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Universita di Pisa
Corso di laurea in Fisica

Compiti di elettromagnetismo
www.df.unipi.it/astrumia/fisica2.html
Ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2005, e non ce ne saranno altri

Introduzione

bI significa primo semestre (elettrostatica e magnetostatica). bII significa secondo semestre (elet-
trodinamica). Esistono due corsi paralleli equivalenti: A e B. Ogni anno vengono fatti 2 compitini
durante lo svolgimento di ciascun semestre, e 5 compiti. Quindi assurdo ma vero ogni anno
vengono preparati circa 24 compiti e compitini di elettromagnetismo. Questa raccolta contiene: solo
le prove del corso al quale ho collaborato: A o B; Fisica bI e inclusa fino al 2005. Gli esercizi sono
state preparati insieme con Barbieri, Bondioli, Cavasinni, Costantini, Macchi, Pegoraro.

La modalita desame e variata negli anni, ma piu o meno e:


Modalita desame. Gli studenti che sostengono lesame di fisica bIB devono svolgere solo gli
esercizi del compito di fisica bIB. Gli studenti che sostengono lesame di fisica bIIB devono svolgere
solo gli esercizi del compito di fisica bIIB. Gli studenti che sostengono lesame complessivo devono
svolgere, a loro scelta, due esercizi del compito di fisica bIB ed un esercizio del compito di fisica bIIB.
Si spieghi in dettaglio il procedimento seguito, il significato dei vari simboli e le formule adoperate.
Si prega inoltre di fare attenzione alla leggibilita dellelaborato. Si usi il sistema SI.
Alcuni compiti hanno piu di 3 esercizi: era richiesto risolverne 3 a scelta.
Indice

1 Elettrostatica e magnetostatica 3
Compito di Fisica bIB (12 Settembre 2005) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Compito di Fisica bIB (11 luglio 2005) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Compito di Fisica bIB (20 giugno 2005) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Compito di Fisica bIB (2 febbraio 2005) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Compito di Fisica bIB (12 gennaio 2005) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Compitino di Fisica bIB (21 dicembre 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Compitino di Fisica bIB (15 novembre 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Compito di Fisica bIB (16 settembre 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Compito di Fisica bIB (12 luglio 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Compito di Fisica bIB (6 febbraio 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Compito di Fisica bIB (16 gennaio 2004) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Compitino di Fisica bIB (19 dicembre 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Compitino di Fisica bIB (18 novembre 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Compito di Fisica bIA (19 settembre 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Compito di Fisica bIA (11 luglio 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Compito di Fisica bIA (20 giugno 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Compito di Fisica bIA (7 febbraio 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Compito di Fisica bIA (17 gennaio 2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
Compitino di Fisica bIA (20 dicembre 2002) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
Compitino di Fisica bIA (6 novembre 2002) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

2
Capitolo 1

Elettrostatica e magnetostatica

Compito di Fisica bIB (12 Settembre 2005)

Le armature di un condensatore sferico hanno raggi a e b, e vengono


1 mantenute ad una differenza di potenziale costante V da una pila, come
in figura.
a) Calcolare la capacita del condensatore e lenergia elettrostatica in esso
racchiusa.

a
b) A parita di differenza di potenziale V e di raggio b dellarmatura esterna, +

b
quanto deve valere il raggio a dellarmatura interna perche su di essa il

V
campo elettrico E sia minimo?

c) Lo spazio fra le armature viene riempito con un materiale di conducibilita


. Calcolare la corrente totale I che passa fra le due armature.

Soluzione:

a) Sia Q la carica sullarmatura interna. Poiche il problema ha simmetria sferica la carica Q sara distribuita
uniformemente e il campo elettrico sara radiale e dipendente solo da r. Applicando il teorema di Gauss ad una
superficie sferica concentrica al condensatore ed avente raggio r si ha subito

Q Q
4r2 E(r) = , E(r) = .
0 40 r2
La differenza di potenziale tra le armature e data dallintegrale di linea
I Z b  
Q dr Q 1 1
V = E dl = = .
40 a r2 40 b a

La capacita vale quindi

Q ab
C= = 40 ,
V ba

e lenergia elettrosattica vale U = CV 2 /2.

b) La densita superficiale di carica a sullarmatura interna ed il valore Ea del campo elettrico sulla stessa armatura
sono dati da
Q 0 V b a Vb
a = 2
= , Ea = = .
4a a(b a) 0 a(b a)

Imponendo Ea /a = 0 si trova a = b/2.

3
4 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

c) Si ha I = dQ/dt = (J) = (E) = Q/0 = CV /0 .


Un dipolo magnetico P = P (x cos + z sin ) e posto nel punto X di coordinate (0, 0, Z), con Z > 0, ed il
2 semispazio (z < 0) e riempito da un mezzo con permeabilita magnetica . Calcolare
a) linduzione magnetica B in tutto lo spazio;
b) la forza F a cui e soggetto il dipolo.
c) Rispondere alle domande precedenti se il mezzo magneticamente permeabile si trova nela regione z > 0.

Soluzione:
a) Il campo magnetico B up nella regione z > 0 si puo scrivere come

B up (r) = B dipolo (P , r X) + Bup (r)

dove
3r(r p) p
B dipolo (p, r) =
r3
e il campo generato da un dipolo magnetico p posto nellorigine.
Poiche Bup e per z > 0 sia irrotazionale che a divergenza nulla, si puo interpretare come un campo generato da una
distribuzione di correnti diversa da zero solo nella regione z < 0: per ovvie ragioni di simmetria facciamo lansatz

Bup (r) = B dipolo (P up , r + X)

con P da determinarsi.
Per le stesse ragioni, nella regione z < 0 poniamo

B dn (r) = B dipolo (P dn , r X)

Le condizioni al contorno per z = 0 sono

z (B up B dn ) = 0z (B up B dn ) = 0 (1.1)

da cui si ricava
     
1 1 2
z P up = z P z P up = z P P dn = P
+1 +1 +1

b) Poiche il dipolo P e immerso in un campo magnetico identico a quello generato da un dipolo Pup posto nel punto
X, la forza cui esso e soggetto e data da
3P 2 1
 
F = (P )B up = (1 2 sin2 )z
16Z 4 + 1

c) Le risposte si ottengono da quelle precedenti semplicemente operando le sostituzioni P P/, 1/.

Compito di Fisica bIB (11 luglio 2005)

Una spira circolare ha raggio a, autoinduzione L trascurabile, resistenza R. Un dipolo magnetico , orientato
1 parallelamente alla direzione del moto, si muove lungo lasse z della spira con velocita v costante: z(t) = vt.
a) Calcolare il flusso indotto sulla spira.
b) Calcolare la corrente I indotta sulla spira e dire per quale valore di z e massima.
c) Stimare (a meno di fattori di ordine 1) lenergia totale dissipata per effetto Joule.
d) Calcolare la forza sentita dalla spira e dire per quale valore di z e massima.
5

Soluzione:

a) Si puo fare il calcolo diretto. Alernativamente si puo usare il seguente trucco: sfruttando la simmetria dei
coefficienti di induzione si ottiene = B/I = 0 a2 /2(a2 + z 2 )3/2 dove B = 0 Ia2 /2(a2 + z 2 )3/2 e il campo
magnetico generato da un solenoide lungo il suo asse.

b) I = E/R = /R = 3a2 tv 2 0 /2R(a2 + t2 v 2 )5/2 , massima per z = a/2.

c) La posso stimate moltiplicando la potenza dissipata allistante a cui e massima, per il tempo caratteristico a/v.
Omettendo fattori di ordine uno si ottiene U = c v2 20 /a3 R con c 1. Il calcolo esplicito di U = dt IR2
R

fornisce c = 45/512 = 0.27.

d) Le forze sono uguali ed opposte: conviene calcolare quella sentita dal dipolo, che viene compensata da un opportu-
na forza esterna tale che il dipolo procede con v costante. Usando la conservazione dellenergia si ha F v = RI 2 .
Quindi F e massima quando I e massima: a z = a/2.
Altermativamente, il calcolo esplicito della forza fornisce F = B/z = 9a3 t2 v 3 2 20 /4R(a2 +t2 v 2 )5 . (Notare
che (B)/z sarebbe sbagliato)

Si schematizzi un conduttore come una distribuzione omogenea e rigida di carica positiva + > 0 allinterno
2 della quale sono confinate delle particelle di carica e < 0 e massa m con una densita (numero di particelle
per unita di volume) in condizioni di equilibrio pari a N = + /|e|. Ciascuna particella di carica e e soggetta, oltre
che alla forza di Lorentz F L = e(E + v B), anche ad una forza di tipo dissipativo F diss = v rel , dove v rel e la
velocita relativa della particella rispetto alla distribuzione di carica positiva.

a) Calcolare la conducibilita del conduttore in questo modello (trascurando gli effetti di bordo, ovvero assumendo che
la distribuzione di cariche negative resti omogenea).

Si consideri un cilindro di raggio R, costituito da un siffatto materiale, in rotazione attorno al suo asse con velocita
angolare ed in condizioni stazionarie. Calcolare:

b) i campi elettrico e magnetico in tutto lo spazio;

c) le densita superficiali di carica e di corrente sulla superficie del cilindro.

Soluzione:

a) Poiche la corrente e generata solo dalle particelle a carica negativa possiamo scrivere J = eN v. In condizioni
stazionarie devessere F L + F diss = 0, ovvero v = eE/ e, combinando con la legge di Ohm J = E, otteniamo

N e2
=

b) Ora, per le simmetrie del problema, abbiamo

1 d
tot (x) = tot (r) = + + eN (r) = 0 [rE(r)] (1.2)
r dr
1 dB(r) b
J tot (x) = rtot (r)b = (1.3)
0 dr

avendo introdotto un sistema di coordinate polari piane (r, , z) con asse coincidente a quello del cilindro, ed avendo
posto E(x) = E(r)b r, B(x) = B(r)b z . Per una particella che percorre un cerchio di raggio r abbiamo, per r < R,

m rb a = m 2 r = e[E(r) + rB(r)] (1.4)

Dividendo per r, derivando e sostituendo le precedenti equazioni, otteniamo


 
d E(r) 2 2
0= (1 0 0 r )
dr r

che integrata da
r
E(r) = A
1 0 0 2 r2
6 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

La costante A si determina sostituendo nuovamente questa espressione nella (3) ed imponendo che il campo
magnetico sullasse sia nullo; riassumendo si ha, per r < R,

m 2 r
E(r) =
e 1 0 0 2 r2

m 0 0 2 r2
B(r) =
e 1 0 0 2 r2
Per r > R il campi si annullano.
c) La densita superficiale di carica si determina dalla discontinuita della componente radiale del campo elettrico:

sup = 0 E(R)

La densita superficiale di corrente e allora


wsup = Rsup b
(e coincide ovviamente con quella che si ottiene dalla discontinuita della componente tangente del campo magnetico).

Compito di Fisica bIB (20 giugno 2005)

Una sfera conduttrice di raggio R contiene una carica Q. La sfera e per meta immersa in acqua (costante
1 dielettrica  > 0 ); laltra meta si trova nel vuoto. Calcolare
a) Il campo elettrico in tutto lo spazio.
b) La densita di carica sulla superficie della sfera.
c) La pressione sulla superficie e la forza totale da essa esercitata.
d) Il lavoro necessario a portare la sfera molto sopra lacqua. (Si calcoli solo il contributo dovuto alle forze elettrosta-
tiche, trascurando quello dovuto alla forza di gravita).

Soluzione:
a) Dentro il conduttore E = 0. Il campo elettrico e radiale ed ha lo stesso valore in acqua e nel vuoto, in quanto la
componente parallela alla superficie di separazione e continua. Il vettore D vale Dvac = 0 E nel vuoto e Dacqua = E
nellacqua. Applicando il teorema di Gauss su di una superficie sferica concentrica alla sfera e di raggio r > R si
ottiene 2r2 (Dvac + Dacqua ) = Q, da cui E = Q/2( + 0 )r2 .
b) La carica vale = 0 E: in totale e minore di Q ed e distribuita uniformemente. Essa pue essere decomposta come
= free + pol . La carica libera vale free = D: in totale vale Q ed e maggiore nellacqua che nel vuoto. La carica
di polarizzazione vale zero nel vuoto e vale pol = P = ( 0 )E nellacqua.
c) La pressione elettrostatica sulla superficie vale free E/2 ed e diretta verso lesterno della sfera (infatti essa e dovuta
acqua vuoto
alla repulsione fra le cariche). Siccome free > free la pressione e maggiore sulla superficie dentro lacqua,
producendo una forza totale verso il basso: il verso e confermato al punto d). La forza totale e verticale con modulo
/2
E2
Z Z
F = dS Fz = d 2R sin (Facqua Fvuoto ) cos = (Facqua Fvuoto )R2 = ( 0 )R2 .
0 2

d) Il lavoro e uguale alla differenza delle energie elettrostatiche:

Q2
 
Uacqua Uvuoto 2 1
L = Uacqua/vuoto Uvuoto = = < 0.
2 8R  + 0 0

Un impulso isotropo di 108 elettroni viene emesso al tempo t = 0 dal punto S. Gli elettroni hanno velocita
2 v0 e sono immersi in un campo magnetico B con verso lungo lasse x positivo.
7

a) Descrivere il moto degli elettroni in funzione dell angolo tra la direzione iniziale della velocita ed il campo B.

b) Calcolare la massima distanza dall asse x cui possono arrivare gli elettroni, in funzione di .

c) Calcolare gli istanti di tempo in cui gli elettroni intersecano lasse x.

Un rivelatore di elettroni di dimensioni 1 mm2 viene posto ortogonalmente allasse x a distanza d = 1 m dal punto S.

d) Stimare il numero di elettroni che saranno rivelati inizialmente.

