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di Valentina Puglisi INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO | IL PONTE STRALLATO SULLADDA

Cantiere

Gettato in opera
e sospeso agli stralli
L impresa Vitali ha realizzato, per con-
to dellAmministrazione Provinciale di
Lecco, il nuovo attraversamento dellAdda che
CARATTERISTICHE GENERALI
Lunghezza complessiva di 223 m a campata cen-
trale che scavalca lalveo del ume, lunghezza di
a interassi regolari, che debordano lateralmente
dalla sagoma di 1,25 m per lato. La strada ha
larghezza totale pari a 10,5 m ed a carreggiata
collegher i Comuni di Olginate e Calolziocor- 110 m con le due campate laterali che hanno uno unica composta di due corsie larghe 3,75 m af-
te. Si tratta di un ponte a scavalco del ume sviluppo di 56,5 m ciascuna. Il ponte presenta due ancate da due banchine e cunette, larghe com-
Adda, posto immediatamente a sud rispetto antenne laterali che sostengono limpalcato grazie plessivamente 1,75 m per parte.
al ponte ferroviario dismesso, che raccorder a un sistema di strallatura. Laltezza complessiva
la Strada Statale 639 in sinistra orograca alla di ogni antenna di 38,4 m rispetto allestrados- LE COMPONENTI PRINCIPALI DEL PONTE
Strada Provinciale 72 in destra orograca. La so del plinto di fondazione, connessi in sommi- Limpalcato realizzato in calcestruzzo armato
scelta caduta su un attraversamento con una lu- t da una struttura reticolare in proli tubolari precompresso a sezione alleggerita cellulare; lo
ce unica da 110 m e un impalcato largo 11,5 m dacciaio che realizza il controvento trasversale sviluppo longitudinale dellopera risulta scan-
interamente gettato in opera. Questa scelta, in superiore. Dalla sommit di ogni fusto danten- dito da: traversi compatti, contenuti entro lin-
virt delleliminazione delle pile in alveo, con- na si dipartono a ventaglio sia anteriormente che gombro della sezione trasversale corrente, posti in
sente di minimizzare limpatto sul territorio evi- posteriormente i 12 stralli di ogni fusto che tro- corrispondenza delle zone di appoggio su spalle
tando la collocazione di ostacoli innaturali per- vano il loro ancoraggio superiore in un disposi- e antenne; traversi ripetuti a interassi regolari alle
manenti al normale regime di deusso uviale. tivo scatolare in carpenteria metallica alto 9 m e cui estremit, che debordano lateralmente dalla
Tale soluzione apparsa particolarmente idonea ancorato al corpo dellantenna sia alla base sia sagoma della sezione corrente dimpalcato, tro-
dal punto di vista dellinserimento ambientale, lungo le lame trasversali laterali del dispositivo. vano ancoraggio le testate inferiori degli stralli. I
grazie anche allesilit delle altezze strutturali Sullimpalcato le testate inferiori degli stralli si traversi di ancoraggio dei 24 stralli sono precom-
della sezione lante che la contraddistingue. ancorano in corrispondenza dei traversi ripetuti pressi trasversalmente e hanno larghezza diversi-

