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M E
MEDIOEVO n. 244 MAGGIO 2017
TO
EDIO VO
LIF VIST
CA TER
IN
L
SU
CALIFFATO
LA VERA STORIA
Chi furono i primi seguaci
di Maometto?
CALIFFATO SAN BENEDETTO DA NORCIA
GRANDI SANTI
Benedetto da Norcia
Mens. Anno 21 numero 244 Maggio 2017 5,90 Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI.
SUBIACO
SACRO SPECO DI SUBIACO FERENTILLO DOSSIER AOSTA
Nel monastero
del Sacro Speco
DOSSIER
Aosta. Da Augusto ad Anselmo
60 anni
di tradizione
di passione
e di cura SPONSOR UFFICIALE
Maggio 2017
ANTEPRIMA PROTAGONISTI
San Benedetto
ANIMALI MEDIEVALI Croce, libro e aratro
Viva il re! 5 di Maria Paola Zanoboni 48
ITINERARI
Tesori nel silenzio 8
RICORRENZE 60
Una storia da riscoprire 12
RECUPERI
LUOGHI
Ritorno in Austria 18 SAPER VEDERE Subiaco
Qui nacque il monachesimo
APPUNTAMENTI di Mimmo Frassineti 60
In festa nel segno del vino 20
Mira la botte! 20 EVENTI Michaelica
Coreografie per una Nel segno dellArcangelo
santa straniera 21 di Elena Percivaldi 102
LAgenda del Mese 26
CALEIDOSCOPIO
STORIE UN ANTROPOLOGO
NEL MEDIOEVO
LINTERVISTA Il mese dellamore 110
Si fa presto a dire califfo
incontro con Marco Di Branco, LIBRI
a cura di Andreas M. Steiner 32 48 Lo scaffale 113
32 Dossier
AOSTA MEDIEVALE
Da Augusto ad Anselmo 81
di Furio Cappelli
Illustrazioni e immagini: Mondadori Portfolio: AKG
CA TER
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L
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UN PASSATO DA RISCOPRIRE www.medioevo.it
38, 41, 44-45, 103; Zumapress.com: pp. 46-47; AGE: pp. NIIAG Spa
87, 94; Guy Heitmann: p. 93; Electa/Antonio Quattrone: Via Zanica, 92 - 24126 Bergamo
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CALIFFATO 81, 82/83, 86, 88, 89, 106 Cortesia degli autori: pp. Abbonamenti
LA VERA STORIA 8-9, 20-21 Per gentile concessione della Diocesi Direct Channel srl - Via Pindaro, 17
20128 Milano
Chi furono i primi seguaci
di Maometto?
di Pistoia: Silvio Moresi: p. 10 Cortesia Azienda di
CALIFFATO SAN BENEDETTO DA NORCIA
SUBIACO
della rivista contattare:
SACRO SPECO DI SUBIACO FERENTILLO DOSSIER AOSTA
Nel monastero 54, 91, 95, 98-99, 100-101, 102, 104 (basso), 105, 108
del Sacro Speco
Mimmo Frassineti: pp. 48-51, 53, 56, 59, 60-61, 63-65, E-mail: abbonamenti@directchannel.it
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DOSSIER Corni: disegni alle pp. 66/67, 88/89, 94/95 (basso), Posta: Miabbono.com
Aosta. Da Augusto ad Anselmo
96/97 Getty Images: YannArthus Bertrand: p. 82; Blom c/o Direct Channel Srl - Via Pindaro, 17 - 20128 Milano
UK: p. 85; Nicolas Thibaut: pp. 96, 97 (alto) Marka:
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Arretrati
Jevgenija Pigozne/ImageBroker: p. 90; Luca Santilli: pp.
Per richiedere i numeri arretrati contattare:
MEDIOEVO 92/93 Archivi Alinari, Firenze: p. 97 (basso)
DeA Picture Library: M. Carrieri: p. 104 (alto)
Patrizia Ferrandes: cartine e rielaborazioni grafiche alle
E-mail: collez@mondadori.it
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pp. 34-35, 52, 57, 58, 62, 75, 84, 107.
Servizio collezionisti
Anno XXI, n. 244 - maggio 2017 - Mensile culturale Casella postale 1879, 20101 Milano
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Redazione: Stefano Mammini
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In copertina Harun al-Rashid riceve gli ambasciatori
Hanno collaborato a questo numero: Federico Pubblicit di settore: di Carlo Magno, 786, olio su tela di Julius Kckert. 1864.
Canaccini dottore di ricerca in storia medievale. Rita Cusani Monaco, Maximilianeum.
Furio Cappelli storico dellarte. Francesco Colotta tel. 335 8437534
giornalista. Claudio Corvino antropologo. Marco Di e-mail: cusanimedia@gmail.com
Branco assegnista di ricerca allUniversit di Padova.
Mimmo Frassineti scrittore e fotografo. Mila Lavorini Direzione, sede legale e operativa:
giornalista. Paolo Leonini giornalista e storico dellarte. Via Gustavo Fara 35 - 20124 Milano
Elena Percivaldi giornalista e storica del Medioevo. tel. 02 0069.6352
Stefania Romani giornalista. Roberto Roveda storico
del Medioevo e giornalista. Tiziano Zaccaria giornalista. Distribuzione in Italia
Maria Paola Zanoboni dottore di ricerca in storia Press-di
medievale e cultore della materia presso lUniversit degli Distribuzione, Stampa e Multimedia
Studi di Milano. Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI)
Viva il re!
I l titolo di Re degli animali o Re delle bestie selvatiche si trova attribuito al leone gi nei be-
stiari antichi. Una qualifica che viene confermata nel Medioevo: Isidoro di Siviglia lo definisce
appunto Rex, ereditando una tradizione pi orientale, alla quale i Greci e i Latini non si erano
rifatti, eleggendo invece lelefante come animale pi forte tra quelli terrestri.
Il leone, e tutta la sua simbologia, giunse in Occidente tramite il Vecchio Testamento, in cui com-
La replica del
Marzocco, scultura
che raffigura un
leone realizzata
da Donatello
pare spessissimo e e con ripetute lodi del suo coraggio e della sua potenza. Possiamo per ricordare, (1419-1420) a
dalla classicit, come la prima fatica di Ercole fosse stata proprio luccisione del leone di Nemea, simboleggiare
che il semidio riusc a sopraffare dopo una lotta terribile, durante la quale perse larmatura e rischi la potenza della
seriamente la vita. Sconfiggere un leone dunque unimpresa per pochi eletti, e, non a caso, i re e gli Repubblica
eroi dotati di forza eccezionale vengono detti forti come un leone. fiorentina.
Tuttavia, come spesso accade, anche questo animale una creatura ambivalente,
nel senso che pu avere aspetti positivi e negativi. Nella Bibbia sono frequentissime
le citazioni che ritraggono il re degli animali come una fiera orgogliosa, forte, bru-
tale che uccide la preda ogni d e la cui forza, secondo santAgostino, al servizio
del Diavolo. Sansone si trova solo davanti a un leone e riesce a smascellarlo solo
grazie alla forza infusagli da Dio. Agostino paragona le sue fauci allabisso in-
fernale e infatti il salmista, rivolgendosi a Dio, lo implora di salvarlo dalle fauci
del leone. Anche nei Vangeli il trattamento non cambia. San Pietro paragona il
Diavolo proprio a un leone ruggente.
Di contro, alcune credenze e alcune sue peculiarit fanno rassomigliare
lo stesso animale addirittura a Cristo. Nel Libro della Genesi, infatti, viene
definito lanimale pi forte di tutti, ed il leone il simbolo della trib di Giuda,
al cui titolo sono associati prima il re Davide e poi Cristo stesso. Nei bestiari
del XII e del XIII secolo, il leone trionfa come simbolo cristologico ed eredita
caratteristiche che sono perlopi retaggio delle tradizioni iraniche e indiane.
Ecco allora che la fiera, se inseguita, nasconde con la coda le proprie orme,
come Cristo cela la propria divinit con lincarnazione. Il leone risparmia la
vita al nemico sconfitto, come Cristo perdona il peccatore pentito. Oppure
la tradizione voleva che il leone dormisse con gli occhi aperti, come Cristo
nel sepolcro, il cui corpo mortale dorme, mentre la sua natura divina
vigila. Infine, si narrava che i leoncini nati morti venissero rianimati
dopo tre giorni da un soffio vitale dal leone, a simboleggiare la resurre-
zione di Cristo con lintervento del Padre. Il cronista fiorentino Giovanni
Villani, nelle sue Cronache, afferma per, tra lo sconsolato e il meravigliato,
che egli, assieme ai suoi concittadini, pot verificare che questa tradizione era
falsa (siamo in pieno XIV secolo!). A Firenze infatti, cos come in molte citt
europee, erano tenuti in gabbia alcuni leoni (menagirs), alimentati a spese
del Comune, simbolo della forza e della potenza della citt: uno dei simboli
di Firenze era proprio il leone, il Marzocco, cos come fu il leone marciano per
Venezia, che, per i motivi succitati, simboleggia la resurrezione. Il leone non era
naturalmente un animale tipico dellEuropa; il suo corrispettivo nostrano era
lorso, che infatti era protagonista di numerosi culti e di tradizioni. Ma grazie ai
bestiari, e ai menagirs, gi verso il 1100 il leone soppiant lorso.
Erano poi proprie del leone tutte le doti che un buon sovrano dovrebbe possedere: la
forza, il coraggio, la generosit, la munificenza, la giustizia, la clemenza. Sar per questo
che Alessandro Manzoni se ne ricord quando dovette definire il suo don Abbondio, scri-
vendo che il povero curato di campagna non era nato con un cuor di leone.
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Tesori
nel silenzio
ITINERARI Pistoia stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2017:
un tributo pi che meritato per una citt che vanta un patrimonio storico-artistico
insigne, racchiuso in un tessuto urbano armonioso ed elegante
8 maggio MEDIOEVO
palazzo rimane lunico esempio di costru un piccolo cavalcavia per il Lippo di Benivieni intorno al 1310,
residenza privata medievale e dai passaggio diretto alla Cattedrale. ascrivibile agli stilemi giotteschi,
Cancellieri. Dispute che gettarono Ospita il pi importante museo ma con raffinate soluzioni formali,
citt e contado nellanarchia, cittadino (il Museo Civico), allestito coloristiche ed espressive.
facendone, di conseguenza, un facile su due piani, in un doppio percorso
territorio di conquista. Ad accelerare cronologico e tematico, a delineare Tra profano e sacro
il declino, intervenne la peste del i momenti pi salienti della storia Seppur staccato dal corpo della
1348, decimando la popolazione. artistica locale, dal XIII al XX secolo. romanica Cattedrale, il campanile
La secolare contesa tra le due Sono, comunque, i lavori della prima si pone come punto di unione tra
potenti vicine ebbe termine sezione quelli che meglio mostrano profano e sacro, in quanto nasce
nel 1401, quando Pistoia divent esperimenti di un linguaggio come torre civica, su resti longobardi,
definitivamente suddita di Firenze autonomo, seppur mediato dalle alla fine del 1100, quando erano
che, agli inizi del Cinquecento, si formule di matrice fiorentina, nel in corso i lavori di rifacimento del
vide addirittura costretta a inviare il cui ambito culturale viene collocata duomo di S. Zeno, risalente al 923,
segretario di Stato Machiavelli, per la tavola monocuspidata che ma successivamente sottoposto a
placare le violente faide intestine. raffigura San Francesco con episodi vari interventi strutturali. Oltre a
E, per arginare il fenomeno, Cosimo della sua vita e miracoli post mortem, manufatti medievali e rinascimentali
I de Medici decise di sottoporre attribuita al Maestro di Santa e alla tomba del giurista e poeta
Pistoia al potere centrale diretto Primerana e al Maestro della Croce Cino da Pistoia, custodisce il dossale
e di rinforzarne le mura tuttora 434, forse identificabile con Coppo dargento a sbalzo, dedicato al
parzialmente conservate , con la di Marcovaldo. Il dipinto proviene patrono, commissionato nel 1287
fortezza di S. Barbara, notevole dalla chiesa di S. Maria al Prato, e terminato nel 1456, grazie al
esempio dellarchitettura militare originario insediamento francescano contributo di numerosi artisti,
del Cinquecento, che aveva il duplice in citt, prima della costruzione della
scopo di protezione e di controllo chiesa dedicata al santo di Assisi, Compianto di Cristo, tempera su tavola di
dellinsofferente dominio. alla fine del 1200. invece pi tardo Lippo di Benivieni. 1300-1310.
Nonostante le migliorie apportate il Compianto di Cristo, firmato da Pistoia, Museo Civico.
nelle aree rurali e le successive
riforme operate dai Lorena
sopraggiunti dopo il 1743, quando
si estingue la dinastia medicea
, Pistoia si trasform in luogo
malinconico e ombroso.
MEDIOEVO maggio 9
ANTE PRIMA
DOVE E QUANDO
Lelenco completo e costantemente aggiornato delle
iniziative organizzate per celebrare la nomina di Pistoia a
Capitale Italiana della Cultura 2017 disponibile sul sito
ufficiale del progetto: www.pistoia17.it
10 maggio MEDIOEVO
IRLANDA
PLACES
TRADITIONS | CULTURE
ICONS | NEWS
12 maggio MEDIOEVO
Tutti gli appuntamenti
Per il programma delle iniziative legate
al Giubileo, si pu consultare il sito
www.700xm.it, che riporta appuntamenti quali
musical, concerti, mostre, conferenze, presentazioni
di libri. Fra le mostre in calendario, segnaliamo
MERANoEIKoN, dal 6 al 19 maggio, in cui vengono
esposti lIcona della Sequela, una sequenza di croci e
altri simboli leggibili nel reticolo urbanistico di Merano e
soggetti a interpretazione alla luce della Buona Novella
di Ges. Per i Settecento anni stato inoltre prodotto
un vino con il logo del Giubileo ed stato realizzato un
calendario di fotografia e moda. Per ulteriori informazioni
sul territorio: www.merano-suedtirol.it.
lo lottizza per concederlo in feudo. con il passaggio agli Asburgo e lo In alto, a sinistra una tipica via porticata
Fu per il successore Mainardo II spostamento a Innsbruck della del centro storico.
(1238-1295), padre di Enrico di capitale del Tirolo, Merano perde Qui sopra la chiesa di S. Maria del
Carinzia, a incoraggiare la crescita progressivamente importanza. Conforto, di origini romaniche.
di Merano, scegliendola come sede
di rappresentanza, dotata via via di Sullasse dei portici una hallenkirche a tre navate, citata
mura, lebbrosario, ospedale di Santo Il Giubileo per i settecento anni gi nel Duecento, che nelle forme
Spirito e zecca. Lo statuto che compie dellevento fondativo offre attuali risale al secolo successivo: il
settecento anni, oggi custodito lopportunit di riscoprire le campanile con copertura a crociera
nel Palais Mamming Museum, testimonianze medievali, attraverso conta unaquila tirolese nella chiave
un insieme di leggi che regolano un itinerario con tappe come i di volta, mentre il coro gotico
la giustizia e il commercio: alcune portici, la parrocchiale, i resti del consacrato nel 1367.
disposizioni stabiliscono i termini convento delle Clarisse, gli affreschi Sempre in centro, sono leggibili
di tutela della cerchia muraria, di S. Maria del Conforto. In linea con nel palazzo in cui ha sede la Banca
le modalit per farsi ricevere in un criterio diffuso in tutto il Tirolo, Popolare di Merano i resti del
udienza dal signore, le pene in caso la struttura urbanistica medievale convento delle Clarisse, voluto dal
di furto; altre norme disciplinano in si snoda attorno allasse dei portici, duca Ottone e dalla moglie Eufemia
maniera molto precisa i guadagni e documentati dal 1322, ai quali si nel 1310, con le chiese dedicate a
la produzione di pane, vino, carne, accedeva tramite le quattro porte Maria e a santa Caterina.
stabilendo anche la legittimit di collegate alla cerchia difensiva. A Maia Balla c la gi ricordata
vendita in strada o altrove. Unaltra testimonianza dellet di chiesa di S. Maria del Conforto,
Dalla seconda met del Trecento, Mezzo la parrocchiale di S. Nicol, con gli affreschi romanici dellarco
MEDIOEVO maggio 13
ANTE PRIMA
In alto una sala del Palais Mamming 1372. Limpronta post giottesca dei
Museum, che custodisce lo Statuto con il dipinti riconducibile al Maestro
quale Merano veniva riconosciuta come di SantUrbano, documentato negli
citt, nel 1317. ultimi decenni del secolo.
A sinistra il campanile della parrocchiale
di S. Nicol, di fondazione medievale. Dal castello il nome
Allimbocco della val Passiria svetta
trionfale e delle pareti adiacenti. Castel San Zeno, ricostruito da
Documentata dal 1271, la struttura Mainardo II, che lo acquisisce nel
donata allabbazia cistercense di 1285. A poca distanza sorge Castel
Stams, conserva il ciclo scoperto Tirolo, sede dinastica dei conti, che
cinquantanni fa: a episodi nel corso del Duecento d il nome
come il Transito della Vergine e il a tutta la regione. Il suo primo
Compianto degli Apostoli si affiancano nucleo databile tra la fine dellXI
rappresentazioni di Profeti e e linizio del XII secolo costruito
scene frammentarie. Lopera, che su un precedente insediamento,
influenz la produzione pittorica testimoniato da una struttura
nella Val dAdige, viene attribuita carolingia, e venne ampliato secondo
a due artisti di cultura bizantina, un modello di riferimento che
con una datazione che oscilla fra guardava alla casata imperiale sveva.
linizio e il quinto decennio del XIII I portali daccesso mostrano figure
secolo. Il luogo di culto custodisce del bestiario, affini alle sculture del
inoltre affreschi trecenteschi, Duomo di Trento e a quelle pavesi di
realizzati nellambito dei lavori S. Michele in Ciel dOro.
resi necessari dallalluvione del Stefania Romani
14 maggio MEDIOEVO
save the date
ASTE BOLAFFI
MONETE, BANCONOTE E MEDAGLIE
Repubblica di Venezia
Nicol Tron (1471-1473)
Lira Tron
Una moneta importante e famosa per due motivi:
fu la prima espressione fisica della Lira,
fino ad allora utilizzata solo come unit di conto,
e la pi significativa tra le due sole coniazioni veneziane
recanti leffigie del Doge, uno dei primi ritratti
rinascimentali comparsi nella monetazione europea.
Base dasta e 400
Torino
7- 8 GIUGNO 2017
Sala Bolaffi - via Cavour 17
Per informazioni e richieste catalogo Bolaffi - via Cavour 17, Torino - info@astebolaffi.it +39 011 01 99 101
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XXXIII Campionato
ITALIANO
Tiro con la
Balestra Antica
da Banco
COMUNE DI ASSOCIAZIONE
REGIONE EMILIA PROVINCIA DI COMUNE DI CASTROCARO TERME EMILIA ROMAGNA PROLOCO DI
ROMAGNA FORL-CESENA FORL E TERRA DEL SOLE RIEVOCAZIONI STORICHE TERRA DEL SOLE
Q uestanno in occasione del trentesimo anniversario
della costituzione della Compagnia Balestrieri
di Terra del Sole i Campionati Nazionali di Lega
Sociali di ogni Compagnia in una gara individuale ma
che gi accender le contese e gli animi. La sera stessa,
a prescindere dagli esiti dei tiri della prima giornata ed
saranno organizzati e si svolgeranno proprio nella ed aspettando la vera ed attesa sfida domenicale, tutte le
Cittadella Medicea. La ricorrenza da festeggiare squadre si daranno appuntamento alla tradizionale cena
doppia, in quanto a Terra del Sole, il 18 Ottobre 1986 conviviale dove cori e scherni la faranno da padroni.
stata fondata la Lega Italiana Tiro Alla Balestra La Compagnia Balestrieri di Terra del Sole conta
(L.I.T.A.B.) assieme ad Assisi e Pisa, alle quali con oltre 40 tiratori di tutte le et, comprese le donne
il passare degli anni si aggiunsero altre citt da tutta che risultano non meno agguerrite ed abili dei colleghi
Italia quali Amelia, Chioggia, Gualdo Tadino, Iglesias, maschi. I Balestrieri Medicei vantano un cospicuo
Contrada San Paolino Lucca, Montefalco, Norcia, albo doro composto da ben 11 vittorie nel Campionato
Roccapiatta, Ventimiglia e Volterra. Nazionale: 1988 - 1991 - 92 - 94 - 96 - 97 - 2000 - 03
Ma oltre alle compagnie di balestra da banco alla Lega - 11 - 12 e 2016. Agli 11 ori vanno aggiunti i 9 argenti
hanno aderito anche otto Compagnie di Balestra e 4 bronzi per un totale di 24 podi (su 32 campionati
da Braccio (o manesca) quali Cagli, Cerreto Guidi, disputati) che fanno dei Balestrieri di Terra del Sole
Cortona, Firenze, Mondaino, Mondavio, Senigallia e i pi decorati della L.I.T.A.B. e quindi la squadra da
San Severino Marche. battere! Al record di vittorie si aggiunga anche quello
L 11 giugno in piazza dArmi a Terra del Sole le tredici di punti realizzati in gara e precisamente 343 su 360,
compagnie che compongono la Lega si sfideranno per record ottenuto a Ventimiglia nel 2011. La Compagnia
il XXXIII Campionato Italiano dando vita alle gare lunione dei Balestrieri delle due borgate di Terra del
che decreteranno la miglior squadra ed il miglior Sole, Borgo Romano e Borgo Fiorentino che danno
Balestriere assoluto 2017. vita la prima domenica di settembre al Palio dedicato
Come anteprima del Campionato, sabato 10 giugno alla patrona Santa Reparata. Il programma dettagliato
presso il Parco Urbano Franco Agosto di Forli, si dellevento visionabile sulla pagina Facebook del
sfideranno i Maestri dArme ed i rispettivi Campioni gruppo: Compagnia Balestrieri Terra del Sole.
