Sei sulla pagina 1di 1

1.

Economia e societ nel XVI secolo


In questo periodo lEuropa si accinge a diventare il centro economico del mondo e si avviano quelle
trasformazioni che, qualche secolo pi tardi daranno luogo alla moderna economia capitalistica.

1.1.1 Si intensificano gli scambi con lAmerica. La conquista del Nuovo Mondo ha effetti a lungo termine
sulla vita materiale dellOccidente.
Nel Cinquecento gli effetti della scoperta dellAmerica iniziano a farsi sentire sulleconomia. Dalle Americhe
arrivano il mais, il caff e la patata: piante destinate a rivoluzionare le abitudini alimentari degli europei.
Contemporaneamente, i coloni europei introducono in America cavalli, buoi e pecore.
1.1.2 Il commercio dell avorio nero. La crisi demografica che aveva colpito spietatamente gli indios, e la
richiesta di lavoratori a basso costo da impiegare nelle miniere nei campi, fanno superare facilmente le
obiezioni allimportazione degli schiavi africani: obiezioni non dettate da ragioni umanitarie, ma di sicurezza.
Gli schiavi neri, infatti, erano considerati pericolosi e inaffidabili.
A partire dal 1510 in America iniziano ad arrivare gli schiavi di colore catturati in Africa e necessari per
supplire alla mancanza di manodopera. Il commercio di schiavi estremamente redditizio e nel giro di tre
secoli vengono importati nel Nuovo Mondo tra i 10 e i 15 milioni di schiavi, che lavorano per lo pi in
condizioni terribili in campi e miniere.

1.2 La rivoluzione dei prezzi. Durante il 500 i prezzi dei prodotti alimentari e industriali aumentano
vertiginosamente. Le cause di questo fenomeno sono state individuate nellaumento della popolazione e
dellimportazione di metalli preziosi americani. Ogni anno migliaia di chili di oro e di argento lasciano le
Americhe alla volta della Spagna. Il bilancio commerciale della spagna per in deficit, ovvero la Spagna
importa dagli altri Paesi europeo molto pi di quanto esporta. Le merci vengono pagate con largento
americano, cos il flusso di metalli preziosi interessa lintera Europa. Alcuni intellettuali dellepoca, come il
francese Bodin, sostengono che questo ingente afflusso il responsabile dellaumento dei prezzi delle merci.
Secondo Bodin, labbondanza di oro e argento sui mercati europei determina una diminuzione del loro valore,
e tutto ci si traduce in un calo del valore del denaro rispetto alle merci, cio quel processo che va sotto il nome
di inflazione.

1.3 Gli investimenti nellagricoltura. La maggiore richiesta di prodotti alimentari spinge i proprietari terrieri
ad aumentare la produzione. In alcuni Paesi (Italia meridionale e Europa orientale) per, i proprietari si limitano
ad estendere le terre coltivate. In Inghilterra, nei Paesi bassi e nella Pianura Padana, invece, si cerca di
organizzare lagricoltura in modo capitalistico, ossia di aumentare la produttivit delle terre. In questo modo
inizia a nascere una differenza tra aree sviluppate e zone arretrate, le prime orientate verso un assetto
capitalistico, le seconde ferme su rapporti economici di tipo feudale.

1.4 Lo sviluppo dei commerci e del credito. Un secondo importante fattore di innovazione rappresentato
dallincremento degli scambi commerciali internazionali. Nel Cinquecento il baricentro economico
dellEuropa si sposta dal Mediterraneo allAtlantico, e Anversa (Belgio) sostituisce Venezia come principale
piazza commerciale dEuropa. Allaumento dei traffici corrisponde lo sviluppo del credito, sviluppo reso
possibile dallaffermazione di strumenti quali la lettera di cambio e il titolo di obbligazione. I Fugger, una
famiglia di banchieri tedesca, diventa il simbolo del nuovo capitalismo.

1.5 Verso unindustria non del lusso. Nel Cinquecento anche il settore produttivo conosce una crescita
ragguardevole, poich lo sviluppo dei commerci e del credito mettono a disposizione dei nuovi imprenditori i
capitali necessari a investire nel settore artigianale. La novit maggiore consiste per, nella nascita di una
produzione tessile legata a merci non di lusso, ma di media qualit. Questa svolta resa possibile dallimpiego
di manodopera a basso costo: la lavorazione della lana affidata ai contadini, che pur di arrotondare le loro
magre entrate, sono disposti ad accettare una remunerazione molto pi bassa rispetto agli artigiani delle citt.

Lez. VIII pag. 295

Potrebbero piacerti anche