.) il numero novanta nella tombola.
nomsteco, numsteco, agg., onomastico: 4. (fig.) punto pi alto raggiungibile in
jjre adra l mi ggirno ~. un gioco di carte (stppa): ch l ~!
nomato, agg., denominato. nonnoltta, s.f., donnola (Mustela nivalis
nme, s.m., 1. nome: fa Mmco de ~, si L.).
chiama Domenico | llha mmsso ~ Gio- nonostantacci, loc. congiuntiva, ciono-
vanne. 2. reputazione || prov.: acquista nostante, tuttavia.
bbn ~ e rrubba quanto ve. nonvolnno, avv., involontariamente.
nomedelpatre, nomedilpatre, s.m., 1. nra, s.f., nuora: la mi ~.
segno della croce: qui, rreg, c dda nrde, s.m., nord.
fasse l ~ a mmancina, siamo in una nrge, agg., marca di cialda per gelato a
situazione difficile. 2. (scherz.) fronte: te forma di cono.
spacco l ~! nortrasse, v. intr. pron., (citt.) inoltrarsi: si
nomedilpatre: nomedelpatre. nrtra nfino al Bujjicame.
nmena, nmina, s.f., nomea, cattiva re- nostarga, nosterga, nustalga, s.f., no-
putazione: port la ~, avcce na bbrutta stalgia.
~, godere di cattiva reputazione | lue nosterga: nostarga.
prta la ~ e llaltre fanno le fatte. not, nut, v. intr., nuotare: nta cmum
nomen, nomin, v. tr., nominare: lo pscio.
nomenrno || prov.: quanno snte ~ notata, s.f., nuotata.
Mmaria, non domann che vviggglia notatre, s.m., nuotatore.
sia. nto, s.m., nuoto: se bbutta a nnto | l ni-
nomenato, nominato, agg., 1. denomi- pte va a scla de ~.
nato. 2. rinomato, famoso: nnomenato nottata, nuttata, s.f., nottata: f nnottata,
cme ccacciatre. vegliare un malato per assisterlo: h
nmese, s.m., (ant.) nome: n ~ di Ddio e ffatto ~ || (dispr.) nottatccia.
ssantAntgno! (invocazione pronun- ntte: nntte ormae, comncia ff nntte,
ciata iniziando a lavorare con le bestie) imbrunisce | sbrigmese, ce famo ~
|| ~ de Ddio!, espr. di augurio pronunci- senn, altrimenti non finiamo mai |
ata assaggiando ogni primizia. nntte fatta, piena notte | tornamo la
nomin: nomen. sra nntte | parte stantte | martedd a
nmina: nmena. nntte, la notte di m. | av da f ppi de
nominato: nomenato. chi mmre di ~, esser molto indaffarato
nne (enf.): n2. | (d.) bbna ~, Gges, che lljjo
nnna: dim. nonntta. ccaro! | bbna ~ a li sonatri! | bbna ~
nonnanza, s.f., il divenire nonno: pag la al zcchjo! | ha dda f la ~, deve lavo-
~ (offrire da bere, per festeggiare rare nel turno di notte.
levento). nttela: nttola.
nnno, s.m., 1. nonno: ttutto l zu ~, gli nttola, nttela, s.f., pipistrello (Nyctalus
rassomiglia moltissimo | l ~ sciacqua le noctua Schr.): mica le ccheno le nt-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
410

tele!, non piovono dal cielo (rif. ai soldi). ntartajjne: tartajjne.


nottolne, s.m., 1. grande pipistrello. 2. ntartarito: intartarito.
(fig.) chi fa la corte a una ragazza: un ~, ntas: intas.
uno che stapprsso na ragazza, smpre ntasato, agg., 1. intasato, occluso: cha le
ntrno. 3. (fig.) importuno. bbrnche ntasate, fa l fischjtto. 2.
nva, s.f., notizia: prta bbne nve | d dallomaso ostruito: na bbstia ntasata.
na bbrutta ~ || prov.: le male nve arr- ntatto, agg., intatto: l campanile arimase
veno sbbeto | la cattiva ~ mmjjo sa- m pide ~.
plla la mattina che la sra. nt, inter., senti un po!, sentite!: ~ che
novamnte, avv., nuovamente. ddiche!
novantre: ne. ntcchja: antcchja.
nve: ~ a ttr! prse l ~ e vvinze l tr ntgna: intgna.
(nel gioco delle carte). ntgne: intgna.
novellame, s.m., (coll.) virgulti. ntegonismo, s.m., antagonismo.
novet, s.f., novit. nteliggnte: inteliggnte.
nvo, agg., nuovo: luna nva | s ffatto la nteliggentne, s.m., (iron.) saccente.
muta nva, ha comperato un nuovo ntem: intim.
vestito | me rsta de ~, lo ignoravo | llha ntnna: intnna.
rrimssa nnvo la casa | ~ de zzcca, ntnne: intnna.
nuovissimo | mdd. quant bblla strada ntennitre: intennitre.
nva! (via Cavour, odon.) || ~ (de), loc. ntnto: intnto.
avv., di nuovo. ntenzine: antenzine.
nzze: che vve f le ~ co le fnghe?, ntepedito: intepidito.
senza spendere | capirte, ce va a nnzze nteress, ntiress, intiriss, v. intr., inte-
lue, non desidera altro, gli piace ressare: s artre cse che mma nnue
moltissimo | pi ff li gojjare cannveno ntersseno.
a nnzze. nteressato: interessato.
nquartasse: inquartasse. nterira: intrra.
nquartato, agg., atticciato. nterito: interito.
nquinamnto: inguinamnto. nternato, agg., 1. incavato, profondo. 2.
ntacca: intacca. appartato: m psto che rrimane ~, fore-
ntacc: intacc. mano.
ntan, ideof., 1. rumore fatto dalla pallina nternsse, loc. lat., inter nos, fra noi: are-
lanciata con la cerbottana. 2. rumore manga ~.
della scotola che colpisce il cavalletto su ntro, agg., intero.
cui si batte la canapa. nterr, v. tr., sotterrare il tralcio, per pro-
ntanto, avv., intanto, nel frattempo: ~ fa- pagginare la vite.
cvono s l filo || prep. congiuntiva, nterrog, v. tr., interrogare.
mentre: ~ chuno lo tenva, qullaltro nterrugativo, s.m. e agg., interrogativo.
menava | cong. con valore avversativo, ntestardisse: intestardisse.
strilla strilla, e ~ nu lo f. ntestazzine, s.f., testata di giornale.
ntappato, agg., intasato, occluso. ntestino: intistino.
ntartajj: antartajj. ntcchja: antcchja.
Vocabolario
411

ntico, agg., antico. se || ggiusto che ~ sittantne, h vvisto


ntign: intign. tre bbucne ni n cafne (blas. pop. rif. al
ntigne1: intign. modo di parlare).
ntigne2: intgna. ntralacc: intralacc.
ntignino: intignino. ntralaccne, tralaccne, s.m., dallanda-
ntimor, v. tr., intimorire. tura barcollante || avv., tentennoni: ve-
ntiress: nteress. nva ggi ~.
ntirsse: intersso. ntramante (raro): ntramnte.
ntiriss: nteress. ntramnte, frammnte, ntramante (raro),
ntirizzito, agg., intirizzito. tramnte, cong., mentre: ~ chaspet-
ntitolato: ntitulato. tamo, bbevmo m bicchjre || avv., frat-
ntitulato, ntitolato, agg., intitolato. tanto.
ntcca, intcca, s.f., 1. (scherz.) cibo sca- ntrame, v. tr., alternare lavori.
dente: magn m boccne de ~. 2. piccola ntramo, prep., tra || avv., in mezzo.
porzione di cibo. ntraprennnte, agg., intraprendente.
ntgna: antgna. ntravas, v. intr., (raro) travasare vino.
ntgno: antgno. ntravda: intravde.
ntonato, agg., armonioso, del suono di ntrecci, v. tr., intrecciare: ntrcceno.
campane. ntrpido, agg., intrepido.
ntneco: intneco. ntric, v. tr., aggrovigliare, arruffare || ntri-
ntont: intontol. casse, v. rifl., aggrovigliarsi: s ntricato
ntontol: intontol. l filo, e ttcca vda de trov dda scij-
ntontolimnto, s.m., stordimento. jelo, pe rripijj l punto suo.
ntorbar: intorbar. ntricarccio, s.m., 1. groviglio. 2. labi-
ntorbid, v. tr., intorbidire. rinto.
ntorbolisse, v. intr. pron., intorbidirsi. ntricato, ntrigato, agg., 1. aggrovigliato:
ntorbor: intorbar. cha l caplle ntrigate cme na fratta. 2.
ntrce: trce. indaffarato: ~ cme m purcino ma la
ntorcin: atturcin. stppa.
ntormentisse, v. intr. pron., indolenzirsi: ntricatrio: intricatrio.
me s ntormentito m brccio. ntrichino: intrichino.
ntrno, avv., intorno: li si msero ~ crte ntrida: intrida.
scroccne || prep., attorno: la sra tutte ~ ntride: intrida.
al fco se stava | ~ a la Pasqua, in vici- ntrigasse: intrigasse.
nanza, circa. ntrigato: intricato.
ntorzasse, v. intr. pron., rimporsi di cibo ntrighino: intrichino.
o vino, rimanere nella strozza: jje s ntrnzeco: intrnzeco.
ntorzato l boccne, fallo bbva! ntrra: intrra.
ntost: intost. ntrippasse: intrippasse.
ntostasse: intostasse (vd. intost). ntrisa: intrisa.
ntra, tra, prep., tra: pinz ~ di m | tra ntriso, agg., intriso: ntrise de sngue.
nne. ntrogolne: introgolne.
ntrachegnache, cong., 1. mentre. 2. come ntromttese: intromttese.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
412

ntron: intron. bino vivace).


ntronato: intronato. nguela: ngola.
ntrngolo, s.m., intruglio. nujjantri: ne.
ntrnna: intrnna. nulggio, s.m., noleggio: llmo prso a
ntruduce, v. tr., introdurre. nnulggio.
ntrufelasse: intrufolasse. numano, agg., inumano.
ntrufolasse: intrufolasse. numsteco: nomsteco.
ntrufolne: intrufolne. numid: innummid.
ntrugol: intrungol. nummer, v. tr., numerare.
ntrugul: intrungol. nummertto: nummartto.
ntrujj: antrujj. nmmero, nmmoro, s.m., 1. numero: che
ntrujjo: intrujjo. nnmmoro chae de scarpe?, che misura
ntrujjne: intrujjne. porti? 2. pallina in legno della tombola
ntrungol: intrungol. che si estrae: tir ss l ~ | d li nmmere
ntrunto: entrunto. pe lltto, vaneggiare | che ccrche l nm-
ntrupp: intrupp. mere al ltto?, cerchi guai? || dim. num-
ntruppne: intruppne. martto, nummertto: chi ttirava l ~
ntrscia, s.f., prostituta. arto, ra snte (esente dal servizio mili-
ntrusiana: trusiana. tare) || ggioc a nnummertto (in cui
ntun ntan, ideof., voce che imita il ru- vince chi estrae il numero pi alto).
more del correggiato per battere il grano. nummerso, agg., numeroso.
ntun, v. tr., intonare. nmmoro: nmmero.
ntuntul: intontol. nun, n3, n2, nu2, un2, avv., non: nun za
nturbid, v. tr., intorbidare. qqullo che ddice | num magna, pe nnun
ntusiasta, ntusiasto, agg., entusiasta. cac, avarissimo | nannava de crpo
ntusiasto: ntusiasta. | sto strnzo che nun artro | nun
nu1: n1. cann! | nun znte lgge | n ch ffatto
nu2: nun. caso | no rrppe!, non seccarmi! | nu lo
nucca, gnucca, s.f., nuca, occipite. vgghe? | m pive gge | n trva lco |
nuccina, ipoc., Anna. nfino adsso nu mo fatto m bl discrzo
nue: ne. | no lo fanno mae | nu sta mmae frmo |
nu, antrop., No. l guajjo che gne se d rrtta, non lo si
nghela: ngola. ascolta | gne se fa mmae ntte, rientra
ngola, nghela, nguela, s.f., nuvola: l sempre tardi | nu ttanto, non molto
vnto frte pulisce via le nguele | se tempo | num me pare bbllo | a mmdo
vggono crte ngole gnfie cme m chi nu strsciono l bbuttne, in modo
pallne || accr. nuguelna | dim. nugo- che | n z vvisto | si nu sta bbno, te
ltta || prov.: ngola ppecorlle, llac- mno | un za cche ff | m paga mae | no
qua a ffuntanlle || Forme: pl. nghele, lo crmpa || prov.: nun c ddue snza
ngole, nguele. tr.
ngolo, s.m., nuvolaglia: c n ~ fitto || nunfen (a), loc. avv., a non finire.
accr. nugolne || agg., nuvolo: mdd. nunziata, s.f., 1. antrop., Annunziata |
tmpo ~ e l martemp (espr. rif. a bam- vocat. Nunzi! 2. festa liturgica dellAn-
Vocabolario
413

nunciazione: quannra pe la ~, se semi- nvidiso, agg., invidioso.


nava la cnepe. nvigorito, agg., invigorito.
nurca, agg., annurca, variet di mela da nvint: anvent.
tavola: n rbero de mlle nurche. nviperito: inviprito.
nurmale, agg., normale. nvisbbele, agg., invisibile: ra quase ~.
nustalgia: nostarga. nvit: anvit.
nut: not. nvitata, s.f., azione di avvitare.
ntele: intele. nvoc, v. tr., invocare.
nutirmnte: inutirmnte. nvocazzine, s.f., invocazione.
nutzzia, s.f., notizia. nvojj: invojj.
nutric, v. tr., 1. curare. 2. accudire || nu- nvortino: invortino.
tricasse, v. rifl., (arc.) accudire alle nvurnerato, agg., (lett.) invulnerato.
pulizie personali, aver cura della propria nzacc, v. tr., 1. mettere in un sacco: llva
persona. nzaccato cme n zalame. 2. slogare: ~ m
nuttata: nottata. pide || nzaccasse, inzaccasse, intr.
nuve: ne. pron., subire una distorsione: me s nza-
nuvizziato, s.m., noviziato: tcca ppag ccato m pide.
ttutte l ~. nzaccarasse: inzaccarasse (vd. inzac-
nuvzzio, s.m., novizio. car).
nuvoltto, agg., leggermente nuvolo. nzaccato, agg., coperto dalle nuvole,
nvecchjasse: invecchjasse (vd. invec- nascosto, del sole: cala ~ stasra.
chj). nzaccatura, s.f., slogatura.
nvce, envce, avv., invece: ~ del zle, nzaccherasse: inzaccarasse (vd. inzac-
pive smpre. car).
nvelenato, agg., avvelenato. nagajj: agajj.
nvelenisse, v. intr., invelenirsi. nagajjne: agajjne.
nvent: anvent. nzalata: anzalata.
nverminito: avvermato. nzalataro, s.m., chi ama mangiare insa-
nvermito: avvermato. lata.
nvernata: invernata. nzanguinato, p. pass. e agg., insangui-
nvernile: invernile. nato.
nvrno, s.m., inverno. nzant: inzant.
nverosmmele, agg., inverosimile. nzapon: inzapon.
nvest, v. tr., colpire. nzaponata: inzaponata.
nvet: anvit. nzapor: inzapor.
nvetriol: invetriol. nzaporita: inzaporita.
nvidi, v. tr., invidiare || prov.: mjjo nvi- nardasse: aardasse.
diate che ccumpatite. nzecc: azzecc.
nvdia1, s.f., invidia: chi ccha ~, crpe! | nzecchito, agg., dimagrito.
lo fanno pe ~ | (iron.) cha ~? magna la nzeccne (de), loc. avv., a caso.
scarla! (gioco di parole su nvdia2, en- nzediasse, v. rifl., insediarsi.
divia). nzeghisse: inzeghisse.
nvdia2, s.f., endivia. nzegn: anzegn.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
414

nzemisse, v. rifl., riempirsi: l mi fijjo s nzoccme, avv., chiss come.


nzemito de pidcchje a scla. nzoddve, avv., chiss dove.
nzennte: inzinnte. nzodisfatto: nzuddesfatto.
nznzibbu, espr. liturgica lat. (dal Veni nzodisse, v. intr., indurirsi: s nzodita la
creator Spiritus): accnne l lume nzn- trra | la lana del matarazzo se nzodisce
zibbu! cor tmpo, si compatta.
nzepp: azzepp. nzgna, s.f., insonnia.
nzerci, v. tr., selciare. nzolazzine: inzolazzine.
nzesacch, avv., chiss che. nzmma: inzmma.
nzesaqquanto, avv., 1. lungamente, a nzommi: sogn.
lungo: le tocc aspett ~. 2. moltissimo: nzonnolito, agg., insonnolito.
a ccammin fa bbno ~ || agg., molto: h nzoqquanno, avv., chiss quando.
ccrto nzesaqquante ncchje. nzoqquante, agg., alcuni (in numero in-
nzetticide, s.m. pl., insetticidi. determinato): ~ cristiane arrivnno.
nztto, s.m., 1. insetto. 2. (fig.) persona nzorciato: assorciato.
spregevole || Forme: pl. le nztte. nzorf: inzorf.
nzamae, inter., 1. non sia mai!, Dio non nzozz, v. tr., insozzare, sporcare || nzoz-
voglia! 2. guai! || avv., puta caso, zasse, v. rifl., insozzarsi.
qualora: ~ pive, n cannamo. nzu: su.
nzime: anzime. nzuccarato, agg., zuccherato.
nzifon, v. tr., (triv.) copulare. nzuddesfatto, nzodisfatto, agg., insoddi-
nzifonata, s.f., (triv.) coito. sfatto.
nzinnte: inzinnte. nzuffernza, s.f., insofferenza.
nzino: inzino. nzug: inzug.
nzine: onzine. nzupp: azzupp.
nziste: inziste. nzurt, v. tr., insultare.
nzocch, s.m., un non so che, qualche cosa nzurto, s.m., insulto.
di indefinibile: me snto ~.
Vocabolario
415

, ah, e, h, h, 1. inter., ehi!, modo di occhjedifco, sopr.


salutare una persona con cui si in con- occhjllo, s.m., 1. asola. 2. (fig.) ferita da
fidenza: h, frza! 2. ehi!, modo per ri- arma da taglio: te fa llocchjlle ma la
chiamare da lontano lattenzione di una panza.
persona, alla quale si d del tu: ah, occhjtto, ucchjtto, s.m., 1. occhiolino:
sbrghete! | gg!, oh, Luigi! | m!, f ll~, strizzare locchio. 2. (fig.)
mamma! | ~ reg! 3. maniera di rispon- gemma dellinnesto || occhjtto (a), loc.
dere ad altri: , che vve? 3. voce per far avv., a scudetto: annsto ~, innesto a
camminare una bestia. scudetto.
, s.m., lettera dellalfabeto: mdd. nun za cchjo, s.m., 1. occhio: cha llcchje
ff manco ll~ cor bicchjre. strte, strabico | cha llocchje di fra,
obbidinte (rust.): bbednte. sporgenti | te f ddu cchi cme qqulli
obbleg, obbrig, v. tr., obbligare: prima de santUstcchjo (espr. con cui si mi-
obblegvono a ttajjalle le fratte | mica te nacciano le busse) | te f llcchje muffe
cbbriga gnuno a ffallo | llobbri- cme ddu merngole (espr. con cui si
gnno. minaccia di rendere gli occhi lividi a
obbrig: obbleg. furia di colpi) | cha llcchi che llcci-
bbrigo, s.m., obbligo: ha ffatto slo la cono, sta ppe ppiagne | cchi vsperi |
parte dell~ suo, quanto di dovere. cchje da matto | f llcchje frace a
occ, v. tr., 1. sarchiare le piante di legumi uno, llcchje de psce frcico, gli occhi
e di patate. 2. scerbare la canapa con la languidi | cha ll~ bbno | mdd. jje s
zappetta. rrimaste ggiusto llcchje pe ppiagne,
occatura, s.f., sarchiatura, scerbatura su- ridotto in miseria | cchje da pcora
perficiale. gjja, occhi da pazzo | m scappato
occausine (raro): uccasine. dallcchi, no lo psso ppi vvde (di
occutte, s.m., (rec.) knock out: llha persona per la quale si persa la stima)
mmsso ~. | lo fa pellcchje de la ggnte, per la
cchi de psce (a), loc. avv., in bauxite, propria reputazione pubblica | cha
minerale di alluminio: sasse ~. llcchje lnghe, prudente | arifasse
occhj, v. tr., adocchiare. llcchje, godere della vista di q.cosa |
occhjale, s.m., asso di denari || oc- (iron.) t, arifatte llcchje! | de qqui a
chjalne, s.m., che ha gli occhi grossi || Ppsqua bbeato a cchi ccha n cchjo,
agg., molare: dntocchjale. chi sopravviver | llh accompagnato
occhjara, s.f., (raro) occhiaia. collcchje || a cchjuscchi, loc. avv.,
occhjatccio, s.m., maleficio, malocchio: facilmente, senza esitazione || ~ (a), loc.
jjhanno fatto ll~, gli hanno dato il ma- avv., in maniera approssimativa: lo
locchio | lev ll~, guast ll~, togliere il famo ~ e ccrce || cchjo!, inter., atten-
maleficio. zione! | ~ a la pnna!, attenzione! ||
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
416

prov.: vjjono pi qquattrcchje che mente.


ddue | pure ll~ v la sua parte. 2. (fig.) officiale, s.m., ufficiale || agg., ufficiale:
gemma della pianta: ~ cco, gemma la- mo fatto l fidanzamnto ~ a ccasa.
tente della vite || tra n ~ e n antro, loc. offcio, s.m., 1. ufficio: lavra n ~, im-
avv., tra due gemme, meritallo del tral- piegato. 2. ufficio pubblico: regazze,
cio || ~ mrto (a), loc.avv., durante la quant ffatica a ggir ll ppelloffice!
quiescenza della vite: pot ~. 3. (fig.) gge, avv., oggi: quante navmo ~? | fa n
particolare a semiluna del frutto della anno ~, compie un anno | ~ cme ~, al
fava. 4. (fig.) estremit piatta del bloc- giorno doggi, al momento attuale | lo
chetto di ferro: dajje ggi coll~ del famo ~, nel corso della giornata | d~ n
zappastro! 5. (fig.) difetto della ca- avante, da oggi in poi | dajje ~, dajje do-
stagna. mane | da ~ al domane || prov.: ~ a
occrre: accurre. mm, dumana tt | passa ~ e vvnga
ochtto, s.m., pulcino delloca. domane.
ocombbele (arc.:): autombbele. oggeatto: oggiatto.
oddimo, uddimo, inter., ahim!: oddi- oggeggirno, avv., oggid, al giorno
mo, le dolre! doggi.
oddo, inter., oh Dio! oggempe (da), loc. avv., da oggi in
odinza, dinza, s.f., ascolto: pco le avanti.
davodinza | nu li da ~ pi gnnte. oggiatto, oggeatto, avv., fra otto giorni:
dio, s.m., iodio: ce mise sbboto la ten- rivne ~ | sarivedmo ~, se Ddio vle.
tura d~. ogli, v. tr., oliare.
oditrio, s.m., (citt.) auditorium. ogliato: ojjato.
odor, ador2, v. tr., annusare || v. intr., glio: jjo.
emanare profumo: lu s quantadra? ogn: gna1.
odre, adre, s.m., profumo: non d ne gna1, ogn, gne1, v. tr., ungere: le
ppuzza ne ~, di una persona tranquilla e scarpe sognvono collossgna |
inoffensiva | dim. odortto | dispr. odo- sgne la gla n chjsa pe ssam Bicio
rccio, puzza || odre, s.m. pl., erbe aro- | ~ l ccio, ungerlo con la morchia | se
matiche utilizzate, insieme a carota e gne la lamira. p se mtte la farina
cipolla, per fare il soffritto: me srvono (istruzioni per preparare la pizza nella
m p d~ pe ff l zugo, ch llh ffinite. teglia, per cuocerla nel forno) || gnese,
o, inter., espr. dincoraggiamento in v. rifl. e intr. pron., ungersi: n tgna! 2.
unazione faticosa. corrompere: tcca ~ la rta potten ||
offnna: offnne. prov.: la rta, si nnun ze gne, nun gira,
offnne, offnna, v. tr., offendere: snza per ottenere favori, occorre fare regali ||
offnne, num me pare bbllo || offn- Forme: Ind. pres. 1 gno; 2 gne, gni;
nese, v. intr. pron., 1. offendersi: pure 3 gne, ugne, 4 ognmo; 5 ognte; 6
ve, mica vte doffnna, si vve lo gnono | impf. 3 ognva, ugnva; 6
dicmo. 2. infortunarsi: rrimastoffso ognvono | P. pass. nto | Ger. ognnno.
ne na mano || v. rifl. rec., offendersi a gna2, gneca (raro), s.f., 1. unghia: ~
vicenda: hanno litigato e sse soffsa ncarnita | llgna del ditne | arrto col-
mmrte, si sono ingiuriati violente- lgna! (grido per allontanare qualcuno)
Vocabolario
417

| cha llgna lnghe, un ladruncolo || nel lume, ha ppreso via ch na bbel-


gne, s.f. pl., (fig.) scarpe: frgna, ha lzza, di rimedio efficace | ll~ de gm-
fatto ll~ nve! 2. unghia della vacca, moto ce v, occorre lavoro e fatica | ~
zoccolo di equino: le bbstie collgna de rcine, olio di ricino | ~ de lino | ~ fer-
spaccata, con lunghia fessa | gna rato, unguento ottenuto con olio, in cui
vetrila, unghia dura che si rompe della si immerge un ferro rovente, usato per
vacca. 3. (fig.) minima quantit: c curare varie malattie | ~ de ftoco de
mmancato ngna, pochissimo | dm- merluzzo | ~ de san Giuanne, liquido vi-
mene ggiusto ngna! 4. (fig.) malattia scoso contenuto nelle galle dellolmo,
di legumi: la pianta de fave va fatto usato per le sue propriet cicatrizzanti |
llgna nre || Forme: pl. gna, gne, ito all~, andato in fallimento; ha
gneche (raro). perduto tutto al gioco | pijj na csa pe
ognatura, s.f., augnatura, taglio obliquo: ~ colato, credere ciecamente in q.cosa |
ll~ se fa ne le felagne pe mmttela nel- jjo santo, s.m., estrema unzione | oj-
lancrcca. jccio, a) olio di frittura; b) olio di
gne1: gna1. scarto di autoveicolo.
gne2: gni2. olivara, s.f., olivaio, spazio del frantoio,
gneca: gna2. dove si ammontano le olive.
h: . olivedrce, inter., (rec., scherz.) arrive-
oil, inter., ol, voce di richiamo o di derci!
saluto. olivlla, s.f., olivo selvatico (Olea olea-
ojjarla, olliarla, s.f., recipiente per at- ster Heff. et Link).
tingere olio dallorcio: ll~ pe ttir ss olivo: (prov.) ll~ bbenedtto va ffco
lljjo da la vittina. vrde sscco.
ojjarlo, s.m., venditore di olio. olli, v. tr., condire insalata o vivande con
ojjato, ogliato, agg., 1. condito con olio | olio.
(d.) llanzalata ha ddssa bbnojjata. olliara, s.f., locale di deposito dellolio.
2. oleato: cartojjata, carta imperme- olliarla: ojjarla.
abile, oleata. olliata, s.f., atto di condire con olio: li
ojjatre, s.m., oliatore. damo na bblla ~.
jjo, glio, s.m., olio: io ll~ ce llh ddel lmo: rmo.
mio, di mia produzione | ~ bbno de mbra: pijja sbbeto ~, si offende,
casa, olio extra-vergine di oliva di pro- molto suscettibile.
duzione propria | ~ vrgene | ll~ frte ombrasse, v. intr. pron., 1. offendersi (di
no lo strzze, troppo acido, non si pu persona suscettibile): n tombr ssb-
deglutire | ~ de cincia, olio di sansa | ~ boto, che ddimmene! 2. adombrarsi,
sorciato, olio di oliva in cui annegato detto di animali e persone.
un topo | ~ bbollito, olio bollente | ~ ombrato, agg., offeso, di persona.
grsso, olio di scarto | ~ bbruciato, olio ombrlla, umbrlla, s.f., umbrllo, s.m.,
di scarto, usato per disinfettare gli zoc- ombrello || prov.: quanno la Paranzana
coli di equini | e ndo vae a ff ll~ a mtte l cappllo, currte vitorbse a
stra?, a chi si incontra in ora antelu- ppijj llumbrllo (lannuvolamento
cana | sta medicina jjha ffatto cme ll~ della cima del monte preannuncia piog-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
418

gia imminente). omne | dispr. omccio | omaccine,


ombrellaro, umbrellaro, s.m., 1. vendi- uomo alto e grosso || (d.) a sto mnno
tore di ombrelli. 2. sprangaio; artigiano ce s mmine, bbummine, cazzab-
ambulante che riparava ombrelli e, con bbbole e ppovermmine || prov.: ~
punti di ferro, racconciava oggetti di ter- pelso, o mmatto o vvirtuso | ~ chi
raglia: ~ accmodombrlle, chi ccha ssuda, cavallo chi ccurre, dnna
ombrlle daccomod! (grido dello piangnte, s ttre ccse che n vlgono
sprangaio) || ~! in galra! in vita! gnnte | ll~ ccacciatre | quanno ll~
te ce porteranno! prima de sbboto, ha mmsso l baffe ha bbisgno di moj-
almno n te danno la paga (scambio di jra, nun c mmdo ne mmanira la
battute tra un artigiano ambulante e un mjje li ce v | si ttu vv emp l ltto,
passante). spsa n ~ vcchjo | ~ avvisato, mo
ombrellne, s.m., grande ombrello din- sarvato | ~ ammojjato, ~ piagato | chi
cerata verde da campagna. ddellmmene sinnamra, pscio e
ombrichlle, lombrichlle, umbriche, mmrda a ttutte llra | ~ bbravo, vino
umbrichlle, s.m. pl., grossi spaghetti bbno, dreno pco | ~ allgro Ddio
casalinghi confezionati con acqua e fa- llajjuta | nun f ssap mall~ bbrutto,
rina. quantad bbno l fiche col prosciutto |
ombrico, umbrico, s.m., lombrico (Lum- ~ forsto, o strano o mmolsto ||
bricus terrestris L.). chiapp.: d vae, m piazza? s, a
ombrne, s.m., ombra fitta sotto gli al- vved llmmene dgni razza. 2. ma-
beri. rito: l zu ~, suo marito || prov.: ll~ l
ombulatrio, s.m., (citt.) ambulatorio. zacco, la mjje l legccio | llmmene
oment, ument, v. tr., aumentare: ~ la fanno la rbba, le dnne la conzrvono.
paga || v. intr., 1. subire un aumento 3. adulto: va vvestito da ~ (del bambino
omentato l trno da ggennaro, au- che indossa per la prima volta abiti da
mentato il prezzo dei treni | s omentate adulto). 4. operaio, lavoratore: pe ffi-
che n ze sa llaffitte de casa. 2. crescere: nillo qul lavro, h mmsso n ~, ho as-
~ la fadiga. sunto un operaio | ce v n ~ przo
omnto, s.m., aumento: quanno te lo apprsso a vvantre (ad operai incapaci
danno st~? (di stipendio). ai quali necessario affiancarne altri va-
mo, s.m., 1. uomo: n grann~ stato | si lidi) | a vvanga, ll~ na lira l girno pij-
nu sta bbno, chjamo qull~ cul zacco! java (ante 1915). 5. garzone di bottega
(espr. di minaccia a bambino) | magna || agg., adulto: s ffatto ~ || pron. indef.,
cme n ~ granne, mangia molto, come ciascuno: pagamo met pper ~! | se pij-
un adulto | n ~ da gnnte, uomo dap- java m pezztto per ~ | mtta m p pir ~
poco | n ~ de fritto, coraggioso | m bll~ | famo na vrta per ~ | salute! m p
| qull~! (richiamo) || mmene, m- per ~!
meni, mmine, pl.: toccava sse ~ de omocavallo, s.m., 1. chi corre molto. 2.
stmmoco bbno, robusti | llmmine de chi ciondola, gira a vuoto: aricco ll~!
casa, il padre e i figli maschi | ce vnno omociuco, s.m., personaggio pauroso
mmene avvzze e pprteche | mmene immag.: ll~ scappava fri gni venticn-
granne, adulti || dim. omtto | accr. quanne.
Vocabolario
419

omodnna, inter., (euf.) mannggia ll~! ont, unt, v. tr., ungere: gge ssam Bi-
(bestemmia). cio: se nta la gla (con rif. al rito reli-
omomrto, s.m., attaccapanni. gioso) || ontasse, v. rifl., ungersi:
omonro, s.m., 1. asso di bastoni. 2. gioco (sciogl.) attntAnt, n tont!, atten-
alle carte alloscuro (con punizione per zione, Antonio, non ungerti!
il giocatore cui rimane in mano lasso ontata, s.f., azione di ungere: li se d n~
di bastoni). 3. essere pauroso immag., || dim. ontatlla.
babau. nto, s.m., lardo: (iron.) cmpra ll~ dal
omosdo (l), sopr. gatte (di persona ingenua) | te psto
ompiccine, umicine, umpiccine, s.m., cme ll~, ti picchio di santa ragione ||
1. ombelico: le rigazze de na vrta mica agg., 1. unto, untuoso: chae le caplle
ci facvono vda llumpiccine | gge le nte: mttece la mmrda del gatto! ||
regazze vanno tutte coll~ de fra | prov.: bbcca nta nun disse mae di n.
quantra mjjo si ttva scirto ll~! 2. sporco di grasso: se p ssap ndo vae
(imprec.) rif. alla levatrice, sarebbe stato co l vistito tutto ~ n qur mdo?
meglio fossi subito morto. 2. (fig.) parte ontrechettutto, avv., inoltre.
interna della palla di gomma. onzine, nzine, s.f., unzione: la sagra ~,
omuto: immuto. lEstrema unzione.
ncica, ncica, s.f. inv., uncino per suini o, onom., verso dellallocco.
| jjha mmsso ll~ addsso, le grinfie. para: pra.
oncinara, uncinara, s.f., asta di ferro con pera: pra.
una serie di ganci, cui si appende la oper, opr, v. tr., operare, sottoporre a
carne macellata. intervento chirurgico: ra statoprato
oncino, s.m., 1. uncino di ferro per affer- drgna || oprasse, v. intr. pron., sotto-
rare balle di fieno e di paglia. 2. gancio porsi a intervento chirurgco.
di legno, da applicare dietro la schiena operajjo: oprajjo.
alla cinghia dei pantaloni, cui appendere oprto: aprto.
la roncola: ll~ pe tten l rncio attac- opiato, agg., addormentato profonda-
cato ditral culo || dim. oncinllo. mente.
nco, agg., 1. con la lama concava, ad an- opignne: oppinine.
golo acuto: l zappne ~, serviva pe opino: lopino.
adacqu, pe ff le pare mallrto. 2. ri- pio, s.m., (raro) oppio.
curvo, adunco. ppe1, inter., uno! (comando per caden-
onto: annto. zare la marcia).
ongunto, ingunto, s.m., 1. unguento. 2. ppe2: ppela.
pomata. ppela, ppe2, inter., op l!, voce rivolta a
nna, s.f., onda. bambino, di incoraggiamento a saltare
nne patnne, incipit di conta. o, se caduto in terra, a rialzarsi.
onnibbusse, s.m., (arc.) omnibus: ll~ co oppignne: oppinine.
le cavalle cra. oppinine, appunine, opignne, op-
onre: (prov.) ll~ ccme l vtro: gni pignne, upinine, s.f., opinione.
fiato llappanna | vale ppi ll~ chi ppio: lppio.
ttutte li ricchzze dil mnno. oppilo, s.m., variet di fungo edule che
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
420

cresce ai piedi del loppio (Pholiota ae- ore sono? | a ttutte llre oprto | s
gerita Qul.). llre llre chasptto | te pare ~ dar-
oppne, v. tr., opporre. riv? | sarbbe ~ de falla finita | nun
oppuramnte, cong., oppure. vggo ll~ che vv vvia | nun vidivo ~
opr: oper. fusse ctta | n~ dorlggio, unora
pra, para, pera, s.f., 1. opera: quanto esatta | n~ e mma | chr? | r de
lo mtte n ~, il tempo di metterlo in cna | ra r de pranzo, mezzod | a st~
opera | f npra di caret, atto di mi- sar rrivato, che ddiche? | a ttutte ll~,
sericordia | f npera bbna, azione in qualsiasi momento | ll~ dil pastre,
buona, beneficio. 2. bracciante agricolo, breve schiarita pomeridiana nella gior-
oprante: h mmsto n~, ho ingaggiato nata piovosa, che consente di mungere
un operaio || coll., braccianti: mtta le pecore o governare le bestie || dim.
llpra, ingaggiare braccianti agricoli | ortta: m par dortta, un paio scarso di
ann a ~, andare a lavorare come brac- ore || dorinnanze, drin avante, loc.
ciante. 3. opera, unit di misura di la- avv., da questo momento in poi ||
voro agricolo, giornata di lavoro Forme: pl. re, ra.
prodotta da un bracciante: ha ffatto n~ orabbronbbi: orapronbbe.
de perticara, ha lavorato una giornata orcolo, s.m., (fig.) cosa preziosa: l fijjo
arando con i buoi | ~ n natura, lavoro lo tne cme ll~ dntro llurna, con la
effettuato gratuitamente. 4. misura a- massima cura.
gricola di lunghezza, pari a un filare di oradentte, ordentte, ordintte, s.f., 1.
900 piante di vite: n~ s ddice frre unora dopo lAve Maria: a n~ le prte
de vigna. venvono chiuse (rif. alle porte civiche)
oprajjo, operajjo, s.m., operaio: ha || mdd. (scherz.) cha n culo cme nor-
mmsso lloprajje | s n zdece dope- dentte, enorme. 2. suono serale delle
rajje. campane: ssonata ll~?
opratrio, agg., operatorio: sala opra- oramae, ormae, avv., ormai.
tria. orapronbbe, orabbronbbi, inter., gia-
oprazzine, s.f., 1. operazione chirurgica. culatoria lat., ora pro nobis.
2. lavoro, attivit: annavo pi pprepa- oratefrate, inter., 1. orate frates (espr. dal-
ramme a ff st~ dilladacquatura. lofficio della messa in latino). 2.
opr: apr. (scherz.) intendiamoci!
opure, cong., oppure. orazzine, s.f., preghiera: dico smpre
opsquelo, s.m., opuscolo. ll~ prima dann ddorm, recito le
ra: quann na crt~, tra qualche ora | preghiere.
ancra n te sa ~? (a chi tarda ad arri- rca, inter, (euf.) porca: ~ llca! | ~ mi-
vare) | chiapp.: chre s? llora de sria!
jjre a qquest~, ne ppi ttarde ne ppi orc, v. tr., (raro) trasportare pesi in i-
a bbonra! | a cche bbll~ si vne! (a spalla.
chi giunge in ritardo) | ~ vcchja, solare ordgno, s.m., 1. carro agricolo: s
| su li quattr~, circa quattro ore | vent~ vvenute co qquattro ordgne. 2. car-
| m par d~ | du re bbne, abbondanti | rozza: miqqu ci vle n antro ~. 3. at-
a cch~ vnghe? | ch~ mo fatto?, che trezzo, utensile: ch gni srta dord-
Vocabolario
421

gne da lavro || prov.: ll~ bbno fa orecchjzzo, s.m., 1. manico laterale di


llmo bbravo, loperaio ha bisogno di recipiente. 2. orlo, bordo: la scoppoltta
buoni attrezzi. 4. (scherz.) birbante: collorecchjzze, che sse tirava ggi
bbll~ s! quannra frddo. 3. linguetta: m par de
orden, v. tr., ordinare: llha ordenato tu, scarpe collorecchjzze. 4. piegatura,
l vino? | (iron.) chi tte llha ordenato de angolo arricciato di un foglio di libro:
fallo? ce fa ll~ pe rritrov l zgno nd
ordenazzine, s.f., ordinazione. rrivato a llggia.
rdene, rdine, s.m., 1. ordine: n imbro- ormuse, s.m., oremus, espr. dallofficio
jjne de prim~. 2. filare di vigna ar- della messa in latino.
caica: na vigna a rdene crte. 3. orste bb, chiusa di formuletta di gioco.
interfilare della vigna di tipo arcaico a orfanllo: ra m pr~ || orfanlle, s.m.
filari ravvicinati: rdene strtte da m pl., orfanotrofio: stavall~.
mtro | s ttutt~ a mmtro, tutti filari rfono, s.m., orfano: ra ~ de patre.
alla distanza di un metro luno dallal- orgndise, s.m., organza, tessuto leggero
tro. 4. striscia di terra lavorata, larga 50 trasparente.
cm., sotto il filare. organtto: orghentto.
ordentte: oradentte. rgeno, rgino, rino, s.m., orzaiuolo,
ordinrio, agg., grossolano. piccolo ascesso sullorlo della palpebra:
rdine: rdene. m vvenuto ll~ | allingrato le vne
ordintte: oradentte. ll~. se guastava col cucillo (mimando
ordita, s.f., ordito, complesso dei fili tesi lazione di cucirlo con ago e filo).
per lungo sul telaio. orghentto, organtto, s.m., 1. fisarmo-
re peccatre, espr. lat. in una conta. nica a otto bassi, rotonda e di piccole di-
orcchjo, urcchjo, s.m., 1. orecchio: mensioni: cvono llorghentte che
cha llorcchja cme l prco | orc- ssonvono. 2. armonica a bocca || ~ (a),
chja svntala (grandi e staccate) | me loc. avv., a) di oggetto svolgibile: l
fschjono llorcchj, quarcheduno dice fanaltte ~; b) a pi scomparti, rigonfio,
male (cred. pop.) | li dovrbbe port ben fornito: ce volva l portafjjo ~ pe
llacqua collorcchje!, dovrebbe es- ppag l cnto.
sergli pi riconoscente | cha llorcchja rgheno, s.m., 1. organo, strumento mu-
sprche che cce se potrbboro piant li sicale ad aria: qullo quanno fa na csa
cvole | mdd.: cha llorcchje foderate ce mtte llrghene de sam Pitro, im-
de presciutto, sordo | d na tirata piega troppo tempo | s llavre che sse
dorcchje | li stura llorcchje. 2. (fig.) crca de falle lste, senn ce volva
particolare dellaratro || orcchjo de finallrghene de sam Pitro | mdd. l
lpre, orcchje de lpre, s.m., piantag- rsto lo canta ll~, su chi lascia in
gine minore (Plantago lanceolata L.) || sospeso il discorso. 2. (fig., gerg.), ano:
Forme: pl. llorcchj, llorcchja, te rppe ll~, a) ti sodomizza; b) ti
llorcchje. punisce, ti picchia. 3. (fig., gerg.) for-
orecchjne, s.m. pl., orecchioni, parotite tuna.
epidemica: ll~ ppericolso pllmo orghestrale, s.m., orchestrale.
granne, si n ce llha avute mae da ciuco. rgino: rgeno.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
422

orgjjo, urgjjo, s.m., orgoglio. qullo chariluce. 2. monili doro: ste


orgojjso, rgojjso, agg., orgoglioso. dnne se fanno tutte ll~, comprano. 3.
orinte, s.m., orientamento: mha ffatto stagnola, lamina sottilissima di stagno
prda ll~. per avvolgere sostanze alimentari.
orgono, s.m., origano (Origanum vul- orscafo, s.m., (raro) oroscopo.
gare L.) || ll~ sarvteco ne no lo ddo- orrnno, agg., orrendo.
pramo pe ccucin. orrbbele, agg., (citt.) orribile.
orl, v. tr., fare lorlo. ortano, agg., di una variet di fico.
orlaggirno, s.m., punto a giorno (nel ri- ortemamnte, urtemamnte, urtima-
camo). mnte, avv., recentemente.
orltto: f ll~, lasciare cibo sul bordo del ortnzia, s.f., ortensia (Hydrangea hor-
piatto. tensis).
orloggiaro, s.m., orologiaio. orticara, urticara, s.f., orticaria.
orlggio, rulggio, urlggio, urulggio, ortichllo, s.m., tessuto per sacchi, di
s.m., orologio: st~ va ppatate, non fun- fibra tessile ricavata da ortiche.
ziona bene | ll~ de piazza | caric ll~ rto: jje va llacqua pell~, gli affari gli
|| ll~ de Magugnano, asso di denari || vanno a gonfie vele | mica la strada
dim. orloggtto, piccolo orologio da dell~ qu!, detto a chi ripetutamente
donna: ll~ li dnne lu tenveno nel passa sul terreno altrui o, pi spesso, a
ptto | llorloggtto de sam Pasquale, chi fa reiterate richieste, approfittando
orologio della morte, ticchettio not- dellaltrui pazienza | a st~ qqua chi cci
turno, prodotto da un piccolo tarlo del piantamo?, gioco di parole sullagg.
legno (Anobius pertinax / A. puncta- storto, con allusione alle gambe storte ||
tum), che si sente in vari punti della dim. orticllo: n ~ ggiusto puso casa
casa. cmo | dispr. ortccio || prov.: ~, mo
ormae: oramae. mrto | ll~, v llmo mrto, la coltiva-
ormara, s.f., olmaia. zione dellorto richiede lavoro continuo,
ormina, s.f., tipo di fungo edule che cre- spossante | ll~ la pizzichera de casa
sce vicino agli olmi (Flammulina velu- | quel che m pe ved mall~ nasce, le
pites Singer). erbe infestanti vanno combattute senza
rmo, rmo, lmo, s.m., 1. olmo (Ulmus sosta | chi vv llanzalata cara
minor Miller) || prov.: ll~ nad bbno vadall~, chi vv l psce caro vadal
ne ppe ccasa, ne ppel frno. 2. chi perde prto.
al gioco: si ~, te tcca pag dda bbve | ortolano, agg., (fig.) adatto allorticol-
mha fatto ~, mi hai battuto. 3. chi resta tura, piovoso; solo nel prov.: mggio ~,
senza bere nel gioco della passatella. mrta pajja e ppco grano.
ornllo, s.m., ornllo (Fraxinus ornus L.). ortoptico, agg., ortopedico (detto di
ro, s.m., 1. metallo prezioso, oro: pag a ferro correttivo di cavallo).
ppso d~, molto caro | mdd. nun cam- ortrggio, sm., (lett.) oltraggio: nun
bi ll~ co lo stagno! | mdd.: ~ fugge, hanno patito ~.
argnto scappa, pco ce manca si nad rtre, prep., oltre: ~ l damagn, li pas-
llatta | nun confonnmo ll~ collottne! sava pure l vino.
| tutt~ farzo ad || prov.: nad ttutt~ ortremesura, avv., oltremisura.
Vocabolario
423

ortrepass, v. tr., oltrepassare. dalla fatica | facce llssa, abituarsi |


ortretutto, avv, oltre a tutto. mdd. cerc ll~ ne li fegatlle, avanzare
orzale, agg., dorsale: spina ~. pretesti assurdi | levasse la ste coll~
orarlo, orlo, s.m., orzaiuolo, piccolo del prosciutto, provarlo a proprie spese
ascesso sullorlo della palpebra: || dim. osstto. 2. ncciolo: ~ de la pr-
llorlo dice che vvne allavare (cred. zaca. 3. (fig.) parte meno profonda sulla
pop.). sponda della vasca: la cnepe mssa
rino: rgeno. sull~ || Forme: pl. llssa, llsse.
rzo, s.m., 1. orso (Ursus arctos L.): f l ossodepresciutto, s.m., snob.
ballo dell~ (di persona che balla goffa- ossgna, ussugna, s.f., sugna, grasso che
mente) | dim. orztto. 2. (fig.) persona si forma attorno ai rognoni del maiale
poco socievole: ~ marano, individuo (usato per ungere e ammorbidire scarpe,
scorbutico, incivile. gambali e finimenti di cuoio): ll~ sad-
ro, s.m., orzo (Hordeum vulgare L.): doprava pe ngrass li scarpne.
nue de casa bbevmo smpre l caff ossogn, v. tr., ungere con la sugna.
dd~ a cculazzine. ossognne: ossignne.
orlo: orarlo. ostera, ostira, s.f., osteria: d v chi
osanza, usanza, s.f., usanza: llosanza de ssia? star ddrntallostira a mbra-
crast usa smpre, fena che cce sar casse || inter., (euf.) acciderba!
dda falle quel servzzio (rif. alla vite) | stia, inter., caspita!: ~, che ccollaro
llusanze s ndifcile na massa a llas- chha fatto! (sulla misura scarsa del
salle || prov.: gni mo na panza, gni vino servita dalloste).
pase n~ | ll~ fa llgge. ostira: ostera.
scare, antrop., Oscar || dim. oscartto. ostraco: austrcio.
osignlo: rusegnlo. otarcha, s.f., autarchia: l duce va msso
ospetale, agg., ospitale. ll~.
spete, s.m., (citt.) ospite || prov.: ll~ otrchico, agg., autoarchico.
ccme l psce: dppo tre ggirne puzza. ot, inter., guarda un po!
ossara, s.f., ossario del cimitero. oterano: aterano.
ossegnne: ossignne. otobbusse: autobbusse.
ossetterensse, s.m., (scherz.) persona otomteco, utomtico, s.m., bottoncino a
molto magra. pressione.
ossicne, s.m., individuo ossuto. otombbele (arc.): autombbele.
ossignne, ossegnne, ossognne, ussi- otomobbilista, s.m., automobilista.
gnne, s.m., grasso di maiale con cui si otonbbele (arc.): autombbele.
ungono le ruote del carro. otorit, s.f., autorit.
sso, s.m., 1. osso: ttuttssa, magris- otori, uturi, v. tr., autorizzare: chi
simo | rridtto plle ssa | collsse ttavrbbe otoriato de djjolo?
de majjale ce famo pure l brdo | si tte otoriato, agg., autorizzato.
chjappa te rppe llssa, te sconcchja otoriaine: atoriaine.
| ch r mal dssa, lartrite, lartrosi | ~ tteco, agg., ottico.
del ptto, sterno | n ~ tsto da rosec | ottmbre, s.m., (scherz.) scadenza in-
cha llssa rtte, le membra spezzate definita, mai: ce rivedmo a ~! (saluto
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
424

di commiato definitivo). sche frsche | ~ a la ccca, uovo alla


otten, v. tr., ottenere. coque | ~ al tegamino | n ~ covato,
tto1, nellespr.: ha ffatto ~, ha vomitato. gjjo, barlaccio | f llva, deporre le
tto2, s.m., lotto. uova: la gallina ha ffatto llvo, ha de-
ottobbarata, ottobbrata, s.f., (ant.) otto- posto luovo | a la mattina de Psqua se
brata. magnava ll~ bbenedtto | ~ pnto, uovo
ottobbrata: ottobbarata. pasquale colorato con succhi derba | me
ottomano, s.m., ottomana. f n ~ de tajjatlle, faccio una lasagna
ovara, s.f., ovaia. con un solo uovo | nun fa ~, di persona
ovarla, agg., ovaiola, di gallina che de- o animale che non si sviluppa | mdd.: jje
pone molte uova. fa llva pure l gatto, di persona molto
ovarlo, s.m., venditore ambulante di fortunata | mdd. ccme ll~: ppi
uova: ppassato ll~? bblle e ppi ssantsta (di uno stupido)
ov, inter., 1. ehi!, ohil!, voce per richia- | pino cme n ~, a) di luogo affollato;
mare da lontano lattenzione altrui. 2. b) di persona sazia || prov.: mjjo ll~
espr. di sorpresa. gge che la gallina dumane | mjjo ll~
velo, s.m., 1. ovolo (Amanita caesarea la sra che la gallina la mattina. 2.
Persoon), variet di fungo edule. 2. get- (fig.) palla di legno per rammendare
tone di olivo. calze. 3. ovolo (Amanita caesarea Per-
overosa, cong., ovverosia. soon), variet di fungo edule || va, pl.,
ovdio, s.m., oidio (Uncinula necator 1. uova. 2. (fig.) testicoli: sto par d~! |
Burrill); fungo che attacca fiori, foglie, sti du ~! || bbongirno e ddu va!, sa-
tralci, frutti della vite. luto scherzoso.
vo, s.m., 1. uovo: ~ co la plle, senza zzio: (prov.) ll~ l patre de tutte le vz-
guscio | me s bbevuto du va crude fr- zie | ll~ l capo de tutte l vzzie.
Vocabolario
425

p: patre. ria nel gioco. 2. placca dargento, re-


pacca, s.f., 1. met simmetrica di un tutto: cante una figura sacra, usata per
na ~ de nce | damme na ~ de mlla! | trasmettere ai fedeli in chiesa il bacio
co ste diasille vne ggi na ~ de clo. 2. della pace.
anta di finestra o di porta: na prta a pacebbne, inter., (scherz.) forma di
ddu pacche. 3. colpo inferto con la saluto.
mano aperta: li d na ~ su le chjappe. pacnza, s.f., pazienza: av ppacnza!,
paccascca, s.f., 1. fettina di frutta fatta abbi pazienza! | ce v ppacnza ne la
asciugare al sole. 2. (fig.) donna ma- vita | co le fijje ce v la ~ de Ggibbe ||
grissima e cattiva. 3. (fig.) colpo vio- inter., santa ~!
lento: stasra scajje le pacchescche paciata, s.f., riconciliazione.
frte na massa. pacicca, s.f., ragazza di buona indole (in
pacctto, s.m., agnello allevato in cortile: tono vezz.) || dim. paciocchtta.
zzucca, pacc! pacicco, agg., bonaccione || accr. pa-
pcchese, s.f., pax (del lat. eccl.): ac- cioccne.
cidnte a cchi ttha ffatto ~! a cchi ttha paciso: n mo ~ cme n zanto |
bbadeato, chi ttha mmsso l zale su ppaciso, num butta n ppuzza n
la zzucca || ~, pl., busse. odre.
pcchja, s.f., 1. abbondanza: fsta de la ~ padana, s.f., attrezzo utilizzato dal carra-
(arc.). 2. distribuzione gratuita di cibo, dore, per costruire la ruota.
elargita dai frati. 3. vita lieta e spensie- padellaro, s.m., cacciatore che manca
rata. spesso il bersaglio.
pacchjarina, s.f., fanghiglia; fango molto padellata, s.f., 1. colpo inferto con una
liquido in superficie. padella. 2. contenuto di una padella. 3.
paccuto, agg., di salda consistenza. pietanza fatta con i residui della lavora-
pace, s.f., 1. pace: cnto lire e ssmo ~, m zione delle salsicce rosolati in padella.
paro co le cnte | magn n zanta ~ | 4. (fig.) festicciola fatta dopo lucci-
famo ~ | che la ~ ve casche addsso! | sione del maiale: la ~ se fa, quanno
(scherz.) che la chjsa de la ~ ve casche sammazza l majjale.
addsso! | Ddio llbbia m ~! | ~ al- padigline, s.m., (lett.) stemma nobiliare.
lnima sua! | facte la ~ vstra!, met- padrennstro, s.m., paternostro.
tetevi lanima in pace | mtte ~ l papa | padreternata, s.f., comportamento altez-
arif ppace, si riconcilia | lssala m ~! | zoso.
mttese l cre m ~, rassegnarsi | nun padronale: patronale.
trva ~, non mai tranquillo | mjjo padrne: patrne.
dccese ~ | m me ce pzzo d ppace, padrunanza: patronanza.
non mi posso rassegnare || ~!, inter., (in- pase: pavse (arc.).
fant.) per chiedere una tregua provviso- paestto, s.m., borgata: vngono a la fira
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
426

da li paestte ntrno. pggena, s.f., pagina: pggene di ggiur-


pffete, ideof., paf, 1. voce che imita il nale vcchje ngiallite.
suono di uno schiaffo o di un colpo, pagntta, s.f., forma di pane tondeg-
dato con la mano aperta. 2. commento giante: fatic pe la ~, guadagnarsi il
ad azione veloce. pane con il lavoro || fa ppagntta, fare
paga, s.f., (fig., antifr.) punizione || (iron.) amicizia || accr. pagnottne, pagnotta di
d la ~, picchiare. pane di due o tre chili.
pag, v. tr., 1. pagare: pghelo! | ~ a rric- pagnottata, s.f., colpo inferto, lanciando
crta, a raccolto avvenuto | ~ a ggrano, una pagnotta di pane.
in natura | se pagava a jjo ar molino, in pagnottlla, s.f., 1. pagnottina per i bam-
natura | ~ a ppane (come compenso alla bini confezionata in casa con lultima
fornaia) | ~ a ppiagne, un po alla volta pasta del pane rimasta. 2. panino im-
| non c n filo drba manco a ppagallo bottito. 3. (fig.) muscolo teso del bici-
ro | ~ ppe bbno, pagare come se fosse pite: f la ~, tendere il muscolo.
nuovo e perfettamente funzionante, pagnottino, s.m., tipo di dolce tradi-
senza alcun difetto | entr snza ~, gra- zionale.
tis | jjha ppagato le ncchje, lo ha pic- paino: me pare m ~ | ve f ppaino, vi
chiato | ha ppagato man tutte (detto a vinco | m ve fanno ~, vi picchiano || n.
chi porta le tasche rovesciate in fuori) | di un asino.
gge se paga, domane n (scritta in ne- pajja, s.f., 1. paglia: la ~ divnta fina
gozio) || prov.: chi num paga allentrata, cme l zapne (nel letamaio) | ann a
paga alluscita | ambasciat num paga ppajja, lavorare come operaio nella rac-
pna. 2. (fig., antifr.) punire || Forme: colta delle balle di paglia | manco a
Ind. pres. 4 pagamo; 6 pgheno, p- ppajja!, commento sulla voracit di
gono | impf. 6 pagveno, pagvono | fut. qualcuno || mdd. qullo nun mve na ~,
5 pagarte | P. pass. pagato | Ger. pa- ozia | (d.) nun tutte le pajje vannal paj-
ganno. jaro || ~ ~!, inter., (infant.) per chiedere
pagbbele, agg., pagabile. la sospensione momentanea delle regole
pagccia, s.m., chi non mantiene i propri del gioco || prov.: a ppajja a ppajja
impegni di pagamento, individuo mo- sarza l pajjaro. 2. gambo della spiga di
roso. frumento. 3. nulla: (iron.) ah, na ~!
pagccio, s.m., 1. paga, salario: la fsta pajjacciata, s.f., pagliacciata.
vdava nom pijjavamo ~. 2. soprassoldo pajjccio1, s.m., 1. pagliaccio, buffone. 2.
dato agli apprendisti. 3. somma setti- (fig.) voltagabbana.
manale data ai ragazzi per le piccole pajjccio2, s.m., pagliericcio riempito di
spese personali. 4. mancia: l ~ al fijje de brattee, usato come materasso: se
casa jje lo danno pi Nnatale. dormiva sul ~ co la fjja de granturco.
paganino, s.m., giorno in cui si ritira lo pajjanculo, s.m., codibugnolo (Aegitha-
stipendio: doman ssam ~. los caudatus L.).
pagatro, agg., solvente, corretto nei pajjara, s.f., grande pagliaio oblungo
pagamenti: io s ppagatra. senza stollo.
pagglla, s.f., 1. pagella scolastica. 2. pajjarccio, pajjerccio, s.m., paglieric-
cartella delle imposte. cio, sacco riempito di brattee di gran-
Vocabolario
427

turco, che faceva da materasso: a le palatura, s.f., 1. operazione di palizza-


tmpe de la mi nnna creno le bban- mento del vigneto. 2. periodo primave-
che de lgno stto le materazze col ~ de rile in cui si palizzava il vigneto.
fjja, l cucino e l cucinne. palazztto, s.m., profferlo di casa antica.
pajjaro, s.m., pagliaio: accim l ~, for- palazzo: ah, che bblle palazze!, (iron.)
mare il pagliaio | (d.) se ttutte le pajje detto a chi sbadiglia a bocca spalancata
annssero mal ~!, ah, se ogni nostro de- || dim. palazztto | accr. palazzne |
siderio si realizzasse nella vita! || dim. dispr. palazzccio.
pajjarzzo. paltta, s.f., 1. paletta da fuoco || prca
pajjata, s.f., pagliata; intestino tenue di ~!, imprec. 2. sassola: la ~ de lgno. 3.
vitello o agnello da latte, condito e cotto (fig.) scapola: la ~ de la spalla.
al tegame. palettata, s.f., 1. contenuto di una paletta:
pajjerccio: pajjarccio. na ~ de bbrcia. 2. colpo inferto con la
pajjtta, s.f., cappello di paglia da uomo, paletta da fuoco.
con cupola dura e piatta, e tesa rigida. paltto, s.m., 1. attrezzo di ferro a leva
pajjlo, s.m., grano caduto dai covoni, con lungo manico: ~ a ppippa, pe llev
che resta sullaia dopo la trebbiatura: f le sasse | ~ a zzampa de prco. 2. chia-
l ~, raccogliere i chicchi di grano da vistello verticale, che ferma un battente
terra. della porta.
pajjne, s.m., 1. misura di quantit. 2. palettne, s.m., parte anatomica del ca-
distanza rappresentata dallo spessore di vallo posta tra luffo e groppa.
due dita accoppiate. 3. (fig., gerg.) de- palinfrasca (de), loc. avv., di palo n
bito: ha bbruciato l ~, non ha pagato il frasca.
proprio debito | pizzic mal ~, cogliere palizzata, s.f., diga nellorto.
in fallo. palla, s.f., 1. palla: ~ de pzza | mdd. pijj
pal, v. tr., palizzare in verde, piantare la ~ ar barzo, sfruttare abilmente loc-
paletti o canne di sostegno nel vigneto. casione favorevole | ~ de bbijjardo | li
palamina, s.f., lungo paletto di ferro a se- pennlle nve fanno ~, restano chiusi,
zione circolare con punte a scalpello compatti | ~ dellcchjo, bulbo oculare:
alle due estremit, usato per scavare (imprec.) te pssa casc le palle
buche nel terreno o come leva: sadd- dellcchje! (a chi nega levidenza) | ~
pra la ~ pe ff le bbuche, pe mmtte le de bbrccolo, parte centrale del cavol-
passne. fiore || m ~, loc. avv., in salute: rimt-
palanca, s.f., 1. tavolone usato in edilizia tese ~, rimettersi in salute || prov.: la ~
per costruire il ponte. 2. (fig., scherz.) ttnna (sulle gare sportive e in genere
mano grossa || palanche, s.f. pl., (fig., sulla fortuna mutevole). 2. numero di
gerg.) denaro. legno della tombola che si estrae. 3. co-
palancato, s.m., (arc.) pavimento di ta- rona di fichi, essiccati e legati insieme:
vole. na ~ de fiche | a la fira se comprvono
palatina, s.f., stomatite con edema ed in- le fiche a ppalla, nfilate ne la gginstra
fiammazione della volta palatina delle | li palle dil fiche quattro al zrdo,
bestie: la ~, cra chi le tajjava la lngua, quannra la fira di sam Bicio || palle,
alcuni la curavano tagliando la lingua. s.f. pl., (fig.) testicoli: mha ffatto du ~
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
428

cme m montne, mi ha annoiato | ch solida, massa compatta: pare m ~ dos-


le ~ pine, sono stufo | cha le ~ qua- sgna, pe qquant ggrassa (rif. a
drate, bravissimo | m par de ~!, niente donna) | ccascata ggi m ~ de fulina
affatto! || dim. palltte, palline, s.f. pl., dal cammino || dim. pallottllo.
deiezioni di ovini, caprini, conigli o pallttola: pallttala.
lepri. pallottolso, agg., noioso: nu la st ff
pallaccanstro, s.f., (rec.) pallacanestro. ttanto pallottolsa!, non farla lunga!
pallannto, s.f., (rec.) pallanuoto. pallzzo: palltto.
pallaro, s.m., pallaio, rimborso orario, per pallccola, s.f., 1. galla, escrescenza ro-
giocare a biliardo in locale pubblico. tonda e leggerissima, prodotta da pun-
pallata: f a ppallate, lanciarsi palle di ture di insetti, che si forma sulle foglie
neve per gioco. e sui rami della quercia: le pallcquele
pallavvlo, s.f., (rec.) pallavolo. de crqua. 2. galbulo, strobilo del ci-
pallettne, s.m., sferetta di piombo delle presso: ~ dellarciprsso. 3. pallina di
cartucce: le ~ del fucile da cccia. muco solido: fa le pallccole co le dta.
pallina, s.f., 1. (infant.) bilia di terracotta palluccolso, agg., noioso.
o di vetro. 2. sfera di vetro della botti- palluncino, s.m., palloncino.
glia di gassosa a chiusura ermetica. 3. palmba (la), microtop.
(fig.) seme di erba spontanea. 4. (fig.) palombccio, palommccio, s.m., co-
bacca di edera: su le palline ce vanno l lombaccio, grosso piccione selvatico
trde e cce se mettvono l cacciatre (Columba palumbus L.) || Forme: pl.
appostate. palombacce.
pallonaro, s.m., 1. pallonaio, venditore di palombara, s.f., colombario romano.
palloncini. 2. (fig.) millantatore, smar- palombino1, agg., del colore di colomba:
giasso. cha la gla palombina, detto di una
pallne, s.m., 1. frutto abortito. 2. ernia bella ragazza.
scrotale appariscente: jj ccalato l ~. 3. palombino2: palommino.
aerostato || ann sul ~, a) abortire di palmma, s.f., colomba.
frutto; b) andare in fallimento. palommccio: palombccio.
pallso, agg., noioso: le s ppallse sti palommlla, s.f., 1. colombo torrigiano
cristiane! (Columba livia livia Gmelin). 2. colom-
palltta, s.f., 1. grumo di farina, che si bina dorata (Russula aurata), variet di
forma dentro il pane mal lavorato. 2. fungo edule.
ventriglio di uccello: la ~, quanno se palommino, palombino2, s.m., tipo di
magnava llucelltte, se mannava ggi ghiaia bianca, che si sparge sulle strade
ssana, perchra amara. 3. bozzolo di non asfaltate.
sterco, in cui lo scarabeo stercorario de- palmmo, s.m., colombo.
pone le uova. pltene: prtene.
pallttala, pallttola, s.f., 1. pallottola: na paltenne: prtene.
~ matta llva corpito, una pallottola va- palt: prtene.
gante. 2. grumo di farina, che si forma paltrccia, poltrccia, s.f., 1. giaciglio mo-
dentro il pane mal lavorato. desto: n campagna se dormiva per trra,
palltto, pallzzo, s.m., palla di materia su la ~. 2. (dispr.) letto in disordine.
Vocabolario
429

pamidro (raro): pommidro. lo v cctto: che ppanctto! (di opi-


pammarito, s.m., pane allanice con- nioni discordanti).
fezionato con tritello e crusca. pancottne, s.m., ragazzo grassoccio.
pmpena, pmpina, s.f., pampino: la ~ pandemgno, s.m., pandemonio: scop-
l pormne de la vita || pmpene, s.m. pl., piato m ~.
1. pampini. 2. (fig., euf.) testicoli: num pandra, s.f., 1. (infant.) vulva. 2. bam-
me rompte le pmpene, comm! | mha bina grassa. 3. (vezz.) tesoro: a la fijja
rtto l pmpene. se dica ~.
pamprzo, s.m., (dispr.) chi si immischia: pane: ~ bbianco, pane di grano | ~ nro,
sta ff l ~. pane di farina di grano e di cruschello |
pmpina: pmpena. ~ de casa, pane di confezione casalinga
pampiropope, agg. pl., stupiti: cchje ~. | ~ crmpo, acquistato in negozio | ~
pan, v. tr., panare, passare nel pangrat- sdo, ~ rifatto, del giorno prima | ~
tato: pe ccna cmo le fettine fritte pa- bbasso, con poca mollica | ~ alto | ~
nate. bbruciato, troppo cotto | magn ~ e
panacca, s.f., colpo, percossa: panacche e ccoltllo, pane senza companatico | ~ de
ttcca trra!, (infant.) formula per ot- le signre, dei signori, panino rotondo |
tenere immunit in un gioco, toccando il ~ sudato, guadagnato con duro lavoro |
suolo con la mano subito dopo aver col- ten dda cnto l ~ | no lo sciup l ~! |
pito lavversario. mgnala col ~ la cccia! | magn ppane
panarice, s.f., paronichia, patereccio su- sputo, mangiare pane senza compana-
perficiale localizzato in prossimit di tico, per risparmiare; soffrire la fame |
ununghia. levasse l ~ da la bbcca, pe mmann l
panata, s.f., quantit di pane cotto al fijje a scla | cha l ~ assicurato, ha un
forno in una volta || agg., con dentro impiego fisso | m pzzo de ~ sarimdia
pane: acqua panata, liquido, ottenuto smpre | ppane cccio co qqullo,
da una fetta tostata di pane messo a suo amico | m pzzo de ~, di persona
bagno nellacqua, usato per curare il buonissima, pasta duomo | pi bbno
mal di pancia. del ~, di persona buona || prov.: ~
panatara, s.f., parietaria (Parietaria offi- dun girno, vino dun anno, e la mjje
cinalis L.): la ~ se fa pe le galline, si de ventun anno | tre ppan tste e ttre
cuoce per darla in pasto | mdd. attac- ppan dure, llanno llngo e ff
casse ma la ~ , avanzare scuse non va- cche ddure | chi ccha l ~, n cha l
lide: sattacca ma la ~. dnte; chi ccha l dnte, non cha l ~ | l
panattire, s.m., (rec.) chi confeziona e ~ del govrno mantne ma nun in-
vende pane. grassa.
pancacitto, s.m., bulbo dello zafferano panechino, sopr.
bastardo (Colchicum autumnale L.). pnfete, pnfete, ideof., voce che ripro-
pancllo, s.m., (ant.) grosso fiocco di duce il rumore di un corpo che cade o
neve. di uno schiaffo, usata spesso in correla-
panctto: l ~ se cce mal pignattllo | ari- zione con pnfete o pnfete.
vort l ~, cambiare opinione, fare un panfille (le), s.f. pl., n. di una coppia di
voltafaccia | (d.) chi lo v ccrudo e cchi vasche per la macerazione della canapa.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
430

panganlla, s.f., Paganella, n. di canzone. pancchja, s.f., pianta spontanea non


pangrattato, s.m., 1. (fig., scherz.) ac- identificata.
cordo orale. 2. (fig.) affare. 3. (fig.) ac- panontaro, s.m., gran mangiatore di pa-
coppiamento, fidanzamento ufficiale: nnto.
famo s sto ~! panontata, spanontata, s.f., mangiata di
pnica, s.f., fioretta del vino. pannto.
panicastrlla, s.f., panicastrella (Setaria pannto, s.m., 1. pane tostato, talora
viridis Beauv., Panicum Crus corvi L.), agliato, quindi immerso nellolio
erba spontanea dalla spiga ruvida e ap- nuovo, che si consuma al frantoio in oc-
piccicosa, simile al panico: la ~ le su- casione della molitura delle olive. 2.
mare la mgnono quann ffatta. fetta di pane intrisa del grasso liquefatto
panico, s.m., puntina bianca, che viene di maiale: (scherz.) ~ co lo cirillo, pane
tolta, sulla punta del becco dei pulcini unto con carne di maiale | me pare m ~
appena nati. quelue, detto di persona sporca | sta
paniccola, s.m., fornaia che cuoce il scritto mal libbro del ~, di cosa futura,
pane per conto terzi. incerta || ~ (a), loc. avv., in maniera
panizza, sopr. trascurata: carte mischjate ~, carte da
pannaro, s.m., negoziante di tessuti. gioco messe a rovescio nel mazzo,
pannllo, s.m., telo posto sotto e sopra le facendo combaciare la parte figurata.
pagnotte di pasta cruda adagiate sulla panorama, s.m., (fig., euf.) nudit fem-
tavola. minile involontariamente esibita: le se
pannina, s.f., stoffa venduta a metraggio, vde tutto l ~.
tessuto: bbottga de la ~, negozio di tes- pantalonara, s.f., pantalonaia.
suti. pantanlla, s.f., (scherz.) fanghiglia || ~
panninaro, s.m., negoziante di tessuti. (a), loc. avv., in terreno umido: l lino
panno, s.m., 1. tessuto di confezione arti- sha dda semen ~.
gianale: le tessitre facvono l ~ | io pantanse, microtop.
mica me ce metterbbe ne li su panne | pantscia, s.f., 1. grassella dellinguine,
ll cc ~ da tajj, di chi gode di una dove tastano i macellai per sentire il
buona condizione economica. 2. cano- grasso e giudicare la qualit della be-
vaccio: pijja qqua m ~! 3. (fig.) fioretta, stia. 2. coscia dellasina. 3. coscia
strato acido superficiale, che si forma umana: a m, me sappccicano le mu-
sul vino contenuto nella botte || panne, tanne ma le pantasce cu sto callo.
s.m. pl., 1. indumenti. 2. biancheria: v pantascina, s.f., donna formosa, dai
a stnne qulle quattro ~, quella poca fianchi robusti.
biancheria || prov.: le ~ sprche se l- pantsema: fantsima.
vono drnto casa. pantsima: fantsima.
pannne, s.m., 1. grembiule. 2. larga pantomina, pantumina, s.f., 1. panto-
pezza di tela bianca, portata a mo di mima. 2. (fig.) comportamento falso: ha
grembiule, che contiene la semenza da ffatto la ~ che nra ppi vvro.
gettare. 3. ampio panno di tela gros- pantumina: pantomina.
solana per vari usi agricoli. panza, s.f., 1. pancia: ch la ~ cme n
pannccio, s.m., pannolino assorbente. tamburo, tesa | cha le dolr de ~ | ~
Vocabolario
431

mia, fatte cappanna! (escl. di soddisfa- panzastto (a), loc. avv., bocconi.
zione alla vista di cibi abbondanti, ap- panzata, s.f., 1. colpo dato con il ventre.
petitosi, ben preparati) || prov.: ~ pinzuta 2. scorpacciata: s ffatto na ~ de
nom prta cappllo (se la donna incinta cerase.
presenta il ventre appuntito, partorir panz, s.f., viola del pensiero (Viola tri-
una femmina) | ~ pina v rripso | ~ color L.).
pina num pnza a qqulla vta | ~ vta panzne, s.m., chi ha una grossa pancia.
nu sta rritta | ~ vta v mmagn | ~ vta panzuto, agg., panciuto.
nun raggina. 2. ventre: ~ de vrme | polo: pvolo.
mal de ~ | stasra a lltto scarzo e a paoneggiasse, v. intr. pron., pavoneggiar-
ppanza tirata! (falsa minaccia a bam- si: se paonggeno pi la piazza.
bini di andare a dormire senza cenare) | papa, s.m., 1. pontefice: st ccme m ~,
jje tngheno pi llcchje che la ~ (rif. sono sazio || prov.: mrto m ~, se ne fa
a persona ingorda) || dim. panztta, accr. n antro, nessuna persona tanto indi-
panzna || panztta (a), loc. avv., a) a spensabile da non poter essere sostituita
gambe in aria, alla rovescia, in po- (sovente assume significato autoconso-
sizione supina: dorm ~; b) in panciolle: latorio su un evento negativo). 2. (ant.)
sta bbllo ~; c) in fin di vita: tutto l p- testa della moneta.
scio veniva s ~. 3. parte pi rigonfia papagna, s.f., ceffone: carimedi quattro
del fiasco. 4. parte centrale del fuso. 5. papagne.
rigonfiamento di muro provocato da papala: papara.
umidit: r muro ha ffatto la ~. 6. costato papale, avv., in modo chiaro: llha rri-
panciuto della trottolina di legno. 7. spsto ~ ~, prpio cme si la sintiva.
parte rigonfia della botte. papalino, agg., dellepoca dello Stato
panzallria (a), panzaperia (a), loc. pontificio: l govrno ~.
avv., a) a gambe in aria, alla rovescia, in papalne, s.m., fiore del papavero.
posizione supina; b) in fallimento: papara, papala, s.f., rosolaccio, papavero
anna ffin a ppanzallria; c) sottoso- selvatico (Papaver rhoeas L.).
pra, in completo disordine: ha bbuttato ppara, s.f., papera, oca giovane: cam-
la casa ~. mina cme na ~, adagio.
panzanaro, s.m., chi racconta fandonie, paparino (raro): peparino.
millantatore. papvoro, s.m., variet di papavero usata
panzanlla, s.f., pane casalingo raffermo, a scopo ornamentale (Papaver som-
bagnato in acqua e condito con po- nifer): chha magnato l ~?, detto a chi
modoro, basilico, sale, olio doliva || ~ tardo di riflessi.
(a), loc. avv., in nulla: va a ffin ttutto ~, papearme, s.m., (infant.) gioco con soldi,
in una bolla di sapone. testa o croce || ~ (a), loc. avv., supino:
panzanto, s.m., pane tostato, talora mttese ~, con gran comodo || ~!, (in-
agliato, quindi immerso nellolio fant.) grido lanciato nel corso del gioco
nuovo, che si consuma al frantoio in oc- di guardie e ladri.
casione della molitura delle olive. paptto, s.m., (arc.) moneta dargento
panzanz (a): passanz (a). dello Stato pontificio, del valore di due
panzaperia (a): panzallria (a). paoli o 20 baiocchi.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
432

papile, s.m., stoppino del lume ad olio. pappina, s.f., schiaffo.


paprchjo, s.m., (dispr.) uomo basso e pppola, s.f., fandonia.
goffo. pappne, s.m., 1. ceffone: llarifil m ~.
paptto, s.m., fallimento: e sse l govrno 2. prosseneta.
p va sstto? l govrno n fa mmae ~ para, s.f., 1. diga provvisoria nellorto: pe
| ha ffatto ~, ha rubato e poi fuggito. ff la ~ mallrto, saddoprava robbc-
pappa, s.f., 1. zuppa di pane in brodo: cia, pajja, stbbio. 2. (infant.) cordone
mdd. quelro s ppappe ccccia, sono di terriccio tracciato come linea di de-
legati fra loro | rriv a ~ fatta, quando le marcazione in un gioco: ha cciaccato la
cose sono concluse | vol la ~ bblle ~! sacciaccava ll, annava stto.
ffatta, voler tutto servito, senza sforzi. par, v. tr., 1. addobbare, rivestire di pa-
2. (infant.) cibo || dim. papptta, pap- rati: se prono tutte le finstre pe la pro-
pina, alimento per bambini. cessine. 2. arginare, arrestare: para la
papp1, s.m., (infant.) automobile. guazza | e cchi lo para? nun ze para
papp2, v. tr., mangiare. qullo | ~ la bbtta. 3. coprire: me pare
pappafico, s.m., 1. beccafico (Sylvia la luce, lvete! 4. porgere: para le
borin Boddaert). 2. pappagorgia, di una mano! || parasse, v. rifl., mettersi da-
persona. vanti: te se para smpre davante.
pappagallo, s.m., (fig., dispr.) balbu- parbbola, s.f., parabola.
ziente. paracnnere, s.m., paracenere, basso
pappalanzagna, s.f., ceffone. pannello metallico, che si pone nel ca-
pappalardna, s.f., ceffone. minetto davanti alla fiamma.
pappalardne, s.m., 1. (arc.) moneta paracre, s.m., pericardio, membrana
dargento del valore di venti lire. 2. sierosa che riveste il cuore.
manrovescio. paracqua, s.m., 1. ombrello. 2. (fig.,
pappamlla, s.f., (dispr.) persona abulica. scherz.) cappello: ha fatto l ~ nvo?
pappardlla, s.f., (fig.) ceffone. paraculggene, s.f., furberia.
pappata, s.f., 1. pasto: (scherz.) llra paraculata, s.f., 1. atto di furbizia. 2.
de la ~. 2. scorpacciata. 3. (fig.) ceffone: (iron.) azione stupida: ha fatto na ~ de
lo pijj a ppappate. gnnte a ddjjolo!
pappatacco, s.m., (dispr.) marito che ac- paraculeggi, v. intr., compiere atti di fur-
consente a che la moglie abbia un bizia || v. intr. impers., essere incostante,
amante. variabile: sto tmpo paraculggia.
pappatcio, s.m., pappataci (Phleboto- paraculite, s.f., (rec., scherz.) furberia.
mus papatasi Scop.): le pappatace n te paraculo, s.m., 1. furbo. 2. (iron.) persona
fanno durm. ingenua || paracula (a la), loc. avv.,
pappeccccia, sopr. maniera di cuocere le patate (tagliate a
pappi, s.m., 1. incartamento volumi- quadretti, con la buccia, cotte arrosto
noso: se presnta co qquel ~ sttal con sale e pepe): le patate s bbne ~.
brccio. 2. conto costoso. 3. lettera paradiso: v ann m ~ n carrzza (di per-
sgradita. 4. grossa quantit di qualcosa. sona che non vuole sacrificarsi) || ~
5. (fig.) spettacolo disgustoso: sssete santo!, inter., pazienza!: mmrto, ~
visto tutto qul ~! santo!
Vocabolario
433

parafino, s.m., (euf.) furbo. parco, s.m., 1. palco. 2. pedana, piat-


parafco, s.m., parafuoco, pannello mo- taforma rialzata della trebbiatrice: l ~
bile di metallo, posto davanti al camino rallartzza de ma trbbia, cra na
o alla stufa come riparo dalleccessivo perzna che bbuttava s le grgne su la
calore del fuoco. trbbia, llimboccatre pijjava la
parafume, s.m., tendina pendente sotto la grgna e mboccava || dim. parchtto,
mensola del camino. palchetto: hanno crmpo l ~ allugnne,
parafrmene, parafrmine, s.m., para- nel teatro Unione.
fulmine. parcoscnico, s.m., palcoscenico.
parafrmine: parafrmene. par, v. intr., 1. parere, sembrare: te pare
parlese, parlise, s.f., 1. paralisi: na ~ bbllo a ddimme ccos? | pare sto cazzo!
celebbrale | ~ nfantile, poliomelite. 2. (di chi si d arie dimportanza) | manco
colpo apoplettico: (imprec.) che tte li pariva vro dssa guarito (stentava a
potsse pijj na ~ nel fritto! 3. impre- credere di essere guarito) | te pare che
cazione: li manna le parlese, impreca nu lo sa?, possibile che non lo sappia? |
contro lui. che tte pare!, certamente! | chi vvi pare!
parlise: parlese. | me pare e num me pare, sono incerto |
parannanza: parannanze. pajjarbbe chi ffusse stato n abbuso |
parannanze, s.m., parannanza, s.f., pajje l ritratto dil frddo, sei tutto inti-
grembiule da cucina: mtte la ~, che rizzito | me parte Marco e la Ma, di
ssinn te sprche! una coppia inseparabile | me pare
paranza, s.f., 1. squadra di mietitori. 2. omnto!, nessun aumento, neanche a
amicizia: nun fa pparanza cu gnuno parlarne! (in risposta a chi ha pronun-
sso | co qqullo ce se fa ppca ~ | m ciato la parola omnto). 2. aggradare:
pijja ~, non stringe amicizia. fallo quanno te pare | fa m p cme te
paranzana, oron., Palanzana. pare! | uno p ff qqullo che le pare
paracchje, parcchje, s.m., paraocchi ppiace a ccasa sua | ne dormmo
per animali. quanto ce pare || Forme: Ind. pres.
paraptto, s.m., 1. davanzale. 2. sponda 1 pargo, paro; 2 pajje, pare, parghe;
del pozzo. 4 parmo; 5 parte; 6 preno, prgono,
parapijja, s.f., parapiglia. prono | impf. 1 paro; 2 parve;
parascolo, s.m., tutto: magnasse pure l 3 paria, pariva; 4 parvomo; 6
~, dilapidare la propriet | imprec.: man- parveno, parvono, parono | perf. 1
nggia l ~ romano! parze | fut. 3 parar, pargar | Cond.
parata, s.f., 1. piccola diga provvisoria; pres. 3 pajjarbbe, pararbbe | P. pass.
sbarramento in un corso dacqua: hanno parzo.
fatto la ~ padacqu. 2. cortina di nu- parcchjo, s.m., coppia di buoi aggiogati.
vole scure: la sra c la ~ nera, quanno parecchjccio, avv., abbastanza.
l zle va ggi nzaccato | ggi a la ma- parentato, s.m., 1. sposalizio. 2. accordo
rina c na ~. di matrimonio: quanno si far stu ~?
paravnto, s.m., (fig., euf.) furbo. parnte: smo ~ a la luntana | ~ pi pparte
prchinzo, s.m., (rec.) morbo di Parkin- de matre, dal lato materno | mdd.
son: cha l ~, portto. quste gnnte s pparnte, detto di
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
434

quantit trascurabile || prov.: parnte, parma2, s.f., 1. palma (Phoenix dactyli-


serpnte. fera L.). 2. grande fronda con molte
parntese, s.f., parentesi, divagazione: foglie. 3. ramo di olivo. 4. ramoscello
lassamo prda e cchjudmo sta ~. dolivo benedetto, distribuito in chiesa
pariggi, top., Parigi. la domenica delle Palme: la ~ santa |
parl, v. intr., parlare: parlmese chjaro! annama ppijj la ~ bbenedtta ggi a
| parlanno co ppco risptto, parlando llacchjsa | annvono n chjsa pe ff
senza mezzi termini (intercalare con cui bbened la ~ dellolivo la domneca de
ci si scusa di usare espressioni reali- le parme || le parme, s.f. pl., la dome-
stiche) | parla tutto scisc, in tono affet- nica delle palme || dim. parmtta ||
tato | tu pparla quanno psciono le prov.: ~ sciutta, grgna mlla; ~ mlla,
galline, non parlare mai, taci! | ccma grgna sciutta.
pparl al muro o a cchi nun c | ~ cme parmata, s.f., altezza approssimativa di
n libbro strappato, parlare malissimo o un palmo.
parlare in maniera incomprensibile | ma parmo, s.m., 1. palma della mano: ~ de
parla cme magne!, parla alla buona, Sanzne (rif. a palma di mano molto
senza affettazione | ~ cme n avvocato, grande). 2. spanna; misura lineare pari
parlare con grande eloquenza | parlamo allapertura della mano distesa al mas-
no stpido pe vvrta!, parliamo uno alla simo: remase co m ~ de naso, rimase
volta | gna parlanne de sta mchena | ~ deluso nelle attese | arto m ~.
mpatassato, in maniera confusa | ~ paro1, agg., 1. pari: lo fa a ppide pare,
dditro, calunniare, spettegolare | ~ ffitto con intenzione | l cnto ppare ppatta
fitto, a) in continuazione; b) a bassa | mtte m paro, saldare | llrba llha da
voce | ~ ggrasso, fare discorsi grassocci tajj ppara | s mmssa ssde a ppide
| ~ ttodsco, in modo incomprensibile | pare (di chi mangia con grande appe-
~ ccivile, in lingua nazionale | n z ne tito). 2. completamente annuvolato: l
pparl nne st zzitto || prov.: chi mmno tmpo s mmsto paro paro || avv., pari:
parla, mno sbajja | pi sse parla, pi (iron.) v mtta? smo pare cmra
sse sbajja | mno parle, pi ndovine | a prima, tutto diverso | (scherz.) te pijje
tt pparlo, e ttu scera mintnne | na bbenidizzine a pparo!, in fin di vita,
prima di ~, bbisgna penzacce | chi quando tieni nel letto i piedi pari |
pparla n fccia, nun mmae traditre || stanna pparo, alla pari | rrivato paro
parlasse, v. recipr., essere amici: nun ze paro, appena in tempo | smo m paro co
prleno tra ffratlle, s stizzate || Ind. le cnte | mttesa pparo, riguadagnare
pres. 2 parle; 4 parlamo; 6 prleno | il tempo perduto | paro paro cme
perf. 6 parlnno, parlrno | fut. 3 par- qqullo del mi marito, identico || (d.)
lar; 6 parlaranno | Ger. parlanno. paro paro, dsporo m mano (regola
parlamnto, s.m., (ant.) il parlare, di- mnemonica enunciata nel gioco della
scorso: snza tante parlamnte, dteme scopa in due nellultima gettata).
com. paro2, s.m., paio, coppia: m par di bbva
parlicchj, v. tr., parlucchiare. | m par di bbtte | tre ppara | sto par de
parma1, s.f., palma della mano: lo prta stivale!, (euf.) espr. per negare | ad n
m ~ de mano. antro par de mneche | ce va m par de
Vocabolario
435

vrtal girno | nha ccmpre m paro ci che vuole | avcce ~, agire con tatto ||
jjre. (d.) le v vda le ~ bblle? Tubbia, Tub-
parcchje: paracchje. bilo e le Carcarlle (tre borgate nel ter-
parla: f ddu parle co uno, scambiare ritorio di Viterbo) || partadditro (a),
quattro chiacchiere con una persona | partedditro (a), loc. avv., a) allindietro:
mttece na bbna ~, intervenire per pe- ccascato ~; b) alle spalle.
rorare la causa di q.no; interporre i pro- prtene, pltene, paltenne, palt, parte-
pri buoni offici | rimagnasse la ~, nne, part, prtone, s.m., cappotto:
contraddire quanto in precedenza soste- mttete l ~! || dim. partoncino.
nuto o promesso | pijj m ~, dare credito partenne: prtene.
a quanto affermato | n mo de ~, man- part, v. intr., 1. partire: la mattina prsto
tiene quanto promette || dim. paroltta se partiva co la mccia | le fijje prtono
|| prov.: na ~ ppco e ddue s ttrppo. collngele (di neonati, quando girano
parpagnccola, s.f., ceffone. gli occhi). 2. (fig.) seccarsi di una
prpebbra, s.f., (raro) palpebra. pianta: bblle ppartito stolivo. 3.
parpet, parpit, v. intr., (lett.) palpitare. (fig.) morire: stava ll ll pe ppart |
prpeto, prpito, s.m., (lett.) palpito. reg, quannarriva la cartolina, tcca
parpit: parpet. ppart, arrivato il momento, si muore. 4.
parpitazzine, s.f. pl., tachicardia. (fig.) uscir di senno: ormae ppartito
prpito: prpeto. prpio, n ce se raggina ppi | mo
partccia, s.f., brutta azione: jjha ffatto partito, pazzoide || Forme: Ind. pres. 2
na ~ che n ze llaspettava prpio. parte; 4 partmo, partimo; 5 partte; 6
parte: passate ggi dda na ~!, camminate prteno | impf. 3 partva, parta; 4 par-
su un lato della strada! | da nantra ~, in timmo; 6 partvono, partono | perf. 4
unaltra direzione | da quarche pparte se partmmo; 6 partinno | fut. 2 parterae |
trovar, in qualche luogo | ma li ~ nstre, Imper. 4 partmo! | Ger. partnno.
nelle nostre zone | da n anno a sta ~, da partitlla, s.f., breve partita a carte.
un anno in qua | tirasse da na ~, farsi da part: prtene.
parte | sta da na ~ cme m purcino pizzi- parto: na pquara de primo ~, primipara.
cato, in disparte | da na ~ me fate rida, prtone: prtene.
da un lato, per certi aspetti | da du ~, su partornte, s.f., partoriente.
due lati | tre ppe pparte, per lato | pe partor, partur, v. intr., partorire: m
pparte mia, per conto mio | da na ~ e ppartorita la nra | si un mo sse par-
llantra, a vicenda | a pparte che ss turito, llavarbbeno dato um mijjne ||
stracco, a prescindere dal fatto | mtta partorisse, v. intr. pron., partorire: s
pparte l zugo, conservare il sugo per riu- ppartorita de n fijjo mschjo || Forme:
tilizzarlo | da tutte le ~, dogni lato, ovun- Ind. pres. 3 parturisce; 6 partorsciono,
que | da tutte li ~ e vvrze | pijjvono la partursceno, partursciono | impf. 6
rbba da pi pparte, di varia proveni- partoriscvono | P. pass. partorito, par-
enza | la mi ~ de mnno llh ggirata | la turito | Ger. partornno.
sa ff la ~, m politicne, sa destreggi- partur: partor.
arsi con abilit e furbizia nelle proprie parurte, s.m., paraurti.
faccende private, riuscendo ad ottenere pasa, s.f., unit di misura di distanza, pari
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
436

allestensione delle braccia. ra, di cosa perduta o sfumata | ~ sspre,


pasce, v. tr. e intr., pascolare. trascurare | ppassato de cottura (di
pascerbteco, s.m., (arc.) tributo comu- cibo troppo cotto) | mdd. te f ppass
nale da versare per diritto di pascolo. pel vcolo Bbusse, ti picchio | ~ pe
pasina: passina. bbtte, buscarne | ~ n fagtto, ~ pi ffa-
pasito, agg., appassito. gtto, far figura da stupido | ~ pi
pasmchere, s.m., (rec.) pacemaker. cchjcchjere, esser oggetto di pettego-
paso, agg., disteso, sparso: se mettva lezzo. 2. esser promosso: l fijjo ppas-
tutta pasa sur tavolino la pasta. sato a scla, stato promosso || Forme:
pasqua: contnto cme na ~, al colmo Ind. pres. 4 passamo; 6 psseno, ps-
della felicit | ann ppijj Ppasqua, sod- sono | impf. 4 passammo, passvemo; 6
disfare il precetto pasquale | llvo de ~ passveno, passvino, passvono | perf.
| cha la ~ arta, ha bevuto troppo | 4 passssemo; 6 passnno, passrno |
(iron.) arta la ~, comp! | bbna ~! | n fut. 1 passar; 2 passarae; 3 passar; 4
vo de ~ | pizza de ~ || prov.: ~ bbassa, passarmo; 6 passaranno | Cong. pres.
primavra a bbonra | pi Ppasqua gni 3 passe | Ger. passanno | P. pass. pas-
pota abbusca e gni tsta de cazzo fa la sato, passo.
regazza | pe Ppasqua e ppe Nnatale, passabbrdo, s.m., colino.
sarivstono l vellane | ajjtate, pota, passaconzrva, s.m., attrezzo di cucina
fina Ppasqua, dppo ~ gni pota per passare il pomodoro cotto.
bbusca. passante, s.m., attrezzo del calzolaio.
pasqutta, s.f., luned dopo Pasqua. passanz (a), panzanz (a), loc. avv., al
passa via: pussa via. ritorno: (scherz.) tasptto ~ | se vedmo
passa, avv., (preceduto dalla cong. e si ag- a ppanzanz, (gioco di parole sul sost.
giunge a numeri) e oltre, anche di pi: panza).
saranno trentanne e ppassa. s ss! passapummidro, s.m., schiacciapo-
passacantanno, sopr. modori, attrezzo di cucina per passare il
pass, v. tr., 1. trascorrere: d le passe le pomodoro cotto.
frie stanno? 2. setacciare: ~ la puzzo- pssara, s.f., femmina del passero (Pas-
lana. 3. filtrare: lo passammo l latte, col ser Italiae Vieillot).
passino. 4. fornire: magnamo qullo che passarara, passerara, s.f., 1. storno di
ppassa l convnto, ci che consente passeri. 2. luogo fitto di passeri. 3. (fig.)
leconomia familiare | se passvono le luogo rumoroso dove giocano molti
spse, colazzine pranze ccna. 5. su- bambini. 4. (fig.) passeraio, pigolio: si
perare: llha ppassate quante nha ppo- sintiva na ~ ggi ddi ll.
tute ~, ha sofferto tante disavventure | li passararo, s.m., (fig., euf.) cimitero.
tocc da passacce guae | nottantina ne passarccio, agg., accettabile, discreto.
passa (di anni di et) | qulue le passa passartta, passertta, s.f., 1. (fig., in-
tutte | ~ l zgno, superare i limiti. 6. sot- fant.) vulva. 2. (fig., vezz.) bambina ||
toporsi ad esame medico: ~ la vsita m- dim. passerottlla.
deca | ~ le lastre, fare una radiografia || passarina: passerina.
v. intr., 1. passare: pssece! | sar passartto, passertto, passertto, s.m.,
mmjjo a ppassacce | passa n cavalle- 1. (vezz.) passero. 2. (fig., vezz.)
Vocabolario
437

ragazzo: ih, quante passertte! || dim. passertto: passartto.