Soluzione:

a) F = qv B = me 2 R, F = qBv0 | sin | = m(v0 sin(theta))2 /R dove e l angolo tra v0 e l asse positivo


delle x, v0 sin() e la comp. della velocita proiettata sul piano (yz), R e il raggio del moto circolare ottenuto
proiettando la traiettoria di ciascun elettrone sul piano (yz), R = (me v0 sin )/(qB).
Gli elettroni compiono delle traiettorie a spirale, con raggio R indicato, con asse parallelo all asse x e tangenti
a tale asse. Se v0 cos > 0 (< 0) gli elettroni si spostano lungo l asse positivo (negativo) delle x. Per = /2
le traiettorie sono circolari giacenti sul piano yz. Per = 0 e la traiettoria giace sull asse x.

b) La max. distanza dall asse x per ciascuna traiettoria e 2R con Rmax = (me v0 )/(qB) e Rmin = 0.

c) La velocita angolare = (v0 sin )/R = qB/m degli elettroni e uguale per tutte le traiettorie ed il periodo e
T = 2/ Gli istanti di tempo in cui gli elettroni intersecano tutti simultaneamente l asse x sono: tn = nT con
n = 0, 1, 2, ...

d) gli elettroni con R 1/4 mm vengono tutti intercettati dal rivelatore e sono i primi ad arrivare perche hanno
la componente vx piu elevata. R = (me v0 sin )/(qB) 1/4 mm.
N () N0 mm2 /(4(103 )2 = N0 106 /4 N0 107 .

Compito di Fisica bIB (2 febbraio 2005)


Una lastra dielettrica di spessore h lunghezza L  h, e permeabilita dielettrica relativa r e immersa in un
1 campo elettrico costante E 0 , in modo che tale campo esterno formi un angolo con la normale alla superficie.
Si trascurino gli effetti al bordo.

a) Calcolare il campo elettrico allinterno della lastra e langolo 0 che esso forma con la normale alla superficie di
essa.

b) Calcolare le densita di carica di polarizzazione.

c) Si dica se il campo esterno esercita un momento di rotazione sulla lastra e se ne dia il verso.

Soluzione:

a) La componente del campo elettrico parallela alla superficie e continua e vale Ek = E0 sin . Nel vuoto la com-
ponente perpendicolare del campo vale Ev, = E0 cos . Sfruttiamo la continuita di D = E per trovare
Ev, = r Ed, dove Ed e il campo allinterno del dielettrico. Si ha quindi Ed, = E0 cos /r e

Ed,k E0 sin
tan 0 = = = r tan .
Ed, E0 cos /r

Poiche r > 1 si ha 0 > .

b) Per il teorema di Gauss si ha


 
1
p = 0 (Ev, Ed, ) = 0 E0 cos 1 .
r
8 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

c) La densita di energia elettrostatica allinterno della lastra e


 2 
E = E02 2 2 2

uE = r cos + sin .
2 2
Si vede che lenergia elettrostatica cresce con e quindi ci si aspetta che le forze elettrostatiche tendano a riportare
la lastra nella posizione di energia minima, cioe per = 0.
Assumendo che lenergia sia uniformemente distirbuita, lenergia totale e UE = V uE , dove V e il volume della
lastra, e il momento delle forze e

UE 
= E02 V sin 2 2

M = r 1 < 0.
2

Una spira rettangolare di lati ` e 2` ha resistenza R, autoinduzione trascurabile e velocita iniziale v 0 = v0 x.


2 Nella regione x > 0 e presente un campo magnetico costante B = Bz. La spira e ortogonale al campo
magnetico, ed il suo lato lungo e parallelo allasse x.

a) Calcolare lenergia dissipata assumendo che la velocita v0 venga mantenuta costante da una forza esterna.

b) In assenza di forze esterne, calcolare la velocita iniziale minima v0min che la spira deve avere per riuscire ad
entrare completamente nella zona dove B 6= 0.

La spira viene ora girata di 90 gradi attorno ad un asse parallelo a B in modo che il suo lato corto coincida con lasse
x, e messa in moto verso la zona dove B = 0 con velocita v 00 = v00 x, mantenuta costante.

c) Per quale valore di v00 lenergia dissipata nelluscire dal campo magnetico ha lo stesso valore che in a)?

d) Calcolare la minima energia dissipata nel far passare in un tempo t una spira di area S, resistenza R e forma
arbitraria da una zona dove B = 0 ad una zona dove ce un campo magnetico costante di modulo B, in modo
che il flusso finale sia = BS.

Soluzione: In generale, detta S(t) la superficie entrata al tempo t si ha E = B S, W = E 2 /R = B 2 S 2 /R = F v


dove F e la forza magnetica agente sulla spira. Lequazione del moto e quindi mx = F = xB 2 S 02 /R dove S 0 = S/x.

a) S = ` v0 t e lattraversamento dura t = 2`/v0 . Quindi lenergia dissipata vale U = W t = 2B 2 `3 v0 /R.


2
R del moto e mx = x/ con 1/ = `B /R, risolta
b) Lequazione da x(t) = v0 et/ . Quindi lo spazio percorso e
2
x = 0 x dt = v0 . Imponendo x > 2` si trova v0 = 2B` /R.

c) Ripetendo il calcolo in a) si trova ora S = 2`v00 t e t0 = `/v00 e quindi U 0 = 4B 2 `3 c00 /R: si ha U 0 = U per
v00 = v0 /2, cioe quando il tempo di passaggio e lo stesso.

d) Questo suggerisce che lenergia minima sia B 2 S 2 /Rt. In effetti le formule generali sopra mostrano che questa
energia e realizzata quando la velocita viene scelta in modo che S sia costante. Ad una spira circolare va fatta
passare piu lenta quando e a meta strada. Questo si applica anche al caso in cui la spira venga fatta entrare
parallela al campo magnetico, e poi girata.

Compito di Fisica bIB (12 gennaio 2005)


Su una superficie sferica di raggio a sia distribuita una carica con densita () = 0 cos(), dove e lusuale
1 angolo rispetto ad un asse polare z.

a) Calcolare la carica totale sulla meta della superficie dove > 0.

b) Calcolare il modulo del campo elettrico nel centro C della sfera.

c) Calcolare il momento di dipolo elettrico della sfera.


9

Soluzione:
R /2
a) la carica positiva totale e Q = 0
()2a2 sin() d = a2 0 .
b) Il campo E totale nel centro C della sfera deve essere diretto lungo lasse z: considero solo la componente di E
lungo lasse. Z
1 0
E(C) = ()2a2 sin cos d =
40 a2 0 30

c) il contributo al dipolo di due cariche infinitesime dq poste ad un valore generico di (+dq) e (dq) ha
direzione lungo l asse z di modulo dp = 2a cos dq che integrato da:
Z /2
p= 2a cos ()(2a2 sin d) = 4a3 0 /3
0

pari al valore massimo della densita superficiale di carica per il volume della sfera, ma anche alla carica totale
positiva della risposta a) per un braccio di 4a/3.

Un condensatore piano quadrato di lato D e spessore d mantenuto a differenza di potenziale V costante sta
2 in un mezzo con costante dielettrica (z) = 0 (1 + z/2`) dove z e lasse del condensatore ed il centro del
condensatore sta a z = z0 = 0 (vedi figura 1). Si assuma `  D  d.
a) Calcolare la capacita C.
b) Calcolare la forza totale che agisce sul condensatore.
z

d z
d

D D

Rispondere nuovamente alle domande a) e b) assumendo che lasse del condensatore sia ortogonale allasse z (vedi
figura 2).

Soluzione:
a) Lo si puo vedere come una serie di infiniti condensatori, per i quali vale il noto risultato

D2 1 1 D2 1 2 2D3 0 1 ` + D + 2z0 D2 0 z0
C= h i = = ln ' (1 + 2 )
d d ln(1 /2 ) d` ` D + 2z0 d `

V 2 C 4V 2 D4 0 2 ` + D V 2 D2 0
b) Fz = = ln ' tende a spingere il conduttore dove  e piu grosso.
2 z0 d`(D2 `2 ) `D d`
a0 ) Lo si puo vedere come un parallelo di infiniti condensatori, per i quali vale il noto risultato

D2 D2 1 + 2 D2 D2 0 z0
C= hi = = (z0 ) = (1 + )
d d 2 d d 2`
dove 1,2 sono i valori di  ai due bordi del condensatore.
b0 ) Fz = (V 2 /2)(C/z0 ) = V 2 D2 0 /4d` che e 4 volte piu debole che nel caso precedente.

Un solenoide (infinito) di raggio a con n spire per unita di lunghezza e percorso da una corrente I. Una
3 sorgente puntiforme radioattiva posta sullasse del solenoide emette isotropamente particelle di carica q > 0,
massa m ed energia cinetica T :
10 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

a) calcolare per quali valori di T nessuna delle particelle emesse dalla sorgente colpisce la superficie del solenoide;

b) sia ora T = 2Tcrit , dove Tcrit e lestremo superiore dei valori calcolati al punto precedente, e sia langolo compreso
fra la direzione di emissione di ciascuna particella e la direzione del campo magnetico allinterno del solenoide:
calcolare per quali valori dellangolo di emissione le particelle colpiscono la superficie del solenoide.

c) si assuma ora che il solenoide sia immerso in un campo elettrico uniforme E parallelo al suo asse e si risponda
nuovamente ai punti a) e b);

d) determinare infine esplicitamente la traiettoria di una particella emessa allistante t = 0 con un angolo = /3,
discutendo il numero di parametri cinematici rimasti liberi, e calcolare il tempo necessario alleventuale impatto
con la superficie del solenoide (con il campo elettrico presente, T = 2Tcrit e trascurando gli effetti di bordo).

Soluzione:

a) Il campo magnetico allinterno del solenoide e parallelo al suo asse e di modulo B = 0 nI. Le particelle emes-
se
p con un angolo dalla sorgente percorrono spirali, con asse parallelo o quello del solenoide, di raggio r() =
2T /m 2 sin , con = 0 qnI/m, e passo uniforme. Poiche le spirali intersecano lasse del solenoide, la
condizione per cui le particelle non colpiscono la sua superficie e r() < a/2, da cui T < m 2 a2 /8 = Tcrit

b) Se T = 2Tcrit lespressione per i raggi delle spirali diventa r() = (a/ 2) sin per cui, affinche le particelle
colpiscano la superficie del solenoide, devessere /4 3/4.

c) La presenza del campo elettrico modifica soltanto il moto longidudinale, ovvero il passo delle spirali non e piu
costante, ma il loro raggio in funzione di rimane invariato e si ha nuovamente a) T < m 2 a2 /8 = Tcrit , b)
/4 3/4.

d) Introducendo un terna cartesiana centrata sulla sorgente e con lasse z lungo la direzione del campo magnetico, la
generica traiettoria che soddisfa le condizioni indicate nel testo e data da
r
a sin 3
x(t) = [sin(t + ) sin ] = a [sin(t + ) sin ]
2 8
r
a sin 3
y(t) = [cos(t + ) cos ] = a [cos(t + ) cos ]
2 8
1 qE 2 a 1 qE 2
z(t) = (a cos )t + t = t + t
2 m 2 2 m
Resta il parametro libero , che determina la direzione della velocita nel piano perpendicolare allasse del solenoide:
i conti tornano perche la posizione iniziale era completamente determinata mentre della velocita si conosceva solo
il modulo e langolo formato con lasse del solenoide. Siccome /4 < < 3/4, la soluzione data sopra e valida
solo per 0 t t dove t = (1/) arccos[1/ tan2 ] ' 1.91/ e listante della collisione con la superficie; si noti
che non dipende da , come e giusto che sia.

Compitino di Fisica bIB (21 dicembre 2004)

Una sfera di raggio R ha costante dielettrica , conducibilita , e densita di carica iniziale 0 = Q/V uniforme,
1 dove V = 4R3 /3.

a) Calcolare il campo elettrico allistante iniziale t = 0, sia allinterno che allesterno della sfera.

b) Si mostri che rimane uniforme e si calcoli levoluzione temporale delle densita di carica di volume e superficiali.

c) A quale istante t la potenza W (t) dissipata per effetto Joule e massima, e quanto vale questo valore massimo?

d) Descrivere lo stato finale, calcolando il campo elettrico allistante finale, sia allinterno che allesterno della sfera.

e) Calcolare lenergia totale dissipata per effetto Joule.


11

Soluzione:

a) Il campo elettrico e radiale e vale


Q r


r<R
Er (r) = 4 R3
Q 1
r>R


4 r2

b) La corrente vale J = E. Quindi = J = E = /: quindi (t) = 0 et/ dove = /.


La carica e conservata e si accumula uniformemente sulla superficie: Qsuperficiale (t) = Q(1 et/ ).

c) La densita di potenza vale dW/dV = J E = E 2 e massima a t = 0 e dopo si riduce come e2t/ . La potenza
totale vale Z R
1 Q2
Z
2 Qr 2
W (0) = dV E = 4r2 dr( ) =
0 4R3 5 42 R

d) Alla fine tutta la carica Q si trova sulla superficie. Il campo elettrico interno vale zero, mentre quello esterno
non e variato.

e) Si puo procedere integrando la potenza W sul tempo:


Z
1 Q2
E0 = W (0) e2t/ dt = W (0) = .
0 2 10 4R

Oppure, si puo calcolare la differenza fra le energie iniziali e finali. Visto che il campo esterno non varia, e che
quello interno alla fineR vale zero tutta lenergia E0 inizialmente contenuta nel campo elettrico interno alla sfera
viene dissipata: E0 = dV E 2 /2.

