Aveva quarantadue anni, e faceva il fotografo da quando ne
aveva compiuti diciotto. Suo zio Guido gli aveva insegnato il mestiere, prendendolo nella sua attivit, e da allora non si era mai preso un giorno di vacanza. Adesso per non lavorava da otto giorni, e lo studio fotografico era temporaneamente rimasto nelle mani del suo socio Alessandro, che dopo l'incidente, seppur controvoglia, si era dovuto prendere tutte le responsabilit.