passerottino. passerina, passarina, s.f., 1. (fig.) bam-
passata, s.f., 1. passaggio: nun te mtte a bina (in tono vezz.). 2. variet di uva
la ~!, esposto alla corrente daria | lo dagli acini piccoli.
stbbio ha ffatto la ~, fermentato | ll passertto: passartto.
pprso na ~ de snno | na ~ dacqua, na passtto, s.m., 1. misura lineare, presa ac-
sguazzatlla, pioggia di breve durata | costando la scarpa destra in posizione
ha ffatto na ~, m arivne l tmpo ortogonale alla sinistra. 2. passaggio
bbno | le pijja na ~ pe n antrmo, una praticato nella siepe di chiusura. 3.
infatuazione | ha ffatto ttutta na ~ stin- varco: tasptto al ~, n dubbit! 4. stri-
flunza | cha na ~ de le sue. 2. fase di scia di terreno, sulla quale lavora il fu-
lavoro: la prima ~ de carce, il primo naio alla ruota. 5. (infant.) tipo di gioco:
strato di calcina | le passate lunghe (stri- ggiocvona ppasstto.
sce arate di terreno, in cui si semina il pass: appass.
grano) | se dava nantra passatlla de passina, pasina, s.f., 1. meritallo della
grano spra le srche (nella semina) | canna. 2. distanza tra una vite e laltra
se fa na ~ ann e vven. se ppco, sul filare: la ~ ra de na metrata. 3. palo
saccavallna ann e vven, senn se fa trasversale della pergola. 4. distanza tra
na passata smplece. 3. striscia di erba i correnti del soffitto: la ~, qulla nel zo-
falciata, che resta in terra. 4. soggiorno laro de casa. 5. cancello rudimentale,
del gregge in un campo per fertilizzarlo: formato da due o tre montanti di bastoni
d na ~ co le pcore | me fa na ~ ll a la collegati con filo spinato. 6. passaggio
vigna, me d na fusclla de rictta con pali sfilabili nella recinzione di un
(come compenso). 5. odore di animale: campo.
l lpre ha llasso la ~ || passate (a), loc. passino1, s.m., setaccio per la carbonella.
avv., con rovesci isolati: pive ~ || tutta passino2, spassino, s.m., (infant.) passeg-
~ (a), loc. avv., a) in pieno: stanna gio: mettmo le pppe channamo a
ssemin ~; b) a grande velocit || dim. ppassino cu la zzia | cannamo a
passatlla. spassino co la nnna?
passato, agg., 1. troppo maturo, di frutto passine, s.f., 1. dispiacere: pi la ~, sam-
o verdura: sta nzalata ppassata mal e mmur. 2. sofferenza: (mdd.
ormae. 2. avariato, di cibo || ~ de cot- scherz.) che ppassine, avllo de cccia
tura, stracotto | pane ~ de lveto, troppo e bbaciallo de cartne! (sfogo di chi,
lievitato. lontano dalla persona amata, deve ac-
passatra, s.f., trivella di ferro con ma- contentarsi di baciarne la fotografia) |
nico trasversale di legno, usata per pra- na ~ queste.
ticare nel legno fori di grossa passo1, s.m., 1. passo: f le passe avante,
dimensione. prendere liniziativa | f m ~ farzo |
passavia, inter., voce per scacciare il cammin a ppasso dca | ann a ~
cane. staccato, ritmato, cadenzato (detto del
pssera, s.f., (fig., gerg.) vulva. seminatore) | famo m ~ nditro!, (inter-
passerara: passarara. calare in un racconto) | (d.) gna f l ~
passertta: passartta. secnno la gamma || ~ ~, loc. avv., gra-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
438

datamente || prov.: pe ssanta Caterina, (a), loc. avv., legato per le zampe: lass
m ~ de gallina; pe Nnatale, m ~ de cane le bbsti~, impastoiate.
(sul variare della luce diurna). 2. di- pastso, agg., glabro: la pmpana spra
mensione: n de lo stsso ~ sto bbot- ppastsa.
tne. 3. misura lineare: tre ppasse n z. pastura: port na bbstia a ppastura, al
passo2, s.m., 1. passaggio: r giallne ad pascolo.
n ucllo da ~, migratore. 2. guado. 3. patacca, s.f., 1. (fig., gerg.) vulva. 2. (fig.,
varco lasciato per passare nella siepe gerg.) bella donna. 3. (fig.) colpo.
viva di confine del campo || p. pass. e patalcco, s.m., 1. bambino paffuto. 2.
agg., scorso: la settimana passa. (fig.) pne. 3. (dispr.) individuo tonto.
passonata, s.f., colpo inferto con un palo. 4. epit. dil. con cui si indica un ab. di
passne, s.m., grosso palo di recinzione, Vallerano.
in genere di castagno: l ~ se nfocava, se patapnfete, ideof., (imita il tonfo di una
facva la guida co la furcina, p se met- caduta) patapum.
tva l ~ dntro co nancarcata || dim. patata, s.f., 1. callosit della pianta del
passoncllo. piede, osteoma. 2. (fig., dispr.) orologio
pssoro, s.m., passero. da tasca || ~ (a), loc. avv., di forma
pasta, s.f., 1. pasta: ~ crmpa, pasta con- schiacciata: naso ~ || dim. patatina,
fezionata di produzione industriale | fa (fig., infant.) vulva.
la ~ de casa | ~ sfjja, pasta sfoglia | ~ patataro, s.m., 1. coltivatore di patate. 2.
grattata, impasto duro grattugiato di fa- venditore di patate. 3. gran mangiatore
rina e uova, per minestre | ~ allvo. 2. di patate || sopr.
massa delle olive spremute. patatina (la), sopr.
pastarlla, s.f., pasticcino. patatracche, ideof., patatrac.
pastasciuttaro, s.m., gran mangiatore di patatucco, s.m., (dispr.) stupido.
pastasciutta. pate: patre.
pastco, inter., (lat. eccl.) Pax tecum. patnte, s.f., 1. deiezione umana. 2. ba-
pasteggi, v. tr., 1. manipolare. 2. sorseg- gnatura di orina sulla patta dei panta-
giare, centellinare. loni.
pstene, s.m., 1. pianta di vite fino a tre patentino, s.m., 1. autorizzazione tempo-
anni: prima ra ~, p diventava vita. 2. ranea, concessa dal Comune, per la ven-
vigneto fino a tre anni. dita del vino dei propri fondi. 2. spaccio
pastcceche, vd. riccchece. di vino dei propri fondi nella cantina
pastina, s.m., pastiglia, medicina in pil- stessa del produttore.
lola. patern, sopr.
pastinache, s.f., pastinaca (Pastinaca sa- pat, v. intr., 1. soffrire: de qulle tmpe
tiva L.). creno le famijje che ppatvono la fame
pastcchja, s.f., pastrocchio, pasticcio, davro | la trra patiscva llasciutta,
imbroglio. era inaridita | ~ la mlla, soffrire per ec-
pastra, s.f., 1. gombina, laccio di cuoio cessiva umidit (di terreno non drenato)
o corda che unisce i due bastoni del cor- | d patisce la mlla toccava facce le
reggiato, usato per battere un tempo ce- scle. se facva n rigarllo da na parte,
reali e oggi legumi secchi. 2. pastoia || ~ pe mmann vvia llacqua | patisce l zc-
Vocabolario
439

cico, soffre il solletico | trppo tcca | s pparnte da parte de ~, in linea pa-


pat ne la vita | patveno di malcaduto | terna || prov.: tale patre, tale fijjo | um
quanto pato! (scherz.) | fjje che pat- patre bbno pe ccnto fijji, cnto fijji
sciono. 2. rischiare di avariarsi: sta cc- nun z bbne per um patre.
cia patisce col callo || Forme: Ind. pres. patrgno, s.m., patrigno.
1 patscio, pato; 3 pate, patisce; 4 pati- patretrno, s.m. 1. padreterno. 2. (fig.)
scmo; 6 patsceno, patsciono, ptono persona importante: se snte m ~, si d
| impf. 3 patiscva, patisca; 4 patimmo; arie dimportanza.
6 patveno, patvono | fut. 2 patirae | patriarca: (euf.) mannggial ~! (bestem-
Ger. patiscnno. mia).
patiri, s.m., innamorato. patrimgno, s.m., patrimonio: s mma-
patito, agg., 1. gracile, di cattiva cera || gnato l ~ cu le trjje.
dim. patitllo. 2. di pianta che patrzzio, antrop., Patrizio.
avvizzisce. 3. di frutto poco sviluppato. patrna, s.f., 1. proprietaria. 2. (raro) pa-
patoll, v. intr., riposare nel recipiente di trona.
cottura: mtta a ppatoll le castagne, patronale, padronale, s.m., medio pro-
coprire e far riposare le caldarroste | prietario terriero con vari dipendenti:
falle ~ bbne! | l pane se patlla || pa- cha la panza da ~ || dim. patronalzzo.
tollasse, v. rifl., saziarsi. patronanza, padrunanza, s.f., padro-
patllo, agg., 1. di spiga di grano dai chic- nanza.
chi fitti. 2. gonfio. 3. ricco di mosto (rif. patrne, padrne, s.m., 1. proprietario: n
ad acino). 4. sazio, indolente per tarda ~ grsso | ~ de casa | (d.) da ~ s ddi-
digestione. 5. grasso. 6. paffuto: bblla ventato garne, ho perduto il controllo
patlla diventata sta fijja. 7. compatto. delle cose | all. patr: bbongirno, sr
patnza, s.f., (gerg., rec.) vulva. patr! || prov.: llcchjo del ~ ngrassa l
patrarimdia, s.m., chi cerca di metter cavallo | tristo quel cane che ccha ddu
pace e daccordo le persone. ~. 2. chi ha potere assoluto: f dda ~ |
patre, p, pate, s.m., padre: l ~ adra l sta ttnto che qqui cce trve l ~!, trovi
tata | l mi pro patre lu dicva | l nstro un osso duro || prov.: l ~ ce llhanno l
de patre st a dd | l mi p, mio padre | zumare. 3. datore di lavoro: ann sstto
dal mi p, da mio padre | ttutto l zu ~, andare a lavorare alle altrui dipen-
pate, spiccicato | m bm ~ di famijja | denze | si l ~ num me d n omnto,
itavante di patrin fijjo | patre mma- finisce che spatrno. 4. (fig., scherz.)
tre, mannate le fijje a la drottina! (av- baco della frutta || dispr. padronccio.
viso gridato per le strade, per richiamare patroneggi, v. intr., spadroneggiare.
i bambini, invitandoli al catechismo in patta, s.f., epatta: tir la ~, fare il calcolo
parrocchia) | le nstre patre manco le con la lunazione di dicembre, per stabi-
mneche se facvono s, pe n fasse stri- lire la data della Pasqua e di altre feste
sci da le spiche, (rif. alla mietitura) | mobili dellanno seguente.
patre guardiano, superiore di un con- patto: (prov.) cullaltri facce m ~, cu li
vento | (euf.) mannggia l ~ curato!, tua fccene quattro | patte chjare, a-
mannggia l ~ guardiano! (bestemmia) miczzia lnga.
| fasse l nme del ~, il segno della croce pattlla, s.f., rivolta della tasca.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
440

pattujja, s.f., pattuglia. dalle m pupazzo de gmma pe ssucchj.


pattujjne, piattajjne (raro), s.m., pat- pazzinza, s.f., 1. pazienza. 2. (fig.) qua-
tuglione di polizia. dratino bianco di stoffa con immagine
pattumara, s.f., 1. diga formata in un ca- sacra, portato dai frati sul petto. 3. (fig.,
nale di scolo da detriti vegetali. 2. iron.) toppa cucita sopra il vestito di una
(dispr.) tratto di corso dacqua pieno di donna.
detriti. pazzo, s.m., malato di mente | prov.: mjjo
pattume, s.m., (coll.) detriti vegetali. m ~ a ccasa sua che n zvio a ccasa
patulo, s.m., zona acquitrinosa. dantre || agg., 1. selvatico (di pianta):
paulino, ipoc., Paolo. la pianta pazza fa la punta strta, da
paura: pavura. ffrutte mbastardite | na vita pazza || ~
pvelo: pvolo. (a), loc. avv., senza potare: lass ~ n r-
pvesa, s.f., (arc.) pausa. bero. 2. non edule (di frutto). 3. tardivo
pvola, agg., paola: llacqua ~ ( detto di (di frutto).
bevanda di sapore sgradevole o insi- p , pi, pir, prep., per: ggira llcchje pe
pida). nun vda | se ncontramo ~ Nnatale, in
pvolo, polo, pvelo, s.m., (arc.) paolo, occasione del Natale | ce llha ppe vvz-
moneta dargento dello Stato pontificio, zio, una sua pessima abitudine | mica
del valore di cinque scudi ovvero di ro pe ccompralle, non avevo inten-
dieci soldi: dacce l polo e la cannla, zione di comprarli | pannacce, ce se va
e ddil mrto chi ssi ne frga; dacce la ppure col trattre, quanto a poterci an-
cannla e l polo, e cchi sse ne frga si dare | le trovamo pe mmno, a minor
tte prta via l divolo! (battuta pronun- costo | pe mm, a mio avviso | n cra l
ciata dal sagrestano durante il trasporto pane pi ddalle, da dar loro | non ~
funebre) || pl. pole, pvele, pvole, ppive, non tempo da pioggia | lo s ~
(scherz.) soldi: cha le pvole pa- ssent dd, per sentito dire | no lo dimo
rcchje. manco pe ddischrzo, per ischerzo | fate
pavoncllo, s.m., vanesio. na fettarlla pir uno!, ciascuno | n ce p
pavura, paura, s.f., 1. paura: mha msso ann pi vvia de la scla, a causa della
pavura | tira fra l quatrine e ppassa la scuola | pi vvia dil grasso, a causa del
~, il problema risolto | (d.) pi la ~ che grasso | pijj ~ mmjje, prendere in mo-
l danno, di cosa non grave || prov.: la ~, glie | rgge la matassa pe le mano, in
fa ssart le mura | te tngheno pi mano | sta pi ccasa a ssan Faustino,
llcchje che la ~. 2. (fig.) fantasma, abita | m p de cccia pi la cna | c ppi
spirito: pure ggi al Bojjicame cra la fornara la Pppa dil Bravo, c come
~: reno qulle che sse bbuttvono ma fornaia | stava pi ssccio mar um po-
la callara | n qulla casa c la ~, n dre, lavorava come colono || pel, pil, pe
cann! 3. (fig.) il numero 90 al gioco li, pe le (m. e f. pl.), pe lo, pe la, pell
della tombola. (m. e f. sing. e pl., davanti a voc.),
pazzacchjtto, s.m., mattacchione. prep.art.: c ito pe la prima vrta | pil
pazzajja, s.m., individuo bizzarro. piano | manco pel cazzo!, per niente af-
pazza, s.f., prurito, smania ai denti dei fatto | pijj ppel culo, prendere in giro |
bambini: sta creatura cha la ~, tcca pe le caplle | se frma pe la via | pe la
Vocabolario
441

scsa | pellartre | s ppe le mnte || pe pecorne, avv., carponi || ~ (a), loc. avv.,
llingi, pe llinz, per linz, pir linz, a) carponi, prono, piegato in avanti; b)
loc. avv., allingi, allins | pir lo mno con umilt, con sottomissione.
| pe gginta, inoltre | ~ ccaso | ~ ffinta, pecurlla: pecorlla.
per gioco, per finta | ~ ccarit la vita! | pedagna (a), loc. avv., (scherz.) a piedi.
~ Ccristo! pedagna, s.f., 1. pianta giovane di quercia
pecarccio: picarccio. fino a 12 anni. 2. pedale di albero
peccato: bbrutto cme l ~ mortale | ad tagliato a fior di terra || dim. pedagnla,
pprpio m ~ || prov.: se dice l ~, ma nn pedagnlo.
l peccatre. pedal, v. intr., 1. pedalare. 2. (fig.) cam-
peccatra, s.f., peccatrice. minare: pedala!, vattene! 3. (fig.) im-
pce, s.f., (gerg.) innamoramento: s pegnarsi, faticare: hae vjja ppedal!
pprso na bblla ~. pedalino, s.m., calzino: llha rridtto m
pectta, pictta, s.f., 1. impacco. 2. toppa. ~, lo ha mortificato rimproverandolo.
3. (fig.) rimedio: mttece m p na ~, si pedata, s.f., parte inferiore della pianta di
ss bbravo! 4. cerotto: va n giro cu na ~ canapa.
sul muso. peddam, avv., (infant.) incominciando
pechino, pichino, s.m., 1. persona da me (detto quando si fa la conta per
puntigliosa. 2. chiacchierone. un gioco).
pecionata, s.f., lavoro fatto in maniera ab- peddappsta, avv., (arc.) appositamente.
borracciata. peddeqqu, avv., in qua.
pecine, s.m., abborraccione, pasticcione: pedecne: pedicne.
sie l zlito ~ tu. pedicino, petecino, s.m., pellicino, cia-
pcora: pquara (ant.). scuna delle estremit angolari ricucite a
pecorarccia, s.f., ovile. punta di un sacco, che servono per po-
pecorartto, s.m., garzone del pastore. terlo prendere meglio: pijj l zacco pe
pecoraro, s.m., pastore di pecore | fischjo li pedicini, li du cantni del zacco.
da ~, fischio prolungato, ottenuto inse- pedicne, pedecne, peticne, pidicne,
rendo lindice e il medio di ciascuna piticne, s.m., 1. tronco di piante le-
mano ai lati delle labbra tra i denti infe- gnose, sotto la biforcazione dei rami:
riori e superiori | cane da ~ || pecorara (d.) ad mmjjo a ccasc dal ~ che
(a la), loc. avv., da pastore: n te snte: dalla cima, meglio avvedersi in tempo
falli m p n fischjo ~! || prov.: chi ffa l ~ di uno sbaglio. 2. parte basale del
e cchi ffa l lupo. tronco: per trra ce rsta piantato l ~.
pecorlla, pecurlla, s.f., cirro-cumulo || 3. bastone grosso e nodoso. 4. (fig.,
prov.: clo a ppecorlle, acqua a cca- scherz.) asso di bastoni.
tinlle. pedcchjo, pidcchjo, s.m., 1. pidocchio
pecorina (a la), loc. avv., posizione di (Pediculus humanus corporis, P. h. ca-
coito, in cui luomo possiede la donna pitis De Geer): ammazz l pidcchje. 2.
da tergo: scop ~, a cculo ritto | la pidocchio dei polli (Menopon gallinae
mtt~. L.): pedcchje polline, pidcchje pul-
pecorino: ~ co la lcrema, con la goccia line. 3. afide, insetto parassita di piante:
di grasso. l ~ vne sul facilo. 4. (fig.) persona
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
442

gretta: pedcchjo arefatto | (d.) srvete pelame, s.m., sorta: bbianchira de tutte
dar ~ rifatto!, dalla persona arricchita, le ~.
che ostenta ricchezza || dim. pidoc- pelaquale, loc. avv. (con valore di agg.),
chjtto. per la quale, per bene: qulla dnna
pggio, avv.: arist ppggio | ~ che ppg- nadra ~ | l tmpo n ttanto ~, non
gio!, peggio che mai | ~ de ccos m p propizio.
nn | ~ pe sso! | ~ me snto! | ~ chann pelato, agg., 1. calvo: ppelato cme n
dde ntte | (antifr.) ~ de la zzuppa vo | zzucca pelata, testa calva. 2. (fig.)
ngrse, ottimo || agg., peggiore: l ~ squattrinato, senza soldi.
amico | gni anno ppggio | s le ~ cri- pelatra, s.f., malattia delle galline, che
stiane | l ~ patrne || prov.: l ~ cane, la provoca la perdita delle penne.
mjjo cccia || s.m., la cosa peggiore || pelatre, s.m., coltello a mezzaluna, dal
prov.: l ~ vne smpre derto | l ~ n manico corto oppure senza manico,
mmae mrto. usato per togliere i peli dalla pelle del
peggi, s.f., automobile della marca Peu- maiale ucciso, dopo averlo immerso in
geot. acqua bollente per ammorbidirla.
peggior, v. intr., peggiorare: peggior pelatura, s.f., operazione con cui si estir-
llammalato!, (scherz.) peggio che mai! pano con le mani le erbacce dal campo
pegnarllo: dim. di pgno. di canapa.
pegnnte, avv., a buon mercato, a prezzo pellccia, s.m., (scherz.) bel tipo, cattivo
irrisorio: lo cmpre ~. soggetto.
pel, v. tr., 1. togliere il pelo: ~ l prco, pellamordeddio, inter., per amor di Dio!
levare le setole a un maiale ucciso | s pellnceca: pellncica.
pprso na gatta ppel, si assunto un pellncica, pellnceca, s.f., 1. filamento
compito ingrato. 2. sbucciare: ~ le pa- della carne. 2. parte di carne tigliosa,
tate lsse. 3. bruciare: tira na tramon- formata di tessuti cartilaginei e fibrosi,
tana che ppla. 4. spennare: ~ na difficile da masticare: sta cccia ttutta
gallina. 5. sfrondare un albero. 6. to- ~: nu la vjjo. 3. pelle del corpo floscia
gliere le erbacce: sannava ppel, pe e cascante. 4. (fig., dispr.) pne flaccido.
llev llrba che ccra remasta, estir- pellancicso, agg., 1. filamentoso, fi-
pare con le mani le erbacce dal campo broso. 2. flaccido: pellancicsa cme la
di canapa. 7. (fig.) privare di tutto il de- plle de le cojjne.
naro: (iron.) va dda qullo de macel- pellappunto, cong., perci, precisamente.
laro, che tte pela bbne. 8. (fig.) vincere pellria (da), loc. avv., dallalto: tutta na
al gioco || v. intr., scottare, bruciare: vrta piovrno ~.
stacqua pla ncra trppo | n frddo pellaro, s.m., 1. conciapelli. 2. acquirente
che ppla | pla, cavali?, intercalare di pelli di animale: passava l ~ a ccom-
che trae origine da un episodio burlesco, pralle.
giocato ad un personaggio viterbese plle, s.f., 1. epidermide: rridtto plle
dell800-900 || pelasse, v. intr. pron., ssa | me fa ven la ~ de gallina, la pelle
scottarsi. doca, rabbrividire || ~ dvo, tessuto
pelamattina, inter., (euf.) per la Ma- sottile trasparente per camicia da notte |
donna! (bestemmia). ~ de divolo, tipo di velluto robusto
Vocabolario
443

senza coste, fustagno || mdd. d ~ de bbruciava. 6. leggera muffa: lljjo


bbcco, calunniare || ~ ~, loc. avv., a fior bbno quanno c l ~. 7. stelo di canapa:
di pelle || dim. pelltta. 2. (fig.) vita, sa- se tirvono tre quattro ple de cnepe
lute: amico pi la ~ | arimttece la ~ | la nzime qulla fmmena, e cce se legava
~ la sua!, peggio per lui! 3. vello: la ~ || ~ (a), loc. avv., a bisdosso, senza sella:
de la pcora | ~ de crapa. 4. spoglia che prt~, l zumaro || ~ ~, loc. avv., appena
la serpe perde durante la muta: l zrpe in tempo: s rrivato a ccasa ~ || dim. pe-
bbutta la ~, se spjja. 5. buccia: la ~ larllo.
delloliva. 6. (raro) fiocine dellacino. 7. pelolustro, s.m., (iron.) individuo dalla
spoglia del chicco di grano. 8. otre con- capigliatura lucida.
fezionato con pelle di animale: ~ de pelnto, agg., (euf.) fregato: sia ~ cul-
prco pi ccareggi lljjo. 9. (fig., gerg.) lnto!
coito: fasse na ~. pelorscio, s.m., persona dai capelli rossi
pellessa, agg., magrissimo, consunto. || (d.) srvete da le pelersce!
pelltta, s.f., 1. pipita, pellicola che si sol- pelsa, s.f., (fig.) organo genitale femmi-
leva intorno alle unghie: le pelltte ~ nile (in un indov.) || agg., tomentosa, di
dellgna. 2. pellicola, epicarpo della foglia.
castagna. pelostto, s.m., sorta di tessuto morbido
pellccia, s.f., 1. zolla erbosa, che si sol- e pelosetto e felpato.
leva con un colpo di vanga. 2. (fig.) pelso, agg., 1. villoso: ppelso cme n
sbornia. rzo. 2. coperto di peluria: na stffa pe-
pelliccine, s.m., falda sporgente di lostta | stto m p ppelostta la pm-
roccia. pana, pubescente. 3. (fig.) gelido:
plo, s.m., 1. pelo: la paura li fa rrizz l ~ stamane c na guazza pelsa che ttam-
| le cosciale cor ~ de fre | sse de primo mlle tutto. 4. (fig.) ispirato da gretto in-
~, essere inesperto | che mme guarde r ~ teresse: avcce la coscnza pelsa.
nellvo? (di chi cerca ogni minima im- pelucca, perucca, s.f., 1. parrucca. 2.
perfezione) | le fa l ~ e l controplo zazzera.
(frase di minaccia) | s ssarvato pe m ~ peluccne, s.m., zazzeruto.
|| prov.: dal ~ se consce la bbstia | l peluce (a li), pilcis (a le), loc. avv., in
lupo prde l ~ e l vzzio mae. 2. pruina: rovina: annato a li ~ | aridutto ~.
~ de la przica | ~ del carcifo. 3. quan- pna: nte ~!, non abbiate timore! | nu
tit minima: pe m ~ de rbba n zacco de stave ne ste pne.
lite | m ~ de selnzio e dde pacnza! | pen, v. intr., soffrire: se ddicve quattro,
magn m ~ de cinna col pane, man- m penave tanto.
giare un pezzetto di companatico con il pencicasse, v. rifl., sporgersi.
pane | pe m ~ annava sttal trno | nun pendicite: appennicite.
tira um ~ de vnto gge (nemmeno un pendol: pennol.
alito). 4. attimo: asptteme m ~, rivo pendolino, s.m., amento, infiorescenza
mellaggi e rrivngo sbbeto | aripo- maschile del nocciolo e del castagno.
sasse m ~ | volmo ann m ~ fr di pneco: pnico.
prta? 5. peluria restata sulla pelle del penicellina, picellina, s.f., penicillina.
pollo spennato: l ~ fino fino, bbianco, se penichlla, s.f., sonnellino pomeridiano.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
444

penicite: appennicite. 2. spiovente, falda. 3. (fig.) invaghi-


pnico, pneco, s.m., altalena appesa. mento.
pencola, s.f., pellicola, epicarpo della pennicite: appennicite.
castagna. pennol, pendol, v. intr., penzolare.
pnna, pnne, v. intr., 1. pendere: ~ da na pnnolo, s.m., pendolo.
parte | ~ n avante, in avanti | vardate le pennolne, avv., penzoloni || ~ (a), loc.
pnne la mchena!, quanto inclinata! avv., penzoloni.
(rif. alla macchina di santa Rosa) || pentisse, pintisse, v. intr. pron., pentirsi:
prov.: pe ssettmbre, llua ffatta e l num me s ppintito dssecannato |
fico pnne. 2. propendere, avere un de- tavarae da pint n girno | se ne pente-
bole: me sa ttanto che ttu ppnne pe ranno.
qqulla | na rigazza chi cci si pnne, per pnto, agg., 1. dipinto. 2. colorato.
la quale si ha un debole | prpio ci pen- penrtemo: penrtimo.
nva. 3. essere situato in pendio: d penrtimo, penrtemo, s.m., penultimo.
pennva la strada | n terrno che penz, pinz, v. intr., 1. pensare: pnza m
ppnne m p || ~ (a), loc. avv., a spio- p! | pnzece bbne! | a ppinzacce
vente: la cappanna venva ~. bbne, ce v | penztece! | pnzece tu! |
pnna, s.f., 1. lato a taglio del piccone: penzmece! | penzavo male, nvce c-
pagveno n zrdo a ppnna (rif. allaf- chete (stavo in pensiero) | non c vve-
filatura). 2. estremit tagliente del bloc- nuto penzato | la pruvidnza ci penzar,
chetto del martello. 3. plettro || pnne, ci aiuter | vne fatto de ~ | pinzvona
s.f. pl., 1. (fig.) alterigia: abbass le ~, ste cse | m vvenuto pinzato, in mente
abbandonare lalterigia, assumere un | llha ppenzata bblla, ha avuto una
comportamento modesto. 2. (fig.) bella idea | ce pnza cnto vrte, ci ri-
corna: mtte le ~, tradire la fedelt co- flette | io pinz da squajjmmela || prov.:
niugale | la mjje li mtte le ~, lo gnuno pnza m mdo suo | prima pnza
tradisce | ce le fa pport le pnne tse, le pe tt, pe pnza pillaltre | chi pprima
corna ben in evidenza. num pnza, allrtimo suspira | chi le f,
penncchjo, pinncchjo, s.m., 1. pennac- le pnza | al crpo malusato, qullo che
chio. 2. piumino di Stipa barbata Desf.. ffa li vne penzato. 2. credere: te pen-
3. infiorescenza della canna o del mais. zave de fccela? | se pnza che io lo
4. (fig., gerg.) pne. vggo, crede che lo veda | si penzvemo
pennazza, s.f., ciglio. da vda l berzajjre | mdd. penzavo che
penne: pnna. ppiovva, ma n cche ddiluviava (di
pennnte: pennnti. cosa imprevedibile). 3. preoccuparsi:
pennnti, pennnte, pinnnte, s.m. pl., 1. ognuno pnza pe ccnto suo || Forme:
orecchini pendenti. 2. (fig.) coppia di Ind. pres. 3 pnza; 4 penzamo; 6 pn-
ciliege appese allo stesso peduncolo, zeno, pnzono | impf. 1 penzavo; 4 pen-
che i bambini portano appese allorec- zvemo; 6 penzvono, pinzveno,
chio: co le cerase se facvono le ~, se pinzvono | perf. 1 pinz; 3 pinz, 6
mettvono nellorcchja | l pennnte di penznno, penzrno, pinznno | fut. 3
cerase || dim. pennentine. penzar; 4 penzarmo; 5 penzarte |
pennnza, s.f., 1. pendenza, inclinazione. Cong. impf. 2 penzasse | P. pass. pen-
Vocabolario
445

zato, pinzato | Ger. penzanno, pinzanno. percentuvale, s.f., percentuale.


penzamnto, s.m., preoccupazione: mno perch, picch (raro), pirch, pirch,
penzamnte allnima, mjjo . cong., perch, affinch.
penzata, s.f., trovata, idea: ha ffatto na percsso, agg., spaventato, terrorizzato.
bblla ~. prda: prde.
penzierino, s.m., 1. regalino. 2. progetto, perdafiato (a), loc. avv., a perdifiato.
disegno: ch ffatto m ~ su qqul perdappsta, avv., volutamente.
garace. prde, prda, v. tr., perdere: lssolo ~! |
penziro: pinziro. hanno lasso prda, vi hanno rinunciato
penzine: pinzine. | mdd. ha pprzo ungunte ppzze, ha
penzolne (a), loc. avv., penzoloni. perso tutto | mdd. prda capre ccvole
pegna, inter., altroch!: n, ~! | perdarbbe gnicsa, se io seguetasse
peparino, paparino (raro), piparino, a ggioc | perdarbbe ppure la camcia,
piperino, s.m., peperino, tifo litoide gri- pe qquanto sfurtunato | pssa prda la
gio-cenerognolo di origine vulcanica. razza! | snza prdece manco m minuto
peparla, s.f., pepaiola || agg., (scherz.) | se prde smpre la strada de casa, ri-
seconda classe elementare. tarda sempre | ~ la tramontana, lorien-
peparoncino, s.m., peperoncino piccante. tamento | ~ la capccia | p mmor pel
peparne, s.m., 1. peperone (Capsicum trppo sngue chha pprzo | cercate de
annuum L.). 2. (fig., scherz.) naso nom prdeve! | mdd. vjjo ~ e sseguit
grosso. (sullostinazione) | mdd. mjjo prdelo
pppa, ipoc., Giuseppa || dim. peppina. chacquistallo, non una brava persona
pppe, ipoc., Giuseppe || ~ vallerano, | fa pprde la pazzinza pural zante |
sopr. || dim. pepparllo, peppino. ssa bbna, nom prde la pazzinza! | ~
pppe, s.f. pl., (infant.) scarpe: cha le ~ la crentla | a li prze, loc. avv., nel
nve l pupo de la nnna. peggior dei casi || prov.: mmjjo ann
pepperujja, s.m., personaggio immag. n campagna quanno pive, che pprde
nel d.: ~, fa li fijje e pp llintrujja (su la bbrscola col cinquantanve || v. intr.,
chi lascia i figli senza controllo). 1. indebolirsi di pianta: se ppjjano l
peppinllo, ipoc., Giuseppe. zopravvnto le bbarbtte, la vita prde
pquara (ant.), pcora, s.f., 1. pecora: de fnno | vanno a pprda | prde de
mdd. s ~ snta!, dovrai capitarmi a tiro. stto. 2. non attecchire (di innesti). 3. di-
2. (fig.) persona imbelle || dim. pecu- minuire di numero || v. intr. pron., smar-
rlla || prov.: chi ppcora si fa, llupo si rirsi: se prde ntra la flla || Forme: Ind.
la magna | la ~ fa bb e llupo se la pres. 4 perdmo; 6 prdeno | impf. 3 pir-
magna | ~ che sbola prde l boccne. diva; 4 perdvemo; 5 perdvete | perf. 1
pra (arc.), s.f. pl., pere. perd (arc.), prze, przi; 2 perdste; 3
peracottaro, s.m., (dispr.) individuo perd, prze; 4 perdssemo; 6 perdt-
inetto. teno, perdinno, przeno | fut. 1 perdar;
perappunto, avv., per lappunto. 2 perdarae; 3 perdar; 5 perdarte; 6
perazzo, s.m., perastro, pero selvatico perdaranno | Cond. pres. 1 perdarbbe;
(Pirus pyraster Burgsd.). 2 perderste; 3 perdarbbe | P. pass.
perbro: perda. przo | Ger. perdnno.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
446

perdnza, s.f., perdita: lavor m ~. prza, s.f., maggiorana (Origanum majo-


perda, perbro, inter., (euf.) per Dio! rana L.): c cchi cce mtte la ~.
perdinanra, perdionra, inter., (euf.) przaca: przica.
per Dio! przeca: przica.
perdincibbacco, inter., (euf.) per Dio! przeco: przico2.
perdionra: perdinanra. perzeguet, v. tr., perseguitare.
perdon, pirdon, pirdun, v. tr., per- przica, przaca, przeca, s.f., pesca,
donare: sto malccio num perdna, frutto del pesco: ~ scopparlla, ~ spac-
mortale || prov.: la prima vrta se carlla, pesca spiccace | ~ a ccscia de
perdna, la secnna se bbastna, la mnica | ~ de scandrijja, pesca scan-
trza sencatna. driglia | ~ nce, frutto del nocepesco ||
pergulato, s.m., pergolato. dim. perzechtta || pl. prziche, przeche.
permotro, s.m., perimetro. perzicaro: przico2.
permtta: permtte. perzichto, s.m., pescheto.
permtte, permtta, v. intr., permettere: perzichtto, s.m., ragazzo (in tono
tmpo permettnno, cannamo || per- scherz.).
mttese, v. intr. pron., avere la possibi- przico reale: przico1.
lit: a cchi se lo potva permtte | mica przico1, przico reale, s.m., pesce per-
tutte se lu pnno permtte. sico (Perca fluviatilis L.) || dim. perzi-
prmota, s.f., permuta. chtto.
prna, s.f., (arc.) perla. przico2, przeco, perzicaro, s.m., 1.
pernorice, s.f., rigogolo (Oriolus oriolus pesco (Prunus persica vulgaris Batsch.)
L.). || prov.: quanno l ~ fior, tanta la ntte e
perptovo: perptuvo. ttanto l d (sulla lunghezza del d e della
perptuvo, perptovo, agg., perpetuo. notte). 2. psca (solo in un well. che
prteca, prtica, s.f., 1. pertica. 2. so- imita il dialetto canepinese) || dim. per-
stegno longitudinale posto sul filare o zichtto.
sulla pergola. 3. (fig.) persona alta e perziconce, s.m., nocepesco (Prunus
magra. 4. particolare dellaratro. 5. bac- persica levis).
chio: ce v la ~ pe bbatta le nce. 6. mi- perzino, cong., persino.
sura lineare di tessuto, pari a circa mt. przo, p. pass., perduto: llh pprzo de
10: na ~ de panno. vista | d pe pprzo, considerare perduto
pertecne, s.m., (fig.) persona molto alta. || ~ pe pprzo, nel peggior dei casi | a le
prtica: prteca. prze a le prze, id. c.s.: ~ facmo n
perticara, s.f., aratro di legno a tavola dbbito || agg., 1. sprecato: ttutto fiato
fissa con due manici || dim. perticartta ~ | ce vle n mo ~ apprsso a sso, un
| accr. perticarne. altro operaio che ne sostituisca uno in-
pertichino (a), loc. avv., a) di riserva: st capace. 2. smarrito.
~, prestare aiuto saltuario; b) a ufo. perzna: pirzna.
prto: aprto. perzuada: perzuade.
pertutto: dapertutto. perzuade, perzuada, v. tr., persuadere ||
perucca: pelucca. perzuadsse, v. rifl., convincersi: s
perggia, top., Perugia. bblle pperzuaso.
Vocabolario
447
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
448

pes, pis, v. tr., pesare: qulle che la ven- pesfosfato, s.m., perfosfato, fertilizzante
nvono llua, la pesvono s || v. intr., chimico artificiale.
avere un peso: ha vjja se ppsa sto pesicchj, v. intr., raggiungere un peso
fijjo, molto pesante. notevole.
pesafrro, s.m., 1. foggia di baffi. 2. pso, s.m., romano della stadera.
cervo volante (Lucanus cervus L.). pest, pist, v. tr., 1. pestare. 2. pigiare
pesante, agg., grossolano: s ~ cme n luva con i piedi: la pstono qul mdo
zappne || dim. pesantccio. | llua se pistava ma la tina. 3. (fig.) pic-
pescatra, s.f., pescatrice || ~ (a la), loc. chiare di santa ragione, sonoramente:
avv., al modo dei pescatori: ristto ~. quant vvro Ddio, gge te psto | llh
pescatrice, s.f., pescatore, ordigno per ppistato cme llnto, gliene ho date di
ripescare un oggetto caduto nel pozzo. santa ragione || pestasse, v. rifl. recipr.,
psce: pscio. picchiarsi: si pestnno bbne bbne ||
pescecapne, s.m., (raro) girino. Forme: Ind. pres. 1 psto, pisto; 6 p-
pesciarla, s.f., (fig.) donna pettegola. stono | impf. 3 pistava | perf. 6 pestnno
pesciarlo, s.m., pescivendolo. | P. pass. psto, pistato, pisto.
pescina, piscina, s.f., 1. maceratoio, psta, s.f., 1. peste: dice pste ccrna de
grande vasca, in cui si immergeva la ca- tutte, dirne tutto il male possibile | nha
napa: le piscine del Bujjicame || dim. ddtto pste ccrna n giro | dice pste
pescintta. 2. acquitrino. vvituprio. 2. malattia venerea. 3. odore
pescinaro, piscinaro, s.m., affittuario e nauseabondo. 4. (fig.) ragazzo insop-
guardiano dei maceratoi comunali per portabile.
la canapa: l ~ ra pagato da qulle che pestarccia, pesterccia, s.f., pestarccio,
pportveno la cnepe appozz. s.m., 1. azione ed effetto del pesticciare
pscio, psce, s.m., 1. pesce: chjapp l ~, coi piedi. 2. terreno calpestato: hanno
pescare | ~ de mare, pesce marino | ~ fatto na ~ mallrto.
dcqua drce | na spina de psce, una pestarccio: pestarccia.
lisca | damme du psce! (richiesta al pestarino, s.m., operaio che pigiava luva
pescivendolo) | mdd. f r ~ m barile, il nel tino con i piedi.
finto tonto | nad ne ccarne ne ppsce pestarzza, s.f., mortaio di legno da
(di qualit indefinibile) | gge pco ~!, cucina.
(di un risultato magro) | nta cme m ~ pestarzzo: pistarzzo.
| se snte cme m ~ fr dacqua, si trova pesterccia: pestarccia.
a disagio | (iron.) sto vino bbno pam- pesticci, v. intr., calpestare.
mazz l pscio, pessimo (letter.: come pesticco, s.m., calpestio su terreno ba-
una sostanza ittiotossica) || dim. pe- gnato.
sctto, pesciarllo: mannggia le pe- pesto: pisto.
sctte! (inter.) || prov.: l ~ comncia petazz: spetazz.
ppuzz da la capccia | l ~ grsso petcchja, s.f., 1. piccolo foruncolo. 2.
magna qullo ciuco. 2. (fig.) pne: li (fig.) inezia.
mtte l ~ su le mano. petecino: pedicino.
pesconce, s.m., nocepesco (Prunus per- petllo, s.m., 1. persona petulante, in-
sica levis). vadente. 2. persona svelta.
Vocabolario
449

ptelo, s.m., (raro) petalo: co le ptele ci alla canapa).


facveno llinfiorata. pttene, s.m., 1. pettine. 2. scardasso.
peticchjolato: piticchjolato. pettenssa, s.f., pettine grosso.
peticllo: pidicllo. pettignne, s.m., pube.
peticellso, piticillso, agg., con molte pettin: pettn.
acne. pettina, pittina, s.f., davantino, pettino.
peticne: pedicne. pettinaro, s.m., fabbricante di pettini per
petina, pitina, s.f., 1. forma di eritema cu- telai.
taneo, con macchie rosse tondeggianti e pettinata, pettenata, s.f., atto del pettinare
bordi biancastri: le petine, s ccme || dim. pettinatina.
llema che ttcca mttece la pomata. pettinatre, s.m., pettinatoio, sorta di
2. pipita; malattia infettiva che colpisce mantellina che le donne si mettono sulle
la lingua dei polli. 3. (fig.) donna lin- spalle, quando si pettinano.
guacciuta. pettinatrjja, s.f., (scherz.) toletta, mo-
petomajjo, s.m., euforbia calenzuola (Eu- biletto con specchio.
phorbia helioscopia L.). pettincchja, s.f., pettine con denti fitti.
petrngola, pietrngola, s.f., 1. lastra di pettinino, s.m., piccolo pettine arcato, a
pietra o pesante tavola messa in bilico costola larga e denti radi e lunghi, che
con sotto chicchi di grano, usata come le donne portavano fra i capelli, per te-
trappola per uccelli. 2. gioco alle carte. nerli fermi dopo averli pettinati.
3. (infant.) gioco con le piastrelle. pettirscio: pettorscio.
petrglio: petrjjo. ptto, s.m., 1. seno: qulla dnna cha m
petrjjo, petrglio, pitrjjo, pitrllio, ~ cme na tvola, il seno piatto | ddi ~
s.m., petrolio: se mettva l ~ sul capo, frddo, svogliato | malato de ~, tisico |
pammazz l pidcchje ma li fijje. manco l divolo a zzmpe li stava a
pettarlla (a), loc. avv., in due: na partita pptto, reggeva il confronto | nun ti la
de ramino ~. pijj pptto!, non offenderti! || ptto a
pettata1: appettata. (a), loc. avv., a) in confronto: ra gnnte
pettata2, s.f., quantit contenibile nella ~ sso | ~ pprima, adsso si sta mmjjo
camicia stretta al petto: ha pportata parcchjo; b) di petto: ha pprso ~ n r-
ccasa na ~ de fiche. bero, ha investito || dim. pettarllo, seno
pettedngelo, s.m., filadelfo (Philadel- acerbo di fanciulla. 2. sparato di cami-
phus coronaries L.), pianta ornamen- cia. 3. pettorale di equino, collare per
tale. traino.
pettguala, pittguala, agg. e s.f., pette- pettna, s.f., donna con seno prominente.
gola || pl. pittguele. pettorina: ~ (a), loc. avv., a) a solatio, al
petten, pettin, v. tr., 1. pettinare. 2. riparo dal vento; b) faccia a faccia || f
(fig.) cardare: la cnepe pettenata dal ~, fottere.
caneparlo || pettenasse, v. rifl., petti- pettorscio, pettirscio, s.m., pettirosso
narsi: pttenete, che ppare na strga! (Erithacus rubecula L.).
pettenata: pettinata. petugna, s.f., petunia (Petunia hybrida
pettenatura, s.f., cardatura: la ~ ce pen- Hort.).
zava l caneparlo, pe rraffinalla (rif. petulino, agg., sboccato, che parla in
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
450

modo sconveniente. messo nella parte posteriore interna


pzza, s.f., 1. toppa: ann n giro co le della scarpa; forte: ne sto paro de scarpe
pzze mal culo | mttece m p na ~, si nve llhae ggi sfasciato l ~.
ss bbno!, rimedia tu in qualche modo pezzuto: pinzuto.
| ~ nra, voglia sul viso. 2. tela usata per pi: p.
filtrare il caglio. 3. stoffa: na catana de pi pi, voce di richiamo per i polli.
~. 4. quarto posteriore tenero della p: pijj.
vacca macellata. 5. (fig.) persona inaffi- piace: piac.
dabile, cattivo soggetto: na pezzccia, piac, piace, v. intr., piacere: a mm mme
sta attnte! || dim. pezztta, pezzarlla, piciono de ppi arrsto | che num me
pezzla | dispr. pezzccia. piaciarbbe? | num me piciono davro
pezzacalla, s.f., applicazione di panni | me piace mjjo qu, lo preferisco | f
molto caldi: tcca fajje du pezzecalle, qqullo che mme pare ppiace | me ce
pe ffajje rizz llucllo. piace l zccoro nel caff || a Ddio pia-
pezzame, s.m. coll., piccoli avanzi irre- cnno, se piace a Dio || piacsse, v. intr.
golari di pietra: l ~ lo scarto de la recipr., provare simpatia reciproca: ce
cava. smo piaciute da pccole || Forme: Ind.
pezzata, s.f., parte di terreno di caratte- pres. 1 picio; 4 piacmo; 6 piceno,
ristiche omogenee: na ~ de gramccia. piciono | impf. 3 piaca, piaciva | perf.
pezzato, agg., 1. di un tipo di storno (Stur- 3 piactte, piac | fut. 3 piaciar | Cond.
nus vulgaris L.). 2. chiazzato: ~ de pres. 1 piaciarbbe; 3 piaciarbbe | Ger.
nve, d s d n. 3. con una voglia sul piacnno.
corpo. piacre: na csa che mmtte ~ | pive
pezzatura, s.f., frutta di dimensione infe- ch m ~, piove molto | fa m p l ~!,
riore alla media. fammi la cortesia! | ma famme l zanto ~,
pzzo, s.m., 1. porzione di un tutto: m ~ de lvete de mo! | ~ (pe), loc. avv., per
pane, un tozzo | du pzze de frro. 2. ap- cortesia, per favore || mdd. a ff le ~ ce
pezzamento di terreno: l zuo m ~ de se rimtte smpre || prov.: n c ppiacre
trra bbno pe le ncchje || pure pe ff lo snza scmmedo.
scupino, gge ce v m ~ de carta, il di- piacvele, agg., piacevole.
ploma scolastico | mdd. m ~ de chi, ffire piagato, agg., 1. piagoso (di cavallo vec-
de canna (espr. per negare) || ~ de cata- chio). 2. (fig.) infelice.
pzzo!, inter., pezzo di briccone! || a piggia, s.f., ripida salita: s ito s ppe le
ppzze bboccne, loc. avv., a gran fatica; piagge de Piascarlano | le piagge, le
un po alla volta || da m ~, loc. avv., da piaggiarlle, odon. | ~ di la sala, mi-
molto tempo: dda m bl ~ ch ito via crotop.
|| dim. pezztto || pezztte, s.m. pl., ritagli piagna: piagne.
di carne venduti al mattatoio | pezztte piagnccia, piagnne, s.m., 1. piagnu-
(a), loc. avv., in piccoli pezzi: te f ~ colone. 2. (fig.) chi si lagna sempre.
cme l ccio | te pssa f ~ cme la ton- piagne, piagna, v. intr., 1. piangere: pia-
nina! || prov.: qullo ch mmio mmio, gne cme na vita tajjata | mdd. ride
qullo ch ttuo famo m ~ per uno. ppiagne, cme la gatta de san Giovanne
pezzofrte, s.m., toppone di rinforzo (ai bambini che alternano riso e pianto)
Vocabolario
451

| sgolasse dal ~ | ~ accorato | ~ che llontano; chi vva ffrte, va ncntro a la


ppare che llammzzeno | si mise a mrte.
ppiagna cme n rigazzino | nu lo f pianotrra (a), loc. avv., a pian terreno.
ppiagna quel fijjo! | ~ cme nnima pianzza, s.f., attrezzo del tornaio.
dannata | ~ a ddirtto | attccheta piant, v. tr., 1. piantare: ch ppiantato
ppiagna! | me ce vne da piagna | mdd. llolive, vi ho messo a dimora gli olivi |
n cha mmanco llcchje pi ppiagna, ~ ccarte, dire bugie | ann ppiant
ridotto in miseria | che tte piagne?, per- mmggio, festeggiare il calendimaggio
ch piangi? | ~ misria, lamentarsi | li (con allusione a rapporti sessuali) | l v-
piagniva l cre a vvdelo a qqur m scovo li pianta l chjdo, (scherz.) lo cre-
scioparato | ~ pe mmrto, considerare sima | ~ bbaracca e bburrattine,
morto | mdd. sso piagne l mrto e abbandonare tutto || piantalla, smetterla,
ffrga l vivo || prov.: si nun v ~ da vc- farla finita: la v piant, s o n? | pin-
chjo, addpra la vrga da ggivene | tela na bbna vrta da d tutte sti fre-
ntele a ppiagne sul latte verzato. 2. gnacce! | e ppintala! 2. fondare:
(fig.) stillare (detto di umore della pian- piantnno naccitt. 3. (fig.) abbando-
ta, spec. della vite): quanno se pta, pe nare, lasciare: llha ppiantato la rigazza
mmarzo, comncena ppiagna le vite, || piantasse, v. rifl., 1. infilarsi: na frz-
sul tajjo || Forme: Ind. pres. 1 piagno; 2 zia annide a ppiantllese mal ptto,
piagne; 3 piagne; 4 piagnmo; 5 pia- una freccia and a conficcarglisi nel
gnte; 6 pignono | impf. 3 piagnva, petto. 2. bloccarsi: jje s ppiantato l
piagna, piagniva | perf. 1 piagntti, cavallo ne la fanga || v. rifl. recipr.,
pianze; 3 piagn | fut. 1 piagnar | Cong. rompere il fidanzamento; dividersi.
pres. 3 piagna | Imper. 5 piagnte | Ger. pianta1, s.f., pianta: na bblla ~ de nc-
piagnnno. chje | sta ~ accipollata || dim. pian-
piagnemca, s.m., piagnucolone. tarlla, pianticlla: na piantarlla, un
piagnicchj, v. intr., frignare. albero giovane | piantina, pianta colti-
piagnipiagni, s.m., 1. piagnucolone. 2. vata in vivaio | accr. piantna, ben
(fig.) chi si lagna sempre. sviluppata || prov.: la ~ saddirizza da
piagnistro, s.m., 1. piagnisteo. 2. pia- ciuca.
gnucolio. pianta2, s.f., 1. palma della mano: lo
piagnne: piagnccia. prta m ~ di mano. 2. parte inferiore
piagnso, agg., lamentoso. della scarpa: dde ~ larga sso.
pian: appian. piantacarte, s.m., coltivatore di carote,
pianata, s.f., pendio. epit. dileggiativo rif. ad un viterbese.
pianta: m ttcca na bbrutta ~, un de- piantarccio, agg., pronto per il trapianto
stino avverso. (rif. a pianta di vivaio).
piano, agg., agevole: nun zmpre tro- piantata, s.m., oliveto.
varae la strada piana || avv., adagio | ~ piantinaro, s. m., semenzaio da trapianto
~, loc. avv., a) con accortezza; b) col (preparato dal contadino stesso): l ~
passar del tempo; c) leggermente; d) tcca fallo co la luna bbna, quando la
adagino || prov.: ~, che le scale s dde luna propizia || dim. piantinartto.
vtro | chi vva ppiano, va ssano e vva pianto, s.m., 1. atto di piangere, versare
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
452

lacrime: h le piante!, oh, quanti pianti! cussione.


|| dim. piantarllo, (infant.) pianto di piatto: ~ fnno, scodella | ~ piano, tondo
breve durata. 2. (fig.) linfa ascendente | ~ de la luce, paralume | ~ de la per-
della pianta: l ~ de la vita. 3. (fig.) la- ticara | ~ de la bbilncia | ~ de la
mentela: l ~ ammesso. fontana de piazza, vasca | ~ de la
piantne, s.m., olivo fino a che fruttifera mcina, de peperino (del frantoio) | ~
|| dim. piantoncllo. del trchjo, disco metallico di basa-
piascaranse: piescarlanse. mento del torchio da uva; piattello || le
piascarano: piascarlano. piatte, le stoviglie: f ~, servire il cibo |
piascarlano, piascarano, piescarlano, lav ~ dppo magnato, rigovernare || ~
piescarano, Pianoscarano, quartiere di (de), loc. avv., in senso orizzontale ||
Viterbo: piescarano ffatto pir inggno, dim. piattarllo | accr. piattne.
n zi sa ne qquann nntte e qquann piazz, v. tr., installare: ~ la trbbia
ggirno, cra n urlggio e llhanno sullara.
dato m pgno, pi nnu ssapllo caric piazzarlo, s.m., persona sguaiata.
nissunal mnno (blas. pop.). piazzteco, s.m., tributo comunale, pa-
piastra, s.f., macchia causata da enuresi gato dai venditori ambulanti per loccu-
su tessuti: ha ffatto na ~ l fijjo, s ppi- pazione di suolo pubblico.
sciato ma lltto stantte. piazzato, agg., robusto (di persona).
piastrlla: ~ (a), loc. avv., alle piastrelle: pibbigasse, s.m., (rec.) pibigas.
(infant.) ggioc ~. pica, s.f., ghiandaia (Garrulus glandarius
pitola, s.f., farfaro (Tussilago farfara L.): s pggio de na ~ (a persona ciar-
L.). liera).
piattabbanna, s.f., piattabanda. pic, v. intr., chiacchierare in maniera fa-
piattajjne (raro): pattujjne. stidiosa.
pittala, s.f., 1. piattola (Phthirius pubis picarccio, pecarccio, s.m., 1. pigolio.
L.): cha ddav le pittele, me sa || te 2. parlottio, vocio, chiacchierio rumo-
staddsso cme na ~, ti assilla. 2. (fig.) roso.
persona molesta. picca, s.f., (infant.) gioco a rincorrersi tra
piattara, s.f., (arc.) piattaia, rastrelliera di due squadre.
legno per stoviglie. picc, v. intr., pungere: ma quanto pc-
piattaro, s.m., piattaio. cono ste rghe! || piccasse, v. rifl.,
piattare (l), microtop. pungersi: sta ttnto a nom piccatte cul
piattata, s.f., 1. contenuto abbondante di filo spinato! te vne l tnene.
un piatto: v che ppiattata de cccia! 2. piccasrce, s.m., pungitopo (Ruscus acu-
colpo sferrato lanciando un piatto. leatus L.): l ~, appna scappa da la
piattlla, s.f., recipiente posto nel forno trra, ccme li sprici. fa bbno pi li
sotto la porchetta, in cui cola la parte ac- rne | saddprono le scpe de ~, pi
quosa e il grasso. scop la strada.
piattino, s.m., sottocoppa || piattine, s.m. piccato, s.m., peccato.
pl., 1. piattini: bbatte l ~, star per morire piccatrice, s.f., peccatrice.
| va dato l zghero ma la luciarda, ssa piccatura, s.f., atto del pungere: m bada
bbattva l ~. 2. piatti, strumento a per- a li piccature ma li mane.
Vocabolario
453

picch (raro): perch. fiosa.


picchnte, agg., pungente. piciale, s.m., pne di maiale macellato,
picchett, v. tr., piantare picchetti sul ter- messo a seccare: col ~ del cico se
reno. ngrassvono le scarpe grsse.
picchj, v. tr., 1. picconare. 2. battere || v. piciano, s.m., 1. persona maldestra. 2.
intr., dardeggiare (rif. al sole): pcchja persona flemmatica.
che ttannucca. piciata, s.f., 1. colpo dato con il pne. 2.
picchjata, s.f., colpo di piccone: gni ~ n (fig.) stupidaggine.
fitto. pcio, s.m., 1. (triv.) pne: mrono a pp-
picchjatre, s.m., picconiere. cio ritto | a tsta de tutto ~! (insulto). 2.
picchjatura, s.f. coll., scaglie di pietra ot- piegaccia della stoffa || qullo cha l ~
tenute picconando: tir ffri la ~ de la dellseno (rif. al clarinetto) || pici, s.m.
cantina, il terriccio di scavo. pl., pasta casalinga fatta con acqua e fa-
picchjtto, sopr. rina, condita con formaggio pecorino.
pcchjo1, s.m., cappello a punta: vlta lu ~ picicchjo, picicchjo, piciccolo, s.m.,
e ttutt ppagato! (escl. del bracciante 1. gambo di frutto o di ortaggio. 2.
umbro). capezzolo: ~ di la zzinna. 3. presa, ele-
pcchjo2, s.m., piccone: dalli ggi de ~ e mento cilindrico posto sulla sommit
ppala || picchje ppala, sopr. || Forme: del coperchio di una pentola. 4. picciolo
pl. picchje. di foglia. 5. peduncolo del grappolo. 6.
piccinllo, agg., (in rima) piccolino. (fig.) pne. 7. beccuccio del boccale. 8.
pccio, s.m., cascame di canapa: quarcuno elemento cilindrico alla sommit della
apposetamnte venva dppo cavata la trottolina di legno, cui si fissa lo spago
cnepe, a riccjja sto ~, lo mettva per lanciarla.
ssecc bbenfatto, p co m bastne piciocchjne, s.m., qualit di vitigno.
bbatte bbatte, na spce de scotolatura, piciccolo: picicchjo.
e cce ricavava n fscio di stppa || d piciofrddo, s.m., 1. individuo abulico. 2.
dde ~, sperperare: ha ddato de ~ a la individuo timido.
pussidnza, s mmagnato gnicsa, ha piciomscio, s.m., impotente.
rripulito. piciopcio, sopr.
piccionara, s.f., 1. piccionaia, colombaia. piciucchja (la), sopr.
2. loggione di teatro. pico pico, inter., voce pronunciata
picco, s.m., 1. spina: li picchi del cardo. 2. facendo il solletico ad un bambino ||
atto, effetto del pungere. 3. pizzicore, ir- f ~, fare il solletico.
ritazione: me snto m ~ a la gla | me pcquelo, agg., piccolo.
mtte l ~ sta cccia. pidema, pidima, s.f., epidemia.
piccso, agg., scrupoloso, solerte: trov n pidicllo, peticllo, piticllo, s.m., 1. bol-
carabbignre ~, mimbattei. licina della pelle. 2. piccolo foruncolo.
picellina: penicellina. pidicne: pedicne.
pictta: pectta. pidima: pidema.
pichino: pechino. pidocchina, s.f., invasione di pidocchi: s
pcia, s.f., donna trasandata. fastidisa cme la ~.
piciafrdda, s.f., donna debole e smor- pidocchino, agg., ostinato.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
454

pidocchjara, s.f., capigliatura sporca e sbassatro co ddu cchi. secnno la


aggrovigliata. gajjardia de la vita, uno ppi ppie-
pidocchjtto, s.m., 1. teatro o cinema di gatre.
bassa categoria. 2. luogo a solatio: pien, v. tr., riempire.
mttese al ~, sedersi a solatio (detto pienara, s.f., piena violenta: l fsso fa
spec. di vecchi). ppienara, si ingrossa | pi la gram ~ n
pidcchjo: pedcchjo. zaricunusciva ppi gnnte.
piedata, s.f., orma: lassa le piedate ma la piendeluna, s.m., plenilunio.
vigna. pino: arza s l bicchjre, che l litro
pide, s.m., 1. piede: cammin a ppide ppino! se bbutta de fri | s ppino
piatte | me fanno male le ~ | cha le ~ cme n vo, pi che sazio | bbllo ~
gnfie | cammin a ppide scarze | cha sto fijjo, tnno cme na mlla | la spiga
le ~ drce, i piedi dolenti | sta co m ~ de pina, gremita di chicchi | na vita pina,
qqu e uno de ll, moribondo | co sso da frutto, su ccrmo de le frze, in ri-
n ce se va ne a ppide ne a ccavallo, goglio | la luna fa l ~, il plenilunio |
intrattabile | dasse la mazza su le ~, dan- annvona ppino (gli spigolatori anda-
neggiarsi da soli | (scherz.) te pssa d vano a rubacchiare nella vigna vicina
na bbenedizzine a ~ pare!, (sul letto di ancora da vendemmiare) || prov.: crpo
morte) | sart a ~ pare | se mtte a ssde ~ v rripso.
a ~ pare, magna quanto n lpo, si mette pnzo, agg., lento, tardo: ammppete li
a sedere a tutto agio, senza preoccuparsi s ~!, caspita, quanto sei lento!
daltro che del proprio benessere | dorm piescaranse: piescarlanse.
dda ~, non immischiarsi | te squadra da piescarano: piascarlano.
capa ~ | cha l ~ calle sso, vive piescarlanse, piascaranse, piescara-
nellagiatezza || ~ (a), loc. avv., a piedi: nse, s.m., ab. del quartiere di Piano-
ce vae m p ~, e m p camminanno || ~ scarano a Viterbo || agg.: la parlata ~.
(da), loc. avv., in basso, in fondo: ~ a la piescarlano: piascarlano.
cavarlla | da pidal ltto. 2. (arc.) mi- pietanza: (prov.) cnto pietanze, m piatto
sura lineare. slo.
piedccio, s.m., pedule, parte della calza. pitra pmece, s.f., pomice.
pieg, v. tr., piegare: le pighe su la fila- pitra, s.f., 1. s.f., 1. calcolosi vescicale:
gna (rif. ai tralci) || piegasse, v. rifl., pie- cha l mal de la ~. 2. cote per affilare. 3.
garsi: se piga ggi, da quante ce nnha lastra di pietra: ~ bbucata, mulino di
(rif. a un ramo carico di frutta) || Forme: pietra a mano (solo in prov.) || pitre
Ind. pres. 2 pighe; 6 pigheno. scoprte (a), loc. avv., a pietra viva,
piga: pijj na bbrutta ~, di persona, che senza intonaco: riportall~ | pietrlla
segue una cattiva inclinazione, o di si- (a), loc. avv., con lastre di pietra sco-
tuazione, che mostra tendenza negativa perte, senza calce || accr. pietrna.
| nun fa na ~, alla perfezione || dim. pietrngola: petrngola.
pieghtta | dispr. piegccia. pitro: (mdd. scherz.) sta rbba se
piegatre: piegatro. chjama ~: rivninditro! | t sse chjama
piegatro, piegatre, s.m., tralcio a frutto ~: lo rivjjo nditro (detto prestando
lasciato alla potatura: si lscia m ~ e no qualcosa).
Vocabolario
455

pietrcquele, s.f. pl., ciottoli: na strada ppijjllese l cunvurzo | m lo v a ppij-


fatta di ~. ja | no la pijj cco sso!, non addossar-
pifferaro, s.m., suonatore di piffero. gli la colpa! | llha da pijj pe bbna,
piggiatrice, s.f., pigiatrice, macchina per deve accettarla | pijja s e pprta
pigiare a mano luva: scapp ffri la ~. ccasa! (commento ad espr. forte) | ~ l
piggine, s.f., pigione. ita ppiggine, pscio, catturare pesci | ~ lloliva a
andata ad abitare in casa di affitto. mmo, cogliere olive in societ | pijja
pignatta, s.f., pentola di terracotta pan- crte cantonate grsse cme na casa,
ciuta con manico laterale ed apertura cade in errori madornali | pijj n giro | ~
ristretta, particolarmente resistente al n grnchjo, un abbaglio | le pjjono le
fuoco. vjje cme na dnna ncinta | li pijj n
pignattccia, s.f., pietanza fatta con carne crpo | ~ ffiato | pjjono snno, si as-
ovina o bovina di seconda scelta, cotta sopiscono | ~ na bboccata dria | ~
con patate e verdure al forno in reci- mmojje, ammogliarsi | ~ mmarito, ma-
piente di terracotta. ritarsi | ~ ffrza, rinvigorirsi (di un
pignattaro, s.m., pentolaio. olivo) | ~ ffrza, aumentare la
pignatto, s.m., pentola di terracotta pan- gradazione del vino: ce s che mmet-
ciuta con manico laterale ed apertura tvono l zrde de rame pe ffalle pijj
ristretta, particolarmente resistente al ffrza. l catenccio nfocato o n tiz-
fuoco: um ~ de panctto | su na csa, znardnte | l cavallo te pijja la mano
che ttanto nun zavvra, se dice: mt- | ~ llannata, lavvio | (euf.) te pijjasse
tece s l ~!, (iron.) credici! || dim. pi- m bne! | ~ ccolre, a) cominciare a
gnattllo. maturare (detto del grano); b) invaiare
pigno, s.m., 1. pino domestico (Pinus delluva: llua se comncia ff, pia
pinea L.). 2. strobilo, pigna: (antifr.) colre | ~ vvrzo, decidersi a fare: n ce
largo cme m ~ vrde, avarissimo || pijja vrzo | pijjacce la mano, acquistare
pigne, pigna (arc.), s.f. pl., pigne: ma perizia | ~ l fijjo pe la mano, tener per
che cchae le ~ ma la capccia?, sei stu- mano | ~ sstto, investire: ttnte, te
pido? pjjono stto | ~ pptto, investire | l vino
pignlo, s.m., pinolo. jjha pprso de diftto | ~ de cercne, ~
pigol: spol. de scca, ~ de muffa, ~ de merdino, ~
pigrzzia, antrop. di astratto personificato: de frte, ~ dacto: espressioni usate per
~, lu ve l brdo? s! pijja la denominare varie alterazioni del vino | ~
tazza! n, allra nu lo vjjo ppi. dde rncio, irrancidire | ~ dde fume | ~
pigrizziso, agg., pigro. dde cattivo, avariarsi, di cibo | lljjo
pjja: pijj. pijja de sorcino, si altera per esservi an-
pijj, p, pjja, v. tr., 1. pigliare: pjjele! negato un topo | la cccia pijja de fre-
| pjjelo! | pijjtelo! | pjjete qullo che schino, la prima puzztta che dd la
vve! | e ppijjate m p de cccia! (invito cccia | ~ la rincrza, lo slancio | pijj
del macellaio ad acquistare) | sta mano Ppasqua, soddisfare al precetto
pijjo io (al gioco delle carte) | pijja! pasquale | ~ r mnno cme vne | ~ dde
fco! (al gioco del tressette) | ~ l uno, ereditare i tratti caratteriali | ~ le
fugne, darsi alla fuga | cuminciava a bbtte, buscarne | ~ ss, sollevare, rac-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
456

cogliere: a ppijj ss la trra co la glierci, azzeccarci | n ce pijja prprio,


vanga, psa | ~ ss a mmano | ~ co le dice solo sciocchezze | (d.) chi num
bbne | ~ co le pinze, valutare con esat- pijja, cala (al gioco delle carte) | le cse
tezza, considerare bene | vttela a ppijj tcca pijjalle a vvrzo | pijjalla pil bn
n culo! | volte annvvela a ppijj ndu si vrzo || v. intr., 1. ardere: pijja sbbeto
cumnceno l capagne? | nun ci pijje n sta lgna | l fco cuminciava a ppijj
zrco dritto cu qqullo (di chi ragiona vvia gajjardo | pijjveno sbbeto cme
male) | ~ l tro per le crna, prendere ccrpe, di colpo (lett.: come colpi). 2.
una decisione | ~ cconfidnza | l majjlo attecchire (di piante, del magliolo, di
pijja frza, si sviluppa | ~ vvia, di uno innesto). 3. assomigliare a q.no nel
sciame che sinnalza in volo | ~ pil cor- carattere || prov.: va ppreg sam
vattino, afferrare per il collo | ~ mmano, Benedtto: se ppijja bbne, senn pijja
farci la mano | ~ mbra pe na stronzata, de scco || pijjasse, v. intr. pron., pren-
adombrarsi per una sciocchezza | ~ le dersi: pijjssela, offendersi, amareggiar-
bbeccacce, soffrire il freddo | mdd. si | pijjssela cmmoda, agire con
tcca ~ l trdo quanno passa, bisogna lentezza | pijjssela cmmeda, bbl-
approfittare delloccasione propizia | se ladcio | vttela pijj n zaccccia! |
credva dann ppijj ssam Pitro pe la pjjatela n culo! | vttela ppijj n culo
bbarba, si illudeva di ottenere successo t e cchi ttha mmssal mnno! | che
| pijja tutto a la mano, cme vne vne, sse la pijjssero s n culo! | me la s
alla leggera | llh ddtto prpio cme pprsa n culo, sono rimasto ingannato |
me la sentivo. e cche sse crde de pijj quelro n ze pjjono, coloro non vanno
Tippetppe?, con chi crede di avere a daccordo | volte annvvela ppijja ndu
che fare? | ~ vvia, partire | pijja via pe si cumnceno l capagne? | pijjssela
la scnta, si avvia in discesa | l fijjo ha mmale, offendersi | ma nun te la ~
pprso via, comincia a crescere | ~ de ttanto!, non affliggerti! | ~ ss bbaracca
ptto gnicsa, travolgere tutto | ~ de e bburrattine, raccogliere le proprie
ptto a uno, incolpare qualcuno, aggre- cose | n ze la pijja, lento || prov.: pijja
dire a parole, insultare | lo sa ppijj a l mnno cme vne | chi vv vvive snza
vvrzo, trattare nel modo adatto | nun pne, pijja l mnno cme vne | chi sse
tutte la pijjveno a lu stsso vrzo, di la pijja, mre | tira ll ttrenttto mijja,
buon grado | ~ ppi bbno, credere a gran cojj chi sse la pijja || Forme: Ind.
quanto detto | ~ n trno alltto, al lotto pres. 3 pijja; 6 pjjeno, pjjono | impf. 3
| ~ vvia a vvnto, si mette in moto im- pijjava; 5 pijjvete; 6 pijjveno, pij-
provvisamente | mdd. tcca ~ la pallal jvono | perf. 3 pijj; 6 pijjnno, pij-
barzo, cogliere loccasione propizia | va jrno | fut. 1 pijjar; 5 pijjarte | Cong.
ppijj Rrma, ha gran fretta | va ppijj pres. 3 pijja, pijje | impf. 3 pijjasse; 6
llacqua ma la funtana, ad attingere pijjssero | Cond. 1 pijjarbbe; 2 pij-
acqua | ti fanno carino, quanno ti pj- jarste; 3 pijjarbbe, 6 pijjarbbero | P.
jeno! | quanno li pjjeno, nun ze para pass. pijjato, pijjo | Ger. pijjanno.
(rif. ad attacchi dira) | (gerg.) ~ scan- pijjata, s.f., presa alle carte.
zano, congedarsi | ~ na puntura, am- pijjatutto, agg., che supera tutte le carte:
malarsi di polmonite | pijjacce, co- asso ~.
Vocabolario
457

pila, s.f., 1. pentola. 2. (gerg.) denaro. pinnnte: pennnti.


pilquela, pillquela (raro), s.f., pellicola pinncchja, sopr. m.
cinematografica. pinmbra, s.f., (lett.) penombra.
pllera, s.f., 1. pillola. 2. contraccettivo: pinticchjato, agg., variegato.
le rigazze gge quanto pjjono la ~. 3. pintimnto, s.m., 1. pentimento. 2.
(fig.) cosa sgradita, dispiacere: nha rimpianto.
ddovute mann ggi de pllere! pintisse: pentisse.
pilligringgio, s.m., pellegrinaggio: an- pinto, agg., esatto || ~ ~, esattamente ||
nide m ~. (scherz.) ~ ~ cme qqullo del mi ma-
pilligrino, s.m., pellegrino || antrop. || sam rito (battuta di favoletta con allusione
~, rione di Viterbo. sessuale).
pillquela (raro): pilquela. pinz: penz.
pilott, v. tr., 1. pillottare, lardellare: cc- pinzire: pinziro.
cia pilottata. 2. (fig.) assillare. pinziro, penziro, pinzire, s.m., 1. pen-
piltto, s.m., 1. pillotto; grasso, avvolto siero. 2. preoccupazione: pure qu ad
nella carta, che si fa gocciolare sulla m ~ levato, una preoccupazione in meno
carne allo spiedo. 2. (fig.) assillo: num | na csa che mmtte ~, d preoccu-
me d l ~!, non assillarmi! | d l ~ a pazione.
ffco lnto, assillare, tormentare. 3. pinzierso, agg., pensieroso.
(fig.) persona noiosa: se m ~ || accr. pi- pinzionato: appenzionato.
lottne. pinzine, penzine, s.f., pensione: cmo
pilcis (a le): peluce (a li). la ~ dellartiggiane | na ~ fiacca | pijj
pim tum, ideof., rumore provocato dal la ~, riscuotere la pensione || dim. pen-
movimento della spola nel telaio. zionclla, pinzioncina.
pimpinlla, s.f., salvastrella (Poterium pinzo, s.m., 1. punta: le pinze del colltto
sanguisorba L., Sanguisorba minor | lev na robbacctta dallcchjo col ~
Scop.). del fazzoltto, con la ccca | l ~ de la to-
pimpirinlla, s.f., 1. variet di erba fu- vajja | ce llh sul ~ de la lngua, sulla
maria (Fumaria vaillantii Loisel). 2. punta della lingua. 2. angolo, spigolo:
pimpinella (Pimpinella rotundifolia e sta ssmpre a ssda mal ~ dil tavulino.
Tordilium apulum) || incipit di conta. 3. spicchio: l capplla ttre ppinze del
pindice, s.f., (lett.) pendice. prte. 4. pizzo: cha l ~, ha la barba a
pintto, s.m., pianta giovane di pino. punta || agg., 1. appuntito, aguzzo: l
pnfete, pnfete, ideof., voce spesso in cllo ~ | n chjdo ~ cme n aco. 2. con-
correlazione con pnfete o pnfete, che vesso (di gemma di vite): se llcchjo
riproduce il rumore di un corpo che ppi ppinzo, c mmno ua (pronostico
cade o di uno schiaffo: ~ e ppnfete! | ~ sulla vendemmia) || ~ (m), loc. avv.,
e ppnfete! sulla punta | m ~ m ~, allultimo mo-
pinghe pnghe, s.m., ping-pong. mento: rrivato ~.
pinitnza, s.f., penitenza. pinzso, agg., pensoso.
pinncchjo: penncchjo. pinzutllo, s.m., pizzutlla, s.f., piz-
pinnellata, s.f., pennellata. zutello, variet di vitigno che produce
pinnllo, s.m., pennello. acini di uva di forma appuntita.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
458

pinzuto, pezzuto, pizzuto, agg., 1. appun- sgna Dio preg | quanno pive ttira
tito, aguzzo: s ppinzuti cme n aco | vnto, l cacciatre nun ccontnto |
mdd. ann allrbere pinzute, morire. 2. quanno pive ttira vnto, cacciatre
convesso (di gemma di vite). 3. (fig.) af- statti drnto | si nom pive pi la Canne-
fettato, ricercato: parl ~. lra, dallinvrno smo fra; ma si
pio pio1, avv., appena, a malapena: io te ppive tira l vnto, dallinvrno smo
snto ~. drnto | quanno pive, chi sta bbne
pio pio2, onom., voce che imita il pigolio nun ze mve | pive e cc l zle, la cam-
del pulcino: fanno ~ || voce per chia- pagna va in amre | se ppive su la
mare i pulcini || inter., voce con cui si parma, c l zle su la grgna | se
gioca con un bambino. ppive ggioved ssanto, pive mggio
pio, in: nha ffatto n tmpo manco a dd tutto quanto || Forme: Ind. pres. 6 pi-
ppio, successo in un baleno. veno | impf. 3 piova | perf. 3 pibbe,
pol: spol. piovtte; 5 piovssoto (rur.); 6 piovrno
pimmo, s.m., 1. piombo. 2. piombino, | fut. 3 piovar | Cong. pres. 3 pivi |
filo a piombo del muratore || ~ (a), loc. Cond. pres. 3 piovarbbe | P. pass. piu-
avv., a piombo, a perpendicolo. 3. ro- vuto | Ger. piovnno.
mano della stadera. pive: piva.
pionno, sopr. pioviccic, v. intr. impers., piovigginare.
piotggine, s.f., lentezza. pioviccicatlla, s.f., pioggerellina.
pito, agg., lento. pioviccicso, agg., piovigginoso.
pitta, s.f., 1. zolla sollevata con una van- piovuta, s.f., piovasco.
gata, piota || ~ collrba, zolla erbosa || pipa, s.f., gallina (in tono vezz.): ste pre
ssa smpre m ~, vegeto ed energico. 2. pipe channo ste.
(gerg.) moneta da cento lire. piparino: peparino.
piott, v. tr., cavare le zolle. piperino: peparino.
piva, pive, v. intr. impers., piovere: pip pip, pipine, inter., voce per chiamare
pive tutta la luna, per tutta la durata i polli.
della lunazione | dille che ppive!, me pip, s.m., (acr.) Partito Popolare: (iron.)
ne infischio | llanno passato ha ppio- s del ~? magna!, s del tignlo? bbve!
vuto na massa | allent de ~, spiovere | (battute pronunciate dai fascisti negli
sta zzitto chi ffa ~ | piva bbuche, a di- anni Venti del secolo scorso, quando
rotto | nn ppe ppiva sto tmpo | mdd. costringevano gli antagonisti cattolici a
penzavo che ppiova, ma n cche ddi- bere olio di ricino).
lujjava, temevo lavverarsi di qualcosa pipinara, s.f., 1. vocio. 2. folla di gente
di negativo, ma non in tali proporzioni | rumorosa.
domane ha dda ~ | ~ pulito, senza gran- pipine: pip pip.
dinare | (d.) tanto tron che ppibbe, pipo, s.m., 1. (infant.) pidocchio: cha l
detto di cosa accaduta dopo lunga attesa pipe sto fijjo. 2. (infant., euf.) pne.
o insistenza | piovar? s! ctiche e pippa, s.f., 1. pipa: cu la ~ ma la bbcca
llanzagne (niente affatto) | piovssoto | muso de ~!, insulto a persona antipa-
jj cme ffarche, (rur.) piombaste || tica || ~ (a), ad angolo retto, della punta
prov.: pi ffa ppiva e ppi ccac, nom bi- del maglio | le cse vanno a ~ de cccio,
Vocabolario
459

benissimo || dim. pipptta | dispr. pip- di canzoncina.


pccia | vnce ~ e ccannccia, vincere pirquelo: pircolo.
tutto al gioco. 2. (fig.) masturbazione pirito, s.m., perito.
maschile || li fa na ~, non lo teme af- pirmannte, s.f., permanente.
fatto. 3. (fig.) persona o cosa noiosa: che pirmsso, agg., permesso.
ppippa ste canzne dadsso! | s na ~ pir, mapir, mapr, pr, cong., per: ~
prpio. 4. niente: nun vale na ~. 5. (fig.) l quatrine n creno de qulle tmpe.
individuo dappoco. piro, s.m., 1. piolo, di scala o di sedia: na
pipp, v. intr., morire: quanno chi ssarae scala di s pira. 2. cavicchio infisso in
pippato. terra, cui si lega una bestia al pascolo:
pippata, s.f., pipata. (rust.) llhae legato l cico mal ~? 3.
pipptto, sopr. del re Vittorio Emanuele virgulto. 4. (fig., dispr.) contadino || dim.
III. pirtto, 1. piolo dellaratro arcaico di
pippo, ipoc., Filippo. legno. 2. particolare del giogo || Forme:
pir: p. pl. pira.
pira, s.f., (dispr.) contadina. pirol, v. tr., prillare, far ruotare con le
pirasse, s.m., prodotto industriale per di- dita, detto del fuso o della trottolina.
sinfettare le viti. pirol, inter., (infant.) gridato nel gioco
pirch: perch. della lippa.
pirci, cong., perci. pirlo, s.m., estremit del fuso.
pircue, cong., per cui. pirzzo, s.m., piolo del verricello.
pirdon: perdon. pirtutto: dapertutto.
pirdno, s.m., perdono: chjseno ~. pirultta, s.f., piroetta.
pirdun: perdon. pirusillo, personaggio immag.
pirnne, agg., (lett.) perenne. pirzeguet, v. tr., perseguitare.
pirftto, agg., perfetto. pirziana, s.f., persiana.
pirfezzion, v. tr., perfezionare. pirzna, perzna, s.f., persona || dim. per-
pirfino, avv., perfino. zoncina || prov.: ~ trista, nominata e
pirfizzine, s.f., perfezione || ~ (a la), loc. vvista | na ~ nominata, n ci dicrre na
avv., a perfezione, perfettamente. sassata.
piricolante, agg., pericolante. pirzonggio: pirzunggio.
pircolo, pirquelo, s.m., pericolo: cra pirzonale, agg., personale.
~ chi vvensse la grnena. pirzunggio, pirzonggio, s.m., perso-
piricolso, agg., pericoloso. naggio: tutte qulle pirzunagge.
pirillo (l), sopr. pis: pes.
pirodo, s.m., 1. periodo: vanna ppiro- pisci, v. intr., 1. pisciare: me scappa da
de. 2. epoca. ~, ho bisogno di orinare | l fijjo pscia a
piripcchjo (a), loc. avv., male, in modo lltto la ntte, affetto da enuresi | p-
sbagliato, inconcludente: fa ssmpre scia addssal muro cme n cane | p-
tutte le cse ~ | ma che ggiocam~?, scece su la ferita! (per disinfettarla) | ha
scherziamo? ppisciato de fra, ha sbagliato | m ~ dde
piripano, s.m., (scherz.) pidocchio. fra!, non dire sciocchezze! | psciono
piripcchja piripcchja, incipit e chiusa llngioltte, pioviggina (detto ai bam-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
460

bini) | ce se pscia (rif. a costruzione ap- piscina, s.f., 1. bambina neonata (in tono
pena iniziata) || pisciasse, v. intr. pron., vezz.). 2. (dispr.) monaca.
pisciarsi: ~ addsso dal rida, scompi- piscine, s.m., ululone (Bombina varie-
sciarsi dalle risa | se pscia stto, cha gata).
ppco sclo (di tegola messa troppo pislla, s.f., 1. ragazza. 2. vulva || dim.
piana) || prov.: chi num pscia n com- piselltta, pisellina.
pagna, o n latro o na spia | pscia pislle, s.m. pl., piselli: capo l ~, mondo i
chjaro e vva n culo al mdico | chi pp- piselli.
scia e nnom petazza, non ffijo de pisellina, pisillina, s.f., 1. scilinguagnolo.
bbna razza; chi ppscia e nnon fa l 2. (dispr.) lingua maligna: cha na ~!
pto, ad ccornuto e nun ccrso. 2. ndo tcca tgne. 3. rubiglio, pianta di
zampillare, sgorgare, di vino: sta can- piselli selvatici (Pisum arvense L.).
nlla pscia piano || Forme: Ind. pres. 2 pisellino, s.m., 1. ragazzo (in tono vezz.).
pisce; 6 pscno, psciono. 2. sopr.
pisciacane, s.m., dente di leone (Tara- pisllo, pisllo, s.m., (fig.) pne.
xacum officinale L.). pisillina: pisellina.
piscialltto, s.m., bambino affetto da enu- piso pisllo, incipit di conta.
resi notturna. pisolnne, s.m., ipsilon.
pisciarlla, s.f., stimolo ad orinare spesso: pispine, s.m., pitch-pine; legno rossa-
avcce la ~. stro durissimo di pino dellAmerica set-
pisciarllo, s.m., 1. rivolo di liquido. 2. tentrionale.
(fig.) chi orina spesso. 3. idron. pispllo, s.m., 1. ragazzo di bassa statura.
pisciarla, s.f., (fig., triv., raro) vulva. 2. adolescente.
pisciasngue, s.m., emioflobinuria della pispisllo, incipit di filastrocca per gioco.
vacca. pissichjatra, s.m., (rec.) psichiatra.
pisciastto, s.m., 1. moccioso, di ragazzo. pissicolggeco, agg., (rec.) psicologico.
2. vigliacco, pusillanime. pissicologga, s.f., (rec.) psicologia.
pisciastrato, agg., (scherz.) chi orina pist: pest.
molto. pistcchjo, s.m., (fig., gerg.) pne.
pisciata: ch na ~ m punta m punta, ho pistarla, s.f., cassa di legno con il fondo
estrema urgenza di orinare. forato, che si metteva sul tino, per pi-
pisciatlla, s.f., (fig.) pioggerella breve. giarvi luva con i piedi nudi.
pisciatro, s.m., 1. orinatoio pubblico pistarzzo, pestarzzo, s.m., 1. (raro)
maschile. 2. (fig., triv., raro) vulva. mortaio di legno da cucina. 2. pestello.
piscina: pescina. 3. (fig., scherz.) bambino panciuto.
piscin, v. intr. impers., piovigginare pistasale, s.m., mortaio di legno da
(solo in prov.). cucina.
piscinaro: pescinaro. pistata, s.f., 1. azione di pestare, pigiare,
piscinata, s.f., quantit di canapa im- frantumare. 2. quantit di uva pigiata in
mersa in una volta nel maceratoio. una volta.
pscio, s.m., 1. colaticcio delle bestie. 2. pistatrice, s.f., (rec.) pigiatrice, macchina
orina: ccallo quanto l ~ sto vino, troppo per pigiare a mano luva.
caldo | ~ dngele, vino prelibato. pistatura, s.f., 1. pestata. 2. pestatura
Vocabolario
461

della pelle, quando sia stata premuta tra pitina: petina.


due corpi duri. pitocchjolato: piticchjolato.
piste, s.f. pl., pste, guai: se trva im pitocchjolso: piticchjolato.
mo a le ~. pitol, v. tr., prillare, far ruotare con le
pistrno, s.m., santo immag.: sam ~ ab- dita, detto del fuso o della trottolina.
bate! (escl. dimpazienza). pitolcco, s.m., buffetto inferto con il dito
pisto, psto, s.m., 1. pesto di grassi, erbe medio fatto schioccare contro il pollice.
e aromi usato per condimento in cucina; pitrdo: pitto.
battuto: ~ collacto | ~ collalice. 2. pitto, pitrdo, s.m., 1. grosso bastone
(fig.) scarica di busse: jjha ddato m ~. nodoso. 2. (fig.) asso di bastoni. 3. (fig.,
3. (fig.) sconfitta solenne || agg., 1. gerg.) pne.
livido: cveno tutte ddue l muso ~ pitrjjo: petrjjo.
cme llnto. 2. raggrumato: sngue pitrllio: petrjjo.
pisto. pittagrico, agg., pitagorico: studi la
pistolne, s.m., pistola di grandi dimen- tvela pittagrica.
sioni. pittguala: pettguala.
pitalata, s.f., contenuto del vaso da notte. pttima, s.f., 1. chiacchierone. 2. indi-
pitale, s.m., 1. alto vaso di metallo per viduo fastidioso.
orinare, con bocca pi larga del fondo. pittimso, agg., 1. noioso. 2. assillante.
2. vaso da notte con manico laterale || pittina: pettina.
accr. pitalzzo. pittolna, s.f., capriola.
pitapata: pitepate. pittur, appittur, v. tr., 1. dipingere. 2.
pitrtima, s.f., coriandolo (Coriandrum tinteggiare unabitazione.
sativum L.). pitulante, agg., petulante.
pitcchja, s.f., pipita, malattia infettiva, pitulanza, s.f., petulanza.
che colpisce la lingua dei polli. pitulcchjo: pitulino.
pitllo, s.m., (scherz.) il numero uno nel pitulino, pitulcchjo, s.m., 1. individuo
gioco della tombola. noioso, petulante. 2. bambino vivace.
pitepate, pitapata, inter., (infant.) espr. pi (al), loc. avv., al massimo: saran-
usata giocando con tappi di bottiglia no quaranta passe ~ dal ponticllo |
lungo un percorso stabilito, mediante (scherz.) ~ si potr mmor || pi (im),
buffetti inferti facendo scattare lindice loc. avv., inoltre.
contro il pollice. piucch, cong., purch: ~ non ze fsse
piticchjato: piticchjolato. trattato de srche, di ratti.
piticchjolato, peticchjolato, piticchjato, piucchemmae, avv., specialmente, so-
piticchjolso, pitocchjolato, pitocchjo- prattutto.
lso, agg., 1. punteggiato, maculato. 2. piuccheppi, avv., specialmente, soprat-
butterato: la plle tutta piticchjolata. 3. tutto.
lentigginoso. piudditutte, avv., specialmente, soprat-
piticchjolso: piticchjolato. tutto.
piticllo: pidicllo. piuma, s.f., 1. lanugine che copre i pul-
piticillso: peticillso. cini appena nati. 2. lanugine che resta
piticne: pedicne. sulla pelle del pollo spennato. 3. peluria
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
462

sulle gote degli adolescenti. castagna, sorprendere sul fatto || v. intr.,


piunondillo (a), loc. avv., a non finire. 1. dar prurito: pzzeca cme llurtica |
piunumpzzo (a), loc. verb., a pi non pzzica cme n cardo | me pzzicono le
posso. mano, mi prudono le mani | me pzzica
pizza, s.f., 1. focaccia: ~ bbianca, con olio la gla, ho la gola irritata. 2. dare la sen-
di oliva, sale e rosmarino | ~ de Pasqua, sazione di intorpidimento: le mano
dolce tipico delle festivit pasquali (di pzzicono pil frddo || Forme: Ind. pres.
forma cilindrica, confezionato con 3 pzzeca, pzzica; 6 pzzicono | P. pass.
uova, latte e zucchero) | ~ rssa, con po- pzzeco, pizzicato, pzzico.
modoro | ~ co le sfrzzole, con i ciccioli pizzecccio, sopr.
di strutto || pizzarlla, pizza stregata || pzzeco, pzzico, s.m., 1. puntura: sint l ~
pizze sso, te s msso!, (infant.) escl. dil frddo. 2. morso dinsetto: m ~ de
pronunciata in un gioco. 2. (fig.) blocco prcia. 3. (fig.) sapore piccante: s
compatto di vinaccia torchiata. 3. (fig.) bbne col ~ le lumache (condite con pe-
tavola semicircolare del torchio. 4. (fig.) peroncino piccante) || dim. pizzichtto:
mta, deiezione di bovino: qulle pizze c l ~, se snte. 4. nonnulla: te reduco
vrde calle che ffmeno. 5. (fig.) per- m ~! (espr. di minaccia) || ppzzeche
cossa, colpo. 6. (fig.) circonferenza la- bboccne (a), loc. avv., a forza di stenti.
sciata libera da erbacce sotto la chioma pizzeddtto, cong., contrariamente ||
dellolivo o del nocciolo: zzapp la ~. inter., (infant.) usata per affermare cate-
7. (fig.) nido di vespe. 8. (fig.) favo. 9. goricamente la propria opinione || ~ sul
(fig.) persona noiosa. poggtto!, (infant.) frase usata nel
pizz, v. tr., picchiare. gioco, per ottenere il diritto di porre la
pizzajjla (a la), loc. avv., alla pizzaiola. propria bilia in posizione sopraelevata,
pizzangrillo, s.m., 1. scricciolo (?) che consente di colpire meglio quelle
(Troglodytes troglodytes L.). 2. (fig., dellavversario.
scherz.) bambino gracile. pizzeddtto pizzeffatto, incipit di formu-
pizzardne, s.m., vigile urbano. letta infant. di gioco.
pizzarlo, s.m., pizzaiolo. pizzic: pizzec.
pizzec, pizzic, v. tr., 1. pungere. 2. mor- pizzicara, s.f., pizzicheria, salumeria ||
dere (spec. di insetti): le formiche pzzi- (scherz.) mtte s la ~, aprire una salu-
cono | mdd. che ttha ppzzeco la meria (fig., di bambino che pilucca uva
saramndola? (a persona irrequieta) | n nella vigna altrui).
c ttmpo de fasse ~ da le purci, non pizzicarlo, s.m., pizzicagnolo.
c tempo da perdere | llha ppizzicato pizzicata, s.f., piccola quantit || dim. piz-
la tarntala | sta zzita zzitta da na parte, zicatlla: mttece na ~ de sale!
pare na gallina pizzicata (di persona pizzichnte, agg., piccante (di cibo).
timida) || prov.: se tte pzzica lo pzzico: pzzeco.
scarpine, jjo santo e ccommugnne; pizzicso, agg., piccante (di cibo).
se tte pzzica la tarntala, va ddal prte pizzictte, s.m. pl., variet di pasta
che tte sarva. 3. pizzicare. 4. piluccare. casalinga confezionata con acqua e fa-
5. (fig.) sorprendere, cogliere in fallo: rina.
ve ch ppzzico mal pajjne! | ~ n pizzictto, nellespr.: pijj a ~, infastidire;
Vocabolario
463

perseguitare con dispetti e piccole pre- ppco, di rado ormai | succedva m p


potenze e soprusi. ppi na vrta, pi spesso | n antro p
pizzo, s.m., 1. punta. 2. estremit: llha cascavo dal ltto, per poco || s.m., una
ffatta m ~ al ttto, lha fatta grossa | piccola quantit: quarche pp ddum-
mtte le srde a ~, risparmiare || ~ ~, midit c ss | cchete m pochtto de
loc. avv., appena in tempo: rrivato ~. pane | (antifr.) m pop de rbba, grande
3. becco del boccale: bbve a ~, con la quantit || pron., me sa ce s ppi
bocca accostata al becco del recipiente. ppche | corrva a dducnto e m p,
pizzutlla: pinzutllo. correva oltre i 200 km orari || agg., c
pizzuto: pinzuto. rrimasta pca assae, pochssema,
plaf, ideof., rumore da contatto con su- pochissima | m pca de rbba ce sar |
perficie scivolosa. qu ppco, ma ssecuro, cosa certa |
platno, s.m., platano (Platanus hybrida pijjo s sta pca de farina | ste p de
Brot.). ncchje | quatrine se vedvono pche
plenilugno, s.m., (raro) plenilunio. che gnnte, pochissimi | li srde ci
plnchese: prnchise. nnreno gram pche | s rremaste
plorale, s.m., plurale. tanto pche || dim. pochtto, pochettino,
poddarze, avv., eventualmente, forse. puchtto: n antro ~ | riv de ll m
p1, p, pe, avv, poi: dra m pe se pochtto || prov.: pche, maledtte
cmbia mseca | stanno stanno, p ssbbito (meglio riscuotere immediata-
vlono, alla fine | p dice che ss llal- mente i crediti) | de m pco se campa,
tre a ffreg! (detto di un ladro notorio) | de gnnte se mre | mjjo pco che
e pp e pp!, e poi, e poi (per creare gnnte | m p pir uno n fa mmale a
sospensione nel racconto). nnessuno.
p2, pco, pco, pop2, avv., poco: pco pccia, s.f., (raro) poppa, mammella di
che ssia, csta smpre trppo | n antro donna.
p, ancora un po | bbllo pco!, (antifr.) pocci, v. tr., poppare: sta cratura pccia
bellissimo | te llh ddtto pco pco m ch m piacre.
mijjaro de vrte, come minimo | sta pi pccio, s.m., capezzolo di vacca.
ppco a ppive, tarda poco | sa dde pco: p2.
pco, insipido | mbrojjne che n z pococheppco, avv., quanto meno: ce ne
pco!, imbroglione di prima risma | c saranno ~ na diecina bbne.
stata ch ppco, poco tempo fa | a mm pocodebbno, s.m., individuo losco.
me frga pco | gni ~, di tanto in tanto | podertto, s.m., piccolo podere.
gni pchi ttanto, id. | da ll a ppco, poderile, agg., poderale.
dopo poco tempo | pca ppco | m p podppo, avv., pi tardi: e ppodppo ce
pe vvrta, un poco alla volta | pco ch penzarmo.
ppco, come minimo | famo m ~ per pe: p1.
mo, ciascuno | mmjjo m pochtto poerino, agg., (raro) poverino.
durtta la pasta, leggermente al dente | pggia, inter., voce gridata alle bestie per
pe ppco n cascava da la finstra, poco farle girare: pggia l!
manc che cadesse | ha ppco ch poggiamano: appoggiamano.
ppartito, poco tempo fa | lo vdo ppi poggiapide: appoggiapide.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
464

pggio purnllo, s.m., top. immag.: mdd. carzne | a la fine le se d nantra


passato pi ~, le ha buscate. bblla ~.
pojjana, s.f., poiana (Buteo buteo L.). politzza, s.f., (raro) pulizia.
polacca, pulacca, s.f., blusa femminile, poltica, s.f., astuzia, adulazione: ~ sprca
che scendeva alla cintura senza | qullo fa la ~ pe ffregatte.
stringerla || dim. polacchtta. poltico, pultico, s.m., 1. personaggio
polanca, s.f., gallina giovane || dim. politico. 2. adulatore: n ~ farzo, i-
polanchlla. pocrita || accr. politecne, politicne,
polentaro, s.m., gran mangiatore di po- puliticne.
lenta. polito, pulito, s.m., 1. superficie di terreno
polesa, s.f., (raro) pulizia. spoglio di vegetazione. 2. campo colti-
pol, pul, v. tr., 1. pulire: llha polita la vato privo di erbacce: crsce sul ~ ||
crednza?, lhai pulita? | me pulscio la agg., 1. pulito: bbllo ~ cme no spc-
bbcca | e qqu cchad? pulisctevece chjo. 2. senza grandine (detto di tempo-
l culo! (cos un assassino, cui era stata rale): llacqua llha ffatta pulita pe
consegnata la sentenza di condanna a ffortuna. 3. (fig.) squattrinato, al verde.
morte) | quanno che ppive, la puliscia- politrice, s.f., (rec.) macchina per pulire
rmo | ~ la vita, togliere la corteccia pavimenti.
vecchia della vite | ~ le bbudlla, lavare pollagra, s.f., podagra: a cchi mmagnava
(del maiale macellato) | le scopine pol- na massa de cccia li venva la ~.
scono pco | polimo, tcca ~, in quanto pollagrso, agg., podagroso.
a pulire, bisogna pulire | n te pol l naso pollaro, s.m., pollaio.
su la mneca! | facvona ppol llame- pollastra, s.f., 1. gallina giovane. 2. (fig.,
ricane (rif. ai bombardamenti aerei in- scherz.) ragazza || pollastrlla, (vezz.)
discriminati, a tappeto). 2. scerbare: se ragazza avvenente: che bblla ~!
puliscva l grano | prima le vigne co la pollastro, pullastro, s.m., 1. pollo: si
vanga se pulvono. 3. depurare: polisce sarbbe fatta la pace, si li portavo du
llintestino llrba. 4. (fig.) sconfiggere: pullastre. 2. (fig., scherz.) pomodoro
llhanno pulito (al gioco). 5. (fig.) divo- che si mangia verde || dim. pollastrllo.
rare. 6. (fig.) sterminare: le pucine pollastrne, pullastrne, s.m., 1. (fig.)
llava pulite tutte la vrpe || v. rifl., pu- giuggiolone. 2. (fig.) persona ingenua.
lscete! || ~ (a), loc. avv., tabula rasa: polldra, polltra, pulldra, pulltra, s.f.,
fanna ~ | cojjmo a ~, cogliamo ogni 1. vescicola. 2. pulcesecca, grumo sot-
frutto || Forme: Ind. pres. 1 polscio, tocutaneo di sangue formatosi per
pulscio; 3 polisce; 4 polimo, pulimo; 6 schiacciamento o strizzatura.
polsciono, polscono, pulsceno, pul- polldro, polltro, pulldro, pulltro,
sciono | impf. 1 polivo; 3 puliscva; 6 s.m., puledro di cavallo o di asina | dim.,
puliscvono, puliscono, pulvono | fut. polletrccio.
1 polisciar; 3 pulisciar; 4 puliscia- pollse, agg., solo nel d. ad ccme la
rmo | Imper. 2 polisce, pulisce; 5 puli- gallina ~: ha ccentanne e ddemstra m
scte | P. pass. polito, pulito | Ger. mse (rif. a persona di aspetto giova-
pulnno. nile).
polita, s.f., azione di pulire: d na ~ mal polltra: polldra.
Vocabolario
465

polltro: polldro. la vite: saddpra la ~ a mmano, pe dd


pollino, pullino, s.m., pollina, sterco dei llacqua ramata.
polli || agg., di pollo. pmpa magna (m), loc. avv., con sfarzo.
pllo (a), loc. avv., ann ~, appollaiarsi, pomp, v. tr., 1. pompare, irrorare: ~ l ra-
di galline | tasptto ~!, ti aspetto al mato su la vigna. 2. (fig., gerg.) fottere.
varco, te la faccio pagare al momento pomptta, s.f., strumento con cui si fa il
opportuno || prov.: le galline se chjp- clistere.
pono ~ (detto per mettere in guardia pompino, s.m., (triv.) fellazione, coito
qualcuno). orale praticato dalla donna.
plo, s.m., montone privo di corna. pomp, s.m., pompon, nappa di tessuto ||
poltrccia: paltrccia. ~ (sul), loc. avv., a) nel colmo delle
polvarne: porvarne. forze: ssa ~; b) in posizione comoda.
polverlla (a), loc. avv., quando il suolo poncicata, puncicata, s.f., 1. colpo dato
asciutto, col tempo sereno: semin ~. con corpo appuntito. 2. atto di pungo-
polvertta, s.f., polline. lare: d na ~ mal culo.
polzejj, v. intr., pulsare, del sangue: pnfete: pnfete.
llcchje me polzjjono. pngolo, s.m., pungolo.
pmese, s.m., pomex, marca di insetticida pnta, punta, s.f., 1. punta: nfoc la ~ del
per viti. passne | ce manca na puntarlla de
pomssa (a): pomsta (a). sale, manca un pizzico di sale | ~ a
pomsta (a), pomssa (a), loc. avv., al ri- llgno, attrezzo del tornaio | ~ da tacco,
paro del vento, a solatio: abbioccasse ~ bulletta per riparare tacchi di scarpe | f
|| mttete ggi ~!, (scherz.) in posizione le punte ma lo spago pe ccuc la scarpa
prona, carponi. | pijj na csa pe la ~, interpretarla ne-
pomici, v. tr., 1. levigare con pietra gativamente | ce llh su la ~ de la ln-
pomice. 2. (gerg.) amoreggiare. gua | su sta ~!, (triv.) espr. per negare |
pomiciamnto, s.m., pomiciata, s.f., mttecese de ~, ostinarsi | a ppunta de
(gerg.) amoreggiamento. ggirno, sul far del giorno. 2. cima: n
pomiciata: pomiciamnto. rbero a ddu pnte. 3. vetta di monte.
pommidro, pamidro (raro), pommo- 4. germoglio: le punte de vitbbia se
dro, pummedro, pummidro, s.m., 1. cjjono pellacquactta | ~ de pic-
pomodoro (Solanum esculentum L.): casrce | li pnte del rgo. 5. (fig.) pic-
pommidre a ppalla | s cme l ~, che n colo gregge: na ~ de pquere || m ~ m ~,
d lo mtte sta bbne || ~ sarvteco loc. avv., allestremit || dim. pontarlla,
(Solanum pseudopersicum Jacq.) || dim. pontina, puntarlla.
pomidortto, pommidortto, pumme- pontarlo, s.m., ponteggiatore, operaio
dortto, pummidortto: sta ssmpre m edile, che provvede alla messa in opere
mo cme l ~, di chi si immischia. 2. dei ponteggi.
(fig.) tipo di pane rotondo e piccolo, pnte: ~ trme, ~ trmele, Ponte Tremoli
rosetta. 3. (fig.) individuo stupido. di Viterbo | ~ capllo, (ant.) ponte
pommodro: pommidro. Camillario || dim. ponticllo, ponticllo,
pmo, s.m., romano, peso della stadera. s.m., passerella rudimentale su corso
pmpa, s.f., pompa a zaino per solforare dacqua.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
466

pnte ponnte, incipit di conta. mina trra trra cme la ~ (di persona
pontell: appuntell. povera).
ponterlo: puntarlo. porcamarmma, inter., (euf.) bestemmia.
ponticllo (l), microtop. porcamarianna, inter., (euf.) bestemmia.
pontificaltto, s.m., messa semisolenne. porcarccia, s.f., 1. porcile costruito in
pontina, s.f., 1. punta fonografica: ~ de muratura. 2. (fig., dispr.) luogo sporco.
grammfono. 2. bulletta da calzolaio. porcara, purchira, s.f., 1. porcheria. 2.
pnto, punto, s.m., 1. punto: mtta m ~ a cerume delle orecchia.
n vistito, riparare con ago e filo | mtta porcaro, s.m., porcaio || dim. porcartto.
du pnte su na scarpa | ha ffatto m ~, p porcastro, s.m., maiale giovane (fino ad
ccant dda pota (al gioco della scopa) un anno) || dim. porcastrllo (di 4-5
| rgge l ~, star sulla sua || prov.: chi nun mesi di et).
ce mtte l ~, mtte la pzza | per um porchtta, s.f., maialino macellato, riem-
punto Martn prze la cappa. 2. grappa pito di finocchio selvatico e varie
di ferro utilizzata dallo sprangaio, per droghe, cotto intero al forno: venard
riparare oggetti di terracotta: pe ppia- vo cmpro la ~ ar mercato || ~ (a), loc.
cre, damme m p ddu pnte ma sto avv., cucinato come la porchtta: le
bbacile! 3. punteggio, resa: l ~ no lo fa- patat~.
cva, fruttava poco | la semnta stanno porchettaro, s.m., venditore di porchetta.
ha ffatto m bl ~, il raccolto di grano porchtte, s.m. pl., rigurgito di vomito:
stato abbondante || ~ (m), loc. avv., in ha ffatto li ~, sto mbracne, ha vomi-
punto: a mmeoggirno ~ || dim. pon- tato.
tino, puntarllo. porchtto de santantgno, s.m., porcel-
pontale, pontuvale, agg., puntuale. lino di terra, aselluccio (Oniscus asellus
pontuvale: pontale. L.), isopodo che si trova in luoghi
ppa (la). sopr. umidi: l ~ se fa ss, vne no gnomme-
ppelo, s.m., popolo: ce lo sanno ~ e rtto.
ccommune, a conoscenza di tutti | porcina, agg. e s.f., castagna selvatica,
abbenedice a ttutte l ppele dil mnno l prodotta dal castagno da legname.
papa | gde ~!, inter., (iron.) compor- porcinlla, purcinlla, s.f., erba spon-
tiamoci da generosi! tanea, invernale, infestante, non identi-
pop1, s.f., 1. (infant.) deiezione: ficata.
bbravo, fa la ~ sul vastto. 2. (infant.) porcino, purcino2, s.m., 1. castagno sel-
automobile. vatico. 2. qualit di terreno argilloso,
pop2: p2. pesante da lavorare || agg., 1. di carne
pop3, inter. di ninna nanna. dal sapore di maiale: tscio ~. 2.
popol, s.m., popelin: l ~, n cotne fino argilloso: trra porcina.
fino. prco: ~ grasso, maiale ingrassato,
prca, s.f., polca. pronto per la macellazione | ~ cinto, ma-
porccchja, proccchja, s.f., porcellana iale con striscia bianca sulla groppa | ~
(Portulaca oleracea L.): la ~ vne s a sanato (castrato) | ~ maschjo, verro |
ffjje cme l trifjjo. se spanne, vne nue cmo l ~ appiccato (la carne salata
grssa, cammina lontano || mdd. cam- di maiale appesa ad asciugare) || agg.,
Vocabolario
467

