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LE AZIONI
a.a. 2012/2013
FRANCESCO MICELLI
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1. OGGETTO
2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
4. COSTRUZIONI CIVILI ED INDUSTRIALI
5. PONTI
6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA
7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
8. COSTRUZIONI ESISTENTI
9. COLLAUDO STATICO
10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI
CALCOLO
11. MATERIALI E PRODOTTI DI USO STRUTTURALE
12. RIFERIMENTI TECNICI
1. OGGETTO
2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
4. COSTRUZIONI CIVILI ED INDUSTRIALI
5. PONTI
6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA
7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
8. COSTRUZIONI ESISTENTI
9. COLLAUDO STATICO
10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI
CALCOLO
11. MATERIALI E PRODOTTI DI USO STRUTTURALE
12. RIFERIMENTI TECNICI
1. INTRODUZIONE
2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
4. COSTRUZIONI CIVILI ED INDUSTRIALI
5. PONTI
6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA
7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICA
8. COSTRUZIONI ESISTENTI
9. COLLAUDO STATICO
10. REDAZIONI DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTUVI E DELLE
RELAZIONI DI CALCOLO
11. MATERIALI E PRODOTTI DI USO STRUTTURALE
12. RIFERIMENTI TECNICI
LE NORME SULLE COSTRUZIONI
1. INTRODUZIONE
2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI
4. COSTRUZIONI CIVILI ED INDUSTRIALI
5. PONTI
6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA
7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICA
8. COSTRUZIONI ESISTENTI
9. COLLAUDO STATICO
10. REDAZIONI DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTUVI E DELLE
RELAZIONI DI CALCOLO
11. MATERIALI E PRODOTTI DI USO STRUTTURALE
12. RIFERIMENTI TECNICI
AZIONI AGENTI SULLE
COSTRUZIONI
Cause o insiemi di cause capaci di indurre stati limite in una struttura. E compito del
progettista individuare le azioni significative per la costruzione nel rispetto delle
prescrizioni delle norme vigenti
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
peso proprio di tutti gli elementi strutturali; peso proprio del terreno; forze indotte
dal terreno; forze risultanti dalla pressione dellacqua (quando si configurano costanti
nel tempo);
pretensione e precompressione;
ritiro e viscosit;
spostamenti differenziali.
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
Secondo la variazione della loro intensit nel tempo
di breve durata: agiscono per un periodo di tempo breve rispetto alla vita nominale
della struttura (carichi mobili, installazioni momentanee, vento, sisma);
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
Secondo la variazione della loro intensit nel tempo
incendi;
esplosioni;
urti ed impatti
Peso= H x B x s x g
H
s
B
AZIONI ANTROPICHE
Essi devono essere valutati sulla base delle dimensioni effettive delle
opere e dei pesi dellunit di volume dei materiali costituenti
Ad esempio: i tramezzi e gli impianti leggeri di edifici per abitazioni e uffici possono assumersi, in genere,
come carichi equivalenti distribuiti, purch i solai abbiamo adeguata capacit di ripartizione trasversale
AZIONI ANTROPICHE
AZIONI ANTROPICHE
AZIONI ANTROPICHE
2
3.00 G2 4.00 kN m g2 1.60 kN m
2
4.00 G2 5.00 kN m g2 2.00 kN m
Elementi divisori interni con peso proprio maggiore devono essere considerati in fase
di progettazione tenendo conto del loro esatto posizionamento sul solaio
AZIONI ANTROPICHE
CARICHI VARIABILI
I carichi variabili comprendono la classe dei carichi legati alla destinazione duso
dellopera; i modelli di tali azioni possono essere costituiti da:
FORMANO OGGETTO
DI VERIFICHE LOCALI
DISTINTE E NON
VANNO SOVRAPPOSTI
AI CORRISPONDENTI
RIPARTITI
AZIONI ANTROPICHE
CARICHI VARIABILI
I valori nominali e/o caratteristici qk, Qk ed Hk sono tabellati in normativa (tab.
3.1.II).
AZIONI ANTROPICHE
La Normativa descrive in maniera dettagliata la procedura da seguire per il calcolo dei carichi da
neve (par. 3.4 Norme tecniche per le Costruzioni 14/01/2008)
PARAMETRI DEL SITO
1) Macrozonazione: valore caratteristico del carico neve al suolo
Laltitudine di riferimento as la quota sul livello del mare nel sito di realizzazione delledificio
PER ALTITUDINI SUPERIORI A 1500 m SUL LIVELLO DEL MARE SI DOVRA FARE
RIFERIMENTO ALLE CONDIZIONI LOCALI DI CLIMA E DI ESPOSIZIONE
UTILIZZANDO VALORI DI CARICO NON INFERIORI A QUELLI PREVISTI PER 1500
m
INTRODUZIONE
Il carico neve si calcola mediante la seguente espressione:
qs i qsk CE Ct
carico neve sulla
copertura coefficiente termico
coefficiente di forma della coefficiente di
copertura esposizione
Il coefficiente pu essere utilizzato per modificare il valore del carico neve in copertura
in funzione delle caratteristiche specifiche dellarea in cui sorge lopera.
