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PAVIMENTO INDUSTRIALE IN CALCESTRUZZO DELLA PASSERELLA

DELLASSE CENTRALE DEL NUOVO POLO FIERISTICO DI MILANO

Diego Fiscina Vice Direttore Cantiere - Nuovo Polo Fieristico (NFP) Milano
Giovanni Mantegazza Direttore Tecnico Ruredil

Settembre 2005

Ruredil
UN FUTURO PER MILANO

Una grande vela per far spiccare il volo a Milano. Una dotazione tecnologica
unica, con migliaia di chilometri di cavi in fibra ottica, stazioni radiomobili, nuovi
anelli di connettivit e videosorveglianza, un sistema di riscaldamento e
refrigerazione progettato con soluzioni avanzate. Il Nuovo Polo di Fiera Milano
una struttura avveniristica.
Una realt imponente, con un perimetro di 5 chilometri , una superficie lorda di
pavimento di 530.000 metri quadrati, che insiste su una superficie fondiaria di circa
2.000.000 di metri quadrati.
Il Nuovo Polo Fiera Milano, la pi grande opera di ingegneria civile realizzata in
Europa negli ultimi anni, non solo una struttura colossale dalle dimensioni
eccezionali.
Il Nuovo Polo di Fiera Milano si articola in 8 grandi padiglioni monoplanari e
biplanari che, insieme, costituiscono una superficie espositiva lorda di circa
345.000 metri quadrati coperti alla quale si sommano 60.000 metri quadrati
all'aperto.

Asse centrale

Lintero progetto strutturato su una spina che contiene i percorsi pedonali


principali della fiera e le funzioni complementari e gastronomiche che
completano lasse centrale. A ogni lato si abbinano i padiglioni espositivi offrendo
una situazione spaziale di scala quasi urbana.
Il percorso coperto da un tetto in vetro e metallo, di andamento ondulato e
sezione irregolare, che si assottiglia in corrispondenza delle fasce verdi e degli
specchi dacqua che, a quota +0.00, fiancheggiano il percorso sottostante.
La quota +6.50 corrisponde al livello superiore dellasse centrale. A questo livello di
percorso coperto fanno riferimento:
la hall occidentale di ingresso;
lasse centrale di distribuzione dei visitatori non registrati;
i punti di discesa (ascensori e scale mobili) al piano terra, in corrispondenza
dellaccesso ai padiglioni e allarea espositiva allaperto;
i punti di salita (ascensori e scale mobili), alla quota +13.30, ai padiglioni
biplanari e agli ufficireceptions;
i varchi di accesso allarea del centro congressi.

Il percorso sopraelevato ha una pavimentazione in resina epossipoliuretanica che


segue il medesimo andamento altimetrico del terreno, che si sviluppa da una
quota di +6.50 in porta est e raggiunge +9.00 metri in porta ovest.

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ASPETTI PROGETTUALI PAVIMENTAZIONE INDUSTRIALE IN RESINA SU PASSERELLA ASSE
CENTRALE

La realizzazione della pavimentazione stata monitorata nei minimi particolari in


ogni sua fase per evitare eventuali inconvenienti durante il getto.
In primo luogo stato studiato uno schema particolareggiato dei giunti, limitando
in tal modo le fessure a seguito delle dilatazioni della struttura prefabbricata e
pavimentazione industriale:

giunti di dilatazione presenti trasversalmente nella struttura prefabbricata


ad una distanza di circa 70 mt e con una larghezza pari a 4 cm, per
assorbire le dilatazioni dovute al movimento della struttura prefabbricata;
giunti di costruzione (construction joint) presenti trasversalmente nella
pavimentazione industriale ad una distanza di circa 12 mt e con una
larghezza pari a 2 cm, per assorbire le dilatazioni dovute alla variazione del
gradiente termico (confinando in tal modo le tensioni);
giunti di contrazione presenti nella pavimentazione industriale secondo uno
schema pressoch quadrangolare (3.70 mt X 3.50 mt) per contrastare i
fenomeni da ritiro plastico.

Materiali

La miscela di calcestruzzo (vedi tabella 1) costituita da :


Cemento CEM I 42,5 R secondo UNI-EN 197
Aggregato di fiume con granulometria massima di 12mm
Addittivo superfluidificante secondo UNI EN 934-2/2000 T 11.1-11.2
Fibra Polimerica Ibrida- Strutturale FPIS-(in sacchetti idrosolubili da 1kg) costituita
da una miscela di due fibre:una con funzioni prettamente strutturali e una di
polipropilene fibrillata per ridurre i fenomeni di ritiro
La scelta delle FPIS stata privilegiata rispetto a quelle metalliche per evitare i
fenomeni di corrosione trattandosi di una pavimentazione parzialmente esposta
agli agenti atmosferici.
E stata inoltre scelta una fibra sintetica strutturale dopo un ampia indagine di
laboratorio in cui si sono comparate le prestazioni tra diverse fibre sintetiche e una
metallica uncinata, con particolare riferimento ai valori di tenacit e di resistenza
a trazione residua.
Tra le diverse fibre sintetiche strutturali o dichiarate tali dai diversi produttori
solamente una stata in grado di pareggiare le prestazioni meccaniche di una
fibra metallica uncinata come mostrato di seguito nei diagrammi (fig.2 e 3)
I diagrammi si riferiscono a due cls con identico mix desing ma che si
differenziano dal tipo di fibra metallica uncinata e sintetica strutturale ibrida
entrambe dosate allo 0,5% in volume.
Inoltre la fibra scelta era lunica ad avere validato le prestazioni in calcestruzzo
con una documentazione tecnica di laboratori universitari, come del resto
richiesto dalla Direzione Lavori.