(fig.) pessimo || imprec.: ~ Nerne! | pornellccia, purnellccia, s.f., frutto del


porcccia majjala! | ~ Ggiuda! | prca prugnolo o prunalbo.
qullanculata! | prca migntta latra! | pro: pvero.
prca sbudellata! | prca migntta pormo, povermo, s.m., poveruomo: du
pputtana! | bbeato ~! (rivolto a chi rutta pormmene | s ppovermmine |
in pubblico) || prov.: al tmpo de prce povermmene.
se chjamvino suspire (enunciato prpa, s.f., 1. polpa: la ~ delloliva. se
quando qualcuno rutta in pubblico). dava na bbtta a pprpa allolive,
prco de lago, s.m., carpa a specchi (Cy- quanno se facva lljjo || d na bbtta
prinus carpio specularis). a pprpa e a ccincia e la lassa qqul
porcoddindo, inter., (euf.) bestemmia. m, fare un lavoro trasandato. 2.
porgante, s.m., purgante. gheriglio. 3. (fig.) terreno ricco di
porificazzine, s.f., (raro) purificazione, humus e senza pietre, molto fertile || ~
cerimonia in cui la partoriente rientra in (a), loc. avv., in polpe, a mezza gamba:
santo. portava le carzne ~.
pormino, purmino, s.m., (rec.) pullman di porpccio, s.m., polpaccio.
dimensioni ridotte. prpera, s.f., (lett.) porpora.
pormonale, agg., polmonare. prpeto: prpeto.
pormne, purmne, s.m., 1. polmone: si porptta, purptta, s.f., 1. polpetta di
mise a strill cun tutto l fiato chi cciva carne: ~ avvelenata, cibo velenoso
mal ~ | la pmpana l ~ de la vita. 2. usato per uccidere animali | la cam-
(fig.) bestia in pessimo stato || dispr. pestnno e ffceno ~ (di una pianta). 2.
pormonccio. (fig.) terreno rigoglioso, fruttifero: na
pormonita, pormonite, purmonite, pur- bblla ~ ad.
munita, s.f., polmonite. porpettne, s.m., polpettone.
pormonite: pormonita. prpo, s.m., polipo (Octopus vulgaris
pornlla, purnlla, s.f., 1. susina: ~ a Cuvier).
ccscia di mnica | pornlle verdac- porpso, agg., polposo: llartre frutte s
chjne (bianche, grosse) | fir de pporpse.
purnlle. 2. susina selvatica: pornlle prro, s.m., 1. prro (Allium porrum L.):
asinine (rosse, piccole). 3. (fig.) coito. (iron.) m s bbne le prre! (di avve-
4. (fig.) sbornia: cha na ~ cme n zu- nimenti tardivi). 2. escrescenza carnosa
maro | pijj na ~ a pparlese. 5. (fig.) che si forma sulla pelle: m ~, legato se
bussa, colpo, percossa: lu f ppass pe seccava. 3. malattia delle pecore: le
ppurnlle | le cercava prpio le prre le scappvono l ppe le zzinne. 4.
pornlle. 6. (fig.) membro virile di cancro del fettone degli equini.
grandi dimensioni. 7. (fig.) bestemmia. port, purt, v. tr., 1. portare: prtelo! |
8. (fig.) cosa grossa. 9. (fig.) colpo prtetela via! | prtetele di le tue! |
fragoroso. 10. (fig.) insulto grave. porttece n litro! | prtemece! | prteme
pornellaro, s.m., venditore di susine. mo litro! | portteme! | portccelo,
pornllo, purnllo, s.m., 1. susino, pru- portarglielo, portarlo loro; portarcerlo |
gno (Prunus domestica L.). 2. prugno prtele!, portale! | prtetela via! | mo
selvatico, prugnolo (Prunus spinosa L.). prto via l mrto, trasportato al cimitero
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
468

| ch na fame che mme prta via, ho prta: ~ bbve, n. di una porta della cinta
una fame terribile | ~ a ggrade, in muraria di Viterbo | ~ fulle, porta Faul,
carcere, a S. Maria in Gradi| ~ ccarce- n. di una porta della cinta muraria di
rato, imprigionare | ~ la vacca al tro, Viterbo: annama ~ a mmagn l cac-
alla monta | ~ l fijjo n cllo, in grembo | cavlle a qquattra qquattro (blas. pop.)
~ n fijjo a ccava-ciulla, un bambino a || dim. porticlla.
cavalcioni | ~ bbne llanne, apparire portaache, s.m., agoraio.
pi giovane della propria reale et | portabbagajje, s.m., portabagagli.
prta llutto pe la sorlla, veste di nero | portabbottijje, s.m., portabottiglie.
~ ddisgrzzia, portare sfortuna | ~ la portabbzze, s.m., manovale edile: s
sma, (fig.) faticare, lavorare duro | ~ a annato a ff l ~ a ndecanne.
ccapzza, tenere per la cavezza; (fig.) portacannle, s,m., candeliere.
guidare qualcuno | prta vante llrto pe portacnnere, s.m., posacenere.
ccasa, coltiva | la prta vante llua, la portaciche, s.m., posacenere.
porta a maturazione (rif. al tralcio con- portafojjata, s.f., contenuto di un
tuso) | nha ppiovuto, l fiume prta portafogli: tir ffre na ~ de srde.
pcacqua | gge prta via sto vnto | portafjjo, s.m., portafoglio: jjhanno
llacqua prta via, la pioggia erode il fregato l ~ sul tranve || dim. portafoj-
terreno | ~ pe mmano, guidare | le prta jtto.
m pianta de mano, le tiene in grande portanferi, s.m., (scherz.) cimitero.
considerazione | mi tocc portccele, portamonnzze, s.m., pattumiera.
dovetti portarglieli | prteme risptto! | portavo, s.m., (raro) portauovo.
prta ggi l beverne al cico! snte portasarvitta, s.m., portatovagliolo.
cme strilla?, porta il beverone al maia- portaspse, s.m., operaio dellazienda a-
le, non senti come grugnisce? | che jjha gricola, che trasportava i viveri in cam-
portato, llndia pastinaca? (cosa rara) | pagna per i braccianti.
~ a spasso l fijjo | la sa pport la m- portastanche, s.m., portastanghe della
chena, sa condurre lautomobile | ~ la bestia da tiro.
mchena de santa Rsa, trasportarla portatra, s.f., donna che ritirava a do-
sulle spalle | quanno sposvono, la micilio il pane da cuocere al forno: la ~
dnna portava la cucina e la sala, annava pi li case a ppijj la tvela dil
llmo nvce la cmmara | l mi nnno pane e lu portava al frno a cccia | la
llha pprte le camice de cnepe, ha in- ~ passa ccommann.
dossato le camicie di canapa tessuta a prtece, sm. pl., portici.
mano. 2. riferire: lu portava l giurnale || portijja, s.f., poltiglia.
portasse, v. rifl., 1. portarsi. 2. compor- portinaro, s.m., (arc.) portinaio della
tarsi: s pprto bb || Forme: Ind. pres. porta civica.
2 prte; 4 portamo, portmo; 6 prteno, portinnsto, s.m., soggetto dellinnesto.
prtono | impf. 6 portveno, portvono, portodarme, s.m., porto darmi per fucile
purtveno | perf. 1 porttte, port; 3 da caccia.
porttte; 4 portmmo; 6 portnno, portogallaro, s.m., venditore di arance.
portrno | fut. 1 portar; 3 portar | P. portogallo, portugallo, purtugallo, s.m.,
pass. prto | Ger. portanno. 1. arancia (Citrus sinensis Osbeck): d-
Vocabolario
469

teme m p ddu chile de portugalle toc- trasportato: l vino tcca fallo pos |
catlle! 2. melarancio (Citrus auran- quanno se psa, ar ccme pprima. 4.
tium L.) || dim. portogalltto. sostare.
portombrlle, s.m., portaombrelli. posata: la secnna ~, la seconda sosta du-
portne, s.m., androne, andito, ingresso. rante il trasporto della macchina di santa
portorlggio, s.m., attrezzo in legno Rosa.
dellorologiaio. posatura: psa.
portrna, s.f., poltrona || mdd. chi vva possso, s.m., possesso.
Rrma, prde la ~ || dim. portroncina. positamnte: apposetamnte.
portrne, agg., poltrone. possde, pussde, v. tr., possedere: poss-
portugallo: portogallo. dono na massa de trra | pusside gran
prvare: prvere. trra.
porvartta, s.f., sostanza medicinale in possednte, pussidnte, s.m., grande pro-
polvere. prietario terriero || accr. possedentne.
porvarne, polvarne, s.m., 1. polverone: possbbele, pussbbele, agg., possibile:
arz m ~, creare confusione. 2. farinello cun tutte llagrie pussbbele mmag-
comune (Chenopodium album L.), erba ginbbele.
infestante. psta, s.f., 1. strato di canapa scotolata in
porvarso, agg., polveroso. una volta, pari a quattro fasci. 2. cliente
prvere, prvare, s.f., 1. polvere: smve abituale: sta bbottga cha pparcchje
la ~ | narz ttanta ~!, non essere bo- pste | hanno przo na ~ bbna. 3. una
rioso! 2. polvere da sparo || dim. porve- delle cinque serie di dieci elementi, che
rtta, polline || prov. chi ha ppi compongono la corona del rosario. 4.
pprvere, spara. luogo di sosta: te f la ~, ti aspetto al
porverira, s.f., polveriera. varco | le pste dellare reno fisse, i
porzarago, bbonzaraco, s.m., bagolaro luoghi ove situare la trebbiatrice erano
(Celtis australis L.). determinati, sempre gli stessi || ~ (a la),
porztto (a), loc. avv., a braccia tese: va loc. avv., in agguato: stava ~. 5. chiazza
ss ppi la crda ~. di calcina sottile, messa per iniziare lin-
porzino, s.m., polsino inamidato di ca- tonacatura: fae le pste a mmisura de
micia. rgolo. 6. amministrazione postale
przo, s.m., 1. polso, battito ritmico: sent (usato spec. al pl.): sta a Rrma ne le
l ~, tastare il polso. 2. parte in cui la pste, lavora come impiegato postale.
mano si congiunge con lavambraccio. postma, s.f., 1. apostema, malattia che
psa, posatura, s.f., fondiglio di vino o di colpisce cuore e fegato. 2. (fig.) preoc-
caff. cupazione.
pos, v. tr. e intr., posare, appoggiare, de- postccio (a), loc. avv., in maniera disor-
positare: psolo m p ll! | psa llsso!, dinata.
fermo, non toccarlo! || posasse, v. intr. psto, s.m., 1. luogo: trva smpre li
pron., 1. posarsi, di uccelli. 2. deposi- mjjo pste | sap li pste bbne, cono-
tarsi: quanno l vino s pposato, se tra- scere i punti adatti (dove crescono per
vasa, se lva la fccia, se p ppure es. funghi) | sso m ~ de verit e io de
attapp la bbtte. 3. riposare, del vino bbuca, lui in paradiso ed io in questo
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
470

mondo || (scherz., infant.) lo sae l pa- Cong. pres. 1 psse; 2 pssi; 3 pzza; 6
ternstro? va vvia dar mi ~! || ~ (a), loc. psseno, pssino, pssono, pzzino |
avv., a) in ordine: h mmst~ casa | lo impf. 6 putssero | Cond. pres. 3 pota-
mtt~, lo sistema ben bene; b) per bene, rbbe, potarbbe | P. pass. pututo | Ger.
a modo: na dnna ~ || prov.: chi arza potnno.
culo, prde ~. 2. caposaldo del filare: le potca, s.f., 1. ipoteca: ce s li potche. 2.
pste appinzutate. 4. loculo cimiteriale: debito: scass la ~.
li pste del commune || dim. postarllo potec, v. tr., ipotecare.
|| dispr. postccio. potest, pudest, s.m., podest, capo del-
postrof, v. tr., apostrofare. lamministrazione comunale durante il
pot, v. tr., potare: ~ a ccrto, potatura po- periodo del Fascismo.
vera di gemme | ~ a llngo, potatura pot pot, onom., verso di un uccellino,
ricca di gemme | la vita fiacca toccava che ricordava al contadino di potare la
da potalla ccrto | (d.) se ttu v lluva vite.
bbna, pta ccrto | (iron.) pure le so- pvero, pro, pvoro, agg., povero: m ~
mare ptano! (sulla supposta difficolt cco | pro ciuco!, poverino | pre qua-
di potare) | n zomaro chha ppotato pe trine del mi zzi Pppe! (sul denaro spre-
pprimo. cato) | pra rbba nstra! | ~ fijjo de
potata, s.f., potatura veloce: damo na ~ a matre! | m ~ cristo, un individuo sfortu-
la vigna. nato | pre ne! | pro ccco! | na pra
potatura, s.f., (coll.) sarmenti: la ~ sad- dnna | pvere ve! | le pre nnne, i
doprava pe ff l fco pe la cucina, pe miei nonni defunti | l mi pro pa | l ~
ccasa. Checco sia bbenedtto, Dio llbbia m
pot, v. intr., potere: a ppotccela f!, ad pace | l mi pro fratllo | reno tutte p-
avere la forza di farlo! | psse cecamme, vere n canna || dim. poartto, portto,
si n vvro! | che tte pzzino! | m potva povartto, povertto, purtto: portta
f mmno de curra | tu ce p nn?, puoi nnue!, poveri noi! | portta mm, che
andarci? | no ne potveno ppi | se ple, ss de le scordate! | portta nne, che
permesso? | polssa ppure!, pu anche llartre ggi cce s! | portte allantre,
darsi! | n ze ne p ppi! | strill a ppi che nne ggi cce smo! | poretta mm,
num pzzo | no ne pnno fa mmno | nun che bbrutta pianta che mm ttcca!,
puzzo f dde mno di penz | p st?, povero me, che brutta sorte mi toccata!
possibile? | p ssa, pu darsi | potc- | romo tutte povartte | mmrto po-
cela (a), loc. avv., magari || Forme: Ind. vartto | mdd. povartte s, ma ffrgne
pres. 1 pzzo, puzzo (ant.); 2 p, pe; 3 tante || dispr. porccio: remo tutte po-
p, ple, pte; 4 potmo; 6 pnno | racce a qqulle tmpe || s.m., chi non ha
impf. 2 potive; 3 pota, potiva, putiva; 4 mezzi per vivere: qui ccmo smpre n
potvemo; 5 potvete; 6 potveno, pot- tzzo de pane pe m povartto | le pvere
vono, potono, potveno, potvono, put- tante creno | r baccal ra l magn del
veno | perf. 1 pot, pote, pot; 2 potste; portte | tcca ajjutalla, na portta ||
3 pot; 4 potssemo; 6 pddero (raro), prov.: l povartto cha ssmpre trto.
potinno | fut. 1 potar; 2 potarae; 3 po- povermo: pormo.
tar, putr; 4 potarmo; 5 potarte | povesia, puesia, puisia, s.f., poesia.
Vocabolario
471

povta, puta, puvta, s.m., 1. poeta: prteca, s.f., 1. pratica || prov.: vale ppi
cant dda ~, comporre canti allim- la ~ che la grammteca. 2. frequen-
provviso || dispr. povetastro. 2. (fig.) tazione: nu llh m ~. 3. relazione
sognatore, che vive tra le nuvole. amorosa.
pvoro: pvero. prteco, prtoco, agg., pratico, che ha e-
pozzngara, s.f., pozzanghera. sperienza e competenza in qualcosa:
pozzarlo, s.m., 1. scavatore di pozzi. 2. nun zmo prteche nue.
rabdomante: chjamarmo l ~ pi ttrov pratic: pratec.
llacqua. praticna, s.f., guaritrice.
pozztto, s.m., buca davanti al torchio nel prtoco: prteco.
mulino a olio. proviso: applveso.
pzzo: ~ nro, fossa biologica | ~ cupo, precavozzine, precavuzzine, prica-
persona infida e taciturna | ~ de smrzo, vuzzine, s.f., precauzione.
buca in cui si spegne la calce | ~ (a), loc. precavuzzine: precavozzine.
avv., a bagno nel maceratoio. precisino, pricisino, agg., 1. curato:
pozzofojjato, s.m., (arc.) trappola costi- ttutto ~. 2. pignolo.
tuita da un profondo buco coperto di precisine (a), loc. avv., in orario, pun-
foglie. tualmente.
ppallottato, agg., sgualcito (di tessuto). precur: prucur.
ppannasse: appannasse. prdaca: prdeca.
pracca, s.f., placca. prdeca, prdaca, s.f., 1. predica: gge l
prcia, s.f., porca, striscia rilevata di terra prte ha ffatto na prdaca lnga, che n
tra un solco e laltro. finiva mae || dim. pridichtta. 2. (fig.)
pranz, v. intr., pranzare: mdd. si sse discorso noioso: te mtte a ff la ~ nel-
pranza, nun ze cna, sulle difficolt losterie, pure tu. 3. (fig.) paternale,
economiche. predicozzo: snte m p da che pprpito
pranzicarita, s.f., pane inzuppato nel vne la ~!
vino. predec, pridic, v. intr., 1. predicare:
pranzo, s.m., pranzo: ~ de copertura, predecrno tutta la quarsema. 2. (fig.)
pranzo offerto ai muratori, una volta dilungarsi, sermonare: se mtta ppri-
completato il tetto di una costruzione | dic ll ppe llosterie.
bbm ~! | rvono allr di ~ || dim. pran- predecatre, predicatre, s.m., predica-
ztto | accr. pranzne, pranzo sontuoso. tore || prov.: ~, che pprdiche al vnto,
prata, s.m. pl., (arc.) prati. num predic pir m, chi bbutte l tmpo |
pratajjlo, s.m., prataiolo (spec. Agari- predicat, che pprdeche llavvnto, m
cus campester L.). predec pe mm, che pprde tmpo.
prata, sf., (citt.) platea. predeczzo, s.m., predicozzo.
pratec, pratic, v. tr., 1. praticare: narte predicatre: predecatre.
pratecata da tante pirzne. 2. fre- prefer, v. tr., preferire || Forme: Ind. pres.
quentare: num pratecamo, ce ne stiamo 1 preferscio; 6 preferscheno, prefer-
appartati, riservati | nun ce praticavo | sciono.
tutta ggnte che pprteca la campagna, preg, v. tr., pregare: n te f ppreg! |
tutte persone dedite allagricoltura. pregamo Ddio de fccela || prov.: chi
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
472

vv l Cristo, se lo prga | chi vv qqu, andato in questa direzione | ha


Ccristo, se lo prghi; chi vv li turchi, pprso r mi nnno, si sposata con mio
se llammazzi. nonno | prse la malria, busc | mdd.
prejjra (raro): prighjra. che llha prsa pe la strada dellrto?,
prme,v. tr., premere, schiacciare || v. si dice a chi passa abitualmente sul ter-
intr., stare a cuore. reno altrui | prse la promssa pi bbna,
prmmio, s.m., premio: qulla vlta sul serio | se la prnna mmale, si of-
chmo pijjato le prmmie. fende | n ch pprso mae vrzo, non mi
prmo, agg., (ant.) primo. ci sono dedicato | llha pprsa mmz-
premteco: primteco. zeche | llha pprsa ppizzictto, ce lha
prmoto, s.m., tenesmo, premito; dolore con lui | ha pprso de gattivo, di cibo o
addominale, stimoli ripetuti senza eva- bevanda che si guasta | l panno prnne
cuazione. de vcchjo, il tessuto non usato con il
premotorace, s.m., (rec.) pneumotorace. tempo manda cattivo odore | l presciutto
premuta, s.f., spremitura: ll, ddamo ha pprso de rncio | l vino jjha pprso
llrtema ~ nel trchjo! de diftto | lljjo ava prso de frte, si
prna, agg., 1. gravida: remase ~ a la era inacidito | ha pprso dacto, si of-
prima bbtta, fui ingravidata al primo feso | lljjo prnne de sorcino (dellolio
rapporto sessuale. 2. (fig.) gonfia di alterato per esservi affogato un topo) ||
chicchi: na spiga ~. 3. (fig.) bramosa. prnnesela, prendersela: se ll pprsa
prencepino, s.m., principe ereditario. cmmoda || prov.: chi sse la prse,
prencipi, principi, v. tr. e intr., iniziare: camp m mse || Forme: Ind. pres. 3
vrzo meoggirno principnno a lla- prnne | perf. 6 prseno || fut. 3 pren-
vor || Forme: Ind. pres. 4 principamo; ner | Ger. prennnno.
6 princpiono | impf. 1 principae | perf. prenotasse: prinotasse.
6 principnno. prepar, pripar, v. tr., preparare || pre-
prencpio, princpio, s.m., inizio || pren- parasse, v. rifl., prepararsi, vestirsi: tu
cpio (sul), princpio (im), princpio ppreprete ntanto! | preparmese! ||
(nil), loc. avv., a) allinizio: sul ~ dil s- Forme: Ind. impf. 6 preparveno | perf.
quelo, allinizio; b) anticamente || prov: 6 priparnno, preparrno | P. pass. pri-
gni ~ dduro | qur chha pprencpio parato.
ha ffine. preputnte: propotnte.
prnde: prnne. preputnza: propotnza.
prnne, prnde, v. tr., prendere: la prsa prsa, s.f., 1. atto di afferrare: la ~ de le
pptto co la gomra de la coltrina m tanajje | na ~ pel culo, una canzonatura.
punto duro | llh pprso pel corvattino, 2. pietra lasciata sporgente sullangolo
per il collo | ha pprso na ciplla, di una costruzione: la ~ pel tfo. 3. fa-
ccascato, ha inciampato, caduto | ~ la scia di terreno coltivato: la ~ va dda m
mssa, sentir messa | ha pprso r tristo, mtro m pe. 4. interfilare: da n filo al-
sempre sporco | l zomaro llha pprso lantro, na ~ de grano, s ddice mtre.
la mano, non ubbidisce | la mastra 5. presacchio, manico laterale della
llha pprso a mmarvol | ha pprso na falce fienaia. 6. piccola quantit || dim.
capplla, una fregatura | prse ggi dda prestta.
Vocabolario
473

prscia, s.f., fretta: cmo ato ~ | li mtte zi trveno mae satlle. 2. (fig.) trabic-
~ | ma quanthae ~! | mdd. tre ppe la ~ colo; telaio di legno, da frapporre tra
e qquattro pe la paura, niente da fare | letto e coltri, nel quale si poneva un
(d.) annamo piano, che cch pprscia braciere: mettvomo l ~ mal ltto llin-
|| ~ (allim), ~ (de), ~ (di), ~ (dim), ~ vrno. 3. (fig.) crampo al piede.
(m), loc. avv., in fretta: ann di ~, aver pretnna, pretnne, pritnne, v. intr., pre-
fretta | ndo crre tanto de ~?, cos in tendere.
fretta? | l vino lo fanno allim ~ | pass pretnne: pretnna.
ddim ~ | llh ffatto m ~ || prov.: chi ha pretennnte, s.m., pretendente.
pprscia, vada piano. pretenzine, s.f., pretensione, pretesa.
presciolata, spresciolata, s.f., cosa fatta pretina, s.f., recipiente di terracotta con-
in fretta e male. tenente il fuoco, che si metteva nel prte
prescilo, presciolso, agg., frettoloso || per riscaldare il letto.
prov.: la gatta presciolsa fa l fijje pretino, s.m., filoclericale || agg., 1. cleri-
cche. cale. 2. proprio del governo pontificio:
presciolso: prescilo. cra la lgge pretina.
presciutto, prisciutto, s.m., prosciutto || ti prevde: preved.
f llev la ste cullsso dil ~!, te la fac- preved, prevde, v. tr., prevedere || prov.:
cio scontare. chi nom prevde, provvde.
presmpio, prismpio, avv., ad esempio. prevelggio, privilggio, s.m., 1. privile-
presentadarme, inter., presentatarm! gio. 2. diritto di riscuotere un com-
presentasse: appresentasse (vd. appre- penso.
sent). pricavuzzine: precavozzine.
prestta, s.f., presa, cuscinetto di stoffa pricis, v. intr., precisare.
che in cucina permette di afferrare reci- pricisamnte, avv., precisamente (in una
pienti caldi. filastr.).
presida, v. intr., (citt.) presiedere. pricisino: precisino.
pressappco, avv., allincirca. pricisine, s.f., precisione.
prestanza, s.f., prestito: pijj a ~, pren- priciso, agg., preciso, esatto: si ~ cme
dere in prestito | a qqualcuno che ccva norlggio || ~ (de), loc. avv., con esat-
l vzzio de chjde m ~, se dicia: mprsta tezza: ma ~ no lo s | si vvsse da d,
mprestarlla, se na fa na manciatlla. mica lu s ~.
prestarccio, agg., che si d in prestito. pricissine: prucessine.
prsto, avv., 1. speditamente || prov.: f pricur: prucur.
pprsto e bbne, nun convine. 2. in pricura, s.f., (arc.) procura.
giovane et: mmrto ~ de m malccio pridic: predec.
|| dim. prestarllo, piuttosto presto. pr, s.m., (gerg.) quattrino.
pretarllo, s.m., seminarista. priftto, s.m., prefetto.
prte, s.m., 1. sacerdote: st ccme m ~, priggiato, agg., pregiato.
benissimo || dim. pretarllo, pretino | priggiognro, priggioniro, s.m., pri-
accr. pretne | dispr. pretccio || prov.: gioniero: ~ de gurra | (infant.) ggioc
f qqullo che l ~ dice e nn qqullo chi a ppalla priggiognra.
sso fa | ~, frate, mneche e pplle, nun priggine, s.f., (citt.) prigione.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
474

priggiona, s.f., prigionia: quann primurasse, v. intr., premurarsi.


rrivenuto da la ~. prncepe, s.m., principe || prov.: ~ a
priggioniro: priggiognro. Rrma, o ccarbonaro a la mcchja.
priggiudzzio, s.m., (raro) pregiudizio. principia: prencipi.
prighjra, prejjra (raro), s.f., preghiera. princpio: prencpio.
prima, primma, avv., 1. prima. 2. un prinotasse, prenotasse, v. intr. pron.,
tempo: ~, le dnne cantvono tutte le prenotarsi.
ggirne. d te vortave, sentve cant | prolite, s.f., pleurite.
la ggnte de ~, le generazioni passate | pripar: prepar.
le tmpe de ~, i tempi trascorsi | le vc- pripsto, agg., (raro) preposto.
chje de ~ | di ~, cra chi cchjamava pripotnte: propotnte.
pure la mseca (ingaggiava suonatori pripotnza: propotnza.
per feste private) | quanno chra an- priputnza: propotnza.
cra ~, in epoca ancora precedente | ~ ~, prisciutto: presciutto.
anticamente. 3. poco fa: llh ncontrato priscrive, v. tr., (citt.) prescrivere ||
~. 4. piuttosto: se lo fae, ~ tammazzo. Forme: P. pass. priscritto.
primadetutte, avv., anzitutto. prismpio: presmpio.
primarccia, s.f. e agg., pecora primi- prisent: appresent.
para. prisnte, s.m., presente.
primarla, agg., di un tipo di merlo: la prispio, s.m., presepio.
mrla ~. prisint: appresent.
primasra (m), loc. avv., allimbrunire. prisintasse: appresentasse (vd. appre-
primaturo, agg., prematuro. sent).
prmisse (m), loc. avv., (raro) per prima pristabbilito, agg., prestabilito.
cosa. prisunzine, s.f., presunzione.
primma: prima. pritnne: pretnna.
primmaverile, agg., primaverile. priuccupasse, v. intr. pron., preoccuparsi.
primo dellanno, s.m., Capodanno. priuccupato, agg., preoccupato.
primo: s rivato pe ~ | srvelo pe ~, chha priuccupazzine, s.f., preoccupazione.
pprscia | parto m prima mattina, di privato, s.m., (ant.) cesso, latrina.
buon mattino | prime, s.m. pl., i primi privire, s.m., piviere, uccello della fa-
giorni del mese: le ~ daprile se fanno, miglia dei Caradridi (spec. Pluvialis
maturano || ~ (sul), prime (su li), loc. apricaria L.).
avv., dapprima, al principio. privilggio: prevelggio.
primofire, s.m., olio di prima scelta, che priviliggiato, agg., (citt.) privilegiato.
andava al proprietario delloliveto. privinuto, agg., prevenuto.
primra (m), loc. avv., di buon mattino. prizziso, agg., prezioso.
primteco, premteco, primtico, agg., pr: pir.
1. precoce: le pornlle primteche. 2. probbbbele, agg., probabile.
mattiniero. probblma, prubblma, prubbrma, s.m.,
primtico: primteco. problema.
primura, s.f., premura || ~ (de), loc. avv., procaca, s.m., 1. saccente. 2. individuo
con urgenza. altezzoso, che vuole imporsi.
Vocabolario
475

proccchja: porccchja. Forme: Ind. pres. 1 proibb-scio; 6


procneco, s.m., procanico, vitigno di proibbsciono | impf. 3 provibba | fut.
tipo trebbiano. 6 proibbisceranno | P. pass. probbeto,
procsa, s.f., aratura, larga un metro, fatta provbbeto, prubbeto, pruibbito, pru-
a prevenire il propagarsi di un incendio vibbito | Ger. proibbnno.
nei campi o nei boschi. projjttele, s.m. pl., proiettili.
procissine: prucessine. prolssa, s.f., breve cottura per ammorbi-
procjjo, s.m., 1. addiaccio, luogo recin- dire cibi duri: d na ~ || dim. prolesstto.
tato allo scoperto (dove i pastori ten- proless, v. tr., cuocere per breve tempo
gono il bestiame di notte). 2. cascinale un cibo duro: le prolssono.
di pastori. prolibbato, prulibbato, agg., prelibato:
prda, prva, s.f., 1. margine incolto del frutte prolibbate.
campo. 2. ciglio della strada: recrdete prolfeco, agg., fertile, di terreno.
de cammin m ~ m ~. 3. sponda del prolnga, s.f., prolunga: cha mmsto la
letto: mttese a ssde m ~ al ltto. 4. ~ davante mal carrtto.
riva: su la ~ | ma le prde del fsso | ~ prolong, v. tr., prolungare: snza ~ l di-
de la pzza | cammin m ~ al canale || scrzo, pe ttre vvrte me disse ccos.
prva prva, loc. avv., sul ciglio, sulla promssa: prumssa.
sponda: vjjo pass ~ ~. promtta: promtte.
prde, prde, s.m., giovamento, pro: te fa promtte, promtta, prumtta, prumtte,
pprde, bbve! || inter., prosit! v. tr., 1. promettere: ha ppromsto mare
produce, prudcia, v. tr., produrre. mmnte e ppe nha ddato ggnnte |
profcola: bbrefcola. llava promsso l psto, ma nu llha
profer, prufir, v. tr., offrire, proporre: me vvisto mae | mdd. ~ Rme ttma, far
llha pproferita sso | la casa te la pro- promesse impossibili da mantenere. 2.
fersciono, se la ve || proferisse, prufi- minacciare: mdd. a cchi dd e a cchi
risse, v. rifl., offrirsi: s pproferito lue ppromtte, di chi picchia facilmente || v.
| annate a pproferivve! intr., lasciare intravedere la buona riu-
professra, s.f., professoressa. scita: sto fijjo promtte bbne davro |
profidi, v. intr., ostinarsi nella perfidia. m bl prato: promtte!, lascia prevedere
profittasse: approfittasse (vd. appro- un buon raccolto || Forme: Ind. pres. 4
fitt). promettmo | Perf. 1 prumise | P. pass.
profondet, s.f., profondit. promsso, promsto.
profnno, prufnno, agg., profondo || promve, v. tr., (citt.) promuovere.
sm., precipizio: qul ~ stato arijjem- prnchese: prnchise.
pito pi ttarde. prnchise, plnchese, prnchese, s.m.,
progggne, s.f., (raro) progenie. (scherz.) soprabito: d vae co sto ~? e
proggtto, s.m., progetto. llvotolo!
proibbetivo, agg., 1. proibitivo. 2. di la- pronspara, pronspera, s.f., 1. perono-
voro ingrato. spora (Plasmopara viticola Berck et
proibb, provibb, pruvibb, v. tr., proibi- Curtis), fungo parassita della vite. 2.
re: a ggioc mmrra adra pruvibbito malattia indotta sulle piante da questo
al tmpe dil fscio, nellepoca fascista || fungo. 3. (iron.) malattia umana.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
476

pronspera: pronspara. prosopa, s.f., presunzione.


pronot, v. tr., prenotare. prospar, prosper, v. intr., 1. prosperare:
prnto: l frno pprnto, ha raggiunto la la ggnte prspara e llavra. 2. crescere
temperatura giusta || inter., accomoda- rigogliosamente (rif. a vegetazione).
tevi!, il pasto servito. prosparso, agg., prosperoso.
propaganna, s.f., propaganda. prosper: prospar.
propagann, v. tr., (rec.) pubblicizzare. prspero, s.m., fiammifero di legno ||
propaggen, appropaggen, v. tr., pro- mha dtto m ~!, ti pare poco?
pagginare, riprodurre per propaggine. prossemet, s.f., prossimit.
propggene, s.f., propaggine: la ~, se fa prssemo, s.m. e agg., prossimo.
na bbuca lunga, se ntrra (rif. alla vite). protgge, protggia, prutgge, v. tr., pro-
propnzo, agg., propenso. teggere: speramo che cce proteggiar
propiamnte, avv., propriamente. da li disgrzzie | prutggece tu! | ce
propiet, s.f., propriet. saranno lro che cce prutggeno | se
propietrio, propretrio, s.m., proprie- sintiva pruttto.
tario: ce llveno le grande propretrie. protggia: protgge.
propina, s.f., brutta sorpresa: senterae protsa, s.f., pretesa.
che ~! prtese (raro): prsite.
prpio, agg. e pron. poss., proprio || avv., protestasse, v. intr. pron., disfarsi.
1. proprio, precisamente: llhanno prso protettra, s.f., protettrice, patrona.
~ lro. 2. davvero: te llha ddtto ~ lue? protina, s.f., (rec.) proteina.
propne, prupne, v. tr., proporre || prov.: protne, s.m., plotone.
llmo propne e Ddio dispne. prva: prda.
propotnte, preputnte, pripotnte, pru- prov, v. intr., 1. provare: prvete a dd
potnte, pruputnte, s.m., prepotente. na zzampata, si cchae cre! | mdd. a
propotnza, preputnza, pripotnza, pri- pprov n csta gnnte. 2. far esperienza:
putnza, s.f., prepotenza: fa le cse de trppe tcca provanne ne la vita! ||
~, con prepotenza | vannavante co le Forme: Ind. perf. 6 provnno | Ger. pro-
propotnze. vanno.
propretrio: propietrio. provda, proved, pruvvda, pruvvde, v.
prorito, prulito, s.m., prurito. tr., provvedere || mdd. quarche ssanto
proscijje, v. tr., prosciogliere || pro- provedar! (detto in situazione critica
scijjise, v. rifl., rompere un accordo. per esprimere fiducia) | l Zignre pro-
prosciojjimnto, s.m., 1. prosciogli- vedar | l Zignre ce provda! n cmo
mento. 2. (arc.) diploma scolastico: ha gnnte (la donna al mendicante) || prov.:
pprso l ~ de quinta. santAnna, provde e mmanna (sulla
prosciugasse, v. rifl., asciugarsi, rif. a santa come protettrice delle puerpere e
canapa. dei neonati; rif. alla nascita dei figli) ||
prsete: prsite. provedsse, pruvvedsse, v. rifl., prov-
prsite, prsete, prtese (raro), inter., vedersi || Forme: Ind. pres. 3 provde; 6
prosit!: (scherz.) salute, prsite, fa- provdono | impf. 3 provedva | fut. 3
voriscte ggrzzie! provedar, proveder | Cong. pres. 3
prosoma, s.f., fisionomia. provda.
Vocabolario
477

proved: provda. prucram: pruclam.


provednza, providnza1, pruvednza, prucur, precur, pricur, v. tr., 1. procu-
pruvidnza, pruvidnzia, pruvvidnza, rare. 2. pulire, preparare: le bbtte ggi
s.f., 1. divina provvidenza. 2. (fig.) be- llavmo precurate. 3. accudire. 4. colti-
nessere, abbondanza di mezzi eco- vare.
nomici. 3. (fig.) cibo. prude, v. intr., prudere, dar prurito: le me
provedimnto, pruvidimnto, s.m., prude!, quanto mi prude!
provvedimento: ce se pijjava prove- prudnza: (prov.) la ~ nun mmae
dimnte. trppa | chi ha ppi pprudnza, llad-
provnna, pruvnna, s.f., 1. profenda, dpre.
razione di foraggio: me tcca port ss prudtto, s.m., prodotto.
la ~ al zumaro. tcca ddajje la ~, chad prudcia: produce.
ra. 2. (fig.) raccolto agricolo: ce fior- pruduzzine, s.f., produzione: vinnivo l
sceno le provnne. 3. (fig.) vettovaglie. vino di ~ prpia.
provenuto, agg., prevenuto. prufan, v. tr., profanare.
provrbio, pruvbbio, s.m. proverbio: prufess, v. tr., professare.
(prov.) l ~ nu sbajja mae | le provrbie prufessre, s.m., professore.
channo smpre raggine. prufta, s.m., profeta.
provbbeto, agg., infido: sta ttnto che pruffrlo, s.m., profferlo.
qqullo ~, te frga. prufir: profer.
provibb: proibb. prufirisse: proferisse (vd. profer).
provibbizine, s.f., proibizione, divieto. prufissine, s.f., professione: adra n
providnza1: provednza. cantre guase de ~.
providnza2, s.f., previdenza: h dda f prufnno: profnno.
la domanna la ~ sociale. prufumato, agg., profumato.
provisrio, agg., provvisorio. prufumo, s.m., profumo.
provista, pruvista, s.f., provvista. pruggtto, s.m., progetto.
prr, inter., verso per scacciare il maiale. prugramma, s.m., programma.
prbbeco: pbbreco. prugrsso, s.m., progresso: trppo ~ mo
prubblma: probblma. fatto, n ve sa?, non vi pare?
prubbrma: probblma. prulibbato: prolibbato.
prucessine, pricissine, procissine, prulito: prorito.
prucissine, s.f., 1. processione: scap- prumssa, s.f., promessa: (prov.) gni ~
pata la ~?, uscita dalla chiesa? || n dbbito.
prov.: la ~ nda do scappa arentra. 2. prumtta: promtte.
sfilata: na ~ de sumare adra, a ccenti- prumtte: promtte.
nara. prunsteco, s.m., (raro) pronostico.
prucsso, s.m., processo: accus mi man- prupag, v. tr., propagare.
nate stto ~ | li fanno l ~. prupaganna: propaganna.
prucisbana, s.f., prostituta: fijja de na ~, prupnzo, agg., propenso.
ti f n culo cme nra di ntte! prupne: propne.
prucissine: prucessine. prupsta, s.f., proposta: li fceno sta ~ di
pruclam, prucram, v. tr., proclamare. vnnela.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
478

prupotnte: propotnte. pudest: potest.


pruppr, inter., (infant.) verso del ca- puesia: povesia.
vallo. puta: povta.
pruputnte: propotnte. pugntta, s.f., 1. guancialetto per affer-
prusegu, v. intr., proseguire || Forme: rare il ferro da stiro caldo. 2. (fig.) ma-
Ind. perf. 1 prusigu | Ger. prusegunno. sturbazione maschile. 3. (fig.) azione
prussiano (l), sopr. senza rilievo.
prutgge: protgge. pugno (m), loc. avv., in pugno, in mano:
prutsta, s.f., protesta. stave le mse cu la farce ~.
prutest, v. intr., protestare. pu, s.m., 1. assiolo (?) (Otus scops L.). 2.
prutettre, s.m., protettore. (fig.) chi osserva guardingo.
prutezzine: prutizzine. puisia: povesia.
prutizzine, prutezzine, s.f., protezione. pujja, s.f., puglia, posta in gioco.
pruu, voce per scacciare il maiale. pujjllo, s.m., contenuto di una mano: m
pruvbbio: provrbio. ~ de grano | se mtteva m ~ pe vvite de
pruvednza: provednza. stbbio || dim. pujjelltto.
pruvnna: provnna. pula, s.f., 1. polvere rimasta in fondo ai
pruvibb: proibb. sacchi di cereali. 2. residui della scoto-
pruvidnza: provednza. latura della canapa. 3. laniccio, lanug-
pruvidnzia: provednza. gine che si forma sotto mobili o nelle
pruvidimnto: provedimnto. tasche.
pruvisoriamnte, avv., provvisoria- pulacca: polacca.
mente. pulnna, s.f., polenta.
pruvista: provista. pul: pol.
pruvvda: provda. politico: poltico.
pruvvde: provda. pulito: polito.
pruvvedsse: provedsse (vd. pro- pulizzia, s.f., polizia: l zu fijjo sta ssu la ~,
vda). membro del corpo di Pubblica Si-
pruvvidnza: provednza. curezza.
pbbleco: pbbreco. pulizzitto, s.m., agente di Pubblica Si-
pbbreco, prbbeco, pbbleco, pbbrico, curezza.
s.m., pubblico: se trva ar ~, lavora in pullastro: pollastro.
un pubblico esercizio || agg., pubblico: pullastrne: pollastrne.
malluffice pbbrice | le lche pbbrece. pulldra: polldra.
pbbrico: pbbreco. pulldro: polldro.
pccia, s.f., bambola. pulltra: polldra.
pucciottata, s.f., sciocchezza. pulltro: polldro.
pucciottllo, s.m., pupazzetto di gesso. pullino: pollino.
puccitto, s.m., 1. bamboccio, fantoccio. pullvere, s.m., (rec.) pullover: nflete l ~
2. figura: le carte cul puccitte, granne ch ffrddo!
cme l fazzoltte, le banconote. 3. (fig.) pulma, plmane, purma, s.m., pullman:
uomo che si comporta con leggerezza: vanno via m pulma.
nun fa l ~! plmane: pulma.
Vocabolario
479

pum p, loc. avv., a) velocemente, im- rame | ce vorr m ~ sttal carrtto.


mediatamente; b) senza esitazione, con punterlo: puntarlo.
risolutezza: rig, si ssha dda f, puntijjo, s.m., puntiglio.
mmjjo a ffallo ~, e n ze ne parla ppi | puntijjso, agg., puntiglioso.
a sso li piace de f le cse ~. puntinato, agg., punteggiato.
pummedro: pommidro. punto: pnto.
pummidorata, s.f., 1. colpo inferto lan- puntombianco (de), loc. avv., improvvi-
ciando un pomodoro. 2. mangiata di po- samente.
modori. puntne, s.m., 1. porzione di campo. 2.
pumidorto, s.m., pomodoraio, campo sporgenza della roccia || dim. punton-
coltivato a pomodori. cllo, puntuncllo, piccola porzione di
pummidro: pommidro. orto: m ~, na strscia mellaggi man
pumpire, s.m., pompiere. qul cantne, na prda do ce s ppche
pumpurumpara, pumpurumpare, incipit piante.
e chiusa rimata di filastr. infant. puntura, s.f., dolore pleurico, polmonare
pumpurumpare: pumpurumpara. che si presenta come fitta.
punctto, s.m., attrezzo rotondo di ferro, puolmne, s.m., (arc.) persona inetta,
a punta quadra, per il lavoro di cavatore pusillanime.
di pietra. pupa1, s.f., 1. bambina, ragazza: (iron.)
puncic, v. tr., 1. pungolare. 2. accoltel- pare la ~ sul cmpano (di donna ag-
lare. 3. (fig.) punzecchiare con motti ghindata, che si d delle arie) | me pare
pungenti || puncicasse, v. rifl., pungersi. l bicchjre di la ~ (di piccole dimen-
puncicata: poncicata. sioni). 2. (fig.) marza. 3. (fig.) bambola,
pnfete: pnfete. pupattola (di stoffa) || dim. puptta |
punta: pnta. accr. pupna.
puntarlle, s.f. pl., germogli di una varie- pupa2, santa immag., protettrice dei bam-
t di cicoria chiamata catalogna spigata. bini.
puntarlo, ponterlo, punterlo, s.m., 1. pupazza, s.f., bambola, pupattola (di
punta del voltorecchio. 2. utensile del stoffa) || dim. pupazztta || mannggia
falegname per praticare fori. 3. punte- la ~! (imprec.).
ruolo del calzolaio e del maniscalco. 4. puptto, s.m., germoglio dellolivo.
(fig.) mosca olearia, insetto parassita pupo: dim. puparllo, puptto.
dellolivo (Bactrocera oleae Gmelin). pppela: pppeta.
puntata, s.f., 1. fitta intercostale: h ntso pppeta, pppela, pppita, s.f., 1. upupa
na ~ meqqu. 2. impuntatura, dellasino (Upupa epops L.). 2. (fig.) donna affet-
che pianta le zampe anteriori rifiutan- tata.
dosi di proseguire. pppita: pppeta.
punteggi, v. tr., impuntire una coperta puppurr, s.m., pot-pourri.
imbottita. pup, s.f., (infant.) cacca, deiezione.
puntelltto, sopr. pupulazzine, s.f., popolazione.
puntllo, s.m., 1. appoggio che sostiene pura, cong., pure, anche: ~ mjjo!
una mensola. 2. sostegno accessorio: le purce: prcia.
puntlle se mttono, se ss bbasse le purchira: porcara.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
480

prcia, purce, s.f., pulce (Pulex irritans snte da che pprpeto vne la prdaca!
L.): le purce p n ze ne parla quante ce purptta: porptta.
nnreno! | mtte na ~ nellorcchjo | na prpito: prpeto.
prcia che ccha la tsse, chi dice scioc- purt: port.
chezze | mtte li purca mmllo, purtire, s.m., portiere.
provvede a se stesso, cura il proprio in- purtne, s.m., portone || dim. purtoncino.
teresse | va mmtta le purce a mmllo!, purtugallo: portogallo.
vattene! || prov.: tutte le purce channo purzlla, s.f., (lett.) pulsella.
la tssa. pussa via, passa via, inter., 1. voce per
purcinara, s.f., pulcinaio, luogo dove si scacciare un cane. 2. (dispr.) espr. di fa-
allevano pulcini. stidio, rif. a cosa o persona: chi? ann
purcinlla: porcinlla. co qqullo? ~! | llacquactta num me
purcino1, s.m., 1. pulcino || dim. purci- piace pe gnnte, ~! | l palazzo scarco e
nllo. 2. (fig.) macchietta, primo indizio ppussa via | ~, cane rognso!
di imputridimento di un frutto: sta pra pusse, s.m., pus.
cha l ~ | la castagna, la mlla, la patata pussde: possde.
channo l ~. 3. (fig.) baco della frutta || pussednza, pussidnza, s.f., bene che
agg., di una variet di pera. costituisce loggetto del possesso.
purcino2: porcino. pussbbele: possbbele.
purcine, s.m., 1. tripide dellolivo (Lio- pussibbelet, s.f., possibilit.
thrips oleae), insetto parassita degli pussidnte: possednte.
olivi. 2. afide o pidocchio delle piante, pussidnza: pussednza.
che aggredisce i germogli di piante e or- putnte, agg., potente.
taggi. putnza, s.f., potenza.
purciso, agg., pulcioso, pieno di pulci. putimpala, onom., verso delluccellino,
purga, s.f., bastonatura. che annuncia linizio dei lavori di pota-
purg, v. tr., 1. purgare. 2. (fig.) picchiare. tura e palizzamento delle viti.
3. (fig.) punire: che Ddio te purghe! puttfia, s.f., (euf.) puttana: bbrutte fijje
purcchjo (a): purccio (a). di pputtfie! | mannggia la ~! (im-
purccio (a), purcchjo (a), loc. avv., a) di prec.).
traverso: prta l cappllo ~; b) penzo- puttanggene, s.f., comportamento da
loni, della maniera di fumare il sigaro. meretrice.
purfica (la), sopr. puttanata, s.f., 1. azione disonesta. 2.
purma: pulma. cosa senza valore, ridicola.
purmino: pormino. puttaniczzia, s.f., comportamento da
purmne: pormne. meretrice.
purmonite: pormonita. puttano, agg., (dispr.) eccessivo, terribile:
purmunita: pormonita. ad n frddo ~.
purnlla: pornlla. puvta: povta.
purnllo: pornllo. puzza: snte na ~ che la cccia va mmale
purnellccia: pornellccia. | da la ~ se cascava | che ppuzza de
purnografia, s.f., (raro) pornografia. bbruciatccio! | na ~ che tte fa bbutt
prpeto, prpeto, prpito, s.m., pulpito: ffra | manco la ~, nemmeno per sogno;
Vocabolario
481

proprio niente | n c rrimasta ppi tne, avere aspetto di omosessuale ||


mmanco la ~ | quelue nun d ne ppuzza Forme: Ind. pres. 6 pzzono.
ne odre, un tipo tranquillo | cha la ~ puzztta, s.f., 1. tanfo leggero. 2. (infant.)
stto l naso, altezzoso. peto silenzioso. 3. (fig.) persona
puzz, v. intr., puzzare: sto conijjo puzza mediocre, dappoco.
de ventrino | le puzza l fiato de vino | puzzicchj, v. intr., emanare leggero
(fig.) li puzza l fiato, fa l paino, si d arie puzzo: sto psce puzzcchja, avariato.
| puzza chappsta | puzza chaccra | puzzo, s.m., (raro) pus.
puzza quanto na mmrda al zle | puz- puzzolana, s.f., 1. pozzolana. 2. essere
zveno cme na cntera | puzza da m immag. (in rima in una conta).
mijjo lontano | pzzono de sudre | me puzzolansco, agg., pozzolanico.
sa che ttu ppuzze, nascondi qualcosa | puzzolsa, s.f., n. di una vasca per la ma-
puzza ncra de latte, ancora inesperto cerazione della canapa.
| li puzza l camp, si mette nei guai | puzzolso, s.m., 1. porcaccione. 2. puz-
puzza de carcagno de frate | ~ dace- zolente. 3. (fig.) immorale.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
482

qua, ca, quae (raro), avv., qua: ~ pper v- quajjo, s.m., caglio, presame: se mtte l
colo, in questo vicolo | qua ddrnto, qua ~ dabbcchjo sfatto ggi pe ff l ccio.
dentro | qua mmo, qui in mezzo | ~ quajjtto, s.m., piccolo della quaglia.
ntrno | n qua e ll, qua e l | qua dde qualra, quarla, s.f., querela giudiziaria:
qqui, in questi paraggi | vne ~! | prta e nun vula damme ~, stu strnzo?
cc la cna! | diqqu, decc, di qua: sta qualet, s.f., qualit.
ppi ddill che ddiqqu, in fin di vita | qualo, pron. e agg., quale: dimme quala
diqquaggi, quaggi: bbita ~ | diq- ve de ste du mlle.
quass, quass. qualnqua, quelnqua, agg. indef. f.
quacqu, onom., verso delloca. sing., qualunque: ~ casa | qualunquan-
quadrllo, s.m., 1. attrezzo del funaio. 2. tra fijja.
attrezzo dellorologiaio. 3. variet di qualnque, pron. indef., chiunque.
salce, erba palustre. quanno, avv., quando: se tornava quan-
quadrcio, inter., voce per dire che si nra ntte la sra | ~ ve pare, potte
hanno ancora quattro carte dello stesso ven | n ze sa qquanno | ~ cannate al-
seme in mano (al gioco di tressette). lra? | chiss qquanno | da ~ n qua se fa
quadrifjjo, s.m., quadrifoglio. ccos? | quann stato qullartra mat-
quadrijja: quatriglia. tina, mo dovuto ann a llavor | ~ ch
quadrucce, s.m. pl., quadrucci, tipo di stato l girno de Natale | ~ mae!,
pasta casalinga per minestra in brodo. quando mai! | pe pijjallo quann, in
quae (raro): qua. qualunque occasione, al momento op-
quajj, v. intr., 1. cagliare, fare grumoli: l portuno | ~ pure lo facsse, n fa gnnte,
latte co m momnto quajja. 2. (fig.) con- seppure || de quannin ~, n ~ n ~, loc.
cludere: a la fine ha qquajjato | allra avv., talvolta.
quann che sse quajja? 3. (fig.) met- quantet, s.f., quantit.
tersi daccordo. 4. (fig.) garbare: mica quanto, pron., quanto: ~ te ce vle mae?
me quajja tanto, sap || quajjasse, v. | ~ stae?, quanto tempo impieghi? | a
intr. pron., 1. coagularsi per effetto del qquanto stanno?, quale punteggio
caglio. 2. accagliarsi del latte inacidito. hanno raggiunto? | ~ ve?, che prezzo
quajja1, s.f., quaglia (Coturnix coturnix chiedi? | ce s mmrte pure co la
L.): sentarae la ~ cant, la pagherai. malria, e qquante! || agg.: n ze s
quajja2, s.f., 1. deiezione semiliquida di quante grgne, moltissimi covoni | la
vacca: h cciaccato na ~. 2. deiezione rbba c qquanta tu ne ve | quante
umana: chjappe le quajje a ffrmo | ha ggirne s ch ppartito? || avv., 1.
ppijjato na ~ a ffrmo, ha calpestato una come: gnorante quante tt! | lo vde ~
deiezione. se?, come sei cattivo? | sar ~ de qqui
quajjato, agg., impazzato: l latte ~ pe a ll | rrovinato quante pprima. 2.
devnta crsta. quando ad un tratto: ~ casc pe ttrra
Vocabolario
483

mrto | ~ lo vdo riv | va da ven a quarcuno: quarcheduno.


ccasa, ~ nvce lo prtono carcerato || quarla: qualra.
quant vvro Ddio! | n quanta mm, quarel, v. tr., querelare.
da parte mia | quanta qqu, in quanto a quarsema, s.f., 1. quaresima: si lungo
questo | pe qquanto sia | pe qquanto, quanto la ~. 2. (fig.) dispiacere: h
nun ce crdo, anche se, pur tuttavia | ncntro pi qquarseme chi ccarnivale
quante gnnte che lo fae | ~ lo tajje, ne la vita. 3. (fig., coll.) n. sostitutivo o
non c che da tagliarlo || da quanth, gergale per i sost. bambini o bambino:
loc. avv., da molto tempo: da quantha lassamo ann, sta attnte chi cc la ~
pportta ch vvdova. (invito ad evitare espressioni od argo-
quarantana, s.f., 1. quarantena. 2. peri- menti osceni o scabrosi, in presenza di
odo di tempo bello o brutto della durata bambini).
di quaranta giorni a partire dal due quarmnte, cong., qualora.
dicembre, ricorrenza di santa Viviana. quarta, s.f., 1. misura per aridi, pari a
quarantino, agg., di legume che matura circa 60 kg. 2. misura agraria di super-
in quaranta giorni: rape quarantine. ficie, pari a 50 are.
quarantre, s.f. pl., devozione religiosa. quartarla, s.f., (arc.) misura per aridi.
quaranttto, s.m., conteggio a scopa. quartaroncllo, s.m., recipiente di terra-
quarche, agg. indef., qualche: fa cotta con manico, della capienza di un
qquarche ddanno, l fijjo | quarchartra litro e mezzo || quartaroncelltto.
csa | ~ ggirno allaltro lo bbccono, quartarne, s.m., quartaro, boccale di
un bel giorno | se trvono ~ ppche, terracotta della capienza di circa 8 litri,
soltanto alcuni | da ~ pparte sarannato usato nelle osterie per attingere vino
| ~ ssordarllo msso da parte ce llha || dalla botte.
avv., circa: ~ vvnte o trnta chile le quarte farze, s.m. pl., difetto dello zoc-
pesvono | nammazzrono ~ qqundece colo del cavallo, correggibile con dif-
o sdece de bbeccacce. ferente ferratura.
quarcheccsa: quarcsa. quarte, s.m. pl., quarti della ruota.
quarcheduno, quarchiduno, quarcuno, quartire, s.m., parte della bardella.
pron. indef., qualcuno: me sa chha quartijjo, s.m., quartiglio, gioco alle
bbussato quarcheduno | se snte quar- carte.
cuno, ma n nnessuno | quarcun antro, quarto, s.m., 1. misura equivalente a un
quarchedun antro, quarchidun antro. quarto di litro di vino || dim. quartino.
quarchevvrta, avv., talvolta. 2. appezzamento di terreno. 3. prima ed
quarchiduno: quarcheduno. ultima fase lunare: la luna ha ffatto l ~
quarcsa, quarcheccsa, pron. indef., || ~ (de), loc. avv., a) di lato, su un
qualcosa: se quarcheccsa!, sei terri- fianco: quanto s ccascato ~; b) di
bile (a bambino discolo) | psa n quin- schianto || ~ (a), loc. avv., in colona,
tale e qquarcheccsa, e oltre | capit ricevendo la quarta parte del raccolto:
qquarcsa de pggio || quarcosartro, sta ~.
quarcosantro, qualcosaltro || dim. quartccio, s.m., misura per aridi, pari a
quarcostta: far ppure ~ de ppi, pe- 15 kg.
ser anche un po di pi. quarvrta, cong., qualvolta.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
484

quarzase: quarzese. quattrdice: quattrdece.


quarzese, quarzase, quarzesi, pron. e quattro: jje nh ddtte ~, prpio cme
agg. indef., qualsiasi: na perzna ~ | me la sentivo || magn a qquattro ga-
potva sse uno ~. nasse, a crepapelle | chiapp. ~ e ttr
quarzesi: quarzese. sstte, e una tto gge n ce llh e
quase: guase. ddomane te le prto (al gioco della
quatrna: vezz. quaternccia. scopa) | quattre qquattrtto (n), loc.
quatrante, s.m., quadrante. avv., alla svelta, prontamente: ~ lo si-
quatrato, s.m., quadrato: quattro dghe stemamo || prov.: nun ze dice ~, si nun
fissate n ~. ddrnto l zacco.
quatrllo, quatrllo, s.m., 1. mattonella quattrcchi, quattrcchje, s.m., 1. per-
quadrata. 2. arnese del funaio. 3. parti- sona con occhiali da vista. 2. miope. 3.
colare del carro agricolo. dagli occhi grossi e sporgenti || ~ (a),
quatrcola: gradcola. loc. avv., in segreto: ne parlamo ~.
quatrglia, quadrijja, s.f., quadriglia. quattrcchje: quattrcchi.
quatrgola: gradcola. quattrra, s.f. pl., funzione religiosa.
quatrinaro, quatrinso, s.m., quattrinaio. qu1, qusto, pron. dimostr., questo: e
quatrino, s.m., 1. quattrino: fa bball ssu qqu cchadra? | qusto e gnnte s
n ~ | nun vale n ~. 2. denaro: pnza slo pparnte | llha ddtto qusta, lha detto
ar dio ~ | abbasta che l ~ ggira, che il la donna qui presente | s state quste a
denaro circoli || quatrine, s.m. pl., soldi, ffallo | ha ffatto de qusto (per indicare
denaro: l ~ se vedveno pche che con gesto un movimento) | pe qqusto n
gnnte | le ~ n crono, chi tte le dava? ze trovava, per questo motivo | ce man-
| le ~ de carta, le banconote | manng- cava pure qu! | fa dde qu la scalata, la
gia l ~ e cchi n cellha! | ce llhae l ~ n scalinata sale in questa direzione | ce
zaccccia? | ggioc dde ~, giocare daz- vnno qu, snza ~ n ze fa gnnte, oc-
zardo | (d.) l ~ mica le ccono le nttele, corrono soldi (enunciato con un gesto
non piovono dal cielo || prov.: l ~ mn- della mano) | e qqu ad la mi furtuna |
neno llacqua pe llinz | li ~ dellavaro e qqu ddavro! | quanta qqu, smo
se li gde lo sciampagnne | chi ccha daccrdo, quanto a ci | ra arta tutto
qquatrine, fa qquatrine | l ~ s ddel ~, fin qui | qusta qqu de settimana ||
divolo | l ~ m bstono mae | ~ tira ~ | agg. dimostr.: marted qqu, della setti-
chi ccha l ~, mre a ccllo storto | chi mana corrente | dppo llrtima gurra
n cha qquatrine, nun bbia vjje | l ~ s qusta, la seconda guerra mondiale |
ccme li dolri: chi cce llha se li tne. sbboto qusto cannamo (della setti-
quatrinso: quatrinaro. mana corrente) | qusto qqui, qusta
quatro, s.m., 1. quadro || dim. quatrccio. qqui, quste qqui, proprio questo, que-
2. bacheca: l ~ cul nmmere chi sta, queste, questi || Forme: f. sing. qu-
vvincveno. sta, qu; m. e f. pl. quste, qu.
quattrdece, quattrdice, num. card., qu2, pron. dimostr., costui.
quattordici || prov.: chi dde ~ nun f, qul: qullo.
pijja la crda e vvallappicc (sul rag- quele, quelve (arc.), pron. indef., colei.
giungimento dellet del giudizio). quelve (arc.): quele.
Vocabolario
485

quellad, inter., per chiamare una donna, queste, questve (arc.), questve (arc.),
di cui si ignora il nome. pron. dimostr., costei: questve si nu la
quell, inter., per chiamare un uomo, di smtte, me vta la mjjene.
cui si ignora il nome. questve (arc.): queste.
qullo, qul, qur, pron. dimostr., quello: question, v. intr., 1. discutere. 2. litigare:
ste piante trppo s mmjjo de qulle | ha qquestionato co ttutte.
suppergi smpre qulla, la stessa | qur questine, s.f., lite: stava n ~ co la mjje.
che ffanno fanno | fa ccme qqullo, qusto: qu1.
prima lo vle pe no lo pijja | nun f questra (a), cong., dal momento che: ~
cme qqullo, che pparte snza salut | che sdivigna, se vde chha ffatto.
ce s dde qulle che lo mgnono l t- questro, pron. dimostr., costoro: ~ de
scio, alcuni consumano anche la carne Mecotrzo.
di tasso | qulle de casa tua, i tuoi fa- qustre, agg., equestre.
miliari | qullantre, quegli altri | pe questue, questuve (arc.), pron. dimostr.,
qqullo ra frte, per quel motivo || agg. costui.
dimostr.: qul, qur, qullo: qule questuve (arc.): questue.
ggnte de fre | a qqul m, n qur quto, chjto (raro), agg., quieto: li piace
mdo, in quella maniera | qur zumaro | l ~ vive.
qullo strnzo stato | la gurra qulla qui, chi2, avv., qui: ~ dda ne, ~ dda nue
| a qqulle tmpe, qulle tmpe, a | parte de cch | quste cchi sstto, le
qqule tmpe, de qule tmpe, a quei mie vicine | qusta cchine | arivne de
tempi | su qqulle pgge | co qqullc- qqui a m mse, tra un mese || ddeqqu,
chje bblle | qulle sordate | pure qul- ddecch, diqqu, di qui: ~, un nostro
lanemaltte facveno cmmedo | n compaesano | laddeqqu, laddecch, da
qulle momnte una nu la trva la queste parti, nelle vicinanze || quippe-
rbba, te capito | tutte qul pallne | qqu, quipperqu, in questo istante | de
cvo quel du libbrtte || Forme: f. sing. qqui m p, tra poco.
qulla, (arc.) quilla, qula; pl. m. e f. qujjo: gujjo.
qulle, qule, qull, qu, qul. quilbbrio, s.m., equilibrio.
quelro, pron. dimostr., coloro: llha qundece, qunnece, num. card., quindici.
viste ~? qunnece: qundece.
quelue, queluve (arc.), pron. dimostr., quinnicina, s.f., quindicina.
colui: chi lo vorr ssent ~ quanno lo quintalata, s.f., circa un quintale.
sa! quintijjo, s.m., quintiglio, gioco di carte
quelnqua: qualnqua. in cinque.
queluve (arc.) quelue. quinto, s.m., (arc.) misura di vino, quinta
quentale, s.m., quintale. parte di un litro || dim. quintino.
qur: qullo. quintrtemo, agg., quintultimo.
quercila, s.f., camedrio o erba quercila quipaggiato, agg., equipaggiato.
(Teucrium chamaedrys L.). Colta in quizze, s.m., (rec.) quiz.
luglio, viene mangiata per stimolare qumpeto (arc.): cmpeto.
lappetito.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
486

r, l1, art.det. m. sing., il: l zappastro | l raccommannata, raccomannata, s.f., let-


cane | me llha llasso l nnno, mio tera raccomandata.
nonno | l tata llha mmenato, suo padre raccommannazzine, s.f., raccoman-
lha picchiato | l mi zzio | l zio de la mi dazione.
m | annama vvisit r zeprcro | l raccont, areccont, ariccont, riccont,
pannto | r frno | cav r zngue. v. tr., 1. raccontare. 2. (fig.) riferire:
rabbrboro, s.m., rabarbaro. qullo va ss, llariccnta gnicsa pe
rbbia: me fa vven rrbbia a ssintillo | ffile ppe ssgno || prov.: fino che ssa-
ha ~? rseca la vitbbia! | me potsse riccnta, va ssmpre bbne || Forme:
magn l fijje pe rrbbia, si nun vvro! Ind. pres. 3 ariccnta, riccnta; 6 aric-
rabbitte, s.f. pl., (infant.) capricci: l fijjo cnteno, riccnteno | impf. 3 ariccon-
fa le ~. tava; 6 raccontvono | fut. 1 aric-
rabbino: arrabbino. contar | Ger. raccontanno.
rabbonisse, v. rifl. recipr., rappacificarsi: raccrta: ariccrta.
a la fine se s rrabbonite. raccutin: ariccudin.
racanlla, s.f., raucedine. rachdine, s.f., rachitide, rachitismo.
raccapezz: aricapezz. raccio, s.m., racimolo.
racchedinso: racchidinso. racimol: recimol.
racchtta, s.f., sommit del bastone dove racina, s.f., gromma della botte: la ~ la
sta appollaiata la civetta. bbattvono, la vennvono, ce facvono
racchidinso, racchedinso, racchiti- l cremre.
nso, agg., 1. rachitico. 2. (fig.) stentato, racin,v. tr., togliere la gromma dalla
di frutto. botte.
racchitinso: racchidinso. racinaro, s.m., 1. operaio che toglieva la
racchja, s.f., prostituta || accr. racchjna. gromma dalla botte. 2. commerciante
racchjsa, agg., di donna brutta e grassa. acquirente di gromma.
raccjja: ariccjja. rada, v. tr., radere.
raccjje: ariccjja. rdaca: rdeca.
raccojjimnto, s.m., raccoglimento. rdeca ggialla, s.f., carota (Daucus ca-
raccojjitccio: ariccojjitccio. rota L.).
raccomann: ariccomann. rdeca, rdaca, rdica, s.f., 1. radice ||
raccomannasse: ariccomannasse (vd. (scherz.) ma che ccha fatto le rdeche?
ariccomann). (a chi tarda molto). 2. (fig.) organo ge-
raccomannata: raccommannata. nitale del maiale. 3. (fig.) radice del
raccomid, v. tr., riparare. dente. 4. (fig.) pne: ~ de creappolo.
raccomidatccio, s.m., insieme di cose 5. (fig.) persona cattiva, furba e ma-
accomodate alla meglio. ligna: na bblla ~ de paravnto || dim.
raccommann: ariccomann. radechtta, radichtta, radice filamen-
Vocabolario
487

tosa | accr. radicne. rgano, rgheno, rghino, rgono, s.m.,


radec, radic, v. intr., radicare, metter ramarro (Lacerta viridis Laurenti) ||
radici: l majjlo rdica stto || arrade- dim. ragantto || ragantto, sopr.
casse, v. intr. pron., radicarsi. ragno, s.m., uragano.
radiattivet, s.f., (rec.) radioattivit. ragge, s.m. pl., radiografia: l dottre mha
radiattivo, agg., (rec.) radioattivo. ffatto le carte, h ddann ff le ~.
radic: radec. raggeggi, v. tr., riparare alla meglio: la
rdica: rdeca. raggeggiamo e vvvia.
radicara, s.f., 1. apparato radicale duna rggia, agg., ragia: acqua ~, olio essen-
pianta. 2. viluppo di radici. ziale di trementina.
radictta, s.f., ravanello (Raphanus raggiognre, s.m., ragioniere.
sativus radicula L.). raggion, v. intr., 1. ragionare: co sso ce
radicine, s.m., pianta da sovescio con se raggina bbne, quanno nha bbe-
grossa radice, non identificata: ~ da vuto | raggina co le scarpe, non ra-
grasso, che, qquanno rivava a na cr- giona | n ce se raggina co qqullo. 2.
tartzza, se tajjvono, se nterrava. discorrere: vne qqua, raggionamo m
rafacane, s.m., avaro. p! 3. discutere, litigare.
raffavlle, antrop., Raffaele. raggine, s.f., 1. ragione: cha ~, fijjo! |
rffeco: rffico. v ssmpre av rraggine sso | n znte
rffia, s.f., rafia, fibra vegetale flessibile, ~ || prov.: la ~ ddel fsse. 2. motivo.
usata per legare innesti. raggionvele, agg., ragionevole.
raffic, v. tr., graffiare || rafficasse, v. rifl. ragguardvele, agg., (lett.) ragguarde-
e rifl. recipr., graffiarsi. vole.
raffichino, s.m., bambino che graffia raghentta (la), sopr.
spesso. rgheno: rgano.
rffico, rffeco, s.m., graffio. rghino: rgano.
rafficur, v. tr., raffigurare || ariffi- ragl (a la), loc. avv., a raglan: le
gurasse, v. intr. pron., raffigurarsi: arif- mneche ~.
figurtevelo m p! rgnelo: rgnolo.
raffil, v. tr., raffilare, pareggiare il bordo. ragntto, ragnolino, s.m., (infant., vezz.)
raffilata, s.f., raffilatura: li damo na ~ pi bambino gracile.
ffccelentr. ragno: rgnolo.
raffin, v. tr., 1. macerare, rif. a letame. ragnolino: ragntto.
2. raffinare: pe sse filata, dvsse raf- rgnolo, rgnelo, ragno, s.m., ragno: nun
finata dal canaparlo (rif. alla canapa) cav n ~ dal buco | ~ rscio (tipo di
| la trra, pi rraffinata, ppi mmjjo ragno dannoso) | mdd. ragno ragno,
|| raffinasse, v. intr. pron., macerare, del tantabbusco, tanto magno, dissipo
letame. tutto ci che guadagno || Forme: pl.
rfolo, s.m., 1. tamaro, vite nera (Tamus rgnele.
communis L.). 2. germoglio del tamaro: rgono: rgano.
s bbne le rfele fritte col pisto. ragugno, s.m., 1. brontolio. 2. protesta:
raganlla, 1. rantolo bronchiale: le vne la nun vjjo sint rragugne!
~, mre. 2. raucedine: m vvenuta la ~. ralle, s.m., bambino magrolino, smilzo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
488

rajj, arrajj, v. intr., ragliare: quanno rammajj, rimajj, v. tr., rammagliare: ~


sntono le micce da luntano, le sumare le carze | ~ collaco.
rjjono. ramo, rame, s.m., 1. rame: na callara de
rajjo, s.m., raglio || prov.: li rajje dil zu- ~. 2. (coll.) utensili di rame da cucina:
maro narrvenal clo. pe ppul l ~ co la rna, se strufinava e
rama, s.f., 1. ramo: na ~ de cce | cca vveniva bbllo | llmo data la ptria
rrama, ceci ancora verdi attaccati al l ~.
ramo | na ~ dabbjjolo. 2. (fig.) ciuffo ramorccio, s.m., ramolaccio (Raphanus
di capelli (in uno storn.). sativus niger L.).
ramccio, s.m. coll., rottami di rame: chi rampata, s.f., 1. graffio, unghiata. 2. serie
ccha ~, ottn e ppimmo e bbuttijje! di gradini || dim.: rampatlla: na ~ de
(richiamo del robivecchi). scale.
ramajja, s.f., 1. chioma dellalbero che rampazzo, s.m., 1. grappolo duva. 2.
viene sfrondata. 2. rami potati. 3. rami raggruppamento di frutta a forma di
tagliati di pianta abbattuta: sannava grappolo: l ncchjo fa le rampazze. 3.
rraccjje la ~. mignola, gemma fiorifera dellolivo in
ramata, s.f., 1. graticcio su cui si secca la forma di grappolino. 4. (fig.) fitto
frutta. 2. rete metallica. 3. (fig.) scatto sciame di api || ~ (a), loc. avv., a) a grap-
dumore. 4. (fig.) capriccio, bizza: jje polo: le fire le fa ~; b) senza senso: n
s pprsa na ~ de le sue. discurzo ~ | rispnne ~; c) in modo
ramato, s.m., poltiglia bordolese: v a sbagliato, irrazionale: fa le cse ~; d) in
ddajje l ~, a solforare le viti || agg., di disordine || dim. rampazztto | accr.
soluzione anticrittogamica a base di rampazzne.
solfato di rame: acqua ramata. rampec, rampic, v. intr., 1. svilupparsi
rame: ramo. in altezza (di una pianta): fa pprsta
rameditte, s.m., ramedit, prodotto chi- rrampec. 2. salire: rmpica su m
mico a base di rame, per irrorare le viti. bancne.
rameggi, v. intr., 1. vaneggiare. 2. avere rampic: rampec.
umore incostante. 3. irritarsi. rampichina, s.f., pianta spontanea non
ramiggiso, agg., incostante, volubile. identificata.
ramina, s.f., 1. schiumaiola grande di rampichino, s.m., 1. appiglio. 2. spor-
legno per scegliere lolio al frantoio. 2. genza o fenditura di un muro o di una
schiumaiola di rame, con cui il pastore roccia.
estrae la ricotta dalla caldaia. 3. paletta rampino, s.m., 1. artiglio. 2. (fig., raro)
rotonda e forata di alluminio, per sco- viticcio || agg., di cavallo che poggia
lare la frittura dallolio o schiumare il sulla punta dello zoccolo.
brodo. rancicasse, v. rifl. grattarsi: se rncica l
raminata, s.f., 1. contenuto di una schiu- capo.
maiola. 2. colpo dato con una paletta da rancichlle: rancichitte.
frittura. rancichine: rancichitte.
ramino, s.m., (raro) schiumaiola di rame. rancichito: rncico.
ramistlla, s.f., pianta spontanea non rancichitte, rancichine, rancichlle, s.m.
identificata. pl., strisce di lardo rancido, che si tol-
Vocabolario
489

gono tagliando il prosciutto e che si uti- bambino (fig., in tono scherz.) || Forme:
lizzano per condire minestroni. pl. rapnzele, rapnzole.
rancichitto, s.m., bambino gracile. rappacificasse, v. rifl.recipr., rappacifi-
rncico, rancichito, agg., rancido: ha carsi.
ppijjato de ~. rappecett, rimpecett, v. tr., incollare.
rncio, s.m., sapore rancido di un cibo: sa rapprisent: arippresent.
dde ~ | prnne de ~, irrancidire || agg., ras, v. tr., rasierare, levare allo staio il
rancido | ua rncia, ribes. colmo che sopravanza: lo staro se
ranciso, agg., 1. mingherlino. 2. (fig.) rasava co la rasira.
noioso. rsala: rsola.
rancisse, v. intr. pron., irrancidire. raschino, raschjtto, s.m., radimadia.
rnfie, s.f. pl., grinfie. raschj, v. tr., 1. raschiare con uno stru-
rangutano, s.m., orangutano (Pongo pyg- mento: ~ la bbtte, togliere la gromma
maeus): me parghe no ~. dalla botte | ~ la trippa. 2. togliere stro-
rannugulasse: annugolasse. finando: ~ la scrza de le vite vcchje
rancchja: grancchja. co le mano.
ranocchjaro, s.m., chi cattura rane per raschjamjjene, s.f., radimadia, arnese di
mestiere. ferro a foggia di piccola zappa, per ra-
rancolo, s.m., (raro) ranuncolo. schiare dalla spianatoia e dalla madia i
ranschja, s.f., grandine sottile mista a residui di pasta o farina.
pioggia. raschjapippe, s.m., 1. ragazzo gracile. 2.
rapa: p ff ssngue na ~?, si pu pre- individuo mingherlino.
tendere limpossibile? (rif. a persona in- raschjata, s.f., 1. azione di raschiare. 2.
capace) | tsta de ~, stupido || prov.: se rasatura superficiale senza contrappelo.
vv na bblla ~, per agsto ha ddssa 3. atto di togliere strofinando.
nata (consiglio per la semina). raschjatccio, s.m., materiale raschiato.
rapasse, v. rifl., farsi tosare i capelli a raschjatra, s.f., attrezzo da imbianchino
zero. per raschiare la parete.
rapastrlla, s.f., rapa selvatica (Synapis raschjlla, s.m., 1. ragazzo gracile. 2. ra-
arvensis L.). gazzo fastidioso, impertinente.
rapazzla, s.f., giaciglio sollevato da raschjtto: raschino.
terra, posto a ridosso della parete nella raso, avv., rasente.
capanna, formato da due pali paralleli e rsola, rsala, s.f., 1. sezione di orto de-
congiunto da bastoni trasversali, usato limitata da due solchi longitudinali. 2.
da contadini, pastori, boscaioli per ripo- piccola porzione del vigneto || rsele
sare: drenta la cappanna creno tutte (a), loc. avv., a filari ravvicinati, di
rapazzle ntrno ntrno, dormvono su vigna arcaica. 3. rasiera con cui si leva
la ~ || dim. rapazzoltta. il colmo della misura di capacit per
raptta, s.f., barbabietola rossa (Beta vul- aridi: la ~ se passa su lo staro.
garis rubra). rasorata, s.f., colpo di rasoio.
rapillo, s.m., lapillo, pietra piroclastica. rasre, s.m., rasoio: te la fae cul ~ la
rapnzolo, s.m., 1. raperonzolo (Campa- bbarba?
nula rapunculus L.). 2. (fig.) stupido. 3. rasp, v. tr., irritare provocando sensa-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
490

zione di ruvidezza: sto vino me raspa la rauchisse: arrauchisse.


gla || v. intr., raspare, di animali. rauchito: arrauchito.
raspata, s.f., operazione del raspare || rule, rvele, antrop., Raul.
dim. raspatlla. ravanlla: ravanllo.
raspatrice, s.f., (rec.) diraspatrice, ravanllo, s.m., ravanlla, s.f., radice, ra-
macchina per togliere i raspi delluva. vanello (Raphanus sativus radicula L.)
raspo, s.m., 1. mixonatosi; rogna dei cani, || Forme: pl. ravanlle.
dei conigli e del gatto, malattia virale rveco, agg., rauco: cva na vce rveca,
contagiosa. 2. (fig.) malattia cutanea in- chi mittiva paura.
fant.: (scherz.) te vnga l ~! 3. (fig.) ir- rvele: rule.
ritazione alla gola. ravvive, v. tr., ravvivare.
raspne, s.m., masturbazione maschile. ra, v. intr., godere: lo vgghe cme ce
raspso, agg., 1. squamoso. 2. che irrita raa.
lingua e gola. 3. malato di rogna: sto razza: lass pe rrazza, per la riproduzione
bbrutto ~! | mdd. smo de ~ cme Ffantille || dispr.
rassomijj, aressomijj, arissomijj, ri- razzccia || prov.: ammazza ammazza,
somijj, rissumijj, v. intr., ras- s ttutte na ~ (tutti abbiamo difetti).
somigliare: aressomijja tutto al zu rao, s.m., 1. raggio di sole. 2. raggio
nnno, bbonnima || rassomijjasse, della ruota. 3. fuoco dartificio: ~ matto.
aressomijjasse, arissomijjasse, ari- 4. getto di liquido: va ddi ~ (del vino
sumijjasse, v. intr. pron., rassomigliare: che sgorga impetuoso) | llacqua fa
saressomjjono parcchjo || Forme: rrao | veniva a ttutto ~, sgorgava col
Ind. pres. 6 aressomjjono, rissumjjeno. massimo impeto || agg., bizzarro: n ce
rastell, v. tr., rastrellare: rastellamo s le fa ccaso, quelue mmo ~.
fjje. ralo, s.m., virgulto, sperone di vite con
rastellata, s.f., 1. azione di rastrellare. 2. due o tre gemme: lasse l ~, lo sbassa-
colpo di rastrello. tro co ddu cchje, e qqullo srve
rastllo, arastrllo, astrllo, lastrllo, pillanno apprsso.
s.m., rastrello || dim. rastelltto. reale, agg., totale: scassato ~.
rastellne, lastrellne, s.m., grande ra- rebbard: aribbard.
strello da fieno. rbbusse, s.m., 1. rebus. 2. (fig.) impresa
rastrejjra, s.f., rastrelliera. difficile: n stato n ~ pe ffallo.
ratapl, ideof. del suono del tamburo. recchino, s.m., orecchino.
ratta, s.f., omento; grasso finissimo e re- rcchja, s.f. inv., (arc.) orecchio.
ticoliforme, che copre lintestino tenue reccjje: ariccjja.
del suino, usato in cucina per avvolgere rchja, rquia, s.f., (raro) Requiem aeter-
i fegatelli di maiale da cuocere allo nam (preghiera per i defunti).
spiedo: la ~ saddpra pe ff ss le fe- rechjamitrna: rechjemetrna.
gatlle nfilate su lo spito. rchje, s.f., requie: ggi dde qqui n c
rattatujja, s.f., 1. (dispr.) pietanza costi- rrchje | damme m p de ~!
tuita da una mescolanza di ingredienti rechjemetrna, rechjamitrna, s.f., Re-
mal cucinati. 2. (fig.) baccano. 3. (fig.) quiem aeternam (preghiera per i de-
confusione, parapiglia. funti): d na ~ ma li pre mrte || Forme:
Vocabolario
491

pl. rechimetrne. le rigazze.


recimol, racimol, v. tr., racimolare. rgge, rggia, v. tr., 1. sostenere: fina che
recmolo, ricmolo, s.m., racimolo || dim. cce se cava rrggene na bbracciata (di
recimoltto, rocimoltto || Forme: pl. sarmenti). 2. reggere: ~ llnama cu le
recmole, recimoltte. dnte, sta per morire | ~ l mccolo a la
recint, ricint, v. tr., recingere. su sorlla, fare il terzo incomodo tra
recipnte, agg., (raro) idoneo. due fidanzati | n ze rggiono m mano,
recontrto, agg., attorcigliato. scvolono. 3. frenare: chi le rgge sti
recordasse: aricordasse (vd. aricord). fijje scatenate? | tcca rrggiala la vita,
rcorde, s.m., (rec.) record. dajje nartzza ggiusta. 4. sopportare:
recram: ariclam. lo rgge bbne l vino | qulla ggi lo
recrame, riclame, s.f., (rec.) pubblicit. rgge, donna sessualmente matura || v.
rcruta, s.f., recluta. intr., 1. resistere: na pianta che rrgge,
redet, s.f., eredit. nha ppaura del frddo. 2. essere a te-
redetrio, agg., ereditario: la terzzia m nuta stagna: ste bbignze no rrggiono
male ~. || ~ (a), loc. avv.: a girocolle: le vigne
rdo, s.m., nato di bestia da stalla, finch venvono fatte ~, i filari si tracciavano
giovane. in direzione perpendicolare alla pen-
reduce: aridduce. denza del terreno || rggese, arggese,
ref: arif. v. intr. pron., reggersi: mdd. se rggiono
rfe, s.m., spago robusto per materassi. s pi ssan Fuccllo | rggete che cca-
refltta: arifltte. sche! | n ce la cava a ~ m pide || (d.)
refltte: arifltte. rggete muro, finch n te vrto l culo!
refggio, rifggio, s.m., rifugio || ~ mpec- (detto attribuito al muratore) || prov.:
catro, (espr. desunta dalle litanie ma- bbasta che rrgge m plo de frgna,
riane), via duscita. prta vante llua fina vvennmmia (un
regazza, rigazza, s.f., 1. ragazza: quan- tralcio contuso pu rimarginare e por-
nro ragazza io, quandero giovane. 2. tare luva a maturazione) || Forme: Ind.
fidanzata, innamorata: la mi ~ | s ffatto pres. 4 reggmo; 6 rggiono | fut. 3 reg-
la ~, la bella. 3. donna nubile: rri- giar.
masta ~ || dim. regazztta, regazzina | reggepanza, s.m., 1. reggipancia, ven-
accr. regazzna, di alta statura. triera. 2. (scherz.) fascia o cintura per
regazzo, rigazzo, s.f., 1. ragazzo: rigazzo sorreggere i pantaloni.
de bbottga, garzone | ragazztto, ado- reggeptto, s.m., reggiseno: pjjono l zle
lescente | du rigazztte bbardasce || snza ~ sti regazze dadsso.
rig, reg!, inter., voce di richiamo rggia: rgge.
(usata anche per rivolgersi ad adulti), ra- reggime, s.m., regime.
gazzi!: lavorate, reg! | frza, rig!, reggina cli, Regina Coeli, carcere di
forza ragazzi! 2. innamorato: ggi ccha Roma.
l ~. 3. fidanzato || dim. regazztto, re- reggina, riggina, s.f., 1. regina || facile
gazzino, rigazzino | accr. ragazzotto, re- di la ~ (variet di fagioli). 2. ape regina.
gazztto, rigazztto | dispr. regazzc- 3. carpa (Cyprinus carpio L.).
cio || Forme: pl. m. e f. le regazze, reggine, riggine, s.f., 1. regione. 2.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
492

(rec.) amministrazione regionale: lo rnga, ringa, arnga, s.f., aringa (Clupea


paga la ~. harengus L.) || (d.) sr padr, ma
reggistr: ariggistr. ringa? ma vanga! (protesta del brac-
reggistro: riggistro. ciante per lo scarso vitto).
regn, v. intr., 1. regnare: (prov.) rgna la rngola (la), n. di un molino di Viterbo.
Spagna o rrgna la Magna, bbasta si rnna: rnne.
magna. 2. comandare, detto di un seme rnne, rnna, v. tr., 1. rendere: Dio ve
delle carte al gioco della briscola: che rnna mrito! 2. emettere peti: l culo
rrgna? rgna denare!, qual il rnne. 3. ridurre || rnnese, v. rifl., ren-
seme di briscola? il seme di briscola dersi: lro mica se ne rnnono cnto de
denari. quant ffatica.
rgola1, rguela, s.f., 1. regola: se mt- rennicnto, s.m., rendiconto.
tono a rrgola de cnque centmetre, a rnnita, s.f., rendita.
distanza. 2. (euf.) mestruazione. rno, s.m., rene: cha n ~ slo || rne, s.m.
rgola2, s.f., battola della settimana santa. pl., 1. reni: sse duro de ~, essere avaro.
regolasse: arregolasse (vd. arregol). 2. schiena: dolr de ~, male alla
regolata: arregolata. schiena.
regoltto, s.m., asticciola. renne, s.m., pozzolana di maggiore
regolzzio: ligorzzio. spessore, utilizzata per riempire spazi di
rgolo1, s.m., attrezzo dello scalpellino. costruzione o farne calce.
rgolo2, s.m., basilisco, serpente mitico || renso, agg., sabbioso.
agg., di un tipo di serpente: l zrpe ~. rentcco, s.m., rintocco.
regometatccio, s.m., materiale vomitato. repric: areprec.
rguela: rgola1. rprica, s.f., replica || inter., bis!
relgge: arilggia. repbbrica, s.f., caos, anarchia.
relchja: arilquia. rquia: rchja.
remagnasse: arimagnasse (vd. ari- rescallazine, s.f., indisposizione intesti-
magn). nale.
reman: areman. resa, erisa, risa, s.f., 1. eresia. 2. (fig.)
remann: aremann. bestemmia. 3. (fig.) paradosso.
remargin: arimargen. respola, desipra, dispola, disipra, ris-
remedille: arimedi. pola, s.f., erisipela: la ~ la segnava na
remssa: rimssa. dnna settimina.
remtte: arimtta. resiste, aresiste, arisista, risiste, v. tr.,
remiggiate, s.f. pl., nervosismo: cha le ~ sopportare: lo resiste bbne l vino || v.
gge, lssolo st! intr., 1. resistere: parisista, ormae se p
remissino: rimessino. arisista. 2. fare in tempo: n zarisiste
remissine: rimissine. aggiustallo, lo rppono smpre.
remmagge, s.m. pl., magi. resto, s.m., (raro) residuo.
remre, rimre, s.m., rumore. resparmbio: sparmmio.
rempianto, s.m., rimpianto. resptto, s.m., rispetto.
renchjude: arinchjude. respigne, v. tr., respingere.
rne, s.m., (arc.) re. respir: rispir.
Vocabolario
493

resplnne: arisprnne. riamndo, antrop., Raimondo.