Una sbarretta conduttrice omogenea di massa m, lunghezza d e resistenza trascurabile e incernierata perpen-
2 dicolarmente a due guide rettilinee anchesse metalliche e di resistenza trascurabile e disposte parallelamente
al campo gravitazionale g = gz (g > 0). I due estremi superiori delle guide sono collegati con un filo di resistenza
R ed autoinduttanza L e nello spazio e presente un campo magnetico uniforme B = Bx perpendicolare al piano
contenente le due guide. Allistante t = 0 la sbarretta forma con le guide ed il filo che chiude il circuito un qua-
drato di area d2 e viene lasciata libera di cadere da ferma (la sbarretta puo scivolare senza attrito lungo le guide):

a) scrivere le equazioni del moto per la sbarretta per il caso


R 6= 0, L = 0 (esplicitando la corrente) e calcolare il valore
asintotico della corrente;

b) scrivere le equazioni del moto per la sbarretta per il caso R =


R L
0, L 6= 0 (esplicitando la corrente); z
c) scrivere le equazioni del moto per la corrente per il caso gene-
rico R 6= 0, L 6= 0 (esplicitando la posizione della sbarretta) e x y
calcolarne il valore asintotico;

d) determinare nel caso R 6= 0, L = 0 la legge oraria z(t) della


sbarretta e la corrente che circola nel circuito per t > 0;
d
e) calcolare, sempre nel caso R 6= 0, L = 0, la potenza WJoule (t)
dissipata dalla resistenza e discutere il bilancio energetico.

[Si ricorda che la soluzione generale di una equazione differenziale lineare non omogenea si puo sempre scrivere
come la somma di una soluzione particolare e della soluzione generale dellequazione omogenea.]

Soluzione: Dallequazione di Faraday si ha, orientando il circuito in senso antiorario rispetto al semispazio x > 0,
+ Bdz(t) mentre dallequazione di Newton mz(t) = mg BdI(t)
RI(t) = (t) = LI(t)

a) Se L = 0 si ha RI(t) = Bdz(t) e sostituendo

(Bd)2
mz(t) = mg z
R
12 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

ovvero un moto smorzato. Asintoticamente z(t) 0, quindi z(t) mgR/(Bd)2 e


I(t) mg/(Bd)

b) Se R = 0, si ha LI(t) = Bdz(t) che si integra immediatamente in LI(t) = Bd(z(t) + d), avendo utilizzato la
costante arbitraria per imporre I(0) = 0. Sostituendo si trova
(Bd)2
 
mgL
mz = z(t) + d +
L (Bd)2
mgL
ovvero un moto armonico attorno alla posizione di equilibrio z = d (Bd)2 .

c) Nel caso generale si puo derivare lequazione di Faraday e sostituirvi lespressione per z(t) che si ottiene dallequa-
zione di Newton e si trova
2
= Bdg (Bd) I(t) RI(t)
LI(t)
m
che un moto armonico smorzato. Asintoticamente I(t), I(t)
0 e quindi

I(t) mg/(Bd)
esattamente come per il caso a).
d) La soluzione generale e data da
z(t) = g1 t + z1 + z2 et/1
con 1 = mR/(Bd)2 . Le condizioni iniziali per t = 0 consentono di determinare z1 e z2 , ottenendo alla fine
 
t
z(t) = d + g12 1 et/1
1
Bd mg  t/1 
I(t) = z(t) = e 1
R Bd

e) La potenza dissipata nella resistenza e data da


 mg 2  2
WJoule (t) = RI 2 (t) = R 1 et/1
Bd
mentre quella guadagnata grazie allazione del campo gravitazionale e
 mg 2  
Wgrav (t) = mg z(t) = R 1 et/1
Bd
Si noti che Wgrav (t) > WJoule (t) (ricordiamo che t > 0): la potenza restante viene spesa per aumentare lenergia
cinetica della sbarretta:  
d 1
mz 2 (t) = mz(t)z(t) = Wgrav (t) WJoule (t)
dt 2

Compitino di Fisica bIB (15 novembre 2004)

Un dipolo p con orientazione fissa come da figura si trova a distanza R dal centro di una sfera conduttrice
1 di raggio r messa a terra. Calcolare

a) Il potenziale elettrico in tutto lo spazio.


b) La carica totale indotta sulla sfera.
r R p
c) La forza esercitata dalla sfera sul dipolo. In particolare si dica in che modo essa
dipende da R per R  r.
d) Il lavoro necessario per portare il dipolo da R a distanza infinita.
e) Rispondere nuovamente alla domande precedenti nel caso di sfera isolata e
scarica.
13

Soluzione:

a) Serve un dipolo immagine p0 = p(r/R)3 messo a distanza R0 = r2 /R dal centro della sfera. Lo si ottiene dalla
soluzione corrispondente per una carica q 0 = qr/R tenendo conto che il braccio del dipolo viene ridotto di un
fattore R0 /R. (Notare che questo e vero solo per un dipolo orientato come in figura).

b) 0

c) La forza fra due dipoli p e p0 a distanza X, orientati perpendicolarmente a X, e F = 3(p p0 )X/40 X 4 .1 Nel
caso particolare di questo esercizio si ha Fx = 3p2 r3 R/40 (R2 r2 )4 . Per grande R si ha F R7 .

d) Il lavoro vale

p2 r 3
Z
L= F dR =
R 80 (R2 r2 )3
Essa e uguale ad 1/2 dellenergia di interazione fra due dipoli U = p E come atteso perche a) ragionando
in termini di dipolo immagine, uno solo dei due dipoli e reale; b) ragionando in termini di polarizzazione della
sfera conduttrice, essa e indotta dal primo dipolo.

e) Siccome non veniva indotta nessuna carica sulla sfera le risposte non cambiano.

Sia dato un condensatore sferico carico di raggio interno R1 e raggio esterno R2 riempito di dielettrico
2 isotropo con costante dielettrica relativa . Si supponga Q(R1 ) > 0. Determinare:

a) le densita superficiali, con il relativo segno, di carica di polarizzazione presenti sulle superfici del dielettrico.

b) la densita di carica di polarizzazione presente allinterno del dielettrico.

c) lenergia elettrostatica complessiva immagazzinata nel condensatore e quella spesa per polarizzare il dielettrico.

Nellipotesi che sia presente un dielettrico isotropo con costante relativa 1 tra R1 ed Ri ed un dielettrico con costanti
2 tra Ri ed R2 , determinare:

d) la variazione del campo elettrico nell attraversamento di Ri .

e) la densita superficiale complessiva di cariche di polarizzazione sulla superficie di raggio Ri .

Soluzione:

a) In generale pol = P = ( 1)0 E, Ad R1 la carica di polarizzazione scherma parzialmente la carica Q:


pol (R1 ) = (1 1 )Q/4R12 < 0. Quindi ad R2 ha il segno opposto: pol (R2 ) = (1 1 )Q/4R22 .

b) pol = divP divE = 0.


R R2 R R2 R R2
c) Etot = R1
(/2)E 2 dV Epol = R1
(0 /2)( 1)E 2 dV dove R1
E 2 dV = ((Q/4)2 )(1/R1 1/R2 ).

d) Non sono presenti cariche libere sulla superficie di separazione tra i due dielettrici, quindi D e continuo cioe
1 E1 = 2 E2 e quindi
1 Q 1 1
E2 E1 = E1 ( 1) = ( )
2 40 Ri2 2 1

e) tot = 0 (E2 E1 ), che e stato calcolato al punto d).


1 Lo si puo ricavare in due modi.

1) Dalla formula F = U con U = p E = (p p0 )/40 X 3 . Notare che leventuale variazione di p0 con X (che sarebbe presente
in questo esercizio) non va tenuta in conto.
2) Dalla generale formula F = (p )E = py E dove
" #
1 3(p0 X )X p0
E= 3 X = (x r2 /R, y, z)
40 X5 X

e il campo elettrico generato da p0 . Lunico termine che contribuisce alla derivata calcolata a y = 0 e Ex = 3p0 y/40 X 4 .
14 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Compito di Fisica bIB (16 settembre 2004)

Sia data una sfera di raggio R avente una densita di carica (r) = r
1 e carica totale Q nota.
a) Determinare il valore della costante ed il campo elettrico allinterno ed allesterno della sfera.

b) Una carica puntiforme Q viene sparata da distanza r  R con velocita v0 verso il centro della sfera: determinare
il valore minimo di v0 per cui la carica puntiforme attraversa completamente la sfera.

c) Determinare lenergia elettrostatica della distribuzione di carica.

d) Supponendo che che la carica Q si distribuisca uniformemente sulla superficie della sfera, determinare la differenza
di energia elettrostatica rispetto al punto c).

e) Si supponga che un emisfero abbia densita di carica di volume di segno opposto. Calcolare il campo elettrico
sull asse di simmetria delle distribuzioni a distanza r  R.

Soluzione:

a) Calcoliamo la carica totale della distribuzione sferica in funzione di :


Z R Z R
Q
Q= (r)4r2 dr = 4 r3 dr = R4 : =
0 0 R4

Per il calcolo del campo elettrico sfruttiamo il teorema di Gauss applicato a superfici sferiche di raggio r, per cui
calcolata la carica contenuta nel volume racchiuso da tali superfici si ottiene:

Q r2 Q 1
E(r) = r per r R e E(r) = r per r > R
40 R4 40 r2

b) Dalla conservazione dellenergia T Q ((0) ()) e visto che:


Z R Z 0  
1 Q Q Q
(0) () = E(r) dr E(r) dr = + =
R 40 R 3R 30 R

otteniamo:
1 Q2
mv02
2 30 R

c) Per il calcolo dellenergia sfruttiamo il campo elettrico calcolato al punto a):


"Z Z # "Z Z #
R 2 R 4
Q2 1 1
Z  
1 2 0 2 2 Q r 2 1 2
U= 0 E(r) d = E(r) d + E(r) d = 4r dr + 4r dr = +1
2 2 0 R (4)2 0 0 R8 R R
4 40 R 7

[SOLUZIONE PROVVISORIA, PROBABILMENTE MANCA 1/2]

d) In tal caso il primo termine dellintegrale precedente e nullo, in quanto e nullo il campo elettrico allinterno della
superficie carica, mentre il campo allesterno rimane invariato, per cui:

1 Q2 1
U =
7 40 R

e) La carica totale in questo caso e nulla e rimane solo un campo di dipolo elettrico:

1 3(p r)r p
E(r) = per |r|  R
40 r3
15

Il momento di dipolo e allineato lungo lasse z (si e divisa la sfera nelle emisfere z > 0 con > 0 e z < 0 con
< 0), per cui calcolando il contributo al momento di dipolo rispetto allorigine dellemisfero positivo abbiamo:

Z Z Z R Z 2 1
p+
z = zdq = r cos() r r2 dr sin()dd = 2 r4 dr sin() cos()d = R5
z>0 z>0 0 0 5

e tenendo conto anche dellanalogo contributo dellaltro emisfero abbiamo:

2 2
p= R5 z = QRz
5 5

col quale possiamo valutare il campo elettrico a grande distanza dalla sfera.

Una molla di lunghezza a riposo d, lunghezza iniziale ` = d/2, co-


2 stante elastica k e costitituita da costituita da N spire conduttrici
di sezione circolare S  d2 e resistenza trascurabile percorse da una corrente
iniziale I0 .

a) Determinare come varia la corrente I se ` viene variato.


b) Determinare il valore di I0 tale che ` = d/2 sia posizione di equilibrio.

La corrente viene mantenuta costante al valore I0 da un generatore esterno, e


la molla viene lentamente allungata fino a raggiungere la lunghezza di riposo d.
c) Calcolare il lavoro delle forze esterne.
d) Calcolare la variazione di energia magnetica ed il lavoro compiuto dal
generatore.

Soluzione:

a) La corrente varia in modo da mantenere costante il flusso del campo magnetico = LI con L = 0 SN 2 /`.
Quindi I = I0 L0 /L = I0 (2`/d).

b) Lenergia magnetica vale U = LI 2 /2 = 20 /2L = Fmag ` dove Fmag = 20 I02 SN 2 /d2 e produce quindi una
forza magnetica costante ed attrattiva Fmag . (Come noto la forza magnetica tende ad attirare fili percorsi da
correnti nello stesso verso. Il calcolo esplicito partendo dalla forza di Lorentz e complicato in quanto la forza
totale Fmag dipende da effetti ai bordi). Eguagliandola alla forza repulsiva elastica Fel = k(d/2) si trova I0 =
1/2
d3/2 k 1/2 /2N S 1/2 0 .

c) La forza magnetica Fmag = 0 I02 N 2 S/2`2 e la forza elastica sono state calcolate al punto b). Quindi occorre
fornire un lavoro Lmecc = k/2(d/2)2 + 0 I02 N 2 S/2d. Inserendo il valore di I0 calcolato al punto b) si ottiene
Lmecc = 0. La cancellazione non e dovuta a nessun motivo di principio.

d) Lenergia magnetica dipende da ` come Umag = LI02 /2 1/`. Quindi Umag = (I02 /2)L = 0 I02 N 2 S/2d.
Il bilancio energetico Lgen + Lmecc = Umolla + Umag consente di ricavare Lgen . Alternativamente, il calcolo
diretto fornisce
0 I02 N 2 S
Z
Lgen = V I dt = I0 = I02 L =
d

Compito di Fisica bIB (12 luglio 2004)


16 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Si considerino due spire circolari coassiali di raggio a e resistenza R


1 poste a distanza d  a. Una corrente I1 (t) = Kt fluisce in verso
I2
antiorario attraverso una delle due spire.
1. Trascurando i coefficienti di autoinduzione, calcolare la corrente I2 (t) che
fluisce nella seconda spira, specificandone il verso.
2. Calcolare la forza ed il momento della forza cui e soggetta la seconda d
spira.
3. Calcolare il coefficiente di mutua induzione delle due spire poste sia nella
posizione su indicata che nel caso in cui una giaccia su un piano contenente
lasse dellaltra.
4. Determinare il campo elettrico generato solamente dalla prima spira in
una regione intorno all asse della spira stessa a distanze molto maggiori a
di a.
I1