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IL NUOVO CANTIERE
IL CANTIERE
Committente: Amministrazione Provinciale di Lecco
Progettazione, direttore lavori e coordinatore sicurezza:
ing. Angelo Valsecchi, Settore Viabilit e Protezione Civile
della Provincia di Lecco
Impresa esecutrice: Vitali spa, Cisano Bergamasco
Direttore tecnico di cantiere: ing. Marzio Ceroni
Responsabile di cantiere: geom. Massimo Crippa
Studio geologico tecnico: geol. Fabio Valsecchi, Settore
Viabilit e Protezione Civile della Provincia di Lecco
Consulenza opere geotecniche: SC Sembenelli Consultino srl
Consulenza opere strutturali: prof. Carmelo Gentile
(Politecnico di Milano), ing. Roberto Gentile
Indagini geosiche: Studio Geologico Tecnico Lecchese
Indagini geognostiche: Sogetec, Villa DAdda (Bg)
Casseforme: Doka Italia
Appoggi e giunti: Fip Industriale spa
Stralli: Tensacciai spa
Calcestruzzo: Impianto Vitali spa di Cisano Bergamasco
Macchinari: Vitali spa
I NUMERI
Importo dei lavori: 9 milioni di euro
Durata dei lavori: 700 giorni
Lunghezza complessiva: 223 m
Distanza fra le antenne: 110 m
Altezza antenne: 38,4 m
Numero stralli: 48
Larghezza impalcato sezione lante: 11,50 m
Altezza impalcato: 1,80 m
Peso impalcato: 5.331.000 kg
ALLOGGIAMENTO DELLE CONDOTTE
Numero pali di grande diametro per le fondazioni: 121
in acciaio allinterno dellalveo del ume
Volume calcestruzzo complessivo: 11.894 mc
per la realizzazione del rilevato provvisorio,
Peso acciaio darmatura lenta: 1.713.270 kg costituito da blocchi di cemento e camerette.
Peso acciaio cavi di post tensione: 111.267,16 kg
Peso acciaio per stralli: 58.957,86 kg
Peso acciaio per carpenteria metallica: 172.605,17 kg
Calcestruzzo: 11.894 mc

LIMPRESA
Il Gruppo Vitali opera da tre generazioni nel settore del-
le grandi infrastrutture di trasporto e delle costruzioni, cos
come in edilizia industriale, demolizioni, cave, asfalti e cal-
cestruzzi. Sono numerose le iniziative, su tutto il territorio
nazionale e internazionale di interventi in project nancing
in aree di propriet, destinati alla grande distribuzione, ad
aziende multinazionali, sia in vendita che in locazione. Lim-
presa Vitali, in qualit di general contractor, ha seguito da
protagonista tutte le fasi riguardanti la costruzione dellopera.
Si concentrata nellesecuzione delle attivit di scavo e mo-
vimento terra, parallelamente allesecuzione dei rilevati e di
tutte le attivit per la realizzazione della viabilit di accesso.
Per lopera provvisionale a sostegno dellimpalcato, realizzata
posizionando sette condotte di acciaio nellalveo del ume e
intasando le stesse con il materiale no alla quota dimpo-
sta dellimpalcato, limpresa riuscita a vincere la corrente
del ume, convogliando le acque transitanti e trovandosi a
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lavorare sulla terra ferma. Completate queste operazioni ha


proceduto con la realizzazione dei pali di fondazione e di tutti
i getti delle fondazioni, spalle, antenne e in ultimo dellimpal-
cato. La quantit di calcestruzzo prodotta presso limpianto
della Vitali di Cisano Bergamasco ammonta a 11.894 mc
con resistenze variabili tra i 30 e i 50 Mpa. A completamento
42 dellopera Vitali ha realizzato quattro rotatorie per il collega-
mento dellopera assetto viabilistico esistente. In ultimo, le
IL NUOVO CANTIERE

attivit della stessa si sono concentrate nella stesa dei con-


glomerati bituminosi, anche questi prodotti presso i propri
impianti di Ponte San Pietro. Durante tutti i lavori limpresa
ha utilizzato i propri mezzi per la movimentazione della terra
oltre che per i getti e le opere di asfaltatura.
VISTA GENERALE DELLE 7 CONDOTTE. FASI di realizzazione
Il rilevato stato rimosso a opera delle antenne in
ultimata, consentendo allAdda di cemento armato
tornare a scorrere liberamente. lato Calolziocorte.

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IL NUOVO CANTIERE
NUOVI SISTEMI
DI CASSEFORME
LA TECNOLOGIA DOKA
Lintero ponte stato realizzato con tecnologia
Doka. Per i basamenti delle antenne e le spalle,
realizzate inserendo nel terreno 110 pali no
a una profondit di 60 m, stato impiegato
il sistema di casseforme a telaio Framax Xlife.
Le 4 antenne sono state invece realizzate con
casseforme a travi Top 50 su mensole rampanti
MF, che hanno consentito cicli di lavoro rego-
lari, con ampie sezioni di getto. Ogni antenna
presenta inoltre una scatola alta 9 m sulla som-
mit, destinata allalloggiamento dei 48 stralli,
successivamente rivestita con un getto di calce-
struzzo. Le antenne, in particolare, essendo con-
cepite in calcestruzzo faccia a vista, richiedevano
una notevole precisione desecuzione, garantita
dal sistema di casseratura Top 50, i cui moduli
essibili sono stati dimensionati in funzione del
progetto. La ricercatezza architettonica che ca-
ratterizza lopera si riscontra nuovamente nel
disegno dellimpalcato, costituito da una parte
centrale sagomata a forma trapezoidale nel-
larea dellintradosso. Il negativo per realizzare
tale forma, integrato nel getto, stato eliminato
in un secondo tempo; al contrario, gli alleggeri-
menti impiegati nelle parti laterali dellimpalcato
sono stati mantenuti, consentendo di allegge-
rirne il peso. La realizzazione dellimpalcato ha
previsto un getto complessivo di 13000 mc.