responzbbele, riscunzbbele, agg., re- rann: arinn.
sponsabile: qullo ~ mica s io! rannuvolasse, v. intr. impers., annuvo-
respsta, s.f., risposta. larsi di nuovo.
rssa, rssa, s.f., mucchio: facveno la ~ rappaciamnto, s.m., rappacificazione.
(dei mazzi di canapa vicino al macera- rappicci, v. tr., accendere di nuovo.
toio) || ~ (a), loc. avv., in piedi a pi- riappiccicasse: arippiccicasse.
ramide. rappozz, v. tr., 1. immergere di nuovo
restvoro, s.m., restauro. in un liquido. 2. attingere di nuovo de-
restituv: ristitu. naro.
restituvizzine, s.f., restituzione. rapr: ariapr.
rsto: n cha ttmpo manco a dd l ~, rarm, v. intr., avere di nuovo il membro
tanto indaffarato | attnte, che sinn ve turgido.
d l ~!, vi d una razione aggiuntiva di rarriv, v. tr., raggiungere di nuovo ||
botte | si tte fa male, te d l ~, quanto Forme: Ind. pres. 6 rarrveno.
ancora resta per completare una rarzasse, v. rifl., alzarsi di nuovo in
punizione (espr. di minaccia a bambino piedi.
irrequieto). rarzo, s.m., altura leggera.
retardo, s.m., ritardo. rassorc, v. tr., tracciare solchi di nuovo.
rteco, s.m., eretico: vjjo mor dde ~! rattur, v. tr., richiudere, ostruire.
(senza i conforti religiosi, detto da vec- ribbard: aribbard.
chio anarchico) || Forme: pl. rteche. ribbatta: aribbatta.
retina, s.f., maglia di ferro per pulire pen- ribbatte: aribbatta.
tole. ribbattitura, s.f., operazione con cui
retiquelato, s.m., (rust.) reticolato. dopo laratura si rompono le zolle con la
retrattivo, agg., (rec.) retroattivo. zappa.
rettnguelo, s.m., rettangolo. n ~ di trra. ribbca, s.f., 1. ribeca, strumento musi-
rttele, s.m., (lett.) rettile. cale simile alla chitarra. 2. (fig., gerg.)
reverzina, reviscina, riverzina, rivescina, vulva.
rovescina, ruvescina, s.f., reversina, ribbegline: aribbejjne.
parte del lenzuolo che si rimbocca sopra ribbejjne: aribbejjne.
le coperte. ribbellasse, v. intr. pron., ribellarsi.
reva: ariva. ribbijjne: aribbejjne.
reviscina: reverzina. rbbise, rpese, s.m., 1. ribes (Ribes ru-
revorverata: rivorverata. brum L. e R. nigrum L.). 2. ribes spi-
rgojjso: orgojjso. noso (Ribes grossularia L.)
raccnne: ariaccnne. ribbocc, v. tr., aggiungere liquido in un
raccostasse, v. rifl., rappacificarsi. vaso vinario.
raddurmisse, v. rifl., addormentarsi di ribbjje: aribbjje.
nuovo: si raddurminno. ribboll: aribboll.
raggiust, v. tr., riparare. ribbmbo, s.m., rimbombo.
ragguant, v. tr., afferrare di nuovo. ribbuc, v. tr., bucare di nuovo.
ralt, s.f., realt. ribbull: aribboll.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
494

ribbusso, aribbusso, inter., voce usata nel uno rricco, pi ttne da cnto.
gioco del tressette, per avvertire il com- riccjja: ariccjja.
pagno che si ha il due del seme giocato riccjje: ariccjja.
e si chiama di nuovo una carta. riccojjemonnzze: ariccojjamunnzze.
ribbusto: aribbusto. riccomannasse: ariccomannasse (vd.
ribbuttante, agg., ributtante, repellente. ariccomann).
ricacci, arecacci, aricacci, v. intr., riccont: raccont.
germogliare: n rbero che rricccia dal riccnto, ariccnto, s.m., racconto.
pide | sta pianta ttutta aricacciata, riccrta: ariccrta.
con parecchi germogli alla base. riccudin: ariccudin.
ricacciatccio, s.m., 1. pollone, virgulto riccummann: ariccomann.
che spunta dalla ceppaia di un albero riccutin: ariccudin.
vecchio. 2. getto alla base della vite: le ricccheche, nellespr. ant.: n ~ n
ricacciaticce vngono tra le du trre. pastcceche! (rif. a chi non sa espri-
ricccio, s.m., pollone. mersi).
ricalz: aricarz. ricerc: aricerc.
ricammen: aricammin. ricercatccio: aricercatccio.
ricapit: aricapit. ricva: ricve.
ricarz: aricarz. ricve, arecve, aricva, aricve, ricva,
ricasco (al), loc. avv., a carico, in balia: v. tr., ricevere: ad aricivuto la tu lttra
num me piaca sta ~ dellartre. | aricevvono llagrie di li ggnte ||
ricav: aricav. Forme: Ind. pres. 4 aricevmo | impf. 6
ricavo, s.m., imposizione al neonato del aricevvono | perf. 6 aricivinno | fut. 3
nome del nonno. ricevar | P. pass. aricivuto | Ger.
riccam: ariccam. aricevnno.
riccamatrice, s.f., ricamatrice. richjam: arichjam.
riccamo: ariccamo. richjastro, s.m., spazio chiuso, cortile o
riccapezzasse: aricapezzasse (vd. ari- giardino interno, tra le case.
capezz). richjde: arichjde.
ricctta, s.f., ricciolina, variet di indivia richjude: arichjude.
con foglie crespate. ricicci: aricicci.
riccettina, s.f., (vezz.) ragazza con capelli ricidivo, arecidivo, agg., recidivo.
a riccioli. ricmolo: recmolo.
ricctto, s.m. e agg., ricciolino || Forme: rcine1, s.m., glicine (Wisteria sinensis
pl. ricctte. Sims - Sweet).
rcchja, s.f., recchia, pecora di un anno, rcine2: rggine.
che non ha ancora figliato. ricint: recint.
rccio, s.m., alterata permeabilit dei vasi ricinto, s.m., recinto.
distali degli arti della vacca || agg., di ricipinte, s.m., recipiente.
una qualit di vitigno: rosctto ~. ricpreco, agg., (citt.) reciproco.
ricciolna, agg., riccioluta (vezz. di una ricit: aricit.
donna). ricivuta, s.f., ricevuta: port ss la ~ di la
ricco: ~ sfonnato, ricchissimo | (d.) pi ggiocata.
Vocabolario
495

riclam: ariclam. rimostranze | mmjjo a rrida, non


riclame: recrame. prendersela | dajja rrida! | f rrida le
riclamo, ricramo, s.m., reclamo. plle, comportarsi in modo ridicolo o
rico rico, avv., rasente. strano | mdd. ride ride, che la mamma
ricommannasse: ariccomannasse (vd. ha ffatto le gncche! (rivolto a chi ride
ariccomann). ingenuamente fuori luogo) | ~ sttal
riconscia: ariconsce. baffe | ridnne scherzanno, mo fatto
riconzol: aricunzul. ntte, tra una cosa e laltra | (triv.) ride
riconzolasse: aricunzulasse (vd. ari- su sta fava! | mdd. ride ppiagne cme
cunzul). la gatta de san Giuvanne (ai bambini
ricopino, aricopino, s.m., 1. (infant.) chi che stanno per piangere o che alternano
imita altri o rif il verso. 2. (infant.) chi il riso al pianto) || prov.: rida chi pp,
copia il compito scolastico altrui. prima che l tmpo muta, ch ttutte le
ricrco: aricrco. lassate s pperdute | chi rride, non ze
ricord: aricord. rde, e allegramnte gde. 2. sorridere:
ricordatro: aricordatro. quelve mha rriso, quann ppassata ||
ricrre: aricrre. Forme: Ind. pres. 4 ridmo; 6 rdeno |
rictta, s.f., 1. (fig.) vomito del lattante. impf. 3 ridiva; 4 ridvemo | perf. 1 rid;
2. (fig.) smegma, secrezione semili- 2 ridste; 3 rid; 4 ridssemo; 6 ridinno
quida e biancastra che, per mancanza | fut. 5 ridarte | Ger. ridnno.
digiene, si consolida in forma pastosa e ridajje: aridajje.
maleodorante fra glande e prepuzio. riddtto1: ariddtta.
ricottaro, s.m., 1. venditore di ricotta. 2. riddtto2: aredtto.
chi ama mangiare ricotta. ridduce: aridduce.
ricottine, s.f. pl., infiorescenza del sam- riddcese: ariddcese (vd. aridduce).
buco. riddutto1, s.m., canale di scolo: l ~ dil ca-
ricovarasse: aricovarasse (vd. arico- catre.
var). riddutto2: aredtto.
ricvro: aricvero. ride: rida.
ricramo: riclamo. rid: arid.
ricrdese, v. intr. pron., ricredersi. ridol, v. intr., dolere di nuovo: me
ricunuscimnto, s.m., riconoscimento. ridjjono l ggincchje.
ricupar: ricuper. riduce: aridduce.
ricuper, ricupar, v. tr., recuperare. ridcese: ariddcese (vd. aridduce).
ricupro, s.m., recupero. ridcia: aridduce.
ricurdanza, aricordanza, s.f., ricordanza, ridun: aridun.
oggetto del ricordo: ha llassato na ~ chi rcco: arcco.
ncra si ni parla. rllo, microtop.
ricurrnza, s.f., ricorrenza. remp: emp.
ricustruv: aricustru. rempitccio, s.m., 1. terrapieno formato
rid: arid. con terra di riporto. 2. (fig.) persona in
rida, ride, v. intr., 1. ridere: ce nh ddtte sovrannumero.
due pe rrida ma ssa, le ho fatto le mie resc: aresc.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
496

rif: arif. rigaltto. 2. (fig.) leuconichia, mac-


rifasse: arifasse (vd. arif). chietta bianca sullunghia.
rifattccio, s.m., cosa imitata alla meglio. rigarllo, s.m., 1. rigagnolo, ruscello, fos-
rifatto: arifatto. satello: c n ~, vne ggiusto n filo dac-
riferr: ariferr. qua. 2. canaletto di scolo scavato sul
riffa: di riffe o ddi raffe, loc. avv., di riffa fondo della fossa in cui si piantano i ma-
o di raffa, in un modo o nellaltro. glioli: se facva n ~ da na parte, pe
riffile, s.m. pl., ritagli di carne. mmann vvia llacqua.
rifiat: arifiat. rigatt, v. intr., essere in agguato: l gatto
rifiato, s.m., riposo: pijjamo m p di ~. sta a rrigatt, asptta l zrce.
rifil: arifil2. rigazza: regazza.
rifinito: arifinito. rigazzo: regazzo.
rifiut, arefiut, arifiut, v. tr., rifiutare || riggemnto: riggimnto.
arifiutasse, v. intr. pron., rifiutarsi || rggene, urggene, s.f., origine: danno ~.
Forme: Ind. perf. 4 rifiutssemo. riggett: ariggett.
rifltte: arifltte. rggido, agg., rigido.
rifonnimnto, s.m., difetto dello zoccolo riggimnto, riggemnto, s.m., reggi-
del cavallo. mento.
rifreddasse: ariffreddasse. riggina: reggina.
rifreddre, s.m., raffreddore. rggine, rcine2, s.m., ricino (Ricinus com-
rifresc: arifresc. munis L.): jjo de ~, olio di ricino | si
rifrescasse: arifrescasse (vd. arifre- sto fijjo m p ccac: gna dajje lljjo
sc). di ~.
rifrescata: arinfrescata. riggine: reggine.
rifrsco, s.m., rinfresco: hanno fatto n ~ riggir: ariggir.
pi llinvitate. riggirato, agg., contorto: n rbero ~.
rifrtte: arifltte. riggiro, s.m., raggiro.
rifrigge: arifrigge. riggistr: ariggistr.
rifriggrio: arifriggrio. riggistro, reggistro, s.m., 1. registro. 2.
rifggio: refggio. congegno dellaratro che serva a rego-
rifur: arifur. lare la profondita del vomere || (fig.) a)
riga, s.f., 1. (fig.) vulva. 2. (infant.) gioco cambi rreggistro, mutar contegno; b)
con monete. diventare pi severo.
rig, v. tr., filare: lo fa rrig ddritto, lo righettne, sopr.
tne al telgno, a freno. rignignolito: arignignolito.
rigajje, s.f. pl., rigaglie, interiora del rigjjo, s.m., rigoglio.
pollo: m bl zughtto cu le ~. rigolzzia: ligorzzio.
rigal, aregal, arigal, v. tr., regalare: rigolzzio: ligorzzio.
arigalteme l lpre! rigonfiato, agg., rigonfio, bombato: la
rigalo, arigalo, s.m., 1. regalo: vi lu d rcca ra rigonfiata cme na bbocctta
ppi rrigalo, in regalo || prov.: l ~ che da tvela.
ffce Marco a la nipte: apr l casstto rigre: ligre.
e jje dtte na nce (sugli avari) || dim. riguard: ariguard.
Vocabolario
497

riguardasse, vd. ariguard. adsso bbisgna punteggialla.


riguardo: a rriguardo dil frate, riguardo rimbottijj, v. tr., imbottigliare unaltra
ai frati | a rriguardo a qqu, smo dac- volta.
crdo. rimbracasse, v. rifl., imbracarsi.
rigulzzio: ligorzzio. rimbracata, s.f., atto di imbracarsi: dasse
rigure: ligre. s na ~.
rijjemp: emp. rimedi: arimedi.
rilativamnte, avv., relativamente. rimssa, remssa, rimsta1, s.f., superfi-
riltta: ariltta. cie di terreno ortivo irriguo, compren-
rilevato: arilevato. dente un numero variabile di lette.
rilchja: arilquia. rimessino, remissino, s.m., 1. ricovero al
riligatre, s.m., rilegatore. chiuso per le pecore. 2. stalletto, parte
riliggine, s.f., religione. del porcile. 3. recinto per il bestiame
riliggiso: ariliggiso (raro). vaccino alla fiera.
rillarg, v. tr., allargare nuovamente. rimsso, agg., che si fredda addosso: cul
rillegr: arillegr. zudre ~ fa prsta ffregatte.
rillegrata: arillegrata. rimsta1: rimssa.
rima, s.f., due versi consecutivi che ri- rimsta2, s.f., gettone di pianta.
mino tra loro: bbutt na ~, improvvisare rimestccio, s.m., gettone di pianta.
un brindisi rimato | rispnne pi le rime, rimtte: arimtta.
a tono, reagire. rimir: arimir.
rimagn: arimagn. rimischj, v. tr., mescolare.
rimajj: rammajj. rimissine, remissine, s.f., perdita eco-
riman: areman. nomica, scapito: qu ttutta ~ || prov.:
rimann: aremann. d nun c gguadagno, la ~ ccrta.
rimasujjo, s.m., rimasuglio. rimistic, v. tr., mescolare.
rimbambolito, agg., intontito. rimmalasse: ariammalasse.
rimbarz: arimbarz. rimmanic: ariammanic.
rimbecc: arimbecc. rimmenn: arimmenn1.
rimbecillisse, v. intr. pron., rimbecillirsi, rimodern: arimodern.
rimbambire. rimodernata: arimodernata.
rimbizzochisse, v. intr. pron., diventare rimolin: arimulin.
bigotto con let. rimorchj, v. tr., (rec.) trovare una com-
rimbocc: arimbocc. pagnia femminile.
rimboccata, s.f., rabboccatura, aggiunta rimre: remre.
di altro vino, per evitare che laria rimrzo, s.m., rimorso: ppino de
allinterno del recipiente alteri il vino: rimrze.
damo na ~ a la bbtte. rimpaci, v. intr., far pace: hanno rimpa-
rimborz, v. tr., rimborsare. ciato.
rimbrzo, s.m., rimborso. rimpajj, v. intr., impagliare di nuovo.
rimbosch, v. tr., rimboscare. rimpajjatre, s.m., rimpagliatore.
rimbott, v. tr., imbottire: la coprta rimpall, v. intr., ristabilirsi in salute: fi-
bblla che rrimbottita co la bbambace, narmnte ha rrimpallato.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
498

rimpatt, v. intr., andare in paro. ci, v. tr. e intr., ricominciare || Forme:


rimpecett: rappecett. Ind. perf. 3 aricuminci.
rimpellicci, v. tr., impiallicciare nuova- rincontrasse: arincontrasse.
mente un mobile. rincopp, v. intr., gonfiarsi e staccarsi
rimpenn: arimpenn. dellintonaco.
rimpertic: arimpertic. rincoppato, agg., capovolto, di pagnotta
rimpiagna: arimpiagne. di pane: nu lo mtte ~ l pane!
rimpiagne: arimpiagne. rincoppatura, s.f., il gonfiarsi e staccarsi
rimpiazz: arimpiazz. dellintonaco.
rimpiccol: arimpiccol. rincor, arincor, v. tr., 1. confortare:
rimpne: arimpne. crca a rrincoralle, pre fijje. 2. ri-
rimpnese: arimpnese (vd. arim- creare: n gocctto de vino tarincra ||
pne). rincorasse, arincorasse, v. rifl., 1.
rimpopol, v. tr., ripopolare. riprender coraggio e fiducia; rincorarsi.
rimporp, v. tr., rimpolpare. 2. ricrearsi.
rimprorito: arimprorito. rincrza, arincrza, s.f., rincorsa: pijj
rimprovar: arimprovar. la ~.
rimprover: arimprovar. rincrsce: arincrsce.
rimucin: arimucin. rincretinisse, v. intr. pron., rincretinire.
rimucino, s.m., atto di rovistare. rincricchj, v. intr., rabbrividire.
rimulin: arimulin. rincricchjato, arincricchjato, ringric-
rimun, v. tr., riordinare. chjato, agg., 1. ricurvo, rattrappito. 2.
rinacci, rinnacci, v. tr., rammendare. rachitico. 3. adunco, di naso.
rinasce: arinasce. rincujjonisse: rincojjonisse (vd. rin-
rincappell: arincappell. cojjon).
rincartapecorisse, v. rifl., incartapeco- rincujjonito: arincojjonito.
rire. rincumpnza: arincompnza.
rincenciolato, agg., 1. riparato alla rincuricchjato, agg., raggomitolato.
meglio, di oggetto. 2. (fig.) rinfrancato, rindebbitasse, v. intr., indebitarsi di
di persona. nuovo.
rinchjude: arinchjude. rindira: lindira.
rincicci, v. intr., rinvigorirsi. rindorc, v. intr., divenir mite (detto del
rinciorcinato, rinciurcinato, agg., 1. in- tempo).
debolito. 2. derelitto. rinfacci: arinfacci.
rinciurcinato: rinciorcinato. rinfardito, agg., imbastardito.
rincivilito, agg., dirozzato. rinfodar, v. tr., rinfoderare.
rincojjon, v. intr., rimbambire || rincoj- rinforz: arinforz.
jonisse, rincujjonisse, v. intr. pron., rim- rinfreddolisse, nfreddolisse, v. intr., in-
bambire a causa dellet. freddolirsi.
rincojjonimnto, s.m., rimbambimento. rinfresc: arifresc.
rincojjonito: arincojjonito. rinfrescata: arinfrescata.
rincominci, arecuminci, aricomenci, ringa: rnga.
aricominci, aricuminci, arincumin- ringiovan, aringiovan, ringioven, v. tr.,
Vocabolario
499

rendere giovane, far riprendere vigore: rinvolisse, v. intr. pron., riprendere forze,
na vita se ringiovenisce co la propg- rinfrancarsi.
gine, quanno se ricrca || v. intr., ritor- rinzecchisse, arinzecchisse, v. rifl., rin-
nare giovane. secchire || P. pass. arinzecchito.
ringioven: ringiovan. rinzga, s.f., segno lasciato sulla pelle da
ringomm: aringomm. una legatura molto stretta.
ringran, aringran, v. intr., seminare di rinzsto, s.m., carrucola del muratore.
nuovo il grano sulla stessa superficie. rinzolito, rinzulito, agg., risentito: me se
ringrazzi: aringrazzi. rivrta tutta rinzulita.
ringricchjato: rincricchjato. rinzulito: rinzolito.
rinn: arinn. roc: aroc.
rinnacci: rinacci. roccce: arocacce (vd. aroc).
rinnacciata, rinnacciatura, s.f., atto di roplano: areoplano.
rammendare. ripa, s.f., 1. dirupo: bbttolo ggi ppe la
rinnacciatura: rinnacciata. ~! 2. rupe.
rinnccio, s.m., rammendo. riparbasse, v. intr. pron., provare sogge-
rinnacqu, v. tr., irrigare di nuovo. zione.
rinnssene, vd. arinn. ripass: aripass.
rinnebbiasse, v. intr. pron., annebbiarsi di ripassata: aripassata.
nuovo. ripassatura: aripassatura.
rinneg: arinneg. rpedo, rpito, agg., (citt.) ripido.
rinnocernte, s.m., rinoceronte (Diceros riprde: areprde.
bicornis L., Ceratotherium simum Bur- rpese: rbbise.
chell). ripezz: aripezz.
rinnov: arinnov. ripian: aripian.
rinquartasse, v. intr. pron., divenire at- ripijj: aripijj.
ticciato. rpito: rpedo.
rintanasse: arintanasse. ripne: aripne.
rinterz: arinterz. ripnese, vd. aripne.
rinterzata: arinterzata. riport: ariport.
rintorcin: arintorcin. riposasse: ariposasse.
rintorzasse: arintorzasse. riposata: ariposata.
rintrappito, agg., rattrappito. rippizz, v. intr., bere nuovamente vino
rintrop, v. tr., scalzare una pianta. da un fiasco: rippizzssemo nantra
rinnzie, s.m. pl., annuncio ufficiale, vrta.
pubblicazione di matrimonio: sann- rippresent: arippresent.
vena ff le ~. rippresentazzine: arippresentazine.
rinvecchj: arinvecchj. riprnna: ariprnne.
rinven, v. intr., 1. aumentare di portata, riprnne: ariprnne.
di corso dacqua. 2. ricolmarsi della riprenzine, s.f., forma influenzale
falda idrica per effetto delle piogge. reumatica di una vacca.
rinven: arinven. riprsa, s.f., cambiamento che presenta la
rinvin: arinven. struttura in mattoni o pietra di un muro.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
500

ripresentasse: aripresentasse (vd. ari- riscallo, ariscallo, s.m., riscallatura,


present). riscallazzine, s.f., 1. infiammazione,
riprso, agg., 1. affetto da forma influen- stato infiammatorio: ch n ~ a lo stm-
zale reumatica: la vacca rriprsa. 2. moco | ll vvenuto l ~ ne la lngua. 2.
inappetente: na bbstia riprsa, ch dermatite da ipersudorazione che
strapazzata. colpisce in particolare bambini. 3. ure-
ripretnne, v. intr., pretendere di nuovo. trite, vaginite.
riprov: ariprov. riscardamnto, s.m., (rec.) riscalda-
ripul: aripul. mento.
ripulimo: aripulimo. rschja, s.f., lisca, residui legnosi della
ripulisse: aripulisse (vd. aripul). fibra della canapa: la ~ l funaro la bbut-
ripulisti: aripulisti. tava sul passtto d lavorvono, llin-
ripulita: aripulita. vrno, pe n f la fanga.
ripulito: aripulito. rischjar: arischjar.
ripurt: ariport. risciacqu: arisciacqu.
riputazzine, s.f., reputazione. risciacquatura: arisciacquatura.
riquadratura, s.f., strombatura di fine- riscijje: ariscijje.
stra. riscta: ariscte.
riquisizzine, s.f., (citt.) requisizione: riscte: ariscte.
cra la ~ del ramo, pi ff l cannne. riscunzbbele: responzbbele.
risap, arisap, v. tr., venire a sapere: risec: risic.
sarisppe sbboto n giro | qu arisa- risentisse: arisentisse (vd. arisent).
puto, fatto noto. risa: resa.
risata: se famo quattro risate | na ~ de risic, risec, v. intr., rischiare, azzardare
cre | n te dico le risate!, quante risa! | || prov.: chi nun rsica, nun rseca.
dim. risatlla. risicato: arrisicato.
risatlla, s.f., (fig.) breve squarcio rsico, s.m., 1. rischio. 2. sperone di vite.
pomeridiano di sole durante una gior- risduo, s.m., residuo.
nata piovosa: l zle fa la ~, potmo risire, idron.
mgne. rispola: respola.
risborgnasse, v. rifl., ubriacarsi nuova- risiste: resiste.
mente. risomijj: rassomijj.
riscall: ariscall. rison: arison.
riscallamnto, s.m., riscaldamento. risrge: aresrgia.
riscallasse: ariscallasse (vd. ariscall). risrve: arisrve.
riscallata2: ariscallata. risparambi: aresparammi.
riscallato, agg., 1. avariato per eccessivo risparmbio: sparmmio.
calore: ccio ~ | fiche riscallate, fichi di- risparammi: aresparammi.
venuti gialli e duri. 2. riscaldato: stasra risparmmio: sparmmio.
magno la pasta riscallata de pranzo. 3. risparmiatro, s.m., risparmiatore.
infiammato, di parte del corpo. rispartisse, v. rifl. recipr., separarsi nuo-
riscallatura: riscallo. vamente (rif. a una coppia sposata).
riscallazzine: riscallo. rispett: arispett.
Vocabolario
501

rispir, arespir, arispir, respir, v. tr., rrisuscit li mrte.


1. respirare. 2. aspirare: l zgoro lo re- risvejj: arisvejj.
spira, lo fuma aspirando || v. intr., nu- risvejjasse: arisvejjasse (vd. arisvejj).
trirsi di ossigeno: la vita arispira (rif. risvjjo, s.m., risveglio.
alla vite). risvrto, s.m., risvolto dei pantaloni.
rspiro, arispiro, s.m., 1. respiro. 2. (fig.) ritajj: aritajj.
attivit respiratoria della foglia. ritajjo: aritajjo.
risplnna: arisprnne. ritirasse: aritirasse (vd. aritir).
rispojj, v. tr., spogliare nuovamente. ritirato: aritirato.
rispnna, arespnne, arispnna, ari- ritocc, aritocc, v. tr., 1. toccare di
spnne, v. tr., rispondere: arespse a nuovo. 2. apportare una leggera varia-
ppicche, in modo negativo. zione || v. intr., spettare di nuovo: ri-
risponzabbilit, s.f., responsabilit. tcca ma tt.
risposasse: arisposasse. riton, v. intr. impers., tuonare di nuovo.
risprnne: arisprnne. ritndo (citt.): rotnno.
rispunt, v. intr., 1. spuntare di nuovo. 2. ritorn, aritorn, v. intr., ritornare.
(fig.) riaffiorare, di macchie su tessuti. ritrcio, s.m., 1. imbroglio. 2. compro-
risput: arisput. messo.
rissumijj: rassomijj. ritrppio, s.m., cucitura fatta alla meglio.
rissumijjanza, arissomijjanza, arissu- ritrpico, aritrpeco, aritrpico, agg.,
mijjanza, s.f., (arc.) ritratto fotografico: idropico.
mo fatto llarissomijjanza. ritrov, aretrov, aritrov, aritruv, v. tr.,
rist, arist, v.intr., stare di nuovo: ari- 1. ritrovare: (prov.) qullo che ffae, ta-
stanno frme. ritruverae. 2. scavare in profondit vi-
ristensse: aristensse. cino alla pianta: ~ na pianta da la
ristitu, aristituv, restituv, v. tr., resti- rdica. 3. riportare alla forma origina-
tuire. ria (rif. a costruzione) || ritrovasse, aret-
ristocrteco, agg., aristocratico. rovasse, aretruvasse, aritrovasse, v. intr.
ristor: aristor. pron., ritrovarsi: maritrvo snza m
ristorato: aristorato. bucco || Forme: Ind. pres. 2 aretrve |
ristracco, agg., sfinito. perf. 6 aritrovnno | fut. 2 aritruverae;
ristrgna: aristrgne. 3 aritrovar.
ristrgne: aristrgne. ritrovata; s.f., n. di una vasca per la ma-
ristrtto, aristrtto, agg., 1. stretto: cerazione della canapa.
nvteno ggiusto li parnte aristrtte. 2. rttemo, s.m., (citt.) ritmo.
(fig.) modesto: famo na festarlla rittimato, agg., ritmato.
ristrtta || ristrtta (a la), loc. avv., in ritto, agg., 1. eretto, perpendicolare:
luogo angusto e profondo: lavor ~. scapp vvia a ccda ritta || pe rritto, loc.
ristur, v. tr., stappare di nuovo. avv., in posizione verticale. 2. colmo:
risurt: arisurt. cveno l zacco ~ di la farina. 3. teso:
risurtato, s.m., risultato: cul ~ da st a orcchje ritte.
sporcasse smpre di ppi. rituvale, s.m., rituale: sicnno l ~.
risuscit, v. intr., risuscitare: n vino da f rugnne, arunine, s.f., riunione.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
502

ruplano: areoplano. | Cong.impf. 6 rubbsseno | P. pass. ar-


rusc: aresc. rbbo, rbbo, rubbato | Ger. robbanno.
riv: arriv. rbba, s.f., 1. roba: ~ da magn, cibo |
rivato: arrivato. che rrbb qqu? | ~ de pco, poca
rivda: arivde. cosa | ~ da pco, di scarso valore | vnne
riven: ariven. ~ vcchja, oggetti usati | ~ che n ce se
rivennarlo, arivennarlo, s.m., rivendi- crde!, cosa da non credere! | ~ da
tore di merci al minuto. chjde!, una cosa assurda! | bblla ~!
rivnne: arivnne. (escl. di scontento) || prov.: quanno la ~
rivnnita, s.f., rivendita, spaccio in cui si se trva, non mmae cara (rif. ai pro-
vendono generi di monopolio. dotti agricoli) | quanno la ~ dde tutte,
rivrbo, rivrboro, rivrbro, s.m., river- n dde nessuno | la ~ cmpra ccnta
bero: c n rivrboro che ffa sbarbijj | ~ pca smpre avanza. 2. propriet ter-
llcchi. riera: ha ccmpro la ~ tanta fri pro-
rivrboro: rivrbo. vncia || prov.: chi ccha rrbba, fa la ~;
rivrbro: rivrbo. chi llavra, fa la gbba || dim. robbtta
riverzina: reverzina. | dispr. robbccia.
rivescina: reverzina. robbccia, s.f., 1. porcheria, sporcizia. 2.
riviscit: ariviscit. bruscolo nellocchio. 3. (fig.) mascal-
rivoltasse: arivortasse (vd. arivort). zone || dim. robbacctta.
rivort: arivort. robbamazzo, rubbamazzo, s.m., ruba-
rivortasse: arivortasse (vd. arivort). mazzo, gioco alle carte.
rivorverata, revorverata, s.f., revolve- robbera, s.f., ruberia.
rata. robbino, robbne, rubbino1, s.m., ladrun-
rivulticasse, v. intr. pron., capovolgersi. colo || robbne (a), loc. avv., rubac-
rivuluzzine, s.f., 1. rivoluzione. 2. (fig.) chiando: vann~.
caos. robbne: robbino.
rizz, v. tr., 1. sollevare. 2. costruire. 3. rcca1, s.f., rudere: cha na casa chad
(fig.) arricchire: rizza l patrne || riz- na ~.
zasse, v.rifl., 1. rizzarsi. 2. ergersi, in- rcca2, s.f., rocca per filare || dispr. roc-
turgidirsi (rif. al pne). 3. levarsi in cccia.
piedi. rcca roccccia, incipit di tir.
rizzomp: arezzump. roccarllo, ipoc., Rocco.
riontasse, v. intr. pron., orientarsi. roccarvcce, top., Roccalvecce (VT).
riontata, s.f., azione di orientarsi: se d rcchjo, s.m., 1. sezione di tronco di
na ~. castagno. 2. salsiccia: na corna di rc-
robb, arrobb, arrubb, rubb, v. tr., ru- chje || pl. rcchje: magna l rcchje su lo
bare: rbbeno llua | se fa rrubb la spito || dim. rocchjtto || ~ (a), loc. avv.,
mano dal fijjo, gli lascia prendere il so- a) in linea retta in terreno accidentato,
pravvento | ra tutta rbba rbba, roba senza sapere la direzione giusta: pijjamo
rubata || prov.: rbba rubbata, ha ccrta ggi ~ | passamo ~; b) disordinata-
durata || Forme: Ind. pres. 2 rbbe; 6 mente, in maniera abborracciata: bbutt
rbbeno | fut. 4 rubbarmo, rubbermo la rbba ~; c) con noncuranza.
Vocabolario
503

rccia, s.f., 1. ritorta vegetale (per legare romatsemo: rumatssemo.


un fascio di legna). 2. cappia di filo di romatismo: rumatssemo.
ferro, con cui si chiude un cancello di rmbo, s.m., (fig.) peto fragoroso || prov.:
legno in campagna. 3. avvolgimento ~ de culo, sanet de crpo.
circolare di filo: compr na ~ de finde- romec: rumic.
frro. rmece: rmocio.
rda, rde, v. tr., 1. rodere, rosicchiare: ~ rmecio: rmocio.
llsso | ~ llsso ntrno mal pre vil- romic: rumic.
lane, sfruttare || prov.: bbisgna sap romito, rumito, s.m., 1. eremita: che ffae
rrde e rrada | bbisgna sap rride, l ~ smpra sslo ccos? 2. custode di
rde e rrada. 2. consumare lentamente: una chiesetta in campagna presso cui
ntse na smagna rdele mal cre | me abita. 3. persona solitaria, misantropo.
ce rde eccme, mi dispiace. 3. prudere: rmocio, rmece, rmecio, s.m., romice
me ~ la cianca | (triv.) jje ~ la frgna (Rumex crispus L.).
gge, di cattivo umore | ma che tte ~?, rmpe: rppe.
che vuoi? | si tte ~, ha trovato chi tte la rompestivale: roppestivale.
gratta, se hai voglia di menar le mani, rompetratta, roppetratta, s.m., 1. palo di
trovi chi te la fa passare || rdese, v. rifl., rinforzo piantato sotto il filare. 2. pun-
consumarsi interiormente: se rde da la tello di legno o pilastro posto sotto una
rbbia. trave del solaio a met distanza, per
rde: rda. ridurre la superficie sostenuta.
rodiculo, s.m., malumore. rompicojjne: roppecojjne.
rogante, s.m., arrogante. rompisctele, roppesctele, s.m., rom-
rogara, s.f., 1. roveto. 2. cespuglio folto e piscatole, seccatore.
spinoso. 3. (fig.) luogo incolto: ttutta rompitura, roppitura, s.f., 1. rottura. 2.
na ~ diventata. aratura effettuata con vacche in novem-
rgna: Madnna de la colnna, fate guar bre e in primavera.
la ~ man qulla dnna! || prov: chi ronc, v. tr., 1. svellere: ~ lo stramo de le
ccha la ~, artro male non cabbisgna. patate. 2. tagliare rami con la roncola.
rognne, s.m., rene umano. 3. abbattere una pianta.
rognso, agg., guasto, difettoso: patate ronchtto, runchtto, s.m., roncolino ||
rognse. dim. ronchettino.
rgo, s.m., rovo (in part. Rubus fruticosus roncijja, s.f., (raro) roncola con lama e
L.) || pl. l rghe. manico lunghi, per potare siepi.
romanccio, s.m., (dispr.) ab. di Roma || roncijjonse, s.m., ab. di Ronciglione ||
blas. pop.: romanacce sfasciacate. agg. ronciglionese.
romansco, rumansco, s.m., variet di rncio, s.m., pennato: n cristiano tajjato
vitigno: l ~ cccia prsto e lo rovinava col ~, di persona maleducata, scortese |
la ggelata. ffatto cme l mnico del ~, di persona
romanrde, s.f., ferrovia elettrificata grossolana || dim. ronctto, roncettino.
Roma Nord (oggi: Roma Civita Ca- rncola, s.f., roncola con lama e manico
stellana Viterbo). lunghi, per potare siepi in alto.
romtico, agg., reumatico. rondeggi, v. intr., ronzare attorno.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
504

rondelltta, s.f., tondino di legno. pimnto de cojjne, una grande secca-


rndene, s.f., rondine (Hirundo rustica). tura.
rondinlla, rundinlla, s.f., 1. rondine roppipalle, s.m., rompiscatole.
(Hirundo rustica L.). 2. balestruccio roppitura: rompitura.
(Delichon urbicum L.). 3. n. di vacca. rsa, s.f., 1. colore incandescente che as-
rondne, s.m., 1. rondone (Apus apus L.). sume la volta del forno, quando ha rag-
2. (fig.) corteggiatore. giunto temperatura elevata: r frno fa la
ronf, v. intr., russare. ~. 2. circonferenza di terra lavorata sotto
ronfata, s.f., russo rumoroso. lolivo. 3. ruota del tacchino.
rnna, s.f., ronda: f la ~, corteggiare. rosala: arrosala.
ropo, uropo, agg., europeo: la granne rosarba, antrop., Rosalba.
gurra, qulla ropa | (rec.) llunnine rosara: arrosala.
uropa. rsbiffe, s.m., (rec.) rosbif.
rppa: rppe. rosctto: rosstto.
rppe, rmpe, rppa, v. tr., 1. rompere: rscio, agg., rosso: n geragno bbllo ~ | n
no mme rppe llnama!, non starmi a cchjo ~ cme m pummidro | ~ cme m
seccare! | ~ llocchjatccio, togliere il billo || dim. rosctto.
malocchio | rppa la tratta (mettere un rosec, arrosec, rosic, v. tr., 1. rodere,
puntello di sostegno sotto una trave) || rosicchiare: l zrcio rseca | stsso n ze
prov.: chi rrppe, paga; e li chjcce s rseca | la ctaca n ze rseca. 2. bru-
li sua. 2. dissodare: se roppva r zdo care. 3. masticare: sta ssmpra rrosec
collarato. 3. incignare: de metitura se | ma quanto rseche! 4. corrodere: la
roppa l prosciutto. 4. spezzare: se rop- lupa lo rseca llolivo. 5. (fig.) con-
pva la scarzlla (rif. allusanza sumare: cha l male che lo rseca. 6.
pasquale di mangiare un dolce tipico (fig.) mordere il freno. 7. (fig.) rubare ||
durante la scampagnata; con implicita rosecasse, v. rifl., rodersi: ~ da la rb-
allusione alla deflorazione; vd. bia.
scarzlla) || rppese, v. rifl., rompersi || roso, agg., (raro) roseo.
Forme: Ind. pres. 1 rppo; 2 rppe; 3 rosic: rosec.
rppe; 4 roppmo; 5 roppte; 6 rppono rosicarlla, s.f., 1. smania di rodere dei
| impf. 3 roppva, roppa | perf. 1 ropp, bambini quando mettono i denti. 2.
rupp; 2 roppste, roppiste; 3 romptte, (fig.) rodimento interiore: cha na ~
ropptte, ropp, rupp; 4 roppssemo, drnto, che lo conzuma.
roppimmo; 5 roppste, roppiste; 6 rop- rosicarllo, rosichino, s.f., 1. cartilagine
pinno | fut. 1 roppar; 3 roppar | Cond. di carne cucinata. 2. (fig.) rodimento in-
pres. 1 ropperbbe | Ger. roppnno. teriore.
roppecojjne, rompicojjne, s.m., secca- rosicata, s.f., atto di rosicchiare.
tore. rosichino: rosicarllo.
roppesctele: rompisctele. rosicho, s.m., rosicchiamento, rumore
roppestivale, rompestivale, s.m., rompi- fatto rosicchiando.
scatole. rosolata: arrosolata.
roppetratta: rompetratta. rosrio, rusrio, s.m., rosolio.
roppimnto, s.m., rottura: n gra rrop- rspo: marta, capodimnte vvalentano
Vocabolario
505

s ccme l rspe tra l pantano (blas. ~! | llrtema ~ dil carro, la persona


pop.). meno importante || prov.: se la ~ no la
rosseggi, v. intr. impers., colorarsi del gni, non gira | la ~ si nnun ze gne,
cielo ad oriente: sta ppe scapp l zle, nun gira (sulla corruzione dei burocrati)
rossggia. | la pggio ~ qqulla che strilla de
rosstte, s.m. pl., pomelli rossi: l fijjo ha ppi | la pggio ~ dil carro smpre
mmsso le ~, ha preso un bel colorito. scrcchja. 2. mola per affilare lame ||
rosstto, rosctto, s.m., variet di vitigno: dim. rotlla, rotino | accr. rotne.
~ rccio. rta2, microtop.
rsso dvo, s.m., tuorlo. rot, v. tr., ruotare.
rossre, s.m., Re Sole: la pasticca del ~ rotajja, s.f., rotaia del treno.
(pasticche per la tosse). rotata, s.f., segno lasciato dalla ruota, che
rsta, s.f., 1. ripulitura della striscia peri- frega una parete: nd ra strtto facva
metrale vicino al confine del campo, per le rotate l carrtto.
impedire il propagarsi di incendi: se fa rte, s.f. pl., (scherz.) scarpe: s ffatto le
la ~, se pulisce n cordne de trra, ~ nve.
prima de bbruci le stppie. 2. (fig.) rotlla, s.f., 1. rotula del ginocchio. 2. at-
ronda: fa la ~, pe ppijjllo a ttradimnto trezzo del calzolaio.
| li fa la ~ a qqulla, le fa la corte. rtelo: rtolo.
rsto (a), inter., voce dincitamento con rotolasse, v. rifl., rotolarsi.
cui si rotolavono le pietre sui fasci di ca- rtolo, rtelo, s.m., rotolo di tessuto di ca-
napa messi a macerare. napa confezionato al telaio || Forme: pl.
rosume1, rusume, s.m., 1. (dispr.) avanzo rtele, rtele.
di cibo. 2. resti di foraggio scartato dalle rotnda (a), rotnna (a la), loc. avv., con
bestie: le somare lo sciattvono l fino, movimento circolare, in tondo.
annava tutto a ~, quanno no jjannava rotne, s.m., 1. ruota idraulica a pale del
ppi de magn. 3. resti del rosicchia- molino. 2. ruota della trebbiatrice a
mento del topo. posta fissa.
rosume2, s.m., (raro, rust.) rosolio. rotnna (a la): rotnda (a).
rosura, rusura, s.f., prurito: li si pijjava rotnno, ritndo (citt.), agg., rotondo: si
la ~. llcchjo rritndo, allra ssgno che
rta1, s.f., 1. ruota: chae la ~ sdicentrata, cc llua dntro (pronostico tratto dalla
fuori centro, deformata | ~ smerjjo, forma della gemma).
ruota smerigliata | nun gira la ~, le cose rtta de cllo (a), loc. avv., in enorme
vanno male | si mme ggira la ~, lo f, se quantit.
mi salta il ticchio | f la ~, a) fare la rott, rutt, v. intr., ruttare: rtte cme m
ruota (del pavone o del tacchino): l billo prco.
fa la ~ | lluclle fanno la ~, l farco pre- rottinculo: rottonculo.
smpio; b) (fig.) adulare | la ~ de li bba- rtto, rtto, s.m., eruttazione, rutto: f le
starde, ruota del brefotrofio | la ~ del rtte, ruttare.
funaro: l primo lavro, che n regazzino rottonculo, rottinculo, s.m., persona di-
facva, ra nn ggir la ~. l patre li di- sonesta.
civa: si ttu no stdie, te manna ggir la rovlla, rlla, s.f., triotto (Rutilus rubilio
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
506

Bonaparte). rughtta, s.f., ruchetta, variet di insalata


rvere, s.m., rvere (Quercus robur L.). (Eruca sativa Mill.).
rovescina: reverzina. rugso, agg., tomentoso, di pampino:
rovscio, s.m., grasso animale. cha l pmpene rugse.
rrabbiasse: arrabbiasse. rulla, s.f., misura del cerchione della
rreale, agg., irreale. ruota, attrezzo del carradore.
rriv: arriv. rulggio: orlggio.
rtificiale, agg., artificiale: annama vvde rum: rumic.
li fche ~. rumansco: romansco.
rubb: robb. rumano, agg. e s.m., romano: li rumane
rubbacre, s.m., rubacuori. la portnno al Campidjjo la campana
rubbagalline, s.m., ladro di polli. de Vetrbo.
rubbamazzo: robbamazzo. rumanzo, s.m., romanzo.
rubbarccio, agg., facile a rubarsi, e- rumatismo: rumatssemo.
sposto a furti: s rrubarcce le cerase. rumatssemo, romatsemo, romatismo,
rubbarlla, s.f., 1. piccolo furto. 2. (fig.) rumatismo, s.m., reumatismo: f le
inganno. fanghe pi l rumatsseme.
rubbecchj, v. tr., rubacchiare: ~ di qqua rumic, romec, romic, rum, v. intr., 1.
e ddi ll. ruminare: le vacche rmicheno. 2. (fig.)
rubbecndo, agg., rubicondo. rimuginare. 3. (fig.) borbottare. 4. (fig.)
rubbino1: robbino. protestare.
rubbino2, s.m., rubino. rumicante, agg., (scherz.) corretto con
rbbio, s.m., 1. antica misura agraria di rhum: dteme n caff ~!
superficie pari a m2 8.000. 2. antica rumito: romito.
misura di capacit per aridi pari a kg. rumitrio, s.m., romitorio.
200: llulive se misurvono a rrubbie. rumme, s.m., rhum.
ruca1, ruga, s.f., bruco che danneggia la runchtto: ronchtto.
vite: sacciaccava co le dta la ~ | quel rundinlla: rondinlla.
portto ra arimasto cme li rughe di la rusa, s.f., (arc.) rosa.
vigna (invischiato) || (imprec.) te pssa rusco, agg., semichiuso: cha n cchjo ~.
magn le ruche! rusegnlo, osignlo, s.m., usignuolo
ruca2, s.f., ruga, grinza. (Luscinia megarhynchos Brehm) || dim.
rucchesina: lucchisina. rusegnoltto.
rlla: rovlla. rusina, ipoc., Rosa.
rfela: rfola. rusrio: rosrio.
rfola, rfela, s.f., forfora. ruspa (a la), ruspo (a), loc. avv., alla
ruga: ruca1. cerca di frutta di casco: dppo vann~.
rug, v. intr., 1. brontolare minacciando. rusp, v. intr., 1. ruspare || prov.: chi dde
2. ringhiare, di cane. 3. insistere con fer- gallina nasce, n trra ruspa. 2. frugare.
mezza. 4. tubare della colomba. 3. raccogliere frutta di casco, spec.
ruganza: arrognzia. castagne.
rggine, s.f., 1. ulceretta sulla lingua dei ruspatccio, s.m., superficie di terreno
bambini. 2. ulcera. dove hanno ruspato polli.
Vocabolario
507

ruspijjso, agg., ispido. malattia del grano e delle patate. 3. (fig.)


ruspo (a): ruspa (a la). rancore: li prta la ~.
rsteca: rstica. ru, v. intr., giocare, di bambini e pic-
rsteco, agg., rustico. coli di animali: vvcchjo, ma rrua
rstica, rsteca, s.f., carrucola: creno ~ cme le fijje | llanimale rono, l
e ffinestrne, pe rrimtte l fino. tmpo cambia.
rustccio, agg., 1. scontroso. 2. mingher- ruarlla, s.f., voglia di scherzare: li
lino || dim. rustictto. pijja la ~.
rstico, s.m., primo strato dintonaco. ruine: rua.
rusume: rosume1. ruo, agg., 1. arruginito. 2. (fig.) malato
rusura: rosura. di ruggine, del grano per effetto della
rutt: rott. nebbia.
rvedo, agg., ruvido: ~ cme na raspa rzzola, s.m., pesante girella di legno
(del fusto della canapa) | carzze di usata nel gioco del ruzzolne.
mane rvede. ruzzol, v. tr. e intr., rotolare.
ruvescina: reverzina. ruzzolne, s.m., gioco di adulti fatto con
ruvin, aruvin, v. tr., rovinare. una girella di legno, che si lancia lun-
ruvina, s.f., rovina: mte mannato a rru- go un percorso stradale, svolgendo ra-
vina, in rovina. pidamente una funicella arrotolata in-
rua, rine, s.f., 1. ruggine. 2. (fig.) torno.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
508

sbbato, sbbeto, sbboto, s.m., sabato: frugati! | cha le sacccce sfonnate, uno
~ che vvne, sabato prossimo | ~ pas- spendaccione | va cco le sacccce fra
sato, scorso | ~ a tto ce vedmo | f l de li carzne, ha ppagato man tutte (ha le
zbboto fascista, non lavorare di sabato tasche vuote) | (euf.) vttela ppijj n za-
|| gge ssbboto a ccasa mia! (scon- ccccia!, vai a quel paese! | llha pprso
giuro pronunciato per tenere lontane le n zaccccia e no lo p ppi vvde, stato
streghe, che escono il venerd) || prov.: ingannato | saccccim ptto, tasca ladra.
nun c ssbboto snza sle, nun c 2. (arc.) borsa di stoffa, che le donne por-
ddnna snzamre || Forme: pl. sb- tavano sotto la veste per riporvi denaro ||
bete. dim. saccocctta.
sbbeto: sbbato. saccoccino, sacconcino (raro), s.m.,
sbboto: sbbato. taschino della giacca e del panciotto:
sacchtta, s.f., sacco di iuta: l pide fa- portava llorlggio mal ~ del corptto.
sciate co la ~ | le sacchtte pel grano | saccoccine, s.m., tasca ladra.
mttese n zacchtta ccappccio, un sacconcino (raro): saccoccino.
sacco, piegato agli angoli per proteg- saccne, s.m., membro di confraternita: li
gere la testa e le spalle, quando si tra- ~ cveno n cappccio co li bbuche pel-
sportano balle di paglia | dispr. lcchi.
sacchettccia. saccortto, inter., caspita!
sacchettata, s.f., contenuto di un sacco. sacirdte, s.m., (citt.) sacerdote.
sacchtto, s.m., 1. sacco di iuta. 2. fodera sacrament, sagrament, v. intr., bestem-
interna del cuscino. 3. (ant.) blusa da miare.
donna. sacramnto, sagramnto, s.m., 1. sacra-
sacchiggi, v. tr., saccheggiare. mento: mrze snza pijj l zagramnte.
sacco, s.m., 1. sacco di iuta || prov.: ~ vto 2. ostia consacrata. 3. (fig.) bestemmia.
n ze rgge m pide | nun ze dice quattro, 4. (fig.) uomo alto e grosso: n ~ de cri-
finch nnun nnel zacco. 2. (fig.) unit stiano || accr. sacramentne.
di misura di capacit per aridi pari a 120 sacrat, sagrat, v. intr., bestemmiare.
kg.: quattro sacche de farina. 3. (fig.) sacrificasse: sagrificasse (vd. sagri-
unit di misura agraria di superficie, fic).
pari a m2 9.000. 4. (fig.) cappa, tunica saettne, s.m., (dispr.) contadino: bbjja
del confratello. 5. (fig.) suppurazione de n zaettne! (insulto).
con empiema: sta firita fa ssacco, viene saggerato, agg., esagerato: ma quanto
a suppurazione || n zacco, loc. avv., s ~!
molto: li v bbene n zacco | ce llh saggerazzine, s.f., esagerazione: na ~
ddtte n zacco e na sprta, lho rim- qu.
proverato aspramente. saggina: le scopine se fanno la scpa de
saccccia, s.f., 1. tasca: attstete ma la ~!, ~ de la sua.
Vocabolario
509

sagrament: sacrament. sale ammoniaco.


sagramnto: sacramnto. salengrse, s.m., sale inglese, solfato di
sagrat: sagrat. magnesio usato per purgarsi: l ~ lo pij-
sagrifec: sagrific. javo a gni cambiamnto de staggine.
sagrific, sagrifec, v. tr., sacrificare || salepppe, agg. inv., grigio: cha l caplle
sagrificasse, sacrificasse, v. rifl., 1. sa- ~, grigi.
crificarsi. 2. (fig.) abitare in spazio an- saltta1, salina, s.f., sale da tavola.
gusto: bbench stamo sacrificate, che n saltta2, s.f., sbarra cilindrica di ferro, su
cmo tante stanze, sta casa ce piace. cui girano le ruote delle carriolette per
sagrifcio, sagrifzzio, s.m., sacrificio, fa- bambini.
tica: mb, farmo stu ~. sal, v. intr., salire || Forme: Ind. pres. 1
sagrifzzio: sagrifcio. salscio; 2 salisce; 4 salimo; 6 sal-
sagristanllo, s.m., chierichetto. sciono | perf. 1 saltte; 6 salinno | Ger.
sagro, agg., sacro. salnno.
sajja, s.f., saia, tipo di stoffa di lana resi- saliclico, agg., salicidico: cito ~.
stente tessuta in casa. salimbcco, s.m., (raro) pinzimonio.
sal, v. tr., salare: ~ l ccio, salare il for- salimra: salamra.
maggio. salina: saltta1.
sala1, s.f., 1. sala da pranzo. 2. mobilio saliscgna (a), loc. avv., con tratti da sa-
della sala da pranzo: quanno se smo lire e da scendere (rif. a strada).
sposate, l mi marito ha pprto la ~ (ha saliscnni, s.m., 1. saliscendi a molla
contribuito, da parte sua, acquistando i della serratura. 2. spranghetta per la
mobili per la sala da pranzo) || dim. sa- porta.
ltta. salitlla, s.f., salita leggera.
sala2, s.f., semiasse del carro, assale. salla, s.f., salda (soluzione colloidale di
salame: (prov.) si nasce ~, si mre mor- amido, usata come appretto della bian-
tatlla. cheria prima della stiratura): addopravo
salamelccomolo, inter., (scherz., con al- la ~, pe nnamid l clle, i colletti delle
lusione sessuale) salve! camicie.
salamne, antrop., Salomone. sallaro, s.m., 1. ambiente disordinato
salamra, salimra, s.f., 1. salamoia. 2. e sporco. 2. persona sporca e inzacche-
bagno di acqua e sale bollito, che si rata: te s ridtto n zallaro, che
mette nella botte per staccare le in- ddimmine!
crostazioni. sallo, inter., vattelappesca!
salato, agg., 1. troppo saporito: sta min- sallupara, 1. microtop. 2. n. del carcere
stra ssalatarrabbiata. 2. amaro: ch di Viterbo: te prteno a ~.
na bbcca salata, na bbcca manco saltapcchjo, sartapcchjo, s.m., caval-
svo magnato llarnga. 3. salmastro: letta.
n vinccio salato. slusse, s.f., salute, nellespr. lat.: in
sale: ~ grsso, sale da cucina | ~ fino, sale acqua ~.
da tavola | come sta dde ~?, sufficiente salut, v. tr., salutare: te salute ffschjo! |
il sale? | avcce pco ~ ne la zzucca, me saluta mma bbcca, fredda-
esser poco intelligente | salammniaco, mente | salteme la tu m! | allra, ve
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
510

saluto!, arrivederci | te saluto, scffia!, msce r ~, sanguino | cav r ~, salas-


(scherz.) ciao || salutasse, v. rifl., salu- sare | mtte l ~, fare una trasfusione | v
tarsi: salutmese! || Forme: Ind. perf. 1 a dd l ~, vado a donare il sangue | n
salut; 6 salutnno | fut. 3 salutar. cristiano snza ~, esangue, pallido |
salute, s.f., 1. salute: cha na ~ de frro | sud ssngue, fare molta fatica; fare
cha ssalute da vnna | tanto de ~ le fijje ogni sforzo | (d.) p ff ssngue na
nun rono, erano malaticci | d. abbasta rapa? (rif. a persona stupida) | ~ de la
la ~! || prov. ~ e ttmpo bbno non vn- madsca!, (euf.) bestemmia || ~ (a), loc.
gono mae a nnjja. 2. brindisi: rig, avv., alla follia: li piace ~, la brama ||
famo la ~! || inter., prosit!: a la ~!, prov.: bbn zngue num mnte.
salute!, prosit! | a la ~! m p per sanguedencane, inter., sangue di un cane!
mo! | a la ~ de chi cce v mmale! | ~ sanguediqquaddill, inter., (euf.) be-
e ffijje mschie, cha le fmmine ce stemmia.
pnzo io! (scherz., con allusione ses- sanguenlla, s.m., sanguinella comune
suale) | a la ~ de Mappa! (personaggio (Digitaria sanguinalis L.): la ~ nrba
immagin.) | salute!, (iron.) compli- cme la gramgna.
menti! (di commento a chi mangia o sanguigna, s.f., salasso.
beve avidamente). sanna, s.f., 1. zanna del porco. 2. (fig.) in-
salutvele, agg., salutare. cisivo sporgente.
salv: sarv. sannccia, s.m., (infant.) bambino dagli
salvocisa, sarvocisa, inter., Dio ci salvi! incisivi pronunciati (in tono vezz.).
sambucara, s.f., 1. pianta di sambuco. 2. sano, agg., 1. non spicciolato (rif. a
terreno dove crescono spontaneamente denaro): maritrvo slo diecimila lire
molti sambuchi. sane n zaccccia. 2. di animale non ca-
sammartinse, s.m., ab. di San Martino strato: stallne ~. 3. intero: le settimane
al Cimino, fraz. di Viterbo || agg., san- sane durava ppive.
martinese. santantgno, s.m., bestia rovinata da ma-
sammartino, s.m., abbondanza: stato cellare.
~? (per chiedere se il raccolto sia stato santarlla, s.f., 1. santarellina: fa la ~ ap-
propizio). piccicatal muro. 2. bigotta ipocrita.
sammuco, s.m., sambuco (Sambucus santaro, s.m., venditore di immagini
nigra L.). sacre || (d.) nun ze frga l ~!, non si in-
sancorombiano, s.m., variet di vitigno. ganna chi ha esperienza.
sndola, s.f., sandalo: le sndele. santarsa, s.f., giocattolo di argilla cotta,
sanet, s.f., sanit: (prov.) chi ccha la ~, raffigurante santa Rosa: e cche le san-
rricco e nu lo sa. tarse col fischjtto mal culo ce llte
sanfas (a la), cianfras (a la), sanfras (a valtre? (blas. pop. autoelogiativo).
la), sinfas (a la), sunfras (a la), loc. santictra, s.f., 1. santarellina. 2. bigotta
avv., a) alla meglio, alla buona; b) in ipocrita.
fretta. santino, s.m., 1. cartoncino ricordo con
sanfras (a la): sanfas (a la). foto di un defunto. 2. (iron.) cartoncino
sanguatto (di), loc. avv., di nascosto. di propaganda elettorale con foto del
sngue: ~ pisto, ~ psto, ematoma | candidato.
Vocabolario
511

santo, s.m., immagine sacra. Giovanni: ~, o vvrde o scco tjjeme le


santo: tuttesante, le sante, Ognissanti || gambe | pi ssan Giuvanne, tutte le fijje
prov.: tuttesante, pi li vigne e ppi li da li mamme | santa Lucia, se lzano le
campe || mdd. n ce s ne ssante ne scale pi la cima (comincia lolivatura) |
mmadnne, nulla da fare | quarche santa Lucia, la ggiornata ppi ccrta
ssanto proveder | avcce n zanto m che cci sia | santa Lucia!, inter., non
paradiso, una persona cui rivolgersi in vedi? (a chi non vede un oggetto che ha
caso di necessit | sante bbenedtte!, sotto gli occhi) | pe ssam Marco, am-
inter., pazienza! | l mrto si calava ggi mannisce la pala e l zacco | santa Maria
sstto e ssante bbenedtte!, ed era tutto Madalna, santa Maria Maddalena: pe
risolto || agg., 1. santi calendariali: san- ssanta ~, se consce la bbianca da la
tAmbrcio!, inter. di sorpresa | san- nra (rif. allinvaiatura delluva) | sam
tAndra pescatre, tcca tcca Martino, gni msto divnta vino | pe
llaratre | santAnna, ninghinna nin- ssam Martino se bbuca la bbtte del
ganna | santAnna, ppi ffrte! (invo- vino | sam Martino, bbuca bbuca la
cazione pronunciata dalla levatrice bbtte del vino | sam Martino!, inter., a)
quando iniziavano le doglie della parto- caspita!; b) espr. di augurio (si aggiunge
riente) | santAntgno di la gran fred- dopo aver espresso il proprio compiaci-
dura, sa Llornzo di la gran callura, mento per il benessere e la prosperit di
lluna e llaltra pco dura | santAn- q.no e ha valore di formula per scon-
tgno cu la bbarba bbianca, mtte la giurare il malocchio): crpa de salute,
nve ndu ci manca | sam Benedtto!, ~!; ~ ll accrsce!; ~, quant bbllo! |
inter. di noia | pi ssam Benedtto, la rn- pi ssam Michlarcngelo si preprono
dine stto l ttto | va ppreg ssam le sme (si comincia a preparare loc-
Benedtto, che sse ppijja bbne, senn corrente per la vendemmia) | pe ssam
pijja de scco (iron., sullattecchire del- Pitro, nu llass na spiga additro |
linnesto) | santa Bbibbiana, santa Vi- ccme la stria de sam Pitro col pro-
viana: quanno pive pi ssanta ~, pive sciutto (detto di un egoista, con allu-
um mse e na settimana | se ppive pe sione ad una favoletta) | sa Stfano | san
ssanta ~, dura stte ggirne e na qua- Tomasso, san Tommaso; ospizio per
rantana | pe ssan Carlo, se semnta la anziani | santUstcchjo, santEusta-
fava e llajjo | pe ssanta Caterina, m chio. 2. santi fantastici: santAttura, pa-
passo de gallina; pe Nnatale, m passo trna del tappo | sam Bacco, san
de cane | pi ssanta Caterina, um passo Baiocco, dio quattrino | sam Bracaltto:
de gallina; de santa Caterina a Nnatale, dde la compagna de sam ~ (di chi
um passo di cane | santa Caterina, la porta i pantaloni calati) | sam Braczzio
nve o la bbrina | se ppive a ssan Cas- | san Chto Chto | san Crepzzio!,
siano, pive mle msto e ggrano | pe inter.: ~, quanto magne! | san Cre-
tto San Clemnte, lva li bbva da li pzzio! (la madre al figlio che tossisce)
smente (si concludono i lavori di se- | san Funcllo, san Fuccllo: se rgge
mina) | santa Crce, pane nnce | santa s pe ssan Fuccllo, a malapena, per
Crce, pizza calla e vvino dce | san miracolo | santa Galla | sam Magara |
Gijjo, santEgidio | san Giovanne, san santa Nga: bbuttasse a ssanta Nga,
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
512

mentire | sam Paganino, giorno di paga co? | ppartito da n ze sa qquanto, da


| mannggia sam Pistrno! | santa moltissimo tempo | sassae io!, che ne
Pupa, santa immaginaria protettrice dei so | me sa mmijjanne, non vedo lora | si
bambini: tha jjutato santa ~ | l fijje le ssapssete! | eppure sapssete quante
guarda santa ~, li protegge | san Se- prutste! || mdd. lo sae d portava
lasi. llombrllo l mi nnno? | la sae lnga,
santoddio, inter., santo Iddio! ma no la sae riccont | va ssap chi
santolina, s.f., santonina, sostanza stato, vattelapesca | va ssap! || sap!,
medicamentosa: la ~ se crompava da lo inter., sapete! 2. credere: me sa ttanto
spezziale cntro l vrme | csta quanto che nun vne | me sa dde n, credo di no
la ~, costosissimo | ad ccara quanto | cha na casa che n ze sa, da non
la ~. credere, bellissima | me sa ttanto che sse
santolco, s.m., cimitero. sbajja, credo proprio | me sa cche cce
santne, s.m., ipocrita. s rrimaste pi ppche | me sa dde s,
santonor, s.m., tipo di dolce. credo di s. 3. sembrare: me sa ffatica a
santovicto, s.m., 1. bacchettone: prati- ffallo | nu jje sa mmae ra la sra | ve sa
cava la cunfratrneta cme n ~. 2. indi- bbllo?, vi sembra bello? || v. intr., aver
viduo sornione, buono in apparenza. sapore: sa dde bbruciatccio | sa dde
santuvrio, s.m., santuario. carlccio, inaffidabile | nun za ne dde
sanza, s.f., sansa, residuo della spremitura m n dde t, n za dde gnnte, scipito
delle olive, usato per unulteriore estra- || prov.: chi ppi ssa, mno sa | gnuno sa
zione di olio. le frgne sue, conosce le proprie preoc-
sanzne, antrop., Sansone. cupazioni || Forme: Ind. pres. 1 s; 2 sa,
sap, v. intr., 1. sapere: sppiolo!, sp- sae; 4 sapmo | impf. 1 sapo, sapivo; 2
picelo!, sappilo! | nun z n pparl n sapve, sape; 3 sapa, sapiva; 6
sta zzitto (di persona insulsa) | sae mrto sapveno, sapvono, sapono | perf. 1
tu nd drme l lpre!, che puoi sapere? sppe; 2 sapste, sppe; 3 sap, sppe,
| ce lo s ss, lo so bene | s n cazzo io! sppe; 4 sapssemo, sppomo, sp-
| va ssap! | sa ttanto lue! | sap pomo; 5 sapssete; 6 sapreno, sp-
cchad?, sapete che successe? | nun za peno, sppono | fut. 1 sapar; 2
a cche ssanto raccomannasse | csta n saparae; 3 sapar; 4 saparmo; 5
ze sa qquanto | mmjjo ~ de che saparte, saperte; 6 saparanno | Cong.
mmrte se mre, meglio conoscere il impf. 1 sapsse; 2 sapsse; 4 saps-
prezzo prima | sae tanto tu quante ggire semo; 6 sapssono | Cond. pres. 1
fa na bbccia! | se cce lu sapve che saparbbe, saparbbe, saprbbe; 3
vveniva, potve dmmelo | pi nun zap saparbbe; 4 saparmmo; 5 saprssete;
ne llgge ne scrive, ntanto annmoce, 6 saprbbono | Imper. 2 s, sppie; 5
comunque sia | lu sapar?, lo so bene, sap | P. pass. saputo | Ger. sapnno,
certo | a ssapllo, ve lo dicvo, se lo sapindo (raro).
avessi saputo, ve lavrei detto | va sapinza, s.f., (iron.) istruzione.
ssapllo! | sap che vve dico? | lu sa che sapne, s.m., saccente (con gioco di pa-
tte dico? | nue parlamo cme sapmo | role).
te ce sae mtte co sso ch ppi cciu- saporccio, s.m., sapore sgradevole:
Vocabolario
513

cva n zaporccio chi n vi dico. sardo: n zacco de sardegnle s ppeco-


sapor: assapor. rare | pcore sardegnle a llana lunga |
saporito, agg., salato. sumartto ~.
sapur: assapor. sardlla, s.f., (fig.) botta, colpo.
saputggene, s.f., saccenteria. sardignlo: sardegnlo.
saputo, agg., notorio: na csa saputa sardinaro, s.m., venditore ambulante di
qu. sardine sotto sale.
saracinsca, s.f., 1. resti di costruzione sardino, agg., di asino dal mantello gri-
antica. 2. chiusura lampo dei pantaloni. gio chiaro || dim. sardinllo.
saraga, s.f., 1. salacca (Alosa fallax La- sardo1, s.m., saldo.
cpde). 2. (fig.) botta, colpo. 3. (fig.) sardo2, agg., (raro) saldo, resistente.
donna magra. 4. (fig., arc.) corta scia- sardna, s.f., sarda conservata sotto sale.
bola delle guardie municipali. sargnte, s.m., 1. sergente. 2. morsa, ar-
saragaro, s.m., venditore di salacche. nese a vite usato dal falegname.
saramndola, ciaramndola, s.f., sala- sariana, s.f., sahariana.
mandra (Salamandra salamandra L.): sarm, s.m., salm.
che ttha ppzzeco la ~? sarmo, s.m., salmo || prov.: tutte le sarme
sarapica, s.f., 1. n. generico con cui si in- finscono n glria.
dica ogni piccolo insetto notturno che sart, v. intr., saltare: vjja di lavor, sr-
vola. 2. pappataci (Phlebotomus pa- temaddsso! | srtajje addsso!, sartale
patasi Scop.). sopra! | sart da la parte di ll | sarta
sarapllo, s.m., 1. serpillo, timo (Thymus cme n zartapicchjo | (d.) o mmagne sta
vulgaris L.): manco l zarapllo ce minstra, o sarte sta finstra | ~ ddar
facva (di terreno sterile) || (d.) m ffio- pnte, suicidarsi gettandosi dal ponte ||
risce l zarapllo!, troppo tardi ormai | prov.: sarta chi zzmpa (per esprimere
mannggia l zarapllo! 2. (fig.) indi- risolutezza).
viduo stupido. sartabbastne, s.m., saltimpalo (Saxicola
sarcccia, s.f., salsiccia || dim. sarcicctta torquata L.).
|| Forme: pl. sarcicce. sartafsse, s.m., (iron.) geometra.
sarciccitto, s.m., salsicciotto. sartafratte, sopr.
sarcinara, s.f. coll., piante di salice. sartalaquajja: ggioc a ~, giocare al
sarcino, s.m., salciolo, ramoscello salto della quaglia (saltare scavalcando
flessibile di salice usato per legare i di seguito tutti i giocatori maschi incur-
tralci || dim. sarcinllo. vati).
srcio, s.m., salice (Salix amygdalina L., sartapcchjo: saltapcchjo.
Salix alba L. e affini). sartarllo, s.m., saltarello, danza || agg.,
sarcfego, s.m., (citt.) sarcofago: n zar- che saltella (rif. a una variet di verme):
cfego di nnfro suggillato. l vrme sartarlle del ccio marctto.
sard, v. tr., saldare || sardasse, v. intr. sarto, s.m., salto: d n ~ | ce famo n zarto
pron., saldarsi dellinnesto. a ddjjolo | famo le sarte mortale pann
sardatre, s.m., saldatoio. vante | f qquattro sarte, ballare || dim.
sardatura, s.f., saldatura. sartarllo.
sardegnlo, sardignlo, agg. e s.m., sartra, s.f., sarta.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
514

sartre, s.m., sarto || dim. sartortto. diventi misantropo.


sartortta, s.m., sartina, sarta appren- sarvaticume, servaticume, s.m., 1. (coll.)
dista. vegetazione bassa allo stato selvatico. 2.
sarv, salv, v. tr., salvare: sarvtece! | ~ sapore selvatico: sa de ~ sta cccia. 3.
capre ccvole | sarvanno sso, s ttutte odore di selvatico.
bbirbaccine, escluso lui | sarvanno n sarvtoco: sarvteco.
d me tcco (espr. di scongiuro) | sar- sarvatre, s.m., 1. chi salva. 2. antrop.,
vanno la disgrzzia, spro bbne | ~ la Salvatore: (tir. dil.) ~ sarva tutte, sarva
su m, n gran fijjo de migntta | sar- llnema dil presciutte.
vanno sarvrio | sarvanno e ssarvrio, sarvereggina, s.f., Salve Regina (pre-
scusando il modo di esprimersi: sar- ghiera).
vanno e ssarvrio, dico io, sha ddann sarvzza, s.f., salvezza.
vvia a stra? || sarvasse, v. rifl., sal- srvia, s.f., salvia (Salvia officinalis L.).
varsi: n ze sarva gnuno | n z ssarvo sarvitta, s.f., sarvitto, s.m., tovagliolo
manco llnama | n te sarvave | nue se || dim. sarviettino.
smo sarve | se s ssarvate pe m plo | sarviettata, s.f., 1. colpo dato con un to-
nun te sarve cu qquestro: quanno te vagliolo. 2. contenuto di un tovagliolo.
sarve? | srvete clo! | srvete ppolo! || sarvitto: sarvitta.
mdd. Adamo se sarv, ma n culo llbbe sarvila servtica, s.f., salvia selvatica
|| prov.: Dio te sarve da la prvere di (Phlonius fruticosa L.).
ggennaro, e dda la fanga dagsto || sarvo, agg., salvo: rritornata ccasa
Forme: Ind. pres. 2 sarve; 3 sarve; 4 sar- sane ssarvo || ~ (n), loc. avv., in salvo:
vamo; 6 srvono | impf. 2 sarvave | perf. se s mmste n zarvo || prep., eccetto: ~
1 sarv; 6 sarvnno | fut. 1 sarvar | ncidnte, a meno che non si verifichino
Cong. pres. 3 sarve | P. pass. sarvato, incidenti | ~ gnuno; salvo gnuno, inter.,
sarvo | Ger. sarvanno. Dio non voglia! | sarvo dellgneca! | ~
sarvacllo, s.m., striscia mobile di tes- ndu mi tcco, espr. di scongiuro.
suto, che protegge il bavero del cap- sarvocisa: salvocisa.
potto. sarvrio, solo nellespr.: sarvanno ~ (vd.
sarvaggnte, s.m., salvagente. sarv).
sarvamcchja, s.m., cosciali di pelle di sarza, s.f., 1. salsa || dim. sarztta. 2. (fig.)
capra del buttero. botta.
sarvteco, sarvtoco, servteco, serv- sassajjla, s.f., sassaiola.
tico, s.m., 1. pianta spontanea. 2. por- sassarla, s.f., sassaia, terreno sassoso.
tainnesto di vite. 3. odore penetrante e sassata: pijj a ssassate | f a ssassate.
forte simile a quello della selvaggina: sassichta, s.m., sassaia, terreno sassoso.
puzz de ~ || agg., 1. selvatico (di ani- sasso, s.m., 1. pietra lavorata: na castta a
male o pianta). 2. spontaneo (di vege- ssasse de Madnna. 2. ciottolo: ~ lscio
tazione): na pianta sarvtaca | tutta | dim. sasstto | accr. sassne || sasstto
rbba servteca | uva sarvtaca. 3. in- (a), (infant.) gioco che consiste nel per-
docile (di animale). 4. misantropo, inso- cuotere con un sasso una moneta da un
cievole: sservteco qur cristiano | lato, tentando di farla rivoltare per vin-
vnghe sarvtoco a sta ssmpre da slo, cere.
Vocabolario
515

stera, s.f., 1. discorso satirico. 2. pa- suonare a lungo e a distesa; scampanare


squinata in prosa o in versi. || v. intr., essere sballottato con violenza:
satoll, v. tr., saziare || satollasse, v. rifl., sul carrtto si sbadacchjava pi li
saziarsi: me s ssatollato. bbuche || s.m., squillo: se sentva lo
satllo: s ~? d la panzal cane! | n ze sbadocchj di li campane.
trveno mae satlle, sono insaziabili. sbadeasse: sbateasse.
satto, agg., esatto: na stria satta. sbadijj, sbavijj, v. intr. sbadigliare:
saddo, s.m., 1. cafone, zotico. 2. villan- sbadijjo da la fame, per la fame | sbadij-
zone. ja chha ssnno.
savtta, s.f., saetta. sbadijjarlla, sbavijjarlla, s.f., stimolo
savi mde (n), loc. avv., nel possesso irrefrenabile a sbadigliare: si li pijja la ~
delle proprie facolt mentali. nu la smtte ppi.
savojjardo, s.m., savoiardo, tipo di bi- sbadijjo, sbavijjo, s.m., sbadiglio: lo ~
scotto friabile. sattacca man chi sta vvicino, lo sbadi-
sbaccell, v. tr., sgusciare legumi || sbac- glio contagioso: si trasmette per forza
cellasse, v. rifl., lambiccarsi il cervello, dimitazione.
scervellarsi: nun te ce sta sbaccell! sbadocchj: sbadacchj.
sbacchett, v. tr., 1. battere con un batti- sbadoss, v. tr., picchiare di santa ragione.
panni. 2. ribattere, scamatare la lana: l sbaf, v. intr., 1. mangiare molto. 2. man-
matarazzo vcchjo lo sbacchettvono giare a ufo, scroccare.
co le bbacchtte. sbaff, v. tr., sprecare: ha sbaffato tutto l
sbacchettata, s.f., 1. atto di battere con un guadagno.
battipanni. 2. lavoro di scamatare. sbaffo, s.m., grande quantit.
sbacchj, v. tr., 1. togliere alla pecora sbafne, s.m., chi mangia a ufo.
lagnello appena svezzato. 2. (fig.) uc- sbagajjne, s.m., garzone del pastore.
cidere. 3. (fig.) mangiare: ~ vvia, divo- sbajj, v. tr. e intr., 1. sbagliare: llha
rare. ddtto sso. cme te sbajje? | cme fae,
sbacchjatura, s.f., 1. macellazione degli sbajje | ha sbajjato bbuco (di vino an-
agnelli effettuata nel periodo pasquale. dato per traverso) | (d.) a sto mnno
2. epoca in cui si uccidono gli agnelli. tutte potmo sbajj | sbajja pure l prte
sbaciccola, s.f., oggetto ingombrante: sullartare || prov.: sbajjanno simpara |
sta ~ a ttraclla che tte se mve ditro, cu sbajj sampara | chi sbajja, cha
ntanto che ccammine te sbatte (rif. a ssmpre trto. 2. fallire: nu sbajjava n
una fiasca). crpo || sbajjasse, v. intr. pron., sba-
sbaciucchj, v. tr., sbaciucchiare || sba- gliarsi: se sbjjeno de grsso | tanto pe
ciucchjasse, v. rifl. recipr., baciarsi nu sbajjasse, lo chjamamo.
ripetutamente; sbaciucchiarsi. sbajjo, s.m., sbaglio | ~ (pe), loc. avv., ac-
sbadacchj, sbadocchj, sbatacchj, sba- cidentalmente: candovina ~.
tocchj, v. tr., 1. sbatacchiare: l zomaro sbajjocc, v. tr., rimediare qualche soldo
sbadcchja llorcchja, le fa sson vendendo al minuto || v. intr., vedere: ce
cme le gnccole. 2. colpire con forza. sbajjcca ppi ppco | a bbalucano! n
3. sbattere con violenza: ~ l tric- ce sbajjcche? | apre m p la finstra,
chetracche de la settimana santa. 4. che n ce se sbajjcca qui ddrnto, si
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
516

vede male. cia dalla barella || v. intr., 1. sragionare,


sbalen, v. intr. impers., lampeggiare. vaneggiare. 2. barcollare (di ubriaco) ||
sball, v. intr., perdere nel gioco a carte sbarellasse, v. intr. pron., sfinirsi: me
del sette e mezzo. sbarllo da la fame.
sballato: avvocato de le cuse sballate, sbarra, inter., voce enunciata a conclu-
chi sostiene tesi insostenibili. sione di una conta.
sballonzamnto, s.m., sballottamento. sbarr, v. tr., togliere la diga in canale
sballonzol, v. intr., sballottare. dirrigazione || v. intr., straripare: llac-
sbanc1, v. tr., 1. asportare uno strato di qua sbarra dal zrco.
terreno. 2. ampliare ai lati in basso una sbarratt: sbaratt.
fossa: se cercava a ~ pi cchra pos- sbarratto, s.m., barattto.
sbbele, quanno facve la frma de le sbarzolsse, v. rifl., sciogliersi, del legac-
vite. cio del covone.
sbanc2, v. tr., vincere tutto al gioco || v. sbass, v. tr., 1. abbassare. 2. ridurre di al-
intr., andare in fallimento. tezza, frenare lo sviluppo verticale (rif.
sbancata, s.f., ampliamento ai lati della a una pianta).
fossa per piantarvi le viti: d na ~ a la sbassatro, s.m., sperone di vite: se lscia
frma de cc e dde ll || dim. sban- no ~ co ddu cchje, secndo la gaj-
catlla. jarda de la vite (rif. alla potatura).
sbancatura, s.f., 1. sbancamento: la ~ se sbast, v. tr., togliere il basto.
fa ne lo scassellato reale. 2. amplia- sbast, v. tr., togliere limbastitura: quanto
mento ai lati della fossa per piantarvi le sbastscio sto vistito e pp h ffatto.
viti. sbatacchj: sbadacchj.
sbanco, s.m., sbancamento: f lo ~ de la sbateasse, sbadeasse, v. intr. pron.,
vigna. scervellarsi, lambiccarsi: ~ pe ccap na
sbaracc, v. intr., sloggiare. csa | ce se sbata snza riuscicce.
sbarajjo, s.m., sbaraglio: bbuttassa lo ~. sbatichisse, v. intr. pron., divenire di cat-
sbaratt, bbaratt, sbarratt, v. tr., scam- tivo umore, stranirsi.
biare: ha fatto male a ~ stu sle nstro sbatocchj: sbadacchj.
cor bujjo. sbatocchjne, s.m., colpo violento.
sbarb, v. tr., sbarbettare la vite || sbar- sbatssa, s.f., 1. percossa. 2. (fig.) con-
basse, v. rifl., radersi. trariet della vita. 3. (fig.) calamit.
sbarbijj, v. tr., abbarbagliare: f ~ sbatta: sbatte.
llcchje || v. intr., 1. restare abbagliato: sbatte, sbatta, v. tr., 1. sbattere: ~ pe
llcchje me sbarbjjano pel snno. 2. ttrra, gettare in terra | ~ l palato,
luccicare. quannassggia l vino, schiocca la
sbarbozzne, s.m., schiaffo. lingua contro il palato con senso di sod-
sbardellata, s.f., faticata. disfazione | ~ l naso, cadere in avanti |
sbardellato, agg., sfinito. sta ~ llria, a pprde tmpo | nun z d
sbarell, v. tr., 1. effettuare il trasporto sbatte la capccia | la sbttonaddsso
delle bigonce sulla barella: sbarellamo al muro | mdd. te ce f ~ l grugno, te lo
ggi sto p de vino | ~ le bbignze faccio constatare a tue spese. 2. battere:
dellua da la vigna. 2. togliere la bigon- llhanno sbattuto li mano, lhanno ap-
Vocabolario
517

plaudito. 3. montare: ~ llva. 5. scuo- schiarirsi: comncia sbianc l clo ||


tere: ~ li scenniltte da la loggtta || v. sbiancasse, v. intr. pron., 1. impallidire:
intr., 1. sbattere: sbtteno prte ffin- s sbiancato su la fccia da la paura.
stre co sto ventccio. 2. respirare con 2. diventare incandescente: quanno se
difficolt: n cavallo che sbatte. 3. palpi- sbianca l frno, ra danforn.
tare, pulsare. 4. picchiare su q.cosa: sbiascic, v. tr., biascicare.
ndve ce sbatte l zle, a solatio | va ~ di sbiasim, v. intr., (raro) bestemmiare.
fccia (dirimpetto) | va a ~ mal frattne. sbiciato, agg., gualcito.
sbattemano, s.m., battimano. sbico: sbigo.
sbattuta, s.f., scontro. sbigo, sbico, agg., obliquo, sbieco || ~
sbattuto, agg., 1. dimagrito. 2. danneg- (a), ~ (pe), loc. avv., di sbieco, di tra-
giato dal trasporto (rif. a vino). 3. bat- verso: n zrco tirato a ~ | guarda col-
tuto, lavorato col martello (di oggetto in lcchje pe ~, affetto da strabismo.
ferro). sbifoschj, v. tr., (raro) ravvivare la com-
sbav, v. intr., sbavare per scialorrea. bustione, attizzare: gnitanto sbifo-
sbavijj: sbadijj. schjava l fco accso cu lo spito.
sbavijjarlla: sbadijjarlla. sbillngo: sbillungo.
sbavijjo: sbadijjo. sbillungo, sbillngo, agg., 1. oblungo: m
sbecc, v. tr., rompere il becco di un re- bacile ~. 2. dolicocefalo: cha la capc-
cipiente o la punta di un attrezzo. cia sbillunga.
sbeol, v. intr., 1. belare: snte cme sbillungne: sbilungne.
sbola! 2. (fig., dispr.) cantare melodie sbilungne, sbillungne, s.m., spilungone
noiose. 3. (fig.) parlare cantilenando. 4. || agg., slanciato.
(fig.) pregare ad alta voce || s.m., belato: sbinari, v. intr., 1. vaneggiare. 2. trali-
nu ~ dagnlle. gnare. 3. comportarsi male. 4. camminare
sbeolamnto, s.m., 1. belato prolungato. fuori strada (di cavallo senza paraocchi) ||
2. (fig.) piagnisteo. 3. (fig.) recitazione Forme: Ger. sbinarianno, sbinarinno.
lamentosa. sbinnipte, s.m., bisnipote.
sbolo, s.m., belato. sbinnnna, s.f., bisnonna.
sbeolne, s.m., (dispr.) persona che parla sbinnnno, s.m., bisnonno.
cantilenando. sbiocc, v. tr., 1. togliere la covata alla
sberlocc, v. intr., splendere, luccicare: lu chioccia. 2. arrestare il calore alla chioc-
vggo ~ da luntano. cia.
sbesvolo, sbisvolo, s.m., bisavolo. sbissa, s.f., scarica di busse.
sbesbccia, s.f., bisboccia: vanna ff ~. sbirell, v. tr., sciogliere la fune che lega
sbevazzata, s.f., bevuta di vino in com- il carico sul basto.
pagnia. sbirro, s.m., ragazzo vivace: sto sbirrc-
sbiaccic, v. tr., spiaccicare. cio!
sbiad, v. tr., estirpare dallorto le piante sbisvera, s.f., bisavola.
appassite. sbisvolo: sbesvolo.
sbiadisse, v. intr. pron., sbiadire: fa sbisbijj, bbisbijj, v. tr., bisbigliare: n ze
ggirno, si sbiadsceno li stlle. capisce quanno sbisbijja n qul mdo.
sbianc, v. tr., sbianchire || v. intr., sbisest, v. intr., esser bisestile: stanno
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
518

llanno sbissta. 2. affibbiare. 3. svendere || v. intr., an-


sbisunt, v. tr., lerciare di grasso. darsene.
sbisunto, bbisnto, agg., bisunto: n vistito sborbott, bborbott, v. intr., 1. borbot-
unto e sbisunto. tare. 2. (fig.) rumoreggiare sordo del
sbiffe (a), loc. avv., a bizzeffe: ce ni s tuono in lontananza || mdd. bborbtta la
~, se li ve. marina, l tmpo se cmbia. 3. (fig.) far
sbioc, sbiog, v. intr., (dispr.) fre- rumore, detto di contatto elettrico: qu
quentare assiduamente la chiesa. sborbtta cme la marina. 4. (fig.) gor-
sbiog: sbioc. gogliare, di liquido in ebollizione. 5.
sbbba: bbbba. (fig.) borbogliare: lo stmmoco sbor-
sbocc, v. tr., togliere il superfluo: la btta.
bbuttijja trppo pina se sbcca | ~ na sbrgna, s.f., sbornia: ha pprso na ~ a
bballa de grano. ccommugnne, na ~ che Ddio guarde ||
sboccacciato, agg., sboccato, sconve- prov.: mjjo na ~ che na malatta.
niente nel parlare. sborgnafissa, s.m., ubriacone abituale ||
sboccata, sboccatura, s.f., quantit di sopr.
vino che sgorga dalla botte: la prima ~ sborgnarlla, sborgnlla, s.m., (scherz.)
se mettva ll, perch vvenva trboro. ubriacone abituale.
sboccato, s.m., solco di scolo nellinter- sborgnasse, v. rifl., ubriacarsi.
filare || agg., da cui stato tolta parte del sborgnato, agg., ubriaco.
contenuto, non colmo, di recipiente. sborgnlla: sborgnarlla.
sboccatura: sboccata. sborgnne, s.m., ubriacone abituale.
sbocci1, v. tr., bocciare, raffare, scalzare sborr, sburr, v. tr., eiaculare.
con la propria boccia quella dellavver- sborrata, sburrata, s.f., eiaculazione.
sario. sbrro, sburro, s.m., sperma.
sbocci2, v. intr., sbocciare: sbcceno li sbott, v. intr., 1. esplodere: sta sta, p
rse tra m p. sbtta, si frena a lungo, poi va in escan-
sbcco: a la fine del canaltto si facvono descenze | l callo sbtta tuttinzime | l
li sbcchi, pe scol llacqua | mmrto temporale sta ppe ~, in procinto di
co no ~ de sngue, per unemottisi. scoppiare. 2. crepare: jj sbottato n ci-
sbollent, v. tr., sbollentare: toccar sbol- colino.
lentillo | sappzza m momnto nellac- sbottatrippe, s.m., 1. operaio del matta-
qua bbollnte, pe sbollentilla || sbol- toio, che pulisce le interiora delle vac-
lentisse, v. intr. pron., calmarsi. che. 2. (dispr.) macellaio maldestro.
sbollentita, s.f., azione di sbollentare. sbotton, sbutton, v. tr., sbottonare:
sbollettatura, s.f., sbullettatura, scrosta- sbuttnete la ggiacca che ffa ccallo! ||
tura prodotta dallo sbullettare dellinto- sbottonasse, v. rifl., (fig.) confidarsi:
naco (per colla lenta applicata su qullo n ze sbottna co gnuno || Forme:
intonaco asciutto). Ind. perf. 6 sbuttonnno.
sbologn, sbulogn, v. tr., 1. liquidare, sbottonata, s.f., frecciata allusiva, ironia
sbrigare: me s sbolognato sto lavro fi- pungente.
narmnte | n ce la cava sbolognallo si sbrac, v. tr., distruggere, demolire || v.
tte sattacca (rif. a persona importuna). intr., crollare: m sbraca, sta vvde | le
Vocabolario
519

case vcchje sbracnno | l montino de sbrigativa (a la), loc. avv., in maniera de-
fino sbraca || sbracasse, v. rifl., 1. per- cisa e rapida.
dere i calzoni: se sbraca dal rida. 2. sbrijj, v. tr., sbrigliare || sbrijjasse, v.
(fig.) cedere, arrendersi. rifl., sbrigliarsi, sfrenarsi.
sbracato, agg., 1. disfatto, sciolto (rif. ad sbrillentato, agg., di tessuto che ha per-
un pacco). 2. cascante: na dnna sbra- duto saldezza.
cata, dal corpo flaccido. 3. trasandato: sbrilluccec: sbrelluccec.
va n giro tutto ~, sto sciamanna. sbrilluccic: sbrelluccec.
sbracciasse, v. rifl., 1. sbracciarsi, indos- sbrinzccola: bbrenzccola.
sare abiti senza maniche. 2. gesticolare. sbroccol, v. tr., 1. confessare, denun-
sbraccicasse, v. rifl., gesticolare. ciare. 2. riportare fatti altrui, pettegolare
sbraci, v. tr., togliere la brace: sbrcio l || v. intr., 1. tremare: dinvrno si sbrc-
fco, chi le manca l tirggio. cola pil frddo. 2. (fig.) morire: sbroc-
sbraciacarte, s.m., smargiasso, vana- colato, portto.
glorioso. sbrdala, s.f., minestra disgustosa.
sbraciata, sbracionata, s.f., vanteria. sbrodettato, sbrollettato, agg., brodet-
sbracionata: sbraciata. tato: agnllo ~.
sbraco, s.m., 1. grande quantit. 2. cosa sbrodol, v. tr., sbrodolare, di liquido ||
ridicola. sbrodolasse, v. rifl., sbrodolarsi: quanno
sbracne, s.m., smargiasso, vanaglorioso. magne, te ce sbrdele.
sbracujjasse, v. rifl., allentare i calzoni: sbrojj, v. tr., sbrogliare: chi la sbrjja sta
dppo qulla magnata, s ttutto matassa? || sbrojjasse, v. rifl., sbro-
sbracujjato. gliarsi.
sbracujjato, agg., 1. coi calzoni aperti e sbrojjata, s.f., atto di sbrogliare.
cascanti. 2. trasandato: va n giro ~. sbrollettato: sbrodettato.
sbram, v. tr., sbranare (rif. al lupo). sbroncon, v. tr., tagliare bronconi di
sbranc, v. intr., 1. uscire dal branco. 2. piante.
(fig.) gironzolare da solo (rif. a bam- sbrontol, v. intr., mugolare.
bino). sbronzasse, v. rifl., sbronzarsi.
sbrattol, v. tr., pulire. sbruciacchj, v. tr., bruciacchiare.
sbrelluccec, bbrilluccic, sbrilluccec, sbruffo, s.m., primo strato di calcina
sbrilluccic, v. intr., 1. brillare: te sbrel- grassa applicata sul muro grezzo: le mu-
lccicano llcchje. 2. vedere: ma che n ratre dvono lo ~, pattapp ttutte le
ce sbrillcciche?, sei forse miope? bbuchtte, tutti i piccoli buchi.
sbrelluccecante: sbrelluccechnte. sbuc, v. intr., sbucare: da d sbuche fri
sbrelluccechnte, sbrelluccecante, agg., tu?
brillante, splendente: na stlla ~. sbucato, agg., bucato.
sbrendolna, s.f., (dispr.) donna trasan- sbucherell, v. tr., bucherellare.
data. sbuciard, v. tr., sbugiardare.
sbrigasse, v. rifl., sbrigarsi: e sbrghete na sbudell, v. tr., 1. sbudellare. 2. rovinare:
bbna vrta! | sbrigmese, reg! | sbri- ggi llha sbudellate sti scarpe || sbu-
gteve! | fama sbrigasse, reg! | damo dellasse, v. intr. pron., 1. sbudellarsi, sfi-
s na bbtta a sbrigasse channamo. nirsi: me s sbudellato a ccareggi le
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
520

sasse | imprec. se pssa sbudell! 2. scacciafrullne, s.m., 1. bellimbusto. 2.


