Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci
ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
Avola
[1969]
Testo di Dario Fo
Sui fatti di Avola del 2 dicembre 1968, si veda anche la canzone Avola, 2 dicembre del
Canzoniere di Rimini.
Avola... Avola...
cantano:
Tosse tosse
Ci vengono addosso
Li prende la follia
Grazie...
Bandiera rossa del partigiano
Calma calma!
cominceremo a lavorare.
industrializzazione !
non l'uomo.
meglio un capannone
meglio un caseggiato
e vi faremo viaggiare,
conoscere il mondo,
[1969]
- fatalit, fatalit -
- fatalit, fatalit -
Sciopero! Sciopero!
Vogliamo laumento!
- fatalit, fatalit -
Sciopero! Sciopero!...
- fatalit, fatalit -
- fatalit, fatalit -
Sciopero! SCiopero!...
- fatalit, fatalit -
- fatalit, fatalit -
Sciopero! Sciopero!...
El vilano e el faraone
[1966]
[coro donne]
el deserto su un car,
[coro uomini]
voria saver.
[coro donne]
[coro uomini]
[coro donne]
tirar su i petron
[coro uomini]
[coro donne]
[coro uomini]
La mia cella
[1966]
[1969]
Testo di Dario Fo
e i morti calabresi
e quelli avvelenati
dall'acido e il benzolo...
di tisi e silicosi
e i morti gi in miniera...
Poca terra
ci hanno sparato.
[1964]
Parole di Dario Fo
[1964]
Parole di Dario Fo
di sottobanco e a sottoprezzo.
[1964]
Parole di Dario Fo
ci fecero votare,
tenendoci la mano,
tarati endocefalici,
le norme conosciam:
su i preti e le donnette,
che ci fa lavorare,
e quindi ci conviene
[1964]
Parole di Dario Fo
[1973]
e ce lo teniamo
di merda perch i vescovi e tutti i gran prelati stanno dalla parte loro
i piccoli commercianti
i piccoli banchieri
i piccoli possidenti
metterci insieme, tutti quelli come noi con decisione, per la rivoluzione.
No, noi diciamo che l'unico modo per fermare un colpo di stato
[1971]
Canzone della Resistenza palestinese, tradotta da Dario Fo e inserita nel suo spettacolo
"Fedayn, La rivoluzione del popolo palestinese attraverso la sua cultura e le sue canzoni
quando ci dicevi:
Prete Kassam
Prete Kassam
ci hai detto:
[1972]
Dallo spettacolo Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli, di
Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
[1971]
grano e piramide.
Quando lo capiremo
moriranno di spavento.
Canzone del padrone
[1972]
Dallo spettacolo Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli, di
Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
[1986]
Canzone scritta da Dario Fo che chiude la commedia Il ratto della Francesca interpretata da
Franca Rame.
Oh s! proprio vero: Ricco bello, Ricco splendido, dio sia benedetto per aver creato il
Ricco, la Donna Ricca, gli Imprenditori e soprattutto i Banchieri! Alleluiah!
Ricco fulgido
Ha lo splendor di un angelo
Ha un fascino terribile
Lo tiene presso a s!
Beccata in un luna-park
A svolgere il pensiero
Larraffo e lavidit.
Iddio non pi povero
pieno di quattrin
E tu eterno pavido
Ricco fulgido
Ha lo splendor di un angelo
Ha un fascino terribile
Lo tiene presso a s!
[1972]
Allleeeeluuuuiiiiaaaa!
e ti fanno il segnale.
Creature di Dio,
e vomitano l'anima.
[1965]
di consolarsi cantando,
e le tardone sole;
e rigonfiar il petto
l'inverno e la montagna,
Facciamoli cantar!
e tiri sacripanti,
e canta sull'attenti
e rigonfiar il petto
l'inverno e la montagna,
[1967]
Parole di Dario Fo
Uno-qu, uno-qu
il colpo di Stato
una pacchia
uno-qu, uno-qu.
senza rumor.
[1958]
Testo di Dario Fo
ci veniva ad ascoltar.
senza recitar.
E chi ce lo fa fare?