ANTE PRIMA
Ritorno in Austria
RECUPERI A trentanni dal loro trafugamento, sono
stati ritrovati dodici preziosi pannelli facenti parte di
due pale daltare dipinte fra il XV e il XVI secolo
18 maggio MEDIOEVO
Speciale RELIGIONE
PELLEGRINAGGIO PELLEGRINAGGIO A PATMOS
LISOLA DELLAPOCALISSE DI SAN
DELLA FEDE GIOVANNI
CDV8132 - 54 minuti
COF4094 - 366 minuti
Una spettacolare raccolta di lm che offre a tutti Patmos lisola dove San Giovanni, evan-
i credenti lopportunit di visitare i luoghi della gelista e discepolo amato da Ges, ricevette
fede e riettere sul messaggio che ancora oggi lapparizione divina che ispir il libro dellA-
trasmettono al mondo. pocalisse. Il DVD ci porta alla sua scoperta e
invita a riettere sul signicato di quello scritto,
Il cofanetto contiene 5 DVD poco conosciuto, poco citato nelle catechesi
1. Pellegrinaggio in Terra Santa e spesso male interpretato, sullo sfondo dei
2. Lourdes - Un miracolo quotidiano paesaggi idilliaci di questisola, del suo impo-
3. Pellegrinaggio a Fatima nente monastero fortezza, della grotta delle
4. Pellegrinaggio a Medjugorje visioni, dei molti eremi e santuari che fanno
di Patmos un luogo di raccoglimento e pre-
5. Nostra Signora di Guadalupe ghiera.
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MEDIOEVO - 05/2017
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20 maggio MEDIOEVO
Coreografie per una
santa straniera
V issuta in Umbria dal 1381 al 1447, santa Rita da Cascia celebrata in
molte citt italiane il 22 maggio. Una delle feste pi sontuose il corteo
storico che si svolge a Castelvetrano, nel Trapanese, in una domenica di fine
maggio, questanno il 28. Nelle sette piazze cittadine centinaia di figuranti
abbigliati con i costumi dellepoca danno vita a tableaux vivant, quadri
viventi che raffigurano i principali momenti della vita di Rita da Cascia:
bambina con i genitori; il suo sposalizio; lassassinio del marito Paolo; la
morte dei figli; novizia con i tre santi protettori; monaca stimmatizzata; il
miracolo dellorto; il suo glorioso
transito. Una coreografia di
sbandieratori, tamburi, alfieri e
musici precede i quadri viventi,
proiettando gli spettatori nel
dei ritratti, con cinque dipinti Medioevo. Gruppi folcloristici
raffiguranti Mastino I della Scala, provenienti da tutta la Sicilia e
il fondatore della potenza scaligera; dal resto dItalia arricchiscono
Dante Alighieri, di cui si presume un la festa, che si conclude davanti
soggiorno nel castello; Cangrande, allimmagine esposta della santa,
il pi importante tra gli Scaligeri; alla quale il sindaco offre una
Cansignorio della Scala, che restaur lampada votiva dopo i saluti di rito
il maniero e fece cingere Soave dalle assieme al parroco.
mura fortilizie; Taddea da Carrara,
moglie di Mastino II. Lantica aristocrazia
Tiziano Zaccaria Il corteo storico rievoca lantica
aristocrazia locale, a partire dal
principe Carlo dAragona e Tagliavia con la consorte principessa Margherita
Ventimiglia. Viene raffigurata anche la Deputazione civica, guidata dal
Capitano del Popolo, che sfila con lantica mazza giuratoria dargento,
esibita in pubblico solo in questa occasione. Ma la protagonista della festa
resta Rita da Cascia: nella parrocchia di Maria Santissima della Salute si
rende omaggio a uneffigie della santa particolarmente venerata dai fedeli
della Valle del Belice. Lorigine di Castelvetrano risalirebbe alle antiche
popolazioni sicane di Legum, tuttavia lesistenza della citt documentata
a partire dal dominio angioino. Nel 1299 la baronia di Castelvetrano fu
concessa ai Tagliavia, futuri principi della citt, il cui cognome si mut nel
tempo in Aragona e Pignatelli. Nel 1522 re Carlo V elev la citt a contea;
nel 1564 Filippo II la eresse a principato.
T. Z.
MEDIOEVO maggio 21
ANTE PRIMA
Il Monferrato vi aspetta
I n maggio, il Monferrato, terra del Piemonte inserita
dallUNESCO nella World Heritage List, saluta il
ritorno di Riso & Rose in Monferrato, insieme alla
vicina pianura del Po fino alla Lomellina. Giunta alla
diciassettesima edizione, la manifestazione ripropone
la sua consolidata formula diffusa e itinerante, nel
tempo e nello spazio. Il tempo lintero mese di maggio
(da venerd 5 a domenica 28) e, in particolare, i suoi
quattro fine settimana. E lo spazio lintero territorio
del Monferrato, con manifestazioni nella sua capitale,
la storica citt di Casale Monferrato, e in una trentina
di Comuni a cavallo fra Piemonte e Lombardia e fra le
province di Alessandria, Asti, Vercelli e Pavia.
Ricca lofferta di opportunit incluse nel calendario
degli eventi, denominato Le stagioni del Monferrato:
dalle visite a castelli, dimore, siti storici e aziende alle
degustazioni di vini, artigianato tipico gastronomico e
distillati, dai mercatini di hobbistica, vita allaria aperta e
fiori agli eventi musicali e sportivi.
Appuntamenti musicali di elevato livello artistico
accompagneranno le visite ai tesori artistici e
architettonici di Casale Monferrato: qui, per lintero
mese di maggio, avranno luogo concerti, letture e
incontri nelle cornici pi suggestive, come le chiese In alto e in basso paesaggi tipici delle colline del Monferrato.
di S. Domenico e S. Caterina, nella Sinagoga, presso Qui sopra visita e degustazione allinterno di una cantina.
lAccademia Filarmonica e negli incantevoli cortili
cittadini. In calendario, musica classica, corale, ma anche degli storici giardini delle dimore storiche di Ponzano
lirica, musica della tradizione ebraica ed esecuzioni Monferrato (Alessandria) il 7 maggio. Fra gli altri
con arpa e flauto. Il florovivaismo e le idee per casa e appuntamenti, la riscoperta di un antico mulino ad acqua
giardino sono temi centrali nella rassegna e si sviluppano a Fontanetto Po, il Palio dellOca Bianca a Quargnento,
attraverso appuntamenti come Coniolo Fiori (20 e 21 lincanto dei Castelli di Gabiano e Giarole, e, ancora, le
maggio), che da diciassette anni attira gli appassionati visite alle suggestive cavit sotterranee (gli infernot) e
sulla collina di Coniolo (Alessandria), proponendo un gli appuntamenti enologici di Cantine Aperte e Di
mercato specializzato nella floricoltura e concorsi che Grignolino in Grignolino. Eventi anche in Lomellina, a
riguardano le piante pi belle di rose di ogni categoria. Sartirana nella Pila del castello, sul tema vini e cultura, e
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Spicca anche levento di Terruggia (Alessandria) Vivere a Breme, con biciclettata e risottata.
in Campagna (6 e 7 maggio), alla sua ventiquattresima Info sul sito www.monferrato.org oppure attraverso
edizione, con la mostra-mercato nel Parco della locale lUfficio Informazioni Turistiche di Casale Monferrato:
Villa Poggio. E poi le visite al Roseto della Sorpresa di tel. 0142 444330 (attivo ma-do, 10,00-13,00; ma-gio,
CastellAlfero (Asti) il 28 maggio e ancora le aperture 15,00-18,00; ve-do, 15,00-19,00).
insieme ai Sindaci dei Comuni del Monferrato e della Piana del Po vi invita a:
with the Mayors of the towns in the Monferrato and the Po plain area invites you to:
5/28 M 01 7
nei
AGGIO/MAY 2
borghi in to
in the v fore tra paesaggio, arte e gus
illages in bloom and nature, art, food
ceucasale.com
17 a edizione - 17th edition
DAL 5 AL 7 MAGGIO DAL 13 DAL 20 DAL 27
AL AGGIO AL 21 MAGGIO AL AGGIO
FROM 5TH TO 7TH MAY FROM TH 14 M TH MAY FROM 2 TH FROM TH 28 M TH MAY
13 TO 14 0 TO 21ST MAY 27 TO 28
Altri eventi nello stesso periodo a cura di / Others events in this period organized by:
AREE PROTETTE DEL PO VERCELLESE - ALESSANDRINO, ASSOCIAZIONE CULTURALE IL CEMENTO, CASTELLO DI GABIANO, MAZZETTI DALTAVILLA
www.monferrato.org
Con il Patrocinio di
ANTE PRIMA
Re Art, olio su
tela di Charles
Ernest Butler.
1903. Collezione
privata.
IL NUOVO DOSSIER DI MEDIOEVO
Re Art
e i cavalieri della
Tavola Rotonda
LA SPADA NELLA ROCCIA
I MISTERI DEL SACRO GRAAL
NEL MONDO MAGICO DI MERLINO
LANCILLOTTO E GINEVRA
VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA LEGGENDA
Art e i cavalieri della Tavola Rotonda godono, ancora oggi, di una fama che sembra
resistere, pi di altre, allusura del tempo. Un fenomeno che ha pochi confronti e che,
almeno in parte, pu spiegarsi con il fatto che, fin dalle prime apparizioni letterarie,
essi furono considerati la pi nobile incarnazione dellideale cavalleresco.
E, di conseguenza, vennero visti come un esempio da imitare.
Laver incarnato i principi della cavalleria, per, non basta a giustificare un successo che
si protrae ormai da molti secoli, ed proprio per ampliare la prospettiva che il nuovo
Dossier di Medioevo affronta la questione analizzando tutti i suoi aspetti principali
e tracciando il profilo dei molti e nobili protagonisti. Pur nella consapevolezza di avere
a che fare con personaggi di fantasia, appare fin da subito evidente la loro umanit.
Unumanit che, di conseguenza, oltre a farli gioire per il compimento di gesta nobili e
valorose, non li sottrae a dolori, delusioni e pene damore. Per questo Art, Lancillotto
o Galahad, quando non sono coinvolti in sortilegi o duelli con creature fantastiche,
possono essere percepiti come simili, quasi come fratelli maggiori.
Altrettanto forte e decisivo nel determinare la fortuna del mito arturiano poi
lintreccio con la religione, che si coglie innanzitutto nella missione pi importante alla
quale i cavalieri della Tavola Rotonda sono chiamati: il ritrovamento del Santo Graal,
vale a dire del calice che si riteneva fosse stato utilizzato da Giuseppe dArimatea per
raccogliere le gocce del sangue di Cristo sgorgate dalla ferita al costato.
N pu essere considerato secondario il ruolo giocato dalle portentose armi imbracciate
da Art e dai cavalieri: la spada estratta dallincudine nel cimitero della cattedrale di
Winchester e linvincibile Excalibur
C insomma un universo di fascino e suggestioni da scoprire, ripercorrendo
unavventura senza tempo, intessuta di simboli e di segni misteriosi.
Misteri la cui decifrazione pu aiutare luomo di oggi come quello di un remoto
passato a capire se stesso.
MEDIOEVO maggio 25
AGENDA DEL MESE a cura di Stefano Mammini
Mostre Vincenzo da Saragozza, Santa Piccole nelle dimensioni, ma moderno, lucido studioso e
Illuminata, San Nicola da piene di vita, le miniature in collezionista, tanto da
MONTEFALCO (PERUGIA) Tolentino, proveniente dalla legno di bosso pianta acquisire per la propria
ANTONIAZZO ROMANO chiesa di S. Illuminata di originaria del Mediterraneo raccolta, intorno al 1928, il
E MONTEFALCO Montefalco e oggi custodita che ha conosciuto uno Ragazzo morso da un ramarro;
Complesso museale di S. Francesco nella Pinacoteca cittadina. straordinario successo nella e su Piero della Francesca, lo
fino al 7 maggio Antoniazzo Romano realizz la creazione dei giardini - sono studioso scrisse, nel 1927,
Nella Roma della seconda pala con i santi Vincenzo, state fonte di meraviglia fin da una monografia tuttora
met del XV secolo, Antoniazzo Illuminata e Nicola da quando ebbe inizio la loro imprescindibile, anticipata dal
Romano (al secolo Antonio di Tolentino nel 1430-35 per la produzione, nellOlanda del lucidissimo saggio del 1914,
Benedetto degli Aquili) era cappella di S. Caterina nella Cinquecento. I miracoli e i Piero dei Franceschi e lo
certamente il pittore pi chiesa di S. Maria del Popolo a drammi della Bibbia vengono sviluppo della pittura
famoso: guidava una fiorente Roma. Giunse a Montefalco rievocati su manufatti veneziana. A ideale apertura
bottega, che lo affiancava nei nel 1491 e venne posta nella riccamente lavorati che spesso della mostra il meraviglioso
cantieri impegnati nella chiesa di S. Illuminata, grazie misurano non pi di 5 cm. Polittico della Misericordia.
decorazione di chiese e allintervento di frate Anselmo Gli oggetti venivano realizzati La tavola di Ercole de Roberti
conventi e nella produzione di da Montefalco, generale dei per essere utilizzati come Ritratto di giovane, che reca
tavole devozionali e daltare. Il frati agostiniani. elementi di rosario o altari in nel verso un Ritratto di giovane
maestro romano ora In quelloccasione fu eseguito miniatura e una loro selezione donna appartenente a una
protagonista dellesposizione un adattamento dei santi viene ora presentata, per la collezione privata viene
allestita nel Complesso raffigurati sulla tavola, di cui il prima volta, nella mostra esposta a testimonianza della
restauro d testimonianza: allestita presso i Cloisters, la discendenza, per quanto
santa Caterina dAlessandria, sezione staccata del evoluta e ormai incrociata di
titolare della cappella romana, Metropolitan Museum dedicata veneto, del profilo nitido del
fu trasformata in santa allarte e allarchitettura del giovane dai ritratti di Piero,
Illuminata, coprendone la Medioevo. Fra i materiali di come ebbe a riconoscere
ruota del martirio; santAntonio maggior pregio, spiccano il Longhi nel volume Officina
da Padova venne spogliato del rosario realizzato per Enrico ferrarese del 1934. Accanto al
saio francescano e rivestito di VIII dInghilterra e per la sua Caravaggio, alla tavola di
quello agostiniano al fine di prima moglie, Caterina Ercole de Roberti, e al polittico
trasformarlo in san Nicola da dAragona, e una scultura di Piero della Francesca, sono
Tolentino. Lunico santo non miniaturistica, in forma di esposti documenti provenienti
modificato fu Vincenzo da lettera P, ornata con scene dallarchivio, dalla biblioteca e
Saragozza, connotato dal della leggenda di san Filippo. dalla fototeca della
vascello. info http://www.metmuseum.org Fondazione di Studi di Storia
info www.sistemamuseo.it dellArte Roberto Longhi.
SANSEPOLCRO info tel. 199 151 121;
NEW YORK NEL SEGNO DI ROBERTO www.mostrapieroecaravaggio.it
PICCOLE MERAVIGLIE: LONGHI. PIERO DELLA
MINIATURE GOTICHE IN BOSSO FRANCESCA E CARAVAGGIO VENEZIA
The Met Cloisters Museo Civico JHERONIMUS BOSCH E VENEZIA
fino al 21 maggio fino al 4 giugno Palazzo Ducale,
Linedito accostamento tra Appartamento del Doge
museale di San Francesco a Caravaggio e Piero della fino al 4 giugno
26 maggio MEDIOEVO
frequentazione e suo tempo fu ricevuto a Roma quale Amedeo Lia assegna
dalla stessa da papa Simmaco e a alla sua citt dadozione la
collaborazione con Ravenna da Teodorico. E nel preziosa e cospicua raccolta
un artista- solco delle sue impronte darte, forte di quasi
intellettuale tanto stata concepita lesposizione: milleduecento opere tra
sublime per Il Muse de lArles antique, dipinti, sculture, miniature e
pensiero e per invenzione, infatti, ospita attualmente, in oggetti. A poco pi di un anno,
anni dalla morte con due per tecnica e non meno che attesa della loro ricollocazione il 3 dicembre del 1996, il
grandi mostre monografiche, per precisione formale? nella cattedrale cittadina, le Museo Civico Amedeo Lia ha
rispettivamente nella citt Lesposizione prende le mosse reliquie di san Cesario, che, aperto al pubblico, mettendo a
natale e al Prado di Madrid. A proprio da queste domande e prima del loro rientro definitivo disposizione della comunit,
questo straordinario artista, trova nella raffinata collezione nella chiesa di Arles, si anche scientifica, un
Venezia, unica citt in Italia a dellAccademia dei Concordi deciso di portare in Vaticano, patrimonio collezionistico fino
conservare suoi capolavori, di Rovigo lo spunto per
dedica una mostra di grande tracciare una sorta di
fascino e di notevole rilevanza mappa del milieu belliniano.
per gli studi, il cui punto focale Dai due celebri capolavori di
sono proprio le tre grandi Bellini in mostra la
opere di Bosch custodite in Madonna col Bambin Ges
laguna alle Gallerie e il Cristo portacroce il
dellAccademia - due trittici e percorso espositivo propone
quattro tavole - riportate importanti confronti,
allantico splendore grazie a contaminazioni, suggestioni
una importante campagna di con opere di altri artisti, da
restauri: Il martirio di santa Palma il Vecchio a Dosso
Ontocommernis (Wilgefortis, Dossi fino a Tiziano e
Liberata), Tre santi eremiti e Tintoretto, o, addirittura, a
Paradiso e Inferno (Visioni maestri tedeschi e fiamminghi nella suggestiva prospettiva di ad allora privato e dunque di
dellAldil). (come Mabuse e Mostaert) un ritorno a Roma del pallio difficile consultazione. Sono
info palazzoducale.visitmuve.it per sottolineare la centralit donato a Cesario dal papa in ora trascorsi ventanni e per
di Giovanni Bellini rispetto a segno del suo munus loccasione vengono
CONEGLIANO uno scenario non solo episcopale e del legame con il presentate alla citt e al
BELLINI E I BELLINIANI, veneziano e veneto. Vescovo di Roma. A pubblico opere di grande
DALLACCADEMIA info tel. 0438 1932123; sottolineare gli elementi di significato provenienti da altre
DEI CONCORDI DI ROVIGO www.mostrabellini.it vicinanza e i legami fraterni istituzioni museali che in
Palazzo Sarcinelli esistenti tra le due comunit, questi due decenni hanno
fino al 18 giugno CITT DEL VATICANO accanto ai vestimenta di collaborato con il Lia. Venti
La nuova mostra in Palazzo DILECTISSIMO FRATRI Cesario e alle testimonianze opere, una per ogni anno
Sarcinelli prosegue le CAESARIO SYMMACHUS. TRA storiche relative al suo culto trascorso, distribuite lungo il
esplorazioni sulle ARLES E ROMA: LE RELIQUIE DI nel corso dei secoli, sono percorso museale, a
trasformazioni dei linguaggi SAN CESARIO, TESORO DELLA esposti preziosi confronti integrazione, pur provvisoria,
della pittura veneziana e GALLIA PALEOCRISTIANA provenienti da raccolte della collezione permanente.
veneta negli anni magici tra Musei Vaticani, vaticane e romane. info tel. 0187 731100
Quattro e Cinquecento, Museo Pio Cristiano info www.museivaticani.va http://museolia.spezianet.it
approdando alla figura fino al 25 giugno
MEDIOEVO maggio 27
AGENDA DEL MESE
28 maggio MEDIOEVO
la cronologia, i luoghi e la ultimi venticinque anni hanno entrare nelle collezioni
committenza degli ultimi portato alla luce un tesoro dinastiche dei Medici.
decenni di attivit; le ricerche prezioso. Il rinvenimento di Costituisce oggi la tavola
compositive e le uneccezionale variet di vinciana pi grande
sperimentazioni tipologiche, reperti, in alcuni casi unici, ha pervenutaci (246 x 243 cm).
nellarchitettura sacra, civile e permesso, infatti, di ampliare Il suo restauro, oltre ad avere
militare; la funzione degli studi le conoscenze sulle vicende risolto alcuni problemi
antiquari e dei libri di disegni; del sito nel periodo medievale conservativi, ha consentito di
i rapporti con il fratello Antonio e moderno. Un contesto comunit di riferimento: recuperarne tonalit
il Vecchio, il nipote Antonio il storico sicuramente meno noto acquisto, recupero, restauro e cromatiche inaspettate e la
Giovane e il figlio Francesco, (e meno rappresentato) al quindi tutela e valorizzazione di sua piena leggibilit,
nei codici e nei disegni di grande pubblico rispetto a opere che altrimenti ricchissima di dettagli
presentazione a pi mani; quello classico, ma altamente andrebbero disperse. affascinanti che aprono nuove
la pratica della copia e la esemplare della continuit La maggior parte delle opere prospettive sul suo complesso
circolazione del sapere insediativa urbana. in mostra sono catalogate in significato iconografico.
architettonico e antiquario e, E ora uninteressante e quanto Raccolte, la banca dati Con lAdorazione dei Magi di
infine, la funzione dei modelli mai diversificata selezione di consultabile on line realizzata Leonardo viene esposta anche
lignei come strumenti questi reperti tra cui dallAcri, lAssociazione di la versione eseguita da
operativi di progettazione in ceramiche, sculture, monete, Fondazioni e Casse di Filippino Lippi nel 1496,
relazione al disegno. oggetti devozionali e di uso Risparmio. La mostra perugina proponendo cos un dialogo
info tel. 055 23885 (centralino); quotidiano , tra le migliaia propone dunque un avvincente affascinante, che fa emergere
www.uffizi.it recuperati e per la maggior percorso lungo sette secoli di le diversit tra i due maestri e
parte esposti per la prima storia dellarte e al contempo la loro differente
ROMA volta, raccontano questi consente di verificare la interpretazione del soggetto.
I FORI DOPO I FORI. LA VITA significativi periodi storici nella pluralit degli orientamenti che info tel. 055 23885 (centralino);
QUOTIDIANA NELLAREA DEI FORI mostra I Fori dopo i Fori. stanno alla base del fenomeno www.uffizi.it
IMPERIALI DOPO LANTICHIT info tel. 06 06 08 del collezionismo bancario.
Mercati di Traiano, (tutti i giorni, 9,00-21,00); info tel. 075. 5724563; SIENA
Museo dei Fori Imperiali www.mercatiditraiano.it; www.fondazionecariperugiaarte.it LA BELLEZZA FERITA.
fino al 10 settembre www.museiincomune.it NORCIA, EARTH HEART ART
Larea in cui sorgevano i Fori FIRENZE QUAKE. LA SPERANZA RINASCE
Imperiali, cuore antico della PERUGIA IL COSMO MAGICO DAI CAPOLAVORI DELLA CITT
citt di Roma e complesso DA GIOTTO A MORANDI. TESORI DI LEONARDO DA VINCI: DI SAN BENEDETTO
architettonico unico al mondo DARTE DI FONDAZIONI E LADORAZIONE DEI MAGI Cripta sotto il Duomo e Complesso
per vastit e continuit BANCHE ITALIANE RESTAURATA Museale Santa Maria della Scala
urbanistica, stata oggetto di Palazzo Baldeschi al Corso Gallerie degli Uffizi, fino al 29 ottobre
scavi, studi e ricerche fino al 15 settembre Galleria delle Statue e delle Pitture Il 24 agosto 2016 un forte
straordinariamente intensi. In Come annuncia il titolo, la fino al 24 settembre terremoto colpisce il Centro
particolare, gli scavi mostra intende valorizzare il LAdorazione dei Magi di Italia. Il 26 e 30 ottobre 2016,
archeologici realizzati negli patrimonio artistico posseduto Leonardo da Vinci torna agli altre scosse feriscono Norcia
dalle Fondazioni di origine Uffizi dopo sei anni di restauri e il territorio circostante.
bancaria e delle banche e indagini conoscitive, condotti La basilica di S. Benedetto, la
italiane. Si tratta di un dallOpificio delle Pietre Dure concattedrale di S. Maria
patrimonio ampio che, per con il sostegno economico Argentea e tutte le chiese
variet di composizione e degli Amici degli Uffizi. della citt e dintorni sono
stratificazione temporale, pu La tavola fu commissionata a distrutte. A seguito del sisma,
essere considerato il volto Leonardo nel 1481 dai monaci la Protezione Civile, il Corpo
storico e culturale dei diversi agostiniani per la chiesa di S. Nazionale Vigili del Fuoco, il
territori della nostra Penisola. Donato a Scopeto; la partenza Comando Carabinieri per la
Questa particolare attivit del maestro per Milano, nel Tutela del Patrimonio Culturale
collezionistica un aspetto 1482, determin labbandono e la Soprintendenza
del pi complessivo impegno dellopera, mai ultimata da Archeologia, Belle Arti e
culturale delle banche e Leonardo. Il dipinto incompiuto Paesaggio dellUmbria,
delle fondazioni, in una rimase per qualche tempo insieme con lUfficio Beni
dimensione pi ampia di nelle case della famiglia Culturali dellArchidiocesi di
attivit e di impegno verso la fiorentina dei Benci, per poi Spoleto-Norcia, hanno
MEDIOEVO maggio 29
AGENDA DEL MESE
30 maggio MEDIOEVO
Comune di Proloco di
Ferentillo Ferentillo
intervista il califfato
di Andreas M. Steiner
32 maggio MEDIOEVO
Si fa presto a dire
CALIFFO
INCONTRO CON MARCO DI BRANCO, STUDIOSO
DEL MONDO ARABO E AUTORE DI UN LIBRO
DI GRANDE ATTUALIT STORICA, ORA IN LIBRERIA
di Andreas M. Steiner
F
F
orse non esagerato affermare che, fino a po-
chi anni fa, il pubblico occidentale associava i
sostantivi califfo e califfato essenzialmente
allimmaginario evocato dai racconti delle Mille e una
notte o, tuttal pi, a qualche reminiscenza di storia
medievale, quale, per esempio, quella dei contatti diplo-
matici istauratisi tra il leggendario califfo di Baghdad,
Harun al-Rashid (alla cui favolosa corte si ispira la stes-
sa raccolta delle Mille e una notte) e il fondatore del
Sacro Romano Impero, Carlo Magno, negli anni di pas-
saggio dallVIII al IX secolo. Nella prefazione al nuovo
libro di Marco Di Branco Il Califfo di Dio. Storia del
califfato dalle origini allISIS. (VII-XXI secolo),
lo storico Franco Cardini rievoca uno di questi contat-
ti, avvenuto proprio in Italia: nellanno 801 sbarc a
Portovenere, nel Golfo di La Spezia, lambasciatore del
califfo, lebreo Isacco, insieme a un dono, da inoltrare
a Carlo, tanto inconsueto quanto ingombrante: un ele-
fante bianco, di nome Abu l-Abbas. In tempi recentis-
simi, da quando, il 5 luglio 2014, il mondo ha assistito
allapparizione in video del califfo dello Stato islamico,
lemiro dei credenti Abu Bakr al-Husayni al-Qurashi un brusco rinnovamento. Delle implicazioni storiche e
al-Baghdadi, il nuovo leader dei combattenti sunniti ra- politiche di questo evento abbiamo parlato con il nostro
dicali, proclamato califfo pochi giorni prima, il 29 giu- collaboratore, il bizantinista e arabista Marco Di Branco,
gno, la percezione diffusa del suddetto termine ha subito in occasione della pubblicazione del suo libro.
Nella pagina accanto miniatura raffigurante Maometto e Abu Bakr In alto elefante bianco che trasporta un castello, pittura murale
(miglior amico del Profeta, tra i suoi primi seguaci e primo califfo staccata dal romitorio mozarabico di S. Baudelio di Berlanga
dellIslam) in una grotta, da unedizione cinquecentesca del Siyer-i (presso Soria, Castiglia e Len, Spagna). 1125 circa.
Nebi (Vita del Profeta). Istanbul, Biblioteca del Topkapi Sarayi. Madrid, Museo del Prado.
MEDIOEVO maggio 33
intervista il califfato
Dottor Di Branco, il suo nuovo volume si apre
ricordando la proclamazione di Abu Bakr al-Baghdadi
il nuovo leader dei combattenti sunniti radicali a
califfo dello Stato islamico, il 29 giugno 2014, e la
sua successiva apparizione in video, il 5 luglio.
Il testo riporta per intero linquietante discorso di
Mossul, nonch alcuni altri discorsi di al-Baghdadi,
nei quali si invoca la nascita di un nuovo califfato,
che mira a divenire un punto di riferimento universale
per i musulmani di tutto il mondo.
Sin dal sottotitolo, il suo libro fa riferimento a
unimplicita continuit tra il fenomeno originario e
la sua versione contemporanea e prosegue poi con
la storia moderna dellistituzione del califfato, a
partire dalla sua abolizione da parte di Kemal Atatrk
(il padre della moderna nazione turca) nel 1924
e lappropriazione del titolo califfale da parte degli Marco Di Branco, bizantinista e arabista, assegnista
Hashemiti e del Mahdi in Sudan e di re Fuad I dEgitto. di ricerca allUniversit di Padova, ha insegnato Civilt
Quali sono i motivi di questa scelta? bizantina, Storia islamica e Archeologia bizantina
allUniversit della Basilicata e alla Sapienza
In generale, ritengo che, per comprendere pienamente Universit di Roma. Tra le sue pubblicazioni
il senso storico, politico e religioso dellinquietante ricordiamo Storie arabe di Greci e di Romani (PLUS,
operazione portata a termine dallo Stato Islamico, sia pi 2009), Alessandro Magno. Eroe arabo nel Medioevo
che mai necessario riflettere sul significato dellistituzione (Salerno, 2010), e Lelogio della sconfitta. Un trattato
califfale nella storia islamica, dalle sue origini fino a oggi, inedito di Teodoro Paleologo marchese di Monferrato
confrontandosi con il tema complesso e affascinante del (con Angelo Izzo, Viella, 2015). Collabora da anni ad
rapporto tra politica e religione nellIslam e dei modi in cui Archeo e a Medioevo.
esso si evoluto nel tempo. questa, in estrema sintesi, la
ragione che mi ha spinto ad affrontare la stesura del mio
nuovo libro.
da sinistra cartine n
Vo
Re Re
geopolitiche no Regno Regno no Dan
Regno ubio
dellarea degli Avari dei Chazari
Syr delle
Da n
mediterranea e Dar
u bio ya Asturie
vicino-orientale Croati Croati
Mar Nero Impero dei
Serbi Turchi Oghuz
che mostrano la Toledo Toledo
Mar
successione delle Caspio
Samarcanda
conquiste operate Cordova Mar Amu Darya Cordova
dai califfi: Damasco Siria
Mediterraneo Ctesifonte
1. i territori Gerusalemme Tig
ri
Tripoli
Indo
34 maggio MEDIOEVO
In Italia, la ricca pubblicistica concernente lISIS brilla Pedina in bronzo di un gioco degli scacchi raffigurante
per lassenza di un inquadramento storico adeguato del Harun al-Rashid. X sec.
problema del califfato e per lassoluta superficialit dei
riferimenti religiosi e culturali.
Laddove, invece, secondo Lei, pi che mai necessario
riflettere storicamente, evidenziando lartificiosit
della proposta politica avanzata dagli ideologi
dellISIS, basata su una forma di Islam mai inveratasi
nella realt effettuale. Ci si chiede, infatti, se sia
mai esistita unepoca doro dellIslam, a cui il nuovo
califfato sembra volersi richiamare
3
Do
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Do
lga
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Regno Regno Re
degli Avari
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dei Chazari
degli Avari
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MEDIOEVO maggio 35
intervista il califfato
Nella pagina accanto miniatura turca di scuola ottomana
Gli anni dei califfi raffigurante i quattro califfi ben guidati, da unedizione
dello Zubdat Al-Tawarikh (Storia del mondo).
632 Morte di Maometto XVI sec. Istanbul, Topkapi, Biblioteca del Serraglio.
CALIFFATO DEI RASHIDUN (I BEN GUIDATI) nel tempo della storia. Sono state soprattutto le correnti di
632-634 Abu Bakr, detto al-iddiq, pensiero del fondamentalismo contemporaneo, dai Fratelli
Il grandemente veritiero musulmani ai Salafiti (coloro che ripercorrono le tracce
634-644 Umar ibn al-Khaab, detto al-Faruq, Colui degli antichi), a riproporre una teoria della ricostituzione
che sa distinguere del califfato adeguata alle esigenze della modernit (che,
644-656 Uthman ibn Affan, detto Du l-Nurayn, per esempio, desse spazio al concetto di Stato, ignoto al
Quello delle due luci mondo medievale) e interprete delle tendenze pi radicali
656-661 Ali ibn Abi Talib, detto al-Murtaa, del pensiero islamico. Tuttavia, il movimento salafita,
Colui che approvato nato nel XIX secolo, ha oggi assunto posizioni fortemente
rigoristiche, conservatrici e reazionarie, abbandonando del
CALIFFATO OMAYYADE tutto lattitudine originariamente riformista e progressista dei
661-683 Ramo sufyanide fondatori del movimento.
684-750 Ramo marwanide
Nella propaganda dei moderni propugnatori del
CALIFFATO ABBASIDE califfato c un esplicito richiamo alla conquista di
750-1258 Roma. A questo proposito, Lei pone lattenzione su un
equivoco storico di non poca rilevanza
CALIFFATO ABBASIDE DEL CAIRO
1261-1517 Per quanto strano possa sembrare, lincitamento alla
conquista di Roma un argomento scarsamente presente
CALIFFATO OMAYYADE DI CORDOVA nella tradizione retorica dellIslam medievale. In questo
929-1031 periodo, la citt al centro delle brame dei califfi e dei sultani
musulmani unaltra Roma: la seconda, cio Costantinopoli,
CALIFFATO FATIMIDE non solo in quanto metropoli cristiana, ma soprattutto in
909-1171 quanto capitale di un impero nemico. Tra il 674 e il 678 la
capitale bizantina fu pi volte assediata da una grande flotta
CALIFFATO ALMOHADE araba, ma riusc a resistere anche grazie al famoso fuoco
1145-1269 greco (una miscela incendiaria a base di pece, salnitro,
zolfo, nafta e calce viva, n.d.r.). Un nuovo attacco contro la
Seconda Roma fu sferrato dai califfi omayyadi tra il 717
s tutti i successivi sviluppi della storia islamica appare e il 718, sotto la guida del comandante Maslama ibn Abd
come una forma di rappresentazione etico-religiosa pi che al-Malik, figlio del califfo Abd al-Malik ibn Marwan e di
come una ricostruzione storica basata sui fatti. Piuttosto, una sua schiava, ma, come quarantanni prima, i Bizantini
occorre porre laccento sugli aspetti postmoderni delle riuscirono ad avere la meglio nella battaglia decisiva e i
attuali derive terroristiche islamiche come leccezionale tentativi degli Arabi di espugnare Costantinopoli si infransero
abilit nelluso dei media, la spettacolarizzazione della contro la saldezza delle mura della citt.
violenza, il culto della morte, lestrema spregiudicatezza in Con questo ulteriore fallimento, si chiude una fase
campo finanziario del tutto estranei alla prassi politica e importante della lotta arabo-bizantina. Costantinopoli non
alla cultura islamica medievale. subir pi assedi arabi, e lAsia Minore rester a lungo parte
integrante dellimpero bizantino. Saranno infatti i Turchi, e
Ma listituzione del califfato , in qualche non gli Arabi, a impadronirsi della citt nel 1453, e a farne
maniera, storicamente sovrapponibile a quella del la splendida capitale di un nuovo impero, quello ottomano.
fondamentalismo islamico? E quale ruolo vi gioca, per La Prima Roma, che nel periodo medievale era ben lontana
esempio, il movimento salafita? dal raggiungere i fasti costantinopolitani, suscit linteresse
dei musulmani in pochi casi. Il pi importante fu lattacco
Nella visione fondamentalista il califfato non un alla citt da parte di milizie islamiche nellagosto dell846,
sistema da costruire nel futuro, ma quello storicamente che si risolse unicamente nel saccheggio delle basiliche di
determinatosi dopo la morte del Profeta, modello eterno di S. Pietro e S. Paolo, ambedue fuori dalle Mura Aureliane: in
una forma perfetta di Stato che Dio ha voluto si attuasse effetti, le coste laziali, dallinizio del IX secolo, erano divenute
36 maggio MEDIOEVO
MEDIOEVO maggio 37
intervista il califfato
38
In alto Mecca. Pellegrini in preghiera presso la Kaba, un piccolo nelle opere dei geografi arabi orientali, i cui capitoli dedicati
edificio di forma cubica, posto al centro del sacro recinto e che a Roma (in arabo Rumiyya, Rumiya o Ruma) contengono in
conserva, incastrata in uno spigolo, la pietra nera venerata nel realt quasi sempre descrizioni della Seconda Roma, cio
rituale pellegrinaggio islamico. della capitale bizantina. Accenni, non privi di ambiguit, alla
Nella pagina accanto miniatura raffigurante la Kaba, da Roma antica compaiono quasi esclusivamente in testi di tipo
unedizione del Futh al-haramayn (Descrizione delle citt sante) apocalittico, che troveranno una eco interessante in alcuni
scritta da Muhi al-Din Lari. XVII sec. Parigi, Bibliothque ambienti ottomani dopo la conquista di Costantinopoli.
nationale de France.
Listituzione del califfato non nasce certo dal nulla.
obiettivo di incursioni musulmane provenienti dal Marocco, E nel suo libro, infatti, Lei rintraccia le sue radici in un
dallAlgeria e dallAndalusia; proprio per proteggere Roma fenomeno ben pi vasto e antico, quello della regalit
da tali raid, papa Gregorio IV (828-844) aveva fondato una sacra delle civilt tardo antiche e medievali europee
nuova citt fortificata presso Ostia, dotandola di strutture e vicino-orientali, e che si riflette nella stessa radice
necessarie alla difesa e dandole il nome di Gregoriopoli. linguistica del termine califfo
Un altro caso costituito da una semplice dichiarazione
di intenti: quella dellemiro aghlabida Ibrahim II (sovrano I punti di riferimento naturali della politica islamica in
del grande emirato islamico di al-Qayrawan, in Tunisia, formazione vanno ovviamente individuati nei modelli politici
dall875 al 902), il quale, nel 902, indisse il jihad contro rappresentati dai due grandi imperi con i quali la comunit
le popolazioni cristiane confinanti (Bizantini e Longobardi), dei musulmani (umma) si trov dapprima a convivere e poi
affermando che non si sarebbe fermato fino alla conquista a guerreggiare vittoriosamente: Bisanzio e la Persia.
di Costantinopoli e della citt del vecchio Pietro, cio, Al modo stesso in cui, come ha notato Oleg Grabar uno dei
appunto, Roma. In ogni caso, sia questultimo evento sia il maggiori studiosi del fenomeno artistico musulmano , larte
precedente riguardano unarea periferica dellIslam, quella islamica si origina riutilizzando e rielaborando in maniera
dellestremo Occidente. assolutamente originale elementi tipici dellarte bizantina
Il cuore del mondo islamico mostra scarsissimo interesse e dellarte sasanide, cos le istituzioni politiche islamiche
per lantica capitale dellimpero romano. Ci si riflette anche (segue a p. 42)
MEDIOEVO maggio 39
intervista il califfato
40 maggio MEDIOEVO
A sinistra La Battaglia di Ostia, affresco di Raffaello e della sua
scuola nella Stanza dellIncendio di Borgo, Musei Vaticani.
1514-1517. Il dipinto evoca lo scontro dell849 fra le truppe di
Leone IV e i Saraceni che si concluse con la miracolosa vittoria
delle armate papali , ma intende anche alludere alla crociata
contro gli infedeli incoraggiata da papa Leone X.
In basso miniatura raffigurante lassedio turco di Costantinopoli
del 1453, da unedizione del Voyage dOutremer di Bertrandon de
la Broquire. 1458 circa. Parigi, Bibliothque nationale de France.
MEDIOEVO maggio 41
intervista il califfato
A sinistra
Gerusalemme,
Cupola della
Roccia. La
roccia sulla
quale, secondo
i musulmani,
Maometto avrebbe
completato il suo
viaggio notturno,
ascendendo al
cielo, e sulla
quale, per gli Ebrei,
Abramo avrebbe
invece sacrificato
Isacco.
Nella pagina
accanto miniatura
turca raffigurante il
sacrificio di Isacco.
XVI sec. Istanbul,
Museo di arte
turca e islamica.
si sviluppano sulla base di elaborazioni concettuali gi Una delle iniziative pi interessanti e raffinate intraprese
operanti a Bisanzio e nel mondo persiano. Analogamente, i dalle fonti medievali islamiche senza dubbio la
rituali della monarchia musulmana inglobano, sin dai primi costruzione dellalbero genealogico di Maometto, che
secoli dellIslam, elementi tipici della tradizione tribale comincia da suo padre e, procedendo a ritroso, giunge
preislamica della Penisola araba, come, per esempio, la fino ad Adamo, passando per i grandi patriarchi biblici:
baya, cio il giuramento di alleanza, ma anche forme e Abramo, Sem, No, Matusalemme, Enoch e Seth. Questa
simboli complessi, appartenenti allideologia regale e alla connessione del Profeta dellIslam con il mondo dellAntico
prassi della corte bizantina e di quella sasanide. Testamento si inserisce in una pi vasta e complessa
Va rilevato come nella trattatistica giuridica e politica operazione ideologico-religiosa: linnesto dei racconti dei
islamica medievale la sostanza teologica del potere califfale Figli di Israele nella tradizione culturale della Penisola
non sia affatto chiara e come tale ambiguit si ritrovi gi araba. Quello che gli studiosi hanno definito biblismo
nelle varie accezioni date dai testi al termine khalifa, che islamico in parte gi presente nel Corano, ma solo
pu avere, secondo i tempi e i casi, il senso di vicario di in versetti rivelati nel periodo pi tardo della missione
Dio sulla terra o quello di rappresentante del Profeta. In profetica di Maometto. Di tale operazione parte integrante
altri termini, il califfato musulmano oscilla tra il modello la cosiddetta abramizzazione della Kaba, cio la
sacrale del sovrano sasanide, mano di Dio sulla terra e connessione artificiale operata dalle fonti islamiche fra il
quello quasi sacerdotale dellimperatore bizantino, in cui il grande santuario preislamico meccano destinato a divenire
rapporto tra impero e sacerdozio non mai rivendicato in il principale luogo di culto islamico e la figura di Abramo,
maniera esplicita e fino alle estreme conseguenze. della concubina Hagar e di suo figlio Ismaele. Secondo le
fonti islamiche medievali, che ancora una volta sviluppano
Le radici del sistema politico e religioso islamico in un racconto compiuto accenni contenuti nelle sure pi
sono in gran parte legate alla vicenda biografica tarde del Corano, la dimora inviolabile della Kaba sarebbe
di Maometto. Un aspetto interessante sollevato, a stata infatti eretta originariamente da Dio perch Adamo
questo proposito, nel Suo libro riguarda lattendibilit potesse girarvi intorno in venerazione; distrutta dal Diluvio
della storiografia islamica sugli inizi dellIslam. Mi Universale, essa sarebbe stata poi riedificata da Abramo.
riferisco, in particolare, alla costruzione dellalbero Nella sua opera di ricostruzione, il patriarca avrebbe ricevuto
genealogico del Profeta, al cosiddetto abramismo lassistenza del figlio Ismaele, considerato il capostipite del
coranico e allabramizzazione della Kaba popolo arabo, e dellangelo Gabriele.