(fig.) sbellicarsi: ~ dal rida. 3. (fig.) pe- fannullone.
starsi (di frutto delicato). scacciamsche, s.m., specie di ventaglio
sbudellato, agg., 1. sfinito per la fatica. 2. formato con crini di cavallo, usato dal
consumato, rovinato (di un oggetto). maniscalco.
sbull, v. tr., sbollire: f ~ l furre. scacciapinzire, s.m., svago, distrazione.
sbulogn: sbologn. scacciaricce, odon., Scacciaricci: la trre
sburchj, v. intr., staccarsi bene, della di ~.
scorza di un innesto. scaccol, staccol, v. tr., togliere le cac-
sburr: sborr. cole dal naso con le dita: se sta ssm-
sburrata: sborrata. pra ~.
sburratura, s.m., macchia di sperma. scaciato1, agg., artificioso, affettato.
sburro: sbrro. scaciato2, s.m., siero, liquido che resta
sbusicchj, v. tr., sgrassare le budella di dopo fatto il formaggio.
maiale per fare le salsicce. scafa, s.f., 1. baccello di fave fresche. 2.
sbutton: sbotton. (fig.) bazza, mento pronunciato || dim.
scbbia, s.f., 1. superficie ruvida di scaftta.
pianta. 2. squama di pesce. scaf, v. tr., scaltrire: toccar scafallo m
scabbisa, s.f., erba spontanea con cui si pochtto sto fijjo || v. intr., cambiar pelo
confezionano scope. || scafasse, v. rifl., 1. scaltrirsi. 2. in-
scacrcia, s.f., paura. civilirsi.
scacarci, v. intr., provare paura. scafartto, scafarzzo, s.m., 1. zoccolo di
scacarell, v. intr., scacazzare. legno. 2. scarpa grossolana. 3. rustica
scacaronata, s.f., defecazione violenta. ghetta, formata da un gambale di tela di
scacato, agg., 1. esagerato. 2. vanitoso. 3. sacco, legato ai polpacci, indossato per
affettato (di chi si sforza di parlare in proteggersi dalla terra, vangando o zap-
modo corretto): snte m p com ~ pando.
questue! scafarzzo: scafartto.
scacchj, v. tr., potare in verde: llhae scafata, s.f., pietanza fatta con le fave
scacchjata tu la vigna? jje llha dato tu fresche cotte in umido.
l ramato? n! e allra vttela ccm- scaftte (li), sopr. di due gemelli.
pra! (il vignaiolo a chi chiedeva un scafne, s.m., chi ha una bazza pronun-
grappolo duva). ciata.
scacchjata, s.f., atto di potare in verde: le scagn, v. tr., scambiare.
se d na bblla ~. scain, v. intr., 1. guaire del cane. 2. gri-
scacchjatura, s.f., 1. potatura in verde. 2. dare di dolore, di persona picchiata.
(coll.) pampini tolti nella potatura scajja, s.f., 1. scaglia. 2. squama.
verde: la ~ scca la fumvono. scajj, v. tr., 1. rompere a scaglie: li scaj-
scacchjon, v. tr., eliminare i polloni in- java a ppezztte (di pietre). 2. scagliare,
fruttiferi: ~ llolive, a llev le cacchjne gettare. 3. rimediare || v. intr., buscarne:
allolive. ~ le pacchescche | llha scajjate jjre |
scacchjonatura, s.f., eliminazione dei attnto che cce scajje! || scajjasse, v.
polloni infruttiferi. rifl., rompersi in scaglie.
Vocabolario
521

scajjatura, s.f., operazione di rompere a costolette di maiale scarnite.


scaglie le pietre. scamp, v. tr., salvare || prov.: Ddio te
scajjla, s.f., scagliola, polvere di gesso scampe dal pvero arricchito e ddal
di rapida presa. ricco mpoverito || v. intr. impers., 1.
scajjon, v. tr., scaglionare. spiovere: sto tmpo pare che scampa. 2.
scajjzzo, agg., robusto. schiarire, del cielo.
scal, v. tr., ribassare il prezzo, fare uno scampan, v. intr., 1. scampanare, agitare
sconto: armno scalteme quarchec- un campano. 2. svasare (detto di una
csa! gonna).
scalafrne, s.m., calabrone (Vespa crabro scampanata, s.f., frastuono prodotto, per-
L.). cotendo oggetti metallici, per schernire
scalarla, s.f., 1. chiusura mobile di un q.uno.
campo, con pali sfilabili dalle due scampanatura, s.f., strombatura di fine-
colonne di legno. 2. sponda laterale del stra.
carro a due ruote: la commare la fce scampoltto, s.m., piccolo lavoro fatto
corc ddrnto a li scalarle. 3. larga nei ritagli di tempo.
scala di legno da cantina. scan, sgan, v. intr., filarsela.
scalata, s.f., scalinata. scanajj, scannajj, v. tr., 1. misurare ad
scalssio, scallsio, s.m., 1. aggeggio. 2. occhio. 2. stimare in maniera approssi-
cosa scadente. 3. veicolo in cattive con- mativa.
dizioni. scanajjata, s.f., 1. misurazione ad occhio.
scaltta, s.f., larga scala usata nel tinello, 2. stima approssimativa.
per salire a versare luva nel tino. scanato, agg., snidato, del cinghiale
scaltte, s.f. pl., 1. scalini. 2. (fig.) tagli spinto al punto dove la bracca ap-
irregolari dei capelli: (iron.) e ndha postata.
dann m paradiso cun qulle ~? scancell, v. tr., cancellare.
scall: ariscall. scancellata, s.f., azione di cancellare: d
scallaltto, s.m., 1. scaldaletto. 2. (fig.) na ~ a la lavagna.
veicolo malridotto. scancellino, s.m., cancellino per lavagna.
scallata: ariscallata. scancscio, agg., 1. deforme (di pers.). 2.
scallsio: scalssio. malridotto, rovinato (di q.cosa).
scallino, scardino, s.m., scaldino di terra- scndelo: scndolo.
cotta provvisto di manico: se mettva no scndolo, scndelo, scnnalo, scnnelo,
~ cu la crusca, pi ccur l rifreddre scnnolo, s.m., scandalo.
(con inalazioni). scandolso, scannalso, agg., scanda-
scalpur: scarpor. loso.
scambi: scammi. scandrijja: scandrilla.
scamiciasse, v. rifl., 1. mettersi in scandrijjo: scandrillo.
maniche di camicia. 2. togliersi la ca- scandrilla, scandrijja, agg., scandriglia,
micia: scamcete ch ccallo! di una variet di pesca.
scammi, scambi, v. tr., scambiare: cun scandrillo, scandrijjo, s.m., scandriglio,
qullo n ci potiva ~ na parla. variet di pesco.
scamorrita, s.f., pietanza preparata con scanell, v. tr., scannellare.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
522

scanellatura, s.f., scanalatura. scapejj, scapijj, v. tr., scompigliare i


scanfarra, sopr. capelli, spettinare: mha scapejjato tutto
scann, v. tr., 1. scannare. 2. ammazzare. sto ventccio || scapejjasse, scapijjasse,
3. rompere con la scotola la fibra le- v. rifl., scapigliarsi.
gnosa della canapa || scannasse, v. rifl., scapejjato, agg., spettinato.
scannarsi: n te lo f mmanco se tte scpele, agg., 1. celibe. 2. (fig.) sterile, di
scanne! | scnnete! terreno arido. 3. (fig.) povero: li pre
scannafojj, v. tr., tagliare il fogliame ggnte ppi ~.
delle canne per foraggio. scapezz, v. tr., scavezzare, togliere la
scannagrille, s.m., individuo magro. cavezza: ~ le mule.
scannajj: scanajj. scapezzacllo, s.m., scavezzacollo.
scannale, v. tr., scandalizzare. scapezzne: scapazzne.
scnnalo: scndolo. scapicoll, v. tr., 1. far precipitare. 2. (fig.)
scannalso: scandolso. vendere sottocosto || scapicollasse,
scannato, agg., squattrinato: pprpio ~. scapocollasse, v. rifl., 1. scapicollarsi,
scannatro, s.m., coltello da mattatoio. correre a rompicollo. 2. precipitare: l zu-
scannatura, s.f., operazione di spezzare maro s scapicollato. 3. subire un inci-
il fusto della canapa. dente stradale: va ffin che sse
scnnelo: scndolo. scapiclla co la mchina | (imprec.)
scnnolo: scndolo. scapicllete! 4. (fig.) fare le cose molto
scannucciasse, v. rifl., (euf.) scannarsi: in fretta.
che tte pssa scannucciatte! | scannc- scapicollato, agg., morto per caduta: na
cete! vacca scapicollata se venna a bbassa
scanz, v. tr., 1. scansare. 2. scongiurare: macellera.
scanza l malanno | su la prta de la scapicollatro, scapocollatro, s.m.,
stalla se mettia n crno co m panno luogo impervio || agg., scosceso.
rsso, pe ~ l malcchjo. 3. (euf.) scapicllo (a), loc. avv., a) in rovina; b)
scannare || scanzasse, v. rifl., 1. in fallimento; c) a rompicollo, a preci-
scansarsi: scnzate!, scnzete!, inter., pizio.
togliti! | mha dtto scnzate!, mi dici scapicollne, avv., a rompicollo: nnato
nulla, ti pare poco. 2. rompere il fidan- via ~ ~.
zamento. scapijj: scapejj.
scanzafadiga: scanzafatiche. scapijjasse: scapejjasse (vd. scapejj).
scanzafatiche, scanzafadiga, s.m., scapijjne, s.m., individuo con capelli
scansafatiche. lunghi.
scanzano, top., Scansano || pijj ~, (gerg.) scapocchj, v. tr., rompere la capocchia
congedarsi. di un fiammifero.
scanzarte, s.m., paracarro. scapocci, v. tr., 1. decapitare. 2. togliere
scanza, scanzjja, s.f., credenza a muro. la punta.
scanzjja: scanza. scapocollatro: scapicollatro.
scapardino, s.m., individuo sventato. scapp, v. intr., 1. fuggire. 2. sfuggire: e
scapazzne, scapezzne, s.m., scapac- mm m scappata da la bbcca. 3. u-
cione. scire: scappa prsto de casa | quanno
Vocabolario
523

scappa, naritrva mae la strada de brutto. 3. (fig.) individuo piccolo e


casa | li scappava da f n gccio dac- tozzo.
qua, sentiva lo stimolo di orinare. 4. scarap, v. tr., scerbare: bbesognerbbe
fuoriuscire: li scappa l zngue. 5. scarapalla spsso la vita, m mdo che
spuntare: ggi scappa fri llinzalatina la trra fsse smpre sffece.
|| scappacce, v. impers., risultare, aver scarapato, agg., avvizzito: llrba scara-
soldi: ce ne scappava pco, risultava pata aripijja.
poco | se cce scappa, compramo la cc- scarapazzo, s.m., raspo.
cia || ~ vvia, filarsela, fuggire: scap- scarc: scaric.
pnno via di crza | scapprno via n scarcagnato, agg., 1. rovinato nel tallone:
carira || ~ vvia (a), loc. avv., in gran na scarpa scarcagnata. 2. (fig.)
fretta: fanno le cse ~ || Forme: Ind. trasandato. 3. (fig.) privo di mezzi eco-
pres. 2 scappe | 6 scppeno | impf. 4 nomici.
scappvemo | perf. 1 scapp; 3 scap- scarcagnific, v. tr., (scherz.) depurare,
ptte; 4 scappssemo, 6 scappnno, rinvigorire: qu ppurfica, scarcagn-
scapprno. fica, lssa cme pprima e ppggio si sse
scappatlla, s.f., scappatina, capatina: na p (rif. a rimedio lassativo).
~ ce la fa ssmpre quanno vne. scarcarllo, agg., dal fondo apribile (rif. a
scappatra, s.f., scappatoia. bigoncia per il trasporto in campagna
scappell, v. tr., 1. riverire: te tcca ~ a del letame): bbignze scarcarlle.
Ccristo e li sante. 2. (fig.) scoprire il scarcatccio: scaricatccio.
glande del pene. scarcatro, scaricatro, agg., completa-
scappellato, agg., non ricoperto dal pre- mente aperto (detto del rubinetto della
puzio. botte, da cui il vino sgorga impetuoso):
scappucci, v. tr., (fig.) scoprire il glande la cannlla scarcatra saddpra pe
del pene. svin.
scapriol: scrapiol. scarcett, v. intr., calciare del cavallo per
scarabbe (li), sopr. di due gemelli. irrequietudine.
scarabbcchjo, s.m., (dispr.) uomo pic- scrcia, s.f., 1. sala di palude (Carex pen-
colo e deforme. dula Huds.): mtta la ~ nva ma la
scaracccia: scaracscia. sdia. 2. rivestimento del fiasco. 3. im-
scaracscia, scaracccia, s.f., 1. gioco pagliatura della sedia: s rrtta la ~.
simile alla scopa, in cui lasso piglia scarciarlo, s.m., impagliatore di sedie.
tutte le carte in tavola. 2. gioco dello scarcinato, agg., scalcinato, di persona.
scaricabarile || ~ (a), loc. avv., di cosa scarcifelo, carcifolo, scarcifo, scar-
fatta male. cifolo, s.m., 1. carciofo (Cynara car-
scaraf, v. intr., grufolare del maiale. dunculus scolymus L.): scarcifele a la
scarafa, s.f., 1. prato con erba rada. 2. ggiuda, colljjo cpre e non cpre
(dispr.) terreno arido, sterile: llha fatta (modi di cucinare i carciofi). 2. (fig.)
divent na ~ la vigna, lo vgghe? uomo stupido. 3. (fig.) individuo basso
scarafna, s.f., (dispr.) donna disordinata. e goffo || dim. scarciofoltto | sopr.
scarafne, s.m., 1. calabrone (Vespa cra- scarciofto, carciofto, s.m., carciofaia.
bro L.). 2. (fig.) individuo goffo e scarcifo: scarcifelo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
524

scarciofolina, s.f., (coll.) ultimi carciofi scaricatro: scarcatro.


della pianta che maturano. scarier, v. intr., (infant.) correre sfre-
scarcifolo: scarcifelo. natamente per gioco.
scarco, screco, agg., 1. scarico. 2. sgom- scarierata, s.f., (infant.) corsa sfrenata.
bro: llha mmannate via scarche, a mani scariol, v. tr., trasportare con la carriola.
vuote. scarmanato, agg., scalmanato.
scard, v. tr., cardare la lana: na vrta scarmasse, v. intr. pron., scalmanarsi, agi-
scardvono co la pianta del cardo. tarsi.
scardafne: scardane. scarncchja, s.m., individuo mingherlino,
scardane, scardafne, s.m., 1. scarabeo: striminzito.
(tir. infant.) ggira ggira scardane che scarnitre, s.m., scarnatoio, coltello per
ddman lla Scenzine, e sse ttu nun conciare pelli.
girerae, l bcio del culo tabbrucerae scargna, s.f., scalogna: prta ~.
(la sera della vigilia dellAscensione si scarognato, agg., sfortunato.
conficcava un cerino o una pagliuzza scarsa, s.f., scarola selvatica (Lactuca
nellestremit delladdome degli serriola L.).
scarabei, si accendeva e si intonava la scarso, s.m., trifoglio a capobianco, erba
tir., mentre gli insetti, sentendosi bru- da foraggio (Trifolium squarrosum L.).
ciare dal fuoco, cercavano di prendere scarozz, v. tr., scarrozzarre.
il volo). 2. (fig.) corteggiatore. scarozzata, s.f., scarrozzata.
scardino: scallino. scarpa: m par de scarpe nve | ~ grssa,
scarec: scaric. scarpa da lavoro | ~ arta | ~ fina, scarpa
screca, s.f., scarica: ntse na ~ di sasse. delle feste: li scarpe fine pi ccambiasse,
screco: scarco. pi la fsta. sallustrveno cu llustro |
scarfagna, carfagna, s.f., 1. stanchezza, (infant., scherz.) ann llinfrno cu
spossatezza. 2. sonnolenza: si nun ze ttutte le scarpe | cha l ggiudzzio stto
canta, vne la ~ | dppo magnato jje se le scarpe, senza accortezza | avcce na
pijja la ~. ~ e na ciavatta, esser molto povero e
scar, v. tr., rosicchiare, ripulire un osso; darsi arie da ricco | ~ de frro, incudine
spolpare: la scarisce bbne bbne cme del calzolaio.
n cane. scarparettaro, s.m., (scherz.) ciabattino.
scaric, scarc, scarec, v. tr., 1. scari- scarparo, s.m., venditore di calzature.
care: ~ li bbignze dal carrtto. 2. de- scarpell, v. tr., scalpellare: na sra mi lu
molire. 3. (fig.) produrre: la trra ha trvo chi scarplla.
scarecato frutte n abbonnanza || scari- scarpllo, s.m., scalpello.
casse, v. rifl. e intr. pron., 1. scaricarsi. scarpellino: scarpillino.
2. partorire (scherz.): s scaricata la scarptta: f la ~, raccogliere con il pane
casa?, ha partorito? il condimento di un piatto.
scaricabbarile, s.m., scaricabarili, gioco scarpillino, scarpellino, s.m., scalpellino.
infant. || f a ~, incolparsi a vicenda. scarpin, v. intr., camminare a lungo.
scaricatccio, scarcatccio, s.m., 1. (coll.) scarpionata, agg., detto di un tipo di an-
macerie. 2. (coll.) resti di costruzioni guilla mangiata a Natale.
antiche: tutto ~ ce se trva. scarpine, s.m., scorpione.
Vocabolario
525

scarpor, scalpur, scarpur, v. tr., 1. Ppasqutta, annama rrppe la ~ (con


scolpire. 2. scarnificare || v. intr., ag- allusione al rapporto sessuale). 3. (fig.)
gricciare la pelle: tutte quel trne chi vulva: rppa la ~, deflorare.
ffacveno scarpur. scarzo1, agg., scalzo: vanna ppide
scarpur: scarpor. scarze | stasra scarza lltto co la
scarracci, v. intr., erodersi del terreno, panza tirata e l capo tra llorcchje (mi-
formando solchi per pioggia violenta: la naccia scherzosa rivolta a bambino).
strada ra gattiva: appna piovva, scarzo2, agg., scarso.
scarracciava ggi gnicsa. scas, v. intr., 1. traslocare. 2. (fig., in-
scart, v. tr., scartare, mettere da parte. fant.) togliere le caccole dal naso con le
scartapllo, s.m., 1. scartafaccio. 2. dita.
quaderno di appunti. scass, v. tr., 1. rompere. 2. cancellare.
scartarllo, s.m., 1. piccolo avanzo. 2. scassato, s.m., terreno reso coltivabile
(fig.) individuo malridotto. con operazioni di scasso.
scartavetr, v. tr., levigare una superficie scassell, v. tr., effettuare lo scasso pro-
con la carta vetrata. fondo del terreno: a ~ costava tanta la
scartina, s.f., ragazza brutta. canna.
scarto: ~ de lva, (dispr.) giovane dichia- scassellato, s.m., 1. scasso: ~ reale, scasso
rato inabile alla visita medica. totale del terreno. 2. terreno lavorato in
scartocci, v. tr., 1. disfare un cartoccio. profondit.
2. spannocchiare il mais. scassellatre, s.m., operaio che opera lo
scarz, v. tr., 1. sradicare. 2. zappare in scasso.
profondit il filare: si sse dovva ~ la scassino, s.m., cancellino per lavagna.
vigna col frro, pe ppul le radichtte, scastagn, v. intr., 1. guadagnare poco. 2.
se bbuttava la fttin fri | n ze facva commettere errori || scastagnasse, v.
ttmpo de ricarz la vigna, e allra la intr. pron., cavarsela.
vigna rimanva scoprta, rimanva scasuarmnte, scausarmnte, avv., per
scarzata || well.: scrzeme!, scrzime!, caso.
dice la vigna. scatafscio, s.m., luogo impervio || ~ (a),
scarzacane, s.m., 1. scalzacani, individuo loc. avv., a catafascio, in rovina.
male in arnese. 2. persona incompe- scatafsso, s.m., luogo impervio.
tente. scatarci, scatorci, v. tr., sfilare il cate-
scarzafrullne, scazzafrullne, s.m., 1. naccio dagli anelli: ~ la prta.
vagabondo. 2. perdigiorno. 3. ladrun- scatarr, v. tr., espellere il catarro
colo || ~ (a), loc. avv., a) vagabon- sputando.
dando: va ~, m qqua e mm ll; b) in scatarro, s.m., sputo misto a catarro.
disordine: bbutt le cse ~. sctela, s.f., scatola: na ~ de furminante ||
scarzeggi, v. intr., scarseggiare. pl. sctele, 1. scatole. 2. (fig., euf.) te-
scarzlla, s.f., 1. (arc.) tasca; borsa || dim. sticoli.
scarzelltta. 2. (fig.) dolce a forma di scatizz, v. tr., rinfocolare smuovendo la
piccola borsa a mano con un uovo al brace: tcca ~ l fco cu lo spito.
centro, confezionato per le bambine con scatizzata, s.f., atto di rinfocolare: jjha
la pasta della pizza pasquale: duman ddato na bblla ~.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
526

scatizzatro, s.m., (raro) attizzatoio. gnste; 3 scnze; 4 scegnssemo, scen-


scatoltta, s.f., prodotto alimentare in nmmo; 6 scnzeno, scnzero | fut. 1
conserva: magna slo le scatoltte. scegnar, scegner; 3 scegnar | Cond.
scatolne, s.m., individuo ossuto. pres. 1 scegnarbbe | Imper. scgne,
scatorci: scatarci. scegnte | P. pass. scnto, scso | Ger.
scatrcio: catrcio2. scegnnno.
scattso, agg., 1. irritabile. 2. nervoso. scjja: scjje.
scatubba: catubba. scjje, scjja, v. tr., 1. scegliere: scejjteve
scausarmnte: scasuarmnte. la ppi bblla! | (iron.) llha scrto nel
scavall, v. tr., levare la terra ammuc- mazzo | nun cra artro da ~ | si scejjva
chiata addosso al filare: la vigna, dppo la mjjo trra. 2. mondare: ~ l facile
sfonnellata, saccavalla e sse scavalla || su lo schiftto || Forme: Ind. pres. 1
v. intr., (infant.) scavallare, correre sfre- scjjo; 2 scjje; 3 scjje; 4 scejjmo; 6
natamente per gioco. scjjono | impf. 3 scejjva; 5 scejjvete;
scavallon, v. intr., (infant.) correre sfre- 6 scejjvono | perf. 2 scejjste | fut. 1
natamente per gioco: lro preferscheno scejjar, scejjer | Imper. 2 scjje | P.
~ pe strada. pass. scrto | Ger. scejjnno.
scavarc, v. tr., 1. scavalcare. 2. disar- scejjitccio, s.m., scarto da gettare: le
cionare. scejjiticce delloliva, dellanzalata, de
scavarco (de), loc. avv., per interinato. le ncchje.
scavarozzato, agg., 1. rugoso, non liscio. scellarato, agg., scellerato.
2. sconnesso, di strada. scem, v. tr., diminuire, togliere il super-
scazzafrullne: scarzafrullne. fluo: d qqua che tte lo scmo! | la
scazzasse, v. intr. pron., (triv.) calmarsi bballa trppo pina va scemata o sboc-
dopo un attacco dira: prima sincazza e cata || v. intr., diminuire: le srde comn-
pp se scazza. ciana ~ | scmeno smpre llartiste.
scazzso, agg., (triv.) irritabile. scemacchjtto, scemtto, s.m., individuo
scazzottasse, v. rifl. recipr., cazzottarsi, sciocco, deficiente.
prendersi a pugni. scemata, s.f., 1. atto di diminuire: sar
scgna: scgne. mmjjo dalle na ~ a sta casstta. 2. sce-
scgne, scgna, scnne, v. intr., 1. scen- menza.
dere: scgne ggi dda la scala! | a la scemtto: scemacchjtto.
mattina appna scnto l ltto, appena scna, s.f., situazione comica.
levato | smo scnte dal trno || prov.: l scenecato: scinicato.
mnno ffatta scale: c cchi scnne e scenicato: scinicato.
cc cchi ssale. 2. secernere: no le scen- scnne: scgne.
nva l latte, soffriva di agalassia (rif. a scenniltto, s.m., scendiletto.
puerpera) || Forme: Ind. pres. 1 scgno, scnta: scsa.
scnno; 2 scgne, scnne; 3 scgne, scentilna, scintilna, s.f., lampada ad
scnne; 4 scegnmo, scennmo; 5 sce- acetilene.
gnte, scennte; 6 scgnono, scnnono | scentilla, s.f., 1. scintilla. 2. favilla || dim.
impf. 1 scennvo; 3 scegnva, scegniva; scentilltta.
6 scennvono | perf. 1 scnze; 2 sce- scnza, s.f., scienza || prov.: la ~ ammazza
Vocabolario
527

llmo (rif. alla medicina). schjar, v. intr. impers., 1. far giorno,


scenzine, ascenzine, s.f., 1. Ascensione. biancheggiare del mattino. 2. diradarsi
2. festa liturgica in cui si celebra lA- delle nubi: pare che ccomncia a
scensione: le fche de la ~. schiar.
scercasse, v. intr. pron., versarsi, traboc- schjatt, v. tr., uccidere: hanno schjattato
care. uno nel parapijja || v. intr., 1. affaticarsi
scrna, v. tr., scorgere. oltremodo: lloprajje schjattvono a
scerpato, agg., (raro) percosso dal vento vvang. 2. morire: (iron.) rchje schjat-
(di albero). tim pace! (dal lat. requiescat in pace).
scrta, s.f., scelta: tutta rbba de prima ~ schjattaculo, s.m., codibugnolo (Aegi-
| c ppca ~ ne le bbottghe. thalos caudatus L.).
scrto, agg., scelto: dde bbcca scrta, schjattato, agg., 1. sfinito: arrivvono s
schizzinoso. ddacapa le scale schjattate. 2. dispe-
scsa, discnta, scnta, s.f., discesa: sce- rato: accus lu fae mur ~.
gnmo ggi pi la scnta de le Piaggia- schjav, v. tr., aprire con la chiave.
rlle | (iron.) ajjut pe la ~, intervenire schjazza, s.f., terreno sterile e sassoso.
non a risolvere, ma a peggiorare una schccara, schcchera, s.f., 1. colpo, per-
situazione: tu mmajjute pe la ~ ccus. cossa. 2. (fig.) cosa grande, notevole: le
schltro, s.m., scheletro. sumare, co qqulle schcchere tutte ar-
scherz, v. tr., scherzare: schrze o ddichi mate! (di pne in erezione). 3. (fig.)
davro? | schrzece tu! | nun ce ~ ttanto! sbornia. 4. forte colpo sferrato con lo
| te va de ~?, parli sul serio? | c ppco schiocco delle dita: ggioc a ~ co le
da scherzacce cul fco || prov.: schrza palline.
co li fante, e llascia st li sante. schcchera: schccara.
schrzo: pijja tutto pe ~ | manco pi ~ schjerasse, v. rifl., schierarsi: li se schje-
dillo! || prov. schrze de mano, schrze rrno davante.
da villano. schifasse, v. intr. pron., 1. provare schifo.
schjfana, schjfena, schjfene, s.f., eri- 2. rifiutare cibo poco pulito: se schifa di
tema desquamante della pelle, dovuto a magn llavanze. 3. (fig.) rifiutarsi di
morsi dinsetti, specialmente pulci. covare le uova (rif. alla chioccia o agli
schjfena: schjfana. uccelli infastiditi).
schjfene: schjfana. schifato, agg., 1. schifiltoso. 2. schivato:
schjaff, v. tr., ficcare con forza: ce lo n cristiano ~ da tutte li ggnte.
schjaffrno drnto || schjaffasse, v. intr. schifnza, s.f., cosa disgustosa, schifezza.
pron., 1. infilarsi: se schjaffa m prima schifittso, agg., schifiltoso.
fila. 2. indossare. schifo, s.m., 1. recipiente di legno, basso
schjaffo: cappllo a ~, modo di portare il e chiuso da tre lati, usato dal muratore
cappello. per tenere la calce. 2. vassoia rettango-
schjaffne, s.m., 1. schiaffo violento. 2. lare di legno a valva di conchiglia: co lo
tipo di pasta casalinga. ~ ce se scejjva l facile || dim. schiftto,
schjappino, s.m., 1. operaio o artigiano schifettccio.
che non sa bene il mestiere. 2. misera- schina, s.f., schiena: cha la ~ rtta pel
bile: llh vvisto smpre ~. gran lavro.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
528

schjocci, v. tr., rompere in pezzi il va- guattare, diguazzare di un liquido in un


sellame di terracotta. recipiente: llacqua sciaccoljja ne
schjopp, scoppi, v. tr., 1. scoppiare: la damiggiana che n ppina. 3.
quanno passi di qqui, scppie la frusta. (fig.) borbogliare: le bbudlla scic-
2. scaraventare || v. intr., 1. soffocare: se qualono.
schjppa dal callo gge. 2. balzare sciaccol2, v. tr., scrollare un uovo per
fuori. sapere se pieno.
schjoppettata: mdd. e cche ss schjop- sciaccolejj: sciaccol1.
pettate? (di cosa che richiede tempo). sciaccujj: sciaccol1.
schjppo, s.f., fucile || dim. schjopptto. scicqua, sopr. m.
schiribbizzo, s.m., estro, capriccio: se li sciacqu, v. tr., sciacquare: se sciacqua la
pijja lo ~, ce va. bbcca cul vino || v. intr., aver gioco: ce
schiric, v. tr., 1. rompere la testa. 2. (fig.) scicqua ne sta ggiacca.
svettare una pianta. sciacquadnte, s.m., ceffone.
schizz, v. tr., spruzzare || v. intr., sciacquajjale, s.m., acquaio, solco
pavoneggiarsi: varda quanto schizza! trasversale di scolo lungo il campo.
schizzarlla, s.f., (infant.) gioco che con- sciacqual: sciaccol1.
siste nello schizzarsi a vicenda con lac- sciacquapalle, s.m., (dispr.) persona
qua di fontane: le fijje ggiocvoma ~ servile.
su la piazza quanno facva callo. sciacquapignatte, s.m., ceffone: a la fine,
schizztto, s.m., 1. (infant.) stantuffo per l nstro patre callongava du ~.
schizzare lacqua, confezionato con una sciacquatccio, s.m., 1. liquido residuo
canna forata. 2. (infant.) cerbottana a dalla sciacquatura. 2. (fig.) bevanda in-
stantuffo fatta con un bastone di sam- sipida e disgustosa: ra no ~ de bbic-
buco. 3. (fig.) fucile mediocre. 4. (fig.) chjre.
ciclomotore. sciacquato, agg., lavato, pulito: m bic-
schizzignso, agg., schifiltoso. chjre ~.
schizzo, s.m., 1. favilla. 2. aggiunta di al- sciacquatro, s.m., lavello, lavandino
colico: caff cu lu ~ || ~ (a), loc. avv., a) della cucina: lu ~, pi bbutt llacqua
con violenza: cac ~; b) di scatto: ha sprca.
ffatto na partnza ~ || agg., di persona sciacquatura, s.m., liquido residuo dalla
bizzarra. sciacquatura.
scibbela, scibbola, s.f., sciabola: la ~ sciacqutta, s.f., ragazza leggera.
del pizzardne. sciacquol: sciaccol1.
scibbola: scibbela. scial, v. intr., 1. stragodere: se sciala
sciabbolne, sciabboltto, s.m., sega a gge co sto tmpo. 2. largheggiare. 3.
lama trapezoidale con manico || s.m. pl., gustare cibo prelibato.
sciabbolne, (fig.) piedi enormi: cha scialactto: scialuctto.
ddu ~ de pide. scialacqu, v. tr., sperperare.
sciabboltto: sciabbolne. scialam, scialim, v. intr., smottare,
sciaccol1, sciaccolejj, sciaccujj, franare: l pajjaro, pe n fallo ~, ce se
sciacqual, sciacquol, v. intr., 1. di uo- mttono quattro zzppe da capo.
vo che fa rumore scuotendolo. 2. scia- scialamata, s.f., smottamento.
Vocabolario
529
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
530

scialappa, s.f., 1. gialappa, usata in pol- fola.


vere come purgante. 2. (fig., dispr.) be- sciarplla: sciarpa.
vanda disgustosa. sciarptta: facile a ~, variet di fagioli.
scial, s.m., chalet. sciatt, v. tr., 1. strapazzare. 2. rovinare,
scial, v. intr., perdere forza e sapore: sto sprecare, sciupare: le sumare lo sciat-
vino scialisce, se sta nel quartarne tvono l fino.
fina ddomane. sciattato, agg., trascurato, trasandato.
scialim: scialam. sciattne, s.m., chi consuma e sporca i
scialla, s.f., sciarpa da collo || scialltta. vestiti con noncuranza.
scialuctto, scialactto, s.m., 1. uccellino sciccara, s.f., sciccheria.
in procinto di lasciare il nido per il scicche, agg., chic.
primo volo. 2. (fig.) giovane che inizia scigol, sciguel, scigul, scivel, scivol,
vita indipendente. 3. (fig.) giovane ine- v. intr., 1. scivolare: se stacca, scvela
sperto. ggi la nve. 2. sdrucciolare. 3. essere
sciam, v. intr., sciamare: le lape sci- scivoloso: l grasso scguela smpre. 4.
meno. (fig.) commettere un leggero errore ||
sciamanna, s.m. e agg., persona trasan- Forme: Ind. pres. 3 scguela, scvela; 6
data nel vestire: n cristiano sciamanna. scvolono.
sciammreca, sciammrica, s.f., 1. scigolarlla: scigurlla.
merda. 2. coito: f na ~. scigolne: scigulne.
sciammrica: sciammreca. scigolso, agg., scivoloso.
sciamo, s.m., sciame. sciguel: scigol.
sciamorato, agg., disamorato. scigul: scigol.
sciampagn, v. intr., 1. darsi bel tempo. scigularlla: scigurlla.
2. dilapidare denaro. scigulne, scigolne, s.m., scivolone.
sciampagnata, s.f., scampagnata. scigurlla, scigolarlla, scigularlla,
sciampagnne, s.m., scialacquatore. scivolarlla, scivorlla, s.f., (infant.)
sciampan, v. tr., 1. sparpagliare. 2. di- gioco che consiste nello scivolare con il
lapidare denaro. sedere lungo un piano inclinato: ggio-
sciancasse, v. rifl., rompersi le gambe ca- cavama scigurlla da fijje.
dendo. sciloccata, sciroccata, s.f., il soffiare di
sciapggine, sciapata, s.f., 1. discorso un forte vento di scirocco.
sciocco, scipitezza. 2. stupidaggine. sciloccato, agg., 1. colpito dallo scirocco.
sciapata: sciapggine. 2. (fig.) deficiente.
sciapo, agg., 1. insipido: l dottre me dice scilcco, s.m., scirocco, vento caldo ed
de magn ~, con poco sale. 2. (fig.) in- umido che spira da sud-est.
sulso: quant sciapa qulla! 3. (fig.) sciloccso, agg., con le caratteristiche
manierato. dello scirocco.
sciarabballe, s.m., veicolo traballante. scilopp, v. tr., sciroppare.
sciarbo, s.m., strato di calce e di intonaco; scilppo, s.m., sciroppo.
scialbatura. scimm, s.m., sorta di ballo.
sciarmante, agg., elegante. scmmia, s.f., (fig., gerg.) sbornia.
sciarpa, sciarplla, s.f., ciabatta, panto- scimmiata, s.f., 1. azione imitatoria. 2.
Vocabolario
531

(fig.) forte rimprovero: pass pe scim- sciojjimnto, s.m., scioglimento: ~ de


miate, esser rimproverato duramente. 3. crpo, stimolo di defecare.
(fig.) punizione. sciombr: sciombr.
scimmitta, s.f., (fig.) bambina smor- sciombrata, s.f., 1. asciugatura: le f dd
fiosa. na ~ dal zle a le panne. 2. schiarita.
scimmiott, v. tr., 1. prender in giro. 2. sciombrato, agg., umido, di biancheria
imitare. lavata.
scinecato: scinicato. sciombr, sciombr, v. intr., asciugarsi
scinic, v. tr., 1. rompere. 2. danneggiare, della terra bagnata: famo sciombr m p
rovinare. 3. (fig.) picchiare duramente || | ha sciombrito.
scinicasse, v. rifl., rompersi. scioncato, agg., (raro) deperito, di albero.
scinicato, scenecato, scenicato, scine- sciopar, sciopr, v. intr., scioperare.
cato, s.m., sciancato || agg., 1. danneg- scioparato, s.m., ozioso.
giato: n ramo ~ se rppe prsto. 2. sciopin, v. tr., 1. sciupare. 2. mettere a
acciaccoso, malaticcio. 3. sfinito. soqquadro.
scintfeco, agg., scientifico. sciopinato, sciupinato, agg., 1. sgrade-
scintilna: scentilna. vole. 2. scapigliato. 3. trasandato.
sci, inter., 1. grido per scacciare uccelli o sciopr: sciopar.
polli: ~ vvia! 2. (scherz.) grido per scac- scipro, s.m., sciopero: ~ a ssignzzo.
ciare persone, spec. bambini: ~, ma- scirno, agg., 1. malaccorto. 2. disordi-
schj! nato.
scioffrre, ciuff, sciuff, sciuffrre, s.m., scirta, s.f., diarrea.
(arc.) autista. scirto, agg., poco coerente, sabbioso:
scijja: scijje. trra scirta.
scijje, scijja, v. tr., 1. sciogliere: ~ le sciovrta, sciurta, s.f., 1. donna insigni-
scarpe, slacciare le scarpe | toccava ficante, deforme. 2. donna sbadata,
scijjolo l fscio di la cnipe | quanno goffa. 3. donna disordinata.
se scijjono le campane, se p mmagn sciroccata: sciloccata.
la pizza (rif. alla Pasqua). 2. diluire: se sciroppasse, v. intr. pron., subire, soppor-
scijje m pzzo de lvito de bbirra cul- tare con rassegnazione.
lacqua m p calla, ce se mtte m p de scianna, s.f., (dispr.) donna goffa, in di-
sale e m p de farina. 3. provocare diar- sordine.
rea: a mmagnalla co la guazza, tante sciurta: sciovrta.
vrte llua fa scijja l crpo, fa ccme sciuff: scioffrre.
na purga. 4. staccare i buoi dal giogo || sciuffrre: scioffrre.
scijjese, v. intr. pron., 1. sciogliersi: l sciug, v. tr., 1. asciugare. 2. vuotare la
primo dellanno, si sse scijjono le vasca della canapa || sciugasse, v. rifl.,
scarpe, te mrmorano (cred. pop.). 2. di- asciugarsi.
moiare della neve. 3. provare stimolo di sciugata, s.f., azione di asciugare: dasse
defecare: me s scirto l crpo || Forme: s na ~ a la mjjo.
Ind. pres. 1 scijjo; 3 scijje; 6 scijjono sciugatro, s.m., asciugamano.
| impf. 6 sciojjveno | perf. 3 scirze | P. sciupasse, v. intr. pron., 1. dimagrire, de-
pass. scirto | Ger. sciojjnno. perire: l nnno s sciupato. 2. (iron.)
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
532

prendersi il disturbo, fare uno sforzo scocciastivale, s.m., (euf.) rompicoglioni:


enorme: te ce sie sciupato tutto, a ffallo. arccolo sto ~!
3. sciuparsi, sgualcirsi. scocciso, scocciante, agg., noioso.
sciupato, agg., 1. dimagrito. 2. malaticcio scoccol: scuccul.
|| dim. sciupatllo. scce, v. tr., scuocere: la fae ~ sta pasta ||
sciupinato, agg., (dispr.) disgraziato: sccese, v. intr. pron., passare il punto
strga sciupinata! (insulto). di cottura.
sciupo, s.m., sciupio, spreco. scoc: scuc.
sciurma, s.f., folla di persone. scodaron, v. tr., rompere il coccige di
sciurusciata, s.f., 1. rabbuffo, sfuriata una bestia.
verbale. 2. cosa fatta in fretta, in ma- scodell: scudell.
niera disordinata. scodett, v. intr., 1. agitare la coda. 2.
sciutta: asciutta. (fig.) ancheggiare, di donna.
sciutt: asciutt. scoglise, s.f., scoliosi.
sciuttamano: asciuttamano. scojjra, s.f., scogliera.
sciuttarlla, s.f., mancanza di secrezione scjjo, s.m., 1. masso. 2. scoglio. 3. sasso:
lattea; agalattia contagiosa degli ovini e m pzzo de trra tutte scjje.
caprini. scojjombolato, scojjommolato, agg.,
sciuttasse: asciuttasse (vd. asciutt). (euf.) scorbutico, scontroso.
sciuttatro, s.m., asciugamano. scojjommolato: scojjombolato.
sciuttatrsce, s.f., 1. (iron.) donna in scojjonatggine, s.f., 1. scontrosit. 2. in-
abito da sera lungo. 2. prostituta. trattabilit.
sciutto: asciutto. scojjonato, scujjonato, scujjunato, agg.,
sciuttre, s.m., lungo periodo di siccit. 1. scorbutico, scontroso. 2. esigente, in-
scivel: scigol. contentabile: man qullo ~ nu li va
scivol: scigol. bbne mae gnnte.
scivolarlla: scigurlla. scojjso, agg., sassoso, di terreno.
scivolso, agg., viscido, appiccicoso scla, s.f., 1. scuola: ha ffatto le scle
(dellacqua di cottura della pasta): llac- arte, le scuole medie superiori | manco
qua de le piatte rsta scivolsa, sgrassa. le scle h ffatto, sono analfabeta | ann
scivorlla: scigurlla. a la ~, frequentare la scuola | ~ de
sclude, v. tr., (citt.) escludere. mseca, scuola comunale di musica | ~
sccce, s.m., (rec.) nastro autoadesivo. guida, autoscuola | ~ cantro, schola
scocci, v. tr., rompere, annoiare: num me cantorum, coro della chiesa | le scle
~ le cojjne! || scocciasse, v. intr. pron., rsse, n. di un edificio scolastico ||
scocciarsi. (iron.) f la ~, dare cattivo esempio. 2.
scocciacojjmmele, s.m., (euf.) rompico- insegnamento scolastico, lezione: mat-
glioni. tine ssra cra la ~. 3. classe: che
scocciacojjne, s.m., rompicoglioni. scle ha fatto?, quali classi hai frequen-
scocciacord, s.m., (euf.) rompicoglioni. tato? | la trza sla de ~ h ffatto. 4.
scocciante: scocciso. istruzione: m channo tutte le scle le
scocciapmpene, s.m., (euf.) rompico- fijje, hanno tutti ricevuto istruzione sco-
glioni. lastica.
Vocabolario
533

scla, s.m., colapasta. scmmido: scmmedo.


scol, v. tr., 1. scolare. 2. tracannare: a scommod: scomed.
ccna lo scolamo n quartarne | s sco- scommunec: scummunic.
lato m buttijjne da slo || v. intr., 1. scommunic: scummunic.
sgrondare: mtte le piatte a ~ | famo ~ la scomodasse: scomedasse (vd. sco-
bbtte. 2. colare: llacqua scla dal med).
zasso | scolava l msto (dagli acini). scompagn, v. tr., spaiare.
scolabbrdo, s.m., colabrodo. scompagnato, agg., 1. solo, senza com-
scolabbtte, s.m., ubriacone. pagnia. 2. diseguale: m par de guante
scolapasta, s.f., colapasta. scompagnate.
scolapiatte, s.m., piattaia, rastrelliera per scompar, v. intr., guastare lamicizia,
stoviglie. rompere i rapporti.
scolatura: (prov.) chi bbve la ~, bbllo scompar: scumpar.
de natura. scompart, v. intr., avere a che fare: n
scoltta, s.f., asilo infantile. channo gnnte da ~ lro due, non
scollato, agg., di un bovino affetto da bor- hanno nessun rapporto reciproco.
site causata dal giogo: na vacca scol- scompenzbbele, agg., (rust.) respon-
lata. sabile.
sclo, s.m., canaletto di scolo: d patisce scompijjo, s.m., scompiglio: ha pprto lu
la mlla, toccava facce li scle || ~ (a), ~.
loc. avv., a) a sgrondare: mtta ~ na scompne, v. tr., scomporre || scump-
bbtte | mtte l vaso ~; b) in fase decre- nese, v. intr. pron., scomporsi: ssa n zi
scente: quanno la luna sta ~, pive pr- scumpse pi gnnte.
sto (cred. pop.). scompozz, scompuzz, scompuzzul,
scoltrin, scultrin, scurtrin, v. tr., arare scumpuzz, v. tr., 1. mettere in disor-
con il coltro. dine. 2. frantumare, sbriciolare: no ~
scomed, scommod, v. tr., scomodare || ttanto l pane! || scompuzzasse, v. intr.
scomedasse, scomodasse, v. rifl., sco- pron., perdere freschezza e fragranza, di
modarsi: (iron.) si fregato, me ce sc- erba.
modo tutta! scompuzz: scompozz.
scmedo: scmmedo. scompuzzato, scumpuzzato, agg., 1. man-
scmmedo, scmedo, scmmido, s.m., 1. cante di pezzi. 2. falciato male, di fieno.
disagio. 2. incomodo, disturbo: pag lo scompuzzul: scompozz.
~ (risarcire per il disturbo arrecato) || scomneca: scummneca.
agg., 1. disagevole, scomodo: se lavo- sconcassato, agg., malridotto, di veicolo.
rava scmede. 2. scosceso, impervio (di sconcasso, s.m., sconquasso.
terreno): capirae, s ppunte scmmede sconcluso, agg., andato a monte: n ac-
qulle. crdo ~.
scommtta, scommtte, scummtta, sconcrusionato, agg., sconclusionato.
scummtte, v. tr., scommettere: scom- sconfin, v. intr., sconfinare, coltivare
mettmo! | quanto ce ve ~ che n ce abusivamente parte del campo altrui:
vne? va sconfinato cu la cultrina.
scommtte: scommtta. sconfinfar: sconfinfer.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
534

sconfinfer, sconfinfar, scunfinfer, v. naiolo.


intr., garbare: num me sconfnfera | pco scpe, s.f. pl., rami della ginestra dei car-
li sconfnfarava sto discurzo. bonai (Cytisus scoparius Link).
sconfittura, s.f., 1. bruttura, orrore: ad scopell, scoppell, scupell, v. tr.,
na ~ a vvedsse. 2. stonatura. togliere il marcio agli olivi: a ~, ad
scongiur: scungiur. qquanno se va ppul n cicco dulivo.
sconnito, agg., non condito o con scarso s allupato, bbisgna scopellallo col
condimento, scipito: l dottre dice malimpggio.
chh dda magn ~. scoperchj: sguperchj.
sconocchj, scunocchj, v. tr., 1. fare a scopto: scoponto.
pezzi, schiantare. 2. rovinare. 3. mal- scoptta, s.f., 1. spazzola. 2. piccola
menare: se vvngo ll, quant vvro scopa per il focolare. 3. (fig.) ragazza ci-
Ddio te sconcchjo || sconocchjasse, v. vettuola, impertinente.
rifl., 1. spezzarsi. 2. sfasciarsi, di una scopettata, s.f., atto di spazzolare.
sedia. scopettino, s.m., spazzolino.
sconocchjato, agg., di oggetto rotto o in scopicchj, v. tr., fornicare raramente.
cattive condizioni, rovinato. scopcchjo, inter., (scherz.) scopa! (detto
scont, v. tr., 1. pagare in cambio: hanno quando con una presa un giocatore si
scontato a oliva. 2. pagare a rate || v. appropria tutte le carte in tavola, realiz-
intr., espiare, valere: scnta pe qquanno zando un punto al gioco della scopa).
facste vita bbna. scopino, scupino, s.m., spazzino, net-
scontrad, v. tr., contraddire || scon- turbino: Ciancallgra lo ~, bbutta llac-
tradisse, v. rifl., contraddirsi: non ze qua bbve l vino.
scontradsciono uno co n antro, a vi- scopne1: scopatre.
cenda. scopne2, s.m., stipa (Erica scoparia L.).
scntro, s.m., tirante di corda sul basto. scoponto, scopto, s.m., terreno coperto
sconturbato, agg., turbato. di ginestre.
sconzijj, v. tr., sconsigliare. scopp, v. intr., emettere il primo ger-
scpa, s.f., 1. saggina da granate. 2. gra- moglio: appna scppa, ch ttnara t-
nata per spazzare || prov.: ~ nva, scpa nara, se la bbccono (rif. agli uccelli sul
bbne. campo di canapa) || scoppasse, v. intr.
scop, v. tr., 1. spazzare. 2. (fig., triv.) pron., 1. rompersi. 2. dividersi in due.
coire: scpa cme n rccio. 3. (fig.) vin- scopparlla, agg., spiccace (rif. alla
cere (a scopa, nel gioco di carte): pesca).
llrtema mano scpa. 4. (fig.) im- scoppell: scopell.
brogliare, ingannare: e ttu a mm num scoppi: schjopp.
me scpe! scoppi1, v. tr., 1. separare, spaiare: du fi-
scoparccia, agg., (triv.) di donna ses- lne de pane chhanno combaciato, pe
sualmente appetibile. se scppieno.
scoparo, s.m., fabbricante di scope. scoppi2, v. tr., scagliare: la scoppiava per
scopata, s.f., 1. (fig., triv.) coito || dim. trra || v. intr., esplodere.
scopatlla. scoppiato, agg., spaiato: tutte carte scop-
scopatre, scopne1, s.m., (triv.) don- piate me s vvenute.
Vocabolario
535

scppio, s.m., 1. caduta. 2. sferza: a lo ~ scorn, v. intr., cozzare con le corna, di


del zle, in pieno sole || de ~, loc. avv., due animali || scornasse, v. rifl., fare e-
allimprovviso, di schianto: casc ggi sperienze a proprie spese: le fijje prefe-
dde ~. rsciono ~ de capccia sua || v. rifl.
scoppine, s.m., capitombolo, cascatone. recipr., 1. scornare, cozzare di una con-
scppola, s.f., 1. (fig.) fortuna avversa. 2. tro laltra: le crape se scrneno, fanna
(fig.) sconfitta: d na ~ ma uno. zzuccate. 2. (fig.) litigare, azzuffarsi.
scoppolatura, s.f., lo screpolarsi e stac- scornata, s.f., 1. cornata. 2. (fig.) scontro.
carsi dellintonaco. scorojj, v. tr., disfare il cercine || scoroj-
scoppoltta, s.f., berretto. jasse, v. rifl., distendersi, perdere
scopr: sgrop. laspetto di ciambella (rif. a vipera).
scoprisse: sgropisse (vd. sgrop). scorpaccine (a), loc. avv., bocconi, sul
scorazz, v. intr., scorrazzare, correre qua ventre: stava bblla ddorm ~.
e l: l fijje prefersciono ~ lbbere pi la scorpasse, v. rifl., discolparsi.
strada. scorp: scurp.
scorci, v. intr., abbreviare il cammino: se scrre, scurre, v. intr., 1. scorrere: a lo
ppassamo da qqui, scorciamo. spago ha dda dajje la pce e la cra
scorciata, s.f., operazione di accorciare i vrgine, pi ffallo ~ (rif. al lavoro del cia-
capelli: me f dd na ~ sul cllo || dim. battino). 2. scivolare (dei fasci di canapa
scorciatina. spinti in avanti sul macero).
scorciatra, s.f., scorciatoia: pijjamo la scorrebbanna: scorribbanna.
~, che ffamo prima. scorreggi, scurreggi, scorrejj, scurrej-
scord, scurd, v. tr., scordare || scor- j, v. tr., (fig.) emettere: lu smgghe chi
dasse, scurdasse, v. intr. pron., scor- scurrggeno l motre || v. intr., spetez-
darsi: mi nro scrdo | scrdete! | zare: se pper caso scurrggia l cnte
llmmene si scrdeno fcile | fanno Fane: salute, prsete, favoriscte e
prsta scordssene de pag. ggrzzie! se ssarvognuno scurrggia n
scordarllo, s.m., di memoria labile, am- vellane: taramntole al bco e ppunte
nesico: no ~, nun tna mmnte. de gomra! (blas. pop.) | scurrjja n
scordato, s.m., chi dimenticato, trascu- zignre: prsete, sr patr, n antre
rato da altri: (mdd.) smo quelro de li cnto e ggrzzie! scurrjja n vellano:
scordate, siamo trascurati da tutti | gge taramntole mal culo, punte de gomra
ppassata di ll da li scordate sta e bbannira rssa (blas. pop.).
parla dagrio, caduta in oblio. scorrggia, scurrggia, scurrjja, s.f.,
scrfana, s.f., donna bassa e brutta. peto || prov.: scurrjja da signre e
scrfano: scrfeno. rrtto da villano | la scorrggia
scrfeno, scrfano, scrfono, s.m., 1. nnecessria cme l pane e ccme llria
scorfano (Scorpaena porcus L., Scor- | scurrgge e ssgne se lsseno mal
paena scrofa L.). 2. (fig.) individuo de- ltto.
forme. 3. (fig.) individuo goffo. scorreggine, scurreggine, s.m., chi
scrfono: scrfeno. peta spesso.
scorm, v. tr., togliere con la rasiera il scorrejj: scorreggi.
colmo dello staio. scorribbanna, scorrebbanna, s.f., scor-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
536

ribanda. rico, usato per sostituire un altro, che


scorrimano, s.m., (rec.) corrimano della signora o non viene subito alla mente).
scala. scoscenziato: scoscenziso.
scorrmpe, scurrmpa, v. tr., disperdere: scoscenziso, scoscenziato, scuscenziato,
l zno de le campane scorrompva le agg., senza coscienza, disonesto.
nvole (cred. pop.) || v. intr. impers., scosci, v. tr., schiantare un ramo:
spiovere. cascnno ggi spra m pino ggivene e
scorrtto, agg., mutato, del tempo che si lu scoscinno || scosciasse, v. intr. pron.,
rasserena. 1. schiantarsi, di ramo: s scosciato
scort1, v. tr., accorciare || scortasse, v. llrbero. 2. slogarsi le gambe.
intr. pron., diventare pi corto, accor- scosciatura, s.f., schiantarsi di un ramo.
ciarsi: ste carzne cul lavalle me se s scssa, s.f., (ant.) corrente elettrica:
scortate. nnata via la ~, manca la corrente.
scort2: ascort. scta, scte, v. tr., 1. scuotere: sintse ~
scortec, v. tr., spellare || prov.: la cva cme da na vce. 2. scrollare: ~ na
la pggio a ~ || scortecasse, v. rifl., pro- pianta, pe ff ccasc le mlle | scot l
dursi unescoriazione. capo, scossi il capo || sctece, v. intr.,
scortecato, agg., scorticato: ~ cme l capere: sto credenzne n ce scte ne la
zomaro del fascinare. cmmera | smo n trppe, n ce se scte.
scortichino: scurtechino. sctala: sctola.
scortinatccio, s.m., lavoro di scavo ef- scte: scta.
fettuato sul campo con la coltrina. scotipajja, s.m., scuotipaglia della treb-
scorvell, v. tr., 1. rompere, sfasciare. 2. biatrice.
sfondare. 3. vagliare il grano. 4. (fig.) sctola, sctala, s.f., 1. pesante clava di
deflorare. legno, usata per spezzare i fusti della
scorvellata, s.f., atto di vagliare. canapa nel lavoro di scavezzatura: la su
scrza, s.f., 1. mallo della noce. 2. bac- zzia sscca chi ppare na ~, magris-
cello. 3. guscio delluovo. 4. fascia di sima. 2. attrezzo del fabbro: la ~ pat-
corteccia dolmo, con cui si avvolge tizz l fco.
linnesto. scotol, v. tr., scavezzare la canapa.
scorz1, v. tr., scortecciare. scotolatre, s.m., operaio che scavezza la
scorz2, v. tr., togliere le scarpe e le calze: canapa.
me scrzo l pide, i piedi || scorzasse, v. scotolatura, s.f., 1. scavezzatura della
rifl., scalzarsi. canapa. 2. cascami di canapa.
scrzo, agg., scalzo: annava n giro ~ e sctolo, s.m., attrezzo del fabbro.
gnudo. scotozz, v. tr., 1. svettare un albero. 2.
scorzon, v. tr., 1. digrossare un tronco. picchiare duramente sul collo || scotoz-
2. (fig.) dirozzare q.no. zasse, v. intr. pron., rompersi losso del
scorzne, s.m., scapaccione: si nu la collo || scotzzete, inter., caspita!: ~
piante, m te d no ~, maschj! cme magne!
scorzro, agg., scorsoio: ndo ~. sctta, s.f., residuo sieroso non rappreso,
scos, v. tr., compiere unazione in senso che rimane nella caldaia dopo fatto il
contrario (verbo dal significato gene- formaggio o la ricotta: la ~ se d mma li
Vocabolario
537

bbstie, e sse pijja pure pe ppurga. scriva, scrive, v. tr., scrivere: sap llgge
scottadito (a), loc. avv., modo di cucinare scrive | io n z ~, sono analfabeta |
lagnello sulla graticola: llabbacchjo (gerg.) ~ na lttera al papa, defecare ||
bbno ~. Forme: Ind. pres. 4 scrivmo | impf. 3
scottasse, v. rifl., scottarsi: (d.) h ffatto scriviva | perf. 3 scrivtte, scriv; 6
li mlle, pi nun scottamme (rif. ai figli scrssono | fut. 1 scrivar; 6
che laiutano nel lavoro) || prov.: chi ss scrivaranno | Cond. pres. 3 scrivarbbe
scottato na vrta, pi ci sta ttnte | cane | Ger. scrivnno.
scottato dallacqua calla, ha ppaura de scrive: scriva.
qulla frdda | chi stato scottato dal- scrizzine, s.f., iscrizione.
lacqua calla, tme la frdda. scrocchj1, v. tr., scoccare: ~ le dta de le
sctto, agg., di pietanza che ha superato mano.
il punto di cottura. scrocchj2, v. intr., 1. crocchiare del pane
scov, v. tr., snidare la selvaggina. sotto i denti. 2. trottare di un cavallo sul
scozzon, scozzon, v. tr., 1. insegnare i selciato.
primi rudimenti del mestiere ad un prin- scrocchjazzppe, s.m., (iron.) individuo
cipiante, dirozzare. 2. sbozzare. 3. do- molto magro.
mare bestie. scrociol, v. tr., 1. togliere la crosta della
scozzon: scozzon. terra con il rastrello. 2. digrignare: la
scrapicciasse, v. rifl., scapricciarsi. vacca scrciola le dnte (per indige-
scrapiol, scapriol, v. intr., 1. capriolare: stione) || v. intr., crocchiare sotto i denti:
ndve li fijje pnno ~ cme li pare. 2. stinzalata scrciola, la snte?
rotolarsi in terra, di puledri. 3. (fig.) sus- scrociolarllo, agg., croccante: la ctica
sultare: l cre me scrapila. de la porchtta bbna scrociolarlla.
screanza, s.f., malacreanza, scortesia. scrognolasse, v. intr. pron., di artico-
screato, agg., 1. poco fruttifero: sti piante lazione che cambia di posto: me se s
s screate. 2. (fig.) gracile, di persona. scrognolate le mano.
screpante, s.m., giovane elegante || dim. scrognolato, agg., scorticato.
screpantllo. scrpelo, s.m., scrupolo: lu fce snza
scricchj, v. intr., 1. scricchiolare. 2. stri- gnuno ~ || prov.: ~ e mmalincona, lon-
dere. tane da casa mia.
scrcchjo, s.m., scrocchio: le scarpe nve scrusivo, agg., esclusivo.
co lo ~. scucc, v. tr., guardare in tralice || scuc-
scrcchjolo, s.m., scricchiolio. casse, v. rifl. recipr., osservarsi in tra-
scrccia, scrcciola, s.f., scricciolo (Tro- lice.
glodytes troglodytes L.). sccchja, s.f., bazza, mento prominente.
scrcciola: scrccia. scucchjne, s.m., persona dal mento
scrifignso, agg., schifiltoso: quanno sporgente.
magnava, faciva tutto lo ~. scuccol: scuccul.
scrima, scrimatura, s.m., scriminatura. scuccul, scoccol, scuccol, v. tr., 1.
scrimatura: scrima. smallare le noci: se scccola, se lva la
scritto, agg., di una variet di fagiolo: cccia de fri. 2. sbucciare una castagna
facile scritte. immatura. 3. bacchiare noci.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
538

scuc, scoc, v. tr., 1. scucire. 2. (fig.) scularci, v. tr., sculacciare.


rompere unamicizia, litigare. 3. (fig.) scularciata, s.f., scularcine, s.m., scu-
sborsare || scucisse, v. intr. pron., (fig., laccione.
iron.) disturbarsi: capirae, me ce sccio scularcine: scularciata.
tutto (risposta negativa). sculato, agg., fortunatissimo.
scucuzz, v. tr., 1. picchiare sul capo: scultrin: scoltrin.
llha scucuzzata cu na bbtta. 2. deca- scummssa, s.f., scommessa.
pitare. 3. togliere la punta. 4. (fig.) vin- scummtta: scommtta.
cere al gioco. scummtte: scommtta.
scudlla, s.f., scodella di terracotta a scummneca, scomneca, s.f., 1. scomu-
forma di tronco di cono rovesciato: la ~ nica. 2. iella, sfortuna.
pe mmagnacce la rictta, ra fnna, de scummunic, scommunec, scommu-
terractta gra. nic, scumunic, v. tr., 1. scomunicare.
scudell, scodell, v. tr., scodellare, mi- 2. allontanare forze malefiche, esorciz-
nestrare, servire cibo nel piatto. zare: l prte ann a ~ le purcine.
scudira, s.f., scuderia. scummunicato, s.m., scomunicato.
scudo, s.m., antica moneta da cinque lire scumpar, scompar, v. intr., 1. scompa-
|| s.m. pl. scude, denaro. rire. 2. sfigurare || P. pass. scumparito.
scffia, s.f., 1. cuffia: te saluto ~!, addio! scumpnese, vd. scompne.
(risposta iron. di diniego, a conclusione scumpuzz: scompozz.
di un litigio) || prov.: gni ~ pe la ntte scumpuzzato: scompuzzato.
bbna, e al bujjo la villana bblla scumunic: scummunic.
quanto la dama || dim. scuffitta. 2. scunfigge, v. tr., sconfiggere.
(fig.) bestemmia: dice crte scffie! 3. scunfinato, agg., sconfinato.
(fig.) innamoramento. 4. (fig.) sbornia. scunfinfer: sconfinfer.
scuffina, s.f., 1. (dispr.) suora. 2. (dispr.) scunfitta, s.f., sconfitta.
vecchia nubile. scungiur, scongiur, v. tr., allontanare
scujjante, scujjso, agg., 1. divertente. 2. forze malefiche, esorcizzare: cannava l
comico. prte a scongiuralle le rughe ma la
scujjasse, v. intr. pron., 1. esser colpito da vigna | scungiurava l malcchjo.
ernia inguinale. 2. (fig.) sfinirsi: jjre me scunocchj: sconocchj.
s scujjato a pport qqul pso. 3. (fig., scunvrto, agg., sconvolto.
iron.) disturbarsi, scomodarsi: capirae, scupell: scopell.
e mmi ci scujjo tutto a ddjjolo!, non ne scuperchj: sguperchj.
ho la minima intenzione. 4. (fig.) sbelli- scupino: scopino.
carsi: rbba da ~ dal rida | num me fa scura, agg., nuova, di luna.
scujj dal rida! scuramnto, s.m., oscuramento bellico.
scujjato, agg., ernioso. scurbtico, agg., scorbutico, scostante.
scujjo, s.m., 1. divertimento enorme. 2. scurd: scord.
persona divertente: s prpio no ~ tu. scurdasse: scordasse (vd. scord).
scujjonato: scojjonato. scureggiallo, agg., (scherz.) giallo scuro
scujjso: scujjante. (con bisticcio su scorreggi).
scujjunato: scojjonato. scur, v. intr. impers., imbrunire, an-
Vocabolario
539

nottare. essere soggetto ad erosione || sdela-


scurso, agg., 1. che non sopporta il sol- vasse, v. intr. pron., liberarsi dalla pol-
letico. 2. (fig.) suscettibile. 3. (fig.) vere (rif. alluva bagnata dalla pioggia):
geloso del suo. collacqua llua se sdelava.
scurp, scorp, v. tr., scolpire. sdelontan, sdilontan, v. tr., allontanare
scurre: scrre. || sdelontanasse, sdiluntanasse, v. intr.
scurreggi: scorreggi. pron., allontanarsi.
scurrggia: scorrggia. sdementec, dementec (raro), sdimen-
scurreggine: scorreggine. tic, v. tr., dimenticare.
scurrejj: scorreggi. sdemnteco, agg., dimentico.
scurrjja: scorrggia. sdemgne: sdimgne.
scurrmpa: scorrmpe. sdenduel: dondel.
scurtechino, scortichino, s.m., 1. (fig.) sderadec, sdiradic, v. tr., sradicare: l
commerciante esoso. 2. (fig., gerg.) lino venva sderadecato (rif. al rac-
usuraio. colto).
scurtre, s.m., scultore. sderajjata, s.f., sbandata di un veicolo.
scurtrin: scoltrin. sderen, v. tr., 1. rompere le reni. 2. (fig.)
scurtura, s.f., scultura. picchiare duramente: si lo chjappo, lo
scurturato, scurturito, agg., scolpito. sderno || sderenasse, v. intr. pron., 1.
scurturito: scurturato. avere uno strappo muscolare alle reni.
scus, v. tr., scusare: (iron.) scusate s 2. (fig.) affaticarsi, sforzarsi eccessiva-
ppco! | (ant.) scusssete lu ncmmido! mente.
| scusate, bborzelln, se vvi tormnto! sderenata, s.f., scarica di busse.
(espr. fissa pronunciata dal perdente, sderenato, agg., 1. dalle reni spezzate. 2.
quando deve pagare alla fine della par- (fig.) sfinito.
tita a carte) || scusasse, v. rifl., scusarsi. sdesep: sdisip.
scuscenziato: scoscenziso. sdevign, sdivign, v. intr., vendemmiare:
scuscso, agg., scosceso. ce vanno dppo sdivignato, ce vanno le
scutign, v. tr., togliere la cotenna. pcore a mmagn le fjje, che ppe te
sdazzi, v. tr., sdaziare. promttono l ccio e nun te lo danno, l
sdzzio, s.m., sdaziamento. pecorare.
sdebbetasse, v. rifl., sdebitarsi. sdasill, v. intr., bestemmiare a lungo.
sdegnasse, v. intr. pron., 1. inasprirsi, de- sdicentrato, agg., fuori centro, sbilan-
generare di ferite. 2. rifiutarsi di covare ciato (di una ruota).
le uova (rif. alla chioccia o agli uccelli): sdicervellasse, sdiciarvellasse, v. intr.
se sdgna la matre, la madre abbandona pron., scervellarsi.
gli uccellini, se disturbati nel nido. sdiciarvellasse: sdicervellasse.
sdegnato, agg., infetto: na piaga sde- sdicim, v. tr., svettare una pianta.
gnata. sdicimatura, s.f., svettatura.
sdelarg, sdilarg, v. tr., allargare || sde- sdiciocc, v. tr., estrarre ceppi dal terreno.
largasse, v. rifl., allargarsi: se sdelr- sdicipicciasse, v. intr. pron., togliersi le
gheno. cispe dagli occhi.
sdelav, sdilav, v. tr., dilavare || v. intr., sdiggel, v. intr., disgelare: l funtanile ha
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
540

sdiggelato. naro.
sdiggiunasse, v. intr. pron., 1. rompere il sdimeata, s.f., atto di dimezzare.
digiuno. 2. ingozzarsi: ammzzelo, s sdimici, v. intr., 1. litigare. 2. rompere
sdiggiunato! unamicizia.
sdiggiunt, v. tr., separare. sdimgna: sdimgne.
sdilabbr, v. tr., slabbrare. sdimgne, sdemgne, sdimgna, sdi-
sdilabbrato, agg., sbocconcellato (di re- mugne, sdimunge (citt.), v. tr., 1. lique-
cipiente di terracotta). fare. 2. sfinire. 3. (fig.) picchiare con
sdilacci, v. tr., slacciare || sdilacciasse, v. forza: cso ha dditto che tte sdemgne ||
intr. pron., slacciarsi: me se s sdilac- v. intr., fondere, dimoiare || sdemgnese,
ciate le scarpe. v. rifl., 1. dimoiare: quanno la nve se
sdilam1, v. intr., smottare: co ttutta stac- sdemgne, vne m pantano || prov.: la
qua, fcile che sdilama l grppo. nve se sdemgne sttar zle, a
sdilam2, v. tr., togliere lamo. bbnintennit ppche parle (con il
sdilarg: sdelarg. tempo si scoprono le malefatte). 2. (fig.)
sdilargata, s.f., atto di allargare. smagrirsi || Forme: P. pass. sdemnto.
sdilav: sdelav. sdimugne: sdimgne.
sdilentato, agg., allentato. sdimunge (citt.): sdimgne.
sdilitta, s.f., slitta. sdindol: dondel.
sdilitt, v. intr., 1. slittare. 2. scivolare. sdinerb, v. tr., snervare, fiaccare || sdi-
sdilocamnto, s.m., slogamento. nerbasse, v. intr. pron., perdere forza.
sdilocasse, sdilogasse, v. intr. pron., slo- sdinerbatura, s.f., perdita di vigore: ni
garsi: me s sdilocato m pide. collacqua tpida, stto la ~ dellacqua
sdilogasse: sdilocasse. non ci stava (rif. alla canapa).
sdiloggi: sloggi. sdinoccolato, agg., dinoccolato.
sdilong, sdilung, v. tr., allungare || sdi- sdinosvero, s.m., (raro) dinosauro.
longasse, v. rifl., 1. allungarsi: se sar sdoss, v. tr., 1. disossare. 2. (fig.) pic-
sdilongato mal ltto. 2. dilungarsi: te chiare con forza.
llariccnto cm stato snza sdilon- sdirad, v. tr., 1. diradare: llua da tvola
gamme tanto. la sdirdono. 2. tagliare i rami, la-
sdilontan: sdelontan. sciando il tronco con pochi rampolli.
sdiluff, v. tr., rompere le ossa: te sdiluffo sdiradata, diradata, s.f., diradamento
|| sdiluffasse, v. intr. pron., 1. lussarsi (rif. ad albero): na bblla ~ li damo.
larticolazione coxofemorale. 2. subire sdiradic: sderadec.
la paraplegia del treno posteriore, a se- sdirajj, derajj, dirajj, v. intr., dera-
guito di una caduta (detto della vacca). gliare: l trno ha ddirajjato su la curva.
sdilung: sdilong. sdiram, v. tr., diramare; sfoltire una
sdiluntanasse: sdelontanasse (vd. sde- pianta.
lontan). sdirazz, v. tr., 1. estirpare le piante in-
sdilup: slup. festanti. 2. (fig.) sterminare: l cacciatre
sdimentic: sdementec. fanna sdirazz || v. intr., tralignare: l zu
sdime, v. tr., 1. dimezzare. 2. falci- nipte nha ppijjato del zu p, ha
diare: la vrpe llha sdimeato l galli- sdirazzato.
Vocabolario
541

sdiricci, v. tr., estrarre le castagne dal ric- sdisotterr: disotterr.


cio: le sdiricciamo cu le scarpe. sdisuggill, v. tr., dissuggellare.
sdirip, v. tr., estirpare le piante infestanti. sdivag, v. intr., divagare || sdivagasse,
sdirozz, v. tr., dirozzare. svagasse, v. rifl., divagarsi, distrarsi.
sdirozzata, s.f., dirozzamento. sdivago, s.m., svago.
sdiruggin: sdiruon. sdivezz, v. tr., 1. svezzare, divezzare:
sdirupato, agg., scosceso: s ppste llh sdivezzate tarde le fijje io. 2. to-
sdirupate qulle. gliere il vezzo || (d.) c cchi avvzza e
sdirupo, s.m., dirupo: s scapicollato cchi sdivzza.
ggi ppe no ~. sdivign: sdevign.
sdiruon, sdiruggin, v. tr., dirugginire, sdivincolasse, v. rifl., divincolarsi: cer-
togliere la ruggine. cava a ~ e n ce la cavava.
sdiruonita, s.f., 1. azione di dirug- sdog, v. tr., 1. togliere le doghe. 2. (fig.)
ginire. fare a pezzi: si tte chjappa, te sdga l tu
sdisal, v. tr., dissalare, privare del sale: p || sdogasse, v. rifl., sconnettersi delle
le sarde cominciamo co lo sdisalalle. doghe di una botte: cu la scca se sd-
sdisamor, v. tr., disamorare || sdisamo- gono le bbtte.
rasse, v. rifl., disamorarsi, perdere lin- sdol, v. tr., sdolenzire || sdolisse, v. rifl., 1.
teresse. sdolenzirsi, perdere la sensazione di in-
sdisangu, v. tr., dissanguare || sdisan- dolenzimento: se ttarze s te sdolisce
guasse, v. intr. pron., 1. dissanguarsi. 2. m pochtto. 2. ridare movimento al
(fig.) spendere fino allultima lira: s corpo.
sdisanguato pi ssistem le fijje fmmine. sdondol: dondel.
sdisard, v. tr., dissaldare. sdonnol: dondel.
sdisarm, disarm, v. tr., smontare una sdruccvole, agg., sdrucciolevole.
struttura. sdrcia, sdrucidna, sdrucinata, s.f.,
sdisell, v. tr., dissellare: quanno rivo a la prostituta.
stalla lo sdisllo l mulo. sdrucidna: sdrcia.
sdiseminato, agg., disseminato. sdrucinata: sdrcia.
sdisep: sdisip. sduendel: dondel.
sdiseppell, v. tr., dissotterrare: li sdisep- sdundel: dondel.
pellsciono da stto le case sbracate. se1: ce1.
sdiserci, v. tr., disselciare. se2, pron. pers. atono, si: nun ze vde mae
sdisered, v. tr., diseredare: li fijje llha | sha ddann channamo? | vanna
sdiseredate pi qquanto s state acce. vvestisse.
sdisestato: disestato. s: se.
sdisip, sdesep, v. tr., 1. sterminare: s, sne (enf.), sine (enf.), s1, avv., s: e
llhanno sdisipite lluclla. 2. estirpare. ss cche lo s io tant!, io non lo so
3. dilapidare. davvero! | ~ che ccra smpre llrba!,
sdisorl: slorl. non cera mica sempre | dille de ~ e
sdisoss, v. tr., disossare: ci s che lo sdi- ddalle da bbve!, accontentalo!
sssono l pollastro. sebbenanco: sibbenanche.
sdisossata, s.f., azione di disossare. scca, s.f., 1. difetto del vino causato dalla
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
542

cattiva qualit del legno della botte: ha schje, s.f. pl., (raro) esequie.
pprso de ~ l vino | l vino sa dde ~. 2. second: seconn.
inaridimento di piante; seccaggine: la ~ secondamnto, s.m., estrazione manuale
vne col frddo. 3. tempo arido, siccit. della placenta di un animale.
seccardino, agg., magrolino. secnna, s.f., placenta: se magna ppure le
seccardne, agg., (scherz.) alto e magro. secnne de mccia (di persona ingorda).
seccarccia, s.f., siccit. seconn, second, v. intr., 1. emettere la
seccarne, s.m., ramo secco da ardere: va placenta dopo il parto: ha sseconnato.
ff du ~ paccnne l fco! 2. spingere il feto (di partoriente nel-
seccasse, v. intr. pron., 1. prosciugarsi: me lultima fase del parto).
se secc llacqua, fin di scorrere. 2. non secnno, sicndo, sicnno, s.m., seconda
attecchire del magliolo. 3. smettere di portata || num. ord., secondo: rrivato ~
funzionare: (imprec.) te se potsse | la sicnna gurra | ha ffatto la
secc la lngua!, potessi perdere la fa- secnna, ha frequentato la seconda
vella! 4. seccarsi (di pianta). classe elementare || avv., a seconda: ~
seccatro, s.m., 1. essiccatoio per le cmannava l tmpo | ~ lluso.
castagne. 2. (fig.) terreno arido. sculo: squelo.
seccavigne, seccavigno, s.m., ragazzo securo, sicuro, agg., sicuro: lo d ppe sse-
gracile: varda sto ~, smirzo e sscco che curo | ~ cme la mssa, sicurissimo |
nun ze ngrassa mae. qu ppco, ma ssicuro, proprio cos
seccavigno: seccavigne. | ha fatto bbne l cnto? ma s securo
secchjtto, s.m., 1. secchiello dellacqua che pprdo io? || ~ (de), loc. avv., con
santa. 2. alto secchio di legno con unico certezza: io nu lo s ~.
manico per vinificazione. sda, sde, sed, v. intr., sedere: nom p
scchjo: al zcchjo! dicva l capccia, st ssda, cha le morene cme le nc-
quannra pino (rif. al lavoro nel fran- chja | mtteta ssda!, siediti! | n ce ca-
toio) | ce vnno l zcchje, occorrono i pama ssdece, sedervi | vatta mmtta
secchi. ssda mell! | sedmese!, sediamoci! |
scco, s.m., difetto del vino causato dalla sedteve!, mettteva ssda m momnto!
cattiva qualit della botte: ha pprso de || Forme: Imper. 2 sde!
~, il vino si alterato nella botte || agg., seddiovle, siddiovle, inter., a Dio pia-
1. magro: ~ cme n chjdo | ~ cme na cendo!: ce vedmo ~ e le gurdie!
sbbia | ~ cme n scio || dim. sec- sed: sda.
chtto. 2. maturo, del grano || f sscco, sde: sda.
colpire co na bbtta llhanno fatto ~ sdece, num. card., sedici: s ssdece co
cme no strccio || ~ (a), loc. avv., a qqu.
secco: tir ss um mur~ | pot ~, pie- sdia del papa, s.f., (infant.) gioco delle
gando i tralci quasi verticalmente sul fi- predellucce: port su la ~ || tir. che ac-
lare | muram~, senza calcina | magn compagna il gioco: la ~, chi cce pscia
~, senza bere. 3. non fecondato: rri- e cchi cce caca.
masta scca la vacca. sediaro, s.m., sediaio.
secnto, 1. num. card., seicento. 2. s.f., sediatro, s.m., 1. sedile. 2. sedile di
automobile Fiat 600. legno al lato del camino.
Vocabolario
543

sedime, s.m., calastra, trave su cui poggia gnava; 6 segnvono | P. pass. snto, se-
la botte. gnato.
sedila, sediccia, s.f., seggiolino per segnato, agg., 1. fisicamente menomato.
bambini. 2. con una macchia cutanea di voglia: la
sedine, s.m., 1. sedia alta per bambini, matre quannra ncinta, jje se facva na
seggiolone. 2. sedia pi ampia per an- fantasa, nd se toccava, veniva segnato
ziani. l fijjo | se na dnna ncinta le vne vjja
sediccia: sedila. de magn quarche ccsa, ha dda st
se, s, num. card., sei: smo n ze a ttnta a ttoccasse, senn lo fa ssegnato.
ggioc | s srde | reno s stte cri- 3. marcato: se pcora snta | tu s p-
stiane, sei o sette persone. cora segnata, sta ttnto!
sga, s.f., 1. sega: ~ a scibbola. 2. (fig.) segnifec, signific, v. tr., 1. significare.
fischio bronchiale. 3. (fig.) masturba- 2. aver importanza: qu n zignfica
zione maschile: fasse le sghe, mastur- gnnte.
barsi. 4. (fig.) niente: me frga na ~!, sgno, s.m., 1. cicatrice: te ce lasso l
me ne infischio! | n capisce prprio na zgno! (espr. di minaccia). 2. suono
~ || f ssga, marinare la scuola. della campana a mezzogiorno. 3. suono
sga sga, incipit di tir. della campana, che annuncia la morte di
segrio, s.m., 1. sicario. 2. (fig.) aguzzino. qualcuno || ~ santo de crce, formula di
segarlo, s.m., 1. scolaro che marina giuramento.
spesso la scuola. 2. masturbatore abi- sgola, s.f., segale (Secale cereal L.).
tuale. segoncino, s.m., sega ad arco corta e sot-
segatre, s.m., segantino. tile con manico ricurvo.
seghtta spaccavite, s.f., attrezzo segne, s.m., lunga sega a lama libera,
dellorologiaio. con due impugnature alle estremit,
seghtta, s.f., particolare della cavezza manovrata da due uomini, usata per
per frenare la bestia. segare grossi tronchi dalbero: ~ stron-
segn, v. tr., 1. annotare: ~ le punte a catro.
ccarte | quanno crompava l pane, lo segrto, agg., 1. riservato. 2. taciturno.
segnava mal libbrtto. 2. intestare: ~ la seguestr, siquestr, v. tr., sequestrare.
rbba a le fijje. 3. contrassegnare: se segustro, siqustro, s.m., sequestro: jje
segnava la filagna da scav. 4. prescri- llhanno mssa stto ~ la rbba.
vere: l dottre mha ssegnato le pun- seguet, seguit, siguet, v. tr., 1. conti-
ture. 5. recitare un esorcismo; tracciare nuare: seguittelo valtre! 2. seguire || v.
segni magici: la disipra la sgna qulla intr., seguitare: seguet a ssa bbne
ch la sttima fijja | segnava le strte. bbravo | seguitnno a llavor || Forme:
6. registrare la nascita: prima segn- Ind. pres. 6 sgueteno | impf. 3 segue-
vono slo n chjsa. 7. iscrivere: llhae tava; 6 seguitveno | perf. 1 seguit; 3
segnata la fijja a scla? || v. intr., esser seguet, siguet; 4 seguetssemo; 6 se-
destinato: ggi ssegnata la fine che guitnno, seguitrno | Cong. impf. 1
ddovva f || segnasse, v. intr. pron., seguetasse; 3 seguetasse | Ger. segui-
iscriversi: ~ a scla || Forme: Ind. pres. tanno.
4 segnamo; 6 sgneno | impf. 3 se- sgueto (n), sguoto (n), loc. avv., suc-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
544

cessivamente: cme veggarmo ~. utto vecinallsso.


seguit: seguet. sement, siment, v. tr., seminare: se-
sguoto (n): sgueto (n). ment l zovscio || Forme: Ind. impf. 6
sjja: sida. sementvono | fut. 1 sementar.
slcio, srce, srcio, s.m., selce || srce, sementarllo, sementino, s.m., semina-
s.m. pl., selci, blocchetti di roccia squa- tore: facvono l zrco collaratro, p l
drati per la pavimentazione stradale: zementino sementava.
ncarc l zrce, costipare i selci con il sementato, s.m., campo seminato: num ci
mazzapicchio. pass ssul ~!
selnzio, s.m., silenzio. sementino: sementarllo.
sllaro: sllero. semenzaro, s.m., semenzaio da trapianto
sellaro, s.m., sellaio. (preparato dal contadino stesso).
selleraro, s.m., coltivatore o venditore di semicupo, s.m., 1. semicupio. 2. bidet.
sedani. semigna, s.f., erba bussola o lattuga sal-
sellerina, s.f., sedano selvatico (Ammi cigna (Lactuca saligna L.).
majus L.). semila, num. card., seimila.
sllero, sllaro, slloro, s.m., 1. sedano semin: semen.
(Apium graveolens L.): (iron.) amico smmala, smmela, smmola, s.f., 1.
del zlloro! | e tte pare, llamato sllero! crusca: ~ ctta, crusca bollita in acqua.
(espr. iron. di diniego). 2. (fig.) indi- 2. (fig., coll.) lentiggini.
viduo stupido || dim. sellertto || accr. smmela: smmala.
sellerne. smmola: smmala.
sellerne, s.m., 1. (fig.) individuo molto semmollla, s.f., gioco in cui si pescano
alto. 2. (fig.) stupidone. con la bocca monete nascoste in un
sellino, s.m., finimento del mulo per tirare mucchietto di crusca: na trra fina che
il carro agricolo. cce se p ggioc a ~.
slloro: sllero. semmolino, s.m., semolino.
selzrvise, s.m., (rec.) self service. semmolso, agg., lentigginoso.
sme, s.m., semenza, semente: l zme se sempteco: simpteco.
tenva mal pannne | ha ffatto ~, ha ter- sempata, s.f., simpatia: cha na ~ pe
minato di seminare il campo | patate da qquelue, innamorata.
~ | llinzalata fa l zme, va a seme. smplece, smprece, agg., 1. semplice. 2.
semedelino, s.m., seme di lino. ingenuo || accr. semplicitto, sempri-
smena, s.f., semina del grano. citto, stupido, sciocco.
semen, semin, v. tr., seminare || prov.: smpra, avv., (raro) sempre.
cme smine, meterae | quel che ss- smprece: smplece.
mene, riccjje | chi ssmina vnto, aric- sndalo: sndelo.
cjje tempsta. sndelo, sndalo, sndolo, snnero, s.m.,
semnta, simnta, s.f., 1. semente che si sedano (Apium graveolens L.).
getta nella terra. 2. area seminata a sndolo: sndelo.
grano. 3. azione di seminare: pe ff la sne (enf.): s.
~, occrre f na bblla majjse destate sneca, s.f., 1. donna dispettosa. 2. me-
|| prov.: la ~ vecinal fsso, e l prosci- gera.
Vocabolario
545

sneco, snoco, s.m., 1. avaro: ad n z- tendere, credere: n ce volmo ~ le cri-


noco, num magna pi nun cac. 2. indi- stiane, non vogliamo intenderla || sen-
viduo bieco. tisse, sintisse, v. rifl., sentirsi: se sentar
snepa, s.f., senape (Sinapis arvensis L.). mmale | nun zi la sentva da staccasse |
seneparo, s.m., campo di senape. dppo si sar ssintito l rimrzo || prov.:
senistra, s.f., sinistra. llmo che nun znte a pprima vce,
snnero: sndelo. ssgno che r discurzo nu le piace | tristo
senn: sinn. chi ssnte na campana sla || sent,
snoco: sneco. sint, inter., 1. ascolta! 2. ma certo!,
sent: sent. ovviamente: ce llte l cannle?
snte, agg., esente dal servizio militare. sent! | sent ov! || Forme: Ind. pres.
sentemnto, sintimnto, s.m., sentimento: 4 sentmo, sintmo; 5 sentte, sintite; 6
mannggia l zentemnto! | ste tutte de snteno | impf. 1 sintvo; 2 sentve, sin-
n zintimnto? vviva santa Rsa! (espr. tive; 3 senta, sentva, sintva, sintiva;
con cui il capo dei facchini d inizio al 4 sentvemo; 6 sentveno, sentvano,
trasporto della macchina di santa Rosa). sintveno | perf. 3 sent, senttte | fut. 2
sentnza, s.f., assistenza: la prbbeca ~. sentarae; 3 sentar | Cong. impf. 5 sen-
sent, sent, sentine, sint, sintine, v. tr., 1. tssete | Imper. 2 snte | P. pass. sintito |
sentire: le sentte ll bbravo?, quanto Ger. sentnno.
bravo | sent che sguprta! | ma n ce sentine: sent.
snte?, sei forse sordo?, non capisci? | senzale, s.m., sensale, mediatore.
ma lu sentte chi rrbba? | chi lo vorr senzara, s.f., 1. senseria. 2. parte per-
ssent, quannarriva! | n znte manco le centuale spettante al sensale: n te scord
cannonate, sordo | nun znte raggine, che ccha da pag la ~.
fa ccme li pare | lo s?, lo senti? | a senziale, agg., (raro) essenziale.
ssent sso, n ze farbbe mae gnnte | a snzo, s.m., 1. impressione. 2. ribrezzo,
sta ssent a llue, tutte mrono, secondo schifo: che tth dda d? me fa ssnzo r
lui | te f ssent l gallo cant (espr. di zrce a mm.
minaccia) | stteme a ssint bbne, a- seprcro, siprcro, s.m., 1. sepolcro. 2.
scoltatemi bene | sentirae la quajja repositorio: ann vvisit l zeprcre, ren-
cant, te ne accorgerai a tue spese | de dere omaggio al repositorio il gioved e
tutte ste modernit n ce snto gnnte, il venerd santo in pi chiese | quante
non mi interessano || senti dd (pe), loc. seprcre ha fatto?, hai visitato?
avv., per sentito dire: lo s ~ || mdd. nun sppia1, s.f., donna cattiva ed avara.
zent n ccristi n mmadnne, non sen- sppia2, s.f., seppia.
tire ragioni | (d.) tcca sent tutte ddue sepportura, seppurtura, siportura, sip-
le campane. 2. assaggiare: snte m p la purtura, s.f., sepoltura: sarza da la ~ |
pasta cme sta dde sale! | sentimo sto accumpagn m mrto a ~, al cimitero.
vino, tcca sentillo. 3. controllare: le seppurtura: sepportura.
passne se sntono s, se rrggiono. 4. squelo, sculo, s.m., secolo: s ccam-
domandare: chi ssentte sentte, a pane vcchje de squele | scule ss-
chiunque domandiate || v. intr., 1. ub- cule de stria.
bidire: n ce sntono tanto le fijje. 2. in- sra: la ~ avante, la vigilia | domana
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
546

ssra | la domnica ssra, la sera di do- serv, sirv, v. tr., servire || v. intr., occor-
menica | cra la scla mattine ssra, rere: ma mm m me srve gnnte | n ci
m. e pomeriggio | m prima ~, nelle servva de squajjallo || sirvisse, v. rifl.,
prime ore serali || ~ (a la), loc. avv., di servirsi: sirvteve da vue! || Forme: Ind.
sera: mmjjo annacce ~. impf. 3 servva, sirviva; 6 servveno |
srce: slcio. fut. 3 servar | P. pass. sirvito | Ger.
serciarlo, s.m., selciaio. servnno.
serciato, agg., selciato. serviette: sarvitto.
srcio: slcio. servzzio, sirvzzio, s.m., 1. incombenza:
serna1, s.f., sirena, allarme aereo. quarche ~ ce llavranno commannato
serna2, s.f., (lett.) sirena. quarcuno | fa n viggio e ddu servizzi,
serno, s.m., freddo notturno: l zerno de sbriga due incombenze contemporanea-
la ntte fa mmale a la bbianchera de li mente | qu ffa li sirvzzie a ppuntino |
fijje, se sse lsceno de fri. pirchha famme sto ~, pe ppiacre! 2. prestazione
pprso l zerno! | arimtte qulle panne di lavoro: va sservzzio a Rrma, a la-
de li fijje, senn l zerno li fa mmale! vorare come domestica.
(cred. pop.) | a ccrte dectte se mttono srvo: mica s l zrvo, che mme d ddel
de fri, pe ppijj l zerno | se tngono ve! (sulla scelta dellall.) | v ppe
ar zerno a la ntte. ssrvo, al servizio di altri | ~ suo!, inter.,
serpara, s.f., serpaio. ai suoi ordini!
serparo, s.m., cacciatore di serpi. srze, s.m., selz: acqua de ~.
srpe, s.m., 1. serpe: ~ sorciaro, grossa ssto: frro ~, arnese del carraio || ~ (a), ~
serpe innocua, che si nutre di topi | ~ (n), loc. avv., in ordine, in sesto:
dacqua, biscia dacqua (Natrix natrix arimtte ~.
L.). 2. serpente: quanno l zrpe rgolo sta, s.f., setaccio molto fitto per farina:
chjama, le vipre sariddciono. la ~ saddpra pe ccap l fire, pe
serpnte, s.m., (dispr.) contadino inca- ccrna || ann n zta, a) andare in sol-
pace. lucchero; b) di trottolina che gira tanto
srra srra, s.m., pigia pigia. velocemente da parere ferma; c) stupire
srra, s.f., ammasso: se facva la ~, na || dim. setarlla | dispr. setccia || ~
massa ccos, l girno (rif. alla canapa monta | ~ setccia, | ~ setla: incipit
posta ad asciugare al sole). di tir.
serr, v. tr., chiudere. settantne: sittant.
srta, s.f., 1. treccia: na ~ di fiche, di fichi stte: na prda frsca, le ~ bbellzze, ot-
secchi | na ~ dajjo. 2. coppia di buoi tima | nu mme st ff l ztte lltto!, non
aggiogati. essere ambiguo, parla chiaro! | f le ~
sert: assert. chjse, passare da unosteria allaltra | ~
srva, s.f., treppiedi della padella || dim. bbau!, inter. usata per giocare con bam-
servtta. bini.
servggio, s.m., selvaggio. settemana: sittimana.
servteco: sarvteco. settmbre: (prov.) pi ssettmbre, llua
servtico: sarvteco. ffatta e l fico pnne.
servaticume: sarvaticume. settemmo, s.m., sette e mezzo, gioco
Vocabolario
547

di carte. sfasci, v. tr., 1. sfasciare. 2. (fig.) scassi-


sttico, agg., asettico. nare.
settmia: settimina. sfasciacacate, s.m., gradasso: romanacce
settimina, settmia, agg., ultima di sette ~ (blas. pop.).
figli: pe ff le fatture e llev l malc- sfasciacarrzze, s.m., rottamatore.
chjo, bbisgna sse settimina (cred. sfasciaculo (a), loc. avv., a) in disordine;
pop.). b) a bizzeffe.
sf, v. tr., disfare || ~ ggi, 1. sciogliere: lo sfscio (a), loc. avv., a bizzeffe.
sfacva ggi, pe ffallo sciutt (rif. al sfascine, s.m., di ragazzo che ha poca
fieno ammucchiato). 2. sgranare. 3. al- cura di oggetti, vestiti, scarpe.
largare: ~ la lana del matarasso. 4. sfavell: sfavill.
arieggiare: ~ l ltto. 5. scucire. 6. sfavill, sfavell, v. intr., 1. schiudersi
fondere. 7. diluire || sfasse ggi, v. intr. delle gemme. 2. essere in fiore: l fire
pron., dimoiare: co sto callo la nve se sfavilla.
sfa ggi ssbbeto. sfebbrasse, v. intr. pron., sfebbrare: mno
sfaccenn, v. intr., sfaccendare, lavorare male, li s sfebbrata la fijja.
attivamente. sfecci, v. tr., togliere la feccia: llhae da
sfaccennato, agg., perdigiorno: no ~ ~ sto vino.
quelue, pco amante dil lavro. sfecciatura, s.f., 1. feccia tolta dalla botte.
sfaciol, v. intr., garbare: sto discrzo num 2. pulizia delle botti.
me sfacila prpio. sfenito, agg., sfinito.
sfadicato, agg., sfaticato. sferrajj, v. intr., sferragliare.
sfamasse, v. intr. pron., sfamarsi. sferratra, s.f., forte vento di tramontana.
sfamo (a), loc. avv., a bizzeffe. sfettucci, v. tr., 1. fare a strisce. 2. de-
sfang, v. intr., cavarsela: ne bbno vastare la vegetazione: la gragnla la
mmale llmo sfangata fina mm. sfettccia la vigna.
sfantasato, agg., svogliato. sfiaccol, v. intr., soffiarsi il naso con il
sfarcett, v. tr., tagliare con la falce mes- pollice.
soria: sannava ~ llrba. sfiaccolata, s.f., azione di pulirsi rumoro-
sfarcettata, s.f., 1. atto di tagliare con la samente il moccio con il pollice: ha
falce messoria. 2. colpo di falce messo- dato na ~ al naso da tutte ddue le
ria. parte. ma n te verggne? verggnete
sfard1, v. tr., asfaltare: na strada sfar- tu che lo mtte ma la saccccia.
data. sficcole, s.f. pl., 1. sputi. 2. (fig.) soldi.
sfard2, v. tr., sciogliere: se sfardava l filo sfiammasse, v. intr. pron., attenuarsi di
dil fasce (rif. ai fasci di canapa da uninfiammazione.
estrarre dal maceratoio). sfianc, v. intr., avere la pancia magra, di
sfardo, s.m., asfalto. vacca.
sfardnia, s.f., 1. donna procace, dalla sfiat, v. tr., sfiancare: va ppi ppiano che
bellezza appariscente. 2. amante. lo sfiate l zumaro! || v. intr., perdere aria:
sfarinasse, v. intr., sfarinarsi: l tufo se sfa- la vrvola sfiata || sfiatasse, v. rifl., 1.
rina. perdere il respiro: (imprec.) te pssa
sfarrato, agg., macinato (rif. a cereale). sfiatatte! 2. (fig.) esaurirsi, di terra o
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
548

pianta troppo sfruttata: si nu la potate parsi, di piante || sfocasse, v. intr. pron.,


bbne, la vita ve se sfiata. 3. (fig.) gri- sfogarsi.
dare a squarciagola. sfco: sfgo.
sfiatato, agg., ansimante per lunga corsa: sfocon, v. tr., attizzare il fuoco.
riv ~ dppo finite le crze. sfoder, v. intr., andare in erezione, intur-
sfiatatro, s.m., sfiatatoio: lssece no ~! gidirsi del pene: l zumaro, quanno che
sficcanas: ficcanas. vvde la mccia, sbboto sfdara.
sficcanasata, s.f., atto di curiosare. sfgo, sfco, s.m., 1. sbocco. 2. sfogo. 3.
sfier, v. intr., 1. lasciare la fiera. 2. (fig.) possibilit di sviluppo: jje lasso lo ~ a la
finire. vita (rif. alla potatura della vite). 4. ma-
sfigur, v. intr., far brutta figura: ce sfi- nifestazione libera di sentimenti. 5. eru-
gura davantallartre. zione cutanea: ll vvenuto tutto ~ sul
sfil, v. tr., 1. sfilare. 2. (fig.) picchiare di muso. 6. erpete labiale.
santa ragione || sfilasse, v. rifl., 1. sma- sfjja, s.f., 1. sssola per olio: lljjo, lo
grirsi. 2. assottigliarsi crescendo di sta- capvono co la ~. 2. strato sottile. 3.
tura. 3. paralizzarsi del treno posteriore sfoglia di pasta alluovo: f la ~ | pasta
(detto di vacca). 4. rompersi la spina ~. 4. fogliame della canapa.
dorsale. 5. uscire dalla cruna (detto del sfojj, v. tr., 1. sfogliare. 2. spannoc-
filo). chiare. 3. togliere parte dei pampini ||
sfilancicasse, v. intr. pron., sfilacciarsi. Forme: Ger. sfojjanno.
sfilato, agg., 1. longineo. 2. con le reni in- sfojjato, agg., spoglio, rif. ad albero.
dolenzite. 3. lesionato nella spina dor- sfojjatura, s.f., sfogliatura.
sale. sfojjsa, s.f., (gerg.) banconota.
sfior, v. tr., 1. sfiorare. 2. ripassare la fa- sfonn, sfunn, v. tr., sfondare: ~ na
rina al setaccio, prendendola in superfi- prtaprta | th ccmpro m par de
cie. scarpe llaltrre e ggi llha sfnne! ||
sfiscol, v. tr., togliere i fiscoli al termine v. intr., 1. aver successo. 2. avere uno
della spremitura delle olive. sbocco: na strada che nu sfnne, senza
sfisi: sfissi. uscita, cieca. 3. erodere: sfnna, d
sfisiante, agg., asfissiante: l msto passa llacqua || sfonnasse, v. intr. pron.,
quanno bblle ad pggio der gasse ~. sfondarsi: li scarpe li sreno sfonnate |
sfissi, sfisi, v. tr. e intr., 1. asfissiare: se chi tti sfnne! (imprec.) || P. pass. sfn-
mre sfissiate co sto callo. 2. assillare: nato, sfnno.
nom me sfissi! sfonnacci, v. tr., togliere la feccia accu-
sfisurato, agg., con fessure: lu scallino mulatasi in fondo alla botte.
chi ssi mettva stta na casstta sfonnato, agg., 1. (fig.) insaziabile, in-
sfisurata. gordo. 2. detto di bovino cui, per contu-
sfitto, s.m., fatto privato; segreto: rac- sione, viene unernia che passa il
cnta n giro le sfitte dellaltre | ha da peritoneo e arriva alladdome: na bb-
sap le sfitte mie? stia sfonnata, ha da chjam l vetrinrio.
sfittne, s.m., 1. chi si immischia. 2. pet- 3. con il fondo rotto.
tegolo. sfonnell, sfunnell, v. tr., 1. effettuare il
sfoc, v. intr., sfogare || v. intr., svilup- lavoro di scasso. 2. zappare con il
Vocabolario
549

bidente: se sfonnellava col frro la lloliva, frangere le olive | ~ llimne. 2.


vigna, a mmarzo, pe ppul le radichtte schiacciare: ~ le patate lsse | ~ llua,
| a scnto lavro, annvona sfonnella- pigiare luva | le mchene, si n stae at-
jje la vigna. tnte, te sfrgnono, ti travolgono. 3.
sfonnellato, s.m., scasso di un terreno. frantumare. 4. spiaccicare: attnte a nu
sfonnellatura, s.f., zappatura primaverile sfrgnele pi strada ste prziche! ||
della vigna. Forme: Ind. pres. 6 sfrgnono | impf. 6
sfnno, s.m., 1. sfondo. 2. sbocco: s sfragnvono | perf. 3 sfragn | P. pass.
mma lo ~ de prta bbve. sfranto.
sfonnne, s.m., 1. errore. 2. espr. sconve- sfragne: sfragna.
niente: num me fa dd qquarche ~! 3. sfranasso, s.m., frettazzo || accr. sfra-
bestemmia. nassne.
sforafratte: furafratte. sfranciato, sfrancicato, agg., sfrangiato.
sforbiciato, agg., di albero sottoposto a sfrancic, v. tr., frastagliare: li dnne
potatura leggera, togliendo solo piccoli sfrancicvono li fire de carta cu le fr-
germogli. bece.
sfordimdo, agg., di misura insolita. sfrancicato: sfranciato.
sform, v. tr., 1. deformare: ggi llha sfranta, s.f., azione di schiacciare: li d
sformate tutte ste scarpe nve. 2. sca- na ~.
vare le fosse per piantarvi le viti || v. sfranto, p. pass. di sfragne || agg., schiac-
intr., 1. uscire dal manico. 2. uscire dal ciato: cha l naso ~ (dal setto nasale
confine del campo || sformacce, v. intr. rotto).
pron., 1. far brutta figura: ce sfrma sfraso, s.m., 1. sfrido, perdita che si pro-
ppure. 2. offendersi. duce nel trasporto di un prodotto. 2.
sformich, v. intr., liberarsi dalla sen- parte inutilizzabile di un prodotto, ri-
sazione di formicolio. masta dopo la lavorazione. 3. parte e-
sfort, v. tr., sfoltire: me f ~ l caplle, che sterna dura o troppo condita del
st ppi ffrsco. prosciutto.
sfortita s.f., sfoltita: damme na ~ che ffa sfratass, v. tr., lisciare lintonaco con il
ccallo! (rif. al taglio dei capelli). frettazzo.
sfortunato: (prov.) ~ al gico, fortunato n sfratasse, v. intr. pron., sfratarsi.
amre. sfratass, v. tr., levigare una parete con il
sftta: sftte. frettazzo.
sftte, sftta, v. tr., canzonare. sfratasso, sfratazzo, s.m., frettazzo.
sfracell, v. tr., sfracellare, fracassare || sfratazzo: sfratasso.
sfracellasse, v. intr. pron., sfracellarsi: sfratt, v. tr., 1. sfrattare. 2. scacciare. 3.
s nnato a sfracell ggi ppe la ripa. far levare in volo.
sfraclo, s.m., rovina. sfrddo, s.m., sfrido, calo di peso del ma-
sfraggell, v. tr., colpire con violenza || iale macellato, che si detrae dal prezzo.
sfraggellasse, v. rifl., rovinarsi. sfreggi, v. tr., sfregiare.
sfraggllo, s.m., 1. flagello. 2. strage: co sfrggio, s.m., sfregio.
n crcio facva no ~. 3. rovina. sfrgna, sopr. m.
sfragna, sfragne, v. tr., 1. spremere: ~ sfres, v. tr., lavorare con la fresatrice
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
550

agricola. sfunnell: sfonnell.