[1962]
Parole di Dario Fo
Una delle canzoni che Dario Fo scrisse per Canzonissima alla RAI. Strancesurata, come tutto il
resto. Fo e la Rame furono cacciati dopo qualche puntata. Si veda anche Su, cantiam.
basta di mugugnare
Perch, ma va
e chi ce lo fa fare
e di cantare
sottoccupati, disoccupati
Perch, ma va
e che ce lo fa fare
e di non cantare
[1969]
Dallo spettacolo Ci ragiono e canto, vol. 2, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena
nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune
[1965]
Parole di Dario Fo
[1973]
Ai cordones di Santiago
ma distrutto va semmai.
Un colpo di machete
le sue dita tagli
rivoluzione si far.
[1959]
Parole di Dario Fo
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne Le canzoni della malavita, vol.2
Ho visto un re
Testo di Dario Fo
- Ho visto un re.
- Ha visto un re!
- Povero re!
un bel castello...
- Povero re!
- Ho visto un vesc.
- Ha visto un vescovo!
- La mano di chi?
- Povero vescovo!
un'abbazia...
- Oh poer crist!
- Povero vescovo!
- Ho visto un ric.
- Pover tapin!
- Pover tapin!
- Ho vist un villan.
- Un contadino!
la casa
il cascinale
la mucca
il violino
la scatola di scacchi
la radio a transistor
la moglie!
- E po`, cus'?
- Un figlio militare
- Sa l', matt?
- No!
Noi villan...
[1963]
Parole di Dario Fo
Il giovane di Tunisi
perci si innamor
di lui sinnamor.
lInfanta di Castiglia,
la pelle di magnolia,
lorecchie di conchiglia,
di lui sinnamor,
di lui sinnamor:
vedendola sbianc.
Le braccia di quellostrica
Le frecce lampeggiarono:
il giovane di Tunisi
[1970]
Dallo spettacolo "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non servito a niente".
e ai tedeschi si consegnato
[2002]
Testo di una canzone, datato 23 maggio 2002, scritta da Dario Fo per Enzo Jannacci. Con
lannotazione da controllare. Inedita.
Il nostro santo Ambrogio disse, rivolto a coloro che hanno il denaro e il potere:
dove tu stai tranquillo dentro la tua casa, con amici e gente della famiglia, e tu ordini a un
servo di
ricordati
E quando lanci i tuoi cani perch azzannino quel poveraccio che chiede solo un po di pane da
te e magari
che tu conceda loro il permesso di ripararsi sotto il tetto del tuo atrio per dormirci,
ricordati
che difficilmente i cani lo aggrediranno; loro di certo non capiscono granch di religione, ma si
asterranno
dal mordere per la semplice ragione che ti sembrer strano ma essi hanno pi umanit di
te, oh
signore.
E pensare che tu non che sia nato signore, gi padrone di terre e di palazzi.
Anche tu hai dovuto faticare, anche tu hai avuto il dolore di esistere, mortificato e umiliato e
cacciato.
Oggi, te ne sei dimenticato, addirittura arrivi a non voler concedere nemmeno gli avanzi del
tuo pranzo a
Ricordati.
Scusa se mi ripeto, ma quelli che si lamentano alla tua porta non sono soltanto poveri cristi,
ma proprio
Sentirai il respiro andare via, la testa che se ne esce per laria e capirai che arrivato il tuo
momento,
allora anche tu emetterai lamenti.
Ma il Signore, detto fra noi, Ges Cristo user la stessa attenzione che tu hai usato per lui.
Ma poi, siccome in fondo una brava persona, si affaccer e forse, magari, ti allungher una
mano, ma
non potr perdonarti, anche se normale per lui perdonare gli uomini e dare ascolto
[1973]
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato Guerra di popolo in Cile, diretto
da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
un vecchio caprone lo vide passare, gli disse tra una puzza ed un belato
[1970]
Testo di Dario Fo
La canzone parla del leggendario Giovanni Pesce alias "Visone" Comandante della 3 GAP
"Rubini" dei Gruppi di Azione Patriottica operante a Torino e Milano, insignito di medaglia
d'oro e proclamato "eroe nazionale" dal comando delle Brigate Garibaldi.
e noi lo si va a giustiziare.
stato lingegnere
il povero Trezzini
[1965]
[1971]
Dallo spettacolo Tutti uniti! Tutti insieme! Ma scusa, quello non il padrone? (Lotte operaie
1911-1922)
piuttosto crepare.