Soluzione:

a) Dato che la distanza fra le spire e molto maggiore del raggio delle stesse, possiamo considerare il campo generato
dalla prima omogeneo sulla superficie della seconda e pari a quello presente nel suo centro:

d`1 r 21 0 a2 I1 z
Z
0
B 12 = I1 3 =
4 s1 r21 2r3

ove si e posto per convenienza r2 = a2 + d2 . Integrando sulla superficie della seconda spira abbiamo il flusso
concatenato dalla prima:
0 a4 I1
12 =
2r3
e dalla legge di Faraday possiamo scrivere la forza elettromotrice indotta dalla variazione di I1 sulla seconda
spira:
d12 0 a4 dI1
E2 = = = RI2
dt 2r3 dt
nella quale si intende che il generatore E e orientato lungo la direzione della corrente I2 , ovvero tale corrente
lo percorre dal polo negativo a quello positivo. Sostituendo la derivata della corrente nella prima spira, abbiamo:

0 a4 K
I2 =
2r3 R

b) Se consideriamo le due spire come due dipoli magnetici:

m1 = I1 a2 z e m2 = I2 a2 z

abbiamo che il momento della forza della prima sulla seconda e pari a:

N12 = m2 B(r 2 ) = 0

visto che sia m2 che B 12 sono allineati lungo lasse z. La forza e invece:

0 a2 I1 z 3 2 20 a8 K 2 tz
 
F 12 = (m2 ) B(r)|r =r 2 = I2 a2 = z
z 2r3 4 r8 R

c) Il coefficiente di mutua induzione nel caso di spire con gli assi paralleli e per definizione pari a:

12 0 a4
M12 = =
I1 2r3
mentre nel caso gli assi siano ortogonali, dato che il campo B 12 si mantiene parallelo alla superficie della
seconda spira, il flusso concatenato e nullo e cos pure il coefficiente di mutua induzione.
17

d) Per ragioni di simmetria il campo elettrico E indotto deve avere solo componente tangenziale, come si puo
dimostrare sfruttando una riflessione speculare su un piano che contiene lasse della prima spira. Considerando
quindi la seconda equazione di Maxwell integrata su un disco di raggio , concentrico con lasse z ed orientato
lungo il medesimo, abbiamo:
I Z
Bz
E d` = 2E () = B d = 2
S t S t
da cui:
Bz 0 a2 K
E() = =
2 t 2 2r3
valido fintanto che sia  d.

Un condensatore cilindrico e costituito da due armature di altezza h


2 e raggi esterno ed interno R e r (vedi figura). Allinterno del conden-
satore e presente un dielettrico isotropo con costante dielettrica  e massa m. r
Il dielettrico e libero di scorrere senza attrito in direzione longitudinale rispetto + R
alle armature del condensatore ed e soggetto allazione del campo gravitazio- V
nale g. Le armature del condensatore sono mantenute ad una differenza di
potenziale V da un opportuno generatore. Detta z laltezza della porzione di
dielettrico che emerge dal fondo del condensatore, calcolare:
g
1. la capacita C(z) del condensatore in funzione dellaltezza z.
2. le distribuzioni della densita di carica presenti sulle armature
3. la forza totale agente sulla lastra di dielettrico specificandone il verso.
4. il potenziale V0 col quale il dielettrico puo essere mantenuto in equilibrio.
Supponendo che il condensatore sia mantenuto alla differenza di potenziale V0
e che il dielettrico sia parzialmente inserito fra le sue armature, calcolare:
5. il lavoro fatto dal generatore quando il dielettrico viene spostato di una z
quantita z
6. la variazione dellenergia totale del sistema a seguito del medesimo
spostamento z del dielettrico.

Soluzione:
a) La capacita si puo calcolare considerando il parallelo di due condensatori cilindrici, il primo in aria di altezza z
ed il secondo con dielettrico di altezza h z:
h i
20 z + (h z) 0
C(z) =
ln (b/a)

b) Dalle condizioni al contorno per la componente di E parallela alla superficie superiore del cilindro dielettrico e
dal teorema di Gauss per il campo D abbiamo:
D karia (r) D kdiel. (r) aria diel.
E karia (r) = E kdiel. (r) = : = =: =
0  0 
quindi dalla carica totale Q presente sullarmatura interna:
Q 
aria = h i, diel. = aria
2a z + (h z) 0 0

c) Per il calcolo della forza conviene procedere con la tecnica dei lavori virtuali e pertanto scriviamo lenergia totale
del sistema condensatore, dielettrico e generatore:
1
E = T mgz + C(z)V 2 + Ugen.
2
18 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

ove il primo termine e lenergia cinetica del dielettrico, eventualmente in moto, il terzo lenergia del campo elet-
trostatico mentre Ugen. indica lenergia interna del generatore, da intendersi ad esempio come lenergia chimica
di una pila. Per questultima, al passare di una carica q = CV verso larmatura interna del condensatore a
seguito di un cambiamento della capacita del medesimo, abbiamo che:

Ugen. = Lgen.syst. = qV = CV 2

e pertanto la variazione di energia totale del sistema per uno spostamento virtuale z del dielettrico e pari a:
1 1
E = T mgz + C(z)V 2 C(z)V 2 = T mgz C(z)V 2
2 2
Consideriamo ora il dielettrico fermo sia prima che dopo lo spostamento e a tal proposito applichiamo al die-
lettrico una forza esterna F = Fz z ( z e il versore unitario diretto verso il basso) tale da mantenerlo in tale
condizione, allora:
1
E = Fz z = mgz C(z)V 2
2
La forza totale percepita dal dielettrico, a seguito dellazione del campo gravitazionale ed elettrostatico e lopposto
della forza esterna utilizzata per mantenerlo in equilibrio, ed e pertanto pari a:

1 20 V 2 
    
1 C 2
F diel. = Fz z = mg + V z = mg 1 z
2 z 2 ln (b/a) 0
ove il contributo del campo elettrostatico e diretto in modo da attrarre il dielettrico allinterno del condensatore,
dal momento che la derivata della capacita rispetto alle variazioni di z e negativa.
d) Il potenziale V0 e tale per cui la forza totale agente sul dielettrico e nulla, ovvero:

mg ln (b/a)
V02 = h i
0 0 1

e) Il calcolo precedente fornisce la risposta una volta sostituito il valore V0 per il potenziale:
C 2
Lgen.syst. = qV0 = V z
z 0

f ) La variazione di energia del sistema condensatore-dielettrico e pari al lavoro fatto dal generatore:

E Lgen.syst.

peraltro e utile verificare tale relazione con il calcolo esplicitito, allorche si sfrutti la condizione di equilibrio:
1 C 2
mg + V =0
2 z 0
da cui:
1 1
E = mgz + CV02 = : E = mgz + CV02 = CV02 = Lgen.syst. .
2 2

Compito di Fisica bIB (6 febbraio 2004)

Due dipoli magnetici sono posti nelle posizioni (0, 0, d) e (0, 0, d) di un sistema di coordinate cartesiane
1 (vedi fig. 1) ed hanno momenti magnetici m antiparalleli ed allineati lungo lasse z. Si calcolino nei punti
del piano xy:
a) le componenti ortogonali e parallele al piano del campo B.
Si consideri ora il caso in cui sia presente il solo dipolo in posizione (0, 0, d) mentre il semispazio z < 0 risulta
riempito con un materiale superconduttore (vedi fig. 2). Ricordando che un tale materiale ha la proprieta di opporsi
alla creazione di un qualunque campo magnetico allinterno del proprio volume (effetto Meissner) si calcoli:
19

b) il valore di Bz nei punti situati appena allesterno della superficie del superconduttore;

c) il campo magnetico B nel volume z > 0 (suggerimento: si sfrutti la tecnica delle cariche immagini);

d) la forza cui e soggetto il dipolo in funzione della sua altezza z.

z
z
m
y m
d
d

x
x
d

m B=0

Fig. 1 Fig. 2

Soluzione: Questo esercizio richiede di sfruttare una variazione della tecnica delle cariche immagini. Nel caso del
problema elettrostatico di una carica affacciata ad un piano conduttore e richiesto un campo che risulti normale alla
superficie del piano, nei punti appena allesterno del medesimo. In tale contesto una carica posta simmetricamente
alla prima e di segno opposto e proprio tale da annullare le componenti tangenti. Al contrario, utilizzando una carica
col medesimo segno si ha leffetto di annullare la componente normale. Con un dipolo affacciato ad un piano, la
condizione al contorno in cui il campo e normale alla superficie, si ottiene considerando un dipolo immagine in cui i
segni delle cariche sono invertiti, il che con loperazione di simmetria speculare porta ad un dipolo parallelo e concorde
al primo. Un dipolo immagine antiparallelo produrra invece un campo tangente alla superficie.

a) Il campo magnetico e la somma dei due campi dipolari:


 
0 3(m r1 )r1 m 3(m r2 )r2 + m
B(r) = + (1.5)
4 r13 r23

ove i vettori r 1,2 e i relativi versori r1,2 sono dati da:


r1
r1 = r (0, 0, +d), r1 =
r1
r2
r2 = r (0, 0, d), r2 =
r2

Per un vettore r appartenente al piano abbiamo:


" #
0 6(m d)r
B(r) = 5/2
4 (d2 + r2 )

che corrisponde ad un campo tangente al piano nei punti prossimi al medesimo.

b) Il fatto che la divergenza di B sia nulla impone che la componente normale al piano sia continua nel passare da
un lato allaltro del medesimo per cui:
Bz (x, y, 0+ ) = 0

c) Il primo punto suggerisce di considerare come soluzione la (1.5), sovrapposizione del campo di dipolo del ma-
gnetino e del campo di un dipolo immagine antiparallelo al primo e posto in posizione simmetrica rispetto al
piano. In tal maniera si soddisfano le condizioni al contorno suggerite dal punto b e il campo ha il richiesto
comportamento di dipolo in prossimita della sorgente.
20 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

d) La forza cui e soggetto il dipolo sorgente e la medesima che sentirebbe se il campo prodotto per la presenza del
piano fosse sostituito dal dipolo immagine e pertanto considerando solo il secondo termine della (1.5) si ha:
" #
30 m2 z
 
0 3(m r2 )r2 + m 0 2mz
F immdip = (m ) = m =
4 r23 z 4 (d + z)3 32d4

ove si e sfruttato il fatto che viene richiesta solamente la derivata parziale lungo z per limitarsi al calcolo di B
lungo la retta (0, 0, z). La forza e repulsiva ed e in grado di far levitare il magnetino, cos come viene spesso
presentato nelle dimostrazioni delle straordinarie proprieta dei materiali superconduttori.

Un condensatore piano isolato e costituito da due armature quadrate di lato L poste a distanza d  S 1/2 .
2 Allinterno del condensatore e presente una lastra di dielettrico con costante  che se inserita in modo completo
occupa interamente lo spazio tra le armature. La lastra e agganciata ad una molla di costante K e lunghezza a riposo
L, fissata ad un estremo come mostrato in figura. Sia Q la carica presente sulle armature. Trascurando gli effetti di
bordo, calcolare:

a) la capacita C(x) del condensatore in funzione della distanza x, indicata in figura.

b) la distribuzione della densita di carica presente sulle armature.

c) la forza agente sul dielettrico.

d) il lavoro necessario per spostare la lastra da una posizione generica 0 < x < L alla posizione x = L.

111
000
000
111 x
L

000
111
000
111
000
111
000
111
000
111
000
111
d

000
111
000
111
000
111
000
111
000
111
Soluzione: Indichiamo con z lasse ortogonale alle armature del condensatore e diretto verso lalto, con d e v
rispettivamente le zona in cui vi e il dielettrico e quella in cui non e presente, sia inoltre Q la carica posseduta
dallarmatura superiore.

a) Ispirandoci al caso del condensatore piano omogeneo, proviamo se e possibile una soluzione in cui il campo
elettrico fra le armature sia ortogonale alle stesse e costante, ovvero E(r) = E z. In tal caso infatti sarebbero
soddisfatte sia le condizioni al contorno sulle armature, sia la richiesta di continuita della componente di E
tangente ai due lati della superficie di passaggio fra dielettrico e vuoto. Dalle relazioni fra i vettori D ed E
abbiamo:
D v = 0 E D d = E
con le quali possiamo calcolare la densita di carica sulle superfici delle armature:

v = Dv,z = 0 Ez d = Dd,z = Ez (1.6)

e quindi la relazione fra carica totale e campo elettrico:


x  x h x  x i
Q = v S + d S 1 = Ez S 0 + 1 (1.7)
L L L L
La capacita totale risulta pertanto pari a:
Q Q h x  x i S
C= = = 0 + 1
V V Ez d L L d

b) Le densita di carica si ottengono calcolando il campo elettrico dalla (1.7) e sostituendolo nelle (1.6) a dare:

0 Q Q
v =  x
 x
 , d =  x
 x

S 0 L + 1 L S 0 L + 1 L
21

c) Per il calcolo della forza totale agente sul dielettrico consideriamo la situazione in cui si applica al medesimo
una forza esterna F ext = F tot che compensa esattamente le forze esercitate dalla molla e dal campo elettrico.
Lenergia totale del sistema e pari a:

1 Q2
U (x) = k(x L)2 +
2 2C(x)

per cui dal teorema delle forze vive abbiamo che dato uno spostamento dx:

dU = F ext dx = F tot dx

ovvero:
Q2 Q2 dC
 
d 1 2
Ftot,x = k(x L) + = k(x L) +
dx 2 2C(x) 2C(x)2 dx

d) Sempre considerando lenergia di cui al punto precedente:

Q2 Q2
Z
1
L= F ext dx = U = k(x L)2
2C(L) 2 2C(x)

In una regione di spazio dove non vi sono correnti si trova un campo magnetico statico B = B(, z) avente
3 simmetria cilindrica (cioe di rotazione attorno allasse z). La componente del campo lungo lasse z e nota e
vale Bz = B0 zz/L.

a) Si determini la componente radiale B del campo magnetico.