sfresata, s.f., lavorazione eseguita con la sfur, v. intr., avere uno sbocco (rif. a
fresatrice agricola. strada): quell!, se sfura da qqui?
sfrezzi, v. intr., sfrecciare. sfuri, v. intr., manifestare forte irrita-
sfriccic, v. intr., sfrigolare, scoppiettare zione.
friggendo. sfurtuna, s.f., sfortuna.
sfricciol: sfriciol. sfurtunato, agg., sfortunato.
sfriciol, sfricciol, v. tr., sbriciolare. sgaett, v. intr., sfuggire.
sfrittell, v. tr., macchiare di unto un sgaggi, v. intr., pavoneggiarsi: la ggnte
vestito. ci sgggia cun qulle du campane.
sfrzzolo: frccelo1. sgallettata, agg., deflorata || s.m., prosti-
sfroci, v. intr., soffiarsi con forza il naso tuta.
con il pollice. sgalluzz, v. intr., 1. (infant.) giocare. 2.
sfronn, v. tr., sfrondare: mes cche lo sgallettare.
sfrnno strbero. sgaloppina, s.f., scaloppina.
sfronnata, s.f., sfrondatura. sgam, v. tr., osservare || v. intr., 1. intuire,
sfrontato, agg., stempiato. scoprire: dajje e ddajje, ha sgamato. 2.
sfrugolne, s.m., chi ha labitudine di ro- subodorare, sospettare: la polizzia va
vistare. sgamato da m, da tempo.
sfrust, v. tr., sferzare: l zrpe te sfrstono sgamata, s.f., sguardo penetrante: li dtte
le zzampe. na ~ snza parl.
sfugg, v. intr., 1. evitare: si ffae ccos, l sgammalaccine, s.m., individuo dalle
cristiane te sfuggsciono. 2. rimanere gambe lunghe.
corto (di vestiti): l fijjo crsce e l vistite sgammlla: sgamlla.
s sfuggite. 3. svilupparsi eccessiva- sgamlla, sgammlla, sgamlla, s.f., 1.
mente: sta vita sfugge, jjha dato trp- pianta giovane di castagno cresciuta sul
pa llungo, hai lasciato troppe gemme ceppo tagliato. 2. pianta svettata. 3.
potando. (fig.) vitella adulta: na ~, na bbstia tra
sfulin, v. tr., 1. togliere la polvere dal vvitlla e vvacca. 4. sopr. m.
soffitto e dalle mura con un cencio sgamne, s.m., guardone.
legato in cima ad una canna. 2. togliere sgamuff, v. tr., subodorare, sospettare.
la fuliggine dal camino. 3. fare le pulizie sgamuffata, s.f., guardata.
pasquali in casa. 4. (fig., scherz.) sgan: scan.
togliere le caccole dal naso con le dita: sganass, v. tr., 1. sganasciare: con n caz-
che ffamo, sfulinamo? || v. intr., (fig.) ztto llha sganasciato. 2. operare lo
ridursi al verde. scasso di un terreno.
sfulinata, s.f., azione di togliere ragnatele sganassne, s.m., sganascione, manro-
o fuliggine. vescio.
sfumic, v. tr., affumicare. sganci, v. tr., 1. sganciare. 2. (fig.) sbor-
sfumicata, s.f., 1. grossa nuvola di fumo. sare: nu sgncia mae na lira ch na
2. azione di affumicare: se fa la ~ a le lira. 3. (fig.) spetezzare.
lape. sgangamellato, agg., (dispr.) prolisso per
sfunn: sfonn. troppi gorgheggi (di canzone).
Vocabolario
551

sgangan, sgangar, v. tr., sgangherare. sghitarr, v. intr., strimpellare la chitarra.


sganganato, agg., 1. sgangherato. 2. (fig.) sgnavol: gnaol.
sguaiato: na risata sganganata. sgobb, v. intr., sgobbare.
sgangar: sgangan. sgccelo, s.m., sgocciolo: stama li sgc-
sgaravujj: sgravujj. celi.
sgaravujjata: sgravujjata. sgocci, v. intr., sgrondare (di stoviglie
sgaravuzz, v. tr., rimestare. poste sulla piattaia).
sgarda, s.f., scardola (Scardinius scar- sgffa, s.f., (dispr.) pietanza abbondante:
dafa Bonaparte). magn na ~ de facile.
sgargamlla, s.f., sberla, colpo in viso: sgolasse, v. intr. pron., sgolarsi: dda
m ttallnto na ~ si nu la piante. nra che sse sgla dal piagna, pra
sgarganellasse, v. intr. pron., sgolarsi. cratura.
sgargario: gargalio. sgolatrato, agg., ingordo, smodato nel
sgargarozzasse, v. intr. pron., sgolarsi. mangiare.
sgargarozzata, s.f., scorpacciata. sgolupp, sgulupp, sgrupp, svelupp,
sgargarozzne, s.m., colpo inferto alla svilupp, v. intr., svilupparsi: na pianta
gola. fiacca, n sgoluppa || sguluppasse, v.
sgari, v. tr., tagliare di traverso. intr. pron., svilupparsi.
sgarr, v. tr., strappare || v. intr., 1. sba- sgoluppo, sguluppo, s.m., sviluppo: sta
gliare, comportarsi male: a ~ m p, se ssu lo ~.
passava pe llegnate. 2. eccedere, esage- sgommar, sgommer, v. tr., sgombrare
rare. || v. intr., traslocare, cambiare casa.
sgarro, s.m., 1. strappo. 2. (fig.) ecce- sgommarellata, s.f., 1. contenuto di un
zione: stasra h ffatto no ~ a mmagn ramaiolo. 2. colpo inferto con un ra-
ttrppo | a ppranzo facva l zu ~ gni- maiolo.
tanto . 3. (fig.) digressione. 4. (fig.) atto sgommarllo, sgummarllo, s.m., ra-
offensivo || dim. sgarrtto. maiolo.
sgatton, v. intr., 1. sgattaiolare. 2. (fig.) sgommer: sgommar.
rubacchiare. sgmmero, s.m., scombro (Scomber
sgattne, s.m., ladruncolo || dim. sgatton- scombrus L.).
cllo | accr. sgattontto. sgoperchj: sguperchj.
sgavuzzol, v. tr., sgomitolare. sgrbia, s.f., attrezzo del tornaio.
sgairra, s.f., 1. gassosa. 2. (dispr.) be- sgorbi, v. intr., curvarsi.
vanda alcolica leggera. 3. schizzo di li- sgramicci, v. tr., svellere la gramigna: n
quore nel caff. 4. (fig.) cosa senza zarrivava a ~ da quanta cra.
valore. sgran, v. tr., 1. sgranare, sbaccellare: ~ l
sghcia, sghscia, s.f., (gerg.) fame. facile. 2. sgranocchiare: pi na scom-
sghe, s.m. pl., (gerg.) soldi, denaro. mssa sgranava l bicchjre cul dnte.
sghscia: sghcia. sgranagranturco, s.f., (rec.) sgranatrice
sghcio (pe), inter., altroch!, come no?: di mais: la ~ mica tante ce llveno.
no llha vvinto, n, ~!, ma certamente! sgranchisse, v. rifl., sgranchirsi.
sghiribizzo, s.m., ghiribizzo: li si prse sgrandin, v. intr. impers., grandinare con
qullo ~. violenza: si ggrandinava pe, addio
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
552

uva! pres. 3 sgrpe; 4 scoprimo; 6 sgrpono


sgrandinata (citt.), sgranenata, sgranni- | perf. 6 sgropinno, sgrupinno.
nata, s.f., 1. violenta grandinata. 2. (fig.) sgroppon, v. tr., disarcionare || v. intr.,
scarica: vinne na sgranenata di facile lavorare con energia: sgroppna da la
(rif. alla defecazione). mattina la sra || sgropponasse, v. intr.
sgranen, v. tr., colpire a randellate: ci li pron., sgropponarsi, lavorare intensa-
sgranennno sul groppne. mente.
sgranenata: sgrandinata (citt.). sgross, v. tr., fare un lavoro sommario.
sgranninata: sgrandinata (citt.). sgrossata, s.m., lavoro sommario, alla
sgranturc, v. tr., tagliare le piante di buona: quanto li damo na ~, il tempo di
granturco. pulirlo superficialmente, in fretta.
sgrass, v. tr., 1. sgrassare: ~ l brdo. 2. sgrossino, s.m., pialla con lama curva,
aggredire a mano armata, derubare. 3. usata dal falegname per sgrossare il
(fig.) esigere un prezzo esoso: cha la legno.
rbba bblla, ma te sgrassa si vvae ll. sgrott, v. tr., allargare con il piccone alla
sgrassata, s.f., sgrassatura, operazione base i lati della fossa per le viti.
dello sgrassare. sgruf, v. intr., grufolare (detto del ma-
sgrassatre, s.m., 1. grassatore. 2. (fig.) iale).
commerciante esoso. sgrufol, v. tr., strofinare.
sgrav, v. intr., partorire || v. tr., dare alla sgrugn, v. intr., grugnire del porco || v.
luce: va sgravato na bblla fijjarlla. tr., 1. rompere a pugni il viso di qual-
sgravo, s.m., (rec.) sgravio: llhanno dato cuno. 2. ammaccare || sgrugnasse, v.
lo ~ fiscale. intr. pron., rompersi il muso.
sgravujj, sgaravujj, v. tr., 1. zappare sgrugnato, agg., spellato, detto di nocche.
alla meglio. 2. rovistare || v. intr., 1. sgrugnatura, s.f., ammaccatura.
(fig.) ficcanasare. 2. grufolare. sgrugnne, s.m., pugno dato sul viso.
sgravujjata, sgaravujjata, s.f., 1. rime- sgrull, v. tr., scrollare: ~ lo strccio da
scolamento. 2. zappatura trascurata: na la finstra | ~ le spalle | Ciancallgra
~ malamnte, marfatta. ra zzppo, quanno cammenava, co la
sgrazziato, agg., 1. goffo. 2. scortese. zzampa la sgrullava | l zomaro sgrulla
sgre, v. tr., digrossare. llorcchja, le sbadcchja, le fa sson
sgreata, s.f., digrossamento. cme le gnccole | nun v ssap gnnte,
sgricilata, s.f., prostituta. sgrulla (scrolla le spalle con noncu-
sgrillettata, s.f., prostituta. ranza) | me lo sgrulle! (espr. di sfida ri-
sgrnfia, s.f., 1. ragazza vispa. 2. innamo- volta allavversario, con rif. al pne).
rata: s ffatto la ~ || dim. sgrinfitta. sgrullata, s.f., 1. acquazzone violento e
sgrinfisa, agg., civettuola. breve. 2. scrollata: na sgrullata dorc-
sgronn, v. intr., grondare di sudore. chja chi ppariva tricchetracche | se
sgrop, scopr, sgupr, v. tr., scoprire: ~ le dava na ~ a la pedata, ra bblle ffi-
carte n tvola | m se sgrpono llarta- nita (rif. alla scavezzatura) || dim. sgrul-
rine!, i segreti || sgropisse, scoprisse, v. latina.
intr. pron., 1. alleggerirsi: nun te scopr, sgrullne, s.m., 1. acquazzone. 2. scrollo,
fa ffrddo. 2. denudarsi || Forme: Ind. scossone | mdd. dppo na pisciata, ce
Vocabolario
553

vle no ~. sguill1, v. intr., squillare: lu ~ di li cam-


sgrupp: sgolupp. pane | sguillava cme na campanlla
sguadern, v. tr., squadernare. argintina.
sguaim, v. intr., spuntare di nuovo, ri- sguill2, v. intr., 1. sgusciare: sguilla via.
crescere: llrba sguama || v. tr., ripu- 2. scivolare: m, nu li vjjo li spaghtte,
lire le erbacce. pirch sgulleno.
sguardol, v. tr., 1. rompere il guardolo sguillante, sguillarllo, agg., squillante,
della scarpa: con du ggirne llha ttutte sonoro: faca crte risate sguillarlle |
sguardolate le scarpe nve. 2. (fig.) de- na risata sguillarlla | na vce sguil-
florare: me la sgurdele, pra fijja! || larlla, tassordisce.
sguardolasse, v. intr. pron., rompersi del sguillarllo: sguillante.
guardolo: la scarpa te se sgurdala si sguillne, s.m., scivolone.
nu la tratte bbne. sguinzajj, v. tr., sguinzagliare.
sguardolata, s.f., sgualdrina || agg., 1. di sguizz: squizz.
scarpa rotta al guardolo. 2. (fig.) di sguzzero, agg., svizzero.
donna svergognata. sguizzo: squizzo.
sguardrappa, s.f., gualdrappa. sgulupp: sgolupp.
sguardrappata, sguardrappna, s.f., sguluppasse, vd. sgolupp.
sgualdrina. sguluppo: sgoluppo.
sguardrappna: sguardrappata. sgummarllo: sgommarllo.
sguast, v. tr., rovinare: nun zi sguastar sguperchj, scoperchj, scuperchj,
l decro. sgoperchj, sgupirchj, v. tr., 1. togliere
sguatter, v. intr., lavorare da sguattero. il coperchio: si nu la scoprchje la pila,
sguattro, s.m., 1. sguattero. 2. poverac- d dde fri. 2. togliere la copertura:
cio. lass l ttte sguperchjate l temporale.
sguazz, v. intr., 1. sguazzare: ~ nellab- sguprta, s.f., scoperta: (iron.) sent che
bonnnzia. 2. (fig.) starci largo: la su sguprta!
m lo manna n giro co n vistito che cce sguprto, agg., scoperto.
sguazza drnto. sgupirchj: sguperchj.
sguazzata, s.f., piovasco: ha ffatto ggiu- sgupr: sgrop.
sto na ~ || dim. sguazzatlla. sgrbia, s.f., sgorbia concava per intagli,
sguazzujj, v. intr., battere i piedi nelle da falegname.
pozzanghere (detto dei bambini). sgurdi, v. tr., rompere il guardolo della
sgbbia, s.f., sgorbia, ascia dalla lama in- scarpa.
1
curvata, per ripulire dal marciume s : s.
lolivo. si1, cong., se: mica lo s ~ cce va | m te
sgubbi, v. tr., eliminare con la sgorbia il lo f vvde ~ che rrbba | varda ~ cche
marciume dellolivo. rrbba! | n zi sa ~ qquanto vale | ~ Ddio
sguerci: agguerci. vle!
sguerciasse: agguerciasse (vd. ag- si2: ce1.
guerci). s2, pron. rifl., s: lu dica fra di ~ | da ~
sgucio (de), loc. avv., a) di striscio; b) a llannava a vvnna.
sghimbescio. sibbastiano, antrop., Sebastiano.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
554

sibbenanche, sebbenanco, sibbenanco, 4. benestante: (scherz.) me parghe n


sibbench, cong., sebbene. zignre cu sto cappllo || dim. signortto
sibbenanco: sibbenanche. || accr. signortto, signorne. 5. deputato
sibbench: sibbenanche. della festa: l zignre de la fsta.
sibbne, cong., sebbene, bench: sibbn signora: qulle del cntro stanno n zi-
che cciuche. gnora, si danno aria da signori.
sibbria, s.f., 1. Siberia. 2. ambiente signorino, s.m., celibe || l zignorino, sopr.
molto freddo: allinvrno na ~ ggi signozz, v. intr. singhiozzare: cra na
ddntro. rigazza che ssignozzava cme na fijja.
sibbilla, s.f., donna brutta, magra. signzzo, singzzo, s.m., singhiozzo: l
sicigliano, top. immag. fijjo cha l zignzzo, gne se passa ppi.
sicijjano, s.m. e agg., siciliano. fallo bbve!
sicndo: secnno. signurina, s.f., 1. signorina: signur,
sicnno: secnno. vngo s?, salgo sul suo letto? 2. nubile:
sicura, inter., sicuramente! rrimasta ~.
sicuro: securo. siguet: seguet.
sicurt, s.f., assicurazione: ha ffatto la ~. sigu, v. tr., seguire.
siddiovle: seddiovle. smbelo, s.m., simbolo.
sida, sjja, s.f., (arc.) sedia. smele: smmele.
sina: (imprec. euf.) vttela ppijj n siment: sement.
zina!, va ff n zina!, vai a quel paese! simnta: semnta.
senn, avv., a stento, appena: avr ppe- smenta, s.f., carne in scatola (dal n. della
sato mo chilo ~. marca Simmenthal): a ccna magno
siggnza, s.f., esigenza: trppe siggnze la ~.
n tccavccele. simetra, simmitra, s.f., simmetria: llha
siggill, v. tr., sigillare. ppiantate n zimmitra llolive.
sghero, s.m., sigaro: fum n zghero a smmele, smele, agg. e s.m., simile: te
ppurcchjo || pl. sghere. visto mae na csa ~? || prov.: gni ~ at-
signific: segnific. tira l zu ~.
signmmere, inter., (euf.) Signore!: simmitra: simetra.
signmmere e mmo! (gioco di parole simpteco, sempteco, agg., simpatico.
sul num. card. si, sei, e il s.m. gnm- sinacura, s.f., sinecura.
mero). sinalata, s.f., grembiulata: port qqua na
signra: f la ~, vivere agiatamente | ~ de cerase.
sign!, inter. || dim. signortta. sinale, s.m., 1. grembiule || rimttese l zi-
signre, s.m., 1. Signore: l Zignre tac- nale, tornare allarte. 2. grembiule che
compagne! (augurio rivolto a chi parte) indossavano i bambini e le bambine che
|| prov.: l Zignre chjude na finstra e frequentavano lasilo e le scuole ele-
apre m portne. 2. ostia consacrata: l mentari. 3. sopravveste della commessa
prte arza l Zignre (rif. allelevazione || dim. sinaltto, sinalino, sinalccio |
durante la messa) | passa l Zignre (du- accr. sinalne.
rante la processione del Corpus Do- sincaso, cong., caso mai, eventualmente,
mini). 3. appartenente alla classe media. semmai: ~ n venimo, vacce tu! | ~
Vocabolario
555

caripnze, dmmolo! sirpnte, s.m., serpente.


sindecato: sinnacato. sirv: serv.
sine (enf.): s. sirvisse, vd. serv.
sinnte: inzinnte. sirvzzio: servzzio.
sinfarsa, zzinfarsa, s.f., 1. personaggio ssema, s.f., fisima.
immag. 2. (fig.) sinforosa, donna goffa. sistem, sistim, v. tr., 1. procurare un
2. (fig.) vecchia piena di fronzoli. posto di lavoro: ha ssistemato l fijjo pi
sinfas (a la): sanfas (a la). ttutta la vita. 2. (fig.) dare una lezione,
sinfuna, s.f., 1. sinfonia. 2. (fig.) discorso punire: lo sistmo io pe le fste, n dub-
ripetitivo e noioso: nu la finiva ppi cu bit! || sistemasse, v. rifl., 1. sposarsi: s
qqulla ~. 3. (fig.) azione ripetuta: ni sistemato cu na bbrava regazza l zu
gni prta adra smpre la stssa ~. fijjo. 2. trovare un lavoro fisso.
singro, agg., 1. sincero: a ssa ~, io nu sistemata, s.f., 1. atto di mettere in ordine.
llh vvisto. 2. (fig.) schietto, di vino 2. riattamento di una casa.
senza additivi. 3. (fig.) di prima qualit. sistim: sistem.
singzzo: signzzo. sittant, settantne, avv., (antifr.) tant:
sinnacato, sindecato, s.f., sindacato. ~ te snte, ssrdo frcio | ~ cra
snnaco: snneco. llsso!, non cera mica losso! (rif. a
snneco, snnaco, snnico, s.m., sindaco || dolci) | ~ su la strada manco creno li
dim. sindichtto, sinnechtto. bbuche! | ~ ci va sso | ~ manco mi
snnico: snneco. piace ma mm la ricotta, chi cci v
sinn, senn, sin, cong., altrimenti: si cci mmatto | ~ llha ppagato.
vni bbne, ~ n ce v mmanco io. sittimana, settemana, s.f., 1. settimana. 2.
sin: sinn. paga settimanale.
sint: sent. situvazzine, s.f., situazione.
sintiro, s.m., (raro) sentiero. slatt, v. tr., svezzare: l fijje li slattvono
sintimnto: sentemnto. tarde na vrta.
sintine: sent. slppa, s.f., ceffone.
sintinlla, s.f., sentinella. slorl, sdisorl, v. tr., disorlare: la coci-
sintisse: sentisse (vd. sent). trice ha sbajjato a ff llrlo mal fazzo-
sinzbbele, agg., sensibile. ltte, m le tcca de slorlalle.
siprio, s.m., (euf.) nudit femminile: m slippe, slppese, s.m., (rec.) slip.
sti regazze ti fanno vda tutto l ziprio. slppese: slippe.
siprcro: seprcro. sloggi, sdiloggi, v. intr., sloggiare: a
siportura: sepportura. bbllo, la v cap chha da ~ ddi qqui?
sippurtura: sepportura. slombatura, s.f., lombaggine.
siquestr: seguestr. slup, sdilup, v. tr., togliere la lupa, il
siqustro: segustro. marciume dellolivo.
sirenata, s.f., 1. serenata: l grille ce la smaccaronata, s.f., mangiata di macche-
fanno la ~ | li portammo la ~. 2. (iron.) roni.
russare rumoroso. smacchj, v. tr., 1. trasportare su barella le
sirl, v. intr., 1. sibilare. 2. imprecare sot- bigonce di uva dal vigneto al luogo di
tovoce. deposito sulla strada. 2. trasportare con
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
556

i muli il legname dal bosco alla strada, proporzioni.


per caricarlo. 3. tagliare la vegetazione smarranctta (a), loc. avv., in senso con-
superflua di una pianta. trario al normale (di lavoro fatto con un
smacchjata, s.f., smacchiatura approssi- attrezzo).
mativa. smarranci, v. tr., 1. lavorare in maniera
smcchjo, s.m., operazione di trasporto approssimativa. 2. rompere una zolla
delluva fuori dalla vigna. dura.
smachin, v. intr., lavorare con una smarrncio (a), loc. avv., in senso con-
macchina. trario al normale: come far llavor ~,
smachinata, s.f., lavoro eseguito con una mica se sa.
macchina. smarrancine, s.m., chi lavora in ma-
smachinettata, s.f., taglio di capelli fatto niera approssimativa.
con la tosatrice. smarron, v. tr., buscare, guadagnare: nu
smadonn, v. intr., bestemmiare. smarrna gnnte || v. intr., 1. dire bra-
smadr: smatr. vate. 2. imprecare. 3. pronunciare scur-
smagna, s.f., smania: sta su le smagne | l rilit. 4. sbagliare. 5. confondersi.
vino li dava la ~ di pag mman tutte. smarronata, s.f., bravata.
smagn, smani, v. intr., smaniare. smarrne, s.m., 1. imprecazione. 2. er-
smagnso, agg., smanioso: ra smagnsa rore madornale: crte ~ grsse cme le
de vennicasse. case.
smagr, v. intr., dimagrire. smartell, v. tr., lavorare con il martello.
smajjasse, v. intr. pron., smagliarsi. smartellin: martellin.
smajjatura, s.f., smagliatura. smarto, s.m., smalto.
smaltr, v. tr., smaltire: smaltrisce du smarz, v. intr., superare il mese di
sbrgne al girno. marzo, sopravvivere ai rigori invernali
smammasse, v. intr. pron., divertirsi con (rif. a vecchi).
un bambino: ci ggiocava, ci si smam- smarzeggi: marzeggi.
mava. smatr, smadr, v. intr., avere il prolasso
smanco, s.m., porzione di terreno in ri- uterino (rif. alla vacca).
pido pendio. smatramnto, s.m., rovesciamento del-
smandrappata, s.f., prostituta. lutero (rif. alla vacca).
smandrappato, agg., 1. malridotto. 2. tra- smazzett, v. tr., sbriciolare: ~ le pitte co
sandato. 3. cencioso. la mazztta.
smanganellata, s.f., bastonatura. smel, v. intr., smielare, estrarre il miele
smani: smagn. dai favi.
smanic, v. tr., togliere il manico. smelato, agg., eccessivamente dolce.
smanicato, agg., 1. privo di manico. 2. smemoriato, agg., smemorato, amnesico.
con il manico rotto. smerardo, s.m., smeraldo.
smant, v. tr., scoprire || smantasse, v. smerd, v. tr., 1. pulire dalla merda un
rifl., scoprirsi: stantte mro smantato, bambino o un vecchio. 2. sporcare di
h ntso frddo. merda. 3. (fig.) rivelare segreti altrui. 4.
smarci, v. intr., darsi arie eleganti. (fig.) sconfessare.
smarfatto, agg., di individuo di brutte smerdato, agg., (fig.) svergognato pub-
Vocabolario
557

blicamente. smollicata, s.f., 1. sbriciolamento. 2.


smerenn, v. intr., far merenda. strato di molliche.
smerennata, s.f., lauta merenda. smonacasse: smonicasse.
smerijjato, agg., smerigliato. smonicasse, smonacasse, v. rifl., abban-
smerlettato, agg., sbocconcellato, di og- donare la condizione monacale.
getto di ceramica. smont, v. tr., smontare || v. intr., 1. scen-
smtta, smtte, v. tr., 1. cessare unatti- dere: smntono dar purma. 2. terminare
vit. 2. soffocare: la gramigna la smet- un turno di lavoro: a cche ra smnte
tva, la cnipe la mannava ro || v. domane?
intr., smettere: la v ~ na bbna vrta? smontbbele, agg., smontabile.
| smttala m p! | ~ de pive, spiove || smontato, agg., depresso.
Forme: Ind. pres. 2 smtte; 4 smettmo smontin, v. tr., 1. smucchiare. 2. (fig.)
| perf. 6 smseno | Cong. impf. 6 smet- dilapidare: se fa pprsto a smontinalla
tsseno. la rbba.
smtte: smtta. smontinata, s.f., azione di smucchiare.
smeett, v. tr., sgualcire. smorc, v. tr., togliere la morchia.
smiagol, smiaol, v. intr., miagolare. smorgan, v. tr., lavorare il terreno con
smiaol: smiagol. lerpice rompizzolle a dischi, di marca
smicci, smici, smirci, v. intr., 1. sbir- Morgan.
ciare. 2. scorgere: llha smicciato da smorganata, smorghenata, s.f., lavoro e-
ditro la fratta. 3. accorgersi. seguito con lerpice Morgan.
smicciata, s.f., sbirciata. smorghenata: smorganata.
smici: smicci. smorrato, agg., dirupato.
smielato, agg., smorfioso: sta ff ttanto smorz, 1. spegnere: ~ llardio | ~ la
lo ~. luce | ~ le cannle | ~ la carce | ~ l fco
smignocc, v. intr., scroccare. | ~ l fare de la mchena. 2. attenuare: ~
sminestr, v. tr., minestrare. la bbtta, il colpo.
smirci: smicci. smorzacannle, s.m., spegnitoio || ~ (a),
smoccic, v. tr., sporcare di moccio || loc. avv., posizione di coito in cui la
smoccicasse, v. intr. pron., pulirsi il donna sta seduta sopra luomo.
moccio: nun te smoccic co le mano! smrzo, s.m., ammorsatura, addentellato
smoccicata, s.f., azione di pulirsi rumo- della muratura.
rosamente il moccio con il pollice. smssa, s.f., 1. rimescolata: se d na ~ a
smoccol, v. tr., 1. pulirsi il moccio con il la vinccia. 2. zappatura superficiale. 3.
pollice. 2. (fig.) svelare segreti || v. intr., atto di scuotersi, lavorare con maggior
1. (fig.) bestemmiare. 2. (fig.) piangere. energia: dmose na ~, reg!, coraggio,
smgghe, s.m., (rec.) smog: riv qqua na muoviamoci! 4. (fig.) slogatura: s
fiatata de ~. bbrutte le smsse del pide.
smgna, v. tr., (fig.) strizzare. smost, v. intr., produrre mosto: stua
smollec: smollic. smsta parcchjo ppi de anno.
smollic, smollec, v. intr., sbriciolare || smostacci, v. tr., redarguire.
smollicasse, v. intr. pron., andare in smostacciata, s.f., 1. severo rimprovero.
briciole. 2. atto sgarbato improvviso.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
558

smve, v. tr., smuovere || smvese, v. intr. socch, pron. indef., non so che, q.cosa:
pron., 1. agitarsi: lo stmmoco me s fa n crto ~ | me snto n zocch | cha
smsso, sento stimolo a defecare. 2. mmsto n zocch ner zugo.
(fig.) slogarsi: uno se smve na mano. sccia, s.f., 1. soccida || prov.: mrta la
smozzec, smozzic, v. tr., 1. sbocconcel- vacca, spartita la ~. 2. societ.
lare. 2. (fig.) pronunciare male. sccio, s.m., 1. colono, chi lavora terra in
smozzecato, agg., mozzo: l mrle tutte affitto: l patrne dovva compr l
smozzecate (rif. ai merli delle mura zorfato de rame e l zccio pompava l
castellane). ramato su la vigna. 2. cliente che porta
smozzic: smozzec. il proprio pane a cuocere al forno a
smucchj, v. tr., smucchiare. legna pubblico. 3. proprietario delle
smucin, v. tr., rovistare. olive portate al frantoio.
smucinamnto, smucino, s.m., azione di soccrre, v. tr., soccorrere.
rovistare. scera, s.f., 1. suocera: la su ~ ce lo sa ||
smucino: smucinamnto. prov.: ~ e nnra nun vanno m pace nra
smugna: mgna2. | tra sscera e nnra, vnto e ggragnla.
smugne: mgna2. 2. (fig.) donna autoritaria e severa. 3.
smujjo, s.m., atto con cui il toro solleva la (fig.) persona che controlla e rimprovera:
terra con un colpo di zoccolo: gnitanto quel cristiano ad na ~ prpio!
fa no ~. scero, scioro, s.m., suocero: al mi ~ ce
smus, v. intr., di asino che fruga con il la tajjrono pure co la farctta la vigna
muso: stava a ~ dntra la mastlla, || Forme: pl. scere, sceri.
snza magn || smusasse, v. intr. pron., socet, s.f., 1. societ: stanno n zocet, di-
battere il muso o il viso. videndo guadagni e perdite. 2. asso-
smusata, s.f., colpo dato con il muso o il ciazione, sodalizio: la ~ de la rsa ||
viso. prov.: la ~ bblla n due, per qquanno
smusne, s.m., pugno sferrato in viso. che uno se lva | la ~ bblla dspara:
smutannasse, v. intr. pron., denudarsi. uno ppco e ttr s ttrppe | la ~ sta
sna, inter., in correlazione con sni. bbne slo mal piatto, si vvanno via tutte.
sni, inter., forse! || ~ o sna, (scherz.) o s o socvele, agg., socievole.
no: thae da decide, ~ | o ~ o sna, o la va scioro: scero.
o la spacca. sda, agg., sterile, di animale e donna.
snbbe, s.m., snob. sodarne, s.m., (dispr.) celibe anziano.
s1: s. soddesfatto: sodisfatto.
s2, inter., suvvia! soddesfazzine: sodisfazzine.
soatto, s.m., strato di sporcizia. sodisf, sudisf, v. tr., soddisfare: si n te
sobbapparto, s.m., (rec.) subappalto. sodisfa, saricmbia.
sobbill, v. tr., sobillare. sodisfatto, soddesfatto, sudisfatto, agg.,
sobboll, v. intr., 1. rifermentare (detto del soddisfatto: ra rimasto contnte ssu-
vino). 2. ribollire della terra riarsa disfatto.
destate. sodisfazzine, soddesfazzine, sudisfaz-
sobbonn, subbonn, v. tr., sovrabbon- zine, s.f., soddisfazione: sta ~ nu jje la
dare. vjjo d.
Vocabolario
559

sdo, s.m., sodaglia, terreno incolto: qul solaro, s.m., solaio.


pzzo lu lassa ssdo || agg., 1. incolto. solata, s.f., 1. giornata solatia: che bblle
2. raffermo, di pane. solate de sti tmpe! 2. luogo a solatio.
sffece: sffice. 3. esposizione solare: l zme quanneva
soffi, v. tr., soffiare: te fa ssoffi su li prso na ~, bbastava.
mano, quanno li vae a ccompr, devi solato, agg., solatio.
pagare molto | ~ sul fco || soffiasse, v. sle: ~ fiacco, tiepido | ~ che ccce | c n
intr. pron., soffiarsi: sffiete l naso! || v. ~ che spacca le pitre | pijj l ~ | crpo
intr., far la spia. de ~, insolazione | (d.) c ncra l ~ pe
soffiata: na ~ de naso, uninezia. le trre, ancora presto || ~ (da), ~ (a),
sffice, sffece, agg., soffice. loc. avv., a solatio.
sofficnte, agg., sufficiente: ppi cche solngo, s.m., 1. vecchio cinghiale solita-
ssofficnte qu. rio. 2. (fig.) misantropo. 3. (fig.) celibe.
soffitto, s.m., (gerg.) spia. sleto, agg., solito.
soffine, s.m., pennello nuovo prima che soltta, s.f., getto di calcestruzzo.
si apra. solfarlo: sorfarlo.
soffoc: assoffug. solina, s.f., luogo esposto al sole || ~ (a
soffocasse, vd. assoffug. la), loc. avv., a solatio.
soffr: suffr. slito: slita (a la), loc. avv., di solito.
soffrigge, v. intr., 1. soffriggere: ha dda ~ sollevato, agg., fisicamente sviluppato, di
amramre. 2. (fig., scherz.) provar ragazzo.
dolore per una infiammazione: ce sof- sollne: sullne.
frggio qui dditra la vita. slo: ~ (a), da solo || prov.: mjjo sle chi
soggezzine, suggizzine, s.f., rispetto, ti- mmalaccompagnate || avv., solamente:
more: mtte ~, intimorire, incutere ri- ~ che pper sso la comprava.
spetto. slo1, s.m., cuoio per scarpe.
sogn, anzombi, inzommi, nzommi, slo2, s.m., suolo: distrutta al ~ da le
sommi, sugn, v. intr., sognare: a la bbmbe tutta la casa.
ntte mi sogn santa Bbiacinta, sognai som: assum.
santa Giacinta | mellass tanzombiarae sma, s.f., 1. carico che si pone sul basto:
gni ntte la tu casa || Forme: Ind. pres. na ~ dua (pari a due bigonce piene di
2 sgne; 3 sgna; 6 smmieno | impf. 3 uva) | ~ (a), loc. avv., sul basto, a dorso
sommiava | perf. 1 sogn | fut. 2 an- dasino o di mulo: caricam~ | (fig.)
zombiarae; 5 sognarte | P. pass. som- tcca vde da quale parte pnne la ~,
miato. come andranno le cose | n zacco e na ~,
sognccio: sommiccio. moltissimo || prov.: strada facnno,
sgno: smmio. saccmoda la ~ (sul maturarsi delle si-
sjja, s.f., soglia. tuazioni). 2. misura di capacit per li-
sjjola, s.f., sogliola comune (Solea vul- quidi pari a due barili da 50 litri circa:
garis Quensel). na ~ de vino. 3. unit di misura di peso:
sla, s.f., 1. cuoio per scarpe. 2. suola: sta la ~ reno quattro fscia grsse de c-
bbistcca pare ~ sbattuta | divent na ~, nepe. 4. (fig.) responsabilit.
infeltrire di tessuto. somara, sumara, s.f., asina || dim. suma-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
560

rtta. smmio, sgno, smbio, s.m., sogno:


somararo, sumararo, s.m., asinaio. manco pe ssgno!, assolutamente no! |
somarina (a la), loc. avv., alla maniera vggo n zmmio quelve chi mmama,
dei somari. vedo in sogno | n d rrtta ssgne!, non
somaro, sumaro, s.m., 1. asino (Equus illuderti!
asinus L.): cha la plle tsta cme l zu- son, v. tr., suonare: (triv.) sname sto
maro | fatica cme n ~ | cha la co- ciffolo! (rif. al pne) | co ddu ccce de
scnza del zumare, senza coscienza | nce ce se sna | ce llh ssonate bbne,
(scherz.) l zumaro chi ffbbrica l glielho cantata a chiare note || prov.:
zuppl (rif. alle deiezioni che lascia ca- cme se sna, se bballa | annide pi
dere) | (d.) tcca leg l zumaro d v l sson, rest ssonato || v. intr., 1.
padrne, conformarsi, piegarsi alla vo- suonare: sneno le campane | ~ a
lont del pi potente | tu s cme l zu- ggirno | ~ llordentte | ~ a gglria | ~
maro de Ficarllo: pi bbtte pijja e a ffco (in caso di incendio) | ~ llan-
mmno ce crde (ad un ragazzo punito) gona | ssonata la funzine | num me
| ce v l zomaro de Ficarllo, pe ccon- sna pe la quale, non mi convince, non
tentalla (rif. alla smodata brama ses- mi garba | sna cme n zrdo farzo. 2.
suale di una donna) | ad ccme l risuonare: la bbtte sna vvto, il vino
zomaro de aghino che, dppo chva sta per finire (detto quando si colpisce
mparato a sta snza magn, mmrto || la botte con le nocche per verificare il
dim. sumarllo (raro), somartto, su- livello del vino allinterno). 3.
martto || mdd. l mi ~ ttrppo parnte, tintinnare: fa sson l quatrine ma la sac-
prta la sma e n ze la snte; l mi ~ cccia || Forme: Ind. pres. 3 sna; 4 so-
ttrppo compare, prta la sma e nnu namo; 6 sneno | impf. 3 sunava; 4
jje pare | l zomaro del mi parnte, prta sonvemo; 6 sonveno | perf. 6 sonnno
la sma e no la snte (espr. scherz. nei | P. pass. sonato.
confronti di persona che porta sul ve- sonajjo, s.m., sonaglio || dim. sonajjlo.
stito una foglia o una paglia, senza av- sonata, s.f., 1. (fig.) discorso sgradito: sta
vedersene) || prov.: chi nnasce ~, mre ~ nu li piace. 2. (fig.) prezzo esoso: sen-
mortatlla | mjjo n zomaro vivo che n tarae che ssonata!
dottre mrto. 2. (fig.) battente della sonnmbolo, s.m., sonnambulo.
pressa della paglia. 3. (fig.) gioco di snno, s.m., sonno: pijj ssnno, assopirsi
carte simile alla briscola, nel quale | mrto de ~, tonto | mpastato de ~,
perde chi non realizza neppure una dormiglione | mancanza de ~, insonnia
presa . 4. (fig.) persona ignorante: ad | s svejjata m primo ~ | (imprec.
n zumaro vestite ccarzato. 5. (fig.) scherz.) te vnga ~ quann ra! | f
maleducato: sto sumaro!, sei un gran ttutto n znno, dormire profondamente |
maleducato! 6. (fig.) stupido. drme li stte snne | casc ddal znno
smbio: smmio. | n znno de pimbo | f le gran znne,
somijja: assomijj. essere morto || dim. sonntto, son-
somijjanza, sumijjanza, s.f., somiglianza. nellino: me s ffatto n zonntto.
sommi: sogn. sno, s.m., 1. suono: ~ scordato, disso-
sommiccio, sognccio, s.m., incubo. nanza. 2. squillo: h ntso n zno de
Vocabolario
561
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
562

campanllo. 3. musica. 4. rumore || dim. zr Pippo | (alloc.) bbongirno, sr


sontto, squillo leggero | dispr. sonc- cur!, signor curato! | ~ ma!, signor
cio. maestro! | ~ dott!
sopporazzine, assuppurazzine, supraz- sra, s.f., 1. (davanti ad un n. proprio di
zine, s.f., suppurazione: vngono persona) signora: la ~ Nunziata | (d.) la
a ~. ~ Cammilla, tutte la vnno e nnessuno
sopport, v. tr., sopportare: ~ l trbbole. la pijja (detto di una ragazza, che rifiuta
sopraccantina, avv., a livello della strada: molti pretendenti fino a rimanere nu-
cha um magaino ~. bile) | ~ Nann! 2. suora: le sre del-
sopraccijjo, s.m., sopracciglio: cha li luspedale | sr Maria!
sopraccijje fitte. srba, srva, s.f., 1. sorbola, frutto del
sopraddte, s.f., 1. sovrappi. 2. aggiunta sorbo. 2. (fig.) percossa: sentarae le
di insulti e percosse oltre quelli gi ri- srbe che ppijja stasra. 3. (fig.) rim-
cevuti. provero: va ss, che l confessre te d le
sopradippi, s.m., sovrappi. srve!
sopraffice, avv., in superficie || ~ (n), loc. sorb, v. tr., picchiare.
avv., raso terra. srca, s.f., 1. ratto (Rattus rattus L.) | na
sopraffitt, v. tr., subaffittare. ~ di chjveca (Rattus norvegicus L.) |
sopraffitto, s.m., subaffitto: sta a ~. srche dcqua. 2. femmina del ratto. 3.
soprallco, s.m., sopralluogo. (fig.) vulva: ch la ~ de la srva? (di
sopralluce, s.m., lunetta semicircolare cosa toccata da tutti). 4. (fig.) ragazza:
sopra il portone dingresso. na gram bblla ~ | (vezz.) ~ dro! (ad
soprammano, s.m., 1. sopraggitto, cuci- una bambina) || dim. sorchtta | accr.
tura interna. 2. (fig.) ceffone. sorcna || (vezz.) la sorcarlla de casa
sopranno, agg., di capo di bestiame che (rif. alla figlia minore). 5. (fig.) attrezzo
ha superato un anno di et. per assaggiare il vino dallapertura su-
sopravanzo (de), loc. avv., in abbon- periore della botte. 6. (fig.) oliatore: la ~
danza, in pi: d c llacqua ~, li si d delljjo.
na rinterzata mallrto. sorc: assorc.
sopravvessana, agg., di una variet di pe- sorcame, s.m. coll., (triv.) gruppo di ra-
cora. gazze.
sopravvive, v. intr., sopravvivere. sorcato, agg., solcato, impresso di solchi:
spre, avv., sopra: le labbre ~, superiori | n campo tutto ~.
pi sspre, pi in alto | ~ ~, in superfi- srce, s.m., sorcio, topo (Mus musculus
cie. L.): te f vvde li ~ vrde | f la mrte
soprsso, s.m., esostosi, callo osseo. der zrce || ~ campagnlo, topo di cam-
soprumano, agg., sovrumano. pagna (Microtus arvalis Pallas).
sr prosdcimo, s.m., saccente: sto ~ sorctto, s.m., 1. arvicola, piccolo topo di
na cujja. campagna che rode le radici (Arvicola
sr tentnna, s.m., persona esitante, in- terrestris L.): le patate magnate dal zor-
decisa. ctto. 2. (fig., vezz.) detto di un bam-
sr, s.m., (davanti ad un n. proprio di per- bino.
sona o ad un titolo onorifico) signore: l sorchto, s.m., 1. (triv.) gruppo di ragaz-
Vocabolario
563

ze. 2. (triv.) luogo con molte ragazze. cui presenza ci si vuol liberare per qual-
sorchtta, s.f., 1. gioco a carte. 2. il quat- che tempo | (d.) l zrde s ffatte pe ssa
tro di denari nel gioco omonimo. 3. spse.
(fig.) oliatore di piccole dimensioni. srdo: (prov.) l zrdo dil cumpare, ci
sorciara, s.f., topaia, tana del topo. snte si li pare | nun c ppggio ~ di chi
sorciaro, agg., di serpente che si nutre di nun v ssent.
topi. sorlla: surlla.
sorciato: assorciato. sorf: inzorf.
sorcinato: ciorcinato. sorfanllo, s.m., zolfanello; stoppino per
sorcino, s.m., difetto di olio o vino su cui solforare le botti.
sono passati i topi: sa dde ~, ha sapore sorfarlo, solfarlo, s.m., cannuccia di
di topo || agg., 1. semichiuso: cha llc- canapa, inzuppata nello zolfo liquido,
chje sorcine. 2. grigio: culre ~. 3. da usare come fiammifero: li solfarle
avariato (di vino od olio in cui an- pe ffa ppijj l fco saddoprvono.
negato un topo). sorfato, s.m., solfato: ~ armnico, l
srco, s.m., solco || ~ (a), loc. avv., lungo cuncime de ssa.
il solco || dim. sorchtto, canale di scolo. srfo, s.m., zlfo: l zrfo se d, ppe
sorcna, s.f., (triv.) donna procace. mmanten quann vvta (rif. alla botte)
sordato, surdato, s.m., 1. soldato || tir.: li | r vino pijja de ~.
sordati del papa nun z bbni a ccav sorfrea, sulfria, surfrea, agg., sul-
na rapa, li sordati del r cu la mancina furea: llacque sulfrie.
ne cvano tr || dim. sordatino. 2. sorianse (la), s.f., n. di una vasca per la
servizio militare obbligatorio di leva: macerazione della canapa.
ann a ff r zordato, andare soldato, sornac, surnac, v. tr., russare.
prestare il servizio militare | ven da sornacata, s.f., russamento.
f r zordato, andare in congedo || sor- sornaco, s.m., russo: appna al primo ~.
datina (a la), loc. avv., secondo la fog- sorprnne, v. tr., sorprendere.
gia militare (dei capelli tagliati molto sort, surt, v. intr., uscire: manco u
corti). rrondne nc ssurtito.
srdo, s.m., soldo: n cha n zrdo pi srva: srba.
ffanne due | qulle s ggnte che sorvejj, survejj, v. tr., sorvegliare.
cchanno le srde, sono ricchi | nvce sorvejjante, s.m., sorvegliante.
lloperajje, l zrde le pijjava la famijja sorvejjanza, s.f., sorveglianza.
| ~ de ccio, bambino di statura ridottis- srvo, s.m., sorbo (Sorbus domestica L.).
sima | mha dtto n zrdo!, ti sembra sorz, v. tr., sorsare, sorbire vino.
poco? || dim. sordarllo || pl. srde, sorzata, s.f., sorso di vino.
soldi, denaro: pi qquattro ~ lo crmpe | sospnne, v. tr., sospendere.
pre ~ del mi zzi Pppe! | pre ~ bbut- sostacchina, sustacchina, s.f., 1. lunga
tate!, sprecati | cu le srde dil tennte te trave portante trasversale di impalca-
s fatta la pirmannte (frammento di ture. 2. travetto perpendicolare messo
canzone) | quattro ~ de trattenimnto, per sostegno.
cosa immaginaria, che si manda a pren- sotterr: assotterr.
dere presso qualcuno da bambini, della sotterragno, s.m., sotterraneo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
564

sottintnne, v. tr., sottintendere. trasportare legname, legando i tronchi


sottinz (dal), sottonz (dal), loc. avv., di con una catena alla sala del carro
sottins. trainato da buoi.
stto: ~ ~, di soppiatto | ito de ~, ab- sottosapne, avv., in molle con sapone:
basso | ~ le fste, nel periodo natalizio | le panne da lav le mtte ~.
llasptto ~ casa, fuori del portone, sottoscale, s.m., sottoscala.
nelle adiacenze dellabitazione | ha lla- sottoscrive, v. tr., sottoscrivere.
vorato ~ patrne, alle dipendenze di un sottospre, sottodespra, sottodispra,
datore di lavoro | nnato stta le arme, avv., sottosopra: mtte al zottodispra, a
stato richiamato alle armi | quante jje soqquadro.
nha ddtte, strnzo, e sstte sspra, di sottovsta, s.f., sottoveste.
ogni colore. spacc, v. tr., 1. spaccare: ~ r cocmmoro
sottobbanco, avv., di nascosto. | ~ l prco, squartare. 2. contrassegnare:
sottobbicchjre, s.m., sottobicchiere. ~ la crce, votare sulla scheda. 3.
sottobbottijja, s.m., sottobottiglia. mescolare due qualit di vino, per
sottocantina, avv., al livello pi basso migliorare la qualit. 4. tracciare il solco
della cantina; nellinfernotto: mtta l con laratro. 5. aprire il taglio del grano.
vino ~ de primavra. 6. accecare le gemme del magliolo || v.
sottcchjo, s.m., sottogemma della vite: intr., 1. staccarsi (di qualit di pietra): l
si l primcchjo che ccccia va mmale, palombino spacca bbne. 2. creparsi
c l zottcchjo, che vvnapprsso || (dellintonaco). 3. fendersi: l lgno
avv., in antipatia: pijja ~ n oprajjo. potrbbe ~ | llolivo spacca | la trra
sottocscia, avv., sottogamba. frte spacca. 4. spaccarsi, della forma
sottodespra: sottospre. di formaggio fresco a causa del calore.
sottodispra: sottospre. spaccaculo, s.m., borsa di pastore (Cap-
sottofnno, s.m., sottofondo. sella bustapastoris Med.), erba infe-
sottogrado, s.m., parte verticale del gra- stante: ce se ggiocava co le fijje. dice
dino. apre m p qqusto! quannuno llva
sottjjo, avv., sottolio. aprto, dice: ha spaccato l culo cme na
sottomano, avv., con la mano rovesciata: gallina.
tajj l grano ~. spaccallcchje, s.m., calcatreppola (Cen-
sottomesura, s.f., tavola di lunghezza in- taurea solstitialis L.).
feriore a 4 mt., usata per armatura. spaccasse, s.m., grosso coltello da ma-
sottomtte, v. tr., sottomettere. cellaio.
sottomuro, s.m., (infant.) gioco con mo- spaccarlla, s.f., 1. variet di pesca spic-
nete o figurine, nel quale vince chi rie- cace. 2. (infant.) gioco che si fa con la
sce a lanciarle pi vicino possibile alla trottolina, cercando di colpire con vio-
base del muro. lenza quella dellavversario: ggioc co
sottonz (dal): sottinz (dal). lo stornavllo a ~.
sottopanza, s.m., sottopancia, finimento spaccasasso, s.m., tipo di agave (Agave
per equini. Americana L.).
sottopne, v. tr., sottoporre. spaccata, s.f., prima striscia mietuta a
sottosala, avv., detto di una maniera di mano nel campo di grano, per aprire il
Vocabolario
565

varco agli altri mietitori e alla mietitrice. spajj1, v. tr., separare due cose normal-
spaccatura, s.f., prima fase dellaratura. mente accoppiate; spaiare.
spacctto, s.m., 1. spuntino. 2. avanzo di spajj2, v. tr., togliere limpagliatura di
cibo. 3. lavoro breve. 4. incombenza, una sedia.
piccolo incarico da sbrigare. spajjato, agg., privo di impagliatura: n
spacci, v. tr., vendere. fiasco ~.
spccio, s.m., rivendita di sali e tabacchi. spajjra: spallira.
spacco, s.m., 1. fenditura dellinnesto || ~ spajjo (a), loc. avv., a spaglio, alla volata:
(a), loc. avv.: annsto ~ nglse, tipo di se smena ~, a ggtto.
innesto a spacco. 2. apertura laterale del spal, v. tr., togliere i paletti o le canne del
pagliericcio, in cui introdurre le mani, filare: finita la staggine, se spalava.
per allargare le brattee. spalanc, spalang, v. tr., spalancare: re-
spaci, v. intr., 1. condonare. 2. conclu- mase a bbcca spalangata.
dere una partita alla pari. 3. estinguere spalang: spalanc.
un debito, saldare un conto: l cnto ad spalanghtta, s.f., asse dello schienale
spaciato. della sedia, spranga.
spadavcchja, inter., (rec., scherz.) pro- spalla, s.f., 1. spalla: me fa ~, mi aiuta |
nunciata quando il seme di briscola abbass la ~, sottomettersi || ~ (a), loc.
spade (gioco di parole sul nome di un avv., in spalla: pijjava via cu la ghirba
giocatore di calcio). ~. 2. prosciutto di spalla: (scherz.) te
spade, inter. pronunciata al gioco del tres- rppo la ~, avvio il prosciutto di spalla,
sette: (chiapp.) ~! spille spcchi! per offrirtelo.
spadell, v. intr., fallire il colpo di fucile. spallasse, v. intr. pron., rompersi: me
spadngo, s.m., coltello da macellaio con sra spallata na rta del carrtto.
lama quadrangolare. spallata, s.f., aiuto: na ~ a n amico a
spadna, agg., di una variet di pera. bbombisgno li si dava.
spadron: spatron. spallato, agg., di cavallo o bovino con
spaghettato, agg., forato, mangiato da un lussazione omeroscapolare.
insetto: patate spaghettate. spalltta, s.f., 1. zona scoscesa. 2. fac-
spaghtte, s.m. pl., spaghetti: ~ ajjo, jjo chino psto ad uno dei due lati della
e ppeperoncino. macchina di santa Rosa, sopportandone
spaglira: spallira. il peso su una delle spalle.
spagnlo, s.m., 1. ultima striscia di grano spallira, spaglira, spajjra, s.f., 1. spal-
restata da mietere. 2. striscia di sodaglia, liera. 2. filare con pali longitudinali:
lasciata al margine del campo come usvono le spallire co le prtiche a la
segnale di confine: lo ~ n cordne de bbagnajjla | vigna a ~. 3. filare di con-
trra sda ntrno. fine. 4. filare normale agli altri. 5. inte-
spago, s.m., 1. cordicella. 2. (fig.) confi- laiatura del filare.
denza || d ~, a) accondiscendere: tutt spallin, v. intr., formare, parlando, bolli-
a ddalli ~, sa quanto dura a chjac- cine di saliva; sputicchiare.
chjer!; b) lasciar libero: si le se d ~, la spamp, v. intr., vincere sempre al gioco.
vita savvilisce; se non si tiene a freno spampan, v. tr., asportare i pampini ||
potandola. spampanasse, v. intr. pron., 1. perdere
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
566

le foglie. 2. perdere i petali. sparacina, s.f., funicella che si avvolge


spanasse, v. intr. pron., spanarsi di un in- sulla trottolina per lanciarla.
granaggio, consumarsi della filettatura. spracio: sprgio.
spancott, v. tr., cuocere troppo a lungo, sparagn: aresparammi.
divenire molle || spancottasse, v. intr. sparagrsso, s.m., gradasso.
pron., spappolarsi, ridursi quasi in pol- sparambi: aresparammi.
tiglia, detto di pietanza. sparami: aresparammi.
spancottato, agg., troppo cotto. sparammi: aresparammi.
spanne, v. tr., 1. spargere, spandere: tcca sparmmio, resparmbio, risparmbio,
spnnolo bbne l zme. 2. sprecare risparmmio, s.m., risparmio || prov.: l
denaro: spnne e spanne a ttutto spiano risparmmio l primo guadagno.
|| v. intr., propagarsi: le ncchje spn- sparata, s.f., divulgazione: ha ffatto la ~,
nono, gni cacchjne divnta na pianta ha propalato la notizia.
pe ccnto suo || spnnese, v. intr. pron., sparato, agg., a tutta velocit: va ssmpre
1. allargarsi. 2. diffondersi: se spase la ~ cu la mchina.
vce n giro | llodre se spanne || sparecchj, v. tr., 1. sparecchiare la ta-
Forme: Ind. pres. 3 spanne; 6 spnnono vola. 2. (fig.) prendere tutte le carte in
| impf. 3 spanna | perf. 3 spase | P. pass. tavola: llasso sparcchja tutto (nel
spaso | Ger. spannnno. gioco del rubamazzo) | ha ffatto asso
spannecuncime, s.m., spandiconcime. sparcchja, ha fatto piazza pulita.
spanontata: panontata. spareggi, v. intr., disputare un incontro
spanz, v. tr., sventrare: n ce mttono supplementare di spareggio.
gnnte a ~ n cristiano || spanzasse, v. sparge, v. tr., (raro) spargere: se spargtte
intr. rifl., 1. sfinirsi: l cavallo se spanza la vce.
da la gran carrira. 2. (fig.) sbellicarsi spargina, s.f., pianta adulta di asparago
dalle risa: se spanzava dal rida, rideva a selvatico o asparago dei boschi (Aspa-
crepapelle. ragus acutifolius L.): n festne de ~ se
spaparacchiasse, v. intr. pron., sdraiarsi mettva ntrno a lo spcchjo de la sala
in maniera comoda e scomposta. pe Ppsqua.
spaprchja, s.f.., (dispr.) donna deforme. sparginara, s.f., superficie di terreno se-
spapp, v. tr., cuocere troppo a lungo. minata ad asparagi.
spappato, agg., spappolato. sprgio, spracio, spricio, s.m., aspa-
spar1, v. tr., 1. sparare: (imprec.) te pzza rago (Asparagus officinalis L.) | ~ sar-
sparatte! 2. (fig.) accendere: ~ n furmi- vtoco, asparago dei boschi (Asparagus
nante. acutifolius L.) | na frittata de sprici.
spar2, v. intr., disapprendere: nvce spar, v. intr., sparire || Forme: Ind. pres.
dimpar a scla, spara. 1 sparscio; 6 sparsciono | perf. 6 spa-
spar3, v. tr., sventrare un animale morto rinno | Cong. pres. 6 sparscheno | Ger.
con un coltello: ~ l pscio | l cunijjo sparnno.
llhae da ~ sbboto. spricio: sprgio.
sparacazzo, s.m., personaggio immag.: sparijjo, s.m., lo sparigliare (nel gioco
(triv.) valla dd ma ~!, dillo ad altri non della scopa e dello scopone).
a me. sparl, v. intr., spettegolare.
Vocabolario
567

sparlne, s.m., sparlatore, maldicente. spsemo, s.m., spasimo.


sparm, v. tr., spalmare. spasina, s.f., vassoia di legno dai bordi
sparmata, s.f., atto di spalmare. bassi per frutta.
sparpajj, v. tr., sparpagliare || sparpaj- spaso, agg., 1. sparso. 2. sciorinato. 3. di-
jasse, v. intr. pron., sparpagliarsi, di- steso in terra: la cnapa se mettva
sperdersi. spasa al zle.
sparpajjata, s.f., sparpagliamento, atto di spass, v. tr., divertire || spassasse, v. intr.,
sparpagliare. divertirsi.
spart, v. tr., 1. dividere: mo da ~ la spassatmpo, s.m., passatempo.
rbba n dice | ~ neredit | che ffamo? spasseggi, v. tr., condurre a passeggio:
spartimo? | dppo n rtimo spartvona lo spassgge sto fijjo?
mmo. 2. separare due litiganti: curre spassino: passino2.
a spartille che ssammzzono de bbtte. spasso: (prov.) ~ de fri e ddivolo a
3. scambiare: a sse n due, se p ~ na ccasa || ~ (a), loc. avv., senza lavoro: sta
parla, si pu conversare || spartisse, v. a ~, disoccupato.
intr. pron., dividersi, separarsi || For- spasson, v. tr., estrarre pali dal terreno.
me: Ind. pres. 4. spartimo; 6 spart- spastor, v. tr., togliere la pastoia ad un
sciono | impf. 6 spartvono | perf. 6 animale.
spartinno. spata, s.f., spada, solo nel prov.: ne fre
spartitre: spartitro. ppi la lngua che la ~.
spartitro, spartitre, s.m., solco dirri- spatennostr, v. intr., (iron.) pregare:
gazione secondario nellorto. spatennstra tutto l girno.
sparto, s.m., divisione dei beni. spatri, v. intr., espatriare.
sparuc, sparup, v. intr., 1. razzolare. 2. spatron, spadron, v. intr., licenziarsi,
gettare in disordine, sparpagliare: jjo lasciare un impiego.
cme sparupa, v! 3. eseguire male un spaur, spaur, v. tr., impaurire: facveno
lavoro. 4. (fig.) dilapidare. ~ l cavalle || spaurisse, v. intr. pron., im-
sparup: sparuc. paurirsi || Forme: Ind. pres. 6 sparono.
sparupa, sparupne, s.m., 1. chi mette in spaurcchja, s.m. pl., (rust.) spauracchi.
disordine, arruffone: rrivato sparupa! spaur: spaur.
2. chi ritenuto fortunato al gioco. spaurisse, vd. spaur.
sparupata, s.f., atto di eseguire male un spaurito, agg., sgomento: civa du cchje
lavoro: sso li d na ~ che n zrva spaurite.
gnnte. spavardera, s.f., spavalderia.
sparupne: sparupa. spavardo, agg., spavaldo: ce fa ppure
spasa, s.f., 1. strato: pe ttrra si ttu vve- lo ~.
dsse c na ~ doliva. 2. roba sparsa, spazzacammino, s.m., 1. spazzacamino.
sciorinamento: ha fatto na ~ de molli- 2. codirosso, piccolo passeriforme ap-
che sur tavolino | sta ~ de fire. 3. (fig.) partenente alla famiglia dei turdidi
grande quantit. (Phoenicurus phoenicurus L.).
spasata, s.f., 1. spandimento: varda m p spazziano, sopr.
che ~ chha fatto! 2. (fig.) atto di spazzino, s.m., (arc.) merciaiolo ambu-
propalare notizie. lante: vvenuto lo ~! (richiamo).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
568

spzzolo, s.m., (raro) spazzaforno: ce spiccicare, pronunciare: sta fijja nco-


llte passato lo ~? menciava ggiusto a ~ quarche pparla.
spazzonato, agg., stazzonato, sciupato: 3. spiegare.
sta ggiacchtta spazzonata. spelucc: spilucc.
specchjasse, v. rifl., specchiarsi: si spc- speluzzic, v. tr., spilluzzicare.
chjeno mal vtro | te ce p specchj, da spenecasse, v. intr. pron., sporgersi: c m
quant ppulito n cucina || Forme: Ind. paraptto, pi nun f spenec li fijje | fij-
pres. 6 spcchjeno | Ger. specchjanno. jar, n te spenec da la finstra!
spcchje, s.m. pl., specchi. spnna, spnne, v. intr., spendere: pi
speccicato: spiccicato. ccme si p ~, secondo le possibilit
spce, s.f., sorta: vennva l zante di tutte economiche | n qulla bbottga se
le ~ | ad na ~ de ve, vi somiglia | ad spnne bbne, si compra a prezzi con-
ccme na ~ la spinace | na ~ de cme venienti || prov.: chi ppi spnne, mno
succsse a sso | na ma ~, na ~ de spnne | chi mmno spnne, assae
fatte cnto, una cosa simile | ma mm mi spnne || Forme: Ind. pres. 3 spnne; 4
fce m p ~, mi stup un po || avv., spe- spennmo | perf. 3 spenntte | fut. 1
cialmente: li piace man tutte, ~ a spennar | Cond pres. 3 spennarbbe |
qqulle ppi ggiovane. P. pass. spennuto | Ger. spennnno.
specettasse, v. intr. pron., staccarsi. spennaccine, s.m., spendaccione.
speciarmnte, spiciarmnte, avv., spe- spennarccio, agg., spendereccio.
cialmente. spnne: spnna.
speciso, agg., 1. schifiltoso. 2. perma- spennell, v. tr., spennellare: tuttal pi la
loso. su m li potva ~ la gla co la tintura
specul, v. intr., far speculazioni. ddio.
speculazzine: spiculazzine. spennicchj, v. tr., spendicchiare.
spedato, agg., con lunghia consumata spennol, v. tr., penzolare.
(detto del cavallo o del bovino). spensa, spinsa, s.f., istrice (Hystrix cri-
spgna: spigne. stata L.): le spinse fanno stragge de
spgne, v. tr., spegnere: spgnolo! | vae a patate.
~ llume a stra, sei in enorme ritardo | spnta, s.f., spinta: dajje na ~! | a scla
s venuto a ~ li cannle | ~ la carce viva va vante a ffrza de spnte | dim. spen-
|| spgnese, v. intr. pron., cessare di tarlla.
ardere: l fco va ffin che tte se spgne || spentne, s.m., spintone.
Forme: Ind. pres. 6 spgneno | perf. 1 spra, s.f., 1. lancetta di orologio. 2. rag-
spign; 3 spegn | Ger. spegnnno. gio di sole. 3. riflesso di luce (in uno
spel, v. tr., privare del pelo, togliere le specchio): l zle fa la ~ || sopr. m.
setole al maiale morto || spelasse, v. intr. sper, v. intr., sperare: speramo bbne! |
pron., spelarsi, perdere i capelli. ce spro pco che cce la fa || prov.: chi
spelato, agg., calvo. vvive speranno, mre cacanno || Forme:
spell, v. tr., 1. spellare. 2. scortecciare. Ind. pres. 4 speramo | Ger. speranno.
spellacchjato, agg., spelacchiato. sperata, s.f., calore del sole: s sfatta
spell, spill, v. intr., 1. articolare i suoni: ggi cme la guazza stta la ~.
quanno parla, nu spellisce bbne. 2. spercsso, agg., 1. spaventato: ~ l fijjo,
Vocabolario
569

appsta strilla. 2. sconvolto. spetturiato: spettorato.


spercte, v. tr., spaventare: ad bbrutto da spezzatura, s.f., 1. porzione di un tutto.
~ | nu lo ~! || sperctese, v. intr. pron., 2. lavoro non portato a compimento:
scuotersi, di commozione: pure li lassa tutte spezzature.
ggnte granne si spercotveno. spezziale, s.m., (arc.) farmacista.
sprdese, v. intr. pron., sperdersi. se s spezziara, s.f., (arc.) farmacia.
sprze pi la mcchja. spian, v. tr., 1. spianare. 2. distruggere il
sperlla, s.f., spiraglio di sole: l zle raccolto (detto della grandine). 3. li-
bbatte la ~ || ~ (a la), al primo sole: si sciare: si nu la piante, te spiano l ggiub-
vv scial, mttete ~! bino, ti picchio. 4. (fig.) dilapidare il
spergillo, spirgillo, s.m., aspersorio. denaro: co m par danne ha spianato
sperina: asperina. tutto.
sperlocc, sperlucc, v. intr., aver la vista spianatra, s.f., spianatoia: pare na ~,
annebbiata: me sperlccano llcchi. ssnza zzinne. c ppassato san
sperlucc: sperlocc. Giusppe cu la pialla (di una donna con
sperper, v. tr., sperperare: fanno prsto a poco seno).
~ la rbba sti sprecne. spiazz, v. tr., spostare: domane la spiz-
sprto, asprto (citt.), agg., esperto: llas- zono la trbbia chhanno finito ll.
prto grigortre ce lu sa. spiazzale, s.m., piazzale.
spervrzo, agg., 1. impertinente. 2. mal- spiazzata, s.f., estensione di terreno colti-
vagio. vata a pascolo || dim. spiazzatlla.
sprzo, agg., sperso. spiazztta, s.f., piccolo slargo.
spsa, s.f., 1. spesa | mdd. ppi la ~ che spica, s.f., spiga.
llimprsa. 2. (fig.) sconfitta al gioco. 3. spicc, v. intr., spiccare: spccheno s arte
(fig.) scarica di busse: te d na ~, se nu li trre.
la piante || pl. spse, vitto per i brac- spcchjo, s.m., 1. parte del gheriglio della
cianti: li passveno le ~. noce. 2. quarto di luna: ha ffatto l pri-
spes, s.f., vincere al gioco. mo ~.
spesarllo: spesarlo. spcchjo de prte, s.m., (fig.) piccola su-
spesarlo, spesarllo, s.m., operaio ad- perficie triangolare di vigna, formata da
detto ai rifornimenti per il personale in sezioni di filare: c rrimasto da cjje
campagna. qullo ~ de prte || ~ (a), loc. avv., a
spetazz, petazz, v. intr., spetezzare. punta: m pzzo de trra ~.
spett: aspett. spicci, v. tr., 1. strigare: ~ na matassa. 2.
spettquelo, spittquelo, s.m., (arc.) spet- rassettare, sbrigare faccende: appnar-
tacolo. zata, h spicciato s ccasa. 3. spiccio-
spettasse: aspettasse (vd. aspett). lare denaro: me le pe ~ diecimila lire?
spetten, v. tr., spettinare. 4. sgombrare: ~ l tavulino pe scriva ||
spettorasse, v. rifl., scoprirsi il petto. spicciasse, v. intr. pron., sbrigarsi: si n
spettorato, spettoriato, spetturiato, agg., ce spicciamo, stamane va ffin che
scollato, a petto scoperto: va vvia tutto ffamo tarde.
~, manco fsse agsto. spiccialtte, s.m., (iron.) medico.
spettoriato: spettorato. spicciata, s.f., azione di rassettare: quanto
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
570

d na ~ a la cucina e h ffatto. larla, s.f., spigolatrice.


spicciatre, spicciatro, s.m., pettine spightta, s.f., 1. lato pi corto e meno
rado. profondo del maceratoio: ne la ~, ll l
spicciatro: spicciatre. fscio ntro nun cannava, se sciojjva.
spiccic, v. tr., pronunciare: nun spccica 2. mangime di semi per uccelli.
parla. spigna: spigne.
spiccicato, speccicato, agg., identico: ca- spigne, spgna, spigna, v. tr., spingere: nu
cato e ~ cme l zu nnno | nate spicci- spgnete! | s ppe la salita cra da
cate cme du gcce dacqua. spgnelo l carrtto | spigno la prta e
spccio, agg., 1. sgombro: tu che cchae mbcco | mdd. ha vjja a ~ l culo
le mano spicce, pjjolo s! 2. sfitto: h allaco! (di uno sforzo inutile).
vvisto na casa spccia. 3. spicciolato: spigol1, v. tr., (raro) spigolare, racco-
me srvono diecemila lire spicce | dm- gliere la spiga.
mele spicce, che n ch l rsto! | ce spigol2, v. intr., origliare, spiare.
nnha ppche spicce, di persona risoluta spigolatra: spigarla.
che non ha tempo da perdere | ce llhae spgolo, s.m., spigo, lavanda (Lavandula
spicce? ce nnh ppche spicce e officinalis Chaix).
ppche da spicci. 4. libero || spicce, spigularla: spigarla.
s.m. pl., spiccioli: s rrimasto snza ~ spigulazzine: spiculazzine.
gge. spill: spell.
spiccon, v. tr., picconare. spilucc, spelucc, spiluci, v. tr., 1. pi-
spicconata, s.f., atto di picconare. luccare. 2. (fig.) spillare, estorcere
spiciale, agg., 1. speciale. 2. particolare. denaro. 3. (fig.) vincere al gioco: li
spicialit, s.f., specialit. spelucca tutte l quatrine | ci llha spiluc-
spicializzasse, v. rifl., specializzarsi. cate qulle quattro srde.
spiciarmnte: speciarmnte. spiluci: spilucc.
spiciato, agg., schifiltoso. spmpana: spmpena.
spiciocchjato, agg., di un tegame di ter- spmpena, spmpana, s.f., 1. ragazza ma-
racotta con il manico rotto. grolina. 2. ragazzetta impertinente. 3.
spiciso, agg., irascibile. donna linguacciuta.
spiculazzine, speculazzine, spigulaz- spina orzale, s.f., spina dorsale.
zine, s.f., 1. speculazione. 2. ipotesi. spina, s.f., 1. spino. 2. pungiglione | ~
spidito, agg., diretto. ventsa, ascesso metacarpale tuberco-
spidocchj, v. tr., 1. spidocchiare. 2. uc- lare; tubercolosi ossea, che colpisce le
cidere i parassiti delle piante || spidoc- piccole ossa lunghe della mano e del
chjasse, v. rifl., spidocchiarsi. piede: (imprec.) che tte pssa pijj
spietr, v. tr., 1. togliere le pietre dal ter- na ~!
reno. 2. togliere le pietre messe sulla ca- spinace, s.f., spinacio: pe ccna me sa che
napa nel maceratoio: se va ~ l filo. ff na frittata co le ~.
spig, v. intr., spigare, granire: de sti spinara, s.f., roveto.
tmpe li cvole ggi spgono. spinarlo1, s.m., operaio che componeva
spigajjla: spigarla. le siepi morte con piante spinose.
spigarla, spigajjla, spigolatra, spigu- spinarlo2, s.m., variet di fungo edule
Vocabolario
571

(Calocybe gambosa Donk). vaci dei bambini.


spinavvnto, s.m., persona magrissima. spiritossanto, s.m., Spirito Santo.
spinobbianco, s.m., biancospino (Cra- spiropcchjo (a), loc. avv., in modo
taegus oxyacantha L.). sbagliato, inconcludente.
spinsa: spensa. spisci, spisciol, v. intr., bagnare di
spinso, agg., ispido: cha l caplle orina.
spinse che n ze strgono. spisciol: spisci.
spinzato, agg., 1. dentellato: le cartoline spitalet, s.f., ospitalit.
s spinzate. 2. con un angolo rotto: n spitata, s.f., 1. colpo inferto con uno
tavulino ~. spiedo. 2. spiedata: na ~ ducelltti.
spinzieratzza, s.f., spensieratezza. spitavvnto, s.m., persona magrissima.
spinzierato, agg., spensierato. spito, s.m., 1. spiedo || dim. spitarllo. 2.
spol, pigol, pol, v. intr., 1. pigolare: lungo ferro appuntito usato dagli sca-
polono l purcine, lo snte? 2. piagnu- vatori clandestini per saggiare il suolo
colare: pguela cme n ucelltto alla ricerca di tombe etrusche.
drntal nido. spittquelo: spettquelo.
spiomm, v. tr., spiombare, sfinire (di la- spizz, v. tr., rompere il becco di un re-
voro faticoso) || v. intr., non essere a cipiente.
piombo. spizzec: spizzic.
spon, v. intr., spiare. spizzic, spizzec, v. tr., 1. mangiare poco
spiott, v. tr., rompere le zolle con la e di malavoglia; mangiucchiare. 2.
zappa. piluccare: llua, appna sammor-
spiottol, v. tr., rompere le zolle con la bidisce, ggi sse spzzeca. 3. beccare: le
zappa. galline mhanno spizzicato l grano. 4.
spive, v. intr. impers., spiovere: aspet- (fig.) parlucchiare: ~ llingrse || v. intr.,
tamo m p che ~, che spiova. 1. (fig.) guadagnare: col barre, cmad
spioviccicata, s.f., pioggerella. ce se spzzeca. 2. (fig.) intendersene: co
spippacchj, v. intr., fumare in continua- sti machinari dadsso ce spzzico pco.
zione la pipa. spizzicara, s.f., (scherz.) azione di piluc-
spippacchjata, s.f., fumata di pipa. care uva nel vigneto: mtte s la ~,
spir, v. tr., ispirare: frze ci lu spirava l cominciare a piluccare uva | li fijje ap-
cre dannacce. pna se comncia ff ncumnceno la ~.
spirajjo, s.m., spiraglio. spizzicata, s.f., 1. atto di spilluzzicare. 2.
spiranza, s.f., speranza. (fig.) piccola quantit || dim. spizzi-
spirazzine, s.f., ispirazione: ci vinne catlla.
qulla ~ da num pijjalla. spizzichino, s.m., 1. inappetente, che
spreto, s.m., spirito: cha le stte sprete mangia poco. 2. (fig.) tressette giocato
(di persona vivace, attiva). in due con dodici carte.
spirgillo: spergillo. spzzico (a), loc. avv., a) a poco a poco:
spirinza, s.f., esperienza: se sa pe ~ che f na csa ~; b) qua e l; c) a casaccio.
n ze p ff. spzzio: uspzzio.
sprite vitale, s.m. pl., 1. convulsioni di splnne: sprnne.
animale in fin di vita. 2. movimenti vi- splennnte, agg., splendente.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
572

splennre, sprennre, s.m., splendore. spondarlla: spondarla.


spocci, v. tr., svezzare (spec. il vitello o spondarla, spondarlla, s.f., spon-
il puledro). deruola, tipo di pialla per carradori e
spocciatro, s.m., anello puntuto appli- bottai.
cato alla mammella della cavalla, per spnna, s.f., 1. sponda, riva. 2. fiancata
svezzare il puledro. del carro agricolo. 3. parte laterale di su-
spoggi, v. intr., spostarsi, muoversi: an- perficie: la ~ dil ltto | ~ (a), loc. avv.,
namo, volmo ~? | n cra ppi vvrzo appoggiandosi alla sponda del letto (po-
da falle ~. sizione di coito).
spjja, s.f., 1. (raro) spoglia. 2. esuvia, spont, spunt, v. tr., togliere la punta: se
spoglia della serpe. spnteno qulle collua (rif. ai tralci) ||
spojj, v. tr., 1. spogliare: rridtto spl- v. intr., 1. spuntare: tra m p spnta
te gnudo | sprto gnudo s ppresentato llrba. 2. apparire allimprovviso. 3.
| (d.) se spjja n artare e sse ne vste n levarsi, sorgere (rif. al sole e agli altri
antro (sulla inadeguata risoluzione di corpi celesti). 4. prendere sapore di
problemi) | lumacne sprto, limaccia. acido (detto del vino di debole
2. (fig.) devastare: la grnene llha gradazione alcolica): spunta dacto ||
sprte lllive || v. intr., 1. staccarsi della spontasse, v. intr. pron., spuntarsi: li s
fibra legnosa: collacqua calla spjje spontato l curtllo.
prima la cnepe. 2. decantarsi: sto vino spontagno: spontnio.
spjje bbne || spojjasse, v. rifl., 1. spontaniamnte, avv., (rec.) spontanea-
spogliarsi: manco me spjjo | spjjete! | mente.
me s ggi sprta. 2. abbandonare la spontnio, spontagno, spuntneo, agg.,
condizione di religiosi. 3. decantarsi (rec.) spontaneo.
dellacqua dallolio: lljjo se spjja. 4. spontata, s.f., atto di accorciare: me f
subire mute (di rettile): l zrpe se spjje dd na ~ mal caplle.
|| Forme: Ind. Pres. 1 spjjo; 2 spjje; 3 spopol, v. intr., ottenere grande successo,
spjje, spjja | P. pass. splto, sprto. attirare pubblico.
spojjarllo, s.m., (rec.) spogliarello. sporcata, s.f., atto di tinteggiare alla me-
spojjato, agg., limpido, senza impurit, di glio: damo gni anno na ~ de bbianco a
vino. la cucina.
spojjatjjo, s.m., (rec.) spogliatoio. sporchzzia, sporczzia, s.f., 1. sporcizia.
spjjo, s.m., spoglio. 2. (fig., euf.) fulmine.
spla: f la ~, tramare la tela || dim. spo- sporczzia: sporchzzia.
ltta, navetta del telaio. sprco, s.m., terreno incolto || agg., 1. in
spolledr, v. intr., rovesciarsi col dorso cui crescono erbacce: na vigna sprca
sullerba, per spidocchiarsi (di equino). sha dda scarap. 2. lordo (di peso). 3.
spollinasse, spulinasse, v. intr. pron., (fig.) disonesto || prov.: chi ppi sprca
spollinarsi. la fa, divnta prre.
spolmon: spulmun. spormonasse, v. intr. pron., 1. sgolarsi,
splpo, s.m., spolpamento: cortllo da ~. sfiatarsi. 2. (fig.) sfinirsi di fatica. 3.
spomp, v. tr., stancare || spompasse, v. (fig.) finire i soldi.
intr. pron., stancarsi, sfinirsi. sporp, v. tr., spolpare.
Vocabolario
573

sporpatura, s.f., spolpamento. spozzarato, spozzerato, agg., ingordo.


sprta: jje llha ddtte n zacco e na ~, spozzata, s.f., atto di togliere liquido su-
lha insultato | danne n zacco e na ~, perfluo.
dare un fracco di botte. spozzerato: spozzarato.
sportllo, spurtllo, s.m., 1. sportello. 2. sprec: spreg.
tavola posteriore movibile del carro || sprecasse: spregasse (vd. spreg).
dim. sportelltto, spurtelltto. sprecne, spregne, s.m., 1. sciupone, chi
sprto, agg., senza rivestimento vegetale: sperpera. 2. (fig.) vantone: cala, sprec!
n fiasco ~ ffcile che sse rppe. spreg, sprec, v. tr., 1. sprecare: nun ~ l
sporvar: sporver. fiato!, taci! | ra fiato spregato l zuo ||
sporver, sporvar, v. tr., spolverare. spregasse, sprecasse, v. rifl., 1. (iron.)
sporverata, s.f., 1. spolverata. 2. (fig.) impegnarsi: capirae, te ce s spregato
spruzzata. 3. (fig.) spargimento di so- tutto. 2. (iron.) regalare con generosit ||
stanza fine su una superficie: ha ffatto Forme: P. pass. spregato.
na ~ de nve stantte. sprgo, s.m., spreco: l pane ci llva, ma
sporverino, s.m., 1. soprabito leggero. 2. nun tanto da fanne ~.
(fig., arc.) asciugacarte: lo ~, pasciug spregne: sprecne.
llinchjstro co la sabbitta fina fina. sprme, sprime, v. tr., spremere: cha
sprvero, s.m., strato sottile residuo: c ppco da ~, povero | llha da ~ bbne
rrimasto lo ~ del tabbacco ll ppe li | llhae sprimto bbne? || Forme: Ind.
sacccce. perf. 3 sprem | P. pass. spremuto,
spos, v. tr. e intr., sposare: quanno spsa sprimto (raro).
la su fijja? | h sposato ner quarantuno, sprnne, splnne, v. intr., splendere.
tmpo de gurra | le somare sposvono sprennre: splennre.
a mmggio || sposasse, v. rifl. e rifl. re- spresato, agg., che ha perso la presa (di
cipr., sposarsi: la ggiovent se spseno cemento non utilizzabile, perch inumi-
tarde m | se sposnno n vcchjo cu na dito).
zzitellna || Forme: Ind. pres. 6 spseno spresciolata: presciolata.
| impf. 6 sposvono | perf. 6 sposnno. spretasse, v. rifl., spretarsi, abbondonare
spsa: (prov.) ~ bbagnata, ~ fortunata. lo stato sacerdotale.
sposalzzio, s.m., nozze. sprime: sprme.
sposess, v. tr., privare del possesso || spo- sprisciuttasse, v. intr. pron., (iron.) cavar-
sessasse, v. intr. pron., 1. alienare la pro- si dobbligo facendo regali: si fregato!,
priet. 2. fallire. me ce sprisciutto prpio tutto (per dire
spso, s.m., sposo || spse, s.m. pl., coppia di non voler fare una cosa).
dei coniugi: viva le ~! || spostto, sprocedato, sprocetato, sprucedato, agg.,
neosposo: du spostte frsche frsche. ingordo.
spost, v. tr., spostare. sprocetato: sprocedato.
sptico, sptico, agg., disposto, libero: s sprofonn, v. intr., sprofondare || spro-
~, se cc bbisgno, a disposizione. fonnasse, v. rifl., 1. sprofondarsi, preci-
spozz, v. tr., 1. attingere acqua da un pitare. 2. approfondirsi.
pozzo. 2. togliere liquido superfluo da sprofnno, s.m., precipizio, baratro.
un recipiente. sprolchjo, s.m., sproloquio.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
574

spropesetato, sproposetato, agg., spro- spur, v. tr., pulire: le tste se spurvono


positato. co la cnnere e llacto (di recipienti di
spropi, spropri, v. tr., espropriare. rame).
sproposetato: spropesetato. spurci, v. tr., spulciare: va ~ la tu m!,
spropseto, s.m., 1. strafalcione. 2. (fig.) togliti di torno!, vattene!
enormit: prima ste spropsete dads- spurg, v. tr., 1. pulire: pijjamo na sac-
so n ze sentvono. chtta spurgata. 2. tenere le chiocciole
spropri: spropi. a digiuno qualche giorno prima di cuci-
sprprio, s.m., esproprio. narle affinch emettano il muco || v.
sproveduto, agg., sprovveduto. intr., 1. perdere il sapore di legno nuovo
sprovisto, agg., sprovvisto || sprovista (a (di vaso vinario). 2. ammorbidirsi dei
la), loc. avv., alla sprovvista: llha lupini messi a bagno. 3. liberarsi dalle
cchjappo ~. feci (detto del bestiame, tenuto una
sprucedato: sprocedato. giornata nel remissino del mattatoio,
sprufumatamnte, avv., profumatamen- prima di esser pesato dal compratore).
te, a prezzo esoso. spurtllo: sportllo.
spuderatggene, s.f., spudoratezza: cha spusalzzio, s.m., sposalizio.
ppure la ~ de dillo n giro. sput, v. tr., sputare || prov.: chi ssi sputa
spuderato, agg., spudorato. addsso, nun vale mo grsso.
spul, v. tr., togliere la pula. sputccio, s.m., sputo: co no ~ taffgo!
spulinasse: spollinasse. (minaccia scherz.).
spulinata, s.f., atto di spollinarsi. sputarlla, s.f., 1. salivazione abbon-
spullizzicasse, v. intr. pron., spollinarsi. dante. 2. sputacchiare ripetuto.
spulmun, spolmon, v. tr., 1. fiaccare. 2. sputo, s.m., saliva: le vecchjtte che
(fig.) rovinare economicamente. ffilvono, tenvono la fava dntro la
spuncicata, s.f., atto di pungere. bbcca, ppe ffacce f lo ~ | magna pane
spunghett, v. intr., esser colpita da pro- e ~, mangia pane senza companatico,
lasso vaginale, rif. a una vacca. povero | sta attaccato co lo ~, di cosa
spunt: spont. che si stacca con facilit | ~ del cucco,
spuntneo: spontnio. baviccia schiumosa che si trova al mat-
spuntatura, s.f., lo spuntarsi di un at- tino sullerba in primavera.
trezzo || pl. spuntature, parti residue ar- sputtan, v. tr., svergognare pubblica-
rostite del costato del maiale, mente.
rosticciana. spzzola, s.f., 1. puzzola (Mustela puto-
spuntne, s.m., 1. mozzicone di tronco ri- rius L.). 2. (fig., scherz.) bambina vi-
masto sul terreno. 2. sterpo. 3. spor- vace.
genza di terreno. 4. stoppie della canapa spuzzon, v. tr., mettere in disordine.
restate sul campo dopo il taglio. 5. squaccsa, agg., di donna che si d arie,
pezzo sporgente di ramo tagliato: quar- parla affettatamente.
cuno, quanno potava, lassava sti spun- squacquajj, squacquar, v. intr., schia-
tne che sse vedvono, che le dicvono mazzare delle oche || Forme: Ind. pres.
attaccafiasche. 6 squacqujjono.
spupazz, v. tr., trastullare un bambino. squacquar: squacquajj.
Vocabolario
575

squadrasse: squatrasse (vd. squatr). liquido versato.


squadrijja, s.f., squadriglia. squizzo, sguizzo, s.m., schizzo.
squajj, v. tr., 1. fondere. 2. (fig.) rubare, ssaggi: assaggi.
sottrarre || squajjasse, v. intr. pron., 1. st, v. intr., stare: statte bbne! | sta cme
liquefarsi: (iron.) me ce squajjo tutto!, n csere, sta benone | st ccme m papa
mi ci scomodo. 2. (fig.) filare: quanno | ~ bbne de famijja, essere in buone
lo vddono, se squajjrno || squajjs- condizioni economiche | sta fino!, po-
sela, v. intr. pron., svignarsela: fce vero te! | st attnte! | ma statte zzitto! |
mjjo a squajjmmela. stama vvde!, chiss | p ~?, possibile?
squajjo, s.m., cioccolato fuso servito in | ~ ar cicco, lavorare assiduamente |
tazza. sta ssu la polizza, lavora come agente
squaraquijj, v. intr., 1. schiamazzare di pubblica sicurezza | ~ apprsso, se-
delle oche. 2. scherzare: qui nun zi guire dappresso | ~ m pide, vegliare |
squaraquijja! n c dda f gnnte, pe quanto stae?, quanto tempo impieghi? |
pure ann. sta ppi dde ll che dde qqu, in fin di
squatr, v. tr., 1. squadrare: ~ na trave. 2. vita | ~ a casa, trovarsi in casa | d sta
scomporre la catasta: tcca squatralla dde casa?, dove abita? | ssa sta a
la lgna, dppo avlla arrocchjata. 3. ccasa, la moglie una casalinga | n ce
esaminare attentamente || squatrasse, sta ttanto co la tsta, demente | an-
squadrasse, v. intr. pron., incrinarsi (di nava a ~ co le ggenitre, coabitare |
oggetto di metallo): la campana dil sent cme sta dde sale, assaggiare una
commune si squadr, pirch ndovin pietanza, per controllare se occorre altro
che bbattva llre le tcche dellorlg- sale | sta a mmomnte, arriva tra poco |
gio. lassate ~!, lasciate perdere! (a chi vuol
squatra1, s.f., squadra, strumento da mu- pagare una consumazione) | nun ce sta,
ratore e da falegname. non daccordo | pe la fsta, ce stamo
squatra2, s.f., squadra, gruppo di persone: (ci teniamo) | ce sta pe bbellzza, non
h mmsso na ~ dmmene, ho assunto di nessun aiuto | se tu stsse bbne, sa-
una squadra di operai | na ~ de pallne. rbbe contnto ppurio | lro nd st-
squatrata, s.f., sguardo attento dinsieme: vono, che no lo vddeno? | stacce tu! |
llha ddato na ~ dal zottonz snza d sta ggirne, arriver tra qualche giorno
gnnte. | sttece pi attnta nantra vrta! | se
squatrinato, agg., squattrinato. stavattnte llua, si sorvegliava | l car-
squatro (a), loc. avv., a) ad angolo retto; bignre lu stava attnte | ~ a le tacche
b) a quinconce (di piante, spec. olivi). de qualcuno, pedinarlo | nu st ttanto,
squatrne, s.m., 1. squadrone. 2. (arc.) mariccomanno, fa presto, mi racco-
lunga sciabola del capo delle guardie mando | sta m p pprima de telefon, in-
comunali. dugia | stamo ll, non c molta
squizz, sguizz, v. tr., schizzare, spruz- differenza | sta ra pe ra, muore da un
zare || v. intr., muoversi velocemente. momento allaltro | annato a ~ a
squizzata, s.f., schizzo: mttemece na ~ Rrma, si trasferito a R. | ce st ppco
dacquavita! apprsso a le modernit | sta ssu la sua,
squizzett, v. intr., far rumore, detto di un riservato | state, state!, prego, rimanga
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
576

comodo! | ~ a li stte cle | nun vvro, stacc, v. tr., 1. spiccare: stacc n rici-
num p ~ | quanto sta la verdura gge?, pinte dal muro. 2. cogliere: stccono n
quanto costa? | stacce, esser lucido di rampazzo le ragazzine, p dppo,
mente | ce state a ppart ddomane?, quanno llhannassaggiata m p, le
siete daccordo? | ce sta cme llerbtta tcca bbuttalla via, perch ccattiva | u
ma le porptte, benissimo || prov.: pi rrocimoltto stacctelo piano piano, ma
ssmo e mmjjo stamo | v ~ bbne n senn no spizzicate, che sta bbrutto a
girno? pijja mjje! v ~ bbne n anno? vvda le rampazze spizzicate. 3. com-
ammazza l prco! v ~ bbne smpre? prare il tessuto: s stato dal mercante a
fatte prte! | chi sse ne sta dde pco, ~ l vestito pe spos. 4. togliere i fini-
vive bbne in gni lco || Forme: Ind. menti: ~ l zumaro || v. intr., smettere di
pres. 1 st; 2 stae; 4 stamo | impf. 4 lavorare: quanno stacche la sra? |
stvemo; 5 stvete; 6 stveno, stvono | volmo ~ ch ra? || Forme: Ind. pres.
perf. 1 sttte, stide, stidi; 2 ststi; 3 2 stacche; 6 stccheno, stccono | perf.
sttte, stide; 4 stssimo; 5 staste; 6 stt- 1 stacc; 6 staccnno | fut. 3 staccar.
tono, stideno | fut. 2 starae | Cong. staccato, s.m., inizio della muratura ||
impf. 1 stasse; 2 stsse; 3 stasse | Cond. agg., cadenzato (di passo).
pres. 3 starbbe; 4 starssemo; 6 sta- stacchj, v. tr., scheggiare || stacchjasse,
rbbeno | Ger. stanno. v. rifl., 1. scheggiarsi. 2. spezzarsi.
stabbacc, v. intr., (gerg.) fottere. staccionataro, s.m., operaio costruttore di
stabbaccata, s.f., (gerg.) coito. stecconati.
stabbelemnto, stabbolimnto, s.m., sta- stacco, s.m., acquisto del tessuto per un
bilimento. vestito (spec. per le nozze): f lo ~ dal
stabbi, v. tr., letamare: llrto gni anno mercante.
lo stabbiave, si ccra (se avevi il staccol: scaccol.
letame). staccolino, s.m., (infant., scherz.) chi si
stabbiarccia, s.f., letamaio. toglie le caccole dal naso con le dita.
stabbiata, s.f., letamazione. staccne, s.m., secondo operaio del
stabbilitura, s.f., secondo strato di in- gruppo di mietitori.
tonaco. staffa: prda le staffe, perdere il controllo
stbbio, s.m., letame, concime organico: di s | m mmi vdo che le staffe llvo
annava spanne lo ~ l ppellrto | ~ prze cme Mmo (frammento di stro-
pullino | careggi lo ~. fetta) | ll, prima dann ccasa famo l
stabbol: stabbul. bicchjre di la ~!
stabbolimnto: stabbelemnto. staffasse, v. intr. pron., urtare le zampe
stabbul, stabbol, v. tr., 1. stabilire, fis- anteriori con le posteriori (del cavallo).
sare: riv pprima dillra stabbolita. 2. staffo, s.m., 1. presacchio della vanga. 2.
fare il secondo strato di intonaco || stab- scaletta anteriore del carro agricolo.
bulisse, v. intr. pron., prendere resi- staffne, s.m., persona disordinata: jjela,
denza. va! ssa abbasta che bbutta la rbba a
stacca, s.f., 1. puledra, femmina del ca- ttummell, sta staffna.
vallo. 2. (fig., scherz.) ragazza slanciata: staggionato, agg., stagionato: na formtta
na bblla ~. de ccio ~ de s mse.
Vocabolario
577

staggine, s.f., stagione: rbba fri ~ | n manga! (formula da gioco) || ~ (a), loc.
ce se capisce ppi gnnte cu ste stag- avv., al minuto: vennvo l vino ~, ciov
gine | (dispr.) staggionccia, stagione ddil mio || pl. stanche, stanghe: le ~ del
avversa per le coltivazioni || prov.: ~ carrtto, del trchjo, de le scale de
drba, ~ de mmrda (la pioggia ecces- lgno.
siva favorisce la crescita del foraggio, stanchtta, s.f., braccio della stadera.
non del grano). stancne, s.m., cattivo pagatore.
stagn, v. tr., 1. rivestire di stagno: ~ la stang, v. tr., 1. (fig.) punire. 2. (fig.) in-
callara. 2. ristagnare le commessure di fliggere un danno economico.
un recipiente: tocc port la bbtte a ~ stanghtta, s.f., 1. traversa della sedia. 2.
ma la funtana || stagnasse, v. intr. pron., una delle quattro travi che sporgono sul
diventare stagno. lato anteriore e posteriore della base
stagnaro, s.m., 1. stagnaio. 2. idraulico. della macchina di santa Rosa. 3. (fig.)
stagnarla, s.f., oliera, ampolla di latta facchino assegnato ad una stanghtta
dal becco lungo e sottile. della macchina di santa Rosa.
stagnata1, s.f., recipiente di latta rivestito stantile, istantivo, agg., stantio: nu lo
di stagno. snte che ffita de ~?
stagnata2, s.f., sommaria stagnatura. stantilisse, v. intr. pron., diventar stantio:
stamane, avv., stamani. sta farina se stantilisce.
stampa, s.f., 1. matrice: se n pprza la stantilizzo, s.m., odore di muffa.
~, non esiste pi. 2. impronta: si nu la stnzia, s.f., 1. camera. 2. magazzino a
piante, te d no schjaffne, te ce lasso la pianterremo: la rbba da magn pi
~. 3. zecca, officina in cui si coniano le ccasa se tena ma la ~ || dim. stanzitta.
monete: che tte crde?, mica ch la ~ starl, v. tr., togliere il tanno: gge st a
de le quatrine io, che sta smpra ~ llajjo mal distto.
cchjde. starnut, v. intr., starnutire: me vne
stampellna, s.f., (iron.) donna dalle da ~.
gambe lunghe. starnutarlla, s.f., starnutamento, serie
stamptta, s.f., attrezzo del calzolaio. prolungata di starnuti.
stampo, s.m., 1. matrice: na cppia de starnutlla, s.f., vitalba fiammella (Cle-
fratlle fatta cu lo stsso ~, identici di matis flammula L.), pianta spontanea
fisionomia. 2. arnese del maniscalco. velenosa, simile alla vitalba.
stan, v. tr., 1. spegnere: bbevmo n goc- staro, s.m., 1. staio, misura di legno per
ctto pe ~ la ste, dissetarci. 2. arrestare aridi pari a kg. 32: l grano se misurava
lo scorrere di un liquido: ~ l zangue. 3. co lo ~. 2. misura di superficie agricola
ristagnare le commessure di un reci- pari a m2 1156.
piente: ~ la bbotte | vedve li vase stasiato, agg., estasiato: ce remase ~ a
stanate ntrno le funtane (rif. ai vasi vvedlla pass.
vinari di legno pronti per la vendem- stteva: sttuva.
mia). sttuva, stteva, s.f., statua || dim. statu-
stanca, s.f., stanga: la ntte usava a vtta.
mmtta la ~ a la prta, na ~ a ppuntllo statuvine, s.f. pl., statuine: (infant.)
| (infant.) ~ ~, chi cc sstto, cari- ggioc a le bblle ~.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
578

stavrta, avv., stavolta. ante, aperto in alto, che chiude il campo


stecazze, inter., che importa?: e ~ n ce le || dim. stenarlla. 2. (scherz.) porta di
mtte? casa: chjude la ~! 3. (fig., dispr.) donna
stcca, s.f., 1. pala stretta e lunga, per in- dalle gambe molto lunghe.
fornare pane di pezzatura minore. 2. stnna, stnne, v. tr., 1. tendere: se stnne
scheggia. la matassa | ~ le cape su la filagna | ~ la
stecchtte (a li), loc. avv., a stecchetto: li bbianchira spra l filo | stinniva l lin-
tne ~ l fijje, li fa filare dritto. zlo | ~ la mano, elemosinare. 2. esten-
stecchino, s.m., bambino gracile. dere. 3. spandere in terra. 4. (fig.)
stecchisse, v. intr. pron., irrigidirsi, uccidere || stnnese, v. intr. pron., sten-
morire: (imprec.) pssa stecchitte! dersi: se stenn sul ltto | n mo stso
stecchito, agg., irrigidito per il gelo, di lngo pir trra || Forme: Ind. pres. 3
panno steso ad asciugare dinverno: li stnne; 6 stnneno, stngono, stnnono
carzne s stecchite cme l baccal. nu | impf. 3 stennva, stinniva | perf. 3
le tocc che sse rppono! stenn, stinn | Cond. pres. 1 sten-
stcco, s.m., uomo magrissimo. narbbe | P. pass. stso.
steccne, s.m., 1. fagiolo dallocchio, da stennardo, stinnardo, s.m., stendardo.
cogliere piccolo. 2. (fig.) giovane stennardne, s.m., (fig.) spilungone.
cresciuto in fretta: nu ~, me pare n ar- stennarllo, s.m., (raro) matterello.
bccio. stnne: stnna.
stgna: stgne. stennino, s.m., stenditoio, attrezzo per
stgne, stgna, v. tr., spegnere: stgne l stendervi i panni ad asciugare.
lume! || stgnese, v. rifl., spegnersi: l stennipanne, s.m., stenditoio, attrezzo per
fco s stnto. stendervi i panni ad asciugare.
stlla, s.f., 1. stella: ~ bblla, Venere: lva stentarllo, stenterllo, s.m., 1. (scherz.)
la ~ | ~ cu la ca, cometa || dim. stel- ragazzo gracile. 2. persona magra, con-
ltta, favilla che sprizza dal fuoco: l sumata dal lavoro.
fco fa le stelltte. 2. (gerg.) soldo: qui stnte (a), loc. avv., a fatica.
sse fa nntte e n ze vde manco na ~ | stenterllo: stentarllo.
stelltta (a la), loc. avv., a ciel sereno: stnto1, agg., scolorito.
dormimo ~. stnto2, p.pass e agg., spento.
stellato, s.m., cielo stellato | dim. stel- stenzine, s.f., estensione: sallargava pe
latllo, cielo notturno quasi limpido, na ~ de chilmetre.
dove sono visibili alcune stelle. stepid, stiepid, v. tr., stiepidire.
stellino, s.m., cavallo con una macchia stepidita, s.f., atto di stiepidire: li d
bianca in fronte. na ~.
stma, s.f., stemma. stermen, v. tr., sterminare: le velne
stmio, agg., (rec.) astemio. llhanno stermenate lluclla.
stempar, v. tr., temprare il metallo. sternasse, v. intr. pron., ritornare.
stemporalata, s.f., temporale improvviso, sterp, v. tr., svellere pruni e sterpi.
violento e di breve durata. sterpara, s.f., sterpaglia.
stempornio, agg., estemporaneo. sterpne, s.m., 1. grosso sterpo: tutte ster-
stna, s.f., 1. portone alto di tavole a due pne s. 2. (fig.) uomo alto e magro.
Vocabolario
579

sterr, v. tr., 1. sterrare. 2. pulire gli at- stira, nellespr.: f la ~, scherzo violento
trezzi agricoli dalla terra. in cui si strizza il membro virile di q.no.
sterratra, s.f., ralla, sterratore. stir1, v. tr., 1. stirare. 2. distendere le
strta, strta, s.f., 1. (arc.) strato circolare membra || stirasse, v. intr. pron.,
di covoni disteso sullaia per essere pe- sgranchirsi.
stato dai cavalli. 2. grossa quantit, stir2, nellespr.: ~ le cianche, ~ l calzino,
sciorinamento. ~ le zzampe, morire | stira le zzampe
sterz, v. tr., spostare, togliere: bbeso- cme n cardellino, muore.
gnava sterzalle, mttele m mdo che sse stirafrro, s.m., ferro da stiro.
mpiccivono, se tirvono nditro (rif. ai stirarlla, s.f., 1. languore: ch la ~ de
sassi nel maceratoio). stmmoco. 2. stiramento delle membra.
stsa, s.f., grossa quantit, sciorinamento. stirata, s.f., atto di sgranchirsi: se d na ~,
sti, inter., grido per scacciare o incitare quanno sarza.
bestie. stirmnio, s.m., sterminio.
stia, s.f., 1. rispostiglio. 2. porcile. 3. (fig., stirpa, s.f., stirpe: difatte adra prpio
dispr.) abitazione sporca. di ~.
sticchenigge, s.m., (dispr.) individuo sttico, s.m., avaro.
molto magro. stituzzine, s.f., istituzione.
stina, s.f., schiena, dorso: me snto la ~ stivale, s.m. pl., (fig., euf.) testicoli: nu
ndolita. mme rppe le ~!, non seccarmi! || m par
stienale, s.m., schienale. de ~!, niente affatto!
stiepid: stepid. stivalne, s.m., stivale alto di gomma da
stiepidito, agg., tiepido. lavoro.
stign, v. tr., 1. togliere una cattiva abitu- stizz, v. tr., battere un tizzo, per provo-
dine. 2. costringere allobbedienza. care la fiamma: ~ l fco cu lo spito.
stigne, v. tr., stingere: sta tnna r zle la stizzarllo, s.m., 1. litigioso. 2. persona
stigne tutta || stgnese, v. intr. pron., suscettibile.
scolorire. stizzasse, v. intr. pron., 1. offendersi. 2.
still, v. tr., stillare. rompere i rapporti di amicizia: se
stillo, s.m., pugnale || dim. stilltto. stzzeno pe na stronzata e n ze prlono
stilso, agg., elegantone. ppi llanne llanne.
stim, v. tr., stimare: n ce lu stimavo pr- stizzo, s.m., segmento terminale delle ver-
pio. tebre della coda del gatto: lev lo ~.
stimmol, v. tr., stimolare. stizzon, v. tr., battere un tizzo per pro-
stmmolo, s.m., stimolo || prov.: lu ~ di la vocare la fiamma.
mattina fa ccmodo pi la sra. st, stu, agg.dim., questo: ~ strnzo che n
stinco, s.m., attrezzo di calzolaio. z antro! | ma guarda tu ~ scmo! | co ~
stinnardo: stennardo. cazzo lu f! | strbero | ~ fusto te lo
stippo, s.m., (arc.), fucile. dice, il sottoscritto | sta vcchja | ste re-
stpeto, stpito, s.m., stipite: ha ntruppato gazze | sti fijje, questi bambini | sti cse
lo ~ quanno ggirava. | stavvocate | cu sti chjare de luna che
stipici, inter., (triv.) che importa? ccmpre? | a stra, a questora | pe sta
stpito: stpeto. vrta lassamo prda | stu pzzo de
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
580

cazzo! || Forme: f. sta, m. e f. pl., st, sti. stoppolssene, v. intr. pron., non curarsi,
stolino, stulino, s.m., stoino, stuoia avvol- infischiarsi: me ne stppolo, me ne in-
gibile da finestra: tira ggi lo ~ che cc fischio.
l zle. stoppolne, s.m., stoppione (Cirsium ar-
stlo, s.m., (citt.) stuolo. vense Miller).
stolz: storz. stoppne, sopr.
stomacso, stomicante, stommacso, strce, v. tr., storcere: ~ l naso, a) esitare;
agg., stomachevole, nauseante. b) agire di malavoglia | ~ la bbcca, far
stmeco: stmmico. boccacce || v. intr., avere il restio (detto
stomicante: stomacso. di cavallo) || strcese, v. rifl., contorcersi
stommac: stommic. || v. intr. pron., slogarsi: me s strto na
stmmaco: stmmico. zzampa, mi sono slogato un piede.
stommacso: stomacso. storcign, storcin, sturcin, v. tr., rad-
stmmeco: stmmico. drizzare.
stommic, stommac, v. tr., disgustare: storcin: storcign.
me stmmica | c rrimasto stommicato. store: strio.
stmmico, stmeco, stmmaco, stm- stria, s.f., foglio volante con il testo di
meco, stmmeco, stmmoco, stmoco, un racconto in ottave: ggirava llosterie
s.m., 1. stomaco, epigastrio: la bbcca pi vvnna le strie.
de lo stmmico, lapofisi xifoide, car- strio, stre, s.m., storno (Sturnus vulga-
dias | magna tutta rbba pesante, che tte ris L.).
se mtte su lo ~, difficile da digerire | me stornavllo, s.m., trottolina di legno con
sta su lo ~ qul cristiano, lo detesto | punta di metallo, che si fa girare svol-
num bvo mae a ~ vto, a digiuno | na gendo rapidamente uno spago avvolto
puzza che ff rrivort lo ~ | te fa vven le intorno ad essa.
frze de ~. 2. (fig.) vigore: ll bbiso- strno (a), loc. avv., a stormo: son le
gnava ssa mmene de stmmoco campane ~.
bbno, senn mettva soggezzine, in- stortignccolo, s.m., (dispr.) uomo dalle
timoriva (rif. allo sforzo per sollevare gambe storte.
un sasso enorme). strto: ~ cme la vitbbia.
stmmoco: stmmico. stortura, s.f., atto contrario a giustizia.
stmoco: stmmico. storz, stolz, v. intr., 1. sussultare. 2.
stoppacci, v. tr., 1. scoprire un tranello. schizzare via: le castagne storznno via
2. scoprire le intenzioni altrui. 3. sco- da la tilla. 3. scartare, spostarsi bru-
prire il compagno (al gioco del na- scamente di lato: r cavallo co gnnte
scondino): llha stoppacciato | stop- strza.
pacciato Ntgno! storzata, s.f., sobbalzo.
stopparlla, s.f., qualit scadente di strzo, 1. sobbalzo. 2. scarto, movimento
stoppa: la ~ lladdoprvono pe ff cco- brusco e improvviso di un animale: l
cine mmatarazze. zomaro dava crte strze! || accr.
stppe, s.m., stop. storzne.
stppio, s.m., stoppie del frumento: fo- stotar, stoter, stotor, v. tr., sgranare la
cave lo ~, dppo fatta la rsta. pannocchia: domane stotaramo l
Vocabolario
581

granturco. le stracce vanno smpre pir ria | li


stoter: stotar. stracce prima si bbtteno e pp saripj-
stoteratura, s.f., sgranatura delle pan- jano. 2. (fig.) nuvola striata, filacciosa,
nocchie. portata dalla tramontana: clo a stracce,
stotor: stotar. con leggere nuvole sparse.
stozz, v. tr., fare a pezzi, detto del pane. stracciso, agg., 1. (fig.) filaccioso: le
stzza, s.f., (gerg.) cibo: guadagnasse la nvole straccise, sallngheno m p.
~, lavorare per vivere. 2. (fig.) in cui sono in sospensione im-
strabball, v. intr., traballare (di veicoli). purit (rif. a vino).
strabballerina, s.f., donna leggera. stracco: ~ mrto, sfinito | me snto ~
strabbarzne, s.m., scossa violenta || cme uno n gurra dppo na bbattajja
avv., barcolloni, di ubriaco. | co ttutto ch ~ ncra lavra | ~ da
strbbico, agg., strabico. camp.
strabbuggerssene, v. intr. pron., (euf.) stracce, v. tr., stracuocere.
infischiarsene. stracrre, v. intr., trascorrere: la fsta
stracca1, s.f., sottocoda di cuoio, fini- ggi stracrza.
mento che passa sotto la coda strad, v. tr., instradare, insegnare il me-
dellasino. stiere.
stracca2: ~ (a la), loc. avv., pigramente: strada: ~ bbianca, strada sterrata | ~ sfar-
lavor ~. data, strada asfaltata | mdd. chad la ~
stracc, v. tr., stancare || straccasse, v. dellrto? (si dice a chi passa abitual-
intr. pron., stancarsi: pure lro se strac- mente sul terreno altrui oppure di chi
crno | sra straccato che n ze sa | ls- sceglie una soluzione facile) | lass le
solo chjacchjer, primo ppe se cse a mma ~, in sospeso | port ssu
straccar. la cattiva ~, sulla via del vizio || ~ (pe),
straccale, s.m. pl., bretelle. loc. avv., a) in strada; b) strada facendo;
stracchzza, s.f., stanchezza. c) nel corso del tempo: quarche vvita
stracciabbrache, s.m., salsapariglia (Smi- mre smpre ~, qualche vite si secca ||
lax aspera L.) || ~ (a), loc. avv., in pes- prdese la ~ de casa, ritardare || ~ nva,
sime condizioni: rridtto ~. odon., Via Cavour || ~ de la Madnna
stracciafregssene, v. intr. pron., (euf.) de Lorto, Via lattea || prov.: chi llassa
infischiarsene. la ~ vcchja pi la nva, con quarche
stracciarlo, s.m., cenciaiolo: ~, dnne! malanno saritrva | tutte le strade pr-
stracce, scarpacce, rame ottne pim- tona Rrma.
bo! (grido di richiamo). stradajjlo, agg., detto di bambino di
strccio, s.m., 1. cencio: s rridtto cme strada, di monello.
no ~ | (antifr.) che ~ de fsta!, che me- stradata: stratata.
raviglia di festa! | si cche ~ dimbroj- stradlla, stradlla, s.f., stradllo, s.m.,
jne! | lo snte che strcce de callo?, 1. sentiero. 2. viottolo, stretto passaggio
che sorta di calore intenso? | sto strac- nel campo.
ciarllo de signre | pag a stracce stradllo: stradlla.
bboccne, a lunga scadenza | e ndo vae, stradne, s.m., 1. viottolo erboso, che at-
a stracce? (nel gioco delle carte) || prov.: traversa un campo coltivato. 2. passag-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
582

gio tra propriet diverse in campagna || su la capccia llha stramortito.