Sistema per pareti cassaforma


a telaio Framax Xlife
Framax il sistema di casseforme a telaio che con
pochi elementi (utilizzabili sia in orizzontale che
in verticale) consente di ottenere una struttura
modulare con passi da 15 cm. Tutti gli elementi
di giunzione e gli accessori si inseriscono perfetta-
mente nel sistema (per tempi di casseratura rapidi
e massima economicit). Tale sistema consente
di casserare grandi superci con limpiego della
gru e massimo numero di reimpieghi.

Sistema per pareti cassaforma


a travi Top 50
La cassaforma a travi Top 50 una cassafor-
ma modulare su misura, in grado di risolvere
le pi svariate situazioni. A seconda del carico
previsto, le travi Doka H20 e i correnti dac-
ciaio vengono progettati pi ravvicinati o pi
distanziati. Il pannello pu essere scelto libe-
ramente (per calcestruzzo faccia a vista liscio,
supercie con venatura del legno).

Sistema rampante cassaforma


rampante MF 240
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La cassaforma rampante MF 240 consente cicli


di lavoro regolari in edici particolarmente alti.
Presenta una struttura estremamente semplice
che pu essere adattata a vari tipi di esigenze.

44 Pannello giallo
Per il bordo dellimpalcato, considerata la parti-
IL NUOVO CANTIERE

colarit della forma e la necessit di predisporre


gli alloggiamenti per gli stralli, sono state im-
piegate soluzioni di casseratura ad hoc, realiz-
zate con Pannello giallo Doka, in funzione della
sua essibilit e della qualit delle superci in
calcestruzzo che consente di realizzare.
LE ANTENNE
sono state realizzate
con dotazioni di
cassaforma a travi
Top50 su mensole
rampanti MF, con
apprezzabili risultati
di calcestruzzo
faccia a vista, come
previsto dal progetto.
Per raggiungere
le postazioni di
lavoro in quota,
sono state allestite
due torri scala d2,
controventate alle
pile stesse man
mano che queste
crescevano in altezza.
Gli alloggiamenti per
gli stralli sono stati
predisposti allinterno
della casseratura
dellimpalcato.
Inne, limpiego
del Pannello giallo.