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Peso *
Mix design
[Kg]
Cemento Portland 42,5R 375
Acqua 182
Superfluidificante 5,22
Aggregati 1015
FPIS 2
Calcestruzzo
Rapporto A/C 0.48
Consistenza S5
Rck(Mpa) 35
(*dosaggio 1mc)

Tabella 1 Fig. 1 - FPIS

Propriet del calcestruzzo fibrorinforzato

La presenza delle fibre FPIS nella miscela di calcestruzzo per contrastare i fenomeni
da ritiro plastico e sopportare i carichi agenti sulla pavimentazione (fissi e
accidentali) ha portato i seguenti vantaggi:

1. Facilit d'immissione delle fibre nella miscela (in quanto sacchetti leggeri del
peso di 1 kg ed idrosolubili) accelerando i tempi di getto ed evitando
lutilizzo del nastro trasportatore e di personale aggiuntivo;
2. Utilizzo di una sola fibra (sostituendo le fibre di polipropilene e quelle in
acciaio con funzioni strutturali);
3. Supporto omogeneo per la stesura della resina evitando il ripristino della
superficie della pavimentazione che si ha di frequente con lutilizzo delle
fibre di acciaio affioranti in superficie;
4. Quantitativo ridotto ad 1/10 di quello previsto con le fibre in acciaio (2 kg di
FPIS invece di 20 Kg.)
5. Un minor costo della fibra e del personale;
6. Facilit di stoccaggio in quanto quantit molto modeste;
7. Facilit di pompaggio del cls in quota evitando occlusioni della pompa che
di frequente si ha con lutilizzo delle fibre in acciaio.

Sul calcestruzzo fresco, posato in opera a quota piano finito, stato applicato a
semina un quantitativo di miscela anidra di quarzo sferoidale tedesco e cemento
in ragione di 3-4 kg/mq lavorato con frattazzatrice meccanica al fine di
incrementare la resistenza allabrasione della pavimentazione.
A tempi brevissimi, tra le 12-24 ore dal getto salvo particolari condizioni climatiche,
sono stati realizzati i giunti di contrazione per consentire alla piastra i movimenti
orizzontali e la rottura nei tratti prestabiliti dai tagli.

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I giunti di contrazione sono stati temporaneamente riempiti con profili morbidi in
PVC semplicemente inseriti a pressione, per colmare la cavit formatasi a seguito
del taglio e migliorare notevolmente la resistenza dello spigolo del giunto allo
sbrecciamento da urti. In seguito quando la pavimentazione aveva conseguito
un'adeguata stagionatura, tali profili sono stati rimossi e si eseguita la sigillatura
definitiva con sigillanti poliuretani ad elevata elasticit ed ottima adesione al
supporto.
La profondit dei tagli stata non inferiore ad 1/5 dello spessore della
pavimentazione secondo uno schema quadrangolare per evitare di tagliare le
tubazioni dellimpianto di raffrescamento in essa annegate. Tale impianto,
regolato da connettori posti ad un interasse di 50-60 mt, delimitavano i campi di
getto (produzione giornaliera media di 700 mq), in quanto per il collaudo
dellimpianto necessitava la messa in pressione delle tubazioni per un tempo pari
a circa 12 ore. Le tubazioni sono state ancorate tramite delle clips ad una rete
elettrosaldata di diam 5 mm e maglia 20x20 cm non strutturale ma avente soltanto
la funzione di non far risalire le tubazioni in fase di getto .
Oltre allimpianto di raffrescamento nella pavimentazione sono state annegate
tubazioni corrugate del diam. 45 mm per trasmissione dati, impianto elettrico e
diffusione sonora.

FASI ESECUTIVE PER LA REALIZZAZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE DELLASSE CENTRALE

Di seguito si elencano le principali fasi esecutive della pavimentazione industriale:

1. Posa in opera giunti di dilatazione tra gli elementi prefabbricati


2. Posa telo in PVC spessore 0,3 mm come elemento separatore tra i due getti
ovvero strutturale di completamento del solaio spiroll (5 cm) e
pavimentazione industriale (10 cm)
3. Posa tubazioni e pozzetti IP 55 in alluminio per trasmissione dati, diffusione
sonora ed impianto elettrico
4. Posa impianto di raffrescamento
5. Messa in pressione dellimpianto
6. Posa elemento separatore in poliuretano per contrastare le deformazioni (e
quindi le fessure) a ridosso dei pozzetti, angolari fermagetto, tappeti mobili.
7. Formazione di giunti di costruzione dello spessore di 2 cm.
8. Getto di calcestruzzo in quota con fibra FPIS
9. Spolvero con quarzo sferoidale e lavorazione con frattazzatrice meccanica.
10. Taglio e sigillatura provvisoria in PVC dei giunti di contrazione.

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CONCLUSIONI

Il sinergismo tra esigenze architettoniche strutturali e funzionali f del Nuovo Polo


Fieristico di Milano, un esempio unico in cui le soluzioni tecnologiche pi avanzate
si compongono con una progettazione innovativa e creativa.
La pavimentazione dellasse centrale stata realizzata con un calcestruzzo
fibrorinforzato con fibre ibride sintetiche strutturali (FPIS)sostituendo le fibre
metalliche consentendo unnetto miglioramento della durabilit dellopera ed un
significativo risparmio di risorse umane e finanziarie.

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