Scascga...
nelle riserve
Scascga...
c' carestia.
In tre anni tutti sono partiti
Scascga...
Scascga...
bastonare...
piuttosto crepare
bastonare
farsi accoppare
lo deve s
lo deve sgozzare...
[1969]
Dallo spettacolo Ci ragiono e canto, vol. 2, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena
nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune
e raccogliere gelsomini
ma non tempo
[1966?]
La canzone sarebbe gi presente nel primo spettacolo Ci ragiono e canto del 1966.
Non presente per sullalbum relativo, quello registrato dal vivo quellanno al Teatro
Carignano di Torino e poi pubblicato dai Dischi del Sole/Ala Bianca, bens in Ci ragiono e canto,
n.3 pubblicato nel 1973, quando Dario Fo e Franca Rame erano gi usciti dal precedente
collettivo teatrale Nuova Scena
in sessantamila
ritmo ritmo
ritmo ritmo
ritmo ritmo
ritmo ritmo
godiamo la nevrosi
ritmo ritmo
boicotti la produzione
ritmo ritmo
ritmo ritmo
La lira va gi,
la paga va gi,
lavora di pi
ritmo ritmo
lavora di pi
ritmo.
Ogni tanto fa un certo piacere
[1963]
Testo di Dario Fo
Imbragati di meschinit,
indicato e gi malmenato.
Ringraziamo le autorit:
Oh Giolitti
Dir:
Operaio d'Israele
1970
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non servito a niente";
Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese
Operaio d'Israele
Operaio d'Israele
Operaio d'Israele
Operaio d'Israele
[1971]
calpestato e diviso
fottuto e deriso
ti sei buttato
sempre resuscitato.
Alleluia!
Sempre tornato.
Alleluia!
Alleluia!
promesse e sgambetti
Alleluia!
Riforme e buffetti
Alleluia!
il trucco dov'.
[1972]
Parole di Dario Fo
Canzone introduttiva dello lo spettacolo teatrale dallo stesso titolo, grottesco satirico in due
atti sulle stragi di Stato, messo in scena con il collettivo teatrale La Comune.
Saltarelli
P, p, p...
Saltarelli!
Scusa Saltarelli
a morire cos...
Quali, quali?
(risatina)
Quale Berlinguer?
p, p, p...
Salvo l'emmeesse!
Il questore addirittura
E basta cos.
di andarti a incocciare
Saltarelli!
Borhesi, p, p, p...
contro la repressione
No, Saltarelli!
Il prestigio, la vitalit
Senti, Saltarelli
Sette Maggio
[1972]
Dallo spettacolo Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli, di
Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Un peso cubano,
Una microfoto
S, la stampa mia
Mio il potere
Il millenovecentosessantanove
Firma il contratto
[1965]
Parole di Dario Fo
1970
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non servito a niente";
Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese
a coste larghe
contro il tedesco
[1966]
Scritta da Dario Fo
non se ne pu pi...
[1967]
zan, zan!
zan, zan!
sfruttati, sfottuti
zan, zan!
rivenduti, uomo bianco.
zan, zan!
e ballare
zan, zan!
zan, zan!
zan, zan!
zan, zan!
zan, zan!
ammazzare
zan, zan!
zan, zan!
zan, zan!
sfottuti, picchiati
zan, zan!
zan, zan!
zan, zan!
e farti piangere
zan, zan!
o carogna d'uomo bianco
zan, zan!
Tutti in coro!
ma sei tu lo sporco
zan, zan!
Su, cantiam
[1962]
Miracolo economico
Puoi far
Di petto ed in falsetto
da qualsivoglia ragionamento
Su cantiam, su cantiam
Evitiamo di pensar
Mettiamoci a ballar
Su cantiam, su cantiam
Evitiamo di pensar
Mettiamoci a ballar
Lasciamoli cantare
Su cantiam, su cantiam
Evitiamo di pensar
Mettiamoci a ballar
Su cantiam, su cantiam
Evitiamo di pensar
Mettiamoci a ballar
O popol musicomane
Aspetti Canzonissima
Un Babbo un poco frivolo [senza scrupoli (*)] (*) Cos nel testo originale.