PARAMETRI DEL SITO
3) Coefficiente termico Ct
Il coefficiente termico Ct viene utilizzato per tener conto della riduzione del carico neve a
causa dello scioglimento della stessa dovuta dalla perdita di calore della costruzione.
Il valore di tale coefficiente dipende dalle propriet di isolamento termico del materiale
utilizzato in copertura.
In assenza di uno specifico e documentato studio si assume Ct=1.
CARICO NEVE SULLE COPERTURE
3) Coefficiente di forma della copertura i
E NECESSARIO CONSIDERARE LE SEGUENTI PRINCIPALI DISPOSIZIONI DI
CARICO:
Per coperture a pi falde, per coperture con forme diverse, cos come per coperture contigue a edifici pi
alti o per accumulo di neve contro le parapetti o pi in generale per altre situazioni ritenute significative
dal progettista deve fare riferimento alle istruzioni per lapplicazione delle NTC 2008
CARICO NEVE SULLE COPERTURE
3) Coefficiente di forma della copertura i
Nelle istruzioni per lapplicazione delle NTC 2008 sono riportati i coefficienti di forma
per le seguenti tipologie di copertura, sia per il carico da neve depositata in assenza di
vento che in presenza di vento:
coperture a pi falde;
coperture cilindriche;
coperture adiacenti e vicine a costruzioni pi alte.
Vengono poi fornite indicazioni riguardo gli effetti locali, che si generano in presenza
di:
sporgenze;
neve aggettante rispetto al bordo della copertura;
barriere paraneve.
CARICO NEVE SULLE COPERTURE
3) Coefficiente di forma della copertura i
Assenza di vento
Presenza di vento
CARICO NEVE SULLE COPERTURE
3) Coefficiente di forma della copertura i
Assenza di vento
Presenza di vento
Assenza di vento
Presenza di vento
in cui:
s il coefficiente di forma per il carico neve dovuto allo scivolamento della neve dalla copertura superiore
w il coefficiente di forma per il carico neve dovuto alla redistribuzione operata dal vento
I cui valori:
CARICO NEVE SULLE COPERTURE
3) Coefficiente di forma della copertura i
15 =0
s
calcolato in ragione del 50% del carico totale massimo insistente sulla falda della
>15 copertura superiore, valutato con riferimento al valore del coefficiente di forma
appropriato per detta falda
w = 1 + 2 2
g il peso dellunit di volume della neve [kN/m3], che per i presenti calcoli pu essere
assunto pari a 2 kN/m3
Comunque 0,8 4,0
EFFETTI LOCALI
Il regolamento prevede, inoltre, alcune indicazioni in riferimento ai fenomeni locali che devono
essere presi in considerazione per la verifica delle membrature direttamente interessate dagli
stessi. Le condizioni di carico non dovranno pertanto fare oggetto di specifiche combinazioni di
carico che interessino lintera struttura.
In particolare:
2= 0,8 2 2,0
g il peso dellunit di volume della neve [kN/m3], che per i presenti calcoli pu essere
assunto pari a 2 kN/m3
qse=kqs2
Lazione statica Fs impressa da una massa di neve che scivola su barriere paraneve o
altri ostacoli, nella direzione di scivolamento, per unit di lunghezza delledificio vale:
Fs qs b sin a
qs=carico sulla copertura, relativo alla distribuzione uniforme pi sfavorevole tra quelle proprie
della zona dalla quale la neve potrebbe scivolare;
Nel caso di strutture soggette ad elevati gradienti termici si dovr tenere conto degli effetti indotti
dallandamento della temperatura allinterno delle sezioni.
Lazione di insieme esercitata dal vento su una costruzioni data dalla risultante delle
azioni sui singoli elementi, considerando come direzione del vento quella corrispondente ad
uno degli assi principali della pianta della costruzioni. In casi particolari (torri) necessario
considerare anche il vento spirante secondo una diagonale.
PRESSIONE DEL VENTO
p q b ce c p cd
pf q b ce cf
2
vb = velocit di riferimento del vento
= densit dellaria assunta convenzionalmente pari a 1.25 kg/m3
VELOCITA DI RIFERIMENTO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
La velocit di riferimento vb il valore caratteristico della velocit del
vento a 10 m dal suolo su un terreno di categoria di esposizione II,
mediata su 10 minuti e riferita ad un periodo di ritorno di 50 anni.
In mancanza di indagini statistiche
v b v b,0 per a s a 0
v b v b,0 k a a s a 0 per a 0 a s 1500m
vref,0, a0, ka sono parametri forniti dalla normativa e legati alla regione in cui sorge la costruzione
in esame
as laltitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione
VELOCITA DI RIFERIMENTO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
In mancanza di indagini statiche, invece, la velocit di riferimento vb(TR)
riferita ad un generico PERIODO DI RITORNO TR pu essere valutata,
nel campo compreso tra 10 e 500 anni, con lespressione:
vb (TR ) a R vb
vb la velocit di riferimento del vento associata ad un periodo di
ritorno di 50 anni;
aR un coefficiente che pu essere calcolato come:
T
a R 0.75 1 0.2 ln ln1
TR
Dove TR espresso in anni.
VELOCITA DI RIFERIMENTO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
VELOCITA DI RIFERIMENTO
MAPPA DELLE ZONE IN CUI E SUDDIVISO IL TERRITORIO
ITALIANO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
VELOCITA DI RIFERIMENTO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
v b v b,0 p er a s a 0
v b v b,0 k a a s a 0 p er a 0 a s 1500m
VELOCITA DI RIFERIMENTO
p q b ce c p cd qb 1 2 vb2
v b v b,0 p er a s a 0
v b v b,0 k a a s a 0 p er a 0 a s 1500m
COEFFICIENTE DI ESPOSIZONE
p q b ce c p cd
Il coefficiente di esposizione Ce dipende dallaltezza z sul suolo del punto considerato,
dalla topografia del terreno, e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la
costruzione.
In assenza di analisi specifiche che tengano in conto la direzione di provenienza del
vento e leffettiva scabrezza e topografia del terreno che circonda la costruzione, per
altezze sul suolo non maggiori di z = 200 m, esso dato dalla formula:
Ce (z) k c ln z z 0 7 c t ln z z 0
2
r t z z min
Ce (z) Ce (z min ) z z min
Categoria di esposizione
p q b ce c p cd
Ce (z) k 2rc t ln z z 0 7 c t ln z z 0 z z min
Ce (z) Ce (z min ) z z min
COEFFICIENTE DI ESPOSIZONE
p q b ce c p cd
Ce (z) k 2rc t ln z z 0 7 c t ln z z 0 z z min
Parametri
Ce (z) Ce (z min ) z z min
COEFFICIENTE DI ESPOSIZONE
p q b ce c p cd
Ce (z) k 2rc t ln z z 0 7 c t ln z z 0 z z min
Ce (z) Ce (z min ) z z min
Il coefficiente di topografia Ct posto generalmente pari a 1, sia per le zone pianeggianti
sia per quelle ondulate, collinose e montane
Per Ct=1
COEFFICIENTE DINAMICO
p q b ce c p cd
Tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneit delle massime
pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alla risposta dinamica della struttura
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve;
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve
PRESSIONE ESTERNA
per elementi sopravento (cio direttamente investiti dal vento), con inclinazione
sullorizzontale a 60, cpe = + 0,8
per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con
aperture di superficie minore di 1/3 di quella totale: cpi = 0,2
per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con
aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: cpi = + 0,8 quando la parete aperta
sopravento, cpi = - 0,5 quando la parete aperta sottovento o parallela al vento;
per costruzioni che presentano su due pareti opposte, normali alla direzione del vento,
aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: cpe + cpi = 1,2 per gli elementi
normali alla direzione del vento, cpi = 0,2 per i rimanenti elementi.
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Coperture multiple
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Coperture multiple
Azioni dinsieme
- si applicano al primo e allultimo spiovente le pressioni valutate secondo i coefficienti indicati
nel caso precedente;
- contemporaneamente si considera, applicata alla superficie proiettata in piano di tutte le parti
del tetto, una azione superficiale orizzontale di tipo tangenziale il cui valore unitario assunto
convenzionalmente pari a 0,10 qref ce
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Coperture multiple
Per la determinazione delle azioni dovute al vento diretto parallelamente alle linee di colmo (e ai
piani di falda) si considerer in ogni caso unazione tangente
in cui per il coefficiente di attrito cf si utilizza, in assenza di
pf q b ce cf valutazioni pi precise suffragate da opportuna documentazione o
da prove sperimentali in galleria del vento, i seguenti valori:
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve;
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi, per le quali il rapporto tra la totale
altezza sul suolo e la massima dimensione in pianta non maggiore di uno, si assumeranno
i valori del coefficiente cp di seguito riportati, scegliendo sempre nelle formule il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi, per le quali il rapporto tra la totale
altezza sul suolo e la massima dimensione in pianta non maggiore di uno, si assumeranno
i valori del coefficiente cp di seguito riportati, scegliendo sempre nelle formule il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole
Spiovente sopravento
cp=0,8(1+sina
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi, per le quali il rapporto tra la totale
altezza sul suolo e la massima dimensione in pianta non maggiore di uno, si assumeranno
i valori del coefficiente cp di seguito riportati, scegliendo sempre nelle formule il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole
Spiovente sottovento
cp=0,6
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi, per le quali il rapporto tra la totale
altezza sul suolo e la massima dimensione in pianta non maggiore di uno, si assumeranno
i valori del coefficiente cp di seguito riportati, scegliendo sempre nelle formule il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole
cp=1,2(1+sina
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Tettoie e pensiline isolate
Per tettoie o pensiline isolate ad uno o due spioventi, per le quali il rapporto tra la totale
altezza sul suolo e la massima dimensione in pianta non maggiore di uno, si assumeranno
i valori del coefficiente cp di seguito riportati, scegliendo sempre nelle formule il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole
cp=1,2
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve;
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Travi ad anima piena e reticolare
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Travi ad anima piena e reticolare
TRAVI ISOLATE
La pressione totale si considera agente solo sulla superficie della parte piena della parete (Sp) e si
valuta utilizzando i seguenti coefficienti di forma:
4
cp 2 per 0 0,3
3
c p 1,6 per 0,3 0,8
c p 2,4 per 0,8 1
Nel caso di travi disposte parallelamente alla mutua distanza d non maggiore del doppio
dellaltezza, il valore della pressione sullelemento successivo sar pari a quello sullelemento
precedente moltiplicato per il seguente coefficiente di riduzione:
2
1 1,2 per
3
2
0,2 per
3
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata
Per vento diretto normalmente ad una delle pareti, salvo valutazioni pi accurate:
Lazione di insieme esercitata dal vento spirante normalmente ad una delle pareti va valutata con
riferimento alla superficie della parete piena di una sola faccia.
Per vento spirante secondo la bisettrice dellangolo formato da due pareti, lazione dinsieme
pari a 1,15 volte quella precedente
Cautelativamente, a meno specifiche indicazioni, gli stessi coefficienti possono essere applicati
anche per torri a sezione triangolare, per le quali non si applica il coefficiente 1,15.
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate e curve;
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Corpi Cilindrici
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Corpi Cilindrici
Per corpi con diametro "d" e altezza "h":
L'azione di insieme esercitata dal vento va valutata con riferimento alla superficie proiettata
sul piano ortogonale alla direzione del vento
Coperture multiple;
Corpi Cilindrici;
Corpi sferici;
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
Corpi sferici
Nel caso di corpi con raggio "R" l'azione di insieme esercitata da vento di valuta, con
riferimento alla superficie proiettata sul piano ortogonale alla direzione del vento, S=pR2,
utilizzando cp=0,35
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
PRESSIONI MASSIME LOCALI
Nel caso di zone di discontinuit della forma esterna degli edifici a pianta rettangolare con coperture
piane, a falde, inclinate e curve, delle coperture multiple, delle tettoie e pensiline isolate, e nelle strutture
secondarie disposte nella fascia perimetrale dell'edificio ed in corrispondenza dei displuvi il valore
assoluto del coefficiente di forma pu subire notevoli incrementi.
Tali effetti, dovuti a vorticosit locale, in assenza di specifiche prove in galleria del vento,
potranno essere valutati assumendo per le zone comprese nel fasce sopra descritte, il coefficiente
cp=-1,8.
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
PRESSIONI MASSIME LOCALI
Nel caso di zone di discontinuit della forma esterna degli edifici a pianta rettangolare con coperture
piane, a falde, inclinate e curve, delle coperture multiple, delle tettoie e pensiline isolate, e nelle strutture
secondarie disposte nella fascia perimetrale dell'edificio ed in corrispondenza dei displuvi il valore
assoluto del coefficiente di forma pu subire notevoli incrementi.
Tali effetti, dovuti a vorticosit locale, in assenza di specifiche prove in galleria del vento,
potranno essere valutati assumendo per le zone comprese nel fasce sopra descritte, il coefficiente
cp=-1,8.
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
PRESSIONI MASSIME LOCALI
Nel caso di corpi cilindrici e sferici, invece, le pressioni massime locali dovranno essere
determinate utilizzando la distribuzione del coefficiente cp riportata in figura.
COEFFICIENTE DI FORMA
p q b ce c p cd
PRESSIONI MASSIME LOCALI
Nel caso di corpi cilindrici e sferici, invece, le pressioni massime locali dovranno essere
determinate utilizzando la distribuzione del coefficiente cp riportata in figura.
Le pressioni massime locali non vanno messe in conto per la determinazione delle azioni d'insieme.