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IL NUOVO CANTIERE
PRECOMPRESSIONE E STRALLATURA cata come segue: larghezza complessiva da 1,8 m
per i traversi di ancoraggio delle coppie di stralli
LA TECNOLOGIA TENSACCIAI da 31 trefoli; larghezza complessiva da 1,5 m per i
Limpalcato stato realizzato in calcestruzzo armato temente, dellopera; devono quindi garantire la massi- restanti traversi che realizzano lancoraggio allim-
precompresso in opera in senso longitudinale median- ma efcienza sotto i carichi statici e dinamici. Prevenire palcato delle coppie di stralli da 19 trefoli. I traversi
te 18 cavi post-tesi predisposti allinterno delle ner- tutti i rischi legati ai fenomeni di corrosione uno dei
vature dellimpalcato. La tipologia di trefolo utilizzata principali obiettivi da perseguire per la sicurezza degli
di ancoraggio riproducono la sagoma esterna della
stata quella di 0,6 di tipo super, con numero pari a stralli; quindi necessario incrementare al massimo le sezione corrente di impalcato fuoriuscendo lateral-
12, 22 o in alternativa 19 trefoli per ciascun cavo a protezioni dellarmatura e del sistema in generale, al ne mente dallingombro di questa di 1,25 m per lato.
secondo del loro posizionamento allinterno dellim- di garantire la sua totale ermeticit allacqua e allumi- Ciascun traverso alterna ai tratti compatti, verso le
palcato. Il sistema di sospensione realizzato mediante dit. Lultima generazione di stralli a trefoli prevede, estremit di ancoraggio, tratti a sezione cellulare
24 coppie di stralli di cui 12 preposte al supporto della per lo scopo, un minimo di quattro barriere protettive
campata centrale mentre le restanti 6+6 coppie a sup- alla corrosione delle armature. Il montaggio degli stralli
con vani interni di alleggerimento. Il piano viabi-
porto delle due campate di riva. Dei 48 stralli impiegati, consta delle seguenti attivit: saldatura delle guaine in le delimitato lateralmente da due cordoli, della
12 sono da 31 trefoli mentre 36 sono da 19 trefoli. Gli Pead; preparazione dei trefoli; issaggio delle guaine in larghezza di 50 cm ciascuno e altezza di 30 cm
ancoraggi dello strallo rivestono una funzione di vitale Pead; inlaggio dei trefoli; messa in tensione dei trefoli; sul piano della soletta. Su di essi sono installate
importanza per la sicurezza del sistema e, conseguen- regolazione stralli; protezioni e niture. le barriere guardavia di sicurezza preposte a fron-
teggiare gli urti derivanti dagli eventuali veicoli
in svio. La sezione corrente dimpalcato presenta
unaltezza strutturale di 1,5 m, realizzata mediante
due nuclei a cassone bicellulare con celle di alleg-
gerimento delimitate lateralmente dalle nervature
di impalcato, superiormente dalla soletta avente
spessore di 25 cm e inferiormente dalla contro-
soletta di spessore pari a 20 cm. I due nuclei prin-
cipali sono connessi trasversalmente dal campo
di soletta centrale di larghezza pari a 3 m e sul-
lo sviluppo longitudinale dai traversi dappoggio
su pile e spalle e dai traversi di ancoraggio degli
stralli. I due nuclei principali a cassone bicellulare
constano ciascuno di tre nervature aventi spessore
strutturale di 35 cm. La nervatura centrale di ogni
cassone verticale laddove le due nervature late-
rali siano inclinate di un angolo pari a circa 68
sullorizzontale. Il riempimento delle celle dim-
palcato stato realizzato con calcestruzzo di za-
vorra in modo da mantenere un maggiore margine
nei confronti della tendenza alla decompressione
degli appoggi di riva per effetto del cumularsi di
azioni in esercizio particolarmente sfavorevoli. Il
sistema di strallatura realizzato mediante 24
coppie di stralli che si innestano inferiormente
sui traversi di ancoraggio e, disposti a interasse
IN ALCUNE VISUALI del ponte in evidenza i cavi di regolare di 8 m lungo lo sviluppo longitudinale
postensione dellimpalcato che si sviluppano ad andamento del ponte, debordano dalla sagoma trasversale
prevalentemente rettilineo a meno dei tratti terminali corrente di 1,25 m per parte con aggetti latera-
a raccordo parabolico verso lestremo di ancoraggio.
li. Le caratteristiche degli stralli di sospensione
nella met ponte compresa tra la mezzeria della
campata centrale e la spalla lato Strada Statale
639 presentano caratteristiche analoghe a meno
di contenute variazioni dellinclinazione. Le due
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antenne in cemento armato sono impostate su


plinti massicci, aventi dimensioni in pianta di
14x23,2 m e altezza strutturale massima di 4 m,
fondati ognuno su 40 pali aventi un diametro di
120 cm. Ciascuna antenna costituita da due fu-
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sti, aventi altezza complessiva di 38,4 m rispetto
IL NUOVO CANTIERE

allestradosso del plinto di fondazione, connessi in


sommit da una struttura reticolare in proli tubo-
lari di acciaio che realizza il controvento trasver-
sale superiore. Nella zona immediatamente sopra
lo spaccato dellestradosso della fondazione i due
FASI di realizzazione
dellimpalcato.

fusti delle antenne sono connessi trasversalmente estremit dellimpalcato. La platea di fondazio- stegno dellimpalcato. Si tratta di una soluzione
da un basamento centrale da 1,5 m di larghezza ne insiste a sua volta su una palicata realizzata ambiziosa che ha permesso di convogliare lalveo
per unaltezza complessiva di circa 6,5 m. Il ba- mediante 15 pali del diametro di 120 cm. del ume Adda allinterno di 7 condotte di acciaio
samento costituisce anche il piano di appoggio ondulato a sezione ribassata, aventi ampiezza del-
per limpalcato in corrispondenza delle antenne IL CANTIERE la sezione libera di passaggio pari a 7 m. Il com-
di ancoraggio degli stralli. La sezione trasversale In seguito allesecuzione della bonica bellica pimento di questa fase dei lavori coinciso con
di ciascun fusto dantenna presenta smussi lungo (in quanto larea insiste nelladiacenza al vec- lapprontamento dei pali prova e connesse pro- Maggio 2010 N. 4

tutto lo sviluppo in elevazione ed inscritta in una chio ponte ferroviario e previa autorizzazione ve di carico, culmine delle indagini conoscitive
sagoma rettangolare da 2x3 m. Dalla sommit di del Genio Militare) e delle indagini conoscitive precedentemente condotte che hanno suffragato
ogni fusto dellantenna si dipartono a ventaglio, sulle caratteristiche geotecniche e geologiche lipotesi progettuale di conferire ai pali di gran-
sia anteriormente che posteriormente, ordini di del substrato in cui ammorsare le fondazioni de diametro il sostentamento delle pile portanti il
stralli; i 12 di ogni fusto trovano il loro ancoraggio profonde su pali, il cantiere ha vissuto una pri- ponte strallato. Per fare ci sono state confezionate
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superiore in un dispositivo scatolare in carpenteria ma fase operativa interessata dallesecuzione vere e proprie piramidi costituite da blocchi di
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metallica alto 9 m e ancorato al corpo dellantenna delle attivit di scavo, movimentazione e for- calcestruzzo di altezza pari a 10 m e del peso di
sia alla base sia lungo le lame trasversali laterali mazione rilevati, propedeutiche alla viabilit di circa 850 t cadauna. Per conseguire lobiettivo
del dispositivo. Le spalle sono costituite da strut- accesso al manufatto di scavalco. Considerevole stato necessario predisporre un dispositivo di so-
ture massicce in cemento armato convenzionale attivit caratterizzante la fase in analisi stata stegno del carico di contrasto costituito da unor-
ordinario su cui si realizzano gli appoggi delle la realizzazione dellopera provvisionale di so- ditura di travi di acciaio principali e secondarie di
ISOLATORI SISMICI, APPOGGI E GIUNTI | LA TECNOLOGIA FIP INDUSTRIALE
Fip Industriale ha partecipato alla realizzazione del ponte strallato sullAdda con la fornitura dei
giunti di dilatazione, degli apparecchi dappoggio e degli isolatori antisismici: nello specico 2 giunti
da 500 m di scorrimento, 8 apparecchi dappoggio di cui 4 verticali, e 4 isolatori antisismici dotati
di dissipatori elastoplastici e dispositivi di vincolo dinamico tipo Velot. I movimenti longitudinali
del ponte, sostenuto verticalmente dagli stralli, sono consentiti da due giunti di dilatazione dispo-
sti sulle spalle. Nel caso di movimenti impulsivi, derivanti per esempio da un terremoto, si otterr
lirrigidimento degli accoppiatori di vincolo dinamico e la dissipazione di energia sismica mediante
la plasticizzazione di opportuni dissipatori isteretici. Trasversalmente invece, il ponte sempre con-
trastato rigidamente sia mediante guide disposte negli isolatori di spalla sia mediante degli specici
apparecchi di appoggio multidirezionali disposti verticalmente tra limpalcato e le antenne che sor-
reggono gli stralli. I dispositivi VM, ovvero gli isolatori sismici a scorrimento a supercie piana,
sono apparecchi dappoggio multidirezionali con superci di scorrimento a basso attrito. Sono sem-
pre utilizzati in combinazione con altri dispositivi antisismici; in questo caso sono stati combinati con
dissipatori isteretici in acciaio monodirezionali e dispositivi di vincolo dinamico. Questi dispositivi
sono caratterizzati da unelevata capacit dissipativa dellenergia prodotta dal sisma.

ripartizione, impostate su fondazioni con caratte- disposizione dello scavo di fondazione si poi e dellarmatura lenta, il montaggio delle guaine
ristiche adeguate e dotate di un dispositivo per il approntata la gabbia darmatura della rispettiva e dei cavi di post-tensione e inne i getti a conci
trasferimento del carico sul palo di prova a mez- fondazione antenna lato Calolziocorte, costituita successivi, con completamento dellintera strut-
zo di attuatori oleodinamici. Si cos proceduto da un parallelepipedo di calcestruzzo di volume tura a sviluppo orizzontale agli inizi del 2008.
con lesecuzione dei pali di fondazione denitivi. pari a circa 1000 mc. Nei mesi successivi, si Nellarco temporale di esecuzione dellimpalca-
La metodica desecuzione ha rispecchiato quella passati allesecuzione della seconda fondazione to si sono approntati per conci successivi i quat-
adottata per i pali prova, afnata dalle considera- dellantenna sulla sponda orograca destra (con tro fusti costituenti le antenne il cui sviluppo
zioni scaturite dai risultati forniti dallattivit di le stesse modalit della precedente) nonch alla verticale ha raggiunto unaltezza di circa 29 m
monitoraggio condotta contestualmente allesecu- realizzazione delle opere di carpenteria attinenti rispetto alla fondazione, attestandosi alla quota
zione delle prove di carico. In concomitanza con alle fondazioni delle spalle. dimposta dei dispositivi metallici. Tale attivit
la fase suddetta si proceduto con linssione di Completata lesecuzione delle spalle, si dato ha avuto compimento con il posizionamento dei
palancole metalliche a delimitazione dellimpronta corso allapprontamento delle operazioni pre- quattro scatolari metallici in sommit ai fusti
delle fondazioni delle antenne, stante la presenza liminari di costruzione dellimpalcato, che ha delle antenne con la funzione di aggancio degli
in tali ambiti della falda acquifera; questultima in avuto origine dalle campate laterali, conver- stralli a sostegno dellimpalcato. A maturazione
quel periodo era particolarmente superciale con gendo quindi verso la sezione di mezzeria po- avvenuta del calcestruzzo dellimpalcato e del-
il conseguente impedimento a eseguire le opera- sta sullalveo del ume Adda. Le lavorazioni per le antenne, si provveduto alla tesatura per fasi
zioni di costruzione delle fondazioni stesse con la realizzazione dellimpalcato hanno riguardato, successive dei cavi di precompressione longitudi-
metodologie tradizionali. A seguito della pre- nellordine, la posa dei casseri di contenimento nali e trasversali, alla messa in opera degli stralli
e di tutti i complementi necessari alla loro tesatu-
ra. La strallatura dellimpalcato stata effettuata
nellestate del 2008 attraverso fasi successive in
modo da minimizzare lo sbilanciamento delle an-
tenne durante il transitorio di esecuzione.
Ultimati i lavori di autosostentamento dellim-
palcato, si dato corso ai lavori di completa-
mento della viabilit di accesso al ponte, rela-
tivamente alla formazione di quattro rotatorie
sul territorio di Olginate e Calolziocorte che con-
sentissero linnesto della nuova viabilit deno-
minata Strada Provinciale 74 sulle viabilit esi-
stenti rappresentate dalle Strada Provinciale 72
nel Comune di Olginate e Strada Statale 639 nel
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Comune di Calolziocorte. Ulteriori lavorazioni


hanno riguardato lallargamento della strada esi-
stente nella zona industriale di Olginate e il com-
pletamento, con opere accessorie a servizio dei
fondi, dei rilevati di accesso alla struttura di at-
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traversamento del ume Adda. In ultimo i lavo-
IL NUOVO CANTIERE

ri hanno interessato lesecuzione delle pavimen-


tazioni bituminose e la messa in sicurezza del
nuovo asse viario con linstallazione delle bar-
AGGANCIO degli stralli a
sostegno dellimpalcato.
riere guardavia, della segnaletica e lesecuzione
delle opere di mitigazione ambientale.

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