42 maggio MEDIOEVO
MEDIOEVO maggio 43
intervista il califfato
Labramismo coranico, poi, strettamente collegato alle Qui sopra replica cinquecentesca di una
vicende che vedono Maometto alle prese con lopposizione miniatura raffigurante Maometto, sua
delle trib giudaiche di Medina: non un caso che lAbramo figlia Fatima, il genero Ali e due nipoti, da
del Corano venga rappresentato come n Ebreo, n cristiano, unedizione dellal-Athar al-baqiya
ma seguace di una religione monoteistica indefinita che (un trattato di cronologia dei popoli
spetter alla missione profetica di Maometto rinnovare e antichi) compilato dal grande scienziato
perfezionare. persiano al-Biruni (973-1048).
A destra miniatura raffigurante una
Nel capitolo dedicato alla fitna, ovvero alla guerra carovana, da unedizione delle Maqamat
civile, Lei sottolinea come una profonda divisione di al-Hariri. 1237. Parigi, Bibliothque
allinterno dello stesso Islam si fosse verificata gi nationale de France.
tra gli immediati discendenti di Maometto a proposito
della successione alla guida della umma, la comunit
dei fedeli. Quale ruolo svolse questo conflitto nella
definizione della prima istituzione califfale?
44
MEDIOEVO maggio 45
intervista il califfato
soprattutto perch da esso si ingener un processo che mese di ramadan anche se proprio i trattati di diritto
condusse a un vero e proprio scisma nella umma, che musulmano si diffondono largamente su tutti i particolari
perdura fino a oggi, con la divisione fra sciiti e sunniti. della guerra santa: in che modo e contro chi si debba
In questo scontro, gli eventi assunsero ben presto un intraprendere, se si possano o meno accettare le proposte
carattere prototipico, finendo per fondare situazioni, di pace degli avversari, ecc. E, come sempre accade,
attitudini, inimicizie, alleanze, istituzioni che giungono nella letteratura giuridica il testo coranico si presta alle
fino ai giorni nostri e che non solo sono come sono, ma interpretazioni pi varie.
devono essere come sono, perch cos sono diventate in
quel lontano tempo in cui tutto si deciso. Unultima domanda ci riporta ai giorni nostri e
riguarda un aspetto visivo, di comunicazione. LISIS
A quando possibile far risalire il concetto di jihad, annovera, tra i suoi segni distintivi il vessillo nero su
inteso come guerra di conquista, diretta contro gli cui campeggia una scritta bianca. La scelta del colore
infedeli? nero, come spiega nel libro, non una scelta casuale
Nel Corano, sparsi in varie sure, sono presenti numerosi Le fonti che descrivono i trionfi degli eserciti rivoluzionari
versetti che parlano della guerra sulla via di Dio o incitano abbasidi si soffermano costantemente su un particolare:
a essa. Il termine arabo pi utilizzato nel testo coranico gli stendardi neri che essi innalzano verso il cielo. Il nero
per rendere tale concetto qital (fi sabil Allah), mentre la inizialmente alludeva alla rivolta contro gli Omayyadi, i cui
parola jihad oggi universalmente tradotta come guerra sostenitori indossavano vesti bianche e portavano bianchi
santa vi appare solo in pochi casi, con il senso di sforzo vessilli. I seguaci degli Abbasidi erano chiamati musawwida,
in nome di Dio e della sua causa. Per ragioni ancora non i vestiti di nero, definizione che veniva utilizzata sia dai
del tutto perspicue, fu per questultimo termine a essere favorevoli sia dai contrari al movimento.
pi tardi associato a una dottrina e a un insieme di pratiche La tradizione filo-abbaside ricollega le bandiere nere
riguardanti la guerra. In ogni caso, i giurisperiti dei primi che giungono dallOriente a una profezia di Maometto,
secoli dellIslam non inclusero il jihad tra i cinque pilastri che avrebbe preconizzato lavvento di una nuova dinastia
dellIslam la professione di fede, le preghiere giornaliere, contraddistinta da tali stendardi: ci, al fine di dissipare la
la decima, il pellegrinaggio a Mecca e il digiuno del fitta cortina di critiche provenienti dagli ambiti religiosi nei
46 maggio MEDIOEVO
Il Califfo di Dio.
Storia del califfato dalle origini allISIS (VII-XXI secolo)
Il 5 luglio 2014 tutto il mondo ha potuto assistere
allapparizione in video del califfo dello Stato islamico tra
Iraq e Siria (ISIS), Abu Bakr al-Baghdadi, lastro nascente
del jihad globale, il nuovo leader dei combattenti sunniti radicali.
Nel video, al-Baghdadi incita i fedeli di tutto il mondo islamico a
dichiarare il jihad sulla via di Dio, al fine di restituire dignit, diritti e
autorit allIslam, e loda la vittoria che dopo secoli ha permesso di
restaurare il califfato. Per comprendere pienamente il senso storico-
politico di questa inquietante operazione necessario riflettere sul
significato dellistituzione califfale nella storia islamica.
Questo libro, che colma unevidente lacuna della
saggistica italiana (ma sul tema del califfato mancano
da decenni sintesi aggiornate anche in altre lingue),
ricostruisce in maniera sintetica ma rigorosa la vicenda storica
dei califfati medievali (omayyade, abbaside, andaluso, fatimida,
almohade), fino alle loro estreme propaggini in terra egiziana,
allabolizione del califfato ottomano voluta da Kemal Atatrk e ai
recentissimi tentativi di riproposizione di questo modello di governo,
con un occhio attento non solo alla prassi ma anche alle teorie
elaborate su tale istituzione dal pensiero politico musulmano.
confronti di ogni tipo di ribellione o dissenso interno. Nello avrebbe indossate in occasione della conquista di Mecca.
stesso spirito, il nero delle vesti e dei vessilli presentato Anche le bandiere di Maometto e di Ali sarebbero state
come denso di un forte potere simbolico. nere. Il primo lavrebbe adottata dopo la sconfitta di Uhud,
Le spiegazioni delle origini della scelta di questo colore sono in segno di lutto e di vendetta.
varie e si adattano ai vari ambienti che le produssero o ai Come evidente, a questa stessa tradizione che si rifanno
quali erano rivolte. Una delle motivazioni pi diffuse delluso le vesti nere del califfo al-Baghdadi e gli stendardi neri
di vesti nere in ambito abbaside quella dellimitazione dellISIS, che recano su di essi la professione di fede: Non
della sunna (della consuetudine) del Profeta, che le c dio al di fuori di Dio, Maometto linviato di Dio.
MEDIOEVO maggio 47
protagonisti san benedetto
Croce, libro
e aratro
di Maria Paola Zanoboni
49
protagonisti san benedetto
50 maggio MEDIOEVO
In alto Subiaco, romana, Benedetto trascorse la fanciullezza nel borgo,
Monastero di per poi essere inviato a Roma, dove intraprese gli studi
S. Benedetto, letterari. Dalla Citt Eterna fugg dopo breve tempo, sot-
Chiesa Inferiore. traendosi al rischio di farsi coinvolgere dalla giovent
Particolare di un corrotta che vi dimorava, per rifugiarsi nel silenzio e
affresco della nella preghiera dei boschi dellalta valle dellAniene, ai
prima campata, confini tra il Lazio e lAbruzzo. Allet di 17 anni decise
raffigurante di dedicarsi alla vita eremitica, trovando rifugio in una
lepisodio de grotta nei pressi di Subiaco (ancora esistente e inglo-
Il pane avvelenato bata attualmente allinterno del monastero del Sacro
sottratto dal corvo. Speco), dove Benedetto visse fino alla Pasqua dellanno
XIII sec. 500. Conclusa tale esperienza, accett di fare da guida
A sinistra Subiaco, ad altri monaci in un ritiro cenobitico presso Vicovaro.
Monastero di S.
Benedetto, Chiesa Il calice pieno di serpenti
Superiore. Unaltra Linvidia e la gelosia che il successo della sua opera gli
delle scene avevano procurato, uniti al rigore estremo della discipli-
degli affreschi na da lui imposta, sfociarono per in un primo tentativo
che decorano la di avvelenamento (mediante un calice di vino, durante
seconda campata, la messa) perpetrato contro di lui dai monaci di Vicova-
raffigurante ro. Da questo episodio scaturirono due dei simboli del
lepisodio de santo: il bastone con cui castig un frate, e il calice pieno
Il miracolo del di serpenti, a ricordo appunto dello scampato pericolo.
veleno. XIII sec. Un terzo suo emblema costituito dal fascio di verghe,
che indicava i 73 capitoli di cui composta la Regola. In
MEDIOEVO maggio 51
protagonisti san benedetto
seguito a tale vicenda, Benedetto torn a Subiaco, dove povert, umilt, obbedienza con il rispetto per i singoli
rimase per quasi trentanni, predicando e accogliendo individui e le loro capacit: si trattava della pi comple-
discepoli sempre pi numerosi, fino a creare una comu- ta e autorevole sistemazione della complessa, ma spesso
nit di dodici monasteri, ognuna delle quali composta vaga e imprecisa precettistica monastica precedente, e,
da dodici monaci col proprio abate, tutti sotto la guida come tale, ebbe un successo straordinario e unaltret-
spirituale del santo di Norcia. tanto straordinaria diffusione nei secoli successivi.
Tra il 525 e il 529, dopo un secondo tentativo di avve- Secondo la tradizione, Benedetto mor il 21 marzo
lenamento (questa volta con una pagnotta), Benedetto 547, quaranta giorni dopo la scomparsa di sua sorella
fu costretto ad abbandonare Subiaco, dirigendosi verso Scolastica, fondatrice del ramo femminile dellOrdine.
Cassino, dove fond sopra unaltura la celebre abbazia.
In questo cenobio, che fu la sua ultima dimora, egli Una sintesi di pratiche pi antiche
compose nel 540 la Regola, in cui, prendendo spunto dal- Costituita, come gi detto, da 73 capitoli che discipli-
la tradizione monastica ed eremitica precedente, combi- navano la vita monastica in ogni suo aspetto dalla
n il principio di unonesta condotta morale basata su struttura gerarchica dei monasteri, alla figura della-
52 maggio MEDIOEVO
Nella pagina accanto cartina dellEuropa
occidentale con indicazione delle
principali fondazioni benedettine.
A destra Subiaco, Monastero di
S. Benedetto, Chiesa Superiore. Particolare
dellaffresco raffigurante La guarigione del
monaco indemoniato. XIV-XV sec.
MEDIOEVO maggio 53
protagonisti san benedetto
Miniatura di Jean Stavelot (1388-1449)
raffigurante san Benedetto che predica ai suoi
discepoli presso Montecassino, da una raccolta
degli scritti di san Benedetto. 1432-1437.
Chantilly, Muse Cond.
54 maggio MEDIOEVO
Anche altrove in Italia sembra che larrivo dei Lon- La sua opera rivest unimportanza fondamentale
gobardi sia stato la causa dellarresto dello sviluppo del anche per lorganizzazione amministrativa del territo-
monachesimo per circa un secolo. Una ripresa si ebbe rio tedesco: in accordo col papa, infatti, Bonifacio ordin
pi tardi, nel VII secolo, con lavvento, nella casa re- vescovi e suddivise la regione evangelizzata in diocesi
gnante longobarda, di una dinastia cattolica e la conver- che, in mancanza di citt vere e proprie, facevano capo
sione dei duchi di Benevento. Cos, i governanti dellVIII ad altrettanti luoghi fortificati che, col tempo, si trasfor-
secolo divennero ferventi patroni dei monaci e la vita marono in sedi episcopali stabili, analogamente a quan-
monastica germogli nuovamente. In questo periodo, to gi avveniva nellEuropa mediterranea.
un parente di re Astolfo (749-756) fond la grande ab- La penetrazione religiosa permise cos, attraverso un
bazia di Nonantola in Emilia, e monaci provenienti da processo spontaneo, di promuovere anche in Germania
Bobbio piantarono olivi sulla costa della Liguria. lefficiente sistema di dominazione cattolico-franco di
ascendenza greco-romana. Tale attivit di organizza-
Un periodo oscuro zione religiosa e territoriale venne utilizzata anche dai
Ma il destino della Regola di san Benedetto dopo il sac- figli di Carlo Martello per ricostruire nello stesso modo,
cheggio di Cassino un mistero. Dai riferimenti di papa con laiuto di Bonifacio, lassetto ecclesiastico del re-
Gregorio essa doveva essere conosciuta a Roma alla fine gno dei Franchi, dove era in crisi limpianto gerarchico
del VI secolo, eppure non c alcuna prova di monasteri e disciplinare che avrebbe dovuto inquadrare le popo-
che nella citt seguissero la Regola, n, e questo molto lazioni intorno ai vertici della societ. Il monachesimo
significativo, ci sono tracce di qualche culto a san Bene- benedettino diveniva cos strumento di fondamentale
detto, sia nella iconografia che nella dedicazione delle importanza anche nellorganizzazione territoriale della
chiese, a Roma fino al X secolo. In effetti, il futuro della nascente Europa, unEuropa la cui unit sarebbe stata
Regola non fu in Italia, ma a nord delle Alpi, nei regni suggellata, anche se per breve tempo, dallimpero cri-
germanici e, soprattutto, in Gallia. stiano di Carlo Magno.
Vissuto in un periodo in Basilare per lOrdine
cui la Chiesa cresceva sorretta benedettino e per la sto-
da nuovi fermenti spirituali, Al successo della Regola contribu ria della Chiesa e dellOc-
mentre la civilt romana, or- lavvio dellevangelizzazione cidente fu la fondazione
mai decrepita, decadeva, san del monastero di Cluny,
Benedetto fu colui che con
dellInghilterra in Borgogna (910), libero
la Croce, con il libro e con lara- da ogni ingerenza civile
tro (secondo le parole di Paolo VI) evangelizz il con- ed ecclesiastica e direttamente dipendente dalla Se-
tinente europeo dal Mediterraneo alla Scandinavia, e de Apostolica. Il suo influsso sulla societ medievale
dallIrlanda alle pianure della Polonia. La sua missione fu immenso, grazie al movimento riformatore che da
unificatrice, religiosa e culturale, si esplic con la cristia- esso ebbe origine, con lo scopo di migliorare il livello
nizzazione di regioni anche molto remote, talora non spirituale sia nel clero che nel laicato.
assoggettate neppure dallimpero romano, come lIrlan- Monaco benedettino sostenitore della riforma clu-
da, dove la mancanza di citt che potessero fungere da niacense fu quellIldebrando di Soana, divenuto Papa
sedi episcopali fece s che proprio i monasteri divenisse- Gregorio VII, di soavissimo costume, di prudenza ed ammi-
ro il bacino di reclutamento dei vescovi. rabile dottrina (come lo defin il suo maestro Giovan-
Il santo trascorse tutta la sua vita (480-547) nellIta- ni Graziano, ovvero papa Gregorio VI), che risollev
lia centrale, tra Subiaco, Montecassino e gli altri nume- la Chiesa dallimmoralit dilagante in cui era caduta,
rosi monasteri da lui fondati in Umbria e nel Lazio in- affrancandola al tempo stesso dallingerenza laica e
sanguinate in quellepoca dalla tremenda guerra greco- dellimpero, assicurando tanto lindipendenza quanto
gotica (535-553) , ma la sua Regola ebbe un successo la disciplina del clero, e, con il Dictatus Papae (1075) ri-
straordinario a partire dalla fine del VI secolo, quando stabilendo in tutta la sua pienezza lautorit pontificale
san Gregorio Magno invi i primi monaci in Inghilterra. che assunse con tale atto la suprema capacit giurisdi-
I religiosi celti e anglosassoni, riversatisi sul continen- zionale sullintera cristianit.
te, proseguirono a loro volta levangelizzazione (che si
connot sempre come fenomeno del tutto spontaneo), La Chiesa infallibile
dapprima nel regno franco, poi in Germania, dove du- Era stato proprio san Benedetto a elaborare per primo
rante la prima met dellVIII secolo, san Bonifacio (na- quelli che sarebbero stati i caposaldi del pensiero di Gre-
tivo dellInghilterra meridionale, 755), fondatore del gorio VII: linfallibilit della Chiesa di Roma (Romana
cenobio di Fulda, diffuse col cristianesimo la Regola be- Ecclesia nunquam erravit, nec in perpetuo, scriptura testante,
nedettina in Baviera, in Assia e in Turingia. errabit, La Chiesa di Roma non ha mai errato; n, se-
MEDIOEVO maggio 55
condo la testimonianza delle Scritture, mai errer per Cluniacensi e Cistercensi
leternit), nonch il celebre assioma secondo cui Ca-
tholicus non habeatur qui non concordat Romanae Ecclesiae Il rinnovamento spirituale promosso dalla
(Colui il quale non in comunione con la Chiesa Ro- riforma gregoriana stimol il desiderio di tornare
mana non sia da considerare cattolico). ai primordi del cristianesimo, per infondere nuova
Cluny, e i monasteri benedettini in genere nei vita e migliorare il mondo secondo gli ideali della Chiesa
quali si concentrava, irradiandosi in tutto il mondo primitiva, purificando il clero dalle lusinghe terrene,
cristiano, una straordinaria attivit speculativa, teo- seguendo lesempio degli Apostoli. Molti movimenti laicali
logica, intellettuale e filosofica rivestirono poi un trovavano nel Vangelo la fonte di unispirazione nuova per il
ruolo primario nellunificazione culturale dellEuropa loro piano di ricostruzione sociale e religiosa, mentre nelle
e nella conservazione e trasmissione dei testi tanto comunit monastiche si fece sempre pi forte il richiamo
religiosi, quanto dellantichit classica, che le biblio- delle pi antiche tradizioni di vita eremitica dei Padri del
teche dei conventi non solo riproducevano in splen- Deserto. Si era avviata cio una crisi del cenobitismo,
didi manoscritti miniati, ma prestavano anche agli con lo sviluppo di nuove correnti eremitiche e movimenti
studiosi e ai confratelli sparsi per tutte le fondazioni monastici rigoristi. Il nodo della riforma monastica dellXI
dellOccidente. Nella seconda met del Quattrocento, secolo era costituito appunto dalla contrapposizione tra
quando fu inventata larte della stampa, proprio in un gli esempi lasciati dagli asceti e la Regola benedettina,
monastero benedettino, quello di Subiaco (che racco- diffusa ormai in tutto lOccidente: autorit influenti come
glieva una comunit proveniente da tutta Europa, e Pier Damiani non esitarono a dichiararsi favorevoli alla vita
dalla Germania in particolare), venne realizzata, nel eremitica di cui esaltavano la superiorit.
1464, da due chierici di Magonza, la prima tipografia Un certo numero di comunit religiose venne
italiana, dalla quale usc, il 29 ottobre 1465, il primo organizzato secondo i nuovi ideali: le pi
libro stampato in Italia, in uno stile tipografico detto significative furono Camaldoli e Vallombrosa, in
appunto stile Subiaco. Italia, e quella francese dei Certosini (Grenoble). Anche in
Non va trascurata infine la parte che le fondazio- Francia, infatti, una lunga serie di riforme era animata da
56 maggio MEDIOEVO
LORDINE CLUNIACENSE
LORDINE CLUNIACENSE
Quinque filiae,i icinque
Quinque filiae, cinquemonasteri
monasteri
direttamente dipendentidadaCluny
direttamente dipendenti Cluny
o
o
II tre
tre monasteri
monasteri che chehanno
hannoadottato
adottato MareMare
ltic
ltic
la regola
la regola di
di Cluny
Clunymodificandola
modificandola
Ba
del Nord
Ba
del Nord
Altri monasteri
Altri monasteri importanti
importanti ar ar
M M
Zone di grande densitmonastica
Zone di grande densit monastica
cluniacense e cistercense York
cluniacense e cistercense York
Nel 1109 lOrdine cluniacense Elb Vis
Nel 1109 lOrdine cluniacense a Elb tola Vis
comprende 1184 conventi a tola
comprende 1184 conventi Ramsey Ely
Malmesbury Ramsey ElyHohorst Hildesheim
MalmesburyAbingdon Hohorst Hildesheim
Magdeburgo
Glastonbury Abingdon Colonia
Canterbury Magdeburgo
Glastonbury
Lewes Canterbury Corvey
Reno
Colonia
tic co
Gand Corvey
Paulinzell
Lewes
Reno
St.-Bertin Arras Gand Hersfeld
o
Michel
Mt. Saint- Bec Reims Verdun Hirsau Lorsch Ratisbona
Benedetto, Chiesa Parigi Moyen Gorze Augusta
Michel St. Martin
Auxerre Moutier Hirsau Melk
Ratisbona
Superiore. Ancora Marmoutier Parigi Moyen Reichenau Salisburgo
Loira VzelayMoutier
Fleury Auxerre San Gallo Augusta
Melk
un particolare Marmoutier La Charit Reichenau Salisburgo
Vzelay Einsiedeln
degli affreschi St. Jean LoiraSouvigny Fleury CLUNY San Gallo
dAngly Paray La Charit
Einsiedeln
della parete St. JeanLimoges Souvigny CLUNY
Fruttuaria Milano
dAngly Paray
Sauxillanges Danubio
di fondo della Santiago
Pavia
de Compostela Limoges St. Gilles Fruttuaria Milano
seconda campata, Santiago Carrion
Moissac
Sauxillanges Ravenna Danubio
St. Pons Ganagobie Pavia
raffigurante San deSahagn
Compostela Ona St. Gilles
Cardena
Moissac
Tolosa Lrins Ravenna
Benedetto in Carrion Grasse St. Pons
Sahagn Ganagobie
cattedra. Silos Ona Farfa
S. Juan
Cardena Tolosa
Ripoll Lrins
Grasse Roma
XIV-XV sec. Tago Montecassino
Silos Farfa
A destra cartina S. Juan Ripoll Subiaco La Cava
Roma
che illustra Tago Montecassino
la diffusione Subiaco La Cava
dellOrdine
cluniacense
diterraneo
nel XII sec. r Me
Ma
e diterraneo
r M
Ma
ispirazioni analoghe: unanime la critica alle condizioni del con la forma tradizionale della vita monastica benedettina.
monachesimo contemporaneo e il tentativo di riorganizzarlo Cteaux dava ampia possibilit di seguire le virt eroiche dei
facendo ritorno allascetismo severo delle forme di vita Padri del Deserto a chi lo desiderava, salvando al tempo
prebenedettina. Punti comuni: la separazione totale dal stesso il carattere cenobitico della vita monastica e lautorit
mondo, la povert assoluta, la rigorosa penitenza. ormai assoluta di san Benedetto e della sua Regola.
In questepoca e in questa cornice storica si Le virt sottolineate con maggiore forza erano
colloca la fondazione dei monasteri di Cluny la povert, la semplicit e il distacco da ogni
(910) e di Cteaux (1098), destinati a ricoprire un forma di coinvolgimento con il mondo. La
ruolo decisivo negli sviluppi religiosi, politici ed economici separazione completa dalle cose terrene ebbe a sua volta
dei secoli successivi. La scelta di vivere secondo la Regola, come conseguenza il duro lavoro manuale dei monaci,
senza cedere a compromessi, insieme a un ardente che altrove veniva svolto dai servi: proprio questo divenne
desiderio di solitudine, divenne la pietra angolare della un altro aspetto basilare delle fondazioni cistercensi,
fondazione di Cteaux, avvenuta nel 1098 in Borgogna a in contrapposizione con quelle cluniacensi che invece
opera del benedettino Roberto, gi abate di Molesme. privilegiavano la preghiera, relegando ai conversi il lavoro
Limportanza della riforma cistercense consiste in tale abile manuale. Linsolita e quasi inaudita austerit del tenore di
combinazione degli ideali ascetici delleremitismo popolare vita cistercense scoraggi inizialmente molti dallentrare
MEDIOEVO maggio 57
protagonisti san benedetto Hovedya
Hovedya
Kinloss Alvastra
LORDINE CISTERCENSE Falkenau
Nydala Gudvala
o
PPrincipali
i i li monasterii dipendenti
di d da: Kinloss Alvastra
Mare
ltic
Vitskl
E CISTERCENSE Clairvaux (80 femminili) Dnamnde
Gudvala
Ba
Melrose del Nord
Nydala Esrum Herrevad
o
monasterii di
dipendenti
d Cteaux
da: (28 femminili) ar
Boyle Mare
ltic
Vitskl
ux (80 femminili) Morimond (28 femminili) Sor M
Ba
Melrose del Nord Esrum
Rievaulx Herrevad
x (28 femminili) Pontigny (16 femminili) Boyle Mellifont ar Oliva
Sor M Eldena
ond (28 femminili) La Fert (5 femminili) Rievaulx Elb Vis
a Kolbatz tola
ny (16 femminili) Zona di grande densit monastica Mellifont Oliva
Fermoy Tintern Eldena Loccum Lond
(5 femminili) cluniacense e cistercense
Elb
a Kolbatz Vis
Sulejow
Waverley Altenkamp tola Wa
i grande densit monastica Fermoy Tintern Buckfast Loccum Lond
LOrdine cistercense comprende Leubus
Reno
ense e cistercense 525 abbazie alla fine del XII sec. Jedr
Waverley Ford
Altenkamp Nivelles Sulejow Pforta
Buckfast Eberbach Wachock
e cistercense comprendee 694 abbazie alla fine del XIII sec. Molesmes Leubus EbrachJedrzejw Saar
Reno
Ford Pforta Orval
tic
azie alla fine del XII sec. Nivelles
SavignyEberbach Maulbronn
bbazie alla fine del XIII sec. Molesmes Les Vaux Zwettl Be
EbrachClairvaux Saar
o
tlan
Carnot Orval
ic
Clairvaux
Loira Pontigny
tlan
Carnot
che illustra La Trappe Morimond Cteaux Viktring
Oceano A
nellOrdine. Lenorme successo di Cteaux merito Tutto questo derivava dalla pi stretta aderenza
soprattutto di san Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), alla Regola benedettina che, secondo san
la cui personalit attrasse allOrdine migliaia di vocazioni, Bernardo e i padri fondatori di Cteaux andava
mentre la profondit della sua spiritualit produceva il osservata alla lettera, salvo alcune eccezioni, che labate
moltiplicarsi delle fondazioni, e la sua penna magistrale aveva la facolt di deliberare, con lo scopo esclusivo di
diffondeva il messaggio di Cteaux, anche alle generazioni realizzare nel modo migliore la legge della carit. Veniva
future della cristianit occidentale. perci rifiutato il precetto della stabilitas (legame
Bernardo considerava la vita monastica dei permanente e definitivo fra monaco e monastero),
Benedettini di Cluny allora allapogeo del loro contenuto nella Regola benedettina, sostenendo invece la
sviluppo come una negazione dei valori di povert, legittimit del passaggio da un convento cluniacense a uno
austerit e santit. La disputa sullosservanza della vita cistercense, dove la regola professata era pi rigorosa e pi
monastica scoppi con forza dopo il 1124, quando labate aderente a quella di san Benedetto rispetto ai monasteri
di Chiaravalle lanci un duro attacco contro Cluny, che cluniacensi. Collegato a questi temi il pensiero di Bernardo
poi sfoci nella celebre Apologia, in cui metteva in netta sui problemi pi gravi del suo tempo: la natura della Chiesa
contrapposizione i monaci neri cluniacensi ricchi, tronfi, e del papato, messi a confronto con le questioni sollevate
immersi in unesistenza agiata , con i monaci bianchi dalla riforma gregoriana e dalla lotta per le investiture.
cistercensi, che vivevano del proprio lavoro, parchi nel cibo, Alle sue teorie si contrappose Pietro il Venerabile, abate di
nelle bevande e nellabbigliamento, modesti persino nelle Cluny, il quale sosteneva invece la legittimit e lopportunit
celebrazioni liturgiche. di interpretare la Regola benedettina in nome della carit,
58 maggio MEDIOEVO
anzich applicarla alla lettera, per renderla pi
flessibile alle esigenze dei contemporanei.
Pi che losservanza materiale dei
precetti e dei doveri monastici, era
per lui importante lo spirito con cui la
si compiva. A proposito della povert scriveva:
Prendi la via della povert non tanto nel corpo
quanto nello spirito, non tanto nelle cose, quanto
nellumilt, non tanto della carne, quanto della
mente. E anche il monito di Pietro a fuggire la
tentazione di adempiere incarichi e intraprendere
uno stile di vita poco consono agli ideali
monastici risultava agli occhi dei contemporanei
una contraddizione: Non affare della nostra
solitudine essere presenti nei tribunali ()
scriveva La nostra semplicit non ha nulla a che fare ni dellOrdine ebbero nella messa a coltura dei terreni
con le furbizie del mondo, n opportuno che noi, che abbandonati, e il loro inserimento nelle strutture del-
abbiamo scelto di abitare la solitudine, ora usciamo leconomia curtense, come centri di fondamentale
dalla solitudine per tornare nel mondo. Eppure labate importanza non solo economica ma anche di aggrega-
di Cluny era costantemente in viaggio per visitare e zione sociale e di organizzazione territoriale. Fu dunque
riformare monasteri, partecipare a sinodi, incontrare papi e per questopera di unificazione con la Croce, con il libro e
imperatori, ricevere donazioni e propriet terriere. con laratro che Paolo VI con la lettera apostolica Pacis
E proprio linsistenza sullosservanza sostanziale, anzich Nuntius, il 24 ottobre 1964, giorno della riconsacrazione
letterale, della Regola, oppose i Cluniacensi ai Cistercensi. di Montecassino, ricostruito dopo i bombardamenti del
Unaltra differenza tra i due Ordini concerneva 1944, proclam san Benedetto patrono dEuropa.
le nuove fondazioni: i Cluniacensi prevedevano
una struttura verticistica, che vedeva la casa Da leggere
madre di Cluny a capo di tutti i nuovi organismi (allepoca
di Pietro il Venerabile, il monastero contava circa 400 Hugh Lawrence Clifford, Il monachesimo medievale: forme
religiosi residenti e 2000 case dipendenti in tutta Europa). di vita religiosa in occidente, Edizioni San Paolo, Cinisello
I Cistercensi, invece, istituirono lordinamento giuridico Balsamo 1993
detto filiazione, in base al quale ogni nuova abbazia Rginald Grgoire, Leo Moulin, Raymond Oursel, La civilt
godeva di una propria autonomia ed era indipendente dei monasteri, Jaca Book, Milano 1998
dalla casa madre, con diritti e doveri verso di essa. Gregorio Penco et alii, Gli ordini religiosi. Storia e
Ogni filiazione sarebbe stata abitata da almeno 12 spiritualit. Vol. I: Benedettini, Cistercensi, Francescani,
monaci, guidati da un abate e coadiuvati da un certo Domenicani, Gesuiti, Nardini, Firenze 1997
numero di conversi (cio di laici vincolati da tutti gli La Regola di san Benedetto, testo integrale latino-italiano,
obblighi fondamentali della vita religiosa eccetto lufficio introduzione e commento di Georg Holzherr, Piemme,
divino). In questo modo furono poste le basi anche Casale Monferrato 1999
delleconomia agraria cistercense, il cui straordinario Joseph Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti oggi e
successo si deve allorganizzazione e alla pianificazione domani, Edizioni San Paolo, Milano 2004
dello sfruttamento delle propriet dellOrdine, ruotante Paolo VI, Pacis Nuntius, Lettera Apostolica del 24 ottobre
intorno al caposaldo delle grange, stanziamenti 1964; disponibile on line: www.vatican.va
monastici agrari paragonabili alle moderne fattorie, che Giovanni Paolo II, Sanctorum altrix, Lettera Apostolica
univano i vantaggi della direzione centrale del monastero dell11 luglio 1980; disponibile on line: www.vatican.va
di appartenenza con quelli derivanti dallautonomia locale. Gian Paolo Stefanelli, San Benedetto da Norcia patrono
A tale scopo, ogni grangia non doveva distare dallabbazia dEuropa: cinquantenario della proclamazione: 1964-
pi di una giornata di cammino. 2014, Comune di Norcia, Norcia 2014
Anche larchitettura e la struttura delle abbazie cistercensi Pierantonio Piatti, Renata Salvarani (a cura di), San
avevano come punto di riferimento la disposizione e Benedetto da Norcia e lEuropa nel 50 anniversario
la sistemazione dello spazio tipicamente benedettini: della Pacis Nuntius (1964-2014): materiali per un
semplicit, e armonia prive di qualsiasi forma di percorso storiografico, Libreria Editrice Vaticana, Citt del
decorazione che avesse lo scopo di attirare folle di Vaticano 2015
pellegrini e devoti.
MEDIOEVO maggio 59
luoghi subiaco
Qui nacque il
monachesimo
di Mimmo Frassineti
un luogo speciale,
scrigno di straordinarie
testimonianze dellarte
Q uando lAniene entra a
Roma, a Ponte Mammolo,
per intraprendere il suo
percorso urbano, le sue acque so-
Salvo diversa indicazione, tutte le
immagini documentano le strutture
e i cicli pittorici compresi nel Monastero
di S. Benedetto-Sacro Speco
no grigie, le rive poco invitanti. Ep- di Subiaco (Roma).
medievale italiana: il pure, qualche decina di chilometri
monastero laziale del a monte, lo stesso fiume terso e Sulle due pagine il Sacro Speco (noto
impetuoso, tra pareti a precipizio anche come Grotta della Preghiera). il
Sacro Speco, a Subiaco, e fitti boschi, in una natura esube- luogo pi santo del complesso: si tratta
dove la vita cenobitica rante e selvaggia. Nasce sui Monti dellanfratto roccioso nel quale Benedetto
Simbruini (sub imbribus, sotto le visse come eremita per tre anni. A ricordo
ha trovato, grazie piogge), che, fin dai tempi pi an- di quellesperienza sono la statua che
allesperienza di san tichi, attrassero monaci ed eremiti, lo raffigura in preghiera (scolpita da
il cui animo mistico si rispecchiava Antonio Raggi, un allievo del Bernini) e la
Benedetto, una delle sue nellasprezza e nella solitudine dei riproduzione di un cestino, a imitazione di
prime e pi importanti luoghi. Qui, allo scadere del V se- quello con cui il monaco Romano faceva
espressioni colo, Benedetto, un ragazzo di ot- arrivare il cibo al futuro santo.
tima famiglia, si ritir per tre anni In alto Il viaggio verso la chiesa di Affile,
in una grotta, noto soltanto a un particolare del ciclo con i Miracoli di
monaco, che gli passava qualche San Benedetto affrescato nella Chiesa
tozzo di pane calandolo da una ru- Inferiore dal Magister Conxolus. Seconda
pe, e ad alcuni pastori, che prima met del XIII sec.
MEDIOEVO maggio 61
luoghi subiaco
62 maggio MEDIOEVO
sia da Trevi, percorrendo la Provin-
ciale 193. Un sentiero porta a un
ponte romano, fino a una radura
dove i due corsi dacqua si unisco-
no. Di questi luoghi si era innamo-
rato Nerone al quale, probabilmente
senza saperlo, san Benedetto (480-
560 circa) fu debitore per le mura
del suo primo convento, nonch per
la strada che vi conduceva.
La villa dellimperatore
Limperatore avvi la costruzione
di una grande villa sullAniene nel
54 d.C. Amava i laghi ne volle uno
In alto, a destra anche al centro della Domus Aurea,
resti della villa a Roma, dove poi sarebbe sorto il
voluta da Nerone Colosseo e sbarr il corso del fiu-
nellarea poi me in tre punti, creando tre bacini
occupata dal artificiali. Per arrivarci costru la
monastero. via Sublacense, derivandola dalla
A destra una Tiburtina Valeria, sul cui tracciato
cascata formata corre tuttora la strada. Dai resti del-
dalle acque la villa un sentiero scende fino a un
dellAniene presso minuscolo specchio dacqua, che
Trevi nel Lazio, quanto oggi rimane dei Simbruina
una trentina di Stagna. Ai muri neroniani, come gi
chilometri a accennato, Benedetto si appoggi
sud-est di per fondare il primo monastero.
Subiaco. Nato da nobile famiglia nella pro-
vincia di Norcia, fu mandato a Roma per
MEDIOEVO maggio 63
luoghi subiaco
attendere agli studi letterari: comincia del santo, che lavevano conosciuto soltanto laffezionata nutrice. I due
cos la sua biografia, redatta da san di persona. Quivi egli si accorse pro- raggiunsero Enfide (oggi Affile), un
Gregorio Magno nei Dialogorum Libri segue Gregorio che molti rovinavano villaggio di montagna sopra la val-
Quatuor, unopera che si propone di per la china del vizio e subito ritrasse il le dellAniene. Allentrata del bor-
raccontare vite edificanti e il cui se- piede che appena aveva posto sulla soglia go, nel vecchio cimitero, c ancora
condo libro dedicato appunto a Be- di quel mondo. Abbandonato lo studio la piccola chiesa di S. Pietro, in cui
nedetto (il passo citato e i successivi delle lettere, lasciate le sostanze paterne e trovarono rifugio per vivere di carit.
sono tratti dalla traduzione dellope- la sua casa, desideroso di piacere soltanto Un giorno la nutrice ruppe un vaglio
ra curata dai Monaci Benedettini di a Dio, si ritrasse dal mondo. di terracotta, un attrezzo per monda-
Subiaco e pubblicata dalla Tipogra- re il grano, che aveva avuto in presti-
fia Editrice Santa Scolastica). Un viaggio interiore to. Toccato dalla disperazione della
Eletto pontefice (590-604) tre Quel mondo assisteva allora alla fi- donna, Benedetto si concentr nella
decenni dopo la morte di Benedet- ne dellimpero romano dOccidente preghiera, e loggetto si ricompose.
to, Gregorio ebbe la possibilit, co- (476) e il giovane Benedetto lo ab- Un miracolo modesto in apparenza,
me tiene a spiegare nelle pagine ini- bandon, per iniziare un viaggio alla ma capace di suscitare un grande
ziali, di interrogare alcuni discepoli ricerca di se stesso. A seguirlo cera (segue a p. 68)
64 maggio MEDIOEVO
In queste pagine
particolari delle
pitture della
Chiesa Superiore,
opera di maestri
umbro-marchigiani
degli inizi del
XV sec. In alto,
lUltimo colloquio
di San Benedetto e
Santa Scolastica;
a destra,
SantAgostino
in cattedra.
MEDIOEVO maggio 65
luoghi subiaco
Un trionfo di colori
In alto il transetto della Chiesa Superiore. Il In basso la prima campata della Chiesa Inferiore,
grande affresco raffigurante la Crocifissione, opera decorata con affreschi del XIII sec. attribuibili a un
di maestranze senesi, campeggia sullarco che collaboratore del Magister Conxolus. Sulla sinistra,
divide la navata nelle due campate. XIV sec. Sulla la scala che porta alla Chiesa Superiore e, al
parete sinistra collocato il pulpito marmoreo. centro, la porta che d accesso al Coro.
66 maggio MEDIOEVO
2
4
In basso particolare degli affreschi
dellabside della Chiesa Inferiore
in cui si pu leggere liscrizione
Magister Conxolus pinxit hoc
opus, ovvero la firma del pittore
responsabile della decorazione.
67
luoghi subiaco
Miracoli e fulgidi esempi di santit
In alto alcuni degli affreschi nel Transetto della Sulla sinistra, Il miracolo dello storpio, e, sulla
Chiesa Inferiore, attribuiti ad artisti di scuola destra, Il martirio di San Placido, di cui si pu
umbro-marchigiana degli inizi del XV sec. ammirare un particolare nella pagina accanto.
stupore, e il vaglio fu appeso sulla dimorava in un cenobio pi in alto, no non smise di prestare il suo servizio,
porta dingresso della chiesa. sulle pendici del Monte Taleo. Ro- come meglio poteva. Lo incontreremo
Per quanto isolato fosse quel mano gli don il saio da eremita e, ancora, il demonio, sempre pi in-
villaggio, per Benedetto non lo era ogni volta che poteva, con un cesti- furiato, sempre pi frustrato per i
ancora abbastanza: Abbandon di no calato dalla rupe, gli faceva arri- suoi fallimenti. Benedetto educ i
nascosto la nutrice e si diresse verso un vare del pane sottratto al suo desco. pastori, che passarono da una condi-
luogo deserto chiamato Subiaco ricco di Per avvertire Benedetto legava alla zione di vita bestiale alla grazia di una
fresche limpide acque che prima si rac- lunga fune un campanello. vita santa. In tal modo il suo nome fu
colgono in un grande lago e poi scorrono conosciuto da tutti gli abitanti dei paesi
in un fiume. A Subiaco (sub lacum, Furia demoniaca vicini e successe che molti cominciarono
per la prossimit col lago neronia- La generosit del frate e la virt del a frequentarlo.
no) Benedetto individu una grotta giovane eremita risultarono insop- Il maligno non tard a ripresen-
angusta e quasi inaccessibile, dove portabili per il demonio: Cos un tarsi, inducendo nella mente del
decise di ritirarsi per condurre vita giorno, quando vide calare il pane con la ragazzo una violenta tentazione
eremitica. La sua esistenza era nota corda, vi scagli contro una pietra e rup- carnale: Vinto dal desiderio, stava gi
soltanto a un monaco, Romano, che pe il campanello. Nonostante ci, Roma- per abbandonare leremo. Scorse l vicino
68 maggio MEDIOEVO
MEDIOEVO maggio 69
luoghi subiaco
Ritratti di
uomini illustri
Sulle due pagine pitture della cappella di
S. Gregorio.
A sinistra il ritratto di san Francesco,
forse dipinto quando il santo era
ancora in vita e prima del 1224, poich
lAssisiate ancora non
ha le stimmate.
In alto affresco
raffigurante
il Salvatore
benedicente, ai lati
del quale stanno i
santi Pietro e Paolo.
A destra particolare
dellaffresco che ritrae
il vescovo Ugolino
(il futuro Gregorio
IX) mentre consacra
la cappella a san
Gregorio Magno.
70 maggio MEDIOEVO
fitti cespugli di ortiche e rovi, si spogli
delle vesti, si gett nudo in quel groviglio
di spine, vi si rotol a lungo e ne usc col
corpo lacerato in ogni sua parte. Cos sof-
foc quel desiderio che gli ardeva nella-
nimo. Da quel giorno la fiamma della
concupiscenza era stata talmente doma-
ta da non sentire pi nessuno stimolo.
Molti cominciarono ad abbandonare il
mondo per correre alla sua scuola.
Vino avvelenato
La permanenza nello speco si con-
cluse dopo tre anni. Quando i mo-
naci di un monastero vicino gli si
rivolsero affinch diventasse il loro
abate, Benedetto esit: i costumi
di quei frati non sembravano ac-
cordarsi con i suoi. Infine accett
e instaur nel monastero un seve-
ro rispetto delle regole. Ben presto
i frati si pentirono della loro scelta
e decisero di eliminarlo, con un ca-
lice di vino avvelenato. Ma Bene-
detto alzando la mano, tracci il segno
della croce e con quel segno frantum il
recipiente di vetro. Abbandon allo-
ra quei disgraziati monaci e fond
egli stesso un monastero, intitolato
a san Clemente, sulla riva del lago,
nei ruderi della villa neroniana.
Comp miracoli dogni tipo e poich
la fama della sua santit cresceva e
molti lo raggiungevano con lo scopo
di servire Dio, Benedetto fond al-
tri dodici monasteri, assegnando a
ciascuno un abate e dodici monaci.
Sfugg a un secondo tentativo
di avvelenamento, questa volta po-
sto in atto da un prete invidioso,
dopo di che giudic compiuta la
sua opera a Subiaco: Riordinati sot-
to i loro superiori tutti i monasteri che
aveva costruito, vi aggiunse anche altri
monaci. Quindi decise di cambiare resi-
denza e andare altrove. Cassino la
nuova destinazione, dove il popolo
ancora pagano. In cima al monte
c un tempio di Apollo, mentre nei
boschi, consacrati ai demoni, folle
fanatiche offrono sacrileghi sacrifi-
ci. Per una volta Benedetto dimen-
tic la misura che gli propria: Fece
a pezzi lidolo, rovesci laltare, tagli i
MEDIOEVO maggio 71
luoghi subiaco
Grotta dei Pastori.
Pittura murale
raffigurante la
Madonna che
porta il Bambino
ritto sul grembo,
secondo luso
degli artisti
bizantini. VII sec.
Secondo la
narrazione di
Gregorio Magno,
in questa cavit
Benedetto
scendeva per
incontrare i pastori
e quanti abitavano
nella valle
dellAniene, che
accorrevano per
ascoltare le sue
parole.
boschetti, eresse un oratorio a San Mar- giungeva: Maledetto, non Benedet- lelefantiasi, corresse con fermezza
tino, dove si ergeva il tempio di Apollo. to, perch ce lhai con me? Perch e umanit i monaci che non si ade-
Il diavolo tent invano di ostacolare mi perseguiti?. guavano alla sua Regola, un insieme
la costruzione del monastero: cre di precetti a cui, negli anni, aveva
incidenti, provoc crolli, indusse Scopritore di inganni dato veste sistematica. Si adoper
visioni che terrorizzarono i monaci. Benedetto leggeva nella mente delle per saldare i debiti di chi non pote-
Ma a Benedetto bast larma della persone: nessuno poteva ingannar- va pagarli, moltiplic le provviste in
preghiera per venirne sempre a ca- lo, non il monaco furbo che si ap- tempi di carestia, liber gli invasati,
po. Ormai scomposta fu la reazione propri di un barilotto di vino, non si oppose ai prepotenti, resuscit i
del demonio: Gli appariva davanti il re Totila, che gli invi un servo morti. Alla fine, fu sempre lui a vin-
con la bocca e gli occhi fiammeggianti. vestito da re per metterlo alla prova cere. Con una sola eccezione, quan-
Lo potevano udire tutti. Urlava a gran salvo poi, smascherato, prostrar- do Scolastica, la sorella gemella, an-
voce Benedetto, Benedetto e, aspet- si ai suoi piedi. Guariva i malati di d a trovarlo per quello che sarebbe
tando invano una risposta, subito ag- orrende infermit come la lebbra o stato il loro ultimo appuntamento.
72 maggio MEDIOEVO
Come racconta Gregorio, i due siddetti luoghi della cultura, quelli non sarebbe tale se non ci fosse una
sincontrarono in una casa di pro- ovviamente che appartengono allo comunit che lo fa vivere.
priet del monastero, non lontano Stato, come i due monasteri bene- Il convento del Sacro Speco si
da esso. Passarono tutta la giornata dettini di Subiaco, che sono tra i be- articola in due chiese, due grotte e
nella lode divina e in santi colloqui. Tra ni ecclesiastici incamerati dal Regno numerose cappelle collegate da sca-
un sacro discorso e laltro, si era fatto ab- dItalia nel 1867. linate, su quattro livelli. Impressio-
bastanza tardi quando la sua pia sorella na larditezza della struttura, retta
lo implor dicendo: Ti prego, questa La venerabile grotta da nove arconi, sotto la montagna
notte non te ne andare ma parlia- Nel Polo Museale del Lazio, Stefano incombente. Al suo interno hanno
mo delle gioie della vita celeste fino Petrocchi il direttore dei monaste- operato svariate scuole pittoriche
al mattino. Egli rispose: Che cosa ri benedettini di Subiaco. La pecu- tra il 1200 e il 1500. Lingresso
dici sorella? Non posso assoluta- liarit fondamentale dei monasteri in alto, da un loggiato aperto sul
mente pernottare fuori del mona- sublacensi ci dice che sono il paesaggio. Si attraversa la sala del
stero. La donna scoppi in lacrime luogo di nascita del monachesimo Capitolo Vecchio, con affreschi del-
e dal cielo, perfettamente sereno fino a occidentale. Se il Medioevo ha tra- la scuola del Perugino, per entrare
quel momento, si scaten un tale diluvio mandato il sapere classico, questo nella Chiesa Superiore. Le pittu-
che imped di mettere il piede fuori della accaduto grazie allorganizzazio- re sono opera di un artista senese
porta. Benedetto si arrabbi: Lonni- ne culturale dei monasteri. Il mo- della seconda met del Trecento e
potente Dio ti perdoni sorella; che nachesimo occidentale nato con rappresentano episodi della vita di
cosa il fatto?. Ed ella rispose: Ho san Benedetto a Subiaco, in quella Cristo, con al centro una grandio-
pregato te e non hai volu- sa Crocifissione. Nella volta
to ascoltare, ho pregato il Benedetto aveva la capacit di a crociera sono raffigurati i
mio Signore e mi ha esau- quattro Dottori della Chiesa
dito. Ora esci se puoi. Cos
leggere nella mente delle persone Gregorio, Girolamo, Ago-
trascorsero tutta la notte ve- e di smascherarne i tranelli stino e Ambrogio , assisi
gliando e si saziarono di sacri in cattedre gotiche. Verso
colloqui, confidandosi le loro laltar maggiore affreschi
esperienze di vita spirituale. E non c grotta che ancor oggi si venera. Un dei primi anni del Quattrocento,
da meravigliarsi conclude Gregorio eremita, il Beato Palombo prese a di scuola umbro-marchigiana, rac-
Magno se in quella circostanza abbia dimorare presso il Sacro Speco. Al- contano fatti della vita di san Bene-
potuto di pi la sorella che desiderava tri si aggiunsero e, alla fine del XII detto, fra i quali lultimo colloquio
intrattenersi pi lungo col fratello e poi- secolo, si impiant il primo cenobio. dei due fratelli, durante il provvi-
ch, come dice Giovanni, Dio amore, di Sul santuario rupestre crebbero vari denziale acquazzone.
pi pot colei che pi am. fabbricati, connessi luno allaltro Una scala conduce alla Chiesa
Santa Scolastica viveva in un la cui cronologia incerta che Inferiore, dove la gran parte dei di-
monastero sotto Montecassino, nel- aderiscono alla roccia del Monte Ta- pinti di Magister Conxolus, come lui
la valle Primarola. Quello che oggi leo, lasciandola in vista accanto alle stesso si firma, un artista di scuo-
le dedicato si trova poco fuori Su- pareti affrescate. la romana della seconda met del
biaco, e san Benedetto laveva inti- Ai valori religiosi continua Duecento. Suoi lInnocenzo III in
tolato a papa Silvestro. Distrutto dai Petrocchi si affiancarono quelli piviale rosso (sopra la bolla con la
Saraceni nel IX secolo, fu riedificato dellorganizzazione delle varie at- quale, nel 1203, questo papa asse-
sotto i papi Gregorio IV, Leone IV e tivit, con grandi conseguenze an- gn delle rendite al Sacro Speco) e
Benedetto VII. Poco pi in alto sor- che sul piano economico. I mona- i Miracoli di San Benedetto. In un ton-
ge il monastero di S. Benedetto, o steri diventarono roccheforti, vere do, compare un ritratto del santo,
del Sacro Speco, che non fra quelli e proprie cittadelle. Conservando e che diventato il logo del monaste-
fondati dal santo, ma nacque pi tar- copiando i testi antichi, conteneva- ro. Dalla Chiesa Inferiore si entra
di, come santuario rupestre, intorno no tutto il sapere religioso e i testi nel Sacro Speco, angusto e scabro.
alla grotta dove san Benedetto aveva della classicit. Non dobbiamo con- Una statua rappresenta Benedetto
vissuto tre anni come eremita. siderare questi luoghi alla stregua di in preghiera, un cestino di marmo
La recente riforma del Ministero musei, poich non sono musei, sono evoca quello con cui Romano gli ca-
dei Beni Culturali ha istituito in cia- unaltra cosa. La comunit monasti- lava il pane dalla rupe. Una scala a
scuna regione dItalia una Direzione ca stessa il primo valore di quello chiocciola ci riporta in alto, non alla
del Polo Museale. In quella del Lazio che consideriamo un monumento Chiesa Superiore bens a una cap-
ha inserito, accanto ai musei, i co- storico. Un monumento storico che (segue a p. 76)
MEDIOEVO maggio 73
luoghi subiaco
Il Cammino delle Abbazie
solo, grande sentiero, segnato e attrezzato, che si snoda 1-2 Subiaco, Villa di Nerone-Altipiani di Arcinazzo
per circa 150 km e con la quasi completa esclusione 2-3 Altipiani di Arcinazzo-Guarcino
delle strade asfaltate Subiaco con Montecassino, 3-5 Guarcino-Collepardo
rispettivamente culla e capitale del monachesimo 5-6 Collepardo-Veroli
occidentale. Un sentiero che offre la possibilit di 6-7 Veroli-Monte San Giovanni Campano
ripercorrere, grosso modo, il tragitto intrapreso da san 7-8 Monte San Giovanni Campano-Arpino
Benedetto tra lanno 525 e il 529 e che collega tra loro 7 8-9 Arpino-Casalvieri
importanti monumenti religiosi: S. Scolastica e Monastero 9-10 Casalvieri-Colle San Magno
di S. Benedetto-Sacro Speco a Subiaco, Certosa di 10-12 Colle San Magno-Abbazia di Montecassino
Trisulti, badia di S. Sebastiano ad Alatri, abbazia di Variante
Casamari, abbazia di S. Domenico a Sora, abbazia di 2-4 Altipiani di Arcinazzo-Campocatino
Montecassino. Il Cammino si sviluppa in nove tappe (a 4-5 Campocatino-Collepardo
cui si aggiunge una variante estiva dalta quota), tenendo 9-11 Casalvieri-Roccasecca
conto delle possibilit di pernottamento alberghiero o 11-12 Roccasecca-Abbazia di Montecassino
extra-alberghiero e mettendo in risalto i pregevoli diversi (informazioni tratte da www.caialatri.it)
74 maggio MEDIOEVO
A destra Civitella San Paolo (Roma).
Una veduta panoramica del monastero
di S. Scolastica, edificato sul fianco del
Monte Lino e immerso nella vegetazione.
In basso litinerario del Cammino delle
Abbazie, progetto ideato dalla sezione di
Alatri del CAI (Club Alpino Italiano).
S. Scolastica
1 a
b Sacro Speco
ubiaco
Subiaco
2
Altipiani di Arcinazzo
nazzo
3 Campocatino
C
o 4
Guarcino
c Certosa di Trisulti
Collepardo 5
Abbazia di Casamari
Abbazia di S. Domenico
Badia di S. Sebastiano d f
6 e
Veroli
FROSINONE Casalvieri
C
Monte San Giovanni Campano 7 8 9
Arpino
pino
Abbazia di Montecassino 12
MEDIOEVO maggio 75
luoghi subiaco
pella intitolata a san Gregorio Ma-
gno, autore di un Commento al Libro
di Giobbe. Gregorio raffigurato in Leredit di Benedetto
abiti pontificali, con Giobbe seduto
ai suoi piedi, ricoperto dalle piaghe Don Mauro Meacci labate dei monasteri
che il demonio gli ha inflitto per sublacensi del Sacro Speco e di
mettere alla prova la sua fede. S. Scolastica. Lo abbiamo incontrato per
La cappella si compone di tre analizzare la vicenda di san Benedetto.
ambienti in sequenza. In quello Padre Meacci, una natura selvaggia
centrale si ammira un ritratto di attir san Benedetto in questi luoghi...
San Francesco, a figura intera, con In una scelta di tipo monastico c
liscrizione Fr. Franciscus. Protetta da sempre, accanto agli aspetti penitenziali, laspirazione a
una spessa lastra di vetro, vediamo trovare un contatto fecondo con la natura. La scelta dei
la figura di un uomo ancora giova- luoghi, storicamente, stata condizionata anche da altri
ne, dove si coglie, sia pure nelle for- fattori, come la vicinanza allacqua o, in certi casi, dal
me stilizzate, unattitudine ferma non essere particolarmente appetibili, e pertanto facili da
ed energica, assai diversa dallumile ottenere in dono: le fondazioni cistercensi nascono per
postura del famoso ritratto di Cima- la gran parte come regali di signori feudali che donavano
bue, dipinto circa settantanni pi territori impervi o siti paludosi, magari sperando che fossero
tardi. Francesco raffigurato senza rimessi un po in ordine. Ma, in ogni caso, nel cuore della
le stimmate, che ricevette nel 1224, scelta monastica c il rapporto con la natura. La gente dice
due anni prima della morte. Non ha Voi vi scegliete sempre i posti pi belli!. Certo, sono posti
neppure laureola, poich la sua ca- che possiedono unintrinseca bellezza ma anche vero
nonizzazione ebbe luogo nel 1228. che questa stata valorizzata dal lavoro dei monaci, dalla
Si tratterebbe dellunico ritratto, capacit di sviluppare il territorio intorno al monastero.
fra quelli a noi pervenuti, dipinto
quando il santo era ancora in vita, San Benedetto ha fondato il monachesimo occidentale,
forse addirittura eseguito da un ar- che aveva gi una lunga storia. Quale fu il suo ruolo?
tista che potrebbe averlo incontrato, Il monachesimo non uninvenzione attribuibile a un
se realmente Francesco fece visita singolo personaggio: un modo di vivere la vita umana.
al convento del Sacro Speco, come Esiste in tutti i contesti religiosi, in tutti i contesti culturali, ed
vuole la tradizione. Un altro affre- esprime una delle caratteristiche fondamentali delluomo: la
sco, che illustra la consacrazione
della cappella da parte del cardinale
Ugolino (poi papa Gregorio IX) mo- A sinistra san
strerebbe, secondo alcuni, France- Benedetto ritratto
sco fra i presenti. in uno dei clipei
Dalla Chiesa Inferiore, si scen- affrescati sulla
dono i gradini della Scala Santa, af- volta della Chiesa
fiancata da pitture attribuite allo Inferiore.
stesso maestro senese della chiesa Nella pagina
superiore che mostrano la Morte accanto
allopera e i suoi effetti sui corpi in Cappella di
disfacimento. Una cappella dedica- S. Gregorio.
ta alla Vergine si affaccia sulla grotta San Gregorio
nella quale Benedetto predicava ai e Giobbe
pastori. Una porticina conduce alle- piagato e
sterno, in uno spiazzo, dove cresco- afflitto, affresco
no alcune piante di rosa: si narra che attribuito al
fu san Francesco a innestarle sui ro- Maestro di frate
vi nei quali Benedetto, giovanissimo Francesco. XIII sec.
eremita, si era gettato per vincere le
lusinghe dei sensi, infliggendo al de-
monio la sua prima sconfitta.
76 maggio MEDIOEVO
ricerca dellassoluto. Ci vale nel monachesimo orientale, contesto, e lo riorganizza, poich il suo contributo al
nel mondo giudaico, nel sufismo, addirittura in certe monachesimo la Regola. Alla fortuna di san Benedetto
forme di sciamanesimo. San Benedetto dentro questa contribuisce la testimonianza che, della sua persona,
grande area. Anche nel mondo cristiano, san Benedetto d Gregorio Magno. Gregorio scrive il Dialogorum Libri
non il primo, bench sia tra i pi grandi. Il fondatore Quatuor nel 594, quando Montecassino era gi stata
del monachesimo e delleremitismo, tradizionalmente, distrutta dai Longobardi.
santAntonio. Il quale per, come si legge nella Vita I monaci si ritirano presso il Laterano e a Subiaco resta
Antoni di Atanasio, quando si ritir nel deserto, si rec forse una piccola comunit. Il monachesimo benedettino
presso alcuni asceti. Dunque cera gi qualcuno prima di rifiorisce alla corte dei Franchi, nel grande processo di
lui. Il grande divulgatore Cassiano, che, con il suo De romanizzazione dellimpero, quando la Regola di san
Institutis Coenobiorum, fa da ponte tra il monachesimo Benedetto viene considerata, peraltro erroneamente,
orientale e il monachesimo che gi era fiorito anche in regola della Chiesa romana, avallata dallautorit di
Occidente, dove troviamo il monachesimo francese, quello Gregorio Magno. Quindi la Regola viene imposta a tutti i
dei grandi centri del Sud Italia, e quello basilicale delle monasteri dellimpero carolingio, e si diffonde ovunque.
basiliche romane. San Benedetto sinserisce in questo
Qual la peculiarit della Regola?
E perch risult tanto autorevole?
Perch una regola quadro, nella quale le disposizioni
fondamentali lobbedienza, lumilt, la disponibilit
alla preghiera, limpegno nella vita comunitaria sono
dettagliate, ma si lascia spazio allo spirito dei tempi. Nel
corso della storia, la Regola si sempre accompagnata
a consuetudini che la arricchiscono e che la rendono
solidale con i tempi. Nel capitolo sulla misura del bere,
san Benedetto argomenta cos: Sebbene il vino non
sia per i monaci tuttavia, poich oggi non possibile
convincerne i monaci, concediamo che possono usare
del vino per fino a una certa misura. San Benedetto
afferma il principio, ma tiene conto dellumanit che ha
davanti, e lo modula. La Regola incrocia dialetticamente
lumanit che entra nel monastero.
MEDIOEVO maggio 77
luoghi subiaco
78 maggio MEDIOEVO
Nella pagina
accanto ancora
due scene dagli
affreschi della
Chiesa Inferiore.
In alto, Il miracolo
del vaglio; in
basso, Il miracolo
del falcetto.
A destra
particolare di una
delle scene degli
affreschi della
Chiesa Superiore
raffigurante Il
martirio di San
Placido.
pranzo. E queste attivit si svolgono in luoghi ben definiti: Nel IX secolo a pi riprese i monasteri benedettini
in chiesa si prega, nel refettorio si mangia, nel laboratorio furono saccheggiati e distrutti dai Saraceni.
si lavora, nel capitolo si discute. Non c confusione. Ci Sorprende che arrivassero fin qui...
impatta con una struttura sociale in cui i popoli nuovi Quando si pensa al rapporto con il mondo islamico, si
erano avvezzi al nomadismo. Mangiavano quando avevano va subito alle crociate, con enormi e culturalmente ridicoli
fame, il loro orizzonte temporale era indeterminato, lo sensi di colpa che ci portiamo addosso per operazioni
spazio era dove arrivava la freccia. I monaci recuperano dal sicuramente di attacco, ma in funzione di legittima difesa.
mondo classico lidea della misura. A partire dal 622, lIslam si espande ovunque. In poco
tempo arriva in Marocco, dove fa scempio delle comunit
In questo senso la Regola si rif alla cultura cristiane, raggiunge la Spagna, conquista la Sicilia. I
classica? Saraceni creano avamposti importanti anche sulle coste
S, quello della misura un ideale che appartiene al italiane, per esempio al Garigliano, e di l perseguono il
mondo classico. La Regola si propone di creare un ordine loro sogno, quello di sottomettere Roma. Per tre secoli
armonico fra le persone. Oggi tutto ci sembra ovvio. Che saccheggiano ovunque per catturare schiavi i cristiani
alle sette ci si alzi, che si faccia colazione, che alle otto ci sono legittimamente schiavi di ogni buon islamico,
si prepari a uscire, che si vada a lavorare, che alluna si secondo la loro legge per raccogliere tesori, per
interrompa per andare a pranzo e cos via. distruggere le testimonianze religiose cristiane. Arrivare fin
Tutto questo a noi sembra ovvio, ma non lo affatto. qui dalla costa non era per nulla complicato: se venivano
Anche nei meccanismi apparentemente pi laici o pi dal Garigliano sono quaranta chilometri, altrimenti cera
distanti da una determinazione religiosa, la radice sta la Tiburtina Valeria. Hanno compiuto saccheggi fino nel
nelle horae competentes della Regola, nel rispetto delle cuore degli Appennini. Fino a quando anche da noi
ore e dei tempi che san Benedetto introdusse in un qualcuno si sveglia e parte, potremmo dire, proprio dal
mondo sociale in preda al caos. contesto monastico, lepopea delle crociate.
MEDIOEVO maggio 79
ROMA
LA VITA QUOTIDIANA
DOMUS E CASE POPOLARI IL TEATRO
GLI SPETTACOLI GLADIATORI LA NETTEZZA URBANA
LEMERGENZA DEL FUOCO PROSTITUZIONE E GIOCO DAZZARDO
UN GIORNO ALLE TERME MANGIARE E BERE IN TABERNA...
AOSTA MEDIEVALE
Da Augusto
ad Anselmo
Associato, fin dal nome, al primo imperatore romano, il capoluogo della Valle
dAosta ha conosciuto una storia non meno importante anche nei secoli seguenti e,
in particolare, nellet di Mezzo. Una stagione di cui sono testimonianza monumenti
insigni e, in pi di un caso, contraddistinti da caratteri di grande originalit
Dossier
Q
Q uando si nomina la Val-
le dAosta, viene subito in
mente un microcosmo di
valli profonde e di ristrette pianure,
racchiuso in una corolla di monta-
gne e di alture prealpine. E quando
un territorio del genere viene rife-
rito al Medioevo, lo si immagina
costellato di innumerevoli castelli,
posti a dominare le vie di comuni-
cazione. Ed effettivamente i castel-
li valdostani, spesso conservati in
ottimo stato, compongono tuttora
una realt storica assai eloquente.
Tuttavia la regione pi piccola
dItalia vanta anche una citt de-
gna dessere menzionata fra le pi
In alto veduta dallalto del teatro romano, che doveva avere una
capienza compresa fra i tre e i quattromila spettatori.
Sulle due pagine ancora unimmagine dellarea del teatro
romano. Sulla sinistra, spicca la mole poderosa della casa-torre
dei Casei, nota anche come Tour Fromage, realizzata ex novo a
ridosso di una pi antica torre difensiva.
82 maggio MEDIOEVO
importanti testimonianze urbane t romana, solcata da assi viari or- incasato rispett in maniera quasi
del Medioevo italiano, senza pen- togonali e racchiusa dalla cinta mu- filologica limpianto originario. Si
sare alla ricchezza del patrimonio raria in un rettangolo di 727,5 x 574 ha cos un esempio davvero sorpren-
superstite della sua fase romana. Si m, ancora perfettamente leggibile, dente di continuit tra il mondo an-
tratta del capoluogo, lantica Augu- proprio perch la citt medievale, tico e quello medievale.
sta Praetoria, cos chiamata in onore pur sviluppandosi con alcuni sob-
di Augusto, che la fond nel 25 a.C., borghi lungo le vie di collegamento,
dopo aver assoggettato la popolazio- non richiese in alcun momento
ne locale dei Salassi. una nuova perimetrazio-
La struttura urbanistica della cit- ne, e il nuovo
MEDIOEVO maggio 83
Dossier
VIA Didascalia
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84 maggio MEDIOEVO
dio. Sui lati nord e sud si notano poi La struttura attuale delledificio Francia e oltremanica. Come si vede
le strutture superstiti delle lunghe nobiliare, databile alla fine del XII nella Tour Colin di Villeneuve (XIII
torri di rinfianco. Ebbene, in corri- secolo, si segnala in modo particola- secolo), gli stessi castelli valdostani
spondenza della torre settentrionale re per la cura del suo cospicuo para- diffusero poi nel territorio questa
si evidenziano le strutture del pala- mento murario, intessuto da grandi nuova tipologia edilizia.
tium appartenuto alla potente fami- blocchi di reimpiego, in modo da Va inoltre ricordato che sul lato
glia che si era identificata proprio mimetizzarsi adeguatamente con le esterno della porta, su un braccio di
con lantica porta. La casata si chia- solenni strutture antiche. Si tratta collegamento che correva sopra agli
mava infatti De Porta Sancti Ursi, dal poi di un complesso davvero impo- archi antichi (eliminato nel secolo
momento che nel Medioevo la porta nente e fuori scala rispetto allam- scorso nellambito di un ripristino
stessa traeva nome dallimportante biente urbano, a tal punto che ap- del monumento romano), proprio
chiesa extramuranea di S. Orso, a pare paragonabile alle compatte in corrispondenza dellarco centra-
pochi passi da l (vedi Medioevo fortificazioni-residenze (donjon) che le, sporgeva labside della cappella
n. 240, gennaio 2017). i cavalieri normanni realizzavano in gentilizia dei De Porta, intitolata alla
MEDIOEVO maggio 85
Dossier
In questa pagina castello di Bramafam
(noto anche come Torre Beatrice),
particolare della torre cilindrica che
il visconte Goffredo di Challant fece
realizzare sui resti della Porta principalis
dextera di epoca romana. 1253-1260.
Nella pagina accanto cattedrale
di S. Maria Assunta, facciata.
Busto in terracotta policroma
raffigurante un profeta, inserito
nella lunetta sovrastante il portale
laterale destro. 1522-1526.
86 maggio MEDIOEVO
Santissima Trinit, cosicch la por- quella potente famiglia, ben prima stituito dal basamento superstite di
ta stessa era anche nota come Porta che Aosta venisse inglobata nello una torre della porta urbica roma-
Trinitatis o Trinit. In questo modo stesso Stato sabaudo (1416). na, e su questa base quadrangolare
non solo lingresso della citt veni- Daltronde, la dominazione dei spicca unelegante torre cilindrica
va adeguatamente sacralizzato, ma Savoia, sia pure condizionata da va- che fungeva da residenza e da pun-
gli stessi De Porta affermavano la rie franchigie, risale al 1191, allepo- to di avvistamento (donjon).
propria preminenza nello scenario ca del conte Tommaso I. In quella Ledificio interessante sia per
locale. Assunta la signoria di Quart fase storica i conti sabaudi erano la sua impostazione di rappresen-
nel 1185 (e Quart si chiameranno rappresentati in citt da un viscon- tanza assai inconsueta nei ma-
in seguito), finiranno per schierarsi te, e la carica divenne appannaggio nieri dellepoca (ha infatti il tono
con i ghibellini, fino a costituire lu- dei potenti signori di Challant. di una piccola residenza regale) ,
nico ostacolo alla preminenza degli sia per lintroduzione di una torre
Challant, i visconti di Aosta, inse- Il castello urbano cilindrica, che risponde ai gusti pi
diati sul lato opposto della citt. Come gi accennato, essi dominava- aggiornati dellarchitettura militare
Osservando lo sviluppo della no la citt sul fronte occidentale. doltralpe. Laltra torre cilindrica di
cinta muraria a nord di Porta Praeto- La loro residenza, in modo analogo Aosta, la Tourneuve (Torre nuova),
ria, in piena area archeologica, tra il agli antagonisti Quart, sfrutt le sullangolo nord-occidentale della
Teatro e lAnfiteatro spicca la casa- strutture di unantica porta urbica, cinta urbana, apparteneva a una fa-
torre dei Casei, nota anche come la Porta principalis dextera, aperta sul miglia di vassalli degli stessi Chal-
Tour Fromage. Gi attestata nel 1191, lato sud in corrispondenza dellasse lant, i De Villa de Turre nova.
venne realizzata ex novo a ridosso viario principale nord-sud, il cardo Sempre seguendo lossatura del-
della torre difensiva antica, e appar- maximus. Dopo lassalto subito per la citt romana, arriviamo infine al
tenne a una famiglia di vassalli dei mano dei Quart (1253), il visconte fulcro del Medioevo aostano, nel
Quart. La casa-torre che si vede in Goffredo di Challant ristruttur il settore nord-orientale dellimpianto
fondo, allangolo nord-est dellan- complesso in modo radicale. Si de- antico, laddove era ubicato il Foro.
tico impianto urbano, apparteneva fin cos lattuale castello urbano L, infatti, trov sede la cattedrale
nel 1192 alla famiglia De Palatio. di Bramafam (noto anche come Tor- di S. Maria Assunta. La si pu an-
nota come Torre dei Balivi, perch, re Beatrice), i cui resti fanno oggi da che definire Notre-Dame, alla fran-
dopo la vendita ai Savoia (1263), fu scenario a un parco pubblico. cese, poich cos venne chiamata
ristrutturata e individu la sede del Si compone di unampia strut- fino allOttocento. Tuttavia, al di
nuovo balivato (1266). L risiedeva tura rettangolare a blocco unico l di questo dettaglio anagrafico,
il balivo, ossia il magistrato che rap- (30 x 20 m), con il piano nobile larchitettura delledificio sembra
presentava in citt gli interessi di aperto da bifore. Un angolo co- davvero annullare la barriera delle
MEDIOEVO maggio 87
Dossier
Alpi. Gi da lontano svettano due
torri campanarie simmetriche, rare
di per s in Italia e ancor pi rare
nella situazione che le vede allope-
ra in Aosta. Si trovano infatti in fon-
do alledificio, facendo corpo con il
complesso delle absidi laterali.
Ricostruendo ledificio nel suo
originale assetto, abbiamo poi una
cattedrale senza facciata. In luogo
dellatrio frontale odierno (che si
definito in ultima battuta nel XIX
secolo), dobbiamo infatti immagi-
nare unabside che corrispondeva
in modo simmetrico a quella cano-
nica sul lato orientale. Per giunta,
due ulteriori torri affiancavano lab-
side occidentale, completando in
modo armonico la corrispondenza
tra i due blocchi del complesso, co-
me si vede in illustri edifici romanici
della Francia o della Germania.
Laula della chiesa ha un marca-
to slancio verticale, che la accomuna
alle chiese di rappresentanza rea-
lizzate in et ottoniana nelle stesse
aree doltralpe. Questo effetto oggi
attutito internamente dallinnal-
zamento della quota pavimentale e
dallabbassamento di quota del sof-
fitto, per effetto delle volte a crociera
quattrocentesche. Esaltava lo slancio
verticale e ribadiva laccento oltralpi-
no della costruzione, la presenza di
un piano sopraelevato in entrambi i
cori, sia a ovest che a est, con spazi in
funzione di tribune o cappelle.
Una lunga consuetudine Veniamo ora alla cronologia del- In alto in questa immagine
Lingresso principale era situato sul la chiesa. In mancanza di specifiche della Porta Praetoria ben
fianco meridionale. Sul lato oppo- attestazioni storiche, sono risultate visibile la torre settentrionale del
sto, in luogo dellattuale costruzione assai preziose le analisi condotte complesso che, nel Medioevo, fu
quattrocentesca, dobbiamo imma- con il metodo della dendrocronolo- trasformata nel palatium della
ginare un chiostro dei canonici in gia sui legni del sottotetto, in corri- famiglia identificatasi proprio con
stile romanico, che doveva risultare spondenza della navata centrale. Si lantica porta: i De Porta Sancti
molto simile a quello, superstite, dei tratta di lunghe catene (dormien- Ursi (il secondo appellativo
canonici di S. Orso (1132). Non a ca- ti) adagiate lungo la fascia alta derivava dalla vicinanza con la
so, le due canoniche aostane erano delle pareti, poco al di sotto del pia- chiesa di S. Orso).
legate da una lunga consuetudine no di appoggio delle capriate. un
di rapporti ed erano entrambe coin- accorgimento molto ingegnoso, che
volte, per esempio, nella elezione del garantisce al tempo stesso elasticit
vescovo. Per giunta, il chiostro della e compattezza nel massimo punto
cattedrale identificava lantica sede di carico. Ebbene, le analisi hanno
della cancelleria cittadina. datato al 1031 i legni impiegati. Al-
88
La Porta Praetoria
Assonometria della Porta Praetoria con le
modifiche medievali, compresa la scomparsa
cappella della Trinit sulla facciata esterna.
Innalzata in corrispondenza del decumanus
maximus, lasse viario cittadino pi
importante, costituiva laccesso principale ad
Augusta Praetoria. Aveva una duplice facciata,
con torri di rinfianco.
In basso, a destra una delle facciate della
Porta Praetoria, con evidenti resti del suo
rivestimento marmoreo. In ciascuna di esse
si aprivano tre archi: quelli centrali erano
adibiti al transito dei carri, mentre i laterali
sormontavano i percorsi destinati ai pedoni.
89
Dossier
SantAnselmo
MEDIOEVO maggio 91
Dossier
te). Patrocin la chiesa di S. Orso e Burcardo, la cui madre Ancilia era circa), nelle sue Storie, lo menziona
avvi il rifacimento della cattedrale. sorella dello stesso Anselmo. Il pa- come esempio di superbia. Nel 1031,
Era figlio di un conte e di donna Al- dre Umberto I era conte della citt lanno dei legni del sottotetto,
diuda, che era stata concubina del almeno sin dal 1024, e apparteneva abbandon infatti la sede di Aosta
re borgognone Corrado. Il fratello di a quella illustre dinastia degli Um- per assumere la cattedra di Lione e
latte, Burcardo, figlio di Corrado e bertini, conti del Belley, che diede mantenne al contempo la carica di
di Aldiuda, fu arcivescovo di Lione luogo alla stirpe dei Savoia. prevosto di Saint-Maurice, di fianco
e abate di Saint-Maurice. E, di fian- allabate Aimone, suo fratello. Dal
co allo stesso Burcardo, Anselmo fu Il vescovo superbo canto suo, il padre Umberto, fino al
anche prevosto di Saint-Maurice e E proprio Burcardo complet i lavori 1032, nella sua duplice posizione di
arcicancelliere del Regno. Poteva della cattedrale, anche se il suo ri- conte cittadino e di padre del vesco-
sfoggiare inoltre un vero e proprio cordo fu piuttosto legato a una cer- vo aostano, non esit a gestire i beni
titolo principesco (princeps Regni). ta ingordigia di cariche illustri. Lo dellepiscopato e della canonica con
Gi nel 1022 fu nominato il stesso monaco-cronista cluniacense la massima disinvoltura, alla stregua
successore di Anselmo, un altro Rodolfo il Glabro (985 circa-1050 di beni di famiglia. I futuri Savoia,
92 maggio MEDIOEVO
Sulle due pagine
la cattedrale di
S. Maria Assunta.
La foto in questa
pagina evidenzia
una delle
caratteristiche
pi salienti
delledificio,
vale a dire la
presenza di due
torri campanarie
simmetriche.
MEDIOEVO maggio 93
Dossier
S. Maria Assunta
A sinistra latrio della
cattedrale, ornato da
terrecotte policrome e da
affreschi con scene della vita
della Vergine (1522-1530).
Nella pagina accanto, a
destra il Crocifisso ligneo che
sovrasta laltare e domina il
coro della chiesa. XIV sec.
Sulle due pagine spaccato
assonometrico della
cattedrale.
94 maggio MEDIOEVO
A sinistra pianta della
cattedrale aostana:
N 6
1. altar maggiore;
2. ambone; 3. cattedra
vescovile; 4. custodia
eucaristica; 5. fonte
battesimale;
6. chiostro dei
4 canonici;
I. Crocifisso;
3 II. Mosaici pavimentali
II II III romanici; III. Museo
1 I
del Tesoro della
2 Cattedrale;
IV IV. Urne-reliquiari dei
beati Bonifacio I ed
Emerico I di Quart.
Intitolata alla
Vergine, la
cattedrale aostana
si presenta oggi
come lesito di
ripetuti interventi
e rifacimenti
95
La prima cattedrale
In alto e nella pagina accanto, in
alto particolari del complesso pittorico
medievale di S. Maria Assunta: la Piaga
dei tafani (parete sud della navata
centrale) e un Angelo (arco trionfale
ovest). La realizzazione degli affreschi fu
avviata intorno al 1035.
Sulle due pagine ricostruzione della
cattedrale di S. Maria Assunta, cos come
doveva presentarsi nella fase romanica.
96
In basso il mosaico pavimentale del coro orientale, raffigurante, al centro,
la personificazione dellAnno, contornata da allegorie dei Mesi e dai Fiumi
del Paradiso. Seconda met del XII sec.
97
Dossier
Didascalia
SantEustachio aliquatur adi odis
que vero ent qui
Il cacciatore che diventa preda doloreium conectu
rehendebis eatur
Narra la leggenda che, durante come convenuto, Cristo riappare e tendamusam
una battuta di caccia, un gli preannuncia una serie di tormenti consent, perspiti
ufficiale dellesercito romano di che metteranno a dura prova la conseque nis
nome Placido, messosi sulle tracce di tenacia della sua fede. Arriva cos una maxim eaquis
un cervo maestoso, una volta trovatosi gravissima pestilenza, che stermina earuntia cones
al cospetto dellanimale, assist a un tutti i servi e il bestiame di propriet di apienda.
prodigio. Cristo gli parl per bocca del Eustachio. Alcuni sciacalli approfittano
cervo oppure, secondo la versione pi della devastazione per irrompere nella
diffusa nelliconografia, il Crocifisso casa e per impadronirsi di ogni bene.
apparve tra le corna dellanimale, Al povero Eustachio e ai suoi familiari,
rivolgendosi a Placido con le proprie rimasti senza un vestito da poter
labbra. Poich Placido era di animo indossare, non rimane che fuggire alla
nobile e misericordioso, doveva senza volta dellEgitto.
indugio abbandonare il culto degli Si devono affidare a un
di pagani e riconoscere il Signore nocchiero per attraversare
come lunico dio da venerare, e in il mare, e questi approfitta alla merc del bruto. Si appresta
suo nome doveva continuare a offrire indegnamente della situazione. ad attraversare un fiume vorticoso,
le elemosine. Con questo discorso, Messi gli occhi sulla bella Teospite, la costretto a trasportare un figlio alla
impersonando Cristo o esaltando la pretende in pegno come pagamento volta con un viaggio a doppia spola.
sua immagine, lanimale selvatico del viaggio. Eustachio si oppone, ma il Durante il tragitto, nel mezzo della
non pi una preda, e si trasforma turpe comandante non sente ragioni e corrente, assiste impotente, in rapida
cos in predatore di anime: Ho voluto gli offre unalternativa poco allettante. sequenza, alla scomparsa di entrambi
cacciarti mentre tu mi cacciavi. Se Eustachio preferisce essere buttato i figli. Su una riva, uno di loro viene
Placido si battezza al cospetto in mare per morire annegato, vorr rapito da un lupo. Sulla riva opposta,
del papa in persona, ricevendo dire che il nocchiero otterr comunque laltro figlio viene rapito da un leone.
il nome di Eustachio, e con lui i favori della donna, anche se Trascorrono poi quindici lunghi
entrano nella comunit dei fedeli diventata nel frattempo vedova. anni, durante i quali Eustachio
la moglie Teospite e i figli Agapito e In lacrime, Eustachio, una volta si adatta a vivere in un villaggio,
Teospito. Tornato sul luogo del prodigio, approdato, lascia cos la moglie facendo il pastore. Frattanto, Roma
sempre pi minacciata dalle orde
barbariche. Limperatore Traiano cerca
in ogni modo di rintracciare il suo
valente generale Placido (Eustachio
in persona), e messa in atto una leva
per rinforzare i reparti dellesercito,
vengono coinvolti proprio i suoi figli,
entrambi salvati a suo tempo dagli
abitanti di due distinti villaggi. Rientra
in scena anche la bella Teospite, che
ha avuto salva la virt, perch il truce
nocchiero morto allimprovviso,
prima di soddisfare le proprie brame.
Eustachio viene rintracciato e rientra
nei ranghi dellesercito avendo come
assistenti personali proprio i suoi
figli, senza che nessuno dei tre si
accorga dei loro legami. Ma, dopo
una vittoriosa battaglia, la famiglia si
98 maggio MEDIOEVO
Sulle due pagine cattedrale di S. chiesa fu esclusivamente nota con il
Maria Assunta. Due brani del ciclo di titolo principale di S. Maria. Nellas-
santEustachio: la caccia prodigiosa; il setto interno, lunico elemento in-
ritorno nellesercito e la condanna. tegralmente tramandato la cripta,
che si presenta strutturata in due
a un complesso di cantine dette cro- fasi. A seguito di un probabile crollo
te (grotte). A est del criptoportico, in corso dopera, il settore pi recen-
in epoca tardo-antica, venne realiz- te si presenta edificato con il ricorso
zata una grande dimora aristocra- a massicci sostegni con abbondante
tica (domus) di impianto quadrato materiale antico di reimpiego.
(30 x 30 m), situata nellarea oggi Il coro orientale presenta tuttora
corrispondente allaula della chiesa. il resto di un pregevole pavimento
Ebbene, questa domus fu probabil- istoriato in mosaico policromo, con
mente riutilizzata come primissimo unarticolata composizione entro
luogo di riunione dalla comunit un campo rettangolare. La compo-
cristiana locale (domus ecclesiae). sizione, databile alla seconda met
del XII secolo, raffigura al centro la
Una chiesa a due poli personificazione dellAnno, contor-
Quel che certo, ledificio residen- nata dalle vivaci allegorie dei Mesi e
ziale dette luogo tra il IV e il V se- dai Fiumi del Paradiso. Laltra com-
ricompone. Accade infatti che una colo alla cattedrale paleocristiana. posizione musiva che si nota poco
locandiera, Teospite in persona, La sua aula aveva una struttura a pi in l, con animali fantastici e la
assiste al riconoscimento reciproco navata unica, corrispondente alla ripetizione del tema dei Fiumi para-
dei propri figli, e quando ottiene navata centrale attuale. E, in asse disiaci, stata eseguita in una fase
unudienza presso il generale, per alla chiesa principale, si presentava successiva, e deriva probabilmente
avere un salvacondotto, si accorge un battistero a s stante che giunse dal distrutto coro occidentale.
che questi proprio suo marito. a intaccare la struttura perimetrale Si deve inoltre ricordare che la
Tuttavia, il tempo per del criptoportico. La presenza del cattedrale era anche impreziosita
festeggiare lagognato battistero pose le premesse per la da vetrate istoriate gi alla fine del
ricongiungimento si esaurisce struttura a due poli della cattedra- XII secolo. Se i mosaici pavimentali
presto. Limperatore Traiano muore le romanica. Essa infatti unific il figurati rientrano in una tradizione
e gli succede il terribile Adriano. battistero di S. Giovanni, corrispon- di lunghissimo corso, ben attestata
Di fronte al rifiuto opposto da dente al corpo occidentale, e la chie- in area italica, le vetrate rimandano
Eustachio alla richiesta di consacrare sa di S. Maria, corrispondente alla piuttosto a consuetudini tipicamen-
offerte agli di pagani, il sovrano lo nuova aula a tre navate. Laltare di te oltralpine. Difatti, il primo gran-
condanna a morte insieme ai suoi S. Giovanni, a ovest, era destinato de complesso superstite di opere di
familiari. Dapprima vengono dati alle messe parrocchiali e, nel Quat- tal fatta osservabile nella Penisola,
in pasto a un leone, che si guarda trocento, era anche il luogo deputa- situato nella basilica superiore di S.
bene, per, dallaggredire un santo to agli annunci pubblici, al termine Francesco ad Assisi, si inizi negli
di tal fatta. Lo saluta con deferenza delle funzioni religiose. Laltare di S. anni 1240-50, e vide dapprima lim-
e si allontana. Adriano fa allora Maria, a est, era invece in funzione portazione diretta degli elementi
rinchiudere la famiglia nel ventre della cattedra vescovile e del colle- gi eseguiti in area germanica, e poi
di un bue di bronzo, che viene reso gio dei canonici. Di conseguenza, la larrivo in Umbria di maestri vetrai
incandescente da un grande rogo. cattedrale venne a lungo menziona- della Francia.
Dopo tre giorni, i familiari vengono ta con il titolo di S. Giovanni o di S. Almeno un cinquantennio pri-
ritrovati senza vita, ma, nonostante Maria, o con entrambi. ma, la cattedrale di Aosta sfoggia-
il calore bruciante, i loro corpi sono Le modifiche intraprese nel 1494 va nellabside centrale una serie di
miracolosamente intatti. Nemmeno su mandato del canonico Giorgio di vetrate di alta qualit, con un pro-
un capello ha preso fuoco. Conclude Challant, posero fine a questa bipo- gramma iconografico basato sulla
Jacopo da Varagine nella sua larit, abolendo il corpo occidentale. vita di Maria, la santa dedicataria.