Una piccola spira circolare di raggio a, resistenza R e coefficiente di autoinduzione trascurabile si muove con velocita
v costante lungo lasse z, con la propria superficie perpendicolare allasse.

b) Si calcoli la corrente indotta nella spira e la potenza dissipata per effetto Joule.

c) Si calcoli la forza sulla spira specificandone direzione e verso.

Soluzione:

a) La III equazione di Maxwell, scritta in coordinate cilindriche

1
0=B = (B ) + z Bz ,

impone (B ) = B0 /L e quindi B = B0 /2L. (Allo stesso risultato si arriva considerando il teorema di


Gauss per una superficie cilindrica di raggio ed altezza h intorno allasse z: (B) = 2 [Bz (z + h) Bz (z)] +
2hB () = 0).

b) Il flusso di B sulla superficie della spira e ' B(z)a2 dove dz/dt = v. Quindi la f.e.m indotta e E = d/dt =
a2 B0 v/L. La corrente e I = E/R e la potenza dissipata e W = RI 2 = (a2 B0 v/L)2 /R.

c) Siccome la spira si muove a velocita costante la forza totale e zero. Cioe occorre una forza esterna che si
opponga alla forza magnetica, che tenderebbe a frenare la spira. Per calcolarla si possono seguire diversi metodi.
A) Siccome F v = W si ha F = v(a2 B0 /L)2 (dove v = vz). B) Oppure si puo approssimare la spira con
un dipolo: F = ( B)/2 dove = a2 Iz e il momento magnetico indotto della spira. C) E interessante
anche fare il conto nel modo piu complicato: integrando le forze sui singoli portatori di carica, in quanto la
componente del campo magnetico che produce la forza verticale e la B calcolata al punto a).

Compito di Fisica bIB (16 gennaio 2004)


22 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Una carica puntiforme q e posta allinterno di un guscio condut-


1 tore sferico di raggio interno R e raggio esterno R0 , a distanza
d dal centro. Il guscio conduttore e posto a terra. Calcolare
a) Il potenziale ed il campo elettrico in tutto lo spazio.

b) La forza sulla carica q.


c) Mostrare che la carica totale indotta sulla sfera e pari a q.
d) Come cambia la risposta a) se il guscio conduttore e isolato?

Soluzione:
a) E noto che due cariche q e q 0 = qR/d a distanze dd0 = R2 dal centro di una sfera producono potenziale zero
sulla sfera. Questo e il sistema di cariche immagini che ci serve per calcolare E nella zona interna. Il fatto che
il conduttore abbia spessore finito non complica il problema. Dentro il conduttore e nella zona esterna E = 0.
b) La forza e attrattiva e vale F = qq 0 /40 (d d0 )2 .
c) Siccome fuori E = 0, la carica totale (q + carica indotta) e zero.
d) La carica totale ora e q. Sulla superficie interna si dispone una carica totale q distribuita in modo da schermare,
a r > R leffetto della carica puntiforme. Sulla superfcie esterna si dispone uniformemente una carica totale q,
generando un campo radiale E = q/40 r2 . Dentro E rimane come prima.

Un tubo conduttore ha raggio esterno b, raggio interno a e altezza h  b. Il tubo viene mantenuto in
2 rotazione intorno al proprio asse con velocita angolare . Calcolare:
a) Il campo elettrico nel cilindro in regime stazionario;
b) la distribuzione di cariche e di correnti (superficiali e di volume);
c) il campo magnetico nel cilindro;
d) le pressioni elettrostatica e magnetostatica sulle superfici laterali interna ed esterna, specificando in che verso
sono dirette.

Soluzione:
a) Allequilibrio la forza totale agente sugli elettroni e zero: F = qe E + me 2 r = 0 quindi E = 2 rme /qe .
b) La densita di carica e costante: usando la divergenza in coordinate cilindriche
1
= 0 E = 0 (rEr ) = 20 2 me /qe .
r r
La densita superficiale e b = 0 E(b) e a = 0 E(a). Il valore ed il segno sono quelli attesi in quanto la carica
totale viene zero: qtot = (b2 a2 ) + 2(bb + aa ).
La carica gira e dentro il conduttore genera una corrente J (r) = v = r cioe J = r. Sulla superfici a e
b ce una densita superficiale di corrente a,b
= a,b va,b .

c) Per simmetria B e diretto lungo lasse. Siccome la corrente e prodotta da una carica totale zero, Bz = 0 per
r < a e per r > b. Dalla IV equazione di Maxwell ed dal teorema di Stokes segue che appena dentro il cilindro
Bz (r = a) = 0 a = 0 a a. Per calcolare Bz dentro il cilindro scelgo di non usare Stokes. Scrivo invece
la IV equazione di Maxwell in forma differenziale usando la formula del rotore in coordinate cilindriche:
Bz r2 a2
( B) = = 0 J : Bz (r) = Bz (a) 0 per a < r < b.
r 2
Si puo verificare che Bz (b + 0) = Bz (b 0) 0 b b viene zero come deve.
d) La pressione lungo una superficie dove E e B variano e data da p = L dove L = 20 E 2 21 0 B 2 ed e diretta
verso dove L e grosso. Il termine elettrico e dominante per b  c: la pressione tende quindi a comprimere il
conduttore.
23

Una spira di forma semicircolare, raggio a, resistenza elettrica


3 R ed autoinduttanza L e posta col centro nellorigine di un
y
piano coordinato xy (vedi figura). Nel semipiano x > 0 e presente un
campo magnetico B ortogonale al piano stesso. Indichiamo con lan-

golo formato dal diametro della spira con lasse y, e consideriamo il caso
in cui la spira sia mantenuta in rotazione con velocita angolare costante
con legge oraria = t. Si calcoli:
x
a) la f.e.m. indotta dal campo magnetico esterno sulla spira in
funzione del tempo (la si rappresenti graficamente);
b) la corrente che circola nella spira nellipotesi che L/R  /;
B
c) il momento delle forze esercitate sulla spira e la potenza necessaria
per mantenerla in rotazione.
Nellistante in cui la spira ha compiuto esattamente un giro, il campo magnetico viene spento e la spira viene lasciata
libera di ruotare attorno al proprio asse senza attrito, determinare:
d) la legge oraria della spira e lenergia totale dissipata.

Soluzione: Scegliamo in maniera arbitraria una normale positiva n per la spira, la quale e univocamente legata al
verso di percorrenza e al segno del generatore di forza elettromotrice . Analogamente scegliamo un verso arbitrario
per la corrente I che percorre la spira (vedi figura).

a) Dalla legge di Faraday abbiamo:

dB y
E = I
dt

ove il flusso B e pari a:
+
^
n
a2
B = Bz S()
2 x

In tale formula si e indicato con S()/2 la frazione di area del


cerchio attraversata dal campo magnetico esterno B (vedi fig. 2). R
In definitiva abbiamo: B

1
E = a2 Bz S 0 ()
2

SHL SHL IHtL


1 I0
3

2.5
0.5
2

1.5 t
-2 - 0 2 3 4
- 0
2 3 4

1

-0.5
0.5


-2 - 0 2 3 4 -1

b) Lequazione del circuito e


1 2
E + RI + LI = 0 : LI + RI = a Bz S 0 ()
2
la cui soluzione puo essere trovata componendo le soluzioni negli intervalli in cui S 0 () risulta costante. Nellipo-
tesi che il tempo di rilassamento = L/R sia molto minore del tempo fra i cambiamenti di segno della funzione
S 0 (t), abbiamo:

1 et/

1 2 per t < /
I0 = a Bz S 0 () I(t) = I0
2R 1 2e(t/)/ per t > /
24 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

c) La forza di Lorentz viene esercitata dal campo B solo nella regione di filo presente nel semipiano x > 0. Inoltre
la forza che esercitata sul segmento circolare della spira e radiale e pertanto non contribuisce al momento del
campo sulla spira stessa. Rimane da calcolare il contributo associato al segmento rettilineo:

dF = IdrBz S 0 ()r z = IdrBz S 0 ()

Il momento totale e pertanto dato da:


a
a2
Z Z Z
0
M = dM = r dF = IBz S ()(r ) drr = I(t)Bz S 0 () z
0 2

dove I ed S 0 cambiano segno in modo che il momento delle forze tende sostanzialmente sempre ad opporsi al
moto. La potenza vale
PHtL
P0

a2 0
P = M = IBz S ()
2
- 0
2

3

4

t

d) Al compimento del primo giro il campo magnetico B non e concatenato con la superficie e pertanto il suo
spegnimento non ha effetto sulla spira. In seguito la spira non e piu soggetta a forze esterne e procede con
velocita angolare costante. La corrente attraverso la spira decade esponenzialmente come richiesto da un ordinario
circuito RL:
1 2 LI02
I(t) = I0 et/ ove I0 = a Bz E=
2R 2

Compitino di Fisica bIB (19 dicembre 2003)

Due piastre circolari di raggio a sono poste orizzontalmente una sopra laltra a z = d/2  a. Ciascuna
1 delle due piastre contiene una carica Q/2 distribuita uniformemente lungo la superficie. Il volume V fra le
due piastre e riempito con un materiale di conducibilita e densita iniziale di carica 0 = Q/V .

a) Calcolare la densita di corrente J allistante iniziale.

b) Si mostri che rimane uniforme e se ne calcoli levoluzione temporale.

c) Calcolare lenergia dissipata per effetto Joule.

d) Calcolare il campo magnetico.

Soluzione:

a) J = E. Il campo elettrico e diretto lungo lasse z e vale zero per z = 0. La prima eq. di Maxwell Ez /z = /0
implica Ez = z/0 per |z| < d/2. Fuori E = 0.

b) = J = E = /0 : quindi (t) = 0 et/ dove = 0 /.

c) Si puo procedere integrando la potenza W sul tempo. Oppure, si puo piu semplicemente usare il fatto che tutta
lenergia iniziale E0 viene dissipata:
0 E 2 dQ2
Z
E0 = dV = .
2 24a2 0

d) B = 0 (J + J S ) dove J = E e la corrente e J S = 0 E = J e la corrente di spostamento. Quindi


B = 0.
25

Una spira rettangolare di massa m e disposta verticalmente IF

2 in prossimita di un filo rettilineo infinito percorso da corren-


z
te costante IF . La spira ha resistenza R ed induttanza trascurabile.
zI
Il sistema e soggetto allazione del campo gravitazionale. Detta zI
la coordinata del lato della spira piu vicino al filo (vedi figura), si g

calcolino:
a R
a) il coefficiente di mutua induzione fra spira e filo;
b) lequazione del moto per la spira; b

c) il tempo t, a partire dal momento in cui la spira e lasciata libera di cadere, per il quale laccelerazione e massima
ed il valore di tale accelerazione.

Soluzione: Indichiamo con n la normale alla spira la quale, sfruttando la regola della mano destra, individua il
rispettivo verso di percorrenza (antiorario in figura) ed il segno del generatore della forza elettromotrice E.
IF
a) Calcoliamo il campo B prodotto dal filo:
z
0 if
B= n zI
2r
I g
e dal suo flusso attraverso la spira:
+

 
0 if b z+a a R
fs = M if = ln n
2 z

otteniamo il coefficiente di mutua induttanza M richiesto. b

b) Trascurando lautoinduttanza della spira abbiamo dal circuito in figura che E = RI, ove sfruttando la legge di
Faraday si ha:  
df s 0 if b d z+a
E = = ln
dt 2 dt z
da cui la corrente indotta a seguito del movimento della spira:
0 if b a
I= z
2R z(z + a)
Calcolando la forza di Lorentz, osserviamo che i lati verticali sono soggetti a contributi opposti i quali si elidono,
mentre per i lati orizzontali abbiamo:
0 if I ab
F fs = z
2 z(z + a)
Lequazione del moto e pertanto:
2
b2

0 if a
mz = z + mg
2z(z + a) R
Come atteso linduzione magnetica produce una forza tipo attrito. Nei limiti in cui questa forza e grossa o
debole sarebbe semplice risolvere lequazione del moto.
c) Nellequazione del moto il termine dipendente dalla velocita ha segno opposto al termine costante dovuto alla
forza di gravita; pertanto laccelerazione massima z = g si ha allinizio della caduta (ed eventualmente anche a
t ).

Una piccola spira circolare di raggio a, resistenza R e indut-


3 tanza trascurabile si trova allinterno di un lungo solenoide
x

avente n spire per unita di lunghezza. Il centro della spira giace sul- z
B
lasse del solenoide, con il quale lasse della spira forma un angolo
(vedi figura). Nel solenoide passa la corrente (lentamente) variabile
nel tempo I(t) = I0 t/ .
a) Calcolare la corrente i indotta nella spira ed il campo magnetico totale al centro della spira;
26 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

b) Calcolare il momento delle forze sulla spira;


c) Discutere la forza sulla spira (almeno in direzione e verso) nel caso in cui essa sia vicina ad una estremita.

Soluzione:
a) Il campo generato dal solenoide al suo interno vale B = 0 nI(t). Il flusso attraverso la spira vale = a2 B cos ,
la forza elettromotrice indotta e la corrente circolante nella spira sono quindi
d a2 0 nI0 cos E
E = = , Isp = .
dt R
Al centro della spira la corrente indotta genera un campo Bsp che in modulo vale
0 Isp a20 nI0 cos
Bsp = =
2a 2R
che, dovendo opporsi alla variazione di flusso per la legge di Lenz, forma un angolo con il campo generato
dal solenoide. Il campo magnetico totale al centro della spira avra una componente lungo z ed una lungo x
Bx = Bsp sin Bz = 0 nI Bsp cos

b) Il momento M che agisce sulla spira vale M = B, dove = Isp Sn e il momento magnetico della spira.
Quindi
2 a4 20 n2I02 sin cos
M = a2 Bsp 0 nI sin( ) = t
R 2

c) La forza sulla spira vale vale F = (B), con lorientazione di costante. Siccome il indotto e anti-parallelo
a B la forza tende a muovere la spira verso lesterno del solenoide. Calcolare il gradiente di B richiede solo
tempo; e facile stimare che attorno allimboccatura B B/a.

Compitino di Fisica bIB (18 novembre 2003)

Due sfere indeformabili di uguale raggio R, aventi massa M e cariche Q uniformemente distribuite nel
1 proprio volume, si attraggono partendo da fermo e da distanza infinita.
a) Si calcoli lenergia iniziale del sistema.
b) Si calcoli la velocita delle sfere quando si toccano (cioe quando la distanza tra i centri e d = 2R).
Dopo il contatto, le sfere continuano a muoversi compenetrandosi senza attrito.
c) Mostrare che il campo elettrico nella regione di sovrapposizione delle sfere e uniforme e darne il valore in funzione
della distanza d (< 2R) tra i centri.
d) Si calcoli la velocita delle sfere quando i centri si sovrappongono (d = 0).

Soluzione:
a) Il calcolo dellenergia delle due sfere, quando la distanza dei centri sia tale da non avere sovrapposizione delle
rispettive distribuzioni di carica, si puo scrivere come:
Z Z
1 1
U= dq1 (1 + 2 ) + dq2 (1 + 2 ) = 2U0 + Uint
2 S1 2 S2

ove si e indicato con U0 = 21 S1 dq1 1 lenergia necessaria allassemblaggio di una singola sfera e con Uint il
R

contributo associato allinterazione delle due distribuzioni. Calcolo di U0 : ci serve il campo elettrico determinato
da ogni singola sfera il quale, utilizzando il teorema di Gauss, risulta essere:
kQ
R3 r r < R
E(r) =
kQ
r3 r rR
27

quindi la funzione potenziale associata alla presenza di una singola distribuzione sferica di carica e pari a:

kQ kQ
2
R + 2R3 (R r2 ) r<R
(r) =
kQ
rR

r

e lenergia di autointerazione risulta dallintegrale:

R
3 kQ2
Z Z Z
1 kQ
3R2 r2 drd =

U0 = dq = dr(r) = 3
2 Sr 2 Sr 2 0 2R 5 R

Calcolo di Uint : se r > 2R sappiamo che e conseguenza del teorema di Gauss il fatto che la forza di interazione
fra le sfere e uguale a quella fra due cariche puntiformi poste nei rispettivi centri. Quindi lenergia potenziale
elettrostatica totale risulta pari a:

6 kQ2 kQ2
U (r) = per r 2R.
5 R r

b) Si conserva sia limpulso totale che lenergia del sistema e pertanto:


r
2 kQ2 kQ2
M v2 = : v=
2 2R 2M R

c) Sia ora r il vettore posizione del centro di S2 rispetto al centro di S1 , supponiamo r < 2R e poniamo lorigine di
un sistema di riferimento coincidente col punto di mezzo di tali centri. In tal caso, considerando punti allinterno
delle distribuzioni di entrambe, abbiamo:

r r kQ  r  kQ  r  kQ
E(x) = E 1 (x + ) + E 2 (x ) = 3 x + 3 x = 3r
2 2 R 2 R 2 R

da cui la costanza del campo nella zona di sovrapposizione.

d) Nel momento in cui i centri delle sfere sono coincidenti, le due cariche e i rispettivi campi si elidono. Lenergia
della configurazione risulta U (0) = 0 e pertanto, con le medesime considerazioni utilizzate per il calcolo al punto
b, si ha:
r
2 2 6 kQ2
M v = U () : v= .
2 5 MR

Due cariche puntiformi Q1 = q e Q2 = q sono poste di fronte ad un piano y

2 conduttore infinito e messo a terra. Le due cariche sono poste a distanza d


luna dallaltra ed entrambe a distanza d/2 dal piano. Calcolare:
a) la forza totale esercitata dalle cariche sul piano; d
2 +q
x

b) il campo elettrico sullasse z a distanza z  d dal piano (vedi figura); d z

c) la densita superficiale (x, y) di carica indotta sul piano conduttore lungo la


retta x = 0; d q
2

d) lenergia elettrostatica del sistema.

Soluzione: Il sistema di cariche immagini e mostrato in figura.


28 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

a) La forza che le cariche esercitano sul piano e uguale ed opposta alla forza che il piano y

esercita sulle cariche:


^

F1+2piano = Fpiano1+2 = (q E1 q E2 ) ^
r
d x
q 2 +q

ove Ei indica il campo determinato, nella posizione della carica i-esima, dalle altre 3 1


cariche presenti nel sistema. Utilizzando la tecnica delle cariche immagini si ha: d z

    4 2
kq kq z + y kq kq z y +q d q
F piano1+2 = q 2 z + 2 q z 2 2
^
d 2d 2 d2 2d 2
kq 2
 
1
= 2 2 z
d 2
il cui opposto e la forza richiesta.

b) Il calcolo del campo elettrico a distanza z  d dal piano suggerisce di considerare le quattro cariche, quelle reali
e le loro immagini, come una coppia di dipoli. Posto p = qdy, abbiamo il potenziale:
p r p r p r
(x) = k 3 k ' kd z
r r=x d2 z r3 r=x+ d2 z r3 r=x

ed utilizzando il sistema di coordinate polari di figura abbiamo:


 
pr p sin p  
3 = = 2 sin r + cos
r r2 r3
ovvero, sviluppando il prodotto scalare:
3kdp
(x) ' sin 2
2|x|3
Siamo ora in grado di calcolare il campo come:
3 dkp h i
E(x) = |x ' 3 sin 2r 2 cos 2
2 |x|4
da cui il risultato richiesto, qualora si ponga = 0.
c) Calcoliamo la carica indotta sul piano come somma della carica indotta da ciascuna delle q1,2 separatamente.
Indicata con r la posizione di un punto del piano relativamente alla proiezione ortogonale della carica sul piano
stesso, abbiamo che il campo elettrico, appena allesterno della superficie conduttrice, e pari a:
kqdz
E(r) =  23
d2
r2 + 4

e sfruttando il teorema di Gauss:


qd
q (r) = 0 (Eext. Eint ) z =  32
d2
4 r2 + 4

Sommando quindi i contributi dovuti alla presenza di entrambe le cariche si ha:



qd 1 1
(0, y, 0) = 3 3

4 d 2
(y + ) + d2 2
(y ) + d 2
d 2 2
2 4 2 4

d) Lenergia potenziale della configurazione e pari a:


Z Z !
1 1 X 1 1 1 X
U= (r)(r)dr + qi (ri ) = (r)(r)dr + qi (ri )
2 z>0 2 i=1,2 2 2 z< 2 i=1...4
immagini.

ove si intende che i potenziali (ri ) nelle sommatorie sono quelli determinati da tutte le cariche escludendo la qi
considerata. Il secondo segno di eguaglianza e giustificato dalla simmetria del problema con le cariche immagini
29

e dal fatto che il dominio di integrazione e in tal caso esattamente il doppio di quello usato nel caso in cui sia
presente il piano conduttore. Possiamo quindi calcolare lenergia del sistema come:

1 1 1 kq 2
U= Uq1 +q2 +q3 +q4 = 4 Uq1 = (2 )
2 2 2 d

ove si e sfruttata nuovamente la simmetria della distribuzione di cariche.

Lo spazio tra le armature di un condensatore cilindrico, di al-


3 tezza h e raggi r1 e r2 (r1 < r2 , e h  r2 r1 ), e riempito di
un materiale isolante non omogeneo, la cui costante dielettrica relativa
varia con r secondo la legge h

2 1
r = 1 + (r r1 )
r2 r 1
r1
dove r e la distanza dallasse comune delle due armature. Il condensatore r r2
ha una carica Q. r

a) Calcolare la capacita del condensatore. Puo essere utile lintegrale indefinito


Z  
dx 1 a + bx
= log .
x(a + bx) a x

b) Calcolare lenergia elettrostatica immagazzinata nel condensatore.

c) Calcolare, su tutto lo spazio, la densita di energia elettrostatica per unita di volume.

d) Calcolare le densita di carica di polarizzazione, sia superficiali che di volume, presenti nel dielettrico. Ricordare
che, in coordinate cilindriche,
1 (rAr ) 1 A Az
A= + +
r r r z

Soluzione:

a) Il condensatore puo essere visto come una serie di condensatori cilindrici concentrici tra r e r + dr, per ognuno
dei quali d(1/C) = dr/2rh0 r . Linverso della capacita totale vale quindi
Z r2 Z r2
1 1 dr 1 dr 1 r2 2 r1 2 1
= = , dove a = e b=
C 2h0 r1 r r 2h0 r1 r(a + br) r2 r1 r 2 r1

da cui    
1 1 1 (a + br1 )r2 1 r 2 r1 1 r2
= log = log
C 2h0 a (a + br2 )r1 2h0 1 r2 2 r1 2 r1

b) U = Q2 /2C.

c) u = D E/2 tra le armature, 0 fuori. D e E sono ambedue sempre diretti lungo la coordinata cilindrica r, ed i
loro moduli valgono
Q D Q(r2 r1 )
D= , E= = .
2hr 0 r 20 hr[(1 r2 2 r1 ) + (2 1 )r]

d) La polarizzazione per unita di volume P e nulla fuori dalle armature, mentre tra le armature vale P = 0 E =
0 (r 1)E = (1 1/r )D. Quindi anche P e diretta lungo r, ed in modulo vale
 
r 2 r1 Q
P = 1 .
(1 r2 2 r1 ) + (2 1 )r 2hr
30 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Facendo lipotesi che larmatura interna sia carica positivamente, le densita superficiali di carica di polarizzazione
p sulle armature interna ed esterna valgono
   
1 Q 1 Q
pint = 1 , pest = 1 .
1 2hr1 2 2hr2

La densita di carica di polarizzazione per unita di volume vale


 
1 (rPr ) 1 Q r2 r 1 Q (2 1 )(r2 r1 )
p (r) = = 1 =
r r r 2h r (1 r2 2 r1 ) + (2 1 )r 2hr [(1 r2 2 r1 ) + (2 1 )r]2

Compito di Fisica bIA (19 settembre 2003)

Un generatore eolico o idroelettrico e rozzamente schematizzabile come una spira di superficie S mantenuta in
1 rotazione con velocita angolare (parallela al piano della spira) allinterno di un campo magnetico costante
e uniforme B 0 perpendicolare a . La spira ha resistenza r e mediante opportuni contatti striscianti i suoi capi sono
connessi ad un circuito avente resistenza R.

a) Calcolare la differenza di potenziale ai capi della spira a circuito aperto.

La spira viene ora chiusa sul circuito. Tracurando lautoinduzione della spira:

b) Calcolare la differenza di potenziale ai capi della spira a circuito chiuso.

c) Calcolare la potenza dissipata nel circuito.

d) Calcolare la potenza meccanica esercitata dalle forze esterne per mantenere la spira in rotazione ed il momento
M esercitato da queste forze.

e) Si assuma ora che la spira ha un coefficiente di autoinduzione L e si risponda nuovamente alle domande a)-b).

Soluzione:

a) = B0 S cos t, quindi E = = B0 S sin t

b) Passa una corrente I = E/(r + R). La differenza di potenziale ai capi della spira vale RI = E/(1 + r/R).

c) W = EI. In media temporale hW i = 12 I 2 (r + R)

d) W = Wmecc = M = M sin t. Alternativamente, serve un momento magnetico opposto a quello generato


dalla forza magnetica: M = B i.e. M = ISB0 sin t = IE/.

e) Adesso E = LI + (r + R)I. A regime I = iI per cui V = E/[1 + (r + iL)/R].

Un lungo solenoide cilindrico e costituito da N spire per unita di lunghezza avvolte su un nucleo di ferro di
2 raggio R e lunghezza L  R. Il ferro ha permeabilita magnetica e conducibilita elettrica . Nelle spire si
fa passare la corrente alternata I = I0 cos t.

a) Calcolare il campo magnetico allinterno del solenoide.

b) Calcolare il campo elettrico indotto allinterno del solenoide.

c) Si spieghi perche il nucleo di ferro si riscalda e si calcoli la potenza dissipata per unita di lunghezza.
31

Soluzione:
a) B = H = nI
b) Siccome E = B viene E = 12 rnI0 sin t
c) E induce una corrente j = E e quindi una potenza dissipata jE per unita di volume.

Una nuvola sferica di raggio R e carica totale Q e costituita da N particelle di carica q = Q/N e massa m,
3 inizialmente (t = 0) distribuite con densita uniforme.
a) Calcolare lenergia potenziale di una carica posta a distanza r dal centro della nuvola.
Per effetto della repulsione coulombiana la nuvola inizia ad espandersi radialmente, mantenendo la simmetria sferica.
Nel corso del moto radiale le particelle non si scavalcano (cioe se inizialmente due strati di particelle si trovano alle
distanze r1 (0) e r2 (0) > r1 (0) dal centro, ad ogni istante successivo r2 (t) > r1 (t).)
b) Sia r = r(t) la posizione al tempo t delle particelle che a t = 0 sono a distanza r0 = r(0) < R dal centro.
Mostrare che lequazione del moto per r = r(t) e
d2 r qQ  r0 3
m 2 = ()
dt 40 r2 R

c) Si dica a che distanza dal centro si trovano inizialmente le particelle che acquistano la massima energia cinetica
durante lespansione, e si dia il valore di tale energia massima.

Soluzione:
a) (
Q r2 3
V (r) = 40 ( 2R3 + 2R ) per r < R
Q 1
40 r per r > R

b) Poiche le particelle non si scavalcano, la carica contenuta entro una sfera di raggio r(t) rimane costante.
c) Lenergia potenziale corrispondente allequazione del moto (*) e Ur0 = (Q/40 )(r0 /R)3 /r. Lenergia cinetica
massima viene acquistata a distanza infinita ed e uguale a Ur0 , che e massima per r0 = R.

Due lastre metalliche identiche di superficie S e
4 massa M possono scorrere senza attrito lungo la
superficie interna di una guida isolante.
Inizialmente le la-
stre sono a distanza h = hi  S fra loro. Nello spazio
fra le lastre si trova un gas avente densita n = ni e suscet-
tivita dielettrica i . Si supponga che sulle lastre si trovino
rispettivamente le cariche +Q e Q.


a) Calcolare la forza tra le lastre e lenergia elettrostatica del sistema,


b) Calcolare la velocita delle lastre quando, sotto lazione delle forze elettrostatiche, la distanza fra esse e variata
di hi /2.
Si supponga ora che la suscettivita dielettrica del gas dipenda linearmente dalla sua densita:
i
= n
ni
La guida e a tenuta stagna e quindi la quantita totale di gas tra le lastre e costante (la pressione cinetica del gas e
trascurabile).
c) Sotto questa nuova ipotesi si risponda di nuovo alle domande a), b).
Si supponga ora che le lastre siano connesse fra loro attraverso un generatore che mantiene una differenza di potenziale
costante V tra esse, mantenendo le altre ipotesi.
c) Rispondere di nuovo alle domande a), b) ( costante) e c) ( variabile con la densita).
32 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Soluzione:

a) Ues = Q2 /2C = Q2 h/2S dove  = 0 (1 + i ). F = Ues /h = E/2 (attrattiva).

b) Poiche il ssitem a e isolato K f K i = 2(M v 2 /2) = Ues


f i
Ues i
= Ues /2 = Q2 /4C.

c) Come a) e b), ma nel calcolo dellenergia bisogna considerare la variazione di  = (h) = 0 (1 + i hi /h):
f i
Ues Ues = (Q2 /2)[hi /(2(hi /2)) hi /(hi )].

d) Per uno spostamento a V costante dUes = d(CV 2 /2) = (V 2 /2)dC, dUgen = dW = V dQ = V 2 dC, dUtot =
f
dUes + dURgen = (V 2 /2)dC, dove dC = d(S/h) = S(/h2 + h /h)dh. In particolare K f K i = Utot i
Utot =
2
(V /2) dC e quindi
Z hi /2
M v 2 = S(V 2 /2) (/h2 + h /h)dh.
hi

Compito di Fisica bIA (11 luglio 2003)

Un filo percorso dalla corrente variabile I = I0 t/ e di-


1 sposto lungo lasse z di un sistema di riferimento. Lungo
lasse x, a distanza r dal filo si trova una piccola spira quadrata
di lato a  r e resistenza R. Il piano della spira e perpendicolare
al piano zy e forma un angolo col piano xy.
Calcolare:
a) la corrente i indotta nella spira;
b) la forza sulla spira, specificandone il verso;
c) il momento delle forze sulla spira, specificandone il verso.

Sulla superficie di un palloncino sferico di raggio a e distribuita la


2 carica Q. Il palloncino si trova allinterno di un guscio conduttore
sferico di raggio R > 2a. I centri delle due sfere coincidono.
Il conduttore viene messo a terra, cioe mantenuto a potenziale nullo.

a) Calcolare la differenza di potenziale tra palloncino e guscio.


b) Calcolare la pressione elettrostatica sul palloncino e sulla superficie
interna del guscio conduttore.
Il palloncino si espande fino ad un raggio a0 = 2a.

c) Calcolare il lavoro compiuto dalle forze durante lespansione del palloncino.

Si consideri ora il caso in cui il guscio conduttore e isolato.

d) Si dica come cambiano le risposte a)-c) rispetto al caso di conduttore a terra.


Un condensatore piano e costituito da due armature di superfice S e distanziate di d  S. Sulle armature
3 si trovano le cariche Q.
Calcolare la differenza di potenziale tra le armature nei casi seguenti:

a) Il condensatore e riempito con due strati sovrapposti di spessore d/2 aventi costante dielettrica a , b > a .

b) Il condensatore e riempito con N strati sovrapposti di spessore d/N aventi costante dielettrica 1 = a , 2 =
a + , . . . , n = a + (n 1), . . . , N = b essendo  = (b a )/(N 1).
33

c) Il condensatore e riempito con un materiale di densita variabile in modo che la costante dielettrica varia nello
spazio tra le armature in maniera continua secondo la legge (0 < x < d)

(x) = a + (b a )x/d

Compito di Fisica bIA (20 giugno 2003)


Un cilindro di raggio r e lunghezza  r e formato da due semicilindri dielettrici (a sezione di semicerchio,
1 uniti lungo laltezza) di costanti dielettriche relative 1 , 2 e permeabilita magnetiche 1 = 2 . Sul cilindro
si avvolgono n spire per unita di lunghezza in cui si fa passare una corrente I(t) dipendente (lentamente) dal tempo.

a) Calcolare il campo elettrico allinterno del cilindro.

Si supponga ora 1 6= 2 .

b) Si risponda di nuovo alla domanda a).

Un gas di N elettroni e confinato in una lastra quadrata di lato L e spessore a  L. Il sistema e posto in
2 un campo magnetico uniforme, parallelo alla superficie della lastra, che nel vuoto ha valore H0 . Si calcoli la
suscettivita magnetica del sistema seguendo i seguenti passi:

a) si calcoli il momento magnetico di un elettrone di velocita v che si muove in un campo uniforme H;

b) supponendo che tutti gli elettroni abbiano velocita v e che il loro moto sia confinato nel piano della lastra,
calcolare la magnetizzazione M;

c) sapendo che il campo H e la somma del campo esterno H0 e del campo dovuto alla magnetizzazione, si calcoli
specificando se il sistema risulta diamagnetico o paramagnetico.

Soluzione:

a) Lelettrone gira con velocita v e raggio R dato da v 2 /R = evB/m generando una corrente i = e/T ed dipolo
magnetico
evR mv 2 e2
= R2 i = =
2 2 B

Un satellite in orbita polare (raggio r0 > RT , si trascuri la differenza fra polo nord geografico e magnetico)
3 intorno alla terra e schematizzabile come una spira circolare di raggio a e resistenza R. Il satellite orbita con
velocita costante v ed asse parallelo a v. Sia T il momento di dipolo magnetico terrestre. Calcolare:

a) la corrente I indotta nel satellite in funzione della sua posizione.

b) la potenza istantanea Pe dissipata per effetto Joule;

c) la forza meccanica Fm sul satellite e la potenza Pm sviluppata da essa;

d) lenergia totale Ud dissipata lungo unorbita, nellipotesi Ud  U , essendo U lenergia totale del satellite.
34 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Soluzione:
= AB con B = ... sin /r03 . E =

Compito di Fisica bIA (7 febbraio 2003)

Un condensatore piano (superficie S, spessore h = h0 + h1 + h2 ) e riempito con tre strati di materiali diversi:
1 un primo strato di materiale dielettrico con costante dielettrica relativa 1 avente spessore h1 , uno strato
intermedio di conduttore con resistivita avente spessore h0 , ed un terzo strato di materiale dielettrico con costante
dielettrica relativa 2 avente spessore h2 . Il condensatore e posto in serie ad un generatore di tensione costante V .

a) Si trovino in condizioni stazionarie il campo elettrico allinterno di ciascuno strato e le densita di carica libera
sulle superfici di separazione.
b) Si calcoli il tempo caratteristico affinche il sistema raggiunga la condizione stazionaria e lintensita di corrente
nel conduttore durante la fase transiente.

Soluzione:
a) Sia la densita di carica libera superficiale alla separazione tra larmatura del condensatore ed il dielettrico 1 e
c la densita alla separazione tra il dielettrico 1 ed il conduttore. La neutralita impone che tra il dielettrico 2 e
laltra armatura ci sia una densita e che tra il dielettrico 2 ed il conduttore ci sia c . Poiche nel conduttore
E = 0 deve essere = c . Si ha quindi che il campo D = 0 E e lo stesso nei due dielettrici: D1 = D2 ovvero
1 E1 = 2 E2 . Dallaltra condizione E1 h1 + E2 h2 = V si trova D = = 0 V /(h1 /1 + h2 /2 ) 0 .
a) Durante la fase transiente nel conduttore esiste un campo E0 6= 0 e c 6= . Nel conduttore passa la corrente
I = V0 /R = dQc /dt dove V0 = E0 h0 , R = h0 /S, e Qc = c S. Quindi dc /dt = E0 / (che e la legge di Ohm in
forma differenziale). Dalle condizioni al contorno D1 D0 = c e D0 D2 = c si ha che D1 = D2 . Usando
V H
inoltre E1 h1 + E0 h0 + E2 h2 = V , si ha E0 = 00(H+h 0)
dove H (h1 /1 + h2 /2 ). Sostituendo si ha infine
0 (H+h0 )
dc /dt = H
0 (H+h0 ) (V /H ); la soluzione e c = 0 (1 et/ ) dove = H .

Un dipolo elettrico p e posto a distanza z da un piano conduttore infinito mantenuto a potenziale zero. La
2 direzione del dipolo forma un angolo con la normale al piano. Si determini:
a) il potenziale elettrico ed il campo elettrico in tutto lo spazio;
b) la densita di carica sul piano conduttore;
c) la forza sul dipolo;
d) il momento delle forze sul dipolo.

Soluzione:
a) Nella regione esterna al conduttore il potenziale ed il campo sono quelli dovuti al dipolo p piu un dipolo immagine
p0 posto in posizione simmetrica rispetto a p (cioe p0x,y = px,y e p0z = pz ). Quindi

p r p0 r 0
 
p
V = +
40 r3 r03

con di 0 , relativi alla direzione dei due dipoli, Sulla superficie del conduttore r = r0 e V = 0.
b) Ricordando che un dipolo p genera il campo elettrico
 
1 2(p r)r r (r p)
E= +
40 r5 r5

la carica superficiale vale = 0 Ez = pz /0 z 3 .


35

c) Conviene scrivere lenergia potenziale di interazione fra i due dipoli:

1 p2
Ue = 3
(p p0 3px p0 x) = (1 + cos2 ).
40 (2z) 320 z 3
2
3p
Si ha Fz = U 2
z = 320 z 4 (1 + cos ).
2
p
d) Il momento e M = U
= 320 z 3 sin 2.

Una sfera di raggio a e massa Ms e vincolata a muoversi su un asse verticale nel campo della gravita g. A
3 distanza z  a sotto la sfera ed in asse con essa e fissata una spira di raggio b  z e resistenza R.

a) Connettendo la spira ad un generatore di tensione si fa circolare in essa una corrente i0 . Si scriva lenergia
potenziale dinterazione tra la sfera e la spira e si trovi leventuale condizione per la quale la sfera rimane in
equilibrio nel campo di gravita nelle due situazioni seguenti:

a1) la sfera ha una magnetizzazione permanente M nella direzione parallela allasse (si considerino esplicita-
mente i casi in cui M e parallela od antiparallela a g.);
a2) la sfera ha una permeabilita magnetica .

b) La spira e disconnessa dal generatore e la sfera con magnetizzazione costanteM e lasciata cadere. Si calcolino,
in funzione della posizione z e della velocita di caduta vz della sfera:

b1) la corrente indotta nella spira, trascurando il coefficiente di autoinduzione;


b2) la forza esercitata sulla sfera. Si dica se la forza magnetica rinforza lazione della gravita o si oppone ad
essa.

Soluzione:

a1) A distanze z  b il campo magnetico della spira e quello di un dipolo mi = b2 i0 z: quindi sullasse B 0 (z) '
z0 mi /(2z 3 ). Considerando il campo uniforme sulla sfera, lenergia potenziale e U ' ms B(z) dove ms =
30
(4a3 /3)M Vs M e il momento magnetico della sfera. La forza magnetica e Fz = dU/dz = 2z 4 ms mi ,

ed e attrattiva (repulsiva) se ms , mi sono concordi (discordi); nel secondo caso se Fz = Ms g la sfera rimane in
equilibrio.
(1)Vs 2
a2) La magnetizzazione indotta e MB = 1
0 B 0 (z) e lenergia potenziale e U = (1/2)Vs MB B 0 (z) = 20 B0 (z).
La forza magnetica Fz = dU/dz 1/z 7 e sempre attrattiva.

b1) Il campo magnetico generato dalla sfera sulla spira e B s (z) ' z0 ms /(2z 3 ) dove ms = Vs M. Il flusso e
2
(Bs ) ' b2 B s (z) uz . La forza elettromotrice indotta e  = d(Bs )/dt = 0zb3 vz ms uz , essendo vz = dz/dt,
e la corrente e i = /R.
30 2 320 b4 vz 2
b2) Usando i risultati del punto a1) Fz = 2z 4 ms mi dove mi = b iuz . Quindi Fz = 2Rz 7 |ms | ed e sempre
repulsiva.

Compito di Fisica bIA (17 gennaio 2003)

Nel modello di Thomson per latomo di idrogeno, la carica positiva e e distribuita uniformemente in una
1 sfera di raggio a0 . Lelettrone di carica e e considerato puntiforme e si muove allinterno della sfera.

a) Calcolare il campo elettrico ed il potenziale generati dalla carica positiva e la posizione dequilibrio per lelettrone
(assunto in uno stato di momento angolare nullo).

b) Determinare lenergia di ionizzazione UI (ovvero lenergia necessaria ad estrarre lelettrone dallatomo). Trovare
il valore di a0 consistente col valore sperimentale UI = 2.18 1018 Joule.
36 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

c) Determinare il periodo di oscillazione dellelettrone intorno alla posizione dequilibrio e confrontarlo col valore
sperimentale T = 3.04 1016 sec1 .

d) Si calcoli il momento di dipolo elettrico p indotto nellatomo da un campo esterno E 0 , la polarizzabilita


dellatomo e la costante dielettrica  dellidrogeno allo stato solido (cioe nello stato in cui tutti gli atomi sono
adiacenti fra loro a formare un reticolo).