dim. stradoncllo. strampicne, s.m., 1. mozzicone di
strafegssene, strafregssene, v. intr., in- pianta tagliata alla base: pir trra c
fischiarsene. rrimasto quarche ~. 2. sterpo. 3. ce-
strafigurato, agg., trasfigurato. spuglio. 4. (fig., scherz.) persona che in-
straforato, agg., 1. traforato, detto della ciampa spesso.
rocca per filare. 2. con crepe, di casa strangujjne, s.m. pl., convulsioni.
fatiscente. stran, v. tr., far innervosire: no lo strill!,
straform, v. tr., trasformare. lo stranisce qul fijjo || stranisse, v. intr.
straformato, agg., 1. trasformato. 2. (fig.) pron., 1. innervosirsi. 2. diventare di
deforme: mmo ~, portto. cattivo umore.
strafro (de), loc. avv., a) di nascosto; b) straniato, agg., estraneo: li nve venute
di frodo. s m p straniate e ddivrze (rif. alle
straforne, s.m., individuo guardingo, persone trasferitesi dallesterno nel
sornione. quartiere di Pianoscarano).
strafttesene, v. intr. pron., (euf.) infi- stranita, s.f., 1. scarica di busse. 2. atto di
schiarsene. afferrare una donna senza riguardo: jje
strafregssene: strafegssene. la darbbe na ~ man qulla.
strafugasse, v. intr. pron., 1. divorare. 2. stranito, agg., 1. innervosito: sta creatura
strozzarsi: strafghete, ngrdo! (forma me pare stranita. 2. di cattivo umore.
interiettiva rivolta a persona che man- stranuto, s.m., starnuto.
gia avidamente). strapazz, v. tr., 1. strapazzare. 2. mal-
stragge, s.f., strage: stantte la faina ha trattare. 3. redarguire || strapazzasse, v.
ffatto na ~ de galline. intr. pron., strapazzarsi, stancarsi.
stragnro, s.m., straniero. strapazzata, s.f., atto di afferrare una
stragde, v. intr., stragodere. donna senza riguardo.
stragranne, agg., stragrande. strapazzna (a la), loc. avv., in disordine:
strajjato, agg., sdraiato. bbutta ll la rbba ~.
stralevitasse, v. rifl., superare il punto straprde, v. intr., sperdere.
giusto di lievitazione. strapiant, v. tr., trapiantare.
stramaccine, s.m., 1. strame di fieno. 2. strapianto, s.m., trapianto.
(fig., dispr.) individuo deforme. strapiomm, v. intr., strapiombare.
strame, v. tr., togliere la met, di- strapimmo, s.m., strapiombo: na casa a
videre in due parti un peso: pe ppor- ~ sul mare.
tallo, mmjjo a strameallo sto sacco. strapontino, s.m., strapuntino.
strameata, s.f., atto di togliere la met straport, v. tr., 1. trasportare. 2. portar
del contenuto di un recipiente. via, spazzare: l vnto straprta li ngole
stramo, s.m., 1. fogliame: lo ~ de le pa- || Forme: Ger. straportanno.
tate se lassa ll pper trra (parte epigea straprto, s.m., 1. trasporto: lo ~ de la
della pianta costituita da foglie e fusto). mchena (rif. alla macchina di santa
2. (coll.) resti della battitura dei legumi Rosa). 2. corteo funebre.
secchi. strapp vvia, v. intr., tirare a campare ||
stramort, v. tr., tramortire: co na bbtta ~ (a), loc. avv., velocemente, senza
Vocabolario
583

troppa cura: na csa ~. ce vle lo ~ de varechina.


strappacre, s.f.., sigaretta economica strattor, trattor, v. tr., lavorare il ter-
molto forte || ~ (a), loc. avv., con voce reno con il trattore.
sguaiata: cant na canzna ~. strattorata, s.f., aratura fatta con il trat-
strappaggiccole, s.m., 1. persona inca- tore.
pace. 2. persona trasandata. stravaccasse, v. rifl., stravaccarsi.
strappalenzle, agg., di peto deflagrante, stravda: stravde.
rumoroso. stravde, stravda, v. intr., travedere:
strapparlla, s.f., languore di stomaco. stravde pel fijjo, chiss che ffarbbe |
strappata, s.f., 1. aiuto, opera prestata ad llha ffatto ~, stupire || s.m., cosa mai
altri. 2. azione fatta alla meglio. vista: li fcero vde lo stravda, lo stra-
strappatura, s.f., sforzo muscolare. biliarono.
strappino, s.m., 1. arruffone. 2. operaio o stravria, s.f., improvvisa modifica del
artigiano mediocre. 3. automobilista percorso, scarto.
inesperto. strzzio, s.m., tormento: che ~ a sentilla
strappo, s.m., (rec.) passaggio in auto- lamentasse dal dolre?
mobile: me lo dae no ~? strefol1, v. tr., fregare, strofinare.
strarip, v. tr., 1. gettare dalla ripa. 2. strefol2, v. tr., rompere un trefolo della
(fig.) rovinare || v. intr., straripare. corda.
strascic, v. tr., strascicare. strefolccio, s.m., straccio: llha rridtto
strascicne, avv., strasciconi. no ~, in pessime condizioni.
strascin: trascin. strefolasse, v. intr. pron., 1. sfilacciarsi, di
strascinato, agg., 1. ripassato in padella: fune. 2. strofinarsi addosso. 3. rotolarsi
bbrccole strascinate. 2. cotto al forno in terra, dellasino. 4. (fig.) ingraziarsi
con solo sale: la pizza strascinata. il favore altrui, adulare.
strascino, s.m., 1. corteo: riva lo ~ de la strefolata, s.f., atto di rotolarsi in terra.
spsa. 2. codazzo: llannavapprsso no strga, striga, s.f., 1. fibra di canapa. 2.
~ de cristiane. 3. estrazione della ca- legame del fascio di canapa.
napa dal maceratoio. strgna, strgne, strigna, strigne, v. tr., 1.
strascinne, avv., strasciconi: le dnne stringere: ~ le dta | la su m li strgne
annvono cu li vste ~. al cre | ce v la mano frte, pe strgna
strasecol, v. tr., trasecolare: s rremaste | ~ la cigna, tirare la cinghia | no la
strasecolate. strgna trppo! | strgne l culo, allarga
strat, v. tr., 1. abbattere al suolo: qur le dnte! | l tmpo strgne | strgnala!,
ventccio de jjre llha stratate tutte (di stringila! 2. restringere un abito. 3. pre-
frutta). 2. gettare || stratasse, v. rifl., mere con le mani la massa del latte
sdraiarsi: me s stratato ll che m me rappreso || v. intr., 1. inaridirsi: la trra
reggvo dritto. ffrsca, nu strgne quanno che ffa,
stratata, stradata, s.f., 1. grande quantit quando il grano matura. 2. concludere:
di frutta abbattuta al suolo. 2. dissemi- quanno vae a ~, n ce trve gnnte | e
nazione: ha ffatto na ~ de grano, llha ffrza, nu la f ttanto lnga, strgne! ||
spaso tutto n giro. strgnese, v. rifl., appassire: lloliva se
stratto, s.m., estratto: pe mmannallo via strgne, sciutta || Forme: Ind. pres. 3
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
584

strgne | impf. 6 stregnvono. strgolo, s.m., strigolo (Silene inflata L.):


strgne: strgna. co le strguele chh ccrto ce famo la
stregnitra, s.f., parte del basto che lo frittata.
tiene fermo sulla groppa della bestia. strijja, s.f., striglia.
strgo, s.m., (scherz.) stregone, chi opera strijj, v. tr., strigliare.
malefici. strijjata, s.f., 1. passata di striglia. 2. (fig.)
stregogn, stregugn, v. tr., ammaliare, rimprovero severo.
affatturare: m te streggno! (minaccia strijjzzo, s.m., strillozzo (Emberiza ca-
rivolta ad un bambino). landra L.).
stregognato, agg., 1. colpito da incante- strill, strell, v. tr., sgridare || v. intr., 1.
simo. 2. (fig.) stravolto. gridare: strilla cme n osssso. 2. stri-
stregugn: stregogn. dere || (d.) a ~ ssmpre la pggio rta
strell: strill. dil carro || Forme: Ind. pres. 6 strlleno
strme, s.m. pl., estremi: ad allrteme | perf. 6 strillnno | Ger. strillanno.
strme, sta ppe mmor. strillne, s.m., chi parla a voce molto alta.
streminzito, agg., del grappolino con strina, s.f., 1. freddo pungente e improv-
acini radi e piccoli. viso, che brucia le colture. 2. vento vio-
strnta, s.f., azione di torchiare. lento e gelido di tramontana. 3. forte
strepidso, agg., strepitoso. gelata.
strppe, s.m., one step, tipo di ballo. strin, v. intr. impers., 1. nevischiare. 2.
strtta, s.f., 1. azione di torchiare. 2. far freddo intenso || v. tr., 1. gelare: fa n
quantit di uva torchiata in una volta. 3. frddo che tte strina. 2. far inaridire (del
vino ricavato dalla torchiatura. 4. colpo freddo eccessivo o improvviso, rif. a
decisivo: frza rig, dmole ll na ~! 5. piante e colture erbacee): sto frddo le
improvviso calore eccessivo che, in pre- strina lloliva.
senza di nebbia, causa larresto di cre- stripp, v. tr., sventrare.
scita dei cereali, che si seccano senza strisctta, s.f., strisciolina.
granire. strisci, v. tr., 1. sfregare: sarrampicava
strettomicina, s.f., streptomicina. striscianno le csce mal palo | ll d se
strettra, s.f., strettoia. striscivono le manciate del cavarllo,
stric, strig, v. tr., 1. strigare. 2. sgrovi- carimanva stto smpre m p de c-
gliare: strigtevele da valtre! || stri- nepe, che sse staccava da la manciata |
gasse, v. intr. pron., 1. districarsi, ca- strisci a ccrpe de sctala da la parte
varsi dimpaccio. 2. pettinarsi i capelli del tajjo. 2. togliere con le mani la cor-
aggrovigliati. teccia ai vimini || v. intr., scivolare ||
stricata, s.f., atto di strigare. strisciasse, v. rifl., comportarsi con ser-
stricchinina, s.f., stricnina. vilismo: n z bbono a strisciamme co
stride, v. intr., garrire della rondine: li nnessuno.
rndene stridveno. strscio, trscio, s.m., striscio: ~ (a), loc.
strig: stric. avv., a) rasente: m ppassato ~ ttrscio;
striga: strga. b) strisciando (rif. allo spostamento dei
strigna: strgna. sassi nel maceratoio) || ~ (de), loc. avv.,
strigne: strgna. di striscio: llha pprso ~, sfiorandolo
Vocabolario
585

appena | pe allisci e ffallo scajj e ann stroncata, s.f., atto dello spezzare.
vvia, se menava ~ a ffianco del caval- stroncatro, agg., detto di una lunga sega
ltto (rif. al fusto della canapa) || inter., a lama libera, con due impugnature alle
dichiarazione al gioco del tressette: tr- estremit, manovrata da due uomini,
scio e bbusso! usata per segare grossi tronchi dalbero:
striscine, avv., strasciconi. segne ~.
strfa, s.f., breve componimento in versi, stronchzza, s.f., (raro) stanchezza.
usato sovente in tenzoni poetiche || dim. stroncicne, struncicne, s.m., 1. persona
stroftta. che inciampa spesso. 2. chi trascina i
strofinasse, v. rifl., 1. strofinarsi. 2. (fig.) piedi. 3. persona dalle gambe storte.
comportarsi con servilismo, adulare. strnco, agg., 1. sciancato, storpio. 2.
strogto, strugto, agg., ostrogoto || parl malridotto. 3. sfinito. 4. mozzo, di torre.
~, una lingua incomprensibile: ma che stroncne, s.m., 1. attrezzo da taglio. 2.
pparlo ~ che num me capisce? (dispr.) individuo goffo.
stroito: strovito. stronoma, s.f., astronomia.
strlaca, strleca, s.f., 1. indovina, fat- stronzggene, s.f., stupidit.
tucchiera. 2. (fig.) megera. stronzata, s.f., sciocchezza.
strleca: strlaca. strnzo, s.m., 1. deiezione (spec. di per-
strolec, stroleg, strolic, v. tr., 1. in- sona, maiale, cane). 2. (fig.) cretino:
dovinare. 2. presagire. 3. escogitare: bbrutto ~ cacato pe ffrza! (insulto) ||
nun z che ~ pe ppranzo, cosa cucinare dim. stronztto: fa lo ~, si comporta in
| ggi nnva strolecata nantra nva | modo odioso.
(d.) una ni pnza e nantra ni strlica. 4. stroppi, struppi, v. tr., 1. storpiare: lo
inventare: hanno strolicato na massa de stroppiamo llitagliano ne. 2. azzop-
mchine || strolicasse, v. intr. pron., pare. 3. (fig.) rovinare || stroppiasse,
scervellarsi. struppiasse, v. intr. pron., diventare stor-
strleco, strlego, strlico, strligo, s.m., pio.
1. indovino. 2. (fig.) guaritore. stroppiato, struppiato, agg., 1. storpiato,
stroleg: strolec. deformato nelle membra. 2. (fig.) pro-
strlego: strleco. nunciato in modo errato. 3. (fig.) goffo:
strolic: strolec. va n giro co n vistito ~.
strlico: strleco. strppio, strppio, s.m. e agg., storpio.
strligo: strleco. strov, stru, v. tr., istruire || strovisse, stru-
strmbolo, agg., (euf.) stupido. isse, v. rifl., istruirsi.
stromnto, sturmnto, s.m., strumento: io strovito, stroito, struito, strutto (scherz.),
pi stromnto sonavo la mandla | le struvito, agg., 1. istruito, clto: na
stromnte llartiste se le prtonap- perzna struvita. 2. chi ha frequentato
prsso. le scuole superiori.
stronc, strunc, v. tr., 1. spezzare: se strozz, v. tr., 1. legare molto fortemente.
strnca co le mano a ppzze granne e 2. strozzare. 3. (fig.) ingoiare, inghiot-
ppccole, secnno cmuno le v. 2. tire: lljjo frte no lo strzze (dellolio
(fig.) fiaccare, sfinire || strncasse, v. troppo acido). 4. (fig.) soffocare: lll-
rifl., spezzarsi: sra strnca la crda. lara le strzza le piante || strozzasse, v.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
586

rifl. e intr. pron., 1. divorare: s stroz- strppio: strppio.


zato s gnicsa sso, s mmagnato strusci, v. tr., sfregare: le bbandiertte
tutto. 2. soffocarsi: a mmomnte se de carta l vnto chi le strscia || stru-
strozzava | te pssa strozz, quanto sciasse, v. rifl., adulare q.no, per otte-
magne! || prov.: chi mmagna da solo, se nerne i favori.
strzza | qullo che nu strzza, ngrassa. strusciata, s.f., segno superficiale fatto
strozzacavallo, s.m., grano selvatico (Da- col piccone sul terreno prima dello
sypyrum villosum L. - Borbas). scavo.
strozzaprte, s.m. pl., gnocchetti di sola struscicne: struscinne.
farina, molto duri, che vengono conditi struscinne, struscicne, struscine, avv.,
con pecorino. 1. carponi. 2. strasciconi.
strozzin, v. intr., prestare denaro a inte- strscio: ~ (de), loc. avv., di striscio.
resse esoso. struscine: struscinne.
strozzino, s.m., (raro) esofago. strutto (scherz.): strovito.
strozzne, s.m., persona golosa. struvito: strovito.
strccio, s.m., spicchio: no ~ dajjo ce sta struzzine, s.f., 1. istruzione. 2. addestra-
bbne. mento militare. 3. insegnamento.
struffajje, s.f. pl., 1. cianfrusaglie: pijja stu: st.
s ttutte li ~ che nnamo! 2. attrezzi di- stucc, v. intr., accordarsi sul prezzo; ven-
versi. dere in blocco || stuccasse, v. intr. pron.,
strffolo, strfolo, s.m., dolce fritto di stuccarsi, annoiarsi.
carnevale, castagnola: me sa mmijjanno stcchjo, s.m., acero campestre (Acer
de f na magnata de strffole. campestris L.).
struffna, s.f., (dispr.) donna trasandata. stucco (a), loc. avv., a) a prezzo fermo,
strufin, v. tr., sfregare || strufinasse, v. senza misurare o pesare: fama ~, snza
intr. pron., sfregarsi: ~ llcchje. sta gguard l capllo; b) in blocco.
strufinata, s.f., strofinata. stucin, v. tr., 1. togliere il tappo. 2. sfru-
strufol, v. tr., sfregare: se mtte l zale, se conare: ~ la pippa ntartarita.
strfola, dppo se pulisce dal zale. ce se studi, v. tr., 1. studiare. 2. (fig.) escogi-
mtte la mrca delljjo (rif. al formag- tare: llva studiata bblla, mica n | ha
gio) || strufolasse, v. intr. pron., sfre- studiato mal libbro dil futtutonculo, un
garsi. furbone || Forme: Ind. pres. 2 stdie | P.
strfolo: strffolo. pass. studiato, stdio.
strugge, v. tr., struggere. stdie, s.m. pl., studi.
strugto: strogto. studinte, s.m., studente: me pajje no ~,
stru: strov. cu sti libbre sttal brccio.
struisse: strovisse (vd. strov). stufa, s.f., locale caldo a fianco del forno,
struito: strovito. dove si lascia lievitare la pasta.
strunc: stronc. stuf, v. intr., annoiare: uffa, m cha
struncicne: stroncicne. stufato, ci hai annoiato || stufasse, v. intr.
struppi: stroppi. pron., annoiarsi.
struppiasse: stroppiasse (vd. stroppi). stufarllo, s.m., incostante, chi si stanca o
struppiato: stroppiato. si annoia presto di tutto.
Vocabolario
587

stufarla, s.f., tegame di terracotta o di le vspe n ze pnno ~. la mattina prsto


rame stagnato a due manici e con co- che ss nfreddolite, co na canna co la
perchio. ficcola n cima se bbrceno llale e
stulino: stolino. vvanno tutte pe ttrra || prov.: nu
stullo, s.m., stollo del pagliaio. stuzzec l cane chi ddrme. 3. attizzare
stupndio, s.m., (raro) stipendio. il fuoco. 4. (fig.) incitare.
stupnno, agg., stupendo. stuzzicarllo, s.m., rivalit: c m p de
stupetggene, s.f., stupidaggine. ~ tra n quartire e llaltro || agg., liti-
stpeto, s.m., stupido: (scherz.) parlamo gioso.
no ~ pi vvrta!, uno alla volta | stu ~ che stuzzichino, agg., di ragazzo inappetente.
n zi pco! || prov.: n c ppggio csa su pper gi, loc. avv., allincirca.
che nnasce stpete | pi le stpete nun c su, nzu, sun, sur, prep., su: se vggono ~
mmedecina. stra, a questora circa | nzu na spalla
stup, v. intr., (lett.) stupire: stupsciono. | sur un sasso | sun qul crico di lgna
stur, v. tr., 1. stasare. 2. togliere il tappo: | sun tre ccanne || sul, su lo, sur, su la,
mi s sturato l mi sciampagna | te sturo sull (m. e f. davanti a voc.), su le (m e
llorcchja si vvngo ll (espr. di mi- f. pl.), prep. art.: ~ la prta, sulla soglia
naccia). 3. accendere un fiammifero. | sul fco | n cazztto sul muso | co le
sturb, v. tr., 1. sconvolgere. 2. di- cannle su le mano, in mano | mavte
sgustare: llatte nu lo sopprto, me visto su la finstra, affacciato alla fine-
sturba || sturbasse, v. intr. pron., 1. venir stra | la mssa la guardo ~ la tele-
meno. 2. stupire || v. intr. recipr., venire visine, alla TV | llh mmsso sur
in disaccordo: da anno se s sturbate, com | lluclle sullrbere | riv sul-
mica se prlono. lra del pranzo.
sturbante, agg., (rec.) meraviglioso. s, s1, sune (raro), avv., su: arrivvono
sturbato, agg., 1. svenuto. 2. offeso. 3. in s dde qqu | s n cima | facvono s l
disaccordo, in lite. 4. indisposto. filo | fanno s e ggi llre e llre,
sturbino, agg., permaloso, suscettibile. passeggiano avanti e indietro per ore |
sturbo, s.m., 1. malore improvviso. 2. fa ss e ggi tutto llanno, lavora come
svenimento. 3. (fig.) cosa meravigliosa. pendolare | tornamo s! | s ppe le mon-
sturcin: storcign. tagne | s ppil campanile | s pper culo
sturmnto: stromnto. | llabbcchjo s ppel frno, al forno |
sturnllo, s.m., stornello. s ppe ggi, allincirca | ann n z |
stuzzec: stuzzic. ann ss, salire in alto (di pianta rampi-
stuzzic, stuzzec, v. tr., 1. stuzzicare: se cante) | riva trppo s, cresce troppo in
stzzica l naso | ~ la cannlla co m ba- alto | pellin z, allin z, in su, verso
stoncllo (rif. al rubinetto della botte lalto | s ppe ddi ll | s dde ll, lass, da
ostruito) | quanno la bbtte ra finita, quelle parti | s ddi qqu.
che l vino nun cva ppi la frza de f save, agg., (citt.) soave.
rrao, allra se stuzzicava, veniva m subbaffitto, s.m., subaffitto: sta a ~ da na
p ppi. dal difri co na filagna, a vdava, abita in subaffitto.
ffrza de stuzzec, se sturava | ~ la sbbeto, sbbito, sbboto, avv., subito: lo
pippa, sfruconare la pipa. 2. infastidire: famo ~ e n ce penzamo ppi | ~ chva
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
588

magnato, appena che ebbe mangiato. succrzo, s.m., soccorso: mica chi ddava
sbbia, s.f., lesina. ~ mal prssemo chi li dava l quatrine!
subbicchjra, s.f., sorbettiera per gelato. sucidasse, v. rifl., suicidarsi.
subbiss, v. tr., subissare: la subbissvono sud, v. intr., sudare: sudava cme m
dallapprvese. prco | te fa ssud le stte camce.
subbisso: n zubbisso e mmo, una quan- sudarlla, s.f., sudore freddo.
tit enorme. suddfrica, n. geogr., Sud Africa.
sbbito: sbbeto. suddamrica, n. geogr., Sud America.
subbollimnto, s.m., sobbollimento. sudde, s.m., sud.
subbonn: sobbonn. sudisf: sodisf.
sbboto: sbbeto. sudisfatto: sodisfatto.
subbjjo, s.m., subbuglio. sudisfazzine: sodisfazzine.
succec, succic, v. tr., solleticare. sudor, v. tr., guadagnare con fatica: ti fi-
scceco, sccico, ciccico, s.m., 1. a- nisce tutte quel p di bbucche, chmo
scella: lo prta sttal zcceco. 2. sol- sudorato e mmsse da parte | qu ss
letico: patisce l ~ | f l ~, solleticare | f qquatrine sudorate.
l zuccicarllo. sufajja, s.m. coll., 1. lupini bolliti salati.
succda, succde, v. intr., succedere: s 2. (fig.) sciocchezze, quisquilie: ad
ccse chi ssuccdeno qu | chi ssuc- ttutta ~.
cde?, che cosa succede? | p ssuccda suffernza: suffirnza.
man tutte | qu ssuccde gni mrte de suffirnte, agg., sofferente.
papa (di cosa rarissima) | (d.) tutto p suffirnza, suffernza, s.f., sofferenza.
ssuccda || prov.: qullo chi n zuccde n suffitta, s.f., soffitta.
centanne, succde n unora (la sven- suffitto, s.m., soffitto.
tura pu piombarci addosso repentina) suffr, soffr, v. intr., 1. soffrire: quanto
|| Forme: Ind. pres. 6 succdeno | impf. sffre l vstro patre! | soffriva de cre,
3 succidiva; 6 succedveno | fut. 3 suc- era cardiopatico | sta trra sffre de
cedar. mlla, questo terreno acquitrinoso. 2.
succede: succda. sopportare: a sto mnno quante pne
succhj, v. tr., 1. succhiare. 2. sorbire. 3. tcca ssuffr || Forme: P: pass. suffrto.
sfruttare (detto di polloni). suffug: assoffug.
succhjadto, s.m., personaggio immag. suffugato, agg., soffocato.
succhjasngue: sugasngue. sug, v. tr., 1. succhiare. 2. assorbire: l
succhjtto, s.m., fossetta: cha le suc- mattne la sgheno llacqua.
chjtte ma le guance. sugabbtte, s.m., ubriacone.
succhjo: llrbere vanno n zucchjo de pri- sugamle, s.m., 1. succiamele, dolcimela,
mavra || ~ (a), loc. avv., aspirando con milzadella (Lamium maculatum L.). 2.
forza: bbva ~. fiore di buglossa (Anchusa officinalis L.).
succhjne, s.m., 1. succhiata. 2. bacio la- sgara, sghera, s.f., quercia da sughero
scivo. 3. segno rosso lasciato sulla pelle (Quercus suber L.): la ~ cva la scrza
da un bacio. rta.
succic: succec. sugar, v. tr., tappare con un tappo di su-
sccico: scceco. ghero.
Vocabolario
589

sgaro: sgoro. sumarata, s.f., 1. azione da ignorante. 2.


sugasngue, succhjasngue, s.m., sfrut- sproposito.
tatore. sumarino, agg., asinino: um mulo ~, nato
sugasbbie, s.m., individuo magrissimo. da unasina || prov.: dnna piccolina,
suggtto, s.m., soggetto || agg., ra tutta fica sumarina || sumarina (a la), loc.
rbba suggtta a ppag l dzzio. avv., a) da asino; b) sonoramente: fce
suggezzine, suggizzine, s.f., imbarazzo, m pto ~.
soggezione, rispetto: mtta ~, incutere sumaro: somaro.
rispetto | ce llha spiattellato ll snza sumijj: assomijj.
gnuna ~. sumijjanza: somijjanza.
sugghigno, s.m., (lett.) sogghigno. summsso, agg., sommesso.
suggillato, agg., sigillato. sun: su.
suggir, v. tr., suggerire. sune (raro): s.
suggizzine: soggezzine. sunfras (a la): sanfas (a la).
sghera: sgara. suo, pron. poss. ton., suo, proprio, loro:
sugn: sogn. campa der zuo | mmjjo a ccostru sul
sugo, s.m., 1. sugo: l ~ dua, il mosto | ~ zuo, sul terreno proprio | st ssu le sue,
de gmete, ~ de gmmito, lavoro ma- in atteggiamento riservato | h, fce li
nuale, fatica. 2. umore, linfa delle pian- sua!, la fece bella! | sta ttutto su la sua,
te: le piante vanno n ~, in vegetazione persona riservata | mttese cntro le
(quando la linfa comincia a circolare in sue, i propri parenti | cha la rbba de la
primavera). sua, terreni di propriet | la casa
sgoro, sgaro, s.m., 1. sughero. 2. tappo mmjjo avccela de la sua, di propriet
di sughero. | pijjamo la sua de mchina? | l vistito
sulnne, agg., solenne. ra l zuo | prta l zuo de somaro | s le
sulfria: sorfrea. sue de scarpe? | gnuno sa le sue de
sulitrio, agg., solitario. guae, conosce i propri guai || agg. poss.,
sullazzo, s.m., sollazzo. llabbcchjo la mrte sua a scottadito,
sullev, sulliv, v. tr., sollevare: star- la migliore ricetta | sarimttono al
bertte s ppco sullevate da la trra, psto ~, al loro posto | llhanno fatta
troppo bassi || sullivasse, v. rifl., solle- mmdo ~, a modo loro || prov: casa sua,
varsi. ripso ~ || su, agg. poss. at., suo, sua,
sullvo, sullivo, s.m., sollievo. suoi, sue, proprio, propria, propri, pro-
sullivo: sullvo. prie: r zu fijjo, suo figlio | l zu pate | la
sullne, sollne, s.m., 1. solleone: ~ fijja granne | a la ~ m | la ~ cognata
ntrato l zullne. 2. (infant.) pupazzo | la ~ zzia | le ~ zzie, i suoi zii, le sue zie
fatto allinizio del solleone con stracci | la ~ mjje | la ~ zz Rosarba | le ~
o paglia e ortaggi. nnne | le ~ cognate | le ~ parnte | ai li
sulliv: sullev. ~ tmpe | li ~ fijje, i suoi figli | le dnne
sullivasse, vd. sullev. vono cmpro le ~ scarpe, le proprie
sum: assum. scarpe.
sumara: somara. supar, super, v. tr., superare.
sumararo: somararo. super: supar.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
590

suprbia: (prov.) la ~ arriva n carrzza, surt: sort.


e vva vvia a ppide. surusra (n), surosra (n), loc. avv., qua
superbiso, agg., altezzoso. e l, in giro: ann ~, girovagare senza
supina (a la), loc. avv., disteso sulla concludere nulla | sta ttutta la ntte ~
schiena: drme ~, appsta sornaca. cme nnema m pna, in agitazione.
suppne, v. intr., supporre. survejj: sorvejj.
support, v. tr., sopportare: la mi Rsa susianlla, s.f., insaccato fatto con le in-
mavar da ~ pi n antro p di tmpo teriora del maiale: la ~ se magnava
(con allusione alla propria morte). quannrono finite le sarzicce.
suppr, s.m., 1. suppl. 2. (fig., scherz.) suspett, v. intr., sospettare.
deiezione di equino. suspettso, agg., sospettoso.
suppric, v. tr., supplicare. suspir, v. intr., 1. sospirare: (d. scherz.)
suprannme, s.m., soprannome: cme jje suspira core, che rraggin tu hae
dcono de ~? (spesso enunciato come commento a chi
suprano, s.m., soprano. sospira rumorosamente). 2. desiderare:
suprazzine: sopporazzine. ve fate ~ cme l missa. 3. (fig.) soffrire.
suprere: suprire. suspirato, agg., atteso con ansia.
suprira, s.f., superiora di convento. suspiro, s.m., 1. sospiro: tirveno n zu-
suprire, suprere, agg., superiore: trp- spiro di sullvo. 2. (fig.) sofferenza: li
p ssuprire a llro || s.m., superiore. sapmo ne le suspire pann vante!
supruso, s.m., sopruso. sussurrtto, s.m., spione.
surcenato: ciorcinato. sussurrne, s.m., maldicente.
surchj, v. intr., succhiare un liquido. susta, s.f., 1. corda per legare le some sul
surcinato: ciorcinato. basto: la ~ la stregnvono col tortro. 2.
surdato: sordato. (fig.) preoccupazione, patimento: m
surlla, sorlla, s.f., sorella: quelro due ttcca na ~. 3. (fig.) punizione: li d la
s ffratlle ssorlla | ci mann ma la ~ ~ | quanno va ccasa, sentarae che
pi cciuca | dim. surellccia || prov.: du ssusta! 4. (fig.) batosta. 5. (fig.) tempo-
sorlle sposate ma na casa: una sul rale violento.
fco, una su la bbrcia (sulla difficile sustacchina: sostacchina.
coabitazione) || agg., uguale: prgono susten, v. tr., sostenere.
surlle | sti du tfe s ssorlle || ~ (a), sutre, top., Sutri: ~, pasantico, nun ti
loc. avv., in maniera che coincidano: farae mae n amico; e sse tti lo farae, te
mtte du file de mattne ~, perfetta- ne penterae (blas. pop.).
mente allineati in senso verticale. suturno, agg. e s.m., 1. taciturno. 2. ar-
surfrea: sorfrea. cigno.
suriano, agg., soriano: gatto ~. svac: svag.
surnac: sornac. svacata: svagata.
surosra (n): surusra (n). svag, svac, v. tr., 1. sgranare: ~ l ttoro.
surprsa, s.f., sorpresa. 2. piluccare: l fijje vanna ~ llua || v.
surrgge, v. tr., sorreggere. intr., 1. (fig.) parlare in maniera scor-
surride, v. intr., sorridere. retta: sta ttnto a non ~! 2. (fig.) subo-
surriso, s.m., sorriso. dorare, mangiare la foglia.
Vocabolario
591

svagagrano, s.m., particolare della treb- svjjo, agg., 1. desto. 2. pronto e vivace.
biatrice. svelupp: sgolupp.
svagasse: sdivagasse (vd. sdivag). svenasse, v. intr. pron., 1. tagliarsi le vene.
svagata, svacata, s.f., 1. atto di sgranare. 2. (fig.) far grandi sacrifici economici.
2. (coll.) insieme di acini caduti in terra: sven, v. intr., 1. svenire: svnghe da la
pe ccjja n rampazzo, ha ffatto la ~ pir puzza. 2. allentarsi delle fibre (detto di
trra. un tessuto). 3. ammorbidirsi di cuoio
svamp, v. intr., 1. scolorarsi: l zle messo in molle.
svampa a la marina. 2. svampire, per- svnia, s.f., donna procace.
dere gradazione e sapore (del vino). 3. svnne, v. tr., svendere.
svampare. svennita, s.f., svendita.
svampata, s.f., 1. vampata. 2. svani- sventajja, s.f., ventola da fuoco.
mento. 3. fuoriuscita di gas da un reci- svntola, s.f., 1. cosa enorme. 2. (fig.)
piente chiuso. bella donna. 3. (fig.) coito.
svnzeche, s.f. pl., (gerg.) denaro. sventol, v. tr., far vento: svntela l for-
svapor, v. intr., evaporare. nllo | ~ l fco mal cammino || v. intr., 1.
svecchj, v. tr., 1. ringiovanire: la vita soffiare del vento. 2. garrire, agitarsi al
sha dda svecchj. 2. eliminare animali vento || sventolasse, v. rifl., farsi vento.
vecchi. 3. (scherz.) provocare la morte sventolata, s.f., 1. raffica di vento. 2.
di persone vecchie (rif. a malattie): colpo di freddo.
mdd. llinvrno svcchja. sventolne, s.m., sberla: ha pprso crte
svecci, v. tr., togliere la veccia dal campo sventolne, armno mpara.
di grano. sventr, v. tr., sventrare || prca sventrata!
svjja, s.f., 1. sveglia: d la ~ a li se. 2. (imprec. triv.).
orologio munito di suoneria: llha svenzajjo, svinzajjo, s.m., (ant.) guinza-
mssa la ~?, hai caricato la suoneria? 3. glio.
cosa grossa, notevole: portava crte sverg, v. tr., togliere alcune gocce di latte
svjje de carzne che n ze sa. con mungitura parziale (di donna o ani-
svejj, v. tr., svegliare: li svjja l caporale male): ~ la zzinna de la vacca.
lloprajje, ce pnza sso || svejjasse, v. svergin, v. tr., 1. deflorare. 2. (fig.) usare
rifl., 1. destarsi: svjjete, ch ggirno! | q.cosa per la prima volta || sverginasse,
la mattina se svejjnno cul buco pir v. intr. pron., perdere la verginit.
linz, di malumore | me s svrta che svergognafamijje, s.m., figlio dal com-
ssudavo | vurrbbe svejjmmece mell, portamento immorale.
vorrei svegliarmici. 2. sveltirsi: ra da svergognapatre, s.m., figlio dal compor-
svejjasse, la v cap? | crca de svejjatte tamento immorale.
m p! 3. manifestarsi (di un dolore) || sverm, v. tr., liberare dai vermi: ~ le bb-
Forme: Ind. pres. 1 svjjo; 2 svjje, svjji; stie.
3 svjja; 6 svjjono | perf. 1 svrze; 2 svern, v. intr., 1. trascorrere linverno:
svejjaste; 3 svejj, svrze; 6 svejjnno, portvono le bbstie a ~ a mmarmma,
svrzero | P. pass. svejjato, svrto. llinvrno. 2. superare linverno: ora-
svejjarino, s.m., svegliarino, rimprovero mae h svernato! me snto mjjo.
|| agg., di individuo mattiniero. svernici, v. tr., togliere la vernice.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
592

sverniciata, s.f., atto di togliere la ver- metterlo nelle botti: se svinava ne la


nice. callara, co na chjave de frro dntro, pe
svrta (a la), loc. avv., alla svelta, velo- ddalle frza.
cemente: fanno smpre tutto ~. svinturato, agg., sventurato.
svertzza, s.f., azione rapida: ha ffatto na svinzajjo: svenzajjo.
~, in un battibaleno. sviolin, v. intr., adulare.
svertina, s.f., (gerg.) coito veloce. sviperata, agg., viperina: na cda ~.
svrto1, agg., 1. veloce: ~ cme la prvere svrgola, s.f., cosa straordinaria.
| (antifr.) ~ cme n gatto de pimmo | svirill: sverill.
svrta, va ccasa!, sbrigati! || svrta (a svitell, v. tr., togliere il vitello dalla
la), loc.avv., velocemente. 2. abile. 3. vacca.
dingegno pronto || vezz. svertarllo || svociasse, v. intr. pron., 1. perdere la voce,
avv., in fretta: num parl tanto ~! per aver parlato o gridato troppo: mha
svrto2, p. pass. di svejj e agg., sveglio. fatto ~ pe cchjamatte. 2. (fig.) parlare ad
sverell: sverill. alta voce.
sverill, sverell, svirill, v. intr., 1. svojjatggene, s.f., svogliataggine.
avere comportamento brioso. 2. muo- svojjato, agg., svogliato.
versi con scioltezza: ancra svirilla svrta, s.f., 1. svolta di strada || la ~, odon.
ch m piacre la su nnna. 2. curva.
svezzise, agg., svedese. svort, v. tr., 1. influenzare. 2. far uscir di
svicol, v. intr., 1. cambiare strada per evi- senno: la passine jje svort l cervllo,
tare q.uno. 2. (fig.) sfuggire una si- lo fece impazzire || v. intr., 1. far gomito,
tuazione o un argomento. angolo (di una strada). 2. cambiare di-
svignssela, v. intr., svignarsela. rezione. 3. imboccare una curva.
svilupp: sgolupp. svrto, s.m., (raro) voltura catastale.
svin, v. tr., svinare, togliere il vino dai svot, v. tr., svuotare || svotasse, v. intr.
tini dopo la prima fermentazione, per pron., defecare.
Vocabolario
593

ta tt, loc. avv., a) velocemente, imme- taccolino, s.m., 1. (arc.) fazzoletto grande
diatamente; b) senza esitazione, con di seta, color rosa pallido, ricamato, por-
risolutezza. tato un tempo dalla sposa il giorno del
t, ideof., voce che imita un rumore matrimonio. 2. (arc.) velo con cui le
secco. donne coprivano il capo in chiesa.
tala: tvala. taccolso, agg., con caccole (rif. a pe-
tabbaccaro, s.m., tabaccaio. cora).
tabbacchera, s.f., tabaccheria. taccne, s.m., 1. (arc.) antica moneta di
tabbacchina, s.f., operaia che raccoglie il rame da due soldi. 2. tipo di pasta casa-
tabacco. linga, larga due dita.
tabbacchino, s.m., (gerg.) donnaiolo: ra taccuvino, s.m., (raro) taccuino.
n ~, annava stabbacc. tafanale: tfano.
tabbacco, s.m., 1. tabacco. 2. tritume che tafanrio: tfano.
si forma nel tronco di castagno o di tfano, tafanale, tafanrio, s.m., 1. buco
quercia. causato lanciando con forza la propria
tabbellina, s.f., tavola pitagorica: mpar trottolina su quella dellavversario. 2.
la ~ a mmnte. (fig.) deretano. 3. (fig.) fortuna: chae m
tabbellne, s.m., tabellone: valla llggia bl
mal ~! | l ~ de la tmmola m piazza. taffett, s.m., taffet.
tabbernquelo, s.m., tabernacolo. tagliano: talliano.
tbbola rasa, s.f., tabula rasa: hanno fatto tajja, s.f., taglia.
~ n um momnto. tajj, v. tr., tagliare: tjjejje la capccia!,
tacca tacca, loc. avv., a) a stento, appena; tagliagli la testa! | (imprec.) pssa taj-
b) allultimo momento: arriva ~. jatte l capo! | tjjele!, tagliali!, tagliale!
tacche, s.f., (rec.) tac, acr. di tomografia | tjjolo! | tjjeme na ftta de pane! | ~ la
assiale computerizzata: ha dda f la ~. vigna, sradicare il vigneto | ~ na pianta,
tcchete, ideof., tac. abbattere | l cannto se tajjava da
tcchja, s.f., scaglia, scheggia di legno: dicmbra ffebbraro | la fame se tajjava
mdd. gni bbtta na ~ (di chi coglie sem- col curtllo, si pativa molta fame | l
pre nel segno) || dim. tacchjtta. caplle li tajjvena ccdeca, i capelli li
tacco: mttese a le tacche de uno, mettersi rasavano a zero | sto pane pare tajjato
alle calcagna || dim. tacchtto, tacco alto col rncio, trppo rto | tajjava cme u
da donna. rrasre, era affilatissimo | sto cortllo n
tccola, s.f., 1. caccola del naso, di per- tajja manco l zarapllo, non affatto af-
sona: levasse le tccole. 2. resto di filato | se sentva casc ggi le lgreme
sterco nel deretano. 3. sterco attaccato cme na vita tajjata, piangeva a dirotto
alla lana delle pecore. 4. pallottolina che | ~ li panni addssa la ggnte, spette-
si forma nella polenta non ben mestata. golare | n vinccio tajjato, che n ze p
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
594

bbva, imbevibile | tajja crto! | tajja minato a grano | che bbl ~ de cnepe!
ch rrscio! (grido del venditore di co- 6. augnatura; punto dellinnesto. 7. ta-
comeri) | adra n mo tajjato allantica, glio di stoffa per confezionare un abito.
era un uomo burbero | mdd. sta ttnte, 8. guaime: vena r ~ frsco, quanno la
uno che ttajja e ccuce (di un pettegolo) magnvono le bbstie llrba || dim. taj-
|| prov.: v st bbne cme n r? tajje jtto, a) graffio; b) incisione.
ccuce e ff dda t || tajjasse, v. rifl., tajjla, s.f., tagliola.
ferirsi || Forme: Ind. pres. 1 tajjo; 2 tajji; tajjoline, tajjuline, s.m. pl., tagliolini,
3 tajja; 6 tjjeno | impf. 3 tajjava; 6 variet di pasta casalinga alluovo, ta-
tajjveno, tajjvono | perf. 6 tajjrno | gliata in strisce sottili, da mangiarsi in
P. pass. tajjato | Ger. tajjanno. brodo.
tajjacannto, s.f., attrezzo per tagliare le tajjlo, s.m., tagliolo, attrezzo del mani-
canne. scalco e del carradore.
tajjacarte, s.m., tagliacarte. tajjuline: tajjoline.
tajjafino, s.f., falcione per tagliare il tajjuzz, v. tr., tagliuzzare.
fieno secco nei pagliai, con lama trian- tale: l tal di ~, il tal dei tali.
golare di ferro e manico in legno. talecquale, agg. inv., identico: ~ l zu p |
tajjalgna, s.m., taglialegna. l zno ra ~ a pprima || avv., in modo
tajjarino, s.m., operaio addetto a tagliare identico: llhanno fatte ~ le fste.
il legaccio dei covoni da gettare nella talliano, itagliano, tagliano, agg., ita-
trebbiatrice. liano.
tajjata, s.f., 1. atto di tagliare. 2. fianco di tamanto, agg., (raro, ant.) cos grosso,
collina. 3. (fig.) conto approssimativo: grande.
li damo ll na ~. tamarinde, s.m., tamarindo.
tajjatlle, s.f. pl., tagliatelle. tamburlano, s.m., 1. recipiente rotondo a
tajjatccio, s.m., residui vegetali derivanti due manici per liquidi. 2. armadio. 3.
dal taglio: c rrimasto l ~ pir trra. (fig., dispr.) uomo massiccio.
tajjatre, s.m., (raro) taglialegna. tamme tamme, s.m., tam tam.
tajjatura, s.f., 1. tagliatura. 2. punto in cui tammurllo, s.m., tamburello.
un ramo stato tagliato alla potatura. tammurino, s.m., tamburino.
tajjre, s.m., tailleur || dim. tajjerino. tammuro, s.m., tamburo.
tajjerina, s.f., (rec.) taglierina. tanajje, s.f. pl., tanajja, s.f., tenaglie:
tajjo, s.m., 1. atto del tagliare: l ~ dil fino damme qqua m par de ~! | tanajja da
| mdd. tcca f ccnto misure e n ~ slo chjdo, ~ da nghja, ~ fmmina (at-
(della difficolt di tagliare la pelle per trezzi del maniscalco) | tanajje a ffco,
confezionare stivali). 2. ferita: se fa ~ da fco, tenaglie del fabbroferraio | ~
pprsta ffasse n ~. 3. parte tagliente di da tiro, la tanajja pe ttir la sla (del
attrezzo, lama: li d da la parte dil ~ | ri- calzolaio).
famo l ~ de la farce, chha pprzo l filo. tanavllo, s.m., 1. gruccia per piantare
4. varco nel campo di grano: apriva l ~, maglioli. 2. trapano a mano per legno, a
pe ff ppass la metitrice (rif. al primo forma di croce decussata. 3. succhiello
della squadra dei mietitori). 5. superfi- per legno || dim. tanavelltto.
cie di terreno: n ~ de grano, terreno se- tana, s.f., 1. litania. 2. (fig.) sfilza.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
596

tancchja, s.f., nottolino, piccolo sali- taramntola: taramntela.


scendi di legno per la chiusura di bat- tarntala, s.f., 1. tarantola (Lycosa taren-
tenti rustici. tula L.): le tarntele. 2. geco (Tarentula
tanis, s.m., tannisol, prodotto chimico, mauritanica L.).
usato per conservare il vino: l ~ se mtte tarantllo, chiusa rimata di tiritera.
mal vino che ccmbia de colre. taratat, ideof., rumore del rullo del tam-
tanno, tarlo, s.m., tallo, germoglio del- buro.
laglio fresco: l ~ dellajjo se cocina ne taratfolo, s.m., 1. tartufo bianco (Tuber
la padlla co le patate e r rosmarino | magnatum Piro). 2. scorzone (Tuber ae-
se lva l ~, sinn nun crsce llajjo. stivum Vittad.).
tanto, agg. e avv., molto: scustece ~! | taratppete, inter., (scherz.) voce usata
mi piacerbbe, gran ~ || e ttanto ce s per sorprendere il bambino.
riuscito a ff no sbajjo!, eppure, egual- tard, v. intr., tardare: mdd. tard, ma
mente | na grandinatlla, e ttanto ra vvnne (maniera di salutare scherzosa-
smpre dannsa || tant n vvro!, mente larrivo di un ritardatario).
come non fosse vero! | ~ se sta bbne! tardajjlo, s.m., chi rincasa tardi la sera ||
(antifr.) || tante, pron. indef. pl.: a li ~ de agg., tardivo (di frutto).
ggennaro lavoravo mellaggi | mha tarde, avv., tardi: stavo fri dallarba
ppiantato a le ~ dil mse, quando ha vo- fina ttarde, a tarda sera | bbllo ~
luto lui || ~ quanto, loc. avv., niente af- ormae, piuttosto tardi | hanno fatto ~ al
fatto: ma mm me frga ~ || tanti ll, trno, sono arrivati in ritardo | sso riva
loc. avv., a) troppo lontano; b) troppo smpre ~, ritarda sempre | ppi ttarde
avanti nel tempo || da tantha, loc. avv., cha bbonra, ora di affrettarsi || prov.:
da tanto tempo: ~ ch ppartito || tante chi ttarde arriva, malallggio trva |
vrte, loc. avv., a) forse; b) qualora: ~ mjjo ~ che mmae.
lo vde, djjelo! || n tantino, n tantinllo, tardile, agg., tardivo: n frutto ~.
loc. avv., a) un pochino; b) un attimo: tardna, s.f., donna nubile det avan-
aspettteme n ~! zata.
tppete, inter., (scherz.) voce rivolta ai tardtta, personaggio immag. di tir.
bambini per causare sorpresa. targzzio, sopr.
tapptto, s.m., tappo a corona di bottiglia: tarlo: tanno.
ggioc cu le tapptte. tarmato, agg., 1. butterato. 2. ustionato in
tappo, s.m., (dispr.) omino || dim. tap- viso.
ptto. tarmnte, avv., talmente.
tarabbzzolo, s.m., 1. ragazzo grassoc- tarocc, tarrocc, v. tr., rimproverare
cio. 2. individuo basso e tarchiato || dim. aspramente: sentarae quanto te tarcca
tarabozzoltto. la tu m!
taramntala: taramntela. taroccata, s.f., sgridata, rimbrotto.
taramntela, taramntala, taramntola, tarlo, s.m., 1. buco provocato da un
s.f., (raro) tarantola (Lycosa tarentula tarlo. 2. (antifr.) grande quantit: ce
L.): taramntole mal bco e ppunte de nha n ~.
gomre arrotate (insulto rivolto ai con- tarpa, s.f., talpa (Talpa romana Thomas,
tadini). T. europaea L.).
Vocabolario
597

tarp, v. tr., agguantare. tattavlla, s.f., tottavilla (Lullula arborea


tarpano, s.m., ignorante, grossolano. L.).
tarpo, s.m., atto di agguantare: d l ~, d tvala, tala, tvela, s.f., 1. asse: la ~ dil
llagguanto, agguantare una donna con pane, asse su cui si portava al forno il
intenzioni erotiche. pane da cuocere | l ltto co le tvele, co
tarrocc: tarocc. le bbanche, co m pajjccio de pajja, se
tartajj: antartajj. dormiva ll sspra. 2. ala dellaratro a
tartajjne, ntartajjne, s.m., balbuziente. tavola fissa. 3. tavola: cmbia le carte n
trtaro, trtero, trtoro, s.m., 1. sudi- tvala, un voltagabbana | ha pprzo
ciume indurito su gomito o ginocchio. bbanche ttvele, tutto | mdd. a la ~ mia
2. mobile vecchio, cadente: cha ddu nun ce portate ne ffunghe ne rrancchje
trtare dntro casa. 3. gromma indurita ne llumache | ~ travrza, pe sta ssde, e
della botte. 4. calcare. 5. terreno sas- ttnunita la cassa del carrtto | ~ pog-
soso. 6. incrostazione della pipa. giapide, sul davante del carrtto | la ~
tartaruca, s.f., tartaruga (Testudo her- dil ptto, lo sterno | ua da ~ || tavoltta
manni Gmelin). (a), loc. avv., ad alta velocit || prov.: ~
tartaruchto, s.m., terreno dove abbon- e lltto num prta risptto || Forme: pl.
dano tartarughe. tvele.
trtero: trtaro. tvela: tvala.
trtoro: trtaro. tavolina, s.f., piano inclinato di legno per
tartufara, s.f., tartufaia. la lavorazione del formaggio nella ca-
tscio, s.m., tasso (Meles meles L.): ~ panna del pastore: le fusclle stanna
porcino (dal sapore di maiale) || zzampa scol su la ~.
de ~, zampa di tasso, usata come amu- tavolne, s.m., tronco sul quale si rotola-
leto per i neonati. vano le pietre da porre sopra i fasci di
tassobbardasso, s.m., verbasco, tasso canapa immersi nella vasca: l ~ sap-
barbasso (Verbascum thapsum L.). poggiava ll ssul filo de la cnepe.
tasta, s.f., 1. tassello che il venditore e- tavulino, s.m., tavolo: saddrme sul ~.
strae con il coltello da un cocomero, per tazza, s.f., 1. isolatore, in ceramica o in
farlo assaggiare al cliente. 2. assaggio vetro, dei fili elettrici. 2. vaso della toi-
di cocomero: sar mmjjo a ff la ~ lette, water: ~ dil csso. 3. n. di una
prima de crompallo. vasca per la macerazione della canapa.
tastne (a), loc. avv., tastoni. 4. incavatura nel terreno: saccavalla e
tata, s.m., 1. (arc.) padre: t! | tatarllo sse fa la ~ da capallrdine (rif. alla
mio!, babbino mio! | nun vdo llra vigna).
dssa ~, pe mmagn mal bacile. 2. ma- t t, inter., voce di richiamo per lasino.
schera carnevalesca dialettofona del t, ti, inter., tieni!: ~, bbcca qu!
padre || ~ (l), sopr. t1, tne (ant.), ti, pron. pers. ton., te: gno-
tatanai, s.m., 1. confusione. 2. baccano. rante quante tt n c gnuno || te, ti: che
tato, s.m., (infant.) fratellino. tte ce vle a ffallo! | quanno ~ pare | ~
tatccio, s.m., individuo tonto. pijje n crpo!
tattamlla, s.m., stupidone || accr. tat- t2, pron. dimostr., questo: e tt, e
tamellne. cchad?
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
598

teccunulugga, s.f., (rec.) tecnologia. temperino (a), loc. avv., mescolato con
tdene: tnene. acqua: li d bbve vino ~.
tgna, tigne, v. tr., tingere: mo portato la tempestino, agg., irrequieto, vivace (di
lana nstra a ttgne de nro, tingere in bambino).
nero | mdd. nd tcca, tgne | d sac- tmpo: sta ppe fin l ~ (rif. allo scadere
csta, tgne, fa danni ovunque || Forme: del periodo di gestazione) | ha ppassato
Ind. pres. 3 tgne | P. pass. tnto. l ~, ha ffatto l ~ (rif. alla gravidanza) | la
tegnla, s.f., 1. tignola dellolivo (Prays tu nnna, che ttmpo cha?, quanti anni
oleae Bernard). 2. tignola del grano (Si- ha? | quanto ~ cha l fijjo? | cavar
totroga cerealella Ol.). avuto l ~ vstro, la vostra et | smo
tjja: tijja. tutto n ~ ne due, abbiamo la stessa et
tejjata, s.f., quantit di cibo contenuta in | al ~ mio, ai miei tempi | stu ~ n za che
una teglia: se ne magnarbbe na ~ pi ff (il tempo variabile) | secndo c-
qquanto li piciono. mannava l ~, se metva prima (a se-
tla, s.f., ragnatela: l rgnolo cha ffatto conda delle condizioni atmosferiche) |
la ~ | ad ppina de tle de rgnolo casa vinna ~, fece in tempo | fama ttmpo |
sua | la ~ dil rgnelo. al tmpIna, al ~ de Checchennina, an-
telaro, s.m., 1. telaio: ne n distto quanto ticamente | d ttmpo che vveggarae
ce capva l ~, qulla dnna lavorava. 2. che ttarriva (espr. di minaccia) || de ste
telaio della finestra. tmpe, oggid | de qulle tmpe, a quei
telefrec, v. intr., (raro) telegrafare. tempi | tmpadditro, qualche tempo fa
telfreco, s.m., (raro) telegrafo. | ~ de prima, loc. avv., un tempo: ~,
telegramma: (scherz.) segnale premoni- quanno l concime pco se conoscva |
tore di morte prossima: rrivato l ~, a ttmpa ttmpo, loc. avv., appena in
tcca ppart. tempo, allultimo momento: riv ~ | a
tlo, s.m., panno con cui si copre il pane ttmpo cmodo, loc. avv., in altra occa-
posto a lievitare. sione: se vedmo ~ | a ttmpe llco, a
telgno (al), loc. avv., a freno: lo tne ~ l ttmpa llco, loc. avv., al momento op-
fijjo. portuno: ~, nav pprscia! || (d.) ffi-
temne, s.m., timone del carro. nito l ~ che Bbrta filava!, ormai siamo
tempar, temper, v. intr., 1. piovere a tutti emancipati, non pi come un
lungo e fitto. 2. penetrare in profondit tempo || prov.: l ~ passa e la mrte sav-
(rif. alla pioggia): co sta bbllacqua ha vicina | l ~ przo nun zacquista ppi | l
ttemparato. ~ ggalantmo | col ~ e cco la pajja, se
temparato, agg., 1. misto ad acqua (rif. a matrono le srbe e la canajja | l ~
vino). 2. aduso: ~ a la fadiga. bbno sasptta n campagna | ~ rifatto
tmpera, s.f., 1. pioggia abbondante. 2. di ntte nun dura | chi ccha ttmpo,
lama affilata dellaratro. nasptte ~.
temper: tempar. temporalata, s.f., temporale improvviso e
temperalpisse, s.m., temperalapis. breve: lo chjapp na ~ pi strada.
temperatra, s.f., temperatre, s.m., re- tencia, s.f., resistenza (rif. alla fibra della
gistro dellaratro. canapa).
temperatre: temperatra. tnca, s.f., tinca (Tinca tinca L.) || dim.
Vocabolario
599

tencarlla | ~ nra, a) donna dalla car- tnero: tnnero.


nagione scura, olivastra; b) donna tenerume, s.m., 1. (coll.) vegetazione
magra. verde della vite. 2. parte delicata del
tne (ant.): t1. corpo. 3. cartilagine. 4. (fig.) tenerezza:
ten, tin, v. tr., 1. tenere: la mchina la ad ttutto cre e ttenerume. 5. (fig.) pru-
tne cme llorcolo (come cosa pre- rito (in tir.).
ziosa) | ~ dde cnto, ~ dda cnto, ri- tnise, tnnese, tnnise, s.m., (rec.) ten-
sparmiare | tnghele di cnto! | tenve- nis.
te!, sorreggetevi! | se la tenvono cara | tnna, s.f., 1. tenda da finestra: la ~
le tne le fijje, le sorveglia i figli | nun ze vvcchja, ma li bbuchi s nnvi. 2.
tne sto fijjo, non si frena | le tne bbne tenda da campeggio: le sordate dr-
le bbstie, ne ha cura | la tne m pianta meno stto le tnne || dim. tennarlla,
de mano | llha ttenuto sso a bbato, tennina.
gli ha fatto da padrino | ~ ma la crsima, tennara, s.f., donna che confeziona tende.
ma la commugnne | nun tne ccio, tnne, v. tr., tendere: ~ l file.
non mantiene segreti | mdd. nun v tten tnnero, tnero, agg., 1. tenero: na cccia
nn scortic, si rifiuta di collaborare || tnara cme la ggioncata. 2. di una va-
prov.: tanto chi ttne, cme chi scrteca riet di peperino. 3. di una variet di fru-
(sulla necessit di collaborare). 2. so- mento: vono sementato tutto grano
stenere: tnolo bbne co ttutte ddue le tnnero.
mano! || prov.: n zppo de furminante tnnese: tnise.
tne l mnno. 3. contenere: sta callara tnnica, s.f., tecnica.
tene stttto scchje. 4. trattenere: ~ l tnnico, s.m., tecnico: h cchjamato l ~
fiato, il respiro || v. intr., essere a tenuta dil commune || agg., tecnico: lluffcio ~.
stagna: nav ppaura, sta bbtte tne, tennis: tnise.
a tenuta stagna || tensse, v. rifl., 1. te- tennne, s.m., tendone.
nersi: tenteve frte, cumm! | se tne tnta, s.f., tinta || de che ttnta!, certa-
su la sua, persona riservata. 2. rite- mente, senza alcun dubbio.
nersi: si tenva da sse quarcuno || te- tentellina, s.f., donna dappoco.
ncce, v. intr., tenerci: uno che cce tentllo, s.m., uomo dappoco.
tne (si veste con eleganza) || inter., tnto, p. pass. e agg., tinto.
ten, prendete!: ~, pijjteve qu! || tentne (a), loc. avv., a) a tentoni; b) a
Forme: Ind. pres. 2 tnghe; 3 tne; 4 te- caso, senza saper dove.
nmo; 6 tngheno, tnono | impf. 1 ti- tentre, s.m., tintore.
nivo; 3 tinva; 4 tinvemo; 6 tenvono, tentura, s.f., tintura.
tinveno, tinveno, tinvono | perf. 1 ten; tentur, s.m., variet di uva rossa, usata
2 tenste; 3 tin; 4 tenssemo; 6 tnneno per colorare il vino.
| fut. 1 tengar, tengher; 6 tengaranno tola: tvela.
| Cond. pres. 6 terrbbeno | Imper. 2 tpido: tpido.
tne; 5 ten | P. pass. tinuto | Ger. te- tpido, tpido, agg., tiepido: collacqua
nnno. tpida, stto la sdinerbatura dellacqua
tnene, tdene, s.m., tetano: c ppercolo non ce stava, nun zoffriva la fibbra (rif.
che tte vne l ~. alla canapa immersa nel maceratoio).
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
600

tppa, s.f., (dispr.) gentaglia. sciutta, loc. avv., senza irrigazione: le


ter: tir. pommidorette ~ s le mjjo | quante mi-
terina, tirina, s.f., 1. zuppiera di terracotta rcole ~!, quante smancerie fai!
con coperchio. 2. (fig.) asso di coppe terracina (a), loc. avv., (gerg.) in terra:
nelle carte napoletane. ann ~, cadere in terra.
terzzia, litterzzia, tirzzia, s.f., itterizia. terramto, s.m., terremoto.
trmene, s.m., segnale di confine. terranra, s.f., sarchiatura invernale del
termoclise, s.f., (rec.) ipodermoclisi. terreno coltivato a grano, per togliere le
termmotro, s.m., termometro. erbacce ed aerarlo: a ff tterranra
trmosse, s.m., termos. sannava, se facva a ggennaro col zap-
ternaro, agg., ternario, con tre sostanze: ptto, le dnne || prov.: ~ bbn grano
concime ~ pe la vite. mna | la ~ di ggennaro, mpe l gra-
ternit, s.f., 1. trinit. 2. chiesa della Tri- naro.
nit, a Viterbo. terrtoco, s.m., (arc.) terratico; imposta
ternite, s.f., eternit. comunale pagata per laffitto del terreno
trno: itrno. coltivabile.
trra: la rbba vne secnno trre, cre- terzale, s.m., 1. superficie che si semina
sce a seconda della qualit dei terreni | ~ ogni tre anni per rinforzare la terra. 2.
lnta, scirta, se lavora bbne, terra pe- fieno di terzo taglio.
netrabile allaria e alla pioggia | ~ cre- terzijjo, s.m., terziglio, gioco di carte.
tsa, argillosa | ~ frte, terra simile terzino, s.m., tipo di mattone spesso 6 cm.
allargilla, pesante e compatta, senza trzo (a), loc. avv., con contratto di terze-
calcare n tufo: la ~ frte va llavorata ria: quarcuno cra che stav~.
co la sciutta | ~ leggra, terra vulcanica, tsa, s.f., 1. superficie di terreno, dove si
sgranata, dove predomina sabbia | ~ metteva ad asciugare la canapa. 2. quan-
morgana, terra sabbiosa e leggera | ~ tit di canapa posta ad asciugare. 3.
porcina, ~ purcina: la ~ purcina (ant.) spazio di tempo || prov.: lunga ~,
nnra, na spce de la crta | ~ rssa, pajja psa.
terra refrattaria | ~ fonnata, soffice in tso, agg., (raro) ben in evidenza: prta le
profondit | ~ vrgene, mai coltivata, pnne tse (di chi tradito dal coniuge).
non sfruttata | ~ da riprto, terra usata tssa, tsse, v. tr., 1. tessere. 2. intrecciare
per riempire | ~ fina, terriccio leggero | (rif. a rivestimento vegetale): la cap-
~ accorpata, propriet formata da pic- panna ra fatta de lgno e ttissuta de
coli appezzamenti contigui | mdd. li canna.
manca smpre la ~ stto le zzampe, tssara, s.f., 1. tessera: ha ppijjato la ~, si
sempre ansioso | mdd. ann ff la ~ pel tesserato. 2. carta annonaria: tmpo de
cce, morire || d la ~, regolare laratro, gurra se comprava tutto co la ~ | l
affinch la lama si affondi pi in pro- pane stava ttssara.
fondit | a ppiano ~, loc. avv., a livello tessar, v. tr., tesserare.
della strada || fra le du trre, tra le du tess, sopr.
trre, loc. avv., a fior di terra: ~ sann- tsse: tssa.
sta la vita, allaltezza del colletto | la tessitra, s.f., tessitrice.
tajja fra le du trre la pianta || a ttrra tsta, s.f., 1. capo: mha fatto la ~ cme n
Vocabolario
601

iro, mhai annoiato con le tue chiac- ti ti ti, inter., voce per chiamare il cagno-
chiere | ~ quadra, individuo caparbio || lino.
prov.: ~ frdda e ppide calle (consiglio tatrale, agg., teatrale.
sullabbigliamento) | chi nun ha ttsta, tatro: treatro.
abbi gambe | chi ffa de ~ dantre, la sua ticchetacche, ideof., tic tac.
che sse la tajje || ~ da mrto, teschio | ~ ticchtta, s.f., etichetta, galateo.
di stto, (euf., scherz.) pne || ~ de ticchettato, agg., punteggiato.
cazzo, imbecille: ~ fatta rrampazzo! 2. ticchjarllo, sopr.: avcce llanne de ~,
estremit: na ~ de macchja | ~ de spilla, essere vecchissimo | campa centanne
capocchia di spillo. cme ~.
testamnto: (prov.) ~ fatto e mmrte vi- tcchjo, s.m., 1. tic nervoso: cha l ~
cina. nellcchje. 2. voglia: tutto m btto jje
testardo: ~ cme n todsco. se pijja l ~.
testarccio, s.m., 1. caposaldo del filare. ti: t.
2. pilastro del cancello rurale. tilla, s.f., 1. teglia rettangolare di lamiera,
testiccila, s.f., (rec.) testa di agnello o per cuocere pietanze al forno. 2. padella
vitello cotta al forno. forata per caldarroste.
testimognanza, distimognanza, s.f., te- tiellata, s.f., contenuto di una teglia.
stimonianza. tigna, s.f., 1. tigna, affezione contagiosa
testimgno: tistimgno. || prov.: dal capo ne vne la ~ (censura
tsto, s.m., teglia rotonda di rame, da dello scandaloso comportamento di
forno: li tste de ramo saddoprvono politici e amministratori). 2. calandra
pi cccia li pizze de Pasqua. del grano (Calandra granaria L.). 3. ti-
ttta, s.f., particolare della zampa della gnola dei panni; tarma (Trichophaga ta-
vacca. petzella L.). 4. (fig.) ostinazione, capar-
tettarllo, s.m., poppatoio. biet: cha la ~ del gbbe, propria delle
tettarlo, s.m., operaio specializzato nella persone gobbe | llh ffatto pe ttigna ||
costruzione di tetti. prov.: la vigna ttigna (richiede lavoro
ttte1, s.m., (infant.) cane. assiduo) | nun ze scrtaca la ~, finch
ttte2, inter., (scherz.) voce rivolta ai bam- nun ze marita la fijja. 5. (fig.) capriccio,
bini per causare sorpresa, scoprendosi il bizza di bambini: cha na ~ sto fijjo che
volto, e trastullarli. n ze sa.
ttto, s.f., 1. tetto: ann ppe le ttte, non tignasse, v. intr. pron., esser colpito da ti-
aver scampo: n dha dann, pi l ttte?, gnola (di legumi o di canapa).
non mi sfuggirai || dim. tettarllo. 2. tigne: tgna.
(fig.) famiglia || prov.: bbeato qul ~ che tigno, s.m., 1. pochissimo. 2. (antifr.)
ccha na vcchja e n vcchjo. molto: csta n ~.
tettjja: tettra. tignla, s.f., male che viene ai cavalli.
tettra, tettjja, s.f., tettoia || dim. tet- tignlo, cogn., Toniolo: (ant.) ddel ~,
tortta. un cattolico (simpatizzante dellunione
tvela, tola, s.f., tegola in piano: ~ mari- promossa dal sociologo Giuseppe To-
tata, tegola piana con sopra il coppo. niolo, 1845 - 1918).
ti: t1. tignso, agg., ostinato, caparbio: le se ~!
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
602

| ~ cme n gbbo | la magnarbbe sul tinuta, s.f., tenuta, vasto possedimento


capo ma n ~ (di cosa squisita). agricolo || dim. tenutlla, tenuta di mo-
tijja, tjja, s.f., 1. teglia. 2. parti minori deste estensioni.
della carne di maiale cotte nella teglia. tir, ter, v. tr., 1. tirare: ~ la martinic-
3. recipiente di terracotta a fondo piatto, chja, frenare | ~ ddi carce, sferrare calci
alto 10 cm., usato nei frantoi per cuo- | ~ avante le fijje, allevare i figli | le sa
cere fagioli e minestra, in cui poi tutti si ttir ss le fijje, li sa ben allevare | tira
mangiava || tijja (a), loc. avv., diretta- la frza, sfrutta (rif. al pollone infrutti-
mente nella pentola: magnvon~, tutte fero) | la pomata tirava l malumre di
dntral trccolo || dim. tijjarlla: ma- la firita, assorbiva | ~ ffri, ~ ffra: li
gn a ttijjarlla. f ttir ffri l rspo, lo faccio confessare
tijjo, s.m., 1. tiglio (Tilia europaea L.). 2. | ~ l cllo, strozzare | ~ ffra la lngua |
fibra dura di canapa. tira fra pure llcchje, vomita con vio-
tilif, sopr. lenza | l fsso tira acqua allpeca di li
tilivisine, travisine, trevisine, s.f., 1. pigge | la vinccia la tiramo fra da la
(rec.) televisione. 2. (rec.) televisore. tina col zappne o cco le mano (rif. al-
timbol, v. tr., (arc.) timbrare. loperazione di svinatura) | ~ ffri l
tmbolo, s.m., (arc.) timbro. nmmoro, estrarre il numero (della
tmedo, agg., (raro) timido. tombola) | ha ttirato s l tr, ha estratto
timitillo, sopr. il numero tre | tira s, chi cchime!,
timpsta, s.f., tempesta. prosegui il cammino, sto arrivando! | se
timpistato, agg., tempestato. tirvono s le bbtte, si trasportavano
tina, s.f., tino: llua se pistava cu le dalla cantina || mdd. tira s, chi la clla
zzampe ma la ~ || dim. tinarlla. ccara, quattro srde a la cucchjara!
tinace, agg., tenace. se dice mal fijje chi ttrono s l mccico
tinata, s.f., contenuto di un tino. | tira s, che la clla ccara, tre bbaj-
tinche tnche, ideof. che imita il rumore jcche a la cucchjara, se dice man chi
delle ruote del carro: snto l carrtto chi ttira s ccul naso | ha ttirato s l muro,
ffa ~. ha innalzato il muro | h ttirato via pil-
tinellante, s.m., (raro) chi sta vinificando. laffare mie, ho proseguito il cammino |
tinllo, s.m., tinaia, locale a livello stra- tira via, prta da magn al tata!, sbri-
dale, sovrastante la cantina, dove si gati, porta il mangiare a tuo padre! | ~
vinifica. vvia, vivere alla meglio: a la mjjo ccos
tinerzza, s.f., tenerezza. se tira via | ~ ddritto, seguire il proprio
tin: ten. cammino; mirare alla mta | ho ttirato
tinozztta, s.f., recipiente in legno, per via pi llaffare mie | ~ vante, vivere alla
mettere il bucato: la ~ da bbucata. meglio | tirava vante llrto, coltivava |
tintativo, s.m., tentativo. tira ll, ch ttutto piano!, continua pure
tintic, v. tr., infastidire. tranquillamente (anche commento a chi
tinticarllo, s.m., 1. solletico. 2. (fig.) ten- non se la prende) || a ttir vvia, loc. avv.,
tazione. in fretta; alla meglio: f na csa ~ | la
tintillino, s.m., 1. fanatico. 2. perdigiorno. sicnna catigora ppi ~, pi modesta.
tintinn, v. intr., tentennare. 2. lanciare: trejje n zasso! | mdd. tira r
Vocabolario
603

zasso e nguatta la mano || v. intr., 1. fare tirarllo, s.m., operaio che estraeva la ca-
presa: l cimnto ha ttirato oramae. 2. napa dal maceratoio: l ~, quanno veniva
assorbire forza dal terreno: sta vita tira s a ppijj na manciata, va l cmpeto
de ppi, ppi ggajjarda. 3. scorrere: l de strig ppure qulle trte e ffacce de
fsso tira bbne || tirasse, v. intr. pron., le manciatlle a pparte | l ~ la trasce-
tirarsi: ~ nditro, rinunciare a qualcosa nava fri, lladdrizzava m pide, pe
| ~ ll, togliersi di mezzo: snza manco ffalla scol.
dille trete ll!, fatti da parte! | mha tiras, s.m., (arc.) inserviente di osterie,
dtto trete ll, ti sembra poco? | ~ ss, il cui compito era di trasportare, dalla
farsi coraggio || prov.: tira tira, la crda cantina al locale di vendita, i recipienti
se strnca | tira ppi m plo di frgna pieni di vino.
chi m paro di bbva | tira ppi m plo de tirata, s.f., sorsata: fa ttutta na ~, tracan-
fmmena che ccnto para de bbva | nare dun fiato.
tira ppi m plo de frgna n zalita che tiratira, s.m., 1. persona amata: cha l ~
ccnto para de bbva pe la scnta || llass. 2. (fig.) infatuazione amorosa.
Forme: Ind. pres. 2 tire; 4 tiramo; 6 tirato: te manno scarzo a lltto e a
trono | impf. 2. tirave; 6 tirvono | perf. ppanza tirata (rimprovero scherz. ri-
1 tir; 3 tirtte; 6 tirrno | Cong. pres. 3 volto ad un bambino, ma la minaccia
tire | Ger. tiranno. inconsistente, in quanto ovviamente a
tirabbace, s.m., tirabaci; ricciolo appiat- letto si va scalzi e la pelle del ventre
tito a semicerchio sulla guancia di una tesa, se si sazi).
donna. tirlla, s.f., cordone laterale del gonfalone
tirabbrace: tirabbrcia. portato in processione.
tirabbrcia, tirabbrace, s.f., tirabrace. tirina: terina.
tirabbusi, s.m., cavatappi. tirinquarto, s.m., attrezzo del muratore
tiraculo (a), loc. avv., di linea attillata: per sollevare pesi.
vttela ppijj mmuro muro co la v- tirinquinto, s.m., insieme di carrucole,
ste ~! per sollevare pesi sullimpalcatura dei
tirafilo, s.m., tendifilo del filare. muratori.
tirafnno, s.m., 1. attrezzo usato per fis- tirintuno (arc.), trentauno (raro), trin-
sare i telai di porte e finestre. 2. stru- tuno, num card., trentuno.
mento del bottaio. tiritalla tiritalla, incipit di tir.
tirafrma, s.m., tiraforme, arnese del cal- tirit, incipit di tir.
zolaio, per togliere la forma in legno tiritppete, tiritmmela, tiritppela, tiri-
dalla scarpa. tppete, tiritppete, inter., dagli e dagli:
tirggio, s.m., il vegetare di una pianta: le tiritppete e ttiritppete (rivolto a chi
punte de ~ se lssano quanno se pta. parla spedito, ma prolisso) | tiritmmela
tirante, s.m., sostegno di rinforzo esterno llallerall.
al filare. tiritmmela: tiritppete.
tirapide, s.m., 1. tirasuole; laccio di fu- tiritppela: tiritppete.
nicella, che serve al calzolaio per tener tiritppete: tiritppete.
ferma sulla gamba la scarpa da lavorare. tiritppete: tiritppete.
2. (fig.) tirapiedi, persona servile. tirzzia: terzzia.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
604

tiro, s.m., 1. atto del succhiare di un ani- sto livello. 2. palpare una donna. 3.
male. 2. singolo lancio al gioco della spingere avanti a s un animale: ~ li
ruzzola. 3. getto di vino: tcca regolasse bbve | toccavo la perticara co le vac-
l ~, quanno bbva ccannllo. 4. tirante. che || v. intr., spettare: n ve tcca gnnte
5. verricello. 6. glandola anale del cane: ma vvue | mi toccava la lizzine, era il
mal cane li si lva l ~. 7. presa, di ce- mio turno di irrigazione | a cchi ttcca
mento. tcca, reg! | stta cchi ttcca! || prov.:
tirrazzo, s.m., terrazzo. man chi ttcca, nun ze ngrugna || v. intr.
tirritrio, s.m., territorio. impers., bisognare: me tocc ffacce pe
tirrre, s.m., terrore. ffrza | tcca sta ttnte | mi tcca pa-
tseco, agg.,1. tisico. 2. debole. galla io | toccar dann a vvda a
tisa, s.f., tisi: co la ~, se divnta tseche. ccasa sua | quante tcca ffanne a sto
tisro, tresro, s.m., tesoro. mnno! || Forme: Ind. pres. 4 toccamo;
tistimgno, distimgno, testimgno, s.m., 6 tccheno | fut. 3 toccar | Cond. pres.
1. testimone. 2. mattone che viene mu- 1 toccarbbe, toccarbbe; 3 toccarbbe.
rato ai lati del termine lapideo di con- toccatllo, s.m., frutto mzzo, venduto a
fine tra due propriet. basso prezzo: dteme m p ddu chile di
titale, s.m., 1. bambino (in tono vezz.). 2. portugalle toccatlle.
fratello nato dallo stesso padre e da altra toccatina, s.f., leggero colpo apoplettico,
madre. ictus.
titta, ipoc., Battista. tocchtte (a), loc. avv., a pezzetti: me pi-
tittarlla, sopr. m. ciono le patat~.
tittino, sopr. tocci, v. intr., beccare: l purcino ha ttoc-
tittolino, s.m. bambino (in tono vezz.) || ciato (allinterno del guscio).
agg., piccolino. tccio, s.m., imboccatura della bottiglia.
tizzo, s.m., 1. carboncino che si forma tcco, s.m., suono delle campane al mat-
sullo stoppino della candela accesa e tino || dim. tocchtto, a) rintocco delle
che ne diminuisce la luminosit. 2. tiz- frazioni di ora; b) ultimo suono delle
zone: sse rsso cme n ~, di chi rosso campane prima della messa: sbrig-
in viso, alterato. mese, ha ddato l ~.
tizzo tzzo maritzzo, incipit di tir. todsco, totsco, s.m., tedesco: mica par-
tcca, inter., basta!: li dava m pzzo de lo ~! (a chi non capisce).
pane e ttcca | na bblla bbevuta e tofara, s.f., terreno tufaceo.
ttcca la vila! tfo, s.m., tufo.
tocc, v. tr., 1. toccare: n toccallo!, non tgna, nellespr.: f la ~, insistere, osti-
toccarlo! | tccheme l naso!, toccami il narsi | n f la ~!, a) non atteggiarti a per-
naso, se osi | tocc la mano, richiedere sona gentile per adulare; b) non fare lo
una donna in matrimonio | mdd. nd gnorri.
tcca, tgne, fa danni dovunque | la m- tgo, agg., 1. (vezz.) bello. 2. ben riuscito.
chena pare che ttcca, sembra che sfiori ti ti, inter., voce di richiamo per i
le pareti della case (rif. alla macchina di colombi.
santa Rosa) | sto fiasco tcca e nun toltta, s.f., specchiera.
tcca, il contenuto sfiora appena il giu- tomajja: tomara.
Vocabolario
605

tomara, tomajja, tomarra, s.f., tomaia. llha fatta tnna, lhai fatta bella, hai
tomarra: tomara. commesso un grosso errore | n vino ~,
tomasso, tumasso, antrop., Tommaso, di sapore armonico | ~ cme na mlla,
custode del cimitero: ann ttrov Tto- grassoccio || llolivo ~, variet di olivo.
masso, morire | mdd. ~ spedisce, ~ ri- 2. preciso: du settimane tnne. 4. senza
cve (muore gente tutto il tempo). contare le unit di ordine minore: famo
tombarlo, s.m., scavatore clandestino di r cnto ~ | dim. tonnarllo.
tombe antiche, spec. etrusche. tonbbele (arc.): autombbele.
tmbela, tmmela, tmmola, s.f., tonbbile (arc.): autombbele.
tombola: mo fatto ~!, abbiamo totaliz- tontilne tontolne.
zato tutti i numeri per poter vincere la tontolomo, s.m., persona tonta, stupida.
tombola! || f ttmmela, a) cadere rovi- tontolne, tontilne, s.m., 1. persona
nosamente; b) fallire; c) rompere q.cosa tonta, stupida. 2. maschera carnevalesca
|| tmmola!, inter., (scherz.) di com- muta || dim. tontoloncllo.
mento ad altrui caduta. tonilla: donilla.
tombolata, tomboltta1, s.f., partita a tonillite: donillite.
tombola in famiglia. tpa, s.f., 1. glandola gonfia del collo:
tomboltta1: tombolata. cha le tpe. 2. (fig., raro) organo ses-
tomboltta2: tombolina. suale femminile.
tombolina, tomboltta2, s.f., donnina tpo (l), sopr.
grassottella. topara, s.f., topaia.
tombolino, s.m., secondo premio nel topocco, s.m., talpa (Talpa romana Ber-
gioco della tombola. nard, T. europaea L.).
tmeca, agg., atomica: la bbmba ~. topso, agg., che ha le glandole del collo
tmmela: tmbela. gonfie.
tmmola: tmbela. topp, v. intr., cadere.
tomre, s.m., tumore. torazzo, s.m., giovenco.
tndo, s.m., (ipercorrettismo) tonno trbalo: trbero.
(Thunnus ssp.). torbarina, s.f., vortice.
tneca: tnica. trbaro: trbero.
tonf, v. tr., picchiare di santa ragione || v. torbarne, s.m., (dispr.) vino torbido.
intr., cadere. trbedo: trbero.
tnfo (a): bbv~, bere a garganella, di- trbero, trbalo, trbaro, trbedo, tr-
rettamente dalla bottiglia. boro, agg., 1. torbido: pscio ~ | n vino ~
tni, sopr. cme la lisca | tramuntana trbara (che
tnica, tneca, s.f., veste talare. trascina nuvoloni neri). 2. (fig.) di malu-
tnna (a la), loc. avv., in cerchio. more; scuro in volto: gge ttrbolo,
tonnllo, s.m., sezione segata di tronco lssolo f chad mmjjo.
della lunghezza di mt. 1. trboro: trbero.
tonnina: te psto cme la ~ | te f a ppez- trce, antrce, ntrce, trcia1, v. tr., 1.
ztte cme la ~ (espr. di minaccia). torcere: attacca s, che ttorcmo! | li
tnno, s.m., ano || agg., 1. rotondo: parl dava filo da trcia. 2. piegare lestremi-
cchjaro e ttnno, in modo esplicito | t ad angolo retto: le majjle se tor-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
606

cono. 3. strizzare il bucato: torcmole venire: nun trna a llavor cu ste tasse
bbne sti panne! || trcese, v. rifl., con- arte | torner a ccomprallo | dice che jje
torcersi: se trce cme n zrpe dar tornava mjjo a ff vven qqulla da
dolre. fri, jje costava de mno (rif. alla
torcecllo, s.m., torcicollo. canapa importata).
torctto, s.m., laccio per suini. tornaro, s.m., tornitore: v ddal ~ a
torchj, v. tr., torchiare, spremere luva ffamme bbuc le rzzole.
con il torchio. trno (da), loc. avv., di torno: lvete ~,
torchjata, s.f., 1. azione di torchiare. 2. chimpicce!
quantit di vinaccia necessaria per riem- tro: port mmal ~, portare alla monta
pire un torchio. (rif. alla vacca).
torchjatura, 1. azione di torchiare. 2. torore: tortro.
vinello ricavato dalla spremitura delle torrino, s.m., colombo torraiolo (Co-
vinacce: toccava bbva la ~. lumba livia Gmelin).
trcia1: trce. trta, s.f., 1. ritorta, virgulto di pianta
trcia2, s.f., (gerg.) pne. usato per legare fasci di legna. 2. le-
torcibbudlla: torcibbudllo. game di steli: se facveno le trte, co la
torcibbudllo, torcibbudlla, s.m., 1. cnepe stssa mssa bbagno, che rreg-
volvolo, violenta colica intestinale: si gva | quanno che sse legava li fasci,
sse naccrge l ~! (scherz., a bambini). saccoppivono, tre pple pe pparte,
2. appendicite. paggiuntalle, che sse chjamveno
torcijjne (a), loc. avv., a torciglione. trte, smpre abbagnate che vvenvono
torciorcchjo, s.m., mezzo di conteni- cme le crde, reggvono.
mento del cavallo. tortijjne, s.m., (lett.) tortiglione.
torcitura, s.f., 1. vinaccia torchiata: si uno trto: ~ a mm e bbastonate a tt! (detto
cva la vennmmia lunga, la ~ la ri- nelle liti) | nun cva tutte l trte.
passava colluva vrgene, diventava tortorata, s.f., randellata: ndo vae, s
ppi bbna. 2. vinello ricavato dalla ttortorate! (espr. rivolta a chi a briscola
spremitura delle vinacce: mal zi frate prende con lasso di bastoni).
quarche ssecchjtto di ~ ci lu dveno tortorate, sopr.
tutte. 3. legno di due anni, parte piegata tortre: tortro.
del magliolo. tortorlla, s.f., tortora (Streptopelia tur-
trdice, s.f., tordo gaggiaio (Turdus visci- tur L.).
vorus L.). tortro, tortre, s.m., 1. bastone lungo e
tordino, s.m., pispola (Anthus pratensis nodoso || ~ (a), loc. avv., a) con movi-
L.). mento avvolgente; b) in disordine, alla
trdo: chjapp l trde a vvlo, essere rinfusa: ggioc ~ (al gioco della scopa)
abile | (d.) l ~ passa na vrta sla, me- | bbutt na csa ~. 2. bastone nocchie-
glio cogliere loccasione propizia. ruto, con cui si torcono le funi del basto
trio: trlo. o del carro: se dava l ~, ossa sinfilava
trlo, trio, s.m., tuorlo. ma la crda de la susta un lgno ari-
tormentina, s.f., trementina. curvo, che ssi chjamava bbilla, e ssi
torn, v. intr., tornare || v. impers., con- ggirava a ~ inzinnte chadra bbllo
Vocabolario
607

strtto. tto, ipoc., Antonio || dim. totarllo.


trzo, s.m., 1. torsolo di verdura o frutta. ttoro, ttero, ttero, s.m., 1. tutolo. 2.
2. fusto legnoso del cavolo. 3. torsolo pannocchia con foglie: l granturco fa
legnoso della pannocchia di granturco. tttero, comincia a far la spiga. 3. (fig.)
4. (fig., dispr.) stupido: sto ~ de bbrc- pne: cha n ~! (di un membro virile di
colo! || agg., di coltello la cui lama non grandi dimensioni). 4. (fig.) asso di ba-
tagliente. stoni. 5. gioco fatto con quattro palle di
torzne, agg., laico: frate ~, frate con- ferro da gettare a distanza in una grande
verso. buca contornata da quattro piccole. 6.
toscanlla, top., Tuscania || blas. pop.: ~ buca centrale nel gioco omonimo.
bblle fontane, llmmene bbcche e le totorot, sopr.
dnne puttane. tototata, sopr.
toscanse, s.m. e agg., ab. di Tuscania, ttte, s.m., tot, un tanto: ha ppagato n ~ e
tuscanese || la ~, n. di una vasca per la ria! || agg. indef., anno ~, un certo
macerazione della canapa. anno | ~ mijjne ll ccostato, alcuni
tssa, s.f., tosse: ~ corvurza, pertosse | ~ milioni.
attaccata, tosse secca || dim. tosstta, ttto, s.m., (infant.) cane.
tosse stizzosa. tott1, inter., (infant.) voce per chiamare il
toss, v. intr., tossire || Forme: Ind. pres. 3 cane.
tsse; 4 tossamo; 6 tssono | Ger. tos- tott2, nella loc.: f ttott, sculacciare (rif.
snno. a un bambino).
tossic, v. intr., tossicchiare. tovajja, s.f., tovaglia || dim. tovajjtta |
tsto, agg., 1. duro, indurito: sta fettina pegg. tovajjccia || prov.: chi mmtte la
ttsta cme m pzzo de sla | castagne ~, mtte la bbattajja | se mtte la ~,
tste | l pane ~, pane secco. 2. (fig.) ncumncia la bbattajja | chi mmtte la
tardo, duro di comprendonio: cha na ~, paga le spse (rif. agli inviti a man-
capccia tsta cme n zrcio, n capisce. giare).
3. (fig.) robusto, resistente: u llgno ~ tovajjato, s.m., tovagliato; servizio di
cme llornllo. 4. (fig.) abile, bravo: s biancheria da tavola.
mmusicante tste. 5. turgido: m pisllo tozztto, s.m., cantuccio, biscotto con
~ cme n catarcine (rif. al pne). 6. mandorle e nocciole.
(fig.) violento, fragoroso: crte trne tzzo: lavra pe n ~ de pane | c dda f
tste! 7. (fig.) di alta gradazione: vino ppche tzze, di chi vive in povert ||
~. 8. (fig.) profondo: chi ssnno ~! 9. dim. tozzarllo, tozztto | tozzettino,
(fig.) calante, detto della luna: l caplle grumo | pegg. tozzccio.
se tjjona lluna tsta. tra: ntra.
totapurcra, s.f., inno liturgico mariano trabball, v. intr., traballare: appsta la
(dallincipit.: Tota pulchra es Maria): carrzza trabballava, ora capisco (di
cant l ~. cosa che non funziona).
totra, s.f., tutela: a vventanne, a n fijjo trabbasslla, sopr. m.
se dice: ffr de ~. trabbocc, v. intr., traboccare, di liquido:
ttero: ttoro. l brdo li trabbcca da la pila.
totsco: todsco. tracagn, v. intr., 1. mutare: tracagna l
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
608

tmpo. 2. indugiare, portare a lungo. 3. trafjjo, trifjjo, s.m., trifoglio dei prati
tergiversare. (Trifolium pratense L. e affini), usato
traccaggnia, s.f., 1. indugio. 2. lungag- per sovescio: m prato pino de ~ || tra-
gine. fjjo sarvteco, vulneraria, trifoglio sel-
traccheggi, v. intr., indugiare, portare a vatico (Anthyllis vulneraria L.).
lungo: nun ze stamo tanto a ttraccheg- traforne, agg., guardingo || ~ (de), loc.
gi! avv., di nascosto.
tracchenannae, avv., ancheggiando: la trafugne, s.m., persona sfuggente || ~
vde che vva vvia ~. (de), loc. avv., in maniera evasiva.
trccia, s.f., 1. linea di abbozzo. 2. solco traguard, v. tr., determinare empirica-
segnato in terra dalle ruote di un carro. mente la verticale in un dato punto.
3. solco fatto dal cavatore, per estrarre trajjale, s.m., canale scavato dallacqua
una pietra: prima fa le tracce cul pc- piovana.
chjo. tralacc: intralacc.
tracda, tracde, v. tr., sopportare: gna che tralaccne: ntralaccne.
tte lo dico: nu lo pzzo ~ collcchje. tralassasse, tralassatasse, v. intr. pron., 1.
tracide: tracida. sfinirsi. 2. venir meno: si sint ttralas-
tracim, v. tr., diminuire, togliere il su- sat.
perfluo. tralassatasse: tralassasse.
traclla, s.f., catenina, collana doro tralasso, s.m., 1. stanchezza. 2. sveni-
(spec. della sposa). mento: li pijj n ~ allimproviso.
tracoll, v. intr., cadere, di un peso. tralussata, agg., indebolita (di vacca che
tracllo (a), loc. avv., a tracolla: parte cu non mangia).
la catana ~. trama, s.f., infiorescenza dellolivo, mi-
trad, v. tr., tradire. gnola: appunta la ~, comincia a migno-
traditra, s.f., 1. traditrice: ~ (a la), loc. lare.
avv., servendosi della mano sinistra: nu tram1, v. tr., inserire con la spola la
mmtta l vino ~, che ssoffnne!, non trama nellordito.
mescere con la sinistra, altrimenti si of- tram2, v. intr., mignolare dellolivo.
fende! 2. (fig.) piccola finestra circolare tramajjo, s.m., tramaglio, rete verticale
al di sopra della porta dingresso, nelle da pesca composta da tre teli sovrap-
case di campagna: spia da la ~, pe posti luno allaltro.
vvde chi arriva. tramann, v. tr., tramandare: lo traman-
tradizzine, s.f., tradizione. nvono llantiche.
traduce, v. tr., tradurre: ce lo pe ~ tu a trambucine, s.m., (dispr.) individuo
llro. grosso, ingombrante.
trafatto, agg., mzzo, di frutto che ha su- tramnte: ntramnte.
perato la maturazione. tramme, tranve, s.m., 1. tram: tranve lt-
traffichino, trafichino, s.m., piccolo com- treco | (euf.) attcchetal tramme!, peg-
merciante: sra msso a ff l ~ de gio per te! 2. (arc.) autobus: l tranve su
mrce campagnla. la strada rivava fina Bbagnajja.
trafichino: traffichino. trmpele, trmpene, s.m. pl., 1. trampoli.
trafila, s.f., attrezzo da falegname. 2. (fig., scherz.) scarpe ortopediche.
Vocabolario
609

trmpene: trmpele. (fig.) conseguenza.


tramuntana, s.f., 1. vento che spira dal trascrre, v. intr., trascorrere.
nord: gge tira na ~ che tte prta via || traseccasse, v. rifl., divenire troppo a-
prov.: ~ di bbn cre, o tr, o se, o sciutto: llajjo se trascca | m bignzo
nve (presagio sulla durata). 2. (fig.) trascco fcile che bbutta.
screpolatura causata dal vento freddo: trasfir, v. tr., trasferire.
m vvenuta la ~ sul labbro. trasfirimnto, s.m., trasferimento.
tranchde, antrop., Tancredi. trastull, v. tr., trastullare: la trastulla l
trancisino, sopr. nnno la cratura || trastullasse, v. rifl.,
tranve: tramme. gingillarsi, perder tempo: se trastulla
trnzeto, s.f., (raro) transito. smpre pe strada.
tranz, v. intr. pron., struggersi di deside- trastullne, s.m., ragazzo che abitual-
rio: me piciono tanto li gncche che mente si trastulla.
cce tranzscio. tratta, s.f., forza di trazione: la mchena
trapal, v. tr., ventilare, paleggiare il c ppircolo che ppijja la ~ (rif. alla
grano ammontato nel granaio. macchina di santa Rosa durante il tra-
trapass, v. tr., 1. sorpassare: lo trapassa sporto).
s ppe la salita. 2. oltrepassare || v. intr., tratt, v. tr., 1. trattare: tcca sapcce ~
1. superare la maturazione: sta bbita col cristiane | me tratta cme na pzza
ttrapassata. 2. superare il punto di ma- da pide, mi tratta senza il minimo ri-
cerazione: quann ttrapassata, la c- guardo. 2. servire cibo: trttala ppajja
nepe fa le maccarne. sto spozzarato!
trapasso, s.m., passaggio: nel ~ de reg- trattensse, v. rifl., 1. intrattenersi. 2. fre-
gime (dal fascista al democratico) || f narsi.
ttrapasso, non mangiare durante lintera trattor: strattor.
giornata. trattro, s.m., trattore || dim. trattortto.
trpono, s.m., trapano da falegname. trauzzol, travuzzol, v. tr., far rotolare:
trppela, s.f., trappola. (infant.) ad l nnno che ttravzzola le
trappolaro, s.m., imbroglione abituale. bbtte (cred. pop. rif. al rumore del
trappolne, s.m., trappola di maggiori di- tuono) || v. intr., rotolare: travuzzolava
mensioni per catturare ratti. ggi ppe la csta, s ffermato n um
trapunt, v. tr., eseguire le impunture di macchjoncllo, llha ffermato, ha smor-
un materasso. zato la bbtta || trauzzolasse, travuzzo-
trasannato, agg., trasandato. lasse, v. rifl., rotolarsi per terra.
trascen: trascin. travajj, v. intr., soffrire || travajjasse, v.
trascin, strascin, trascen, v. tr., 1. tra- intr. pron., soffrire di mal di stomaco.
scinare: nu ~ l pide! | mi tocc strasci- travajjato, agg., tormentato: le ggirne
nalla a ccasa di la su cummare | la travajjate del fscio, (rif. allepoca fa-
trascenava fri. 2. ripassare verdure in scista).
padella: bbrccole strascinate. travajjo1, s.m., malessere, disturbo, nau-
trascinire, s.m., mercante di bestie vec- sea: me snto n ~ de stmmico.
chie. travajjo2, s.m., 1. travaglio; congegno di
trascino, s.m., 1. strascico. 2. seguito. 3. travi per immobilizzare le vacche du-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
610

rante la ferratura. 2. armatura per la che mmi trmeno le mano | li trmono


monta delle vacche. le bbrocchtte, trema di freddo | (iron.)
travggo, s.m., capacit di ingannare: a cchjcchjere nun ze trma, tutto pare
cha l ~, te fa vvde na csa per unan- facile a parole | li trmeno le staffe,
tra. freme dindignazione.
traverzina, s.f., legno che unisce le trematrma, s.m., individuo pauroso.
stanghe del carro agricolo. trme: trmele.
traverz, v. tr., attraversare. trmele, trme, trmole, s.m., (arc.) Tre-
travrzo, agg., di cavallo che butta il tal- moli, n. di un ponte scomparso di Vi-
lone in fuori || ~ (a), ~ (de), ~ (pe), loc. terbo.
avv., di traverso: la cccia ll nnata pe tremnno, agg., tremendo.
ttravrzo | s fatto prpio pe ~, hai un tremmercante, s.m. pl., stelle della cin-
pessimo carattere | na csa finita ~, tura di Orione.
finita male. trmole: trmele.
traverzne, s.m., forte vento. trnce, s.m., trench, impermeabile.
travisine: tilivisine. trenec: trenic.
travo, s.m., trave: pe ffortuna l ~ ra trenic, trenec, v. intr., 1. tremolare:
grsso che nu sbrac. trnica, ma nun casca (di cosa che
travuzzol: trauzzol. tremola) | mdd. trnica trnica, san-
travuzzolasse: trauzzolasse (vd. trauz- tAnt, bbutta ggi na gccia d! (rif.
zol). allolio doliva con cui condire). 2. ten-
travuzzolne, avv., ruzzoloni, rotoloni. tennare || v. tr., far oscillare.
treatro, tatro, s.m., teatro. trenicata, s.f., scossa: li da na ~ pe vvde
trebbi, tribbi, v. tr., trebbiare grano. si rrgge.
trebbottne, s.m., (scherz.) apertura dei trentauno (raro): tirintuno.
pantaloni, patta: te d na bbtta mal ~ si trentumplo, s.m., (iron.) persona dai
nu la piante. capelli radi.
trecctta, s.f., interiora di agnello intrec- trenfo, s.m., trionfo.
ciate: na ~ de bbudelltte mannarbbe treppide, s.m., treppiedi, per il focolare.
prpio. trsca, s.f., 1. calpestio: fa la ~, cme na
trccia, s.f., gruppo di cinque cavalli, che pestarccia. 2. pantano risultante da
pestavano i covoni sullaia || ~ (a), loc. calpestio in terreno umido.
avv., in fila. tresc, v. intr., sguazzare.
treccrociaro, s.m., ab. di Tre Croci (fraz. trescarccia, s.f., calpestio.
di Vetralla). tresemarino, tresimarino, s.m., rosma-
treccolo: triccolo. rino (Rosmarinus officinalis L.): (an-
trdece, num. card., tredici: smo n ~, tifr.) asptta tu, ti llincarta ma na fjja
prta fortuna. di ~, non sperare di averlo.
trfolo: ce vnno tre quattro trfole, pe ff tresimarino: tresemarino.
la fune | na crda a ttr ttrfele. tresro: tisro.
trggia, s.f., treggia: la ~, ad ccme na trevisine: tilivisine.
bbiga paddom l cavalle. tribbi: trebbi.
trem, v. intr., tremolare: m pzzo scriva trbbia, s.f., trebbiatrice: la ~ a ffrmo.
Vocabolario
611

tribbiatre, s.m., trebbiatore. mdd. qui n c ~ pe ggatte!, nulla da


tribbiatrice, s.f., trebbiatrice. fare || ~ (a), loc. avv., maniera di
tribbiatura, s.f., trebbiatura. cucinare frittate. 2. (scherz.) pancia, di
tribbol, v. intr., soffrire, far sacrifici: persona o animale.
quanto tcca ~ a sto mnno! trippccio, s.m., interiora di bestie ma-
tribbolato, agg., 1. sfortunato. 2. soffe- cellate.
rente || prov.: le tribbolate s amice de trippalzugo, inter., insulto rivolto a per-
Ddio. 3. frutto di grande fatica: la sona grassa.
cnipe ra tribbolata na massa. 4. di tripparlo, s.m., operaio che lavora le
sviluppo stentato (di pianta). trippe al mattatoio.
trbbolo, s.m., sofferenza | (d.) mor n ze trippata, attrippata, s.f., mangiata.
morir, ma l trbbole tante! tripptta, s.f., trippa di agnello || sopr. m.
tribbuna, s.f., tribuna. triscebbusso, s.m., 1. combinazione di un
tribbunale, s.m., 1. tribunale. 2. (fig.) de- asso e di altre tre carte dello stesso seme
retano femminile di notevoli dimen- (nel gioco del tressette). 2. (fig.) scarica
sioni. di busse.
tric, v. tr., mettersi in ordine: trchete su, trscio: strscio.
va a la mssa a ssan Gijjo! trisiggllo, antrop., n. di un giocoliere
tricchetracche, s.m., battola della setti- medievale viterbese.
mana santa: facveno spaur l cavalle, trisse, s.m., tris.
che se mpennvano, quanno sonveno tristo, s.m., 1. individuo losco. 2. (fig.)
l ~ || (mdd. scherz.) ha pprso via ~ fur- avversit, sventura || prov.: dppo l ~
bictte, se l svignata. vne l bno. 3. sporcizia: prnne l ~, co-
tricchetricche, incipit di una formula da prirsi di vecchia sporcizia || agg., 1. cat-
gioco. tivo, malvagio || prov.: ggnte trista,
triccolo, treccolo, s.m., triciclo. menzionate vvista. 2. infelice, sfortu-
trfere, s.f. pl., (lett.) trifore. nato: ~ chi cce cpita! || prov.: ~ quel
trifojjino, s.m., variet di trifoglio (Do- cane chi ccha ddu patrne.
rycnium pentaphyllum Scop., D. hirsu- trita, s.f., 1. (arc.) tecnica di trebbiatura,
tum Ser.). fatta utilizzando animali che pestavano
trifjjo: trafjjo. i covoni sullaia: chi ccva le bbstie,
trii, onom., voce che imita il verso della attaccava le bbstie, cavalle o bbve
rondine. vacche che ssia, ggirvono ntrno fino
trijja, s.f., triglia di scoglio (Mullus sur- chra fatta la ~, chra stritolato
muletus L.), triglia di fango (M. barba- bbne. 2. scalpiccio frenetico: hanno
tus L.). fatto na ~, hanno rovinato tutto calpe-
trincra, s.f., trincea. stando.
trinci, v. tr., sbriciolare. trit, v. tr., (arc.) trebbiare il grano con i
trinciato, s.m., foglia di tabacco. cavalli.
trintuno: tirintuno. tritarlo, s.m., persona rumorosa.
trpelo, agg., triplo. tritllo, s.m., cruschetto, tritello.
tripolino, n. di un cane. tritolume, s.m., tritume di cereali.
trippa, s.f., stomaco cucinato dei bovini: trcco, s.m., troguolo.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
612

trccolo, s.m., 1. truogolo: l cico lo trnco, s.m., 1. pesante croce di legno


magna mal ~ l brodajjne. 2. (scherz.) portata in processione da un confratello.
pentola. 2. (fig.) branco di bestiame, armento.
troccolne, s.m., chi cammina trasci- trno, s.m., 1. tuono: crte trne tste! |
nando i piedi. cun tutte qul trne, m piovva, mal-
trofvo, s.m., (raro) trofeo. grado tuonasse tanto, non pioveva ||
trjja, s.f., 1. troia, scrofa che ha gi par- manco l ~ de marzo snte, di persona
torito: na ~ fijjata | magna quanto na ~ sorda | trne llampe, frmene ssatte!
fijjata, vorace. 2. (fig.) prostituta || 2. fulmine: (imprec.) te pijjasse n ~! |
dim. trojjtta, ragazza leggera | accr. man quelue nu llammzzeno manco l
trojjna | pegg. trojjccia. trne de marzo (di persona robusta).
trojjggene, s.f., comportamento fem- tropa, s.f., sbornia.
minile riprovevole. trppo: mdd. quann ttrppo, ttrppo!,
trojjajjo, trojjaro, s.m., troiaio. a tutto c un limite | tropparllo, un po
trojjame, s.m. coll., donne di malaffare. troppo || prov.: l ~ strppia.
trojjaro: trojjajjo. trscia, s.f., 1. rivolo dacqua. 2. liquido
trojjata, trojjera, s.f., troiata, azione im- versato: n vde chha fatto na ~ pe
morale. ttrra? || trsce (a), loc. avv., a dirotto ||
trojjera: trojjata. dim. trosctta | accr. troscine.
trmba: trmma. trtta, s.f., 1. trota di fiume (Salmo trutta
tromb, v. tr., 1. (gerg.) bocciare a scuola. fario L.). 2. trota iridea (Oncorhynchus
2. (gerg.) fottere. mykiss Walbaum).
trombata, s.f., (gerg.) coito. trottapiano, s.m. inv., 1. scansafatiche. 2.
trombatura, s.f., (gerg.) bocciatura. (gerg., scherz.) pidocchio: ci facveno
trombtta, s.f., spia. l ~.
trmma, trmba, s.f., 1. tromba || ~ par- trtto (de), loc. avv., al trotto: va vvia ~.
lante, (arc.) grammofono || dim. trom- trottoltta, trottolina, s.f., piccola trot-
mtta. 2. coda di cipolla, da cui si ricava tola, che si aziona senza funicella.
il seme. 3. proboscide. trottolina: trottoltta.
trommtta, s.f., peto: (scherz.) sonava trva: trov.
la ~, spetezzava. trov, trva, truv, truvare (raro), v. tr.,
trommettire, trummettire, s.m., trom- trovare: trveme! | trvemelo! | e
bettiere. qquanno lo trve qqui? | ha ttrvo la
tron, v. intr. impers., tuonare: lo snte Mrica, ha fatto fortuna | n trovava lco,
cme trna! | trna, l nnno Fichtto requie | ce trve Gnzzio!, ci trovi il sot-
trazzola le bbtte | quanno trna de toscritto | ce trve chi tte gastiga, chi tte
marzo, uno se rtola pir trra | (d.) purga, trovi il castigamatti | llha trvo
tanto tron che ppivve (di evento at- bbno!, hai a che fare con me | trovacce
teso a lungo). llamico (il baco nel frutto) | pe ttrovallo
tronchesine, s.f. pl., tronchese, utensile ce v l can da cccia | t vvenuto a
per tagliare fili metallici. ttrva | lu v a ttrva | nun trva a
tronchtto, s.m., 1. attrezzo del calzolaio. bbatte n chjdo, esser disoccupato | fu
2. sperone di vite: ~ crto a ttre cchje. ttrva na fiasca cul vino | h ttrvo n
Vocabolario
613

nido | ci llh ttrvo, lho colto sul fatto truv: trov.


| ha ttrvo la strada chjusa, si imbat- truvare: trov.
tuto in un ostacolo | la su fijja nha ttro- truvasse: trovasse (vd. trov).
vato, rimasta nubile || trovasse, ttacc: attacc.
truvasse, v. intr. pron., trovarsi: ndve si ttaccato, agg., affezionato.
trveno || Forme: Ind. pres. 2 trve; 4 ttnte: attnte.
trovamo; 6 trvono | impf. 6 trovveno ttnto: attnte.
| perf. 1 trovae, trov; 3 trovtte; 4 tro- ttur: attur.
vmmo; 6 trovnno, trovrno | fut. 1 tro- tturasse, vd. attur.
var; 2 trovarae, troverae; 3 trovar; 5 tubb, v. intr., tubare, di colombi.
trovarte; 6 trovaranno | Cond. pres. 1 tubbatura, s.f., 1. tubatura. 2. tubazione.
trovarbbe | Cong. pres. 3 trve | impf. tubbercolso, agg., tubercoloso.
1, 2 trovasse | P. pass. trvo, truvato | tubba, top., Tobia, fraz. di Viterbo.
Ger. trovanno, trovnno. tubbilo, microtop.
tru, inter., voce per far camminare il tubbo, s.m., 1. tubo. 2. (gerg.) misura da
maiale. un litro di vino.
trucce cavalle, incipit di tir. tucino, s.m., zipolo: pe ssam Martino se
trucce cavallo, incipit di tir. cavava dal ~, sassaggiava (rif. al vino
trucce trucce cavallucce, incipit di tir. nuovo).
trucci trucci cavallucci, incipit di conta. tuf, v. tr., 1. annoiare. 2. nauseare. 3.
trucce: trucci. dispiacere, rincrescere.
trucchetrucche, sopr. tufarino, agg., 1. tufaceo. 2. che vive nel
trcchjo, s.m., trucco. terreno tufaceo: na vipra tufarina.
trucci, trucce, inter., (infant.) voce dinci- tuffasse, attuffasse, v. intr. pron., tuffarsi.
tamento ad equini. tuffe tuffe, s.m., (infant.) treno a vapore.
trucci trucci cavalli morlli, incipit e tumasso: tomasso.
chiusa di tir. tmbolo, tmmolo, s.m., tumolo, allin-
trcido, agg., 1. torvo. 2. crudele. 3. tra- terno della chiesa.
ditore. tummell (a), loc. avv., a) in tutta fretta:
trucidna, s.f., prostituta. fa ffagtto ~, fuggire; b) in disordine:
trujjo, agg., 1. torbido. 2. disgustoso: bbutt la rbba ~; c) senza misura: ma
acqua trujja, bevanda disgustosa. che mmha prso ~, a ccttemo!
trullandao, trulland, s.m., stupidello. tummistufe, turmistufe, s.f., personaggio
trulland: trullandao. immag. femminile: la signra ~ me
trullo, s.m., stupidello. pare. che sse credar dda sse?
trummettire: trommettire. tmmolo: tmbolo.
truncicne, s.m., 1. sezione di tronco. 2. tnnele, s.m., galleria, tunnel.
grosso ramo. tuo, pron. poss., tuo: e cch ss le tue?,
trusco, s.m., etrusco: chi sse n ~? || agg., sono forse i tuoi? | ch l ~ qu?, forse
scorbutico. il tuo? | te magne l ~ e l mio || prov.: av
trusculogga, s.f., etruscologia. ddil ~, chi nun ti manca gnnte | li tua,
trusiana, ntrusiana, s.f., prostituta. li tui, i tuoi familiari, i tuoi parenti ||
trutt, v. intr., trottare. prov.: Natale Ppasqua cu le tue, a
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
614

ccarnevale cun chi vve || agg. poss.: la quando si fanno 10 punti.


mchina tua || tu, agg. poss., in proto- tuttaddue, tutteddue, agg., ambedue:
nia, tuo, tua, tuoi, tue: l ~ marito | la ~ crono ~ le famijje | ~ li vrte | da ~ le
m, tua madre | l ~ p, tuo padre | la ~ parte, dambo le parti.
mjje | li ~ parnte | le ~ carzne. tutteddue: tuttaddue.
tup, s.m., tupp. tutto: veggarae che rrvono tutte nzime
tuppirt (a), loc. avv., a quattrocchi, in | tutte quante, tutti, tutte | tutte le
confidenza. ggirne, ogni giorno | arta tutta qu,
turato, p. pass. e agg., otturato. alta cos | smo ~ n tmpo, abbiamo la
turchinllo, vezz., di colore leggermente stessa et | ttutta na frgna, la stessa
turchino. cosa | s ttutte rghe ggi ddntro, un
trchjo, agg., ubriacone luogo pieno di rovi | ~ l cucuzzaro, to-
turco: csso a la turca, con unapertura in talit di q.cosa | ~ l buco del carzolaro,
terra, senza water || agg., 1. (fig.) di alta id. c.s. | tutt cche ffamo n tmpo, pur-
gradazione: qul vino nro ~. 2. (fig.) di ch facciamo in tempo || tuttal pi, loc.
sapore aspro. avv., al massimo | tutta na bbtta, tutta
turbbelo, s.m., (raro) turibolo. na vrta, tutta n tratto, tuttanzime,
turlnia, cogn., Torlonia: manco sre ~!, tuttassime, tuttenzime, tuttinzime,
nemmeno fossi ricco come Torlonia! tuttum btto, ~ nzime, ~ n crpo, loc.
turment, v. tr., tormentare. avv., improvvisamente | co ttuttoch,
turmnto, s.m., tormento. loc. avv., bench, sebbene: ~ ssmo
turmistufe: tummistufe. me parnte | co ttuttoci, loc. avv.,
turo, s.m., tappo di sughero: attnte a nondimeno | n tutte pper ~, loc. avv.,
num prde l ~ del barlzzo, sinn tte tutto sommato.
tcca ann ddurm cu la patrna! tuttomajjo, s.m., euforbia cespugliosa,
(scherz., in campagna tra operai che be- erba velenosa usata per la pesca di frodo
vevano alla stessa botticella). nei corsi dacqua (Euphorbia characias
turrnte, s.m., torrente. L.).
tuscagna: tuscnnia. tuttomo, onom., imitazione del verso
tuscnnia, tuscagna, top., Tuscania. della civetta || f ~, appropriarsi di tutto.
ttero: ttoro. tut, onom., (infant.) imitazione del
tutta, inter., si dice al gioco della morra suono della trombetta.
Vocabolario
615

, inter., uh! damr, canta de rbbia || dim. ucel-


u, inter. di disgusto. ltto, ucellino (raro) | pegg. ucellccio.
ua, s.f., uva: ~ da tvela | ~ lujja, uva lu- 2. (fig.) pne, membro virile.
glienga | ~ mericana | ~ frvela, uva fra- uddimo: oddimo.
gola | ~ de san Giuvanne, uva selvatica, udre, s.m., odore | dim. udortto.
che non allega: sparisce cme llua ~ | ~ uffrta, s.f., offerta.
nocchjla, uva selvatica | ~ passerina, uffso, p. pass., offeso.
variet di uva dagli acini piccoli e senza ufficina, s.f., officina.
vinaccioli | ~ rncia, ribes (Ribes ru- uffo (a), loc. avv., a) a ufo, gratis: li piace
brum, R. nigrum) | ~ spina, uva orsina de magn ~, mangiare a scrocco; b) i-
(Arctostaphilos uva ursi Spr.) || mdd. nutilmente, a vuoto: ha ffatto la strada
famo l gico dell~: gnuno a ccasa sua ~; c) senza compenso: mica p llavor
(form. infant. di commiato) || prov.: set- ~ || prov.: ~ n canta cco.
tmbre, ll~ ffatta e l fico pnne | uffo, luffo, s.m., 1. femore: me s rrtto l
quanno ll~ ccme l ppe, pijja la far- luffo. 2. articolazione coxofemorale: co
ctta e mmte. ste luffe nun cammino ppi. 3. fianco.
ubbed, ubbid, v. intr., obbedire: sti fijje uggnia, antrop., Eugenia: la sra ~.
nubbidsciono mae | li tocc a ~, do- ugnccia, s.f., artiglio.
vette ubbidire || Forme: Ind. pres. 1 ub- ugnne: unnine.
bidscio; 6 ubbedsciono | perf. 1 ubbid; ugnuno: gnuno1.
6 ubbidinno. uguajj, v. tr., uguagliare.
ubbid: ubbed. uguajjanza, s.f., uguaglianza.
ucarista, s.f., eucarestia. uguajjato, agg., uniforme, rif. al lavoro
uccasine, accausine (raro), occausine dei campi: tir ss ttutto ~.
(raro), s.f., occasione. uguale, avv., ugualmente, lo stesso: lro
ucchjtto: occhjtto. pure fanno ~ | n fa gnnte, tant ~! | p-
uccupato, agg., occupato. sonuguale, hanno lo stesso peso.
ucelltto, s.m., (infant.) pne. lciora, lcciola, s.f., ulcera.
ucllo grifne, s.m., 1. (fig.) persona ulive, s.f. pl., olive: annama ~, a cogliere
scarmigliata. 2. (fig.) asso di denari. le olive per conto terzi.
ucllo ero, s.m., (fig., infant.) pne. ulivllo, s.m., livello, canone: pijj na
ucllo, s.m., 1. uccello: annava cchjapp casa a ~, in affitto.
lluclla, ad uccellare | mdd. ad ccme ulivo, livo, s.m., olivo (Olea europaea L.).
ll~ su la frasca (di persona guardinga, ullall, inter., (scherz.) espr. di fastidio.
in trepidazione) | si cme ll~ del mala- um, inter., uhm!: ~! fa la vaccarlla
grio || prov.: ~ che vva de ntte nun fa (commento al gioco della scopa).
bbn nido | ll~ ngrdo li crpa l gzzo um, v. intr., 1. trasudare umidit: ann-
| ~ che sta ne la gbbia, se nun canta vono n qulla chjsa nd ce umava na
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
616

massa dacqua. 2. trapelare, stillare: le umuto: immuto.


bbtte, se mono, se stccono | na can- un1: n1.
nlla che uma, bbutta m p. ncica: ncica.
umanet, s.f., umanit. uncicata, s.f., unghiata.
umbrta (all), loc. avv., taglio di capelli uncinara: oncinara.
corti con sfumatura alta: annava de ndece, nnece, num. card., undici:
mda a ttajjasse le caplle ~ | l tajjo ~. quanno fu vvrzo li ~, lo vddero arriv.
umbrlla: ombrlla. neco, agg., unico: ra fijja neca de
umbrellaro: ombrellaro. matre vdova.
umbrllo: ombrlla. ungarse, agg., ungherese.
umbraco, mbreaco, mbraco, agg., u- ungara, n. geogr., Ungheria.
briaco: ~ cme na zzucca | parcchje l nnece: ndece.
zbboto s mbrache cme ccucuzze | unnine, ugnne, s.f., unione: teatro
mdd. quelro vnno la bbtte pina e la dell~.
mjje mbraca, pretendono tutto. unnipotnte: nnipotnte.
umbracne: imbracne. unniputnte: nnipotnte.
umbriche: ombrichlle. uno: p dice che ~ se ncazza! | ~ collal-
umbrichlle: ombrichlle. tro sajjtono, a vicenda | vvrzo ll~,
umbrico: ombrico. sono quasi le tredici | all~ priciso,
ume: lume. magno | uno, due ttr! fante, cavallo
medo, mmedo, mmido, agg., umido: e rr! (scambio di battute scherzose al
sta lgna mmida, appsta m pijja || gioco della scopa) || prov.: ~ ppco e
s.m., sugo preparato con olio e pomo- ddue s ttrppe.
doro: bbaccal n ~. unre, s.m., onore.
mele, agg. inv., (citt.) umile. unt: ont.
ument: oment. untura, s.f., 1. unzione: ll~ de la gla
umicine: ompicccine. (che aveva luogo in chiesa, il giorno di
umijj, umilli, v. tr., umiliare || umij- San Biagio). 2. untume.
jasse, umilliasse, v. intr. pron., umiliarsi. unze, s.m., (scherz.) il numero uno nel
umijjante, agg., umiliante. gioco della tombola.
umijjazzine, s.f., umiliazione. u, ideof. dellatto di vomitare.
umilli: umijj. utto, nellespr.: ha ffatto ~, ha vomitato.
umilliasse: umijjasse (vd. umijj). pele: lpole.
uminazzine: alluminazzine. uprto: aprto.
umino: lumino. upi, s.m., luogo immag.: d vae, a ~?
umirt, s.f., umilt. pimme, s.m., (rec.) grande magazzino
mmedo: medo. Upim.
ummidit, s.f., umidit. upinine: oppinine.
mmido: medo. upino: lopino.
ummuto: immuto. upo: lupo1.
umre stallino, s.m., malattia alle giun- polo: lpolo.
ture del cavallo. upomanaro: lupomannaro.
umpiccine: ompicccine. uppurtuno, agg., opportuno.
Vocabolario
617

upr: apr. tomo (n), rtimo (nell), rtimo (sull),


rchjo, s.m.,1. personaggio immag. pau- rtomo (sull), loc. avv., a) alla fine:
roso: ll~ cu li sanne. 2. uomo scon- quann stato sull~ | pr quanno ch
troso, solitario: n ~ quelue, vacce a all~, nun c | llrtemo l legarino an-
pparl! 3. (fig.) cafone, zotico. 4. (fig.) navapprsso e llegava | quanno chra
avaro. ll~; b) pi tardi, negli ultimi tempi:
urcigno, idron., Urcionio. qusto si sppe n rtemo || prov.: bbeati
urcchjo: orcchjo. llrtimi, se li primi s ddiscrti.
urgane, v. tr., organizzare. urtica, s.f., ortica (Urtica diodica L., U.
urgjjo: orgjjo. urens L.).
urient, v. tr., orientare, dare orienta- urticara: orticara.
mento. urtimamnte: ortemamnte.
uriggenale, urigginale, agg., originale. rtimo: rtemo.
urggene: rggene. urto, s.m., fastidio: sapsse quanto me d
urigginale: uriggenale. ~!, sapessi quanto mi irrita | cha n ~ de
urinalata, s.f., 1. contenuto di un orinale: nrve.
llarriv addsso n~ da la finstra. 2. rtomo: rtemo.
lancio del contenuto di un orinale. urulggio: orlggio.
urinale, s.m., orinale. us, v. intr., essere in uso: l fucile, n trom-
urinte, s.m., orizzonte. bne cme usveno allra.
url, v. intr., urlare: urlnno, urlarono | usanza: osanza.
urlanno pi la rbbia, jjescinno da la usce, inter., nellespr.: ~ ~, gnuno a li case
prta. sua! (detto per dare commiato in modo
urlggio: orlggio. deciso).
urnato, agg., ornato. usc: esc.
urpa, n. geogr., Europa. uscillazzine, s.f., oscillazione.
uropo: ropo. scio: ssa scco cme n ~, essere ma-
urta, s.f., contrasto, lite: sta n ~ co ttutte | grissimo.
mttese d~ co uno | se s pprse n ~ | uscita, s.f., prima apparizione in pubblico
pijjasse d~. dei neosposi al ritorno dal viaggio di
urtasse, v. rifl., offendersi, impermalirsi: nozze.
s urto. usofrmio, s.m., lisoformio.
urtemamnte: ortemamnte. uspedale: uspidale.
rtemo, rtimo, rtomo, agg., ultimo: uspidale, uspedale, s.m., ospedale.
llrteme de marzo, la fine di marzo | uspzzio, spzzio, s.m., ospizio: ll~ dil
ll~ dellanno, san Silvestro | le tre r- vcchje.
teme de fijje, i tre figli minori | ha ffatto uss, v. intr., ronzare: ch llorcchje che
llrtema, ha preso lultima mano a mme ssono.
carte | f llrtema, morire | qu s llr- ussa, cong., ossia, ovvero.
teme, ultima produzione di frutti di una ussignne: ossignne.
pianta | sta llrteme strme, in fin di usso, s.m., 1. ronzio: me ciffolono
vita || rtemo (all), rtomo (all), r- llorcchja, snto ll~. 2. brusio: quanno
temo (ll), rtemo (n), rtimo (n), r- che ssnto ll~ de le ggnte, me stracco.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
618

ussugna: ossgna. utomtico: otomteco.


ustinzrio, s.m., ostensorio. utopissa: utoppisa.
ustricio: austrcio. utoppisa, utopissa, utozza, s.f., (rec.)
ustro: lustro. autopsia.
usurajjo, s.m., 1. usuraio. 2. avaro. utre, s.m., (raro) autore.
tele, s.m., utile: te dovsse d, se fa ppi utozza: utoppisa.
ddanno che ~ || agg., utile: stato ~ la utro, s.m., utero.
parte sua ma stu mnno || prov.: smo utunno: atnno.
tutte ~, gnuno nnecessrio. uturi: otori.
utzzio, antrop., Eutizio. uvatta, s.f., ovatta.
Vocabolario
619

v, inter., suvvia!: cantamo tuttassime, llha fatto l ~? 3. cicatrice lasciata sulla


v! pelle dalla vaccinazione antivaiolosa.
vacca, s.f., femmina del toro, allevata per val, v. intr., valere: nun vlono gnnte |
la carne: ~ da crpo, prnta pel frutto nun vale n zrdo farzo | nun vale na cica
(da riproduzione) | ~ mungana, vacca da | n vale na sga | m n ci vale ppi! |
latte || mdd. li va la ~ pillara, le cose gge n vajjerbbe gnnte || prov.: vj-
gli vanno bene || vacche, s.f. pl., (fig.) jono ppi qquattrcchje che ddue | vale
eritema a macchie rosso-violacee ppi na csa fatta che ccnto da f ||
causate da circolazione sanguigna anor- Forme: Ind. pres. 1 vajjo, vargo; 4 va-
male, che si formavano sulle cosce di lmo; 6 vjjono, vlono, vrgono | impf.
bambini e donne dinverno, per ecces- 3 valiva | perf. 3 varze; 6 vrzero, vr-
siva esposizione al calore del fuoco: li zoro | fut. 1 valar, valer, valgar; 2
venvono le ~ ne le zzampe. valarae, valgarae; 3 valar, valer, val-
vaccaro, s.m., bovaro. gar | Cond. pres. 3 vajjarbbe, vale-
vaco, vago, s.m., 1. acino: n ~ dua | fa rbbe | P. pass. valuto.
ccrti vaghtti ciuchi cme la passe- valrio, nellespr. ecolalica: va ll, ~!
rina, snza granllo. 2. chicco, bacca, valcia (raro): valggia.
seme: l lino fa le vacarlle | vaca de valggia, bbaligge (arc.), bbalggia (arc.),
grano | n ~ de grndine. 3. granello: valcia (raro), s.f., valigia: f le valigge,
ppa vvache || dim. vacarllo, vachtto, andarsene | cha li valigge prnte || dim.
vagarllo || pl. vagarlle, mangime per valiggtta | accr. valiggine.
i polli. valiggiata, s.f., contenuto di una valigia.
vaffanciulla: vaffanculla. valintino gjjo, sopr.
vaffanculla, vaffanciulla, inter., (euf.) valintinccio, sopr.
vaffanculo! vallaro, s.m., parte pi bassa del solco: la
vaffanzina, inter., (euf.) vaffanculo! vacca pi ggrssa annava vvallaro.
vagabbonnggio, s.m., vagabondaggio. valle: ~ cupa, odon. | ~ de la trjja, top.
vagabbnno, s.m., vagabondo || blas. int.
pop.: vagabbnne de Bbagnajja, propo- vllia: vajja.
tnte de Vitrbo, latre de Sam Martino. vallona, s.f., corteccia di una sorta di
vaganza, s.f., vacanza: domane famo ~ | quercia (Quercus aegilops), che si ma-
le vaganze de Natale, le vacanze nata- cinava per estrarne tannino.
lizie | quanno ve le danno le vaganze? valtre: vantre.
vago: vaco. vlzere: vrzere.
vajj, v. tr., (citt.) vagliare, esaminare. vampata, s.f., 1. vampa, caldana dovuta a
vajja, vllia, s.m., vaglia postale. menopausa. 2. zaffata. 3. (fig.) attacco
vajjlo, s.m., 1. vaiolo: ~ pazzo, vaiolo dira. 4. (fig.) esplosione di gioia.
benigno. 2. vaccinazione antivaiolosa: vampre, s.m., afrore del mosto in fer-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
620

mentazione: da la tina venva s n ~ rignana, per vvanuce || (fig.) ann a


che tte sturbava. le vanuce, impoverirsi.
vanllo, s.m., gherone. vnvara (a), loc. avv., a vanvera: parl ~.
vanga: lavor a ~, lavorare utilizzando la vanz: avanz.
vanga || prov.: la ~ cha la punta dro, vanzato, agg., avanzato, rimasto: ma-
la zzappa dargnto | male la ~, pggio gnamo l pane ~ de jjre.
l zzappne | male la ~, pggio la sga, varacchina, s.f., varechina: la ~ susa
male chi mmte, pggio chi llga. ppi ppco m.
vangatccio, s.m., terreno vangato. vard: guard.
vangatura: ~ a ccavallo, operazione di vardarnne, guardarnne, inter., guarda
scalzatura e rincalzatura della vite || ~ un po!: ~ che ssavarbbe da vda!
(de), loc. avv., a) allepoca della van- varpa (a), loc. avv., in maniera sconclu-
gatura; b) durante il lavoro di vangatura. sionata: chjcchjere ~ tu | fa le cse ~,
vangelista, s.m., evangelista. senza riflettere.
vanijja, s.f., vaniglia. vartre: vantre.
vanijjato, agg., vanigliato: zzccoro ~. vrvola, s.f., valvola.
vannarlla, s.f., donna di bassa statura: varznte, s.m., 1. valore. 2. (coll.) gio-
h vvisto pass ddu vannarlle, due ielli.
donne basse (dal cogn. Vanni di due vrzere, vlzere, s.m., valzer || dim. var-
sorelle molto basse). zertto.
vannino, s.m., puledro di cavallo o mulo vasclla, s.f., mascella.
che non ha ancora un anno. vschja, s.f., vasca || dim. vaschjtta.
vansa, agg., (dispr.) di donna fatua. vaso, s.m., 1. (fig.) mammella di donna:
vantaggiata, agg., di pianta dal ger- sam Martino, cumm, chi bblle vase!
mogliamento precoce. 2. (fig.) mammella turgida di vacca: ha
vantarllo, s.m., individuo che si vanta. ffatto m br ~ sta vacca.
vantasse: avantasse. vassallggene, s.f., comportamento male-
vante: avante. ducato.
vantiri, avv., laltro ieri. vassallata, s.f., birichinata da ragazzi.
vantso, agg., vantone. vassallo, s.m., 1. bullo. 2. (fig.) ragazzo
vantre, valtre, vartre, voaltre, ve, voj- vivace, discolo: che vvassallo che sse.
jaltre, vue, pron. pers., voi: valtre state vassap, inter., vattelappesca!, chiss!: lo
zzitte! | vne cun vue | li nnne se d- venner ~ qquanno! | llincmmede ci
veno del vue | llannamorate si dveno ni s ~ qquante! | ~ dda quanto tmpo!
del vue | a vvartre che vve frga? | dic- vatecano, agg., vaticano: l cuncijjo ~
teciolo vue che cce lu sapte! | pure vue secnno.
pir! | pvere ve! v, inter, neh!: sparvono, ~!
vanuce: vancio. ve, vi, pron. pers. at., vi: ~ llavar ppure
vancio, vanuce, agg., di vegetale vuoto dtto | ftemolo sap quanno vi nan-
al suo interno, appassito prima di giun- nate | ve piace? | allra ~ saluto! | ~
gere a maturazione: slloro vancio | na pare?, prego! | ~ chjamo io, n dubbitate
ravanlla vanuce drnto | quanno s | quanno ~ paga, ssmpre tarde.
ttrapassate s vvanuce | bblla sta ma- vcchja, nellespr.: bballa la ~, effetto ot-
Vocabolario
621

tico, quasi un tremolio trasparente del- ce smo viste!, addio! | te visto gnnte
laria, che evapora destate da una su- Mco? | vde da lontano, presbite | sta
perficie surriscaldata. vvde che ccasca | vde l lume, aver il
vecchjjjene, s.f., (scherz.) vecchiaia. dono della vista | fa vvde, mostrare |
vecchjaro, s.m., gerontocomio. mdd. tcca vednne de tutte le colre! |
vcchjo, agg., vecchio: ~ cme l cucco, ha da vda la ggnte!, vedessi la gente
vecchissimo | l govrno ~, della passata che c! | vedssela bbrutta, avere un
legislatura | patate vcchje, dellanno cattivo presentimento | n ze vde nen-
scorso | vitame ~, qualit di vitigno an- tgna, manco de qqui a ll, non si vede
teriore alla epidemia della filossera || nulla, nemmeno a un palmo dal naso |
dim. vecchjarllo || s.m., 1. parte le- sssete visto tutto quel pappi!, una do-
gnosa di una pianta. 2. cattivo odore del cumentazione enorme | n cha cche
tessuto dovuto al trascorrere del tempo: vvde | che vv vda!, espr. di meravi-
l panno prnne de ~ || pl. le vcchje, glia | chi ss vvisto, s vvisto | visto che
gerontocomio: st a le ~. cce se, damme na mano! | se pnno ~
veccine: llua ccme l ~ (rif. alle di- cme l divole llacqua santa || prov.: si
mensioni dellacino). nun ze vde, nun ze p dd | cchjo nun
vecciuta, s.f., tipo di vite selvatica. vde, cre num pnza. 2. considerare:
vecinato, s.m., vicinato: sta ggi ppi toccar vvda cme stanno le cse ||
qquel ~ | dumane lu va rraccont ma Forme: Ind. pres. 1 vggo; 2 vde, vg-
ttutto l ~. ghe; 4 vedmo; 6 vdeno, vggono |
vecino, vicino, s.m., vicino: smo vecine impf. 1 vedivo; 2 vedve; 3 vidiva; 4
de casa || prov.: pzza dur la mala vi- vedvemo; 5 vedvete; 6 vedveno,
cina quanto dura la nve marzolina | pe vedvono, vidveno | perf. 1 vdde,
non f rrida la vecina, mtte pchva vidde, viddi; 2 vedste; 3 vidde; 4
stto la gallina || avv., vicino: sta dde vedssemo; 6 vddeno, vddono | fut. 1
casa ~ al dmo. veggar; 2 vedarae, veggarae; 3
vda: vde. vedar, veggar, veggher; 4 veg-
vdava: vdeva. garmo; 5 vedarte, veggarte; 6 veg-
ved: vde. garanno | Cong. impf. 4 vedssemo; 5
vde, vda, ved, v. tr., 1. vedere: ha visto vedssete | Cond. pres. 3 veggarbbe; 4
mae pe vne | te visto mae lo riva da- veggarssemo | Imper. 2 vde | Ger.
vro? | a vvdelo, manco pare, a vederlo vednno.
| dallo a vvda | santa Luca, nu la vg- vdeva, vdava, s.f., vedova || agg., infra-
ghe? (a chi non vede un oggetto che ha settimanale: si ra na fsta ~, m pij-
sotto gli occhi) | vu vda che cce la fae? jvono pagccio || vdeve, s.m. e f. pl.,
| lo v chha fatto?, non vedi il danno vedovi: la scampanata rariservata
che hai provocato? | te f vvda io | vde mal ~ chi ssarisposveno.
m p!, ma certamente | nu lo psso vegget, v. intr., vegetare (di piante).
vda, non lo sopporto | e pp a vvda veggetale, agg., vegetale.
cme sincollava qulle sacchtte! | nun veggetazzine, s.f., 1. vegetazione. 2.
cha cchi vvda gnnte cu sso | n ce se crescita, sviluppo (di piante): la vita n
vde manco a bbiastim, buio pesto | ~, inizia il ciclo vegetativo primaverile.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
622

veggllia: vergllia. vnta la gurra llamericane | chi


vjja, s.f., veglia: ann a ~, andare a tra- vvnce? | dllela vnta! | nun ci la d
scorrere la serata conversando in casa di vvnta | vinc llorgjjo | ccme ~ n
persone amiche: le dnne dppo cenato trno al ltto | ha vvnto la scommssa
annvena ~ | qu ss ccse che sse ric- | vnce la tappa ccronmotro | channo
cntena ~, sono cose assurde. vnto || d vvnta, soddisfare ogni ca-
vejj, v. intr., vegliare. priccio: la d vvnta ttutte | ce le d
vejjne, s.m., veglione di carnevale. tutte vnte mal fijjo | nu llha vvoluto d
vla, s.f., felice disposizione: s dde ~ vvnta || prov.: chi vvince prima, prde
bbna, stasra, di buonumore. l zacco e la farina | chi ppi ddura, la
velno, s.m., 1. veleno: na medecina vince || Forme: Ind. pres. 1 vncio; 2
amara quanto l ~ || prov.: l ~ mmal vnce; 3 vnce, vince; 4 vencmo; 6 vn-
bbarttolo pi cciuco (rif. a persone di ciono | impf. 1 vencvo; 3 vencva; 6
bassa statura) | gni srpe cha l zu ~ vencveno, vincveno | perf. 1 vnze,
(tutti abbiamo i nostri difetti). 2. pro- vinc; 2 venctte, vinc ; 3 vnze, vin-
dotto antiparassitario per coltivazioni ctte; 4 vnzomo; 6 vnzono, vincinno |
agricole: co ttutte sti velne, la rbba fut. 1 venciar | Cond. pres. 3 vencia-
n ppi bbna | gna dalle l ~ pi llin- rbbe | P. pass. vnto | Ger. vencnno.
ztte, linsetticida. vnde: vnna.
vellane: villano. vnere, s.m., venerd, solo nel prov.: n
vellano: villano. dde ~ n dde marte, nun ze spsa nn
vellutino, velluto, s.m., muschio: an- sse parte, n ssi d pprincpiallarte.
nama ff l ~ pel prispio. ven, vin, v. intr., 1. venire: vnghece!,
velluto: vellutino. vienici! | vvinuto, giunto | quanto sta a
vlo, s.m., fibra bianca della canapa. vven?, quanto tarder? | quste ni
vembrul: vimbrul. vinveno da la parte dil Bujjicame |
vna (su la), loc. avv., a) di buona qua- vngheme a dd! | vnghece a vvda si
lit: n vintto ~; b) quasi abboccato. cchi ccasa chha mmsto s! | le vnne
vna, s.f., avena (Avena sativa) | ~ matta, penzato de fallo, pens di farlo | sta vve-
~ servtica, avena folle (Avena fatua). nnno l mdeco | nun vne bbne sta
venard, venird, s.m., venerd: la precis- csa | me vinne bbne da scapp vvia,
sine del ~ ssanto | Dio ce sarve dal ~, sinn mi menava, riuscii a fuggire | se
ggirno di le strghe! (scongiuro) | vedmo maggio che vvne, in futuro | ha
mdd. jje manca pure quarche ~, un po ddtto che vvne, che verr | ci vinne la
matto || prov.: venird nun ccme vjja da vinilla vvda | venimmo dar
llartri d | chi rride de venard, piagne viaggio, tornammo | fa n um momnto
de sbboto. ann e vven | la settimana che vvne,
venatura, s.f., nervatura della foglia. prossima | ven ss ccme l fnghe, cre-
vnce: vncia. scere in fretta | mha ffatto ven l latte a
vnceta, vnceta, s.f., vincita. li cojjne, mi ha proprio annoiato | vinne
vencetre, s.m., vincitore. n temporale, scoppi | l vino veniva tr-
vncia, vnce, vince, v. tr., vincere: n ce boro, sgorgava dalla botte | te pzza ~ l
la fa a vvnciala, a vincerla | hanno cacarne! | na sra me vnne penzato,
Vocabolario
623

in mente | acquarlla nun vin!, piog- neno, vnnono | impf. 1 vennvo, ven-
gerella, non cadere! || prov.: qullo nivo; 2 vennve; 3 vennva, venniva; 4
chha dda ~ nessun vcchjo lo ricrda | vendvomo; 6 vennvano, vennvono |
qullo che vvne tcca pijj. 2. risultare: fut. 1 vennar; 3 vennar, venner |
venva m baccano chi n zi sa. 3. cre- perf. 1 vinn; 2 vennste; 3 vinn; 4 ven-
scere, svilupparsi: vengar ggranne sto nssimo; 6 vendnno, vennnno, ven-
fijjo? | venva bblla arta la rbba, nttono | Cond. pres. 1 vennarbbe; 3
cresceva bene | le pretse di questro vennarbbe | Imper. 2 vnne; 5 vennte
che vvngheno su adsso, dei giovani di | P. pass. vennuto, vinnuto | Ger. ven-
oggi. 4. costare: quanto vne sta cc- nnno.
cia?, quanta costa questa carne? 5. suc- vnne: vnna.
cedere, accadere: vinne l finimnno | e vennec, v. tr., vendicare || vennecasse,
ppggio avar da ~! 6. eiaculare. 7. di- vennicasse, v. intr. pron., vendicarsi: se
ventare || a vven, loc. avv., al ritorno: vennecrno.
llaripijjamo ~ qqu || Forme: Ind. pres. vennmmia, s.f., vendemmia.
1 vingo; 2 vnghe; 3 vne; 4 venmo, vennemmi, vinnemmi, v. tr., vendem-
venimo; 5 vente, vinite; 6 vngheno | miare.
impf. 1 venvo; 3 venva, vinva; 4 vennemmiatre, s.m., (raro) vendem-
venvemo, venvomo; 5 venvete; 6 miatore.
venveno, venvono, venveno, venntta, s.f., (raro) vendetta.
venvono, vinveno, vinveno | perf. 1 vennicasse: vennecasse (vd. vennec).
vinne; 2 venste; 3 vinne; 4 venssemo; vnnita, s.f., vendita: llha mmsto n ~ l
6 veninno, vnneno (arc.) | fut. 1 ven- garace.
gar; 2 vengarae, verrae; 3 vengar, 4 vennitre, s.m., venditore.
vengarmo; 5 vengarte; 6 vengaranno ventajja, s.f., ventola da fuoco.
| Cong. pres. 1 vinga, 3 vinga | impf. ventajjo, s.m., ventaglio per farsi vento.
3 vensse, 6 vensseno, vinsseno | ventale, agg., detto del dente del giudizio
Cond. pres. 3 vengarbbe | Imper. 2 (che si sviluppa a ventanni).
vne, vnghe; 5 vente, vinite | P. pass. ventata, s.f., infreddatura: ha pprso
vinuto | Ger. vennno. na ~.
venird: venard. vnte, num. card., venti.
vnna, vnde, vnne, v. tr., vendere: ven- ventecinque, vinticinque, num. card.,
ntele! | venntemelo! | dille si ccha venticinque.
quarchartra csa da vnnete | a ventedue, vintidue, num. card., ventidue.
qquanto llha vennuto? | me llha vven- ventelatro, s.m., ventilatore, particolare
nute care le galline | lo v vnna?, vuoi della trebbiatrice.
venderlo? | jjo da ~, olio in vendita | ventetr, num. card., ventitr || ~ ra, s.f.
adsso n ce s ppi a vvnna, in vendita pl., 1. pomeriggio molto avanzato. 2.
| le portvonim piazza a vvnna | nun suono della campana prima dellAve
ppe vvnne, non ha intenzione di Maria.
vendere | nu la trva vvnne, non riesce ventise, vintise, num. card., ventisei.
a venderla || Forme: Ind. pres. 1 vnno; vnto: ~ dellacqua, scirocco, foriero di
3 vnne; 4 vennmo; 5 vennte; 6 vn- pioggia | ann a vvnto, camminare
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
624

spinto dal vento | a ttutte l vnte || dim. ccarcerato.


ventarllo, brezza | accr. ventne, vento vergara, s.f., moglie del vergaio: mma
violento | pegg. ventccio. de la ~, llha conosciuta tu?
ventolato, agg., ventilato. vergaro, s.m., vergaio, capo del personale
vntre: nnato n un ~ de vacca quelue, di azienda ovicola.
fortunato, privilegiato. vrgene, s.m., 1. terreno mai lavorato
ventrsca, s.f., 1. pancetta di maiale sa- sotto lo strato attivo. 2. terriccio sca-
lata. 2. (fig., triv.) pube femminile. vato di fresco: co la vanga tirava s l ~
ventrino, s.m., puzzo che emana da be- de la trra || agg., 1. intatto, puro: ad
stie macellate da tempo, alle quali non vvrgene, cme llha ffatta la su m || ~
sono state tolte le interiora. Maria! | ~ santssema! 2. mai lavorato:
ventuarmnte, avv., eventualmente. la mase ~. 3. non torchiato: se tor-
vepare, inter., ma certo! chjava prima la vinccia ~, p sari-
verace, agg., di bestia con un solo testi- passava. 4. vergine (detto di olio di
colo. oliva, miele, cera).
veramnte: (antifr.): ~ lo s io ndo sta, vergllia, veggllia, viggglia, viggijja,
non lo so davvero | ~ ch ttmpo, sono viggllia, s.f., vigilia: domane la ~ de
occupatissimo | ~ nu llh llavorata la la madnna dellAssunta | pi Nnatale
vigna! | ~ na strada comda!, pes- famo ~.
sima. verggna, virggna, s.f., 1. verggna:
verdacchjna, s.f., verdacchia, variet di veno ~. 2. (euf.) organo genitale fem-
prugna. minile.
vrde, agg., 1. verde: ~ cme llajjo, vergognasse, virgognasse, v. intr. pron.,
acerbo, immaturo | sto pummidro vergognarsi: verggnete tu! | thae da
vverde cme rrgono. 2. adirato, fu- vergogn cme n cane | si virgognnno
rioso: llh llassata chra ~ || cogn., di la gnudit, si vergognarono.
Verdi || (rec.) banconota da 5.000 lire. vergognso: sto fijjo vvergognso, ti-
verdllo, s.m., variet di vitigno. mido | dim. vergognostto.
verdino, agg., di corpo di animale macel- vrme: vrmene1.
lato da tempo. vrmene1, vrme, vrmine, s.m., verme:
verdgnolo, agg., verdgnolo. te piace l ccio marctto cu le vrme? |
verdne, s.m., 1. variet di pomodoro da quelue cha l ~, ha i vermi ossiuri, pa-
mangiare fresco, non mezzo. 2. (euf. rassiti intestinali || dim. vermtto, ver-
raro) ramarro (Lacerta viridis). micllo.
verdura, virdura, s.f., 1. vegetazione. 2. vrmene2 (raro): vrmutte.
(coll.) foglie e fiori utilizzati per com- vrmete: vrmutte.
porre le infiorate. 3. (coll.) ortaggi. vermiclle, s.m. pl., tipo di pasta confe-
veret, virit, s.f., verit: gna che ddiche zionata in casa.
la ~ | a dd la ~, in verit, a dire il vero verminara, s.f., ossiuriasi, affezione pa-
|| mdd. la ~ n za mmanco do sta ddi rassitaria intestinale: (imprec.) te po-
ccasa | sta in lco de ~, allaltro mondo, tsse pijj na ~!
morto | mdd. la ~ vne smpra ggallo vrmine: vrmene1.
cme lljjo || prov.: chi ddice la ~ va verminisse, v. intr. pron., inverminirsi.
Vocabolario
625
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
626

vrmute: vrmutte. se facva l ~ de cme se facval girno


vermutino: vermuttino. pe zzapp. 4. cattiva strada: h vvisto m
vrmutte, vrmene2 (raro), vrmete, vr- brutto ~, se mtte male. 5. grido di ani-
mute, s.m., vermouth: l vino mi pare male: snte l cane che ffa le vrze, latra
vrmene. || ~ (a), loc. avv., a) correttamente, con
vermuttino, vermutino, s.m., bicchierino ordine. f na cosa ~; b) con le buone:
di vermouth. ssa le sa ppijj ~ l fijje.
vernarccio, agg., di agnello nato durante vsco, s.m., (arc.) vescovo.
linverno. vespara, s.f., vespaio.
vernictta, s.f., lucido per scarpe. vesparo, s.m., 1. vespaio. 2. intercapedine
vernile, agg., vernino. con massicciata di drenaggio. 3. (fig.)
verosmmele, agg., verosimile. assembramento.
vrte, s.f. pl., bisacce doppie di canapa vspere, s.f. pl., funzione liturgica
bianca portate a tracolla. serotina del sabato.
vertcchjo, s.m., fusaiolo, anello di terra- vespijjne, s.m., (ant.) cocchiere del carro
cotta, forato al centro, che viene infilato funebre: l mi nnno facva l ~ quanno
alla base del fuso, per tenerlo a piombo cra l colra.
e farlo girare pi velocemente. vspro: nun hanno mae visto Cristo a
vertggine, s.f. pl., vertigini. vvspro, non hanno mai visto nulla.
verz, v. tr., versare. vessana, agg., vissana, detto di razza di
verzccio, s.m., smorfia: o m, lo vgghe, pecora.
Pppe me fa le verzacce. vsta, s.f., 1. veste femminile: la saccc-
verlla, s.f., fascetta metallica: arzava s cia la portava stta li vste ntrna la
ccul dnte n tvolo da vinaro cu la ~ vita || prov.: fsta pe ffsta, non zi lgra
ntrnal brdo chjodata. na ~. 2. tonaca del confratello: la ~ de la
verzira, s.f., (ant.) versiera, diavolessa: cappa. 3. (fig.) rivestimento vegetale di
mannggia l divolo e la ~! un recipiente di vetro.
vrzo1, avv., allincirca: saranno state ~ vestajja, s.f., vestaglia.
le se | parte smpre ~ stra, allincirca vestarlla, s.f., grembiule per bambini:
a questora del giorno. ra ne le vestarlle, era ancora bam-
vrzo2, s.m., 1. modo: nun tutte la pijj- bino.
veno a lu stsso ~ | tcca sapllo pijj vest: vist.
vvrzo | nun c vvrzo de fccelo cap vestrio, s.m., vestiario.
| n ch pprso mae ~ | chi ppe n ~, chi veterbse: vetorbse.
ppe n antro | ce v l ~ pe ff le cse, oc- vetrbo, top., Viterbo || (dispr.) viterbc-
corre usare la maniera giusta nel fare le chjo | (vezz.) viterbccio.
cose | n cha vvrzo pi gnnte a ff le veticoltre, s.m., (raro) viticoltore.
cse | a sto vestito dalle l ~ ggiusto! 2. vetorbse, veterbse, vitorbse, s.m., ab.
direzione, senso: le canne tutte da n ~ di Viterbo || agg., viterbese.
se mttono | gir ccntro ~, in senso in- vetrallno: vetrallino.
verso. 3. gesto, cenno: svono da cap vetrallino, vetrallno, s.m., vento prove-
a vvrze da lontano | a la ntte tante niente da Vetralla.
vrte se sognava, e pparva da lavor, vetraro, s.m., vetraio.
Vocabolario
627

vtrica, s.f., vetrice, vinco (Salix vimina- vicoltto, vicultto, viqueltto (ant.), s.m.,
lis L.). 1. vicolo stretto: sta ggioc cu li com-
vetrinrio, vetrinaro, s.m., veterinario. pagne nel ~ | mtte ne n ~, mettere in
vetrinaro: vetrinrio. gravi difficolt economiche: llha
vetrila, s.f., variet di chiocciola di pic- mmsso ne n ~ a vvnne la trra | st m
cole dimensioni dal guscio fragile mo a n ~, mi trovo in grave diffi-
(Helix pomatia L.). colt. 2. viottola di comunicazione fra
vetrilo: vitrilo2. singoli campi.
vtta, s.f., coppia di buoi aggiogati: m par vcolo: ppassato pel ~ Bbusse, le ha bu-
de bbve nzime s na ~. scate (gioco di parole su bbuss e sul-
vettina, bbittina, vittina, s.f., 1. orcio di lodon. Via Bussi).
terracotta per contenere lolio per uso vicultto: vicoltto.
domestico. 2. recipiente cilindrico di vggele, s.m., (raro) vigile urbano | le ~
metallo da 50-60 kg. per olio. der fco || agg., cha llcchjo ~.
vi: ve. viggglia: vergllia.
via: llha msso ~ bbne?, lo hai riposto viggijja: vergllia.
con cura? | rivava a mma ~, giun- viggil: viggiol.
geva a met altezza | a mma ~, a viggllia: vergllia.
met cammino | n discurzo restata viggiol, viggil, v. intr., vigilare.
mma ~, interrotto | pijj vvia, av- vigna: ~ strtta, a filari ravvicinati | bblla
viarsi || ~ (pe), prep., a) a causa: crte ~ e ppca uva! (detto di uomo di bel-
vcchje non ze spseno ~ de la penzine laspetto, ma sessualmente impotente, o
| ~ sua n fciono gnnte; b) tramite: di donna bella, ma infeconda) | mdd. e
sra spicializzato ~ dil mistire || ~ ~, cchad la ~ del zio? che qquanno n c
loc. avv., un po alla volta, a poco a poco sso ce s io (detto di chi approfitta
|| inter., basta!: na bbevuta e vvia | famo della propriet altrui) | mdd. me pare la
prsto, na bbtta e vvia. ~ del cojjne (di cosa di cui tutti appro-
viacrcise, viacrcisse, s.f., 1. via crucis. fittano) || dim. vignarlla, 1. vigna di
2. (fig.) sofferenza, traversia: sapsse le modesta estensione. 2. vigneto di
viacrcisse ll pilluspedale! impianto recente || prov.: la ~ ttigna
viacrcisse: viacrcise. (richiede lavoro assiduo) | ~ vcchja fa
viaggi, v. intr., viaggiare. l vino bbno.
viggio, s.m., 1. tragitto: f n ~ a vvto, vignarla, s.f., calessino leggero trainato
senza esito positivo | quante viagge te da un cavallo, per trasportare persone, e
fatto finadsso? | mdd. f n ~ e ddu con ripiano per caricare merce.
servizzi, prendere due piccioni con una vignarlo, s.m., 1. vignaiolo, contadino
fava. 2. carico: ha pportato du viagge che coltiva le viti. 2. (raro) sorvegliante
de lgna jjre. della vigna.
viannante, s.m., viandante. vignato, agg., di terreno coltivato a viti.
varlle, varlle, s.m. pl., budellini con- vignlo, s.m., piccolo vigneto di uso fa-
diti e seccati del maiale. miliare, con pergola, orto e giardino.
vicnna, s.f., vicenda. vijjaccata, s.f., vigliaccata.
vicino: vecino. vijjaccheria, s.f., vigliaccheria.
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
628

vijjacco, agg., vigliacco. sione impurit | ~ dartefatta, adulterato


villanfottuto, agg., di persona spregevole | sto ~ ccallo cme l pscio | qu ad n
|| inter., villanaccio! (insulto rivolto a un vinne, vino forte, maturo | vezz. vintto
contadino). | pegg. vinccio, vino scadente | vin
villano, vellano, vellane (raro), s.m., colti- zanto, vino liquoroso || prov.: l ~ se p
vatore diretto residente nel centro abi- ff ppure collua | l ~ la zzinna dil vc-
tato || prov.: l pggio mestire l ~ | mal chje | mjjo puzz dde ~ che ddacqua
~ n ci lu fa ssapre quant bbno l santa | l ~ fa ariviscet li mrte | ~
ccio co le pre | vellane e ppssere d bbno nun v ffrasca | ~ bbno, mo
le trve ammzzele | l vellane stanno bbravo, dreno pco | mo de ~ n vale
bbne, s mse fra e sse mse n cam- n quatrino.
pagna. vinticinque: ventecinque.
villotina: villutina. vinticinquina, s.f., circa venticinque:
villutato, agg., 1. vellutato. 2. di frutto ri- sar stata fnna na ~ de mtre bbne,
coperto di pruina. abbondanti.
villutina, villotina, s.f., ghigliottina: se di- vintidue: ventedue.
cva la ~, pirchannava ggi cme l vel- vintina, s.f., ventina.
luto. vintise: ventise.
villuto, s.m., velluto. vintuno, num. card., ventuno: cha vvin-
vilce, agg., veloce. tun anno || s.m., 1. combinazione del
vimbrul, vembrul, bbimbrul, s.m., vin gioco del tressette, composta dellasso
cotto; bevanda calda a base di vino e del due dello stesso seme. 2. il sette
rosso, spezie e zucchero. nel gioco a carte della stoppa.
vinaro, s.m., oste. vinuta, s.f., venuta.
vince: vncia. vila, s.f., viola mammola (Viola odorata
vincellaro, vincillaro, s.m., spazio rica- L.) | ~ der penziro, viola del pensiero
vato nella parete della cucina, in genere (Viola tricolor L.).
coperto da una tendina, in cui si ripone- violtta, s.f., (fig.) profumo: ah, chi vvio-
vano brocche: l ~ ndu si tinva l quar- ltta!
taroncllo del vino e la bbrcca violne, s.m., (ant.) contrabasso.
dillacqua. viperaro, s.m., catturatore di vipere.
vnceta: vnceta. viperino, agg., di persona maldicente.
vincillaro: vincellaro. vipra, s.f., vipera: vipre tufarine || ha
vincitra, s.f., vincitrice. pprovato l mzzico de la ~ (detto di per-
vinerando, agg., (lett.) venerando. sona guardinga).
vin: ven. viqueltto (ant.): vicoltto.
vinnemmi: vennemmi. virdcchjo, s.m., verdicchio, variet di vi-
vino: ~ frizziante | ~ bbianco | ~ nro, tigno.
vino rosso | ~ tsto, vino forte | ~ fiacco, virdura: verdura.
di bassa gradazione | crte vine nre virgllio, antrop., Virgilio.
tste, vini rossi di alta gradazione | ~ virggna: verggna.
bbcio, rosato | ~ ggirato, avariato | ~ virgognasse: vergognasse.
stracciso, vino in cui sono in sospen- virit: veret.
Vocabolario
629

virneca, antrop., Veronica. vistito, s.m., vestito: ~ bbno, de la fsta


virt: crsce in ~, (iron.) peggiorare. | ~ de tutte le ggirne, ordinario | ~ de
virellina, s.f., ragazza fresca. strapazzo, da lavoro | n ~ lngo cme m
virillino, s.m., verzellino (Serinus ca- partenne || dim. vestetino, vistitino |
narius serinus). pegg. vistitccio.
visav, s.m., armadio da camera con spec- vita1, s.f., 1. esistenza: mo fatto na vi-
chio. tccia nojjantre, abbiamo avuto
vscela, s.f., visciola: marmellata de v- unesistenza difficile | crcera vvita,
scele || dim. viscioltta. ergastolo || prov.: la ~ na valle de l-
vische, s.f. pl., residui della canapa: se la- creme, ma cce se piagne bbne | la ~
vorava co n antrordgno che jje levava n lampo, la fica no stampo | la ~ gna sa-
tutte le ~. plla pijj | la ~ n campo de fave:
vischjatlle, s.m. pl., panie. cme te ggiri te lo mttono nel culo | la
visc: acqua de ~, acqua minerale gasata. ~ ad ttutta na fregatura | la ~ na rta
visciga, s.f., vescicola. che ggira. 2. fianco: ch no sfgo
viscila, s.f., 1. vermiciattolo grigiastro ntrno a la ~.
che si trova talvolta nel fegato delle pe- vita2, s.f., vite (Vitis vinifera L.): ~ da
core (Distoma hepaticum). 2. malattia frutto, vite di sei anni | ~ mericana, vite
di stomaco degli ovini, cachessia peco- americana non innestata | ~ ggivene,
rina. vite di un anno | ~ fatta, vite di tre anni
vseta, s.f., visita: pass la ~ (per essere | ~ gajjarda, vite rigogliosa | na ~ sc-
assunto nellesercito). pele, una vite debole | dim. vitarlla,
visbbele, agg., visibile. vite di piccole dimensioni || pl., vite, sar-
visit, v. tr., 1. visitare. 2. render omag- menti: raccjje le vite potate.
gio: ~ r zeprcro || visitasse, v. intr. vitbbia, s.f., vitalba (Clematis vital-
pron., sottoporsi ad esame medico. ba L.): le pnte de ~ se mgnono, s
vspero, vspio, vispro, agg., vispo: cha bbne.
ddu cchje vspere. vitamccio, s.m., variet di vitigno: l ~ pe
vspi: vspero. la gajjarda no le permettva dalleg l
vispro: vspero. frutto.
vist, vest, v. tr., 1. vestire: m vvgghe vitame, s.m., vitigno: ~ servteco | l ~
tutte dnne chi vvsteno da mo | le vcchjo fa l vino bbno | se l ~ mettva
vcchje vanno n giro vistite a nnro, in pco, allra se dava ppi a llungo. n ~
abiti neri | vistito gnudo da lottatre, in che lluva la mettva smpre parcchjo,
tenuta atletica | bbrscola vistita, fante, toccava dajja ccrto, sinn si seccava
donna, cavallo o re di briscola (nel (sulla tecnica di potatura della vite).
gioco omonimo) | ad n vellano car- vitametrna (a), loc. avv., con forza:
zate vvistito. 2. rivestire: na damig- bbuss ~, picchiare di santa ragione.
giana vistita, rivestita di vimini | la vitara, s.f., deposito di sarmenti nel vi-
sventajja se facva vestnnola de pnne gneto.
di piccine, la ventola da fuoco si con- vitorbse: vetorbse.
fezionava utilizzando penne di colombi vitrina, s.f., 1. vetrina. 2. porta a vetri
|| vistisse, v. rifl., vestirsi. dingresso di un locale pubblico: spa-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
630

lanca la ~. vce, s.f., 1. voce: mdd. ttutto vce


vitrilo1, s.m., vetriolo. ppnne cme l cucco, persona senza
vitrilo2, vetrilo, agg., 1. fragile: sarcino sostanza || a pprima ~, loc. avv., al
~, variet di salcio. 2. scheggioso: cha primo rintocco || dim. voctta | accr. vo-
llgna vetrila sto cavallo (rif. a un di- cine | pegg. vociccia || prov.: uno cha
fetto dellunghia). la ~, llartro bbatte le nce | chi ccha la
vttema, s.f., vittima. ~ e cchi mmagna le nce. 2. grido di
vittina: vettina. richiamo: dalle m p na ~!, djje na ~!
vittura, s.f., 1. vettura. 2. (arc.) trasporto | uno se dava ~, si marcava il tempo du-
|| ann a ~, trasportare per conto terzi rante un lavoro da fare in due. 3. notizia:
merci con il carro. s spasa la ~ | d vvce, spargere la no-
vitturale, s.m., 1. chi trasporta con bestie tizia.
da soma: l ~ co li somari careggiava ve: vantre.
llua. 2. trasportatore con carro. vjja, s.f., 1. buona volont: mica cha
vitturino, s.m., conducente di carrozza vvjja dann scla. 2. voglia, deside-
pubblica. rio: me passa l cre da la ~ de fallo, mi
vitturiso, agg., vittorioso. struggo dal desiderio | te mancar la ~,
vituprio, s.m., 1. ingiuria: d ppste ~ dirae | n ch ~ dann ccasa | va ~ la
de uno, parlar male di qualcuno | mrte su m a dccelo!, aveva un bel dirglielo
vvituprio! (imprec.). 2. (fig., dispr.) ter- | ha ~ a llavor! | ve ~ aspett! | ha ~
reno incolto, trascurato. 3. (fig.) confu- quanta rbba channo | ha ~ a ccam-
sione. min! | ha ~ a dd, ha ~ a ff, nun ce se
viva: vive. cava a vnnelo | ha ~ pi qquante sre
vivajjo: vivaro. durveno | d. ~ de lavor, srtemad-
vivaro, vivajjo, s.m., vivaio. dsso. 3. capriccio: li pjjono le vjje
vive, viva, v. intr., vivere: dava da vvece cme na dnna ncinta | cavasse sta ~,
mam parcchje famijje | li piace l quto togliersi questo capriccio | tutte ste vjje
~ || prov.: nun ze vive de slo pane | dadsso n creno. 4. macchia cutanea
cme se vive, se mre || Forme: Ind. congenita, dovuta ad una pigmen-
pres. 4 vivmo; 6 vveno | impf. 3 viva | tazione abnorme o ad un angioma, at-
fut. 3 vivar | perf. 1 visse; 2 vivste; 4 tribuita a una voglia insoddisfatta della
vivssemo; 6 vsseno | Ger. vivnno. gestante: na ~ de cccia | na ~ de vino ||
vvere, s.f. pl., (raro) vipere: cha le ~ n dim. vojjarlla.
culo (di persona irrequieta). vojjaltre: vantre.
vizzi: avvizzi. vjjo, s.m., volere, volont: l nstro ~
vizziato, agg., 1. di oggetto deformato cnta pco.
dallumidit. 2. di vino difettoso. vojjso, agg., voglioso.
vzzio, s.m., 1. vizio: llha ppijjate tutte l vol1, s.m., volant.
vzzie. 2. cattiva abitudine: ce llha ppe vol2, v. intr., volare || v.tr., giocare lul-
vvzzio. tima carta di un seme nel gioco del tres-
voaltre: vantre. sette || Forme: Ind. pres. 2 vle; 4
vocbbolo, s.m., microtop. registrato volamo; 6 vlono | Ger. volanno.
sulle carte catastali. vol, v. intr., volere: magare ne vulsse!,
Vocabolario
631

ce ne sono a iosa | vle tutto lue cme P. pass. vorzuto, vuluto, vurzuto | Ger.
la ciovitta (dallinterpretazione del volnno.
verso delluccello: tuttomo, vd. s.v.) | volentire, vuluntire, avv., volentieri: ci
che cce vorr mmae a ffallo? | e cci faciva spsso e vvolentire.
volsseno le pastarlle! | ~ la pappa volsse ddio, inter., Dio lo voglia!
fatta, volere tutto belle pronto | nun v vlo, s.m., 1. capacit di librarsi in aria ||
ne mmta e nne lleg, non vuole col- ~ (da), loc. avv., in et da levarsi in
laborare | ssa nun vuliva annllese a volo: lluclle si ne vanno quanno s
ccorc vvicino, lei non voleva coricar- dda ~. 2. (fig.) cascatone: ha ffatto n ~
glisi vicino | nun volnno, lo ropp, in- de quarche mmtro || inter., con cui si
volontariamente | gna ubbidillo e dichiara a tressette di giocare lultima
vvullle bbne | ce volsse tanto?, pos- carta di un seme.
sibile che occorra tanto tempo? | e nun volpara, s.f., terreno boscoso.
vulia damme qualra? | s matto che cce voltorcchjo: vortorcchjo.
vle!, cosa ci vorr mai? | vjja o nun vmeto, s.m., vomito.
vjja, sha dda f | v f che nu lo rive?, vommit, gomit (arc.), gumit (arc.), v.
vuoi scommettere? | e qqui tti ci vjjo! | tr., vomitare: ha ggomitato.
che vvurrbbe d?, che significa? | ce v vorcneco, agg., vulcanico.
ffin che l babbo vn da mta ( neces- vorcano, s.m., vulcano.
sario moltissimo tempo) | (d.) quanno vrga, s.f., vascone per irrigazione dei
ce v, cce v (a giustificazione di campi.
unazione drastica) | chi la v cctta e vrgia, s.f., variazione musicale fatta a
cchi la v ccruda (sulla disparit di pa- fine verso dai poeti improvvisatori.
reri) || prov.: chi vvle vada, e cchi nnun vorpacchjtto, s.m., volpacchiotto.
vle manne | chi ttrppo vle, gnnte vrpe, glpe (rust.), grbe (rust.), grpe
strgne | chi ttutto vle, gnnte ac- (rust.), s.f., volpe (Vulpes vulpes L.) ||
chjappa | chi ttutto vle, tutto prde | vo- dim. vorptta | pegg. vorpccia.
lnno, tutto se p ff | lga l zomaro ndu vorpne, golpne (rust.), s.m., volpone.
v l patrne | guida l zomaro ndu v l vorrappiva, sopr.
patrne: se ssi scrtica, ddanno suo || vrta, s.f., 1. volta: li d dde ~ l cervllo
volsse, v. intr. pron., volersi: si vul- man quelue, vaneggia. 2. inizio di fase
veno bbne nfra di lro || Forme: Ind. lunare, rif. alla luna crescente: d dde ~
pres. 1 vjjo; 2 v, ve, vi; 3 v, vle; la luna. 3. tempo, momento di tempo,
4 volmo; 5 vulte; 6 vnno | impf. 1 circostanza: ce stava na ~ n falegname
vulivo; 2 vulve; 3 volia, voliva, vulia, | qu llrtima ~ che tte lu dico | pe sta
vuliva; 6 volveno, volvono, vulveno | ~ lassamo prde | nantre ddu vrte | na
perf. 1 vrze, vrzi 2 volste; 3 vlze, ~, un tempo | qulle de na ~, gli uomini
vrze; 4 volssemo; 6 vrzeno, vrzero di un tempo | quarche vvrta cannavo
| fut. 2 vorrae; 3 vojjar; 5 vojjarte; 6 | uno a la ~ | m p pe vvrta, m p a la
vorranno | Cong. pres. 3 vjja | impf. 3 ~, un po alla volta | na ~ metuto, se car-
vulsse; 6 volsseno | Cond. pres. 1 vur- rucolava, dopo mietuto, il grano si tra-
rbbe, vurrbbe; 2 vurrste; 3 vorrbbe, sportava a soma | saccseno tutte ni na
vurrbbe; 4 vorrssimo; 6 vurrbbero | ~, si accesero tutti contemporaneamente
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
632

| tutta na ~ pijj ffco, prese fuoco im- vorznia, s.f., (ant.) Societ elettrica
provvisamente | d dde ~ al carrtto pe Volsinia.
scaric, alzare le stanghe || tante vrte, vstre, agg. e pron. poss, pl. m. e f.,
loc. avv., talora || vrte (a le), vrte (da vostri, vostre.
le), vrte (de le), loc. avv., a) talora: ~ vot1, v. tr., vuotare: sannava vvot l
ce va ppure da slo | ~ ce potsse ven, pitale | ~ l zacco, svelare segreti || v.
ce lo dicsse | si a le vrte tabbiso- intr., evacuare, defecare.
gnasse quarche ccsa, dmmolo! b) per vot2, v. tr., votare.
caso, qualora: guarda ~ sta n cantina, vto, p. pass. di vot1 || s.m., (rec.) con-
guarda se per caso fosse in cantina | ~ tenitore vuoto || agg., vuoto: n rbero ~,
lo vdo, jje lo dico || prov.: na ~ per uno, un albero incavato, marcio allinterno |
n fa mmale a nnessuno. ann a ddorm a ppanza vta, senza
vort, v. tr., 1. volgere: vort llcchjo | ~ aver cenato || son a vvto (di botte
l culo | ~ la frittata, cambiare opinione, semivuota) || ~ (a), loc. avv., inutil-
contraddirsi. 2. deviare. ~ llacqua, far mente: ha ffatto la strada ~ || prov.:
entrare lacqua nella vasca del macera- sacco ~ n ze rgge m pide.
toio: toccava vvortalla im mdo che rri- vto: port l ~ ma ssantAntgno, essere
vasse ggi m p ntepedita, n dvsse profondamente grato.
bbollnte, sinn nun veniva bbne || v. valle, s.m., voile, tessuto leggero.
intr. pron., voltarsi, girarsi: me vrtad- vue: vantre.
ditro | me s vvrto ll | vrtete de vulontrio, agg., volontario.
qqua! | si vortnno snza parlasse || vultic: vurtic.
Forme: Ind. pres. 1 vrto | impf. 3 vor- vulbbele, agg., impulsivo: lu dicivo
tave | perf. 1 vort; 6 vortnno | P. pass. chra trppo ~!
vrto | Ger. vortanno. vulunt, s.f., volont: va da dimostr la
vortabbandira, s.m., voltagabbana. su bbna ~ | cra ggnte di bbna ~.
vortastmmeco, vortastmoco, s.m., vol- vuluntire: volentire.
tastomaco, nausea: slo llodre me fa vurtec: vurtic.
vven l ~. vurtic, vultic, vurtec, v. tr., 1. rotolare:
vortastmoco: vortastmmeco. le scjje se vurticvono a mmano. 2.
vortato, agg., castrato: n tro ~. versare il contenuto: ~ la bbacintta dda
vortngo, agg., 1. distorto a spirale, di la finstra. 3. minestrare: m, bbutta
legno di albero che si avvolge, con fibre ggi la pasta! vrteca! | a, vrtica che
intrecciate, assumendo andamento ellit- mm cchece! | a Rsa, mmeog-
tico, e nel taglio si scheggia. 2. di albero girno, vltica! || vurticasse, v. intr.,
che col vento si torce. 3. (fig.) dal pes- voltolarsi nel sonno.
simo carattere: n mo ~. vvantaggiasse: avantaggiasse.
vrto, s.m., volto. vviva mara, inter., inneggiamento gri-
vortorcchjo, voltorcchjo, s.m., aratro dato a conclusione dei lavori di
in ferro a due ali, usato per arare pendii. mietitura.
Vocabolario
633

a , ideof., (rif. ad un taglio secco) zzampata, s.f., 1. pedata: prvete a dd


velocemente, immediatamente: si llha na ~, che tte f bbllo! | li d na ~ ma la
da f, fallo ~! cujja | f a zzampate, giocare al calcio
a, cchete, ideof., zac! (rif. ad un con la palla. 2. raccomandazione:
taglio secco). nnatavante a ffrza de zzampate.
abbajjne, s.m., 1. zabaione. 2. (fig.) zzampettne, s.m., individuo dalle gam-
cosa spregevole. be lunghe.
ccara, s.f., zacchera. zzampugnaro, s.m., zampognaro.
accarso, agg., 1. inzaccherato: cha li anna, s.f., 1. zanna del porco. 2. inci-
scarpe accarse. 2. miserabile. sivo superiore particolarmente svilup-
cchete: a. pato.
agajj, nagajj, v. tr., balbettare. annne, s.m., (infant.) ragazzo con gli
agajjne, nagajjne, s.m., 1. bal- incisivi sporgenti.
buziente. 2. ubriaco che parla indistinto. ananira, s.f., zanzariera.
agajjso, s.m., balbuziente. zzapp, v. tr., 1. zappare: mdd. st ccul
aganlla, s.f., masturbazione maschile. frate e zzappo llrto, magno l cvolo
gara, s.f., variet di castagna piccola, quann cctto. 2. sarchiare || prov.: chi
da scarto, usata come mangime. zzappa la vigna dagsto, mpe la tina
agarlo: ann a ~, (gerg.) masturbarsi. de msto.
aghino, sopr. zzappa: (prov.) male la ~, pggio la sga,
agra, s.f., (lett.) zagara. male chi mmte, pggio chi llga.
zzambano: zzampana. zzappastro, s.m., zappa pesante dalla
zzampa, s.f., 1. gamba: me fanno male le lama stretta: l ~ ra largo pco ppi de
zzampe, mi dolgono le gambe | cha na tre ddta.
zzampa tutto m pzzo, irrigidita | stir le zzappata, s.f., operazione di zappatura di
zzampe, morire | cammin a qquattro breve durata || dim. zappatlla.
zzampe, carponi. 2. zampa: le zzampe zzappatura: (prov.) na bbna ~ vale pi
davante, le zampe anteriori | zzampe de nadacquatura.
gallina, scrittura indecifrabile | ~ de zzappett, v. tr., lavorare con la zappa
prco, pi di porco: pijja la ~ pe ddi- dalla lama stretta.
sarm || a zzampe per ria, loc. avv., a) zzappetllo: zzappitllo.
a gambe in aria: ann ~, fallire; b) sos- zzapptto: zzappitllo.
sopra: ha bbuttato la casa ~ || dim. zzappitllo, zzappitllo, zzappetllo,
zzamptta. zzappetllo, zzapptto, s.m., piccola
zzampaleggra, s.m., persona veloce nel zappa a lama stretta.
camminare. zzapponaro, s.m., artigiano che fabbrica
zzampana, s.f., zzambano, s.m., (arc.) zappe.
zanzara (spec. Culex pipiens L.). zzapponata, s.f., 1. colpo inferto con una
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
634

zappa pesante. 2. lavorazione del ter- (ad una persona molto magra).
reno eseguito con la zappa pesante. ro: ~ carbonlla, nulla | aristamo da
zzappne, s.m., 1. grossa zappa pesante. capo a ~ | le chjcchjere stanno a ~.
2. marra da muratore || dim. zappon- zzana, s.f., (arc.) zia.
cllo. zzibbllo, s.m., zimbello.
aravajje, s.f. pl., carabattole. zzibbibbo, s.m., zibibbo: la pizza col ~.
ardasse: aardasse. ibbide, ebbede, s.m. pl., zebedei,
a, v. intr., 1. ruzzare: nun ~ ttanto, a testicoli: num me rppe li ~!, non mi
bbllo! 2. scherzare. 3. prendere le cose seccare!
alla leggera. zzicchinno, sopr.
avajja, sopr. zzicchino, s.m., zecchino.
avarse, sopr. ico ico ago, incipit di canzone.
ebbede: ibbide. zzico, agg., carino: ~ lue! || ~ (a), loc. avv.,
zzecc: azzecc. con parsimonia: se facva smpr~ co
zzlla, s.m., 1. sudiciume sulla pelle. 2. la cccia, si mangiava poca carne |
(fig.) sfortuna: prte prprio ~ tu. mariccomanno, f ~!, mangiaci molto
zzellso, agg., 1. sporco. 2. (fig.) sfortu- pane! || a ~ a ~, loc. avv., un poco alla
nato. volta, a poco a poco.
zznga, agg., cavalla, pecora o vacca che icoaco, igoago, s.m., 1. zig-zag.
ha perso un capezzolo per mastite. 2. greca, gradi portati al braccio || ~ (a),
ne, s.m. pl., (scherz.) soldi. loc. avv., a zig-zag.
o, s.m., ubriacone. inna: ainna.
zzepp: azzepp. igheggi, v. intr., frinire della cicala.
zzppa, s.f., 1. cuneo per spaccare pietre ighirinato, agg., zigrinato.
o legname. 2. chiodino di legno, che igoltta, s.f., continuo e rapido muta-
sinfila nel tacco della scarpa. 3. (fig.) mento di direzione: quanno crre fa
raccomandazione. 4. particolare del- ttutte igoltte.
laratro. 5. (fig.) riparo, rimedio: mt- igoago: icoaco.
tece na ~, si ss bbno! 6. legno legato zzii, onom., imitazione del verso della
alla funicella con cui si avvolge la ruz- rondine.
zola per lanciarla. zzin zzan, ideof., imitazione del rumore
zzepparlla, s.f., pigia pigia: na ~, n fit- di unarma da taglio vibrata in aria.
tume de ggnte pe ssanta Rsa, sse zzinfarsa: sinfarsa.
visto! ingato, agg., zincato: m pzzo de filo ~.
zzeppata: anzeppata. nghete, inter., voce con cui si gioca
zzppo, agg., 1. pigiato di acini (di grap- con un bambino.
polo). 2. granito: na spiga zzppa. 3. ingo, s.m., zinco.
gremito: ppino ~ de cristiane, gremi- ngoro, s.m., 1. zingaro: s rrivate le
tissimo. nghere, gli zingari. 2. (dispr.)
zzppo, s.m., 1. bastoncino: n ~ de furmi- girovago.
nante. 2. fiammifero di legno: pac- zzinn: azzinn.
cnne l fco s mmjjo li zzppe. 3. zzinna, s.f., 1. mammella: cha le zzinne
fuscello | mdd. e cch magne l zppe? msce | st a zzinne de fra, con le
Vocabolario
635

mammelle nude. 2. poppata: d la ~, al- alla suola della scarpa.


lattare | pijj la ~, poppare | l vino ra zzoccoltto, s.m., pattino del freno della
la ~ dil vcchje. 3. (fig.) sorsata di vino: bicicletta.
(scherz.) pijj la ~ (di chi beve con la zzccolo, s.m., 1. ceppo di legno, coperto
bocca attaccata alla bottiglia). di gomma di pneumatico, che viene pre-
zzinnata: azzinnata. muto tirando la martinicca sulla ruota
zzinnna, s.f., donna popputa. del carro agricolo, per frenarlo: l zzc-
zzinnso, agg., con protuberanze: tutte chele se fanno dontano, cu le pzze de
patate zzinnse. gmma. 2. pezzetto spesso di lardo ||
zzio zzio, onom., interpretazione del verso dim. zzoccoltto || Forme: pl. zzcchele.
del topo: l zrce fa ~, squittisce. zzoccolne, s.m., tipo di grosso mattone
zzio, s.m., 1. zio: l tu ~ | le mi zzie, i miei fatto a mano.
zii | l zi Chcco | ~ carnale | ~ de fde zzomp, v. tr., saltare: ~ l fsso | li zzm-
(marito della zia). 2. all. rivolto a per- penaddsso | zzmpa de palin frasca |
sona di riguardo: zz pr!, reverendo! zzmpa ggi!
(rivolto ad un prete) | r zi frate, il frate. zzmpo, s.m., salto: fa qquattro zzmpe,
zzipppe, s.m., orinale alto con coper- ballare in famiglia || a zzmpe, a salti,
chio. rapsodicamente | manco l divolo a
irl, v. intr., zirlare del tordo. zzmpe jje stava a pptto, lo eguagliava
iro, s.m., orcio di terracotta della capa- || dim. zzomptto: va vante a zzomptte,
cit di 30 litri circa (per olio doliva): l a passettini.
~ delljjo | l ~ pi la bbucata. zzopp, v. tr., azzoppare || zzoppasse, v.
zzisa, s.f. (infant.) mammella: dalli la ~!, intr. pron., azzopparsi.
allattalo! || dim. zzistta: li tcca le zzi- zzoppicne, avv., zoppiconi: si nnarin-
stte. nidono ~ ~ a li su case, alle proprie
ita, s.f., lettera zeta: se scrive co du ~. case.
zzitlla, s.f., 1. nubile || zzitellna, nubile zzppo: cammin ~, zoppicare || ~ (l),
anziana. 2. (arc.) ragazza: le zzitlle, sopr.
collegio femminile di Viterbo. zzorfanllo, s.m., zolfanello.
zzitllo, s.m., (scherz., raro) celibe || otema, otima, s.f., azotemia: ch la
zzitellne, celibe attempato. ~ arta.
zzitt: azzitt. tica, s.f., sudiciume indurito sul corpo.
zzittasse: azzittasse (vd. azzitt). otima: otema.
zzitto: zzitte bbne a gguadammiasse l a, s.f., brodaglia.
pane. zzzza, s.f., prostituta.
iagna, s.f., zizzania. zzozzera, s.f., sozzura.
i1, inter., voce con cui si gioca con un zzozztta, s.f., ragazza leggera.
bambino. zzzzo, agg., sozzo: ~ cme na psta ||
i2, agg., (infant.) effervescente, friz- dim. zzozztto.
zante: llacqua ~. zzozzne, s.m., sozzone.
zzcca, s.m., ceppo di albero tagliato raso zzozzume, s.m., sporcizia.
terra. zzucc: azzucc.
zzccola, s.f., blocco di fango attaccato zzucca: ~ lardara (variet di zucca di no-
IL LESSICO DIALETTALE VITERBESE
636

tevole dimensione, dalla forma tondeg- zzucco, agg., del grano senza resta.
giante, schiacciata ai poli, dalla polpa zzccoro, s.m., 1. zucchero. 2. glucosio.
giallo-aranciata, Cucurbita maxima Du- zzucutuzz, incipit di filastrocca.
chesne) | ~ a ffiascne | ~ a ssalame | ~ a zzfolo, s.m., fischietto provvisto di stan-
ffiaschtta || emp la ~ dillacqua dil tuffo, confezionato con la corteccia di
pzzo (rif. ad una zucca svuotata e secca, legno.
usata come recipiente) || dim. zzucca- ul, ur, s.m., zoticone.
rlla, zzucchtta || n cha ssalin ~, in te- zzunna zzunna, onom., imitazione del
sta, stupido || pl., zzucche, (fig., scherz.) suono della banda musicale.
mammelle: va che bblle ~, ste fijje! zzunna, s.f., 1. musica malamente ese-
zzuccamnna, s.m. 1. persona calva. 2. guita. 2. concerto bandistico. 3. (fig.)
persona dai capelli rasati cortissimi. 3. noiosa cantilena.
(fig., gerg.) pne. zzuppa, s.f., 1. zuppa, tipo di vivanda | ~
zzuccapelata, s.m., calvo. ngrse, zzuppingrse, zuppa inglese,
zzuccarino, s.m., 1. zuccherino. 2. (fig., dolce liquoroso || dim. zzupptta || prov.:
antifr.) fatica pesante || agg., 1. zucche- la ~, cava la fame e la ste tutta | tanto
roso: na bbivanda zzuccarina | ma stua la ~ che l pam mllo | si non ~, ppam
li manca la parte zzuccarina, povera bbagnato. 2. (fig.) bagnatura di pioggia:
di glucosio. 2. di una variet di fico. (iron.) t ttoccato l pscio? ha prso
zzuccaronata, s.f., azione grossolana. na ~.
zzuccaronato, agg., roso dal grillotalpa: zzuppasse: azzuppasse (vd. azzupp).
patate zzuccaronate. zzuppo: piva ddirtto, s ~ frcio.
zzuccarne, s.m., 1. grillotalpa (Gryl- urro, s.m. e agg., azzurro: l ~ del clo.
lotalpa gryllotalpa L.). 2. (fig., dispr.) ur: ul.
contadino. 3. (fig.) persona rozza. 4. zzuzzomajja: zzuzzumajja.
(fig.) zuccone || dim. zuccaroncllo | zzuzzumajja, zzuzzomajja, s.f., 1. (dispr.)
pegg. zzuccaronccio. cose di nessun conto. 2. prima classe
zzcchero dro, s.m., caramello. elementare: la prima ~, la secnda pe-
zzucchtta, s.f., zucchina, frutto della parla, la trza carbonara. 3. minuzza-
zucca (Cocurbita pepo), che si coglie glia. 4. porcheria. 5. frutta di scarto. 6.
immaturo. confusione. 7. gentaglia.
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI SETTEMBRE 2009
PRESSO LA TIPOLITOGRAFIA QUATRINI, SNC - VITERBO

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