Legenda aurea (1255-66): Questo Lo spazio dellaula fu cos allungato Ne rimangono due preziosi tondi
martirio avvenne il 12 ottobre sotto e venne finalmente eretta una nor- conservati nel Museo del Tesoro,
il regno di Adriano. male facciata. Lo stesso titolo di S. lungo il deambulatorio. Raffigurano
Giovanni non fu pi adottato, e la la Morte e lAssunzione della Vergine.
MEDIOEVO maggio 99
Dossier
Un precedente illustre
Particolare delle pitture realizzate nella
chiesa di S. Orso dalle medesime maestranze
che furono poi coinvolte nella realizzazione del
ciclo affrescato in S. Maria Assunta. In questa
scena ritratto il proconsole Egeas mentre
ordina il martirio dellapostolo Andrea.
La cattedrale romanica era inol- che ha consentito lindividuazione restauri. Liberati dallintonaco che
tre dotata di un vasto ciclo pittori- e il restauro di una parte cospicua li occultava, gli affreschi sono stati
co ad affresco, intrapreso intorno al dellopera, rimasta indenne da resi fruibili nel 1992 con uno splen-
1035, quando si era gi conclusa la nuove scialbature sin dal XVI seco- dido percorso che, a differenza di
decorazione di S. Orso. Lanalisi dei lo. Gli estradossi delle stesse volte S. Orso, ha mantenuto quasi inte-
dipinti superstiti ha per giunta evi- hanno poi creato le premesse di un gralmente le travature originali. Si
denziato che in cattedrale lavor in camminamento che permette di pu cos ammirare lunico ciclo pit-
prima battuta la stessa maestranza osservare da vicino gli affreschi. torico superstite di una cattedrale
di S. Orso. Sono analoghe anche romanica dellXI secolo.
le attuali condizioni di fruibilit Il ciclo ritrovato Volgendo lo sguardo verso lat-
dei reperti. In entrambe le chiese, I dipinti di S. Orso, gi noti nel tuale facciata, si notano in primo
infatti, si salvato parzialmente il 1944, sono stati dotati di un per- luogo due Angeli in posizione sim-
fascione conclusivo sulle parti alte corso di visita nel 1968, sostituen- metrica, colti nellatto di rendere
della navata centrale, a livello delle do le capriate con arcate metalli- omaggio a una figura che va im-
antiche finestre. Il nuovo soffitto che. Il ciclo della cattedrale in- maginata al centro, sullasse della
quattrocentesco a volte, in entram- vece unacquisizione abbastanza navata. Nella situazione attuale
bi i casi patrocinato da Giorgio di recente. La sua esistenza stata sembra che le due figure siano ada-
Challant, ha in larga parte elimina- appurata nel 1979. Dopo i primi giate sui profili curvilinei della vol-
to i dipinti, ma ha anche creato nel sondaggi effettuati nel 1985, sta- ta. Effettivamente esse erano situa-
sottotetto una fascia di rispetto, il ta avviata una lunga campagna di te ai lati di un arco che inquadrava
MAR, MUSEO
ARCHEOLOGICO REGIONALE
Aosta, piazza Roncas 12
Orario aprile-settembre:
tutti i giorni, 9,00-19,00;
ottobre-marzo: tutti i giorni, 10,00-
13,00 e 14,00-18,00;
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio;
gli orari sono soggetti a
variazioni: si consiglia di verificarli
contattando il numero telefonico
Info tel. 0165 275902;
e-mail: mar@regione.vda.it;
www.regione.vda.it, www.lovevda.it
Il chiostro dei canonici di S. Orso. 1132.
la scomparsa abside occidentale. il ricco tra le pene dellinferno. La nero. Tanti dettagli e talune caratte-
Nel catino di questultima, si pu parete sinistra, la cui lettura parte rizzazioni spiccano in modo davvero
ipotizzare la presenza della figura da ovest, invece dedicata allar- coinvolgente, con senso del pathos o
centrale a cui gli Angeli rendevano ticolato romanzo agiografico di con sottile umorismo.
omaggio. Poteva trattarsi di un Cri- santEustachio (vedi box alle pp. 98-
sto benedicente o della Madonna in 99), una leggenda di pura fantasia Lautore ringrazia per la cortese
trono col Bambino. che godette di enorme popolarit disponibilit Roberta Bordon, respon-
Lungo la navata, la lettura dei nel Medioevo. Si tratta della pi sabile per i Beni Culturali della Diocesi
dipinti superstiti pu partire da antica versione figurata superstite. di Aosta. V
quelli eseguiti in prima battuta, se-
guendo il loro stesso percorso cro- Il gallo portacroce Da leggere
nologico. Si inizia cos dalla parete I fregi sommitali presentano due se-
destra, procedendo da est. Dappri- rie di ritratti. A sinistra, in partico- Charles Bonnet, Renato Perinetti,
ma si osservano alcuni episodi del lare, si osserva una sequenza di an- Aosta. I primi monumenti cristiani,
Vecchio Testamento. Si riconoscono tenati di Cristo, con taluni inserti di Musumeci Editore, Quart 1986
in particolare il prodigio del ba- immagini simboliche e favolistiche. Bruno Orlandoni, Architettura
stone di Aronne, che di fronte al Suddivisa su alcuni comparti, si ri- in Valle dAosta. Il romanico
faraone si tramuta in serpente, e trova infatti la fortunata narrazione e il gotico. Dalla costruzione
tre delle 10 piaghe dEgitto: la tra- della volpe che si finge morta. Segue della cattedrale ottoniana alle
sformazione in sangue delle acque il funerale celebrato dalle galline, il committenze di Ibleto e Bonifacio
del Nilo, linvasione delle rane e cui corteo vede in testa un gallo che di Challant. 1000-1420, Priuli &
la piaga dei tafani (mosche cani- regge la croce con la zampa. Verlucca Editori, Ivrea 1995
ne). Subito dopo si balza al Nuovo In generale, la narrazione rag- Sandra Barberi (a cura di),
Testamento, con la parabola del ric- giunge un effetto di vivacit e di Medioevo aostano. La pittura
co Epulone e del povero Lazzaro complessit sorprendenti, con pochi intorno allAnno Mille in Cattedrale
(Luca 16, 19-31). Si riconoscono la elementi che risaltano su un fondo e in SantOrso, Umberto Allemandi
mensa del ricco, lanima del pove- bicromo, e una tavolozza che si li- & C., Torino 2000
ro condotta in cielo da un angelo, mita ad alternare 4 colori, oltre al
Nel segno
di Elena Percivaldi
dellArcangelo
Monte SantAngelo (Foggia).
La statua dellArcangelo Michele
collocata sulla facciata del
santuario a lui dedicato.
M
M i-ka-El, Quis ut Deus: Chi come Dio?. Le ragioni di questa predilezione sono molteplici
Custode di Israele, difensore della fe- e, per comprenderle, necessario considerare breve-
de contro Satana e i suoi angeli ribelli, mente la situazione religiosa dei Longobardi e il loro
lArcangelo Michele trae le sue caratteristiche dal libro panorama culturale di riferimento prima e subito do-
biblico dellApocalisse e, come tale, rappresentato con po il loro ingresso nella Penisola italiana. Allarrivo in
due grandi ali, rivestito da unampia corazza e armato di Italia, nel 568, i Longobardi erano ancora in massima
spada o lancia, con le quali trafigge il drago che incarna parte pagani: solo llite guerriera ma la questione
Satana. Egli, infatti, il princeps militiae caelestis, ossia il assai controversa poteva aver aderito al Cristia-
comandante che guid lesercito celeste contro gli ange- nesimo nella sua versione ariana, professante la sola
li ribelli e li sconfisse, precipitandoli a terra. Equiparato natura umana di Cristo e pertanto giudicata eretica
a un santo, e guerriero per eccellenza, ha tra le sue pre- sin dal concilio di Nicea del 325.
rogative anche la psicostasa, ossia la facolt di soppesa-
re le anime in vista del Giudizio Universale. Limprimatur della coppia regnante
Per queste sue caratteristiche, in tutto o in parte co- Il lungo ed elaborato processo di conversione della gens
muni anche ad alcune divinit precristiane (per esem- Langobardorum ebbe invece inizio circa un quarantennio
pio il classico Mercurio-Hermes) lArcangelo divenne dopo lingresso nella Penisola e fu voluto e favorito dai
figura assai popolare sia in Oriente dove viene tradi- sovrani Agilulfo (591-616) e Teodolinda lei bavarese
zionalmente rappresentato come un alto dignitario di e cattolica nel quadro delle iniziative da loro adottate
corte , sia in Occidente, che invece ne ha enfatizzato allo scopo di consolidare il regno in vista della ripresa
laspetto bellicoso. Qui a venerarlo furono in particola- della politica espansionista ai danni di Bisanzio.
re i Longobardi, che gli dedicarono numerosi santuari Lavvio della conversione fu possibile grazie allas-
e luoghi di culto in tutta Italia, elevandolo al rango di se stabilito dalla coppia regnante con il papato retto
santo nazionale. allepoca da un uomo energico come Gregorio Magno
litica di pacificazione con Bisanzio, e i duchi tradizio- bio, su terreni demaniali donati sempre da Agilulfo e
nalisti del Nord-Est, capeggiati dal duca di Trento Ala- Teodolinda siamo nel 613 circa , altre importanti
chis. Narra il cronista che Alachis, sfidato dal sovrano in chiese dedicate allArcangelo si trovano a Lucca, che
persona, rifiut di combattere con lui perch fra le lance fu capoluogo del ducato di Tuscia, e nel suo territorio.
del re aveva scorto limmagine sacra dellArcangelo, sul-
la quale anchegli aveva prestato giuramento. Dopo la Alla conquista della minor
battaglia, vinta da Cuniperto, il re edific sul luogo un Nella cosiddetta Langobardia minor, ossia larea centro-
monastero dedicato a san Giorgio, altro santo guerriero meridionale della Penisola controllata dai Longobar-
gi protettore della cavalleria bizantina e ora arruolato di, il culto dellArcangelo era ancor pi antico. Tra i
di diritto tra le fila dellesercito longobardo. primi a venerarlo fu limperatore Costantino, che, do-
Nella Langobardia maior, uno dei santuari di spic- po lEditto di Milano (313), fece costruire e dedicare
co era poi la Sacra (o Chiusa) di S. Michele, a Susa, un grande santuario a Costantinopoli, il Micheleion.
lungo il valico del Moncenisio. Si trattava della prima DallOriente, il suo culto penetr in Occidente, dove
tappa in territorio italiano, venendo dalle Alpi, del- la prima basilica eretta a suo nome fu probabilmente
la cosiddetta Via Sacra Langobardorum, un itinerario quella che sorgeva su unaltura al VII miglio della via
percorso dai pellegrini che, dal monastero di Mont- Salaria, a Roma. A darvi ulteriore impulso furono le
Saint-Michel in Normandia, portava al santuario di S. sue ripetute apparizioni raccontate nel Liber de appa-
Michele sul Gargano (di cui parleremo fra breve), per ritione sancti Michaelis in monte Gargano, redatto intorno
poi continuare fino alla Terra Santa. Oltre alleremo al IX secolo e giunto in differenti redazioni sia greche,
(Spelonca di S. Michele) consacrato da san Colom- sia latine , lultima delle quali l8 di maggio del 490 al
bano a Coli, vicino al monastero da lui fondato a Bob- vescovo di Siponto (presso Manfredonia, Foggia), Lo-
Tevere
MontoneGubbio
tarono ripetutamente di strappare Fabriano come anniversario dellapparizione
TOSCANA
lItalia meridionale ai Bizantini. Un Tolentino dellArcangelo e della vittoria di
episodio cruciale da questo punto Lago
Trasimeno
Grimoaldo.
Perugia Nocera Umbra
di vista fu lattacco, iniziato nel 642 Assisi
dal duca di Benevento Aione (641- Deruta Spello Santuario nazionale
Foligno
642), contro gli Slavi che razziava- a Da questo momento in poi, proprio
Campello er
no la costa adriatica non lontano sul Clitunno N
Norcia
il friulano Grimoaldo, duca di Bene-
Todi
da Siponto. Messi in fuga dal suo Orvieto Acquasparta
Spoleto Cascia vento ma destinato a salire sul trono
successore Rodoaldo (642-647), gli Lago
Ferentillo (662-671), si sarebbe prodigato per
Amelia Cascata
Slavi furono ben presto sostituiti dai di Bolsena
Terni delle Marmore fare del luogo il santuario nazionale
ABRUZZO
Bizantini, i quali, preoccupati per le Orte
Narni del suo popolo, dando inizio a cospi-
mire espansionistiche dei Longo- Viterbo Rieti
cui lavori di ingrandimento e ristrut-
bardi nei confronti del territorio da Lago di Vico LAZIO
turazione, che proseguirono alacre-
loro occupato, attaccarono il san- mente con i suoi successori. Posto sot-
tuario. Ecco la narrazione di Paolo Diacono: Morto a to la giurisdizione del vescovo Barbato di Benevento, il
Benevento il duca Rodoaldo, che aveva governato cinque anni, santuario di S. Michele divenne il centro propulsore della
divenne duca suo fratello Grimoaldo e guid il ducato per ven- definitiva conversione al cattolicesimo dei Longobardi
ticinque anni. () Era un grandissimo guerriero e famoso ancora pagani e, pi in generale, dellevangelizzazione
in ogni luogo. In quel tempo i greci [ossia i Bizantini] giun- del territorio: un esempio pu essere riscontrato nella
disperato per la perdita di Giovanni nel frattempo defunto, Questa interessante scoperta darchivio si aggiunge al
nella sommit del Monte che lera incontro, qual poi da ci ritrovamento della menzione, allinterno di una collezione
stato detto il monte di SantAngilo. di notizie diverse compilata nel 1804 dallabate Natale
Il testo contiene la trascrizione di alcune Bonaiuti e parimenti inedita, del vero patrono di Ferentillo,
relazioni dellabate Francesco Ferentilli, lArcangelo (oggi invece san Sebastiano). Nel manoscritto,
segretario di SantOfficio, curate dal pronipote conservato nellArchivio Storico del Comune col titolo
Giovanni Mattia Silvani Ferentilli. Esso conservato Il Ducato di Ferentillo, si legge infatti testualmente che
nellArchivio della Soprintendenza archivistica e bibliografica Protettore principale di tutto lo stato di Ferentillo S.
dellUmbria e delle Marche (a cui si deve la prima Michele Arcangelo, come da Decreto della Congregazione
trascrizione, ancora inedita) e vi si legge anche che il duca de Riti emanato li 23 giugno 1736 dal Card. Zondadaro
Faroaldo II, memore dellapparitione dellAngelo, volse che [Antonio Felice Zondadari sr., 1665-1737] Pro-Prefetto.
la grotte ove era stato consolar Lazzaro fusse dedicata Entrambe le testimonianze non solo confermano
al suo nome, e nella sommit del Monte ove li apparve limportanza di S. Pietro in Valle per i Longobardi
fece fare una cappella in honore, e memoria di essa del ducato di Spoleto, ma suggerirebbero, proprio in
apparitione. Dopo aver accresciuto e dotato il monastero virt dellapparizione in loco del santo protettore dellintera
di molti beni, vi si ritir per vivere in pace gli ultimi anni, gens Langobardorum, che labbazia della Valnerina possa
lasciando il potere (o pi probabilmente finendo deposto) aver rivestito allepoca un ruolo di portata storica e morale
nelle mani del figlio Transamondo II. ancora maggiore di quanto finora sospettato.
di Poggibonsi: un viaggio nel tempo alla scoperta del A sinistra Ferentillo (Terni). Labbazia di S. Pietro in Valle, la cui
Medioevo. Chiuder la prima giornata un concerto di prima fondazione viene attribuita, su basi perlopi leggendarie,
musica medievale del gruppo Winileod. a due eremiti di origine orientale, Giovanni e Lazzaro, che vi
Sabato 20 e domenica 21 sar allestito, nel avrebbero posto mano nel VI sec. Nelle sue forme attuali, il
prato antistante la chiesetta dellabbazia, il complesso lesito di numerosi interventi, ma comunque
campo storico curato dai rievocatori del gruppo evidente la forte impronta romanica.
Fortebraccio Veregrense. Il programma prevede inoltre A destra Nicciano di Ferentillo, chiesa di S. Michele Arcangelo.
incontri, conferenze, un mercato medievale ed editoriale, Particolare di un affresco che ritrae il santo.
spettacoli di combattimento, escursioni e trekking, visite
guidate allAbbazia e al Museo delle Mummie, una cena tremissi del regno, ma anche dei denari del ducato di
longobarda (su prenotazione) e degustazioni di birre Benevento. Da l, con le ali spiegate e la spada sguai-
e prodotti tipici. Chiude la manifestazione il concerto nata, avrebbe ben presto conquistato lEuropa: come
dellEnsemble Sangineto (domenica, ore 17,00). scrive lo storico Gilles Jeanguenin, Da Roma e dallI-
Levento si avvale del patrocinio istituzionale di Regione talia meridionale la devozione allArcangelo si diffuse
Umbria e Comune di Ferentillo e gode del patrocinio verso lEst in epoca carolingia, lungo litinerario dei
culturale di Associazione Italia Langobardorum, Centro monaci celti fino alle Alpi bavaresi, di cui i santuari
Studi Longobardi, Festival del Medioevo, Associazione dedicati a san Michele occupano le cime.
Culturale Italia Medievale, Rievocare, Anticae Viae. Lungo la cosiddetta Via Langobardorum, il principe
Media partner: Medioevo e Radio Francigena. degli angeli svolse dunque limportante funzione di cer-
Info www.michaelica2017.wordpress.com; niera tra Oriente e Occidente portando con s, oltre ai
e-mail: michaelica.ferentillo@gmail.com vessilli delle milizie cristiane, anche leredit delle anti-
che divinit del mondo pagano. F
UN ANTROPOLOGO NEL
MEDIOEVO
Il mese
dellamore
L e feste popolari di maggio hanno un sapore allegro,
oltre che antico. Se il primo viene dal fatto che ci
troviamo nel cuore della stagione primaverile, latmosfera
antica sembra provenire da quegli elementi vegetali
che non hanno un tetto cronologico: coroncine di
fiori che ornano il capo di vergini fanciulle, frasche
fiorite portate in processioni laiche e religiose, alberi
innalzati nelle piazze di borghi e di villaggi. Soprattutto
e ovunque, fiori. Ma le due cose allegria e antichit
forse coincidono, perch la gioia una risposta fisiologica
umana al rinascere della terra. Una risposta che diviene,
grazie ai processi culturali, un vero e proprio elemento
rituale, che si oppone allangoscia suscitata dal rischio
che i frutti della terra possano andare distrutti.
Cos, in questo mese, lEuropa sia medievale che
contemporanea si colora di abiti, fiori, danze allaria
aperta pi o meno circolari, battaglie, corse, risate. Perch
ogni delicato passaggio stagionale viene ricapitolato da
tenzoni, sfide, uomini e donne che si contrappongono
anche nellamore, la pi nota sfida medievale , vivi
e morti, stregoni e benandanti, tutto in un concerto di
risate, canti e musica che intendono vincere loscurit.
Lincontro fatale
E quale, annunziatrice de li albori, / laura di maggio movesi e
olezza, / tutta impregnata da lerba e da fiori, scriveva Dante
nel suo Purgatorio. Lo stesso sommo poeta vuole un faggio n canti di uccelli, n fiori di gladiolo mi sono graditi, o
po fantasiosamente Boccaccio nel suo Trattatello in laude nobile e felice signora.
di Dante incontrer Beatrice in questo giorno: Folco Questaura di maggio, questo anelito alla vita, viene
Portinari, uomo assai orrevole in que tempi tra cittadini, il simboleggiata da elementi vegetali in genere chiamati
primo d di maggio aveva i circustanti vicini raccolti nella propia Maggio o Albero di maggio, Re e Regina, abati e in
casa a festeggiare, infra li quali era il gi nominato Alighieri. vari altri modi. In una lettera scritta intorno al 1244,
Prima di lui, il trovatore provenzale Rambaldo di il vescovo inglese Grossatesta proibisce al suo clero di
Vaqueiras (1165-1207) in una sua estampida (poesia apparire in quel tipo di rappresentazioni che vengono
cantata accompagnata da uno strumento), intitolata definite Portare il Maggio ludos quos vocant Inductionem
appunto Kalenda maya, recita disperato alla sua donna, Maii riferite alle celebrazioni primaverili di cui parliamo.
anchella di nome Beatrice: Calendimaggio n foglie di Appena qualche anno prima un altro vescovo, stavolta
RE ART
E I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA
Il nuovo Dossier di Medioevo ripercorre la straordinaria saga di
Art e dei cavalieri della Tavola Rotonda, personaggi che, come si
legge nella Presentazione, rappresentano la quintessenza di quanto
c al mondo di pi nobile, puro e generoso. Un re e un manipolo di
fedelissimi che si dimostrano uomini, con tutte le passioni, gli slanci
e anche le debolezze che la natura umana comporta. In questo limite
risiede in realt la loro forza, che non li rende sempre invincibili in
battaglia, ma insuperabili nelloffrire alla fantasia di chiunque un ap-
piglio per potersi identificare in essi. Ecco perch la loro popolarit,
fin da quando furono scritte le prime versioni dei romanzi arturia-
no stata enorme e, da allora, non ha mai conosciuto flessioni. Un
caso forse unico, che nel Dossier di Medioevo viene raccontato
dettagliamente, attraverso le vicende di tutti i suoi protagonisti: dallo
stesso Art al mago Merlino, da Lancillotto a Galahad, da Viviana a
Ginevra... In un fantastico caleidoscopio di gesta ardimentose, sorti-
legi, amori e morte.
ORA IN EDICOLA
Pitigliano
Passeggiate archeologiche
alla scoperta della
piccola Gerusalemme
Una delle vie cave, cos chiamate perch scavate nel banco La tomba etrusca della necropoli del Gradone in cui stata
roccioso, che caratterizzano il paesaggio pitiglianese. ricostruita la sepoltura dei defunti Velthur e Larthia.