Si assuma ora che lelettrone descriva unorbita circolare (interna alla sfera) con un valore assegnato L del momento
angolare.

e) Calcolare il raggio rorb ed il periodo Torb dellorbita, il momento magnetico dellatomo ed il campo magnetico
B 0 generato dallelettrone al centro dellatomo. Sono gradite stime numeriche (si prenda L = 1.0546 1034
Joule sec).

Soluzione:
( (  
e r r2
40 a30
r < a0 4e0 a0 2a20
3
2 r < a0
a) Il campo e radiale; E(r) = e 1 ; V (r) = ;
40 r2 r > a0 e 1
+ 4 r > a0
0 r
equilibrio stabile in r = 0.

b) UI = eV (0) = 3e2 /80 a0 , uguale al valore sperimentale per a0 = 1.6 1010 m.

c) Dallequazione del moto


e e r
r = = 2 r
me 40 a30

si ha 2 = e2 /40 me a30 e quindi T = 2/ = 7.9 1016 s.

d) La nuova posizione dequilibrio req e data da E(req ) = E 0 da cui r eq = 40 a30 E 0 /e; p = er eq = E 0 dove
= 40 a30 ; la densita di atomi e n = 1/(2a0 )3 ; quindi  = 1 + n/0 = 1 + /2.
p
2 2 3 2 3
e) Dal bilancio delle forze radiali me rorb porb = e rorb /(40 a0 ) si ricava la frequenza orbitale orb = e /40 me a0
e Torb = 2/orb . Il raggio e rorb = L/me orb . Schematizzando lelettrone orbitante come una spira di corrente
e
i = eorb /2 si ricava = 2m e
L, B 0 = 0 e orb /4rorb .

1
Un cilindro e costituito da due semicilindri di forma identica, aventi
2 una sezione semicircolare di raggio R e altezza h  R, e permeabilita
magnetiche relative 1 e 2 . Sul cilindro si avvolge N volte un filo nel quale
passa la corrente I, formando cos un solenoide.
2
a) Determinare i campi H e B e la magnetizzazione indotta M nel cilindro.
b) Determinare la pressione sulla superficie di contatto fra i due semicilindri.

c) Stimare il coefficiente di autoinduzione L del solenoide.

Soluzione:

a) H e continuo, uniforme e vale H = N I/h. B e M sono uniformi nei semicilindri e discontinui alla superficie;
Bi = 0 i H, Mi = Bi /0 H.

b) P = (B12 B22 )/20 .

c) L = (B)/I = R2 (B1 + B2 )N /2I = 0 R2 N 2 (1 + 2 )/2h.


37

Un condensatore costituito da due cilindri coassiali (rag-


V
h
3 gi interno ed esterno r1 < r2 , altezza h  r2 ) e posto
in serie ad un generatore di tensione costante V . Il condensatore
viene riempito dacqua (costante dielettrica  > 1, conducibilita
) fino ad un livello l < h. Calcolare
a) i campi E, D nel condensatore e la carica Q sulle armature;
l
b) la corrente I nel circuito.

Si interrompe ora la tensione:


c) calcolare il tempo di scarica del condensatore in funzione del 0 r1 r2
livello dellacqua.

Soluzione:

a) E = E(r)ur ha simmetria radiale ed e continuo R r alla superficie dellacqua, mentre D = D1 = E nel vuoto e
D = D2 = E nellacqua. Dalla relazione r12 drE(r) = V si ha E(r) = Vr (ln rr12 )1 . Dal th. di Gauss
2r[D1 (h l) + D2 l] = Q/0 , quindi Q = CV dove C = 20 (h l + l)/ln rr12 .

b) Integrando la densita di corrente J = E sulla superficie si ha I = V /R dove R = ln(r2 /r1 )/2l.

c) Il sistema e equivalente ad un circuito RC dove R, C sono dati sopra e quindi = RC l(h l + l).

Compitino di Fisica bIA (20 dicembre 2002)

Si calcoli, per 0 < X < a ed in condizioni stazionarie:la corrente I che circola nella spira (intensita e verso); la
Si considerino ora le fasi di ingresso del lato destro (X = 0, t = 0) e del lato sinistro (X = a, t = a/V ) della spira
nella regione di campo magnetico:

b)
d)
a)
c) Assumendo che la spira abbia un coefficiente di autoinduzione L, si calcoli landamento temporale di I(t) per
t > 0 e t > a/V e il tempo caratteristico in cui la corrente va a regime.

Soluzione:

a) La forza eletromotrice indotta e = d(B)/dt = d(BaX)/dt = BaV ; la corrente I = /R = BaV /R


circola in senso orario se B e uscente dal piano del foglio.

b) Pdiss = RI 2 = (BaV )2 /R .

c) La forza meccanica e opposta alla forza di Lorentz sul circuito: F = BIa = (Ba)2 V /R, diretta lungo x. La
potenza e P = F V = (BaV )2 /R. Il lavoro meccanico e quindi convertito in potenza dissipata per effetto Joule.
38 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

d) In fase transiente = RI + L dI/dt. La soluzione per t > 0 e I(t) = I0 (1 et/ ), dove I0 = BaV /R e
= L/R; per t > t0 ( L/R), si ha I(t) = I0 e(tt0 )/ .

Un cilindro conduttore di raggio R e lunghezza L  R viene mantenuto in rotazione intorno al proprio


2 asse a velocita angolare fissata , in presenza di un campo magnetico B 0 anchesso in direzione assiale. Si
trascurano effetti ai bordi.
a) Si scriva la forza totale sugli elettroni di conduzione in condizioni stazionarie e si determini il campo elettrico
generato nel cilindro per mantenere lequilibrio.
b) Si determini la densita di carica allinterno del cilindro e la densita di carica superficiale.
c) Si determini la densita di corrente allinterno del cilindro e la densita di corrente superficiale.
d) Si determini il campo magnetico B ind indotto dalle correnti.

Soluzione:
a) La velocita degli elettroni e v = r. La forza di Lorentz e F L = qe v B 0 = qe B0 r dove qe = e < 0.
La forza centrifuga e F c = me 2 r. La forza totale e F = qe E + F L + F c . Allequilibrio F = 0 impone
E = (B0 + me /qe )r. Si ha B0 > 0 (B0 < 0 se B0 e parallelo (antiparallelo) ad . La forza centrifuga e
generalmente piccola e la trascuriamo nel seguito.
b) La densita di carica e costante: infatti applicando il teorema di Gauss a un cilindro coassiale di raggio r ed
altezza h, (r2 h)/0 = E(r)(2rh) = 2B0 r2 h e quindi = 20 B0 . Oppure usando la divergenza in
coordinate cilindriche
1
= 0 E = 0 (rEr ) = 20 B0 .
r r
La densita superficiale e = 0 E(R) = 0 B0 R. Il valore ed il segno sono quelli attesi in quanto la carica
totale deve venire zero: h(2R + R2 ) = 0.
c) La carica gira e dentro il conduttore genera una corrente J (r) = v = r cioe J = r. Sulla superficie
= v(R) = R.
d) Sullasse B ind = 0. Per simmetria Bind e diretto lungo lasse. Calcoliamo la circuitazione di B ind su un circuito
rettangolare C di altezza h avente un lato sullasse e larghezza r:
I Z r
1 0 Iconc 1 B0 r
Bind (r) = B ind ds = = 0 J (r0 ) dr0 = 0 r2 = ( )2  B0 .
h C h 0 2 2 c
Alternativamente ottengo Bz usando il rotore in coordinate cilindriche:
Bz
( B) = = 0 J .
r
1
Due traferri di identica forma ad U, lunghezza totale d
3 e raggio della sezione piccolo rispetto a d sono costituiti
da materiali di permeabilita magnetiche relative 1 e 2 , rispet-
tivamente. I traferri vengono accostati a formare una O come in
figura.
a) Attorno al traferro vengono avvolte N spire in cui pas- 2
sa la corrente I. Determinare i campi H e B allinterno
dei traferri (si assuma che i campi siano uniformi lungo il
raggio).
Si tolgono ora le spire e si inseriscono tra i traferri due spessori (di
altezza ) di materiale avente una magnetizzazione permanente M
diretta ortogonalmente alle facce piane degli spessori (vedi figura).

b) Determinare i campi H e B allinterno dei traferri e degli


spessori. (Si considerino i due casi in cui le magnetizzazioni
degli spessori sono parallele o antiparallele)
39

Soluzione:

a) Poiche B e perpendicolare alle superfici di discontinuita risulta costante in tutto il circuito magnetico. Dalla
circuitazione di H si ottiene (H1 +H2 )d = N I. Poiche B = 0 1 H1 = 0 2 H2 , si ottiene B = (0 N I/d)/(1/1 +
1/2 ).

b) Anche in questo caso B e costante mentee la circuitazione di H e nulla (non ci sono correnti). Siano H3 e H4 i
valori del campo H nei due spessori magnetici. Per magnetizzazioni antiparallele, per simmetria H3 = H4 (ovvero
il verso di M e di H e sempre tangenziale nello stesso verso antiorario in figura); quindi (H1 +H2 )d+2H3 = 0.
Essendo B = 0 1 H1 = 0 2 H2 , B = 0 (H3 + M ), si ha B = 20 M /[d(1/1 + 1/2 ) + 2]. Per magnetizzazioni
parallele, essendo B = 0 (H3 + M ) = 0 (H4 M ), da (H1 + H2 )d + (H3 + H4 ) = 0 si ottiene B = 0, con
H1 = H2 = 0, H3 = H4 = M .

Compitino di Fisica bIA (6 novembre 2002)

Una carica puntiforme q si trova al centro di una sfera cava conduttrice di raggio interno R e spessore a.
1 Nei due casi (a) di conduttore isolato e (b) di conduttore messo a terra [cioe collegato ad un conduttore a
potenziale fissato V0 = 0], calcolare

1. Il campo elettrico E in tutto lo spazio;

2. Il potenziale elettrico V in tutto lo spazio;

3. La densita di carica sulle superfici interna ed esterna;

4. La pressione (ovvero la forza per unita di superficie) esercitata sulle superfici interna ed esterna.

Soluzione:

1. Il campo e radiale. Dentro il conduttore E = 0. Allinterno della sfera cava vale Er = kq/r2 dove k = 1/40 .
Fuori dalla sfera vale Er = kq/r2 se la sfera e isolata, e E = 0 se la sfera e messa a terra.

2.

kq(1/r 1/R + 1/(R + a)) per r < R kq(1/r 1/R) per r < R
V(a) = kq/(R + a) per R < r < R + a V(b) = 0 per R < r < R + a
kq/r per r > R + a 0 per r > R + a

3. In entrambi i casi interna = q/4R2 . Nel caso (a) esterna = q/4(R + a)2 ; nel caso (b) esterna = 0.

4. p = Er /2.

Un conduttore e costituito da un semipiano infinito con una


2 sporgenza semisferica di raggio r. Una carica puntiforme q e
situata lungo lasse di simmetria a distanza R dal centro della semisfera.
Assumendo che il conduttore sia messo a terra:
1. Trovando un opportuno sistema di cariche immagini, scrivere il
potenziale V in tutto lo spazio. r R
q
Calcolare
2. La forza F esercitata sulla carica q;

3. Il lavoro L necessario per portare q a distanza infinita;


4. La densita di carica indotta sul conduttore.
40 CAPITOLO 1. ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA

Soluzione:
1. Mettiamo lasse x lungo lasse di simmetria. Servono 3 cariche immagini: q 0 = q a x = R, q 00 = qr/R a
x = r2 /R, q 000 = q 00 a x = r2 /R. V = 0 dentro il conduttore. Fuori V e il potenziale generato da q, q 0 , q 00 , q 000 .
2.  
1 r/R r/R
Fx = kq 2 2
2 2
+
(2R) (R r /R) (R + r2 /R)2

3.
kq 2 1
 
r/R r/R
L= +
2 2R R r2 /R R + r2 /R

4. Lungo la sfera

q(R2 r2 ) q(R2 r2 )


() = 0 Er ( = r, ) = 0 =
=r
4r(R2 + r2 2rR cos )3/2 4r(R2 + r2 + 2rR cos )3/2

Lungo il piano a > r


1 Rq 1 rq
() = 0 Ex = +
2 (2 + R2 )3/2 2 (2 + (r2 /R)2 )3/2

Lo spazio compreso fra la armature di un condensatore cilindrico di raggi interno


3 r ed esterno R > r e lunghezza L  R e parzialmente riempito da un dielettrico
a)
di costante dielettrica relativa che riempe la corona circolare compresa fra (R + r)/2 ed
R, come in fig. a). Le due armature interna ed esterna contengono rispettivamente cariche
totali Q e Q. Calcolare:

1a. Il campo D;
2a. Il campo elettrico E nelle regioni occupate dal vuoto e dal dielettrico;
3a. La capacita C e lenergia elettrostatica U del condensatore. b)
Si consideri ora il condensatore in fig. b), dove il dielettrico riempie la regione colorata.
Calcolare:

1b. Il campo elettrico E;


2b. Il campo D nelle regioni occupate dal vuoto e dal dielettrico;
3b. La capacita C e lenergia elettrostatica U del condensatore.

Soluzione:

1a. D ha solo una componente radiale 0 Dr = 2k/r ( = Q/L) cioe Dr = Q/2rL.


2a. E = D/0 .
3a. Senza dielettrico sarebbe C = 2L0 / ln(R/r). Con il dielettrico 1/C = 1/C1 + 1/C2 dove C1 = 2L0 / ln((R +
r)/2r) e C2 = 2L0 / ln(2R/(r + R)). U = Q2 /2C.

1b. Ha solo una componente radiale Er = Q/Lr0 (1 + ). Il flusso di E e minore di Q, in quanto parte della carica
libera viene schermata dalle cariche di polarizzazione.
2b. D = E0 .
3b. C = C1 + C2 dove C2 = C1 = L0 / ln(R/r).

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