Via Tibaldi
si sono riuniti
cavremo lalloggiamento
trenta coperte
ci sbattono gi
e arriviamo allUniversit
c un fumo boia
[1973]
attento a te!
Attento a te!
cos' un otturatore,
Attento a te!
nell'esercito regolare.
dovresti studiare di pi
[1973]
manco un facchino.
Pace, Pace!
Pace! Pace!
Dietro a Franco
vecchio assassino,
dietro a Wan-Tieu
boia burattino,
dietro a Nixon,
dietro ai carnefici
del Portogallo,
e torturato
Pace! Pace!
finito di sgozzare!
Basta, papa!
Ballata dell'indio cileno
[1973]
caduto l'albero
toccasse l'argilla
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbero brocche
nascerebbero pentole
nascerebbero muri,
toccasse la bestia
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbero pelli
per sdraiarci
Se la mano ammanettata
dell'indio cileno
toccasse il fucile
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbe la speranza
nascerebbe lo spavento
Se la mano ammanettata
dell'indio cileno
toccasse il fucile
la sua libert,
comincerebbe a ricrescere
va a dormire il pavone.
I campi si svuotano
si riempiono le officine,
nelle galere
di Lombardia e di Torino.
andiamo a crepare
nelle galere
di Lombardia e di Torino.
andiamo a crepare
nelle galere
di Lombardia e di Torino.
andiamo a crepare
Testo di Dario Fo
A parte
i padri cappuccini
il presidente
nel cartello
come madyson-catini
e della viabilit
regionali
nazionali
[1967]
ai tuoi genitori
se dici s
ai tuoi superiori
se dici s
agli insegnanti
ed al sergente
se dici s
al sorvegliante
al dirigente
se dici s
all'ispettore
al monsignore
al proprietario
al bigliettario
- se non polemizzi
col militare
- se sia giusto o no
farsi ammazzare
all'accalappiacani
ed al rettore
Chi stato?
Si sa chi stato!
Chi stato?
scopre il lenzuolo,
Chi stato?
Carabinieri, polizia!
Chi ha pagato?
sotto un traliccio.
Chi stato?
La polizia, i fascisti!
Chi ha pagato?
li hanno schiacciati,
li hanno accoppati...
Chi stato?
Non si sa!
Chi ha pagato?
Non si sa, non si deve sapere,
Ma c' la giustizia!
falsificano le testimonianze,
bloccano le inchieste,
le archiviano, le riaprono,
(vedi la Fiat),
debbano capire
Libert di politica...
e le squadre di pestaggio
e sotto i tralicci...
ascoltate un po':
io pago tutti,
cavalli di razza,
glielo permettiamo.
[1971]
le loro leggi
il loro esercito
i loro magistrati
i loro poliziotti
i loro tribunali
le loro galere
[1962]
Testo di Dario Fo
Per quanto possa sembrare incredibile al giorno d'oggi, questa canzone fu cantata da Dario Fo
alla "Canzonissima" del 1962 da lui presentata. E dalla quale fu prontamente sbattuto fuori.
Ma le cose da proibire
si dovrebbero vietare
i ricatti da incoscienti
pu gi esser contento
ricordarsi di Hiroshima!
Da ci ragiono e canto
gesa,
gesa,
La grande quercia
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
sta crollando!
e il tonfo tremendo!
e il tonfo tremendo!
gi fuori moda.
gi fuori moda
comprensione.
No - No - No - No!
di amar l'umanit.
Non si sa non si deve sapere (Ora morto e questo deve bastare)
[1972]
Testo di Dario Fo
Dallo spettacolo "Pum pum, chi ? La polizia", un'altra canzone che parla dell'omicidio del
commissario Calabresi.
ora morto
gi tutto pagato
ora morto
tecnica americana
ora morto
in bellavista, tranquilli
Chi li ha aiutati
ora morto
Non si sa...
Quella sera cascava Pinelli
[1972]
Coro:
Voce:
Coro:
Calabresi:
Calabresi:
Voce:
Coro:
"Apri la finestra...
Voce:
Coro:
"Apri la finestra...
Voce:
Coro:
Calabresi:
Calabresi: